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ANNO 1890 |
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Leone
XIII - segretario di Stato: card. M. Rampolla del Tindaro; 1890 alleanza dei tre imperatori «segue
da 1887» «Alldeutscher
Verband» 1891-1939, nasce questa associazione politica tedesca, nazionalistica ed espansionistica, che propugna una stretta intesa con l'Austria con lo scopo di creare una unione doganale (Zollverein) centroeuropea. «segue da 1889»
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– Aldisio, Salvatore
(Terranova di Sicilia (dal 1927 Gela), 29 dicembre 1890-Roma 1964) politico italiano;
[Figlio di Gaetano e Gaetana Trevigne, famiglia agiata.] ha la sua prima formazione culturale nel movimento cattolico, in stretto contatto con don Luigi Sturzo, attivo già da anni nella contigua Caltagirone; 1906, compiuti gli studi classici, diviene presidente del circolo giovanile popolare della sua città e dirige il giornale «Il garofano bianco»; si laurea in giurisprudenza e agraria; combatte in Cirenaica durante la guerra italo-turca; 1915-18, nel corso della prima guerra mondiale viene fatto prigioniero sul fronte del Carso e condotto in Boemia; nel primo dopoguerra diviene segretario del Partito Popolare Italiano di Caltanissetta; 1921, alle elezioni politiche viene eletto nelle liste del Ppi nella circoscrizione Caltanissetta-Girgenti-Trapani; [Da deputato, presenta un progetto di legge volto al frazionamento ed alla colonizzazione del latifondo che va nella direzione della formazione della piccola proprietà contadina.] 1923, estate, si scontra con il deputato popolare Filippo Meda disposto ad accettare la legge elettorale fascista proposta da Acerbo; [Tale scontro politico è rilevante poiché si inserisce nel più generale contrasto tra le gerarchie ecclesiastiche e lo stesso Luigi Sturzo, contrasto che costringe quest'ultimo ad abbandonare il partito e l'Italia. Nella sua lotta contro il latifondo, emergse altresì un giudizio di netta avversione al fascismo che conferma nei suoi ulteriori interventi parlamentari, nella successiva condotta politica e nella esplicita condanna di un tentativo siciliano di formare un gruppo politico di ispirazione clerico-fascista (ottobre 1924).] 1924, ricandidato per la XXVII legislatura, riceve l'appoggio del movimento popolare ed in particolare del vescovo di Piazza Armerina Mario Sturzo, fratello maggiore di Luigi Sturzo; lo stesso anno viene rieletto deputato; 1926, decade dalla carica per aver preso parte alla protesta aventiniana; Nel corso del ventennio fascista vive a Gela dove si occupa della sua azienda agricola. [Conserva comunque dei contatti con Giuseppe Spataro ed Alcide De Gasperi.] 1943, luglio-settembre, al momento della liberazione della Sicilia dal nazi-fascismo, diviene il maggior punto di riferimento del neopopolarismo siciliano; novembre, esplicitamente repubblicano, è tra i firmatari del manifesto antiseparatista della prima coalizione dei rinati partiti politici, il Fronte unico siciliano; dicembre, per la diretta investitura di A. De Gasperi ed il suo personale prestigio,è tra coloro che gettano le fondamenta della Democrazia cristiana in Sicilia; 1944, marzo, viene nominato prefetto di Caltanissetta; aprile, è scelto come ministro dell'Interno nel secondo Governo Badoglio; [Da Ministro si batte per togliere ai separatisti le amministrazioni locali da questi controllate (prevalentemente a tale scopo emette la circolare del 27 aprile 1944 che invita i prefetti a tenere conto, nella ricostruzione delle giunte municipali, della composizione del governo e del Comitato di Liberazione Nazionale) e punta al rafforzamento della polizia per meglio combattere l'illegalità diffusa (mercato nero, banditismo, mafia, separatismo, ecc.).] agosto, è nominato Alto Commissario per la Sicilia e in questo ruolo s'impegna per l'affermazione dell'autonomia regionale; 1946, eletto alla Costituente, diventa ministro della Marina Mercantile nel II e III governo De Gasperi; senatore di diritto nella I Legislatura, viene eletto deputato nella II, III e IV; ministro dei Lavori Pubblici nel VI e VII governo De Gasperi, ministro dell'Industria e Commercio nel I governo Fanfani; è anche presidente della Confederazione Cooperative Italiane; 1964, muore a Roma. – Allport, Floyd Henry (Milwaukee, Wisconsin 1890-1978) psicologo statunitense Psicologia sociale (1924) Comportamento istituzionale (1933). – Amico, Giuseppe (Capua 1º novembre 1890 - Slano, Dalmazia 13 settembre 1943) militare italiano. – Bardossy, Laszlo (Szombathely 1890-Budapest 1946, giustiziato) politico ungherese. – Bernotat, Fritz (Otto-Friedrich) (Mittel Jodupp, Prussia Orientale 1890–Neuhof presso Fulda 1951) militare e politico tedesco. – Bodenschatz, Karl-Heinrich (Rehau, Baviera 10 dicembre 1890 – Erlangen, Baviera 25 agosto 1979) militare tedesco. – Chiminello, Ernesto (4 dicembre 1890 – Porto Edda, 4 ottobre 1943) militare italiano. – Collins, Michael (Woodfield, vicino Clonakilty, contea di Cork, Irlanda 16 ottobre 1890 – Bandon, Cork 22 agosto 1922) politico irlandese. – Cooper, Alfred Duff - visconte di Norwich (Londra 1890-al largo di Vigo, Spagna 1954) politico britannico, scrittore e storico; 1924, eletto ai Comuni per il Partito conservatore; Biografia di Talleyrand (1932) 1935-37, ministro della guerra nel gabinetto Baldwin; 1937-38, primo lord dell'ammiragliato nel gabinetto Chamberlain, si dimette per protesta contro gli accordi di Monaco; 1940-41, ministro delle informazioni nel governo Churchill; 1944-47, ambasciatore in Francia. – Corbellini, Guido (Ancona, 28 giugno 1890 – Roma, 16 marzo 1976) ingegnere e politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – De Gaulle, Charles (Lilla 22 novembre 1890-Colombey-les-Deux-Eglises 9 novembre 1970) militare e politico francese. – Eisenhower, Dwight David (Denison, Texas 14 ottobre 1890-Washington 28 marzo 1969) militare e politico statunitense, 34° presidente degli Stati Uniti. – Farina, Amilcare (1890 ca-?) militare italiano; 1936-39, collabora con i tedeschi nella guerra di Spagna come comandante del V Reggimento "Frecce Nere" e poi del Reggimento "España"; conquistandosi tre medaglie d'argento e qualche decorazione franchista; 1943, 8 settembre, comanda peer tre mesi ilCentro Addestramento REparti Speciali "Cacciatori degli Appennini"; 1944, agosto, guida la divisione "San Marco" sino alla resa del 29 aprile 1945 a Valenza (Alessandria). – Feketehalmy-Czeydner, Ferenc (Piski, Ungheria 1890-Jugoslavia 1946, giustiziato) politico ungherese. – Kritzinger, Friedrich Wilhelm (Grünfier, Posen 14 aprile 1890 – Norimberga 25 aprile 1947) funzionario tedesco. – Funk, Walther (Königsberg, 18 agosto 1890 – Düsseldorf, 16 maggio 1960) politico tedesco. – Gambara, Gastone (Imola 1890 – Roma 1962) militare italiano. – Görtz o Goertz, Hermann (Lubecca 15 novembre 1890 a Lubecca – Dublino 23 maggio 1947) spia tedesca in Gran Bretagna e Irlanda. – Hopkins, Harry-Lloyd (Sioux City, Iowa 18 agosto 1890-New York 29 gennaio 1946) politico statunitense, tra i più stretti collaboratori del presidente D.D. Roosevelt; 1938-40, ministro del Commercio; 1941, amministratore della Legge Affitti e Prestiti; membro della commissione per la produzione di guerra e del consiglio di guerra nel Pacifico; nel corso della seconda guerra mondiale dirige anche delicate missioni doiplomatiche in particolare a Mosca; per qualche mese è anche collaboratore del presidente Truman; 1945, luglio, si dimette per ragioni di salute. – Idris I, Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi (Giarabub 1890-Il Cairo 1983) re di Libia 1917, capo della confraternita dei Senussi, anima la resistenza antitaliana nel primo dopoguerra 1923, è costretto all'esilio 1948, diventa emiro di Cirenaica, dopo aver operato contro le truppe italiane nella seconda guerra mondiale a fianco degli inglesi 1950, re di Libia 1951, dicembre, viene proclamata l'indipendenza della Libia 1969, 1° settembre, rovesciato dal colpo di stato repubblicano del gruppo di giovani ufficiali filonasseriani guidati dal colonnello Gheddafi, va in esilio in Egitto 1974, riceve la cittadinanza egiziana dal presidente Sadat. – Jervolino, Angelo Raffaele (Napoli, 2 settembre 1890 – Roma, 10 marzo 1985) politico italiano. [Marito di Maria De Unterrichter e padre di Rosa [Rosetta] Jervolino.] – Jodl, Alfred (Würzburg 1890-Norimberga 1946, impiccato) militare tedesco. – Kristóffy, József (1890-1960) diplomatico ungherese; impegnato nelle trattative segrete con Mosca. – Lakatos de Csíkszentsimon, Géza (Budapest 30 aprile 1890 – Adelaide, Australia 24 maggio 1967) militare e politico ungherese. – Ley, Robert ((Niederheimbach, nel Rheinland 15 febbraio 1890 – Norimberga 25 ottobre 1945, suicidio), politico nazista. – Lussu, Emilio (Armungia, Cagliari 1890-Roma 1975) politico italiano, di formazione salveminiana, meridionalista; 1915-18, partecipa alla I guerra mondiale come ufficiale combattendo sul Carso e sull'altipiano di Asiago; nel dopoguerra fonda il PSd'A (Partito sardo d'azione); 1921 e 1924, deputato per il PSd'A; 1926, dichiarato decaduto in seguito alle leggi eccezionali, è confinato a Lipari; 1929, fugge a Parigi, assieme a C. Rosselli e F. Nitti, e fonda con il primo il movimento "Giustizia e Libertà" del quale assume la direzione dopo l'assassinio di C. Rosselli; dopo l'invasione tedesca della Francia fa parte della resistenza francese, organizzando a Marsiglia l'espatrio degli antifascisti; si reca poi in Inghilterra e negli Stati Uniti; Marcia su Roma e dintorni (1933) Teoria dell'insurrezione (1936) Un anno sull'altopiano (1937) 1943, tornato in Italia, è tra gli organizzatori della resistenza a Roma e uno dei leader del "Partito d'azione"; 1945, ministro dell'assistenza postbellica nel governo Parri; 1945-46, ministro senza portafoglio per i rapporti con la Consulta nel primo governo De Gasperi; 1946, al primo congresso del "Partito d'Azione" riesce a far prevalere la linea socialista su quella democratico-radicale di La Malfa e di F. Parri; 1947, questo successo determina l'uscita di questi ultimi dal partito e il suo scioglimento; aderisce quindi al PSI (Partito socialista italiano): eletto alla costituente è senatore nelle prime tre legislature; 1964, abbandona il PSI e aderisce al PSIUP (Partito socialista italiano di unità proletaria) nelle cui liste viene rieletto al senato. – Lutze, Victor (1890-1943) militare tedesco, capo dello staff delle SA (camicie brune). – Manaresi, Angelo (Bologna 9 luglio 1890 – Bologna 6 aprile 1965) politico italiano. – Miklós de Dálnok, Béla (Budapest 11 giugno 1890 – Budapest 21 novembre 1948) politico ungherese. – MukLevic (1890-1938) ammiraglio sovietico; 1906, diventa membro del Partito; 1907-09, è segretario dell'organizzazione del Partito a Bialystock; 1912, chiamato nella marina imperiale, combatte in seguito per la Rivoluzione; 1917-18, durante la guerra civile fa parte dello stato maggiore di diverse armate; 1927, è nominato vice direttore dell'Accademia Militare; 1935, è posto a capo dell'aviazione; 1936 è posto a capo della flotta; 1937, maggio, arrestato, non ha un pubblico processo; torturato per un'intera settimana a Lefortova, confessa le sue colpe; 1938, 7 febbraio, viene giustiziato. – Nguyen Tat Tan o Ho Chi Minh (Hoang Tru, provincia di Nghe An 1890-Hanoi 1969) politico vietnamita, "zio Ho" per il suo popolo 1917, dopo aver fatto il cameriere a Londra durante la prima guerra mondiale, si trasferisce a Parigi dove aderisce all'organizzazione "Lavoratori d'Oltremare" 1919, in nome di questa, presenta alla conferenza di pace di Versailles una petizione per il riconoscimento dei diritti civili e politici del popolo vietnamita oppresso dal colonialismo francese 1920, noto in questo periodo col soprannome di Nguyen Ai Quoc (Nguyen il patriota) ha una parte di rilievo al congresso socialista di Tours dove si pronuncia a favore delle tesi antimperialistiche della Terza internazionale aderendo alla maggioranza comunista 1922-26, fonda, anima e dirige la rivista «Le Paria», «tribuna dei popoli coloniali» 1924, interviene al V congresso del Komintern 1927, è in Cina come commissario del Komintern, costituendo tra gli immigrati vietnamiti la prima organizzazione rivoluzionaria nazionale (Associazione dei giovani rivoluzionari vietnamiti) da cui avrà poi origine il Partito comunista indocinese 1930, passato nel Siam, viene espulso; condannato a morte in contumacia dalle autorità francesi dopo la rivolta coloniale vietnamita, ripara a Hong Kong dove viene però detenuto dall'amministrazione inglese su richiesta del governo di Parigi 1935, tornato libero su pressione dell'opinione pubblica internazionale partecipa al VII congresso del Komintern che vara la politica dei fronti popolari da lui strenuamente sostenuta 1938, è in Cina al quartier generale di Mao Tse-tung nello Yenan 1941, in seguito all'occupazione nipponica dell'Indocina, rientra in vietnam organizzandoVI con Giap e Pham Van Dong il "vietminh" (Lega per l'indipendenza del vietnam che inizia la guerriglia antigiapponese; 1942, adotta il nome Ho Chi Minh (Colui che illumina) e guida il vietminh in una difficile lotta che lo vede fronteggiare contemporaneamente: - gli invasori giapponesi, - il colonialismo francese che a questi ha aperto le porte, - i nazionalisti cinesi (che lo catturano durante una sua missione in Cina e lo tengono quattordici mesi in prigione dove egli scrive Diario dal carcere (in versi classici cinesi) e - gli alleati americani, ostili al colonialismo francese ma intenzionati ad avviare una propria politica neocoloniale e di potenza in Asia. 1945, 2 settembre, dopo la resa del Giappone egli si presenta come rappresentante di tutti i vietnamiti e proclama l'indipendenza della Repubblica Popolare del vietnam di cui è eletto presidente; poiché i francesi rifiutano di riconoscere il fatto compiuto egli accetta il compromesso di un vietnam autonomo nel quadro dell'Unione francese, 1946, novembre, dopo che Parigi fa fallire ogni possibilità di negoziato e in seguito al bombardamento francese di Haiphong, egli risponde con la lotta armata; scoppia la "guerra d'Indocina"; 1954, vengono sconfitti i francesi a Dien Bien Phu Dopo la fine della guerra di resistenza contro l'aggressione americana, la liberazione e l'unificazione del vietnam, Saigon viene ribattezzata Ho Chi Minh. – Parri, Ferruccio [Maurizio] (Pinerolo, Torino 19 gennaio 1890 – Roma, 8 dicembre 1981) politico italiano, considerato uno dei padri della Patria, [Esponente dei seguenti partiti politici: - (1942-1945) PdA (Partito d'Azione), - (1946) CDR (Concentrazione Democratica Repubblicana), - (1946-1953) PRI (Partito Repubblicano Italiano), - (1953-1957) UP (Unità popolare), - (1958-1963) Indipendente nel PSI, - (1967-1981) Indipendente PCI-PSIUP.] – Paulus, Friedrich Wilhelm Ernst (Breitenau, Assia 1890-Dresda 1957) militare tedesco. – Rum, Albert Franz (Berlino 8 giugno 1890 – † 1970) militare tedesco. – Skrjabin, Vjaceslav Michajlovic o Molotov (Kukarka, odierna Sovetsk 1890-Mosca 1986) politico sovietico, di origine medio borghese; 1906, militante nel Partito bolscevico, viene più volte arrestato dalla polizia zarista; 1917, novembre, a Pietroburgo fa parte del nucleo dirigente bolscevico che, sotto la guida di Lenin, lancia l'assalto al palazzo d'Inverno e conquista il potere; 1921, segretario del comitato centrale; 1924, muore Lenin; 1926, membro del Politburo, è uno dei più stretti collaboratori di Stalin; 1930-41, presidente del consiglio dei commissari del popolo, nella lotta contro le opposizioni è fedele esecutore delle direttive di politica interna ed estera impartite dal dittatore; 1939, assunta anche la carica di commissario del popolo per gli affari esteri (dalla quale è stato costretto a dimettersi M.M. Litvinov, fautore di un'intesa con la Gran Bretagna e la Francia contro l'espansionismo nazista), negozia e conclude con il rappresentante tedesco J. von Ribbentrop, il patto di non aggressione tedesco-sovietico che precede di pochi giorni lo scoppio della seconda guerra mondiale; 1941, sostituito da Stalin, dopo l'aggressione tedesca, nella carica di presidente del consiglio, conserva fino al 1949 il dicastero degli esteri svolgendo un ruolo di primo piano nel periodo bellico e in quello iniziale della "guerra fredda"; 1953, vicepresidente del consiglio dopo la morte di Stalin, riassume la carica di ministro degli esteri; 1956, lascia la carica precedente per diventare ministro per il controllo di stato; 1957, viene accusato, con G.M. Malenkov, L.M. Kaganovic e D.T. Šepilov di aver costituito un "gruppo antipartito" ostile alle riforme di N.S. Chrušcëv, ed escluso dal comitato centrale; dopo un incarico di ambasciatore in Mongolia, da cui è poi rimosso, si ritira a vita privata; 1984, viene riammesso nel partito. – Student, Kurt (Birkholz, Brandeburgo 1890 – Lemgo 1978) militare tedesco. – Wagner, Adolf (Algringen, Lorena, ottobre 1890 – ? 12 aprile 1944) politico tedesco, Gauleiter della regione Monaco-Alta Baviera. Torna su |
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