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ANNO 1923 |
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Papa Pio XI - segretario di Stato: card. P. Gasparri.
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– Antoniozzi,
Dario (Rieti, 11 dicembre 1923) politico italiano, esponente
della Democrazia cristiana.
Torna su– Barié, Ottavio (Santa Margherita Ligure 1923) storico italiano figlio del filosofo Giovanni Emanuele (1894-1956) Idee e dottrine imperialistiche dell'Inghilterra vittoriana (1953) L'Inghilterra e il problema italiano (1960-65) L'Italia dell'Ottocento (1972) L. Albertini (1972, biografia, del quale ha curato l'epistolario in 5 voll. nel 1968) Gli Stati Uniti nel secolo XX tra leadership e guerra fredda (1978). – Bartolomei, Giuseppe (Anghiari, Arezzo 12 gennaio 1923 – Roma, 28 settembre 1996) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Bonifacio, Francesco Paolo (Castellammare di Stabia, Napoli 1923-Roma 1989) giurista e politico italiano; Ricerche sul deposito irregolare del diritto romano (1947) Studi sul processo formulare romano (1956) Il lavoro fondamentale della Repubblica democratica (1969). 1973, presidente della corte costituzionale; 1975, ministro di grazia e giustizia nel governo Moro; 1976-79, riconfermato nel governo Andreotti; 1976, senatore. – Cengarle, Onorio (Codroipo, Udine 8 maggio 1923 – Vicenza, 20 giugno 2007) politico e sindacalista italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Evangelisti, Franco (Alatri, Frosinone 10 febbraio 1923 – Roma, 11 novembre 1993) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana, e dirigente sportivo italiano; [Fratello di Gilberto noto giornalista sportivo della Rai.] – Fiori, Giuseppe (Silanus, Nuoro 1923) giornalista italiano, noto biografo di A. Gramsci, dell'anarchico Michele Schirru, di E. Lussu, E. Berlinguer e di altri; capogruppo della Sinistra Indipendente nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI e nella Commissione Telecomunicazioni del Senato; vicedirettore del Tg2 e di «Paese Sera»; Il venditore. Storia di Silvio Berlusconi e della Fininvest (1995). – Fischer, Oskar (Aš, Cecoslovacchia 19 marzo 1923 – ?) politico della DDR (Repubblica democratica tedesca); Germania orientale che è stato ministro degli affari esteri della Repubblica democratica tedesca dal 1975 al 1990. [1] [2] [3] ambasciatore della DDR in Bulgaria per quattro anni; 1965-75, viceministro degli Affari esteri; 1971, è nominato membro del Comitato centrale del Partito dell'Unità Socialista; 1975, 3 marzo - 12 aprile 1990, ministro degli Affari esteri; [Ha sostituito Otto Winzer per posta, che era stato rimosso dall'incarico per malattia.] 1978, è il primo membro del gabinetto della Germania dell'Est a visitare Giovanni Paolo II in Vaticano; egli visita anche ufficialmente un certo numero di stati europei, tra cui Austria, Danimarca e Paesi Bassi; 1990, 12 aprile, viene sostituito da Markus Meckel; all'inizio degli anni 2000, è uno dei consiglieri di Gabriele Zimmer. – Grese, Irma (Wrechen, Meclemburgo-Pomerania Anteriore 7 ottobre 1923 – Hameln, Bassa Sassonia 13 dicembre 1945) guardia femminile di numerosi campi di concentramento nazisti. [Sorella di Helene Grese (1925-?).] – Jänicke, Horst (Strausberg, Brandeburgo 4 gennaio 1923 – Berlino 1° gennaio 2006) politico tedesco-orientale, funzionario della Stasi. – Jaruzelski, Wojciech (Lublino, Kurow 1923) generale e politico polacco, figlio di piccoli imprenditori terrieri; 1939, è deportato in URSS dove lavora in miniera e frequenta poi una scuola per allievi ufficiali; 1943, si arruola nei reparti polacchi aggregati all'Armata rossa e partecipa alla conquista di Berlino; 1945-47, combatte l'opposizione al nuovo governo comunista polacco; 1955, si diploma presso l'Accademia di stato maggiore; generale di brigata; 1958, generale di divisione; 1960, capo dell'amministrazione politica delle forze armate; 1962, vice primo ministro; 1965-68, capo di stato maggiore generale; 1969, ministro della difesa; 1971, membro del POUP (Partito operaio unificato polacco); 1981-85, primo ministro e 1981-89, primo segretario del POUP; dicembre 1981, deve affrontare le richieste del sindacato indipendente Solidarnosc reprimendo con un colpo di stato militare i tentativi di riforma; negli anni successivi cerca un compromesso con le gerarchie cattoliche e l'opposizione; 1983, abroga la legge marziale; 1985, viene eletto presidente del consiglio di Stato; 1989, consente il ritorno alla legalità di Solidarnosc in cambio di alcune riforme economiche; 1990, lasciata la carica di presidente, è sostituito da L. Walesa. – Kissinger, Henry Alfred (Fürth, Baviera 1923) politico statunitense, figlio di ebrei tedeschi emigrati in America nel 1938; 1952, consegue la laurea in scienze politiche all'università di Harvard con una tesi su Metternich e vi insegna per molti anni specializzandosi sui problemi di politica estera; Armi nucleari e politica estera (1957) La necessità di scegliere (1960) 1968, viene scelto dal presidente R.M. Nixon come "consigliere speciale per gli affari della sicurezza nazionale"; incontro a Pechino con Chou En-lai (1971); 1972, Washington, novembre: vedi Intervista con la storia di Oriana Fallaci. 1973, diventa segretario di stato; accordi di Parigi (gennaio 1973) con i rappresentanti del Vietnam del nord e del movimento di liberazione vietnamita: anche se non assicurano la cessazione immediata della guerra, permettono lo sganciamento delle truppe americane; premio Nobel per la pace [in seguito discusso in quanto attribuito prima delle vicende legate al golpe in Cile]; La diplomazia della restaurazione (1973) 1974-76, rimane in carica anche sotto la presidenza di G.R. Ford; mediazione per l'allentamento della tensione tra arabi e israeliani nel Vicino Oriente; 1977, con l'avvento del nuovo presidente J.E. Carter e la revisione della politica estera statunitense, viene allontanato dall'amministrazione; Gli anni della Casa Bianca (1979) Anni di crisi (1982) 1983, viene nominato da R. Reagan presidente della commissione speciale per il Centro America; Il prezzo della politica (1983) Diplomazia (1996). – Koivisto, Mauno Henrik (Turku 1923) politico finlandese, ex operaio autodidatta, il "presidente della gente"; 1947, si iscrive al Partito socialdemocratico; 1968-82, direttore della Banca di Finlandia, in più occasioni; 1968-70, guida del governo; 1979-82, guida del governo; 1982, eletto presidente della repubblica; 1983, riceve l'ordine di Lenin; 1988, riconfermato; 1994, porta a termine il secondo mandato. – Koselleck, Reinhart (Gorlitz 1923) storico e filosofo tedesco, già docente di scienze politiche a Bochum, di storia moderna a Heidelberg e a Bielefeld Critica illuminista e crisi della società borghese (1959) La Prussia tra riforma e rivoluzione 1791-1848 (1967) Futuro passato: per una semantica dei tempi storici (1979) Ermeneutica e istorica (1987, suo dibattito con H.G. Gadamer). – Lauer, Kurt (Dittweiler, Renania-Palatinato 27 febbraio 1923 – † ?) guardia nel campo di concentramento di Ravensbrück. – Nguyen Van Thieu (Pha Ranh, Ninh Thuan 1923-Boston 2001) politico sudvietnamita; aderente al Vietminh durante l'occupazione giapponese, se ne distaccò assumendo posizioni anticomuniste nell'immediato dopoguerra, e compì una brillante carriera militare sotto la dittatura di Ngô Dinh Diem che lo nominò generale di divisione; 1963, novembre, è uno dei principali artefici del colpo di stato che rovescia Ngô Dinh Diem; 1964, gennaio, è uno dei principali artefici del putsch che porta al potere il generale Nguyen Khan; è promosso generale di corpo d'armata e destinato a dirigere le operazioni contro le truppe del FNL nel delta del Mekong; considerato l'uomo forte del regime, è ormai un sicuro alleato degli Stati Uniti per i suoi legami con la CIA; 1966, gennaio, vice primo ministro nel secondo governo Nguyen Khan; giugno, primo ministro del direttorio presieduto dal generale Nguyen Cao Ky; 1967, settembre, presidente della repubblica sudvietnamita; 1971, ottobre, alle elezioni-farsa viene riconfermato; fa incarcerare e torturare migliaia di oppositori, sollecitando l'inasprimento dell'intervento americano nella guerra del Vietnam fino a estendere il conflitto ai vicini stati del Laos e della Cambogia e rendendosi responsabile del dissesto materiale e morale del Vietnam del Sud; 1973, Saigon, gennaio: vedi Intervista con la storia di Oriana Fallaci. 1973, è costretto a firmare gli accordi di pace di Parigi dopo i clamorosi scacchi subiti dall'offensiva vietcong; 1975, aprile, di fronte all'incalzare delle truppe nordvietnamite giunte davanti a Saigon, dà le dimissioni e fugge a Taiwan. – Olivi, Marcello (Genova, 19 giugno 1923 – Padova, 20 aprile 2012) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Persky, Shimon o Shimon Peres (Wolozyn, Polonia, oggi Bielorussia 1923) politico israeliano; 1934, si trasferisce in Palestina; 1956, avvicinatosi alle idee di D.Ben Gurion, diventa direttore generale del ministero della difesa; 1974, dopo aver ricoperto vari incarichi nel governo di G. Meir, ottiene il dicastero della difesa nel governo di I. Rabin; 1977, sostituisce lo stesso I. Rabin alla guida del partito laburista; 1984, riesce a formare un governo di unità nazionale con il quale realizza successi in campo economico ed inizia una politica di apertura verso i palestinesi; 1986, viene sostituito alla guida del governo dal leader del partito di destra (Likud) I. Shamir ed osteggia quindi, in qualità di leader dell'opposizione, la politica di chiusura verso i palestinesi; 1988, rientra nella coalizione di governo dopo un rimpasto; 1990, non riuscendo ad ammorbidire la linea di Shamir, provoca la caduta del governo; 1992, insieme con I. Rabin porta il suo partito alla vittoria e assume la carica di ministro degli esteri riuscendo a portare avanti la sua idea di pace; Il nuovo Medio Oriente (1993) 1993, gli accordi di Washington, firmati da I. Rabin e Arafat, gli valgono il premio Nobel per la pace condiviso con gli altri protagonisti; 1995, con l'uccisione del premier I. Rabin, assume temporaneamente la carica di primo ministro; 1996, alle elezioni viene sconfitto di misura dal leader del Likud, B. Netanyahu; 1999, B. Netanyahu si dimette; 2000 settembre, Sharon, con la sua visita sulla spianata delle Moschee, contribuisce fortemente a scatenare l'intifada palestinese; 2001, dopo le dimissioni di E. Barak, sconfitto nelle elezioni da A. Sharon, viene da questi chiamato a far parte del governo come ministro degli esteri. – Qabbani, Nizar (Damasco 1923-Londra 1998) poeta e diplomatico siriano, laureatosi in legge all'università di Damasco; fu uno dei poeti arabi più letti nel XX secolo; 1945-66, lavora nel servizio diplomatico al Cairo, ad Ankara, a Londra, a Madrid, a Pechino, a Beirut; Infanzia del cuore (1954, finanziato dalla madre che non è andata a scuola; scandalizza i musulmani conservatori); trasferitosi a Beirut vi fonda una casa editrice; Note a margine sul Libro della sconfitta (1967) 1981, la sua seconda moglie viene uccisa da un autobomba; già sconvolto in gioventù dal suicidio della sorella, che non voleva sposare un uomo che non amava, si trasferisce in Europa. – Rabe, Margarete (Neustadt-Glewe, Meclemburgo-Pomerania 2 ottobre 1923 – ?) sorvegliante di campi di concentramento. – Schreirer, Heinrich (Mirceah Voda, Romania 11 giugno 1923 – ?) militare rumeno di nazionalità tedesca, membro dello staff dei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen. – Tudjman, Franjo (Zagabria 1923-1999) politico croato, partigiano con Tito durante l'occupazione tedesca, fu poi generale nell'esercito jugoslavo; 1971, viene radiato dal partito e incarcerato con l'accusa di deviazionismo; al suo rilascio fonda l'Unione democratica croata e contrasta le mire egemoniche della Serbia di Milosevic; 1990, viene eletto presidente della Croazia; 1991, guida la Croazia all'indipendenza; 1992, è confermato presidente; 1995, firma con Milosevic e il bosniaco Izetbegovic gli accordi di pace di Dayton. – Wolf, Markus Johannes [Misha] (Hechingen, Baden-Württemberg 19 gennaio 1923 – Berlino 9 novembre 2006) agente segreto tedesco-orientale. |
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