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ANNO 1874

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Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio IX
(1846-78)

- segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli;

Upu
(Unione Postale universale)

1874, trattato di Berna, viene creata questa unione;
«segue 1947» 

"Prima internazionale Comunista"

«segue da 1873»
1874

Dal 1872 il Consiglio generale (in cui prevalgono i seguaci di K.H. Marx che è accusato da M.A. Bakunin di «dittatura») si è trasferito a New York.
«segue 1875»

Internazionale "antiautoritaria"
(1872-77)

«segue da 1873»
1874

Gennaio
un manifesto pubblicato in questo mese informa che «l'organismo pubblico dell'Internazionale si è a poco a poco trasformato in organamento segreto e che all'attività aperta, proponentesi la propaganda e l'unione delle forze operaie, è succeduta la cospirazione, che precede e provoca l'azione».
Agosto
9
, appena sciolte le sezioni dell'Internazionale, parecchi internazionalisti italiani si rifugiano a Lugano (Svizzera).
Arrivano anche:
. Severino Mazzotti con la moglie Marietta Focaccia.
. Tito Zanardelli,
. L. Nabruzzi,
. Giuseppe Nabruzzi,
. Francesco e Luigia Pezzi (qui rifugiatisi dopo il congresso di Pontassieve).
. ecc.
«segue 1875»






1874
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-

1874
La fase della lotta di classe, che termina con la vittoria della borghesia capitalista mercantile, ebbe inizio, praticamente, con la partenza da Ginevra delle truppe francesi di occupazione nel 1814 (liberazione di Ginevra per opera dell'esercito confederato) e termina ora con la accettazione da parte del popolo e della maggioranza degli Stati membri della seconda costituzione federale.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1874
Impero d'Austria
 
Francesco Giuseppe I
Albero genealogico
(Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
1867-1916, re d'Ungheria;

 
Ministro degli Affari Esteri
-
-
Ministro delle Finanze
-
-

1874
-

AUSTRIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
UNGHERIA
Cancelliere
-
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
 
***

- "Vecchi cechi": F.L. Rieger, leader dell'autonomismo boemo contro il centralismo di Vienna  e capo del partito, nel 1863 si è dimesso da deputato al parlamento di Vienna e alla dieta di Boemia per guidare il boicottaggio dei lavori parlamentari;
decisamente contrario al "compromesso" austro-ungherese dell'anno precedente pubblica una "dichiarazione" nella quale sostiene l' "individualità storica" della Boemia e il suo diritto all'indipendenza;
- "Giovani cechi": costituitosi nel 1863, questo movimento non contesta la struttura generale della monarchia austro-ungarica ma avanza determinate richieste;



1874
Deutsches Reich
Guglielmo I
Albero genealogico

(Berlino 1797-1888)
secondogenito di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1861-88, re di Prussia;
1871-88, imperatore di Germania;

 
Presidente
del Bundesrat

(consiglio federale)
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Presidente
del Reichstag
 
 
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
O. von Bismarck
(1871 21 mar - 20 mar 1890)
Guerra
gen. Emil von Albedyll
(1872 - 1888)
   
   
   
   

1874
-

Kulturkampf
lotta per la Civiltà
1871-79



1874, in Prussia sono imposti il giuramento statale agli amministratori di vescovadi e la celebrazione delle nozze dinanzi a funzionario statale, cioè il matrimonio civile; viene nel contempo soppressa la legazione prussiana presso la Santa Sede, anche per le proteste di Pio IX;
O. von Bismarck tenta di estendere la Kulturkampf sul piano internazionale, valorizzando le solidarietà anticattoliche e antipapali presenti nell'opinione pubblica di Francia, Belgio, Inghilterra, e soprattutto sfruttando gli attacchi all'oscuramento cattolico da parte di congressi massonici, partecipe lo stesso G. Garibaldi;
gerarchia e fedeli rispondono con la resistenza passiva, non piegata da processi, dalle condanne a multe e carcere, dalle destituzioni;
tra gli altri sono destituiti e arrestati l'arcivescovo di Gnesen e Posen, cardinale M.H. von Ledóchowski, e quello di Paderborn, K. Martin;
i parroci che accettano le leggi (Staatspfarrer) sono pochi e rimangono isolati, ma la tensione generale inasprisce.



 
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Regni
Regno di Baviera

Ludwig II (Monaco 1845-Starnberger See 1886)
figlio del re Massimiliano II Joseph e della p.ssa Marie di Prussia;
1864-86, re di Baviera;
1874
-

 
Regno di Sassonia

Albert I (Dresden 1828 - Castello di Sibyllenort 1902)
figlio di Johann I e di Amalie di Baviera;
1873-1902, re di Sassonia;
1874
-

Albero genealogico
 
Regno di Württemberg

Karl (Stuttgart 1823 - Stuttgart 1891)
figlio del re Wilhelm I e della grand.ssa Olga di Russia;
1864-91, re di Württemberg;
1874
-

Albero genealogico
 
Granducati
Granducato di
 
 
Granducato di
 
 
 
   
 
Ducati
Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1874
-

Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen

Georg II (Meiningen 1826 - Wildungen 1914)
figlio del duca Bernhard II e della p.ssa Marie di Hesse-Kassel;
1866-1914, duca di Sassonia-Meiningen;
1874
-

Albero genealogico
 
 
   
 
Principati
 
 


1874
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
- dal 1864 il governo russo ha abolito il polacco come lingua ufficiale, soppresso ogni forma di governo locale e promulgata una riforma agraria molto più radicale di quella russa del 1861, per danneggiare la turbolenta nobiltà;
anche la chiesa cattolica viene perseguitata;
 
1874
-




1874
[Da marzo 1849, la nuova costituzione riconosce il regno di Croazia indipendente dall'Ungheria, una disposizione tuttavia di valore meramente simbolico.
Dal 1852 è in atto il "sistema Bach".]
1874
Zagabria, il vescovo di Djakovo Josip Jurai Strossmayer, fonda un'università che è la prima istituzione di questo tipo in tutta l'area balcanica, favorendo inoltre l'introduzione dello slavo ecclesiastico nella liturgia cattolica.

DALMAZIA
-
Il problema dalmata ha ripercussioni anche sulla situazione interna della Croazia.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA
1874
-

1874
Principato di Serbia
[Indipendente dal 1861]
Milan Obrenovic
Albero genealogico

(Marasesti, Moldavia 1845 - Vienna 1901)
pronipote del principe Miloš I;
1868-82, principe di Serbia;
in seguito all'assassinio del principe Michele III;
sottoposto alla tutela di un consiglio di reggenza (all'interno del quale prevale l'influenza di J. Ristic);
- dal 1869 vige la costituzione;
1874
-


1882-89, re di Serbia;

1874
-
Principato del Montenegro
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Principato del Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1909, principe del Montenegro;
1874
-


1910-18, re del Montenegro (Nicola I);

1874
-





1874
Regno degli Elleni
Giorgio I
Albero genealogico

(Copenaghen 1845-Salonicco 1913)
figlio di Cristiano IX re di Danimarca e di Luisa di Assia-Kassel nonché cognato di Edward VII re d'Inghilterra;
1863-1913, re degli Elleni;
- dal 1864 ha accordato al paese una costituzione democratica (non di immediata applicazione) e sostiene con alterna fortuna le aspirazioni all'indipendenza dell'isola di Creta;
1874
-

 
1874
-



1874
IMPERO OTTOMANO
Abdül Aziz o 'Abd al-'Aziz
Albero genealogico
(Istanbul,9 febbraio 1830 – Istanbul, 4 giugno 1876)
figlio di Mahmud II;
1861-76, XXXII sultano;
1866-68, insurrezione di Creta;
dal 1870 esiste l'Esarcato di Bulgaria, da lui creato;
1874
-

TURCHIA
1874
-
BOSNIA-Erzegovina

Divisa nel Medio Evo in due stati separati, un tempo aveva fatto parte dell'Impero serbo medievale di Stefano Dusan.
La sua popolazione è sempre stata divisa da profondi dissensi religiosi; mentre la maggioranza degli abitanti apparteneva alla Chiesa orientale, una notevole minoranza aveva adottato l'eresia dei "bogomili" (nata in Bulgaria e diffusasi in vari paesi balcanici, ma specialmente in Bosnia).
Essendo stati perseguitati dai serbi ortodossi e dagli ungheresi cattolici, quando venne l'invasione turca l'accolsero con favore e una volta stabilita la dominazione ottomana nel paese si convertirono facilmente all'Islam che aveva certe affinità col "bogomilismo". Allo stesso tempo molti dei grandi proprietari erano bogomili e in VIrtù della loro conversione all'Islam poterono conservare le loro terre e la loro posizione sociale che divenne privilegiata di fronte alle masse rimaste cristiane e quindi trattate come rajà o gente soggetta. È probabile che anche molti proprietari ortodossi si siano fatti musulmani per la stessa ragione.
Sotto il governo turco la Bosnia e l'Erzegovina sono state riunite in un solo pascialicato, poi denominato vilayet. La popolazione era razzialmente e linguisticamente omogenea – serba – ma era, è e sarà divisa in tre comunità religiose separate: ortodossi, musulmani e cattolici. I conflitti rimasero invariati per parecchi secoli e al tempo della dominazione veneta in Dalmazia (della quale non faceva parte la repubblica di Ragusa) la Bosnia raggiungeva l'Adriatico in due punti, con due piccoli "corridoi": uno a Klek alla foce del fiume Narenta, l'altro a Sutorina nelle Bocche di Cattaro che isolavano il territorio di Ragusa da quello veneto.
Era governata da un valì turco, assistito da pochissimi funzionari e da un certo numero di militari di quelle nazionalità. Il resto dell'amministrazione era in mano a funzionari indigeni di religione musulmana, e anche la difesa locale e la polizia erano in gran parte affidate a tali elementi.
La maggioranza relativa della popolazione rimaneva però ortodossa (48%), con una forte minoranza musulmana (34%) e una minoranza più piccola cattolica, più un certo numero di ebrei.
Le tre comunità non erano spartite geograficamente ma, come dappertutto nei Balcani, si trovavano mescolati ortodossi, musulmani e cattolici.
I maggiori nuclei musulmani sono però nella zona di Serajevo, in quella centrale intorno a Tesanj e nel cuneo a nord-ovest della provincia con centro a Bihac'.
I cattolici sono nel nord-est lungo la Sava e nel sud lungo il confine dalmato e nella parte occidentale dell'Erzegovina.
I musulmani, pur essendo serbi di razza e di lingua e conservando i loro cognomi di famiglia e le famiglie nobili i loro stemmi - cosa che i loro correligionari di altri paesi non fanno quasi mai - erano per lo più i beg o gli aga proprietari di terre, militari e funzionari, ed estremamente fanatici, onde perseguitavano duramente i loro connazionali, per lo più contadini o fittavoli (kmet), rimasti ortodossi. Questi erano poverissimi e per di più oppressi dall'insopportabile onere delle imposte e tasse governative e dal sistema di esazione, essendo i tributi dati in appalto a privati, i quali si curavano solo di estorcere il massimo dalla popolazione; il contadino, dopo aver pagato tutti i suoi tributi, raramente conservava più di un terzo del suo magro raccolto.

***

1874
quest'anno i raccolti nell'Erzegovina sono stati assai scarsi per cause climatiche, ma le esazioni degli appaltatori delle imposte non sono per questo attenuate. Ecco allora che gli abitanti del Villaggio di Nevesinje presso Mostar, capoluogo dell'Erzegovina, non possono mettere i loro raccolti nei fienili finché gli appaltatori non li abbiano stimati ma costoro sono così lenti nelle operazioni che i prodotti marciscono.
Intanto a Podgorica (che si trova ora in territorio ottomano), la strage di una banda di montenegrini per opera di turchi suscita Viva indignazione fra tutti i cristiani della regione e provoca una protesta alla Porta per parte del principe Nicola del Principato del Montenegro.

BULGARIA
1874
dal 1870 i bulgari hanno una propria chiesa bulgara autonoma e dal 1872 il loro Esarca, mons. Antim;






1874
RUSSIA
 
Alessandro II Romanov
Albero genealogico
(Mosca 1818 - Pietroburgo 1881)
figlio di Nicola I e di Carlotta di Prussia;
1855-81, zar di Russia;

Ministro degli Esteri
-
1874
-


-
1874
-
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
- dal 1863 la dieta viene convocata ufficialmente ogni cinque anni e
la lingua ufficiale è diventata il finlandese; la religione è luterana già dal XVI sec.;
- dal 1869 lo zar ha concesso la costituzione;
1874
-


1874
Principato di ROMANIA
[dal 9 novembre 1859 con l'unione di Moldavia e Valacchia]
Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1839 - Sinaia, Valacchia 1914)
figlio di Carlo Antonio († 1885) principe di Hohenzollern-Sigmaringen (1848-49, abd.) e di Giuseppina di Baden;
1859, entra nell'esercito prussiano;
1866-81, principe di Romania;
grazie anche all'appoggio di Napoleone III col quale ha rapporti di parentela, viene eletto con plebiscito popolare:
la conferenza di Parigi dichiara nulla l'elezione ma per suggerimento di Bismarck egli parte subito per la Romania in incognito; (maggio) giunge a Bucarest dove viene accolto con grande entusiasmo popolare.
La Turchia protesta e concentra un esercito sul Danubio sotto Omar Pascià, i romeni mobilitano e una nuova guerra sembra imminente; ma la Vittoria prussiana sull'Austria (la Duplice Monarchia Austria-Ungheria sarà costituita con un compromesso nel 1867) a Sadowa e l'insurrezione di Creta distraggono l'attenzione sia della Porta che dell'Austria stessa da ogni idea di intervento.
La conferenza di Parigi e il sultano si adattano al fatto compiuto e finiscono per riconoscere il nuovo sovrano.
nel 1869 sposa la principessa Elisabetta di Wied (o Carmen Sylva);


1881-1914, re di Romania; (Carlo I)






1874
-
 

a





1874
FRANCIA
 
Terza Repubblica
Presidente della Repubblica
P. de Mac-Mahon
(1873 24 mag - 30 gen 1879)
Presidente dell'Assemblea nazionale
-
 
vice-presidente del Consiglio
A. de Broglie
II
(1873 26 nov - 18 mag 1874)
[ministero filomonarchico e conservatore del cosiddetto "ordine morale"]
Ernest Courtot de Cissey
(22 mag - 20 mar 1875)
Ministro dell'Interno
A. de Broglie
(1873 26 nov - 18 mag 1874)
Oscar Bardi de Fourtou
(22 mag - 20 lug)
François de Chabaud-Latour
barone
(20 lug - 10 mar 1875)
Guardasigilli
Octave Depeyre
(1873 26 nov - 22 mag 1874)
Adrien Tailhand
(22 mag - 10 mar 1875)
Sovrintendente delle Finanze
P. Magne
(1873 25 mag - 20 lug 1874)
Pierre Mathieu-Bodet
(20 lug - 10 mar 1875)
Segretario di stato agli Affari Esteri
L. Decazes
(1873 29 nov - 23 nov 1877)
Istruzione Pubblica
F.-J.-S. Suisse [Jules Simon]
(1873 25 mag - ? 1879)
 
1874
-
 


1874
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;
1874
-

Primo ministro
-
1874
il peggioramento della congiuntura internazionale induce l'agricoltura a modernizzarsi permettendo così la sua prosperità grazie alle esportazioni verso l'Inghilterra;
 

a



1874
REGNO del BELGIO

Leopoldo II

Albero genealogico

(1835 - 1909)
figlio di Leopoldo I e di Carolina Carlotta Augusta d'Inghilterra;
1865-1909, re dei belgi;


1885-1908, sovrano dello Stato Indipendente del Congo
[in realtà un suo possedimento personale]



 
1874
-

a



 




1874
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e IRLANDA;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
dal febbraio 1840 è sposata con l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
dal 14 febbraio 1861 è vedova;


1877-1901, imperatrice delle Indie;

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W.E. Gladstoneliberale
(1868 3 dic - 20 feb 1874)
B. Disraeli
conservatore
(21 feb - 23 apr 1880)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
W.E. Gladstoneliberale
(1873 11 ago - 17 feb 1874)
sir Stafford Henry Northcote
(21 feb - 21 apr 1880)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
-
-
Guerra
E. Cardwell
(1868 - 1874)
-
Affari Interni
-
-
Giustizia
-
-
Colonie
-
-
1874
-
1874
alle elezioni anticipate per il parlamento di Westminster, il Partito nazionalista conquista 55 seggi;
all'interno di questo gruppo parlamentare nasce con Charles Parnell la nuova anima del movimento per la Home Rule, cioè per una forma di indipendenza sul modello canadese (dominion). Ma nel parlamento di Westminster, contro Gladstone e il suo progetto si alleano conservatori e liberali unionisti rappresentati ormai in IRLANDA da un vero e proprio Partito degli unionisti diretto da Edward Carson e sostenuto dall'alta borghesia terriera, il cui braccio armato rimane l'ordine di Orange;

 


1874
REGNO di DANIMARCA
Cristiano IX
Albero genealogico

(Gottorp, Schleswig-Holstein 1818 - Copenaghen 1906)
figlio di Federico Guglielmo e di Luisa di Assia-Kassel;
1863-1906, re di Danimarca;

1874
-

ISLANDA

1874
-


1874
REGNO di SVEZIA e NORVEGIA
Oscar II
Albero genealogico

(Stoccolma 1829 - 1907)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg, e fratello di Carlo XV;
1872-1907, re di Svezia;
1872-1905, re di Norvegia;


SVEZIA
1874
-
NORVEGIA
1874
-






1874
REGNO di PORTOGALLO
Luiz I
Albero genealogico
(? - 1889)
secondogenito di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1861-89, re di Portogallo;
[succeduto al fratello Pietro V]
1862, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);

-

?
(?-?)

1874
João De Andrade Corvo, ministro portoghese delle Colonie, richiede coloni bianchi per l'Angola e fonda, insieme allo studioso Luciano Cordiero, la Società Geografica (e colonialista) di Lisbona.


a

1874
SPAGNA
(I Repubblica)
Presidente
della Repubblica
E. Castelar
(1873 set - dic 1874)
 
1874
Dicembre
29
, Arsenio Martínez de Campos, di sentimenti monarchici, con il pronunciamiento di Sagunto dà un contributo decisivo alla restaurazione di Alfonso XII di Borbone;



«carlismo»: la sconfitta di Somorrostro e poi quella di Trevino (1875) costringono don Carlos (nipote) ad abbandonare la Spagna; il carlismo sopravvive solo in Navarra;






1874
REGNO D'ITALIA
Vittorio Emanuele II
Albero genealogico
(Torino 1820-Roma 1878)
figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d'Absburgo-Lorena di Toscana;
1831-49, principe di Piemonte;
1849-59, duca di Savoia;
1849-61, re di Sardegna;
1861-78, re d'Italia;

 

PARLAMENTO
XI Legislatura
(1870 5 dic - 20 set 1874)
 
XII Legislatura
(1874 23 nov - 3 ott 1876)
Presidente del Senato
V. Fardella
marchese di Torrearsa
siciliano
(1870 5 dic - 20 set 1874)
 
L. Des Ambrois de Nevache
piemontese
[1ª Sessione]
(1874 23 nov - 21 feb 1876)
Presidente della Camera
G. Biancheri
ligure
(1870 5 dic - 20 set 1874)
 
G. Biancheri
ligure
(1874 23 nov - 3 ott 1876)
 
Presidente
del Consiglio
M. Minghetti II (*DS
(+ Finanze)
romagnolo
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Interno
G. Cantelli
emiliano
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Affari Esteri
E. Visconti Venosta
lombardo
(1869 14 dic - 25 mar 1876)
Guerra
C. Ricotti Magnani
piemontese
(1870 7 set - 25 mar 1876)
Marina
S.A. P. de Saint-Bon
savoiardo
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Finanze
-
Agricoltura, Industria e Commercio
G. Finali
romagnolo
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Lavori Pubblici
S. Spaventa
abruzzese
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Grazia e Giustizia, e Culti
P.O. Vigliani
piemontese
(1873 10 lug - 25 mar 1876)
Istruzione Pubblica
A. Scialoja
campano
(1872 5 ago - 5 feb 1874)
G. Cantelli
emiliano
(6 feb - 26 set)
R. Bonghi
campano
(1874 27 set - 25 mar 1876)
* Destra storica.

1874

Gennaio
Bologna, A. Costa pubblica il periodico anarchico rivoluzionario «Il Martello» ma il suo pensiero è ancora più chiaramente espresso in quei Bollettini stampati alla macchia che vengono, in nome del Comitato italiano per la rivoluzione sociale indirizzati al popolo per incoraggiarlo alla rivolta.
I tempi sembrano maturi: la fame e la miseria regnano ovunque. I raccolti del 1873 sono finiti, le scorte stanno per esaurirsi, la scarsità di viveri è grande. La tassa sul macinato grava maggiormente sui poveri.

Marzo
il secondo Bollettino di A. Costa proclama: «Udimmo il grido dei comunisti morenti e non tardammo a metterci sulla via sangunosa. []».
Fra i garibaldini e gli internazionalisti ormai non c'è più intesa.
La primavera porta scioperi e sommosse a Roma, Firenze, Cremona, Padova, Faenza, Bologna, Imola, Forlì.
Il "governo Minghetti", impegnato com'è a tentar di varare la legge sull'obblgatorietà dell'istruzione elementare e a consolidare la politica di riavvicinamento all'Austria e di accostamento alla Germania, sembra non preoccuparsi troppo di questi focolai rivoluzionari. Inoltre M. Minghetti è assorbito nella lotta per il pareggio di bilancio, pareggio ch'egli cerca di raggiungere con mano più leggera dei suoi predecessori.

Roma, si tiene il XIII Congresso delle società operaie di orientamento mazziniano;

Aprile
23, Salvatore Burruni conquista il titolo mondiale di campione del mondo di pugilato nella categoria dei "pesi mosca".

Roma, alla fine del mese la presenza di A. Costa è segnalata dal questore di Roma a quello di Bologna.

Giugno
Violetta Dall'Alpi, la fidanzatina bolognese di A. Costa, viene arrestata;

Luglio
2
, Imola, nel pomeriggio, mentre su un binario morto della stazione stanno tre vagoni colmi di grano destinati a Bologna e guardati da soldati con le baionette innestate, una folla di donne si accalca presso i cancelli della stazione urlando: «Abbiamo fame e ci portano via il grano! A morte gli affamatori del popolo! Il grano non partirà!».
Grazie all'intervento di A. Costa il treno non parte. Alcuni giorni dopo lo stesso, sotto il nome di Antonio De Andreis, scende alla stazione dell'Aquila dove s'incontra con gli internazionalisti del luogo; è segnalato poi ad Arezzo e a Pontassieve;
20, dopo questa data A. Costa raggiunge M.A. Bakunin alla "Baronata" una palazzina in posizione strategica nei pressi di Locarno, acquistata precedentemente dal marchese C. Cafiero.
La villa si dimostra un luogo ideale per cospiratori inseguiti dalla polizia. Un posto che, oltre ad essere un luogo di residenza per M.A. Bakunin e la sua famiglia, serve come deposito d'armi e rifugio di rivoluzionari italiani.
Ma mentre M.A. Bakunin spende il denaro con estrema noncuranza, C. Cafiero si intende di affari quanto il primo.
M.A. Bakunin trasforma la villa da cima a fondo, fa costruire un'altra casa per alloggiare gli ospiti che crescono di giorno in giorno, poi, nell'illusione di dar valore alla proprietà traccia strade, pianta viti e alberi da frutta, compera mucche e cavalli, che comportano nuovi servizi e nuove spese.
Di ritorno dalla Russia dove ha sposato la giovane compagna Olimpia Kotusoff, C. Cafiero vede profilarsi il disastro finanziario: il suo patrimonio è sfumato e, in più, ora restano solo debiti.
Dopo una violenta lite con il marchese, M.A. Bakunin, raggiunto in questi giorni alla "Baronata" anche dalla moglie Antonia coi figli, non può più restare in villa. Ma dove andare?
Per trarsi dai guai M.A. Bakunin decide di unirsi ai compagni italiani!
Intanto nelle cantine della "Baronata" E. Malatesta e A. Costa raccolgono armi e munizioni spendendo gli ultimi resti del patrimonio di C. Cafiero. Nei dintorni della villa si fanno prove con la dinamite.
I particolari della rivolta sono già stati fissati a Bruxelles (presente pure A. Costa). M.A. Bakunin dichiara di poter contare su trentamila uomini, su quattromila "fucili Wetterly" e su mille "bombe all'Orsini". Il movimento dovrà scoppiare lo stesso giorno in varie parti d'Italia (tra il 10 e il 15 agosto a Roma e in Sicilia, nelle Marche e nell'Umbria), prima nei villaggi per spingere il governo a sguarnire di truppe le città. Il segnale di inizio tocca ai romagnoli che sono i più numerosi, ecc. ecc.
26, Imola, una prima doccia fredda cade sull'entusiasmo degli organizzatori la rivolta. Un'adunanza nella sede della società della Pianta dove sono intervenuti i membri del partito repubblicano per studiare un'azione comune coi rivoltosi, viene interrotta dalla polizia, i dirigenti arrestati e sciolte tutte le associazioni politiche imolesi. Partito da Bologna per partecipare all'adunanza A. Costa arriva a Piratello (ca 3 km da Imola) dove alcuni amici lo avvertono di non entrare in città dove lo attende un mandato di cattura. Intanto la polizia arresta i capi repubblicani fra i quali Aurelio Saffi, radunatisi a villa Ruffi, vicino a Rimini, per decidere se appoggiare o no la rivolta.
Ravenna, lo stesso giorno viene arrestato Pirro Rivalta, il capo degli internazionalisti locali.
31, dopo essere partito da Locarno verso la fine del mese, M.A. Bakunin arriva a Bologna dove, per non farsi riconoscere, prende il nome di Tamburini, si finge sordo e muto (l'accento straniero potrebbe tradirlo) e si nasconde in una casupola di via delle Casse dove si riuniscono i congiurati.
Naturalmente, i capi del movimento sono seguiti passo passo dalla polizia.

Agosto
5
, Bologna, verso sera le guardie si appostano agli imbocchi delle vie (due dalla parte di Strada Maggiore e due dalla parte di via San Vitale) che portano in via Broccaindosso dove sta la casa di una zia di A. Costa, Angiolina Vitali. Qui attendono la loro preda che arriva verso le 11:30 in compagnia di un amico, A.L. Faggioli. Mentre quest'ultimo riesce a darsi alla fuga, A. Costa viene arrestato, perquisito (nelle tasche porta un a rivoltella) e condotto al "Torrone".
Per paura che dopo l'arresto di A. Costa la polizia conosca i movimenti dei congiurati, M.A. Bakunin viene nascosto nella casa di Silvio Fruggieri.
7, un manifesto firmato dal Comitato italiano per la rivoluzione sociale lancia l'ultimo appello alla cittadinanza e ai soldati.
Le casse di munizioni spedite da Bologna girovagano di nascondiglio in nascondiglio.
La sera, centocinquanta tra socialisti e repubblicani guidati da Antonio Cornacchia [Bavaresa], escono da Imola per riunirsi in una località chiamata Croce Coperta, sulla via Bolognese. Una prima colonna si avvia poco dopo verso Bologna. Tranne pochissimi, la maggior parte non ha armi da fuoco. Poco più tardi l'incontro con Abdon Negri e Alessandro Calanchi, due dei capi della sommossa, fa capire a tutti che non è il caso di procedere oltre! Gli stessi appena citati vengono arrestati dai carabinieri giunti da Imola che li trovano con le armi nella carrozza.
8, data stabilita per lo scoppio della rivolta: all'alba i convenuti sono pochissimi… le ultime notizie dicono che la rivoluzione è fallita!
Nessuno si è mosso, neppure nelle Marche, in Toscana, a Roma. Nello stesso modo fallisce il moto che doveva scoppiare nelle Puglie (con C. Cafiero e E. Malatesta, trovatisi quasi soli al convegno).
Dal "Torrone" gli arrestati, in gran parte giovanissimi e alcuni quasi ragazzi, vengono portati a S. Giovanni in Monte. Molti hanno i polsi legati con corde non essendo state sufficienti le manette.
Tra loro c'è anche A. Costa.
Rimasto solo, M.A. Bakunin tenta di uccidersi ma viene fermato in tempo da Silvio Fruggieri.
9, al mattino, dei compagni bolognesi e romagnoli che sono riusciti a fuggire all'arresto, A.L. Faggioli viene arrestato a Zola Predosa e Buggini alla locanda del Foro Boario.
12, travestito da prete, M.A. Bakunin esce dalla casupola dove è stato finora nascosto. Ha così termine la sua avventura italiana.
In tutti i verbali della polizia non appare il suo nome, né la notizia della sua presenza a Bologna.
Dall'estero dove si sono rifugiati, i f.lli L. Nabruzzi e L. Nabruzzi e Tito Zanardelli mantengono attivissime relazioni con i compagni emiliani.
Intanto altri movimenti tentano di prendere il posto del Comitato italiano per la rivoluzione sociale, condannato al silenzio. Fra questi, la Lega universale delle corporazioni operaie, fondata a Ginevra, alla quale hanno aderito alcuni gruppi italiani, chiamati "intransigenti", già allontanati dal movimento socialista generale per le loro tendenze.
È sorta pure una sezione chiamata del "Ceresio", la quale, approfittando del fatto che i membri pià attivi della Federazione italiana dell'Internazionale sono in carere, tenta di fondarne una nuova. I suoi capi rifuggono dalla cospirazione; ma poiché sono mossi più da considerazioni personali che da questioni di principio, la sezione svanisce ben presto senza lasciare traccia di sé.
Alla fine del mese E. Malatesta viene arrestato a Pesaro. C. Cafiero, inizialmente rifugiatosi alla "Baronata", è costretto ad abbandonarla, dopo aver invano cercato di venderla. Ora campa alla meglio a Milano, facendo il fotografo.

Settembre

Ottobre

Novembre
8
e 15, si svolgono le elezioni politiche: vota il 55,7% degli aventi diritto;

Dicembre
G. Garibaldi rifiuta il dono di 100.000 lire deliberato dalla Camera. 
Si chiude il processo di Ravenna contro la "setta" criminale degli accoltellatori
[I 23 imputati, arrestati grazie all'intervento del questore cav. Luigi Serafini, erano accusati di aver commesso atroci crimini nel ravennate durante il periodo 1865-71].





 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
Frederick T.H.-T. Blackwood
conte di Dufferin e Ava
(1872 - 1878)
Primo ministro
Alexander Mackenzie
(1873 - 1878)
[liberale]

1874
Gennaio
alle elezioni si ha un trionfo dei liberali che conquistano quasi due terzi della Camera dei Comuni;
il nuovo primo ministro Alexander Mackenzie, uno scozzese evangelico, costituisce un gabinetto dove dominano liberali dell''Ontario, strenui difensori della Confederazione;

Sia a est che a ovest è lo stato ad assumersi il compito della costruzione delle ferrovie, che diventano dunque pubbliche imprese. Il governo liberale è invece riluttante a mantenere le promesse relative al collegamento con la British Columbia. L'impresa di costruire una linea di 2.500 km attraverso territori praticamente deserti sembra immane e di un costo del tutto esorbitante per i contribuenti. Alexander Mackenzie, sottoposto a forti pressioni da Londra e dalla British Columbia, accetta un compromesso secondo il quale il termine per il completamento della linea viene spostato al 1890.

Sotto il governo liberale vengono anche introdotte importanti riforme nel campo dei diritti civili politici.
La vecchia tradizione del voto pubblico di fronte all'addetto comunale è definitivamente abolita in favore del voto a scrutinio segreto.

Giugno
23
, la North-West Mounted Police, con una forza di 318 uomini tra ufficiali e agenti, muove da Fort Garry nel Manitoba (presso la futura Winnipeg) in una lunga marcia che si arresterà solo alle pendici delle Montagne Rocciose.
Durante il tragitto il reparto si divide in due colonne e la più piccola si dirige a nord per raggiungere Fort Edmonton (nella futura Alberta).

Ottobre
il grosso della forza della North-West Mounted Police giunge a Fort Whoop-Up, ma lo trova abbandonato dai suoi occupanti che hanno preferito prudentemente ritirarsi oltre frontiera.
Alla fine della lunga marcia di trasferimento le Giubbe Rosse pongono le basi del sistema di controllo del territorio stabilendo una rete di forti e di posti di polizia, tra cui i più importanti sono Fort MacLeed e Fort Calgary, entrambi nella futura Alberta.

 

 

 

 


QUÉBEC
Vescovo di Montréal
Ignace Bourget
(1840 - 1876)

1874
-

 

 

 

ONTARIO
-
-

1874
-


NEW BRUNSWICK
-
-

1874
-

NOVA SCOTIA
-
-

1874
-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1874
Viene approvato il progetto della ferrovia che collegherà Winnipeg con l'Ontario.


NORTHWEST (territori) [dal 1870]
   
1874
-
BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Governatore della provincia
-

1874
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Governatore della provincia
-

1874
-

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
Charles F. Bennet
(1870 - 1874)
Frederick B.T. Carter
(1874 - 1878)

1874
-

 


 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
U.S. Grant [18°]
(1869 4 mar - 4 mar 1877)
[Pr]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Hamilton Fish
(1869 4 mar - ?)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
-
M.R. Waite
(1874 4 mar - 23 mar 1888)

1874
sorge la Woman's Christian Temperance Union, prima organizzazione proibizionistica;

 

Sempre allo scopo di sostenere l'economia del paese, il Congresso decide di far salire a 400 Mni di dollari l'ammontare dei greenbacks. Ma U.S. Grant, con una decisione apparsa ambigua, pone il veto al provvedimento cedendo alle pressioni del mondo dell'alta finanza.

Inizia l'ultima delle grandi "corse all'oro", dopo che due spedizioni finanziate dal governo hanno confermato l'esistenza di oro nelle Black Hills, una zona del territorio del Dakota.
Si tratta di una riserva dei sioux, ma quando la notizia della scoperta s propaga, l'esercito non riesce a impedire l'afflusso di cercatori: in pochi mesi ne arrivano quindicimila.
La cittadina di Deadwood, con le sue baracche, l'unica strada fiancheggiata da saloon, case da gioco, sale da ballo e case di malaffare, diviene il centro di raccolta dei minatori. Disperati di ogni genere affluiscono a Deadwood, dove si registrano quasi ogni giorno sparatorie e rapine alle diligenze.
[Sarà qui che nell'autunno del 1876 sarà assassinato "Wild Bill" Hickok).
Durante il suo breve periodo di splendore, Deadwood è una delle località più barbare della terra, vero regno dell'illegalità.


Nasce la Women's Christian Temperance Union, la vera forza d'urto del proibizionismo.
È stat in gran parte creata da Frances Willard, per la quale la "temperanza" è essenzialmente un mezzo per proteggere la casa dall'ubriachezza degl uomini.
[La moglie del presidente Hayes dimostra pubblicamente il suo appoggio al movimento rifiutandosi di servire bevande alcoliche durante i ricevimenti alla Casa Bianca, finendo per guadagnarsi il soprannome di "Lemonade Lady".
Una militante ancor più attiva è Carry Nation del KANSAS, una robusta virago che diviene famosa perché distrugge i saloon a colpi d'ascia.]
Se le donne formano l'avanguardia del movimento, esse sono però sostenute dalla American Antisaloon League, un'organizzazione di datori di lavoro preoccupati dagli effetti dell'alcolismo sull'efficienza della manodopera.
Un terzo e potente gruppo di pressione è costituito dalla chiesa metodista episcopale.
La guerra contro l'alcol è un'acuta testimonianza del fervore morale e del nobile idealismo che caratterizzano il progressismo:
- i primi proibizionisti tentano di convincere gli americani che l'alcol fa male: danneggia la salute, indebolisce la fibra morale, genera la miseria e stimola la lussuria nel maschio;
- i progressisti lo ritengono invece fonte di numerosi malesseri politici e sociali: l'industria dei liquori rappresenta una pericolosa concentrazione di potere economico mentre il saloon, oltre a essere associato con la corruzione politica e la prostituzione, demoralizza gli immigrati e impedisce loro di americanizzarsi.
La campagna proibizionista ottiene una calorosa adesione nelle campagne, soprattutto dove predomina il fondamentalismo protestante.
Alcuni la sostenogno a causa di una fede ingenua nel potere dele leggi come soluzione di un problemasociale, altri per un aquetione morale.

 

Lo stesso anno Joseph F. Gliddon, un agricoltore dell'ILLINOIS, pone in vendita i primi rotoli di filo spinato.
Per la prima volta è così possibile difendere in modo efficace la terra dal bestiame al pascolo.
[Nel 1890 la maggior parte dei terreni coltivati delle Grandi Pianure, saranno recintati.]
Il problema dell'acqua viene risolto con fantsasia e nuovi metodi di coltivazione.
Pozzi scavati in profondità e mulini a vento d'acciaio studiati apposta per le condizioni climatiche del West forniscono l'acqua necessaria, pur tra difficoltà di ogni genere, e la nuova tecnica del dry farming, che prevede di arare in profondità e di erpicare frequentemente il terreno evita un'evaporazione eccessiva e mantiene umido il terreno.
Tuttavia. data l'ampia estensione delle fattorie, l'agricoltura non sarebbe conveniente senza i nuovi macchinari: in particolare sono utilissimi l'aratro a vomero di acciaio temperato Oliver, in grado di arare i terreni più compatti, e la mietitrice McCornick che, con il suo ingegnoso meccanismo per legare i covoni, consente a due uomini con una coppia di cavalli di raccogliere in un giorno il grano prodotto in otto ettari di terreno.


 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1874
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1874
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1874
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1874
-




[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1874
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1874
-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1874
-

 



 






[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1874
-


[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1874
-

 





[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1874
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1874
-

 

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 29 maggio 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1874
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1874
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1874
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1874
-



[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1874
-




[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1874
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1874
-

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1874
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1874
-


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1874
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1868
-

 

 




[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1874
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1874
-


[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1874
-

 


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1874
-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1874
-

 


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1874
-

 


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1874
-

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1874
-

 


[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1874
-

 


[-] Territorio dell'UTAH [dal 1850]
[Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1874
-

 

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1874
-

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-

1874
-

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-

1874
-

 


[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1874
Gennaio
-

 


[-] Territorio del COLORADO [dal 28 febbraio 1861]
Governatore
-
-

1874
Gennaio
-

 


[-] Territorio dell'IDAHO [dal 24 marzo 1863] - cap. Boise
[Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1874
Gennaio
-

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1874
Gennaio
-

 


[-] Territorio del MONTANA [1864-89] [dal 26 maggio 1864] - cap. Virginia City
[Fino al 1865 cap. Bannack.]
Governatore
-
-

1874
Gennaio
-

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-
-

1874
-

 

 


[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1874
-

 


a





1874
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
guerra grande (1868-78): prima guerra d'indipendenza cubana;
1874
l'ex presidente C.M. de Céspedes y Borja del Castillo, deposto l'anno precedente, rimane ucciso in uno scontro con truppe spagnole sulla Sierra Maestra.
Haiti
-
?
(?-?)
1874
-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1874
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1874
-


1874
STATI UNITI del MESSICO
(repubblica federale)
- Presidente della repubblica federale
S. Lerdo de Tejada
(1872 - 1876)
1874
si susseguono in crescendo sollevazioni militari e indie;

1874
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
Justo Rufino Barrios
(1873 - 1875)
1874
-


1874
HONDURAS
-
?
(?-?)
1874
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;

1874
- Presidente
?
(? - ?)
1874
-

1874
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
-
1874
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1874
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
- Presidente
T. Guardia
(1870 - ?)
1874
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;







1874
- Presidente  
1874
-


1874
- Presidente della repubblica
A. Guzmán Blanco
(1870 - 1888)
[dispotismo illuminato]
1874
-

1874
República del Ecuador
Presidente della repubblica
-
 
1874
conflitti di frontiera con la Colombia;
le gravi amputazioni territoriali portano a un quadro politico instabile contrassegnato fino agli inizi del Novecento da un alternarsi di dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito formato all'origine da elementi venezuelani;



1874
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1874
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1874
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
M. Pardo
(1872-76)
[partito "civil" o "civilista"]
1874
la crisi economica chiude il ciclo del guano sostituito dal boom dei nitrati;



1874
CILE
Presidente della repubblica
?
(1871 - ?)
 
1874
sono saliti al potere i liberali, espressione dei ceti mercantili e imprenditoriali legati agli interessi inglesi;
la brusca caduta dei prezzi mondiali delle materie prime (1873-78) pone fine al primo ciclo del rame cileno;


1874
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1874
-
Suriname (olandese)
1874
-
Guyane Française (francese)
1874
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1874
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1874
questione dei vescovi (1855-73): le istanze autonomistiche in seno alla chiesa, che sono all'origine di una lunga controversia con l'imperatore sul problema della massoneria, trovano un ostacolo sempre più intollerabile nell'ancor vigente regalismo della corona;





1874
Presidente della repubblica
C. Rivarola
(1870 - 1874)
 
1874
mentre cresce la dipendenza del paese dalle aree commerciali più solide (Argentina e Brasile) sorgono pure aspri conflitti fra il partito dei colorados laico e liberale, salito ora al potere, e quello degli azules, conservatore;



1874
- Presidente della repubblica
D. F. Sarmiento 
(1868 - 1874)
 
1874
Buenos Aires, mentre il presidente lascia la carica ritirandosi in Paraguay, viene eletto al suo posto N. Avellaneda;






1874
Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[partito colorado]
 
1874
Montevideo,




1874
CINA
Tz'u-Hsi [Tz'u-Hsi]

(Dinastia Manciù)

ex concubina Jehonala;
1861-1908, imperatrice della Cina;

1874
Pechino,

 




a

 




1874
(periodo Mejji: 1868-1912)
Giappone

Mutsuhito

(? - ?)
1868-1912, imperatore del Giappone;

1874
viene introdotto un nuovo registro anagrafico che divide i cittadini in tre classi:
- kazoku (nobiltà): ex daimyo e ex nobili di corte;
- shizoku (classe gentilizia): la maggior parte dei samurai;
- heimin (cittadini comuni): i samurai di grado inferiore e la maggior parte del popolo.
Tali misure incontrano però resistenze.

a

 




1874
Marocco
-
-
1874
-


1874
Algeria
-
-
1874
dopo la repressione dell'insurrezione berbera guidata da Mokrani, i francesi sottomettono definitivamente anche la Grande Cabilia, già conquistata nel 1857;
la colonizzazione francese avviene attraverso una forte immigrazione dalla Francia e una sistematico esproprio delle terre appartenenti ai proprietari musulmani; i costanti tentativi di assimilare gli arabi-berberi alla cultura francese finiranno col risveglio nazionale algerino;


1874
Tunisia
   
1874
-


1874
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Isma'il
(Il Cairo 1830 - Costantinopoli 1895)
figlio di Ibrahim Pascià
1863-67, viceré d'Egitto;
succeduto allo zio Sa'id, è il vero continuatore della politica del padre;
1867-79, khedivè d'Egitto;
[riesce a ottenere dal sultano 'Abd al-'Aziz (firmani del 1866 e 1867) ampie autonomie per l'Egitto, il titolo di "khedivè" e prerogative regali, il diritto cioè di mutare la legge di successione a favore dei propri discendenti diretti, invece di trasmettere il potere, come era d'uso, al più anziano membro della famiglia di Muhammad Ali.]
1873, ottiene un rescritto imperiale che lo rende di fatto sovrano indipendente, con il diritto di aumentare i prestiti e assicurarsi concessioni senza ricorrere al sultano.


1874
durante il suo regno l'Egitto viene dotato di un'amministrazione moderna e di istituzioni parlamentari; vengono potenziate l'istruzione, i trasporti e l'agricoltura con l'estensione delle colture del cotone e dell'industria zuccheriera; l'influenza egiziana si estende fino ai Grandi Laghi, e inoltre nel Darfur (1874) e in Abissinia;



1874
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]

- Governatore generale
delle province equatoriali

C.G. Gordon
(1873- 1880)
1874
la dominazione egiziana stenta ad affermarsi a sud, divenuto l'epicentro della nuova egemonia schiavista di Rabah Zubair Pascià, governatore-negriero del Bahr el-Ghazal che ora si insignisce per proprio conto del Darfur.



1874
Senegal
[dal 1817 è sotto controllo francese;
dal 1865, sottomesso e pacificato, è diventato la testa di ponte per la conquista dell'entroterra sudanese.]
- Governatore
?
(? - ?)
1874
1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence.





1874
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1874
-




1874
Niger
Rabah
(? - ?)
1870-1900, re;
[regno costituito nel Bahirmi, nel Kanem-Bornu e in parte del Ciad – capitale Dikoa]
forma nella capitale un fiorente mercato di schiavi;



1874
Guinea
 
-  

1874
-


1874
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808;
nel 1858 il governo britannico ha annesso al governatorato della Sierra Leone i possedimenti della Costa d'Oro
(Ghana) dove è già presente dal 1821.]
- Governatore
?
(?-?)
1874
La Gran Bretagna dichiara la Costa d'Oro colonia della Corona con gli Ashanti come popolo "indipendente" (finché non saranno piegati).
Freetown, gli scaricatori di porto scioperano in segno di protesta contro il supersfruttamento.

1873-74, nella guerra, nonostante il piano proposto nel 1868 da James Africanus Horton, gli inglesi reprimono i capi Fanti, prima di schiacciare gli Ashanti e questo piano federativo diviene la base d'avvio delle teorie sull'indipendeza di J.A. Horton, E.W. Blyden, J. Mensah Sarbah, il vescovo Aggrey e, più tardi, J.E. Casely Hayford.

1874
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1874
Edward Wilmot Blyden, discendente da avi Ibo, descrive il "socialismo africano" in The Prospects of Africa.


1874
- Governatore
-
 
1874
-


1874
Costa d'Oro
[Ghana]
[dal 1821 il governo britannico è presente direttamente sul territorio; dal 1844 lo ha annesso alla Sierra Leone.]
-
-
1874
dopo sanguinose battaglie, la Gran Bretagna si annette la Costa d'Oro; il governo britannico eleva ora il territorio a colonia della corona;
La Gran Bretagna dichiara la Costa d'Oro colonia della Corona con gli Ashanti come popolo "indipendente" (finché non saranno piegati).


1874
Lagos
[dal 1861 colonia della Corona britannica.]
-
-
1874
-

1874
Dahomey
-
-
1874
la Francia dal 1863 ha chiuso gli sbocchi marittimi del paese;


1874
Nigeria
[dalla conferenza di Berlino del 1865, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) è riconosciuta protettorato inglese.]
-
-

1874
-




1874
Africa Centrale
-
-
1874
-


1874
Camerun
[Penetrazione europea, a partire dalle regioni prospicienti l'estuario del Camerun, sede dei potentati bantu dei duala e degli yaoundé, dediti alla tratta degli schiavi e al commercio dell'avorio]
-
1874
-

1874
Gabon
-
-

1874
-



1874
Zaire
Il corso del fiume Congo (con il suo estuario chiamato Zaire scoperto tra il 1482 e il 1483 da una spedizione navale portoghese comandata da Diego Cao).
1874
Quest'anno (è la prima volta dal 1816) il ten. Grandy della "Royal Navy" tenta l'impresa di risalire il fiume Congo.
Si incontra quindi con un discendente dei re del Congo del XVI secolo il quale, oltre ad auspicare la visita di altri europei aggiunge che bisogna inviare messaggeri del Vangelo sull'alto fiume, sino a Nyangwe.
Nella regione del Maniema, la frase ha un'alta importanza geografica, ma il ten. Grandy non può servirsene. Mentre si trova a São Salvador do Congo, ossia in ciò che rimane della "capitale" fondata tre secoli prima dai portoghesi, lo coglie la morte.
La barriera dei monti di Cristallo non cede.

Lo stesso anno, mentre da tempo sta andando alla ricerca di D. Livingstone – da anni mancavano notizie e venne trovato da H.M. Stanley nell'ott-nov 1871) – e svolgendo contemporaneamente una missione geografica, l'esploratore inglese Verney Lovett Cameron raggiunge ora il Lualaba e descrivendo la zona del Maniema – paese dell'antropofagia – ritiene i suoi abitanti perfidi, più crudeli di quelli di altre regioni e consiglia di non rimanere indietro perché i ritardatari verrebbero facilmente catturati e probabilmente mangiati… non prima comunque che i loro cadaveri siano stati lasciati macerare nell'acqua corrente sino a che le carni siano quasi putrefatte…
Raggiunto il Lualaba egli ha l'intuizione che Lualaba e Congo siano lo stesso fiume e cerca allora di accordarsi con gli schiavisti arabi che dominano la zona per ottenere da loro piroghe indispensabili alla discesa del grande corso d'acqua; ma gli arabi, gelosi della loro miniera di schiavi e di avorio, tergiversano fino a farlo rinunciare al progetto.


Nello stesso periodo H.M. Stanley lascia la spiaggia tanganykana di Bagamoyo per attraversare l'Africa dall'oceano Indiano all'Atlantico. (Arriverà nei paraggi quasi due anni dopo la partenza).

1874
Katanga
-
-
1874
il principe nyamwezi Msiri, impadronitosi della parte orientale del paese, tenta di fondarvi un potente impero regionale ostile alla penetrazione bianca;




1874
Impero di Etiopia
Giovanni IV
(† 1889)
Kasa, re del Tigré, risultato vincitore nel confronto per la supremazia definitiva fra i due regni vassalli più importanti dell'impero, il Tigré e lo Scioà, si fa incoronare ad Axum;
1872-89, imperatore di Etiopia;

1874
-




1874
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano;
nel 1862 la Francia ha acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali.]
-
-
1874
con l'apertura del canale di Suez (1869), la zona ha assunto rilevanza oltre che per l'Egitto (che già possiede dal 1840 la costa settentrionale del territorio ed ora tenta di assicurarsi il controllo di alcuni scali somali) anche per le potenze europee tra cui la stessa Francia che nel 1862 ha già acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali;

1874
Uganda
[gli esploratori britannici J. Speke e J. Grant, i primi europei ad esplorare il paese, nel loro viaggio alla scoperta delle fonti del Nilo si sono spinti fino al regno del Buganda.]
-
-
1874
1973-75, C.G. Gordon usa Schnitzer [Emin Pascià] e altri schiavisti tedeschi contro la resistenza kabarega in Uganda.

Il governatore inglese del Sudan orientale, C.G. Gordon, stabilisce relazioni con il re del Buganda M'Tesa, il quale apre il paese a missionari e mercanti europei; contemporaneamente entrano nel paese anche missionari musulmani provenienti dall'Egitto e dal Sudan che raccolgono numerosi adepti soprattutto nelle regioni settentrionali; all'elemento musulmano si appoggia il successore di M'Tesa, Muanga, che comincia la persecuzione dei missionari anglicani e cattolici e cerca di ostacolare l'influenza commerciale inglese;
segue un periodo di lotte fra gruppi etnici e religiosi;


1874
Africa Orientale
-
-
1874
-

1874
Tanganica
1874
-


1874
Zanzibar
Isola dell'oceano Indiano, situata presso il continente africano, nel 1503 venne conquistata dai portoghesi che instaurarono il loro dominio anche sulla fascia costiera continentale antistante, ove la città più importante era Mombasa, creandovi basi per il commercio con l'Asia e un certo numero di piantagioni.
All'inizio del XVII sec. l'isola e la fascia costiera vennero raggiunte da commercianti indiani e conquistate dagli imam di Mascate per poi finire, nella prima metà dell'800 sotto il dominio di Sa'id ibn Sultan imam dell'Oman il quale estese la propria autorità sulla costa orientale africana di Mogadiscio, a Nord, e sino a capo Delgado, a Sud.
Nel 1956, dopo la morte di Sa'id ibn Sultan, i suoi domini vengono spartiti tra gli eredi.
Syed Burghash  
(? - ?)
figlio di
?-?, sultano di Zanzibar;


 
?
(? - ?)
1874
-



1874
Angola
-

1874
João De Andrade Corvo, ministro portoghese delle Colonie, richiede coloni bianchi per l'Angola e fonda, insieme allo studioso Luciano Cordiero, la Società Geografica (e colonialista) di Lisbona.

 

 

 


1874
Lobenguela
-
(1833 ca-1894)
figlio di
1868 - ?, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]

1874
-


1874
Malawi
-
-
1874
-


1874
Mozambico
-
-
1874
-




1874
Regno del Madagascar
(Imérina)
 
Raharo
(1863 - 1883)
1874
è al potere l'ex primo ministro malgascio Raharo (1863-83) che tenta tardivamente di salvare l'indipendenza del regno riavvicina ndosi alla Gran Bretagna e completando l'occidentalizzazione interna (emanazione di un codice, coscrizione obbligatoria, emancipazione degli schiavi, cristianesimo come religione ufficiale);


1874
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
Burgers
(1872 - 1883)
1873
Pretoria,

1874
Natal
[dominio inglese dal 1844]
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1874
-

1874
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
M. Pretorius
(1859 - ?)
1874
-

1874
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
?
(? - ?)
1874
Scoppia una grande rivolta contadina degli Zulu guidati da Langalibalele e armati di fucili provenienti dalle miniere di diamanti di Kimberley.
Langalibalele viene esiliato sull'isola di Robben (poi rilasciato nel 1875 in seguito alle proteste degli abitanti non europei di Città del Capo).
Durante il processo, viene slealmente "difeso" dal vescovo Colenso (liberale anglicano).
Gli inglesi nominano il figlio di Mahura, Mankoroana [Batloa] in capo per assicurarsi i giacimenti di diamanti nella zona intorno a Kimberley.




























 

 





1874
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1874
-



 

 



'Abbas Hilmi II (Alessandria d'Egitto 14 luglio 1874 – Ginevra 19 dicembre 1944) khedive [chedivé] d'Egitto (1892-1914).

Beard, Charles Austin (Knightstown, Indiana 1874-New-Haven, Connecticut 1948) storico statunitense;
L'interpretazione economica della costituzione degli Stati Uniti (1913)
Le origini economiche della democrazia jeffersoniana (1915)
Lo sviluppo della Civiltà americana (1927, in collaborazione con la moglie Mary Ritter).

Bertone Giovanni Battista (Mondovi', Cuneo 17 dicembre 1874 – 15 settembre 1969) politico italiano, della Democrazia cristiana.

Bethlen, István conte (Gernyeszeg, Transilvania 1874-Urss 1947) politico ungherese;
1919, fra i principali esponenti dell'opposizione controrivoluzionaria al governo comunista di Béla Kun;
1921-31, primo ministro; benché monarchico si oppone, su pressione delle potenze dell'intesa, al ritorno sul trono ungherese dell'ex imperatore Carlo IV;
1938, cresce la diffidenza nei confronti della Germania nazista;
1945, arrestato dalle truppe sovietiche, viene internato in un campo di concentramento e muore in prigionia.

Breitscheld, Rudolf (Colonia 1874-Buchenwald 1944) politico tedesco;
1908, fonda con T. Barth e H. von Gerlach l'Unione democratica;
1912, aderisce al Partito socialdemocratico;
1917-22, passa nelle file del Partito socialdemocratico indipendente;
1918, nov.-1919, genn., ministro degli interni della Prussia;
1922, uno dei principali esponenti della socialdemocrazia;
1926, rappresenta la Germania alla Società delle Nazioni;
1933, con l'avvento del nazismo, si rifugia in Francia;
1936-37, crea un fronte popolare antinazista;
1940, arrestato dalla polizia di vichy,
1941, viene consegnato alla Gestapo e internato nel campo di Buchenwald dove muore.

Brugha, Cathal (Dublino 18 luglio 1874 – Dublino 7 luglio 1922) politico repubblicano irlandese.

De Ambris, Alceste (Licciana, Nardi, Massa Carrara 1874-Brive, Francia 1934) sindacalista italiano;
1908, dirige gli scioperi dei braccianti emigrando poi in Brasile e in Svizzera;
1913, rientrato in Italia è eletto deputato;
1914-15, interventista e volontario nella prima guerra mondiale;
1919-20, capo del gabinetto di G. D'Annunzio durante l'occupazione di Fiume
1922, oppositore del fascismo, emigra in Francia dove diventa segretario della Lega italiana dei diritti dell'uomo.

Di Campello, Pompeo (Roma 22 dicembre 1874 – Campello sul Clitunno, Perugia [in seguito Spoleto] 6 ottobre 1927) militare e politico italiano.

Einaudi, Luigi (Carrù, Cuneo 1874-Roma 1961) economista e politico italiano, bibliofilo e agronomo; 
1896, collaboratore de «La Stampa»; 
1900, collaboratore del «Corriere della Sera»; 
1907, professore di scienza delle finanze nell'Università di Torino;
1908-35, direttore di «Riforma Sociale»;
La finanza sabauda nell'aprirsi del secolo XVIII e durante la guerra di successione spagnola (1908)
Preparazione morale e preparazione finanziaria (1915, scritto apparso nella collana "Problemi d'Italia" stampata dalla casa editrice milanese Ravà & C.)
1919, senatore;
La terra e l'imposta (1924)
1925, contrario al fascismo, abbandona il «Corriere della Sera» dopo l'estromissione di Albertini, e intensifica la collaborazione con l' «Economist»;
La condotta economica e gli effetti sociali della guerra (1933)
1936, editore della «rivista di storia economica»;
Miti e paradossi della giustizia tributaria (1940)
Saggi sul risparmio e l'imposta (1941)
1943, 8 settembre, si rifugia in Svizzera;
1945, gennaio, su mandato di I. Bonomi assume l'incarico di governatore della Banca d'Italia;
1946, giugno, deputato liberale all'assemblea costituente;
1947, maggio, vicepresidente del consiglio e ministro del bilancio nel quarto gabinetto de Gasperi;
1948, aprile, senatore di diritto; 11 maggio, presidente della repubblica fino al 1955;
Il buon governo. Saggi di economia politica (1954)
Lo scrittoio del presidente (1956)
Prediche inutili (1956-59).

Gabba, Melchiade (Milano 29 agosto 1874-?) politico italiano;
1915-18, ha il comando di un gruppo di artiglieria pesante campale; durante l'offensiva austriaca sull'altipiano di Asiago viene ferito, meritando così la croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia e in seguito la promozione al grado di ufficiale dello stesso Ordine;
1936 settembre - agosto 1938, comandante designato della Terza Armata;
1939, 23 marzo, senatore del regno;
1940, 16 maggio, è promosso generale d'Armata per merito di guerra;
1943 25 luglio - 12 aprile 1944, ministro per l'Africa italiana nel I governo Badoglio;

Grabski, Wladislaw (Borów, Breslavia 1874-Varsavia 1938) economista e politico polacco;
1905-12, membro del Partito nazionaldemocratico e deputato alla duma russa;
1919-25, ministro delle finanze del nuovo stato polacco;
1920, presidente del consiglio e poi dal 1923 al 1925;
1924, per risolvere la gravissima inflazione, riorganizza il sistema monetario e finanziario e crea lo zloty, nuova moneta; ottobre, fonda la Banca di Polonia;
1925, novembre, la nuova crisi monetaria, dovuta soprattutto alle manovre della Deutsche  Bank sui mercati valutari, gli fa perdere la fiducia del parlamento e lo costringe al ritiro;
Il lavoro di due anni e la fondazione del nostro stato, 1924-25 (1927)
La missione della Polonia (1935).

Hoover, Herbert Clark (West Branch, Iowa 10 agosto 1874 - New York 20 ottobre 1964) politico statunitense, del Partito repubblicano,
1929, 4 marzo - 4 marzo 1933, 31° presidente degli Stati Uniti d'America.

Mackenzie King, William Lyon (Berlin, Ontario, 17 dicembre 1874 – Wright County, 22 luglio 1950) politico canadese;
1908, inizia la sua carriera parlamentare;
1909-11, ministro del Lavoro; lascia poi la politica attiva;
1914-18, durante la I Guerra mondiale lavora negli Stati Uniti come consulente della Rockefeller Foundation su questioni sindacali;
1919, viene eletto presidente del partito liberal-nazionale e a capo dell'opposizione;
[Grazie al fatto di aver sostenuto Wilfrid Laurier nella crisi della coscrizione nel 1917, guadagnandosi così una certa popolarità nel Quèbec.]
1921, 29 dic-28 giu 1926, Primo ministro del Canada;
1926, 25 set-6 ago 1930, Primo ministro del Canada;
1930, viene sconfitto alle elezioni;
1935, 23 ott-15 nov 1948, Primo ministro del Canada;
1948, si ritira per motivi di salute, mentre ancora ricopre la carica di presidente del partito, oltre che Primo Ministro canadese.

Mathiez, Albert (La Bruyère, Alta Saona 1874-Parigi 1932) storico francese, allievo di A. Aulard, insegnò nelle università di Caen, Nancy, Lilla, Besançon e Digione;
1900, fonda la rivista «Annales historiques»;
Contributi alla storia religiosa della rivoluzione (1907)
Roma e il clero francese durante la costituente (1910)
In un secondo tempo, in polemica con Aulard stesso e secondo la metodologia della storiografia marxista (in particolare di J. Jaurès), comincia a studiare le classi sociali in rapporto all'evoluzione economica contribuendo a una rivalutazione di Robespierre e a una revisione critica del ruolo di Danton e dei girondini;
Studi robespierriani (1917-18)
Danton e la pace (1919)
1924, la rivista, fondata nel 1920, assume la testata «Annales historiques de la Revolution française»; 
1926, ricopre la cattedra di Storia della rivoluzione francese alla Sorbona di Parigi;
Il carovita e le lotte sociali sotto il terrore (1927)
La rivoluzione francese (1922-27, in tre voll.; l'opera sarà proseguita da G. Lefebvre: I termidoriani e Il direttorio, 1934).

Matteo Gentili, Paolo (Pennabilli, Pesaro 15 ottobre 1874 – Roma, 28 novembre 1935) giornalista e politico italiano.

Micheli, Giuseppe (Parma 19 ottobre 1874 – 16 ottobre 1948) politico italiano.

Pacelli, Francesco (Roma, 27 febbraio 1874 – Roma, 22 aprile 1935) avvocato italiano, consigliere legale di Pio XI.
[Fratello maggiore di Eugenio (papa Pio XII).]

Pietriboni, Ernesto (Venezia il 10 luglio 1874 – 15 dicembre 1950) politico italiano.

Schober, Johann (Perg, Alta Austria 14 novembre 1874 – Baden bei Wien, Bassa Austria 19 agosto 1932) politico austriaco.

Schultz, Walter (Lautenberg, Prussia occidentale 27 novembre 1874 – Kassel 8 agosto 1953) politico tedesco.

Seisser [Seißer], Hans Ritter von (9 dicembre 1874 – 14 aprile 1973) poliziotto e politico tedesco.

Sirianni, Giuseppe (Genova, 18 aprile 1874 – Pieve Ligure, Genova 13 agosto 1955) militare e politico italiano.

Spencer-Churchill, Winston Leonard (Blenheim Palace, Oxfordshire 1874-Londra 1965) politico britannico;
[Figlio di lord Randolph Henry Spencer. ]

Streeruwitz, Ernst (Mies, Boemia 23 settembre 1874 - Vienna 19 ottobre 1952) ufficiale, dirigente industriale e politico austriaco, membro del CS (Partito cristiano sociale);
[Figlio George Streer Adolf Ritter von Streeruwitz, Reichsrats- parlamentare, proveniente da una famiglia Frisone emigrata in Boemia e nobilitato durante la Guerra dei Trent'anni.
Fino al 1919: Cavalieri di Streer Streeruwitz.]


Torlonia, Carlo – principe (Roma 19 dicembre 1874 – Roma 12 marzo 1947) agricoltore, industriale e politico italiano.
[Fratello di Giovanni.]

Tosti di Valminuta, Fusco (Napoli 27 ottobre 1874 – Roma 20 novembre 1939) militare e politico italiano.

Valenzani, Domenico (Frascati, Roma 27 settembre 1874 – Frascati, Roma 29 settembre 1931) politico italiano.

Weizemann, Chaim (Motil, Russia Bianca 1874-Rehovot, Israele 1952) scienziato e politico israeliano; ricercatore biochimico e insegnante nelle università di Ginevra;
1904, insegna a Manchester;
1916, ha la direzione dei laboratori chimici della marina britannica;
1917, a lui si deve la "dichiarazione Balfour" con la quale la Gran Bretagna riconosce  in parte le aspirazioni ebraiche sulla Palestina;
1919, capo dell'Agenzia ebraica per la Palestina;
1920-30, presidente dell'Organizzazione sionistica mondiale;
1935-46, ancora presidente dell'Organizzazione sionistica mondiale; nel dopoguerra si ritira a Rehovot a continuare i suoi studi scientifici, quando non è ormai più sostenibile il suo punto di vista moderato sulla conciliazione di interessi tra l'ebraismo e la politica britannica;
1948, alla costruzione del nuovo stato di Israele viene eletto presidente del governo provvisorio;
1949, primo presidente dello stato israeliano;
Trial and Error (1949, La mia vita per Israele).

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«L'Osservatore Cattolico»

«segue da 1869»
1874, don D. Albertario, al giornale dal 1869, rimane come unico direttore e con il motto "col Papa e per il Papa";
«segue 1890»

«La Riforma»

«segue da 1872»
1874, maggio, interrompe ancora le pubblicazioni;
«segue 1878»

Gli "accoltellatori"

«segue da 1872»
1874
Ravenna, si celebra il processo contro la sètta.
Giovanni Resta, per molti anni direttore responsabile del periodico repubblicano ravennate «Il Romagnolo», fino al 1860 aveva militato nelle file dell'esercito papalino, in seguito aveva servito la causa monarchica di Vittorio Emanuele II per poi virare completamente: aderì prima al repubblicanesimo, poi all'Internazionale di Karl Marx e infine al movimento anarchico; cavalcò in pratica tutte le tendenze politiche del secolo.
Grazie alle sue dichiarazioni 23 terroristi (di cui 4 latitanti) vengono accusati di "associazione di malfattori" e dei tredici reati di sangue avvenuti tra il 1865 e il 1871.
Otto persone sono state uccise. Sei ferite.
Quattordici giurati e tre giudici giudicano gli accoltellatori tra i quali:
1. Respicio Badessi, cappellaio [1859 e Aspromonte],
2. Domenico Bendazzi, verniciatore [Mille],
3. Leopoldo Stinchi [Poldo], oste [Mille],
4. Achille Severi [1866, 1867 3 1870] ,
5. conte Rutilio Corradii Pignatta [1870]
,
6. Agostino Antonelli [e stort], calzolaio [garibaldino],
7. Apollinare Santucci, impiegato ferroviario [garibaldino],
8. Pietro Alberani [Piron], garzone cappellaio [garibaldino],
9. Cesare Viola, calzolaio [Monterotondo],
10. Angelo Biancani [lo zoppo] [garibaldio e internazionalista],
11. G. Cavalcoli [capo della sètta, † 1867],
12. Aristodemo Pascucci [Demadel], ebanista [1866,1867],
13, Giovanni Resta, il delatore;
. ecc.
tutti repubblicani liberali delusi.
[Nessuno dei citati compare nella lista dei Patrioti, stilata prima di questo lavoro e seguendo altre fonti.]
Come era prevedibile il processo si conclude con la condanna di numerosi imputati.
Da tutta la faccenda si deduce tuttavia che il compito del "pentito" Giovanni Resta e del questore Luigi Serafini era di colpire gli internazionalisti attribuendo loro tutti i delitti degli "accoltellatori" e anche alcuni della delinquenza comune.
D'altra parte erano stati proprio i fratelli Giovanni e Luca Resta a diffondere con «Il Romagnolo» la dottrina dell'internazionalismo anarchico e proprio il questore Luigi Serafini è riuscito a mettere in moto l'intera macchina giudiziaria che ha portato all'arresto di molti dei maggiori esponenti del radicalismo rivoluzionario ravennate.
In cambio della delazione, Giovanni Resta ottiene notevoli benefici (per sé e per suo fratello Luca, nonostante siano stati implicati in diversi attentati, tra cui quello al banchiere A. Monghini e al negoziante E. Ghezzo): un premio di 20.000 lire e un vitalizio di 200 lire mensili nonché un esilio protetto in Francia, dove diventerà un ballerino.
Anche se la vicenda è comunque ancora piena di ombre e di misteri, quello che è certo è che la storia d'Italia è appena cominciata!!! .
[Giovanni Fasanella, Antonella Grippo, 1861, Sperling & Kupfer 2010.]

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