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Papa
Pio VII 1817, una
serie
di concordati con – Rivarola, Agostino (1758-1842) cardinale. «segue
da 1808» «segue da 1811» «Amicizia cattolica» 1817, Torino, il gesuita Pio Brunone Lanteri
fonda «Amicizia cattolica» con scopo principale la diffusione gratuita
dei "buoni libri". «segue
da 1803» «Scots
Magazine» «segue da 1739» «Critical
archivi» «segue da 1756» «Edinburgh
Magazine» 1817, Scozia, mensile fondato da Blackwood
che rifuggendo dal fiero partigianesimo dei whig e tory
antepone la letteratura alla politica; |
ANNO 1817
– Arany, János (Nagyszalonta, odierna Salonta 1817-Budapest 1882) poeta ungherese, amico di S. Petöfi; [Con Mihály Vörösmarty e S. Petöfi fa parte della triade di autori considerati i classici più illustri della poesia ungherese dell'Ottocento.] La costituzione perduta (1846, poemetto) Prima trilogia: Toldi (1847), La sera di Toldi (stampato nel 1854), Toldi szerelme - L'amore di Toldi (1879) [La Terza parte era all'inizio Daliás idök (Tempi eroici), rimasta incompiuta e poi sostituita; rispetto al resto della saga, pur mantenendo la forma del poema cavalleresco, appare meno fantastico e più basato sui fatti.] Ballate (1853-56 e 1877, tra cui Donna Agnese) Gli zingari di Nagyida (1854, poema tragicomico) Seconda trilogia: La morte di Buda (1863, incompiuta, sulla saga degli Unni). – Baratašvili, Nikoloz MelitoNovic (Tiflis 1817-Gandza, Azerbajan 1845) poeta georgiano; Solitudine dell'anima (1839) Pensieri sul fiume Kura Il destino della Georgia (1839, poema) Merani (1842). – Brown-Séquard, Charles Edouard (Port-Louis, isola Mauritius 1817-Parigi 1894) fisiologo francese, da cui la «sindrome di Brown-Séquarde»; Ricerche sperimentali sulla fisiologia delle capsule surrenali (1856). – Calvi, Pier Fortunato (Briana di Noale, Cadore 1817-Mantova 1855) patriota italiano; 1848, comanda la resistenza dei reparti italiani che contrastano il passo alle truppe del generale J.J.F.K. Radetzky e combatte poi alla difesa di venezia; 1849, va esule in Grecia e in Piemonte; 1853, da G. Mazzini ha l'incarico di preparare un moto insurrezionale nel Cadore; 1853, 13 settembre, penetrato in Lombardia dai Grigioni, viene arrestato a Cogolo, in val di Sole, e portato nelle prigioni di Mantova; 1855, 4 luglio, è impiccato a Belfiore. – Campoamor y Campoosorio, Ramón de (navia, Asturie 1817-Madrid 1901) poeta e drammaturgo spagnolo; Doloras (1845, liriche) Colón (1853, Colombo, poema) El drama universal (1869, Il dramma universale, poema) Pequeños poemas (1872, Poemetti) Humoradas (1886-88, Stravaganze) El licenciado Torralba (1888, Il licenziato Torralba, poema). – Daubigny, Charles-François (Parigi 1817-1878) pittore e acquafortista francese; Notre-Dame de Paris (1838, acquaforte). – De Sanctis, Francesco (Morra Irpina, Avellino 1817-Napoli 1883) critico letterario e politico italiano. – Enrico Di Brocchetti, Enrico - barone (Napoli 8 novembre 1817 - Torre Del Greco, Napoli 18 novembre 1885) militare e politico italiano; 1878, 24 mar-23 ott, ministro della Marina (I "governo Cairoli" - 24 mar-19 dic). – Ferrero, Giovanni (Torino, 1817 – Maylands, Australia, 8 marzo 1903) predicatore italiano naturalizzato australiano. [Figlio del commerciante Vittore Ferrero.] – Ferretti, Salvatore (Firenze, 15 settembre 1817 – Firenze, 14 maggio 1874) ecclesiastico e patriota italiano. – Flotte, Paul de (1817-1860) militare francese, discendente dell'ammiraglio BoulainVilliers; 1832, entra nella marina, raggiungendo dopo breve tempo il grado di luogotenente di vascello; 1840, ha già compiuto due volte il giro del mondo, partecipando anche alla famosa spedizione di J.-S.-C. Dumont d'UrVille ; 1848, recatosi a Parigi per sperimentare una macchina di sua invenzione, prende parte alla rivoluzione ottenendo come ricompensa l'elezione a rappresentante del popolo; 1851, dopo il colpo di stato di Napoleone III (2 dicembre) è tra quelli costretti all'esilio; dopo una breve sosta in Belgio torna in Francia, sotto falso nome, guadagnandosi da vive re come ingegnere ferroviario; 1860, abbandonato l'impiego si reca a Genova dove si adopera per organizzare una squadra che rappresenti ilpopolo francese nella imminente spedizione dei Mille; è tra i primi ad essere ucciso all'attaco di Selano, in Calabria, dopo aver preso le armi in mano per la prima volta. – Fusinato, Arnaldo (Schio, Vicenza 1817-Roma 1889) poeta italiano, marito della poetessa e pedagogista Erminia Fuà; Poesie complete (1880-81, divise in Poesie giocose, Poesie serie e Poesie politiche). – Graetz, Heinrich (Ksiaz, Poznah 1817-Monaco 1891) storico ed esegeta ebreo tedesco, uno dei tre massimi storici dell'ebraismo, con S. Dubnow e S. Baron, il primo storico ebreo che si dedicò con metodo scientifico ad indagare migliaia di documenti, rivelando fonti storiche fino ad allora inedite; Storia degli ebrei dall'antichità al presente (1853-75, in 11 voll., tradotta nelle principali lingue e divenuta popolarissima in un compendio in tre volumi). – Herwegh, Georg (Stoccarda 1817-Baden-Baden 1875) scrittore tedesco; di origini modeste venne avviato alla carriera ecclesiastica; 1836, viene espulso dal Tübinger Stift; 1837, si dà al giornalismo, collaborando alle più significative riviste tedesche dell'epoca; 1839, chiamato sotto le armi, diserta e fugge in Svizzera dove continua l'attività pubblicistica; Gedichte eines Lebendigen (1841, Poesie di un VIvo) Il partito (1842, poesia, in cui sostiene contro F. Freiligrath la "partiticità" del poeta) 1842, novembre, viene espulso dalla Prussia; Gedichte eines Lebendigen (1841, II parte, Poesie di un VIvo) 1848, trovatosi a Parigi allo scoppio della rivoluzione si mette alla testa di una legione tedesca che penetra poco dopo in Germania ed è clamorosamente sconfitta; evita la cattura riparando in Svizzera; 1866, rientra in Germania. – Lewes, George (1817-78) filosofo, immediato seguace di A. Comte; Problemi della vita e dello spirito (1874-79, in 4 voll.). – Lotze, Rudolf Hermann (Bautzen, Dresda 1817-Berlino 1881) filosofo e fisiologo tedesco, successore di J.F. Herbart a Gottinga; Microcosmo (1856-59) Sistema di filosofia (1874-79). – Mancini, Pasquale Stanislao (Castel Baronia, Avellino 1817-Roma 1888) giurista e politico italiano, professore di diritto all'università di Napoli; Lettere intorno alla filosofia del diritto e singolarmente intorno alle origini del diritto del punire (1841, in cui si pronuncia contro la pena di morte) 1848, si distingue come uno dei principali esponenti del liberalismo napoletano dirigendo il giornale «Il Riscatto» e redigendo la protesta dei deputati contro la repressione borbonica del 15 maggio; 1850, si rifugia a Torino dove insegna diritto internazionale, cattedra creata apposta per lui; Della nazionalità come fondamento del diritto delle genti (1851) 1855, deputato al parlamento subalpino; 1860, deputato al parlamento nazionale; 1862, ministro dell'istruzione nel governo Rattazzi; 1872, insegna all'università di Roma; Abolizione della pena di morte (1872) Diritto internazionale (1873) Sommi lineamenti di una storia ideale della penalità (1874) 1876-78, dopo la caduta della destra storica è ministro della giustizia nel governo Depretis; Questioni di diritto (1878-80) 1881-85, ministro degli esteri sempre nel governo Depretis; 1882, stipula la "Triplice alleanza" che avvicina l'Italia agli imperi centrali togliendola dal suo isolamento internazionale; declina l'offerta dell'Inghilterra di un intervento congiunto in Egitto; 1885, decide l'occupazione di Massaua che apre la strada alle future conquiste coloniali. – Medici, Giacomo - 1° marchese del vascello (Milano 16 gennaio 1817 – Roma 9 marzo 1882) patriota e militare italiano. – Mommsen, Theodor (Garding, Schleswig - Holstein 1817 - Charlottenburg, Berlino 1903) storico e filologo tedesco, figlio di un pastore protestante; 1843, si laurea in legge all'università di Kiel; 1844, viene in Italia con una borsa di studio danese e frequenta i grandi epigrafisti italiani, fra cui B. Borghesi che egli considererà poi suo maestro; 1845-50, pubblica ricerche di linguistica che segnano l'inizio di uno studio scientifico degli antichi dialetti italici; 1847, favorevole all'unificazione dei ducati dell'Elba e della Prussia, torna in Germania; 1848, partecipa agli avvenimenti come giornalista della «Schleswig-Holsteinische Zeitung»; è professore di diritto civile a Lipsia; 1850, perde la cattedra per essersi schierato contro le misure reazionarie del ministro F.F. von Beust; passa allora a Zurigo dove è professore di diritto romano; 1852, l'Accademia delle Scienze di Berlino, in seguito ai suoi contributi sulle epigrafi napoletane, gli offre la direzione del nuovo Corpus inscriptionum latinarum; 1854, fa ritorno in Germania; Storia romana (1854-56, giunge fino alla caduta della repubblica) Storia della moneta romana (1858-60) 1861, assume la direzione dei Monumenta Germaniae historica; Cronologia di Roma repubblicana (1861) 1863-66, rientrato nella vita politica, è deputato nelle file dei liberali progressisti; 1873-79, ancora deputato; Diritto pubblico romano (1874-87, in tre voll.) 1881-84, ancora deputato e sempre tenace avversario di O. von Bismarck; 1902, premio Nobel per la letteratura in riconoscimento della sua opera di storico e di rinnovamento dell'erudizione tedesca. – Pescetto, Federico Giovanni (Savona 13 novembre 1817 – Savona 15 settembre 1882) militare e politico italiano. – Scialoja, Antonio (S. Giovanni a Teduccio, Napoli 31 agosto 1817 - Procida, Napoli 13 ottobre 1877) politico italiano; laureato in giurisprudenza, docente universitario, economista; eletto deputato nelle Legislature IV, VII e VIII; 1865, 31 dic-20 giu 1866, ministro delle Finanze (III "governo La Marmora") 1866, 20 giu-16 feb 1867, ministro delle Finanze (II "governo Ricasoli" - 1866 20 giu - 10 apr 1867); 1872, 5 ago-10 lug 1873, ministro dell'Istruzione Pubblica ("governo Lanza" - 1869 14 dic - 10 lug 1873); 1873, 10 lug-5 feb 1874, ministro dell'Istruzione Pubblica (II "governo Minghetti" - 1873 10 lug - 25 mar 1876). – Selmi, Francesco (VIgnola 1817-1881) chimico italiano, considerato assieme a T. Graham il fondatore della chimica dei colloidi; 1848, profugo a Torino per motivi politici, VI diventa professore di fisica e chimica al Collegio Nazionale; entrato in rapporti con il conte di Cavour ha importanti incarichi scientifici e politici 1854, rientrato nel ducato di Modena con L.C. Farini (che ne è per un breve periodo dittatore) è nominato rettore della locale università e poi responsabile della pubblica istruzione; 1860, dopo la proclamazione del Regno d'Italia e richiamato a Torino a capo di una divisione del ministero della pubblica istruzione e poi come provveditore agli studi 1867, professore di chimica farmaceutica e di tossicologia all'università di Bologna Enciclopedia di chimica scientifica e industriale (1868-81, in 11 voll. più 3 di supplemento; la prima enciclopedia di chimica in Italia). – Spaventa, Bertrando (Bomba, Chieti 26 giugno 1817-Napoli 20 febbraio 1883) filosofo italiano, promotore con A. Vera (1813-85) del movimento hegeliano in Italia; "idealismo italiano" [Fratello di Silvio (1822-1893).] 1840, viene ordinato sacerdote; [Lo zio materno, don Onorato Croce, vedendo versare in non buone condizioni economiche i figliuoli Spaventa, lo sospinge a prendere i voti per non far perdere alla famiglia i proventi di un beneficio ecclesiastico di 150 ducati della chiesa di San Vito, giuspatronato della famiglia Croce, spettante di diritto ai suoi membri.] 1848, è esule a Firenze; 1949, riesce a fuggire da Napoli lasciando disgraziatamente il fratello nelle mani dei Borboni; autunno, abbandona il sacerdozio; 1850, estate, esule a Torino, è costretto a dare lezioni private e a dedicarsi al giornalismo per sopravvivere; 1854, conduce le sue polemiche antigesuitiche su «Il Cimento»; 1859, ottiene la cattedra di Storia della filosofia a Modena; 1860, insegna Storia della filosofia a Bologna; 1861, torna a Napoli dove continua l'insegnamento universitario dedicandosi anche alla vita politica (deputato per tre legislature); Prolusione e introduzione alle lezioni di filosofia nell'università di Napoli (1862, ripubblicato da G. Gentile nel 1908 col titolo La filosofia italiana e le sue relazioni con la filosofia europea) La filosofia di Gioberti (1863, solo il primo volume) Principi di filosofia (1867, ripubblicato da G. Gentile nel 1911 col titolo Logica e metafisica) altre opere, pure raccolte e pubblicate da G. Gentile: Scritti filosofici (1901) Principi di etica (1904) Da Socrate a Hegel (1905) Esperienza e metafisica (1888, postumo, pubblicato da Jaia). – Storm, Theodor (Husum, Schleswig-Holstein 1817-Hademarschen, Holstein 1888) scrittore tedesco, autore di una serie di 58 novelle che lo pone tra i maestri della prosa tedesca; di famiglia patrizia, figlio di un avvocato, studiò a Lubecca e poi a Kiel, dove si addottorò in legge ed ebbe a compagno Th. Mommsen; 1846, dopo essersi avviato alla carriera paterna, sposa la cugina Konstanze Esmarch Immense (1851) 1852, deve lasciare lo Schleswig, a causa dell'inasprirsi del conflitto tra Prussia e Danimarca per il governo di questa regione in mano ora danese (egli è invece convinto sostenitore dei diritti tedeschi); entra allora nell'amministrazione prussiana ed è dapprima a Potsdam, accostando l'ambiente letterario berlinese (Th. Fontane, P. Heyse) poi a Heiligenstadt; Gedichte (1852, Poesie) Im Sonnenschein (1854, In pieno sole) 1864, passato lo Schleswig alla Prussia, può tornare ad Husum dove ricopre diversi incarichi pubblici; 1866, essendogli morta la moglie, sposa Dorothea Jensen von Jenseit des Meeres (1867, Di là dal mare) VIola tricolor (1874) Pole Poppenspäler (1875, Paolo il burattinaio) Aquis sumersus (1877) Renate (1878) Carsten Curator (1878, Il curatore Carsten) 1880, ormai pensionato, si ritira in un Villaggio dello Holsten, per dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di scrittore; Die Söhne des Senators (1881, I figli del senatore). – Suchovo-Kobylin, Aleksandr Vasil'evic (Mosca 1817-Beaulieu-sur-Mer, Nizza 1903) drammaturgo russo; i cui lavori, vietati dalla censura zarista per molti anni, avranno larga popolarità solo dopo il 1917, soprattutto grazie ad alcuni registi come v.E. Mejerchol'd; 1850 la sua vita tranquilla di nobile agiato, dedito a studi filosofici, viene sconvolta dall'assassinio della sua amante, una giovane francese; arrestato due volte, in quanto sospettato di essere il colpevole, viene sottoposto a lunghe indagini; Le nozze di Krecinskij (1855) 1857, solo ora è dimostrata la sua innocenza: l'episodio lascia in lui tracce profonde; Un affare giudiziario (1869, commedia, sviluppo de Le nozze…, terminata di scrivere in carcere) La morte di Tarelkin (1869, c.s.). – Sybel, Heinrich von (Düsseldorf 1817-Marburgo 1895) storico tedesco, discepolo di L. von Ranke, insegnò nelle università di Bonn e Marburgo; Storia del periodo rivoluzionario 1789-1800 (1853-60) 1858, fonda la rivista «Historische Zeitschrift» di cui sarà direttore fino alla morte; 1862-64, dopo aver aderito al movimento liberal-nazionale, viene eletto deputato in Prussia; 1866, esponente della ricca borghesia renana, appoggia il programma bismarckiano ed è uno dei più autorevoli interpreti della storiografia politica prussiana di ispirazione nazionalistica; 1874-80, deputato al Reichstag; 1875, assume la carica di direttore degli archivi di stato di Berlino; La fondazione dell'impero tedesco a opera di Guglielmo I (1889-94). – Thoreau, Henry David (Concord, Massachusetts 1817-1862) scrittore statunitense, di ascendenza scozzese e francese, interprete radicale del pensiero trascendentalista di R.W. Emerson, studiò ad Harvard; non intraprese mai viaggi e la conoscenza degli Stati Uniti rimase limitata alla Nuova Inghilterra; è riconosciuto come uno degli esponenti del cosiddetto "Rinascimento americano"; 1837-41, esercita per breve tempo l'insegnamento nella scuola privata fondata dal fratello John; lavora, quando gli aggrada, nella fabbrica di matite del padre; 1841-43, si dedica alla gestione parziale di casa Emerson, dove riceve in cambio ospitalità; è quindi in grado di dedicarsi solo all'attività letteraria grazie alla solida condizione economica della famiglia; 1845, 4 luglio, si allontana dalla propria abitazione per stabilirsi sulle rive del vicino lago di Walden; A Week on the Concord and Merrimack Rivers (1849, Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack; relativo all'avventurosa escursione in battello in compagnia del fratello John; libretto pubblicato a spese dell'autore) Comincia col rifiutare di pagare le tasse a un governo di cui non condivide la politica aggressiva (nei riguardi del Messico); arrestato e poi liberato (paga per lui una sua zia), pronuncia appassionati discorsi abolizionistici e scrive vari pamphlet; On the Duty of Civil Disobedience (1849, Sul dovere della disobbedienza civile, testo esemplare per tutti i movimenti di rivolta non violenta) [Viene bandito negli Usa nel 1953, nello stesso momento in cui diventa fuorilegge nella Cina maoista.] Walden, or the life in the woods (1854, Walden o la vita nei boschi) A plea for Capitain John Brown (1859, In difesa del capitano John Brown, con cui esalta la tragica impresa dell'abolizionista puritano) Postumi: Journal (1906, postumo, in 14 voll., Diario, tenuto dall'età di venti anni fin quasi alla fine della vita) Excursions (1863, Escursioni) The Maine woods (1863, I boschi del Maine) Cape Cod (1865, Capo Cod). – Tolstoj, Aleksej Konstantinovic (Pietroburgo 1817-Brjansk 1875) scrittore russo, di antica nobiltà; entrato nella diplomazia, partecipò alla guerra di Crimea; Trilogia (1866-70, teatro: - La morte di Ivan il Terribile - Lo zar Fëdor JvaNovic - Lo zar Boris) Il principe Serebrjanyi (1863) Assieme ai fratelli A.M. e B.M. Zemcuznikov, creò un'immaginaria figura di poeta, Koz'ma Prutkov, al quale attribuirono poesie satiriche e versi nella tradizione del nonsense. – Varè, Giovanni Battista Francesco (Venezia 1817 - Roma 1884) politico italiano; 1848, prende parte alla rivoluzione antiaustriaca scoppiata a Venezia e alla proclamazione della repubblica viene eletto deputato; 1849, dopo la restaurazione è esule in Svizzera e in Piemonte; 1857, subisce un breve arresto a Torino per i suoi rapporti con G. Mazzini; 1865, eletto deputato, è per più anni vicepresidente della Camera; 1879, 14 lug-25 nov, ministro di Grazia e Giustizia, e dei Culti (II "governo Cairoli"). – Zorrilla y Moral, José (valladolid 1817-Madrid 1893) poeta e autore drammatico spagnolo; iscritto al corso di giurisprudenza all'università di Toledo, abbandonò gli studi per recarsi con una carovana di zingari a Madrid; 1837, qui diventa popolare per un'elegia letta al funerale di M.J. de Larra; Poesias (1837, Poesie) Juan Dandolo (1839, Giovanni Dandolo) El zapatero y el rey (1840, Il calzolaio e il re) Sancho Garcia (1842) El puñal del godo (1843, Il pugnale del goto) La calentura (1847, La febbre) Don Juan Tenório (1844) Traidor, inconfeso y mártir (1849, Traditore, inconfesso e martire; rielaborazione della leggenda del fornaio portoghese che si spacciò per il re Sebastiano scomparso nella battaglia di Alcázarquivir) 1850-54, si trova a Parigi; si trasferisce quindi in Messico alla corte di Massimiliano d'Asburgo che lo nomina direttore del Teatro Nazionale; tornato in Spagna, fa parte della Real Academia Española; La leyenda del Cid (1882, La leggenda Cid, poesia) Granada mia! (1885, poema epico-lirico sulla conquista della città da parte dei re cattolici). 1889, riceve la solenne incoronazione poetica nel liceo di Granada. |
«segue da 1816» Stati Uniti Lanerossi 1817, Schio (Vicenza), Francesco Rossi,
in società con Eleonoro Pasini, fonda questa
azienda; 1817,
Roma, viene aperta una scuola di ingegneria sotto l'influenza della
cultura napoleonica delle scuole francesi di "Ponts et Chaussee". «segue
da 1810»
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