1940
Gennaio
1°, A. Hitler emana l' "Ordine fondamentale n. 1"
nel quale dice in sostanza che i comandi devono sapere di questioni
segrete solo quel tanto che basta per l'esecuzione dei loro compiti.
22, un sottomarino tedesco
silura il cacciatorpediniere britannico Exmouth presso la
costa scozzese: nessun superstite.
29-2 febb.,
la decisione dei governi britannico e francese di correre in aiuto
dei finlandesi, ponendo così sotto controllo anche il Baltico settentrionale
e le miniere svedesi di ferro di Gallivare, è superata; infatti
le armate sovietiche lanciano una nuova offensiva contro le linee
finlandesi dell'istmo di Carelia con grandi concentramenti d'artiglieria,
aggiramenti sulla superficie ghiacciata del Baltico e impiego di
paracadutisti; in poche settimane la resistenza delle truppe del
mar.llo C.G.
Mannerheim viene infranta;
occupate Salla, Summa, Viipuri (Vyborg) e le isole Koivisto.
Febbraio
16, la nave trasporto tedesca Altmark viene
abbordata in acque norvegesi dal cacciatorpediniere britannico Cossack
che libera 314 marinai inglesi prigionieri;
per il governo britannico questo episodio costituisce la prova che
i tedeschi Violano la neutralità norvegese, sfruttandola
per i propri movimenti navali.
23-19
marzo, F.D.
Roosevelt invia in Europa il sottosegretario di stato
americano Sumner Welles per un estremo
tentativo di mediazione, che fallisce.
Marzo
12, trattato di pace finno-sovietico: mentre
la Finlandia accetta le richieste sovietiche dell'ottobre precedente
i sovietici ottengono concessioni territoriali in Carelia, diritti
di transito e la base navale di Hango in affitto.
18, in un incontro al Brennero,
A. Hitlercomunica a B.
Mussolinila decisione di attaccare sul fronte occidentale;
il dittatore italiano assicura al collega tedesco che presto anche
l'Italia entrerà in guerra.
20, Parigi, si dimette il governo
Daladier; Paul Reynaud è
il nuovo primo ministro francese.
Aprile
5, A.N. Chamberlain in un discorso alla Camera dei Comuni afferma
che i tedeschi non hanno saputo approfittare della loro superiorità
iniziale! Pronuncia anche la frase: «I
tedeschi hanno perduto l'autobus!
9, [Operazione Fall Weseruebung]
A. Hitler inizia la seconda fase della Blitzkrieg
[guerra lampo], occupando la Danimarca e iniziando l'invasione della
Norvegia con sbarchi a Narvik, Trondheim, Bergen, Stavanger e Moss;
il governo norvegese proclama la mobilitazione generale;
l'Italia è informata solo ad operazione avvenuta.
9-14,
nelle prime ore l'aeroporto di Sola, vicino a Stavanger, viene attaccato
dai Messerschmitt 110,
immediatamente prima della discesa di truppe paracadutiste;
l'unica squadriglia caccia norvegese che è di base a Fornebu,
vicino a Oslo, e ha a disposizione nove vecchi biplani Gloster
Gladiator, fa del suo meglio riuscendo ad abbattere due o
tre Heinkel 111,
prima che pesanti formazioni di bombardieri tedeschi bimotori attacchino
l'aeroporto; quattro Gloster
Gladiator vengono distrutti al suolo mentre stanno rifornendosi
e gli altri cinque vengono abbattuti uno dopo l'altro nel corso
di un breve combattimento; nel frattempo gli Junkers 52, nonostante
l'intenso fuoco contraereo, cominciano ad atterrare all'aeroporto
sbarcandovi contingenti di fanteria;
i tedeschi occupano Oslo; collabora con loro il capo dei fascisti
norvegesi, Vidkun
Quisling, che costituirà un governo collaborazionista
sotto il controllo tedesco;
navi da guerra britanniche minano il Mare del Nord e il Baltico.
13, battaglia tra navi
tedesche e britanniche nelle acque di Narvik: affondati otto caccia
e un sottomarino tedeschi.
14-19,
truppe britanniche e francesi sbarcano in Norvegia a nord di Narvik,
a Namsos, ad Andalsnes e sulle isole Fær Oer;
16, Erhard
Milch giunge a Oslo per assumervi il comando superiore della
V Luftflotte e dirigere tutte le operazioni aree della
campagna;
[tre settimane più tardi lascierà il comando della
V Luftflotte al gen. Stumpff
che lo terrà fino al 1944]
17, i tedeschi riescono
a sbarcare in Norvegia (prevenendo gli inglesi che vi sbarcheranno
48 ore dopo) ed occupano tutti i porti ed aeroporti norvegesi;
22, i tedeschi riportano
una vittoria nella battaglia di Lillehammer contro il corpo di spedizione
alleato in Norvegia.
24-30,
il corpo di spedizione alleato è costretto a ritirarsi davanti
all'avanzata tedesca verso il centro della Norvegia; i tedeschi
occupano Dombas;
28, le truppe alleate riconquistano
Narvik;
30-3 mag.,
le truppe alleate lasciano la Norvegia meridionale e si reimbarcano
ad Andalsnes.
Fine aprile: truppe italiane e tedesche occupano definitivamente
la Jugoslavia. Viene offerto al re d'Italia il Regno di Croazia.
Tutta la provincia di Lubiana viene annessa all'Italia.
Maggio
7, l'invasione tedesca della Norvegia centro-settentrionale
è compiuta: solo Narvik resta sotto controllo alleato.
Intanto dal nord dell'Olanda alla frontiera tedesco-franco-svizzera,
su di un fronte di 640 chilometri, 136 divisioni tedesche aspettano
l'ordine di attacco.
Sono presenti anche le Waffen SS.
Il reggimento Leibstandarte SS "Adolf Hitler" e
il 3° reggimento Der Führer, distaccato dalla SS
Verfügungsdivision, si trovano davanti alla frontiera olandese.
Il resto della SS Verfügungsdivision è
dislocato presso Münster, pronto a marciare a sua volta verso
l'Olanda dopo che le difese del paese saranno sfondate.
La SS Totenkopfdivision è a Tubinga, dietro il fronte
del Reno superiore.
9, tutti i reparti vengono
messi in stato d'allerta; la parola "Dantzig",
comunicata la sera a tutti i capi responsabili, significherrà
che l'attacco avrà luogo l'indomani mattina all'alba per
tutto il fronte;
la notte, il treno speciale del Führer attraversa la
Germania in direzione della frontiera belga per giungere all'alba
del mattino seguente nel nuovo comando generale, posto a circa 35
km a sud est di Bonn; la linea del fronte è lunga 740 km,
dall'estuario dell'Ems sulla costa del Mare del Nord, sino alla
frontiera svizzera di Basilea;
10-22
giugno, "campagna di
Francia".
[Operazione Fall Gelb]
Il piano tedesco per l'offensiva contro le forze franco-britanniche
schierate al confine franco-tedesco prevede l'attacco del grosso
delle divisioni corazzate attraverso la regione montuosa delle Ardenne,
scarsamente difesa perché ritenuta dai francesi invalicabile dai
mezzi corazzati.
Per questa operazione la Luftwaffe
dispone di 3.500 aerei ripartiti in varie unità, dipendenti
in parte dalla 2ª Luftflotte di Kesselring
ed in parte dalla 3ª Luftflotte di Hugo
von Sperrle. Le due Luftflotten sono a loro volta
suddivise nei cinque Fliegerkorps (di circa 750 aerei ciascuno)
con a capo rispettivamente:
- VIII, Wolfram von Richthofen;
- IV, Keller,
- I, Gravert,
- V, von Greim,
- II, Bruno Loerzer.
L'aeronautica francese può opporre circa ventiquattro gruppi
di caccia monoposto e sei squadriglie di bimotori da caccia pesante
Potez 631, per un
totale di circa 800 aerei rinforzati dai due Squadrons
da caccia Gloster Gladiator
e dai quattro Squadrons (portati a 10 il 10 maggio) di Hurricane
della RAF, dipendenti dal Corpo di Spedizione Inglese.
[In quanto alle forze da bombardamento, i piloti francesi e inglesi
della specialità, nel vano tentativo di bloccare durante
i primi giorni l'invasione tedesca, si fanno letteralmente decimare.
Ad esempio la Forza Aerea Avanzata d'Assalto della RAF, che
il 10 maggio dispone di 135 Battle
e Blenheim, a mezzogiorno
del 12 è ridotta a soli 72 aerei efficienti di cui entro
il 14 del mese 40 saranno andati perduti). I caccia di normale dotazione
bellica per l'Armée de l'Air sono il Morane-Saulnier
406, il Curtiss Hawk
75 A e il nuovo Devoitine
520.
Il servizio Aeronautico Militare Olandese dispone ed ha mobilitato
circa 132 aerei efficienti, comprendendo in tal numero anche
quaranta vecchi ricognitori del tipo Fokker
C.V. e C.X.
e Koolhoven F.K. 51.
I più moderni aerei da combattimento olandesi sono il biposto
leggero d'assalto Fokker
B.1A ed il piccolo caccia monoposto Fokker
D. XX. 1; si tratta in entrambi i casi di ottimi velivoli
presenti in numero estremamente limitato (al momento dell'attacco
tedesco sono infatti in servizio presso i reparti solo ventitré
Fokker B.1A, mentre
i più numerosi Fokker
D. XX. 1 si trovano comunque in una grave situazione di inferiorità,
sia per la limitata velocità massima, 520 km all'ora, sia
per l'insufficiente armamento).
I reparti olandesi da bombardamento dispongono invece di due soli
moderni tipi di velivoli: il Fokker
T.V. da bombardamento medio, di cui solo otto unità
sono già state consegnate ai reparti, e il biposto d'assalto
Douglas DB. 8 A-3 N,
diciotto dei quali sono stati acquistati solo di recente dagli Stati
Uniti.
ore 04:30, le forze corazzate del gen. H.
Guderian, con l'appoggio di truppe aviotrasportate, partono
all'offensiva iniziando l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e
del Lussemburgo;
un gruppo di combattimento della Leibstandarte SS "Adolf
Hitler", che aveva preso posizione davanti al posto di
frontiera della città olandese di De Poppe, si lancia all'attacco,
ha ragione dei soldati olandesi, taglia i fili che dovevano far
saltare le cariche di esplosivo poste sotto il ponte e libera il
passaggio per facilitare ai veicoli della colonna SS l'ingresso
in territorio nemico. Un po' dappertutto si ripete la stessa scena.
In qualche ora la Leibstandarte SS "Adolf Hitler"
percorre 110 chilometri e raggiunge il suo obiettivo, la città
di Zwolle, capitale della provincia di Overyssel. Le SS tengono
saldamente due ponti sull'Yssel, dove sfilano senza interruzione
i convogli di fanteria e di artiglieria. Intanto gli olandesi hanno
avuto il tempo di far saltare parecchi ponti. Ma una compagnia della
Leibstandarte riesce ad infiltrarsi verso sud, a raggiungere
la cittadina di Hooen e a catturare la maggior parte dei difensori.
Un'altra compagnia SS prosegue il cammino per più
di 70 km e fa 127 prigionieri. La sera stessa il suo comandante,
l'Obersturmführer Kras
riceve la Croce di ferro di prima classe. È il primo ufficiale
a ricevere questa decorazione sul campo di battaglia.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler" viene
in seguito ritirata da questo settore e inviata a sud, dove si unisce
alla 9ª Panzerdivision e alla SS Verfügungsdivision
comandanta dal gen. P.
Hausser che si apprestano a marciare su Rotterdam.
11, Olanda, mezzogiorno,
il XVI Corpo corazzato del gen. Erich Hoepner
passa a pieno motore sui due ponti rimasti intatti, mentre in cielo
ondate di Stuka sorvolonano
le colonne tedesche, precipitandosi ad eliminare ogni ostacolo all'avanzata;
le truppe tedesche occupano Arnhem e Maastricht; strenua resistenza
a Rotterdam.
Nello stesso tempo il reggimento SS Der Führer, marciando
alla testa della 207ª divisione di fanteria motorizzata, sorpassa
Arnheim e poi, nei giorni che seguono, sfonda la "linea Grebbe"
e raggiunge Utrecht.
Davanti all'avanzata delle truppe tedesche, la VII Armata francese
del gen. Giraud, che forma l'ala sinistra
del dispositivo francese, riceve l'ordine di convergere verso nord
per fermare l'offensiva. Attaccata dall'aviazione, essa si scontra
con la fanteria SS e con i panzer e deve indietreggiare verso
Breda; bombardamenti di città francesi;
il governo di A.N. Chamberlain si dimette.
W. Churchill è nominato primo ministro di un governo
di coalizione dei tre maggiori partiti.
Sbarco britannico in Islanda. 13, divisioni blindate
tedesche provenienti dalle Ardenne belghe si presentano dinanzi
a Sedan, forzano d'impeto il passaggio della Mosa travolgendo
le deboli resistenze francesi e proseguono la loro avanzata in profondità
determinando il crollo dello schieramento franco-britannico;
i francesi ripiegano su Anversa attraverso Flessingue.
Tuttavia Rotterdam resiste.
Il comandante tedesco vorrebbe farla finita con quest'isola di resistenza
poiché ha bisogno della 9ª Panzerdivision e delle
unità SS da lanciare nella campagna di Francia. H. Göring decide di lanciare i bombardieri in picchiata
del IV Fliegerkorps (temporaneamente aggregato alla 2ª
Luftflotte di Kesselring) contro
i capisaldi di difesa posti intonro alla città.
Mentre la Luftwaffe riceve
l'ordine di radere al suolo Rotterdam, la SS Leibstandarte
ha l'ordine di attaccare subito dopo la fine del bombardamento;
la sera la regina Guglielmina d'Olanda
ed il governo lasciano l'Aja su due caccia torpediniere inglesi
per raggiungere Londra;
intanto al Quartier Generale della Luftwaffe,
mutata l'idea circa l'impiego degli Stuka,
H. Göring finisce per ordinare a Kesselring
di eseguire un incursione "a tappeto;
14, mattino, il
54° Kampfgeschwader con i suoi Heinkel
111 da bombardametno medio, si accinge al decollo con obiettivo
il centro di Rotterdam;
poco dopo il mezzogiorno, un ufficiale olandese, il capitano
Bakker, giunge al comando d'armata
del gen. Rudolf Schmidt per negoziare
la resa di Rotterdam e un'ora dopo fa ritorno in città recando
le dettagliate condizioni imposte dai tedeschi; sapendo dell'imminente
bombardamento aereo, il gen. Rudolf Schmidt
ordina immediatamente che siano lanciati i razzi rossi per arrestare
gli aerei incursori… ma è troppo tardi;
ore 15:30,mentre sono in corso trattative per consentire
alla popolazione civile di evacuare la città, comincia
il bombardamento di Rotterdam: in un quarto d'ora le bombe lanciate
dalle formazioni di Heinkel
111 uccidono 800 civili [altre fonti parlano di 1.500
morti, altre ancora di 8.000], ne feriscono migliaia e lasciano
80.000 senza tetto; il centro storico è raso al suolo;
inoltre, poiché le bombe hanno colpito anche una fabbrica
di margarina, l'olio ed i grassi incendiati cooperano ad alimentare
un mare di fiamme che imperversa per molte ore, sopraffacendo i
servizi antincendio.
Mentre le Waffen SS penetrano tra le rovine,
una colonna della Wehrmacht, agli ordini del gen. K.
Student, comandante delle truppe aerotrasportate, e del
tenente col. Choltitz, raggiunge
a sua volta la città. Ad essa il generale olandese comandante
della guarnigione, si arrende.
La sera il comandante in capo olandese, gen. Winkelmann,
dirama un comunicato circa l'avvenuta resa.
Belgio
Lo stesso giorno i tedeschi occupano Liegi;
gli apprestamenti difensivi alla frontiera di questo piccolo Paese
sono apparentemente formidabili perché consistono di poderosissime
fortificazioni, tra le quali il dispositivo trincerato di Eben
Emael a nord di Liegi, che viene considerato come la più
moderna inespugnabile fortezza del mondo. [vedi:K.
Student]
15, la SS Leibstandarte
entra all'Aia mentre J.
Dietrich occupa Delft e si unisce alla 22ª divisione
aerotrasportata, arrivata il giorno dell'attacco.
Dopo una sfilata ad Amsterdam essa viene mandata subito dopo in
Francia.
di fronte alla minaccia di nuovi bombardamenti sulle città
l'esercito olandese capitola;
il gen. P.
Hausser e la sua SS Verfügungsdivision, rafforzata
dalla fanteria della Wehrmacht, ricaccia in mare gli ultimi
elementi francesi e olandesi che tenevano ancora le coste;
i carri armati di E.
Rommel sfondano le difese francesi a Philippeville;la
battaglia prosegue nel Belgio e nel nord della Francia;
16, la SS Totenkopfdivision
abbandona Kassel in direzione di Le Cateau, dove E.
Rommel si appresta ad attaccare Cambrai a capo della
7ª Panzerdivision;
la divisione "Testa di morto" deve rafforzarlo e ripulire
la regione. Nel corso dei combattimenti, spesso accaniti, le
Waffen SS
subiscono le loro prime perdite: 16 morti e 53 feriti.
Il governo belga si trasferisce da Bruxelles a Ostenda;
17, i tedeschi occupano
Bruxelles, Lovanio e Malines;
18, in Belgio le truppe tedesche
occupano Anversa e Ostenda;
M.
Weygand nuovo capo di S.M. dell'esercito francese; sostituisce
M.-G.
Gamelin;
20, le truppe tedesche
occupano Amiens e raggiungono la costa della Manica ad ovest di
Abbeville e alla foce della Somme, tagliando dal resto dell'esercito
francese 40 divisioni, tra le quali figurano unità belghe
e inglesi: il grosso del corpo di spedizione britannico è
isolato dall'esercito francese;
21, contro il dispositivo tenuto
dalla 7ª Panzerdivision e dalla SS Totenkopfdivision
viene lanciato un contrattacco alleato. Di fronte all'iniziativa
franco-britannica le Waffen SS perdono la testa e
battono in ritirata subendo serie perdite in uomini e materiale.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler", proveinete
dall'Olanda, riesce a ristabilire la situazione respingendo parecchi
attacchi francesi.
23-25, (battaglia di Dunkerque)
le forze tedesche raggiungono il mare all'altezza di Abbeville,
occupano Boulogne e Calais tagliando in due il dispositivo alleato
e chiudendo il corpo di spedizione inglese del gen. J.S.
Gort e la I armata francese in una sacca tra le foci della
Somme e il confine olandese, nella zona di Dunquerque;
mentre le unità alleate che sono state respinte cercano di
raggiungere Dunkerque, truppe inglesi e francesi ricevono l'ordine
di contenere l'assalto tedesco. Per annientare queste retroguardie
la SS Verfügungsdivision riceve l'ordine di attaccare
con due reggimenti nella foresta di Nieppe, profonda più
di otto chilometri.
Il terzo reggimento della divisione SS Deutschland prosegue
l'offensiva in compagnia della 3ª Panzerdivision e della
SS Totenkopfdivision.
Dal momento in cui iniziano la loro avanzata, le Waffen SS
si scontrano contro una resistenza perfettamente organizzata. Così
le perdite tedesche sono ben presto molto rilevanti. Poiché
"i suoi uomini si stanno facendo uccidere come conigli",
lo S.M. della divisione manda subito un messaggio radio al comando
generale delle SS a Berlino per chiedere di mandare
al più presto il rinforzo di artigleria pesante; P.
Hausser chiede inoltre l'invio di "ufficiali di
riserva" poiché il numero degli ufficiali uccisi in
combattimento è impressionante…
[Ma se le Waffen SS e la SS Verfügungsdivision
dimostrano in combattimento coraggio spesso temerario, la SS
Totenkopfdivision darà nel nord della Francia un saggio
del ruolo che ricoprirà nel corso della guerra. Ad essa si
devono infatti le prime esecuzioni sommarie di prigionieri,
che saranno conosciute nella Storia sotto il nome di "massacro
del Paradiso".]
26-4 giugno,
la SS Totenkopfdivision riceve l'ordine di superare il canale
di La Bassée, vicino a Bethune. Il canale forma in questo
posto un'ansa che obbliga gli assalitori a oltrepassarlo due volte.
Per passare una prima volta il canale le SS devono subire
il fuoco delle unità britanniche che tengono questa parte
del fronte. Esse registrano 44 morti, 144 feriti e 11 dispersi.
Da parte inglese le perdite sono ugualmente molto pesanti;
27, il superamento della
seconda linea è altrettanto difficile ma finalmente le SS
riescono a circondare un centinaio di uomini del 2° "Royal
Norfolk" intorno alla fattoria del Paradiso. Gli inglesi
che hanno ricevuto l'ordine di resistere il più a lungo possibile
per permettere al resto della loro divisione di ripiegare, rifiutano
di arrendersi. Dopo molteplici assalti la 4ª compagnia del
primo battaglione del 2° reggimento Totenkopf comandana
dall'SS Obersturmbannführer Fritz
Knochlein riesce a costringere alla resa i sopravvissuti,
ormai per la maggior parte feriti.
Allineati contro un muro, dopo essere stati perquisiti, vengono
uccisi con due mitragliatrici.
[(Secondo lo scrittore Reitlingen).
Dopo i fatti lo S.M. di Hoeppner che comanda il 16° corpo d'armata
chiede l'apertura di una inchiesta. Subito arriva al Paradiso il
col. Gunther d'Alquen come corrispondente
di guerra della sezione propaganda della Wehrmacht. Egli
vede i cadaveri e gli viene giustificato il massacro, con l'affermazione
che i fuciliati si erano serviti durante la battaglia di pallottole
dum-dum. Ma l'SS Obergruppenführer Th.
Eicke rimanda l'inchiesta a più tardi e Fritz
Knochlein non sarà mai giudicato dal consiglio di
guerra. Anzi, nel 1944 comanderà un reggimento di volontari
SS norvegesi che opera in Curlandia e riceverà nel
dicembre dello stesso anno la Croce di cavaliere della Croce di
ferro col grado di tenente col..
Secondo un'altra testimonianza (sempre a guerra finita), dopo il
massacro l'SS Gruppenführer K.
Wolff, capo dello S.M. personale di H.
Himmler, ispezionando la fattoria del Paradiso
osserva soltanto che restano ancora troppi cadaveri SS da
sotterrare.
Secondo gili archivi delle SS, H.
Himmler non è mai intervenuto in questo
affare, né per condannare la carneficina né per appoggiare
le Totenkopf.
Gli archivi delle SS infatti non menzionano affatto questo
fatto.
Solamente due uomini, che sono riusciti a fuggire, testimonieranno
al processo di Norimberga; Fritz Knochlein
sarà condannato a morte il 25 ottobre 1948 e impiccato.]
battaglia ed evacuazione di Dunkerque:
234.000 soldati inglesi e 112.000 francesi vengono trasportati in
Inghilterra con ogni possibile mezzo navale (circa 700 unità tra
cui barche da pesca e da turismo, di cui ne vengono affondate più
di 200);
l'operazione costa agli alleati gravi perdite (70.000 tra morti,
feriti e prigionieri) ma permette di mantenere intatto il nucleo
dell'esercito britannico, vanificando i piani tedeschi di invasione
dell'Inghilterra;
tutti gli armamenti e i mezzi di trasporto vengono abbandonati;
27, nonostante l'opposizione
del governo, il re del Belgio Leopoldo III
firma la resa senza condizioni;
nella "sacca di Dunkerque" (Fiandre occidentali,
un corridoio lungo meno di 50 miglia e largo 15) si trovano bloccate
le nove divisioni del Corpo di Spedizione Inglese e dieci divisioni
della Prima Armata francese;
il gen. Kesselring incarica di distruggere
le forze alleate rinchiuse nella sacca, tre Fliegerkorps
con i loro comandanti:
- I, gen. Grauert,
- IV, gen. Keller,
- VIII, gen. Wolfram von Richthofen;
nell'operazione sono largamente impiegati Junkers
87 e 88 scortati
da caccia Messerschmitt
109; le tre unità aeree vengono impiegate con l'approvazione
di Jeschonnek in una lunghissima serie
di azioni;
Operazione Dinamo: un'intera flotta di circa 850 natanti
di ogni tipo e dimensione, di cui molti di proprietà privata,
fa rotta sul piccolo porto della Manica ormai sottoposto ad un costante
fuoco di artiglieria pesante; nel primo giorno vengono salvati circa
7.000 soldati;
28, capitola l'esercito
belga;
nella "sacca di Dunkerque" altri 17.800 soldati vengono
messi in salvo;
29-31,
le truppe tedesche occupano Ypres;
nella "sacca di Dunkerque" altri 47.300 soldati vengono
messi in salvo;
30, nella "sacca
di Dunkerque" altri 53.800 soldati vengono messi in salvo;
31, mentre nella "sacca
di Dunkerque" altri 68.000 soldati vengono messi in salvo,
i tedeschi entrano a Lilla;
[Le incursioni aeree tedesche anche se sono riuscite ad ostacolare
il reimbarco inglese non lo hanno mai bloccato mettendo così
in evidenza le deficienze della Luftwaffe
incapace da sola di decidere l'esito di una battaglia; bisogna sottolineare
tuttavia che dai serbatoi di carburante delle raffinerie di Dunkerque,
incendiati dal bombardamento, saliva incessantemente fino a 5.000
metri un fumo denso e oleoso che spesso copriva la zona sottraendola
alla vista dei piloti; inoltre il mare era disseminato di centinaia
di piccoli natanti che non costituivano certo un bersaglio facile
dall'aria; la stessa sabbia della spiaggia, neutralizzava e riduceva
gli effetti delle bombe, salvando molte vite.]
Giugno
1°, la battaglia aerea giunge alla fase più
acuta: la caccia inglese viene totalmente impegnata da quella avversaria
ed i bombardieri tedeschi riescono ad affondare dieci navi, tra
cui tre cacciatorpediniere. Entrambe le parti perdono trenta aerei.
Mentre Kesselring tenta il tutto e
per tutto pur di boccare il reimbarco degli inglesi, lo sforzo poderoso
della Luftwaffe
si risolve in un fallimento; alla fine della giornata altri 64.000
soldati inglesi sono riusciti a lasciare la spiaggia di Dunkerque;
quando la Luftwaffe
rinuncia al tentativo di bloccare l'Operazione Dinamo, 338.226 inglesi
e francesi sono riusciti a reimbarcarsi per l'Inghilterra;
[Dal 10 maggio in poi la RAF (Royal Air Force) ha
perso un migliaio di aerei ma nello stesso periodo i tedeschi ne
hanno perso il doppio!]
3-4,Operazione Paula:
bombardamento aereo di Parigi: circa 1000 morti tra i civili;
realizzata sulla base di pesanti incursioni aeree sugli aeroporti
e sulle industrie aeronautiche, site in prossimita di Parigi, porta
all'eliminazione definitiva dell'Armée de l'Air ad
opera della Luftwaffe:
abbattimento di oltre un centinaio di aerei francesi e la distruzione
di altrettanti al suolo, contro la perdita di soli venticinque o
trenta aerei tedeschi;
5-6, offensiva tedesca, con
tutte le sue 143 divisioni schierate sull'intero fronte da Abbeville
all'Alto Reno, sulla Somme e sull'Aisne: le difese francesi (linea
Weygand) sono sfondate in più punti e centinaia di carri
armati tedeschi si dirigono verso Parigi; Ch.
De Gaulle è nominato daPaul
Reynaud sottosegretario di stato per la difesa nazionale.
8-9, resa della Norvegia;
gli ultimi reparti alleati lasciano Narvik; re Haakon
VII e il governo norvegese si rifugiano in Gran Bretagna;
i tedeschi occupano Rouen.
10,Entrata in guerra
dell'Italia. B.
Mussolini, convinto di un conflitto breve e vittorioso,
sceglie di intraprendere una "guerra parallela" a fianco
di A. Hitler; nonostante il parere contrario di P.
Badoglio, dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna.
Per ritorsione Genova subisce il primo di numerosi bombardamenti
a opera della flotta inglese e francese.
Il governo francese si trasferisce a Tours.
11, Australia, Nuova Zelanda,
Canada e Sudafrica dichiarano guerra all'Italia;
bombardamenti aerei britannici su Torino e su installazioni militari
italiane in Africa;
bombardamenti italiani su Malta;
Vittorio Emanuele III nomina B.
Mussolini capo supremo delle forze armate italiane.
12-13, le truppe tedesche passano
la Marna, sfondano le linee francesi a Epernay e accerchiano Parigi;
14, nelle prime ore del
mattino i tedeschi entrano a Parigi; il governo francese si trasferisce
da Tours a Bordeaux; i tedeschi occupano Le Havre;
14-16, la "linea Maginot"
viene sfondata in più punti.
16, il presidente del
consiglio Paul Reynaud si dimette perché
contrario alla firma dell'armistizio con i tedeschi; gli succede
il mar.llo Ph.
Pétain;
La RAF si ritira dalle basi francesi.
Il transatlantico Lancastria, con 5000 militari britannici
a bordo, viene bombardato e incendiato nel porto francese di Saint-Nazaire:
oltre 3000 i morti.
17, Ph.
Pétain ordina alle truppe francesi la cessazione
delle ostilità e chiede trattative di pace;
i tedeschi occupano Digione, Metz, Orléans, Colmar, Cherbourg,
Caen, Rennes, Vichy, Strasburgo…
la Russia invade Estonia, Lettonia, Lituania;
18, Monaco, incontro tra A. Hitler, B.
Mussolini, J.
von Ribbentrop e G.
Ciano per discutere il destino della Francia; Ch.
De Gaulle incita i francesi alla resistenza da Radio
Londra.
20-21,
fallisce un tentativo di offensiva italiana contro la Francia nelle
Alpi occidentali; l'Italia ha fatto in tempo a combattere
solo 12 giorni;
per rifarsi, B.
Mussolini ordina a I.
Balbo di tenersi pronto a invadere l'Egitto e conquistare
il Canale di Suez.
21, nel pomeriggio, vicino
alla foresta di Compiègne, nel vecchio vagone ristorante
(fatto arrivare sul posto dal museo parigino) dove era stata firmata
la resa tedesca l'11
novembre 1918, A. Hitler detta ai plenipotenziari francesi le condizioni
di pace.
22, Ph.
Pétainfirma, sullo stesso vagone ferroviario dove
venne firmata la resa della Germania dopo la sconfitta nella guerra
1915-18, nella foresta di Compiègne, l'armistizio con i tedeschi;
l'Alsazia-Lorena viene annessa alla Germania, mentre passa sotto
occupazione tedesca il territorio posto a nord e a ovest della linea
"Ginevra-Dôle-Moulins-Tours-Mont de Marsan-Pirenei";
l'esercito francese in territorio metropolitano è di fatto
neutralizzato, la marina da guerra viene disarmata, ma non consegnata;
le colonie restano sotto il controllo del governo di Ph.
Pétain;
22-25,
le truppe tedesche completano l'occupazione della costa atlantica
francese.
[Piloti e vittorie aeree tra il 10 maggio e il 21 giugno:
. Wilhelm Balthasar, in forza allo
Jagdgeschwader Richthofen, ventidue,
. Adolf Galland, il cui Geschwader
è aggregato all'VIII Fliegerkorps di Wolfram
von Richthofen, diciassette,
. von Bulow, comandante dello Jagdgeschwader
Richthofen, ?,
. Helmuth Wick, ?,
. Werner Molders, comandante del Gruppo
del 53° Jagdgeschwader, venticinque.]
24, Roma, a Villa Incisa
all'Olgiata, viene firmato l'armistizio franco-italiano; poco dopo
la mezzanotte cessano le ostilità sulle Alpi occidentali;
l'Italia occupa Mentone, cittadina francese di confine;
25, Francia, quando interviene
il "cessate il fuoco" la SS Verfügungsdivision
e la SS Totenkopf si trovano vicino a Bordeaux, dirette verso
la frontiera spagnola; la Leibstandarte SS "Adolf Hitler"
si trova nella regione di Santo Stefano (e dovrà risalire
a nord per rispettare la linea di demarcazione) e la SS Polizeidivision
rimane come riserva del gruppo di armate A sulla Mosa.
L'Armata Norvegia-Finlandia settentrionale, comandata dal col.
gen. von Falkenhorst, già Gruppo
XXI, da ora viene chiamata "Armata Norvegia".
27, il comandante in capo delle
truppe francesi in Siria accetta l'armistizio.
28, la Romania cede al'Unione
Sovietica i territori della Bessarabia e della Bucovina settentrionale.
A Tobruk, in Libia, la contraerea italiana abbatte per errore l'aereo
del governatore della colonia I.
Balbo.
30, truppe tedesche occupano
l'isola di Guernesey;
si arrendono ai tedeschi gli ultimi reparti francesi della linea
Maginot; complessivamente, nella campagna di Francia, i tedeschi
hanno fatto quasi 2 milioni di prigionieri;
Luglio
1°, Ph.
Pétain costituisce a Vichy un governo collaborazionista
sostenuto dai tedeschi; truppe tedesche occupano l'isola di Jersey.
Il gen. R.
Graziani è nominato governatore della Libia.
2, il Comando Superiore della
Luftwaffe emana gli ordini
per la campagna d'Inghilterra;
molti degli ordini di missione diramati da parte tedesca per la
prima fase della Battaglia d'Inghilterra, provengono da un
vecchio autobus situato sulla collina di Capo Blanc Nez (proprio
vicino alla statua di Blériot;
da qui Johannes Fink, il 45enne Commodoro
del 2° Kampfgeschwader tenta di conquistare il dominio
aereo sulla Manica e sugli stretti di Dover, impiegando i Dornier
17 del suo stesso reparto, due Gruppen di Stuka
e due Jagdgeschwader di Messerschmitt
109; questi due ultimi comandati rispettivamente da Werner
Molders e da Adolf Galland];
Johannes Fink dispone quindi di circa
settantacinque bombardieri medi, di sessanta, o poco più
bombardieri in picchiata e di circa 200 caccia; nella sua qualità
di comandante di questa massa operativa egli viene designato con
il titolo di Kanalkampffuehrer ossia di Direttore, o Capo,
della Battaglia sul Canale della Manica;
più in basso, lungo la costa, nelle viicinanze di Le Havre,
ha base l'VIII Fliegerkorps di Wolfram
von Richthofen al quale è stato assegnato il compito
di attaccare la navigazione inglese nella Manica;
[forse chi ha emanato gli ordini si è dimenticato della lezione
avuta dagli Junkers 87
nei cieli di Dunkerque]
Il cielo della Manica si appresta quindi ad ospitare i voli, le
virate e le evoluzioni degli Spitfire
e degli Hurricane
della RAF (Royal Air Force) contro gli Junkers
87 e i Messerschmitt
109 tedeschi.
3, la Royal Navy attacca la
base navale francese di Mers-el-Kebir (Orano), distruggendo la maggior
parte delle navi (tra cui la corazzata Bretagne) per evitare
che possano cadere in mano tedesca; solo l'incrociatore Strasbourg
riesce a fuggire. 4,
il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con la Gran
Bretagna.
Truppe italiane occupano la piazzaforte britannica di Kassala, in
Sudan, presso il confine eritreo.
5, il governo romeno si schiera
con i paesi dell'Asse.
8, attacco aereo inglese contro
navi da guerra francesi a Dakar: la corazzata Richelieu è
gravemente danneggiata.
8-9, battaglia navale di punta Stilo:
forze navali italiane
- due corazzate
- 6 incrociatori pesanti
- 12 incrociatori leggeri
- 24 cacciatorpediniere
al comando dell'amm. L. Campioni
incrociano al largo di punta Stilo forze navali britanniche
- 1 portaerei
- 3 corazzate
- 5 incrociatori leggeri
- 6 cacciatorpediniere
provenienti da Alessandria e al comando dell'amm. A.
Cunnigham;
la flotta inglese attacca quella italiana danneggiando alcuni incrociatori;
quando l'ammiraglia inglese Warspite colpisce con i suoi
cannoni da 381 l'ammiraglia italiana Giulio Cesare e l'incrociatore
Bolzano; L. Campioni decide
di ritirarsi verso Messina;
in questo primo rilevante scontro già si nota l'inferiorità della
marina italiana, soprattutto per la sua incapacità di utilizzare
congiuntamente marina e aviazione, dal momento che l'aviazione italiana,
pur favorita dalla vicinanze alle basi operative, giunge nei luoghi
dei combattimenti a battaglia ormai conclusa [bobarda per errore
prima la squadra italiana e poi quella inglese: senza risultati
in entrambi i casi].
10, – regime di Vichy
– l'assemblea nazionale francese affida i pieni poteri al mar.llo
Ph.
Pétain (con 569 voti favorevoli, 80 contrari e
17 astenuti) per la promulgazione di una nuova costituzione;
fissata la capitale a Vichy, nel territorio meridionale del paese
libero dall'occupazione tedesca, secondo i termini dell'armistizio,
i primi atti del nuovo regime sono l' "aggiornamento "
del parlamento e l'attribuzione al maresciallo della carica di capo
dello stato con poteri legislativi, esecutivi e militari;
il nuovo stato si proclama fautore di una "rivoluzione nazionale"
fondata sulla triade "lavoro-patria-famiglia" che deve
superare il parlamentarismo e il partitismo della terza repubblica,
giudicati responsabili della sconfitta e trasformare la Francia
in una comunità di lavoro liberata tanto dalla tutela del capitalismo
quanto dalle ingiustizie economiche, e quindi dalla lotta di classe:
risultato questo di un amalgama ideologico che trae i suoi spunti:
- dal nazionalismo della Action Française;
- dal personalismo della rivista «Esprit» di F.
Mounier;
- dal cattolicesimo conservatore della «Revue du siècle»;
- da alcune forme di sindacalismo;
il regime è costretto a:
- collaborare con i vincitori,
- inviare manodopera in Germania,
- fornire volontari per la guerra contro l'URSS,
- modificare in generale i propri atteggiamenti politici e di governo
in base alle necessità belliche e diplomatiche tedesche.
Le truppe italiane invadono il Sudan.
Bombardamento aereo dei porti del Galles: questo primo importante
attacco tedesco preannuncia la
battaglia aerea d'Inghilterra;
bombardamenti sui convogli inglesi nella Manica.
13, 4 grandi incrociatori
leggeri francesi, scortati da 11 C.T., tentano di bombardare Genova;
la vecchia torpediniera Calatafimi di 800 tonn. e una squadriglia
di M.A.S. attaccano con decisione le navi francesi che si sottraggono
ai siluri allontanandosi rapidamente.
I risultati del breve bombardamento sono insignificanti.
16, per la condotta della guerra
in Inghilterra viene emanata la disposizione n. 16 "Sui
preparativi di un'operazione di sbarco in Inghilterra";
per le operazioni di sbarco è previsto l'impiego della 6ª,
della 9ª e della 16ª armata;
diversa è la situazione dell' "Armata Norvegia"
che sin dall'inizio è destinatasoltanto ad azioni diversive;
18, in seguito a un accordo
di durata trimestrale con il Giappone, la Gran Bretagna accetta
di chiudere la "strada birmana", da cui affluiscono i
rifornimenti alla Cina nazionalista.
19, – battaglia di
capo Spada – :
al largo di Creta, una squadra di incrociatori italiani intercetta
quattro cacciatorpediniere britannici e li insegue, ma è
a sua volta attaccata dal grosso della flotta britannica con supporto
aereo; l'incrociatore Colleoni viene affondato e l'incrociatore
Delle Bande Nere danneggiato.
20, il bollettino delle perdite
civili inglesi in seguito ai bombardamenti riferisce di 336 morti
e 476 feriti gravi nell'ultimo mese.
27-29,
attacchi aerei tedeschi su Dover;
29, il governo inglese
comunica che dal 18 giugno sono stati abbattuti 248 aerei tedeschi.
Agosto
2, una corte militare del governo di Vichy processa in
contumacia il gen. Ch.
De Gaulle e lo condanna a morte.
3, A. Hitler dirama la Direttiva d'Operazioni n. 17:
… l'aeronautica tedesca deve distruggere al
più presto possibile l'aviazione inglese…;
3-6, le repubbliche di Lettonia,
Estonia e Lituania, già occupate in giugno da truppe sovietiche,
entrano a far parte dell'Unione Sovietica come repubbliche federate.
3-20, la Somalia britannica
viene occupata da truppe italiane; il presidio britannico è
evacuato via mare.
6, H. Göring riunisce d'urgenza alla Karinhall i suoi ufficiali
di S.M. per discutere in merito alla seconda fase della Battaglia
d'Inghilterra; egli espone loro i dettagli del "piano Adlerangriff"
(Attacco delle aquile) annunciando che il giorno dell'inizio dell'offensiva
aerea, da lui denominato Adlertag (Giorno dell'aquila), sarebbe
coinciso con il 10 agosto [comincerà in effetti il giorno
8];
[Un solo particolare importantissimo costituisce ancora un mistero:
quello relativo alla cooperazione tra esercito, marina ed aeronautica,
da mettere in atto nel corso dell'effettiva azione di sbarco denominata
in codice Seelöwe (Leone Marino)]
7, il governo britannico riconosce
Ch.
De Gaulle come capo delle forze armate della Francia
libera (FFL, Forces françaises libres).
– battaglia aerea d'Inghilterra –
- Forze aeree tedesche: 1360 bombardieri (Junkers,
Dornier, Heinkel
e Stuka) e 1300
caccia (Messerschmitt
e Focke-Wulf) della
Luftwaffe di H. Göring;
[Altre fonti: circa 2.550 velivoli efficienti, tra cui:
- 900 bombardieri (bimotori da bombardamento medio Messerschmitt
110-C, Heinkel 111-K,
Dornier 17-2);
- 250 picchiatori (bombardieri in picchiata Junkers
87-B e 88-C)
- 800 caccia monomotori (Messerschmitt
109);
- 200 caccia-pesanti bimotori;
- un piccolo numero di idrovolanti bimotori a scafo centrale, del
tipo Heinkel 115;
- pochi biplani e scarponi Heinkel
59 adattati come velivoli per il soccorso in mare;
questo spiegamento dall'apparenza formidabile è inquadrato
in tre diverse grandi Luftflotte:
- 2ª, feldmar.llo Albert Kesserling;
comando principale installato a Bruxelles con un avamposto a Capo
Gris Nez;
- 3ª, feldmar.llo Hugo von Sperrle;
comando principale installato a Parigi con un avamposto a Deauville;
(entrambe dislocate all'ovest negli aeroporti della Francia occupata,
del Belgio e dell'Olanda);
- V, gen. Stumpff (rimasta di
base in Danimarca e Norvegia sin dalla fine della campagna di Norvegia,
dovrebbe attaccare principalmente l'Inghilterra del Nord);
specificatamente per questa operazione è stabilito che in
ciascuna delle tre le flotte aeree tutti i caccia siano raggruppati
in speciali unità denominate Jagdfliegerfuehrer [Jafu],
tutte con una certa libertà d'iniziativa]
- Forze aeree inglesi: 600-700 caccia (Hurricane
e Spitfire) che però
possono contare su una buona rete di avvistamento radar e su un
superiore addestramento dei piloti;
[Altre fonti: lo spionaggio tedesco stima le forze avversarie in
cinquantadue gruppi (compresi i venticinque indispensabili per la
difesa delle Contee del sud e dell'ovest) di Hurricane,
Spitfire e Defiant
per un totale di circa 900 apparecchi.
I gruppi per la difesa delle Contee dell'ovest sono a loro volta
raggruppati in un'unità denominata II Raggruppamento Caccia
e comandanta dal Marescaillo dell'Aria sir Keith
Rodney Park e dovrà affrontare la fase più
violenta della battaglia per la quale sono pronti circa mille piloti.
Bentley Priory, sopra il villaggio di Stanmore, nel Middlesex, sede
del Comando Caccia della RAF (Royal Air Force): il
mar.llo dell'Aria sir Dowding [Stuffy]
è pronto alla battaglia.]
8, iniziano violenti combattimenti
aerei sulla Manica [II fase della battaglia d'Inghilterra];
tre grosse formazioni di Junkers
87 dell'VIII Fliegerkorps, fortemente scortate da
caccia, vengono intercettate e respinte da sette gruppi di Spitfire
ed Hurricane, decollati
da aeroporti situati lungo la costa meridionale inglese; il combattimento
si chiude con la perdita di trentun aerei tedeschi contro diciannove
inglesi;
9, a causa soprattutto
delle nubi basse che coprono il Canale, si verificano solo poche
ed isolate incursioni;
visti i bollettini metereologici poco favorevoli, H. Göring e il suo S.M. decidono di rinviare l'operazione
Adlertag a quando il tempo migliorerà;
10, operazione Adlertag
rinviata;
12, gli aerei tedeschi realizzano
una serie di pesantissimi attacchi in massa contro tre delle basi
caccia inglesi più meridionali
ore 09:00, poco dopo l'aeroporto di Lympne viene duramente
bombardato da una formazione massiccia di Junkers
87; seguono, a qualche minuto di distanza, incursioni contro
le stazioni radar di Eastbourne e Hasting, mentre quindici Junkers
88 attaccano in picchiata le installazioni per radar a grande distanza
(sei tra quelle di maggior importanza), site nell'isola di Wight,
a Ventnor, rendendole inefficienti;
l'incursione sull'aeroporto di Maston viene eseguita da una formazione
di Dornier 17 che
passano velocissimi a volo radente sulle aviorimesse e sul campo
mentre i Messerschmitt 109
della scorta tengono impegnati gli Spitfire
del 54° gruppo. Le bombe e gli spezzoni sganciati dai Dornier
incursori, colgono gli Spitfire
del 65° gruppo mentre si stanno avviando al decollo e rullano
sulla pista; nonostante le esplosioni, il fumo e le schegge tutti
gli apparecchi riescono ad alzarsi in volo, miracolosamente indenni;
viene bombardata anche la base caccia di Hawkinge;
l'incursione sulla base navale di Portsmouth viene eseguita da Junkers
88;
alla fine della giornata tutti gli obiettivi prestabiliti sono stati
seriamente danneggiati; comunque, nel giro di poche ore, le difese
inglesi sopravvissute all'attacco e tutti i bersagli colpiti (eccetto
la stazione radar dell'isola di Wight) sono rimessi in piena efficienza;
i tedeschi perdono trentasei aerei contro ventidue della RAF;
in una settimana sono stati abbattuti 80 aerei tedeschi; un nuovo
bollettino delle perdite civili inglesi in seguito ai bombardamenti
riferisce di 258 morti e 321 feriti gravi; 13, nonostante il tempo
dovunque incerto, H. Göring decide di inaugurare l'Adlerangriff
contro l'Inghilterra;
il nerbo delle forze offensive disponibili è così
costituito:
- attacco a Eastchurch: 74 Dornier
17 del 2° Kampfgeschwader, ripartiti in due formazioni
guidate personalmente da Johannes Fink;
[dopo aver causato gravi danni all'aeroporto, non ritornano alla
base quattro aerei abbattuti e altri quattro seriamente danneggiati]
- attacco all'aeroporto di Odiham e alla Regia Officina Aeronautica
di Farnborough: Junkers
88 del 54° Kampfgeschwader;
[le incursioni hanno scarso successo; attaccati dai caccia inglesi
gli aerei tedeschi non hanno la possibilità di effettuare
un puntamento corretto sganciando così le bombe a casaccio]
- bombardamento di Portland e di alcuni aeroporti dello Hampshire
e del Kent: Junkers
87 del 77° Stukengeschwader;
[le incursioni hanno scarso successo; una formazione di Ju.
87 viene letteralmente fatta a pezzi perdendo nove aerei
senza essere riuscita a sganciare una sola bomba sugli obiettivi
prestabiliti]
- attacchi in massa su Southampton e sull'estuario del Tamigi:
con forze adeguate, nel tardo pomeriggio;
[risultati molto modesti in quanto vengono colpiti ma non seriamente
i sette aereoporti della zona; un'incursione notturna effettuata
invece dagli Heinkel 111
di un reparto scelto, il 100° Kampfgeschwader, determina
danni ingenti alla fabbrica segreta di Spitfire
sita a Castle Bromwich, colpita da undici bombe.]
14, il cielo è nuvoloso
e, tranne qualche incursione isolata di pochi Ju.
88, He. 111
e di qualche Me. 110
con carico di bombe, l'Inghilterra non riceve visite di aerei tedeschi;
solo nei primi quattro giorni della battaglia d'Inghilterra risultano
abbattuti oltre 230 aerei tedeschi e 59 della RAF;
15, la Luftwaffe,
con uno sforzo collettivo di tutte e tre le Luftflotten,
esegue su un vasto fronte un numero di voli di guerra mai più
superato in seguito: quasi 2000!
ore 11:30, sotto uno splendido sole estivo circa sessanta
Junkers 87 scortati
da cinquanta Messerschmitt
109 del 26° Jagdgeschewader di Adolf
Galland attaccano gli aeroporti di Hawkinge e Lympne dove
sono intercettati da due gruppi del Comando Caccia. Mentre gli Spitfire
impegnano combattimento con i Messerschmitt
i bombardieri in picchiata riescono a colpire con esattezza i bersagli
determinando la quasi completa devastazione a Lympne e danni limitati
a Hawkinge;
ore 12:00, la V Luftflotte entra inaspettata
in scena dalla Norvegia e dalla Danimarca riuscendo a colpire obiettivi
sulla costa nord-orientale, nel Newcastle e nel Sunderland con circa
un centinaio di Heinkel
111 del 26° Kampfgeschwader e settanta Messerschmitt
110 del 76° Zestorergeshwader; i cinque gruppi
di caccia della RAF, inviati ad intercettare questa grossa
formazione, riescono però a disperderla abbattendo quindici
aerei tedeschi e perdendone solo uno;
intanto gli Junkers 88
del 30° Kampfgeschwader raggiungono l'obiettivo dell'aeroporto
di Drieffeld dove ha sede il Comando Bombardieri della RAF
riuscendo ad infliggere gravi danni prima di essere attaccati dagli
Spitfire del 616°
Gruppo che riescono ad abbattere sei incursori;
tardo pomeriggio, mentre i superstiti della V Luftflotte
compiono faticosamente la via del ritorno alle loro basi scandinave
appare evidente che le incursioni nel nord dell'Inghilterra si sono
risolte in un costoso fallimento; già numericamente più
debole delle altre, la V Luftflotte ha perso ventitré
aerei tra bombardieri e caccia di scorta (non sarà mai più
impiegata nella campagna contro l'Inghilterra);
tra l'alba e i tramonto la Luftwaffe
ha inviato sull'Inghilterra circa 1.800 aerei, perdendone settantasei,
mentre la RAF ha perso trentaquattro caccia.
Ormai risulta chiaro che la battaglia d'Inghilterra si svilupperà
in futuro come una guerra di logoramento e di usura.
16, la Luftwaffe
rinnova i suoi attacchi in forze contro aeroporti e comandi di settore
aereo, tra i qual West Malling, Maston e Tangmere; contemporaneamente
gruppi di Junkers 87
e 88 fortemente scortati
bombardano Lee-on-Solent e Gosport, mentre velivoli isolati sganciano
qualche bomba anche sulla periferia di Londra;
al tramonto viene fortemente danneggiato l'aeroporto di Brize Norton
dove vengono incendiati nelle loro autorimesse quarantasei aerei
scuola e vanno completamente distrutte molte installazioni aeroportualei;
la RAF è riuscita ad abbattere quarantacinque aerei
tedeschi perdendo però ventidue caccia;
17, mentre la Luftwaffe
si prende un giorno di sosta, il governo tedesco proclama il blocco
totale delle isole britanniche;
18, massicce formazioni di bombardieri
tedeschi passano nuovamente il Canale per colpire aeroporti che
sono base di forze di caccia già attaccati in precedenza
tra i quali i provatissimi Croydon, Kenley e Biggin Hill;
bollettino del giorno: settantun velivoli tedeschi distrutti, perdita
di ventisei caccia;
19, improvvisa sospensione degli
attacchi che si protrarrà poi per quasi una settimana;
[III fase della battaglia d'Inghilterra];
tutti i gruppi di Messerschmitt
109 di entrambe le Luftflotten vengono concentrati
nella zona dello Stretto di Calais e posti alle dipendenze della
2ª Luftflotte. Alla 3ª Luftflotte vengono
lasciati i soli Messerschmitt
110 che verrano impiegati per le scorte, unitamente agli
aerei dello stesso tipo appartenenti alla V Luftflotte
che sono stati trasferiti dalla Scandinavia in Francia proprio a
tale scopo.
H. Göring è costretto ad ammettere che il suo prediletto
Junkers 87 da bombardamento
in picchiata è troppo vulnerabile per poter essere impiegato
in operazioni diurne in Gran Bretagna, anche se fortemente scortato
da caccia; pertanto l'VIII Fliegerkorps di Wolfram
von Richthofen non prende più parte alle incursioni
contro l'Inghilterra.
[Finisce così la gloria e la fama dello «Stuka».]
20, in Gran Bretagna è
proclamato lo stato d'assedio: l'intero paese è considerato
zona d'operazioni;
Londra, alla Camera dei Comuni, W.
Churchill dice: «Mai nella
storia dei conflitti umani un così gran numero di persone
hanno dovuto tanto a così pochi individui!»,
riferendosi alle centinaia di giovani piloti morti.
[IV fase della battaglia d'Inghilterra];
24, Londra è bombardata
per tutta la notte da ondate successive di aerei tedeschi; i bombardamenti
tedeschi su Londra e sull'Inghilterra meridionale continueranno
nei giorni successivi;
25, l'aeroporto di Warmwell
è meta di un'incursione da parte dei bombardieri della 3ª
Luftflotte che giungono scortati da oltre 200 Messerschmitt
109 che sono impiegati in un furioso combattimento dai piloti
inglesi; una seconda incursione in massa viene respinta con miglior
successo sull'estuario del Tamigi;
la RAF perde sedici caccia inglesi contro venti aerei tedeschi
abbattuti in totale;
nella notte, mentre la Luftwaffe
si fa nuovamente presente in forze sull'Inghilterra, anche la RAF
invia su Berlino una formazione di ottantun bombardieri pesanti
tipo Hampden che
colpiscono obiettivi industriali, come rappresaglia dopo
i bombardamenti di Londra;
a questo punto, mentre continuano gli attacchi tedeschi contro
i centri nevralgici del Comando Caccia, A. Hitler decide di far concentrare l'assalto aereo contro
Londra;
26, viene gravemente danneggiato
l'aeroporto di Debden;
27, le bombe tedesche
cadono ancora su Eastchurch;
30, Biggin Hill riporta tali
danni che l'intero aeroporto appare ridotto ad un mucchio di macerie,
con le piste rese impraticabili per i numerosi crateri.
Secondo le disposizioni del comandante in capo dell'esercito, feldmar.llo
Walther
von Brauchitsch, nella prima fase non è previsto
l'impiego del gruppo di esercito B che con la 6ª armata
(l'ala sinistra delle truppe schierate che a metà agosto
si è deciso segretamente di impiegare solo per scopi di diversione)
dovrebbe sbarcare in Inghilterra proveniente da Cherbourg.
Vienna, con un lodo arbitrale italo-tedesco per la definizione dei
confini tra Romania e Ungheria, Germania e Italia tentano d'imporre
all'Ungheria e alla Romania, a proposito della questione della Transilvania,
una soluzione che scontenta sia Budapest sia Bucarest.
31, trenta Do.
17 giungono su Hornchurch proprio mentre il 54° Gruppo
sta accingendosi al decollo: tre caccia inglesi vengono sbattuti
a terra (i piloti si salvano per miracolo);
nel tardo pomeriggio una formazione di Ju.
88 e di Me. 110
con carico di bombe torna a far visita ad Hornchurch aggiungendo
qualche cratere supplementare all'aeroporto e distruggendo al suolo
due Spitfire;
alal fine della giornata la RAF registra la perdita di trentanove
velivoli tutti da caccia, contro l'abbattimento di quarantun aerei
tedeschi di vario tipo;
nel corso del mese in Inghilterra le perdite civili in seguito ai
bombardamenti sono state di 1075 morti e 1261 feriti gravi; le perdite
aeree da entrambe le parti sono state più o meno della stessa
entità solo che i tedeschi hanno ancora un buon numero di
piloti allenati e tenuti in riserva mentre gli inglesi sono a corto
di rincalzi;
[La gravità delle circostanze ha costretto sir Downing
ad impiegare persino i suoi due gruppi di Defiant,
i superati biposto da caccia pesante: quelli del 141° Gruppo
in occasione della loro prima uscita soo stati distrutti dai Messerschmitt
del 51° Jagdgeschwader e poco dopo quelli del 246°
Gruppo hanno fatto la stessa fine sotto i colpi del 26° Jagdgeschwader
di Adolf Galland. Finisce così
la carriera dell'unico biposto inglese da caccia pesante che ha
avuto l'onore di parteciare alla battaglia d'Inghilterra. Tutti
i Defiant superstiti
vengono passati alla caccia notturna.]
Settembre
I bombardamenti tedeschi sui convogli inglesi nella Manica hanno
raggiunto il culmine; obiettivi principali sono le installazioni
dell'Inghilterra meridionale, da Dover a Plymouth, e gli aeroporti
per annientare ogni possibilità di reazione della RAF che
in questo momento ha un quarto dei piloti fuori combattimento e
più di 400 caccia abbattuti o danneggiati.
2, gli Stati Uniti cedono
alla Gran Bretagna 50 cacciatorpediniere e ottengono, in cambio,
otto basi navali e aeree nell'Atlantico, in affitto per 99 anni.
3, lo S.M. tedesco fissa al
21 settembre la data dello sbarco in Inghilterra (il "piano
Seelöwe" - Leone Marino) messo affrettatamente a
punto.
4, Berlino, A. Hitler tiene un discorso allo Sportpalast;
Romania, un colpo di stato fascista porta al potere il gen. filonazista
I. Antonescu.
6, Bucarest, A. Hitler costringe re Carol II
di Romania ad abdicare;
H. Göring arriva a Calais, dopo aver compiuto il viaggio
da Berlino sul suo treno personale, e assume personalmente il comando
delle operazioni (per la prima volta dallo scoppio della guerra);
7, alla prima incursione
in massa su Londra prendono parte oltre 300 bombardieri e 600 caccia,
ripartiti in numerose massicce formazioni scaglionate a diverse
altezze; l'attacco viene realizzato in due ondate successive, a
quote variabili tra i 5.000 ed i 7.000 metri, che, in forza della
loro potenza numerica, riescono a superare la rabbiosa ed aggressiva
difesa degli Spitfire
e degli Hurricane
di quattro gruppi di caccia, giungendo su Londra e sganciandovi
le bombe; tutti gli obiettivi vengono duramente colpiti: Poplar,
Woolwich, Limehouse, Tottenham, Barking e Croydon.
I caccia inglesi si sono levati in volo sempre in maggior numero
tanto che l'intera 11ª Unità si è trovata impegnata
nell'azione.
L'incursione è costata alla Luftwaffe
la perdita di quaranta aerei contro ventotto caccia della RAF.
Quando scende l'oscurità, la vasta zona portuale di Londra
continua a bruciare e lo splendore delle fiamme serve da guida ad
altre incursioni realizzate in tempi successivi da 250 bombardieri
che si protraggono fino al mattino successivo; durante la notte
gli aerei tedeschi sganciano circa 13 mila bombe.
[Il martirio di Londra durerà ancora per cinquantonove interminabili
notti.]
8, il Comando Caccia
fa decollare tempestivamente undici gruppi dei suoi velivoli che
intercettano e respingono la più forte incursione diurna
della giornata effettuata da circa cento bombardieri contro aeroporti
nel Kent e nell'Essex;
venuta la notte però la 3ª Luftflotte riesce
nuovamente ad arrivare su Londra dove cagiona molti incendi mettendo
fuori uso alle porte della città la rete ferroviaria del
sud-est.
9, nel pomeriggio l'11ª
Unità Caccia riesce per la seconda volta a disperdere le
formazioni nemiche prima che possano giungere su Londra; nelle operazioni
vengono abbattuti ventotto aerei tedeschi contro la perdita di diciannove
caccia della RAF;
venuta la notte oltre un centinaio di bombardieri attaccano la capitale
in una serie d'incursioni che durano dal tramonto all'alba: oltre
1.700 morti nei quartieri residenziali.
Il tempo instabile porta ad una sospensione dell'offensiva.
13, un solo aereo giunge sul
centro di Londra e sgancia bombe su Downing Street, Whitehall e
Buckingham Palace.
13-16, al comando del gen. R.
Graziani truppe italiane di stanza in Libia varcano il
confine con l'Egitto, occupano Sollum e si spingono fino all'avamposto
di Sidi el Barrani.
14, Berlino, in una riunione
A. Hitler informa i suoi feldmarescialli che tutti i preparativi
per l'invasione dell'Inghilterra sono completati, aggiungendo che
alla Luftwaffe basteranno quattro
o cinque giorni di bel tempo per conquistare il dominio completo
dell'aria; conclude quindi affermando che la data del 17 deve essere
considerata come definitiva per effettuare l'operazione Seelöwe
- Leone Marino;
intanto tre formazioni di bombardieri e di caccia tedeschi, impegnate
in un'incursione su Londra stanno combattendo furiosamente con non
meno di ventisei gruppi da caccia inglesi; da entrambe le parti
si accusa la perdita di quattordici aerei;
H. Göring decide che il giorno dopo avverrà il grande
attacco definitivo su Londra;
14/15, in previsione della grande
incursione diurna, gli attacchi notturni della notte vengono eseguiti
su scala molto ridotta;
15, domenica,
ore 11:00, mentre W.
Churchill e consorte si trovano in visita al comando
operativo dell'11ª Unità Caccia installato ad Uxbridge,
arriva la notizia che centinaia e centinaia di bombardieri stanno
attraversando la Manica. Il mar.llo dell'Aria Park
comincia a far decollare i suoi caccia; poco dopo tutta l'11ª
Unità Caccia è in volo.
Avuta notizia che sempre nuovi Ju.
88 e Do. 17
continuano a giungere dalla Francia, Park
fa decollare tutti e cinque i gruppi della 12ª Unità,
in un'unica grossa formazione [Duxford] ordinando di attaccare i
nuovi incursori.
ore 13:00, arriva il secondo attacco della Luftwaffe
ripartito in tre ondate di circa centocinquanta aerei seguiti da
altre formazioni minori; gli aerei tedeschi sono subito affrontati
da ventitré gruppi dell'11ª Unità e dai cinque
gruppi della "formazione Duxford";
tardo pomeriggio, viene eseguita un'ultima incursione da
venti Messerschmitt 110
con carico di bombe, appartenenti al 210° Kampfgruppe
che vanno a sganciare sulle industrie Supermarine
di Woolston;
grazie al perfetto lavoro di équipe ed alla continua
risolutezza del Comando Caccia, la Luftwaffe
non riesce a ripetere il successo conseguito il 7 settembre;
i danni cagionati risultano di relativa gravità e sono 56
gli aerei tedeschi abbattuti e molti dei velivoli superstiti fanno
a malapena ritorno alla base, alcuni crivellati di colpi e con i
motori che perdono fumo;
poiché dei 500 aerei che hanno attaccato Londra ne vengono
abbattuti 185 [altre fonti], i tedeschi desistono dagli attacchi
diurni e riducono quelli notturni; la battaglia è persa;
17, A. Hitler decide di rinviare " a tempo indeterminato"
l'operazione Seelöwe - Leone Marino.
Un sottomarino tedesco affonda il transatlantico City of Benares,
diretto in Canada; tra i passeggeri vi sono 99 bambini sfollati:
ne sopravvivono solo 22.
22, trattato di cooperazione
tra Germania e Finlandia.
23, il governo di Vichy autorizza
l'installazione di basi militari giapponesi nell'Indocina francese.
27, Berlino: Germania, Italia
e Giappone firmano il Patto tripartito, con cui sono tracciate
le grandi linee della spartizione del pianeta tra le potenze fasciste.
Vi aderiscono anche Ungheria, Slovacchia e Romania.
H. Göring ordina un'ultima incursione diurna in massa contro
l'Inghilterra; unico successo di tutta la giornata, peraltro modestissimo,
la Luftwaffe lo ottiene a Bristol;
prima di sera risultano abbattuti 55 apparecchi tedeschi contro
la perdita di soli 28 caccia inglesi;
28, arrivano in Gran Bretagna
le prime navi cacciatorpediniere americane.
30, avviene l'ultimo attacco
diurno in massa su Londra mentre l'offensiva aerea notturna infierisce
già senza pausa non solo nella capitale ma anche contro Liverpool,
Brimingham, Coventry e molte altre città;
in Inghilterra nel corso del mese le perdite civili in seguito ai
bombardamenti sono di 6954 morti e 10.615 feriti gravi.
Ottobre
1°, inizia la quinta ed ultima fase della
battaglia d'Inghilterra; una serie di incursioni eseguite da
Me 109 (adattati
per portare una bomba) e da Me.
110 finiscono per concludersi inevitabilmente in duelli di
caccia contro caccia, combattuti ad alta quota;
4, nuovo incontri tra A. Hitler e B.
Mussolini al Brennero.
7, penetrazione
tedesca in Romania;
8, dopo l'entrata delle
truppe tedesche, il governo britannico annuncia di considerare la
Romania "paese nemico".
12, A. Hitler rinvia alla primavera dell'anno successivo l'operazione
Seelöwe - Leone marino.
Ormai i preparativi per le operazioni di sbarco vengono proseguiti
come manovre di diversione per tener legate le forze britanniche
sull'isola ed evitare che cospicui contingenti di esse vengano trasferiti
nello scacchiere mediterraneo e, infine, per distogliere l'attenzione
da quanto si prepara a est.
[secondo il feldmar.llo F.W.E.
Paulus sono quattro le cause della successiva rinuncia
all'oprazione:
a) il rischio e il timore di una perdita di prestigio in caso di
insuccesso;
b) la speranza di indurre l'Inghilterra a concludere la pace mediante
la sola minaccia di questa invasione collegata con i successi della
guerra sottomarina e degli attacchi della Luftwaffe;
c) l'intenzione di non danneggiare l'Inghilterra poiché A. Hitler si è sempre preoccupato di giungere a un
accordo con i britannici;
d) l'intenzione, apparsa già evidente ad agosto, di attaccare
la Russia.
Le indagini storiche dimostreranno invece che la Russia per A. Hitler costituisce soltanto una tappa verso la sottomissione
dell'Inghilterra (vedi disposizione del Führer n. 32 dell'11
giugno 1941)]
Combattimenti navali al largo di Malta; incursioni aeree britanniche
su Bari, Brindisi e Taranto.
Libreville (Africa equatoriale francese) è occupata da reparti
della Francia libera.
18, alla scadenza trimestrale,
il governo britannico non rinnova l'accordo col Giappone per la
chiusura della "strada birmana"; viene così riaperta
la via di rifornimento verso la Cina.
23, nei colloqui di Hendaye
(al confine franco-spagnolo) il dittatore F.
Franco temporeggia di fronte alle pressioni di A.
Hitler per una entrata in
guerra della Spagna.
25, il feldmar.llo gen.
Erwin von Witzleben viene messo
al comando (in seguito chiamato "comandante in capo Ovest")
di gruppi di esercito D, appena costituito, mentre il tenente
gen. Karl Hilpert è il capo
di S.M.; il comando ha sede nella zona di Mélun, nei pressi
di Parigi;
26, Londra subisce il più
lungo attacco aereo dall'inizio della guerra; fino a questa data
sull'Inghilterra sono stati abbattuti oltre 2000 aerei tedeschi
e 780 della RAF.
28, B.
Mussolini dichiara guerra alla Grecia:
ore 06.00: ingenti truppe di fanteria, appoggiate da una divisione
corazzata e da una divisione alpina, penetrano in territorio ellenico
dall'Albania;
B.
Mussolini informa A. Hitler dopo l'avvenuto attacco;
A. Hitler e B.
Mussolini si incontrano a Firenze.
29, sbarco inglese
a Creta.
31, primo bombardamento
aereo della RAF su Napoli; le truppe d'invasione italiane in Grecia
raggiungono il fiume Kalamas.
Novembre
1-3, le truppe greche frenano l'avanzata italiana;
la divisione alpina "Julia" è bloccata al passo
di Metsovo; le linee italiane cedono presso Bilishti.
3, i bombardamenti tedeschi
sull'Inghilterra, in atto dal 7 settembre, hanno già provocato 43.000
morti e oltre 200.000 feriti;
4, si intensificano sui
principali centri industriali.
Sbarco di truppe britanniche a Creta in appoggio all'esercito greco.
5, F.D.
Roosevelt è rieletto presidente degli Stati Uniti
per la terza volta.
5-9, dopo violenti combattimenti
nella zona di Giannina, le truppe italiane sono costrette a ripiegare
dalla controffensiva greca;
9,
il gen. Ubaldo Soddu assume il comando
delle truppe italiane in Albania e sul fronte greco, in sostituzione
del gen. S.
Visconti Prasca che viene destituito; a
quest'ultimo il nuovo arrivato affida il comando dell'11ª armata,
quella dell'Epiro (poi affidata invece al gen. Carlo
Geloso), mentre nel Korciano si formerà la 9ª
armata alla guida del gen. Mario Vercellino;
11-12, "battaglia
di Taranto": ventuno aerei inglesi provenienti dalla portaerei
Illustrious attaccano la base navale di Taranto dove è dislocato
il grosso della flotta italiana da battaglia (sei corazzate); la
difesa si rivela inadeguata e l'attacco mette a segno cinque siluri
su undici sulle corazzate italiane, tre della quali sono gravemente
danneggiate;
la nuovissima Littorio e la rimodernata Duilio sono
poste fuori combattimento per quasi un anno e la rimodernata Cavour
per tutta la durata della guerra; gli inglesi perdono due aerei
e l'Illustrious può ritornare alla sua base senza essere
attaccata;
il successo suggella il ruolo dominante nella guerra moderna delle
forze aeronavali sottovalutate anche dalla marina statunitense;
le corazzate italiane rimaste indenni (la nuova Vittorio Veneto
e le rimodernate Cesare e Doria) vengono subito trasferite
a Napoli e poi a La Spezia dove sono più sicure da attacchi aeronavali
ma più lontane dai centri nevralgici del conflitto mediterraneo.
Parigi, manifestazioni di studenti contro i tedeschi all'Arco di
Trionfo, in occasione dell'anniversario della vittoria francese
nella prima guerra mondiale.
14, un bombardamento
terroristico tedesco rade al suolo Coventry [da cui il verbo da
loro coniato koventrisieren=coventrizzare], dopo che altri
bombardamenti si sono abbattuti su Birmingham, Bristol, Liverpool
e altri proseguiranno fino al maggio del 1941.
14-22,
si sviluppa la controffensiva dell'esercito greco che sfonda le
linee italiane nel massiccio del Grammos e sul monte Morova, entrando
in territorio albanese; le truppe elleniche riescono così
a conquistare prima Erseke e successivamente Coriza, facendo migliaia
di prigionieri e impadronendosi anche di armamento pesante.
20-24, intanto Romania,
Slovacchia e Ungheria aderiscono al Patto tripartito.
27, "battaglia
di capo Teulada".
Dopo il successo di Taranto i comandi britannici decidono di redistribuire
le loro forze nel Mediterraneo, il che comporta il trasferimento
da Alessandria d'Egitto a Gibilterra della corazzata Ramillies
e di due incrociatori, e di rifornire l'isola di Malta con un convoglio
di navi mercantili provenienti dall'Atlantico;
le forze navali italiane, la nuova corazzata italiana Vittorio
Veneto e quella rimodernata Giulio Cesare, accompagnate
da sei incrociatori pesanti e da altro naviglio leggero, comandate
dall'amm. I. Campioni avvistano
la flotta inglese da battaglia al largo di capo Teulada, ma temendo
l'intervento degli aerei delle portaerei britanniche in mare (l'Illustrious,
l'Eagle, l'Ark Royal) non osano sviluppare un attacco
a fondo; l'incrociatore britannico Berwick viene colpito
due volte, il cacciatorpediniere italiano Lanciere è danneggiato,
ma le due flotte da battaglia possono sganciarsi e riguadagnare
i loro porti senza altri danni;
è un sostanziale successo delle forze britanniche che conseguono
tutti i loro obiettivi principali; ci si accorge ancora una volta
dei pesanti limiti di intervento delle forze aeree italiane basate
a terra;
lo scacco militare italiano attira le ire di A. Hitler che rimprovera a B.
Mussolini l'allargamento del fronte nei Balcani, con
le inevitabili ripercussioni sul rifornimento petrolifero rumeno.
28, battaglia d'Inghilterra:
durante uno degli ultimi combattimenti dell'anno Helmuth
Wick, asso aviatorio con cinquantasei vittorie e comandante
dello Jagdgeschwader Richthofen, perde la vita abbattuto
probabilmente dal tenente pilota J.C. Dundas
del 609° Gruppo che a sua volta non fa ritorno alla base.
Il comando della famosa unità tedesca viene quindi assunto
dal capitano Balthasar (pilota da caccia
eccezionale, con oltre trenta vittorie aeree).
29/30,
H. Göring scaglia contro Londra il più pesante attacco
notturno sinora realizzato.
Tra il 10 luglio ed il 31 ottobre la Luftwaffe ha perso un totale
di 1.733 aerei di ogni tipo, contro 915 aerei da parte della RAF;
Germania e Inghilterra hanno però perso nella lotta i loro
migliori aviatori.
Dicembre
B.
Mussolini è costretto a chiedere l'aiuto della Germania
a causa della controffensiva greca.
4, il gen. P.
Badoglio, capo di S.M. Generale, si dimette ed è
sostituito dal gen. Ugo
Cavallero.
Le truppe greche conquistano la cittadina di Pogradec;
5, le truppe greche si
fanno strada nella valle della Vojusa, puntando verso Berati e Valona.
6, fallisce il tentativo
dell'amm. W.
Canaris, capo dello spionaggio militare di A. Hitler, di convincere il dittatore spagnolo F.
Franco a collaborare a un attacco a Gibilterra.
7,
l'amm. Cavagnari, capo di S.M.
della marina italiana, si dimette ed è sostituito dall'amm.
Riccardi; il governatore del Dodecaneso,
C.M.
De Vecchi, si dimette ed è sostituito da Bastico.
8, il gen. A.P.
Wavell inizia, con l'Armata del Nilo, la controffesiva
britannica sul fronte libico.
9,
le truppe elleniche conquistano Argirocastro.
12,
trattato di non aggressione tra Ungheria e Jugoslavia.
13,
"Operazione Marita": A. Hitler dirama la sua Direttiva n. 20 per l'invasione
della Grecia; questo per «… sventare
i tentativi britannici di costituire basi aeree al riparo del fronte
dei Balcani… in quanto ciò sarebbe risultato pericoloso soprattutto
per l'Italia e per i campi petroliferi romeni…».
12-17,
le truppe britanniche conquistano prima Sidi el Barrani e successivamente
Sollum e la ridotta Capuzzo, facendo circa 40.000 prigionieri e
impadronendosi di centinaia di automezzi, cannoni e carri armati.
18,
"Operazione Barbarossa": A. Hitler dirama la sua disposizione n. 21 per l'invasione
della Russia: «Le forze germaniche si
preparino a schiacciare l'Unione Sovietica nel corso di una rapida
campagna, che dovrebbe terminare ancor prima della fine della guerra
contro la Gran Bretagna… La preparazione deve essere iniziata
immediatamente, se già non è in atto sarà completata
entro il 15 maggio 1941. »;
in vista di questa operazione, al comando supremo dell'esercito
a Zossen (vicino a Berlino) vengono effettuate, in due giorni, manovre
con i quadri; dette manovre si fondano su un'elaborazione del piano
strategico di attacco contro l'Unione Sovietica eseguita all'OKH
in base alla disposizione dell'OKW del luglio scorso; iniziata dal
maggior gen. Erich Marcks (figlio del
celebre storico), capo di S.M. della 18ª armata (cadrà
nel giugno del 1944 presso St. Lo in Normandia mentre è al
comando dell'LXXXIV corpo d'armata), e poi proseguita dal maggior
gen. F.W.E.
Paulus.
[In un primo tempo questo compito era stato affidato al capo del
compartimento Eserciti stranieri est dello S.M. dell'esercito, col.
Eberhard Kinzel, e al capo del compartimento
delle operazioni, maggior gen. von Greiffenberg.]
Il maggior gen. Erich Marcks voleva
prendere prima Mosca con due gruppi di attacco principali e poi
l'Ucraina.
Vi partecipano i capi dei compartimenti e alcuni ufficiali anziani
dello S.M. dell'esercito. Sono presenti:
. F.W.E.
Paulus, tenente gen. e intendente generale, che dirige
la discussione avvalendosi della collaborazione del capo del compartimento
Eserciti stranieri est Eberhard Kinzel,
con due aiutanti;
[Eberhard Kinzel, tenente gen. alla
fine della guerra, si toglierà la vita alla fine di maggio
del 1945 dopo l'arresto dell'ultimo governo del Reich.]
. Erich Marcks, maggior gen., capo
di S.M.;
. Kurt von Tippelskirch, tenente gen.,
intendente 4 (incaricato di giudicare la posizione del nemico;
[nel 1945 comandante del gruppo di esercito Vistola. Morto nel 1957.]
. Eduard Wagner, gen. dell'artiglieria,
intendente generale dell'esercito (approvvigionamenti e amministrazione)
[Parteciperà alla congiura del 20 luglio 1944 e si toglierà
la vita poco prima dell'arresto.]
. Rudolf Gercke, maggiore gen., capo
dei trasporti della Wehrmacht;
[Morto nel 1947 in prigionia americana.]
. Erich Fellgiebel, gen. delle truppe
addette alle comunicazioni, capo delle comunicazioni dell'esercito;
[Condannato a morte e giustiziato per aver partecipato alla congiura
del 20 luglio 1944.]
. Bogatsch, tenente gen. della Luftwaffe
presso il comando dell'esercito.
In dicembre, all'OKH a Zossen, il capo dello S.M. finlandese, gen.
Heinrichs, viene ricevuto dal col.
gen. Franz
Halder che gli illustra il "piano Barbarossa";
l'ospite finlandese dal canto suo riferisce l'andamento e gli insegnamenti
della guerra russo-filandese dell'inverno 1939-40. La stessa sera
viene offerto un ricevimento nella sede dell'ambasciata finlandese
a Berlino.
Si svolgono inoltre colloqui con i generali dell'OKW, Alfred
Jodl e Walter
Warlimont, ten. gen., capo del compartimento della difesa
territoriale OKW, e il col. Erich Buschenhagen,
capo di S.M. dell'armata Norvegia, in cui viene discusso un piano
di attacco contro Murmansk.
Un'ulteriore direttiva ordina che un contingente della Luftwaffe
sia dislocato in Sicilia e che truppe tedesche, il nucleo originario
dell'Africa Korps di Rommel,
siano trasferite in Tripolitania;
inizia la controffensiva britannica contro le forze italiane in
Africa orientale.
19, navi britanniche
bombardano la base italiana di Valona in Albania;
29,
il gen. Ugo
Cavallero subentra al gen. Ubaldo
Soddu nel comando delle forze italiane in Albania.
31, bombardamenti tedeschi
su Londra, Sheffield e Liverpool.
Nel corso del 1940 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilterra
circa 37 mila tonnellate di bombe, ma non è riuscita a conseguire
il predomino aereo, né a smantellare l'industria bellica
e i sistemi difensivi britannici;
dall'inizio della guerra i tedeschi sono tuttavia riusciti a distruggere
oltre 5 milioni di tonnellate di naviglio britannico, perdendo solo
31 sottomarini.
Alla fine dell'anno lo stato dell'esercito ungherese, per quanto
riguarda organizzazione, armamento ed equipaggiamento non può
essere considerato adeguato alle esigenze di una guerra moderna.
Per A. Hitler e l'OKW sorge così il problema di d'indurre
l'Ungheria a rimodernare il suo esercito e a preparalo ad una campagna
contro l'Unione Sovietica, senza tuttavia rivelare ai magiari quest'ultima
intenzione. Già dall'autunno gli ungheresi sono a conoscenza
che l'armata romena sta per essere rimodernata con l'aiuto dei tedeschi.
I treni carichi di truppe di addestramento e di materiale tedeschi
passano infatti sul territorio ungherese. E gli ungheresi, in forte
tensione con i romeni, non desiderano farsi sopravanzare dai vicini.
Il capo del compartimento operazioni del quartier generale ungherese,
col. Desidér Laszló,
arriva all'OKH a Zossen, presso Berlino per un colloquio. È
stato inviato dall'OKW per discutere questioni organizzative, come
la trasformazione di brigate in divisioni (l'esercito ungherese
finora non dispone di divisioni ma solo di brigate), l'organizzazione
di reparti motorizzati, corazzati, ecc. Le questioni sono trattate
dal capo compartimento dell'organizzazione dell'OKH, col. Walter
Buhle e da F.W.E.
Paulus.
Nello stesso tempo si trovano a Berlino diverse commissioni militari
ungheresi e anche il ministro della guerra col. gen. Vitéz
Bartha, per trattative con le autorità tedesche riguardanti
l'invio da parte della Germania di armi, carri armati, aerei e altro
materiale bellico.
|