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ANNO 1943
DICEMBRE

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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

Dicembre
"Operazione Alarico": all'inizio del mese i piani per il rapimento del papa e della Curia entrano nella fase decisiva; K. Wolff (Capo delle SS e della polizia) in Italia e qui dal 9 settembre, ha impiegato questo tempo per indagare sui rapporti di potere in Italia e per stabilire relazioni amichevoli con alti prelati della Chiesa.
Conosce così, con l'aiuto dell'ambasciatore tedesco R. von Rahn, il superiore generale dell'Ordine Salvatoriano, p. P. Pfeiffer, che lo supplica continuamente per ottenere la liberazione di preti antifascisti e di altri membri della Chiesa cattolica. Gli chiede anche la liberazione di un dirigente giovanile radicale di nome Vassalli, figlio di uno studioso molto vicino a Pio XII.
[Trattasi in realtà di Giuliano Vassalli, esponente dei partigiani socialisti.]
K. Wolff prega quindi E.H von Weizsäcker, ambasciatore tedesco presso il Vaticano, di farlo incontrare con un'alta personalità vaticana e così viene condotto dallo stesso ambasciatore dal padre gesuita Ivo Zeiger, rettore del collegio tedesco di Roma. I suoi colloqui con p. Ivo Zeiger servono, fra l'altro, a impedire il rapimento della Curia e del papa.
[Di questi colloqui p. Ivo Zeiger farà un'ampia relazione scritta il 4 maggio 1948 quando diverrà nunzio apostolico in Germania. Nella relazione egli accennerà altresì al fatto che, grazie al suo intervento, il superiore certosino Edgard Leopold ebbe salva la vita e riuscì ad ottenere che la sua certosa, Pleterje, in Slovenia, non venisse distrutta dai tedeschi. P. Edgard Leopold confermerà questi avvenimenti in una relazione del 26 giugno 1967]
In uno dei suoi colloqui con p. Ivo Zeiger egli lo prega di informare il ponteffice che nessun pericolo graverà sulla sua persona e sulla Curia finché egli sarà il capo delle SS in Italia.
Intanto A. Hitler diventa sempre più impaziente.
K. Wolff, nell'ultimo colloquio con il Führer, delineando la reale situazione italiana esprime il proprio parere che sia il caso di rinunciare all'operazione, in quanto avrebbe riflessi negativi anche su tutti i cattolici tedeschi in patria e al fronte […]; si sente rispondere che dovrà agire come lo ritiene opportuno ma sarà ritenuto responsabile nel caso non riuscirà a realizzare la sua promessa.
Anche H. Himmler si fida di lui, ritenendolo più un diplomatico che un capo.
A frenare K. Wolff ci sono però anche difficoltà obiettive. Si fa presto a ordinare lo sgombero del Vaticano; ma dove trovare i mezzi sufficienti e soprattutto le garanzie di incolumità per il trasporto di oltre mezzo milione di libri, migliaia di codici preziosi, sessantamila stampe e il complesso dei beni artistici del Vaticano? Inoltre il progetto di A. Hitler è ormai un segreto… conosciuto da tutti. Infatti, oltre che a K. Wolff, A. Hitler ne ha parlato a H. Himmler; il piano è presto venuto a conoscenza di R. von Rahn, ambasciatore del Reich presso la Repubblica di Salò, che ne è rimasto inorridito e ha manifestato i suoi timori a von Rintelen, addetto militare tedesco a Roma, e questi a sua volta si è confidato con E.H von Weizsäcker.
Quest'ultimo diviene convinto sabotatore del progetto e trova in questo un alleato, forse inconfessato, proprio in un amico di A. Hitler, il capo SS E. Dollmann, innamorato di Roma a tal punto da opporsi con tutti i mezzi all'idea di un tale scempio e saccheggio.
Intanto la Segreteria di Stato rivolge alle autorità competenti una richiesta generale per avere notizie di persone coinvolte nella persecuzione razziale, delle quali si fornisce un elenco.
2, l'avv. Foligno comunica al card. L. Maglione di essere stato liberato e chiede asilo in Vaticano, anche per i suoi documenti d'archivio attinenti al lavoro da lui svolto per la S. Sede.
In una lettera al patriarca di Venezia, card. Piazza, il card. Rossi lo prega di intervenire presso il console germanico, che ha promesso di interessarsi in favore degli ebrei della città.
Il nunzio a Berna avverte che in Anatolia 129 militari, ufficiali e soldati, fuggiti dal Dodecanneso, si trovano in tristi condizioni: occorrono due-tremila lire turche solo per gli oggetti di prima necessità.
La Segreteria di Stato fa presente a mr. Tittmann la situazione dei santuari di Loreto, Assisi e Padova. Si tratta di luoghi particolarmente importanti per il loro significato spirituale e artistico; inoltre rientrano nell'amministrazione pontificia. Sono quindi da segnalare al Comando alleato come luoghi da non coinvolgere in operazioni belliche, secondo anche quanto aveva assicurato il presidente F.D. Roosevelt il 10 luglio 1943 sul rispetto dei beni della S. Sede.
3, l'ambasciatore tedesco comunica l'avvenuta evacuazione delle truppe germaniche da Firenze.
6, a nome del gran rabbino Hertzog, il sig. Barlas preme per un interessamento in aiuto degli ebrei dell'Alta Italia.

7, il nunzio in Italia, mons. Riberi, risponde al card. L. Maglione che, riferendo di un lungo colloquio con il ministro dell'Interno G. Buffarini Guidi, ha appreso di numerosi arresti, non solo da parte degli occupanti (che hanno un proprio tribunale e un proprio settore nel carcere di Regina Coeli), ma anche da parte della polizia e dei fascisti. Talvolta si tratta di ostaggi, presi senza precisi motivi; gli arresti si susseguono a ritmo incalzante, dando la sensazione che la situazione vada precipitando.
Il ministro riferisce che si fanno sforzi "inauditi" per riportare la situazione alla normalità. Si sta poi emanando un provvedimento che delega alla polizia la facoltà di arrestare.
Riguardo agli ostaggi è stato precisato che probabilmente si tratta di una rappresaglia per arresti di fascisti avvenuti nel sud dell'Italia. Il ministro suggerisce poi una dichiarazione autorevole a proposito di ostaggi e detenuti innocenti, da farsi in occasione del Natale. L'equanimità della S. Sede confermata dall'invito del 29 novembre rivolto al gen. Chieli, comandante della "città aperta", di chiedere al mar.llo R. Graziani di usare clemenza verso i gerarchi fascisti del Gran Consiglio sotto processo a Verona.
Il nunzio a Bucarest comunica di ritenere probabile che la circolare del ministro Popescu circa gli ebrei romeni sarà applicata.
Il nunzio a Bucarest informa che 135 ufficiali antibolscevichi chiedono di essere trasferiti in un altro campo, perché non possono sopportare le pressioni dei colleghi comunisti. Della questione si occupa lo stesso aiutante del mar. Antonescu, chiedendo anche l'appoggio del nunzio.
Il card. L. Maglione, preoccupato per le condizioni degli operai polacchi deportati in Germania, interessa del problema il card. Bertram; tuttavia la stessa conferenza episcopale di Paderborn non ha finora ottenuto nulla, neppure nella riunione del 5 giugno 1943.
8, il nunzio a Berlino, che pure segue la sorte degli operai polacchi, comunica che si è interessato anche per assicurare loro il permesso di assistere alla messa; di avere avuto diversi incontri con il segretario di Stato agli Esteri, von Steengracht, ma di non avere ottenuto nulla, neanche di occuparsi personalmente dei prigionieri francesi e polacchi.
11, la Segreteria di Stato informa mr. Tittmann che sono state avviate le pratiche presso i due belligeranti per far dichiarare Chieti "città ospedaliera", come di fatto è.
16, il card. L. Maglione dopo aver ricevuto l'elenco degli internati a S. Gregorio al Celio e in altri luoghi della penisola, suggerisce un atto di clemenza che possa facilitare il ritorno alla normalità.
Intanto, dopo l'intervento della Segreteria di Stato a favore dei gerarchi detenuti, il prefetto La Via ha un colloquio con il nunzio in Italia, mons. Riberi, in cui promette il proprio interessamento presso il ministro G. Buffarini Guidi e il prefetto Tamburini, capo della polizia.

il ministro F. Babuscio Rizzo prega la Segreteria di Stato di far pervenire al collega ambasciatore Paolucci in Spagna un messaggio di questo tono:
"… di voler informare il mar.llo Badoglio che tutto il personale dell'ambasciata d'Italia presso la S. Sede, fedele al governo di Sua Maestà, si trova al suo posto e tanto i funzionari che la S. Sede non hanno finora subito alcuna molestia". Il ministro aggiunge che in questo stato di cose e anche per aderire ai desideri della Segreteria di Stato non ha ancora ritenuto necessario trasferirsi all'interno della Città del Vaticano. Aggiunge che, per motivi di opportunità politica, è opportuno che il contenuto del presente messaggio resti del tutto segreto.
Mons. Tardini comunica poi al ministro F. Babuscio Rizzo che per il momento la Segreteria di Stato è in grado di far pervenire al nunzio apostolico a Madrid, per via sicura, questa desiderata comunicazione.
17, appassionato intervento dell'arcivescovo di Ferrara, mons. Bovelli: implora la S. Sede di intervenire per gli ebrei della zona, specialmente per le famiglie miste. Gli viene risposto di trattare la questione attraverso p. Tacchi Venturi o il gen. Graziani, o il ministro Buffarini Guidi, non avendo la S. Sede rapporti ufficiali con il governo della Repubblica di Salò. In particolare il card. L. Maglione prega p. Tacchi Venturi di interessarsi per un ebreo imprigionato a Ferrara e per i "misto-sangue". A tale proposito cita il gen. Chieli, comandante della "città aperta" di Roma, il quale ha dichiarato che Mussolini aveva ordinato che gli ebrei non venissero perseguitati e che si studiassero nuove disposizioni in proposito.
il rabbino capo di Bologna (78enne) e la moglie (72enne) vengono prelevati a forza da due agenti della polizia repubblichina penetrati nell'ospedale fiorentino dove sono degenti.
[Quando l'appello del figlio arriverà in Vaticano con una lettera del 3 gennaio, i due vecchi saranno già stati deportati in Germania. L'interessamento del nunzio a Berlino il 14 gennaio successivo non servirà a nulla.]
21, mons. Cicognani da Washington comunica che alcuni ebrei internati in Germania avevano pagato fortissime somme a consoli di Paesi sudamericani, ottenendo passaporti per vari Stati e riuscendo a passare in Francia dove avevano avuto un trattamento discreto. Si nota tuttavia che negli ultimi tempi i presenti Paesi hanno sospeso le facili concessioni e anche la Spagna non accorda più protezione agli esuli. Di quest'ultima notizia viene interessato il nunzio a Madrid, il quale comunica in seguito che il governo afferma che la libertà di migrazione sarà concessa solo alla fine della guerra. La S. Sede sta affrontando tale questione insieme con la Croce rossa internazionale; il card. L. Maglione suggerisce nel frattempo di trattare con il Paraguay.
La S. Sede appoggia presso mr. Tittmann il passo del governo albanese per la tutela della popolazione di Scutari.
22, il card. L. Maglione incarica il delegato apostolico a Londra di fare dei passi per la protezione di Subiaco, nei cui pressi già sono avvenuti dei bombardamenti alleati. Un passo simile viene compiuto anche presso l'Incaricato mr. Osborne.
La Segreteria di Stato invia una nota all'ambasciata germanica riguardante l'atteggiamento delle autorità tedesche circa i diritti dei prigionieri, l'assistenza e la cura dei malati in base alle convenzioni internazionali e l'invio di pacchi e di corrispondenza.
Un'annotazione-chiosa di mons. G.B. Montini afferma che l'ambasciatore non ha ritenuto opportuno inoltrare la richiesta al governo centrale e ha dato incarico al consigliere von Kessel di recarsi in Germania per trattare personalmente la questione.
Riguardo ai prigionieri italiani l'ambasciatore invita a rivolgersi all'ambasciatore fascista Filippo Anfuso.
Mons. G.B. Montini si rivolge anche a Filippo Anfuso, ma ancora senza risultato.
Per il Natale, riguardo alla situazione degli internati italiani, mons. Tardini propone l'invio di una missione pontificia, che potrà essere guidata da mons. Baccarini, che conosce bene la Polonia e mons. Sapieha, arcivescovo di Cracovia; altri accompagnatori: don Marabotto, don Rivina e altri salesiani. Si pensa di servirsi di alcuni autotreni, con garanzie per i pacchi trasportati; il denaro sarà inviato, in franchi svizzeri, attraverso la "Mission Catholique Suisse".
30, mons. Testa viene invitato a colloquio dal ministro degli Esteri Giuriati; questi gli dice che i tedeschi dell'ambasciata presso il governo italiano sono ormai contrari al ministro F. Babuscio Rizzo per due fatti: egli ha fatto inserire nel personale dell'ambascaita sei funzionari facendoli apparire nominati prima dell'armistizio, mentre furono addetti all'ambasciata dopo l'armistizio. In secondo luogo si fa carico al ministro F. Babuscio Rizzo di essere in relazione con il ministro di Gran Bretagna (Osborne). Sarebbe bene che egli si prendesse per sei mesi un congedo e lasciasse al segretario sig. Baldoni l'incarico di gestire gli uffici dell'ambasciata e figurare di tenere relazioni con la S. Sede. Gli si assicurerebbe vita tranquilla. Altrimenti egli dovrebbe rifugiarsi in Vaticano, la qual cosa creerebbe una situazione di disagio fra il governo repubblicano e la S. Sede. La segreteria di Stato dovrebbe fare opera di persuazione presso il sig. F. Babuscio Rizzo di accettare questa soluzione: questo è il parere di mons. Testa.
31, il card. L. Maglione invita mons. Testa a pregare il sig. Giuriati che desista da certi passi miranti a mutare la situazione esistente; la Segreteria di Stato peraltro non potrebbe rifiutare il proprio sostegno al sig. F. Babuscio Rizzo se questi intende restare al suo posto; mons. Testa può anche aggiungere che, per quanto consta e per quanto l'iinteressato afferma, F. Babuscio Rizzo non è affatto in relazione con sir Osborne. Si propone infine di mantenere l'ambasciata nell'attuale residenza di via Flaminia e non compiere altri passi.


Arriva a Roma, per lavorare alla Croce Rossa padre Krunoslav Draganovic, ex insegnante in un seminario croato, alter ego del dittatore Ante Pavelic, ed ora segretario del collegio di San Girolamo degli Illirici, al numero 132 di via Tomacelli, che accoglie i sacerdoti croati che lavorano in Vaticano.
Ufficialmente, come sostiene lo spionaggio vaticano, egli si trova a Roma per coordinare le operazioni dei gruppi fascisti italiani in Croazia.
[Dopo la guerra, il collegio di San Girolamo degli Illirici diventerà un rifugio sicuro per gli ustaša ricercati per crimini di guerra, a molti dei quali l'Entità fornirà nuove identità, passaporti falsi e una via di fuga sicura.]

Massoneria
[moderna]

«segue da set 1943»
1943
Dicembre
nel frattempo, dopo la prima riunione del 26 luglio precedente, la Massoneria ha cominciato a riorganizzarsi.
Raoul Palermi riappare e “giustifica” con i fratelli la sua collaborazione con il Fascismo sostenendo di essersi infiltrato d’accordo
con le logge statunitensi, e cerca di ricostruire la Gran Loggia
d’Italia.
4, viene ricostituita un’altra Gran Commenda del Rito Scozzese Antico e Accettato, eleggendo quale Sovrano Gran Commendatore Carlo De Cantellis, il quale esordisce attaccando
violentemente Raoul Palermi per le sue intese con il Fascismo.
Dal canto suo, Domenico Maiocco ottiene dalle logge statunitensi un riconoscimento della Massoneria Unificata, da lui fondata, ma viene “scomunicato” sia dal GOI, sia dalla rinata Gran Commenda della Gran Loggia d’Italia.
La Massoneria, quindi, si riorganizza a fatica e ritrovando le antiche
divisioni, l’antica rissosità: a guerra finita, ci saranno il GOI, quella
della Reggenza, nonché numerose Massonerie di rito scozzese che reclamavano in eredità della Gran Loggia d’Italia: quella di “via della Mercede”, facente capo a Raoul Palermi, quella “Unificata” di Domenico Maiocco, quella di “via Avezzana”, quella di De Cantellis, quella di Bencivegna-Battaglia,
quella di Gustavo Scervini, il Gruppo San Giovanni di Scozia ed il
Gruppo Nalbone.

 

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1942»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1944»

II GUERRA MONDIALE





1943
Dicembre
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1943
Dicembre
9
, Mauthausen, dei prigionieri arrivati a gennaio, 350 con cognome sloveno vengono messi in libertà (secondo i documenti del campo);
Gusen
, nel corso dell'anno una ferrovia particolare circola dalla stazione di St. Georgen alla cava di pietra di Kastenhof e alle fabbriche d'armi; sia la società Messerschmidt-AG come la Steyrerwerke AG fanno costruire speciali capannoni di montaggio per i propri scopi;



GERMANIA
1943
Dicembre
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.
1943
Nazismo

Dicembre
5
, Erwin Plank, segretario di Stato tedesco, prospetta la possibiltà di una deportazione del papa «per la sua sicurezza», precisando: «la nostra gente ne è capace».
Ad attuare concretamente questa idea dovrà essere l'SS- Obergruppenführer (generale di corpo d'armata) K. Wolff, passato dalla segreteria particolare di H. Himmler all'incarico di Hoechster SS-und Polizei-Führer (Capo delle SS e della polizia) in Italia.
[Fin dall'aprile 1941 in Vaticano si cominciò a temere per la possibilità di un rapimento del pontefice.
Ulrich von Hassel, Vom andern Deutschland 1938-44 (1946, Zürich und Freiburg i. B.)
R. Graham, Il Vaticano e il Nazismo (Roma 1975).]

Lo stesso mese il «Völkische Beobachter» informa che il NSDAP ha 6.500.000 membri, il 40% dei quali sono nelle forze armate. Degli 85.500 ufficiali degli uffici centrali del partito, 48.600 stanno prestando servizio nelle forze armate.
[Se si stima che il numero delle donne aderenti sia di circa 3.000.000, ciò significa che il partito ha ora quasi 10.000.000 di membri.]

"Aktion Reinhard", quando l'operazione è ormai conclusa, O. Globocnik prepara un rapporto nel quale certifica l'importo dei beni sequestrati alle vittime massacrate nei tre campi di Belzec, Sobibor e Treblinka. In totale la somma accumulata comprende (in Reichsmark dell'epoca):
- 73.852.080 in valuta tedesca e polacca,
- 8.273.651 in metalli preziosi,
- 4.521.224 in altre divise estere,
- 1.736.554 in monete d'oro straniere,
- 43.662.450 in pietre preziose,
- 46.000.000 in abiti.

- Majdanek, alla periferia di Lublino, dopo aver funzionato come campo di prigionieri di guerra gestito dalle SS, accoglie da ora in poi russi, polacchi, ebrei di svariate nazionalità.
[Vi moriranno in tutto circa 360.000 persone.]

25, Natale: il freddo a Berlino è siberiano ma il carbone è finito;

Tornato a Varsavia dall'URSS per condurre la lotta contro i tedeschi, B. Bierut è tra i fondatori del Consiglio nazionale del popolo di Lublino;



1943
Dicembre
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1943
Dicembre
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1943
Dicembre
31
, le forze di sinistra oppongono al Comitato Politico d'Intesa, che coordina i vari partiti democratici alle dipendenze del governo in esilio, un Consiglio Nazionale, che si proclama unico organo legislativo di rappresentanza della nazione combattente.



1943
Dicembre
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1943
Dicembre
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1943
Dicembre
12
, E. Beneš, è profondamente convinto della duratura amicizia fra russi e anglosassoni, stringe un trattato di alleanza con l'Unione Sovietica;

 



1943
Dicembre
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1943
Dicembre

-


Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1943
Dicembre

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1943
Dicembre

Bellunese, dopo il primo rastrellamento tedesco del novembre scorso contro le posizioni partigiane del Lentiai, la Banda, cui si sono aggiunti gruppi di emiliani e di padovani, si sposta ora in Val del Mis e successivamente in Val Cellina, sulla sinistra del Piave, ponendosi a contatto con la organizzazione di Longarone.

Verso la fine dell'anno avviene l'effimera "congiura dei tre B" organizzata dapprima dal gruppo dei "giovani repubblicani" ai quali si uniscono poi Francesco Maria Barracu, Carlo Borsani e Guido Buffarini Guidi.
Si parla persino di marcia su Gargnano ma tutto svanisce presto.
Anche i tedeschi vogliono eliminare i due maggiori responsabili dell'estremismo, A. Pavolini e Guido Buffarini Guidi, non solo perché convinti a farlo da Giovanni Preziosi ma anche perché hanno l'impressione che di molti errori e di molte violenze fasciste la popolazione faccia responsabili i loro comandi ed essi finiscano così col portare il peso passivo della R.S.I. benché sovente abbiano obbligato e obblighino tuttora all'ordine gli stessi fascisti.
Merano, Giovanni Preziosi fa venire parecchi gerarchi del primo fascismo per consultarli sul cambio della guardia.

1943
Dicembre

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1943
Dicembre
11
, del "btg Mazzini", che si è sottratto al combattimento, restano sul Collio 13 uomini;
il "btg Pisacane" e il "btg Garibaldi" riescono a passare l'Isonzo, ma quando si contano sono ridotti a 50 uomini; un rapporto del Comando brigata elenca le perdite: 82 morti, 32 feriti, 34 dispersi: spaventose per un reparto forte, alla vigilia, di 500 uomini.
[A giugno 1944 la formazione garibaldina avrà di nuovo 800 combattenti.]

Udine, si forma il 5° Rgt. Tagliamento;
Gorizia, si forma il 4° Rgt. Isonzo;
a fine mese inizia il rastrellamento tedesco delle vallate friulane e carniche.
Trieste, nonostante la creazione di un Comando superiore di MDT (Milizia per la Difesa Territoriale), affidato dapprima al magg. gen. Angelo Sommavilla, quindi al gen. Giovanni Esposito, i vari reggimenti non vengono riuniti in un'unica div.ne organica, per l'opposizione delle autorità germaniche, contrarie alla creazione di grandi unità italiane.
Il Comando divisionale non è comunque mai chiamato a svolgere compiti operativi e l'incarico assume un valore puramente nominale. Il potere decisionale spetta in ogni caso a ufficiali della Wehrmacht o delle SS, e dalle loro scelte dipendono la dislocazione, gli spostamenti, l'uso dei mezzi di comunicazone, lo stesso approvvigionamento.

I primi membri del CLN di Trieste vengono arrestati:
. Garbiele Foschiatti, P. d'Azione,
. Zeffirino Pisoni, Pci,
. Edmondo Puecher, PSIUP,
. Fernando Gandusio, PLI,
. Giovanni Tanasco, Dc.

Un secondo CLN si formerà nella primavera e sarà presieduto don Edoardo Marzari.

A fine dicembre nasce la brigata Osoppo, allorché esponenti del Partito popolare, azionisti, ufficiali dell'VIII reggimento alpino della Julia che non hanno aderito al regime di Salò, con il decisivo appoggio del clero friulano, danno vita a una formazione partigiana che dovrebbe riunire le organizzazioni antifasciste d'ispirazione cattolica e liberale sorte dopo l'8 settembre 1943.
[Di qui a poco assumerà il nome "risorgimentale" di Osoppo, la fortezza udinese che nel 1848, durante la prima guerra d'indipendenza italiana, resistette per quasi sette mesi agli assalti dell'esercito austriaco.
Nel corso del 1944 arriverà a disporre di quattro battaglioni, operanti nell'area compresa tra la Carnia e le prealpi Carniche, e di altri tre nelle prealpi Giulie.]

Tra "garibaldini" e "osovani", fin da subito, vi è una forte diffidenza reciproca e tuttavia le due formazioni sembrano in grado di trovare una sorta di modus vivendi, stemperando le differenze ideologiche che le dividono nel nome della comune lotta al nazifascismo.
In val Cellina e nel Friuli orientale si formano anche delle brigate miste con comando unificato fra partigiani comunisti e cattolici.
Nei primi mesi di lotta antifascista le brigate "Garibaldi", che non hanno ancora assunto posizioni esplicitamente filotitine, svolgono anche un'importante opera mediatrice fra le istanze degli "osovani", tenaci difensori dell'italianità della regione, e quelle del IX Corpus sloveno, che è la principale formazione partigiana agli ordini di Tito. Grazie all'intercessione dei "garibaldini", i partigiani jugoslavi e gli "osovani" raggiungono un accordo – che in verità appare da subito molto fragile – in base al quale ogni rivendicazione territoriale andrà posta soltanto a guerra finita, poiché nell'immediato la priorità deve essere la sconfitta del nazifascismo.
Questo apparente idillio ha vita breve.
Infatti, a partire dall'autunno 1944
SLOVENIA
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)
1943
Dicembre
-


ISTRIA

1943
Dicembre
21
, i volontari raccolti su iniziativa del cap. di corvetta Libero Sauro, secondogenito di Nazario Sauro, si costituiscono ufficialmente nel 2° Rgt. della MDT Istria.

Solo nel 1943 sono assassinati 5 mila civili istriani, e incendiati i
loro villaggi, immobili e averi. Massicce sono le deportazioni degli antifascisti verso i campi di concentramento. È in questo contesto, accanto alla creazione del campo di detenzione di Polizia
(Polizeihaftlager) della Risiera di San Sabba a Trieste, l’unico in Italia dotato di forno crematorio, in cui trovano la morte oltre cinquemila detenuti in maggioranza prigionieri politici e partigiani, che hanno luogo gli episodi di violenza dell’autunno del 1943 e della primavera del 1945 che vanno sotto il nome di “foibe” (dal latino fovea, in sloveno e croato jama): fosse, inghiottitoi naturali tipici dei terreni carsici.
[Tali cavità naturali sono utilizzate da tutte le parti belligeranti, jugoslavi, tedeschi e repubblichini, come “inghiottitoi naturali” di persone uccise: in esse finiscono i corpi non solo di italiani, ma anche di tedeschi, sloveni, serbi e croati. Va precisato che l’infoibamento non è una modalità di uccisione, ma di occultamento delle salme, legato in genere alla difficoltà nello scavo di fosse comuni. Risultano pochissimi casi in cui nell’abisso sono gettate persone ancora vive, specie per errori nella fucilazione. In secondo luogo, non tutte le vittime delle stragi concludono la loro vita nelle foibe. Molti, forse la maggior parte,
trovano la morte in prigionia.
Un uso non accorto del termine infoibati potrebbe dar luogo quindi a contestazioni ed equivoci sulla quantificazione delle vittime. Più corretto sarebbe parlare di uccisi e dispersi.]
[Essere terra di confine, Le "foibe" tra Storia e Politiche della Memoria (Fano 2019, 11-12 febbraio, Consiglio Comunale Straordinario).]

Fiume
1943
Dicembre
si forma il 3° Rgt. Carnaro;



1943
Dicembre
- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic 
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. Draza Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. Draza Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;

SLOVENIA
-
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);

1943
Dicembre
4
, il maresciallo Tito (Josip Broz) costituisce il primo governo libero.

Alla fine dell'anno il gen. Giovanni Battista Oxilia, comandante la "Divisione Venezia" passata a combattere con i partigiani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, trasmette al Comando Supremo una relazione sulla situazione generale del Montenegro fornendo una serie di informazioni sull’organizzazione dell’Esercito di Liberazione Nazionale: costituito da un numero relativamente ristretto di iscritti al Partito comunista e da tanti simpatizzanti, ne fanno parte anche non pochi elementi non comunisti (nazionalisti, democratici, ufficiali dell’ex esercito jugoslavo).
Nel complesso l’organizzazione è buona – afferma il gen. Giovanni Battista Oxilia – di “tipo russo”, con ottima capacità e volontà combattiva, espressa essenzialmente con guerriglia
ed imboscate, agilità e rapidità di movimento. Ripartito in corpi d’armata (Korpus) comprendenti in genere due o tre divisioni su tre o quattro brigate – tra i 150/170.000 uomini – può contare anche sugli odred locali, operanti nelle zone territoriali di reclutamento. Questi, bande locali più o meno ben armate, risultano meno disciplinati ma costituiscono pericolosi elementi d’imboscata.
I singoli corpi d’armata sono collegati al Comando Supremo partigiano, a sua volta collegato con Mosca e il comando anglo-americano. Ogni brigata oltre al comandante ha un commissario politico, con importanti compiti nel campo della propaganda e della disciplina. Nessun confronto può essere fatto tra l’organizzazione e la combattività dei partigiani e quelle dei cetnik, con i secondi che si contraddistinguono per scarsa capacità e volontà combattiva.

SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)

1943
Dicembre

-


lo stesso mese, il governo britannico giunge alla decisione di interrompere le forniture ai cetnik, contro il parere del governo jugoslavo e del Dipartimento di
Stato americano, sul quale esercita una notevole pressione l’ambasciatore jugoslavo a Washington Kostantin Fotic;
[Questo stato di cose convince il gen. D. Mihajlovic ad escogitare un «piano politico» per la futura Jugoslavia che possa far compiere al movimento cetnico un «salto qualitativo» dai molteplici risultati. Anzitutto, ridare un respiro ideale al suo concetto di resistenza, ampiamente compromesso dalla collaborazione con l’Asse, in modo da riconquistare la stima e la fiducia degli Alleati.
Egli conta soprattutto sugli Stati Uniti e su Kostantin Fotic con il quale aveva preso contatto via radio sin dall'agosto precedente.
Inoltre è indispensabile contrastare anche sul piano politico Tito, che nello scorso novembre ha creato a Jajce il NKOJ ( -Comitato nazionale di liberazione della Jugoslavia), embrione di un
futuro governo partigiano; inoltre, raggruppare tutta l’area politica e intellettuale del vecchio Regno, ad esclusione dei comunisti, degli ustaša e dei fascisti di Ljotic per liberare il suo movimento dall'immagine di una mera milizia armata, peraltro estremista, violenta e sciovinista: infine lanciare un proclama per una "nuova Jusgolavia" monarchico-costituzionale, democratica e persino federale, in cui diluire le pulsioni serbiste delle origini.
Questa operazione di marketing sarà realizzata dal 25 al 28 gennaio 1944 al congresso cetnico presso il villaggio serbo di Ba.


Kosovo
Dicembre
3-2 gen 1944, riunione di Bujane.

BOSNIA

1943
Dicembre

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), per avversare quest'ultimi hanno finito per collaborare con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;
da giugno gli alleati fanno loro mancare il loro appoggio;
alla conferenza di Teheran l'URSS ottiene dagli Stati Uniti e dall'Inghilterra la sconfessione dei cetnici e l'appoggio totale a Tito (Josip Broz); da novembre, abbandonato anche dal governo in esilio, D. Mihajlovic si avvicina sempre più ai tedeschi;

MACEDONIA
1943
Dicembre

dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1943
Dicembre
CROAZIA
Dittatore
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1943
Dicembre

-



1943
Dicembre
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-

1943
Dicembre
3
, nei pressi di Plevlja, è costituita una formazione partigiana, esclusivamente su base volontaria ed individuale, la div.ne italiana partigiana Garibaldi con quattro brigate, alle dipendenze strategiche del II Corpus dell’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo. La denominazione è stata imposta dal II° Corpus dell’EPLJ ma, comunque gli italiani hanno avuto l’avallo dello S.M. del "governo Badoglio".
[Per richiamarsi a G. Garibaldi viene adottato un fazzoletto o una cravatta rossa.]





1943
Dicembre
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1943
Dicembre

dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al movimento di liberazione nazionale guidato da Enver Hoxha;



1943
Dicembre
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;


Dittatura militare
[filofascista]
-

1943
Dicembre

all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;;



1943
Dicembre
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1943
Dicembre
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco - Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
(1943 12 set - 15 mag 1944)
1943
Dicembre

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1943
Dicembre
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1943
Dicembre
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1943
Dicembre
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1943
Dicembre
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1943
Dicembre
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1943
Dicembre
-



1943
Dicembre
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)
Ministro degli Esteri
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)

1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.
-





1943
Dicembre
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1939-45):



1943
Dicembre
REGNO di BULGARIA
Simeon II
Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1939-45):





 

1943
Dicembre
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
segretario generale
per gli Affari di polizia
[Ministero dell'Interno]
René Bousquet
(1942 mag - 31 dic 1943)
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre

Aimé-Joseph Darnand
(31 dic - 13 giu 1944)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1943
Dicembre

da questo momento, tutti i testi di legge francesi dovranno essere sottoposti all'esame delle autorità tedesche;

lo stesso mese, Jean Bichelonne riesce a negoziare con Albert Speer l'esenzione dal STO di 3.301 stabilimenti, che impiegano un totale di 723.124 operai;
[In ultima analisi i tedeschi tengono in piedi la finzione dell'autonomia di Vichy solo perché aiuta a mantenere l'ordine in Francia. Non concedono però di fatto a Vichy quello status di paese associato, che P. Laval, Jean Bichelonne e glii industriali francesi che prosperano con le automobili e l'alluminio vorrebbero e che molti accetterebbero anche per paura della Resistenza.]

nel corso dell'anno la polizia francese ha arrestato circa novemila persone per "gollismo, marxismo e ostilità al regime", la polizia tedesca ne ha arrestato trantacinquemila;

31, l'impegno di René Bousquet sembra ora troppo tiepido alle autorità tedesche: dopo che mar.llo Ph. Pétain ha fatto un nuovo tentativo per sbarazzarsi di P. Laval, costringono il "governo di Vichy" ad accettare A.-J. Darnand come Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre (Segretario generale per il Mantenimento dell'ordine);

assunto l'incarico, A.-J. Darnand trasforma subito in una parapolizia nazionale di volontari contro la Resistenza il vecchio braccio paramilitare della Legione dei reduci, il Service d'ordre légionnaire, conosciuto come Milice dal gennaio 1943;
[Questo corpo recluterà circa trentaquattromila duri e fanartici fascisti pronti a regolare definitivamente i conti con i maquisards a colpi di fucile.]

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

1943
Dicembre
-

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1943
Dicembre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1943
Dicembre
II guerra mondiale:



1943
Dicembre
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1943
Dicembre

II guerra mondiale:
-


1943
Dicembre
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1943
Dicembre

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;




1943
Dicembre
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1943
Dicembre

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1943
Dicembre

-
Eire

1943
Dicembre

, -



1943
Dicembre
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1943
Dicembre

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1943
Dicembre
-


1943
Dicembre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1943
Dicembre

-




1943
Dicembre
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1943
Dicembre

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1943
Dicembre
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1943
Dicembre
4
, l'ambasciatore a Londra Jacobo Stuart Fitz-James y Falcò, duca d'Alba, trasmette a F. Franco Bahamonde [el Caudillo] una comunicazione del governo inglese relativa alla "ferma decisione" di non intervenire nella politica interna spagnola.
[Gli Alleati continuano ad importare tungsteno dalla Spagna ma spendendo molto di più, per ridurre al minimo la quantità destinata ai tedeschi. Solo quest'anno gli Alleati ne hanno ricevuto 2.313 tonnellate; i nazisti 690.]
F.D. Roosevelt minaccia l'embargo sul petrolio inviato in Spagna se non cessano gli invii di tungsteno in Germania ma Londra, che ammonisce Washington sui rischi di porre la Spagna di fronte a un ultimatum, corre in aiuto di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] minacciando con lui un accordo separato per le forniture di petrolio se gli Stati Uniti non revocano l'embargo;
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1943
Dicembre
-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Interno
[Maderno]
G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario Giorgio Pini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburrini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Prefetto di Milano Mario Bassi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Segretario generale Emilio Canevari
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Capo di stato maggiore G. Gambara
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Capo di stato maggiore Archimede Mischi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Aeronautica
-
Sottosegretario cte Carlo Ernesto Botto
(1943 23 set - 7 mar 1944)
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario Ferruccio Ferrini
(1943 21 ott - 14 feb 1944)
[cte di sommergibili]
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Ambasciatore a Berlino Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
ing. Silvio Gai
(1943 23 set - 31 dic 1943, dim.)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano.
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.



1943

A tre mesi dall'armistizio la forza partigiana passa da circa 1.500 a circa 3.800 uomini.
Tre province possiedono già le strutture forti delle vere terre partigiane:
- Monviso, dalle Langhe alla val Pellice;
[Forse l'unica provincia in Italia ad avere una grande tradizione di guerriglia.]
- Monte Rosa, Biellese, Valsesia e Valdossola;
- Udine, favorevole alla Resistenza per due motivi rivali: l'adesione mistica dei comunisti alla grande patria rossa, da Mosca a Gorizia; la difesa del focolare e del campanile dei cattolici.
[Per le province di montagna la guerra fascista è stata la strage, intere generazioni di alpini sono scomparse in Russia, in Albania: la sola Cuneense ha perso 6.200 uomini, di certi reggimenti sono tornati 20 o 30 soldati. La guerra partigiana come vendetta degli alpini morti. La banda fondata da Nuto Revelli e da altri reduci dalla Russia si chiama "Compagnia rivendicazione caduti".]
[Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, G. Laterza & Figli, Bari 1980.]

NORD

1° DICEMBRE 1943 (mercoledì)

Il governo di Salò dispone che tutti gli ebrei siano inviati in campi di concentramento e tutti i loro beni confiscati.
[Alle ore 09:00 l'Ordine di Polizia n. 5 del 30 nov 1943 viene trasmesso con un telegramma cifrato – precedenza assoluta – a tutti i capi (prefetti) delle 67 province controllate dalla Repubblica di Salò per l'immediata esecuzione.]

1-3, Torino, ripresa delle agitazioni e degli scioperi.
Alla Fiat-Aeronautica, a una commissione di ufficiali tedeschi i quali, di fronte all'estrema freddezza con cui vengono accolte le loro promesse, si illudono di intimorire gli operai passando alle minacce, si risponde con grida e fischi. Né migliore accoglienza ottengono il col. Klaus e il Brigadeführer SS Zimmermann, spediti con tutta urgenza a Torino da Milano.
Ribbentropp comunque ordina a R. von Rahn di: «Portare gli scioperanti davanti alle corti marziali e arrestare qua e là, per dare un esempio, un migliaio di persone inviandole in Germania. Arrestare i caporioni e fucilarli subito come comunisti».

Biellese, il Pci tenta la prima azione coordinata fra bande armate e operai. I garibaldini di Moranino [Gemisto] occupano alcuni centri incitando alla lotta gli operai tessili.
I tedeschi inviano truppe corazzate, aprono il fuoco sulla popolazione di Vallemosso, feriscono 17 persone, fucilano 3 operai, incendiano le case dei comunisti di Cossato e di Crevacuore.

Como, dalla caserma del Centro di Addestramento della GNR si assentano arbitrariamente 17 legionari.

Milano, ripresa delle agitazioni e degli scioperi.
In città la guerriglia è condotta, oltre che dal CLNAI (Comitato di liberazione nazionale Alta Italia) e dal CVL (Corpo volontari della libertà) anche dai GAP (guerriglia urbana, gruppi armati proletari istituiti dal Pci).
Pli: durante la resistenza fa parte, come gli altri partiti antifascisti, al CLN.
L'organizzazione dei Comitati di Agitazione prevale sulla spontaneità operaia ed è seguendo le direttivei di questi organismi che al fischio della sirena delle dieci del mattino gli operai dei grandi complessi cittadini di Sesto San Giovanni incrociano le braccia.
Un primo tentativo di intervento dei sindacalisti fascisti cade nel vuoto, e le delegazioni operaie presentano le loro rivendicazioni alle direzioni padronali. Un successivo tentativo di far intervenire i militi e le formazioni di polizia è infranto dal decisivo atteggiamento delle maestranze: tecnici e operai asserragliati nell'interno dlle fabbriche respingono le proposte del gen. delle SS Zimmermann, rientrato da Torino. Neppure la divisa tedesca sembra incutere più paura: dopo tre giorni di sciopero e dopo un nuovo tentativo di adescamento compiuto dal console tedesco di Milano, recatosi personalmente a Sesto San Giovanni presso lo stabilimento Unione per parlare alla folla degli operai che ivi si è radunata, alla minaccia del gen. delle SS Zimmermann che chi non riprenderà il lavoro dovrà lasciare lo stabilimento, e chi esce dallo stabilimento sarà dichiarato «nemico della Germania», tutti gli operai rispondono con l'uscita in massa.
La lotta si acutizza e si estende, collegandosi alle azioni di sabotaggio dei GAP.

Brescia, nel corso di un'azione di polizia, i tedeschi riescono ad agganciare e distruggere due delle più attive bande:
- quella facente capo al col. Ferruccio Lorenzini (che, caduto prigioniero, è fucilato con due suoi compagni a Brescia);
- quella che prende il nome da un eroico sacerdote, don Bolis.

Lo stesso mese scendono intanto in Italia 3.000 SS, un migliaio a Cuneo, dove è più temibile la ribellione. Li comanda il cap. Tullio Traverso; il suo aiutante è il ten. Allodi, un avventuriero che ama farsi chiamare, sul giornaletto della formazione, «Tom Mix alla riscossa» o «il nemico pubblico n. 1 dei fuorilegge».
Avvicinate dagli antifascisti, riconosciute per alpini, le SS italiane confidano che sono tornate per disertare; e così faranno in maggiornaza.

3 DICEMBRE 1943

Padova, Vo' Vecchio, campo di concentramento allestito a Villa Venier: nel pomeriggio arriva un primo gruppo di ebrei provenienti dalle varie province del Veneto occidentale, per la maggior parte da Venezia e Rovigo.
[Capo della Provincia, cioè Prefetto di Padova è Federigo Menna (1944 1° ago - 27 apr 1945), poi emigrato, pare, in Argentina.
Già Prefetto di Rovigo, è il maggiore responsabile negli eccidi perpetrati nelle due province durante l'intero arco dei venti mesi.]


4 DICEMBRE 1943

Padova, Este, la caserma dei Carabinieri è comandata dal cap. Palumbo che, in rispetto agli ordini impartiti dal Prefetto di Padova (che come tutti gli altri prefetti della RSI ha ricevuto l'Ordine di Polizia n. 5) procede al fermo delle estensi Emma Ascoli ved. Zevi e Anna Zevi, madre e figlia ebree.
Altre due donne sono individuate ma non rinracciate, come pure un uomo.
[L'assistenza agli ebrei e agli "sbandati" viene prestata, d'intesa col CLN di Este, da Antonio Guariento e Giampietro Dondi Dall'Orologio.]
[Italo Baratella, Este 1943 - L'arresto delle Zevi, Cleup 2008]


5 DICEMBRE 1943




Padova, Este, le ebree estensi Emma Ascoli ved. Zevi [66enne] e Anna Zevi [30enne], sono condotte nel campo di concentramento allestito a Villa Venier di Vo' Vecchio.

6 DICEMBRE 1943

Padova, Vo' Vecchio, campo di concentramento allestito a Villa Venier: gli ebrei internati sono già 35.
[8 giorni dopo vengono liberati coloro che sono uniti da matrimonio misto con cattolici e i settantenni; il numero massimo arriva a 64-65 internati ebrei.
Il campo rimane aperto per quasi sette mesi, finché il il 17 lug 1944…]

7 DICEMBRE 1943

Torino, l'esperimento con il gen. Operti è già fallito.
Nei giorni del suo comando egli non ha fatto che dividere le forze partigiane, non ha predicato che l'attesismo.
Il CLN gli chiede ragione dell'operato. Egli si scusa, si impegna a cambiare metodi.
[Nei giorni successivi i comunsiti pubblicano su un loro giornale e consegnano al "Comitato esecutivo" le prove che il gen. Operti è un traditore del CLN e un nemico della Resistenza unitaria. Le circolari con la sua firma affermano che la guerra partigiana va combattuta su tre fronti: contro i nazifascisti, contro gli Alleati e contro le "bande sovversive".
[Il proposito assurdo ha una sua logica attesistica, tradotto in pratica significa l'inattività, e l'isolamento delle bande garibaldine.]

8 DICEMBRE 1943

Esce il decreto che precisa i compiti militari e di polizia della Milizia (un secondo esercito del partito), passata in blocco alla neocostituita GNR (GNR (Guardia nazionale repubblicana)), e ne sancisce l'autonomia dal ministero della Difesa; capo di SM della GNR è il luogotenente Umberto Chiappe (compaesano di R. Ricci e proprietario di cave di marmo a Massa).
[Verrà in seguito il ten.gen. Niccolò Nicchiarelli, squadrista, già cte della Divisione Camicie Nere "XXXIII Marzo"; vice cte, per breve tempo, il ten.gen. Italo Romegialli, squadrista, già cte della XXIV Legione Camicie Nere.
Però la GNR non potrà procedere ad arruolamenti. Dovrà accontentarsi di giovani tra i 17 e i 20 anni che si presentino volontari, più 25.000 coscritti tra quelli che risponderanno al primo bando di chiamata alle armi della RSI.]

Vinadio (Cuneo), spinti dalla necessità di impossessarsi degli ingenti quantitiativi di armi, munizioni, viveri e oggetti di equipaggiamento custoditi nella caserma-forte Carlo Alberto, occupata da un piccolo presidio di milizia confinaria, la Banda di Boves in accordo con altri gruppi partigiani della zona tentano una rischiosa operazione occupando il paese.
Nardo Dunchi ed Ezio Aceto issano il tricolore sul forte della cittadina.
[Dopo la strage del 19 settembre, la formazione si era ridotta a cento uomini; con le reclute di novembre la forza è risalita a circa duecento, trenta dei quali, comandati da Franco Ravinale e Nardo Dunchi, occupano appunto Vinadio.]

Comunque nelle varie valli il rigorismo gerarchico è acqua passata: i comandanti sostituiscono alla gerarchia burocratica quella del merito:
- Boves: il tenente di complemento Ignazio Vian viene innalzato al grado di capitano, e i sottotenenti Nardo Dunchi ed Ezio Aceto a quello di tenente;
- Val Chisone: il sergente Marcellin comanda a colonnelli e a maggiori;
. Val d'Ossola: il giramondo Superti si autonomina maggiore.

Val Camonica, il btg "Tagliamento" attacca una formazione delle Fiamme verdi, ne cattura il comandante Ferruccio Lorenzini e lo fucila.
[Normalmente però, durante la fase ribellistica, il fascista rimane chiuso nelle città lasciando ai tedeschi il compito di combattere i partigiani.]

9 DICEMBRE 1943

I bandi affissi alle cantonate di tutte le città dell'Italia occupata dai tedeschi chiamano alle armi le classi 1924 e 1925.
Più precisamente, i militari nati nel secondo e terzo quadrimestre del 1924, quelli del 1924 e 1923 in congedo provvisorio (ossia gente scappata l'8 settembre dopo un brevissimo periodo di leva) e gli appartenenti alla classe 1925.
Prima di partire, i richiamati devono consegnare in Comune la tessera annonaria. Riceveranno un soldo di 300 lire al mese.
Nonostante tutto il numero di coloro che si presentano è alto. Specie in Emilia, regione rossa, dove si temeva il maggior numero di defezioni.
[Allo scadere del termine stabilito, i reparti saranno pronti a salire sui treni per la Germania. C'è stata però un'arma brutale, mai usata prima in Italia, per convincere le reclute ad obbedire: l'arresto dei loro genitori o dei loro fratelli in caso di mancata presentazione. Quest'arma all'inizio funziona, ma non appena si spargerà in giro la voce che bisogna partire e che la destinazione è la Germania o il Sud (per i battaglioni mandati a lavorare alle fortificazioni delle linee difensive tedesche) comincerà la fuga…]

Vinadio (Cuneo), al mattino i partigiani sono attaccati da una colonna corazzata tedesca forte di seicento uomini. I partigiani impegnano il combattimento. Sopraffatti dal numero e dai mezzi si ritirano portando con sé i feriti e le armi: tre partigiani caduti prigionieri dei tedeschi, fra i quali un sergente inglese, vengono fucilati a Cuneo.
[E. Martini [Mauri], Con la libertà e per la libertà, SET, Torino 1947, p. 23.]
Col del Joux, baita di Frumy, lo stesso giorno, la banda di Amay (dodici membri cse due donne, Luciana Nissim 26enne, figlia di Davide, e Vanda Maestro, e forse anche P. Levi) creata dall'avv. Camillo Reynaud e capitanata da Guido Bachi [?] e da Aldo Piacenza [?], uccide con "metodo sovietico" (a freddo, senza annuncio della morte imminente) due giovani partigiani del gruppo, in base all'accusa generica di essersi comportati male con i valligiani e di aver rubato.
Prima dell'esecuzione le due donne vengono fatte allontanare.
[A guerra appena conclusa, il capitano Guido Bachi [?] farà ricadere in qualche modo la responsabilità della loro morte sulla spia fascista Edilio Cagni.
Finita la guerra, i due giustiziati saranno "risarciti" con la loro trasformazione in «eroi trucidati dai fascisti».
Nell'Albo d'oro della Resistenza valdostana, su un totale di 186 caduti durante i venti mesi di guerra civile, solo tre saranno i nomi dei partigiani uccisi nel 1943. E due di questi tre sono proprio i su citati:
. Fulvio Oppezzo [Furio], 18enne, di Cerrina Monferrato;
[Più tardi, gli saranno intitolate, grazie all'interessamento della madre e di don Ferrando, prete del paese, una piazza e una scuola (anche se con "Opezzo", senza una p).]
. Luciano Zabaldano [Mare] , 17enne, di Torino;
[Già nel maggio del 1946 sarà riconosciuto dalla Commissione regionale piemontese per la Resistenza come un «partigiano caduto valorosamente con onore e gloria ecc.».]
[Sergio Luzzatto, Partigia. Una storia della Resistenza, Mondadori 2013.]

10 DICEMBRE 1943

Tollegno (Biella), in concomitanza con gli scioperi di Torino e di Milano ha inizio lo sciopero generale alla Filatura e si estende in poche ore a tutte le valli del Biellese e della Valsesia e a molte località dell'Ossola e del Novarese.
Le bande partigiane sono tutte mobilitate ed appoggiano le agitazioni operaie e gli scioperi.


12 DICEMBRE 1943


Tollegno (Biella), proseguendo lo sciopero, nonostante le minacce fasciste, giungono a Tollegno due autocarri carichi di poliziotti e di fascisti che operano alcuni arresti: i partigiani del "Bandiera" entrano in azione e liberano gil arrestati.

Cairano san Marco (zona del Grappa), viene costituita la I Brigata d'Assalto Matteotti.
[Da una relazione su I fatti bellici della 1ª Brigata G. Matteotti, stesa dal comandante Livio Morelli [Neri] datata Cornuda 18 agosto 1945.]
[Finora i socialisti hanno dato maggior prevalenza all'elemento politico su quello più propriamente militare, concependo le stesse formazioni partigiane in modo unitario piuttosto che differenziato, e convogliando i loro uomini in quelle già esistenti, in luogo di crearne delle nuove. Tale iniziale riluttanza è dimostrata anche dal fatto che formazioni comandate o costituite quasi essenzialmente da socialisti (come la Banda Superti dell'Ossola) non assumono il carattere di formazione differenziata. Solo nella primavera del 1944 avrà inizio l'organizzazione delle Matteotti e partirà dal Piemonte e da uomini come Martorelli, Passoni e dai F.lli Bonfantini, dopo le prime bande dell'Astigiano. Persino il giornale clandestino creato dal PSIUP per le formazioni armate, «Il Partigiano», solo col n. 2 (15 luglio 1944) assumerà il sottotitolo di «Giornale delle Brigate di Assalto Matteotti».]


Milano, uno sciopero riguarda, come gli altri, esclusivamente aumenti di salario e altre concessioni materiali. Ha inizio spontaneamente alla Olap e poi alla Breda prolungandosi per una settimana e coinvolgendo tutte le maggiori fabbriche milanesi e della provincia.

13 DICEMBRE 1943 (Lunedì)

Col del Joux, durante un rastrellamento fascista, la banda di Amay viene facilmente sgominata.

Il lavoro si ferma in tutti gli stabilimenti di Milano, Sesto San Giovanni, Monza, Melzo.


14 DICEMBRE 1943

Milano, inizia la repressione tedesca, guidata dal Brigadeführer SS Zimmermann; in Lombardia egli preferisce temporeggiare: i tedeschi circondano le fabbriche ma non le occupano, e arrestano alcuni operai;
[Li rilascieranno nel corso delle trattative che si concluderanno il giorno 20.]

Verona, il giudice istruttore Vincenzo Cersosimo, accompagnato dal fido cancelliere Tommaso Leucadito. si presenta agli Scalzi per interrogare l'imputato G. Ciano. Questi si trova in una cella davanti alla quale montano la guardia non i poliziotti italiani, ma due SS tedesche (per la cronaca, il mar.llo Krutsch, romeno e il mar.llo Guck austriaco) che non intendono farlo passare.
[In effetti il giudice istruttore riuscirà a parlare con G. Ciano solo dopo aver ottenuto il permesso dal comandante della Sicherheitsdienst per l'Italia, cioè il gen. Harster, quello stesso che affermerà: «mai i tedeschi interferirono a Verona nell'affare, mai lui dette ordini particolari per Ciano, mai mise guardie alla sua cella, mai considerò il genero del Duce suo prigionero, prigioniero della Germania».]

scioperi nel Biellese.

15 DICEMBRE 1943

«l'Unità», sotto il titolo "Traditori fascisti giustiziati", porta il seguente elenco:
- Torino, dopo il console Giardina, altri tre traditori: Riva, Chiesa, Trinchieri;
- Imola, un console fascista;
- Castel Sant'Argine (Bologna), il reggente federale fascista di Ferrara;
- Sampierdarena (Genova), il fascista Oggioni, a colpi di bombe in mezzo alla sua squadra;
- Savona, uno squadrista,
- San Giorgio (Torino), un fascista;
- Torre Pellice, la guardia Bertinat, spia dei tedeschi;
- Genova (28 ott), il capo manipolo Oddone;
- Imola (3 nov), il seniore della Milizia Baroni,
- Medicina (3 nov), il triumviro del fascio Bosi e altri tre fascisti;
- Milano (7 nov), a Porta Magenta, un ufficiale della Milizia;
- S. Godenzo di Prato, 4 fascisti,
- Sesto Fiorentino, 2 fascisti;
- Mottalciata (Biella), il milite Alfio Rondo Spano;
- Forno (Torino), due industriali, filotedeschi;
- Milano (11 nov) via Pitteri, lo squadrista Vallata;
- Erba (Como) (14 nov), un capo squadrista della Milizia.

Bande del Parmense, scontro di Sambuceto.

Alessandria, lo stesso giorno viene ucciso il ten.col. Salvatore Ruggeri, comandante del Deposito del 37° Rgt. Fant..

16 DICEMBRE 1943

(8) combattimenti di Monte Lungo.
Genova, sulla scia degli scioperi di Torino e di Milano gli operai genovesi abbandonano in massa gli stabilimenti.

17 DICEMBRE 1943


Genova, a scopo intimidatorio tre operai scioperanti sono presi e fucilati. La efferratezza del gesto commuove l'opinione pubblica che reagisce con manifestazioni di lutto.

18 DICEMBRE 1943

Milano, il commissario federale del Pfr Aldo Resega viene freddato davanti alla sua abitazione in Via Bronzetti da GAP. Le squadre milanesi cercano allora di incutere terrore nei quartieri popolari: quella denominata "Muti" assale la questura e Colombo, suo capo, percuote il questore.
Il Tribunale speciale, convocato nella notte da G. Buffarini Guidi, per dare una parvenza di giustizia alla rappresaglia, delle nove persone che gli vengono portate davanti otto, già agli arresti, vengono condannate a morte e subito giustiziate, una viene condannata a trent'anni di galera.
[Il povero disgraziato, in quanto innocente, sarà liberato più tardi dal ministro Pietro Pisenti.]
Ai funerali, uno scambio di fucilate in via Orefici suscita il panico generale.
Altri episodi del genere avvengono dappertutto e le squadre e le polizie federali reagiscono sanguinosamente e disordinatamente.
Lo stesso B. Mussolini è molto preoccupato.
Padova, la GNR segnala che i podestà dei comuni della provincia si disinteressano delle operazioni di chiamata alle armi.

Con tre decreti legislativi del Duce, vengono definiti formalmente compiti e struttura della GNR.
Con il decreto 913 si precisa che ha compiti di polizia interna e militare; si sancisce inoltre la sua completa autonomia dal ministero della Difesa;
che è posta (art. 2) agli ordini di un Comandante Generale nominato dal Capo dello Stato; che ha bilancio e amministrazione autonomi (art 3).
Con gli altri due decreti:
- a R. Ricci è confermato l'incarico di comandante della GNR e conferito il rango di Ministro Segretario di Stato;
- gli si affianca, come capo di S.M., il luogotenente Umberto Chiappe (suo compaesano, proprietario di cave di marmo a Massa, già comandante della IX Zona della Milizia).
. I Legione GNR di frontiera "Monviso": col. Carlo Fabbri;
Vicenza, nella provincia, dopo alcune azioni di rastrellamento di giovani e prelevamento dei loro famigliari, si riesce a portare nelle caserme 1.500 reclute.
Il Consiglio dei Ministri rimanda inoltre la chiamata della Costituente a quando «l'Italia repubblicana fascista avrà ripreso il suo posto di combattimento».


Cusano Milanino, Piero De Angeli viene ucciso in un'imboscata partigiana;
Milano, Lamberto Primiero viene ucciso in un'imboscata partigiana.

Bologna, attentato al Comando tedesco (Villa Spada).
[Tornato in Italia già ai primi di ottobre con l'esperienza di lotta della Spagna e dei maquis francesi, Ilio Barontini [Dario] ha raccolto intorno a sé una decina di uomini, divisi in due squadre, e impiantato una officina clandestina per la confezione di ordigni esplosivi.
I suoi GAP collocano ora una bomba a scoppio ritardato su una finestra del Comando tedesco.]

19 DICEMBRE 1943

Arzago d'Adda, 50 militi della XIV Legione della MVSN circondano il paese e catturano tutti i renitenti alla leva e tutti i i componenti delle loro famiglie.
E poi a Treviso, a Casale Monferrato, ecc.
Segue il boicottaggio economico:
- Sondrio, il titolare di un negozio di generi alimentari con privativa e di un servizio di autopubbliche, perde la licenza perché ha "tre figli disertori in Svizzera";
Vercelli, viene ordinata la chiusura degli esercizi di sette commercianti, anch'essi con figli renitenti alla leva;
Torino, vengono chiuse due trattorie, una latteria, due bottiglierie; si ritira la licenza a due portinaie e a una venditrice ambulante…
saltano anche i podestà di: Spigno Monferrato, Costa Vescovato, Rogeno (Como).
Milano, lo stesso giorno sfila l'adunata nazionale dei mutilati.

20 DICEMBRE 1943

Vernasca (Piacenza) una pattuglia di legionari e di carabinieri, arrivata in paese per indurre i giovani a presentarsi alle armi, viene affrontata con picconi, badili e tridenti dalla gente del posto…
Biella, su invito della Federazione comunista biellese, le vallate entrano nuovamente in sciopero.

I GAP milanesi eliminano due militi a Seregno e uno squadrista a Erba.

Genova, lo sciopero, anziché spegnersi, si allarga ad altre categorie di lavoratori estendendosi da Genova agli stabilimenti di Sestri, Vado e Savona.
I GAP, in risposta alle intimidazioni, attaccano con bombe a mano due ufficiali tedeschi nella centralissima via 20 Settembre e pattuglie tedesche nella zona del porto.
Sestri, per rappresaglia all'uccisone di un oeraio, sono giustiziati due militi e viene gettata una bonba contro una caserma fascista.
Viene incendiato per rappresaglia Cossalto (Bella).

21 DICEMBRE 1943

Biellese, lo sciopero preannunciato inizia nella Valsessera ed è appoggiato dai GAP di Franco Moranlino [Gemisto] che, giunti a Crevacuore, occupano il paese disarmando i carabinieri della locale caserma. Essi proseguono poi per Pray, Coggiola, Trivero e Ponzone; Franco Moranlino [Gemisto] parla alle popolazioni nel corso di brevi comizi volanti.
Anche a Cossato, in Valle Strona, e a Occhieppo, Netro e Monrando nella Valle dell'Elvo, i partigiani scendono nei centri operai e nelle fabbriche a confortare con la presenza e l'incitamento gli scioperanti.

Vailate, nel Cremasco, un migliaio di persone circonda la stazione dei carabinieri per ottenere la liberazione dei genitori di renitenti alla leva, fermati come ostaggi. Sul posto arriva una quindicina di camicie nere della XVII Legione, spara raffiche in aria, la gente si disperde, i militi della Benemerita possono uscire dalla caserma.
La Spezia, il capitano di vascello Nicola Bedeschi, inviato dal ministero per assumere la guida dei reparti di fanteria di marina, viene rifiutato dagli uomini del principe J.V. Borghese ed arrestato assieme ad un altro ufficiale. Dopo un giudizio sommario, i due sono condannati per infedeltà politica e trasferiti a Firenze, dove sono consegnati alla GNR come "badogliani".
Valsesia, mentre i partigiani di [Ciro] e di Moscatelli sono accantonati a Castagnei sotto l'Alpe del Bordone, fanno una prima apparizione i fascisti della famigerata legione "Tagliamento" che inizia la sua azione con la fucilazione, a Borgosesia, di dieci ostaggi fra i quali l'industriale Giuseppe Osella, che sopporta stoicamente le torture a cui viene sottoposto, e un ragazzo di 15 anni, Mario Canova. Dopo i primi infruttuosi attacchi (combattimenti di Camasco e Roccapietra) ai fascisti si aggiunge una colonna germanica forte di alcune migliaia di uomini.
Castino (CN), il magg. Mario Testa, dei Carabinieri, viene ucciso.


22 DICEMBRE 1943

23 DICEMBRE 1943

Biellese, ottenute le condizioni rivendicate, il lavoro riprende: ma la reazione fascista e tedesca non si fa attendere. Tre operai vengono fucilati a Valle Strona; la stessa sorte subiscono a Tollegno due partigiani caduti prigionieri e cinque civili. A Biella è proclamato il coprifuoco.
Savona, la trattoria alla stazione, ritrovo di una comitiva di tedeschi e fascisti, viene fatta saltare in aria: 5 morti e 15 feriti.

24 DICEMBRE 1943

per rappresaglia vengono fucilati sette ostaggi da tempo detenuti nelle carceri.

Vernante (Cuneo), nella notte, la Banda di Boves, guidata dall'autoproclamatosi cap. Ignazio Vian, provoca l'interruzione, gravissima agli effetti militari, della Cuneo-Ventimiglia mediante il brillamento delle mine poste sotto le volte del grande viadotto ferroviario.

25 DICEMBRE 1943

Bande del Parmense, combattimento di Osacca.

26 DICEMBRE 1943

Torino, il gappista Giovanni Pesce [Visone] compie da solo la sua prima azione: giustizia un fascista nel suo negozio, vicino alla Gran Madre.
[Era un maresciallo della milizia colpevole di aver fatto deportare molti operai in Germania.]

27 DICEMBRE 1943

Mondovì, la Banda di Boves, assieme a quasi tutte le formazioni del Cuneese, attacca l'aeroporto.
[B. Giuliano, Vita della Banda di Boves; Il Ponte Firenze, apr-mag 1945, pp. 520-530;
G. Monaco, Pietà l'è morta. Edizioni Avanti!, Milano-Roma 1955, pp. 51 e segg.]

Dopo le inevitabili incertezze dei primi giorni, la lotta contro l'occupazione nazifascista diventa ormai una battaglia senza quartiere sulle montagne e nelle città.
Anche l'azione dei tedeschi e dei fascisti acquista però carattere organico e sarà volta all'eliminazine preventiva dei maggiori centri di raccolta e d'azione delle bande partigiane.
[I Comandi germanici, che hanno un po' sottovalutato il fenomeno, hanno aspettato così a lungo prima di iniziare queste operazioni sperando che i rigori dell'inverno e le difficoltà dei rifornimenti disperdessero le bande o che equivoci accordi di tregua ne smorzassero lo spirito combattivo.Un accordo di questo genere, poi unanimamente respinto dai comandanti partigiani della zona, era stato concluso – come ricorda E. Martini [Mauri] – dal col. Rossi, comandante designato dal gen. Operti per il settore del Monregalese.]
Hanno così inizio i primi rastrellamenti…

 

B. Mussolini intanto sopporta male la sua posizione. Egli stesso dice di trovarsi a Gargnano come a Sant'Elena (N. Bonaparte era ancora considerato dai suoi "Imperatore" ed egli ancora "Duce") ma teme trattarsi soltanto di protocollo: sa benissimo che i tedeschi minano la sua autorità e cospirano con il gruppo di Giovanni Preziosi o con quello di R. Farinacci per togliergli il governo o, almeno, per mettergli accanto uomini che non vuole.

Savona, dopo i fatti della trattoria alla stazione, 7 ostaggi vengono fucilati dai tedeschi al Forte della Madonna degli Angeli.

Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), verso sera i gappisti uccidono il segretario del fascio Vincenzo Onfiani.
La rappresaglia è immediata, il tribunale speciale, istituito ai primi del mese, giudica i f.lli Cervi senza farli comparire, li condanna a morte con una sentenza per cui non è occorsa la camera di consiglio.

28 DICEMBRE 1943

Boves (Cuneo), tre aerei tedeschi sorvolano i pendii della Bisalta e lanciano manifestini che invitano la popolazione a «denunciare i banditi».

Torino, il Clnrp (Comitato di liberazione nazionale regionale piemontese) vota all'unanimità la sfiducia al gen. Operti. Il quale ha già iniziato trattative con i fascisti.
[In gennaio egli avrà dei colloqui con il prefetto fascista Zerbino e con il sottosegretario Barracu. L'organizzazione però si scioglierà prima che il traditore passi al nemico. Il 17 gennaio gli ufficiali del suo SM saranno catturati, chiusi nel castello di Moncalieri, convinti facilmente ad aderire alla repubblica fascista. Il gen. Operti scomparirà, si rifugerà a Cherasco: solo alla fine della guerra inizierà la sua guerra, quella dei memoriali.]

Reggio Emilia, al poligono di tiro i sette f.lli Cervi vengono fucilati.
[Il padre A. Cervi verrà a sapere della loro morte l'8 gennaio. Lo stesso giorno la casa verrà distrutta da un bombardamento degli Alleati. La madre Genoveffa Cocconi morirà un anno dopo di crepacuore.]

29 DICEMBRE 1943

Boves (Cuneo), in serata un informatore, certo Tosello, avvisa il Comando partigiano che l'operazione nemica si inizierà l'indomani e continuerà per quattro giorni. Ignazio Vian prepara i suoi alla battaglia.

 

30 DICEMBRE 1943

Borgo San Dalmazzo, il magg. Carmelo Buffa viene ucciso. Lascia
moglie e figli.

Bologna, alla fine di dicembre Giuseppe Bentivogli [Nonno], leader storico del socialismo riformista di Molinella (Bologna), e Paolo Fabbri, leader riformista emiliano, si incontrano con il nuovo federale fascista Eugenio Facchini per capire che intenzioni abbiano i dirigenti del Pfr. L'incontro, voluto proprio da quest'ultimo, nella speranza di evitare le atrocità della guerra civile, purtroppo non conDuce a nulla. [L'unico esito sarà l'assassinio di Eugenio Facchini stesso, ucciso un mese dopo dai GAP comunisti.]
A guidare il Pci bolognese c'è un Triumvirato insurrezionale composto da:
. Ilio Barontini [Dario], uno "spagnolo";
. Giuseppe Dozza (a lungo, futuro sindaco rosso di Bologna);
. Giuseppe Alberganti [Cristallo],
tutti convinti che la guerra di liberazione condurrà al potere i comunisti e che considerano i socialisti un partito minore, moderato, confuso, diviso… e la divisione tocca tre aree:
- I area - la più consistente, raccoglie socialisti decisamente autonomisti, ma favorevoli a una collaborazioe con il Pci;
- II area - contraria a lavorare insieme ai comunisti;
- III area -, ritiene che fondersi con il Pci sia l'unica strada da percorrere.
-
[Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano, Rizzoli 2010]

Val Camonica
, Cividate, a un convegno di comandanti risultano rappresentate ben 14 bande dalle quali prenderanno inizio le formazioni autonome delle Fiamme Verdi.
[La Divisione Fiamme Verdi Tito Speri, panorama storico a cura dell'Ufficio Storico della Divisione, Cividate Camuno, s.d., pp. 29-32.]
Piccole bande di ex prigionieri di guerra e di sbandati trovano pure rifugio nell'Oltrepò pavese.

Bologna, a fine dicembre i GAP di Ilio Barontini [Dario] lanciano due bombe in una saletta del ristorante Fagiano dove si trova una mensa di ufficiali tedeschi. Parecchi tedeschi rimangono uccisi.

Situazione Economica nel Milanese
(alla fine di dicembre 1943)

Innocenti

le maestranze sono ridotte di oltre la metà rispetto alla forza presente l'8 settembre;
Rubinetterie Riunite i dipendenti scendono da 3.000 a 1.700;
Breda (di Sesto San Giovanni) limita a tre giorni la settimana lavorativa;
Uno dei più importanti settori industriali, quello edilizio, è ridotto praticamente allo sgombero delle macerie provocate dai ripetuti bombardamenti aerei.
Altre medie e piccole industrie, soprattutto di beni di consumo, sono poste in crisi, oltre che dalla mancanza di materie prime, dalla graduale contrazione del mercato.
La dissoluzione dell'esercito ha poi aumentato l'offerta di manodopera aggravando i problemi della sottoccupazione e della disoccupazione.
Inoltre il ricorso al mercato libero dei prezzi diventa, anche per l'allentarsi dei vincoli disciplinari del fragile governo fascista, indispensabile per la sussistenza.
L'inflazione, già largamente in atto – con il conseguente rincaro dei prezzi – è aggravata dall'accordo del 21 ottobre in forza del quale il governo fascista si è impegnato a contribuire con 7 Miliardi di lire al mese alle spese di guerra tedesche.
[Rapporti economico-finanziari italo-tedeschi (nella relazione del Ministero delle finanze di Salò a Mussolini, dicembre 1944), in Il Movimento di liberazione in Italia, Milano, luglio 1952, p. 48.]


Lo stesso giorno l'ambasciatore R. von Rahn riferisce che B. Mussolini «ha deciso come capo della famiglia e dello Stato di disinteressarsi del destino di Ciano, affidando completamente a Pavolini la "preparazione" del processo… Pavolini ha espressamente comunicato ai giudici il disinteressamento del duce».
E A. Pavolini ha anche promesso ai tedeschi che il processo si concluderà con le condanne a morte e che le condanne a morte saranno eseguite immediatamente.


A fine dicembre inizia il rastrellamento tedesco delle vallate cuneesi.

31 DICEMBRE 1943

Boves (Cuneo), è attaccata da prepoderanti forze tedesche appoggiate da artiglieria e da mezzi corazzati. Un tentativo di soccorso ai bovesani da parte della banda di Duccio Galimberti, di quella comunista dei Barale e di altri gruppi accorsi dalla Valle Gesso viene frustrato da false informazioni.
Aggrappati alle loro postazioni di San Giacomo, i bovesani resisteranno fino alla sera del 2 gennaio agli attacchi tedeschi appoggiati dall'intervento dell'aviazione.

[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]

Lo stesso mese il Duce firma di proprio pugno l'ordine al sottosegretario Ferruccio Ferrini perché metta a disposizione di R. Ricci un «migliaio di uomini per liberare alcune province del Piemonte dai cosiddetti partigiani, alleati del nemico. Non vi è tempo da perdere, prima di marzo le retrovie devono essere in perfetto ordine».


Parma, lo stesso mese, C. Scorza, ultimo segretario del Pnf, ed il suo vice Alessandro Tarabini, accusati di aver consegnato il partito al mar.llo P. Badoglio, dopo il colpo di Stato – vedi il famoso telegramma di Alessandro Tarabini ai federali –, vengono assolti dal Tribunale speciale grazie all'intervento di B. Mussolini che fa concludere il processo mandando liberi i due imputati.




CENTRO

, Firenze, viene trucidato dai GAP il col. Gino Gobbi, comandante del distretto militare (44° Centro Militare Provinciale) di Firenze e responsabile diretto delle persecuzioni tedesche contro i militari italiani renitenti.
[Un attentato con lo stesso obiettivo era fallito a novembre.]
Per rappresaglia vengono fucilati cinque italiani che stavano in carcere per antifascismo.

Colle San Marco (Marche): Spartaco Perini viene innalzato dagli ascolani al di sopra dei suoi superiori di grado.

Castel Gandolfo: arriva da Bologna un camion carico di viveri.
2, Castel Gandolfo: arrivano dei documenti d'archivio che giungono dalle "terre invase", cioè ormai in mano agli Alleati e trasportate in tutta fretta, per le quali l'ing. Galeazzi chiede "asilo".
3, Castel Gandolfo: arrivano casse con documenti da Gaeta e Subiaco, inviate dalla commissione recuperi. Un camioncino con biancheria va a fuoco; un altro è così malandato che perde alcuni sacchi di riso.
Castel Gandolfo: si decide di mettere un posto di guardia anche al contiguo Collegio Americano; il vitto per i due militi di guardia sarà procurato da mons. Mc Geough.
Un camion di viveri proveniente da Bologna perde il rimorchio; un altro se la cava in un viaggio avventuroso ma lasciandosi dietro due balle di riso.

4, Roma, alla stessa ora un'azione coordinata di due squadre dei GAP romani provoca la morte di un fascista e il ferimento di un altro in quartieri diversi.

5, Abruzzo, il gruppo Patrioti della Majella (avv. Ettore Troilo), dopo alcune azioni locali, volte soprattutto a difendere il patrimonio zootecnico della popolazione contro le spoliazioni tedesche, varca la linea del fronte (stabilizzatasi poco a nord di Ortona) ponendosi a disposizione del Comando inglese. È così la prima formazione partigiana che operi, ufficialmente riconosciuta, a fianco delle Forze Armate Alleate, anticipando di molti mesi le esperienze romagnole dei garibaldini di [Bulow] e quelle toscane dei patrioti della XI zona di [Pippo].

8, Grosseto: bombardamento ad opera di aerei americani su Porto Santo Stefano: uccisi 35 civili;
[Da questo momento in poi Porto Santo Stefano subirà 95 attacchi aerei e una cinquantina di bombardamenti dal mare; quasi tutti i ca 10.000 abitanti perderanno la casa e i beni.
Vito Guidoni, Cronache grossetane. Settembre 1943-giugno 1944]

Roma, lo stesso mese si installa in via Tasso la neonata "banda Koch", un "Reparto speciale della polizia repubblicana":
"banda Koch"

. P. Koch, comandante (beneventano);
. rag. Armando Tela, vice-comandante (italo-argentino, piccolo industriale in Toscana);
. avv. Trinca Armati, a cui è affidato l'ufficio legale (malato, crudele, ricco proprietario terriero);
. don Ildefonso Epaminonda Troja, padre spirituale (frate, vice parroco di Santa Trinità a Firenze);
. conte Guido Stampa,
. Walter Di Franco,
. Sergio Argentino,
. Marsan, paracadutista dalmata,
. Raul Falcioni, autista;
. Martire, toscano,
. Cantini, toscano,
. Zangheri, toscano,
. Gabrucci, toscano,
. Franco Brilli, toscano,
. Zaccagnini, romano,
. Nucci,
. ten Spadaro;
. Marcella Stoppani, segretaria, autrice dell'inno della banda.

La banda si trasferisce in seguito alla "pensione Jaccarino", all'angolo di via Sicilia ed allora si scatena la crudeltà di P. Koch. Tutta Roma sa cosa succede in questa pensione ma non interviene in quanto P. Koch gode della protezione del gen. Kurt Maltzer, comandante tedesco della Piazza, al quale manda puntuali rapporti sulle sue "operazioni".
Suo sostenitore ed amico è il questore Pietro Caruso, creatura di Buffarini Guidi, lo stesso che fornirà a Kappler i nomi dei detenuti innocenti da massacrare alle Fosse Ardeatine.
Quando cadrà Roma, la banda si trasferirà prima a Firenze e poi a Milano, in una villa nella zona di San Siro. Qui dipenderà dal cap. Saewecke, della Sicherheitsdients, il quale a sua volta dipende dal col. Rauff, il quale dipende dal gen. Harster.
Gli effettivi allora aumenteranno… [pag 209]
Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).

 

Da diverse parti giungono notizie di attentati contro i fascisti e di repressioni accompagnate da rappresaglie:
- Milano, notte di San Silvestro, sono giustiziati quattro terroristi; nella stessa città e altrove cadono assassinati militi fascisti;
- Aosta, arresti e fucilazioni nella val Brusson;
- Prato, in tutta la regione sanguinosi scontri con partigiani;
- Vicenza, i GAP uccidono il col. Faggioni;
- Cuneo, i GAP uccidono il magg. Buffa: seguono rappresaglie; senza curarsi delle autorità centrali funzionano polizie particolari che suscitano disordine morale e violenze:
- polizia personale di Guido Buffarini Guidi,
- banda di Mario Carità in Toscana,
- la "Ettore Muti" a Milano,
- la banda Koch a Roma.
Ma anche i migliori squadristi agiscono contro gli antifascisti di loro iniziativa.

15, Firenze, i partigiani hanno capito che il terrorismo cittadino esige la vita in città, dove ora vi si trasferiscono.
Comanda il gruppo Alessandro Sinigaglia, le squadre Bruno Fanciullacci e Faliero Pucci.
I gappisti sono, in maggioranza, operai.

18, Roma, i GAP romani, organizzati da Antonello Trombadori, lanciano bombe in un ritrovo di via Fabio Massimo, al cinema Barberini;
19, Rosario Bentivegna e Carla Capponi lanciano delel bombe all'albergo Flora, sede del Tribunale di guerra germanico.
Altri attacchi sono condotti contro un reparto delle SS in via XXIII Marzo e contro il Comando della Milizia fascista.

Roma, alla fine dell'anno i tedeschi incominciano a sbarrare le strade e le piazze o i ritrovi pubblici per rastrellarvi i renitenti al lavoro obbligatorio o elementi per sostituirli; l'avversione verso di loro diventa quindi generale e profonda malgrado le distribuzioni di viver con cui il gen. Mälzer tenta di rendersi popolare; il magg. Schulz, del resto, attua delle requisizioni che sono delle autentiche rapine.

Castel Gandolfo: arriva il divieto di usare le bicilcette, divieto già imposto a Roma dai tedeschi.


20, il sabotaggo della linea ferroviaria Roma-Cassino provoca il deragliamento di una tradotta di truppe tedesche reduci dal fronte e l'esplosione di un treno di munizioni e di carburante.
Nuovi Direttori di giornali
[nominati a dicembre]
. Umberto Guglielmotti «Giornale d'Italia»  
. Vittorio Curti «Tribuna»  
. Bruno Spampanato «Messaggero»  
. Francesco Scardaoni «Popolo di Roma»  
. Enrico Santamaria «Piccolo» di Roma  
Così la situazione dei quotidiani della capitale è "normnalizzata".

Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).

 

20-23, Castel Gandolfo: arrivano sei suini, altre bestie e alcune mucche provenienti da Maccaarese; arrivano anche tre nuove suore.

Tra il 1943 e il 1945 opera l'Ori (Organizzazione della resistenza italiana) al servizio degli Alleati. Alla sua guida c'è Raimondo Craveri, torinese, esponente del Partito d'Azione.

VALNERINA: lo stesso mese, nella zona intorno a Visso, si ricostituisce la "II Banda Melis", sempre guidata dal cap. Ernesto Melis; in questa formazione opera come commissario politico Pietro Capuzi, un socialista molto conosciuto a Visso;
[Questa seconda banda è molto diversa dalla "I Banda Melis" di Gavelli. Intanto è diversa la logistica: c’è un comando a Castelsantangelo sul Nera e ben quindici piccoli distaccamenti, disseminati in località umbre e marchigiane, collegati tramite staffette.
Nuova è anche l’impronta politica data da Pietro Capuzi, e da Roberto Battaglia, anche se il cap. Ernesto Melis non rinuncia alla sua lealtà monarchica e a un’impostazione gerarchico-militare. Sembra, infatti, che quest'ultimo abbia contatti con il magg. Luigi Rocchi, comandante del Raggruppamento patrioti bande Italia centrale “Gran Sasso”, che fa parte del Fronte militare clandestino del ten.col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo.
I contatti politici con il CLN centrale a Roma sono tenuti da Pietro Capuzi.
Nel corso della riorganizzazione si hanno contatti anche con una altra figura di comandante partigiano, Sergio Forti, attivo nel territorio di Norcia.
[Vi saranno vari tentativi di ricomporre le bande nella zona della Valnerina e del Maceratese in un’organizzazione unitaria, mettendo insieme le formazioni del cap. Ernesto Melis e quelle di Filipponi e del partigiano jugoslavo Svetozar Lakovic [Toso].
Pressioni in tal senso saranno esercitate sia da parte del CLN centrale che da parte dei comandi badogliani, in particolare attraverso la missione del gen. Melia nel Maceratese.
Nessuna avrà però successo, vuoi per le differenze politiche e ideologiche (badogliano-monarchici contro socialisti e comunisti), vuoi per le diffidenze personali (soprattutto inimicizie nei confronti del cap. Ernesto Melis, anche per il suo stile personale accentratore), vuoi per la geografia delle zone interessate, che insistono su diverse regioni e diverse province, il che solleva complessi problemi di rivalità fra i territori e di competenza fra i CLN provinciali.
Così divisi e frazionati, i partigiani non saranno nelle migliori condizioni per fare fronte ai rastrellamenti tedeschi.]

Intanto, alla fine del mese, gli Alleati raggiungono la "linea Gustav” che taglia la penisola all’altezza di una fascia che, partendo dal confine fra Lazio e Campania, giunge fino a Ortona in provincia di Chieti, passando per Cassino e tagliando il massiccio della Maiella fino a scendere lungo la valle del Sangro.
[Nei mesi precedenti, fra ottobre e dicembre, la situazione era più
fluida, con gli Alleati che avanzavano a nord di Napoli sul fronte tirrenico e a nord di Termoli su quello adriatico, incontrando varie linee di resistenza tedesca. Il fronte era, quindi, di alcune decine di km più a sud, ma era più fluido e meno presidiato.
Ora che i tedeschi hanno completato le opere di fortificazione e si sono attestati sulla “linea Gustav”, il passaggio del fronte da parte di evasi in piccoli gruppi diventa più difficile.]




Regno d'Italia
1943
Dicembre
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico
(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
1943
dall'8 settembre ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;

1946 [9 mag-18 giu], re d'Italia (Umberto II)


  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
 
Capo del governo
primo ministro
segretario di Stato

P. Badoglio
(1943 25 lug - 12 apr 44)
I

Sottosegretario
alla Presidenza
Pietro Baratono
(1943 27 lug - 17 apr 1944)
[ex alto commissario fascista a Napoli]
Interno
Umberto Ricci
(1943 28 lug - 11 feb 1944)
Sottosegretari avv. Vito Reale
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Affari Esteri
R. Guariglia
(1943 28 lug - 11 feb 1944)
[già rappresentante dell'Italia fascista a Parigi]
Africa Italiana
gen. M. Gabba
(1943 27 lug - 24 feb 1944)
[senatore di nomina fascista]
Guerra
A. Sorice
(1943 26 lug - 11 feb 1944)
[da molti anni stretto collaboratore del Duce]
Sottosegretari gen. Taddeo Orlando
(1943 15 nov - 11 feb 1944)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari amm. Pietro Barone
(1943 16 nov - 17 apr 1944)
[del. Marina Mercantile]
Marina mercantile
sottosegretario
amm. Pietro Barone
(1943 13 nov - 10 feb 1944)
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
[distintosi molto nella guerra etiopica]
Produzione bellica
gen. C. Favagrossa
(1943 27 luglio - 27 gen 1944)
[capo dello stesso dicastero nell'ultimo gabinetto mussoliniano]
Scambi e valute
G. Acanfora
(1943 26 lug - 24 feb 1944)
[dir.gen. Banca d'Italia]
Finanze
D. Bartolini
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[tipico esponente del regime fascista, porta i segni di una ferita al volto infertagli il giorno prima, 26 lug.]
Sottosegretari Guido Jung
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Industria, Commercio e Lavoro

prof. Epicarmo Corbino
(13 set - 10 feb 1944)
[poiché nominato senza il suo consenso rifiuta, ma poi accetta]

Sottosegretari prof. Epicarmo Corbino
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Agricoltura e foreste
prof. A. Brizzi
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[senatore di nomina fascista e capo gabinetto di Giacomo Acerbo]
Sottosegretari prof.avv. Tommaso Siciliani
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Lavori Pubblici
D. Romano
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[capo di gabinetto del suo predecessore fascista]
Sottosegretari prof. Raffaele De Caro
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Grazia e Giustizia
G. Azzariti
(1943 26 lug - 15 feb 1944)
[alto magistrato ignoto]
Sottosegretari dr. Giuseppe Salvatore De Santis
(1943 16 nov - 15 feb 1944)
Cultura di massa
Carlo Galli
(1943 15 ago - 24 feb 1944)
Comunicazioni
gen. F. Amoroso
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic)
[del. Poste e Telegrafi]
Educazione nazionale
dr. L. Severi
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[funzionario devoto all'ex regime o "doppiogiochista" insigne!]
Sottosegretari prof. Giovanni Cuomo
(1943 16 nov - 11 feb 1944)

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

-

1943
Dicembre
4
, Napoli, un convegno di delegati del CLN (ciellinisti) accompagnati da alcuni profughi del nord ascolta il Cifarelli e accetta la sua idea (quella proposta a Bari il 24 nov), deliberando di convocare per il 20 dicembre nella stessa città il congresso nazionale dei C.L.N.; all'ordine del giorno, oltre ai problemi della situazione interna e internazionale, ci saranno da discutere:
- l'organizzazione dei volontari e dei problemi economici «concreti»,
- la creazione di un «permanente comune organo di collegamento».
Il Governo manda subito a Napoli l'avv. Vito Reale e il prof. Giovanni Cuomo perché tentino qualche rimedio ma è missione inutile; cerca almeno di screditare Carlo Sforza pubblicandone la lettera inviata a Berle e a Churchill ma il colpo fallisce.
[Secondo Carlo Sforza la lettera da lui scritta al Dipartimento di Stato aveva l'unico scopo di poter ritornare in Italia, ma che già allora tutti conoscevano il suo pensiero circa il re: ricordava il rifiuto opposto alle offerte del mar.llo P. Badoglio, la sua controfferta per una missione diplomatica e, come, «convintosi con orrore che la piovrra fascista tentava di rinascere sotto nuove spoglie» avesse proposto la Reggenza e il mar.llo P. Badoglio avesse compreso che questa era l'unica soluzione della crisi. Negava che egli e B. Croce avessero ambizioni personali […]]
Gli elementi di sinistra dei C.L.N. non nascondono che la loro intenzione è quella di usare il congresso come una leva con cui forzare il re all'abdicazione, ma progetti ben più vasti vengono a galla come quello di un "terzo governo in preparazione".
Gli alleati però proibiscono il congresso adDucendo che una riunione in una città così vicina al fronte potrebbe provocare agitazioni politiche dannose allo sforzo bellico.

5, campo di Fossoli (vicino Carpi): entra in funzione questo campo di concentramento – gestito inizialmente dalla RSI e destinato per l’internamento di dissidenti politici – che ora diviene un unico centro nazionale di transito per gli ebrei destinati ai campi di sterminio tedeschi, diretto dalla questura di Modena;



6
, il I Raggruppamento motorizzato (5.500 uomini per il 70% del nord-centro Italia), al comando del gen. Dapino, aggregato alla 36ª div.ne americana Texas viene portata sul fronte di Mignano ;


8, il I Raggruppamento motorizzato viene lanciato all'attacco del Monte Lungo (facente parte del complesso roccioso, quasi carsico, che separa la conca di Mignano da quella di Cassino); dopo aver raggunto la quota loro assegnata e aver perso il 40% degli uomini attaccanti, è costretta a ritirarsi avendo lasciati scoperti i fianchi;
12, per obbedire agli ordini della Conferenza di Mosca (31 ottobre) il Governo rende nota la legge «sulla defascistizzazione dell'amministrazione dello Stato» [pubblicata nella «Gazzetta Ufficiale» il 29.12.1943] che stabilisce in tredici articoli l'epurazione di tutti i gerarchi, degli ex squadristi, delle ex "sciarpe littorio" e degli ex fascisti colpevoli di attentati alla libertà individuale, elenca dieci categorie di gerarchi caduti nella condanna e determina la procedura per la loro rimozione dalla carica o dall'impiego.
Sono considerati gerarchi:
1- segretari e vice segretari del partito;
2- membri del direttorio nazionale;
3- ispettori del partito;
4- consiglieri nazionali;
5- segretari federali;
6- vice-segretari federali;
7- vice-segretari amministrativi (esclusi i funzionari statali e parastatali incaricati del controllo amministrativo delle Federazioni);
8- ispettori federali;
9- presidi delle province;
10- segretari politici e podestà dei centri superiori ai 50 mila abitanti.
[…]
Gli epurati hanno comunque diritto alla pensione.
[Anche questa legge (pur mite rispetto a quelle che verranno) è considerata da molti una "legge di vendetta", tanto più contraria alla vantata democrazia, in quanto non colpisce per reati effettivi, individuati, ma per aver appartenuto in posizioni direttive o onorevoli in un partito, cioè per aver diretto un movimento politico o di pensiero. Essa, secondo gli stessi, avrebbe un solo precedente: l'epurazione compiuta dai sanfedisti e dagli agenti borbonici nel 1799 dopo la disfatta della Repubblica partenopea.] Dei cosiddetti partiti, la DC (Democrazia cristiana), aiutata dal clero, raccoglie forse più gente, ma i comunisti menano una propaganda più omogenea, più solida, avendo anche più contatti degli altri con gruppi del nord e rigorosa unità d'azione con essi.
I comunisti sono i più larghi nell'assorbire ex fascisti pentiti
e ne spiegano anche le ragioni.
[vedi p. 319: Attilio Tamaro, Due anni di storia 1943-1945, Tosi Editore Roma 1949]

I dissensi interni non mancano. Degli stessi gruppi ognuno vive pieno di contrasti:
- i democristiani che scrivono nel «Risveglio» di Bari, sono spesso in disaccordo con quelli de «l'Ordine» di Lecce o della «Giustizia sociale» di Taranto;
- gli "azionisti" de «l'Italia del popolo» di Bari sconfessano o smentiscono quelli della «Libera Voce» di Lecce.
È ovvio quindi che persino un organo amico del C.L.N. come il «Times» scriva che gli uomini preparati e qualificati per condurre l'Italia nel suo futuro democratico devono ancora farsi vedere.
La lotta tra i gruppi, ma specialmente quella contro il re e il Governo, diventa violenta.
Napoli, mentre i soldati italiani muoiono a migliaia sulle invarcabili linee tedesche, qui studenti e polizia, "badogliani" e "sforziani" si scontrano rissosi per le strade.

14, contrariamente alle aspettative di W. Churchill, il conte Carlo Sforza non solo non collabora al rafforzamento del "governo Badoglio", ma esprime con durezza di termini la propria fede repubblicana e la propria impossibilità «morale» di «collaborare con un sovrano denunciato al mondo come supremo colpevole – perché più intelligente di Mussolini – dei disastri italiani».
[Intervista alla «Gazzetta del Mezzogiorno» di Bari 14 dicembre 1943).]
Per ritorsione a tale atteggiamento, il Primo Ministro britannico oppone il suo veto alla designazione del conte Carlo Sforza quale Presidente del Consiglio in luogo di I. Bonomi, designazione caldeggiata viceversa dal Partito socialista e dalle sinistre.]

Lo stesso giorno gli uomini della "n. 1 Special Force" e della Sezione Calderini impostano un organico piano di sostegno militare e finanziario in favore del nascente movimento di Resistenza, al quale dovrà essere fornito il massimo aiuto possibile.
Il Comando supremo emana Direttive per l'organizzazione e la condotta della guerriglia in Italia, un documento – ordine di operazione 333 – (firmato dal capo di SM dell'Esercito, gen. Giovanni Messe, ma materialmente scritto dal capo del Fmcr (Fronte militare clandestino), col. Giuseppe Lanza Cordero di Montezemolo, contenente quelle che dovranno essere le future linee guida per l'organizzazione e l'impiego delle bande partigiane.
Queste direttive vengono inviate al comando bande militari di Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio (esclusa Roma, dove opera il col. Giuseppe Lanza Cordero di Montezemolo):
«In Italia terreno e popolazione poco si prestano alla guerriglia. Tuttavia, in obbedienza all'impegno del governo di condurre a fondo la guerra al tedesco, è nostro dovere di sviluppare con ogni energia tale forma di guerra in tutto il territorio occupato. I partiti antifascisti hanno avuto buone iniziative in tale campo: l'attività dei singoli partiti è però spesso rivolta al conseguimento dei propri scopi politici interni… Soltanto [con] una organizzazione veramente militare delle bande, agli ordini del Comando supremo, sarà possibile dare impulso organico ed unitario alla guerra al tedesco.
Per difficoltà di equipaggiamento non tutti possono conservare l'uniforme regolare; per il personale in abito civile è stato adottato un distintivo costituito da doppio nastro tricolore al bavero della giubba; tale distintivo è stato dal regio governo depositato a Ginevra
».
L'estremo tentativo di riprendere il controllo della Resistenza riesce, parzialmente, nel Lazio e nelle Marche, a prezzo di condannare molti gruppi all'attesismo e la Resistenza a una sterile divisione: proprio ciò che il governo monarchico desidera.


15, «Radio Londra», ore 21:45, informa che il ministro degli esteri britannico A.R. Eden ha dichiarato alla Camera dei Comuni che «Vittorio Emanuele e Badoglio non saranno sempre ai loro posti e che i loro successori dovranno essere scelti spontaneamente e liberamente da tutto il popolo italiano».

16, il I Raggruppamento motorizzato ripete l'attacco raggiugendo la quota assegnata e stavolta respingendo i contrattacchi dei granatieri tedeschi;

17, Napoli, gli organizzatori del congresso dei C.L.N. (ciellinisti) che si sarebbe dovuto tenere il giorno 20 in città, mandano una protesta a F.D. Roosevelt, a Churchill e a Stalin negando che l'adunata possa turbare la sicurezza militare designandola invece come «modesto inizio di rieducazione politica»: il divieto costituisce una Violazione dello spirito della Conferenza di Mosca, un servizio reso al governo di Brindisi e un servizio alla propaganda dell'Asse.
Firmano la protesta:
. B. Croce, per il Partito Liberale,
. A. Omodeo, per il Partito d'Azione,
. Francesco Cerabona, per la Democrazia del Lavoro,
. Lelio Porzio, per il PSIUP (Partito Socialista di Unità Proletaria),
. Eugenio Reale, per il Partito Comunista,
. Angelico Venuti, per la Democrazia cristiana,
. Gennaro Fermariello, per l'Associazione Combattenti,
. Rosalbino Santoro, per l'Associazione Mutilati.
[Probabilmente nessuno dei tre grandi capi di stato ha mai letto questa lettera, archiviata prima di giungere a loro…]

Conforme alla motivazione del divieto, tuttavia, le autorità avvertono che se proprio si intende fare il congresso che questo avvenga in una città lontana dal fronte e che vi partecipino non più di 90 persone.
Si decide quindi di tenerlo a Bari in gennaio.
I capi del movimento "ciellinista", accusando il governo badogliano di aver promosso il decreto proibitorio, si scagliano con particolare furia contro il nuovo capo dell'Ufficio Stampa, Filippo Naldi, accusandolo di fascismo presso gli alleati a tal punto da richiamare l'intervento degli inglesi che gli fanno perdere la carica.

20, il col. Munro, capo dell'ufficio stampa del "Psychological Warfare Branch", ritiene opportuno inviare una circolare ai direttori responsbaili dei vari giornali per insegnare loro che cosa sia la libertà in una società civile e come si debba pensare prima alla dignità che alla libertà stessa.
La circolare, molto severa e umiliante, pone molti limiti, non alle opinioni, ma al tono e alla materia delle polemiche vietando però di offendere i generali italiani e avvertendo che il momento in cui si potrà dare atto ai principii della libera azione politica, con riguardo ai problemi istituzionali, verrà indicato dal Comando in Capo degli alleati. La "frustata" serve a poco perché lo stesso col. Munro viene presto sostituito dall'americano Picard il quale è solito dire che «la verità è a sinistra» togliendo così la briglia alla stampa e favorendo anzi, con una politica sorniona, l'azione antimonarchica.

21, il I Raggruppamento motorizzato viene ritirato dal fronte e mandato a riposo.


Napoli, B. Croce [77enne abruzzese] s'incontra con E. De Nicola [66enne napoletano], sinceramente monarchico e convinto della necessità di trovare una soluzione che non sia pericolosa alla monarchia, possa esser quindi accolta dal re e non respinta dai suoi avversarti. Egli ha pensato a una luogotenenza: il re si ritirerà nominando il principe ereditario luogotenente del Regno d'Italia. B. Croce si accosta all'idea, ma dichiara inaccettabile la proposta di affidarla al principe, trovando in ciò solidale Carlo Sforza.

Nell'inverno 1943-1944 si deve assistere all'immensa corruzione che fiorisce e prospera attorno ai campi e alle caserme degli alleati (più degli americani che degli inglesi). Si formano perfino società per sfruttare questa corruzione che ha subito il suo culmine a Napoli dove «i filibustieri americani e inglesi trovano molti scolari, ma anche non rari maestri».
La borsa nera diventa indispensabile, prospera senza controllo e determina i prezzi con rigorosa unità in tutto il territorio.
Il Governo, pur intendendo superare le insuperabili difficoltà, cerca di mantenersi vivo operando mediante decreti legislativi che, per via di certe leggi fasciste del 1926 e del 1939, tuttora in vigore, e a causa dello stato di guerra, non hanno bisogno di ratifica parlamentare.
Il neonominato Ministro delle Informazioni, il socialista Pazzi, dà una prolissa presuntuosa dichiarazione ai gioranli che fa scattare le proteste dei gruppi politici. Il Ministero viene soppresso una settimana dopo averlo fondato dallo stesso mar.llo P. Badoglio e il suo ministro mandato a casa.

Gli anglo-americani bombardano ormai da più di un anno, e nessuno ricostruisce più.
Le cifre della rovina…

Città

Case colpite Alloggi distrutti o danneggiati Persone sfollate Persone che vivono in case danneggiate
Torino
*10.000
94.000
300.000
-
Milano
-
-
300.000
80.000
Genova
-
30.000
200.000
-
* su 23.000;
A Padova, a Bologna e a Firenze sono stati colpiti maggiormente i quartieri vicini agli obbiettivi militari, Roma ha avuto pochi danni.
[Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, G. Laterza & Figli, Bari 1980.]

 

SICILIA

1943
Dicembre
Il movimento separatista è diviso in due correnti:
- repubblicana, guidata da Andrea Finocchiaro Aprile, fautrice di completo separatismo;
- monarchica, guidata da Lucio Tasca, favorevole all'unione personale con l'Italia riservando all'isola uno status di "dominion" sul tipo inglese.
[vedi Cosa Nostra]

Intanto l'attività del gen. G. Castellano [Aldo?] è seguita costantemente dall'uomo dell'OSS (Office of Strategic Services) in in Sicilia, Vincent J. Scamporino.
Questi informa i suoi referenti in Nord Africa – il col. Edward Glavin – e Washington – Witney Shepardson ed Earl Brennan – che «al momento Castellano appare meno ansioso in merito alla questione separatista. Di recente avrebbe affermato che, nel collaborare con i britiannici, gli uomini chiave della mafia sanno quel che fanno, e che egli li convincerà a schierarsi dalla parte della monarchia».
Quindi l'agente Usa commenta con perfida ironia:
«In assenza di una spinta verso una linea politica a cui ancorarsi, Castellano (e altri come lui) riusciranno a far emergere tutta la loro inettitudine quando entreranno in quei gruppi che servono determinati interessi. Il generale ha buone relazioni con la mafia. Per generazioni la sua famiglia ha fatto parte dell'aristocrazia siciliana».
Vincent J. Scamporino vuole capire cosa stia combinando con la mafia e con gli inglesi.
Egli ha lunghi e frequenti colloqui confidenziali con personaggi molto vicini sia ai britannici che al Mis (Movimento indipendentista siciliano). Con due in particolare:
. Niccolò Vulpitta, un socialista cha ha sposato la causa del Mis;
. Giuseppina Niosi, docente di geografia all'Università di Palermo, intellettuale molto ben inserito in tutti gli ambienti politico-economici e dell'alta società dell'isola.
[La "professorina" – come risulta da diversi documenti dell'OSS – è un vero agente dell'intelligence americana "infiltrato" nei salotti indipendentisti e ha anche un nome in in codice [la Pipistrella] (porta sempre occhiali scuri perché soffre di fotofobia).]
30, Vincent J. Scamporino incontra Niccolò Vulpitta e Giuseppina Niosi [la Pipistrella].

 




Partito comunista italiano
(Pci)

1943
Dicembre
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1943
Dicembre

«segue da Novembre 1943»

Alla fine dell'anno, G. Zimmer assume temporaneamente la guida del comando SiPo (Sicherheitspolizei - Polizia di sicurezza) e SD di Genova, dove trova il tempo di impegnarsi nella messa in atto del programma di rastrellamento e deportazione degli ebrei.



«segue Gennaio 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1943
Dicembre

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1943
Dicembre
23
-28, Europa: campagna d'Italia.
I canadesi, inquadrati nel'VIII Armata britannica comandata dal mar.llo B.L. Montgomery, si distiguono nella durissima battaglia di Ortona dove combattono casa per casa contro i paracadutisti tedeschi. Impossessatisi della città, i britannici stabilizzano le linee poco oltre la città.
Qui i canadesi perdono 1.373 uomini.
I combattimenti si riaccenderanno violenti dal 1° al 10 maggio 1944.
[Su un totale di 100.000 soldati che combattono in Italia, circa 6.000 restano sul campo.]

Il gen. McNaughton, comandante supremo delle forze armate canadesi oltremare, si è sempre scontrato con il comando superiore britannico e, in particolare, con il mar.llo B.L. Montgomery.
Ora che ha perso la sua battaglia (1943) è richiamato in patria.
[Più tardi assumerà la carica di ministro della Difesa.]


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1943
Dicembre

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1943
Dicembre

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1943
Dicembre

-

NOVA SCOTIA
-
-

1943
Dicembre

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1943
Dicembre

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1943
Dicembre

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1943
Dicembre

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1943
Dicembre

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1943
Dicembre

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1943
Dicembre

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1943
Dicembre

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1943
Dicembre
14
, Missione Alsos, un piccolo reparto di tredici militari e sei ricercatori si trova riunito ad Algeri; i loro veicoli hanno ben in evidenza le due lettere W.D. (War Department) il che significa che essi dipendono esclusivamente dal Ministero della Guerra;
frutto di una iniziativa congiunta di:
- Groves, responsabile militare del "Progetto Manhattan",
- servizi militari d'informazione,
- OSS (Office of Strategic Services),
- servizi informativi della Marina,
- Ufficio per la Ricerca e lo Sviluppo Scientifico,
la minuscola missione benedetta dal gen. Marshall, capo di S.M., e dal Segretario della Guerra riveste un'importanza estrema. Essa sola, così si pensa, può far cessare l'inquietante incertezza in cui si trovano gli Alleati a proposito della bomba atomica tedesca.
«segue marzo 1944»

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1943
Dicembre

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1943
Dicembre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1943
Dicembre

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1943
Dicembre

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1943
Dicembre

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1943
Dicembre

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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
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1943
Dicembre

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
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1943
Dicembre

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1943
Dicembre

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1943
Dicembre

-


a




1943
Dicembre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1943
Dicembre

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1943
Dicembre

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1943
Dicembre

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1943
Dicembre

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1943
Dicembre
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1943
Dicembre

-



1943
Dicembre
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1943
Dicembre

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1943
Dicembre
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1943
Dicembre

ritorna ora il regime liberale;

1943
Dicembre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1943
Dicembre

-



1943
Dicembre
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1943
Dicembre

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1943
Dicembre

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1943
Dicembre

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1943
Dicembre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
[deposto prima della scadenza del mandato]
1943
Dicembre

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;
tutto ciò ha contribuito al fallimento dell'esperienza populista;



1943
Dicembre

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1943
Dicembre

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1943
Dicembre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1943
Dicembre

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1943
Dicembre

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1943
Dicembre

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1943
Dicembre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1943
Dicembre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1943
Dicembre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1943
Dicembre

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1943
Dicembre

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1943
Dicembre

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1943
Dicembre

- Presidente della repubblica
[dittatore]

gen. P.P. Ramírez
(1943 giu - feb 1944)
[nazionalista]
1943
Dicembre

Buenos Aires,

 



Patagonia
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1943
Dicembre

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1943
Dicembre
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1943
Dicembre

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1943
Dicembre

-

a


1943
Dicembre
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1943
Dicembre

la conferenza interalleata del Cairo decide di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;

a


1943
Dicembre
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1942
Dicembre
-

a




1943
Dicembre
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1942
Dicembre
II Guerra Mondiale (1941-45): da alcuni mesi gli Stati Uniti sono passati al contrattacco infliggendo gravi perdite ai giapponesi;

a





1943
Dicembre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1943
Dicembre
Algeria
-
-
1943
Dicembre

mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera, F. 'Abbas fonda l'Unione democratica del manifesto algerino;

1943
Dicembre
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;
H. Bourghiba, rientrato clandestinamente in patria dopo la liberazione dal carcere di Marsiglia, assume la direzione del Neo-Destur, divenendone segretario generale e poi presidente;
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1943
Dicembre
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Nahhas Pascià
(1942 feb - ott 1944)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1943
Dicembre

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1943
Dicembre

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1943
Dicembre

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1943
Dicembre

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1943
Dicembre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1943
Dicembre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1943
Dicembre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1943
Dicembre

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1943
Dicembre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1943
Dicembre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1943
Dicembre

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1943
Dicembre
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1943
Dicembre

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1943
Dicembre

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1943
Dicembre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1943
Dicembre

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1943
Dicembre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1943
Dicembre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1943
Dicembre

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1943
Dicembre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1943
Dicembre

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1942
Dicembre

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1943
Dicembre

-
Ruanda: capitale Nyanza. Il mwami=re Mutara III [Charles, Léon, Pierre Rudahigwa], re dei vatussi, lascia il paganesimo per convertirsi al cattolicesimo.
[Più tardi si recherà a Roma in visita a Pio XII].







1943
Dicembre
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1943
Dicembre

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1943
Dicembre

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1943
Dicembre
SOMALIA
1943
Dicembre

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista.

Partendo dal principio che «un indigeno deve sapere quel tanto che basta a tener in mano un fucile o una zappa» l'Italia ha incoraggiato al massimo l'analfabetismo: 99,40%.
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1943
Dicembre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1943
Dicembre

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1943
Dicembre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1943
Dicembre

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
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-
1943
Dicembre

-

1943
Dicembre
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Rhodesia
1943
Dicembre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1943
Dicembre

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1943
Dicembre

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1943
Dicembre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1943
Dicembre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1943
Dicembre
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1943
Dicembre

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1943
Dicembre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1943
Dicembre

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1943
Dicembre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1943
Dicembre

Bloemfontein, tra il movimento anti CAD (Coloured Affairs Department) e la Convenzione Panafricana, ha luogo la Conferenza preliminare di Unità che adotta un programma articolato in dieci punti.




1943
Dicembre
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1943
Dicembre

-


1943
Dicembre
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1943
Dicembre

[da novembre 1941 il commissario gollista per il Levante, gen. G. Catroux, ha proclamato l'indipendenza del paese, rinviandone però l'attuazione alla fine delle ostilità.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1943
nel corso dell'anno i leader libanesi concludono un "patto nazionale" inteso a regolare la rappresentanza politica delle diverse comunità;

Dicembre
22
, la "Francia libera" dichiara la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano;
proclamazione dell'indipendenza dei due paesi;

1943
Dicembre

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.]

 

1943
Dicembre
22
, la "Francia libera" dichiara la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano;
proclamazione dell'indipendenza dei due paesi;


1943
Dicembre
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1943
Dicembre

-



1943
Dicembre
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1943
Dicembre


Kurdistan (iracheno)
1943
Dicembre

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1943
Dicembre
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1943
Dicembre

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;

Teheran, Stalin, F.D. Roosevelt e W. Churchill, dopo essersi incontrati per la prima volta, promulgano una dichiarazione nella quale esprimono il loro desiderio di mantenere «indipendenza, sovranità e integrità territoriale» dell'Iran.
La presena statunitense in Iran aumenterà progressivamete nel cosro della guerra.
[Nel 1945 saranno 30.000 i soldati americani presenti nel paese, anche se si tratterà di non combattenti utilizzati per la consegna di rifornimenti alla Russia e per la gestione della ferrovia transiberiana, operanti come parte dell'esercito britannico, responsabile della legge e dell'ordine.]




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Giornali e giornalisti
1943 - DICEMBRE


[Torino]

direttore:
. Concetto Pettinato.

«La Repubblica Fascista»

1943 set - apr 1945,
direttore:
. Carlo Borsani.

«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]

direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale dei GUF.


[Torino]

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. Ather Capelli.


[Genova]

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1943 set - apr 1945,
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. Ermanno Amicucci.

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«L'Arena»
[Verona]

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[Firenze]

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«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]

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. Guido Giglioli.

«La Rassegna Nazionale»

«segue da 1922»
1943, cessa le pubblicazioni.

«Il selvaggio»

«segue da 1942»
1943, cessa le pubblicazioni.


[Roma]

direttore:
. I. Pietra,
. Bruno Spampanato.

[Roma]

direttore:
. R. Manzini (1927-59).

[Roma]

direttore:
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[Edizione romana]

direttore:
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«La Voce Repubblicana»
[clandestino]

nell'ottobre 1943 ha ripreso clandestinamente le pubblicazioni;
direttore:
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«Il Popolo»
(clandestino)

1943-44, appare con alcuni numeri clandestini;
direttore:
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[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Napoli]

Napoli, inizia le pubblicazioni questa rivista del Pci con periodicità mensile;


(clandestino)

direttore:
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[organo clandestino del Psiup]

. E. Colorni (1943 lug-1944);


 

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