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ANNO 1944
MAGGIO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1944
Maggio
, fallisce il progetto del trasferimento di ebrei in Palestina: infatti le trattative degli americani e del ministro Osborne non hanno avuto successo, perché non c'erano garanzie né per l'uscita né per l'entrata.
Colloquio tra il card. Ségredi e il presidente dei ministri Sztoyai a proposito della legislazione razziale ungherese; il primo ministro confessa che non si può resistere alle pressioni tedesche. Tant'è che lo stesso presidente è stato poi costretto al ritiro. Il reggente Horty davanti all'avanzata nazista e all'intensificarsi della campagna antisemita rimane del tutto passivo. Giunge anche notizia che, dopo le deportazioni polacche, erano stati "trasferiti" nella Russia carpatica ventiquattromila ebrei (secondo il rabbino Hertz).
Mr. Tittmann comunica alla Segreteria di Stato che il "Ward Refugee Board" ha notificato al governo spagnolo che, grazie all'opera della S. Sede, migliaia di perseguitati sono stati salvati in Europa, e il governo spagnolo è riuscito a proteggere un gruppo di ebrei sefarditi in territorio tedesco. Da Atene si ha notizia di un concentramento di 400 ebrei; essendo anch'essi sefarditi si chiede l'intervento del govenro spagnolo.
Von Steengracht risponde a mons. Orsenigo che aveva chiesto un salvacondotto: un documento di tal genere non era stato concesso neppure per una nave turca con viveri donati dal Vaticano.
4, da Ferrara mons. Bovelli comunica che vi sono stati gravi disordini nella zona ed egli ha cercato di calmare la gente per evitare danni maggiori;
l'ambasciatore del Belgio, non potendo restare a Roma perché cessate le ragioni della sua permanenza, viene accolto in Vaticano; frattanto le autorità tedesche confermano le disposizioni emanate per i diplomatici "in clausura": possono uscire soltanto previa telefonata all'ambasciata tedesca.
5, La Segreteria di Stato segnala con preoccupazione all'ambasciata tedesca che da giorni sono stati scaricati molti fusti di benzina dai militari tedeschi nei pressi della basilica di S. Chiara ad Assisi. La segnalazione ha esito favorevole.
8, nota del card. L. Maglione a E.H von Weizsäcker: poiché si sta pensando di allontanare da Roma un buon numero di profughi, divenuti ormai troppi, si raccomanda che l'operazione di sgombero sia condotta dalle autorità tedesche riducendo al minimo i disagi per i tanti infelici che ne saranno coinvolti. Il S. Padre, si precisa, confida che le autorità suddette sapranno capire e soddisfare questo desiderio. Si prega quindi l'ambasciatore di far presente tutto ciò alle autorità competenti, per non aggiungere altri danni e sofferenze a quelli causati dalla guerra anche ai civili.

9, il nunzio in Romania chiede al ministro Antonescu di far evacuare gli ebrei da Bucarest per la loro sicurezza.
10, mentre si tratta per i sefarditi, il nunzio a Madrid comunica che il governo spagnolo non gradisce interessarsi per ebrei in territori occupati dai tedeschi.
13, aggravatasi la situazione di Roma, il vicefederale fascista, tramite mons. G.B. Montini, chiede al card. vicario un suo parere circa un proclama da pubblicare il 25, in cui si invitano gli sbandati a presentarsi. Il cardinale non ritiene la cosa opportuna; comunque s'impegna a sentire il parere dei parroci il giorno 21.
Il ministro Osborne comunica al card. L. Maglione che le truppe alleate osserveranno tutte le cautele possibili nei luoghi segnalati per la protezione.
14, intanto il vicario esorta i cittadini alla tranquillità e all'obbedienza alle autorità;
16, il delegato apostolico a Washington chiede che venga sollecitato il governo spagnolo ad intervenire in favore di 238 ebrei sefarditi di Vittel, già con passaporto, perché siano trasferiti in luogo ignoto ove possano passare la frontiera.
Il card. L. Maglione scrive al nunzio a Berlino che le notizie comunicate degli arresti di sacerdoti hanno recato profondo dolore al pontefice, il quale sollecita a fare il possibile per alleviare i mali.
17, mons. G.B. Montini avverte von Braun che in Vaticano si sta apprestando il posto per ospitare l'ambasciatore del Belgio. I tedeschi dichiarano la loro insoddisfazione e chiedono che rimangano a Roma mr. Méens e p. Callay. Si dovrà precisare la posizione giuridica di queste due persone che restano a Roma;
18, quando è ormai chiaro che il destino di Roma è segnato e che i tedeschi hanno perso definitivamente la partita, il gen. K. Wolff, attraverso l'amico E. Dollmann, fa chiedere un'udienza particolare al papa; l'incontro avviene in forma assolutamente segreta: K. Wolff arriva vestito in borghese con un abito [piuttosto stretto] prestatogli da E. Dollmann.
K. Wolff
assicura il papa del suo desiderio di pace.
Pio XII ha il "dossier Vassalli" sul tavolo e chiede a K. Wolff di liberarlo come prova delle sue buone intenzioni.
[E. Dollmann farà risalire a questa udienza la prima idea del piano di resa, che porterà K. Wolf ai negoziati con l'americano Aland Dulles meno di un anno più tardi in Svizzera.]
[Dopo due lunghe settimane, finalmente K. Wolf manterrà la promessa nonostante il parere contrario di Herbert Kappler.
Questi, accompagnando il prigioniero verso la libertà e consegnandolo a p. P. Pfeiffer, esclamerà: «Puoi ringraziare il Papa se non sei stato messo al muro e fucilato come meriti. Come veramente meriti!».]
19, il nunzio a Berna comunica al card. L. Maglione che la Schweizerische Hilfsverein für jüdische Flüchtlinge in Ausland (Associazione svizzera di aiuto agli ebrei all'estero) tramite il diplomatico slovacco Kirschbaum si è rivolta al presidente slovacco mons. J. Tiso chiedendo il rimpatrio degli ebrei deportati in Polonia e Ungheria. Gli ebrei della Svizzera sono pronti a pagare tutte le spese necessarie e provvedere al mantenimento dei propri correligionari finché non abbiano trovato una sistemazione definitiva e sicura. Il nunzio fa sapere che ha appoggiato tale richiesta, facilitando le pratiche.
Il nunzio a Berlino comunica che quasi ogni domenica può visitare i prigionieri italiani che sono in buone condizioni fisiche. Ha visitato anche i gruppi nei campi di lavoro, e ha trovato gli internati in buone condizioni. Il 21 sarà a Stammlager e il 29 visiterà un Arbeitskommando. Comunica anche d'aver ottenuto che i cappellani possano visitare i campi di lavoro, ma il numero di questi sacerdoti è del tutto insufficiente. Infine fa sapere che in settimana sono stati distribuiti i medicinali spediti dalla S. Sede attraverso la Svizzera; frattanto il primo treno di malati è partito per l'Italia.
21, mons. G.B. Montini fa notare "riservatamente" a «l'Osservatore Romano» e alla Biblioteca Vaticana che non è stata ricordata l'opera dei tedeschi per la salvezza del patrimonio artistico-culturale italiano nelle zone di guerra; suggerisce quindi che si pubblichi un cenno di ringraziamento;
una nota dello stesso giorno si riferisce al bombardamento del 18 marzo nella zona del Policlinico, ricordando che le parti in guerra se ne rinfacciano vicendevolmente la responsabilità. Gli Alleati negano nel modo più assoluto qualsiasi bombardamento da parte loro dopo il 14 marzo e affermano che le disposizioni da loro impartite circa gli obiettivi di guerra erano molto precise. Tittmann da parte sua pensa ad un errore. Osborne invece pensa ai tedeschi.
22, in una nota di mr. Tittmann alla Segreteria di Stato sulla questione razziale, si afferma che la questione-ebrei non riguarda solo un comitato, ma lo stesso governo degli Stati Uniti, per cui il governo degli Stati Uniti può fare la "voce grossa" con la Germania e i suoi satelliti o alleati. In via confidenziale rende noto che il suo governo è intervenuto presso il governo svizzero, che è deciso a procedere ad un controllo più severo dei passaporti degli ebrei residenti nel Paese (e questo, forse, su pressioni della Germania). In seguito al passo americano il governo svizzero avrebbe sospeso i controlli. Mr. Tittmann osserva che gli Stati Uniti vorrebbero procedere di concerto con la S. Sede; cosa, questa, delicata e forse anche pericolosa, perché la S. Sede non può legarsi ad uno dei belligeranti, ma deve mantenersi indipendente. Egli però assicura che, nie limiti del possibile, appoggerà i desideri del suo governo.
Una nota della Segreteria di Stato rileva che la S. Sede si era interessata dei deportati di Vittel già dal 28 dicembre 1943 intervenendo presso il governo spagnolo per risolvere la questione dei passaporti sudamericani. Si aggiunge che la nunziatura in Paraguay aveva preso contatti con le nunziature dei Paesi latino-americani e con la delegazione apostolica a Washington in favore degli ebrei della Slovacchia, della Grecia, dell'Ungheria e della Romania (telegr. dall'11 gennaio 1944 al 22 aprile 1944).
Il nunzio a Parigi mons. Valeri comunica al card. L. Maglione di aver ricevuto il signor Sherb, "chef adjoint du Comité de defense des Français de l'Empire" il quale gli ha parlato dell'importanza di un intervento della S. Sede perché si sospendano i processi e le sentenze della Corte di Algeri contro i cittadini francesi e musulmani del paese. Ha aggiunto che il suo Comitato vorrebbe procedere a scambi, attraverso la Spagna, di ostaggi e persone più esposte a rappresaglie. Il nunzio ha risposto che la S. Sede ha già fatto il possibile, citando il caso dell'amm. Derrien, di cui si temeva la fucilazione. Il nunzio chiede che la notizia venga resa pubblica a conforto di tutti.
23, mons. Cicognani comunica che le relazioni con le diocesi dell'Italia del sud saranno ripristinate solo dopo l'occupazione di Roma.
il nunzio a Budapest non si è limitato a proteste verbali, ha anche consegnato due note scritte al ministero. In esse si osserva come anche l'Ungheria si trova in una situazione critica con i russi, ormai alla frontiera, e con il pericolo di una rivoluzione interna; è necessario perciò usare attenzione con gli ebrei, che simpatizzano per i russi.
la nunziatura a Bratislava comunica che il governo slovacco non intende prendere altre misure contro gli ebrei, considerando chiusa la questione; ma non si possono escludere interventi stranieri…
Il nunzio a Budapest, a ricordo preciso del dovere compiuto, consegna una nota scritta al presidente Imredy in cui denuncia la campagna anti-ebraica che dilaga nel paese, complice anche la paura per i tedeschi…
[Nella documentazione del Vaticano si trovano anche due Annessi con la risposta del governo:
1° - si dice che, pur condividendo quanto esposto dal nunzio, si esprime paura per possibili disordini; si riferisce poi di una protesta per l'illecita sospensione delle lezioni nei locali della Società della Santa Croce e il richiamo al rispetto dei diritti fondamentali delle persone da parte della polizia.
2° - ricorda che il nunzio, pur riconoscendo la buona volontà del governo e la tradizione cristiana della nazione, ha riferito la situazione reale del Paese; in proposito il papa non ha nascosto il suo dolore.]
24, il nunzio in Brasile, mons. Misuraca, informa che i prigionieri sono in numero sempre più esiguo e i campi si vanno via via sciogliendo. Egli ha consegnato i doni del papa. In Argentina, si fa sapere, non vi sono internati tedeschi. Lo stesso nunzio invece ha visitato vari campi di tedeschi negli Stati Uniti, provvedendo del necessario quanti gli sono rivolti.
Il nunzio a Berlino comunica al card. L. Maglione che un treno con 580 militari è partito dalla Germania ed è arrivato a Verona: quelli che potranno torneranno alle loro case. Le crocerossine italiane sono rimaste in Germania perché ritenute preziose dai medici tedeschi e italiani per i vari ospedali. Fa notare che la scelta dei prigionieri da rimpatriare non ha seguito criteri politici. Comunica infine che si stanno organizzando altri treni, e lo sfollamento da molti campi renderà liberi alcuni cappellani e medici per le molte necessità degli internati rimasti. Il servizio pacchi, avverte anche, non è ancora ben organizzato.
25, il nunzio a Bucarest riferisce della gratitudine del rabbino dott. Safran per l'interessamento della S. Sede e per gli aiuti concreti ricevuti. Altrettanto fa a Istanbul il gran rabbino Hertzog con mons. Roncalli.
[Tuttavia, nonostante il proficuo interessamento della S. Sede, la via crucis degli ebrei continuerà fino alla fine della guerra.]
27, il gen. Kyrieleison, comandante della "città aperta" parla con mons. G.B. Montini dell'abbandono della città da parte dei fascisti e chiede un suo consiglio per il momento in cui anche i tedeschi dovranno uscire.
La situazione va precipitando; il gen. Mälzer resta calmo e non parla di ritirata; intanto si inviano rinforzi al fronte; nuovo comandante per il Lazio è il gen. Maraldi, ritenuto un duro;
gerarchi e famiglie se ne vanno in massa, unica autorità rimasta è il comandante della "città aperta", il gen. Kyrieleison. Questi si dice sicuro di far fronte alla situazione ma vorrebbe aiuto dagli Alleati per garantire l'ordine pubblico. Manifesta il proposito di pregare gli Alleati di entare in città disarmati.
Frattanto i tedeschi hanno fatto saltare l'aeroporto del Littorio e le locomotive a S. Lorenzo.
29, si ha notizia di un progetto di lasciare Roma al papa (idea attribuita a Carlo Pacelli e Galeazzi) e di servirsi di p. P. Pfeiffer;
[Qui c'è un appunto anonimo: «che succederebbe?».]

[L'Entità comunica che il vescovo Alois Hudal, rettore filonazista di uno dei collegi religiosi tedeschi a Roma, ha contatti quasi quotidiani con importanti membri della rappresentanza diplomatica del Terzo Reich.
[Negli anni successivi sarà una figura chiave nell' "Operazione Odessa".]
[Proprio quando gli eserciti alleati premono sulle forze dell'Asse per liberare Roma, la spia tedesca Paul Franken torna in Germania; la Gestapo intanto comincia ad interessarsi sempre più agli strani contatti tra i civili e il personale dell'Abwehr.
Le indagni portano all'arresto del colonnello Hans Oster e del maggiore Hans Dohnanyi, due antinazisti dell'Abwehr, i quali, nonostante le torture subite, si rifiutano di confessare di avere avuto contatti con il Vaticano e l'Entità.
Le due spie vengono giustiziate con un colpo alla nuca e i corpi appesi a dei ganci da macellaio.
In seguito Joseph Müller viene arrestato e interrogato brutalmente. L'agente respinge le accuse, nega qualsiasi implicazione in complotti antinazisti con il Vaticano ed è uno dei pochi membri dell'Abwehr che sfugge alla morte.
Paul Franken si dimette dal suo incarico nello spionaggio militare della Wehrmacht, cercando di non attirare l'attenzione delle SS e della Gestapo, e ottiene un posto come traduttore per i lavoratori italiani in Germania.
[Paul Franken riuscirà a sopravvivere al regime nazista e alla fine della seconda guerra mondiale.]

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE




1944
Maggio
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1944
Maggio

-


GERMANIA
1944
Maggio
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1944
Nazismo

Maggio
I silenzi di Pio XII:
[Dal dossier, definitivamente studiato da Saul Friedlander, sull'anti-cristianesimo del regime hitleriano, le persecuzioni, le deportazioni, i terrificanti metodi di guerra e di occupazione dei tedeschi.]
Il papa non fa ulteriori dichiarazioni sulle deportazioni, in particolare su quelle degli ebrei ungheresi, che sono massicce a partire da questo mese.



1944
Maggio
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1944
Maggio
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)

1944
Maggio

viene intanto allestita in Russia – dov'era fallito nel 1941 il tentativo del gen. Wladislaw Anders – la I divisione di fanteria polacca Kosciuszko;




1944
Maggio
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Maggio
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1944
Maggio

-



1944
Maggio
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1944
Maggio

-


Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Maggio
Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Maggio
6-16
, Veneto, Altipiano del Cansiglio: i partigiani bellunesi del Mazzini, del Pisacane, del Vittorio Veneto e del Calvi oppongono una tenace resistenza al ciclo di rastrellamenti che si prolunga in vari giorni.

1944
Maggio
Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1944
Maggio
7
, tra la brigata "Garibaldi" Garibaldi-Friuli e il Comando del Briski-Beneski Odred, il reparto sloveno operante ad ovest dell'Isonzo, viene siglato un accordo dettagliato di collaborazione che prevede la costituzione di un Comando misto italo-sloveno con competenza su «azioni combinate e miste, requisizioni e confische, attività politica, servizio informazioni, passaggio dei partigiani di una nazionalità nelle formazioni militari dell'altra».

Friuli e Carnia, osovani e garibaldini, irrobustite le loro formazioni dall'afflusso di nuovi volontari, iniziano una intensa attività offensiva. Gli attacchi ai presisi di Paluzza (5), Ampezzo (10) e Chialina (15) procurano armi, vestiario e materiali.
I partigiani pongono il blocco sul bestiame impedendone la consegna agli ammassi stabilita dal Comando germanico.

22, Penetel (Friuli), combattimento.
26, Forni di Sotto (Udine), incendio.
Friuli e Carnia, per rappresaglia contro un attentato partigiano a un automezzo tedesco a Prato Carnico, dopo aver intimato alla popolazione di abbandonare le abitazioni in due minuti, l'intero paese è dato alle fiamme. Quattrocento case vengono bruciate, i bovini uccisi o fucilati o arsi vivi nelle stalle: 1.500 abitanti rimangono senza tetto.

Friuli e Carnia, a fine maggio i tedeschi effettuano un rastrellamento nella zona di Paluzza.

SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

1944, marzo, la Presidenza dello SNOS (Consiglio di Liberazione nazionale sloveno) provvede a sostituire il VOS, sciolto a febbraio, con la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), composta da tre brigate e un battaglione speciale (battaglione di protezione del quartier generale). mentre le funzioni di intelligence vengono affidate allo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS).
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)

1944
Maggio
-

tornato in Slovenia con l'incarico di far nascere l'Ozna (Oddelek za zazcito naroda – Sezione per la protezione del popolo o Organizzazione per la difesa del popolo) nella sua regione, il gen. Ivan Macek [Matija] non ci mette molto a costituirla;


ISTRIA
1944
Maggio
Capodistria
: dietro promessa di collocarlo in un altro sito, il complesso monumentale a Nazario Sauro, inaugurato nel 1935 con una grande manifestazione di regime e simbolo dell'italianità dell'Istria, viene rimosso per ordine di F. Rainer perché "ostacola le operazioni militari" pregiudicando il sistema difensivo costiero.

Fiume
1944
Maggio

 




1944
Maggio

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;

1944
Maggio

tornato in Slovenia con l'incarico di far nascere l'Ozna (Sezione per la protezione del popolo) nella sua regione, Ivan Macek [Matija] non ci mette molto a costituirla;
SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)

1944
Maggio

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

5, Kosta Pecanac, vojvoda dei "cetnici neri", viene ucciso dagli uomini del gen. D. Mihajlovic;
[Fa parte di una serie di azioni delle «troike» cetniche contro alcuni leader collaborazionisti serbi.
Sono azioni che devono ribadire l’appartenenza del «Movimento di Ravna Gora» e della JNDZ ( -Unione democratica nazionale jugoslava) alla sfera della Resistenza.]

24, in un discorso ai Comuni, Churchill è esplicito oltre ogni possibile dubbio:
"La ragione per cui abbiamo cessato di aiutare il gen. Mihajlovic e di fornirgli armi è semplice.
Egli non ha combattuto contro il nemico e inoltre alcuni dei suoi subordinati hanno concluso con esso accordi che hanno avuto come conseguenza conflitti armati con le forze del maresciallo Tito, conflitti accompagnati da accuse contraddittorie e dalla morte di parecchi patrioti, il tutto a vantaggio dei tedeschi. È certo che Mihajlovic occupa localmente una situazione importante in quanto comandante supremo ed il fatto che cessa di esser ministro della Guerra non pregiudicherà in nulla la sua posizione locale. Non possiamo predire ciò che egli farà o quel che succederà. Ci siamo dichiarati pronti ad appoggiare fermamente il maresciallo Tito, in considerazione della lotta eroica che egli sostiene contro i tedeschi con i suoi numerosi partigiani. Gli inviamo ed abbiamo intenzione di continuare ad inviargli la maggior quantità possibile di armi e di stringere con lui dei rapporti strettissimi.
"

29-31, la trentina di ufficiali britannici che a varie riprese erano stati inviati presso l'itinerante quartier generale del gen. D. Mihajlovic viene rimpatriata;

BOSNIA

1944
Maggio

Drvar (Bosnia settentrionale), il mar.llo Tito (Josip Broz) decide di far nascere un servizio unificato di sicurezza, l'Ozna (Oddelek za zazcito naroda - Sezione per la protezione del popolo o Organizzazione per la difesa del popolo), in pratica: il servizio segreto dell'esercito popolare di liberazione jugoslavo;

mentre Tito (Josip Broz) è impegnato ad organizzare l'Ozna, i tedeschi hanno già lanciato l' "Operazione Rösselsprung" il cui intento è la cattura di Tito (Josip Broz) e la distruzione del comando movimento partigiano comunista in Jugoslavia;

attacco tedesco di Drvar: durante le fasi concitate della battaglia Tito (Josip Broz), insieme con il leader partigiano sloveno Edvard Kardelj, riesce a scappare dirigendosi verso la stazione della ferrovia a scartamento ridotto di Potoci, per poi giungere a Kupres (a nord-est di Livno), dove i partigiani controllano una pista di atterraggio e dove arriva un C-47 con insegne sovietiche per prelevarlo e trasportarlo a Brindisi, da cui poi si trasferisce a Lissa (Croazia), già controllata dagli inglesi.]

 

25, Drvar (Bosnia settentrionale), mentre il NOV (Esercito popolare di liberazione) divide le forze tedesche sul fronte, tra l'Italia e il Gruppo d'Armate E in Grecia, ostacolando così la loro manovra, viene sventato un attacco aereo tedesco con lancio di paracadutisti, che aveva l'intenzione di annientare il Comando supremo del NOV e del nuovo governo jugoslavo;
[Il battaglione sloveno guidato da Ivan Macek [Matija] riesce a respingere l'assalto salvando la vita a Tito.]
il Comando supremo del NOV si trasferisce quindi con la sua sede all'isola di Visa, un nuovo territorio libero; vista l'offensiva che l'Armata rossa sta conDucendo sull'ala sud del fronte tedesco-sovietico e valutato che le truppe sovietiche stanno per avanzare velocemente verso i Balcani, influenzando il cambiamento strategico in questa regione, decide che il centro delle operazioni del NOV sia indirizzato verso la Serbia e così si passa ad una graduale liberazione delle regioni centrali ed orientali della Jugoslavia;
il giorno dell’attacco tedesco al suo quartier generale a Drvar, Tito (Josip Broz) vi si trova circondato da tutti coloro che dirigeranno in seguito l’Ozna nelle diverse provincie;
[L’attacco tedesco fallisce e Tito (Josip Broz), scampato alla cattura assieme ai suoi fedelissimi per un soffio, ripara a Bari dove i sovietici detengono una base aerea ed è in Italia che si gettano le basi dell’organizzazione e vengono spartiti i ruoli dei fiduciari dell'Ozna.]



MACEDONIA
1944
Maggio

dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1944
Maggio
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Maggio

13, Lissa (Croazia), il decreto n. 7, istitutivo dell'Ozna, viene siglato presso il Comando supremo da Tito (Josip Broz) in qualità di «Comandante supremo e Commissario del popolo alla Difesa» del Comitato di liberazione nazionale della Jugoslavia.]
L’Ozna risponde solo a Tito (Josip Broz) che così centralizza l’apparato di sicurezza, il quale, essendo nato da necessità difensive, è cresciuto in risposta ai diversi regimi di occupazione nei territori jugoslavi.
Ciò è particolarmente valido nel caso sloveno dove si è sviluppato un sofisticato apparato di informazioni e polizia politica in completa autonomia dal comando di Tito (Josip Broz).
L’istituzione dell’Ozna segna il passaggio per l’apparato di sicurezza dalle necessità operative della resistenza armata a quelle del controllo del territorio in vista della presa di potere in tutta la Jugoslavia.

ne fanno parte soltanto militanti comunisti con attitudini particolari: specialsti in operazioni di spionaggio e controspionaggio, ma specialmente esperti in eliminazioni, singole o di massa; una struttura la cui mentalità e crudeltà corrispondono in pieno al modello insuperabile dei servizi segreti sovietici.
Ha tre caratteristiche:
a) deve occuparsi di intelligence e di guerra psicologica, oltre che di sabotaggi e di eliminazioni fisiche;
b) possiede una struttura unificata che va dal quartier generale di Tito (Josip Broz) sino all'ultima delle sue basi sul Litorale adriatico;
c) a differenza dell'esercito partigiano, tutti i suoi membri sono militanti del KPJ o sono candidati a diventarlo.
Il mar.llo Tito (Josip Broz) ne affida il comando ad A. Rankovic [Leka].

L’Ozna è suddivisa in quattro sezioni:
- , diretta da Maks Bace Milic, si occupa della raccolta informazioni in altri Paesi, all’interno dell’apparato nemico
e all’interno del territori occupati. Recluta agenti che devono
operare al di fuori del territorio liberato. Raccoglie informazioni
sulle attività del nemico, sulla sua rete informativa, sull’apparato
avversario e gli spostamenti delle unità militari. È quindi un servizio offensivo di intelligence le cui azioni mirano ad altri paesi e Stati.
- , diretta da Pavle Pekic, si occupa di controspionaggio all’interno del territorio liberato. Raccoglie dati su gruppi politici che hanno aderito al movimento di liberazione, ma soprattutto su quelli che vi sono rimasti estranei o che vi si sono opposti come collaborazionisti.
- , diretta da Jeftimije [Jefto] Šašic, si occupa di attività di controspionaggio all’interno delle Forze Armate ed è operativa solo all’interno delle unità partigiane e regolari jugoslave. L’Ozna è al comando di tutte le attività di controspionaggio e controllo di informazioni dei comandi e delle unità militari. La
terza sezione rimarrà operativa fino alla fine di luglio 1945.
- , diretta da Mijat Vuletic, si occupa della raccolta dei dati statistici e dei servizi tecnici, elabora le informazioni, si occupa di fotografia, crittografia, comunicazioni radio e apparecchi di decrittazione. Essa continua a raccogliere e a completare le informazioni dall’estero, lavoro che fin dal 1941 è stato svolto dai servizi sloveni. Le informazioni relative ai tedeschi di cui dispone il VOS vengono usate anche dall’Armata Rossa nella sua avanzata verso l’Austria e la Germania.


Insieme è costituito il suo braccio esecutivo armato che ha due segmenti:
- KNOJ, una polizia militare,
- Corpo di Difesa popolare della Jugoslavia
[costituito anche a Trieste subito dopo l'inizio dell'occupazione (2 maggio 1945), raggiungerà una forza di 2800 uomini, molti dei quali sono operai comunisti con a fianco più di duecento partigiani delle "Garibaldi").

contemporaneamente alla fondazione dell’Ozna sono anche
emanate le norme sui tribunali militari;

25, viene emanato il decreto sulle corti militari;
[Queste finora hanno operato a livello tattico dei comandi locali di distaccamento e brigata. Ora le competenze vengono trasferite ai korpus con finalità di controllo politicocdel territorio di loro competenza.
I tribunali militari giudicano tutti i reati commessi contro la «Lotta popolare di liberazione» nonché i crimini commessi dalle forze d’occupazione, eccetto gli imputati di crimini di guerra, deferiti alla corte marziale suprema, formata in seno al comando supremo NOV e POJ.
Il tribunale militare giudica anche i propri militari e ufficiali di grado inferiore mentre per i generali giudica la corte marziale. I crimini di guerra sono assai ampiamente definiti: essi comprendono non solo uccisioni di massa ma anche in pratica qualsiasi atto di confisca e requisizione (definito dall'art. 13 come «saccheggio della proprietà popolare o statale»).
Criminali di guerra sono considerati anche gli addetti amministrativi al servizio dell’apparato «terroristico» nonché i membri delle «formazioni terroristiche dell’occupatore
e dei suoi satelliti».
Stando all’art. 18 il processo deve essere «breve ma completo» ma basta essere un impiegato amministrativo di una questura per rispondere di crimini di guerra!
Ancora più ampia è la categoria del «nemico del popolo» come viene bollato chiunque si sia macchiato di tradimento e/o
intesa coll’occupatore ma anche chi si sia sottratto ai poteri popolari.
A questi si aggiungono i collaboratori veri e propri come le spie, i corrieri, gli agitatori.
In sintesi chiunque sia rimasto nel territorio d’occupazione e non
sia un attivo sostenitore (da agente clandestino o da combattente partigiano) del movimento di liberazione di Tito (Josip Broz) è considerato un «nemico del popolo»
.
Ovviamente industriali o possidenti non hanno via di scampo in quanto quasi certamente, per poter continuare la loro attività, hanno dato un apporto in denaro o natura all’occupatore.]

Lo stesso giorno viene emanato un decreto che regola le responsabilità disciplinari dei militari che in tal modo ora diventano gli esecutori disciplinati delle decisioni di Tito (Josip Broz) e non solo semplici combattenti per la liberazione del
Paese.





1944
Maggio
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-
1944
Maggio

dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose;


1944
Maggio
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Maggio
dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al Comitato Antifascista di Liberazione nazionale – che si trasformerà ben presto in FNC (Fronte di Liberazione Nazionale) – sotto la presidenza del comunista Enver Hoxha;

24, Përmet, Congresso del Lnc: l'Lnc viene proposto come Governo provvisorio;

 



1944
Maggio
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;


Dittatura militare
[filofascista]
-
1944
seconda guerra mondiale (1939-45):
Maggio
all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;


1944
Maggio
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Maggio
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Maggio
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)>
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
(1943 12 set - 15 mag 1944)

1944
Maggio
15
, muore il patriarca Sergej, nominando nel testamento come suo "locum tenens" il metropolita di Leningrado e di Novgorod, Alexej;
[Nato nel 1877 da famiglia nobile di origini moscovite, ricevette un'accurata educazione in un collegio riservato alla nobiltà e conclusa all'università di Mosca. Parla correntemente parecchie lingue moderne. Ha una forte personalità ed è instancabile nell'azione. Autoritario e severo, esige una condotta inmacoalta e disinteressata dai suoi vescovi e sacerdoti. Sarà acclamato patriarca il 4 febbraio 1945 da un sobor appositamete riunito]

 

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1944
Maggio
1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Maggio
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Maggio
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Maggio
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1944
Maggio
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1944
Maggio


1944
Maggio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Döme Sztojay
(19 mar - 24 ago)
Ministro degli Esteri
-
Ministro degli Interni
Andor Jaross
(1944 mar - ?)

1944
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.
Maggio
-





1944
Maggio
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Maggio
seconda guerra mondiale (1939-45):



1944
Maggio
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Maggio
seconda guerra mondiale (1939-45):





 

1944
Maggio
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre
Aimé-Joseph Darnand
(1943 31 dic - 13 giu 1944)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1944
Maggio
-

il mar.llo Ph. Pétain trascorre la maggior parte del mese nell'ex Zona occupata, al castello di Voisins, vicino a Rambouillet, alcuni km a ovest di Parigi;
a livello amministrativo, i fuznionari si preparano silenziosamente a un cambiamento di regime;

17, sospettato di disinteresse verso il processo di arianizzazione, Charles du Paty de Clam viene sostituito da Joseph Antignac;

primavera, il CGQJ viene liquidato come inefficace dai giornali antisemiti francesi: le SS devono condurre le deportazioni praticamente da sole durante questo periodo e le comunicazioni tra lo Judenreferat e Vichy praticamente cessano;
[I tedeschi devono quindi contare su una fonte di collaborazione per portare avanti l'Olocausto in Francia: la Milice paramilitare.]

 

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

1944
Maggio

Lione, quando Heinz Hollert muore durante un bombardamento alleato che colpisce il comando delle SS, Klaus Barbie [il boia di Lione] ridiventa vice;
oltre ad assistere Werner Knab, prende il comando della Sezione IV cioé la sezione investigativa impegnata nella ricerca degli ebrei; nominato capo della Gestapo di Lione, si distingue per la deportazione di centinaia di ebrei e la tortura ed eliminazione fisica di altre centinaia di patrioti francesi;
[i suoi sistemi sono spicci e crudeli; ha stabilito il suo quartier generale all’Hotel Terminus di Lione che diviene il luogo per le sue torture ai danni dei sospetti.
Ma non soltanto le persone che in qualche modo hanno legami con la resistenza costituiscono le sue vittime. Egli ha escogitato il sistema di rastrellare a caso i passanti per le strade di Lione e di torturarli sino a che qualcuno stremato dal dolore non si decide a rivelare qualcosa. È lui che, scovati quarantaquattro bambini ebrei nascosti nel villaggio di Izieu, li deporta ad Auschwitz.]

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1944
Maggio
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Maggio
II guerra mondiale:



1944
Maggio
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Maggio
II guerra mondiale:
-



1944
Maggio
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Maggio
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1944
Maggio
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Maggio

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Maggio

-
Eire

1944
Maggio

-



1944
Maggio
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1944
Maggio
dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1944
Maggio
-


1944
Maggio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Maggio
-


1944
Maggio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Maggio
-


1944
Maggio
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Maggio

-




1944
Maggio
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Maggio

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Maggio
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Maggio
-
donJuan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Maggio
-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]

Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario - Paolo Zerbino
(1944 7 mag - 22 feb 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
Sottosegretario Arrigo Tessari
(1944 7 mar - 26 lug 1944)
[ad interim]
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]
-

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.


1944
Maggio


Intanto dalla fine di aprile altri sedici assassinii sono stati compiuti dai partigiani e durante tutto il mese di maggio nella val Sangone (dove accanto ai partigiani operano anche dei russi), nella val Chisone e in val di Susa continuano i rastrellamenti delle forze repubblicane aiutate dai tedeschi, che costano gravi perdite a entrambe le parti ma soprattutto alle povere popolazioni prese tra due macine.

, La Spezia, J.V. Borghese, dopo aver deciso autonomamente, scavalcando le autorità repubblicane ma con il permesso del feldmar.llo A. Kesselring, di riunire tutti i battaglioni in una unità più consistente, fonda una nuova divisione comandata da lui stesso e dal suo vice, il 48enne ufficiale salernitano ten.col. Luigi Carallo.
È impostata su tre reggimenti, uno di artiglieria e due di fanteria di marina costituiti dai battaglioni:
- "Barbarigo",
- "Lupo",
- "Nuotatori paracadutisti",
- "Fulmine",
- "Sagittario",
- "Valanga".
Il principe vorrebbe inviarli in Venezia-Giulia, ma i tedeschi si oppongono: la X Mas andrà in Piemonte a fare la guerra contro i partigiani.
Salò, lo Stato Maggiore della RSI ordina il richiamo dei sottufficiali e dei soldati della classe 1914.
Data di presentazione ai distretti: dal 5 al 7 maggio per essere addetti al Servizio del lavoro.Coloro che ne hanno i requisiti fisici e che ne fanno domanda potranno essere arruolati, come volontari, nei reparti combattenti.
Subito dopo tocca alla classe 1918, graduati e truppa. Data di presentazione ai distretti: dall'8 al 10 maggio.
Chi non si presenta incorrerà nelle sanzioni previste dal decreto n. 30 del 18 febbraio 1944-XXII.
Il richiamo degli "anziani", classe 1914, 1916, 1917 e 1918, si rivela però subito un fallimento essendo classi dissanguate già da quattro anni di guerra.
Nel territorio della RSI funzionano cinque polizie tedesche:
1 - Sicherheitsdient (sicurezza dell'ordine pubblico),
2 - Gestapo,
3 - S.S.,
4 - Feldgendarmerie (gendarmeria militare),
5 - Feldpolizei (polizia del campo).
Dopo un primo accordo che salva l'industria tessile, distribuendo i prodotti per un terzo alle commesse belliche tedesche e due terzi alle esportazioni italiane e al fabbisogno civile, il ministro Angelo Tarchi affronta altri problemi gravi.
[Vengono salvati gli stabilimenti Innocenti, Ilva, Viola, Savona, la Trasformatori e Motori Fiat, le fonderie di Pordenone, il materiale della Falk-Siar, le giacenze della Metalmeccanica di Brescia e le industrie automobilistiche che si volevano portare tutte in Germania.]

Gli organi della R.U.K. (Rüstung und Kriegsproduction) trattano direttamente con le organizzazioni economiche, sia per gli ordini di produzione e per l'assegnazione di materie prime o di semilavorati giacenti presso gli stabilimenti, sia per la chiusura di questi e per il loro trasferimento in Germania.

Lo stesso giorno il Soe (Special Operations Executive) di Londra invia a Berna un messaggio rassicurante:
«I vostri telegrammi ci convincono che le capacità di Sogno sono decisamente apprezzabili. È meglio che lo tratteniate come consigliere almeno fino all'arrivo del nostro marconista a Biella, in modo da dare il via libera al rientro di Sogno in quell'area. […]
Sogno non ha mai capeggiato un'organizzazione autonoma. Dopo aver iniziato a operare a Biella, si è trasferito a Torino per entrare nel comitato militare di questa città in rappresentanza del Partito liberale. L'organizzazione "Otto" era autonoma e non dipendeva dal comitato di liberazione di Genova, a causa della dislocazione geografica delle sue bande partigiane. Tutto ciò che rimane dell'organizzazione è una radio ricetrasmittente e un ufficiale incaricato da Sogno di assumere il controllo delle bande. L'ufficiale si chiama Riccardo ed è stato inviato presso Sogno dal generale Perotti. Sogno è molto soddisfatto. Il Comitato di liberazione, infatti, dipende ora dal governo dell'Italia liberata con sede a Bari
».
[In realtà, in seguito, molti uomini della "Otto", circostanza davvero curiosa, fuggiranno dai campi di prigionia (Li Gobbi da quello di Carpi) oppure saranno liberati dai tedeschi, e confluiranno nella rete "Franchi".]

2, Vallone di Champorcher (Aosta), viene costituita una zona libera partigiana, la prima in ordine di tempo.

3, il ten.col. Rosberry (Soe, Londra) invia al Foreign Office un telegramma che conferma per l'ennesima volta la propensione inglese a giocare con più mazzi di carte:
«I nostri uomini in Italia hanno discusso la questione del Vai (Volontari armati italiani) con il Comando supremo delle forze armate italiane. Sembra che tale movimento sia nato su iniziativa di alcuni ufficiali nel dicembre 1943. […]
A ogni modo, abbiamo deciso di mantenere i contatti con il Vai. Riteniamo infatti opportuno allestire una linea di riserva nell'eventualità che il Cln finisca troppo sotto l'influenza dei comunisti
».

4, Vado, G.R. Bernini viene ucciso dai partigiani.

Appennino tosco-emiliano, ai confini tra la provincia di Bologna e di Modena, alla Brigata Stella Rossa operante nell'acrocoro di Marzabotto si affianca una nuova formazione partigiana, la Brigata Matteotti del cap. Antonio Guriolo [Toni] (poi caduto in combattimento e medaglia d'oro al valor militare).

5, Ivrea, mentre s'installa il comando della X Mas di J.V. Borghese, arrivano poco a poco i marò.
Con centinaia di manifesti viene reso noto alla popolazione che trattasi di una formazione militare che ha il compito di combattere il nemico esterno demandando la lotta al nemico interno alle autorità di polizia.
Ciò nonostante dopo i primi agguati e le prime uccisioni, davanti ad un'assemblea di trecento ufficiali, J.V. Borghese dice che la situazione impone di prendere parte alla lotta contro i partigiani.
Parma, vengono fucilati cinque renitenti.
Parmense, attacco al presidio fascista di Vetto d'Enza; attacco al presidio tedesco di Comano.

Melle (Val Varaita), viene ucciso il s.ten. Giuseppe Giardina del Btg Bassano della Monterosa, figlio del Seniore Giardina;

Udine: il tribunale militare condanna a morte cinque persone: mons. Giuseppe Faè e don Lorenzo de Nardo, la sorella di mons. Giuseppe Faè e due capifamiglia, con l'accusa di aver dato ospitalità a partigiani e a due prigionieri inglesi che avevano chiesto rifugio.
[I due sacerdoti li avevano indirizzati alle famiglie dei due arrestati. In realtà si trattava di tedeschi travestiti che in tal modo avevano teso una trappola anche ai due sacerdoti. Per l'intervento della S. Sede i due verranno poi rilasciati. Ma poco dopo sarà arresato don Giuseppe Moro, parroco di Dogna.]

6, risulta intanto [Diario Mazzolini] che le SS non ingranano con Tamburini e temono abbia non chiari affari con Kiniger, suo cognato, rappresentante della R.S.I. in Svizzera, che B. Mussolini fa richiamare.


7, Milano, si radunano le sezioni socialiste (Psi) dell'Italia settentrionale e vi interviene Nenni; arrestati i capi, i socialisti sono ora sotto la guida di Basso (reDuce da una breve avventura troschista) o di Bonfantini, anticomunista, soggetto all'influenza di Silvestri.
Votano un ordine del giorno analogo a quello di Roma facendolo però precedere da un capitolo in cui si riservano il giudizio sul comportamento dei socialisti meridionali fino all'arrivo di più ampie e precise informazioni. Poiché al convegno non è stata invitata la Federazione Socialista emiliana e romagnola, questa invia una protesta alla direzione del partito dicendo che gli elementi informativi e deduttivi sono sufficienti a illuminare la situazione e ad approvare l'azione dei meridionali.

7, Attività diplomatica:dopo il primo incontro di S. Leonardo del Natisone (set 1943) e gli accordi locali di fine marzo, tra il Comando generale delle Garibaldi e quello jugoslavo del IV Corpus del NOVJ, viene ora sottoscritto un secondo accordo tra la Brigata Garibaldi Friuli e il Briski-Beneski-Odred; esso stabilisce, fra l'altro, «un comitato misto paritetico sloveno-italiano di coordinazione» rinviando ogni soluzione dei problemi territoriali ai futuri governi italiano e jugoslavo.

8, Friuli e Carnia, i tedeschi effettuano un primo rastrellamento nella zona compresa fra Prato Carnico e Pesariis.

9, il Duce emana un decreto composto di 19 artt. per l'ordinamento sindacale;

Emilia, nelle valli del Trebbia e del Tidone (Appennino piacentino) un ex tenente dei carabinieri, Fausto Cossu, evaso da un campo di cocentramento tedesco, raccoglie intorno a sé una piccola banda. Ai primi di maggio si uniscono ad essa numerosi carabinieri che hanno diseratato le file fasciste e giovani montanari della zona, renitenti ai bandi di leva. La nuova formazione – dalla quale nascerà la 1ª div.ne Piacenza GL – si impegna subito in una serie di vivaci azioni contro i presidi fascisti della zona, mentre le SAP cittadine completano le loro azioni di sabotaggio con l'attacco alle polveriere di Cò Trebbia, S. Bonico, S. Giuseppe e Galleana e con l'assalto, nel mese di maggio, alla caserma fascista di Caselle Landi.
Nel Parmense l'organizzazione della formazioni si concreta in modo definitivo tra il marzo e il maggio. Fra il Taro e la Cisa nasce dal gruppo Vampa la 2ª Brigata Julia. A Belforte la canonica di don Guido Anelli [don Tito] diviene il quartier generale delle brigate della Val Taro. Nascono la 47ª Garibaldi, i distaccamenti Matteotti, Griffith, Mazzini, Fratelli Bandiera e altri gruppi e bande.

Le formazioni partigiane dei ferrovieri risultano già inquadrate in due brigate, la 27ª e la 28ª, che operano in Lombardia e Piemonte.
[Più tardi si aggiungeranno loro le due brigate venete, la 13ª e la 14ª, ciò che permetterà la costituzione di due Div.ni Ferroveiri Matteotti il cui contributo alla Resistenza sarà testimoniato, fra l'altro, da oltre duecento azioni di sabotaggio e di attacco alle scorte e ai posti di sorveglianza tedeschi e fascisti.]


11
, Venezia, il tribunale regionale militare condanna 51 renitenti alla leva e disertori delle classi dal 1922 al 1925 a pene varianti fra i 15 e i 10 anni di carcere. Pene sospese perché tutti hanno chiesto di essere inviati in "zone di operazione".

12, Attività diplomatica: a iniziativa dei giellisti della Val Maira, al Colle Sautron ha luogo un primo incontro con un gruppo di ufficiali francesi.

14
, Vicenza, 53 renitenti sono condannati dal tribunale militare straordinario a pene varianti dai 10 ai 24 anni di carcere. Condanne sospese, i condannati inviati in zona d'operazioni;

16 e 17, in due rapporti che il Soe (Special Operations Executive) di Berna invia alla sede di Londra, si intuisce in sintesi il quadro della situazione nell'Italia settentrionale che E. Sogno ha delineato al Soe svizzero:
«A detta di Sogno, Parri rischia seriamente di essere sostituito. Pizzoni e Brusone hanno già accennato all'insoddisfazione che serpeggia nel Cln, a causa della tendenza manifestata da Parri in merito alla segretezza e al monopolio delle decisioni. Il malcontento sembra sul punto di esplodere».
Il leader del Partito d'Azione F. Parri [Maurizio] – uno dei capi militari della Resistenza, con il gen. Raffaele Cadorna e il comunista L. Longo [Gallo] – forse non si fida troppo di certi ambienti anglofili, visti i loro rapporti con esponenti del vecchio regime, e tende a non condividere le informazioni in suo possesso. Provocando l'irritazione dei settori liberali e consevatori del Cln, legati più ai servizi britannici che all'OSS americano, di cui è massimo esponente il banchiere Alfredo Pizzoni, presidente del CLNAI.
E. Sogno ha forrnito una serie di nominativi che «possono offrire rifugio ai nostri uomini» e dettagliate informazioni sulla dislocazione, sulla consistenza e sui capi delle formazioni partigiane comuniste nel Nord Italia.

19, ora, ricostituita sulle ceneri della "Otto" la nuova rete "Franchi", il Soe (Special Operations Executive) di Berna invia alla sede di Londra un cablogramma:
«Comunicate al Comando delle forze armate italiane che Sogno è attivo (se lo ritenete opportuno, aggiornateli anche sulle azioni che sta attuando). Informateli poi che, grazie a lui, l'alpino Ferdinando Prat [un socialista di sinistra suo intimo amico] è uscito di prigione (sarà presto inviato in missione)».

Lo stesso giorno un comunicato del ministero della Difesa dice che su 8.996 ufficiali esaminati, quelli dichiarati non idonei sono 1.362 (oltre quindicimila ufficiali vengono messi in congedo).
Lo stesso giorno, fucilazione degli ostaggi del Turchino (Genova).

20, gli uomini della banda di Franco Anselmi [Marco], capo partigiano dell'Appennino ligure-alessandrino, non si costituiscono ai comandi fascisti;
[Nato a Milano il 21 ottobre 1915; l'8 settembre 1943 è tenente dell'aviazione militare di stanza all'aeroporto di Cameri (Novara). Invece di sbandarsi o di consegnarsi ai tedeschi, si rifugia a Dernice in val Grue, sull'Appennino sopra Tortona (Alessandria). Alla fine di novembre conosce un paio di esponenti del Comitato di liberazione di Tortona e grazie a loro entra in contatto con i comunisti genovesi, gli stessi che stanno costituendo una banda partigiana sull'Appennino alle spalle di Genova, nell'area del monte Tobbio. Poco prima di Natale incontra due quadri politici del Pci genovese, l'ing. Adriano Agostini e l'operaio Oscar Barillari. A mediare l'incontro c'è Mario Silla, anche lui comunista, un piccolo agricoltore di 52 anni (primo sindaco della città nel dopoguerra). Mario Silla e i comunisti promettono a Franco Anselmi [Marco] di inviargli delle armi che poi gli consegnano all'inizio del 1944.
La sua banda appena costituta non si muove tuttavia per tutto l'inverno, preoccupata soltanto di difendersi dalla fame e dal freddo.
Dopo quanto successo alla Benedicta, il suo gruppo è l'unico in armi sull'Appennino fra Genova e Alessandria (il 4 febbraio ha fallito l'attacco ad una casermetta della GNR di Garbagna, nella bassa val Grue). Per ragioni di sicurezza Franco Anselmi [Marco] trasferisce i suoi uomini, una trentina, da Dernice a val Sisola, a sud-ovest della val Borbera, fra Avi e Camere Nuove. Il Pci cerca di stringere i rapporti con lui e gli manda un commissario politico, Eliseo Cavecchia, 30enne genovese, impiegato delle ferrovie.]

Lo stesso giorno B. Mussolini scrive all'ambasciatore R. von Rahn la seguente lettera:
«Caro ambasciatore,
vi mando qui acclusa la formula che considero migliore circa il richiamo delle classi per i programmi di Goering e Sauckel. Desidereri che fossero introdotte altre variazioni, il cui risultato sarebbe di ritardare l'inizio dell'esecuzione, che considero urgente. Vi prego, caro ambasciatore, di accogliere i miei cordiali saluti.
Mussolini
a) propongo che tutte le classi, dal 1900 compreso al 1921 compreso, siano a completa disposizione dei programmi Sauckel e Goering.
b) solo per le classi 1912, 13, 15, 19, 20 e 21 sarà ammessa una presentazione globale di 6.000 volontari.
c) la classe 1926 resta come riserrva della FF.AA. italiane, perché deve sostituire i carabinieri (che andranno in Germania), deve dare le riserve per le divisioni e dal punto di vista del lavoro non può dare un rendimento considerevole.
d) approvo tutte le altre misure proposte, e propongo il richiamo immediato e totalitario delle classi più giovani e cioè 1921, 1920 e 1919.
»
Da questa lettera, tra l'altro, risulta che B. Mussolini sa che i carabineri saranno deportati in Germania e non si oppone; e in secondo luogo che si riserva di richiamare la classe del 1926 per completare i vuoti delle divisioni: e la classe 1926 è ora formata da ragazzi di 18 anni!

21, il ministro dell'Educazione nazionale, prof. Carlo Alberto Biggini, interviene per protestare contro gli elenchi di beni sequestrati agli ebrei e pubblicati sulla «Gazzetta Ufficiale», e chiaramente "controproducenti": «… si legge, ad esempio, che all'ebreo X sono state confiscate a favore dello Stato "due paia di calze usate", ecc.»

22,
Attività diplomatica: dopo un intenso lavoro preparatorio (dal giorno 12) i giellisti della Val Maira incontrano i rappresentanti francesi delle FFL a Barcellonette, nelll'Alta Valle dell'Ubaye.
La delegazione italiana, che raggiunge la cittadina francese dopo una marcia di oltre quindici ore, è guidata da Duccio Galimberti. Con gli accordi di massima che concludono l'incontro si ottiene il primo riconoscimento da parte francese dei particolari motivi ed esigenze della Resistenza italiana.

Gli accordi di Barcellonette
[versione italiana dal testo originale francese]

1. Intensificazione dei legami tra le vallate dei due versanti della frontiera anche a mezzo della radio.
2. Un ufficiale delle formazioni francesi e uno delle formazioni italiane stabiliranno una collaborazione permanente per concordare le azioni comuni.
3. Verrà stabilito uno scambio di materiale bellico.
4. Tutti i mezzi di comunicazione con le Armate alleate, di cui alle due parti dispongono, saranno a disposzione dei due movimenti


F.to Duccio Galimberti e «Sapin».
[Archivo dell'Istituto Storico della Resistenza, Torino.]


Il comunicato radio, trasmesso da «Radio Algeri» e «Radio Londra» (programma italiano) dice:

«Fra il CLN italiano e le FFI (Forces Françaises de l'Interieur) si sono raggiunti concreti accordi ufficiali sulla base del riconoscimento della identità di intenti nella lotta per la liberazione dai tedeschi e per l'instaurazione delle libertà democratiche».
[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti!, Milano 1965.]

23, Forlì, il commissario federale Capanni e lo squadrista Soverini sono uccisi dai partigiani;
Reggio Emilia, Giacomo Jori, mutilato di guerra, viene ucciso dai partigiani;
24, Bologna, il tribunale straordinario dell'Emilia condanna a morte cinque soldati che hanno abbandonato il reparto con armi e munizioni. La sentenza è stata eseguita.
24, Villa Minozzo (Reggio Emilia): con il concorso dei partigiani modenesi, viene attaccato il grosso presidio nazifascista.

Langhe, Marsaglia, in questo comune il 1° Gruppo Div.ni alpine ("autonomi") ha creato un ufficio Centrale Affari Civili con uffici distaccati periferici negli altri centri della zona.
Ora un bando estende la competenza dei tribunali partigiani anche ai reati comuni affidandone la organizzazione all'ammiraglio Marenco di Moriondo. Secondo istruzioni de CLNAI sono organizzate anche le esazioni tributarie, ordinando alle esattorie comunali di sospendere i versamenti alle autorità fasciste della provincia. Particolari cure hanno il reperimento dei viveri e la loro disribuzione alle popolazioni.
Mancano in questa prima fase, per la scarsa politicizzazione delle formazioni autonome, quelle forme di autogoverno democratico nate nelle altre zone partigiane.


25 MAGGIO 1944

La GNR tenta di stanare, senza riuscirci, gli uomini della banda di Franco Anselmi [Marco], capo partigiano dell'Appennino ligure-alessandrino.
Parmense, attacco al presidio fascista di Cozzano.

Padova, su 16.000 sbandati e ribelli si presentano al distretto della provincia in 250.
Intanto in città sono stati costretti alle dimissioni, perché tendenti ad una politica di conciliazione, il capo della Provincia Fumei e il commissario federale del Pfr Polazzo.
Tra i militi delle Brigate Nere sono numerosi i cosiddetti "perugini", giovani fascisti umbri e toscani che, travolti dall'avanzata delle truppe alleate, hanno lasciato le loro terre per trasferirsi al nord.
Padova, il ten.col. della Villa viene ucciso dai partigiani.
Il CLN di Montagnana ha l comando Un uomo del P. d'Azione mentre il CLN di MontagnEste ha al suo comando un umo della Dc erò le bande farrn riferidferimento quasi eslcusivamtne al Pci (almeno fino alla fine della primvasra)
Il 3° battaglione dipendente dalla brigata "Garibaldi" di Padova, comincia ad operare nelle zone di Montagnana, Este, Monselice e altri comuni circostanti.


Presso Bologna, l'ing. Grandi viene ucciso, assieme alla madre, dai partigiani;
Bardi (Parma), fine aprile-primi di maggio, tre fascisti e due militi sono uccisi dai partigiani; per rappresaglia, cinque partigiani del parmense vengono fucilati.
I giornali annunciano la condanna a morte degli ammiragli:
. Inigo Campioni (poi fucilato),
. Luigi Mascherpa (poi fucilato),
. Priamo Leonardi,
. Gino Pavesi,
accusati di aver obbedito agli ordini del re e del mar.llo P. Badoglio.
[Questo assassinio giudiziario è stato voluto e imposto al presidente del Tribunale speciale proprio da B. Mussolini che ha attribuito ai due ammiragli messi a morte la perdita del Dodecanneso.
L'orrore destato è tanto profondo che si faranno ancora assurdi e ingiusti processi ma non si ricorrerà più alla pena di morte.]
25, Val d'Asta (Reggo Emilia), viene respinto un tentativo di rastrellamento a Castiglione e a Coriano.

26 MAGGIO 1944

ore 24:00, così come previsto dal decreto n. 145 del 18 aprile 1944-XXII, si chiude l'afflusso degli sbandati: chi non è ritornato è considerato nemico.

Risale a questo periodo la nascita di moltissime formazioni partigiane.


A fine maggio viene creato un Comando unico del Centro Emilia che ha ai suoi ordini le brigate delle due province di Modena e di Reggio. Queste brigate, forti di un migliaio di uomini, iniziano il rastrellamento dei presidi fascisti e tedeschi della vasta zona posta tra il Passo del Cerreto e quello delle Forbici con una lunga serie di combattimenti (Villa Minozzo, Piandelagotti, Cerredolo, Toano, Baiso, Frassinoro, Ligonchio, ecc.) culminati nella conquista di Montefiorino il cui presidio, asserragliato nella rocca, resiste per cinque giorni.

26, Salò, 33.153 sono i giovani che si sono presentati.
Fra le colline dell'oltrepo pavese nasce la Banda Fusco (nucleo costitutivo della futura 31ª div.ne Matteotti Valle Versa Dario Barni).


27, Salò, il totale sale a 39.995 e si riferisce a tutto il territorio della repubblica meno le province di Arezzo, Ascoli Piceno, Rieti, Grosseto, Livorno, Macerata, Pisa, Teramo, Terni e Viterbo, le più vicine al fronte, dove molti ufficiali militari stanno già smobilitando e dove fra pochissime settimane sarà il caos;
29-30, Saretto (Val Maira, Cuneo), Attività diplomatica: accordi italo-francesi.
Nel terzo incontro (dopo i precedenti del 12 e del 22) con i rappresentanti francesi della 2me Région delle FFL (Forze Francesi di Liberazione), vengono firmati i testi defintivi di un accordo politico e di un accordo militare. In questi accordi si respinge.

Gli accordi di Saretto
[versione italiana dal testo originale francese]

«Il Capo della R.2 dei Movimenti di Resistenza e il delegato del Comitato di liberazione nazionale del Piemonte:
in seguito alle cordiali conversazioni svolte nel quadro di una mutua comprensione, esprimono, a nome delle organizzazioni che essi rappresentano, la soddisfazione per il ritrovamento di una comune base di intesa.
Dichiarano che tra i popoli francese e italiano non vi è più alcuna ragione di risentimento o di contrasto per il loro recente passato politico e militare che riguarda la responsabilità dei rispettivi Governi ma non quella dei popoli vittime entrambi di regimi di oppressione e di corruzione.
Affermano la piena solidarietà e fraternità franco-italiana nella lotta contro il fascismo, il nazismo e tutte le forze della- reazione, come necessaria fase preliminare per la inaugurazione delle libertà democratiche e della giustizia sociale in una libera comunità europea.
Riconoscono che tanto per la Francia, come per l'Italia, la migliore forma di governo per assicurare il mantenimento delle libertà democratiche e della giustizia sociale è quella repubblicana.
S’accordano per impegnare le forze delle rispettive organizzazioni nella prosecuzione degli scopi qui sopra indicati nello spirito di una piena intesa e nel piano della ricostruzione europea


Z.O. 30 maggio 1944.

F.to M. ]uvenal - Dante Livio Bianco

Designato il cap. Lippman [Lorrain] come “delegato del R.2 in Piemonte” viene sottoscritto fra tutti i presenti il seguente documento addizionale:
«Preso alto della identità di scopi perseguita dalle rispettive formazioni e della fraternità d'armi esistente tra i patrioti francesi e italiani, si decide di stabilire una stretta collaborazione sul piano operativo allo scopo di ottenere i migliori risultati nella lotta contro il nazismo.
I rispettivi Comandi interessati studieranno pertanto:
1) Un piano di sabotaggi da effettuare sulle vie di transito fra i due Paesi nella zona;
2) un piano inteso all’eliminazione delle guarnigioni tedesche nella zona;
3 ) collegamenti continui allo scopo di realizzare una stretta intesa e collaborazione per stabilire i programmi di azione nel futuro.
È prevista sin d’ora una stretta collaborazione tra le rispettive forze della Resistenza nella fase insurrezionale che dovrà assicurare la conquista delle libertà democratiche


F.to M. Juvenal, D.L. Bianco, E. Aceto,
L. Ventre, «Lorrain».
Tali accordi saranno sconfessati da De Gaulle che, invece della visione europeistica e democratica dei colloqui di Barcellonette e di Saretto, perseguirà una politica di "grandeur" mirante a ridare alla Francia l'antico prestigio politico e militare.
[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti!, Milano 1965.]




31, dato definitivo: si sono presentati ai comandi 44.145 giovani.
Prende corpo intanto il vecchio progetto tedesco di trasferire in Germania diecimila carabinieri da impiegare come "bassa forza" nel servizio antiaereo e nella sorveglianza ai campi della Luftwaffe con il duplice scopo di:
- allontanare dall'Italia una truppa che ha sempre obbedito di malavoglia, strizzando l'occhio ai "banditi" e sabotando lo sforzo del Reich,
- sollevare in Germania da compiti di retrovia soldati tedeschi indispensabili sul fronte dell'est e poi sul nuovo fronte francese.
Inizia la grande fuga.

La forza delle quattro divisioni in addestramento in Germania:
- "San Marco",
- "Monterosa",
- "Italia",
- "Littorio",
è salita a 57.000 uomini.
Le forze disponibili in Italia per la guerra antipartigiana sono trascurabili. In un rapporto confidenziale del mar.llo R. Graziani a B. Mussolini si legge: «Dedotti gli uomini necessari ai distretti e agli uffici, dispongo dagli otto ai diecimila uomini».
Né si può contare sulle reclute finite nei servizi ausiliari tedeschi: 51.000 nell'arma aerea di H. Göring che, non pago, ne ha richiesti in marzo altri 150.000.
Lo stesso giorno, reduce da una conversazione con B. Mussolini, il direttore del «Messaggero», Bruno Spampinato, annota nel suo diario:
«Le forze armate in questa primavera ammontano a 400.000 uomini».
Il Duce deve aver contato:
- 140.000 della Gnr (GNR (Guardia nazionale repubblicana));
- 57.000 delle «grandi unità» (come sono chiamate le divisioni in addestramento);
- 55.000, agli ordini del mar.llo R. Graziani;
- 140.000 si è riferito evidentemente alle unità della milizia tenute alle armi dai tedeschi, in Balcania e sul fronte russo.
[La cifra complessiva di 400.000 soldati può sembrare soddisfacente; quella reale dei combattenti è forse un decimo.
La guerra antipartigiana resta riservata ai tedeschi




Con decreto si creano gli "Uffici e comitati per la produzione industriale" che disciplinano rigorosamente la produzione e la distribuzione dei prodotti industriali.
Trieste, lo stesso giorno il prefetto Coceani subisce un attentato dei gapisti ma resta illeso.
[Il G.A.P. pubblicherà invece il giorno dopo che è stato mortalmente ferito.]

Lo stesso mese il gen. Leyers invita tutte le aziende protette, quasi la totalità delle aziende italiane, ad «informarlo di qualsiasi tentativo di attuazione totale o parziale della legge sulla socializzazione delle imprese».

CENTRO

4, Vado, G.R. Bernini viene ucciso dai partigiani.

Roma, in periferia, dopo Pasqua, dopo aver ucciso alcuni soldati tedeschi, gli attentatori trovano rifugio al Quadraro; le forze germaniche bloccano il quartiere e arrestano alcune centinaia di uomini che vengono inviati in Germania.

5, VALNERINA: il soldato Nigel J.F. Eatwell e il ten. David Campbell ex prigionieri alleati della [III Banda Melis], impegnati nella Resistenza, vengono giustiziati presso il cimitero di Norcia da un plotone della GNR al comando del ten. Luigi Amori dopo – a quanto sembrera – forti pressioni della Feldgendarmerie tedesca;
[Si erano recati a un appuntamento in una zona designata per un aviolancio, presso Cascia. Avevano quindi lasciato la base a Castelluccio e si erano incamminati vestiti da civili e armati, due caratteristiche che automaticamente li escludevano dalla protezione offerta dalla convenzione di Ginevra.
L’appuntamento era stato mancato, come spesso avveniva, e durante il viaggio di ritorno i due si erano fermati presso una casa considerata sicura, non lontano da Norcia. Qui sono stati scoperti, a seguito di una delazione. Si è infatti presentato loro un gruppetto di finti prigionieri alleati in fuga, in realtà militari tedeschi del controspionaggio. Presi in trappola, i due non sono riusciti a fuggire e sono fucilati.
Fucilare soldati e ufficiali alleati nel maggio 1944, quando si aspetta la prossima liberazione, non è cosa particolarmente gradita agli italiani. Sembra, infatti, che i carabinieri di Norcia – a quanto sembra – si rifiutano di obbedire ai tedeschi e anzi riescono ad evitare una fucilazione sulla piazza principale della città.]
In questi stessi giorni, il cap. Ernesto Melis giace gravemente ammalato a Norcia presso l’abitazione della amica Rosa Marucci.
[Rosa Marucci vedova Colacecchi, sorella di Antonio Marucci, è solita offrire la sua casa come luogo di rifugio e assistenza ai partigiani.]
In questa casa il cap. Ernesto Melis viene scoperto e interrogato dai fascisti, che – secondo alcune versioni – riescono a fargli ricusare la militanza partigiana e farlo diventare un collaboratore.
[Molti contesteranno questa versione, addebitando eventuali cedimenti del cap. Ernesto Melis puramente alla sua grave debilitazione in seguito alla malattia. Tra questi anche due ufficiali alleati, il cap. Joel N. Woods e il ten. T.J. [Pat] O’Brien, rilascieranno una dichiarazione ai comandi alleati dopo la Liberazione, testimoniando in sua difesa.]

7, VALNERINA: il ten. T.J. [Pat] O’Brien e Sergio Forti provocano l’interruzione della Salaria nei pressi di Amatrice, minando e facendo esplodere uno sperone roccioso sovrastante. La circolazione degli automezzi tedeschi viene bloccata per alcuni giorni.
Agli inizi dello stesso mese c'è anche il sabotaggio della stazione elettrica di Chiussita sul fiume Nera, che fornisce energia alle linee ferroviarie di tutto il Ternano e lo Spoletino. Cariche esplosive vengono piazzate sul percorso della ferrovia Terni-Ancona e sulla strada Ascoli-Norcia, interrotta all’altezza del valico di Forca Canapine.

7-11, VALNERINA: si registra una nuova azione da parte di truppe antiguerriglia tedesche nella zona compresa fra Cascia, Norcia, Visso e Sellano. È in questo frangente che viene catturato e poi fucilato Pietro Capuzi, uno dei dirigenti della Resistenza, che collaborava con il cap. Ernesto Melis [Banda Melis];

 

8, Roma, la situazione si fa ancora più grave perché la città viene invasa anche dagli sfollati dai Castelli; tra i tedeschi e la popolazione ormai c'è un abisso; la città riesce a scansare l'ordine già impartito da H. Himmler di evacuare tutta la popolazione romana e inviarla a Möhlhausen (ordine poi fatto rientrare dal feldmar.llo A. Kesselring).
Dopo l'ordine (impartito il 1° maggio) per l'invio di carri e pullman carichi di farina a Roma (ormai rimasta senza aiuti esterni)B. Mussolini nomina Alto Commissario l'ing. Zerbino con larghi poteri ma questi non può far nulla.


10
, Arezzo, nelle carceri sono detenuti oltre cento uomini renitenti;

14, VALNERINA: si segnala un’incursione tedesca a Norcia. Si tratta nel complesso di un’importante, massiccia, azione antipartigiana, che porta ai tedeschi alcuni risultati militari e, soprattutto, che offre testimonianza dell’importanza assunta dalla guerriglia in questa zona e del pericolo che essa comporta per le retrovie tedesche.

Intanto dalla fine di aprile altri sedici assassini sono stati compiuti dai partigiani e durante tutto il mese di maggio nella val Sangone (dove accanto ai partigiani operano anche dei russi), nella val Chisone e in val di Susa continuano i rastrellamenti delle forze repubblicane aiutate dai tedeschi, che costano gravi perdite a entrambe le parti ma soprattutto alle povere popolazioni prese tra due macine.

22, VALNERINA: i partigiani fanno saltare i piloni della centrale elettrica di Chiussita;

 



27, Roma, sotto i colpi della banda Koch cade Eugenio Colorni, direttore dell' «Avanti!» clandestino e organizzatore del Centro militare socialista.
Negli stessi giorni viene arrestato quasi al completo il Comando del Centro militare. Il gen. Caruso, cui fa capo la rete clandestina dei carabinieri, riesce ad evitare la cattura dei collegati ingoiando l'indirizzario e resistendo alle selvagge percosse cui è fatto segno. Questi arresti hanno comunque l'effetto di bloccare, nel suo rifugio al Laterano, il gen. Bencivenga, capo dell'organizzazione militare, mentre il Vaticano inizia trattative con i tedeschi per lo sgombero pacifico della città.

Alla battaglia di Roma, di parte italiana partecipano unicamente soldati della repubblica. Il battaglione Barbarigo, sostenuto dalle batterie del gruppo San Giorgio, tiene il fronte da Borgo Piave al lago di Fogliano, tre compagnie a Littoria, una a Cisterna, assieme ai volontari italiani delle SS.
Per oltre due mesi, combattendo senza tregua, i 400 rimasti di oltre mille si ritirano quando il fronte da questa parte viene abbandonato.
Nella zona di Ardea, poi di Pratica di Mare, si battono con grande tenacia i due battaglioni Nembo del magg. Rizzatti, rafforzati da elementi tedeschi, ma già decimati o piuttostto semidistrutti.
31, si aggiunge a questi ultimi un battaglione della div.ne Folgore, soldati giovanissimi. In un disperato contrattacco cade il magg. Rizzatti; ordinato il ripiegamento, i superstiti di tre battaglioni si fermano a Castel di Decima, presso Roma, in funzione di retroguardie ritardatrici…


[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]


Regno d'Italia
1944
Maggio
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
1944
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare; il 12 aprile 1944 ha dichiarato che dopo la liberazione di Roma nominerà luogotenente il figlio Umberto, ritirandosi a vita privata;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
Presidente
del Consiglio

mar.llo P. Badoglio
(1944 22 apr - 5 giu 1944)
II

Vicepresidente Palmiro Togliatti (Pci)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretario
alla Presidenza
Renato Morelli (Pli)
(22 apr - 5 giu)
Interno
Salvatore Aldisio (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari Filippo Caracciolo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Nicola Salerno (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
Affari Esteri
mar.llo P. Badoglio
(22 apr - 5 giu)
Africa Italiana
mar.llo P. Badoglio
(24 feb - 5 giu)
[ad interim]
Guerra
gen. Taddeo Orlando
(1944 11 feb - 5 giu 1944)
Sottosegretari Mario Palermo (Pci)
(22 apr - 21 giu 1945)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari Domenico Albergo (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[del. Marina Mercantile]
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
Scambi e valute
(Soppresso con Regio Decreto n° 150 del 2 giugno 1944; le relative attribuzioni sono ripartite fra i ministeri delle Finanze e dell' Industria, Commercio e Lavoro)
Guido Jung
(1944 24 feb - 2 giu 1944)
[ad interim]
Finanze
Quinto Quintieri (PDL)
(banchiere)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari Antonio Pesenti (Pci)
(22 apr - 12 dic)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(22 apr - 5 giu)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari Gino Bergami (Tecnico-Pli)
(22 apr - 12 dic)
Industria, Commercio e Lavoro

Attilio Di Napoli (Psiup)
(22 apr - 5 giu)

Sottosegretari Francesco Sansonetti
(22 apr - 5 giu)
Lavori Pubblici
A. Tarchiani (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Adolfo Cilento (PDL)
(Dem. del L.)
(22 apr - 5 giu)
Grazia e Giustizia
Vincenzo Arangio-Ruiz (Pli)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari Nicola Lombardi (PDL)
(22 apr - 5 giu)
Comunicazioni
Francesco Cerabona (Dem. del L.)
(22 apr - 12 dic)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Poste e Telegrafi]
Educazione nazionale
(Denominazione modificata in Pubblica Istruzione con regio decreto del 29 maggio 1944, n. 142)
A. Omodeo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Ministri senza portafoglio
B. Croce (Pli)
(22 apr - 27 lug)
Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo
conte Carlo Sforza
(P. d'Az.-Indip.)
toscano
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
G. Rodinò di Miglione (Dc)
(22 apr - 5 giu)
 
P. Togliatti [Ercoli]
(22 apr - 21 giu 1945)
 
avv. Pietro Mancini (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[ricco proprietario di Cosenza]

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

-

1944
Maggio

CENTRO

Maggio
15/16
, il feldmar.llo A. Kesselring incomincia lo sganciamento nella zona di Cassino, iniziando la ritirata verso la linea "gotica" sull'Appennino, unica dove possa arrestarsi al nord di Roma;
[Le magistrali manovre di questa ritirata su più di 400 km, con duri e logoranti combattimenti in successiva linea di difesa, gli permetteranno di evitare qualunque sfondamento, di tenere aperte le strade per le truppe ripieganti, di rendere nullo ogni tentativo di aggiramento e di portare, sia pure con perdite gravi, le sue unità a nord di Firenze.]

17, i comunisti del CLN (trasformato in organo rappresentativo dell'Italia occupata, del Governo di Unione Nazionale o delegato da questo dei poteri di governo) emanano delle direttive per la costituzione di un Comando unico dei partigiani;

SUD

6, Teramo, sono fucilati tre disertori;
11
, Salerno, consiglio dei Ministri: in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal principe Umberto nella sua intervista al «Times», ministro senza portafoglio Carlo Sforza accusa il principe di aver dichiarato il popolo italiano responsabile della guerra; seguono rettifiche del giornale e del principe… e un monito dell'A.C.C. di pensare piuttosto all'importante problema del grano.
Quando il il II C.d'A. polacco è portato sul fronte di Cassino le truppe del C.I.L. (CIL (Corpo Italiano di Liberazione)) non lo seguono ma vengono messe alle dipendenze del X C.d'A. inglese. Iniziata l'offensiva, il comando del C.I.L. rafforza alcune sue unità e gli si aggiunge anche l'intera div.ne Nembo che gli alleati hanno finalmente trasportato dalla Sardegna.

26, viene pubblicata la legge per la punizione dei delitti fascisti;
27-28, il C.I.L. (CIL (Corpo Italiano di Liberazione)) esegue un'azione su Picinisco.
29, invece di aggregare il C.I.L. a un'unità combattente sulla strada di Roma, come desiderato invano dal comando, gli inglesi lo tolgono anche da quella parte del fronte e, assegnatolo al V C.d'A. inglese, lo mandano nel settore adriatico, a Lanciano. A Roma vengono fatti affluire soltanto reparti di carabinieri per il servizio di polizia.
EBREI
Dall'estate del 1943 fino alla fine della guerra, il numero di ebrei italiani e stranieri presenti in Italia scenderà da 46.600 a 40.157.
«segue da settembre 1943»

1944
Maggio
la persecuzione diviene sempre più feroce. Gli ebrei vengono trasportati nel campo di concentramento di Fossoli, da dove poi partono per Auschwitz.
L'ultima partenza sarà effettuata il 1 agosto del 1944. L'ultima strage avviene a Cuneo da parte delle Brigate Nere: 423 ebrei sono deportati dalla città e altri 6 dalle carceri poco prima dell'arrivo degli Alleati.

Da ricordare che i campi di concentramento italiani, che vengono usati a scopo di transito per la Germania, non sono soltanto per gli ebrei italiani, ma anche per quelli che provengono dalla Libia, colonia fascista.
Le angherie che gli ebrei libici subiscono dagli ufficiali di Salò e dai nazisti, saranno raccontate da numerosi testimoni: dalle deportazioni nel campo di concentramento di Giado, ai viaggi fino ai lager tedeschi.
Lo stesso anno, 150 ebrei libici di nazionalità inglese partono per la Germania, dopo una breve sosta al
Campo di Fossoli. Altri 107 invece finiscono nel Campo di Tronto e gli internati libici di Civitella, a Bergen Belsen oppure ad Auschwitz.
Per concludere: tra il 16 settembre 1943 e 24 febbraio 1945 saranno 8.566 gli ebrei deportati dall'Italia e dall'Egeo; i morti ammonteranno a 7.557.
[Inizio/Fine]
[Giuseppe Mayda, Storia della deportazione dall'Italia 1943-45.]


SICILIA

1944
Maggio




Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Maggio


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Maggio

«segue da Aprile 1944»

Pene molto severe vengono decretate e applicate nei confronti di chi pratica la cosiddetta "Borsa nera", ossia vende a prezzi molto alti generi alimentari (olio d'oliva, burro, il pane, farina....) di cui c'è una grossa penuria. Possono incorrere nella pena di morte, se colti in flagrante.
[Lo stesso mese, un insegnante delle elementari, Carlo Colombo, incarcerato a San Vittore, viene condannato alla fucilazione perché è stato sorpreso con una valigia piena di burro. L'industriale Alberto Coppola viene processato «con l'accusa di aver sottratto 35 quintali di zucchero» per rivenderli al mercato nero.]

Tra i civili italiani deportati ci sono cinquanta sacerdoti che vengono internati nei campi di concentramento di Dachau, Mathausen e Flossenburg tra l'estate 1941 e la
primavera del 1945, perché entrati in contatto o hanno collaborato con partigiani o hanno dato ospitalità a soldati sbandati, che non volevano arruolarsi tra le fila della Repubblica di Salò. Alcuni hanno nascosto ebrei, altri hanno condannato
pubblicamente le violenze dei tedeschi o hanno impartito l'estrema unzione ai partigiani.
[Es: un sacerdote, don Sarte Bartoli, parroco di un paese
dell'Appenino modenese, è stato accusato di essere «il primo partigiano della montagna». È catturato dai fascisti, insieme a molti ribelli e insieme sono trasportati sui camion. Qualche ora dopo, però, il trasporto viene assalito dai partigiani e i prigionieri fuggono, mentre il sacerdote resta con un milite fascista, moribondo, al quale dà l'estrema unzione. Sul luogo dell'agguato giungono altri fascisti che lo arrestano e lo conducono a Modena nel carcere di Sant'Eufemia. Dopo aver subito l'interrogatorio delle SS, viene trasferito a Fossoli e il 21 giugno deportato a Mathausen.
Insieme a lui vengono deportati anche don Giovanni Tavasci, un prete cappellano di formazione partigiana che aiutava i giovani a espatriare in Svizzera, don Giuseppe Elli, anziano sacerdote che aveva aiutato dei detenuti uscire dalle carceri.
In Italia non sono mai rilevati trasporti esclusivamente di sacerdoti ma se ne hanno solo alcune tracce. A Mathausen, per esempio, il convoglio partito da Bolzano-Gries, il 5 agosto, con 307 deportati, registra la presenza di sei sacerdoti. Il primo a raggiungere Mathausen è don Giuseppe Foglia, cappellano degli alpini in Montenegro, che aveva aderito alla resistenza partigiana, dopo l'8 settembre.
Ci sono altri arresti e deportazioni come quella don Lobacz, salesiano polacco attivo in Italia, oppure quella di don Liggieri, catturato a Milano, dove ha dato rifugio a ricercati politici.
Fra i sacerdoti italiani le vittime sono quattordici fra cui un giovane chierico di 22 anni e un parroco sessantacinquenne.
Oltre ai cattolici, sono deportati anche sedici religiosi evangelici e un testimone di Geova. Da ricordare Jacopo Lombardini, entrato nella Resistenza e deportato a Mathausen, dove morirà nell'aprile del 1945.

Nel Sud Italia, tra aprile e maggio, i gruppi neofascisti vengono stroncati dalle forze dell’ordine le quali dispongono una serie di arresti.

Dopo gli arresti del gruppo dell'avv. Luigi Filosa e di Gaetano Chetry, il SIM, su ordine degli Alleati, mette agli arresti gli appartenenti di piccoli gruppi a Bari, Lecce e in Sicilia.
Altri gruppi tuttavia sono ancora operanti in tutto il Sud Italia, secondo il rapporto dello stesso SIM, e sono capeggiati da un certo Giorgio Bertacchini, agente dei servizi tedeschi, un’ulteriore dimostrazione dell’inevitabile stretto legame tra i gruppi fascisti e lo spionaggio nazista.



«segue Giugno 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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1944
Maggio

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Maggio

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QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1944
Maggio

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ONTARIO
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1944
Maggio

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NEW BRUNSWICK
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1944
Maggio

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NOVA SCOTIA
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1944
Maggio

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MANITOBA [dal 1870]
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1944
Maggio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Maggio

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Maggio

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Maggio

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ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Maggio

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Maggio

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Maggio

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Maggio

-

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Maggio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1944
Maggio

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1944
Maggio

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1944
Maggio

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Maggio

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1944
Maggio

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1944
Maggio

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Maggio

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Maggio

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Maggio

-


a

 


1944
Maggio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Maggio

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Maggio

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Maggio

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Maggio

-


1944
Maggio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Maggio

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Maggio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Maggio

-



1944
Maggio
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Maggio

-


1944
Maggio
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Maggio

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Maggio
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Maggio

-


1944
Maggio
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Maggio

-

1944
Maggio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Maggio

ritorna ora il regime liberale;

1944
Maggio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Maggio

-






1944
Maggio
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Maggio

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Maggio

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Maggio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Maggio

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Maggio

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Maggio

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Maggio

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Maggio

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Maggio

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Maggio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Maggio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Maggio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Maggio

-


1944
Maggio

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Maggio

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Maggio

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Maggio

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Maggio

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1944
Maggio

Buenos Aires,

 



Patagonia
1944
Maggio

-

1944
Maggio
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Maggio

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1944
Maggio
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Maggio

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Maggio

-

a


1944
Maggio
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Maggio

-

a


1944
Maggio
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Maggio

-

a





1944
Maggio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Maggio

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a





1944
Maggio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Maggio

-


1944
Maggio
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Maggio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Maggio
Algeria
-
-
1944
Maggio

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Maggio
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Maggio

-

1944
Maggio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Maggio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Maggio
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
1944
Maggio

-


1944
Maggio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Maggio

-


1943
Gennaio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1943
Gennaio

-


1944
Maggio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Maggio

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Maggio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Maggio

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Maggio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Maggio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Maggio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Maggio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Maggio

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Maggio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Maggio

-

1944
Maggio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Maggio

-


1944
Maggio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Maggio

-

1944
Maggio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Maggio

-


1944
Maggio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Maggio

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Maggio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Maggio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Maggio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Maggio

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Maggio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Maggio

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Maggio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Maggio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Maggio

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Maggio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Maggio

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Maggio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Maggio

-







1944
Maggio
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Maggio

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Maggio

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1944
Maggio
SOMALIA
1944
Maggio

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Maggio

-

1944
Maggio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Maggio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Maggio

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Maggio
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Maggio

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1944
Maggio

-

1944
Maggio
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1944
Maggio

-


1944
Maggio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Maggio

-


1944
Maggio
Rhodesia
1944
Maggio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1944
Maggio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Maggio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Maggio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1944
Maggio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Maggio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Maggio

-


1944
Maggio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Maggio

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Maggio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Maggio

-





1944
Maggio
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Maggio

-


1944
Maggio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Maggio

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Maggio

-



1944
Maggio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Maggio

in una conferenza tenutasi al Baltimore Hotel di New York, alla quale sono rappresentate tutte le sfumature dell'opinione sionista, viene adottato un programma che prevede un'immigrazione ebraica senza restrizioni e la trasformazione della Palestina in un commonwealth ebraico «integrato nella struttura di un nuovo mondo democratico».

_______________________

All'inizio della guerra il sogno di uno stato ebraico indipendente in Palestina è svanito in seguito al cambiamento dell'atteggiamento inglese, confermato dal Libro Bianco del 1939.
Rabbia e amarezza sono profonde.
Tuttavia, non c'è dubbio che si debba aiutare la Gran Bretagna nella guerra contro i nazisti.
David Ben Gurion, il leader sionista diventato il primo ministro israeliano, conia il motto che gli ebrei combatteranno il Libro Bianco come se non sia in corso una guerra e la guerra come se non esista il Libro Bianco.

Circa 27.000 ebrei palestinesi si arruolano nell'esercito britannico durante il conflitto ma altri credono di servire meglio la causa costituendo l'Haganah l'esercito semisegreto sionista in Palestina.
La guerra dà un forte impulso allo sviluppo dell'industria ebraica degli armamenti che rifornisce le forze britanniche nel 1942-43 ma che rafforzerà in futuro i sionisti.
I britannici continuano a respingere le richieste sioniste per la dotazione di un esercito ebraico, sotto la bandiera sionista, che combatta a fianco degli Alleati.
Passato il pericolo di un'invasione tedesca in seguito alla sconfitta di Rommel presso el-Alamein, e nel contempo iniziando a trapelare dall'Europa notizie delle atrocità commesse da A. Hitler contro gli ebrei, i sionisti palestinesi si ribellano con decisione all'Inghilterra.
Adirati dalla deportazione britannica di alcuni immigrati illegali, che sono riusciti a raggiungere la Palestina, accusano esclusivamente la Gran Bretagna del fallimento dell'operazione di salvataggio della popolazioe ebraica europea.
Si moltiplicano gli atti di resistenza antibritannici.

Gli arabi palestinesi, al contrario, rimangono ampiamente inattivi durante la guerra: circa 12.000 si arruolano nell'esercito britannico. Hagg Amin al-Husayni fugge da Bagdad dopo la caduta di Rasid 'Ali e si reca in Germania da dove cerca di mobilitare l'opinione mondiale musulmana alla causa dell'Asse. Ma non ha molto seguito.



1944
Maggio
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Maggio


Kurdistan (iracheno)
1944
Maggio

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Maggio
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Maggio

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;





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1944 - MAGGIO


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