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Il Viandante |
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ANNO 1879 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Leone XIII (1878-1903) Durante il suo governo le autorità papali preferiscono inviare
nei paesi con cui non hanno relazioni diplomatiche dei "delegati
apostolici" piuttosto che delle spie. Internazionale "antiautoritaria"
«segue da 1878»
Antisemitismo È stata la Rivoluzione francese a porre fine ad un "antisemitismo
antico". Zentrumpartei «segue
da 1870» In questo periodo in Europa viene conosciuto il sanscrito
e l'aggettivo "ariano" si diffonde nelle lingue europee; «duplice alleanza» 1879, 7 ottobre, Germania e Austria-Ungheria stipulano un trattato
di aiuto reciproco in caso di attacco russo e di neutralità in caso
di guerra tra uno dei due firmatari e una quarta potenza; |
– Adler, Friedrich Wolfgang (Vienna
1879-Zurigo 1960) politico austriaco;
Torna su in segno di protesta contro la I guerra mondiale, uccise il conte Stürgkh. Condannato a morte, gli fu commutata la pena in ergastolo. Dal 1923 al 1939, fu segretario dell'Internazionale operaia socialista, risultante dalla fusione dell'Unione dei partiti socialisti per l'azione internazionale (anche Unione internazionale socialista) con la Seconda Internazionale. – Ambrosio, Vittorio (Torino, 28 luglio 1879 – Alassio (SV), 19 novembre 1958) militare italiano, generale. – Barone, Domenico (Napoli 29 gennaio 1879 - Roma 4 gennaio 1929) magistrato italiano. – Beaverbrook, William Maxwell Aitken lord (Maple, Ontario 1879-Mickleham, Surrey 1964) editore e politico britannico di origine canadese; 1917, creato barone, acquista il «Daily Express»; 1918, a capo del ministero dell'informazione, acquista il «Sunday Express»; 1923, acquista l' «Evening Standard»; 1940-45, fa parte del gabinetto di guerra, prima come ministro della produzione aeronautica, poi degli approvVIgionamenti, della produzione bellica e come lord del sigillo privato. – Bevione, Giuseppe (Torino 27 dicembre 1879 – Firenze 31 luglio 1976) politico italiano. – Bombacci, Nicola (Civitella di Romagna, Forlì 1879-Dongo, Como 1945) politico italiano, maestro elementare; 1921, uno dei leader della scissione di Livorno, con Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci, aderisce al Partito comunista italiano, da cui viene espulso la prima volta nel 1924 e definitivamente nel 1927; 1936-43, passato alla destra, dirige la rivista «La Verità»; 1945, Genova 15 marzo, personaggio di rilievo della Repubblica Sociale Italiana e ispiratore della Carta di Verona, parla in pubblico per l'ultima volta in piazza De Ferrari; Dongo 28 aprile, catturato con B. Mussolini viene giustiziato. – Bronštein, Lejba [Leone] o L.D. Trockij detto anche Però (La penna) (Janovka, Ucraina 1879-Coyoacán, Città di Messico 1940) politico sovietico. – Byrnes, James Francis (Charleston, Carolina del sud 2 maggio 1879-?) politico statunitense; 1910, entra nel Congresso come deputato democratico; 1930, eletto senatore, diventa uno dei più stretti collaboratori di Roosevelt; 1943-45, durante la II guerra mondiale riveste la carica di direttore dell'ufficio di mobilitazioni industriali e di riconversione; 1945-47, segretario di Stato durante la presidenza di Truman; 1951-55, governatore della Carolina del Sud. – De Stefani, Alberto (Verona 6 ottobre 1879 – Roma 22 gennaio 1969, Roma) economista e politico italiano. – Dzugašvili, Iosif Visarionovic [Stalin] (Gori, Georgia 1879-Mosca 1953) politico sovietico. – Frusci, Luigi (Venosa (Potenza) 16.1.1879-?) militare italiano. – Gallenga Stuart, Romeo (Roma 27 febbraio 1879 – Roma 11 gennaio 1938) politico italiano. – Gazzera, Pietro (Bene Vagienna, Cuneo 11 dicembre 1879 – Ciriè, Torino 30 giugno 1953) militare e politico italiano. – Geloso, Carlo (Palermo 20 agosto 1879 – Roma 25 luglio 1957) militare italiano. – Giral Pereira, José (Santiago di Cuba 1879-Città di Messico 1962) politico spagnolo; 1923-30, docente universitario di chimica, è tra gli oppositori della dittatura del generale M. Primo de Rivera; 1926, è uno dei fondatori con M. Azaña del partito di "Azione repubblicana"; 1931, ministro della marina; 1936, 19 luglio, è presidente del consiglio nei giorni dell'insurrezione militare; settembre, viene sostituito da F. Largo Caballero; 1937-39, ricopre la carica di ministro degli esteri nel gabinetto Negrin; 1939, si rifugia all'estero dopo la Vittoria dei franchisti; 1945-47, presiede il governo repubblicano spagnolo in esilio. – Giraud, Henri-Honoré (Parigi 1879-Digione 1949) militare francese; 1914-18, partecipa alla prima guerra mondiale; 1922-26, si distingue nella campagna coloniale in Marocco; 1939, comandante d'armata; 1940, maggio-giugno, viene fatto prigioniero dai tedeschi; 1942, aprile, riesce ad evadere e raggiunge Algeri alla fine dell'anno dove diventa l'esponente dei settori più conservatori della resistenza francese; gli alleati gli affidano per un breve periodo il governo dell'Africa francese, dopo l'assassinio di F. Darlan nel tentativo di contrapporlo a Ch. De Gaulle; 1943, 3 giugno, copresidente con Ch. De Gaulle del "Comitato francese di liberazione nazionale" è da questi un po' alla volta estromesso dalle funzioni direttive prima che il Comitato si proclami governo provvisorio della Francia (novembre); 1944-48, abbandonata l'attività politica, è vicepresidente del consiglio superiore di guerra. – Giuliano, Balbino (Fossano, Cuneo 4 gennaio 1879 – Roma 13 giugno 1958) politico italiano. – Giulietti, Giuseppe (Rimini 1879-Roma 1953) sindacalista italiano; 1909, comandante della marina, riorganizza la "Federazione nazionale dei lavoratori del mare", di cui ricopre la carica di segretario; 1919, eletto deputato del Partito socialista riformista, dà vita alla Cooperativa Garibaldi, la maggiore associazione cooperativa dei marittimi; 1919-21, è al centro di vivaci polemiche per l'appoggio fornito all'impresa dannunziana di Fiume; 1922, oppositore del fascismo, cerca di garantire la sopravvive nza della Federazione dei lavoratori del mare attraverso un compromesso con B. Mussolini; 1926, viene arrestato e poi confinato; 1945, torna alla guida del movimento sindacale dei marittimi; 1948, deputato alla prima legislatura nelle liste del Partito repubblicano. – Jouhaux, Léon (Parigi 1879-1954) sindacalista francese, militante anarchico e poi sindacalista rivoluzionario in gioventù 1909, entrato nella CGT (Confédération générale du travail) e delegato al congresso di Amiens, viene nominato segretario dell'organizzazione 1914, accetta la politica di unione nazionale a sostegno dello sforzo bellico ed è da questo momento uno dei principali rappresentanti del sindacalismo riformista francese; 1917, risoluto avversario della rivoluzione bolscevica e dei sindacati della CGTU (Confédération générale du travail unitaire) orientati dal Partito comunista, è delegato francese al "Bureau international du travail" e consigliere generale della Banca di Francia; 1934, è favorevole ad un riavvicina mento tra CGT e CGTU 1936, marzo, al congresso di Tolosa resta segretario generale della CGT unificata 1943, viene deportato dai tedeschi a Buchenwald durante la II guerra mondiale 1947, è tra i promotori della scissione della CGT e in seguito leader del sindacato "Force ouvrière" 1949, delegato all'ONU e vicepresidente della Confederazione internazionale dei sindacati liberi, 1951, ottiene il premio Nobel per la pace. – Lammers, H.H. (Lublintz, Slesia superiore, 1879 - Düsseldorf 1962) capo della Cancelleria del Reich (1933-1943). – Kondylis, Georgios (Trikkala, Tessaglia 1879-Atene 1936) militare e politico greco 1914-18, comandante di reggimento durante la prima guerra mondiale, si schiera dalla parte del governo repubblicano di E. Venizelos 1920, dopo il ritorno in Grecia di re Costantino I si ritira ad Istanbul da dove collabora all'organizzazione del pronunciamento venizelista del 1922 che impone l'abdicazione di Costantino I in favore del figlio Giorgio II 1924, ministro della guerra 1924-25, ministro degli interni del primo governo repubblicano 1925, dopo l'allontanamento anche di Giorgio II, viene a sua volta esiliato in seguito al colpo di stato del generale Th. Pankalos 1926, agosto, riesce a rovesciare la dittatura di Pankalos e, a capo del "Partito nazionale repubblicano", forma, fino alle elezioni di novembre, un proprio ministero; fino al 1930 si ritira dalla vita politica; 1932-35, ministro della guerra nel gabinetto di P. Tsaldaris 1935, staccatosi dalle primitive convinzioni repubblicane e venizeliste, organizza un colpo di stato monarchico che porta alla restaurazione di Giorgio II. – Luther, Hans (1879-1960) politico tedesco, indpendente; 1925 15 gennaio - 5 dicembre, cancelliere del Reich; 1926 20 gennaio - 12 maggio, cancelliere del Reich. – Marinelli, Giovanni (Adria, Rovigo 18 ottobre 1879 – Verona, 11 gennaio 1944) politico italiano. – Miglioli, Guido (Pozzaglio, Cremona 1879-Milano 1954) sindacalista e politico italiano; dopo gli studi universitari di legge a Parma e una breve esperienza nella professione forense, si dedicò all'organizzazione sindacale dei salariati e dei braccianti della "bassa lombarda", iniziato in questo dal messaggio del democratico cristiano R. Murri in alternativa a quello socialista; 1905, fonda «L'Azione» e cerca attraverso la formazione di "leghe di lavoro", facendo leva sul sentimento religioso delle popolazioni rurali, di rivaleggiare con le leghe socialiste; 1913, eletto deputato, si schiera contro la politica colonialista del governo e poi contro l'intervento nella prima guerra mondiale firmando il manifesto di Zimmerwald insieme a G.E. Modigliani e C. Lazzari; 1918, entra nel Partito popolare italiano di L. Sturzo dove rappresenta l'ala sinistra; le sue "leghe bianche", come le "leghe rosse", subiscono l'attacco dello squadrismo agrario cremonese e di fronte all'offensiva fascista egli cerca l'unità fra popolari e socialisti; 1924, 12 dicembre, in un'intervista all' «Unità» sostiene l'unione sindacale di tutti i lavoratori fino ad ipotizzare un unico partito del lavoro; 1926, costretto a recarsi in esilio, continua la sua azione contro il fascismo ed è ripetutamente in URSS dove collabora al centro studi dell'Internazionale contadina; 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale è a Parigi; 1941, febbraio, dalla Gestapo è arrestato e consegnato alle autorità italiane che lo inviano al confino; 1945, alla fine della guerra, tornato in libertà, continua a inseguire il suo progetto di egemonia contadina: egualmente sgradito alla DC e al PCI, nelle cui liste si presenta come "indipendente" senza però essere voluto; 1954, muore poverissimo e quasi dimenticato. – Morelli, Giuseppe (San Miniato, Pisa 22 maggio 1879 – Busto Arsizio, Varese 16 novembre 1944) politico italiano. – Mutschmann, Martin (Hirschberg sul Saale, Principato di Reuss-Gera 9 marzo 1879 – Mosca 14 febbraio 1947) Gauleiter della Sassonia e di Dresda. – Nasi, Guglielmo (Civitavecchia 21.2.1879-?) militare italiano. – Papen, Franz von (Werl, Vestfalia 1879-Obersasbach, Baden-Baden 1969) politico tedesco. – Pearse, Patrick Henry (Dublino 10 novembre 1879 – Kilmainham Gaol, Dublino 3 maggio 1916) politico repubblicano irlandese. – Petljura, Simon Vasil'evic (Poltava 1879-Parigi 1926) politico ucraino, di famiglia cosacca; 1905, è tra i fondatori del Partito socialdemocratico ucraino e ne diviene uno dei maggiori esponenti, sostenendo una linea autonomista; 1905-09, pubblica il giornale «Slovo»; 1912-14, pubblica il giornale «Ukrainskaya zizn»; 1914-16, ufficiale durante la prima guerra mondiale; 1917, marzo, dopo la rivoluzione russa entra nel primo governo ucraino indipendente come ministro della guerra; 1918, novembre, cessata l'occupazione tedesca, fa parte del direttorio che governa il paese assumendo la carica di ataman (comandante in capo dell'esercito); 1919, entra in contrasto sia con i bolscevichi sia con le truppe "bianche" di A.I. Denikin, perché gli uni e le altre non intendono riconoscere l'indipendenza dell'Ucraina; 1920, si allea con la Polonia di J. Pilsudski assieme al quale conduce la lotta contro i bolscevichi; 1921, costretto alla fine della guerra russo-polacca a rifugiarsi prima a Varsavia e poi a Parigi; 1926, a Parigi è assassinato da S. Schwarzbard, un ebreo russo che intende così vendicare i progrom subiti dagli ebrei ucraini nel corso del 1918. – Savorgnàn, Franco Rodolfo (Trieste 1879 - Roma 1963) statistico italiano, si è occupato soprattutto di demografia e di sociologia; 1911-14, consigliere municipale e membro della dieta di Trieste; 1914, allo scoppio della guerra si rifugia in Italia, ove è tra gli organizzatori del Comitato dei fuoriusciti, cosa che gli vale una condanna per alto tradimento da parte dell'Austria; 1915, professore di statistica all'univ. di Cagliari; [poi di Messina, Modena, Pisa] La guerra e la popolazione (1918) Demografia di guerra (1921) Studi critici di sociologia (1925-27 1928, professore di statistica all'univ. di Roma; presidente dell'Istituto centrale di statistica e del Consiglio superiore di statistica; Corso di demografia (1929-36) 1938, è tra i firmatari del Manifesto della Razza; Studi di microstatistica (1940) Fecondità dell'aristocrazia (1942) La scelta matrimoniale e la fusione di elementi etnici eterogenei (1949) Bertillon e Gumplowicz: considerazioni sociologiche sulla diminuzione delle nascite in Francia (1954). – Sipari, Erminio (Alvito, Caserta 1° dicembre 1879 – Roma 28 gennaio 1968) politico italiano. – Stack, Augustine Mary Moore [Austin] (Ballymullen, Tralee, contea di Kerry 7 dicembre 1879 – Dublino 27 aprile 1929) politico repubblicano irlandese. – Stambolijski, Aleksander (Slavovica 1879-1923) politico bulgaro; 1908, viene eletto all'assemblea nazionale come leader dell'Unione agraria bulgara, e nella difesa degli interessi delle masse contadine si scontra con la monarchia, giungendo all'aperta rottura allo scoppio della prima guerra mondiale; 1914, alla volontà dello zar Ferdinando di intervenire a fianco della Germania, egli contrappone una politica d'intesa fra i popoli slavi e quindi filorussa; è imprigionato e condannato all'ergastolo; 1918, liberato dopo la sconfitta della Bulgaria, riesce ad imporre l'abdicazione di Ferdinando; 1919, ottobre, divenuto primo ministro, firma con le potenze dell'Intesa il trattato di pace di Neuilly, nonostante le amputazioni territoriali imposte dalla Bulgaria, e lavora alla creazione di una democrazia contadina mediante la redistribuzione della terra, l'aiuto alle cooperative rurali, la semplificazione del sistema giudiziario; in politica estera sostiene l'unità degli slavi, proponendo una Federazione slava del sud con la Iugoslavia e cerca di organizzare, d'intesa con gli altri partiti contadini dell'Europa centrale, una "Internazionale verde" in contrapposizione al comunismo e al conservatorismo; la sua "dittatura contadina" ha però un limite nell'accentuato carattere antiurbano e antindustriale che gli aliena l'appoggio attivo del movimento operaio, mentre cresce l'ostilità delle oligarchie nazionalistiche; 1923, giugno, rovesciato da un colpo di stato militare, viene poi fucilato. – Teleki, Pal (Budapest 1879-1941, suicidio) politico ungherese. – Wirth, Joseph (1879-1956) politico tedesco del Centro Cattolico; 1921, 10 maggio - 22 ottobre, e dal 26 ottobre al 14 novembre 1922, cancelliere del Reich. – Zapata, Emiliano (Anenecuilco, Morelos 1879-Chinameca, Morelos 1919) politico messicano, allevatore meticcio, esponente delle oppresse masse indie, guidò le rivolte dei braccianti senza terre del sud, unendosi al vasto movimento insurrezionale promosso da F.I. Madero contro la dittatura di J.P. Diaz; vedi "rivoluzione messicana"(1910-28). |
«segue da 1859» «La Rassegna Nazionale» 1879, 1° luglio, a Firenze inizia le pubblicazioni questa rivista
di orientamento cattolico-liberale, favorevole alla partecipazione dei
cattolici alla vita sociale e politica dello stato italiano e alla conciliazione
tra stato e chiesa; cerca di promuovere un accordo tra fede e scienza
e in campo economico si richiama al liberalismo classico con una forte
accentuazione antisocialista;
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