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Il Viandante |
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ANNO 1901 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Leone XIII «segue da 1900» Spagna 1901, Barcellona,
il pedagogista libertario Francisco Ferrer y Guardia
fonda la Escuela Moderna. |
– Abell, Kjeld (Ribe
1901-Copenaghen 1961) drammaturgo danese, scenografo e regista teatrale,
fece propria la sperimentazione dell'espressionismo tedesco;
Torna suLa melodia perduta (1935) Anna Sophie Hedvig (1939, in cui esprime i suoi ideali libertari e antinazisti) Giorni su una nuvola (1947, rappresenta la crisi dell'uomo di scienza dopo Hiroshima). – Antonini, Giacomo (Venezia 18 settembre 1901-?) scrittore italiano, figlio di padre toscano e di madre anglo-olandese; dopo aver studiato per breve tempo all'università di Bologna, si laurea in lettere all'università di Amsterdam; corrispondente di un quotidiano olandese a Roma ha poi abitato alcuni anni in Svizzera ad Ascona sul Lago Maggiore, poi a Berlino dove ha lavorato alla Tobis nel reparto italiano fino all'avvento al potere di Hitler; sposato con Maria Syla-Novitzky, sua compagna per quasi trent'anni, vive prevalentemente a Parigi compiendo però lunghi soggiorni a Londra, a Riga e in Polonia, tornando ogni anno per alcuni mesi in Italia; Il Teatro contemporaneo in Italia (1927, saggi, Corbaccio Milano) Il Teatro contemporaneo in Italia (1927, saggi, Corbaccio Milano) Il romanzo contemporaneo in Italia (1928, saggi, Vecchioni, L'Aquila) Narratori d'oggi (1938, antologia, con G.B. Angioletti, Vallecchi, Firenze) [ha inoltre scritto su «I libri del giorno», «Leonardo» diretta da Federico Gentile, «Pan» di Ugo Ojetti e Pietro Pancrazi dove tra le rassegne non firmate tiene quella di letteratura russa; collabora a «Solaria» e a «Letteratura» diretta da Bonsanti; in olandese ha collaborato alle riviste «De Witte Mier», «Den Gulden Winkel» e «Goot Nederland»; scrive di letteratura italiana sul «Nieuwoe Rotterdamsche Courant» e di letteratura francese sul quotidiano «Het Vaderland» del quale è corrispondente a Parigi fino allo scoppio della guerra; in Francia ha collaborato al «Mercure de France», «Nouvelle Revue française», «La Table Ronde», «La Parisienne».] 1945, inizia a lavorare per la casa editrice Valentino Bompiani; 1960, è corrispondente del quotidiano politico-economico «Il Globo» di Roma e collaboratore regolare de «La Nazione» di Firenze; ha pubblicato quasi quattrocento articoli di critica prevalentemente di letteratura francese od inglese nel settimanale «La Fiera Letteraria». – Apollonio, Mario (Oriano, Brescia 28 settembre 1901-Milano 1971) critico letterario italiano, ordinario di letteratura italiana all'università Cattolica di Milano e direttore della rivista «Drammaturgia»; collaborò all' Enciclopedia dello Spettacolo; Storia della commedia dell'arte (1930) Uomini e forme nella cultura italiana delle origini (1934) Storia del teatro italiano (1938-50, in 4 voll.) Solstizio d'inverno (1945) Dante. Storia della «Commedia» (1951) Storia della letteratura italiana (1954) Storia, dottrina, prassi del coro (1956) Letteratura dei contemporanei (1956) I raggi-pane (1966). – Béguin, Albert (Neuchâtel 1901-Roma 1957) saggista e critico svizzero di lingua francese, nato da famiglia calvinista; autore di saggi su Pascal, Balzac, Nerval, Péguy, Bloy, Ramuz, Bernanos, tradusse da Goethe, Hoffmann, Schiller e Richter; L'âme romantique et le rêve (1937, L'anima romantica e il sogno, dedicato ai rapporti tra il romanticismo tedesco e la poesia francese) 1950, convertitosi al cattolicesimo, succede a E. Mounier alla direzione della rivista cattolica «Esprit»; Création et destinée (1973-74, in 2 voll., Creazione e destino) Poésie de la présence (1957, postumo, Poesia della presenza). – Berberova, Nina Nikolaevna (San Pietroburgo 1901-Filadelfia 1993) scrittrice russa, emigrata in Occidente nel 1922, collaboratrice a Parigi del giornale «Poslednie novosti»; seguì da cronista il "processo Kravcenko", l'ingegnere russo accusato di aver vilipeso l'Unione Sovietica, mentre anticipava le rivelazioni di Chrušcëv sui delitti di Stalin; Gli ultimi e i primi (1930) L'accompagnatrice (1934) Il ragazzo di vetro (1936) Cajkovskij (1936 Senza tramonto (1938) Alleviare la sorte (1949) Il giunco mormorante (1958) Il corsivo è mio (1969, autobiografia) La baronessa Budberg (1989). – Brunngraber, Rudolf (Vienna 1901-60) scrittore austriaco; Karl und das 20. Jahrhundert (1933, Karl e il ventesimo secolo) Opiumkrieg (1939, Guerra dell'oppio) Zucker aus Cuba (1941, Zucchero da Cuba) Weg durch das Labyrinth (1949, Attraverso il labirinto) Heroin (1952, Eroina). – Camerino, Aldo (Venezia 3 novembre 1901-1966) critico letterario e traduttore italiano, soprattutto dall'inglese [segnala, oltre ad altri autori, Sallinger molto tempo prima che venga tradotto]; collabora a quotidiani e periodici tra cui «La Nazione», «La Gazzetta del popolo», «Il Mondo»; Il salotto giallo (1958, Rebellato, Padova) Macchina per i sogni (1962) Cari fantasmi (1966). – Cartland, Barbara (Worcestershire 1901-Campfield Place, Londra 2000) scrittrice britannica, autrice di circa 650 romanzi rosa; Gioco di pazienza (1925, il primo). – Chambers, Jay Vivian o David Whittaker Chambers osolo Whittaker Chambers (1901-?) scrittore ed editore statunitense, spia sovietica e… – Clurman, Harold (New York 1901-80) regista e critico teatrale statunitense, fondatore del Group Theatre (1925-31); Gli anni ferventi (1950, saggio) Desiderio sotto gli olmi di E. O'Neill (1952) Menzogne come verità (1958, saggio). – Debenedetti, Giacomo (Biella, Vercelli 1901-Roma 1967) critico letterario, scrittore e traduttore italiano; [curriculum universitario: biennio di Matematica, laurea in Legge e finalmente in Lettere (tesi su D'Annunzio).] puntò su Svevo, Saba e Proust; collaborò a «Il Convegno», «Solaria», «La Fiera letteraria»; si occupò di cinema; 1922-24, scrive sulla rivista «Primo Tempo», fondata e diretta con Mario Gromo, E.F. Sacerdote e Sergio Solmi; 1924-28, scrive su «Il Baretti»; Amedeo e altri racconti (1926, Edizioni del «Baretti», Torino) Saggi critici (1929, I serie, I ed., Solaria, Firenze; 1952, II ed., Mondadori, Milano) 1938-45, pubblica anonimo o pseudonimo perché ebreo; Otto ebrei (1944, con prefazione di Carlo Sforza, Atlantica Editrice, Roma) 16 ottobre 1943 (1945, O.E.T., Edizioni del Secolo, Roma; 1959, II ed., «Il Saggiatore», Milano) Saggi critici (1945, II serie, contenente Verticale 1937; O.E.T., Edizioni del Secolo, Roma; 1955, II ed. accresciuta, Mondadori, Milano) 1946, lavora con Leonida Rèpaci al quotidiano «L'Epoca» di Roma; Probabile autobiografia di una generazione (1949) 1950, inizia il suo insegnamento di Letteratura moderna e contemporanea all'università di Messina, poi continuato a Roma; Saggi critici (1959, III serie, «Il Saggiatore», Milano) 1960, ha finora tradotto: - Il Mulino sulla Floss di George Eliot, - Un amore di Swann di M. Proust, - Felicità di K. Mansfield. Intermezzo (1963) Postumi: Il personaggio uomo (1970) Romanzo del Novecento (1971, dai quaderni di appunti del 1961-66) Tommaseo (1973, del 1958-60) Poesia italiana del Novecento (1974, del 1958-59) Verga e il naturalismo (1976, del 1951-53) Pascoli (1977, del 1953-54) Traduzioni: Il Mulino sulla Floss di George Eliot, Un amore di Swann di M. Proust, dfelicità di K. Mansfield.]. – Dunnachie Royston, Ignatius o Roy Campbell (Durban 1901-Setúbal, Portogallo 1957) poeta sudafricano di lingua inglese, saggista e traduttore dal francese e dallo spagnolo, fondatore della rivista «Voorslag» (1926), combatté dalla parte franchista nella guerra civile spagnola; La testuggine infuocata (1924) Adamastor (1930) La georgiade (1931) Scegliendo un albero maestro (1931) Cavallo parlante (1946) Luce su un cavallo scuro (1951). – Fadeev, Aleksandr Aleksandrovic (Kimry Tver' 1901-Mosca 1956, suicida) romanziere sovietico, segretario generale dell'Unione degli scrittori dal 1946; forse partecipò a dei passati abusi, venuti alla luce grazie a N.S. Chrušcev; La disfatta (1927, sulla guerra civile in Siberia) L'ultimo degli Udeche (1929-36) La giovane guardia (1945; accusato di deviazionismo ne pubblica un'edizione riveduta nel 1951). – Falqui, Enrico (Frattamaggiore, Napoli 1901-Roma 1974) critico letterario italiano. – Gorostiza, José (Città di Messico 1901-1973) poeta messicano, uno del gruppo di poeti d'avanguardia riunitisi attorno alla rivista «Il Contemporaneo» (1928-31); Canciones para cantar en las barcas (1925, Canzoni da cantare in barca) Muerte sin fin (1939, Morte senza fine) Poesia (1964, Poesia, le due precedenti con aggiunte). – Gromo, Mario (Novara 23 maggio 1901-Torino 1960) saggista e narratore italiano; 1918, volontario di guerra, alpino; 1922, laureato in legge a Torino, fonda con Giacomo Debenedetti e Sergio Solmi la rivista «Primo tempo»; 1925, inizia a collaborare a «Il Baretti» facendo poi parte di questa casa editrice per incarico dell'esule Piero Gobetti; Costazzurra (1926, racconto) 1927, fonda la Casa Editrice F.lli Ribet per la quale cura la collana "Scrittori Italiani Contemporanei" [Vi accoglie, dal 1927 al 1932, in una sessantina di volumi, i saggi più significativi della giovane letteratura italiana di questo periodo.] collabora alle principali riviste italiane; Guida sentimentale (1928, prosa, premio Fiera Letteraria 1929) 1928-30, al "Teatro di Torino"; 1929, collaboratore, "inviato" e critico cinematografico de «La Stampa»; Il sentiero nascosto (1930, prosa) I bugiardi (1931, romanzo) 1946, direttore amministrativo de «La Stampa»; Robert Flaherty (1952, saggio) Quattro Stagioni (1952, racconti) Cinema italiano 1903-1953 (1954) Film visti (1957) Cinema d'oggi (1958, in collaborazione con Mario Soldati, P. Bianchi e C. Zavattini) Taccuino giapponese (1960). [Ha presieduto la giuria della Mostra cinematografica di Venezia nel 1949, 1950, 1951, 1952 e 1955; ha ricevuto quattro premi per la critica cinematografica nel 1940, 1949, 1958 e 1959; per «La Stampa» ha compiuto diversi viaggi, fra l'altro un giro del mondo, la prima transvolata "di linea" sul Polo Nord, tre soggiorni in Giappone, altri a Hollywood, in Russia e in Sud Africa; ha partecipato alle principali manifestazioni cinematografiche italiane e straniere fin dai loro inizi, festivals, mostre e congressi.] – Gudmundsson, Tómas (Grimsnes 1901-83) poeta islandese; Lungo i distretti blu (1925) Bella terra (1933) Stelle di primavera (1940) Il fiume santo (1950) Ljòdasafn (1953). – Halas, František (Brno 1901-Praga 1949) poeta ceco; Seppia (1927) Il gallo spaventa la morte (1930) Il volto (1931) Vecchie donne (1935) Spalancato (1936) Accordo (1942) Barricata (1945). – Hanley, James (Dublino 1901-Londra 1985) scrittore irlandese; Boy (1931) I Fury (1934) Il viaggio segreto (1936) Mare vuoto (1938) Il nostro tempo è trascorso (1940) Il porto inagibile (1952) Levine (1956) Non dire nulla (1962, teatro) Il viaggio interiore (1965) Per sempre e sempre (966) Non ero io (1968) Lasciateci in pace (1972). – Herbert, Xavier (Port Headland, Australia 1901-Alice Springs, Australia 1984) scrittore australiano, pubblicò i suoi primi racconti sotto pseudonimo sull' «Australian Journal»; Capricornia (1938) Sette emú (1959) Le donne dei soldati (1961) Più grande della vita (1963) Elementi di disturbo (1963, opera autobiografica) Povero paese mio (1975). – Johnston, Denis William (Dublino 1901-84) drammaturgo irlandese, laureato in legge ad Harvard, padre della scrittrice Jennifer (1930); La vecchia signora dice «no» (1929, opera patriottica rifiutata tre anni prima da Lady Gregory e da Yeats, direttori dell'Abbey Theatre) 1931-36, dirige il Gate Theatre La luna nel fiume giallo (1931) Una sposa per l'unicorno (1933) Il cucù d'oro (1939) Polvere di sogno (1940, ispirato a Swift) 1940-45, collabora alla BBC per la quale è corrispondente di guerra dal Nord Africa, dalla Jugoslavia, dall'Italia e dal Medio Oriente 1947-73, insegna letteratura inglese in varie università Un quarto per il bridge (1948) Nove fiumi dal Giordano (1955, sulle sue esperienze da corrispondente di guerra) La falce e il tramonto (1958) In cerca di Swift (1959, saggio) John Millington Synge (1965, saggio) Alicorn at Fifty-five: an Extract from the Diary (1986, postumo). – Lehmann, Rosamond Nina (Bourne End, Buckingamshire 1901-Londra 1990) scrittrice inglese; sorella del poeta John, futuro direttore della Hogarth Press dei Woolf, poi socio; Risposte nella polvere (1927) Negli Anni Trenta, sposata a Wogan Phillips Lord Milford, frequenta i luoghi del continente amati dagli inglesi ricchi e la cosiddetta café society: Costa Azzurra, Firenze, San Gimignano, Venezia... Invito al valzer (1932) Tempo d'amore (1936) [Garzanti 1987] La ballata e la sorgente (1944) Il bosco degli echi (1953) Il cigno nella sera (1963) Frammenti di vita interiore (1967) L'albero nato dal mare (1976) Lettere del risveglio (1978). – Leiris, Michel (Parigi 1901-Saint Hilaire 1990) scrittore francese; Simulacre (1925, Simulacro, poesia) L'Afrique fantôme (1934, L'Africa fantasma, saggio) L'âge d'homme (1939, L'età d'uomo, narrativa Haut mal (1943, Grande male, poesia) La règle du jeu (1948-66, La regola del gioco, narrativa) Race e civilisation (1951, Razza e civiltà, saggio) Tenue rumore (1976, quarto volume del ciclo La règle du jeu) 1980, rifiuta il Grand prix national des lettres; Il nastro al collo di Olympia (1981, saggio su Manet) Langage tangage (1985, sulla semantica) A cor et à cri (1988, autobiografico) Prefazione agli scritti di Picasso (1989) Journal 1922-1989 (1992, postumo, diario). – Lo-Johansson, Ivar (Ösmo, Södermanland 1901-Stoccolma 1990) scrittore svedese, autodidatta, bracciante agricolo fino a vent'anni; Vita vagabonda in Francia (1927) Discesa agli inferi (1929), sulla miseria del proletariato londinese) I volti delle mie città (1930) Mana è morta (1932) Kungsgatan (1935, dal nome della via principale di Stoccolma) L'analfabeta (1951) Il venditore ambulante (1953) Il cittadino di Stoccolma (1954) Pubertà (1978) Asfalto (1979) La soglia (1982) Libertà (1985) A uno scrittore (1988, interessante raccolta di saggi sulla letteratura proletaria svedese). – Lunc, Lev Natanovic (Pietroburgo 1901-Amburgo 1924) scrittore sovietico, il teorico e il più ardito portavoce dei "fratelli di Serapione"; Fuori legge (1923) Bertran de Born (1923) La città della verità (1924). – Malraux, André (Parigi 1901-1976) scrittore francese; Lunes en papier (1921, Lune di carta, dedicato a M. Jacob) 1922, in contatto con la rivista «Action» attraverso M. Jacob e A. Salmon, vi pubblica un saggio su A. Gide; 1923, incaricato di una missione archeologica, parte per l'Estremo Oriente rimanendo implicato in una clamorosa vicenda giudiziaria: viene infatti accusato di furto di oggetti d'arte in Cambogia; 1924, rientrato a Parigi ne riparte poco dopo alla volta dell'Indocina dove entra in contatto con il movimento rivoluzionario annamita e fonda il giornale anticolonialista «L'Indochine» divenuto poi «L'Indochine enchaînée»; 1925, in Cina partecipa agli avvenimenti che culminano nella guerra civile del 1927-28 a Canton e Shanghai; La tentazione dell'Occidente (1926) Les conquerants (1928, I conquistatori, sullo sfondo della lotta antibritannica ad Hong Kong) La voie royale (1930, La via dei re, ambientato in Indocina) La condition humaine (1933, ambientato nella Shanghai del 1928 durante la lotta tra i comunisti cinesi e i seguaci di Chiang Kai-shek) 1935, si reca in Germania con A. Gide prendendo posizione a favore del dirigente comunista G. Dimitrov imputato dell'incendio del Reichstag; Le temps du mépris (1935, Il tempo del disprezzo, ambientato nella Germania nazista) 1936, viene eletto presidente del comitato mondiale antifascista e si arruola nelle brigate internazionali a fianco dei repubblicani spagnoli organizzando l'aviazione antifranchista; 1937, ferito, è inviato negli Stati Uniti a tenere conferenze in appoggio alla repubblica spagnola; L'espoir (1937, La speranza, da cui il film documentario Espoir - Sierra de Teruel del 1939-45, di cui è il regista) 1940, giugno, già mobilitato all'inizio della seconda guerra mondiale, cade prigioniero dei tedeschi ma viene liberato poco dopo da un commando partigiano; diventa così il "colonnello Berger" della resistenza, comandante della brigata Alsazia-Lorena; [Ad onta del ruolo che pomposamente si attribuisce nelle sue biografie (ed è riuscito a farlo credere persino a De Gaulle), il suo nome non figura in nessun libro scritto da autentici partigiani. Il solo episodio inerente alla Resistenza da lui menzionato in quattro anni di occupazione nazista, è un'azione compiuta a Tolosa nel 1943 (ma altre volte la fa risalire al dicembre del '40, quando il sud della Francia non era ancora occupato), nel corso del quale fa esplodere un treno con la dinamite. Di questo fatto non si è trovata traccia alcuna alla Kommandantur, e parallelamente l'evento non è stato omologato dalla Resistenza. R. Peyrefitte, Scene di caccia, 1978] Les noyers de l'Altenburg (1943, I noci dell'Altenburg, primo di un ciclo La lutte avec l'ange (La lotta con l'angelo), rimasto incompiuto) 1945-46, dopo aver aderito al gollismo è ministro dell'informazione nel governo provvisorio; 1947, segretario generale del "Rassemblement du peuple français" fondato da Ch. De Gaulle; Il museo dei musei (1947-51) Il museo immaginario della scultura mondiale (1952-54) La metamorfosi degli dei (1957) Con il ritorno di Ch. De Gaulle al potere è nominato ministro della cultura; Antimémoires (1967, Antimemorie). – Manzini, Raimondo (Lodi 1901-Roma 1988) giornalista italiano, membro del consiglio nazionale della Democrazia cristiana, sempre attento ai problemi della chiesa; 1927-59, dopo la rivista «Il Carroccio», dirige l' «Avvenire d'Italia»; 1960-78, direttore dell' «Osservatore Romano»; Fedeli infedeli (1979) L'unità dei cattolici (1982) I sentieri dell'assoluto (1986). – Mendes, Murilo (Juiz de Fora, Minas Gerais 1901-Lisbona 1975) poeta brasiliano; Tempo e eternidade (1935, Tempo e eternità, con Jorge de Lima) As metamorfoses (1944, Le metamorfosi) Mundo enigma (1945, Mondo enigma) Poesia Libertade (1947, Poesia Libertà) 1956, vive a Roma e scrive poesie in italiano; Ipotesi (1968). – Németh, László (Nagybánya, odierna Baia Mare 1901-Budapest 1975) scrittore e saggista ungherese, originario di una famiglia di insegnanti, frequentò a Budapest (1919) la facoltà di lettere ma si iscrisse e si laureò poi in medicina esercitando (fino al 1942) la professione come medico scolastico; 1932-36, già collaboratore apprezzato della più autorevole rivista ungherese «Nyugat» (Occidente), fonda e redige interamente la rivista «Tanu» (Testimone); L'uomo e la parte (1934) Trilogia sul contadino inurbato Jó Péter (1937-39): - Carri settembrini - La sagra del sobborgo - Si riceve al mercoledì Nausee (1937) Gregorio VII (1939, tragedia) Giovanni Huss (1940, tragedia) 1940-45, direttore nei primi anni della seconda guerra mondiale della sezione culturale di Radio Budapest, elabora un vasto programma culturale per l'educazione del paese; Le mie figlie (1943; 1962, II ediz. ampliata) 1945-53, si ritira in un ginnasio di provincia per sperimentare nuovi metodi di insegnamento e progettare un'enciclopedia; Iszony (1947, Una vita coniugale, romanzo pubblicato anche in Italia) Galilei (1953, tragedia) 1954, torna alla vita pubblica occupando un posto da protagonista nella vita della cultura; Variazioni su un tema (1962, ampia raccolta di materiale sui contrasti fra due grandi matematici ungheresi dell'800, padre e figlio, I Bolyai) La morte di Gandhi (1963). – Nossack, Hans Erich (Amburgo 1901-77) scrittore tedesco; Poesie (1947) Nekya (1947) Intervista con la morte (1948) Lo stuolo Caino (1948. teatro) Al più tardi in novembre (1955) Spirali: romanzo di una notte insonne (1956) Sull'impegno (1956, saggio) Il fratello minore (1958) Dopo l'ultima rivolta (1961) 1961, riceve il premio Büchner; Scomodità della letteratura (1966, saggio) Il caso d'Arthez (!968) Al vincitore sconosciuto (1969) Chiose pseudoautobiografiche (1971) Turno di guardia. Rapporto sull'epidemia (1973). – Petiot, Henri o Henri Daniel-Rops (Epinal, Vosgi 1901-Chambéry 1965) saggista e romanziere francese; L'âme obscure (1929, L'anima oscura) Il mondo senz'anima Mort, ou est ta victoire? (1934, Morte, dov'è la tua vittoria) L'épée de feu (1938, La spada di fuoco) Gesù e il suo tempo (1945). Storia della chiesa di Cristo (1948-1960, in 8 voll.). – Prévost, Jean (Saint-Pierre-lès-Nemours 1901-Sassenage, Vercors 1944) scrittore francese, allievo di Alain all'Ecole Normale Supérieure, politicamente impegnato a sinistra; Les frères Bouquinquant (1930, I fratelli Bouquinquant, romanzo populista) Gli epicurei francesi (1931. saggio, dedicato a Hérault de Séchelles, Stendhal e Sainte-Beuve) La creazione in Stendhal (1942) 1944, cade combattendo nella resistenza Les caractères (1946, postumo, I caratteri). – Prin, Alice o Kiki di Montparnasse (Borgogna 2 ottobre 1901- Parigi 23 marzo 1953) "modella" francese, figlia illegittima come gli altri cinque fratelli; 1915, quando la famigliola si traferisce a Parigi, inizia a fare la fornaia; 1921, luglio, arriva a Parigi l'artista americano Man Ray, personalità di spicco del movimento Dada ed uno dei suoi amori più duraturi; Memorie (1930, hanno un grande successo; la prefazione per l'edizione americana è firmata da E. Hemingway) 1940-44, durante l'occupazione nazista, partecipa alla Resistenza distribuendo manifestini antinazisti ma, per sfuggire alla Gestapo, deve poi rientrare nella natia Borgogna; 1945, conosce il carcere per traffico di stupefacenti; 1953, muore all'ospedale Laënnec per un'emorragia interna. – Przybós, Julian (Gwoznica, Rzeszów 1901-Varsavia 1970) poeta polacco, primo presidente dell'Unione degli scrittori polacchi; Viti (1925) In fondo al bosco (1932) Finché vivremo (1944) 1947-51, ambasciatore a Berna Filo a piombo (1952) Parole al minimo (1955) Leggendo Mickiewicz (1956) Strumento di luce (1958) Linea e tumulto (1959) Senso poetico (1963) Fiore ignoto (1968) Appuntamenti senza data (1970). – Quasimodo, Salvatore (Modica, Ragusa 20 agosto 1901-Napoli 1968) poeta italiano. – Rêgo, José Lins do (Paraíba, Recife 1901-Recife 1957) narratore brasiliano, nato in una famiglia di proprietari terrieri, poté osservare la decadenza dell'economia agricola del Nordeste e conoscere nel profondo una realtà sociale che, sul piano etnologico, fu descritta magistralmente da G. Freyre; Menino de engenho (1932, Il figlio della piantagione) Doidinho (1933, Il pazzerello) Bangüé (1934, Il frantoio) O moleque Ricardo (1935, Il "moleque" Ricardo, pubblicato in italiano insieme a Menino de ingegno sotto il titolo Il treno di Recife) Usina (1936, Lo zuccherificio) Fogo morto (1943, Fuoco morto) Cangaceiros (1953, I cangaceiros). – Salonen, Frans Uuno o Uuno Kailas (Heinola 1901-Nizza 1933) poeta finnico; Dall'occhio all'occhio (1926) Il sogno e la morte (1931). – Sapegno, Natalino (Aosta 1901-Roma 1990) storico italiano della letteratura, formatosi nell'ambiente di Gobetti a Torino; la sua critica inizialmente ispirata all'estetica di B. Croce, andò via via accostandosi allo storicismo marxista; Frate Iacopone (1926) Il Trecento (1934) Compendio di storia della letteratura italiana (1936-47, in 3 voll.) 1937, tiene la cattedra di letteratura italiana dell'università di Roma Poeti minori del Trecento (1952) Divina Commedia di Dante (1955-56, in 3 voll, commento) Decameron di G. Boccaccio (1956) Pagine di storia letteraria (1960) Leopardi (1961) Ritratto di Manzoni e altri saggi (1962) Storia della letteratura italiana (1965-69, in 9 voll., con E. Cecchi; editore Garzanti) Pagine disperse (1979) Pagine di storia letteraria (1985). – Seifert, Jaroslav (Praga 1901-86) poeta ceco, prestigioso interprete del "poetismo"; La città in lacrime (1921) Nient'altro che amore (1923) Sulle onde del telegrafo senza fili (1925) L'usignuolo canta male (1926) Colombo viaggiatore (1929) Il ventaglio di Bozena Nemcova (1940) Vestita di luce (1940) Il ponte di pietra (1944) L'elmo d'argilla (1946) Mamma (1954) Il concerto sull'isola (1956) La colata delle campane (1967) L'ombrello di Piccadilly. Essere poeta (1979) Tutte le bellezze del mondo (1981, autobiografia) Essere poeta (1982, memorie) 1984, premio Nobel per la letteratura; il primo scrittore polacco a riceverlo; La colonna della peste (1985, raccolta di liriche, diffusa clandestinamente in Cecoslovacchia). – Strasberg, Lee (Budzanow, Ucraina 1901-New York 1982) regista e insegnante di teatro statunitense, formatosi alla scuola di R. Boleslawsky e della Ouspenskaya; 1925, esordisce con la sua prima regia; 1931, è tra i fondatori del Group Theatre per cui dirige e interpreta numerosi lavori; 1948, dopo un soggiorno in Russia e un'insoddisfacente esperienza a Hollywood, viene nominato direttore artistico dell'Actors' Studio dove forma una generazione di attori di fama mondiale; - Going in Style di Martin Brest (1979, Vivere alla grande; attore) - …And Justice for All di Norman Jewison (1979, …E giustizia per tutti) Cercando di uscire (1982, postumo, autobiografia) Il sogno di una passione (1988, postumo, autobiografico). – Uhlman, Fred (Stoccarda 1901-Londra 1985) scrittore tedesco; Reunion (U.S.A. 1971, L'amico ritrovato; 1986, Feltrinelli) Storia di un uomo (1987, autobiografia). – Zunzunegui, Juan Antonio de (Portugalete, Bilbao 1901-Madrid 1982) romanziere spagnolo, figlio di un industriale basco, preferì dedicarsi alla letteratura piuttosto che agli affari; dopo aver studiato presso la scuola dei gesuiti di Orduña, si laureò in lettere e filosofia all'università di Salamanca dove fu allievo di M. de Unamuno e in seguito si diplomò in lingue e letteratura italiana presso l'università di Perugia; Vita e paesaggio di Bilbao (1926) Chiripi (1931) Tre in una (1935, racconti) El chiplichandle (1940) Ahi… questi figli! (1943, premio Fastenrath) La nave della morte (1945) Il fallimento (1947) La úlcera (1948, premio Nacional de literatura) I topi della nave (1950) Il bene supremo (1951) Questo buio sbandamento (1952) La vita com'è (1954) Il figlio fatto per contratto (1956) Una donna sulla terra (1958) Il mondo continua (1960) Tutto è rimasto in casa (1964) Un uomo fra due donne (1966) La frontiera sottile (1968) Una vera femmina (1970) La figlia perduta (1971) Il dono più bello (1979). – Zyskind, Bruno o Bruno Jasienski (Klimontów, Sandomierz 1901-Vladivostok 1939) scrittore polacco, legato alla sinistra rivoluzionaria Una scarpa nell'occhiello (1921) Canto su Jakub Szela (1926, dedicato alla figura del capo della rivolta dei contadini galiziani)) 1926-29, dopo un soggiorno a Parigi si trasferisce in URSS dove ottiene la cittadinanza sovietica e ricopre varie cariche pubbliche in campo culturale; Io brucio Parigi (1929, romanzo) Il ballo dei manichini (1931, teatro) L'uomo cambia la pelle (1934, romanzo) 1939, arrestato sotto false accuse politiche e condannato a quindici anni di campo di prigionia, muore poco dopo. |
Italia
Marzo Tipografia del Cav. Umberto Allegretti «segue da 1897» Istituto Geografico De Agostini
1901, G.
De Agostini fonda a Roma questo istituto; |
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