Papa Pio XII
(1939-58)
- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità:
card. P.
Fumasoni Biondi.
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»
Sinistra democristiana
1944
Luglio
Napoli, in occasione del Convegno della Dc, esce l'opuscolo:
La Democrazia cristiana e il momento politico - Contributo di un gruppo
di democratici cristiani alla chiarificazione del partito,
è sottoscritto da ben 38 firme, tra cui:
. Giuseppe Caronia,
. Annibale Gilardoni,
. Alberto Canaletti-Gaudenti,
. Luigi Corazzin,
. Giuseppe Foschini,
. Quinto Tosatti,
tutti membri della direzione generale provvisoria della Dc,
e di:
. Domenico Ravaioli, capo della nuova corrente;
il documento pone praticamente sotto accusa di deviazionismo i membri
dirigenti del partito.
[Secondo i firmatari, la tendenza dei notabili a «svincolarsi
dalla tradizione democristiana» era già evidente nello
scritto clandestino sulla «tradizione del
partito» – opera di A.
De Gasperi - nel quale si è sproporzionatamente esaltato
G. Toniolo, quasi
trascurato don L.
Sturzo e del tutto ignorato G.
Donati.
Si ripete, insomma, a loro parere, quello ch'era già avvenuto durante
la fase di costituzione del Ppi,
quando i giovani, ancora legati dal servizio militare e comunque inesperti,
«non riuscirono ad esprimere questi loro sentimenti
[sete d'umanità e giustizia ed il bisogno d'uno sfogo critico contro
la classe dirigente, liberale e conservatrice]; e la politica conservatrice
e di corridoio ebbe anche allora momenti d'euforia». Ma solo
fino al Congresso di Bologna del
Ppi (1919).
Poi si ebbe il Congresso di Torino Ppi
(1923), dopo il quale la personalità
di G. Donati
si estrinsecò in iniziative – «Il Popolo d'Italia»,
"campagna Matteotti", denuncia del gen. De
Bono – che portarono il Ppi
all'avanguardia della democrazia italiana.
Continuano i firmatari:
«La svalutazione implicita dell'apporto del
Partito popolare alla campagna Matteotti è in linea retta con gli
opuscoli del periodo clandestino e col carattere reticente e indeciso
del giornale». Per avere il senso di disorientamento di cui
soffre la Dc, basta ricordare, secondo loro, le ultime
"direttive" di don L.
Sturzo:
1) chiarificazione dei partiti e dei loro rapporti, mediante l'eliminazione
del maggior numero possibile di equivoci;
2) autonomia politica rispetto al Vaticano;
3) indipendenza rispetto agli Alleati;
4) collaborazione col Psi e col Pci;
5) concezione repubblicana dello stato futuro.
Ce n'è forse una che è stata posta in atto dai dirigenti?
Infine, i 38 firmatari perseguono e concludono con un commento programmatico
dei cinque punti sturziani, sorvolando però tacitamente sul secondo.
Si rivolgono quindi alle correnti affini dei cristiano-sociali e dei cattolici
comunisti, invitandole ad unirsi allo sforzo di trasformare la Dc
in un potente partito progressista, «sfogando
liberamente nella famiglia comune i loro motivi polemici».
L'esito politico del "contributo" in sede di convegno non è
certo lusinghiero:
. Quinto Tosatti e
. Alberto Canaletti-Gaudenti,
due ex cristiano-sociali, non vengono rieletti nella direzione del partito;
non solo, nella designazione delle nuove cariche la Dc
fa un'ulteriore virata a destra.
Sulla base invece l'effetto è senz'altro positivo: vengono richieste
e rapidamente esaurite parecchie ristampe dell'opuscolo, ma soprattutto
si moltiplicano le adesioni alla "frazione".]
«segue gen 1945» |
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Giornali
e giornalisti
1944 - LUGLIO
[Torino]
direttore:
. Concetto Pettinato.
«La Repubblica Fascista»
direttore:
. Carlo Borsani.
«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]
direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale
dei GUF.
[periodico
di Albenga]
direttore:
. ?,
[Torino]
condirettore:
. Ather Capelli.
[Genova]
direttore:
.
[Milano]
1943 set - apr 1945,
. direttore:
. Ermanno Amicucci.
«Il Giorno»
direttore:
. Italo Pietra.
«L'Arena»
[Verona]
direttore:
. Giuseppe Castelletti.
[Trieste]
direttore:
.
[Modena]
direttore:
.
«Il
Resto del Carlino»
[Bologna]
direttore:
. Giorgio Pini, poi sottosegretario
agli Interni.
«La Nazione»
[Firenze]
direttore:
. Mirko Giobbe.
«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]
direttore:
. Guido Giglioli.
[Roma]
direttore:
. I. Pietra,
. Bruno Spampanato;
è costretto a interrompere le pubblicazioni per l'appoggio dato
al fascismo e alla Repubblica Sociale.
[Roma]
direttore:
. R. Manzini
(1927-59).
[Roma]
Giugno
4, cessa le pubblicazioni.
direttore:
.
[Edizione romana]
direttore:
.
«La Voce Repubblicana»
[clandestino]
direttore:
.
nell'ottobre 1943 ha ripreso clandestinamente le pubblicazioni;
Giugno
10, riprende le pubblicazioni
in modo regolare con una tiratura di 20.000 copie;
«Il Popolo»
(organo ufficiale della Dc)
direttore:
.
Luglio
dopo l'arrivo degli alleati a Roma riprende le pubblicazioni come
organo ufficiale della "Democrazia
cristiana" sotto la direzione di G.
Gonella;
nei primi mesi, con un'area di diffusione limitata quasi esclusivamente
alla capitale, ha una tiratura di 23.000 copie;
«Il Tempo»
[Roma]
Giugno
6, inizia le sue pubblicazioni a Roma questo quotidiano
per iniziativa di R. Angiolillo (condirettore
L. Repaci) che riprende la testata
di un giornale pubblicato nella capitale tra il 1917 e il 1922 da
F. Naldi; dopo un'iniziale apertura
di tipo socialdemocratico, nel giro di pochi mesi il foglio si sposta
su posizioni moderate, guardando ad un pubblico di lettori del ceto
medio del centro-sud: ciò determina l'uscita dal giornale di L.
Repaci.
«L'Ora»
[organo ufficiale del FUA (Fronte unico anticomunista)]
[Roma]
Giugno
28, Roma, Adriano
Ribera, segretario del FUA (Fronte unico anticomunista)
e Carlo Del Buffalo fondano questo
settimanale politico indipendente di informazioni.
[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]
direttore:
. P.
Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a
fornire ai militanti una guida ideologica.
(clandestino)
direttore:
.
Luglio
ritorna legale ed ha 4 edizioni con proprie redazioni e tipografie:
a Roma, Milano, Torino e Genova;
nel quadro del partito "nuovo" concepito da P.
Togliatti il giornale si afferma
con caratteri suoi originali nel panorama della stampa italiana
tentando la strada inedita di un quotidiano contemporaneamente di
partito e di massa, di orientamento e di informazione;
[organo clandestino del Psiup]
. E. Colorni
(1943 lug-1944);
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