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Il Viandante |
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Papa
Leone XII - segretario di Stato: card. Tommaso Bernetti,
di chiara tendenza moderata ed inviso al principe
di Metternich; 1829 LEONI . MAGNO Pasquino: Il cadinale
Galeffi, camerlengo, raduna il tribunale
della camera apostolica in vaticano. Una volta riconosciuto il corpo
del defunto, viene spezzato l'anello piscatorio. Papa
Pio VIII
Francesco
Saverio Castiglioni (Cingoli, Macerata 20 novembre 1761-Roma
1830) «Edinburgh
archivi» «segue 1802» «Revue des Deux Mondes» 1829, Parigi, P. Mauroy e J.
Ségur-Dupéyron fondano questa rivista che assume un indirizzo
prevalentemente letterario; |
ANNO 1829
– Alencar, José Martiniano de (Medejana, Ceará 1829-Rio de Janeiro 1877) scrittore brasiliano; O Guarani (1857, L'indio Guarani, da cui A. SCalvini trarrà il libretto d'opera Guarany per la musica di Carlo Gomes) O demonio familiar (1857, Il demonio familiare, teatro) A VIuVInha (1860, La vedovella) Mãe (1861, Madre, teatro) As minas de prata (1862-65, Le miniere d'argento) Iracema (1865) Gaúcho (1871) Sonhos d'ouro (1872, Sogni d'oro) Senhora (1875, Signora). – Arthur, Chester Alan (Fairfield, Vermont, 5 ottobre 1829 - New York, Stato di New York 18 novembre 1886) politico statunitense, repubblicano; 1881, 19 settembre - 4 marzo 1885, 21° presidente degli Stati Uniti d'America; sale al potere dopo la prematura morte di J.A. Garfield. – Ascoli, Graziadio Isaia (Gorizia 1829-Milano 1907) linguista italiano, di origine ebraica; Studi orientali e linguistici (1845-55) 1861, insegna linguistica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano; Saggi critici (1861-77) Studi ario-semitici (1865) Corsi di glottologia (1870) 1873, fonda l' «archivio glottologico italiano»; Proemio (1873, nel I vol. dell' «archivio…») Saggi ladini (1873, nel I vol. dell' «archivio…») L'Italia dialettale (1880) Dei neogrammatici (1885, lettera aperta) Lettere glottologiche (1887) Glosse irlandesi. – Aubanel, Théodore-Joseph-Marie-Jean-Baptiste (AVIgnone 1829-1886) poeta francese di lingua occitanica; 1854 , è tra i fondatori del "felibrismo"; La mióugrano entre-duberto (1860, La melagrana dischiusa) Lou pan dóu pecat (1863, dramma in cinque atti, Il pane del peccato, edito nel 1882) Li fiho d'AVIgnoun (1866, Le [vergini] ragazze di AVIgnone; l'edizione fuori commercio del 1885 venne distrutta per ordine del vescovo) Lou pastre (1866, dramma in cinque atti, Il pastore) Lou raubatòri (1872 ca, dramma in cinque atti, Il ratto) Lou rèire-soulèu (1899, Il sole d'oltretomba). – Bargoni, Angelo (Cremona 26 maggio 1829 – Roma 25 giugno 1901) politico italiano. – Bertolé Viale, Ettore (Genova 25 novembre 1829 – Torino 13 novembre 1892) militare e politico italiano. – Billroth, Christian Albert Theodor (Bergen 1829-Abbazia 1894) chirurgo tedesco Patologia e terapia chirurgica generale (1863, sedici edizioni in tedesco e tradotto in più lingue). – Booth, William (Nottingham 1829-Londra 1912) riformatore sociale inglese, primo generale dell' « Esercito della salvezza » fondato con la moglie K. Mumford; il movimento verrà ampliato dalla figlia Evangeline (1865-1950) direttrice del movimento negli Stati Uniti dal 1904 al 1930 e comandante generale dal 1934 al 1939. – Botto, Ján (vyšny Skalnik 1829-Banská Bystrica 1881) poeta slovacco; La dumka di Svjatoboj (1850) La morte di Jánošik (1862). – Brehm, Alfred Edmund (Renthendorf, Turingia 1829-1884) naturalista tedesco, figlio dell'ornitologo Christian Ludwig (1787-1864) vita degli uccelli (1860-61) vita illustrata degli animali (scritta con vari collaboratori e pubblicata a partire dal 1864). – Cantor, Moritz Benedikt (Mannheim 23 ago 1829 - Heidelberg 10 apr 1920) matematico tedesco; Storia della Matematica (in 4 voll.). – Di Campello, Paolo - conte (Spoleto 18 maggio 1829 – Spoleto 21 marzo 1917) politico italiano. [Figlio del conte Pompeo e della p.ssa Giacinta Ruspoli († 9 aprile 1830). – Elia, Augusto (Ancona, 4 settembre 1829 – Roma, 9 febbraio 1919) patriota, militare e politico italiano. – Finali, Gaspare (Cesana, Forlì - in seguito Cesena, Forlì-Cesena, 20 maggio 1829 – Marradi, Firenze 8 novembre 1914) politico italiano. – Geronimo (Arizona 1829-Fort Sill, Oklahoma 1909) capo delle tribù apache dei chiricahua; dopo aver partecipato alle scorrerie contro i messicani e i coloni bianchi degli stati del sud-ovest, si batte contro la relegazione nelle riserve e guida la lunga e disperata resistenza della sua gente contro le truppe degli Stati Uniti comandate dal generale G. Crook; 1886, ridotto con soli tredici guerrieri e poche donne e bambini, viene circondato, costretto ad arrendersi ed esiliato nell'Oklahoma; 1906, ultimo grande protagonista dell'epopea indiana, detta un'autobiografia. – Guzmán Blanco, Antonio (Caracas 1829-Parigi 1899) politico venezuelano, figlio di Antonio Leocadio (1801-1884), noto giornalista liberale, divenne leader del Partito liberale amarillo (giallo); 1868, dopo un fallito colpo di stato va esule in Giamaica; 1870, portato al potere da un movimento insurrezionale federalista è presidente della repubblica fino al 1887 (tranne qualche breve interruzione); appoggiato dai ceti elevati e dall'esercito governa con metodi dittatoriali favorendo però lo sviluppo economico e civile del paese. – Joly, Maurice (Lons-le-Saunier 22 settembre 1829 – Parigi 15 luglio 1878) scrittore, giornalista e avvocato francese; Dialogue aux Enfers entre Machiavel et Montesquieu (1864, satira politica) [Sarà la principale fonte per la stesura da parte dell'Ochrana, la polizia segreta zarista, dei Protocolli dei savi di Sion (1903).] – Kekulé von Stradonitz, Friedrich August (Darmstadt 1829-Bonn 1896) chimico tedesco, allievo di J. von Liebig, fondatore della moderna strutturistica dei componenti organici. – Labanca, Baldassarre (1829-1913) ecclesiatico italiano; – Milon, Bernardino (Termini Imerese, Palermo 4 settembre 1829 – Roma, 20 marzo 1881) politico italiano; 1842-48, allievo della Scuola militare Nunziatella di Napoli; 1868, partecipa con il grado di colonnello alla campagna per la repressione del brigantaggio in Calabria, in qualità di capo di S.M. del gen. Sacchi; 1880, 27 lug-25 mar 1881, ministro della Guerra (III "governo Cairoli" - 1879 25 nov - 29 mag 1881). – Missori, Giuseppe (Mosca 20 novembre 1829-Milano 25 marzo 1911) patriota italiano; nato da famiglia bolognese, si trasferì presto a Milano e fu subito influenzato dalle idee democratiche mazziniane; 1859, ufficiale volontario con G. Garibaldi; 1860, nella campagna per liberare il mezzogiorno comanda il piccolo corpo della cavalleria garibaldina che guida con grande coraggio a Calatafimi e a Milazzo (dove salva la vita a G. Garibaldi) e dirige poi la spedizione dei pionieri in Calabria che precede lo sbarco dei "mille" sul continente); 1866, tenente colonnello al comando delle "guide" di G. Garibaldi; 1867, partecipa al tentativo di liberazione di Roma conclusosi a Mentana; 1889-94, staccatosi da G. Mazzini e fedele a G. Garibaldi, è consigliere comunale a Milano; 1898-1902, ancora consigliere comunale a Milano. – Pflüger, Eduard Friedrich Wilhelm (Hanau 1829-Bonn 1910) fisiologo e naturalista tedesco, compì gli studi di medicina sotto la guida di J.P. Müller e di E. Du Bois-Reymond, laureandosi con una tesi sui nerVI splancnici 1859, viene chiamato a Bonn alla cattedra di fisiologia, come successore di H.L. von Helmholtz Il glicogeno (1905, raccolta delle sue ricerche già apparse nel 1893). – Ponson du Terrail, Pierre Alexis visconte di (Montmaur, Grenoble 1829-Bordeaux 1871) scrittore francese. vedi I Patiti del Giallo. – Riccardi di Lantosca, Vincenzo (Rio de Janeiro 1829-Ravenna 1887) poeta italiano, figlio di un nobile di Oneglia, esule a Rio de Janeiro per aver partecipato ai moti del 1821; tornò ragazzo in Italia 1854, si laurea a Torino ed insegna poi materie letterarie nelle scuole medie chiudendo la carriera col grado di provveditore agli studi Dall'Alpi all'Adriatico: stornelli italiani (1860) I campi di Magenta la notte del 4 giugno (1868) Isole deserte (1877, liriche) Pape Satàn Aleppe (1882, quartine) Pipetto ossia il regno di Saturno (1886, prima e unica parte insieme al Sommario della seconda; vuole essere una satira feroce dell'Italia corrotta post Unità; pur essendo macchinoso e disorganico, contiene efficaci caricature di affaristi e di politicanti senza scrupolo; è una delle testimonianze più incisive della "delusione risorgimentale". – Taglialatela, Pietro (Mondragone, Caserta 7 gennaio 1829 – Roma 23 settembre 1913) sacerdote e poi pastore protestante, filosofo e scrittore italiano; studia al Seminario vescovile di Sessa (Caserta); ordinato sacerdote, insegna teologia (1852-56) al Seminario vescovile di Cava dei Tirreni (Salerno); 1860, lasciato il sacerdozio, tenta di arruolarsi nelle truppe di G. Garibaldi, per poi decidere di predicare nell'Italia meridionale i nuovi ideali del movimento unitario; 1861, è nominato professore di teologia all'Università di Napoli; a seguito della soppressione di tale cattedra apre, sempre a Napoli, una scuola privata; incomincia da questo periodo a riscoprire lo studio e la saggistica, in particolare riprendendo e sposando le tesi di Vincenzo Gioberti, che lo avevano affascinato in gioventù. Su questo indirizzo filosofico è stato imperniato il manuale Istituzioni di Filosofia (Napoli 1864, Tip. all'Insegna del Diogene) [Manuale imperniato sull'indirizzo filosofico di Vincenzo Gioberti. Seppur non prescelto come testo d'insegnamento liceale, in quanto particolarmente complesso, riceve le lodi di Bertrando Spaventa.] Apologia delle dottrine filosofiche di V. Gioberti (Napoli 1867, Tip. all'Insegna del Diogene) La scienza, la vita e Francesco de Sanctis (Napoli 1872, discorso, Tip. all'insegna del Diogene) Giuseppe Garibaldi (Roma 1872, conferenza, La Speranza) non manca, in seguito, avendo aderito al protestantesimo, di compiere opere missionarie, in particolare in Puglia e in Abruzzo; 1886, compie un viaggio di Pescasseroli; Il Papa-re nelle profezie e nella storia (Roma 1902, La Speranza) Postumi: In Dio. Saggi, discorsi, frammenti di filosofia cristiana (Roma 1927, La Speranza) Fede, speranza e carità. Meditazioni (Roma 1927, La Speranza) Teoria evangelica della vita (Roma 1929, La Speranza) [Giovani Gentile lo definisce «pensatore robusto di schietta vena speculativa». Benedetto Croce segnala come egli sia considerato, assieme a Bonaventura Mazzarella e Enrico Caporali, fra le «menti più forti del movimento protestante in Italia». Secondo Gangale, nel suo Revival, egli è stato, prima di passare alla Chiesa garibaldina di A. Gavazzi, «il più intelligente giobertiano». Ma in fondo, secondo Carlo Falconi, nel suo Gli Spretati, egli è rimasto sempre tale anche dopo.] – Tamayo y Baus, Manuel (Madrid 1829-1898) autore drammatico, figlio di attori, cominciò a scrivere per il teatro appena undicenne; 1884, già membro dell'Accademia spagnola, diventa direttore della Biblioteca Nazionale di Madrid; Juana de Arco (1847, Giovanna d'Arco, da F. Schiller) Angela (1853, da F. Schiller) Virgilio (1853) Locura da amor (1855 Follia d'amore, sulla figura della regina Giovanna la Pazza) La bola de nieve (1856 La palla di neve) Lo positivo (1862, L'elemento positivo) Lances de honor (1863, Duelli d'onore) Un drama nuevo (1867, Un dramma nuovo, suo capolavoro, che introduce il tema e la tecnica del "teatro nel teatro"). – Visconti-Venosta, Emilio (Milano 1829-Roma 1914) politico italiano, aderì in gioventù al movimento mazziniano; [Fratello di Giovanni (1831-1906).] 1853, dopo il fallito tentativo insurrezionale, si stacca dal movimento e professa un liberalismo moderato; 1861, deputato della destra storica al parlamento italiano; 1863 marzo-settembre 1864, ministro degli esteri nel "gabinetto Minghetti, partecipa alle trattative che conducono alla convenzione del 15 settembre 1864, l'atto diplomatico tra Italia e Francia che porta al trasferimento della capitale da Torino a Firenze; 1866 giugno-maggio 1867, ministro degli esteri; 1869 dicembre-marzo 1876, ministro degli esteri fino alla caduta della destra; nei confronti della Germania avvia un processo di avvicina mento mirante ad ottenere buoni rapporti politici e diplomatici, senza però impegnare l'Italia in un'alleanza diretta; 1896, marzo, ministro degli esteri, dopo la caduta di F. Crispi, nel governo del marchese di Rudinì avvia un processo di distensione verso la Francia diretto ad attenuare non solo le conseguenze della politica antifrancese di F. Crispi, ma anche le ripercussioni della Triplice alleanza sulla posizione internazionale dell'Italia; 1906, a suggellare la nuova fase di rapporti italo-francesi e italo-tedeschi, viene inviato quale rappresentante italiano alla conferenza di Algeciras dove svolge un'abile e fortunata opera di mediazione tra le potenze. |
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