Papa Pio XII
(1939-58)
- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità:
card. P.
Fumasoni Biondi.
1944
Giugno
1°, una nota della Segreteria di Stato registra un'informazione
di mons. Borgongini Duca. Vi si dice che
l'alto commissario per Roma, Zerbino, e il
questore si sono detti disposti non solo a concedere la libertà
a cinque carcerati (per i quali c'è stato un intervento papale)
ma addirittura a liberare tutti i detenuti politici e gli ostaggi. In
tal senso chidedono però l'appoggio della S. Sede presso le autorità
tedesche. E infatti mons. G.B.
Montini è intervenuto presso l'ambasciata telefonando
a von Braun.
Mons. Tardini informa di un suo colloquio
con A. von Kessel,
consigliere dell'ambasciata germanica. Si deplorano i danni avvenuti a
Vicenza, Verona e Padova e si prende atto che Firenze è stata dichiarata
"città aperta", altrettanto
si farà per Siena ed Assisi in quanto "città
ospedaliere".
Mons Tardini osserva infine che se venissero
bombardate le sorgenti dell'Acqua Marcia, presso Subiaco, il danno per
Roma sarebbe irreparabile. Il prelato pensa che la guerra attorno a Roma
durerà ancora a lungo.
4, nella notte gli Alleati cominciano
a filtrare in città;
5, Roma è libera.
Con l'arrivo degli Alleati non cambia soltanto il volto di Roma ma anche
quello del Vaticano. I diplomatici che vi avevano trovato asilo "ospiti"
del papa lasciano i loro alloggi in Vaticano; il loro posto viene preso
dai rappresentanti dei Paesi loro "nemici": tedeschi, finlandesi,
giapponesi; non dagli italiani, perché il governo di Salò,
nato durante la guerra, non è rappresentato presso la S. Sede.
6, il delegato apostolico a Londra
chiede la mediazione della S. Sede per far giungere cinquantamila sterline
agli olandesi prigionieri o internati dai giapponesi. Il governo giapponese,
dopo lunghe trattative, ha accettato. Il governo olandese ha chiesto perciò
l'intervento della S. Sede e istruzioni sul modo di procedere circa la
valuta. La somma è stata depositata presso il Crédit
Suisse di Zurigo. Le pratiche giapponesi sono state lunghissime,
ma finalmente la somma di 865 franchi svizzeri è stata inviata
al nunzio a Tokyo per la distribuzione.
24, il papa indirizza al reggente
M. Horthy
von Nagybánya un messaggio per protestare contro le deportazioni
degli ebrei ungheresi;
le deportazioni degli ebrei cessano.
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»
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Giornali
e giornalisti
1944 - GIUGNO
[Torino]
direttore:
. Concetto Pettinato.
«La Repubblica Fascista»
direttore:
. Carlo Borsani.
«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]
direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale
dei GUF.
[periodico
di Albenga]
direttore:
. ?,
[Torino]
condirettore:
. Ather Capelli.
[Genova]
direttore:
.
[Milano]
1943 set - apr 1945,
. direttore:
. Ermanno Amicucci.
«Il Giorno»
direttore:
. Italo Pietra.
«L'Arena»
[Verona]
direttore:
. Giuseppe Castelletti.
[Trieste]
direttore:
.
[Modena]
direttore:
.
«Il
Resto del Carlino»
[Bologna]
direttore:
. Giorgio Pini, poi sottosegretario
agli Interni.
«La Nazione»
[Firenze]
direttore:
. Mirko Giobbe.
«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]
direttore:
. Guido Giglioli.
[Roma]
direttore:
. I. Pietra,
. Bruno Spampanato;
č costretto a interrompere le pubblicazioni per l'appoggio dato
al fascismo e alla Repubblica Sociale.
[Roma]
direttore:
. R. Manzini
(1927-59).
[Roma]
Giugno
4, cessa le pubblicazioni.
direttore:
.
[Edizione romana]
direttore:
.
«La Voce Repubblicana»
[clandestino]
direttore:
.
nell'ottobre 1943 ha ripreso clandestinamente le pubblicazioni;
Giugno
10, riprende le pubblicazioni
in modo regolare con una tiratura di 20.000 copie;
«Il Popolo»
(organo ufficiale della Dc)
direttore:
.
Giugno
dopo l'arrivo degli alleati a Roma riprende le pubblicazioni come
organo ufficiale della "Democrazia
cristiana" sotto la direzione di G.
Gonella;
nei primi mesi, con un'area di diffusione limitata quasi esclusivamente
alla capitale, ha una tiratura di 23.000 copie;
«Il Tempo»
[Roma]
Giugno
6, inizia le sue pubblicazioni a Roma questo quotidiano
per iniziativa di R. Angiolillo (condirettore
L. Repaci) che riprende la testata
di un giornale pubblicato nella capitale tra il 1917 e il 1922 da
F. Naldi; dopo un'iniziale apertura
di tipo socialdemocratico, nel giro di pochi mesi il foglio si sposta
su posizioni moderate, guardando ad un pubblico di lettori del ceto
medio del centro-sud: ciň determina l'uscita dal giornale di L.
Repaci.
«L'Ora»
[organo ufficiale del FUA (Fronte unico anticomunista)]
[Roma]
Giugno
28, Roma, Adriano Ribera,
segretario del FUA (Fronte unico anticomunista) e Carlo
Del Buffalo fondano questo settimanale politico indipendente
di informazioni.
[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]
direttore:
. P.
Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a
fornire ai militanti una guida ideologica.
(clandestino)
direttore:
.
Giugno
ritorna legale ed ha 4 edizioni con proprie redazioni e tipografie:
a Roma, Milano, Torino e Genova;
nel quadro del partito "nuovo" concepito da P.
Togliatti [Ercoli] il
giornale si afferma con caratteri suoi originali nel panorama della
stampa italiana tentando la strada inedita di un quotidiano contemporaneamente
di partito e di massa, di orientamento e di informazione;
[organo clandestino del Psiup]
. E. Colorni
(1943 lug-1944);
l compagno S. Schiapparelli
[Willy]
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