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ANNO 1862 |
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Papa
Pio IX - segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli; il ducato di Roma, l'unico restante al papa, viene protetto da Napoleone III. 1862 |
– Baldini, Nullo (Ravenna
1862-1945) politico italiano;
1878, Partito repubblicano collettivista; 1882, Partito rivoluzionario di Romagna con Andrea Costa e poi nel Partito socialista italiano; 1883, uno dei maggiori rappresentanti ed organizzatori del movimento delle cooperative; 1919-24, deputato socialista; 1922, passa al Partito socialista unitario di F. Turati e C. Treves; 1924, colpite le cooperative dal fascismo, si rifugia in Francia; 1941, rientrato a Ravenna aderisce alla federazione socialista romagnola, durante l'occupazione fascista. – Barthou, Louis (Oloron-Sainte-Marie, Bassi Pirenei 1862-Marsiglia 1934) politico francese, presidente del consiglio (marzo-dicembre 1913) e ministro degli esteri (1934), venne ucciso nell'attentato in cui Alessandro I di Jugoslavia fu assassinato dai terroristi ustascia. – Botha, Louis (Greytown, Natal 1862-Rusthof, Transvaal 1919) militare e politico sudafricano; 1884, partecipa alla fondazione della nuova Repubblica Boera unitasi nel 1888 al Transvaal; 1899-1902, comanda le forze boere nella guerra contro gli inglesi; 1907-10, dopo la pace di Vereeniging è capo del primo gabinetto responsabile del Transvaal; 1910, in qualità di leader del Partito afrikaner regge il governo dell'Unione Sudafricana. – Briand, Aristide (Nantes 1862-Parigi 1932) politico francese, simbolo della pace fra i popoli e del disarmo; 1901, segretario generale del Parti socialiste français; 1902, deputato della Loira; 1905, non aderisce al nuovo Partito socialista unificato e mantiene una posizione di indipendente; 1906, ministro della pubblica istruzione e dei culti nel gabinetto Sarrien; 1906-09, in quello di G. Clemenceau; Presidente del consiglio: 1909-11, 1913, 1915-17, 1921-22, 1925-26, 1929; 1930, è autore di un memorandum per l'organizzazione di un regime di unione federale europea. – Camera, Giovanni (Padula, Salerno 21 settembre 1862 – Roma, 9 febbraio 1929) politico italiano. 1886, si laureai in giurisprudenza presso l'Università di Napoli; dDurante gli studi universitari conosce Giovanni Bovio, docente di filosofia del diritto ed esponente della massoneria napoletana, grazie al quale si avvicina agli ideali repubblicani; L'extraterritorialità degli agenti diplomatici (1886) 1889, viene eletto per la prima volta consigliere provinciale; 1895-1923, eletto deputato dalla XIX alla XXVI Legislatura; 1903, 25 dic-12 mar 1905, sottosegretario alle Finanze (II "governo Giolitti" - 1903 3 nov-12 mar 1905); 1905-1906, presidente della provincia di Salerno; 12-28 mar, sottosegretario alle Finanze ("governo Tittoni"); 28 mar-24 dic, sottosegretario alle Finanze (I "governo Fortis"). – Cavaciocchi, Alberto (Torino 31 gennaio 1862 – Torino 3 maggio 1925) militare italiano. – Caviglia, Enrico (Finalmarina, Genova - in seguito Finale Marina, fraz. di Finale Ligure, Savona 4 maggio 1862 – ivi 23 marzo 1945) militare e politico italiano. – Cottafavi, Vittorio (Correggio, Reggio Emilia 28 maggio 1862 – Modena 18 gennaio 1925) politico italiano. – Glotz, Gustave (Haguenau, basso Reno 1862-Parigi 1935) storico francese dell'antichità, collaborò al Dictionnaire des antiquités, diresse la «Revue des études grecques» (1907-20), fondò la collana «Evolution de l'Humanité» Studi sociali e giuridici sull'antichità greca (1906) Il lavoro nella Grecia antica (1920) La Civiltà egea (1923) Storia greca (1925-38) La città greca (1928). – Grey, Edward – visconte di Fallodon (Londra 1862-Fallodon, Northumberland 1933) politico britannico, nipote di sir George Grey (1812-1898), educato nella tradizione whig; 1885, eletto deputato per il Partito liberale; 1892-95, influente sottosegretario agli esteri, si avvicina a quei liberali, guidati da H.H. Asquith, che sono favorevoli a una politica imperialistica; 1905, dicembre, divenuto segretario agli esteri nel gabinetto di H. Campbell-Bannerman regge il dicastero per ben 11 anni; 1907, conclude un accordo con la Russia zarista in funzione antitedesca; 1911, sostiene la Francia durante la "crisi di Agadir"; 1914, l'assassinio di Francesco Ferdinando d'Asburgo a Sarajevo lo spinge a cercare qualche via d'uscita pacifica alla crisi ma quando la situazione appare ormai compromessa è il primo a sostenere l'entrata in guerra della Gran Bretagna; 1915, 26 aprile, contribuisce all'allargamento del conflitto con il trattato segreto concluso a Londra con l'Italia, per il quale viene criticato da D. Lloyd George contrario alle promesse a favore dell'Italia contenute nel trattato; 1916, creato visconte di Fallodon, lascia il ministero il 5 dicembre in seguito alla caduta del gabinetto di H.H. Asquith. – Guckov, Aleksandr IvaNovic (Mosca 1862-Parigi 1936) politico russo; 1899-1900, combatte come volontario con i boeri nella guerra anglo-boera; 1903, prende parte all'insurrezione macedone contro i turchi; 1904-05, prende parte alla guerra russo-giapponese; 1905, è tra i fondatori del partito "ottobrista" che mira al consolidamento del regime costituzionale accordato dallo zar Nicola II col Manifesto d'ottobre; 1907, deputato; 1910, presidente della terza duma; 1911, si dimette per protesta contro i metodi reazionari del primo ministro P.A. Stolypin; 1917, febbraio, dopo la rivoluzione è ministro della guerra nel governo provvisorio presieduto da G.E. L'vov e sotto la pressione del soviet di Pietrogrado deve sanzionare provvedimenti di riforma dell'esercito; 30 aprile, uscito dal governo emigra a Parigi dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi; Memorie (1936, pubblicate parzialmente sulla rivista «Poslednija Novosti»). – Hughes, Charles Evans Sr (Glens Falls, 11 aprile 1862 – Osterville, 27 agosto 1948) giurista e politico statunitense, membro del Partito Repubblicano; 1910-16, giudice della Corte Suprema; 1930-41, presidente della Corte Suprema. – Judenic, Nikolaj Nikolaevic (n. 1862-Nizza 1933) militare russo; 1914-18, si distingue durante la prima guerra mondiale al comando delle forze russe che operano nel Caucaso contro i turchi; 1917, dopo la rivoluzione bolscevica ripara in Finlandia; 1919, passa in Estonia dove, con l'appoggio francese e inglese, organizza un esercito "bianco"; 20 ottobre, inizia un'offensiva che raggiunge i dintorni di Pietrogrado, minacciando il potere sovietico ma è fermato a Pulkovo dall'Armata rossa al comando di Trockij; dicembre, costretto a ritirarsi e abbandonato da inglesi ed estoni, scioglie poco dopo i suoi reparti rifugiandosi poi in Francia. – Kahr, Gustav Ritter von (Weißenburg in Bayern, 29 novembre 1862 – Dachau, 30 giugno 1934) politico tedesco. – Krafft von Dellmensingen, Konrad (Laufen 24 novembre 1862 – Seeshaupt 21 febbraio 1953) militare tedesco di origini bavaresi. – Krauß, Alfred (Zara, 26 aprile 1862 – Bad Goisern, 29 settembre 1938) militare e politico austriaco;che prestò servizio durante la prima guerra mondiale. Nel dopoguerra fu anche il presidente dell'Associazione nazionale ufficiali con sede a Vienna, deputato del partito Nazista e membro delle Sturmabteilungen. dopo aver frequentato la scuola elementare entra alla scuola militare presso Hranice, quindi viene ammesso all'accademia militare di Wiener Neustadt; 1883, terminati gli studi, entra a far parte dell'11º Reggimento fanteria; 1886, riprende gli studi, stavolta alla Scuola di Guerra (K.u.k. Kriegsschule) di Vienna; 1888, diviene ufficiale di Stato Maggiore della 20ª Brigata di fanteria, stanziata a Hradec Králové; 1897, diviene direttamente capo di Stato Maggiore della 2ª Div.ne fanteria a Jaroslaw prima e della 33ª Div.ne fanteria poi, a Komárno; Nei primi anni del Novecento ricopre altri incarichi, compreso quello di comandante della Scuola di Guerra di Vienna. 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale si trova al vertice della 29ª Div.ne fanteria in Serbia; dicembre, è nominato comandante delle forze austro-ungariche nei Balcani; 1917, è capo del I Corpo austro-ungarico con cui partecipa alla battaglia di Caporetto; 1918, viene trasferito al fronte orientale per prendere il comando delle forze austro-ungariche lì dislocate; finita la guerra, si congeda dall'esercito; 1920, è presidente dell'Associazione nazionale ufficiali di Vienna; 1938, aprile, è anche membro del partito Nazista e deputato al palazzo del Reichstag, nonché brigadeführer delle SA; 29 settembre, muore a Bad Goisern. – Lanza Branciforte, Pietro - principe di Trabia (Firenze, 18 agosto 1862 – Palermo, 16 ottobre 1929) politico italiano; [Figlio di Giuseppe e di Sofia Galeotti. Sposa Giulia Florio.] – Meinecke, Friedrich (Salzwedel, Sassonia 1862-Dahlem, Berlino 1954) storico tedesco, formatosi a Berlino e a Bonn, allievo di J.G. Droysen e di H. von Treitschke; 1887-1901, lavora alcuni anni negli archivi di stato; 1895, assume la direzione della «Historische Zeitschrift»; 1901, professore di storia a Strasburgo; 1906, professore di storia a Friburgo; Cosmopolitismo e stato nazionale (1908, che prende in esame il processo storico dell'unificazione tedesca fra ideale nazionale e stato prussiano) 1914-28, professore di storia a Berlino; Die Ideen der Staatsräson in der neueren Geschichte (1924, L'idea della ragion di stato nella storia moderna) 1935, abbandona la direzione della «Historische Zeitschrift» in seguito alle persecuzioni naziste; Le origini dello storicismo (1938) La catastrofe tedesca (1946) 1947, rettore della Libera Università di Berlino Ovest. – Montresor, Luigi (Bussolengo, Verona 26 dicembre 1862-?) politico italiano; di modesta famiglia, compiuti gli studi ginnasiali e liceali presso il Seminario di Verona, si laurea in Lettere all'Università di Pisa; Anni '90, insegna Lettere a Roma al prestigioso liceo Massimo D'Azeglio per più di 30 anni; sposa la nobildonna romana Maria Paradisi Miconi, proprietaria di terre in quel di Frosinone; 1909, viene eletto deputato alla Camera per il collegio di Bardolino; 1919, aderisce al Partito Popolare Italiano; 1920, è nominato senatore; 1922, luglio, non condivide, insieme con Grosoli, Nava, Santucci, Conci, Coffari, Passerini, l'atteggiamento che tiene il partito durante la crisi del "primo ministero Facta"; 1923, dopo il congresso di Torino del Ppi, abbandona il partito e aderisce alla politica del Centro Nazionale, di orientamento filo.mussoliniano, fondato da Paolo Mattei-Gentili; 1930-45, riveste la carica di presidente della Banca Cattolica del Veneto; dà le dimissioni; [senza figli, la sua vita è duramente provata dalla morte del fratello Giovanni e della moglie, in seguito ad un attentato a Bologna durante l'occupazione nazista; unico erede del senatore è il nipote Luigi († anni '80). L'archivio del senatore ha subito danni irreparabili poichè è rimasto nella soffitta della vecchia casa di Bussolengo, nel passaggio, alla morte del senatore, da questa alla Villa veneta del Quar.] – Petitti, Carlo – conte di Roreto (Torino 18 dic 1862 - Torino 27 gen 1933) militare italiano; [Figlio di Giuseppe (fratello di Agostino Petitti Bagliani di Roreto, senatore) e di Tomasina Incisa di Camerana, famiglia nobile piemontese. Il titolo di "conte di Roreto" gli viene riconosciuto nel 1892 e successivamente con Decreto 15 ottobre 1928 del Capo del Governo B. Mussolini.] – Pirenne, Henri (Verviers 1862-Uccle, Bruxelles 1935) storico belga, allievo di G. Kurth, all'università di Liegi, si perfezionò a Parigi, Berlino e Lipsia 1885, professore straordinario a Liegi e poi ordinario a Gand dove ha la cattedra di storia medievale e storia del Belgio 1916-18, tra i più autorevoli teorici della resistenza passiva della popolazione belga durante la prima guerra mondiale, viene arrestato dai tedeschi e deportato in Germania Storia del Belgio (1898-1932, in 7 voll.) Le città del medioevo (1927) Maometto e Carlo Magno (1937, postumo; secondo l'autore la Civiltà carolingia, del tutto continentale, fu il segno della decadenza commerciale dell'occidente; solo i bizantini tennero in vita i traffici, e l'avanzata araba non fu altro che il segno di questo arretramento, che VIde un'inversione di tendenza solo dopo il sec. XI, con la ripresa delle città, dei comuni, del mercantilismo occidentale). – Rosadi, Giovanni (Lucca 9 settembre 1862 – Firenze 4 aprile 1925) politico italiano. – Scotti, Karl (3 marzo 1862 - Klagenfurt, Austria 7 febbraio 1927) militare austro-ungarico; durante la prima guerra mondiale, comanda il XV C.d'a. e la 10ª ° armata fronte italiano; 1905, novembre, diventa colonnello; 1906, aprile, diviene capo di S.M. del III Corpo; 1911, marzo diventa comandante della 5ª Div.ne di fanteria; maggio, è promosso al grado di maggiore generale; 1914, all'inizio della guerra mondiale la 5ª Divisione di fanteria, da lui comandata è sul fronte orientale, facendo parte della 1ª armata comandata da Viktor Dankl; partecipa alla sconfitta austro-ungarico nella battaglia di Krasnik; è promosso vice-maresciallo; ottobre, diviene capo di S.M. dell'Esercito Gruppo Rohr che ricopre posizioni in Tirolo, al confine italiano; 1916, giugno, diventa comandante della 10° Esercito sostituendo in questa posizione Franz Rohr; 1917, aprile, viene sostituito da Alexander von Krobatin; promosso generale di fanteria, comanda il XV Corpo d'armata che partecipa alla grande vittoria nella battaglia di Caporetto; 1918, estate, con il XV Corpo d'armata prende parte alla battaglia del Piave… ottobre, … e alla battaglia di Vittorio Veneto; 1919, 1°, gennaio, è in pensione; 1927, 7 febbraio, muore a Klagenfurt. – Schwartzkoppen, Maximilian Friedrich Wilhelm August Leopold von (Potsdam, Brandeburgo 24 febbraio 1862 – Berlino 8 gennaio 1917) ufficiale prussiano, generale di fanteria e addetto militare tedesco a Parigi. È noto soprattutto per il suo coinvolgimento nell' "Affare Dreyfus". [Figlio del generale prussiano Emil von Schwartzkoppen (1810-1878) e di sua moglie Anna Marie Luise von Ditfurth (1816-1865). La famiglia Schwartzkoppen, nobile dal 1688, era originaria di Brunswick.] alla fine degli anni 1860 si arruola nell'esercito prussiano; 1870-71, partecipa alla guerra franco-prussiana; 1885-88, è membro dello S.M. con il grado di capitano (Hauptmann) e, a questo punto, diviene aiutante del principe Ernesto Luigi d'Assia; 1891, 10 dicembre, assume la carica di addetto militare dell'Impero germanico a Parigi, mantenendo relazioni con la repubblica francese; [Il suo compito è quello di ottenere segretamente informazioni sull'esercito francese, motivo per cui viene coinvolto nell' "Affare Dreyfus".] 1894, riceve un'offerta anonima per l'acquisto di informazioni militari piuttosto insignificanti, sottolineate in un bordereau non firmato. La carta stracciata, scritta con una calligrafia erroneamente ritenuta dell'ufficiale dell'esercito francese A. Dreyfus, ebreo di origine alsaziana, fu recuperata dal cestino di Schwartzkoppen dalla donna delle pulizie il 25 settembre e divenne la prova chiave della ingiusta condanna di A. Dreyfus per tradimento. [Durante il processo furono sollevati seri dubbi sulla colpevolezza dell'ufficiale ebreo. Investigazioni successive dimostreranno che in effetti egli ricevette le informazioni non da A. Dreyfus bensì dall'ufficiale francese Ferdinand Walsin Esterhazy. Egli stesso confermeràò l'innocenza di A. Dreyfus nelle sue memorie, pubblicate postume nel 1930.] – Solf, Wilhelm Heinrich (Berlino 5 ottobre 1862 – Berlino 6 febbraio 1936) politico e diplomatico tedesco. – Starcevic, Mile (Žitnik, Gospic 28 settembre 1862 – Zagabria 10 marzo 1917) politico croato; 1883, completa la Scuola di grammatica classica di Zagabria; 1889, si laurea in giurisprudenza a Zagabria dove diviene praticante nell'ufficio dell'avv. Josip Franko; 1892, esercita come avvocato a Zagabria; lo stesso anno diviene un rappresentante parlamentare (1892-1917); 1895, rimane con Anto Starcevic ed è uno dei fondatori del "Puro partito dei diritti"; lui, Vladimir Vidric e altri studenti bruciano per protesta la bandiera ungherese; novembre, al processo, viene difeso dagli avvocati di Zagabria Marijan Derencin, August Harambašic, Oskar Kornitzer, Milano Petracic, Franko Potocnjak, Ivan Ruzic e Sime Mazzura; 1908, fonda il suo partito di destra, con un programma sulle basi ideologiche originali di Ante Starcevic; secondo lui, i membri del partito sono chiamati "Milinovci"; 1914, aello scoppio della prima guerra mondiale, ha il motto di risolvere la questione croata all'interno della monarchia austro-ungarica. [attenzione, traduzione infelice!] – Stolypin, Pëtr Arkad'evic (Dresda 1862-Kijev 1911, assassinato) politico russo; 1906, ministro dell'interno; luglio, viene nominato capo del governo dopo lo scioglimento ad opera dello zar Nicola II della prima duma; per contenere le agitazioni rivoluzionarie nelle campagne attua le riforme agrarie (1906 e 1910-11) che permettono ai contadini di scindere i legami con la comunità contadina (mir) e di accedere alla proprietà della terra ricomponendo in più vasti appezzamenti i vari campi che costituivano la quota assegnata dalla comunità a ogni famiglia; queste riforme mettono rapidamente in moto un processo di disgregazione del mir e di differenziazione sociale nelle campagne, favorendo la formazione di uno strato di contadini ricchi (kulaki) che, pur svolgendo una funzione politicamente conservatrice, accelerano lo sviluppo dei rapporti mercantili e capitalistici nelle campagne; è inizialmente appoggiato nella realizzazione del suo programma dal partito dei cadetti; 1907, giugno, scioglie la seconda duma quando questa si mostra di non condividere la sua politica e a convocarne un'altra dopo la promulgazione anticostituzionale di una legge elettorale più restrittiva; 1911, sospende anche la terza duma che si è opposta alla sua politica di oppressione nei confronti della Finlandia e delle altre minoranze nazionali; muore poco dopo vittima di un attentato. – Teso, Antonio (Vicenza 21 settembre 1862 - Roma 18 giugno 1922) politico italiano. – Villa, Giovanni (Corte de' Cortesi con Cignone, Cremona 22 agosto 1862 – Roma 25 dicembre 1930) politico italiano. 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