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Papa
Gregorio XVI (1831-46) - segretario di Stato: card. Tommaso
Bernetti, di chiara tendenza moderata ed inviso al principe
di Metternich; 1836, gennaio, il papa decide di togliere ai due i rispettivi incarichi ed affidarli ad un'unica persona (la prima volta nella storia della Santa Sede), il cardinale L. Lambruschini, di forti tendenze conservatrici, affinché applichi la politica del "pugno di ferro" contro i movimenti e i capi rivoluzionari, tra cui il più famoso e G. Mazzini che ritiene il pontefice il principale nemico di un'Italia unita; Sacra Congregatio de Propaganda fide «segue
da 1826» «segue da 1823» |
ANNO 1836
– Abbati, Giuseppe(Napoli 1836-Firenze 1868) pittore italiano. – Barrili, Anton Giulio (Savona 1836-Carcare, Savona 1908) scrittore italiano, giornalista; Capitan Dodero (1865) 1866, volontario garibaldino; 1867, … e a Mentana L'olmo e l'edera (1867) Val d'Olivi (1873) 1876, deputato della sinistra; Il tesoro di Golconda (1879) In morte di Garibaldi (1882, discorso) Il rinnovamento letterario italiano (1890, saggio) Con Garibaldi alle porte di Roma (1895, sulla campagna di Mentana) 1903, già docente di letteratura italiana all'università di Genova, ne diventa rettore. – Bécquer, Gustavo Adolfo (Siviglia 17.2.1836-Madrid 22.12.1870) scrittore e poeta spagnolo; 1841, rimasto orfano del padre, celebre pittore di costumi sivigliani, viene iscritto dalla madre al collegio Sant'Antonio; 1845, passa all'istituto nautico di San Telmo da dove esce quasi subito in quanto l'istituto viene soppresso; mortagli la madre, viene raccolto dalla madrina, donna molto ricca che, non avendo figli né parenti, gli avrebbe lasciato i suoi beni se si fosse dedicato al commercio; 1853, rinuncia a tutto e si reca a Madrid; qui gli amici gli trovano un posto di avventizio alla Direzione dei Beni Nazionali, dove tuttavia non regge a lungo; 1861, entra nella redazione di «El Contemporáneo» che gli permette una vita meno stentata; può concedersi con il fratello Valeriano, pittore come il padre, alcuni viaggi d'istruzione artistica a Toledo, AVIla, Soria e in altre città; la sua gracile costituzione non gli permette però di proseguire assiduamente il lavoro ed egli rimane disoccupato, infermo e povero, con moglie e figli; 1870, è nominato direttore de «La Ilustración de Madrid»; il pane è assicurato ma la fibra dell'uomo non resiste più; la morte del fratello poi gli dà il colpo di grazia; 22 dicembre, muore a trentaquattro anni. Opere postume pubblicate a cura del suo amico Ramón Rodriguez Correa: nel 1871: Rimas (Rime, 76 composizioni volutamente senza titoli) Leyendas (1860-65, Leggende, raccolta di 22 pezzi preceduti da una Introduzione dello stesso autore) Cartas desde mi celda (1864, Lettere dalla mia cella, nove lettere scritte nel monastero di Veruela (Tarazona) ed inviate a «El Contemporáneo») Esbozos (Abbozzi) Historia de los templos de España (Storia delle chiese di Spagna) Teatro de G.A.B. (1949, postumo). – Boito, Camillo (Roma 1836-Milano 1914) architetto, critico d'arte e narratore italiano; progettò la casa di riposo per i musicisti; [Fratello maggiore del compositore Arrigo.] 1860-1909, insegnante di architettura all'Accademia di belle arti di Milano; Storielle vane (1876) Leonardo e Michelangelo (1878) Architettura del medioevo in Italia (1880) Senso, nuove storielle vane (1883, da cui il film Senso di Luchino Visconti del 1954). – Blomberg, Herman von (1836-1924) generale di fanteria, comandante del II corpo d'armata di stanza a Stettino (Pemerania), considerato uno dei più grandi soldati dell'esercito prussiano; zio del feldmaresciallo Werner von Blomberg; [La sua famiglia non apparteneva alla nobiltà di antico lignaggio; durante la guerra dei sette anni un certo capitano von Blomberg si era arruolato nelle forze di Federico il Grande; sosteneva di aver servito nel minuscolo esercito del duca di Curlandia e di essere di stirpe aristocratica (cosa mai né provata né confutata); lasciava intendere di essere imparentato con i baroni von Blomberg del principato di Lippe (cosa assolutamente non vera); in ogni caso diede prova di essere un valente ufficiale, e l'ufficio araldico di Berlino non sollevò obiezioni affinché si fregiasse di un nome aristocratico; la sua famiglia non possedeva beni materiali, ma aveva soltanto l'onore di portare il mantello e la spada reali, come facevano molte piccole famiglie prussiane appartenenti alla povera "nobiltà militare".] – Campbell-Bannerman, Henry (Kelvinside, Scozia 1836-Londra 1908) politico britannico; 1868, deputato liberale, fa parte di vari ministeri (W.E. Gladstone, R.A.T. Salisbury e A.P. Rosebery); 1886 e 1892-95, ministro della guerra; 1898, leader dei liberali nella camera dei comuni; 1899-1902, manifesta la sua contrarietà ai metodi impiegati nella guerra contro i boeri; 1905 dicembre-aprile 1908, primo ministro (la prima volta che il titolo viene usato formalmente), concede l'autonomia al Sudafrica. – Cecioni, Adriano (Firenze 1836-1886) scultore, pittore, scrittore d'arte italiano. – Clemens, Samuel Langhorne o Mark Twain (1836-1904) scrittore inglese Tom Sawyer 1601: A Conversation as it was by yhe Social Fireside in the Time of the Tudors o The Fireside Conversation o 1601 (1876 – 1601: Una conversazione come si usava accanto all'accogliente caminetto all'epoca dei Tudor) Uckleberry Finn Some Thoughts on the Science of Onanism (Alcuni pensieri sulla scienza dell'onanismo, letto per la prima volta ad un pranzo di soli uomini presso lo «Stomach Club» a Parigi). – Chamberlain, Joseph (Londra 1836-Birmingham 1914) politico britannico, padre di Austen (1863-1937); 1873-76, sindaco di Birmingham; 1876, entra in parlamento come liberale; 1880, ministro del commercio, nominato da W.E. Gladstone; 1886, si dimette e fino al 1906 è leader del Partito liberale unionista alleato dei conservatori; 1895-1903, ministro delle colonie nei governi Salisbury e Balfour è il più ardente sostenitore dell'imperialismo inglese; guerra anglo-boera (1899-1902). – Chéret, Jules (Parigi 1836-Nizza 1932) cartellonista e litografo francese, fondatore dell' «Atelier Chéret» a Parigi, centro della grafica di moda. – Colombo, Giuseppe (Milano 1836-1921) tecnico industriale e politico italiano, combattente della seconda guerra d'indipendenza; presidente del Credito Italiano; 1861, relatore all'Esposizione Universale di Firenze per l'industria meccanica; 1883, viene costruita a Milano, su sua iniziativa, la centrale termoelettrica di via Santa Radegonda, la prima in Europa per la produzione di energia elettrica destinata al consumo privato; 1884, fonda la Edison; 1886, deputato e ministro delle Finanze e del Tesoro; 1897-1911, direttore del Politecnico di Milano; 1900, senatore. – De Condolle, Casimir Pyramus (Ginevra 1836-1918) naturalista svizzero, figlio di Alphonse Louis Pyramus con cui collaborò alla stesura del Prodromus systematis naturalis; si occupò principalmente di anatomia vegetale comparata. – Dobroljubov, Nikolaj Aleksandrovic (Niznij Nóvgorod 1836-Pietroburgo 1861) critico russo, il più importante critico letterario del «Sovremennik» (Il contemporaneo) giornale a cui collaborò dal 1856 fino alla morte; scrisse articoli e saggi critici sui massimi scrittori del sec. XVIII e su molti contemporanei: Ostrovskij (Il regno delle tenebre, Un raggio di luce nelle tenebre) I.S. Turgenev (Quando mai verrà il vero giorno?) Goncaróv (Che cos'è l'oblomoVIsmo). – Fantin-Latour, Henri de (Grenoble 1836-Buré, Orne 1904) pittore e litografo francese, effigiò più volte, sia come soggetti per litografie, sia in ritratti di gruppo secondo il gusto olandese, i più noti pittori, letterati e musicisti del tempo. – Gadadhara Chatterji o Chattopadhyaya o Ramakrishna o Ramakrsna (Hooghly, Bengala 1836-Calcutta 1886) asceta indiano, trascorse gran parte della sua vita come sacerdote del tempio di Daksinesvara, presso Calcutta; fervente devoto della dea Kali manifestò il suo amore filiale verso di essa contemplando a lungo la sua immagine, recitando inni e preghiere e raggiungendo, non di rado, quell'estasi religiosa che in India è detta samadhi; la sua giovanissima moglie diventa la più fedele delle sue discepole spirituali tanto da essere venerata come "madre divina" dai discepoli della setta; generoso e umile verso tutti, fu aperto anche verso le altre religioni, specialmente verso l'islamismo e il cristianesimo (affermò di aver avuto apparizioni di Maometto e di Gesù) e questo suo atteggiamento ispirò la tolleranza e lo spirito sincretistico dei suoi seguaci, tra i quali vive kananda, fondatore della Ramakrishna Mission; pur non essendo stato un uomo di cultura e pur non avendo lasciato alcuno scritto, è considerato, anche al di fuori dell'India, una delle figure religiose più rappresentative. – Gilbert, William Schwenk (Londra 1836-Harrow Weald 1911) commediografo inglese, collaboratore di periodici satirici come «Fun» e «Punch», scrisse per le musiche di A. Sullivan i testi delle tredici operette comiche dette «Savoy Operas» perché rappresentate al Savoy Theatre di Londra H.M.S. Pinafore (1878, La R.N. Grembiulino) The Pirates of Penzance (1880, I pirati di Penzance) Patience (1881, Pazienza) The Mikado (1885, Il Mikado). – Green, Thomas Hill (Birkin, Yorkshire 1836-Oxford 1882) filosofo inglese, tra i più decisi fautori della conciliazione tra la tradizione idealistica tedesca e la filosofia anglosassone Introduzioni alle due parti del Trattato della natura umana di David Hume (1874-75) Prolegomeni all'etica (1883). – Guldberg, Cato (Cristiania, oggi Oslo 1836-1902) matematico e chimico norvegese, da cui la legge di Gulberg e Waage secondo la quale la velocità delle reazioni è in ogni istante proporzionale alla massa delle sostanze attive ancora presenti in quell'istante. – Harte, Francis Bret (Albany, New York 1836-Londra 1902) scrittore statunitense, giornalista, operò nella California dei cercatori d'oro; The Lost Galleon (1867, Il galeone perduto, poesie) Condensed Novels (1867, Novelle condensate, raccolta di parodie satiriche di autori popolari americani, inglesi, francesi) 1868, diventa direttore di «The Overland Monthly»; The Luck of Roaring Camp (1870, Il talismano (La fortuna) di Roaring Camp, serie di racconti già pubblicati sul giornale citato che descrivono il mondo ingenuo e violento dei cercatori d'oro) Gabriel Conrov (1876). – Lamber[t], Juliette o Juliette Adam (Verberie 4 ottobre 1836 – Callian 23 agosto 1936) scrittrice, polemista e salonnière femminista repubblicana francese; [Figlia del dottor Jean-Louis Lamber, un medico di provincia, autore di Paradoxes d'un docteur allemand (pubblicato nel 1860) nel quale egli mostra le sue simpatie per il femminismo. Coniuge: . 1852, avv. La Messine († 1867); . 1868, avv. Antoine Edmond Adam (1816-1877), deputato della sinistra repubblicana, fondatore del Crédit foncier (Credito fondiario), prefetto di polizia nel 1870, poi senatore a vita.] Le roman de mon enfance et de ma jeunesse (?) [Resoconto della propria infanzia, resa infelice dai dissensi tra i suoi genitori.] Idees antiproudhoniennes sur l'amour, la femme et le mariage (1858, in difesa di Daniel Stern (Marie d'Agoult) e di George Sand) dopo aver scoperto Golfe-Juan, vi compra lo stesso anno un terreno per costruirvi una villa, lanciando la moda di questa stazione balneare; 1859, fervente paladina, sin da giovane, degli ideali umanitari e libertari, pubblica una vita apologetica di G. Garibaldi; Mon village (1860, novelle) 1870-71, vive i drammatici eventi dell'assedio di Parigi; s'impone nella Parigi successiva alla sconfitta del 1871 che vede installarsi progressivamente la Repubblica; il suo salon del boulevard Poissonnière (fino al 1887), frequentato anche da L. Gambetta, è un centro attivo di opposizione a Napoleone III e alla reazione conservativa; [Negli anni settanta diviene uno dei circoli repubblicani più in vista e più influenti, specialmente dopo il colpo di Stato del 1877. Vi si ritrovano Adolphe Thiers, Eugène Pelletan, Gabriel Hanotaux, Edmond About, Louis Blanc, Alphonse Daudet, Camille Flammarion, Georges Clemenceau, l'editore Jules Hetzel, il poeta Sully Prudhomme, Émile de Girardin, Gustave Flaubert, Louis de Ronchaud, Gaston Paris, Victor Hugo, Guy de Maupassant, Ivan Turgenev, Aurélien Scholl. Quando cade l'Impero, è proprio tra gli habitué di questo circolo che vengono reclutati gli uomini di governo.] Jean et Pascal (1876, novelle) Laide (1878) 1879, quando L. Gambetta accede alla presidenza della Camera, ella si distacca dalla compagnia e si rivolge alla letteratura; lo stesso anno fonda la «Nouvelle Revue», che editerà per i suoi primi otto anni di vita e che le conferirà un'enorme influenza; [Scrive le note sulla politica estera, ed è inflessibile nei suoi attacchi a O. von Bismarck e nel suo reclamare una politica revanscista.] Grecque (1879) 1882, 5 agosto, a Gif-sur-Yvette (Essonne) acquista il dominio dell'Abbazia dove vivrà dal 1904 fino alla morte nel 1936; Païenne (1883, romanzo, ispirato a princìpi di ispirazione laica) 1887, il suo salon si trasferisce dal boulevard Poissonnière al numero 190 del boulevard Malesherbes; 1899, vende la rivista la «Nouvelle Revue» a Pierre-Barthélemy Gheusi; amica di George Sand e di Y. Glinka, pubblica i primi romanzi di P. Bourget e Le Calvaire, di O. Mirbeau, e incoraggia gli inizi letterari di Pierre Loti, A. Dumas [figlio] e L. Daudet; [È generalmente accreditata anche per aver scritto articoli su varie capitali europee firmandoli «Paul Vasili», che in realtà sono il lavoro di vari scrittori.] Mémoires (1902-1910 , 7 voll.) Mes premières armes littéraires et politiques (1904, le sue memorie) Mes sentiments et nos idées avant 1870 (1905) Mes angoisses et nos luttes (Parigi 1907, A. Lemerre) Chrétienne (1913) [Scritto in seguito a una crisi religiosa.] 1936, 23 agosto, muore centenaria a Callian. – Medici, Luigi - marchese del Vascello (Castello di Annone, Alessandria – in seguito Asti, 20 giugno 1836 – S. Margherita Ligure, Genova 20 febbraio 1915) militare e politico italiano. – Nöldeke, Theodor (Harburg 1836-Karlsruhe 1930) orientalista tedesco, professore di lingue orientali nelle università di Gottinga, Kiel e Strasburgo, incontestato maestro nel campo della semitistica Storia del Corano (1860) Grammatica del neosiriaco (1868) Grammatica mandaica (1875) Contributi alla conoscenza delle lingue semitiche (1904) nuovi contributi (1910). – Pavoncelli, Giuseppe (Cerignola, Foggia 24 agosto 1836 – Napoli, 2 maggio 1910) politico italiano.; – Roídis, Emanuele o Emmanuel Royidis (Siro 1836-Atene 1904) scrittore greco, ebbe parte rilevante nella battaglia per la definitiva affermazione della lingua volgare (dimotiki) La papessa Giovanna (1865). – Sacher-Masoch, Leopold von o Charlotte Arand o Zoë von Rodenbach (Leopoli, Galizia polacca (facente parte dell'impero absburgico) 1836-Lindheim, Assia 1895 – data ufficiale, effettiva 1905) scrittore austriaco, dal cui cognome lo psichiatra Krafft-Ebing coniò il termine "masochismo". – Salgari, Ignazio (1836-1910) padre gesuita; [Fratello dello scrittore Emilio.] pur modesto e nascosto, viene scelto a Venezia come confessore dal patriarca Giuseppe Sarto… [Pio X]. – Schuppe, Wilhelm (Brieg, Slesia 1836-Breslavia 1913) filosofo tedesco, considerato il fondatore dell' immanenza: l'intera realtà deve essere riferita alla coscienza, in quanto non esiste nulla fuori di essa Il pensiero umano (1870) 1873-1910, insegna filosofia a Greifswald Logica gnoseologica (1878) Saggio di gnoseologia e logica (1894) Il problema delle responsabilità (1913). – Segna, Francesco (Poggio Ginolfo, Abruzzi 1836 - mag 1894 – † gen 1911) cardinale, professore all'Apollinare, occupò la cattedra di dogmatica; 1881, canonista della Penitenzieria, poi alla Segreteria di Stato; prelato e sottosegretario agli affari ecclesiastici straordinari; 1884, quando, nei primi anni di pontificato di Luigi XIII, mons. M. Rampolla del Tindaro (suo creatore) si reca nunzio a Madrid, lo porta con sé come uditore; 1887, creato cardinale M. Rampolla del Tindaro, egli tiene il posto di nunzio a Madrid quale incaricato di affari; ma una volta nominato nunzio effettivo chiede di ritornare a Roma dove è promosso uditore di Rota e reggente della Penitenzieria; 1891, segretario degli affari ecclesiastici straordinari, diventa per parecchi anni l'uomo di fiducia del card. M. Rampolla del Tindaro alla Segreteria di stato, rimanendo nell'incarico per parecchi anni; è creato vescovo di Anagni ma poi, dispensato dal papa su sua richiesta, torna di nuovo a Roma; 1894, 13 maggio, viene eletto cardinale, poi prefetto degli archivi vaticani, posto delicato e con discreta prebenda; 1903, nel conclave è uno dei partigiani più "zelanti" della candidatura del card. M. Rampolla del Tindaro; viene nominato da Pio X segretario della Congregazione dell'Indice; 1911, 5 gennaio, con la sua morte sale a 20 il numero dei cardinali vacanti nel Sacro Collegio. – Sonzogno, Edoardo (Milano 1836-1920) editore italiano; 1861, eredita dal padre Lorenzo l'azienda tipografico-editrice fondata a Milano dal nonno Giovanni Battista alla fine del Settecento; mantiene alla casa editrice l'indirizzo popolare ed educativo che ne ha caratterizzato la storia, puntando su una divulgazione aperta non solo alle opere letterarie, ma anche alla cultura tecnico-scientifica; collane più importanti: «Biblioteca classica» diretta da E. Camerini «Biblioteca romantica» «Biblioteca del popolo» «Biblioteca legale» diretta dal fratello Giulio Cesare; 1866, fonda il quotidiano «Il Secolo» e dà poi vita a numerosi periodici illustrati tra i quali: lo «Spirito folletto», l' «Illustrazione universale» e l' «Emporio pittoresco» (che raggiunge una tiratura di 60.000 copie); 1874, si occupa anche attivamente dell'editoria musicale con la pubblicazione della collana «La musica per tutti» diretta da A. Gelli e dei periodici il «Teatro illustrato» e «Musica popolare»; negli anni seguenti acquista i diritti per l'Italia di diverse operette (Hervé, A.-Ch. Lecocq, J. Offenbach) e opere francesi fra cui la Carmen di G. Bizet; in periodo verista rivaleggia con casa Ricordi pubblcando opere di P. Mascagni (la cui Cavalleria rusticana è rivelata nel secondo dei quattro concorsi Sonzogno per opere nuove), F. Cilea, R. Leoncavallo, U. Giordano ecc; è impresario di diversi teatri lirici (tra cui la Scala); 1894, promuove la fondazione del milanese Teatro Lirico Internazionale nella sede dell'antico Teatro della Canobbiana; 1909, si ritira dalla casa editrice la cui direzione passa al nipote Riccardo e ad A. Martelli. |
«segue
da 1835» Petrolio «segue
da 1835» 1836, alcuni
viaggiatori europei in Iraq scoprono Hatra, località archeologica
a sud-ovest di Mossul; 1836, il granduca Leopoldo rende statale
la Staatliche Kunsthalle, raccolta d'arte installata nell'ottocentesco
palazzo costruito dall'architetto Hübsch; |
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