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ANNO 1944
GIUGNO
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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1944
Giugno
, una nota della Segreteria di Stato registra un'informazione di mons. Borgongini Duca. Vi si dice che l'alto commissario per Roma, Zerbino, e il questore si sono detti disposti non solo a concedere la libertà a cinque carcerati (per i quali c'è stato un intervento papale) ma addirittura a liberare tutti i detenuti politici e gli ostaggi. In tal senso chidedono però l'appoggio della S. Sede presso le autorità tedesche. E infatti mons. G.B. Montini è intervenuto presso l'ambasciata telefonando a von Braun.
Mons. Tardini informa di un suo colloquio con A. von Kessel, consigliere dell'ambasciata germanica. Si deplorano i danni avvenuti a Vicenza, Verona e Padova e si prende atto che Firenze è stata dichiarata "città aperta", altrettanto si farà per Siena ed Assisi in quanto "città ospedaliere".
Mons Tardini osserva infine che se venissero bombardate le sorgenti dell'Acqua Marcia, presso Subiaco, il danno per Roma sarebbe irreparabile. Il prelato pensa che la guerra attorno a Roma durerà ancora a lungo.
4, nella notte gli Alleati cominciano a filtrare in città;
5, Roma è libera.
Con l'arrivo degli Alleati non cambia soltanto il volto di Roma ma anche quello del Vaticano. I diplomatici che vi avevano trovato asilo "ospiti" del papa lasciano i loro alloggi in Vaticano; il loro posto viene preso dai rappresentanti dei Paesi loro "nemici": tedeschi, finlandesi, giapponesi; non dagli italiani, perché il governo di Salò, nato durante la guerra, non è rappresentato presso la S. Sede.
6, il delegato apostolico a Londra chiede la mediazione della S. Sede per far giungere cinquantamila sterline agli olandesi prigionieri o internati dai giapponesi. Il governo giapponese, dopo lunghe trattative, ha accettato. Il governo olandese ha chiesto perciò l'intervento della S. Sede e istruzioni sul modo di procedere circa la valuta. La somma è stata depositata presso il Crédit Suisse di Zurigo. Le pratiche giapponesi sono state lunghissime, ma finalmente la somma di 865 franchi svizzeri è stata inviata al nunzio a Tokyo per la distribuzione.

24, il papa indirizza al reggente M. Horthy von Nagybánya un messaggio per protestare contro le deportazioni degli ebrei ungheresi;
le deportazioni degli ebrei cessano.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Giugno
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1944
Giugno

Ebensee, dal novembre scorso, solo ora si scioglie l'ultima neve;



GERMANIA
1944
Giugno
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1944
Nazismo

Giugno
6
, "sbarco in Normandia"; gli Alleati non trovano una forza massiccia e compatta pronta a respingerli in mare come a Dieppe; delle 302 divisioni tedesche:
- 179 si trovano sul fronte orientale,
- 26 nei Balcani,
- 22 in Italia,
- 16 in Norvegia e
- 59 in Francia.




1944
Giugno
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1944
Giugno
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Giugno
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1944
Giugno
-



1944
Giugno
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-
1944
Giugno

-

Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Giugno

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Giugno
2, Veneto, Crocetta del Montello: un distaccamento della 1ª Brigata Matteotti, che in collegamento con i garibaldini della Nannetti si è abilmente sottratta ai rastrellamenti tedeschi della zona, attacca il presidio del Ministero delle Forze Armate della Repubblica Sociale;
3, si scontra a Combai con una colonna tedesca e, trasferitasi nel Feltrino in collegamento con la formazione del te.col. Zancanaro, vi inizia una serie di sabotaggi, di attacchi a presidi e di disarmi.
Nella bassa Valle dell'Agno viene attaccato il presidio del Ministero della Marina della Repubblica Sociale installatosi presso Montecchio Maggiore: tre ufficiali di marina, facenti parte di una missione militare giapponese presso il Governo del Reich, sono catturati e fucilati.

1944
Giugno

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA

1944

I gruppi speciali con compiti di sabotaggio e di raccolta di informazioni operanti nell’ambito della VOS nella Venezia Giulia prendono il nome di «gruppi di sabotaggio» .
A Trieste e nell’area meridionale della Venezia Giulia, dove la VOS prese ad operare a partire dall’autunno del 1943, a dirigerne l’operato è il membro della Commissione regionale della VOS Vidko Hlaj - Žižic (alias Stevo, Stane Grcar).
I gruppi operanti a Trieste sono diretti da Dušan Munih- Vojko (alias Darko).

 

alla fine della primavera il movimento resistenziale è ormai definito nelle sue formazioni che mantengono Comandi autonomi e nette differenze nell'impostazione della lotta partigiana e nelle finalità perseguite, analoghe a quelle che si riscontrano in tutto il movimento resistenziale:

7 Btg "Osoppo"
:
- 2 in Carnia: Btg Carnia e Btg Tagliamento;
- 2 sulle Prealpi Carniche: Btg Italia e Btg Piave;
- 3 nelle Prealpi Giulie: Btg Julio, Btg Torre, Btg Udine)
[L'azione partigiana deve inserirsi nel quadro strategico della guerra in Italia, secondo le indicazioni che vengono dal governo del Sud e dai Comandi militari anglo-americani, e deve evitare che la popolazione civile venga inutilmente coinvolta o messa a rischio di rappresaglie da cui non è in grado di difenderla.]

12 Btg "Garibaldi"
:
8 nella brigata Garibaldi-Friuli:
- 3 in Carnia: Btg Carnia, Btg Friuli e Btg Carnico;
- 2 in Valcellina: Btg Bixio e Btg Mazzini 2°;
- 3 nelle Prealpi Carniche: Btg Matteotti, Btg Pisacane e Btg Garibaldi;
4 nella brigata Garibaldi-Natisone:
- ad Est del Tagliamento nelle Prealpi Giulie: Btg Manin, Btg Mameli, Btg Mazzini e Btg Manara.
[L'azione partigiana deve tradursi in un attivismo militare che incalzi i tedeschi e i loro fiancheggiatori e stimoli la ribellione delle masse popolari, sulle quali fondare il movimento di rinnovamento democratico della società.]

Queste differenze, che portano talvolta a scambi di accuse incrociate di attendismo o di avventurismo, si coniugano con due questioni cruciali, sconosciute nel movimento di liberazione delle altre regioni:
- il problema nazionale,
- il rapporto con le formazioni jugoslave.
Questioni che rendono più tiepida l'adesione popolare alla Resistenza, soprattutto in aree come Trieste o l'Istria dove la comunità italiana teme fortemente gli equilibri che si determineranno al momento della liberazione e si attesta su una posizione di attesa dell'avanzata anglo-americana.

Giugno
22
, un'ordinanza firmata dal magg. gen. delle SS, Mundhenke, vieta «a tutti i reparti di truppa e Comandi dipendenti di issare bandiere e gagliardetti dei propri colori nazionali».


SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

1944, marzo, la Presidenza dello SNOS (Consiglio di Liberazione nazionale sloveno) provvede a sostituire il VOS, sciolto a febbraio, con la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), composta da tre brigate e un battaglione speciale (battaglione di protezione del quartier generale). mentre le funzioni di intelligence vengono affidate allo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS).
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)

1944
Giugno
lo stesso mese, la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), e lo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS), danno vita alla Ozna (Organizacija za zašcito naroda - Organizzazione per la difesa del popolo) per la Slovenia.

l'Ozna slovena è pronta; all'inizio il comando viene posto nella zona di Kocevje, nella Slovenia meridionale, non lontano dal confine croato (si trasferirà a Lubiana soltanto alla fine della guerra).


ISTRIA
1944
Giugno

-

Fiume
1944
Giugno

 




1944
Giugno

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;
1944
Giugno
16
, costretto ad accettare in un primo momento l'accordo fra I. Subasic e Tito (Josip Broz) [una sorta di compromesso tra la monarchia e i comunisti del movimento di liberazione] il re assume in seguito un atteggiamento nettamente intransigente;
in un incontro con Tito (Josip Broz) a Caserta, W. Churchill, che ha intuito la prevalenza della sua forza militare e politica, conclude un compromesso: Tito inserirŕ nel suo governo alcuni ministri esiliati a Londra e gli alleati riconosceranno sia il nuovo governo, sia il nuovo parlamento; quanto alla questione istituzionale si affronterŕ a guerra conclusa;


SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)

1944
Giugno

intanto le unitŕ partigiane sono divenute ormai un esercito popolare vero e proprio, composto da quattro Armate, che contano circa mezzo milione di uomini; nominato maresciallo di queste forze, Tito (Josip Broz) libera tutto il territorio jugoslavo eccetto il triangolo che va dal confine ungherese e romeno fino a Belgrado dove, in base ad un accordo con Stalin, si ha un temporaneo concorso sovietico nei combattimenti;
subito dopo la liberazione della capitale, l'Armata rossa si ritira mentre le Div.ni jugoslave avanzano fino ad attestarsi, alla fine della guerra, sul confine con l'Austria e a Trieste;

estate, l’Armata Rossa entra in Serbia;
dopo la liberazione di Belgrado, Tito (Josip Broz) può insediarsi nei palazzi del potere come capo di stato riconosciuto dagli alleati:
già lo stesso mese si designano i vertici dell’Ozna delle varie repubbliche;

L'Ozna è diretta da:
- Slovenia, Ivan Macek [Matija];
- Croazia, Ivan Krajacic [Stevo];

- Serbia, Slobodan Penezic [Krcun] (1918-1964);
[Si era già occupato della sicurezza del Comando supremo quando questo stava ad Uzice ed era incaricato della sezione "lotta contro la quinta colonna". Successivamente era stato incaricato della creazione di un primo servizio informazioni presso presso il Comando supremo di Tito (Josip Broz).
Corre voce sia stato lui ad ordire l'assassinio del principale dissidente comunista serbo Zivojin Pavlovic, autore di un libro col quale denunciava i crimini dello stalinismo in Unione Sovietica.
Il libro Bilans sovjetskog termidora – prikaz i otkrica o delatnosti i organizaciji staljinskog terora, stampato a Belgrado nel 1940 venne sequestrato dalle autorità jugoslave ormai interessate ad una normalizzazione dei rapporti con l'URSS.
Zivojin Pavlovic fu torturato e ucciso dai suoi compagni nella sera del 29 novembre 1941 a Uzice poco prima dell'evacuazione del comando di Tito (Josip Broz) in seguito all’avanzata tedesca.
La città di Belgrado costituisce un reparto Ozna a sé diretto prima da Slobodan Penezic [Krecn] e poi da Miloš Minic, in seguito ministro degli Esteri della Jugoslavia. Sarà lui a siglare il "Trattato di Osimo" il 10 novembre 1975.]
Slobodan Penezic [Krecn], riabilitato dopo la batosta di Prijepolje si trova nel gruppo di comandanti che dal monastero Moraca sono spediti a Lissa al Comando supremo di Tito (Josip Broz);
lo stesso mese, a Lissa, viene assegnato al Comitato Provinciale del PC per la Serbia come capo dell’Ozna serba.
A Bari in Puglia, dove l’Armata Rossa dispone di una propria base aerea, si trova Peko Dabcevic comandante delle unità partigiane che entrano in Serbia a fianco dei sovietici.
[Commissasrio politico della seconda divisione proletaria, Slobodan Penezic [Krecn] venne destituito dopo che la grande unità fu colta di sorpresa il 4 dicembre 1943, a Prijepolje; le unità tedesche riuscirono a sorprendere i partigiani acquartierati in un ex ospedale uccidendone più di 400.]



- Bosnia ed Erzegovina, Uglješa Danilovic;
- Montenegro, Veljko Milatovic;
- Macedonia, Bane Andrejev;
- Voivodina, Ceda Reljic;
- Sangiaccato, Dorde Perunicic;
- Kossovo, Spasoje Djakovic.
[Alla fine del 1945 l'Ozna per la Voivodina, Sangiaccato e Kossovo saranno accorpate all'Ozna della Serbia.
Nei due partiti comunisti dove l'influenza jugoslava è più diretta, quello italiano e quello albanese, tali ruoli spettano rispettivamente a Pietro Secchia e a Koci Xoxe.
Dopo lo scontro Tito-Stalin, nel 1949, Koci Xoxe sarà fucilato
mentre Pietro Secchia che, unendo le cariche di segretario organizzativo PCI e presidente dell’ANPI, appare incaricato
di guidare l’insurrezione comunista in Italia, perderà i suoi poteri.]



BOSNIA

1944
Giugno

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

MACEDONIA
1944
Giugno
dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1944
Giugno
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtŕ vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Giugno

-



1944
Giugno
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-
1944
Giugno

dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose;


1944
Giugno
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Giugno

dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al movimento di liberazione nazionale guidato da Enver Hoxha;



1944
Giugno
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;

Dittatura militare
[filofascista]
-

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):

all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;



1944
Giugno
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) č stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Giugno
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Giugno
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
1943 set - set 1944)

1944
Giugno

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1944
Giugno
1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Giugno
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Giugno
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Giugno
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1944
Giugno
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1944
Giugno
-



1944
Giugno
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Döme Sztojay
(19 mar - 24 ago)
Ministro degli Esteri
-
Ministro degli Interni
Andor Jaross
(1944 mar - ?)

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.
-





1944
Giugno
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):



1944
Giugno
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):





 

1944
Giugno
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre
Aimé-Joseph Darnand
(1943 31 dic - 13 giu 1944)
 
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1944
Giugno
-

estate, la polizia tedesca deporta ottantamila francesi;

 

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

Zone d'occupazione:

Inizialmente il paese era diviso in quattro zone:
1 - zona occupata,
2 - zona libera (separata da una linea di demarcazione),
3 - Alsace-Moselle annessa dal Reich,
4 - due dipartimenti del Nord, sotto l'amministrazione militare tedesca di Bruxelles;

dal nov 1942 la zona occupata tedesca si è estesa:
- alla zona iniziale (detta "Zona nord") si aggiunge la maggior parte della zona libera (detta "Zona sud" a partire dal nov 1942) ;
simultaneamente l'Italia occupa la maggior parte dei territori ad est del Reno e la Corsica;

da ott 1943 gli italiani si sono ritirati, la zona occupata tedesca si è estesa a tutto il paese, ma simultanemanete la Corsica si è liberata;

1944
Giugno
6
, la maggior parte del territorio francese viene liberata dagli Alleati e dalla Resistenza francese;

In Vaticano l'ambasciatore Léon Bérard comunica che ritiene conclusa la propria missione e che è opportuno venga sostituito da un rappresentante di Ch. de Gaulle, che però è "non ufficiale". D'altra parte la S. Sede ha espresso le proprie riserve per il fatto che il governo di Ch. de Gaulle non gradisce l'accreditamento di mons. Valerio Valeri, già nunzio a Vichy.
Tuttavia il Vaticano invia mons. Angelo Roncalli; questo perché spetta al rappresentante pontificio, quale decano del Corpo diplomatico, presentare gli auguri al gen. Ch. de Gaulle; in sua assenza il diritto-dovere tocca all'ambasciatore sovietico.

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1944
Giugno
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Giugno
II guerra mondiale;

Nunzio apostolico, sin dal 13 giugno 1935, è mons. Paolo Giobbe.




1944
Giugno
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Giugno
II guerra mondiale:
-



1944
Giugno
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Giugno
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1944
Giugno
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Giugno

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Giugno

-
Eire

1944
Giugno

, -



1944
Giugno
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1944
Giugno
dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1944
Giugno
17
, si proclama Repubblica sovrana e indipendente (dalla Danimarca), con capitale Reykjavic;
[Ha una superficie di 102.819 kmq. (abitabili 43.000).


1944
Giugno
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Giugno
-


1944
Giugno
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Giugno

-


1944
Giugno
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Giugno

-




1944
Giugno
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Giugno

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico",nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Giugno
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Giugno
-
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Giugno
-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salň
[avendo come sede Salň, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario Paolo Zerbino
(1944 7 mag - 22 feb 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Carlo Emanuele Basile
(1944 25 giu - 25 apr 1945)
Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
Sottosegretario Arrigo Tessari
(1944 7 mar - 26 lug 1944)
[ad interim]
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Commissariato nazionale del lavoro della RSI responsabile, sindacalista fascista
Ernesto Marchiandi
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr)

- Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.

Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.


1944
Giugno

Nei mesi di Giugno-Luglio entrano in lotta anche i contadini per sottrarre il grano agli ammassi obbligatori.


NORD

Salò perde Roma.

La caduta di Roma (4 giu) e lo sbarco in Normandia (6 giu) gettano lo scompiglio e un'impressione disastrosa nella R.S.I..

Il battaglione "Barbarigo" torna decimato a La Spezia.

All'inizio del mese di giugno gli uomini della banda di Franco Anselmi [Marco], capo partigiano dell'Appennino ligure-alessandrino, assalgono un deposito di munizioni tedesco a Carezzano, sul fianco della val Scrivia. La banda uccide un maresciallo tedesco e ritorna sull'Appennino con un bottino di armi e quattro soldati della Rsi che hanno disertato.


5-8, Veneto, la brigata "Vicenza" (poi div.ne "Pasubio") attacca e costringe alla resa, nel corso di una serie di brillanti combattimenti, i forti presidi della GNR di Crespadoro, Vestenanuova, Campofontana e Illasi, nelle valli del Chiampo e dell'Agno nell'Alto Vicentino.

6
, Verona, I scaglione: 1.300 carabinieri, tra cui 15 ufficiali, partono per la Germania.
Lo stesso giorno un distaccamento della "Cesare Battisti", in collaborazione con i GAP di Intra, blocca la città prelevando un ingente quantitativo di viveri a secco depositati presso gli stabilimenti Nestlé.
7
, S. Bernardino (Novara), viene ucciso il cap. Aristide Lissa, della GNR;
SENESE e GROSSETANO: le nove brigate garibaldine si riuniscono nella div.ne Garibaldi "Spartaco Lavagnini" comandata da Fortunato Avanzati. Il suo terreno di operazioni è vastissimo, dalla val d'Elsa al monte Amiata. Mille combattenti.

7-8, subito dopo la liberazione di Roma, in molte province i partigiani iniziano l'ultimo repulisti nelle campagne, attaccando quel che resta della rete dei presidi e dei distaccamenti della GNR. E la rete della GNR, che negli stessi giorni subisce il salasso delle fughe dei carabinieri, salta quasi di colpo in moltissimi punti.


9
, Milano, i comitati:
- CLNAI (Comitato liberazione nazionale Alta Italia) e
- CM (Comitato militare) (F. Parri, L. Longo e altri)
costituiscono il comando generale del CVL (Corpo volontari della libertŕ):
- F. Parri,
- L. Longo,
- E. Mattei,
- G.B. Stucchi e
- M. Argenton.
Fin d'ora si presume che nelle 43 zone militari controllate dal Comando ci siano non meno del 70% degli effettivi partigiani.
Gli scopi e i limiti di questo Comando, che sostituirà nelle funzioni i precedenti Comitati e Giunte Militari ciellenistici costituiti su basi paritetiche di partiti, sono così riassunti e fissati:
«Il Comando Generale per l'Italia, pur non presumendo di dirigere le azioni delle varie unità, nell'autonomia e nell'iniziativa delle quali riconosce un elemento di quella rapidità e agilità che devono caratterizzare l'azione partigiana, farà opera però affinché le singole azioni siano sempre più dirette verso un movimento d'insieme, organizzato secondo i migliori criteri dettati dall'esperienza. Farà, a questo proposito, avere a tutti i Comitati e Comandi dipendenti delle istruzioni soprattutto per quanto riguarda la preparazione organizzativa e tecnica dell'insurrezione nazionale
[Dalla Circolare n. 1 del Comando, in Atti del Comando generale del CVL dalla sua costituzione all'insurrezione nazionale: giugno 1944 - aprile 1945, Poligrafico dello Stato, Roma 1946.]

[Le bande si trasformano quindi in brigate e l'insieme di più brigate operanti nella stesa zona darà luogo alle Div.ni e, più tardi, ai Gruppi di Div.ni. Il pittoresco abbigliamento individuale dei primi tempi viene sostituito gradualmente da una divisa o da elementi di divisa.
L'unità di base è la brigata (300 uomini) ripartita in battaglioni, distaccamenti e squadre; la div.ne sarà formata da 3 brigate (1.000) uomini e più div.ni formeranno i Gruppi di div.ni.
La composizione organica potrà subire però variazioni anche notevoli in relazione alle circostanze di tempo e di luogo.]

Alle varie edizioni regionali dell' «Unità» (Pci), dell' «Avanti!» (Psi) e dell' «Italia Libera» (P. d'Azione) si aggiungono quelli degli altri partiti del CLN («Risorgimento Liberale» e il democristiano «Il Popolo»), «Voce Repubblicana» e fogli di altri partiti e movimenti minori.
Socialisti, comunisti e azionisti, seguiti più tardi dalla Dc, pubblicano inoltre giornali sindacali e fogli dedicati ai contadini, ai tecnici, alle donne, ai giovani e alle proprie formazioni differenziate.
Un carattere del tutto particolare e una vita spesso errabonda come quella delle formazioni che li hanno esressi hanno i giornali e i bollettini dei partigiani che alternano il ciclostile e la pedalina alle macchine di una vera e propria tipografia, a seconda del variare delle zone operative e delle possibilità materiali da esse offerte.
Accanto a quesi giornali dalla periodicità piuttosto incerta e variabile («esce quando può» si può leggere sotto la testata de «Il ribelle» delle Fiamme Verdi bresciane) che svolgono non soltanto un'azione agitatoria ma anche formativa e informativa, ci sono i numeri unici, i manifesti, i volantini, gli opuscoli, le riviste – quali la socialista «Politica di classe» diretta e quasi interamente redatta da Rodolfo Morandi, i grossi Quaderni di «Giustizia e Libertà», la comunista «La nostra lotta» ecc. e anche alcuni libri.

10, Attività diplomatica: Milano, il CLNAI e il POOF (Fronte di liberazione nazionale per il litorale sloveno) si incontrano, come stabilito in precedenza: Anton Vratusa [Urban] e Francesco Stoka [Rado] vi rappresentano il Fronte sloveno.
Il CLN di Trieste non è rappresentato per la crisi conseguente all'arresto, nel dicembre precedente, dei suoi primi membri.
[secondo incontro il 19 luglio»
Dallo stesso giorno il CLNAI interviene con un appello agli «agricoltori» e ai «contadini» per invitarli a «nascondere» il grano sottraendolo agli ammassi fascisti per alimentare le formazioni partigiane. «Contendete il grano ai tedeschi – dice l'appello – con gli strattagemmi che vi suggerirà la vostra accortezza e con i consigli che, a tempo debito, vi saranno dati dai nostri esperti

Anche i GAP si organizzano in brigate regolari, come la 28ª Mario Gordini di Ravenna (a fine luglio conterà oltre seicento uomini dislocati su tutto il territorio della provincia) o la 7ª a Bologna.
Si allarga e si estende la organizzazione delle SAP, tipica forma di partigianato territoriale che recluta nelle sue file soprattutto gli operai legati alla fabbrica e i contadini legati al campo (nella provincia di Ravenna – e cioè in una zona eminentemente agricola – toccheranno, a fine agosto, la cifra di 7.300 uomini).
Particolarmente efficace risulta l'accordo stretto tra i gappisti bolognesi e i contadini della provincia per condurre a fondo la battaglia contro la trebbiatura e l'azione analoga svolta nel Ferrarese, nel Mantovano e nelle altre province emiliane e lombarde.
Nel Ravennate, in particolare, viene organizzata una vera e propria campagna contro la trebbiatura nel corso della quale cade, fra gli altri, il gappista Walter Luzzi [Sputafuoco]. Nella provincia di Ravenna su 7.572 partigiani e patrioti riconosciuti 5.593 sono contadini.
12, Molinella, sciopero delle Mondine; per stroncarlo il Comando tedesco di Bologna fa operare una quarantina di arresti.
Val d'Ossola, dopo la vivace ripresa primaverile le formazioni ossolane sono provate da un intenso rastrellamento condotto da parte tedesca con una intera div.ne di SS alpine, oltre a reparti di mongoli, georgiani, SS italiane e battaglioni della Guardia Nazionale Repubblicana.
Al mattino, muovendo dalla Val Cannobina, dalla Val d'Ossola e dalla litoranea del lago Maggiore, le colonne attaccano le posizioni partigiane e la lotta si protrarrà fino al gorno 23 in un crescendo di rappresaglie, incendi e massacri.

13, Milano, II scaglione: 873 carabinieri, tra cui 3 ufficiali, partono per la Germania;

Salò perde Roma
.

14
, decreto legislativo n. 393 del 14 giugno 1944-XXII: "Disciplina del reato di diserzione in tempo di guerra"; in pratica, pena di morte mediante fucilazione nel petto a chi si allontana senza autorizzazione e senza giustificato motivo dal reparto…

Strela e Cereseto (Parma) dai partigiani viene proclamata la Libera Repubblica del Taro;
15, Torino, gli operai della Fiat Mirafiori scioperano per bloccare il trasferimento di macchinari in Germania, progettato dai nazisti.
Belluno, due distaccamenti bellunesi, il Ferdiani e il Pisacane, con un audace colpo di mano liberano dal carcere cittadino 73 patrioti ivi rinchiusi.

18, Repubblica di Montefiorino: nel grosso borgo che domina da un'altura la confluenza del Dragone e del Dolo nel Secchia, le formazioni partigiane dell'Appennino modenese (in prevalenza garibaldine, ma anche autonome e cattoliche) liberano Montefiorino dove fondano questa "repubblica", la prima vera e propria zona libera di una certa importanza strategica e territoriale che si organizza, anche politicamente, come una piccola Repubblica.
Essa si estende su una vasta area di ca 100 kmq nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e comprende anche i comuni di Frassinoro, Prignano, Toano e Villa Minozzo;
č organizzata una nuova amministrazione civile su basi democratiche e in tutti i comuni sono elette giunte comunali e sindaci.
Liberato l'intero territorio (1.200 kmq ca), il Comando partigiano organizza le sue forze – salite frattanto per il continuo afflusso di nuovi volontari, la maggior parte provenienti dalle popolazioni della zona, a circa 8.000 uomini in parte ancora disarmati – in un Corpo d'Armata partigiano del Centro Emilia ripartito in Div.ni, brigate e battaglioni.
A fianco dell'organizzazione militare e logistica l'Intendenza crea anche un ospedale con sala operatoria, una sartoria, una manifattura di scarpe e un autoparco che dispone di una ventina di automezzi alimentati a metano, estratto da alcuni pozzi esistenti nella zona.
Sparisce subito dopo quando sono travolti da un rastrellamento i 5000 partigiani della brigata Modena.
[Altre Repubbliche create nello stesso periodo: Torriglia (lug-set), Varzi, Ossola, in Carnia, ecc.]

19, Savignone, sul fianco della val Scrivia, tre uomini della banda di Franco Anselmi [Marco], capo partigiano dell'Appennino ligure-alessandrino, uccidono in un'imboscata il gen. Silvio Parodi commissario prefettizio al comune di Genova, in realtà podestà, nominato dal governo nel marzo scorso.
[66enne, fascista genovese, con una lunga carriera politica e militare alle spalle aveva comandato le squadre fasciste liguri nella prima guerra civile, quella conclusa dalla marcia su Roma dell'ottobre del 1922; nell'autunno del 1943 è stato uno dei primi ad aderire alla Rsi. Il 16 giugno è uscito illeso da un agguato proprio nel centro di Genova, in via Garibaldi, nei pressi di palazzo Tursi, il municipio.]
Alcuni attribuiscono l'uccisione ai GAP comunisti, altri ai tre uomini di Franco Anselmi [Marco]. È proprio in questo periodo che i comunisti decidono di rafforzare il controllo sulla banda di quest'ultimo.

Lo stesso giorno la 31ª div.ne Matteotti Valle Versa Dario Barni compie una prima azine attaccando il presidio della GNR di Costa Monte Fedele e liberando un gruppo di renitenti.


20, Verona, III scaglione: 533 carabinieri tra cui 5 ufficiali, partono per la Germania;

21
, B. Mussolini firma l'ordine che militarizza il Pfr; emana cioè il decreto legislativo (apparirà solo il giorno 26) sulla "Costituzione del corpo ausiliario delle squadre d'azione di Camicie Nere".
[In pratica dal 1° luglio tutti gli iscritti regolarmente al partito fascista repubblicano, di età fra i 18 e i 60 anni, e non appartenenti alle Forze Armate della Repubblica, costituiscono il Corpo Ausiliario delle Camicie Nere composto dalle Squadre d'Azione.]
Per cominciare ad organizzarsi, le Brigate Nere non aspettano né l'annuncio pubblico della loro nascita né il decreto. Nel suo discorso alla radio il segretario del Pfr A. Pavolini comunica che il partito si è già messo in movimento.Al suo fianco, come capo di S.M. del corpo è il col. Giovanni Riggio; collaboratore strettissimo del segretario è il magg. Puccio Pucci, già segretario generale e poi commissario del CONI.
Mentre A. Pavolini cerca di costituire le brigate a Livorno, Pisa, Firenze, Lucca, Apuania e Pistoia, il vicesegretario del Pfr, Giuseppe Pizzirani, convoca i federali dell'Alta Italia e dà loro il via.


All'inizio dell'estate, l'intero sistema di valli che scendono dalle Marittime e dalle Cozie è stato rioccupato od occupato, ripulito dai presidi fascisti e tedeschi e organizzato politicamente, oltre che militarmente. Una apposita formazione viene distaccata dal nucleo originario delle bande GL per svolgere oltre il Colle di Tenda, nell'Alta valle del Roja, (in territorio francese), azioni di sabotaggio contro la linea ferroviaria e la rotabile che da Cuneo conducono a Ventimiglia e a Nizza.

21
, Fondotoce (Novara), 43 giovani partigiani catturati nel rastrellamento della Valgrande, fra cui sono il ten. Rizzato e una giovane donna, dopo aver subito inumane sevizie sono costretti a marciare da Intra lungo tutta la riviera di Verbania sino a Fondotoce, recando un grande cartello con la scritta: « Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono banditi?». Qui, al grido di Viva l'Italia, cadono sotto il fuoco del plotone di esecuzione.
Solo uno, Carlo Suzio di Pallanza, coperto dai corpi esanimi dei compagni, scampa miracolosamente all'eccidio. Da questo momento sarà chiamato [Quarantatre].
23, Baveno, per vendicare la morte del comandante della Feldgendarmerie di Novara e di un maggiorre della GNR, uccisi nel corso di una azione partigiana, il Comando tedesco fa fucilare 21 ostaggi civili.

23, la GNR scrive che l'attività dei ribelli è in rapido aumento e si è propagata dalla Toscana all'Emilia, dal Piemonte alla Lombardia, al Veneto.
Mentre i banditi veri e propri sono rimasti sui monti, il loro numero è aumentato notevolmente in seguito alla fuga negli ultimi tempi di numerosi carabinieri e richiamati che intendono sottrarsi all'invio in Germania.
Milano, fine mese, IV scaglione: 149 carabinieri tra cui 1 ufficiale, partono per la Germania.

PARTIGIANI
Brigate
Partito
di riferimento
Zona
di maggior influenza
%
"Garibaldi"
[comuniste]
Pci
Valsesia
(Vincenzo Moscatelli [Cino])
+ Piacentino
Biellese
Val di Lanzo
48,5
"Giustizia e Libertà"
[gielleiste]
- "Ravenna" (Boldrini - Bülow)
Partito d'Azione
Modenese
Bolognese
Romagna
+ Piacentino
Cuneese
(Duccio Galimberti)
31,5
"Matteotti"
[costituite dopo]
Partito socialista
-
6,2
"fiamme verdi"
vari
-
14,2
"brigate del popolo"
vari
-
"democristiane",
Dc
Parmense
militari
-
-
*autonome o apolitiche
- "Osoppo"
- div.ne alpina Cosa,
- brigata Patria,
- brigata Asti,
- div.ne Monferrato,
- brigata Giovane Piemonte,
- div.ne di val Sangone,
- div.ne di val Chisone,
- altre.
-
Piacentino
Friuli
Carnia
Langhe
Langhe
(magg. Martini - Mauri)
monarchiche
-
-
* "divisione" e "brigata": ci sono alcune divisioni con poche centinaia di uomini e brigate con gli effettivi di una compagnia.
-


A fianco del 3° battaglione dipendente dalla brigata "Garibaldi" di Padova, già operativo nelle zone di Montagnana, Este, Monselice e altri comuni circostanti, si affianca ora una squadra della brigata comunista vicentina "Ateo Garemi". Di fatto queste due brigate operano, per il momento, sotto un unico comando militare affidato al veneziano Giorgio Daissè.

26, RASTRELLAMENTI: per rispondere al ponte fatto saltare sulla Dora Baltea, duemila uomini vengono deportati in Germania.
Lo stesso giorno, nel Roveretano, vengono uccisi molti partigiani e con loro anche il conte Manci, loro capo.

Secondo L. Longo (che non cita le fonti), i rastrellamenti tedeschi contro le azioni dei partigiani sono stati, in tutto il mese di giugno:
- 111, in Piemonte.
- 51 in Liguria,
- 25 in Lombardia,
- 18 nel Veneto,
- 82 in Emilia e in Romagna.
Una, in particolare: dei minatori di Niccioletta di Maremma, ritenuti complici dei partigiani, ne vengono fucilati 83 e deportati molti altri.

RASTRELLAMENTI: (a.f.) si chiude la prima fase: 400 prigionieri e 110 disertori e renitenti fucilati.

Alla fine del mese il CLNAI chiede l'invio del gen. R. Cadorna come "consigliere militare".
Questi, dopo aver scritto al Comando supremo che accetta, deve ripetere questa risposta al col. Holdsworth della "Special Force n. 1", l'ufficio militare britannico che si occupa dei partigiani, il quale però gli chiede se è disposto ad assumere «il comando della guerra partigiana in collaborazione col CLNAI».

[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]

30, entra in vigore il decreto della socializzazione del 13 gennaio 1944 ma il plenipotenziario del Reich R. von Rahn dà ampie assicurazioni al gen. Leyers: le aziende "protette" non saranno molestate dai socializzatori fascisti. Con ciò si conclude il tentativo socialisteggiante di Mussolini. Di socializzazione non si parlerà più.




Regno d'Italia
1944
Giugno
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
1944
Giugno
5
, subito dopo la liberazione di Roma, su pressione dei partiti antifascisti del CLN e su consiglio delle potenze alleate nomina lugotenente generale del regno il figlio Umberto, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;
1944
Giugno
5
, gli viene affidata dal padre la luogotenenza del regno;

1946, re d'Italia (Umberto II);

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
Presidente
del Consiglio

mar.llo P. Badoglio
(1944 22 apr - 5 giu 1944)
II

I. Bonomi (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
II
[ex compagno di lista di Farinacci]
Vicepresidente Palmiro Togliatti (Pci)
(22 apr - 5 giu)
 
Sottosegretari alla Presidenza
Renato Morelli (Pli)
(22 apr - 5 giu)
Sergio Fenaltea (P. d'Az.)
(18 giu - 21 giu 1945)
  G. Spataro (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Stampa e informazione]
Interno
Salvatore Aldisio (Dc)
(22 apr - 5 giu)
I. Bonomi (PDL)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Filippo Caracciolo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Emilio Canevari (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
Nicola Salerno (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
 
Affari Esteri
mar.llo P. Badoglio
(22 apr - 5 giu)
 
Sottosegretari   Giovanni Visconti Venosta (Indip.)
(18 giu - 12 dic)
  Renato Morelli (Pli)
(1944 18 giu - 13 lug 1946)
[per gli Italiani all'estero]
Africa Italiana
mar.llo P. Badoglio
(24 feb - 5 giu)
[ad interim]
 
Guerra
gen. Taddeo Orlando
(1944 11 feb - 5 giu 1944)

Guerra e Aviazione

A. Casati (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]

Sottosegretari Mario Palermo (Pci)
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
  Battista Oxilia (militare)
(3 lug - 12 dic)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari Domenico Albergo (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[del. Marina Mercantile]
Luigi Ramirez (P. d'Az.)
(28 dic - 12 dic)
  Angelo Corsi (Psiup)
(20 lug - 12 dic)
[del. Marina mercantile]
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
Pietro Piacentini (militare)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari A. Casati (Pli)
(18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]
Carlo Scialoja (PDL)
(18 giu - 12 dic)
Scambi e valute
(Soppresso con Regio Decreto n° 150 del 2 giugno 1944; le relative attribuzioni sono ripartite fra i ministeri delle Finanze e dell' Industria, Commercio e Lavoro)
Guido Jung
(1944 24 feb - 2 giu 1944)
[ad interim]
 
Tesoro
(ricostituito con decreto luogotenenziale del 22 giugno 1944, n. 154)
Marcello Soleri (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Antonio Manes (D. del L. PDl)
(18 giu - 12 dic)
Finanze
Quinto Quintieri (PDL)
(banchiere)
(22 apr - 5 giu)
Stefano Siglienti (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Antonio Pesenti (Pci)
(22 apr - 12 dic)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(1944 22 apr - 13 lug 1946)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari Gino Bergami (Tecnico-Pli)
(22 apr - 12 dic)
Industria, Commercio e Lavoro

Attilio Di Napoli (Psiup)
(22 apr - 5 giu)

Giovanni Gronchi (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Francesco Sansonetti
(22 apr - 5 giu)
Guido Molinelli (Pci)
(18 giu - 12 dic)
[del. Industria e Commercio]
  Mariano Costa (Psi)
(18 giu - 12 dic)
[del. Lavoro]
Lavori Pubblici
A. Tarchiani (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Pietro Mancini (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Adolfo Cilento (PDL)
(Dem. del L.)
(22 apr - 5 giu)
Giuseppe Bruno (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)
Grazia e Giustizia
Vincenzo Arangio-Ruiz (Pli)
(22 apr - 5 giu)
U. Tupini (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Nicola Lombardi (PDL)
(22 apr - 5 giu)
Carlo Bassano (D. del L. o PDL)
(18 giu - 12 dic)
Comunicazioni
Francesco Cerabona (Dem. del L. - PDL)
(22 apr - 12 dic)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic 1944)
[del. Poste e Telegrafi]
Pubblica Istruzione
A. Omodeo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
B. Croce
(giugno, pochi giorni)
Guido De Ruggiero (P. d'Az.)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Bernardo Mattarella (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Ministri senza portafoglio
B. Croce (Pli)
(22 apr - 27 lug)
Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo
conte Carlo Sforza
(P. d'Az.-Indip.)
toscano
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
P. Togliatti [Ercoli]
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
avv. Pietro Mancini (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[ricco proprietario di Cosenza]
Giuseppe Saragat (Psiup)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
G. Rodinò di Miglione (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Alberto Cianca (PdA)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
B. Meucci Ruini (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
Alcide De Gasperi (Dc)
(18 giu - 12 dic)
* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.
-

1944
Ai primi di giugno il Comando tedesco fissa la nuova linea di resistenza lungo la dorsale dell'Appennino tosco-emiliano che separa le cinque regioni del Nord dall'Italia centro-meridionale: "la "linea gotica".

Con il primo piano di arretramenti le Div.ni del feldmar.llo A. Kesselring si dispongono lungo una linea che facendo perno sul Lago Trasimeno si spiega lungo la valle dell'Orcia sul versante tirrenico e lungo la valle dell'Esino sul versante adriatico. La rapida e tempestiva ritirata dal Lazio, dall'Umbria e dall'Abruzzo permette ai tedeschi di sganciarsi dalle armate alleate senza riportare sensibili danni; sono le formazioni partigiane a impegnarli in una serie di azioni di disturbo che causano alle loro retroguardie notevoli perdite.
Una delle più attive bande abruzzesi, la "Ammazzalorso", mette fuori combattimento, da sola, oltre seicento tedeschi; la brigata "Gramsci", operante in Umbria, presenta a sua volta il seguente bilancio: tedeschi e fascisti uccisi 306, fatti prigionieri 95.



Giugno
, Roma, il "perno" dell'ultima resistenza, dopo la presa del monte Artemisio e la caduta di Velletri, è sui colli Albani, ma per poco;
[Si combatte soprattutto tra gli anglo-americani che vogliono tagliar fuori i tedeschi dalle ultime vie di fuga, e i tedeschi che tengono con forti retroguardie il fronte dei colli Albani, di Carroceto e del canale della Moletta, finché il deflusso è compiuto.]
2, Roma, la sera, grandi manovre tedesche attraversano Roma dirette al nord; le truppe della 10ª e della 1IV Armata sono salve;
[Una parte della X Armata si ritira per la strada Sora-Avezzano, l'altra per Alatri-Subiaco. Al grosso della 1IV Armata e a poche unità della X Armata restano le vie attraverso Roma o per Tivoli.]

Firenze, l'azionista Ragghianti scrive a F. Parri: «La situazione permane grave per quel che riguarda la nostra collaborazione con il partito comunista: i ripetuti tentativi di venire al concreto non hanno approdato a nulla. È risultata evidente (del resto assai apertamente confessata) la volonta del PC di monopolizzare l'attività militare; ultimo episodio, l'invito a noi di entrare a far parte delle cosiddette brigate Garibaldi… Essi hanno un gravissimo difetto di quadri».
Insiste Ragghianti: «Altra questione scottante è quella del «Combattente», giornale dei patrioti, teoricamente del CLN, in pratica del PC che ne vuole l'esclusività. Siccome nostre bande operano (si intende senza che le loro azioni vengano mai menzionate sul foglio) spesso in stretta vicinanza e concomitanza, noi siamo bene informati a non vediamo con molto piacere che il notiziario militare assuma un aspetto propagandistico-energetizzante, spesso però non strettamente veridico e sistematicamente celebrativo (mai perdite)».

Firenze, di fatto è avvenuta una divisione dei compiti: i giellisti provvedono al servizio informazioni, i comunisti al terrorismo gappistico.
La rete informativa azionista è nota come «radio Cora», la migliore espressa dalla Resistenza centro-meridionale. Del resto il mondo universitario di cui i capi azionisti fanno parte mette a disposizione la sua competenza; cartografi, ingegneri, esperti di fortificazioni militari forniscono un notiziario che colpisce immediatamente, per la sua qualità professionale, lo S.M. alleato e che si merita tre elogi dal gen. Alexander.
Il Comando alleato progetta di fare di «radio Cora» la sua grande centrale informativa per l'Italia occupata e lo stesso mese lancia cinque radiotelegrafisti destinati a formare altrettanti nuclei dipendenti dalla centrale fiorentina… ma questa cadrà in mano nemica.

3, Roma, al forte Boccea viene fucilato il ten. Ebert, figura notevole della lotta clandestina; l'ultimo dei tedeschi a partire è il gen. Mälzer.
La sera e il giorno dopo…

3/4, la notte, il gen. Taylor Radcliffe, comandante della Fist Special Service Force, è già a Cinecittà ma gli viene ordinato di attendere.

4,
gli alleati (le truppe della V e dell'8ª Armata) entrano a Roma.
I primi ad entrare sono i soldati del gen. Taylor Radcliffe: un premio per questo comandante americano che per ben tre volte nello stesso giorno è riuscito a sfuggire di mano ai tedeschi.
Lo stesso giorno i rappresentanti dei tre partiti di massa:
. Emilio Canevari (PSI),
. G. Di Vittorio [Nicoletti] (PCI),
. Achille Grandi (Dc).
firmano una dichiarazione impegnativa per la costituzione di un organismo che realizzi la «unità sindacale di tutti i lavoratori senza distinzione di opinioni politiche e di opinioni religiose».
Lo stesso giorno i dirigenti dell'Ufficio informazioni, su direttiva del Comando supremo, decidono di abbandonare questo nome per ripristinare la vecchia dicitura di epoca fascista, ossia Sim (Servizio informazioni militare).
[A guerra finita nascerà al suo posto il cosiddetto Ufficio informazioni dello Stato maggiore generale e si abbandoneranno le reminiscenze fasciste, ridenominando le sezioni in Prima, Seconda e Terza.
Questa struttura rimarrà, comunque, sostanzialmente immutata fino all'aprile 1949.]
Appena fuori Roma, alla Storta, 14 prigionieri, prelevati prima da via Tasso, vengono fucilati; tra di loro:
. B. Buozzi.
. gen. Dodi,
. avv. Eramo,
. col. Sorrentino,
. ten. Arrighi (al servizio segreto degli alleati),
. col. Brandimarte,
. E. Di Pillo,
. ecc..

Intanto dei 980 soldati (marmocchi) della div.ne Folgore, andati in linea quattro giorni prima, solo 30 sono ancora vivi. E anche questi indietreggiando verso la città, si fermano di tanto in tanto e piantano le loro mitragliatrici per arrestare gli inglesi.

Alle prime ore del mattino, da una parte della città entra l'unità anticarro francese del cap. Pierre Planès che, quasi di nascosto, arriva fino al centro di Roma.

6, il gen. Alexander dà istruzioni ai partigiani:
«…d'ora in poi le armate tedesche in Italia verranno attaccate da tutte le parti…».


7, il CLN ha già concordato il suo programma, in quattro punti, (pubblicato dai giornali) ma le cose stanno diversamente da quello che essi hanno sognato nei nascondigli dei preti e dei frati.
Molte illusioni svaniscono.
Il capo dell'A.C.C. informa I. Bonomi che l'Italia, sottoposta a regime armistiziale, non è libera di crearsi il governo che desidera, ma quello a cui i governi alleati credono di poter concedere il loro placet. Deve, inoltre, impegnarsi a rispettare tutte le clausole dell'armistizio lungo.

Firenze, «radio Cora» sta trasmettendo da un alloggio di piazza d'Azeglio; c'è tutto lo S.M., nessuno si è preso cura di mettere una sentinella armata giù in portineria e di predisporre vie di scampo.
Fascisti e tedeschi irrompono nell'alloggio.
Il radiotelegrafista Luigi Morandi è colto mentre trasmette: riesce a strappare una pistola di mano a un tedesco, vende cara la pelle. Finiscono in carcere i
dirigenti, da Enrico Bocci a Carlo Campolmi.
[Tutti sottoposti a torture, in parte saranno fucilati la notte del 12 giugno.]

Firenze, lo stesso giorno, mediante un manifesto che ne sottolinea gli scopi, il CLN approva la «mobilitazione generale di tutti i cittadini per la resistenza e la lotta contro l'invasore».

8, Roma, per risolvere la crisi di governo, arrivano nella capitale il principe Umberto, il mar.llo P. Badoglio, Mac Farlane e molti ministri;
al Grand Hotel ha luogo il primo convegno, presieduto da Mac Farlane che così marca la sua superiorità sui ministri uscenti e venienti, tra:
- "governo del Mezzogiorno":
. mar.llo P. Badoglio,
. B. Croce,
. conte Carlo Sforza,
. G. Rodinò,
. avv. Mancini,
. Cerabona,
. P. Togliatti [Ercoli]
accompagnati da A. Cianca della G.E.P.;

- C.L.N. romano:
. I. Bonomi,
. A. de Gasperi,
. A. Casati,
. B. Ruini,
. P. Nenni,
. U. La Malfa,
. Scoccimarro,
nonché il segretario Fenaltea.
Assiste, invitato, V.E. Orlando.
Il principe, consultatosi con l'amm. Thaon di Revel e con V.E. Orlando, chiama I. Bonomi il quale, espostogli la nuova situazione, si dichiara pronto a formare il nuovo Governo qualora il principe accetti i tre punti fondamentali programmatici del CLN antimonarchico.

1. impegno legislativo di rimettere al Paese, a territorio nazionale liberato, la scelta della forma istituzionale dello Stato con l'elezione di una Assemblea costituente per deliberare la nuova costituzione.
2. modificazione della formula del giuramento da prestarsi dai membri del Governo. La nuova formula dovrà limitarsi all'impegno di servire gli interessi del Paese e di non compiere fino alla convocazione della Costituente, atti che comunque pregiudichino la soluzione della questione istituzionale.
3. il governo, non essendo assistito dalle assemblee legislative, dovrà assumere anche il potere legislativo e dovrà deliberare esso solo le leggi fino a quando la nuova costituzione non avrà delineato i nuovi istituti parlamentari e questi saranno entrati in funzione.

Il principe accetta e il CLN ha due ore di tempo, concesse da Mac Farlane, per decidere i ministri da nominare.

9, alla sera il governo è costituito;
10, viene data comunicazione della formazione del nuovo Governo con a capo I. Bonomi, decisione aspramente criticata da W. Churchill ma ben vista da F.D. Roosevelt anche se ha non meno di 7 ministri senza portafoglio (uno per ciascun partito);


11, nel pomeriggio, il presidente del Consiglio I. Bonomi nomina i nuovi sottosegretari;.
Lo stesso giorno il gen. Alexander dà istruzioni ai partigiani:
«…porgiamo congratulazioni a tutti coloro che hanno partecipato alla lotta dei patrioti contro il nemico a nord di Viterbo…».

12, Firenze, nella notte i dirigenti di «radio Cora» vengono fucilati assieme ad Anna Maria Enriques, arrestata da tempo.
Qualcuno sotto tortura ha parlato: vengono arrestati nei loro rifugi i cinque radiotelegrafisti lanciati dagli Alleati, scoperti i canali informativi, messo in serio pericolo lo stesso Comando giellista che deve riorganizzarsi in un comitato di emergenza formato da:
. Carlo Ludovico Ragghianti,
. Enzo Enriques Agnoletti (fratello di Anna Maria Enriques),
. Tristano Codignola,
. Edoardo Fallaci,
. Margherita Fasolo.
Si è salvato un apparecchio radio.
[Il giorno 14 riprenderanno le trasmissioni ma solo il giorno 17 si ritroverà il contatto con il Comando alleato.]

Nella rapida ritirata verso il Nord i tedeschi cercano di trascinarsi dietro migliaia di capi di bestiame razziato ai contadini e ai pastori delle regioni evacuate; contro questo brigantaggio organizzato si battono i partigiani della "Majella", della "Sinigallia" e delle bande abruzzesi.
I partigiani di Amatrice sminano tempestivamente le dighe del lago di Scandarello, salvando da sicura distruzion el'intera valle del Trento.

13
, Umbria, i partigiani della brigata "Gramsci" occupano, dopo una serie di combattimenti, il centro industriale di Terni.

Attestati sulla linea di prima resistenza del Trasimeno i tedeschi, mentre consolidano le posizioni, infieriscono sulle popolazioni ostili della zona. Nelle vallate toscane dell'Orcia e del Chiana 77 minatori di Castelnuovo Val Cecina sono fucilati per aver istituito un "servizio di vigilanza" a salvaguardia delle miniere.
Civitella Val di Chiana, l'intera popolazione maschile viene massacrata.
Cortona, vengono fucilati 38 ostaggi civili.
Gubbio, vengono fucilati 40 ostaggi.

Dopo la battuta d'arresto sul Trasimeno la ritirata tedesca verso la linea di arroccamento (la Gotica), riprende. Sono ora investite dalla furia nazista le province meridionali della Toscana (Arezzo, Siena, e Grosseto):
San Giovanni Valdarno: 40 civili uccisi;
Figline Valdarno: 29 partigiani fatti prigionieri sono impiccati;
Meleto, Castelnuovo e San Martino nella zona del Chianti dati alle fiamme.
Figline di Prato: 23 impiccati.
Padule di Fucecchio: 314 civili, in gran parte donne e bambini, massacrati dopo più giorni di caccia spietata, mentre i casolari vengono dati alle fiamme.

Marche, lo stesso giorno, in seguito alla missione di Aristodemo Maniera inviato dal CLNAI, garibaldini e militari si sono convinti a formare un Comando regionale di cui fanno parte i comandanti della div.ne garibaldina "Marche" e gli ufficiali effettivi di S.M. che dirigono le bande militari.
Essi firmano una dichiarazione in cui si accetta che «tutta l'attività delle formazioni dovrà essere improntata secondo lo spirito unitario che guida l'azione del CLNAI».
Intanto i Comandi fascsiti inviano a Salò assillanti richieste di soccorso; in una, del col. Giuseppe D'Onofrio comandante la Gnr, si ammette che le bande «oggi sono stabilite, insediate non solo in località montane, ma anche in pianura. La consistenza e l'armamento hanno permesso audaci azioni quasi sempre di massa (da 200 ai 500 uomini) contro il traffico pubblico, uffici postali, opere stradali, rappresaglie contro fascisti. Ciò dimostra un piano organizzato ben definito e fa supporre ad [sic] azioni di più vasta portata».
[Il colonnello esagera, i partigiani agiscono per unità di rado superiori ai cinquanta uomini, ma l'offensiva è in corso.]

VALNERINA: Norcia, in questi giorni, da una parte confluiscono sui monti e gli altipiani intorno alla cittadina reparti partigiani organizzati, dall’altra si accelera la ritirata tedesca verso nord, con migliaia di soldati e di carriaggi. Particolarmente invadente è la presenza delle truppe da montagna della 5. Gebirgs Division, che risalgono la penisola sul crinale appenninico da Rieti verso Spoleto, Norcia e Visso.
In questo quadro Sergio Forti intraprende una delicata missione di sabotaggio diretta a far saltare il viadotto di Forca di Civita, lungo la strada che collega a est di Norcia con la via Salaria, insieme al ten. T.J. [Pat] O’Brien, al serg. Buchanan e al mar.llo Alfio Pavesi.
Sembra che questa missione sia stata giudicata particolarmente importante dagli antifascisti di Norcia, membri del CLN, ed è probabile che sia stata concordata anche con gli altri gruppi partigiani. Fare saltare quel viadotto, infatti, non solo ostacolerebbe la ritirata tedesca, ma renderebbe in qualche modo più facile liberare Norcia stessa, ostacolando una delle principali vie di accesso alla cittadina.
Nel frattempo, Sergio Forti ha dato vita a un coordinamento fra il comandante dei carabinieri di Norcia, mar.llo Gaetano Pruiti, il comandante partigiano jugoslavo Svetozar Lakovic [Toso], Volfango Costa e il ten. Carlo
Leonardi
; quest’ultimo comanda un gruppo di circa ottanta uomini
della [III Banda Melis].


13-14, VALNERINA: la notte il commando guidato da Sergio Forti parte carico di esplosivi, ma poco prima di arrivare sull’obbiettivo viene sorpreso, in territorio nursino fra Paganelli e Valcaldara, da un reparto di militari tedeschi. È molto difficile evitare un epilogo tragico, visto anche il carico che il gruppo porta con sé. In realtà sembra che Sergio Forti si sia esposto in prima persona, permettendo la fuga dei suoi compagni. Affronta i tedeschi – fra essi vi sono anche alcuni altoatesini – cercando di dissimulare la propria identità, ma, vistosi scoperto, rifiuta di dare loro ogni informazione e va consapevolmente al sacrificio.
[Sarà fucilato alle 9 del mattino del 14 giugno presso la frazione di Paganelli, poco prima che i tedeschi lascino la zona. La medaglia d’oro al Valore militare sarà conferita alla sua memoria il 18 febbraio 1945.]

 

14, gli inglesi entrano a Orvieto;
lo stesso giorno il gen. Alexander dà istruzioni ai partigiani:
«…le armate tedesche sono costrette a ritirarsi su tutti i fronti, compreso quello della zona costiera adriatica…».
Lo stesso giorno un manifesto del CLNAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia), da cui dipende il braccio armato C.V.L. (Corpo Volontari della Libertà) comunica:
«È giunto il momento della lotta decisiva».

Firenze, dopo aver capito che garibaldini e giellisti devono cedere all'unità, viene costituito un Comando militare unico, chiamato "Marte":
. Niccoli (P. d'Az.), comandante militare;
. Nereo Tommasi (Dc), vice comandante militare
. Luigi Gaiani (Pci), commissario politico,
. Dino Del Poggetto (Psi), vicecommissario politico,
In realtà il potere è del tipo consolare, esercitato dai rappresentanti dei due partiti che guidano la Resistenza.
Sta intanto assumendo funzioni e dignità di governo il CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale).
[Mentre in aprile ha emesso un prestito di 5 Mni di lire con cartelle di taglio fra le 50 e le 5.000 lire, subito coperto, ora ne emette un altro affidando la riscossione ai partiti.]


16, Grosseto, i primi alleati ad arrivare dalla zona del monte Labro e dell'Aquilaia sono i "goumiers" della 3ª div.ne di fanteria marocchina.
Dopo aver rotto il fronte tedesco a Cassino, questi "goumiers" si sono scatenati contro i civili, facendo terra bruciata soprattutto nell'area di Esperia e di Frosinone, quasi 50 mila stupri… maschi e femmine.
["goumiers": goum=banda, squadra; portano una specie di zimarra o di vestaglia, di lana grezza a strisce verticali, bianche, grigie o marroni, con un ampio cappuccio, fermata sui fianchi da un cinturone); sono tutti armati di un mitragliatore Thompson calibro 45 e alla cintola tengono un pugnale o un coltellaccio lungo e largo, sempre molto affilato.
Più goum formano un tabor; costituito da 60-70 ufficiali e sottufficiali francesi, quasi sempre nati in Nordafrica, più 800 soldati marocchini. Un gruppo di tabor equivale a una brigata.
Questi soldati marocchini sono in pratica pastori o contadini provenienti dalla catena montuosa dell'Atlante che hanno firmato un contratto regolare con l'esercito della Francia libera di Ch. de Gaulle)
Claudio Biscarini, 1944: i francesi e la liberazione di Siena, Nuova Immagine, Siena 1991;
Fabrizio Carloni, Il Corpo di Spedizione francese in Italia. 1943-1944, Mursia 2006;
Federica Saini Fasanotti, La gioia Violata, Edizioni Ares 2006;
Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano, Rizzoli 2010.]

16, i partigiani del "Majella" liberano l'Aquila.

17, fra le avanguardie delle truppe alleate operano in questa fase, dopo la lunga stasi seguita agli sfortunati combattimenti di Monte Lungo, anche i ricostituiti reparti regolari italiani del CIL (Corpo Italiano di Liberazione), i quali entrano per primi a Chieti e all'Aquila, occupando ora Teramo, liberata e presidiata sino al giungere degli alleati.
[Ricostituito su quattro gruppi di combattimento (i Comandi alleati non hanno permesso che essi assumessero la denominazione di Div.ni): Legnano, Cremona, Friuli e Folgore oltre ai servizi; e combatte inquadrato nelle Armate alleate.]
Gli americani sbarcano all'Isola d'Elba.

VALNERINA: Svetozar Lakovic [Toso], che aveva avuto precedenti contatti con Sergio Forti per coordinare l’attacco alle retrovie germaniche, si era portato dal 22 maggio con due formazioni di slavi nella zona di Castelluccio. In realtà, già dopo il grande rastrellamento tedesco dell’aprile i partigiani jugoslavi si erano ritirati nella parte nord del teatro di operazioni, lasciando invece alla brigata “Gramsci” di Filipponi la parte più meridionale, a ridosso di Terni. Fra i protagonisti di questa fase, fra i partigiani, vi è anche il ten. T.J. [Pat] O’Brien, sopravvissuto all’operazione in cui ha trovato la sua
fine Sergio Forti.
Obiettivo di queste forze, fra cui indubbiamente i più numerosi sono i partigiani jugoslavi, è quello di liberare Norcia, possibilmente con il minimo di spargimento di sangue.

17, VALNERINA: Norcia viene liberata, non dalle truppe alleate ma dai partigiani che ottengono la resa del contingente tedesco e fascista;
[Il giorno dopo la liberazione viene passato per le armi Angelo Caporicci,
bracciante trentenne originario di Castel Ritaldi (Pg), a cui è stata addebitata
la delazione che aveva portato alla cattura e alla fucilazione dei due
militari alleati: il soldato Nigel J.F. Eatwell e il ten. David Campbell.
Sulla sua uccisione si terrà nel dopoguerra un’istruttoria, in vista di un processo. Chi ne ha deciso la fucilazione? Dalle risultanze parziali dell’istruttoria sembrerà siano stati due comandanti partigiani che esercitano l’autorità nei giorni di interregno a Norcia, il ten. Carlo Leonardi e il montenegrino Gojko Davidovic.
- 1947, all'inizio dell'anno, si apre l’istruttoria presso la Corte d’Appello di Perugia, che la dichiara chiusa poco dopo ritenendo di non doversi procedere in ordine all’omicidio, essendo ignoti gli autori del reato. Viene, invece, condannato ad alcuni anni di prigione il ten. Luigi Amori, che ha eseguito la condanna a morte dei due militari alleati.]
[La liberazione di Norcia è riuscita in pieno, forse per il vuoto determinato dalla partenza del grosso delle forze tedesche; il presidio rimasto si è arreso e le forze partigiane sono entrate in città.
A Norcia vengono catturati – forse – venti tedeschi, di cui quattro feriti. Altre fonti parleranno di oltre cinquanta elementi fatti prigionieri dai partigiani, presumibilmente includendo anche i fascisti più in vista, che non sono fuggiti. Comandanti della piazza di Norcia sono nominati il montenegrino Gojko Davidovic e Carlo Leonardi, in attesa degli Alleati che arriveranno il 25 giugno.
Carlo Leonardi, lasciati circa metà dei suoi uomini a Norcia, si affretta a raggiungere Spoleto per mettersi a disposizione del ten.col. Mastrangeli, che ha guidato i partigiani in città nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla liberazione.
Reparti slavi di Svetozar Lakovic [Toso] giungeranno, invece, a Terni – a liberazione ampiamente avvenuta – consegnando agli Alleati alcuni tedeschi catturati nella zona di Norcia.]

Firenze, lo stesso giorno chiude «Italia e civiltà» di Barna Occhini.

18, il Corpo di spedizione francese entra nella provincia di Siena dal confine meridionale;
gli alleati entrano a Perugia e ad Ancona.
[memorandum di D. Grandi]

23 giugno 1944

[…]

[D. Grandi non fa altro che ribadire quanto ha già scritto nel primo [20 febbraio 1944». E cioè che il re e i vertici delle forze armate non hanno avuto alcun ruolo nel golpe del Gran Consiglio.]

 

[2° memorandum inviato a W. Churchill il 18 agosto 1944]

Firenze, A. Pavolini arriva da Milano. Alloggia all'Hotel Excelsior e gira per la città in macchina scoperta o a piedi accompagnato da un certo Alberto Coppo, 30enne, che si fa chiamare "capo delle bande" o "capo degli scugnizzi".
Il capo della segreteria politica del Pfr Olo Nunzi emana una circolare con una serie di informazioni destinate ai fascisti fiorentini che vogliono lasciare la città.
Per ogni famiglia è stabilito un contributo tra le 2.000 e le 5.000 Lire. Viene pure indicato il tragitto più sicuro per i trasferimenti: da Firenze a Bologna e di qui verso le province del Nord che saranno indicate in seguito.
Centinaia di persone partono da Firenze, da Empoli e da Prato. Dopo una breve permanenza a Bologna vengono dirottate quasi tutte in Lombardia: a Milano, Sondrio, Varese, Bergamo, Brescia, Cremona. Secondo una fonte fascista («Porta Romana», febbraio 1945, di Fortunato Polvani, ultimo federale di Firenze) i fiorentini riparati al Nord sono 12.000 e forse più.
[Andrea Rossi, Fascisti toscani nella Repubblica di Salò, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2006.]

Teramo, lo stesso giorno Armando Ammazzalorso entra in città osannato dalla gente. Anche qui c'è un CLN, ma la sua autorità è nulla, manca di sostanza politica. Da questo momento la vera autorità, peraltro confermata dal viceprefetto Labisi, è Armando Ammazzalorso.

Sulmona, viene liberata dalla banda omonima.

20, Marche, la brigata "Nicolò" occupa Calmurano e Urbisaglia combattendo a fianco del CIL (Corpo italiano di liberazione), le unità regolari che il governo del Sud è riuscito a mettere in campo.
La brigata "Spartaco" punta su Camerino, la brigata "Ancona" punta su Osimo, la brigata "Lugli" punta su Monte San Bartolo.

22, Marche, ad Ancona, il comandante delle bande militari cittadine rifiuta la proposta alleata di occupare e isolare la città.

25, viene varato il Decreto luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944 che, fissando l'ordinamento provvisorio dello Stato, stabilisce la convocazione della Costituente da eleggere a suffragio universale diretto e il cui scopo sia di promulgare la nuova Costituzione dello Stato.
[Uno dei passaggi decisivi della politica italiana.]
26, il commissario regionale col. Charles Poletti pubblica un'ordinanza in cui cataloga in 25 categorie (che poi aumenta di altre 7) tutti quelli che si devono considerare fascisti e rimuovere dai loro posti; affiancato da un gruppo di italiani, l'americano nomina una commissione perché curi l'esecuzione dei suoi ordini nei quali, dice, ha raccolto l'esperienza fatta in Sicilia e a Napoli.
[La legge "epurativa", con ben 45 artt., entrerà in vigore il 27 luglio e sussisterà a fianco di quella emessa dal governo di Salerno!].

Lo stesso giorno, il ten. T.J. [Pat] O’Brien, il più elevato in grado sopravvissuto della pattuglia di prigionieri alleati della [III Banda Melis], riferisce alle autorità del Governo militare alleato della VIII armata, che la zona di Norcia è stata per alcuni giorni sotto il controllo di duecento partigiani jugoslavi comandati da Svetozar Lakovic [Toso] , con il quale egli stesso ha collaborato per alcuni giorni.
[A liberazione avvenuta, Svetozar Lakovic [Toso] accetterà di sottoporsi all’autorità alleata tramite lo stesso ten. T.J. [Pat] O’Brien, il quale ne ha favorito l’accesso al campo alleato di Foligno da cui gli jugoslavi saranno dirottati a Bari in vista del rimpatrio.
Naturalmente, gli alleati imporranno agli jugoslavi del battaglione “Tito”
la deposizione delle armi.]

La guerra intanto si allontana da Roma.

Il feldmar.llo A. Kesselring arresta l'impeto degli inseguitori:
- una prima volta sulla linea Orbetello-Bolsena-Orvieto (19 giugno).
- nel settore adriatico le unità tedesche ripiegano così rapidamente che gli inglesi perdono il contatto, ripreso poi dai polacchi e si fermano prima (sino al 30 giugno) sul Chienti, poi sulla Potenza e successivamente sul Musone.

SUD
, entra in vigore la legge sull'epurazione emanata dal governo di Salerno il 26 maggo scorso;

5, Ravello (Salerno), subito dopo la liberazione di Roma, il re nomina il principe Umberto luogotenente generale del regno, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia.
[Il consiglio dei Ministri, su proposta di B. Croce, ha deciso a maggioranza di appoggiare presso gli alleati la volontà del re di emanare il suo proclama con datazione "Roma"; lo stesso mar.llo P. Badoglio ha scritto una lettera all'A.C.C. perché permettano al re di recarsi Roma, ma gli americani sono inflessibili.]
Su ordine di Mac Farlane, il mar.llo P. Badoglio presenta le dimissioni e il principe Umberto, senza consultare nessuno, gli offre l'incarico di ricostituire il governo;

A fine giugno gli aviolanci gestiti dalla "n. 1 Special Force" e dalla Sezione Calderini sono stati 193 per un totale di oltre 320 tonnellate di materiale aViolanciato.
Poiché molto materiale è finito sistematicamente al di fuori della zona in cui era la banda partigiana che si era deciso di sostenere – in quanto le informazioni giunte via radio al Comando alleato sono troppo generiche e tali da non consentire di delimitare una precisa porzione del territriio – la Sezione Calderini ritiene necessario infiltare al Nord del personale che, oltre a essere addestrato alla guerra dietro le linee, abbia la specifica competenza di saper predisporre campi per ricevere gli aViolanci.
SICILIA

1944
Giugno

-




Partito comunista italiano
(Pci)
1944
Giugno
6
, gli Alleati sbarcano in Normandia;
finalmente il secondo fronte in Francia diventa una realtà;
il compagno S. Schiapparelli [Willy] passa le poche consegna a [Auguste le Breton] il compagno ebreo polacco suo diretto dirigente e si prepara a tornare in Italia anche vari contrattempi gli impediscono di rientare prima di luglio;
si reca quindi a Marsiglia nella casa di rue Charlotte che aveva lasciato nei primi giorni di maggio del 1942; alla padrona di casa e alla famiglia Pennicot dice che viene da Parigi dove lavora per i tedeschi e che è lì per un breve permesso.


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Giugno

«segue da Maggio 1944»

estate, presso il comando centrale di Verona diretto dal gen. Wilhelm Harster si aggiungono:
. Dr. Borante Domizlaff, che fino alla tarda primavera ha diretto l’ "Ufficio III" romano [futuro attore (1961) nel film Una vita difficile di Dino Risi];
. Franz Kossek, proveniente dall’ufficio di Firenze;
. Adolf Köllerer,
. Dr. Alfred Gratz, altoatesino.


30, Donne internate: Macerata viene liberata e ci vorranno ulteriori due mesi circa prima che anche le Marche centro-settentrionali vengano completamente liberate.


«segue Luglio 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]



OVEST
-
-
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1944
Giugno

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Giugno

6, Europa: invasione della Francia.
le truppe canadesi sbarcano in Normandia assieme ad americani e britannici, soffrendo durissime perdite nelle settimane successive.


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
-

1944
Giugno

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ONTARIO
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1944
Giugno

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NEW BRUNSWICK
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1944
Giugno

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NOVA SCOTIA
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1944
Giugno

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MANITOBA [dal 1870]
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1944
Giugno

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Giugno

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Giugno

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Giugno

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ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Giugno

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Giugno

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[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Giugno

-

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Giugno
6
, operazione Overload in Normandia;

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Giugno

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Giugno

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Giugno

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[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Giugno

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
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1944
Giugno

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1944
Giugno

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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1944
Giugno

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1944
Giugno

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1944
Giugno

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Giugno

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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Giugno

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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1944
Giugno

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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1944
Giugno

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1944
Giugno

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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1944
Giugno

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1944
Giugno

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
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1944
Giugno

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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1944
Giugno

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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1944
Giugno

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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1944
Giugno

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1944
Giugno

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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1944
Giugno

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1944
Giugno

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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1944
Giugno

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1944
Giugno

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Giugno

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Giugno

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Giugno

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Giugno

-


a

 

 

 


1944
Giugno
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Giugno

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Giugno

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Giugno

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Giugno

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Giugno
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Giugno

-



1944
Giugno
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Giugno

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Giugno
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Giugno

-

1944
Giugno
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Giugno

ritorna ora il regime liberale;

1944
Giugno
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Giugno

-






1944
Giugno
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Giugno

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Giugno

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Giugno
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Giugno

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Giugno

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Giugno

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Giugno

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Giugno

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Giugno

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Giugno
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Giugno

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Giugno

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Giugno

-


1944
Giugno

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Giugno

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Giugno

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Giugno

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Giugno

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1944
Giugno

Buenos Aires,

 



Patagonia
1944
Giugno

-

1944
Giugno
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Giugno

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;

1944
Giugno
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Giugno

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Giugno

-

a


1944
Giugno
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Giugno

-

a


1944
Giugno
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Giugno

-

a





1944
Giugno
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Giugno

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a






1944
Giugno
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Giugno

-


1944
Giugno
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Giugno
Algeria
-
-
1944
Giugno

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Giugno
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Giugno

-

1944
Giugno
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, č costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Giugno
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Giugno

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Giugno

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Giugno

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Giugno

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Giugno

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Giugno

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Giugno

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Giugno

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Giugno
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Giugno

-

1944
Giugno
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Giugno

-


1944
Giugno
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Giugno

-

1944
Giugno
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Giugno

-


1944
Giugno
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Giugno

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Giugno

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Giugno
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Giugno

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Giugno

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Giugno
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Giugno

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Giugno

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Giugno

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Giugno

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Giugno
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Giugno

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Giugno

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Giugno

-



1944
Giugno
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Giugno

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Giugno

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1944
Giugno
SOMALIA
1944
Giugno

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Giugno

-

1944
Giugno
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Giugno

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Giugno

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Giugno
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Giugno

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
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1944
Giugno

-

1944
Giugno
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
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1944
Giugno

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1944
Giugno
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Giugno

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1944
Giugno
Rhodesia
1944
Giugno

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
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1944
Giugno

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
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1944
Giugno

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Giugno
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
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1944
Giugno

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Giugno
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
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?
(? - ?)
1944
Giugno

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1944
Giugno
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Giugno

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Giugno
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Giugno

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1944
Giugno
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Giugno

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1944
Giugno
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Giugno

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Giugno

-



1944
Giugno
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Giugno

-



1944
Giugno
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Giugno


Kurdistan (iracheno)
1944
Giugno

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Giugno
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (sciŕ) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, sciŕ dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Giugno

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranitŕ;




Giornali e giornalisti
1944 - GIUGNO


[Torino]

direttore:
. Concetto Pettinato.

«La Repubblica Fascista»

direttore:
. Carlo Borsani.

«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]

direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale dei GUF.

[periodico di Albenga]

direttore:
. ?,


[Torino]

condirettore:
. Ather Capelli.


[Genova]

direttore:
.


[Milano]

1943 set - apr 1945,
. direttore:
. Ermanno Amicucci.

«Il Giorno»

direttore:
. Italo Pietra.

«L'Arena»
[Verona]

direttore:
. Giuseppe Castelletti.


[Trieste]

direttore:
.


[Modena]

direttore:
.

«Il Resto del Carlino»
[Bologna]

direttore:
. Giorgio Pini, poi sottosegretario agli Interni.

«La Nazione»
[Firenze]

direttore:
. Mirko Giobbe.

«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]

direttore:
. Guido Giglioli.


[Roma]

direttore:
. I. Pietra,
. Bruno Spampanato;
č costretto a interrompere le pubblicazioni per l'appoggio dato al fascismo e alla Repubblica Sociale.

[Roma]

direttore:
. R. Manzini (1927-59).

[Roma]

Giugno
4
, cessa le pubblicazioni.
direttore:
.


[Edizione romana]

direttore:
.

«La Voce Repubblicana»
[clandestino]

direttore:
.
nell'ottobre 1943 ha ripreso clandestinamente le pubblicazioni;
Giugno
10
, riprende le pubblicazioni in modo regolare con una tiratura di 20.000 copie;

«Il Popolo»
(organo ufficiale della Dc)

direttore:
.
Giugno
dopo l'arrivo degli alleati a Roma riprende le pubblicazioni come organo ufficiale della "Democrazia cristiana" sotto la direzione di G. Gonella;
nei primi mesi, con un'area di diffusione limitata quasi esclusivamente alla capitale, ha una tiratura di 23.000 copie;

«Il Tempo»
[Roma]

Giugno
6
, inizia le sue pubblicazioni a Roma questo quotidiano per iniziativa di R. Angiolillo (condirettore L. Repaci) che riprende la testata di un giornale pubblicato nella capitale tra il 1917 e il 1922 da F. Naldi; dopo un'iniziale apertura di tipo socialdemocratico, nel giro di pochi mesi il foglio si sposta su posizioni moderate, guardando ad un pubblico di lettori del ceto medio del centro-sud: ciň determina l'uscita dal giornale di L. Repaci.

«L'Ora»
[organo ufficiale del FUA (Fronte unico anticomunista)]
[Roma]

Giugno
28
, Roma, Adriano Ribera, segretario del FUA (Fronte unico anticomunista) e Carlo Del Buffalo fondano questo settimanale politico indipendente di informazioni.


[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]

direttore:
. P. Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a fornire ai militanti una guida ideologica.


(clandestino)

direttore:
.
Giugno
ritorna legale ed ha 4 edizioni con proprie redazioni e tipografie: a Roma, Milano, Torino e Genova;
nel quadro del partito "nuovo" concepito da P. Togliatti [Ercoli] il giornale si afferma con caratteri suoi originali nel panorama della stampa italiana tentando la strada inedita di un quotidiano contemporaneamente di partito e di massa, di orientamento e di informazione;


[organo clandestino del Psiup]

. E. Colorni (1943 lug-1944);


l compagno S. Schiapparelli [Willy]
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