© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
ANNO 1883 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
Cosa Nostra | |||||
SCIENZE | ECONOMIA | LETTERE e TEATRO | CINEMA |
Leone
XIII dicembre, i rapporti tra la Germania e il Papato si avviano
alla distensione dopo la netta opposizione ai cattolici tedeschi voluta
dal cancelliere O. von Bismarck
; Fabianesimo 1883, Londra, viene fondata la "Fabian Society" (da Fabio Massimo il Temporeggiatore) da cui parte questo movimento socialista riformista inglese che intende realizzare un programma socialista mediante la propaganda e la persuasione anziché con la rivoluzione violenta; contribuirà al sorgere del Partito Laburista, finendo poi con l'identificarsi in gran parte con il laburismo. Internazionale "antiautoritaria"
«segue da 1882»
|
–'AbdAllah [servo di Dio],
ibn al-Hussein (La Mecca 1883-Gerusalemme 1951, assassinato
da un nazionalista palestinese) re della Giordania, figlio di Hussein
re del Higiaz, visse a lungo a Costantinopoli dove partecipò
al movimento unionista turco;
1916, prende parte con il padre alla rivolta araba; 1923, viene nominato emiro della Transgiordania sotto mandato britannico; al termine della seconda guerra mondiale si proclama re dello Stato e, dopo la prima guerra arabo-israeliana, aggrega la Cisgiordania, trasformando in Giordania il nome del regno; tra i maggiori esponenti della Lega Araba, osteggia tenacemente la creazione dello Stato d'Israele. – Alanbrooke, Alan Francis Brooke visconte di (Bagnères-de-Bigorre, Alti Pirenei 1883-Hartley Wintney, Hampshire 1963) militare britannico; Tempo di guerra (1957) Trionfo in Occidente (1959). – Attlee, Clement Richard (Putney, Londra 3 gennaio 1883-Londra 8 ottobre 1967) politico inglese, laburista; 1907 si iscrive al Partito laburista; 1935, diventa leader del Partito laburista; durante il "governo Churchill" è lord del sigillo privato, segretario dei Dominion e quindi lord presidente del Consiglio; 1945, maggio, si separa da Churchill; 5 luglio, nelle elezioni diviene capo del governo (1945-51); 1951, torna all'opposizione; artefice della «rivoluzione silenziosa» tra cui la graduale liquidazione dell'impero coloniale; As it happened (1954, La mia vita) 1955, lascia la vita pubblica. – Azara, Antonio (Tempio Pausania, 18 gennaio 1883 – Roma, 20 febbraio 1967) politico italiano; 1907, si laurea in giurisprudenza; entra in magistratura dove ricopre vari ruoli ; 1951 15 febbraio-11 novembre 1952, procuratore generale; 1952 12 novembre-17 gennaio 1953, primo presidente della Corte di cassazione; 1926-42, fa parte delle commissioni ministeriali che redigono il Codice civile; 1944, settembre, è messo sotto accusa per apologia fascista da parte dell'Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo, ma viene prosciolto; intraprende anche la carriera politica; 1948, eletto senatore con la Democrazia cristiana; [Sarà rieletto a Palazzo Madama nelle successice legislature II, III e IV.] Una volta collocato a riposo come magistrato, si iscrive all'Ordine degli avvocati. 1953 agosto-gennaio 1954, ministro di Grazia e Giustizia ("governo Pella"); [In questa veste propone l'indulto e l'amnistia per tutti i reati politici commessi entro il 18 giugno 1948 (D.P.R 19 dicembre 1953, n. 922).] – Blaskowitz, Johannes Albrecht (Paterswalde, Prussia Orientale 10 luglio 1883 – Norimberga, 5 febbraio 1948) militare tedesco. – Bolzon, Piero (Genova, 24 novembre 1883 – Roma, 5 novembre 1945) giornalista e politico italiano. – Buch, Walther (1883-1949) Oberster Parteirichter e SA-Obergruppenführer. – Budënny, Semën Michajlovic (Kozjurin, Rostov 1883-Mosca 1973) militare sovietico; le imprese della sua I armata di cavalleria diedero spunto ai celebri racconti di L. Babel L'armata a cavallo; 1917, durante la rivoluzione del febbraio 1917 svolge un'efficace opera di agitazione fra le truppe del fronte occidentale; 1919, comunista e organizzatore della cavalleria sovietica, si distingue nella campagna contro A.I. Denikin (ottobre); 1920, aprile, guerra contro la Polonia; ottobre, combattimenti che portano alla sconfitta di P.N. Vrangel'; 1935, maresciallo; 1937, entra nel comitato centrale del Partito comunista; 1941, in seguito all'invasione tedesca, ha il comando supremo del fronte suboccidentale; 23 ottobre, sconfitto alla battaglia di Uman viene sostituito nel comando da S.K. Timošenko; 1946, deputato dell'Ucraina al soviet supremo e membro del presidium del soviet supremo. – Cingolani, Mario (Roma 2 agosto 1883 – Roma 8 aprile 1971) politico italiano. – Cunnigham of Hyndhope, Andrew Browne, visconte (Dublino 1883-Londra 1963) militare inglese; 1939-42, comandante della flotta nel Mediterraneo, dirige le operazioni navali contro l'Italia: - 11 novembre 1940, attacco alla base di Taranto, - 28 marzo 1941, battaglia di Matapan; 1942, comandante in capo delle forze navali alleate nel Mediterraneo; novembre, guida lo sbarco in Tunisia; 1943, luglio, guida lo sbarco in Sicilia; 1943-46, primo lord del mare e capo di stato maggiore della marina; Odissea di un marinaio (1951). – De Caro, Raffaele (Benevento, 29 marzo 1883 – Torino, 4 maggio 1961) politico italiano, esponente del PLI (Partito liberale Italiano). – De Francisci, Pietro (Roma 18 dicembre 1883 – Formia, Latina 31 gennaio 1971) politico italiano. – Faysal I (Taif, La Mecca 1883-Berna 1933) re dell'Iraq (1921-33); terzogenito dello sceriffo della Mecca e re dello Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashemiti; 1916, durante la prima guerra mondiale capeggia con il colonnello Th.E. Lawrence la "rivolta del deserto" contro il dominio ottomano, dimostrando nel corso dell'insurrrezione perizia politica oltre che militare; 1918, 28 settembre, il suo ingresso a Damasco a fianco delle truppe britanniche del generale E.H.H. Allenby lo consacra campione della causa del risorgimento arabo; 1920, marzo, al congresso panarabo diventa re di Siria; 25 luglio, entrato in urto con l'alto commissario francese per il Levante, generale Gouraud, per il suo progetto di dar vita a una "grande Siria" che inglobasse anche Libano, Palestina e Giordania, viene da questo sconfitto e detroinizzato; 1921, 23 agosto, la Gran Bretagna lo pone sul trono iracheno, in sostituzione del fratello Abdullah; 1922-24, con metodi dispotici reprime nel sangue il movimento nazionale curdo, come in seguito nel 1930-1 e 1932; 1932, abile diplomatico, riesce ad ottenre la cessazione del mandato britannico e l'ammissione dell'Iraq alla Società delle Nazioni, senza tuttavia poter limitare la preponderanza degli interessi britannici nel paese; all'interno perseguita la minoranza cristiana (estate, massacro degli assiro-caldei). – Fraccaro, Plinio (Bassano del Grappa 1883-Pavia 1959) storico del mondo antico, direttore della rivista «Athenaeum» (1927-59) Studi varroniani. De gente populi romani libri IV (1907) I processi degli Scipioni (1911) Studi sull'età dei Gracchi (1912-14) Opuscolo (1956-57, raccolta di saggi). – Grandi, Achille (Como 1883-Desio, Milano 1946) sindacalista italiano, operaio tipografo, si dedicò sin dalla Giovinezza all'attività sociale e fu segretario dell'Unione del lavoro di Como; 1907, consigliere comunale e provinciale di Como; 1908, fonda il Sindacato italiano tessile; 1913, passa a dirigere la Lega cattolica dei lavoratori di Monza; 1918, settembre, presidente del Sindacato tessile cattolico, dà vita con altri sindacalisti cattolici alla C.I.L. (Confederazione italiana del lavoro) ed è poi tra i fondatori del Partito popolare italiano; 1919, deputato e poi nel 1921; 1923-26, segretario generale della C.I.L.; 1924, di nuovo deputato; 1926, dopo l'emanazione delle leggi eccezionali fasciste è dichiarato decaduto dal mandato parlamentare e si ritira a vita privata; 1942, partecipa ad un convegno clandestino tenuto a Superga per la riorganizzazione del movimento sindacale cattolico; 1943, 25 luglio, è nominato dal governo Badoglio commissario della Confederazione dei lavoratori dell'agricoltura; 1944, 4 giugno, partecipa alle trattative che portano al patto di Roma; è quindi membro della segreteria della ricostituita CGIL in rappresentanza della corrente democristiana ed è tra i fondatori delle ACLI; 1946, membro della consulta nazionale è eletto alla costituente della quale diventa poi vicepresidente. – Grassi, Giuseppe (Lecce 8 maggio 1883 – 26 gennaio 1950) politico italiano - Pli ((Partito liberale italiano). – Keitel, Wilhelm (Helmscherode, Harz 1883-Norimberga 1946, impiccato) militare tedesco. – Kuntze, Walter (Pritzerbe, Brandeburgo 23 febbraio 1883 - Detmold, Renania settentrionale-Vestfalia 1 aprile 1960) generale tedesco. – Laval, Pierre (Chateldon, Puy-de-Dôme 1883-Fresnes 1945) politico francese; 1914-19, militante e deputato socialista, è ostile alla guerra per le sue posizioni pacifiste; 1924, abbandona il partito (SFIO) e viene eletto alla camera come socialista indipendente; 1925, da questa data è più volte ministro; 1931-32, presidente del consiglio, è favorevole ad un avvicina mento della Francia all'Italia fascista; 1935-36, presidente del consiglio, firmatario con Stalin del patto franco-sovietico di mutua assistenza, è in seguito ostile al fronte popolare e ad ogni politica di resistenza alla Germania nazista; 1940, giugno, tornato al potere come ministro di stato di Ph. Pétain, è tra i fautori della cosiddetta "rivoluzione nazionale" di vichy e un risoluto sostenitore della collaborazione con la Germania; dicembre, è costretto alle dimissioni dai gruppi meno favorevoli a precisi impegni filotedeschi; 1942, aprile, capo del governo in sostituzione di F. Darlan e in una situazione internazionale completamente mutata, tenta una politica "strana" di resistenza ai nazisti e ai collaborazionisti più intransigenti di vichy; 1945, dopo la sconfitta della Germania e un vano tentativo di fuga in Austria viene consegnato dagli alleati alle autorità francesi, condannato a morte e fucilato. – Loeper, Wilhelm Friedrich (Schwerin 13 ottobre 1883 – Dessau 23 ottobre 1935) politico tedesco. – MacDermott, Sean o Seán Mac Diarmada (Corranmore, vicino a Kiltyclogher, contea di Leitrim 27 gennaio 1883 – Kilmainham Gaol, Dublino 12 maggio 1916) politico repubblicano irlandese. – Martínez Barrio, Diego (Siviglia 1883-Parigi 1962) politico spagnolo, operaio tipografo, poi editore e deputato del Partito radicale di Alejandro Lerroux, fu più volte ministro; 1933 ottobre-novembre, presidente del consiglio; 1935, allontanatosi dai radicali, progressivamente orientati verso la destra, costituisce l'Unión repubblicana; 1936, con questa aderisce con i comunisti, i socialisti e i repubblicani di Manuel Azaña al Fronte popolare; febbraio, presidente delle cortes dopo le elezioni; 19 luglio, dirige un effimero gabinetto incaricato di ricercare una soluzione con i militari insorti; presidente nella giunta delegata di Valencia, quindi ambasciatore in Messico 1939, dopo la Vittoria dei franchisti, va in esilio; 1945-62, presidente della repubblica spagnola in esilio. – Marty, André (Perpignano 1886-Tolosa 1956) politico francese; 1919, ufficiale di marina, organizza con Charles Tillon la rivolta della flotta francese inviata nel mar Nero contro la Russia sovietica; è condannato a vent'anni di lavori forzati; 1923, dopo una Vivace campagna popolare per l'amnistia ai detenuti politici, è liberato; 1931-33, membro del Comitato centrale dell'ufficio politico del Partito comunista francese, lo rappresenta presso l'Internazionale comunista a Mosca di cui diviene uno dei segretari; 1936-38, posto a capo del comitato militare delle brigate internazionali in Spagna, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale ripara in Unione sovietica dove vive fino al 1943; 1943, raggiunta l'Algeria, lavora alla riorganizzazione del Partito comunista; 1945, entra nella segreteria del partito; 1952, messo sotto inchiesta dal partito, viene espulso con l'accusa di "frazionismo", in realtà per essersi opposto alla linea del segretario generale M. Thorez e aver puntato a sostituirlo; L'affare Marty (1955, sua versione dei fatti). – Medici, Giacomo - marchese del Vascello (Salerno 1° aprile 1883 – Venaria, Torino 15 agosto 1949) politico italiano. – Messe, Giovanni (Mesagne, Brindisi 1883-Roma 1968) militare italiano. [In 10 campagne di guerra ha conquistato la fama del migliore fra i comandanti italiani del periodo.] – Mussolini, Benito (Dovia di Predappio, Forlì 1883-Giulino di Mezzegra, Como 27 aprile 1945) politico italiano. – Papagos, Alexandros (Atene 1883-1955) militare e politico greco 1927, maggiore-generale 1932, sottocapo di stato maggiore 1935, ministro della guerra, favorisce il ritorno della monarchia in Grecia 1936-40, durante la dittatura del generale I. Metaxas, è capo di stato maggiore 1940, ottobre, comandante in capo, fronteggia e respinge l'aggressione italiana alla Grecia 1941, aprile, non riesce però a contenere l'attacco tedesco; 1943, caduto in mano nemica viene deportato in Germania dove rimane fino al 1945 1949, nuovamente nominato comandante in capo, guida la lotta contro le forze comuniste di Markos che rifiutano di riconoscere la restaurazione monarchica; ottobre, sconfitti i ribelli con l'aiuto degli anglo-americani, riceve il titolo di feldmaresciallo 1951, esce dall'esercito e fonda il "Raggruppamento ellenico", partito monarchico di estrema destra 1952, novembre, affermatosi questo partito alle elezioni, egli diventa primo ministro e rimane a capo del governo fino alla morte, instaurando un regime sostanzialmente autoritario. – Papanicolau, Georgios (Komi, Eubea 1883-Miami, Florida 1962) anatomista greco, insegnò anatomia clinica soprattutto a New York al Cornell University Medical College; svolse importanti ricerche relative a problemi di morfologia, fisiologia ed endocrinologia, apportando un contributo fondamentale nella diagnosi precoce del carcinoma del collo uterino (colpocitologia) attuata mediante un semplice prelievo vaginale (Pap test). – Piganiol, André (Le Havre 1883-Parigi 1968) storico francese, allievo di G. Bloch e R. Cagnat e amico di Hubert, Mauss, Lévy-Bruhl; archeologo, scavò in Tunisia la necropoli militare di Haïdra Saggio sulle origini di Roma (1916) L'imposta di capitazione durante il basso impero romano (1916) 1919-28, professore di storia romana a Strasburgo La conquista romana (1927) 1928-42, professore alla Sorbona L'imperatore Costantino (1932) Storia di Roma (1939) 1942-54, professore al Collège de France L'impero cristiano, 325-395 (1947). – Prieto y Tuero, Indalecio (Oviedo 1883-Messico 1962) politico spagnolo, personalità influente del socialismo basco; 1918, deputato alle cortes; 1923-30, durante la dittatura di M. Primo Rivera, è nel Partito socialista operaio uno degli oppositori della politica di neutralità nei confronti del regime; 1931-33, caduta la monarchia, è ministro delle finanze e delle opere pubbliche nei governi presieduti da N. Alcalá-Zamora e M. Azaña; 1934, ottobre, dopo l'insurrezione operaia delle Asturie è costretto a riparare in Francia e diventa il principale rappresentante della tendenza centrista del Partito socialista, favorevole alla ripresa dell'alleanza con i partiti della sinistra moderata e decisamente critica delle soluzioni rivoluzionarie prospettate nello stesso partito dai gruppi che fanno capo a F. Largo Caballero; 1936, febbraio, dopo la Vittoria del fronte popolare alle elezioni, ritorna all'attività politica; 1936 settembre-maggio 1937, dopo lo scoppio della guerra civile è ministro della marina e aviazione nel gabinetto di F. Largo Caballero; 1937 maggio-aprile 1938, ministro della difesa nazionale nel governo Negrin; costretto alle dimissioni per divergenze di vedute con altri membri del governo sull'organizzazione dell'esercito (nel quale denuncia un'eccessiva influenza dei comunisti) e sulla condotta della guerra, abbandona il paese; 1939, dopo la vittoria franchista partecipa alla lotta degli esuli per il ristabilimento della democrazia in Spagna; 1962, muore in esilio in Messico. – Puricelli, Piero (Milano, 4 aprile 1883 – Milano, 8 maggio 1951) ingegnere e politico italiano. – Radomyl'skij, Grigorij Evseevic o Zinov'ev (Elizavetgrad, oggi Kirovograd 1883-m. 1936) politico sovietico, nato da una famiglia di piccola borghesia ebraica; 1902, emigra; 1903, entra in contatto con Lenin divenendone uno dei più intimi collaboratori; ha quindi un ruolo di primo piano nell'organizzazione della frazione bolscevica del Partito operaio socialdemocratico russo (POSDR); 1912, partecipa alla conferenza di Praga; 1915, partecipa alla conferenza internazionale di Zimmerwald; 1917, aprile, rientra in Russia; ottobre, si schiera assieme a Kamenev contro l'insurrezione armata per la presa del potere, entrando in durissima polemica con Lenin; 1919, eletto presidente dell'esecutivo del Komintern, si afferma come una delle personalità più rappresentative del movimento comunista internazionale; La guerra e la crisi del socialismo (1920) 1922-24, dopo la malattia e la morte di Lenin, costituisce con Stalin e Kamenev quel "triumvirato" che, contrapponendo il "legame" tra contadini e operai alle critiche rivolte alla nuova politica economica (NEP) da Trockij, riesce ad isolare quest'ultimo all'interno del partito; questa sua politica torna tuttavia a vantaggio di Stalin che assume una posizione egemonica nel partito; per contrastarlo egli si avvicina a Trockij in occasione del XIV congresso del partito in cui, modificando i precedenti punti di vista, assume un atteggiamento critico nei confronti della politica adottata da Stalin e soprattutto da N.I. Bucharin verso i contadini; rimasto in minoranza, viene emarginato dalle sfere dirigenti del comunismo sovietico e internazionale; Per la Terza Internazionale (1924) 1926, deve abbandonare la direzione del Komintern; 1927, viene espulso dal partito; 1929, riammesso; 1932, è di nuovo espulso; 1933, ancora una volta riammesso nel partito, è con Kamenev la prima vittima delle grandi purghe staliniane; 1935, viene accusato calunniosamente di complicità morale nell'assassinio di Kirov, di attività terroristica e di collusione con la Germania nazista; 1936, è processato e condannato a morte. – Rosenfeld, Lev Borisovic o Kamenev (Mosca 1883-1936) politico sovietico; 1901, studente di legge, entra nel Partito operaio socialdemocratico russo aderendo all'ala bolscevica; 1908, emigra nell'Europa occidentale e si occupa dell'organizzazione del Partito bolscevico al fianco di Lenin ; 1914, tornato in Russia viene eletto deputato alla duma ma viene arrestato e confinato in Siberia per essersi pronunciato contro l'entrata in guerra; 1917, marzo, liberato dopo la caduta dello zarismo si schiera, all'interno del gruppo dirigente bolscevico, insieme con Zinov'ev contro la tattica insurrezionale di Lenin e dopo la Vittoria della rivoluzione d'ottobre, sempre in contrasto con Lenin, sostiene l'opportunità di un governo di coalizione di tutti i partiti socialisti; 1922, nonostante i dissidi con Lenin resta uno dei suoi principali collaboratori come presidente del soviet di Mosca e vicepresidente del consiglio dei commissari del popolo; 1924, alla morte di Lenin, nella lotta per la successione, insieme a Zinov'ev si allea con Stalin e i tre costituiscono la nota "troika" contro la "sinistra" trotzkista; 1925, dopo la sconfitta di Trockij fanno blocco con lui per opporsi allo strapotere di Stalin, ma non riescono a prevalere; 1927, è costretto a lasciare gli incarichi di governo e l'ufficio politico del partito dal quale viene espulso e poi riammesso; 1932, ambasciatore in Italia per breve tempo viene ancora espulso dal partito e poi riammesso; 1935, viene espulso definitivamente dal partito; 1936, arrestato durante la "purga" è assieme a Zinov'ev il principale imputato nel primo dei grandi processi pubblici contro gli oppositori di Stalin; accusato di aver cospirato con Trockij per assassinare Kirov, ammette di aver complottato con agenti capitalisti e viene condannato a morte e fucilato. – Rust, Bernhard [Rusty] (Hannover 30 settembre 1883 – Nübel o Berend, Schleswig-Holstein 8 maggio 1945) politico tedesco. – Suardo, Giacomo - conte (Bergamo 25 agosto 1883 – Bergamo 19 maggio 1947) politico italiano. – Sztójay, Döme (Vršac 5 gennaio 1883 – Lipótváros, Budapest 22 agosto 1946) militare, diplomatico e politico serbo di origine ungherese. – Terzaghi, Michele (Livorno 26 marzo 1883 – Milano 29 novembre 1965) politico italiano. – Visconti Prasca, Sebastiano (Roma 1883 -?) militare italiano, di famiglia oriunda lombarda; 1911-12, prende parte alla guerra di Libia; 1914, capitano; 1915-18, si distingue nella prima guerra mondiale uscendone col grado di colonnello; ufficiale di S.M. partecipa a varie missioni all'estero (Alta Slesia, Ginevra); comandante delle truppe italiane nella Saar durante il plebiscito; addetto militare dapprima a Belgrado (dove compie seri studi sulla situazione balcanica) e poi a Parigi; addetto all'ufficio di capo di S.M. Generale, prende parte alla preparazione della campagna di Etiopia e partecipa al servizio informazioni per la guerra di Spagna; 1934, generale di brigata; 1937, generale di divisione; 1940, generale di corpo d'armata, dirige la prima parte (fino al 9 ottobre) della campagna di Grecia; La guerra decisivia La Jugoslavia Giovanna d'Arco Io ho aggredito la Grecia (Rizzoli 1946) [Titolo ironico per indicare che egli solo ha avuto la responsabilità di quella insensata impresa di cui, come soldato, non fu che l'esecutore e poi il capro espiatorio.] – Vyšinskij, Andrej Januar'evic (Odessa 1883-New York 1954) giurista e politico sovietico; 1902-1907, è iscritto al partito operaio socialdemocratico, nella frangia menscevica; 1907, rinuncia (forse) alla politica per dedicarsi unicamente alla professione; 1917, nei mesi che precedono la rivoluzione si trova a Mosca come membro di secondo piano del partito menscevico, avversario dei bolscevichi; durante la guerra civile probabilmente si mantiene neutrale (molto vaghe le sue biografie ufficiali); accolto nelle file del partito comunista, come molti altri ex-menscevichi, dopo la guerra civile, si limita a svolgere attività concernenti la sua professione; ricopre successivamente l'incarico di lettore e poi di professore dell'università di Mosca; Corso di procedura penale (1927) 1928, dopo la disfatta dell'opposizione, diviene rettore dell'università di Mosca; 1931, inizialmente direttore dell'insegnamento superiore, è ora nominato procuratore della repubblica; 1933, è nominato vice procuratore dell'URSS; 1935, è nominato procuratore generale dell'URSS; 1936-37, ha una parte di rilievo nei famosi processi; L'ordinamento giudiziario in URSS (1939) 1949-53, ministro degli esteri; Problemi del diritto e dello stato in Marx (1949). – Wang Ching-wel (Canton 1883-Nagoya 1944) politico cinese, figlio di un letterato confuciano, studiò legge in Giappone; 1906, si laurea; a Tokyo aderisce alla T'ung Meng Hui, la lega nazionalista antimanciù fondata da Sun Yat-sen, diventandone uno dei leaders; influenzato dal pensiero anarchico, si reca a Pechino per organizzare un attentato contro il reggente, ma viene arrestato e condannato all'ergastolo; 1907, viene liberato in seguito alla Vittoria della rivoluzione repubblicana; 1925, personaggio di rilievo nel governo nazionalista di Canton e dirigente del Kuomintang, alla morte di Sun Yat-sen lotta per la successione contro Chiang Kai-shek e, dopo la rottura con i comunisti, opera una scissione del Kuomintang ponendosi a capo del governo progressista di Wuhan; 1927, il fallimento dell'esperienza di Wuhan lo induce a rientrare nel Kuomintang dove continua a guidare l'opposizione di sinistra; 1932, si riconcilia con Chiang Kai-shek ottenendo la presidenza del partito; 1937, dopo lo scoppio della guerra con il Giappone, deluso nelle sue ambizioni di potere, abbandona le precedenti posizioni radicali e si fa sostenitore della collaborazione con le forze nipponiche d'occupazione; 1940, forma un governo filogiapponese a Nanchino. – Wavell, Archibald Percival (Colchester, Essex 1883-Londra 1950) militare inglese; 1939, luglio, comandante in capo britannico nel vicino e Medio Oriente; 1940 dicembre-gennaio 1941, dirige le Vittoriose operazioni contro le forze italiane in Libia; 1941, gennaio-maggio, … e in Etiopia; aprile, deve cedere contro le truppe tedesche in Grecia, e in Libia alle prime offensive di E. Rommel; giugno, trasferito, è destinato al comando delle forze britanniche in India; dicembre, assume la responsabilità delle forze di terra britanniche, americane, olandesi e australiane che fronteggiano l'offensiva giapponese in Indonesia; dirige quindi la difesa della Birmania; 1943, giugno, è promosso feldmaresciallo e nominato viceré delle Indie, carica tenuta fino al 1947. – Zaniboni, Tito (Monzambano, Mantova 1° febbraio 1883 – Roma 26 dicembre 1960) politico italiano. – Zavattari, Edoardo (Tortona 21 ottobre 1883 – Genova 17 febbraio 1972) biologo, esploratore ed entomologo italiano; Lungamente direttore dell'Istituto di zoologia dell'Università di Roma, è stato anche tra i principali teorici, in Italia, del razzismo biologico. Professore presso l'ateneo di Pavia prima e in quello di Roma poi, autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche, 1926-59 compie numerosi viaggi di esplorazione e ricerca in tutti i continenti, e in particolare nell'Africa nord-orientale. [Il materiale qui raccolto, che per la quantità dovette essere trasferito in 122 colli, fa oggi parte della collezione del Museo civico di zoologia di Roma.] 1928, 1928, durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Pavia, si esprime per una rigida separazione tra «razza dominante e razza dominata»; 1935-1958, sotto la sua direzione, l'attività sistematica faunistica dell'Istituto di zoologia del primo ateneo capitolino registra un'importante ripresa; 1937-69, consigliere della Società Entomologica Italiana; 1938, 14 luglio, è tra i dieci firmatari del Manifesto della Razza; [Scrive al riguardo numerosi articoli sul periodico «La difesa della razza» diretto da Telesio Interlandi.] 1951, è socio dell'Accademia nazionale delle scienze. 1972, 17 febbraio, muore a Genova. Torna su |
«La Tribuna» 1883, Roma, 26 novembre, inizia le pubblicazioni questo quotidiano
fondato da 120 deputati dell'opposizione liberale al trasformismo di
A.
Depretis; direttore L.
Roux; |