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Papa
Leone XII - segretario di Stato: card. G.M.
della Somaglia, vicino agli "zelanti"; 1824 cardinali: Monumenta Germaniae Historica 1824,
Berlino, la Gesellschaft für Deutschlands ältere Geschichtskunde
avvia la più vasta raccolta di fonti storiche relative al medioevo (specie
germanico) per opera soprattutto di Karl von Stein
e sotto la direzione
di G.H. Pertz; «Westminster archivi» 1824, Londra si allinea agli scozzesi con questo nuovo periodico. |
ANNO 1824
– allievi, Antonio (Greco Milanese, Milano 1824-Roma 1896) politico italiano, uno dei maggior esponenti del mondo finanziario italiano; 1848, collaboratore de «La voce del popolo»; 1855, uno dei maggiori dirigenti del liberalismo milanese, collaboratore della rivista «Il Crepuscolo» di C. Tenca; 1861, direttore de «La Perseveranza»; 1860, deputato nel parlamento subalpino; 1861-66, 1876-80, deputato nel parlamento italiano; dal 1871, direttore della Banca generale e presidente della Società delle ferrovie del Mediterraneo. – Balaguer, Victor (Barcellona 1824-Madrid 1901) politico e scrittore catalano; 1861, liberale, deputato alle Cortes, si batte per la Spagna costituzionale e a favore della Catalogna; Historia de Cataluña (1806-61, Storia della Catalogna) Historia de los trovadores (1878-80, Storia dei trovatori). – Balduino, Domenico (Gibilterra 1824-Roncegno, Trento 1885) banchiere italiano, figlio di banchieri; 1860, direttore della Cassa del commercio e dell'industria di Torino, che risana dopo la crisi dovuta all'uscita dei Rothschild ; la banca costituisce la Società per le strade ferrate meridionali; 1863, trasforma la banca in Società generale di credito mobiliare. Partecipa alle iniziative coloniali e acquista la ferrovia La Goletta-Tunisi e la baia di Assab 1884, costituisce la Terni. – Banti, Cristiano (Santa Croce sull'Arno, Pisa 1824-Montemurlo, Firenze 1904) pittore italiano. – Bernays, Jakob (Amburgo 1824-Bonn 1881) filologo tedesco; Luciano e i cinici (1881) I dialoghi di Aristotele (1863) Lo scritto di Teofrasto sulla religiosità (1866) Due saggi sulla teoria aristotelica del dramma (1880, rielaborazione di un lavoro del 1887). – Boudin, Eugène (Honfleur, Calvados 1824-DeauVille , Calvados 1898) pittore francese. – Broca, Paul (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda 1824-Parigi 1880) chirurgo e antropologo francese, fondatore (1872) della «Revue d'Antropologie»; l'iniziatore dell'antropologia moderna. – Bruzzo, Giovanni (Genova 15 agosto 1824 - Torino 28 luglio 1900) militare e politico italiano; 1878, 24 mar-23 ott, ministro della Guerra (I "governo Cairoli" - 24 mar-19 dic). – Büchner, Ludwig (Darmastadt 1824-1899) medico e filosofo tedesco Forza e materia (1855, uno dei testi base del materialismo tedesco). – Capecelatro, Alfonso (Marsiglia 1824-Capua 1912) ecclesiastico italiano, della congregazione dell'Oratorio «filippini» a Napoli, sovrintendente della biblioteca filippina dei Girolimini; Storia di santa Caterina da Siena e del papato del suo tempo (1856) Newman e la religione cattolica in Inghilterra (1859) 1885, luglio, viene creato cardinale (Ordine dei preti) da Leone XIII; VIte di : san Pier Damiani (1887), sant'Alfonso dei Liguori (1893), san Filippo Neri (1901) vita di Gesù Cristo (1896, apologetica, in opposizione a E. Renan). – Collins, William Wilkie (Londra 1824-1889) narratore inglese I Patiti del Giallo. – Contamin, Victor (Parigi 1840-Le vésinet, Parigi 1893) ingegnere francese, tra gli organizzatori dell'Esposizione universale di Parigi del 1889. – De Cesare, Carlo (Spinazzola, Bari 12 novembre 1824 – Roma 12 ottobre 1882) politico italiano, fondatore, insieme con Vincenzo Padula, Federico Quercia e Pasquale Trisolino del periodico «Secolo XIX». – De Cristoforis, Carlo (Milano 1824-San Fermo, Como 1859, caduto in battaglia) economista italiano, fautore della teoria del "credito gratuito" di P.-J. Proudhon; 1848, partecipa alle cinque giornate di Milano; Il credito bancario e i contadini (1851) 1853, 6 febbraio, compromessosi nell'insurrezione milanese va esule in Francia, Piemonte e Inghilterra; 1859, capitano dei "Cacciatori delle Alpi", cade nella battaglia di San Fermo; Che cosa sia la guerra (1860, postumo). – Dumas, Alexandre – figlio (Parigi 1824-Marly-le-Roy 1895) scrittore francese; [Figlio illegittimo di A. Dumas - padre che lo riconobbe nel 1831 e di una sartina, Catherine Labay.] La dame aux camélias (1849, La signora delle camelie; la prima rappr. teatrale nel 1852 al vaudeville ; da cui La traviata di G. Verdi su libretto di F.M. Piave) Le demimonde (1855, La società equivoca) Question d'argent (1857, Problemi di soldi) Le fils naturel (1858, Il figlio naturale) L'uomo-donna (1872, saggio) Il problema del divorzio (1880) Francillon (1887). – Eula, Lorenzo (Villanova Mondovì, Cuneo 17 settembre 1824 – Resina (in seguito Ercolano), Napoli 5 luglio 1893) magistrato e politico italiano. – Fischer, Kuno (Sandewalde, Slesia 1824-Heidelberg 1907) filosofo tedesco; si ispirò alla filosofia hegeliana, per ricondurla a quelli che riteneva i due capisaldi di ogni filosofia, la logica aristotelica e il criticismo kantiano; Sistema di logica e metafisica o Dottrina della scienza (1852) Storia della filosofia moderna (1854-77, in 10 voll., da Bacone a Schopenhauer). – Fortis, Leone (Trieste 1824-Roma 1896) giornalista italiano, librettista e critico musicale antiwagneriano, collaboratore della «rivista europea» e del «Caffè Pedrocchi»; 1848, partecipa volontario alla prima guerra d'indipendenza, alla difesa della Repubblica Romana (1849) e va esule negli stati sardi; 1854, dopo l'amnistia si stabilisce a Milano; 1857-58, fonda il «Pungolo», presto soppresso dalle autorità austriache; 1859, dopo il confino a Trieste e in Svizzera ritorna a Milano e riprende la pubblicazione del giornale; 1867, fonda e dirige il «Corriere di venezia»; 1870-73, fonda e dirige «La Nuova Roma»; Conversazioni della domenica (1877-78) Drammi (1888). – Ghislanzoni, Antonio (Lecco 1824-Caprino Bergamasco 1893) librettista (circa 85 libretti) e letterato italiano; Gli artisti da teatro (1858, romanzo) 1865-78, direttore della «rivista minima» a cui collaborano A.G. Barrili, A. Boito ed E. de Amicis; Edmea per A. Catalani (1866, libretto) 1866-67, redattore della «Gazzetta musicale di Milano»; La forza del destino per G. Verdi (1869, libretto, nuova stesura) Aida per G. Verdi (1870, libretto) Capricci letterari (1886-89, in 6 voll., zibaldone di ricordi, aneddoti, notizie e documenti). – Hergenröther, Joseph (Würzburg 1824-Mehrerau, Costanza 1890) ecclesiastico tedesco; 1848, sacerdote; 1852, professore di diritto canonico e storia della chiesa nella sua città natale; Fozio e lo scisma greco (1867-69) 1868, consultore per il Concilio Vaticano I; Anti-Janus (1870, replica al suo maestro J. Döllinger per gli articoli che questi ha scritto contro il potere temporale e l'infallibilità del pontefice) Chiesa cattolica e stato cristiano nel loro sviluppo storico e in relazione agli interrogativi del presente (1872) Manuale di storia universale della chiesa (1876-80) 1879, nominato cardinale è il primo prefetto degli archivi vaticani che apre alla consultazione degli studiosi; Storia dei concili di K.J. Hefele (1887-90, due volumi di continuazione). – Ignjatovic, Jakov (Szentendre 1824-Novi Sad 1889) scrittore serbo, il primo narratore serbo a occuparsi di problematiche sociali Uno sguardo sulla letteratura (1857) Trenta anni di vita di Milan Narandzic (1860) L'eterno fidanzato (1878) La martire (1888). – Kerr, James (Ardrossan, Scozia 1824-Glasgow 1907) fisico britannico, collaboratore di lord Kelvin a Glasgow, da cui l' effetto Kerr: birifrangenza indotta in un dielettrico trasparente da un campo elettrico esterno. – Kirchhoff, Gustav Robert (Königsberg 1824-Berlino 1887) fisico tedesco, professore a Breslavia, Heidelberg e Berlino, valido collaboratore di R.W. von Bunsen , fu particolarmente attivo nel campo della spettroscopia e dell'elettrologia, da cui i principi e la legge di Kirchhoff; [Scopre il metodo per condurre l'analisi spettrale delle radiazioni luminose e per risalire da questa alla composizione chimica della sorgente emettitrice: il metodo, applicato per la prima volta al Sole, consente di determinarne la composizione chimica e di scoprire, in base a componenti spettrali (righe) sconosciute, i due nuovi elementi il cesio e il rubidio. Studiando l'assorbimento di certe righe spettrali, e richiamando l'attenzione sul significato universale del potere emissivo del "corpo nero" deduce la sua legge dell'irraggiamento (legge di Kirchhoff) in seguito ripresa e modificata da Max Planck.] – Magliani, Agostino (Laurino, Salerno 1824-Roma 1891) politico italiano. – Martin, Pierre-Émile (Bourges 1824-Fourchambault, Nièvre 1915) ingegnere minerario e inventore francese, collaborò col padre François-Marie-Émile nella direzione degli stabilimenti siderurgici a Fourchambault, di proprietà della famiglia, che produceva traVI per ponti e rotaie ferroviarie 1861, riesce ad ottenere dai forni Siemens, acciaio fuso partendo da rottami di ferro mescolati a ghisa anziché da sola ghisa; brevetta così il nuovo processo industriale, già realizzato in laboratorio un secolo prima da R.-A. de Réaumur, che si diffonde rapidamente n tutto il mondo (processo Martin-Siemens) per la sua notevole economicità rispetto ai metodi tradizionali. – Mazé de la Roche, Gustavo (Torino 27 luglio 1824 – Torino 29 marzo 1886) militare e politico italiano. – Miceli, Luigi Alfonso (Longobardi, Cosenza 7 giugno 1824 – Roma 30 dicembre 1906) politico italiano. – Pelloni, Stefano detto Il Passatore (Boncellino di Bagnacavallo, Ravenna 1824-Russi, Ravenna 1851) brigante romagnolo, di mestiere "traghettatore"; evaso dalla prigione, dove stava scontando una pena per omicidio colposo, si diede alla macchia organizzando poi una banda che operò per tre anni nelle Legazioni pontificie tenendo in scacco la gendarmeria; rubava ai ricchi per darlo ai poveri; 1851, 23 marzo, viene ucciso in uno scontro a fuoco con la forza pubblica. vedi A. Fusinato e G. Pascoli (Romagna "Il Passator cortese"). – Podmaniczky, Frigyes (1824-1907) scrittore e politico ungherese; [Soprannominato "Il barone a scacchi" per il suo vezzo di indossare abiti a quadri.] ebbe un ruolo fondamentale nella ricostruzione della Budapest di fine Ottocento, contribuendo a trasformarla in una metropoli moderna. – Pi y Margall, Francisco (Barcellona 1824-Madrid 1901) politico e scrittore spagnolo, le cui opere ebbero molta influenza nel movimento anarchico spagnolo e su alcuni gruppi politici della sinistra catalana La reazione e la rivoluzione (1854, in cui critica l'autorità politica in ogni sua forma e sostiene la necessità di un nuovo ordine sociale fondato sull'armonia e l'assenza di coercizioni) 1866-68, esule Il principio federativo di Proudhon (1868, traduzione) 1869, deputato alle cortes 1873, febbraio, ministro degli interni nel governo provvisorio dopo l'abdicazione di Amedeo di Savoia; giugno-luglio, presidente della prima repubblica spagnola, di fronte alla insurrezione carlista e cantonalista, preferisce dimettersi piuttosto che ricorrere alla forza La repubblica del 1873 (1874) Le nazionalità (1876) 1886, dopo la restaurazione borbonica è capo del partito federalista e di nuovo deputato). – Radicevic, Branko (Slavonski Brod 1824-Vienna 1853) poeta serbo Poesie (1847, 1851 e 1862, postuma) Il cammino (1847, poema). – Stoppani, Antonio (Lecco 1824-Milano 1891) scienziato e scrittore italiano, sacerdote di idee liberali, seguace di A. Rosmini, prese parte alle cinque giornate di Milano e alle guerre di indipendenza; fu professore di geologia all'università di Pavia e al politecnico di Milano dove diresse il Museo Civico di Storia Naturale compiendo importanti ricerche sul territorio lombardo; Studi geologici e paleontologici sulla Lombardia (1857) Paleontologia lombarda o descrizione dei fossili di Lombardia (1858-81, in 4 voll., in lingua francese e in collaborazione con G. Meneghini ed E. Cornalia) Corso dei geologia (1871-73, in 3 voll.) I primi anni di Alessandro Manzoni (1874) Il bel paese (1875, il suo libro più famoso, che descrive le bellezze naturali d'Italia) Asteroidi (1879, poesie) L'era neozoica in Italia (1881) Gli intransigenti (1886, contro i clericali più retrivi che ostacolano l'avvicina mento dei cattolici al nuovo stato) Il dogma e le scienze positive (1886) Exameron (1893-94, postumo, sulla possibilità di conciliare scienza e fede). – Thomson, William, barone di Kelvin o lord Kelvin (Belfast 26 giugno 1824-Netherall 1907) fisico inglese, nato da genitori di origine scozzese; autore nella sua carriera di oltre 600 articoli scientifici; 1832, il padre James, professore di ingegneria a Belfast, ottiene la cattedra di matematica all'università di Glasgow; 1834, frequenta l'università di Glasgow dove segue corsi di astronomia, fisica e chimica; Essay on the Figure of the Earth (1869, VIncitore di una medaglia d'oro) 1838-41, approfondisce le sue conoscenze sul calore, l'elettricità e il magnetismo, comprendendo l'importanza di matematizzare la teoria fisica; 1841, entra a Cambridge; 1842, pubblica alcuni importanti articoli sui metodi matematici per la fisica e sul calore; 1845, dopo essersi laureato a Cambridge, prosegue i suoi studi a Parigi con H. Regnault occupandosi prevalentemente di problemi termodinamici; [Studia la metodologia della scienza fisica imparando a distinguere la parte "fisica" di una teoria da quella "matematica".] 1846-1899, professore all'università di Glasgow (grazie all'influenza del padre); è considerato il fondatore della termodinamica moderna, il cui secondo principio, da lui formulato, prevede la continua degradazione dell'energia in ogni sua trasformazione e, quindi, l'impossibilità del moto perpetuo; 1849-52, pubblica tre articoli sulla teoria del calore, approfondendo gli studi di Joule e di Sadi Carnot. 1851, viene eletto alla Royal Society di Londra; 1865, per la prima volta viene utilizzato il galvanometro a specchio, da lui costruito, per la trasmissione transatlantica di segnali attraverso un cavo sottomarino; 1866, per questo suo lavoro ottiene il cavalierato e, insieme alla fama, una rilevante fortuna economica, dovuta alla partecipazione al progetto; [Dopo che altri scienziati, come W. Cullen (1755) M. Faraday, (1823 e 1845), J. Perkins (1834), C.S.A. Thilorier (1835), ecc. avevano già iniziato ad esplorare i confini del freddo, egli ne definisce il limite estremo giungendo alla conclusione che sia il contenuto energetico medio delle molecole a diminuire di 1/273 per ogni grado di diminuzione della temperatura (vedi teoria di Charles). Se il volume non può ridursi a zero, l'energia invece sì. Egli sostiene che a -273 °C l'energia delle molecole si riduce a zero e che quindi - 273 °C deve rappresentare la minima temperatura possibile. Questa temperatura deve costituire lo zero assoluto, o,come si dice, lo zero Kelvin; oggi misurazioni più accurate hanno fissato lo "zero" termodinamico a -273,16 °C: il punto in cui cessa l'agitazione termica di atomi e molecole; questa scala, e la sua unità di misura (il Kelvin, K), è parte integrante del Sistema internazionale di unità (SI). - 1930, il chimico americano Thomas Midgley scopre il diclorodifluorometano, più noto come freon (non è tossico, non è infiammabile ma ci sono ancora dubbi sugli effetti nocivi sulla ozonosfera.) con cui la refrigerazione domestica diventa d'uso comune ovunque. ] 1882, uno dei massimi esperti di maree, in un bel saggio divulgativo dichiara, non lasciando spazio a dubbi: «Il primo che dette una teoria [delle maree] fu Newton. [sic!] [Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.] 1890, presidente della Royal Society (lo sarà altre volte fino al 1907); 1892, viene nominato barone Kelvin di Largs dal governo britannico, cioè lord; 1907, muore a Netherall. – Valaoritis, Aristotele (Leucade 1824-isola di Maduri, presso Leucade 1879) poeta greco, compiuti gli studi secondari a Ginevra, frequentò le università di Parigi e di Pisa; 1848, si laurea in giurisprudenza; dopo molti viaggi in Europa, combatte per l'annessione delle isole Ionie alla Grecia; 1857, viene eletto deputato al parlamento delle Sette Isole; Commemorazioni (1857) Donna Frosini (1859) 1864, deputato al parlamento nazionale; Atanasio Dhiakos (1867) Giovanni il Fulmine (1867) Fotinòs (poema incompiuto sulle lotte greco-Veneziane del sec. XIV, forse la sua opera migliore). – Valera y Alcalá Galiano, Juan (Cabra, Córdoba 1824-Madrid 1905) narratore e politico spagnolo, di famiglia nobile; maggior esponente della narrativa spagnola ottocentesca assieme a J.M. de Pereda y Porrua e B. Pérez Galdós; 1846, si laurea in diritto; 1847, segue il duca di Rivas come addetto all'ambasciata di Napoli; 1850, è a Lisbona e poi come segretario d'ambasciata, a Rio de Janeiro, a Dresda, a Pietroburgo; Poesias (1858 e 1886) Studi critici sulla letteratura (1864) 1865, sposa la figlia del ministro Delevant; 1868, è nominato sottosegretario agli affari esteri; 1870, partecipa alla missione che propone ad Amedeo di Savoia di assumere il trono di Spagna; 1873, con l'avvento della repubblica abbandona la politica; Pepita Jiménez (1874) 1875, con la restaurazione riassume i suoi incarichi; 1881, senatore a vita; El comendador Mendoza (1877, Il commendator Mendoza) Las illusiones del doctor Faustino (1875, Le illusioni del dottor Faustino) Dissertazioni e giudizi letterari (1878) Doña Luz (1879, Donna Lucia) nuovi studi critici (1880) 1883, ministro a Lisbona e poi a Washington; 1887, ministro a Bruxelles 1893-95, consigliere di stato e ambasciatore a Vienna; negli ultimi anni si ritira a Madrid dove muore cieco; Genio y figura (1897, Genio e figura) Juanita la larga (1896, Giovannina la lunga). |
«segue da 1822» «segue
da 1823» «segue da 1818»
…
per l'anno bisestile 1824, Parma, Dalla Tipografia Ducale. «segue da 1818» «Corriere mercantile» 1824, a Genova il commerciante di generi coloniali Luigi
Pellas pubblica questo bisettimanale di informazioni commerciali
ed economiche; |
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