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ANNO 1940
GIUGNO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1940
Giugno

mons. Evasio Colli, direttore generale dell'Azione cattolica, indirizza un proclama a tutti i cattolici italiani per incitarli a «compiere il dovere loro assegnato dalle pubbliche autorità, in spirito di sacrificio e di perfetta disciplina».
10, il medesimo giorno in cui Mussolini dichiara la guerra, la Santa sede chiede ufficialmente al governo inglese di non Violare, in nessun caso, la neutralità della città del Vaticano e di rispettare Roma, centro del cattolicesimo.
11, Città del Vaticano, nella lettera indirizzata al card. Suhard arcivescovo di Parigi, il card. Tisserant scrive che «tutti si fidano sul fatto che, essendo Roma dichiarata città aperta, nessuno della Curia avrà da soffrire».
16, i giornali pubblicano un messaggio che trenta arcivescovi e vescovi hanno fatto pervenire al Duce per attestargli la loro devozione.
I Principi della Chiesa pregano l'Altissimo «perché assecondi il pieno successo dell'umanissimo disegno del genio del Duce, per affrancare il lavoro e lo spirito del popolo italiano» ed elevando voti ardentissimi «perché l'immancabile vittoria delle armi nostre luminosamente coroni l'invitto vessillo italiano sul Santo Sepolcro rivendicando la gloria e il diritto della Casa sabauda, restauratrice, nel segno del Littorio, dell'armonia tra le genti civilizzate da Roma imperiale e cristiana».
Lo stesso mese mons Landersdorfer, vescovo filonazista di Passau, scrive al papa che i tre telegrammi inviati il 10 maggio scorso, sono stati criticati in Germania «non solamente perché Sua Santità ha così preso una posizione contraria al Reich, ma anche perché si fa un confronto con quello che è stato l'atteggiamento della Santa sede davanti all'occupazione dell'Abissinia e dell'Albania da parte dell'Italia».
20, Pio XII risponde:
«Nei telegrammi ai quali ti riferisci siamo rimasti fedeli al principio basilare del nostro ministero di non coinvolgere la Santa sede nelle controversie terrene tra politiche diverse.
Avrai potuto anche te constatare come essi si esprimano col maggior riguardo possibile nei confronti della Germania, evitando ogni presa politica di partito ed ogni esplicito riferimento alla parte tedesca, come essi considerino esclusivamente l'aspetto morale della questione, esprimendo solo la compassione dovuta a chi si trova in condizioni veramente infelici.
Nel caso dell'Abissinia e dell'Albania, e in altri casi simili, si tratta di principati che non sono in relazioni diplomatiche con la Santa sede, sicché non sussiste paritas casuum
».
Lo stesso mese il «Bollettino ufficiale dell'Azione cattolica» promulga il nuovo testo dello Statuto generale dell'Azione cattolica italiana e quelli degli statuti particolari delle singole organizzazioni, saranno promulgati soltanto nel giugno 1940.]

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1939»
1940, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
1940, giugno, Giulio Andreotti è direttore del periodico «Azione Fucina»;
assistenti ecclesiastici:
. mons. Guido Anichini,
. don Emilio Guano,
. don Franco Costa;
«segue 1941»

II GUERRA MONDIALE








1940
Giugno
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1940
Giugno

-



GERMANIA
1940
Giugno
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
gen.amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Franz Gürtner
(1932 lug-gen 1941)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1940
Nazismo

Giugno
4
, Neuengamme, finora parte di Sachsenhausen, viene reso "campo indipendente";
10, poche ore prima dell'entrata in guerra dell'Italia, il sottosegretario tedesco agli esteri, Woermann, scrive una nota:
«Il nunzio, che oggi è venuto a parlarmi di problemi correnti, ha espresso in modo assai cordiale il suo compiacimento per le vittorie tedesche. Sembra che desideri sinceramente l'entrata in guerra dell'Italia e ha detto in tono scherzoso di sperare che i tedeschi entrino a Parigi passando da Versailles».
L'Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna;
in Olanda si costituisce il gruppo di resistenza antinazista della "Greuzen Organisatie".

12, Pio XII , riferendosi a quanto successo il 20 aprile e in risposta alla richiesta di dimissioni, scrive a mons. von Preysing, vescovo di Berlino:
«È una caratteristica penosa, ma umanamente inevitabile, di questi tempi difficili, il fatto che sorgano, crescano e si inaspriscano divergenze di opinioni sul metodo da seguire anche tra coloro le cui posizioni di principio non differiscono».
Pur d'accordo con mons. Preysing, il papa non procede a cambiamenti di persone: in particolare non sostituisce il nunzio di Berlino, Orsenigo, che inclina piuttosto verso il modo di pensare del cardinale Bertram e di cui il vescovo d Berlino, scrivendo al papa, spesso critica il comportamento ufficiale.
18, Monaco di Baviera, incontro tra A. Hitler e B. Mussolini per stabilire le condizioni dell'armistizio chiesto il giorno prima dalla Francia; i due capi di governo sono seguiti dai rispettivi ministri degli Esteri e da una delegazione delle Forze Armate: a capo di quella italiana è il sottocapo di S.M. dell'Esercito gen. M. Roatta;




1940
Giugno
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1939 30 set - 18 lug 1940)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1940
Giugno
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1940
Giugno
15
, in Polonia i nazisti iniziano la costruzione del campo di concentramento di Auschwitz (nome attribuito dai tedeschi al villaggio di Oswiecim) poi ampliato con Auschwitz II (Birkenau) e Auschwitz III (Monowitz);



1940
Giugno
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1940
Giugno
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1940
Giugno

ora A. Hitler dispone delle ricche miniere di Joachimstal in Boemia, e la Wehrmacht non perde tempo nello sfruttare al massimo i giacimenti di minerale pesante ivi presenti;




1940
Giugno
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
-
1940
Aprile

ad opera dell'ambasciatore tedesco a Bratislava von Killinger, si tiene il cosiddetto "compromesso di Salisburgo";
il presidente accetta di fatto di dividere il potere con le "Guardie di Hlinka";
l'arrivo al potere di Tuka e di Mach determina un aggravarsi delle condizioni degli ebrei slovacchi;






1940
Giugno
FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1940
Giugno
-



ISTRIA
1940
Giugno

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1940
Giugno

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1940
Giugno
-

1940
Giugno

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
1940
Giugno

-

Primo ministro
Dragisa Cvetkovic
(1939 feb - mar 1941)
 
SLOVENIA
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
1940
Giugno

-
CROAZIA - [banato autonomo di Croazia]
postasi sin dal 1929 al servizio del fascismo tedesco e italiano, l'organizzazione nazionalista croata (gli ustaša guidati da Ante Pavelic) nel 1939 è riuscita ad ottenere un banato autonomo.

1940
Giugno
Zagabria, in piena clandestinità, Tito (Josip Broz) organizza la V conferenza del Partito comunista jugoslavo ed è eletto formalmente segretario generale; differenziandosi dalla linea di Mosca e dagli altri partiti europei, condizionati dal patto Ribbentrop-Molotov, pone come obiettivo strategico dei comunisti jugoslavi la preparazione della resistenza nazionale contro l'aggressione nazifascista, che considera imminente;

 

 

SERBIA

1940
Giugno

Belgrado, un vero esercito di agenti segreti prende parte alla lotta (1939-1941) tra la diplomazia britannica e quella tedesca. Ognuna nei Balcani ha i suoi piani a lunga scadenza:
- i tedeschi lavorano metodicamente minando dall'interno tutta la struttura dello stato jugoslavo sì da farla crollare al primo attacco come un castello di carte;
- i britannici, prevedendo la possibilità di una guerra fra la Germania e l'Unione Sovietica, e una vittoria sovietica in questa guerra, si occupa essenzialmente di procurarsi agenti fra i potenziali rinnegati che in tempo di guerra portano l'etichetta di "antifascista" e di "eroi" nazionali.

estate, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, B. Mussolini ordina ai
responsabili delle forze armate di pianificare l’attacco alla Jugoslavia, prevedendone l’attuazione per settembre.
Oltre a nutrire ormai una personale avversione nei confronti della Jugoslavia e ad avere scarsa fiducia nella sua classe dirigente, si è convinto che, di fronte alle rapide e schiaccianti vittorie del Terzo Reich, sia giunto il momento di intervenire nei Balcani. L’iniziativa di B. Mussolini è dettata dal bisogno di avviare in qualche modo la realizzazione dei progetti di espansione territoriale e di predominio politico a lungo coltivati dal fascismo, approfittando della caduta francese e della debolezza britannica; ma è motivata anche dall’opportunità di anticipare eventuali iniziative hitleriane nell’area balcanica, dove la Germania è economicamente e politicamente sempre più presente, nonostante le dichiarazioni con cui da parte tedesca si continua a riconoscere l’esclusività degli interessi italiani in Jugoslavia e in Grecia.
I piani di B. Mussolini, però, sono ostacolati dal veto dell’alleato tedesco, decisamente contrario all’estensione del conflitto prima di chiudere la partita con la Gran Bretagna e, soprattutto, poco favorevole all’attuazione da parte italiana di iniziative indipendenti nel settore balcanico, senza previe intese con il Terzo Reich; iniziative che avrebbero potuto intralciare i progetti tedeschi per lo sfruttamento delle risorse economiche della regione.

 

MONTENEGRO
1940
Giugno

-
MACEDONIA
1940
Giugno

-


 
1940
Giugno
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante
delle truppe italiane di presidio
gen. S. Visconti Prasca
(1940 giu - ott)

1940
Giugno

giungono i nuovi complementi;appena giunto in Albania il gen. S. Visconti Prasca riceve dallo S.M. dell'Esercito l'ordine di preparare un piano offensivo contro la Jugoslavia;
il nerbo delle truppe italo-albanesi presidianti il paese, consiste in
5 divisioni:
- div.ne corazzata Centauro (carri leggeri - gen. Magli),
- div.ne alpina Julia (gen. De Giorgis, poi Girotti),
- div.ne Ferrara (gen. Zannini),
- div.ne Arezzo (gen. Molinari, poi Feroni),
- div.ne Venezia (gen. Pitassi, poi Bonini).
Ai reggimenti di fanteria viene aggregato un quarto battaglione con reclutamento albanese.
Tra i reparti autonomi, il 3° Granatieri di nuova formazione (col. Andreini).
I reparti del genio delle varie specialità, in quantità notevole rispetto alle altre truppe, sono agli ordini del gen. del genio Perrelli.
L'artiglieria, con vari gruppi pesanti, dipende tecnicamente dal gen. d'art. d'Agazio.
I carabinieri e le guardie di finanza fanno capo rispettivamente al gen. Agostinucci e al col. Palandri.
Il gen. S. Visconti Prasca trova le truppe italiane disseminate senza ragione e inizia il loro raggruppamento, sollevando le prime proteste dello Stato Maggiore di Roma;

- btg "Vicenza", (magg. Enrico De Laurentis): Peskopie, alla fine del mese giungono alcuni fuorusciti scesi dal confine jugoslavo e attaccano con lanci di bombe a mano un accampamento in un paese vicino; questo fa raddoppiare la vigilanza notturna ma tutto rimane tranquillo…
… finche non arriva la notizia dell'invasione della Polonia da parte dell'alleato tedeco;

[Manuel Grotto, Alpini del Btg. Vicenza, Ass. Naz. Alpini, 2010.]

 



1940
Giugno
Regno di Grecia
(1935-47)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


Dittatura militare
[filofascista]
gen. I. Metaxas
(1936 ago - 1941)
1940
Giugno

con l'occupazione dell'Albania da parte dell'Italia, I. Metaxas si è discostato dalle potenze dell'asse a cui prima era favorevole;



1940
Giugno
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1940
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;






1940
Giugno
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, >distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)

1940
Giugno

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1940
Giugno

-
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1940
Giugno

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1940
Giugno

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1940
Giugno

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1940
Giugno

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1940
Giugno

-


1940
Giugno
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Pal Teleki
(1939 feb - apr 1941)

1940
il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari;
dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana;

Allo stesso tempo della questione della Dobrugia in Romania, viene sollevata la più complicata questione della Transilvania, paese assai più vasto e importante della Dobrugia.
Ciò che rende la soluzione molto difficile è che gli elementi etnici non sono divisi in nuclei compatti né si trovano tutti lungo i confini rispettivamente dell'Ungheria o della Romania.
Per di più la Transilvania ha legami molto intimi con la storia ungherese, parecchi dei centri più famosi nella storia del regno ungherese sono appunto in Transilvania e molte delle maggiori famiglie ungheresi sono oriunde di questa regione.
La questione della restaurazione degli antichi confini storici dell'Ungheria è qualche cosa di sacro e inViolabile per i magiari i quali non ammettono che alcuna parte del loro territorio, quale era prima del 1918, possa essere loro tolto.
Per oltre un ventennio gli ungheresi hanno reclamato insistentemente una revisione del "trattato di Trianon" che li aveva privati di tante terre abitate in parte da magiari – non è solo la Transilvania che era stata loro tolta, ma anche la Slovacchia, Il Banato e la Croazia-Slavonia (abitata interamente da popolazioni non magiare e fuori dei confini storici del regno, interessa meno all'Ungheria).
Dopo l'incorporazione nella Germania delle terre dei sudeti l'Ungheria rivendica e ottiene una parte della Slovacchia, ma continua sempre a insistere per una revisione anche nei riguardi della Transilvania.
L'Ungheria sollecita nuovamente la questione transilvana con l'appoggio tedesco.



1940
Giugno
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico

(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, 1940-47, re di Romania;
sale al trono (giugno) in seguito alla rinuncia del padre (1926) ai suoi diritti, ma il potere effettivo viene esercitato da un consiglio di reggenza;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;

Carlo II
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1893 - Estoril, Portogallo 1953)
figlio di Ferdinando I e di Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1920, scioglie il matrimonio morganatico contratto con una borghese;
1921, sposa la principessa Elena di Grecia;
1928, anche questo matrimonio viene sciolto;
1926, la sua vita privata e in particolare la relazione con Magda Lupescu suscitano scandalo a Bucarest, tanto da dover egli rinunciare ai suoi diritti al trono e recarsi in esilio;
nel 1931 (giugno) torna a Bucarest facendosi proclamare re dal potente Partito nazionale dei Contadini;
1930-40, re di Romania;
filonazista in politica estera, allo scoppio della prima guerra mondiale non può tuttavia evitare concessioni territoriali all'Unione Sovietica e alla Bulgaria;
primo ministro
-
-
-
ministro dell'Interno
-
ministro degli Affari Esteri
-
ministro delle Finanze
-

1940
Giugno

seconda guerra mondiale 1939-45: dallo scoppio della seconda guerra mondiale la Romania difende inizialmente la propria neutralità.

Alla sesta sessione del consiglio supremo dell'U.R.S.S. il commissario per gli Affari Esteri Molotoff accenna alla questione della Bessarabia, rimasta per la Russia sempre aperta, ma dice che il governo sovietico non pensa affatto di regolarla con i mezzi militari.
Intanto però sono fatti forti concentramenti di truppe ai confini romeni;
26, Molotoff invia una nota al governo romeno chiedendo la retrocessione di tutta la Bessarabia, affermando che appartiene di diritto alla Russia, e la cessione della parte settentrionale della Bucovina dato che la sua popolazione è in grande maggioranza ucraina; tali atti rappresenterebbero «una riparazione, anche se può sembrare minima, delle enormi perdite inflitte alla Unione sovietica e alla popolazione della Bessarabia durante i 22 anni di dominazione romena».
26/27, nella notte il consiglio dei Ministri si riunisce d'urgenza sotto la presidenza del re e redige una risposta dicendosi pronto a discutere amichevolmente con l'U.R.S.S. tutte le proposte da questa sollevate.
Molotoff replica ingiungendo lo sgombero della Bessarabia e della Bucovina settentrionale per parte delle truppe e autorità romene a cominciare dalle ore 24:00 del 28 e da terminarsi entro quattro giorni e comunicando che il 28 stesso le truppe sovietiche occuperanno Chisinau, Akkerman e Cernauti, mentre una commissione mista russo-romena si dovrà riunire per regolare le questioni relative all'evacuazione dei territori in questione.
La Romania non è in grado di resistere.
28, ore 11:00, il ministero romeno risponde a Mosca accettando tutte le richieste russe e a Odessa si riunisce la commissione predetta.
La Bucovina settentrionale e una piccola parte della Bessarabia sono annesse alla Repubblica sovietica ucraina e il resto della Bessarabia alla Repubblica sovietica moldava. Questa, creata nel 1924 sulla riva sinistra del Nistro, conta 600.000 abitanti, in maggioranza moldavi, ma in parte slavi o slavizzati.

a


1940
Giugno
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
-

1940
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):





 

1940
Giugno
III Repubblica
Presidente della Repubblica
A. Lebrun
(1932 10 mag - 10 lug 1940)
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
P. Reynaud
(21 mar - 16 giu)
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
Sottosegretario
P. Baudoin
(30 mar - 6 giu 1940)
 
R. Alibert
(16 giu - 10 lug 1940)
vicepresidente
mar.llo Ph. Pétain
(18 mag - 16 giu)
C. Chautemps
(16 giu - 10 lug)
Sottosegretario
R. Schuman
(21 mar - 16 giu)
 
Ministri di Stato
   
C. Chautemps
(16 giu - 10 lug)
 
Louis Marin
(10 mag - 16 giu)
A. Marquet
(23-27 giu)
 
 
J. Ybarnegaray
(10 mag - 16 giu)
P. Laval
(23 giu - 10 lug 1940)
Ministri e Sottosegretari
Interno
G. Mandel
(18 mag - 16 giu)
Ch. Pomaret
(16-26 giu)
A. Marquet
(27 giu - 6 set 1940)
Affari Esteri
É. Daladier
(18 mag - 5 giu)
P. Reynaud
(5-16 giu)
P. Baudoin
(16 giu - 28 ott 1940)
Sottosegretario
P. Baudoin (6-16 giu)
 
Finanze
Lucien Lamoureux
(21 mar - 5 giu)
Y. Bouthillier
(5-16 giu)
Finanze e Commercio
Y. Bouthillier
(16 giu - 25 feb 1941)
   
Difesa nazionale
gen. M. Weygand
(1940 16 giu - 11 lug 1940)
Guerra e Difesa nazionale
P. Reynaud
(18 mag - 16 giu)
Guerra (Esercito)
gen. Louis Colson
(1940 16 giu - set 1940)
Sottosegretario
gen. Ch. de Gaulle
(6-16 giu)
 
Giustizia
Albert Sérol
(21 mar - 16 giu)
Custode dei sigilli, Giustizia
Charles Frémicourt
(16 giu - 10 lug 1940)
Educazione nazionale
Albert Sarraut
(21 mar - 5 giu)
Yvon Delbos
(5-16 giu)
Albert Rivaud
(16 giu - 10 lug 1940)
Marina militare
Cesare Campinchi
(21 mar - 16 giu)
Marina militare e mercantile
amm. F. Darlan
(1940 16 giu - set 1940)
Aria
Laurent Eynac
(21 mar - 16 giu)
gen. Bertrand Pujo
(1940 16 giu - set 1940)
Sottosegretario per i produttori di aria
Jules Meny
(21 mar - 16 giu)
 
Commercio
e Industria
Léon Baréty
(18 mag - 5 giu)
Albert Chichery
(5-16 giu)
Sottosegretario
 
Lavori Pubblici
Anatole de Monzie
(21 mar - 5 giu)
L.-O. Frossard
(5-16 giu)
Lavori Pubblici e Informazione
L.-O. Frossard
(16 giu - 10 lug 1940)
Sottosegretario
A. Février
(5-16 giu)
 
Agricoltura
Paul Thellier
(21 mar - 16 giu)
Agricoltura e approvvigionamento alimentare
Albert Chichery
(16 giu - 10 lug 1940)
Approvvigionamento
Henri Queuille
(21 mar - 16 giu)
 
Poste, telegrafi, telefoni e comunicazioni
Alfred Jules-Julien
(21 mar - 16 giu)
 
Informazione
L.-O. Frossard
(21 mar - 5 giu)
Jean Prouvost
(5-16 giu)
 
Sottosegretario
A. Février
(21 mar - 5 giu)
 
Colonie
Louis Rollin
(18 mag - 16 giu)
Albert River
(16 giu - 10 lug 1940)
Lavoro e Sanità pubblica
Ch. Pomaret
(1938 23 ago - 16 giu)
A. Février
(16-23 giu)
Ch. Pomaret
(27 giu - 10 lug 1940)
Salute
Marcel Héraud
(21 mar - 5 giu)
Famiglia
Georges Pernot
(5-16 giu)
 
Marina mercantile
Alphonse Rio
(21 mar - 16 giu)
 
Affari dei veterani e delle pensioni
Albert River
(21 mar - 16 giu)
 
Armamenti
Raoul Dautry
(21 mar - 16 giu)
 
Blocco
Georges Monnet
(21 mar - 16 giu)
 
Comunicazioni
 
A. Février
(23 giu - 10 lug 1940)
Affari dei veterani
e della famiglia
 
J. Ybarnegaray
(16 giu - 10 lug 1940)
Alto Commissario francese per la propaganda
 
Jean Prouvost
(19 giu - 10 lug 1940)
Commissari generali
Approvvigionamenti
 
Joseph Frédéric Bernard
(18 giu - 10 lug 1940)
Ricostituzione Nazionale
   
Aimé Doumenc
(26 giu - 10 lug 1940)
Sottosegretari di Stato
Rifugiati  
R. Schuman
(16 giu - 10 lug 1940)
 

1940
Giugno

ai primi del mese, Dunkerque, mentre alcuni membri del "governo Reynaud" s'ingegnano a trovare il modo di continuare la lotta, 340.000 soldati franco-britannici, qui sbarcati di nuovo per equipaggiare un "fortilizio bretone", vengono evacuati;

5, la Wehrmacht lancia un'offensiva contro un esercito francese molto indebolito, perché gran parte dell'armamento è stato perso in Belgio e nelle Fiandre;
il col. Ch. de Gaulle, promosso generale di brigata, entra nel governo con l'incarico di sottosegretario alla Difesa;

lo stesso giorno, cade Dunkerque e P. Reynaud rimescola nuovamente il suo gabinetto;
[Licenziando É. Daladier e dando a P. Baudoin un'altra nomina (5-16 giugno) a sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Il gen. Ch. de Gaulle è nominato sottosegretario di Stato per la guerra.
Il mar.llo Ph. Pétain, furioso per la nomina di Ch. de Gaulle, si lamenta con P. Baudoin e gli chiede di usare la sua influenza presso il primo ministro per impedire a Ch. de Gaulle di partecipare alle riunioni mattutine, descrivendo quest'ultimo come "orgoglioso, ingrato e amareggiato".
P. Baudoin gli suggerisce di vedere P. Reynaud in persona.]

8, P. Baudoin cena con C. Chautemps ed entrambi convengono che la guerra deve finire;

10, il governo francese lascia Parigi per Tours, dichiarandola città aperta;
il gen. M. Weygand, il comandante in capo, ora dichiara che "i combattimenti sono diventati privi di significato" e dice a P. Baudoin e a diversi membri del governo che pensa che un armistizio sia essenziale; P. Baudoin acconsente;
lo stesso giorno, l'Italia entra in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna;

11, conferenza di Biare: W. Churchill vola allo Chateau du Muguet, a Briare, vicino a Orléans, dove avanza prima la sua idea di una ridotta bretone, alla quale il gen. M. Weygand risponde che era "solo una fantasia";
a Briare si svolge un Consiglio Supremo franco-alleato al quale partecipano W. Churchill e A.R. Eden;
[Nel corso di questo Consiglio, emergono tensioni tra francesi ed inglesi, ma anche profonde divergenze tra i militari e i dirigenti politici francesi.
I francesi chiedono l'intervento massiccio delle forze aeree della RAF, le sole capaci di ribaltare l'andamento della battaglia. Davanti al rifiuto di W. Churchill che desidera risparmiare le 25 squadriglie di caccia inglesi per la difesa ulteriore del Regno Unito, l'alleanza franco-inglese si spezza. Nondimeno W. Churchill ottiene da P. Reynaud l'assicurazione che il Governo francese non prenderà alcuna decisione definitiva senza informare i britannici, promettendogli che il Regno Unito vincitore restaurerà la Francia «in her dignity and greatness».
P. Reynaud
intende continuare a tutti i costi la guerra e, abbandonata l'idea del ridotto bretone, pensa al proseguimento dei combattimenti dall'Impero francese, mentre il mar.llo Ph. Pétain ed il gen. M. Weygand propendono a un armistizio rapido, al fine di evitare sia l'annientamento che l'occupazione totale del Paese. P. Reynaud quindi ricorda al gen. M. Weygand che la decisione d'un armistizio spetta solo al Presidente del Consiglio, e non al comandante in capo dell'esercito.
W. Churchill osserva che l'unico membro del governo francese che non piomba nel totale pessimismo, è il gen. Ch. de Gaulle. Come il primo ministro britannico, il gen. Ch. de Gaulle pensa in termini planetari, non limitando il conflitto, che egli considera mondiale, a una semplice questione franco-tedesca.
Il gen. M. Weygand crede al contrario di assistere a nient'altro che a un nuovo episodio del ciclo cominciato nel 1870, e come il mar.llo Ph. Pétain, non comprende che la posta del 1940 (la servitù perpetua della Francia in un'Europa nazificata) non ha niente a che vedere con quella del 1870 (perdita di tre dipartimenti) o del 1914.
Tanto W. Churchill quanto il gen. Ch. de Gaulle nelle loro memorie descriveranno un gen. M. Weygand disfattista, anglofobo e antirepubblicano.]

Durante le riunioni del Consiglio dei Ministri che si svolgono nei giorni seguenti, il gen. M. Weygand ribadisce ufficialmente la necessità di un armistizio, sia per ragioni militari che civili. Con la disfatta delle armate francesi, accompagnata dall'esodo dei profughi belgi e francesi, il gen. M. Weygand teme che il disordine si diffonderebbe in tutto il Paese. L'armistizio gli pare la condizione indispensabile per mantenere l'ordine.
Basandosi su un'informazione falsa che non ha verificato, il gen. M. Weygand invoca l'insediamento all'Eliseo del capo comunista Maurice Thorez, che sarebbe ritornato dall'Urss nei furgoni della Wehrmacht. Il presidente del consiglio P. Reynaud gli oppone degli argomenti politici, il pericolo del nazismo, gli accordi con l'Inghilterra.
Il mar.llo Ph. Pétain appoggia il gen. M. Weygand, invocando l'incompetenza dei civili riguardo alle questioni d'ordine militare.
Il governo si divide.

12, il gabinetto si riunisce e il gen. M. Weygand chiede nuovamente un armistizio;
[Fa riferimento al pericolo di disordini militari e civili e alla possibilità di una rivolta comunista a Parigi. il mar.llo Ph. Pétain e il ministro dell'Informazione Jean Prouvost esortano il governo ad ascoltare il gen. M. Weygand perché "è l'unico a sapere veramente cosa sta succedendo".]


13, quando torna W. Churchill, P. Baudoin incontra il suo aereo e gli parla subito della disperazione della resistenza dell'esercito francese;
alla riunione di gabinetto tenutasi a Cangé il mar.llo Ph. Pétain, ancora ministro senza portafoglio, dice che il pericolo di un trasferimento del governo oltremare sta nel fatto che un governo emigré può "non essere riconosciuto come tale"
lo stesso giorno, quando il gen. Alan Brooke giunge a Rennes per ispezionare le forze inglesi poste sotto il comando francese, i tedeschi hanno già attraversato la Senna fra Parigi e il mare, per cui i piani vengono travolti dagli avvenimenti incalzanti;
14, i tedeschi entrano a Parigi;
[A. Hitler e Stalin sono allesti e fra le prime autorità occupanti si trovano degli ideologi nazionalsocialisti, come i dottor Friedrich Grimm, che non disdegnano l'idea di guadagnarsi in qualche modo l'appoggio del PCF creando difficoltà ai loro avversari comuni: preti, ebrei e classe altoborghese. Sembra che lo stesso ambasciatore O. Abetz incoraggi tali contatti. A Berlino però le voci circa i buoni rapporti che a Parigi corrono fra nazisti e comunisti creano un certo scandalo, e naturalmente anche a Vichy, cosicché i tedeschi bloccano ben presto i tenttivi del PCF di riprendere le pubblicazioni dell' «Humanité» e di proseguire la propaganda neutralista lanciata alla fine del 1939.]
lo stesso giorno, presa di Tangeri (Marocco);

15, Bordeaux, P. Reynaud, appoggiato da G. Mandel, accenna a una possibilità di proseguire la lotta al fianco della Gran Bretagna: l'esercito sarebbe capitolato nel territorio metropolitano, mentre il governo e il parlamento avrebbero raggiunto l'Africa del Nord;
il gen. M. Weygand, rifiuta recisamente questa soluzione, giudicata disonorevole per l'esercito, poiché essa coinvolgerebbe nella sconfitta solo le autorità militari. Gli sembra onorevole solo l'armistizio, minacciando le sue dimissioni. Come il mar.llo Ph. Pétain, il gen. M. Weygand giudica ugualmente inconcepibile che il governo lasci il territorio metropolitano francese.

16, Bordeaux, una parte del governo si allinea alla proposta avanzata dal vicepresidente del Consiglio C. Chautemps di sondare quali sarebbero le condizioni tedesche nel caso d'un eventuale armistizio.: viene presa così la decisione di non decidere;
lo stesso giorno, dopo la salita al potere del mar.llo Ph. Pétain, P. Baudoin diventa ministro degli Esteri nel "governo Pétain I";

16/17, Bordeaux, ore 24:00 ca, P. Reynaud, presidente del Consiglio uscente dà le dimissioni, propone come suo successore il mar.llo Ph. Pétain, e si dichiara pronto a partire per gli Stati Uniti come ambasciatore del nuovo governo;
il presidente della Repubblica A. Lebrun dà al mar.llo Ph. Pétain l'incarico di formare un nuovo governo che, nella sua composizione, è un patente esempio di union nationale sotto la Terza repubblica: va dai conservatori ai socialisti, e la SFIO (Section française de l'internationale ouvrière) è ufficialmente rappresentata da Albert Rivière e André-Louis Février. Ne sono esclusi solo coloro, dal conservatore G. Mandel al radicale Pierre Cot, che si sono apertamente dichiarati contrari a un atto di armistizio.
lo stesso giorno, a Bordeaux, G. Mandel viene arrestato ma rilasciato poco dopo, con scuse, dietro urgenti rimostranze al premier mar.llo Ph. Pétain fatte congiuntamente e di persona da Édouard Herriot (presidente del Camera dei Deputati) e Jules Jeanneney (Presidente del Senato);
[La Spears gli offre la possibilità di partire con il suo aereo la mattina del giorno dopo insieme a Ch. de Gaulle. Egli rifiuta dicendo: "Hai paura per me perché sono ebreo. Ebbene, è solo perché sono ebreo che non andrò domani; sembrerebbe che avessi paura, come se stessi scappando".
Egli cerca di persuadere A. Lebrun, Édouard Herriot, Jules Jeanneney e il maggior numero possibile di membri del gabinetto a recarsi nel Nord Africa francese per continuare la lotta contro i tedeschi.]


17, P. Baudoin chiede all'Ambasciatore spagnolo "di trasmettere con la massima sollecitudine alla Germania la richiesta di cessare immediatamente le ostilità e allo stesso tempo di far conoscere la pace termini da loro proposti”;
poco dopo mezzogiorno, il mar.llo Ph. Pétain annuncia alla radio che il nuovo governo da lui formato la notte precedente chiederà l'armistizio;
Ph. Pétain (ex allievo dei gesuiti) comincia una politica di collaborazione con i nazisti, si sostituisce al presidente della repubblica (che, pur non avendo dato le dimissioni, si ritira dalle funzioni del suo mandato), poi si proclama "capo dello Stato francese".
Dopo il voto dei pieni poteri costituzionali dall'Assemblea nazionale, la menzione Repubblica francese scompare dagli atti ufficiali: da questo momento il regime con sede a Vichy, sorto nella parte di Francia non occupata dalle truppe tedesche, è designato come Stato francese.
17, la formazione del nuovo governo costituisce un chiaro passo per uscire dalla guerra, ma anche un passo, molto meno evidente, verso la fine della legalità repubblicana;
18, assai più promettente è il progetto di proseguire la guerra dal Nordafrica francese; in un telegramma inviato al comandante in capo, gen. Weygand, il gen. Nogués scrive che gli uomini "ardono dal desiderio di battersi";
[In effetti inglesi e francesi contano, allo scopo di costituire una Dunkerque mediterranea, sul potente appoggio di una marina intatta e di una aviazione che ora si arricchisce dei nuovi caccia Dewoitine D520, oltre che di altri aerei e di equipaggiamento vario che è già in viaggio dagli Stati Uniti, e naturalmente di tutto ciò che si può portare via dalla Francia metropolitana. Anche con l'aiuto spagnolo e italiano. E il trasferimento inizia ma…]
lo stesso giorno, A. Hitler dice a B. Mussolini che le sue clementi condizioni di armistizio hanno l'intento di prevenire "il caso in cui il governo francese potesse respingerle, riparando a Londra per continuare da lì la guerra, senza contare la pesante responsabilità che le forze d'occupazione avrebbero dovuto assumersi, soprattutto nell'ambito amministrativo";
lo stesso giorno, quando tutte le città con oltre duecentomila abitanti vengono dichiarate "aperte" per evitare inutili distruzioni, le città minori, con i loro sindaci in testa, fanno altrettanto e senza esitazione;
[Come dichiarerà in seguito Ch. de Gaulle, "nessun personaggio pubblico fece sentire la sua voce per condannare l'armistizio".]
Lo stesso giorno, da Londra dove è riparato, Ch. de Gaulle trasmette da «Radio Londres» il suo primo appello alla popolazione francese.


19, al mattino, José Félix de Lequerica y Erquiza, ministro degli Esteri spagnolo, riferisce a P. Baudoin che i tedeschi sono pronti a parlare;
il governo decide che una parte del governo e le due Assemblee al completo partano per il Marocco, poiché Bordeaux rischia di essere invasa prima che i negoziati possano cominciare. Il clima cambia all'istante e si comincia a parlare di émigrés.

lo stesso giorno, il gen. M. Weygand ordina al gen. Ch. de Gaulle di ritornare da Londra, ignorando l'invito a proseguire la guerra che quest'ultimo gli ha rivolto;
[Poco dopo, retrocede il gen. Ch. de Gaulle al grado di colonnello, dopo convoca in sequenza due corti marziali per processarlo e, poiché la prima emetterà una condanna simbolica, lo farà condannare a morte dalla seconda il 2 agosto 1940, perché capo della Francia libera.]


20, P. Baudoin viene inoltre informato che i tedeschi sono pronti a incontrare i plenipotenziari francesi più tardi quel giorno a Tours;
Bordeaux, solo ora partono i negoziati per l'armistizio;
21, Bordeaux, un ultimo gruppo di irriducibili (26 deputati e 1 senatore) s'imbarca sul piroscafo Massilia, noleggiato per l'occasione;
la squadriglia aerea del Mediterraneo ha base a Mers el-Kebir, sulla costa algerina, e circa mille piloti partono con i loro aerei nel corso degli ultimi giorni;
la notte hanno luogo i negoziati per l'armistizio, condotti da parte francese dal gen. Ch. Huntziger;
[Re Baldovino è presente al Consiglio dei ministri riunitosi a Bordeaux per esaminare i termini.]

22, 2° armistizio di Compiègne: all'interno del vagone ferroviario in cui fu firmato il precedente Armistizio di Compiègne nel 1918, il mar.llo Ph. Pétain firma la capitolazione della Francia.
[ore 18:50, la delegazione francese, guidata dal gen. Ch. Huntziger, inizia le trattative con l'obiettivo di rendere il meno dure possibili le clausole armistiziali per la Francia, ma la risposta di Keitel è irremovibile: se vogliono la fine delle ostilità, i francesi dovranno accettare tutte le condizioni senza obiezioni. I rappresentanti francesi, data la disperata situazione militare, non hanno altra scelta che firmare l'armistizio.
Dopo la lettura del Preambolo, il Führer lascia la carrozza in segno di spregio verso il nemico, emulando un analogo gesto compiuto da Foch nel 1918. A firmare per la parte tedesca è il col. gen. Keitel a nome dell'Alto comando delle forze armate.
I termini di resa.
Le clausole armistiziali imposte dai tedeschi sono estremamente onerose. In sintesi questi sono i punti principali su cui si fonda l'accordo di armistizio:
- le unità francesi ancora combattenti si dovranno arrendere senza condizioni;
- per salvaguardare gli interessi logistico-militari del Terzo Reich, ancora in guerra con la Gran Bretagna, tre quinti del territorio francese nord-occidentale passeranno sotto occupazione tedesca, così da permettere alla Kriegsmarine l'accesso ai porti atlantici e al Canale della Manica;
- il resto del territorio viene lasciato sotto il governo di un nuovo Stato francese (État Français), che avrà sede a Vichy fino alla negoziazione di un trattato di pace;
- tutti i costi legati all'occupazione militare della Wehrmacht – circa 400 milioni di franchi francesi al giorno – saranno coperti dalla Francia;
- le forze armate francesi dovranno essere disarmate e disciolte. È concessa la ricostituzione di un esercito francese di sole 100.000 unità, detto Esercito dell'Armistizio;
- tutto il materiale bellico catturato dai tedeschi o che sia rimasto nella parte di territorio sotto occupazione rimarrà nelle mani della Wehrmacht;
- tutti i prigionieri di guerra francesi rimarranno in mano tedesca fino alla fine delle ostilità con la Gran Bretagna.
L'armistizio ha lo scopo di rinviare fino alla fine della guerra un accordo di pace definitivo tra i due paesi, ma tale accordo non sarà mai negoziato e in seguito all' "Operazione Torch" e alla successiva "Operazione Anton" il secondo armistizio di Compiègne verrà definitivamente cancellato.
Lo stesso giorno, da Londra dove è riparato, Ch. de Gaulle trasmette da «Radio Londres» il suo secondo appello alla popolazione francese dove si rifiuta di riconoscere la legittimità del futuro governo di Vichy e inizia ad organizzare le proprie forze sotto il nome di "France libre".
[In un primo momento Ch. de Gaulle, sconosciuto alla maggior parte dei francesi, appare come un traditore del legittimo governo del mar.llo Ph. Pétain, e ci vorrà del tempo perché possa acquistare il prestigio e l'autorità che in seguito gli verranno riconosciute.]

22 giugno, 2° armistizio di Compiègne: all'interno del vagone ferroviario in cui fu firmato il precedente Armistizio di Compiègne nel 1918, il mar.llo Ph. Pétain firma la capitolazione della Francia;
[Viene concordato l'armistizio, che entrerà in vigore alle 12:35 della mattina del 25 giugno.]

Con la firma dell'armistizio tra Francia e Germania il governo francese – che a seguito dell'occupazione di Parigi si era trasferito a Bordeaux – viene spostato a Clermont-Ferrand e successivamente, su suggerimento di P. Baudoin, nella località termale di Vichy, considerato un luogo perfetto per l'amministrazione.
[Contrario alla linea collaborazionista del mar.llo Ph. Pétain, egli inizia ad essere considerato con sospetto dalle autorità naziste. Per questo motivo sarà progressivamente esautorato delle sue funzioni.]

 

 

23, P. Laval entra nel governo per problemi di politica interna ma avrebbe voluto il ministero degli Esteri: è dunque nell'ambito diplomatico che ora comincia a manovrare per rendersi indispensabile; essendo ormai troppo tardi per adoperarsi in favore di una neutralità italiana, la sua grande sfida diventa quella di rompere il muro di silenzio frapposto da Berlino e decide di coltivare le relazioni con O. Abetz;
per prima cosa invia tre emissari ufficiosi a Parigi con lo scopo di "ristabilire normali rapporti con la Germania"; si tratta di:
. Fernand de Brinon,
[vecchia amicizia di O. Abetz (entrambi avevano fatto parte del Comitato franco-tedesco negli anni Trenta).]
. Jean Luchaire, direttore di «Les Notre Temps», da lui fondato nel 1927, un mensile favorevole a una forma di pacifismo ragionato e costruttivo;
[La sua segretaria era diventata la moglie di O. Abetz.]
. Jean Fontenoy, giornalista di fortuna, che aveva combattuto contro i sovietici nella campagna di Finlandia nel 1939-40;

25, ore 0:35, entra in vigore il cessate il fuoco: in questo momento termina ufficialmente la Campagna di Francia.
[Perdite: circa le perdite dei due schieramenti esisteranno pareri discordanti. Approssimativamente circa 27.074 soldati tedeschi rimasero uccisi, a cui si devono aggiungere i 111.034 feriti e i 18.384 dispersi, il che porta ad un totale di 156.000 uomini.
Da parte alleata, invece, 1.900.000 furono i prigionieri di guerra francesi, oltre ai 90.000 soldati francesi morti, e i 200.000 feriti; a cui bisogna sommare i 68.111 soldati britannici, 23.350 belgi, 9.779 olandesi e 6.092 polacchi tra morti e feriti. In pratica l'esercito francese ne uscì annientato con oltre 2.292.000 perdite tra le sue file.]

26, dopo settimane di infruttuosi negoziati, il governo francese deve accettare, in base all'art. 18, di pagare 20 Mni di marchi al giorno per i costi dell'occupazione;
[Questo significa 400 Mni di franchi al giorno calcolati a un cambio forzoso di venti a uno.]

30, P. Laval suggerisce al mar.llo Ph. Pétain, a P. Baudoin e a Raphael Alibert di convocare in seduta comune il Senato e la Camera dei deputati per esaminare nuove modifiche costituzionali;
[P. Baudoin è contrario alla proposta, sulla base del fatto che "non si cambia la costituzione di un paese la cui capitale è in mano al nemico". A questo punto il mar.llo Ph. Pétain si schiera con P. Baudoin.
Tuttavia, entrambi cambieranno idea quando sentiranno che il presidente A. Lebrun è favorevole.
Alla fine la Camera dei Deputati approverà la proposta con 395 voti contro 3, e quando entrambe le Camere finalmente voteranno in seduta comune sarà approvata con 569 voti contro 80 (i deputati comunisti non possono votare).]

Intanto Ch. de Gaulle riesce a portare dalla sua parte una manciata di ufficiali:
. col. Edgard de Larminat dalla Siria,
. gen. Catroux dall'Indocina,
. gen. Paul Le Gentilhomme da Gibuti,
ma le colonie rimangono sostanzialmente sotto il controllo di Vichy.

 

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1940
Giugno
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]


Primo ministro
H. Colijn
(? - ?)

1940
Giugno

II guerra mondiale:



1940
Giugno
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unità paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1940
Giugno

II guerra mondiale:
-




1940
Giugno
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896-?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]

1940
Giugno

II guerra mondiale:
10, ore 04:30, inizia l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo da parte dei tedeschi;
mentre il paese viene annesso al Reich, la sovrana e i ministri si rifugiano presso gli Alleati;






1940
Giugno
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
Dominions
A.R. Eden
(1939 - dic 1940)
Guerra
Affari Interni
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1940
Giugno

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1940
Giugno

-
Eire

1940
Giugno

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;



1940
Giugno
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e diLuisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1940
Giugno

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA

1940
Giugno

-



1940
Giugno
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1940
Giugno

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;


1940
Giugno
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1940
Giugno

-


1940
Giugno
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]

1940
Giugno

-





1940
Giugno
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1940
Giugno

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico",nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1940
Giugno
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
R. Serrano Suñer
(1938 30 gen - 16 ott 1940)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
1940
Giugno
10
, l'Italia entra in guerra;
13, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] trasforma la neutralità in non-belligeranza "… perché il conflitto si è esteso nel Mediterraneo";
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1940
Giugno

-




1940
Giugno
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
1940
Giugno

all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia assume il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
 
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Ettore Muti (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario E. Muti (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario Ubaldo Soddu
(1939 31 ott - 30 nov 1940)
Capo di S.M. Generale mar.llo P. Badoglio
(1925 4 mag - 4 dic 1940)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Domenico Cavagnari
(1933 6 nov - 7 dic 1940)
Capo di S.M. Marina amm. Domenico Cavagnari
(1934 1° giu - 8 dic 1940)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito mar.llo R. Graziani
(1939 3 nov - 24 mar 1941)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario  
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Adelchi Serena (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
1940
Giugno
3
, con R.D. viene concesso a Ettore Manzolini il titolo di conte e stemma.
6, con R.D. viene concesso a Giovanni Armenise il titolo di conte dell'Artemisio e stemma, trasmissibile, in mancanza di discendenza diretta, al nipote ex sorore Giovanni Auletta di Michele.
7, il capo di S.M. dell'Esercito mar.llo R. Graziani comunica al comando Gruppo Armate Ovest del principe di Piemonte che per ordine di B. Mussolini il contegno da tenersi di fronte alla Francia in caso di ostilità deve essere assolutamente difensivo sia in terra che in aria;
10
, Entrata in guerra dell'Italia.
il ministro degli Esteri G. Ciano consegna le dichiarazioni di guerra agli ambasciatori francese e inglese;
Roma, ore 18:00, B. Mussolini pronuncia dal balcone di palazzo Venezia il famoso discorso: «Combattenti di terra, di mare e dell'aria, Camicie Nere della Rivoluzione e delle legioni, uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania, ascoltate! […]
verso sera il mar.llo R. Graziani invia al comando Gruppo Armate Ovest il seguente telegramma:
«Stato guerra contro Francia ed Inghilterra ha inizio ore zero domani 11 corr. Non far brillare nessuna interruzione solo caso necessità. Assicurate telefonicamente. Graziani.»
L'Esercito mobilitato comprende le seguenti unità:

ESERCITO MOBILITATO
3 Gruppi di Armate
Sede Comando
- Gruppo Armate Ovest (1ª e 4ª),
- Gruppo Armate Est,
- Gruppo Armate Sud
Bra
-
Divisioni
Corpi d'A.

Armate
Armate
, (gen. Pintòr),
dal M.te Granero (escluso) al mare, con:
II C.d'A. (gen. Bertini),
nel settore Maira-Po-Stura:
in prima schiera:
- Raggruppamento Varaita-Po,
- Div.ni fanteria Forlì, Acqui e Livorno;
in seconda schiera:
- div.ne alpina Cuneense;
III C.d'A. (gen. Arisio),
nel settore alta Roia-Gessi:
in prima schiera:
- Rgp alpino Gessi,
- div.ne fanteria Ravenna,
in seconda schiera:
- div.ne fanteria Cuneo;
XV C.d'A. (gen. Gàmbara),
nel settore media e bassa Roia:
in prima schiera:
- Div.ni fanteria Modena e Cosseria;
in seconda schiera:
- div.ne fanteria Cremona;
- in riserva -
- Div.ni fanteria Pistoia, Lupi di Toscana e Cacciatori delle Alpi,
- div.ne alpina Pusteria
- un Rgp celere.
13
3
9
In totale la 1ª Armata ha 13 Div.ni, 2 rgp alpini, 1 rgp celere, con un complesso di 110 btg (68 fant., 2 bers., 23 alp., 17 cc.nn.) e 2 gr. sqd.
Forza presente: circa 7.500 ufficiali e 178.000 uomini di truppa.
[dislocata alla frontiera alpina, entra in guerra con il 60/70% delle forze.]

(gen. A. Guzzoni),
dal M.te Rosa (escluso) al M.te Granero, con:
C.d'A. alpino (gen. Negri),
nel settore Baltea-Orco Stura:
- Div.ni alpine Tridentina e Taurinense,
- Ragg.to Levanna;
I C.d'A. (gen. Vecchiarelli),
nel settore Moncenisio-Bardonecchia:
- Div.ni Cagliari, Superga e Pinerolo;
IV C.d'A. (gen. Mercalli),
nel settore Monginevro:
- Div.ni Sforzesca e Assietta;
. 3° Rgt alpino (col. Faldella) nel settore Germa -nasca-Pellice:
- in riserva -
- Div.ni fanteria Brennero e Legnano,
. un rgt celere.

9
3
-
In totale la IV Armata ha 9 Div.ni, 1 Rgp alpino; 1 rgt alpino e 1 rgp. celere con un complesso di 78 btg (45 fant, 3 bers. 19 alp., 11 cc.nn.) e 2 gr.sqd..
Forza presente: circa 5.000 ufficiali e 122.000 uomini di truppa.
[dislocata alla frontiera alpina, entra in guerra con il 60/70% delle forze.]
- 2ª,
-
-
-
- 3ª,
-
-
-
- 7ª,
-
-
-
- 8ª,
-
-
-
- Armata del Po (Div.ni complete)
-
-
-
Corpi d'Armata
- 22 normali,
- 1 alpino,
- 1 autotrasportabile,
- 1 celere,
- 2 corazzati
26

Divisioni

Metropoli

- fanteria
(di cui 2 in Sicilia e 2 in Sardegna)

39
53
- alpine (complete)
4
- celeri
3
- autotrasportabili
3
- motorizzate
2
- corazzate
2
Albania
- fanteria
3
-
- alpina (completa)
1
-
-
- corazzata
1
-
-
Libia (raggruppate nelle due Armate V e 10ª)
- fanteria
9
-
- Camicie Nere
3
-
- libiche (complete)
2
-
V (gen. Italo Gariboldi),
in Cirenaica, con:
X C.d'A.,
XX C.d'A.,
tutti e due con:
- Div.ni: Pavia, Brescia, Sirte, Savona, Bologna, Sabratha, cc.nn. 23 Marzo.
7
2
10ª (gen. Mario Berti (sost.), gen. Giuseppe Tellera † 5/6 feb 1941),
in Tripolitania, con:
XXI C.d'A.,
XXII C.d'A. (gen. Pitassi Mannella),
XXIII C.d'A. (gen. Bergonzoli),
tutti e tre con:
- Div.ni: cc.nn. 3 Gennaio, Cirene, Catanzaro, cc.nn. 28 Ottobre, 1ª Libica, 2ª Libica, Marmarica.

7
3
-
Le truppe sahariane sono raggruppate sotto un comando detto "Fronte Sud".
In Libia è dislocata la V Squadra Aerea del gen. di Squadra Aerea Felice Porro.
Tutte le truppe di terra, di mare e dell'aria della libia sono al coando del governatore mar.llo dell'Aria I. Balbo.

Egeo
- Regina (completa)
1
1
Totale Div.ni
73

Nell'Africa Orientale Italiana esiste l'esercito coloniale che mobilita circa 280 mila uomini fra italiani e indigeni.

Per giunta vengono mobilitati con l'Esercito i 142 battaglioni Camicie Nere previsti, con un totale di circa 140.000 uomini, dei quali una parte viene incorporata nelle divisioni di fanteria (ne fanno parte i militi appartenenti a classi di leva che hanno compiuto il servizio nell'esercito, sono iscritti al partito fascista e hanno chiesto di servire nella milizia).
[Gli ufficiali di questi reparti, nella quasi totalità, hanno gradi equivalenti a quelli da essi ricoperti nell'Esecito come ufficiali in congedo, ad eccezione di vari ufficiali superiori che ricoprono nell'Esercito gradi inferiori e quindi non hanno preparazione e prestigio sufficienti. Non esistendo per la Milizia dei complementi, con il logoramento naturale della forza, molti battaglioni si dovranno poi sciogliere; verso la fine della guerra si stabilirà che ogni classe di leva ceda 10.000 uomini alla Milizia, volontari o meno.]

Negli scacchieri d'oltremare ci sono tre comandi superiori delle forze armate:
- Etiopia (duca d'Aosta),
- Libia (mar.llo I. Balbo),
- Egeo (governatore C.M. De Vecchi),
tutti dipendenti dal capo di S.M. Generale, dal quale dipende anche il capo di S.M. della M.V.S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale)A. Starace per quanto riguarda l'impiego dei reparti mobilitati dalla Milizia stessa.
[Poiché tali reparti mobilitati sono inquadrati in grandi unità dell'Esercito, o dipendono dai comandi dell'Esercito o della Marina, la dipendenza del capo di S.M. Generale è soltanto nominale, perché tutte le relazioni con i reparti della milizia avvengono tramite i capi di S.M. dell'Esercito e della Marina.
Il capo di S.M. della M.V.S.N ha autorità sui reparti non operanti, e per questi dipende da B. Mussolini, comandante generale della milizia stessa.]
L'Albania dipende dallo S.M. dell'Esercito.


La situazione delle gerarchie di comando è abbastanza chiara, almeno fino alla fine dell'anno…


11, con una circolare telegrafica ai prefetti, si decide l’internamento degli zingari;
[Essi saranno internati nelle isole Tremiti, ad Agnone (Isernia), Boiano (Campobasso) e a Tossicia (Teramo).]


13
, il gen. Ubaldo Soddu è nominato sottocapo di S.M. Generale, pur conservando la carica di sottosegretario di stato alla Guerra;
15, B. Mussolini ordina al mar.llo P. Badoglio di preparare l'attacco;
15, Circolare telegrafica 443/45626;
Circolare telegrafica 443/45626 del 15 giugno 1940

Appena vi sarà posto nelle carceri ciò che dovrà ottenersi sollecitando traduzione straordinaria individui già arrestati ai campi di concentramento loro assegnati dovrà procedersi
rastrellamento ebrei stranieri appartenenti a Stati che fanno politica razziale. Detti elementi indesiderabili bevuti di odio verso i regimi totalitari, capaci di qualsiasi azione deleteria per la difesa dello Stato et ordine pubblico vanno tolti subito dalla circolazione;
[…] Di essi dovrà essere inviato Ministero elenco con generalità per assegnazione campi concentramento;

 


16, in relazione al rapido evolversi della situazione generale, il mar.llo R. Graziani comunica delle direttive per operazioni offensive che modifica in parte il giorno successivo;
18, incontro a Monaco di Baviera tra A. Hitler e B. Mussolini per stabilire le condizioni dell'armistizio chiesto il giorno prima dalla Francia;
lo stesso giorno viene costituita l'Unpa (Unione nazionale per la protezione antiaerea) formata da reparti volontari paramilitari incaricati della difesa del popolo contro l'offesa aerea;
20, ore 19:00 ca, B. Mussolini avendo convocato a Palazzo Venezia i mar.lli P. Badoglio e R. Grazian dice che è tempo di attaccare; è già giunta infatti, tramite il governo spagnolo, la richiesta francese di armistizio e le condizioni di questo sono già state discusse a Monaco di Baviera.
Attaccare la Francia attraverso le Alpi è pura follia!
[Scriveva K. von Clausewitz: «Attaccare la Francia dalle Alpi e lo stesso che pretendere di sollevare un fucile prendendolo per la punta della baionetta».]
20-21, fallisce un tentativo di offensiva italiana contro la Francia nelle Alpi occidentali; l'Italia fa in tempo a combattere solo 12 giorni;
[dal 21 al 24 all'ala destra italiana e per tre o due giorni al centro e alla sinistra]
Perdite italiane
Ufficiali
Truppa
Morti
39
592
Feriti
138
2.493
Dispersi
23
593
Congelati
26
2.125
Totale
226
5.803


per rifarsi, B. Mussolini ordina a I. Balbo di tenersi pronto a invadere l'Egitto e conquistare il Canale di Suez.
21
 , con la Legge n. 887 viene soppresso il Comando Superiore delle FF.AA. dell'A.O.I. [vedi box].


24
 , Roma, Villa Incisa, all'Olgiata, ore 19:15, viene firmata la convenzione di armistizio franco-italiano dai due plenipotenziari, debitamente autorizzati: mar.llo P. Badoglio e Le Général d'Armée Huntzinger;
poco dopo la mezzanotte cessano le ostilità sulle Alpi occidentali;
l'Italia occupa Mentone, cittadina francese di confine;
28
 , nel trasferimento da Taranto a Tobruk, viene perduto il C.T. Espero che con altre due navi dello stesso tipo è stato attaccato da due incrociatori leggeri e 4 C.T. inglesi;
ore 17:30, muore nei cieli di Tobruk, assieme a sette giornalisti, il mar.llo dell'aria I. Balbo, da sette anni governatore della Libia;
il suo SM 79 viene abbattuto dalla contraerea italiana che lo ha scambiato per un velivolo inglese;
ore 18:00, il capo di S.M. Generale mar.llo P. Badoglio invia al mar.llo I. Balbo il seguente telegramma n. 979 Op. (che il destinatario non leggerà mai) in cui ordina senz'altro l'offensiva verso l'Egitto per il 15 luglio e cioè per due settimane dopo:
«Situazione va chiarendosi nel senso che colonie francesi obbediscono ordini governo. Allora tu non hai che da fare fronte ad est. Quinta Armata deve servire in tutto come deposito di rifornimento alla X Armata e da essa trarrai ufficiali, soldati e materiali. Concentra tutti automezzi ad est. Fai di tutto per essere pronto il giorno 15. Dammi assicurazioni Badoglio
29, Roma, il mar.llo R. Graziani riceve per telefono dal mar.llo P. Badoglio la notizia del decesso del mar.llo I. Balbo e della sua nomina a comandante superiore dell'Africa Settentrionale, pur rimanendo capo di S.M. dell'Esercito;
30 , in seguito ai richiami ordinati, alla fine del mese la forza di guerra raggiunge 1.630.000 uomini.
[Altri 480.000 uomini, necessari per il completamento delle Grandi Unità esistenti, non vengono chiamati non esistendo per loro materiale. Questo è l'esercito del gen. Pariani, di 2 milioni di uomini distribuiti su 73 Div.ni, mentre in Italia non esistono che 1,3 milioni di armi "modello 91" e cioè di mezzo secolo prima e, come artiglierie, del pari antiquate, non vi sono materiali disponibili per armare sul serio che una quarantina di Div.ni.]

[Critica: Cosa ne ha fatto il mar.llo P. Badoglio dal luglio 1939 al giugno 1940 dei poteri che si è fatto concedere (Legge 26 luglio 1939 - n. 1193), dai quali scaturivano altrettanti doveri?
- nell'Africa Settentrionale ha ammassato truppe, però malissimo armate e sfornite di mezzi di trasporto;
- nell'Africa Orientale ha invniato un grosso corpo di truppe, pesante, poco mobile e poco armato e, per giunta, con scarso spirito militare perché costituito dal ministero dell'A.I. per dichiarati scopi di polizia coloniale. ]



Partito comunista italiano
(Pci)

1940
Giugno
, Marsiglia, S. Schiapparelli [Willy] viene arrestato.
Nello stesso tempo gli emigrati italiani vengono informati dell'imminente arrivo di G. Amendola [Palmieri]: è il primo passo per il rientro in Italia dell' "Ufficio Estero".
6, Marsiglia, arriva G. Amendola [Palmieri]; è il primo compagno dell'Ufficio Estero venuto da Parigi a Marsiglia.
10, l'Italia dichiara guerra alla Francia ed avviene anche il primo bombardamento effettuato dall'aviazione italiana su Marsiglia.
[La parte più colpita della città, manco a dirsi, è proprio il quartiere del Panier (panere), tra i bassifondi del porto, abitato prevalentemente da italiani. Più tardi tutto il quartiere sarà demolito con la dinamite dai nazisti per il semplice fatto che le catapecchie e le viuzze strette rappresentano una valida roccaforte per i F.T.P. (Franchi Tiratori Partigiani) gruppi di patrioti che equivalgono ai "gappisti" in Italia.]
Marsiglia, gli emigrati italiani sono costretti a cambiare i loro recapiti; due tra i più importanti sono quelli di Livi alla "Cabucelle" e di Tagliavini a "La Rose".
Ma bisogna stare pure alla larga dall'Unione Popolare diventato ormai un "covo di nemici dell'Unione Sovietica" e i suoi dirigenti sono diventati collaboratori della polizia francese nella caccia ai comunisti italiani.
22, nella foresta di Compiègne (Nord) viene firmato l'armistizio franco-tedesco;
24, a Villa Incisa, presso Roma, viene firmato l'armistizio italo-francese;

Vengono intanto riallacciati i collegamenti in tutto il Sud della Francia: con il tolosano a Cabirol, dove si trovano E. Sereni, Dozza, Scotti e i loro familiari, e con Italo Nicoletto che da qualche tempo si trova pure lui nella regione.
Solide basi sorgono pure nel Varo (Tolone) e a Nizza e anche nella Regione Lionese, dove risiede e abita il compagno friulano Niccolini [Polonia] naturalizzato francese; in quella dell'Isère (Grenoble), a Chambéry, nella Savoia, e a St. Etienne.
Marsiglia, è giunto intanto anche il compagno Ferro [Romagnosi] (più tardi rientrerà in Italia clandestinamente in missione, inviato dall' "Ufficio Estero".

Marsiglia (giugno o luglio), di ritorno dalla sua missione in Abissinia, sbarca Ilio Barontini [Dario] assieme ai compagni A. Ukmar [Miro] e Bruno Rolla.


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1940
Giugno

«segue da Maggio 1940»

8, tramite circolare, ai prefetti del Regno vengono inviate delle prescrizioni [Prot. N° 442/12267Prescrizioni per i campi di concentramento e per le località d’internamento”,] circa i campi di concentramento «perché non vi siano incertezze e disparità di trattamento»;
Questo documento, composto da tredici punti essenziali, rappresenta le linee guida per l’allestimento del campo.
Si fa riferimento sia ai compiti del «funzionario di P.S. e dove non vi è funzionario il Podestà» che deve provvedere a «stabilire il perimetro entro il quale gli internati possono circolare» e imporre loro «le prescrizioni di non allontanarsi da detto perimetro», sia a tutta una serie di divieti e obblighi degli internati, tra i quali quello di «imporre agli internati un orario di divieto, salvo giustificati motivi o speciali autorizzazioni di uscire prima dell’alba e di rincasare dopo l’Ave Maria»; di fare «tre appelli giornalieri agli internati, al mattino, a mezzogiorno ed alla sera» e così ancora sul rispetto della buona condotta, sul sussidio giornaliero, sui trasferimenti e sul trattamento delle cure mediche.
[http://www.giornaledistoria.net.]

15, una circolare del Ministero degli Esteri dispone il fermo degli ebrei stranieri appartenenti a stati che fanno politica razziale, ordinando il loro internamento in appositi campi, mentre per gli ebrei apolidi e per quelli appartenenti a stati neutrali è prevista l’espulsione.
Tale disposizione, che collega di fatto le misure dell’internamento con il resto della normativa antiebraica, consente l’arresto di tutti gli ebrei tedeschi, polacchi, ex cecoslovacchi, ex austriaci e apolidi presenti in Italia, mentre per gli ebrei ungheresi e rumeni viene predisposto l’allontanamento dal regno.
I maschi adulti sono inviati nei campi, mentre donne e bambini devono essere ristretti in internamento libero. Nello svolgimento dei fatti, però, anche le donne, e in taluni casi i bambini, sono internate nei campi.
Quanto agli ebrei italiani, non vi sono disposizioni in materia di internamento che li riguardi, dal momento che esse fanno riferimento agli ebrei solo in quanto cittadini di stati antisemiti, apolidi e, nel caso di quelli italiani, pericolosi per l’ordine pubblico. Le modalità con le quali il provvedimento si realizza rendono da subito chiaro che il Ministero dell’Interno procede nei loro confronti a causa dell’appartenenza alla razza ebraica, e solo in secondo luogo perché oppositori del regime. Sui loro fascicoli personali viene bene evidenziata la definizione razziale, mentre quella politica – formalmente la sola responsabile del provvedimento d’internamento – figura in secondo piano e a volte manca del tutto.
Oltre ad un certo numero di italiane, le ebree internate sono, nella maggior parte dei casi, tedesche, austriache, polacche e cecoslovacche. Sono per lo più casalinghe, ma non mancano studentesse, musiciste, pittrici, impiegate, sarte e modiste.

25, alle prescrizioni inviate l'8 giugno precedente circa i campi di concentramento, ne seguono ora altre [Prot. N° 442/14178 Prescrizioni per i campi di concentramento e per le località d’internamento”], nelle quali si rafforzano i divieti per gli internati che non possono «tenere presso di loro passaporti o documenti equipollenti». Allo stesso modo, non gli è consentito possedere denaro che superi le cento lire, gioielli e titoli. Inoltre, gli internati non devono occuparsi di politica e possono al massimo leggere giornali in lingua italiana.
La radio assolutamente bandita. La convivenza dei famigliari con gli internati nei campi non è consentita.
La maggior parte dei comuni scelti per istituire i campi fascisti sono piccole località del centro-sud Italia, isolate dalle grandi vie di comunicazione. La regione Abruzzo-Molise ha il maggior numero di “campi di concentramento” (19 campi su 48).
[http://www.giornaledistoria.net.]

Lo stesso mese, Donne internate: viene allestito il campo femminile di Pollenza (Macerata) presso “Villa Lauri”, tenuta di campagna della famiglia Ciccolini-Costa situata a circa un chilometro dal centro cittadino. Ospita inizialmente cittadine di stati nemici, per lo più inglesi e francesi, ma anche russe e greche.
“Villa Lauri” è l’unico tra i campi femminili ad essere utilizzato anche dai tedeschi.
[Con l’allestimento della Militarkommandantur 1019 a Macerata, gli occupanti – anche se formalmente la competenza rimane al Ministero dell’Interno – assumeranno il controllo dei campi della provincia di Macerata.]

Lo stesso mese viene allestito il campo di Treia, una struttura situata a qualche chilometro di distanza dal centro abitato del
paese, presso “Villa La Quiete” (detta anche “Villa Spada”), dimora di proprietà dei conti Vannutelli.
Ospita cittadine di stati nemici, principalmente inglesi, ma si
contano anche un numero cospicuo di “ex jugoslave” e di ebree.
[Il campo sarà chiuso nel dicembre 1942.]


«segue Luglio 1940»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
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1940
Giugno

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
John Buchan
barone Tweedsmuir of Eisfield
(1935 2 nov - 11 feb 1940)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1940
Giugno

-

Europa: l'attacco nazista sul fronte occidentale, culminato ora nella caduta della Francia, trasforma radicalmente la natura della guerra.
Da questo momento la Gran Bretagna rimane sola, assieme ai suoi dominions, a resistere contro le forze trionfanti dell'Asse.
[Fino a quando l'invasione dell'Unione Sovietica nel giugno del 1941 impegnerà milioni di truppe tedesche su quel fronte, la Gran Bretagna si troverà sull'orlo del disastro e una resa ad A. Hitler non apparirà impossibile.]

Dopo la caduta della Francia, il governo fa approvare il National Resources Mobilization Act, una forma parziale di coscrizione intesa solo per la difesa interna.
Essa prevede un periodo di addestramento di 30 giorni che sarà poi allungato per essere infine esteso nell'aprile 1941 a tutta la durata della guerra.
Il governo chiarisce tuttavia che gli arruolati in tal modo non verranno inviati oltremare. Per questo motivo la legge è stata approvata senza grande opposizione da parte del Québec.
Il risultato è la creazione di due eserciti:
- uno di volontari, che devono servire su quaunque teatro di guerra,
- uno di coscritti, che raggiungeranno il numero di 68.000, arruolati al solo scopo della difesa del Canada.
[Lo scrittore Michel Tremblay (1978) descriverà con ironia la situazione del Québec in questi anni, prendendo spunto dal fatto che la legge esenta dalla chiamata alle armi gli uomini le cui mogli siano in attesa di partorire.]

Lo stesso mese tutte le organizzazioni ritenute collegate con il fascismo sono sciolte e i giornali in lingua italiana cessano le pubblicazioni.


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1940
Giugno

-

 


 

 

ONTARIO
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-

1940
Giugno

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1940
Giugno

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NOVA SCOTIA
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-

1940
Giugno

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MANITOBA [dal 1870]
-
-

1940
Giugno

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Giugno

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Giugno

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1940
Giugno

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1940
Giugno

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1940
Giugno

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1940
Giugno

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1940
Giugno
-

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1940
Giugno

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1940
Giugno

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1940
Giugno

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1940
Giugno

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1940
Giugno

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1940
Giugno

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1940
Giugno

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1940
Giugno

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1940
Giugno

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1940
Gennaio
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1940
Giugno

-


a

 



1940
Giugno
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1940
Giugno

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1940
Giugno

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1940
Giugno

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1940
Giugno

-

1940
Giugno
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]
["seconda rivoluzione messicana" all'insegna di una ripresa massiccia della riforma agraria]

1940
Giugno

-

1940
Giugno
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1940
Giugno

-



1940
Giugno
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1940
Giugno

-


1940
Giugno
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1940
Giugno

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1940
Giugno
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1940
Giugno

-


1940
Giugno
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1940
Giugno

-

1940
Giugno
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1940
Giugno

ritorna ora il regime liberale;

1940
Giugno
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1940
Giugno

-







1940
Giugno
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1940
Giugno

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1940
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1940
Giugno

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1940
Giugno
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1940
Giugno

il presidente cerca di attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario;



1940
Giugno

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1940
Giugno

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1940
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1940
Giugno

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste).

1940
Giugno

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1940
Giugno

-

1940
Giugno
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Giugno

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Giugno

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Giugno

-


1940
Giugno

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1940
Giugno

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1940
Giugno

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1940
Giugno

-


1940
Giugno

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Vicepresidente
R.S. Castillo
(1938 feb - ago 1940)
[conservatore]
1940
Giugno

Buenos Aires,

 



Patagonia
1940
Giugno

-

1940
Giugno
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1940
Giugno

Montevideo,



1940
Giugno
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1940
Giugno

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1940
Giugno

-

a


1940
Giugno
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1940
Giugno

-

a





1940
Giugno
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;

dal 1937 è in atto una lunga guerra con la Cina

1940
Giugno

il rafforzamento delle posizioni giapponesi nel continente asiatico e in altre aree dell'Estremo Oriente ha inoltre accresciuto l'antagonismo soprattutto con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna che prendono misure punitive contro il Giappone (come per esempio la proibizione di esportarvi petrolio e altre materie di vitale importanza).

a






1940
Giugno
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1940
Giugno

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1940
Giugno
Algeria
-
-
1940
Giugno

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1940
Giugno
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1940
Giugno

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1940
Giugno
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan
Governatore
LIBIA
mar. llo I. Balbo
(1934 16 gen - † 28 giu 1940)
1940
seconda guerra mondiale (1940-45)
Giugno
28
, il governatore Italo Balbo viene abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk;
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1940
Giugno
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1940
Giugno

-

1940
Giugno
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico]
   
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1940
Giugno

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1940
Giugno

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1940
Giugno

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1940
Giugno

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1940
Giugno

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1940
Giugno

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1940
Giugno

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1940
Giugno

-

1940
Giugno
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1940
Giugno

-

1940
Giugno
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1940
Giugno

-

1940
Giugno
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1940
Giugno

-


1940
Giugno
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1940
Giugno

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1940
Giugno

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1940
Giugno
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1940
Giugno

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1940
Giugno

si sottopone alla sovranità del regime filonazista di Vichy;

1940
Giugno
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1940
Giugno

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1940
Giugno

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1940
Giugno

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
Governatore
Felix Éboué
(1938 nov - ?)
1940
Giugno

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1940
Giugno
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1940
Giugno

Lépoldville [1940] ha 47.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1940
Giugno

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1940
Giugno

-







1940
Giugno
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
- dal 1936 è costretto all'esilio -

Viceré
[investito della funzione di governatore generale]
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
comandante superiore
delle Forze Armate
gen. De Biase
(mag - ?)
[interregno]
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)
1940
seconda guerra mondiale (1940-45)
Giugno
, con ordine pari data vengono costituiti:
- Scacchiere Nord (gen. di C.d'A. L. Frusci),
- Scacchiere Est (gen. di C.d'A. G. Nasi),
- Scacchiere Sud e Ovest (gen. d'A. Pietro Gazzera),
- Comando del Settore Giuba (gen. Gustavo Pesenti).
L'Arma dei Carabinieri Reali, al comando del gen. Lionetto Taddei, viene da lui ripartita in cinque gruppi.
Il presidio di Addis Abeba è costituito dalla div.ne Granatieri di Savoia composta di:
- 2 Rgt su 3 btg (dei quali uno di bersaglieri e uno di alpini),
- 1 gruppo di 3 squadroni Neghelli,
- 1 Rgt di artiglieria su 2 gruppi,
- 1 btg mitraglieri e 1 btg di carri leggeri.
Vi sono inoltre:
- 44 btg di Camicie Nere che presidiano gran parte dell'Impero,
- 2 btg Camcie Nere dell'Eritrea,
- 9 btg del genio,
- 1 gruppo di artiglieria,
- 1 gruppo contraerei,
- 5 compagnie cannonieri.
In tutto, le truppe italiane metropolitane (composte per la maggior parte da Camicie Nere generalmente richiamati di una certa di età con scarso addestramento militare)comprendono 54.000 uomini fra cui 9.200 volontari.
Le forze navali nel Mar Rosso e nell'Oceano indiano sono costituite da una flottiglia:
- nave coloniale Eritrea di 2.200 tonn.,
- 7 C.T. antiquati, dei quali tre da 1.500 tonn. (Pantera, Tigre, Leone) e 4 da 1000 tonn. (classe Manin),
- 2 torpediniere,
- 5 M.A.S.;
- 4 S.M.G. oceanici e 4 costieri.
Le forze aeree (punto debole italiano) comprendono solo 200 apparecchi in prevalenza bombardieri.
Il Comando Supremo ordina di restare in difensiva su tutti i fronti.
Il comando dell'A.O.I., attenendosi agli ordini ricevuti dal Comando Supremo, ripartisce le forze fra i tre scacchieri e il settore del Giuba ordinando che ciascun scacchiere si costruisca un "ridotto fortificato" (cosa che sarà fatta solo nell'Amhara, a Gondar).
21, con la Legge n. 887 viene soppresso il Comando Superiore delle FF.AA. dell'A.O.I. e al Viceré sono attribuite – come del resto era suo desiderio – le funzioni di Governatore Generale civile e militare;
ai suoi ordini vengono posti un vice governatore civile (il Daodiace) e un vice governatore militare, il gen. Trezzani che nulla conosce delle colonie ma è uomo fidato del mar.llo P. Badoglio e da questi personalmente voluto.
ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1940
Giugno

-
SOMALIA ITALIANA
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935]
1940
Giugno

-




1940
Giugno
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1940
Giugno

-
Somalia Britannica [SOMALILAND, protettorato inglese dal 1884]
1939
Giugno

Nel quadro generale dell'Impero inglese la Somalia britannica ha essenzialmente valore strategico per il dominio delle comunicazioni fra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano, formando sistema con Adin e Perim, a sbarramento dello stretto di Bab-el Mandeb.
Un governatore nominato dal re di Gran Bretagna è il comandante e l'amministratore del protettorato, diviso in sei distretti con una guarnigione costituta da un corpo cammellato, formato da una compagnia montata, una compagnia motorizzata e un corpo di polizia.
Esiste per il momento quindi solo il Camel Corps con circa 5.000 uomini con funzioni di polizia coloniale;
in Kenia vi sono i Kings African's Rifles, truppe indigene della forza di pochi battaglioni e alcuni reparti sudafricani: in tutto circa 10.000 uomini;
in Sudan, a scopo di polizia coloniale, c'è la Soudan Defence Force con un paio di battaglioni inglesi: in tutto 7-8.000 uomini;

1940
Giugno
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1940
Giugno

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1940
Giugno

Tra le nuove leve intellettuali kikuyu, formatesi nelle missioni protestanti inglesi, prendono vita negli anni Venti i primi raggruppamenti politici indigeni.



1940
Giugno
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1940
Giugno

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1940
Giugno

-

1940
Giugno
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1940
Giugno

-


1940
Giugno
Rhodesia
1940
Giugno

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1940
Giugno

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1940
Giugno

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1940
Giugno
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1940
Giugno

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1940
Giugno
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1940
Giugno

-


1940
Giugno
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1940
Giugno

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1940
Giugno
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;

1940
Giugno

-





1940
Giugno
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1940
Giugno

-


1940
Giugno
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1940
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1940
Giugno
Repubblica Libanese
(1926)
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1940
Giugno

-



1940
Giugno
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1940
Giugno

-


1940
Giugno
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1940
Giugno

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1940
Giugno
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Nuri al-Said
(1938 - ?)
1940
Giugno

1936-41: sette colpi di stato;
Kurdistan (iracheno)
1940
Giugno

-



1940
Giugno
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, scià dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1940
Giugno

-


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