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ANNO 1882

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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Leone XIII
(1878-1903)

Triplice alleanza

1882, 20 maggio, a Vienna tra
- Germania (O. von Bismarck )
- Austria-Ungheria
- Italia (C.F. Nicolis di Robilant, ambasciatore a Vienna)
è siglato questo accordo, con validità quinquennale, che stabilisce il casus foederis da parte della Germania e dell'Austria in caso di attacco francese all'Italia e da parte dell'Italia in caso di attacco francese alla Germania, e l'intervento di tutti e tre gli alleati se uno o due di essi venissero attaccati da altre potenze;
se evita all'Italia ogni impegno relativamente ai territori "irredenti", pure non le promette alcuna modificazione avvenire dei rapporti di forza nei Balcani e nel Mediterraneo;
«segue 1887»

Internazionale "antiautoritaria"
(clandestina)

«segue da 1881»
1882

«segue 1883»

 






1882
Impero d'Austria
 
Francesco Giuseppe I
Albero genealogico
(Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
1867-1916, re d'Ungheria;

 
Ministro degli Affari Esteri
conte E. von Taaffe
(1879 - 1893)
Ministro delle Finanze
-
-

1882
dal 1879 l'Austria-Ungheria si è accostata al Reich tedesco (duplice alleanza);
In seguito all'occupazione della Bosnia-Erzegovina, l'elemento serbo, sia nella Bosnia-Erzegovina che nel Regno di Serbia, sta divenendo sempre più ostile all'Austria-Ungheria ed esso cerca di fare propaganda anche fra i serbi e i croati della monarchia.
L'Austria-Ungheria pensa comunque ad una vera e propria annessione della Bosnia-Erzegovina, per eliminare gli inconvenienti di vario genere creati dalla situazione alquanto irregolare del regime cui sono sottoposte le varie provincie occupate. Esita ad effettuarla soltanto per non provocare un conflitto con la Russia per il quale non è ancora pronta.

AUSTRIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
 
Istria [il 38% della popolazione è italiana.]
1882
conosce una lotta simile a quella divampata un decennio prima a sud del Carnaro, che però assume toni ancora più aspri in seguito alla presenza decisamente più forte degli italiani nella pensiola. Dato che le differenze etniche coincidono in gran parte con quelle sociali e culturali, rispecchiandosi anche a livello rappresentativo nella dieta, lo scontro tra italiani e "sc'avi" (come vengono detti con termine spregiativo i croati e gli sloveni) acquista la forma piuttosto singolare di una corsa per accaparrarsi le "anime" della gente, spesso incerta (per il bilinguismo diffuso tra le classi più povere) sulla propria appartenenza etnica.
Alla Società Dante Alighieri e alla sua attività tesa all'organizzazione delle scuole italiane, i croati rispondono con la Lega slava e la Società dei ss. Cirillo e Metodio per l'Istria, in cui è attivo soprattutto il clero con alla testa un energico emulo di Strossmayer, il vescovo di Parenzo e poi di Trieste, mons. Juraj Dobrila.
Le autorità austriache, fedeli al proprio motto "divide et impera" non fanno nulla per favorire il superamento dei conflitti etnici che divampano ormai un po' dappertutto nella Duplice monarchia.
Dalmazia
1882
i dissidi manifestatisi tra croati e serbi per stabilire a chi debba appartenere la Bosnia-Erzegovina, minano anche in questa provincia la compattezza del "partito nazionale".
Ora gli autonomisti perdono la maggioranza nel consiglio comunale di Spalato.

Verso la fine del secolo l'elemento italiano sta ormai sulla difensiva.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
Cattaro
1882
-
UNGHERIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
Croazia-Slavonia
[Da marzo 1849, la nuova costituzione riconosce il regno di Croazia indipendente dall'Ungheria, una disposizione tuttavia di valore meramente simbolico.]
Bano
-
1882
Zagabria, continua la grave crisi agraria che colpisce in maniera pesante le masse contadine, e continuano gli incidenti inscenati soprattutto dal "partito del diritto".

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
Fiume [detta "il Corpus separatum" - esclusa dalla Croazia-Slavonia]
1882
-
 

 

***

- "Vecchi cechi": F.L. Rieger, leader dell'autonomismo boemo contro il centralismo di Vienna  e capo del partito,
decisamente contrario al "compromesso" austro-ungherese nel 1868 ha pubblicato una "dichiarazione" nella quale sostiene l' "individualità storica" della Boemia e il suo diritto all'indipendenza; ritornato alla dieta Boema (1878) e nel parlamento di Vienna (1879) vi assume un atteggiamento relativamente conciliante nei confronti del tentativo del governo di arrivare ad una soluzione di compromesso della questione ceca;
- "Giovani cechi": costituitosi nel 1863, questo movimento non contesta la struttura generale della monarchia austro-ungarica ma avanza determinate richieste;
non condividendo la linea politica di F.L. Rieger, dal 1879 si sono staccati dai "Vecchi Cechi";





1882
Deutsches Reich
Guglielmo I
Albero genealogico

(Berlino 1797-1888)
secondogenito di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1861-88, re di Prussia;
1871-88, imperatore di Germania;

 
Presidente
del Bundesrat

(consiglio federale)
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Presidente
del Reichstag
 
 
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Guerra
gen. Emil von Albedyll
(1872 - 1888)
   
   
   
   
1882
dal 1879 il SPD (Partito socialdemocratico) è ridotto alla clandestinità e il cancelliere ha sostituito all'appoggio parlamentare dei liberali (suoi tradizionali alleati) quello dei conservatori e del Centro (cattolici);
alla duplice alleanza tra Germania e Austria-Ungheria, in funzione anti-russa, si unisce anche l'Italia; l'imperatore è in contrasto con la politica del cancelliere a proposito dell'abbandono dell'amicizia con la Russia (Triplice alleanza);
ragioni economiche e di prestigio danno vita al Kolonialverein (lega coloniale) e alla Società per la colonizzazione tedesca;


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Regni
Regno di Baviera

Ludwig II (Monaco 1845-Starnberger See 1886)
figlio del re Massimiliano II Joseph e della p.ssa Marie di Prussia;
1864-86, re di Baviera;
1882
-

 
Regno di Sassonia

Albert I (Dresden 1828 - Castello di Sibyllenort 1902)
figlio di Johann I e di Amalie di Baviera;
1873-1902, re di Sassonia;
1882
-

Albero genealogico
 
Regno di Württemberg

Karl (Stuttgart 1823 - Stuttgart 1891)
figlio del re Wilhelm I e della grand.ssa Olga di Russia;
1864-91, re di Württemberg;
1882
-

Albero genealogico
 
Granducati
Granducato di
 
 
Granducato di
 
 
 
   
 
Ducati
Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha; Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1882
-

Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen

Georg II (Meiningen 1826 - Wildungen 1914)
figlio del duca Bernhard II e della p.ssa Marie di Hesse-Kassel;
1866-1914, duca di Sassonia-Meiningen;
1882
-

Albero genealogico
 
 
   
 
Principati
 
 


1882
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
- dal 1864 il governo russo ha abolito il polacco come lingua ufficiale, soppresso ogni forma di governo locale e promulgata una riforma agraria molto più radicale di quella russa del 1861, per danneggiare la turbolenta nobiltà;
anche la chiesa cattolica viene perseguitata;
 
1882
nasce "Proletariato", il primo partito comunista polacco;





1882
REGNO di SERBIA
Milan Obrenovic
Albero genealogico
(Marasesti, Moldavia 1845 - Vienna 1901)
pronipote del principe Miloš I;
1868-82, principe di Serbia;
- dal 1869 vige la costituzione;
- dal 1878 la Serbia è un paese completamente indipendente;
1882-89, re di Serbia;
1882
subito dopo la proclamazione, comincia ad attuare alcuni modesti tentativi per modernizzare il paese nel campo dei trasporti, dell'amministrazione pubblica e della ricerca scientifica;
subisce un attentato da parte di una vedova di un ufficiale che gli spara contro senza ucciderlo;
si scopre in seguito una congiura ordita dal partito del principe Pietro Karagjeorgjevic, genero Nicola I principe del Montenegro per spodestare il re e sostituirgli lo stesso principe serbo, tentativo che non riesce;

Dal 1881 opera il Partito radicale serbo, fondato da Nikola Pašic.
Presidente
dell'Assemblea nazionale
   
Primo ministro
Milan S. Pirocanac
(1880-1883)
Affari Esteri    
Interno    
Esercito    
Difesa    
Giustizia    
Finanze    
Guerra    
Pubblica Istruzione
e Affari religiosi
   
1882
-

 

1882
Principato del Montenegro
Dal 1878 al congresso di Berlino ha ottenuto il riconoscimento della completa indipendenza del suo stato il cui territorio è stato notevolmente accresciuto e dotato di uno sbocco sull'Adriatico: Antivari.
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Principato del Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1909, principe del Montenegro;
1882
-

1910-18, re del Montenegro (Nicola I);

1882
-





1882
Regno degli Elleni
Giorgio I
Albero genealogico

(Copenaghen 1845-Salonicco 1913)
figlio di Cristiano IX re di Danimarca e di Luisa di Assia-Kassel nonché cognato di Edward VII re d'Inghilterra;
1863-1913, re degli Elleni;
- dal 1864 ha accordato al paese una costituzione democratica (non di immediata applicazione) e sostiene con alterna fortuna le aspirazioni all'indipendenza dell'isola di Creta;
- dal 1881 ha ottenuto la Tessaglia e parte dell'Epiro;




 
1882
-


1882
IMPERO OTTOMANO
[dal 1879 è sotto l'influenza della Germania]
Abdülhamit II o Abdülhamid
o 'Abd al-Hamid
Albero genealogico
(Istanbul, 21 set 1842 – Istanbul, 10 feb 1918)
figlio di 'Abd-ul-Mejid I e della sua sposa armena Tirimüjgan;
1876-1909, XXXIV sultano; "il sultano rosso"



TURCHIA
1882
-

BOSNIA-Erzegovina
[dal 1878, dopo il congresso di Berlino, è amministrata dall'Austria-Ungheria]

1882
1881-82, nell'Erzegovina scoppia una seconda ribellione che si estende anche alle Krivosie (regione montuosa sopra le Bocche di Cattaro), alimentata questa volta dagli ortodossi e provocata dall'introduzione del servizio militare obbligatorio nell'esercito austro-ungarico, dal quale sotto il regime turco i cristiani erano stati esenti. Questo movimento cagiona delle peoccupazioni al governo imperiale e regio, soprattutto per le sue ripercussioni politiche. Ma anch'esso viene presto domato.
L'Austria-Ungheria istituisce un'amministrazione sui generis nelle provincie occupate, poiché queste non vengono aggregate ad alcuno dei due stati della monarchia. Esse sono poste alle dipendenze del Ministero delle Finanze comune (quello che prima si occupava solo del bilanci dei Ministeri della Guerra e degli Affari Esteri), retto per molti anni dallo statista magiaro barone Kállay de Nagy Kállo, al cui nome va associata gran parte dell'opera di organizzazione della Bosnia-Erzegovina.
Localmente egli è rappresentato da un governatore generale che è sempre il comandante delle forze militari nel paese, ossia del XVI corpo d'Armata a. u.. Questi è assistito per tutti gli affari civili da un Civil Adlatus che è di fatto il capo di tutta l'amministrazione, e da un numeroso stuolo di funzionari e tecnici.
Il paese è diviso in vari Kreise o prefetture, con a capo di ognuno un Kreisvorsteher, e ogni Kreis è suddiviso in tanti Bezirke e Bezirksexposituren; queste divisioni corrispondono ai Mutessariflik, i Kaima-kamlik e i Mudirlik dell'amministrazione turca, e il governatore generale corrisponde al valì.
La nuova amministrazione provvede subito a dotare le provincie di una buona rete stradale e, in seguito, di una rete ferroviaria a scartamento ridotto; una linea principale attraversa tutto il paese da Bosnisch Brod sulla Sava, al confine della Croazia-Slavonia, fino a Gravosa sull'Adriatico, con diramazioni ad altri principali centri, una delle quali si distacca dalla linea principale a Uskoplje per giungere a Zelenika nelle Bocche di Cattaro. Da Banjaluka al confine croato esiste già una vecchia ferrovia a scartamento normale, l'unica costruita dal governo turco.
Sono aperte numerose scuole elementari e medie, compresa una scuola superiore islamica (la Scheriatschule), le città sono ricostruite e migliorate, si provvede ottimamente alla sicurezza pubblica, si pone fine al banditismo, e si riesce almeno temporaneamente a conciliare le tre confessioni religiose.
Si cerca di fare della Bosnia-Erzegovina una regione turistica, costruendo discreti alberghi in varie città e allestendo una graziosa stazione termale a Ilidze presso Serajevo.
L'amministrazione austro-ungarica si dimostra regolare e onesta, anche se un po' troppo meticolosa e poliziesca. Ma non provvede a risolverre la grave questione agraria che era stata l'origine delle insurrezioni contro la Turchia. La popolazione rurale rimane sempre poverissima e oberata dalle imposte e dagli alti canoni di affitto verso i grandi proprietari.

Conscia fin d'ora del pericolo che rappresenta per la compagine austro-ungarica il serbismo, l'amministrazione scoraggia in tutti i modi ogni moVIImento avente carattere serbo. Perfino la storia del popolo serbo scritta dallo stesso ministro barone Kállay de Nagy Kállo è vietata in Bosnia-Erzegovina.
E non si vuol dare nemmeno il nome di serbo alla lingua parlata da tutta la popolazione (il turco lo parlano solo pochi ex-funzionari ottomani e qualche mullah), e si preferisce definirla la Landessprache (la lingua del paese).
La polizia sta sempre in agguato per scongiurare complotti o agitazioni sediziose aventi rapporti con la Serbia, e sono scoraggiati e quasi preclusi i contatti anche commerciali con quel paese.
D'altra parte l'occupazione accentua il carattere slavo dell'Austria-Ungheria e VI introduce anche un elemento balcanico, destinato ad avere effetti disgregatori in avvenire. Intensifica pure l'ostilità allo slavismo sia nell'elemento tedesco che in quello magiaro e risveglia l'antico e mai sopito astio fra Austria e Ungheria per la gelosia circa gli ambìti impieghi nelle provincie occupate, che sembra siano di preferenza dati a magiari, specialmente finché resta a capo dell'amministrazione il barone Kállay de Nagy Kállo.

Rumelia orientale [provincia turca autonoma (fra i Balcani e il Rhodope, con sbocco sul Mar Nero a Burgas) con un governatore cristiano nominato dalla Turchia, ma con l'approvazione delle grandi potenze.]

1882
-

Novibazar [sangiacato]

1882
Il sangiacato di Novibazar, che separa la Serbia dal Principato del Montenegro, è abitato in gran parte da serbi, metà dei quali musulmani, e resta alla Turchia, anche se sotto un regime speciale.

ALBANIA

1882
Il sentimento nazionale, promosso dalla cessione di Plava e Gusinje al Montenegro decretata dal congresso di Berlino, si rafforza sempre di più, facendo capo alla Lega albanese di resistenza.

MACEDONIA [ceduta dalla Bulgaria alla Turchia nel 1878]

1882
-



CRETA

1882
-

CIPRO
1882
in seguito all'occupazione britannica dell'Egitto, l'isola perde gran parte della sua importanza e perciò il governo di Londra si disinteressa dell'isola trascurandola completamente.




1882

Alessandro di Battenberg

Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1879-1886, principe di Bulgaria;
[eletto dal Sobranje (Assemblea nazionale)]
nel 1879 attua un colpo di stato e tutte le alte cariche nel governo e nell'esercito bulgari vengono affidate ai russi, fra cui 300 ufficiali superiori; ;
1882
-



Ministro dell'interno

Ernroth
(1880-83)

1882
-
 

a







1882
RUSSIA
 
Alessandro III Romanov
Albero genealogico

(Pietroburgo 1845 - Livadija, Crimea 1894)
secondogenito di Alessandro II e di Maria di Assia-Darmstadt;
1881-94, zar di Russia;
-

 
capo della polizia
V.K. von Pleve
(1881 - ?)
1882
lo zar riduce drasticamente le competenze degli organi di autogoverno locale, gli zemstvo, con l'istituzione dello zemskij nacalnik (capo dello zemstvo), funzionario nominato dal ministro dell'interno, dotato di ampi poteri discrezionali;
intensifica la politica di russificazione delle altre nazionalità dell'impero (polacchi, finlandesi, popolazioni baltiche) e impone severe misure restrittive agli ebrei (obbligo di residenza in determinate regioni, limitazioni nell'accesso all'istruzione ecc.)
prosegue inoltre l'opera di penetrazione nell'Asia centrale estendendo l'influenza russa nell'Estremo Oriente;





1882
-
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
- dal 1863 la dieta viene convocata ufficialmente ogni cinque anni e
la lingua ufficiale è diventata il finlandese; la religione è luterana già dal XVI sec.;
- dal 1869 lo zar ha concesso la costituzione;
1882
-



1882
REGNO di ROMANIA
Carlo I

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1839 - Sinaia, Valacchia 1914)
figlio di Carlo Antonio († 1885) principe di Hohenzollern-Sigmaringen (1848-49, abd.) e di Giuseppina di Baden;
1866-81, principe di Romania;
1869, sposa la principessa Elisabetta di Wied (o Carmen Sylva);
1877, alleato della Russia nella guerra contro la Turchia, comanda personalmente le truppe romene distinguendosi nell'assedio di Plevna;
nel 1878 l'annessione della Bessarabia alla Russia in cambio della non desiderata Dobrugia ceduta alla Romania crea un aspro dissenso fra Romania e il neo principato di Bulgaria;
1881-1914, re di Romania;






1882
-
 

a





1882
FRANCIA
Terza Repubblica
Presidente della Repubblica
J. Grévy
(1879 30 gen - 2 dic 1887)
Presidente del Senato
Léon Say
(1880 25 mag - 30 gen 1882)
Philippe Le Royer
(2 feb - 24 feb 1893)
Presidente della Camera dei deputati
-
Presidente dell'Assemblea nazionale
[Senato+Camera]
-
 
Presidente del Consiglio
L. Gambetta
(1881 14 nov - 26 gen 1882)
C. de Freycinet
II
(30 gen-29 lug)
Charles Duclerc
(7 ago - 28 gen 1883)
Ministro dell'Interno
P. Waldeck-Rousseau
(1881 14 nov - 30 gen 1882)
René Goblet
(30 gen - 7 ago)
Armand Fallières
(7 ago - 21 feb 1883)
Guardasigilli
Théodore-Jules Cazot
(1879 28 dic - 30 gen 1882)
Gustave Humbert
(30 gen - 7 ago)
Paul Devès
(7 ago - 21 feb 1883)
Sovrintendente delle Finanze
François Allain-Targé
(1881 14 nov - 30 gen 1882)
Léon Say
(30 gen - 7 ago)
Pierre Tirard
(7 ago - 6 apr 1885)
Segretario di stato agli Affari Esteri
L. Gambetta
(1881 14 nov - 30 gen 1882)
Charles Duclerc
(7 ago - 29 gen 1883)
Istruzione Pubblica
-
* Leggi costituzionali del 1875.
1882
L'Assemblea Francese, comprendente anche i socialisti della I e II Internazionale, appoggia all'unanimità il trattato coloniale di Pietro Savorgnan di Brazzà.

1882
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;


Primo ministro
-
1882
-
 

a



1882
REGNO del BELGIO

Leopoldo II

Albero genealogico

(1835 - 1909)
figlio di Leopoldo I e di Carolina Carlotta Augusta d'Inghilterra;
1865-1909, re dei belgi;


1885-1908, sovrano dello Stato Indipendente del Congo
[in realtà un suo possedimento personale]



 
1882
-




a

 




1882
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
dal febbraio 1840 è sposata con l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
dal 14 febbraio 1861 è vedova;
1877-1901, imperatrice delle Indie;


Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W.E. Gladstone
liberale
II
(1880 23 apr - 16 dic 1882)
W.E. Gladstone liberale
II
(16 dic - 23 giu 1885)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Hugh Childers
(16 dic - 9 giu 1885)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
R.A.T. Gascoyne-Cecil
3° marchese di Salisbury
conservatore
(1878 - giu 1885)
Guerra
-
-
Affari Interni
-
-
Giustizia
-
-
Colonie
-
-
Commercio
J. Chamberlain
(1880 - 1886)
1882
-
1882
Giugno
6
, Dublino, arriva il nuovo segretario di stato per l'Irlanda, lord Frederik Cavendish il quale, dopo una visita al viceré Spencer, si dirige a piedi verso la sua residenza, attraversando il Phoenix Park; è con lui Thomas Burke, il traditore della causa nazionale;
i congiurati, guidati dall'appaltatore edile James Carey (uno dei capi degli "Invincibles"), disseminati nel parco, aspettano solo il cenno del loro capo e pugnalano a morte i due uomini politici inglesi.
Londra, al Parlamento viene subito presentato un progetto di legge severamente repressivo contro gli irlandesi: soppressione della giuria, pieni poteri alla polizia;

Luglio
12
, tale progetto diviene legge e serve soltanto ad alimentare sempre più l'odio degli irlandesi contro il regime britannico.


1882
REGNO di DANIMARCA
Cristiano IX
Albero genealogico

(Gottorp, Schleswig-Holstein 1818 - Copenaghen 1906)
figlio di Federico Guglielmo e di Luisa di Assia-Kassel;
1863-1906, re di Danimarca;

1882
-

ISLANDA

1882
-


1882
REGNO di SVEZIA e NORVEGIA
Oscar II
Albero genealogico

(Stoccolma 1829 - 1907)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg, e fratello di Carlo XV;
1872-1907, re di Svezia;
1872-1905, re di Norvegia;


SVEZIA
1882
-
NORVEGIA
1882
-





1882
REGNO di PORTOGALLO
Luiz I
Albero genealogico
(? - 1889)
secondogenito di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1861-89, re di Portogallo;
[succeduto al fratello Pietro V]
1882, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);
1862, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);

-

?
(?-?)

1882
-


a

1882
REGNO di SPAGNA
Alfonso XII di Borbone
Albero genealogico
(Madrid 1857-1885)
figlio di Isabella II e di don Francesco d'Assisi di Borbone;
1868, costretto all'esilio con la madre;
1874, 29 dicembre, il colpo di stato di Sagunto restaura la monarchia borbonica, dopo il regno di Amedeo di Savoia e il breve regime repubblicano di E. Castelar;
1875, gennaio, rientra in Spagna;
1875-85, re di Spagna;

 
Primo Ministro
P.M. Sagasta
(1881 - 1889)
Ministro
della Guerra
A. Martínez de Campos
(1881 - 1883)
 
1882
-








1882
REGNO D'ITALIA
Umberto I
Albero genealogico
(Torino 1844-Monza 1900)
figlio di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Absburgo-Lorena;
1849-78, principe di Piemonte;
1878-1900, re d'Italia;
1882
dopo le inondazioni in Veneto partecipa personalmente all'opera di soccorso;

 

PARLAMENTO XIV Legislatura
(1880 26 mag - 2 ott 1882)
  XV Legislatura
(1882 22 nov - 27 apr 1886)
Presidente del Senato S. Tecchio
veneto
(1880 26 mag - 2 ott 1882)
  S. Tecchio
veneto
(1882 22 nov - 27 lug 1884)
Presidente della Camera D. Farini
romagnolo
(1880 26 mag - 25 set 1882)
  D. Farini
romagnolo
(1882 22 nov - 12 mar 1884)
 
Presidente
del Consiglio
A. Depretis IV
lombardo
(1881 29 mag - 25 mag 1883)
Interno
-
Affari Esteri
P.S. Mancini
(1881 mag - 29 giu 1885)
Guerra
E. Ferrero
piemontese
(1881 4 apr - 23 ott 1884)
Marina
F. Acton
campano
(1879 25 nov - 17 nov 1883)
Tesoro
A. Magliani
campano
(1879 25 nov - 29 dic 1888)
[ad interim]
Finanze
A. Magliani
campano
(1879 25 nov - 29 lug 1887)
Agricoltura, Industria e Commercio
D. Berti
piemontese
(1881 mag - 30 mar 1884)
Lavori Pubblici
A. Baccarini
romagnolo
(1879 14 lug - 25 mag 1883)
Grazia e Giustizia
G. Zanardelli
lombardo
(1881 mag - mag 1883)
Istruzione Pubblica
G. Baccelli
laziale
(1881 2 gen - 30 mar 1884)
* Dal 24.03.1878 al 29.12.1888 i ministri delle Finanze sono incaricati della reggenza del ministero del Tesoro.
 

1882

Gennaio
22
, approvata dalla Camera e dal Senato, diventa legge dello stato la riforma della legge elettorale.
[La nuova legge sostituisce la Legge 20 novembre 1859, n. 3778, alterandone sia il sistema che la base elettorale.
Il suffragio resta riservato esclusivamente ai maschi che abbiano compiuto il 21° anno d'età (la soglia precedente era stabilita su 25 anni).
Potrà votare solo chi esibirà la licenza del biennio elementare statale e gratuito stabilito dalla Legge Coppino del 1877, indipendentemente dal reddito. Tuttavia, chi esibirà un diverso certificato o, non ne ha alcuno, potrà votare pagando un reddito 19,80 lire.
Per effetto di queste modifiche la base elettorale cresce significativamente: gli aventi diritto al voto passano dal 2,2% al 6,9% della popolazione.
A. Depretis, esponente della sinistra storica, ha fatto dell'allargamento della base elettorale un suo cavallo di battaglia.
Sotto il profilo del sistema elettorale, la legge è una plurinominale di lista: essa, cioè sostituisceì i collegi uninominali previsti dalla norma precedentemente in vigore con collegi plurinominali che eleggono da due a cinque deputati. Tale sistema, tuttavia, accresce l'instabilità delle maggioranze, cosicché nel 1891 la legge sarà emendata ripristinando i collegi uninominali. Con tali modifiche, essa resterà in vigore sino al 1912, quando sarà sostituita sotto il (IV "governo Giolitti") da una nuova legge che estenderà ulteriormente il suffragio.]

Già da adesso, i colloqui privati tra A. Depretis, capo della sinistra, e M. Minghetti, capo della destra mostrano chiaramente quali siano i rapporti frai due vecchi uomini di stato.
[Del resto la sinistra, una volta arrivata al potere aveva tagliato i ponti con il passato mazziniano e garibaldino dichiarandosi liberale e monarchica. I programmi della sinistra sembrano programmi di destra, dalla quale, infatti, spesso riceve l'approvazione.]

Febbraio
26
, Imola, le società socialiste della Romagna si riuniscono all'osteria "La Reggia" per decidere quale condotta tenere nelle prossime elezioni.
A. Costa rimane ancora in una via di mezzo: lottare sì ma in parlamento no.

Marzo 
Milano, la costituzione del Partito operaio, e l'arresto di C. Cafiero appena tornato da Londra, contribuiscono a far sì che A. Costa rinunci alle sue nostalgie estremiste.
[Mentre in un primo tempo il "Partito operaio" sembra qualcosa di diverso dal "Partito socialista", vi sono già in esso i germi di quello che diventerà in seguito, il "Partito socialista italiano".
Lilla Lipparini,
Andrea Costa rivoluzionario, Longanesi &C. Milano 1977.
]
Mentre si annunciano le prossime elezioni per il 29 ottobre:
- i socialisti milanesi legati alla Federazione dell'Alta Italia dell'Internazionale decidono di partecipare alle elezioni;
- la democrazia italiana fa blocco contro la concentrazione dei partiti conservatori:
. A. Saffi,
. Giovanni Bovio,
. G. Carducci,
. Ferrari,
. L. Fortis,
. Alfredo Baccarini (già sottosegretario con Zanardelli, è uno dei più insigni e valenti idraulici d'Europa),
sostengono l'unione dei partiti popolari, compreso quello socialista.
A. Costa
cerca di agevolare tale accostamento.
[A Imola, per cominciare, si commemorano successivamente l'anniversario della morte di G. Mazzini e quello della Comune, senza troppo analizzare il diverso significato dei due avvenimenti.]

Aprile
sono approvate spese militari straordinarie e si discute il progetto di legge di riordinamento dell'esercito. Giuseppe Rovetta, direttore del settimanale «La Lotta», viene condannato per istigazione all'odio di classe;

Maggio
viene approvata la seconda parte della legge elettorale che sostituisce al collegio uninominale lo scrutinio a piè di lista. 

Giugno
2
, tutti i giornali escono listati a lutto: è morto a Caprera G. Garibaldi.

Luglio

Agosto
Trieste, attentato contro l'arciduca austriaco Carlo Ludovico: l'azione viene attribuita agli irredentisti.
27, Imola, riunione dei rappresentanti democratici di tutta la Romagna per stabilire l'accordo sul programma elettorale, che deve comprendere le rivendicazioni comuni ai repubblicani, ai socialisti e ai democratici:
- suffragio universale,
- abolizione del giuramento politico,
- libertà di parola, di stampa, di riunione, di associazione;
- abolizione degli eserciti permanenti,
- autonomia dei Comuni,
- limitazione legale delle ore di lavoro,
- prescrizione legale del minimo dei salari,
- responsabilità giuridica degli impresari in caso di infortunio,
- assicurazione degli operai inabili,
- abolizione del prino articolo dello Statuto,
- separazione assoluta della chiesa dallo stato,
- istruzione laica gratuita ecc.
Approvato «il proposito di combattere uniti il nemico comune, senza negare le particolari convinzioni o sopprimere i particolari organamenti» viene ufficialmente costituita l'Unione democratica romagnola.

Settembre
6
, Ravenna, al comizio per l'abrogazione delle leggi eccezionali di Pubblica Sicurezza, sono rappresentate tutte le tendenze dell'Unione democratica romagnola.
C. Cafiero, L. Fortis, Emilio Covelli, Cavallotti hanno mandato la loro adesione. E l'Inno di Mameli saluta l'ingresso di A. Saffi, di Giuseppe Ceneri e di Aristide Venturini, che insieme con A. Costa vanno a sedersi alla presidenza.

L'Italia settentrionale è colpita da gravi inondazioni: il Governo stanzierà fondi straordinari.

Sui muri di tutti i paesi della Romagna cominciano a spuntare i manifesti che recano a lettere cubitali i nomi dei candidati.
A Imola:
- democratici: A. Costa, Quirico Filopanti e Aristide Venturini;
- moderati: conte Giovanni Codronchi, Berti e Pietro Inviti.
a Ravaenna:
- democratici: A. Costa, Alfredo Baccarini e A. Cipriani;
- moderati: ?.

Ottobre
8
, Stradella, nel suo discorso A. Depretis preannuncia il "trasformismo", confermato, pochi giorni dopo, a Cologna Veneta, da M. Minghetti.
I commenti non vengono risparmiati dai giornali di tutte le tendenze, perché, malgrado l'accordo iniziatosi fra i due capi, non si riesce ancora a comprendere se è la destra che slitta a sinistra o se è la sinistra che slitta a destra!
29, (e 5 nov) si svolgono le elezioni politiche: alle prime elezioni a suffragio allargato si presenta il 60,7% degli elettori. 
Ravenna, verso sera i democratici salutano calorosamente l'elezione dei suoi tre candidati. (A. Costa ottiene 3654 voti); a Imola invece vincono i moderati.


Novembre
5
, si svolgono le elezioni politiche (2° turno);
23, inaugurazione della XV legislatura, la prima uscita dal suffragio allargato.
Ora la Camera, malgrado l'apparente distinzione fra destra e sinistra, si presenta con una larga maggioranza liberale progressista, forte di 212 deputati. La destra "trasformista", che fa capo a M. Minghetti, è entrata nella maggioranza di governo. Rimane la destra intransigente che, condotta da R. Bonghi e da S. Spaventa, si rinchiuderà, come sempre, in una battagliera opposizione, mentre una terza tendenza, capeggiata da A. Starabba, marchese di Rudini, si indirizza verso il centro.
Ma tutta l'attenzione si rivolge a quella estrema sinistra che dai 9 deputati nominati nelle elezioni del 1880, è ora salita a 16. Sostenuta dal partito radicale, essa possiede uomini come:
. A. Bertani,
. Giovanni Bovio,
. F. Cavallotti,
e ad essi si aggiunge il primo deputato socialista: A. Costa.
Tutti si chiedono come si comporteranno i due nuovi deputati che entrano alla Camera:
. A. Costa e
. Francesco Coccapieller [Checco] (il popolano che dalle colonne dell' «Ezio II» scaglia sgrammaticate invettive contro gli uomini avversi al governo).
29, 11:00, il re esce dal Quirinale. Nella carrozza reale, accanto a lui, siedono anche il duca d'Aosta, il principe di Carignano e il duca di Genova.
Quando il re antra nell'aula di Montecitorio si rinnovano gli applausi ma si nota subito che i deputati dell'estrema sinistra non si sono asssociati e, soli, di tutta la Camera, rimangono immobili ai loro posti.
Ora si attende di vedere come si comporteranno di fronte al giuramento questi deputati estremisti, già pubblicamente contrari a questo vincolo (questione del giuramento).
La Camera, fra i tumulti e i rumori della maggioranza, impedisce all'on. Bosdari, deputato repubblicano di Ancona, di fare le sue riserve, dopo averlo pronunciato. L'on. Falleroni, deputato di Macerata, che si rifiuta di giurare, viene espulso dall'aula.
Contrariamente all'aspettativa, alla formula rituale letta dal presidente, A. Costa risponde: «Giuro». Nello stesso giorno egli indirizza ai giornali una lettera nella quale spiega il significato del suo atto, ma i giornali vengono sequestrati impedendogli così di giustificare pubblicamente la sua condotta.
La questione si trascina per vari giorni: dopo varie riunioni tenute dai capi dell'estrema sinistra, si stende una mozione per abolirlo e si incaricano Giovanni Bovio e Giuseppe Ceneri di parlare alla Camera contro il disegno di legge preparato da A. Depretis, disegno che ribadisce la sua necessità, pena il decadimento dal mandato legislativo di quei deputati che vi si ricusino e che non vi aderiscano entro i due mesi decorsi dalle elezioni.

Dicembre
Trieste, è impiccato G. Oberdan riconosciuto colpevole di voler attentare alla vita dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe
22, il "disegno di legge Depretis" passa alla Camera, approvato con 222 voti contro 45; di lì a pochi giorni la proposta ministeriale è votata anche al Senato;

sinistra storica: con la pratica del "trasformismo" (cui si oppone all'interno delle sue file la pentarchia) essa assorbe una parte della destra e diviene una forza conservatrice del sistema politico italiano, mentre le esigenze riformatrici sono fatte proprie soprattutto dall'estrema sinistra (radicali, repubblicani e socialisti);
solo dopo il 1890 e più ancora dopo il 1900, con la sinistra giolittiana (non più quindi sinistra storica), si avrà una ripresa di un programma riformatore.

Lo stesso anno viene istituita la carica di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, devoluta al Comandante del Corpo.






 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
John D.S. Campbell
marchese di Lorne
(1878 - 1883)
Primo ministro
John A. Macdonald
(1878 - 1891)
[conservatore]

1882
Dicembre
31
, il capo cree Big Bear, ormai ridotto con una piccola banda di seguaci minacciati dalla fame, si sottomette alle autorità.

 

 

 

 

 


QUÉBEC
Vescovo di Montréal
-

1882
-

 

 

 

ONTARIO
-
-

1882
-


NEW BRUNSWICK
-
-

1882
-

NOVA SCOTIA
-
-

1882
-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1882
-


NORTHWEST (territori) [dal 1870]
-
-

1882
-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Governatore della provincia
-

1882
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Governatore della provincia
-

1882
-

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
William V. Whitevay
(1878 - 1885)

1882
-

 


 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
C.A. Arthur [21°]
(19 set - 4 mar 1885)
[Pr]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
M.R. Waite
(1874 4 mar - 23 mar 1888)

1882
Gennaio
-

apertura delle linee ferroviarie (1881-83):
- Southern Pacifica-Santa Fe,
- Southern Pacific-Texas,
- Denver,
- Rio Grande Connection;

Dodge City (KANSAS), ci sono 13 saloon, con una popolazione residente di circa 2000 abitanti.
A Caldwell un commerciante di liquori viene addirittura inciato da un gruppo di proibizionisti inferociti.


Rivoluzione industriale: la prima forma di alleanza e di concentrazione industriale messa a punto dagli operatori finanziari è stato il "pool", un accordo informale tra varie imprese per limitare la produzione o suddividersi i mercati; non avendo però dato tali accordi risultati soddisfacenti in quanto non sanciti da atti legalmente inoppugnabili, dopo il 1880 ha cessato di esistere.
Una seconda forma di concentrazione industriale è il "trust", un'intesa in base alla quale gli azionsiti di imprese diverse mettono le proprie azioni a disposizione dei consigli di amministrazione che di fatto finiscono per esercitare un controllo unitario su ditte nominalmente indipendenti.

Lo stesso anno la Standar Oil Company of OHIO costituisce il primo trust: gli azionisti di 77 compagnie petrolifere, che producono il 90% del petrolio raffinato degli Stati Uniti, mettono i loro pacchetti azionari a disposizione di 9 consigli di amministrazione.
[Il trust in senso stretto è un fenomeno transitorio, anche se l'opinone pubblica finisce per indicare con questo vocabolo qualsiasi tipo di concentrazione industriale.
Verso il 1890 tale pratica cadrà in disuso dopo che i tribunali di vari stati l'avranno dichiarata illegale.]

Settembre
4
, New York, a Wall Street, nel cuore del mondo degli affari e dell'alta finanza, entra in funzione la prima centrale elettrica di T.A. Edison.
Nei sei anni seguenti nelle case d'America saranno installati due milioni di impianti elettrici.
[1807, Humphrey Davy fa funzionare con una pila la sua lampada ad arco ma, dal momento che la lampada ad arco è troppo pericolosa per l'uso domestico, la luce elettrica entrerà nelle case solo dopo l'invenzione della lampadina a vuoto d'aria con un filamento resistente.
Il problema viene risolto da T.A. Edison il cui nome diviene quasi sinonimo di energia elettrica.
1876, Menlo Park (NEW JERSEY), T.A. Edison fonda il suo laboratorio di ricerca; la sua "fabbrica delle invenzioni" si basa sul lavoro coordinato di un gruppo di ricercatori, impegnato a tempo pieno nella realizzazione di nuovi prodotti da immettere sul mercato.
Egli non pretende di essere uno scienziato: senza curarsi troppo delle teorie scientifiche (che in molti casi gli farebbero invece risparmiare un mucchio di tempo) preferisce sperimentare, da buon americano pragmatico, anche a costo di sbagliare.
I suoi laboratori perfezionano una serie di invenzioni importanti, tra cui il fonografo, le batterie di accumulatori, il fluoroscopio, il proiettore cinematografico, il locomotore elettrico.
1879, novembre, viene brevettata – forse la sua realizzazione più significativa - la lampada a filamento di carbonio, il primo prodotto del genere che può essere fabbricato per un mercato di massa;: il costo è alla portata di tutti, la durata di 170 ore. Quando poi egli disegna un circuito elettrico con un contatore centrale e utilizzatori periferici che si possono accendere e spegnere in modo autonomo, non ci sono più ostacoli alla diffusione dell'elettricità su vasta scala.]
La "rivoluzione dell'elettricità" comunque è ancora in gran parte da realizzare.
La Edison Electric Light Company si occupa unicamente di illuminazione, e la corrente elettrica continua prodotta dai suoi generatori non può essere trasportata per più di 2 o 3 km.
Il primo a intuire che utilizzando corrente alternata e trasformatori si può trasmettere in modo sicuro e a basso costo una corrente elettrica ad alta tensione anche a grande distanza è George M Westinghouse.
[1886, George M Westinghouse fonda la Westinghouse Electric Company; di conseguenza la corrente alternata sostituisce ben presto la corrente continua nell'illuminazione domestica;
1887, nel frattempo Frank J. Sprague, uno degli assistenti di T.A. Edison, dimostra che l'elettricità si presta a molti altri impieghi: lo stesso anno egli dirige a Richmond (VIRGINIA) i lavori di costruzione della prima vettura da trasporto pubblico azionata elettricamente, che utilizza un trolley, cioè un'asta di collegamento con la rete di alimentazione aerea, perfezionato da un immigrato belga, Charles J. Van Depoele;
1888, il motore elettrico, perfezionato dall'immigrato ungherese Nikola Tesla, consente di trasformare la corrente alternata in forza motrice e, insieme con i miglioramenti apportati alla dinamo dall'ingegnere dell'OHIO Charles F. Brush e da altri inventori consente di utilizzare l'energia elettrica come forza motrice nelle fabbriche;
1889, la società fondata da Frank J. Sprague, in seguito assorbita dalla Otis Elevator Company, si dedica anche allo sviluppo degli ascensori elettrici, sperimentati per la prima volta quest'anno, che avranno un influsso determinante sull'evoluzione dell'architettura urbana rendendo possibile la costruzione dei grattacieli.]

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1882
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1882
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1882
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1882
-




[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1882
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1882
-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1882
-

 



 






[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1882
-


[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1882
-

 





[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1882
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1882
-

 

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 29 maggio 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1882
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1882
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1882
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1882
-



[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1882
-




[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1882
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1882
-

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1882
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1882
-


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1882
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1882
-

 

 




[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1882
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1882
-


[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1882
-

 


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1882
-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1882
-


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1882
-

 


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1882
-

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1882
-

 


[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1882
-

 


[-] Territorio dell'UTAH [dal 1850]
[Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-

1882
-

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1882
-

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1882
Gennaio
-

 

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1882
-

 


[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1882
Gennaio
-

 

 


[-] Territorio dell'IDAHO [dal 24 marzo 1863] - cap. Boise
[Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1882
Gennaio
-

 

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1882
Gennaio
-

 

 


[-] Territorio del MONTANA [1864-89] [dal 26 maggio 1864] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1882
Gennaio
-

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1882
-

 


[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1882
-

 


[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1882
-

 


a





1870
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
guerra grande (1868-78): prima guerra d'indipendenza cubana;
(la soppressione della schiavitù viene attuata per tappe dal 1877 fino al 1886)
guerra pequeña (1879-80);
1882
la pacificazione interna si traduce in un regime di repressione poliziesca reso tanto più anacronistico dallo sviluppo dei rapporti sociali capitalistici in seguito alla penetrazione dei trust nordamericani;
Haiti
-
?
(?-?)
1870
-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1870
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1870
-

1882
STATI UNITI del MESSICO
(repubblica federale)
- Presidente della repubblica federale
?
(1880 - 1884)
1882
-


1882
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
-
1882
-


1882
HONDURAS
-
?
(?-?)
1882
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;

1870
- Presidente
?
(? - ?)
1870
-

1882
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
-
1882
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1882
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
- Presidente
T. Guardia
(1870 - ?)
1882
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;





1882
- Presidente
L. Núñez
(1880 - 1894)
1882
la forte espansione verso gli Stati Uniti e l'Inghilterra fa aumentare il potere economico dei gruppi oligarchici e contribuisce sotto le tre presidenze di L. Núñez all'instaurazione di un regime politico fortemente accentrato, in grado di salvaguardare gli interessi economici e di ristabilire l'influenza delle gerarchie ecclesiastiche;


1882
- Presidente della repubblica
A. Guzmán Blanco
(1870 - 1888)
[dispotismo illuminato]
1882
-

1882
República del Ecuador
Presidente della repubblica
-
 
1882
si alternano dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito, formato all'origine da elementi venezuelani;



1882
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1882
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1882
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1882
guerra del Pacifico (1879-83): contrappone il Perù e la BOLIVIA al Cile;



1882
CILE
Presidente della repubblica
?
(1871 - ?)
 
1882
guerra del Pacifico (1879-83): contrappone il Perù e la BOLIVIA al Cile;


1882
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1882
-
Suriname (olandese)
1882
-
Guyane Française (francese)
1882
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1882
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1882
questione dei vescovi (1855-73)
l'oligarchia creola è andata via via perdendo coesione, divisa sul problema dell'emancipazione degli schiavi, propugnata dal partito liberale, rinnovato nelle sue basi sociali dalla confluenza nelle sue file dei cafeteros e ora rinVIgorito dall'introduzione del suffragio universale maschile;




1882
Presidente della repubblica
?
(1874 - 1904)
[partito dei colorados]
 
1882
mentre cresce la dipendenza del paese dalle aree commerciali più solide (Argentina e Brasile) sorgono pure aspri conflitti fra il partito dei colorados laico e liberale, salito ora al potere, e quello degli azules, conservatore;



1882
- Presidente della repubblica
J.A. Roca
(1880 - 1886)
 
1882
Buenos Aires,






1882
Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[partito colorado]
 
1882
Montevideo,

 




1882
CINA
Tz'u-Hsi [Tz'u-Hsi]

(Dinastia Manciù)

ex concubina Jehonala;
1861-1908, imperatrice della Cina;

1882
Pechino,

 




a

 




1882
(periodo Mejji: 1868-1912)
Giappone

Mutsuhito

(? - ?)
1868-1912, imperatore del Giappone;

1882
Ito Hirobumi sta attuando il sistema costituzionale promesso dall'imperatore che, avendo studiato alcuni anni in Europa, ha preso a modello il sistema monarchico-costituzionale della Germania.
Il ministro degli esteri Inoue Kaoru inizia a condurre una serie di trattative con i rappresentanti stranieri, ma l'opinione pubblica si oppone alle varie concessioni che gli è disposto a fare e lo costringe alle dimissioni.

a

 


1882
Marocco
-
-
1882
-


1882
Algeria
[dal 1848 parte integrante del territorio nazionale francese, organizzata in tre dipartimenti d'oltremare.]
-
?
(?-?)
1882
1881-83, rivolta nel Sud-ovest;




1882
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881 la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.]
- Bey  

1882
-


1882
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Muhammad Tawfiq
(? - ?)
figlio di Isma'il;
1879-92, khedivè d'Egitto;
succede al padre, deposto per volere delle due potenze: Francia e Inghilterra, su pressione di Germania e Austria;
-  
-

1882
ribellione del Sudan e dei dervisci (1881-85).

Gennaio
il primo ministro francese L. Gambetta perde il potere e viene sostituito dal più moderato C. de Freycinet, ma ormai il danno è fatto.
L'esercito egiziano controlla la nazione e il grosso della popolazione lo sostiene con entusiasmo. I fellahin sperano ingenuamente che da questo momento l'Egitto venga governato da egiziani, e di non essere più spremuti dalle tasse. Alcuni notabili condividono questi sentimenti, ma molti, allarmati del pericolo di una ribellione sociale, offrono un debole sostegno.
Nel frattempo il nervoso e sdegnato khedivè prosegue nei propri intrighi contro il col. 'Arabi, pur non osando affrontarlo apertamente, e il sultano 'Abd al-Hamid continua la propria politica di far credere a entrambe le parti di appoggiarle.
I sentimenti nazionali egiziani inaspriscono e altrettanto fanno i governi britannico e francese e i loro rappresentanti in Egitto.
Questi ultimi riferiscono che la nazione sta precipitando nell'anarchia, e anche se ciò è ben lungi dall'essere vero, l'Egitto è in uno stato di effervescenza, ma non nel caos.
I membri del gabinetto britannico, preoccupati per la situazione in Irlanda, sono convinti che gli egiziani siano incapaci di governarsi – solo i turchi ottomani sono considerati una razza di governanti innati – e che gli interessi vitali inglesi siano in gioco.
Anche W.E. Gladstone, antimperialista e notoriamente antiturco, è di questo parere. A proposito, dice alla Camera deI Comuni: «Si è benevolmente creduto, anche in questa nazione, che il partito militare fosse il partito popolare, e che stesse combattendo per i diritti dell'Egitto. Non v'è la benché minima prova per avallare tale opinione
Questa eclatante menzogna è un apparente tentativo di soddisfare la sua coscienza.

Sperando ancora in un intervento turco, anche se sotto la supervisione anglo-francese, Gran Bretagna e Francia inviano una potente forza navale, che getta l'ancora al largo di Alessandria. Poco dopo accade un fatto che pare giustificare tutti i timori degli allarmisti: una grande sommossa a Alessandria causa numerosi morti e feriti, compresi una cinquantina di europei.
I rapporti tra europei ed egiziani si sono indubbiamente deteriorati quando l'oratoria degli šayh musulmani ha eccitato il sentimento nazionale, e ogni europeo è sospettato di sperare in una invasione, ma che la sommossa sia stata fomentata dai militari, come hanno sostenuto all'inizioi i funzionari europei, è altamente improbabile, non sia altro per il fatto che giustificherebbe una occupazione straniera.
Di fatto la sommossa ha preso avvio da una rissa che poi si è diffusa, ma è la presenza della squadra navale anglo-francese ad infiammare la situazione. L'azione degli interventisti si autogiustifica.
Intimoriti, gli europei abbandonano Alessandria a migliaia.

L'atteggiamento del governo britannico diviene più rigido di quello francese. I sospetti britannicci che C. de Freycinet progetti un accordo segreto con il col. 'Arabi vengono confermati quando il premier francese rifiuta la proposta britannica per un protettorato anglo-francese sul canale di Suez, basandosi sul fatto che l'unico pericolo al canale proverrebbe da un intervento straniero.

Luglio
19
, quando l'ammiraglio britannico trasmette al col. 'Arabi l'ultimatum che Alessandria verrebbe bombardata se non smantellerà le fortificazioni in costruzione attorno alla città, C. de Freycinet ritira la flotta francese.
Un'invasione congiunta anglo-francese non è più possibile.
L'assemblea di gabinetto, presieduta dal khedivè alla presenza del rappresentante del sultano, decide che sarebbe disdicevole accettare l'ultimatum.
Muhammad Tawfiq
e 'Abd al-Hamid sono ancora incerti se le forze il col. 'Arabi sarebbero in grado di resistere, e tengono così il piede in due staffe.
La flotta britannica bombarda Alessandria per dieci ore distruggendo tutti i forti e parte della città.
Il col. 'Arabi ritira le proprie forze che lasciano Alessandria in fiamme.
Il sultano accetta infine di inviare truppe turche a ristabilire l'ordine, ma ancora una volta tergiversa, poiché sta trattando con l'ambasciatore britannico i termini in base ai quali interverrà. Del resto, poiché non ha abbandonato la speranza di apparire agli egiziani come protettore contro l'infedele, non può dichiarare ribelle il col. 'Arabi. Costui infatti gode ancora del sostengo popolare all'interno della nazione, mantenendo un ragionevole grado di ordine e sicurezza.
Nel frattempo la Gran Bretagna sta diventando sempre più sciovinista e altri membri del gabinetto sono ancora sfavorevoli all'invasione, temendone le conseguenze.
La Francia e le altre potenze europee non hanno disapprovato il bombardamento di Alessandria, ma sono assolutamente contrarie a un'occupazone unilaterale britannica dell'Egitto.
Alla fine hanno la meglio gli imperialisti del gabinetto sostenuti dall'opinione pubblica britannica. La richiesta da parte di W.E. Gladstone di fondi per un corpo di spedizione viene approvata entusiasticamente dalla Camera dei Comuni. Egli giustifica l'azione asserendo che il col. 'Arabi e i suoi seguaci sono militaristi anticristiani che non si curano affatto dei diritti umani. La scarsa sicurezza del canale di Suez è solo un sintomo, poiché «la sede della malattia è all'interno dell'Egitto, nella sua condizione turbata e anarchica».
Il col. 'Arabi non è un grande leader militare e tarda ad equipaggiare le difese egiziane, in parte perché crede ancora che la Gran Bretagna scenderà a patti. Inoltre è profondamente convinto che essa rispetterà la neutralità del canale di Suez, e accetta quindi le ferventi implorazioni dell'anziano F.M. de Lesseps di fare altrimenti.
Non riesce a coprire il fronte orientale.

Settembre
Le navi da guerra britanniche compaiono a Porto Said e a Suez, bloccando il canale. I 10.000 soldati regolari del col. 'Arabi e un accozzaglia di fellahin reclutati in fretta e furia non reggono il confronto con i 30.000 uomini del corpo di spedizione britannico.
13, nella battaglia di Tell el-Kebir gli egiziani, colti di sopresa, vengono sbaragliati. Diecimila egiziani perdono la vita, contro i 57 morti e i 22 dispersi della Gran Bretagna.
Nel rapporto ufficiale della battaglia, il comandante inglese scrive: «Non credo che in nessun'altra battaglia della nostra storia militare la fanteria britannica si sia distinta maggiormente che in questa occasione».
Le truppe britanniche occupano il Cairo. Il col. 'Arabi e i suoi fedeli si arrendono, l'autorità del khedivè viene formalmente ripristinata con l'atto di sottomissione del consiglio dei ministri.
Con un decreto laconico, Muhammad Tawfiq annuncia che l'esercito egiziano è stato congedato.
Tornare al precedente status quo è tuttavia impossibile; a causa di tutti gli errori da lui commessi.
Il col. 'Arabi e il suo sfortunato movimento hanno modificato in modo permanente l'Egitto. Per la prima volta un popolo suddito orientale ha tentato di scalzare il dominio di una minoranza privilegiata per instaurare una propria forma di governo rappresentativo costituzionale senza tener conto delle potenze europee.
In quanto suo ammiratore, il gen. Gordon Pascià (quasi 50enne) osserva: «Vivrà nei secoli; gli egiziani non saranno più "vostri umili servitori"».
Il fatto che la maggior parte degli alleati politici del col. 'Arabi passino dalla parte del khedivè non può distorcere la realtà, ovvero che il khedivè è ormai un fantoccio nelle mani dei britannici. Il partito nazionale è stato sbaragliato, ma l'effettiva autorità del sovrano è scomparsa con esso.
Al sultano non è nemmeno concesso di sparare al col. 'Arabi senza prima averlo processato per sovversione: la Gran Bretagna insiste perché il colonnello subisca un processo onesto, e le spese processuali vengono sostenute da simpatizzanti britannici di idee liberali.
[Il col. 'Arabi viene infine condannato all'esilio a Ceylon, ove trascorrerà 18 anni.]

La Gran Bretagna si trova ora di fronte a un dilemma. Benché Francia e ottomani abbiano sempre sospettato della sua aspirazione a impadronirsi del controllo del canale di Suez e del Nilo, la Gran Bretagna sa che l'acquisizione dell'Egitto e la sua inclusione nell'impero sono fuori discussione. In prma istanza causerebbe quasi sicuramente una guerra europea, alla quale il governo britannico, con un esercito esiguo e continui impieghi in Irlanda, è del tutto impreparato.

Ottobre

in risposta a un quesito rivolto alla Camera dei Comuni se la Gran Bretagna mediti un'occupazione a tempo indeterminato dell'Egitto, W.E. Gladstone risponde: «Per tutto l'oro del mondo, non abbiamo alcuna intenzione di farlo».
D'altronde anche un'evacuazione immediata è fuori discussione, poiché il regime fantoccio del khedivè difficilmente sopravvivrebbe e sono in gioco interessi britannici.
Il governo inglese invia lord Dufferin, sofista raffinato (ex governatore generale del Canada e futuro viceré d'India), al Cairo a proporre una soluzione. Costui conclude francamente che «la valle del Nilo non può venire amministrata da Londra, poiché alimenterebbe odio costante e sospetti da parte degli egiziani». Rifiuta sia il governo diretto come nelle colonie che il governo indiretto attraverso un britannico del luogo come avviene nei mitici stati dell'India. La soluzione di lord Dufferin, per quanto ben intenzionata, è vaga: si tratta di convincere gli egiziani che la Gran Bretagna vuole solo aiutarli ad autogovernarsi «sotto l'egida assoluta dell'amicizia britannica».
Alla fine gli egiziani non hanno né un governo diretto nè uno indiretto, bensì un governo ibrido e curioso.
L'Egitto non viene incorporato nell'impero ma diviene il più importante anello del sistema imperialistico britannico, una situazione che si protrarrà sino alla Seconda guerra mondiale.


Licenziato l'esercito, un console generale inglese gestisce d'ora in poi l'Egitto privato di ogni autonomia di fatto, ma senza modifica del suo statuto giuridico, se non per la cessazione automatica del tributo alla Porta.
Consiglieri inglesi sono installati nei posti chiave del paese: finanze, giustizia, interni.

Viene così completato l'asservimento del paese al governo di Londra che si arroga il diritto di nominare un alto commissario con compiti di controllo sull'amministrazione pubblica e sulle forze armate.

La Gran Bretagna rivendica la sovranità "di fatto" sull'Egitto
.

Il potere britannico in Egitto sarà opprimente ma dovrà sempre venire esercitato con apparente moderazione.
Tanto per cominciare le altre potenze europee, guidate dalla Francia, sono estremamente gelose del controllo britannico sul Nilo e sul Canale di Suez e mantengono notevoli diritti.
Il duplice controllo anglo-francese viene abolito, ma la Caisse de la Dette (Cassa del Debito Pubblico), le Capitolazioni e lo statuto internazionale del Canale di Suez rimangono intatti.
La persona prescelta per gestire questo insolito tipo di rapporto tra due nazioni è Evelyn Baring, che, tornato in India dopo il primo incarico in Egitto presso la Cassa del Debito Pubblico, viene fatto rientrare con il modesto e ingannevole titolo di rappresentante britannico e console generale d'Egitto.
Nonostante la posizione insolita, E. Baring – futuro lord Cromer – diventerà l'archetipo del proconsole britannico imperiale all'apice dell'impero.
[Uomo retto e dedito al lavoro, talvolta pacificamente arrogante (il suo soprannome è [over-Baring=altezzoso]), mostra sempre sincere simpatie nei confronti degli egiziani e soprattutto dei fellahin. Durante i suoi 24 anni da vero sovrano d'Egitto non imparerà mai l'arabo (lasciando questo compito alla segreteria orientale). Non ama i nazionalisti egiziani, convinti che la loro gente si possa autogovernare. Acquisirà notevole influenza a Londra: i ministri degli esteri britannici vanno e vengono, ma lord Cromer rimane.]

Per la prima volta nel 1882 l'Egitto ottiene il controllo delle forze di sicurezza. L'ispettore generale britannico dell'esercito viene sostituito da uno egiziano, e i servizi segreti militari vengono "egizianizzati".
Il numero di europei nelle forze di polizia viene gradualmente ridotto, anche se Russel Pascià rimarrà a capo della polizia fin quando andrà in pensione dieci anni dopo.

[Peter Mansfield, A History of the Middle East, 1991.]



1882
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]
   
1882
ribellione del Sudan e dei dervisci (1881-85).


1882
Senegal
[dal 1817 è sotto controllo francese;
dal 1865, sottomesso e pacificato, è diventato la testa di ponte per la conquista dell'entroterra sudanese.]
- Governatore
?
(? - ?)
1882
1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence.





1882
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1882
-


1882
Sudan francese
   
1882
su gran parte del territorio dell'antico impero africano del Mali viene creata questo possedimento francese;




1882
Niger
Rabah
(? - ?)
1870-1900, re;
[regno costituito nel Bahirmi, nel Kanem-Bornu e in parte del Ciad – capitale Dikoa]
forma nella capitale un fiorente mercato di schiavi;


1882
-

1882
Guinea
 
-  

1882
contro la volontà delle tribù ribelli, la Francia dichiara "protettorato" anche la Guinea.


1882
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1882
-


1882
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1882
Edward Wilmot Blyden, discendente da avi Ibo, descrive il "socialismo africano" in The Prospects of Africa.


1882
- Governatore
-
 
1882
-


1882
Costa d'Oro
[Ghana]
[dal 1874 colonia della Corona inglese con gli Ashanti come popolo "indipendente" (finché non saranno piegati).]
-
-
1882
-


1882
Lagos
[dal 1861 colonia della Corona britannica.]
-
-
1882
-

1882
Dahomey
-
-
1882
dopo aver superato la resistenza opposta dai "protetti", tra cui si è particolarmente distinto un esercito di donne-soldato, la Francia dichiara il Dahomey "protettorato".


1882
Nigeria
[dalla conferenza di Berlino del 1865, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) è riconosciuta protettorato inglese.]
-
-

1882
-




1882
Africa Centrale
-
-
1882
-


1882
Camerun
[Penetrazione europea, a partire dalle regioni prospicienti l'estuario del Camerun, sede dei potentati bantu dei duala e degli yaoundé, dediti alla tratta degli schiavi e al commercio dell'avorio]
-
1882
il console inglese a Fernando Póo entra nel Calibar per controllare la costa fino al Camerun.
La United African Company cambia nome e diventa la National African Company.

1882
Gabon
-
-

1882
l'esploratore Pietro Savorgnan di Brazzàdal 1879 ha preso possesso del territorio in nome della Francia.



1882
Congo
-
-
1882
dal settembre 1880, nelle regioni già sede delle egemonie bantu dei baVili e dei baTeke, l'esploratore italiano Pietro Savorgnan di Brazzà ha concluso un trattato di amicizia con Makoko, re dei baTeke.
L'Assemblea Francese, comprendente anche i socialisti della I e II Internazionale, appoggia all'unanimità il trattato coloniale di Pietro Savorgnan di Brazzà.


1882
Zaire
-
-
1882
il territorio già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda, viene posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;

Entrato in territorio congolese già l'anno precedente, il cap. Gaetano Casati viaggia nella regione dei mangbetu, attraversa il fiume Dungu, studia i niamniàm e gli akka – ossia gli asande e i pigmei – raggiunge il villaggio di Munza dove riesamina gli ulteriori pochi resti ancora rimasti dell'esploratore veneto Giovanni Miani ma non riesce, per le gravi vicissitudini sofferte, ad inviarli in Italia.
[Alla memoria di Giovanni Miani viene eretto un piccolo monumento nella borgata congolese di Niangara, non molto lontano da Munza ma, con l'indipendenza del Congo il monumento sarà abbattuto dagli indigeni.]

Dicembre
23
, scompare tra i flutti del fiume Congo, non lontano dalle rapide, il ten. ungherese E. Kallina (in seguito Kalina), prima vittima bianca di LéopoldVille che H.M. Stanley piange amaramente.



1882
Katanga
-
-
1882
il principe nyamwezi Msiri, impadronitosi della parte orientale del paese, tenta di fondarvi un potente impero regionale ostile alla penetrazione bianca;




1882
Impero di Etiopia
Giovanni IV
(† 1889)
Kasa, re del Tigré, risultato vincitore nel confronto per la supremazia definitiva fra i due regni vassalli più importanti dell'impero, il Tigré e lo Scioà, si fa incoronare ad Axum;
1872-89, imperatore di Etiopia;

1882

Febbraio
i francesi sbarcano a Massaua, porto etiopico, e si scontrano con la resistenza degli abitanti del Tigré.




1882
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano;
nel 1862 la Francia ha acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali.]
-
-
1882
con l'apertura del canale di Suez (1869), la zona ha assunto rilevanza oltre che per l'Egitto (che già possiede dal 1840 la costa settentrionale del territorio ed ora tenta di assicurarsi il controllo di alcuni scali somali) anche per le potenze europee tra cui la stessa Francia che nel 1862 ha già acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali;

1882
Uganda
[dal 1877 sono arrivati in Buganda i primi predicatori della Società Missionaria Cristiana.]
-
-

1882
In seguito alle proteste di Mutesa, i missionari cattolici lasciano il Buganda e si spingono a sud, mentre vi rimangono i predicatori della Società Missionaria Cristiana.



1882
Africa Orientale
-
-
1882
-

1882
Tanganica
1882
-


1882
Zanzibar
Isola dell'oceano Indiano, situata presso il continente africano, nel 1503 venne conquistata dai portoghesi che instaurarono il loro dominio anche sulla fascia costiera continentale antistante, ove la città più importante era Mombasa, creandovi basi per il commercio con l'Asia e un certo numero di piantagioni.
All'inizio del XVII sec. l'isola e la fascia costiera vennero raggiunte da commercianti indiani e conquistate dagli imam di Mascate per poi finire, nella prima metà dell'800 sotto il dominio di Sa'id ibn Sultan imam dell'Oman il quale estese la propria autorità sulla costa orientale africana di Mogadiscio, a Nord, e sino a capo Delgado, a Sud.
Nel 1956, dopo la morte di Sa'id ibn Sultan, i suoi domini vengono spartiti tra gli eredi.
Syed Burghash  
(? - ?)
figlio di
?-?, sultano di Zanzibar;


 
?
(? - ?)
1882
-



1882
Angola
-

1882
Giugno
il nuovo capo nama, Moses Witbool, riunisce sotto di sé diverse tribù: il missionario Hahn e i coloni tedeschi gli offrono nuove condizioni di pace.
Moses Witbool
rifiuta e viene assassinato da un traditore.
Gli succede l'unificatore dei Nama, Hendrik Witbool.

 

 

 


1882
Lobenguela
-
(1833 ca-1894)
figlio di
1868 - ?, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]

1882
in Africa dal 1870, Cecil J. Rhodes, assecondato dal governo di Londra, interessato al controllo dellla regione nella prospettiva di collegare i possedimenti britannici dall'Africa australe all'Egitto, trasforma l'impresa coloniale in una grossa impresa privata il cui motivo precipuo è quello d'assicurarsi il monopolio delle risorse diamantifere dell'ex Monomotapa;




1882
Malawi
-
-
1882
la società privata britannica African Lakes Co. ne inizia lo sfruttamento avviando il redditizio commercio dell'avorio;


1882
Mozambico
-
-
1882
-




1882
Regno del Madagascar
(Imérina)
 
Raharo
(1863 - 1883)
1882
è al potere l'ex primo ministro malgascio Raharo (1863-83) che tenta tardivamente di salvare l'indipendenza del regno riavvicina ndosi alla Gran Bretagna e completando l'occidentalizzazione interna (emanazione di un codice, coscrizione obbligatoria, emancipazione degli schiavi, cristianesimo come religione ufficiale);


1882
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
Burgers
(1872 - 1883)
1881
-

1882
Natal
[dominio inglese dal 1844]
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1882
-

1882
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
M. Pretorius
(1859 - ?)
1882
-

1882
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
?
(? - ?)
1882
1880-90, le principali esportazioni del Capo consistono in diamanti estratti a Kimberley e in altri giacimenti.

Entità del salario corrisposto ai minatori impegnati nei giacimenti di diamanti:
- africani, 6 sterline al mese;
- "bianchi", minimo 33 sterline al mese.
I minatori africani devono sottostare alle leggi della "localizzazione" e del lasciapassare imposte da C.J. Rhodes, magnate delle miniere e politico.

Viene fondata la Imbumba Yama Africa (Unione degli Africani): è una organizzazione politica del Capo Orientale che si oppone all'esproprio e alle nuove leggi razziste sulla terra e sulla manodopera.

Il console britannico, Hewitt, stipula "trattati" con i capi biafrani.

1882-85, vengono scoperti giacimenti d'oro a De Kaap, Wilgerspruit, Sheba e Barberton.
Johannesburg diventa la città più importante del Sudafrica.

[L'oro deve essere estratto penetando per cento km nel Witwatersrand, a dieci kilometri di profondità.
Nei primi settant'anni il 45% della produzione aurifera mondiale proviene da queste miniere, per un ammontare di 1600 tonnellate pari a 16 miliardi di sterline.
I salari dei minatori africani rimangono per un secolo fermi a tre sterline al mese.]

Nasce la prima organizzazione politica Imbumba Yama Africa (Unione degli Africani), sorta in opposizione alle leggi sulla terra e sul lavoro, che colpiscoo la massa dei lavoratori africani ma sono gli intellettuali educati nelle missioni ad assumerne immediatamente la guida.

 
1882
Sudafrica
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud; 1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
1882
-
Capo
1882
-

 






































1882
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1882
-



 

 



'Abd el-Krim, Muhammad ibn o Muhammad ibn 'Abd al-Karim (Ajdir, Alto Rif 1882-Il Cairo 1963) politico marocchino; notabile della tribù dei beni ouriaghel;
1920, dopo aver condotto un'agitazione contro le potenze coloniali attraverso la stampa, predica la guerra santa contro gli occupanti spagnoli;
1921, sconfigge gli spagnoli ad Anoual; costituito quindi un governo provvisorio ad Ajdir, riesce a tener testa alle truppe inviate dalla Spagna, e quindi alle forze francesi, con una lunga guerriglia;
1926, costretto alla resa da un'offensiva franco-spagnola comandata dal maresciallo Ph. Pétain e Primo de Rivera, trascorre lunghi anni confinato nell'isola della Réunion;
1947, ricondotto in Francia, riesce a fuggire trovando asilo in Egitto, dove continua la lotta contro il colonialismo francese come presidente del Comitato per la liberazione dell'Africa del nord.

Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn (La Mecca 1882-Gerusalemme 1951, assassinato) re di Giordania (1946-51), secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, viene designato dal Congresso panarabo di Damasco re dell'Iraq;
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1933, dopo la morte del fratello, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;
1939, a fianco della Gran Bretagna entra in guerra contro la Germania;
1946, ottenuta l'indipendenza dal mandato britannico, assume il titolo di re e muta il nome della Transgiordania in quello di Regno hashemita del Giordano;
1948-49, guerra arabo-israeliana;
1950, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania), il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania;
1951, è assassinato da un nazionalista palestinese.

Amendola, Giovanni (Napoli 15 aprile 1882 – Cannes, Francia 7 aprile 1926, in seguito alle conseguenze delle lesioni riportate nelle aggressioni subite da parte dei fascisti) giornalista e politico italiano;
[Padre di Giorgio.]

Bianchi, Michele (Belmonte Calabro, Cosenza 22 luglio 1882 – Roma 3 febbraio 1930) politico italiano.

Borghi, Armando (1882-1968) sindacalista italiano;
segretario dell'USI (Unione Sindacale Italiana), il sindacato di ispirazione anarcosindacalista negli anni precedenti l'avvento del fascismo.

Bresciani Turroni, Costantino (Verona 26 febbraio 1882 – Milano 7 dicembre 1963) economista e politico italiano.

Byrnes, James Francis (Charleston, 2 maggio 1882 – Columbia, 9 aprile 1972) politico e statistico statunitense;
il padre muore poco dopo la sua nascita;
all'età di 14 anni lascia la scuola che stava frequentando, la St. Patrick's Catholic School, e quindi non termina mai gli studi; riesce lo stesso a raggiungere cariche politiche importanti;
1906, sposa Maude Perkins Busch;
1910, entra nel Congresso come deputato democratico;
1930, viene eletto senatore e diviene uno dei più stretti collaboratori di Franklin Delano Roosevelt;
1943-45, durante la seconda guerra mondiale, riveste la carica di direttore dell'uffico di mobilitazioni industriali e di riconversione;
1945 3 lug - 21 gen 1947, è il 49° segretario di Stato degli Stati Uniti, sotto il presidente degli Stati Uniti d'America H.S. Truman (33º presidente);
1951 16 gen - 18 gen 1955, governatore della Carolina del Sud.

Calò Giovanni (Francavilla Fontana, Lecce 24 dicembre 1882 – Francavilla Fontana, Lecce 25 maggio 1970) politico italiano.

De Valera, Edward George [Eamon] (New York 14 ottobre 1882 – Dublino 29 agosto 1975) politico irlandese.

Dimitrov, Georgi (Radomir, Sofia 1882-Mosca 1949) politico bulgaro;
1902, membro del Partito operaio socialdemocratico di ispirazione marxista;
1905-23, segretario generale dell'Unione sindacati;
1913, deputato dell'assemblea nazionale bulgara;
1915-17, imprigionato per la sua opposizione alla guerra, dà poi un contributo fondamentale alla nascita del Partito comunista bulgaro;
1923, tra i capi del fallito tentativo insurrezionale contro la dittatura di A. Canka è costretto all'esilio è condannato a morte in contumacia; dopo essere stato a Vienna e a Belgrado, diventa a Mosca uno dei massimi dirigenti della Terza internazionale;
1933, arrestato in Germania e processato sotto la falsa accusa di aver organizzato l'incendio del Reichstag, la sua coraggiosa autodifesa si trasforma in un atto d'accusa contro il regime nazista;
1934, grazie alla risonanza mondiale dell'avvenimento, viene assolto;
1935, rientrato in URSS è incaricato di preparare il VII congresso della Terza internazionale legando il suo nome alla profonda svolta che porterà alla politica dei "fronti popolari"; eletto segretario generale della Terza internazionale, subito dopo il congresso, mantiene la carica fino allo scioglimento dell'organizzazione nel 1943;
1944, torna in Bulgaria con le truppe sovietiche; 
1946-49, viene nominato presidente del consiglio nonché segretario generale del Partito comunista bulgaro (1948); dirige l'instaurazione del regime di democrazia popolare.

Glaise-Horstenau, Edmund o Edmund Glaise von Horstenau (Braunau am Inn, Austria-Ungheria 27 febbraio 1882 – campo militare di Langwasser, vicino a Norimberga, 20 luglio 1946, suicida) militare austriaco.

Graziani, Rodolfo (Filettino, Frosinone 1882-Roma 1955) militare italiano.

Guarneri, Felice (Pozzaglio ed Uniti, Cremona 6 gennaio 1882 – Roma, 3 aprile 1955) economista e politico italiano.

Halsey, William Frederick (Elisabeth, New Jersey 1882-Fishers Islands, New York 1959) militare statunitense;
1942, ammiraglio, dirige, come comandante in capo delle forze aeree e navali del Pacifico (II guerra mondiale),  le operazioni militari nel Pacifico meridionale riportando sui giapponesi le vittorie di Santa Cruz e di Guadalcanal;
1944, giugno, divenuto comandante della terza flotta del Pacifico, infligge ingenti perdite alle forze navali giapponesi nella battaglia del golfo di Leyte e dirige le ultime operazioni di guerra intorno ad Okinawa sino alla resa del Giappone nel 1945; ricopre la carica di ammiraglio della flotta statunitense fino al 1947.

Henderson, Nevile Meyrich (Sedgwick Park, Horsham Sussex 1882-Londra 1942) diplomatico inglese.

Keppler, Wilhelm Karl (Heidelberg, Granducato di Baden 14 dicembre 1882 – Friedrichshafen, Baden-Württemberg 13 giugno 1960) uomo d'affari e consigliere economico tedesco.

Kluge, Gunther Hans von (Poznan 1882-Valmy 1944) militare tedesco.

Mettgenberg, Wolfgang (Kleve, Basso Reno 10 ottobre 1882 – Landsberg, Baviera 7 aprile 1950) avvocato tedesco, consulente del Ministero della Giustizia del Reich.

Pistarini, Juan (Victorica, provincia di La Pampa 23 dicembre 1882 – Buenos Aires 29 maggio 1956) militare e politico argentino.

Robotti, Mario (1882 – 1955) militare italiano;
comandante del 53° Rgt Umbria;
comandante della Brigata Piave
comandante della 3 Div.ne Monferrato;
1940-42, comandante dell'XI C.d'A. a Lubiana;
1942, 19 gennaio, B. Mussolini returned il controllo delle unità da Grazioli a RObotti dandogli pieni poterei per reprimere gli insorti;
16 luglio, dopo aver ricevuto rinforzi dal gen. RoattaOn 16 July after receiving reinforcement from general Roatta bringing his 11th Army Corps to 70000 and finally achieving control over police force, Robotti started his biggest anti-partisan operation yet. Lacking any kind of secrecy or surprise operation often struck into empty space.
1943, 1° febbraio, comandante della II Armata dislocata in Slovenia, Croazia e Dalmazia.

Roosevelt, Franklin Delano (Hyde Park, New York 30 gennaio 1882 - Warm Springs, Georgia 12 aprile 1945) politico statunitense, del Partito democratico,
32° presidente degli Stati Uniti d'America.

Schleicher, Kurt Ferdinand Friedrich Hermann von (Brandeburgo sulla Havel, 4 luglio 1882 – Neubabelsberg, Berlino 30 giugno 1934, assassinato) politico militare tedesco.

Seldte, Franz (1882-1947) politico tedesco.

Severi, Leonardo (Fano 31 dicembre 1882-?) politico italiano; nobile di Fano;
1904, si laurea in legge all'Università di Roma;
1905, entra nell'amministrazione dell'Interno;
1907, per concorso, passa come VIsesegretario nella carriera amministrativa della Pubblica Istruzione;
1915-18, partecipa alla I guerra mondiale ed è decorato della medaglia di bronzo al valore militare;
1923, raggiunge il grado di Direttore generale della Amministrazione Centrale;
1932, è nominato consigliere di Stato;
1943 25 luglio-?, ministro dell'Educazione Nazionale nel I governo Badoglio;

Soleri, Marcello (Cuneo 28 maggio 1882 – Torino 22 luglio 1945) politico italiano.

Teruzzi, Attilio (Milano 5 maggio 1882 – Procida, Napoli 26 aprile 1950) militare e politico italiano.

Torre, Edoardo (San Salvatore Monferrato, Alessandria 26 giugno 1882 – Roma, 12 marzo 1962) politico italiano.

Vargas Dornelles, Getúlio (São Borja 19 aprile 1882 – Rio de Janeiro 24 agosto 1954) politico brasiliano.

Weizsäcker, Ernst Heinrich von, barone (Stoccarda 25 maggio 1882 – Lindau 4 Agosto 1951) ufficiale e politico tedesco.


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destra storica

«segue da 1876»
1882, divenuta minoranza nel parlamento, dopo l'accettazione da parte di M. Minghetti della pratica trasformistica di A. Depretis, viene in pratica assorbita dalla sinistra.

sinistra storica

«segue da 1876»
1882, con la pratica del "trasformismo" (cui si oppone all'interno delle sue file la pentarchia) essa assorbe una parte della destra e diviene una forza conservatrice del sistema politico italiano, mentre le esigenze riformatrici sono fatte proprie soprattutto dall'estrema sinistra (radicali, repubblicani e socialisti).
[Solo dopo il 1890 e più ancora dopo il 1900, con la sinistra giolittiana (non più quindi sinistra storica), si avrà una ripresa di un programma riformatore.]

I guerra italo-etiopica

1882, Etiopia, la baia di Assab, acquistata nel 1869-70 dall'armatore R. Rubattino, diviene ufficialmente possedimento italiano.
«segue 1885»

«segue da 1876»
1882, cessa le pubblicazioni.

«La Lanterna Pinerolese»

1882, 31 dicembre, Pinerolo, nasce come giornale settimanale; dal 1890 diventerà bisettimanale con una tiratura superiore al migliaio di copie.
Si dichiara, sia sul piano nazionale sia sul piano locale, foglio indipendente, non legato a nessun partito; è chiaro pur tuttavia il suo carattere democratico-radicale, con forti simpatie repubblicane.

 

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