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ANNO 1886 |
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Leone XIII Internazionale "antiautoritaria"
«segue da 1885»
AFL
1886, Samuel Gompers (1850-1924) fonda questo
sindacato americano che si occupa soltanto delle rivendicazioni salariali
della manodopera specializzata: né quindi con gli Industrial Workers
of the World (operai industriali del mondo) né con i comunisti.
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– Alfieri,
Edoardo [Dino]
(Bologna, 8 dicembre 1886 – Milano, 12 dicembre 1966) diplomatico e
politico italiano.
– Bloch, Marc o M. Fougères (dal 1941) (Lione 1886-1944, fucilato il 16 giugno) storico francese. – Boncompagni Ludovisi, Francesco (Foligno, Perugia 20 ottobre 1886 -– Roma 7 giugno 1955) politico italiano. – Caffi, Andrea (1886-1955) socialista libertario, critico anarchico degli anni trenta ai due fascismi quello rosso e quello nero. – Ceriana-Mayneri, Carlo (Torino 8 marzo 1886 – Roma 1960) militare italiano. – Chu Teh (Man-shang, Szechwan 1886-Pechino 1976) militare e politico cinese; 1911, tra i protagonisti della rivolta della Cina meridionale contro la dittatura di Yüan Shih-k'ai; 1922, aderisce al Partito comunista; 1928, uno dei più stretti collaboratori di Mao Tse-tung nella guerra civile contro il Kuomintang; 1934-35, comanda l'Armata rossa durante la «lunga marcia»; 1937-45, durante la guerra cino-giapponese comanda l'VIII armata «di marcia» e comanda le forze comuniste dopo la ripresa della guerra civile, divenendo l'artefice militare della loro Vittoria; 1949, comandante supremo dell'esercito della Cina popolare; 1954, vicepresidente della repubblica; 1959, presidente del comitato permanente del congresso nazionale del popolo; 1966-69, pur accusato di militarismo, durante la rivoluzione culturale, mantiene una posizione di prestigio fino alla morte. – Cognasso, Francesco (Torino 1886-1986) storico italiano; Popoli e e Stati del Mediterraneo nell'alto medioevo (1931) Storia di Torino (1959) I Visconti (1966) Storia delle crociate (1967) I Savoia (1971). – Corswant, Walther von (Gumbinnen, Kaliningrad 14 aprile 1886 – Greifswald, Meclemburgo-Pomerania Anteriore 12 dicembre 1942) politico tedesco. – D'Alessio, Francesco (Montescaglioso, Potenza 27 maggio 1886 – Roma 1° aprile 1949) politico italiano. – Dalmazzo Lorenzo [Renzo] (Torino 23 gennaio 1886 – ...) militare italiano. 1925-26, serve nella colonia della Somalia italiana come tenente colonnello comandante del R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) della Somalia (1925 4 apr - 10 dic 1926); durante la guerra d'Etiopia ha il comando della 2ª Divisione eritrea; 1935, generale, comanda la 2ª Brigata Eritrea (1935 estate - 24 gen 1936); 1936, gennaio, sostituisce Vaccarisi al comando della 2ª Divisione Eritrea, che mantiene fino allo scioglimento della stessa, il 26 aprile dello stesso anno; 1937, 24 maggio, riceve l'onorificenza di Cavaliere Ordine Militare d'Italia di 4ª classe; 1939, dopo lo scoppio della II guerra mondiale, è al comando del XXI Corpo d'armata durante l'Operazione Compass; 1940-42, comanda il VI Corpo d'armata nell'invasione della Jugoslavia, dove è determinante nella negoziazione dell'accordo di collaborazione con i cetnici; 1942, 24 dicembre, riceve l'Ordine Militare del Comandante d'Italia; 1943, è in Albania come generale comandante della 9ª Armata; qui ottiene la collaborazione di Ali Këlcyra, dell'organizzazione nazionalista "Balli Kombëtar", per combattere la resistenza comunista; 8 settembre, viene fatto prigioniero di guerra dai tedeschi. Le circostanze della sua morte sono sconosciute. – Darányi de Pusztaszentgyörgy et Tetétlen, Kálmán (Budapest 22 marzo 1886 – Budapest 1º novembre 1939) politico ungherese. – Drees, Willem (Amsterdam 1886-L'Aia 1988) politico olandese; 1933, già membro del Partito socialista (SDAP), è eletto deputato e diventa segretario del partito; durante l'occupazione tedesca viene catturato e tenuto come ostaggio in vari campi di concentramento; fa parte del comitato di liberazione nazionale e della commissione clandestina di collegamento; 1948-58, primo ministro del governo olandese, promuove una avanzata legislazione sociale e l'adesione dei Paesi Bassi alla NATO. – Eggerstedt, Otto (Kiel 27 Agosto 1886 – campo di concentramento di Esterwegen 12 ottobre 1933), politico tedesco del SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands). – Fellgiebel, Fritz Erich (Pöpelwitz, vicino a Breslavia, in Slesia, 4 ottobre 1886 – Berlino, 4 settembre 1944) militare tedesco, uno dei capi della Schwarze Kapelle. [Il costruttore di "Enigma", l'uomo temibile a cui la Germania tradizionale deve più che a A. Hitler.] – Gömbös, Gyula Yákfai (Murga, Tolna 1886-Monaco 1936) militare e politico ungherese. – Grün, David o David Ben Gurion (Plonsk, Polonia 1886-Tel Aviv 1973) politico israeliano; 1935-48, presidente dell'Agenzia ebraica dell'Organizzazione sionistica mondiale (MAPAL); 1948, proclama la costituzione dello stato d'Israele e diventa primo ministro; 1956, fautore della campagna di Suez; 1957, ordina il ritiro delle forze israeliane dal Sinai; 1963, si ritira dalla vita politica; 1967, giugno, «guerra dei sei giorni»; Lettere a Paula (1968, alla moglie) 1971, avviene la pacificazione tra i vari gruppi laburisti; Memorie (1970-74, in 4 voll.). – Hentig, Werner Otto von (Berlino 22 maggio 1886 – Lindesnes, Norvegia 8 agosto 1984) diplomatico tedesco. – Hoepner, Erich (Francoforte sull'Oder, 14 settembre 1886 – Berlino, 8 agosto 1944) militare tedesco. – Jacini, Stefano (Milano 3 novembre 1886 – 31 maggio 1952) politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana. [Nipote del sen. Stefano Jacini (1826-1891.] – Korsch, Karl (Tostedt 1886-USA 1961) politico tedesco; 1912, si laurea in giurisprudenza; fino al 1914 soggiorna in Inghilterra dove entra in contatto con la Fabian Society; 1919, tornato in Germania, aderisce al Partito socialdemocratico indipendente; 1920, aderisce al Partito comunista tedesco; 1923, partecipa al fallito tentativo insurrezionale del Partito comunista; Marxismo e filosofia (1923, le cui tesi provocano lo scontro con il Komintern) 1926, viene espulso dal partito; 1933, emigra negli Stati Uniti; Karl Marx (Inghilterra 1938, su una prima stesura degli anni '34-37) . – Kostrikov, Sergej MiroNovic o Kirov (Urzum 1886-Leningrado 1934, assassinato) politico sovietico. – Kun, Béla (Szilágycseh, Transilvania 1886-Ucraina 1939) politico ungherese, giornalista; 1902, membro del Partito socialdemocratico; 1917, prigioniero in Russia durante la guerra mondiale aderisce al bolsceVIsmo; 1918, è tra i fondatori del Partito comunista ungherese; 1919, marzo, dopo l'insurrezione dirige, con l'appoggio di alcuni settori della socialdemocrazia, l'effimera "Repubblica dei consigli" abbattuta dalle forze controrivoluzionarie sostenute dall'esercito romeno; 13 agosto, si rifugia in Austria per sfuggire al regime di terrore controrivoluzionario instaurato dal nuovo governo dell'ammiraglio U. Horthy; 1920-21, pubblica con altri esiliati comunisti ungheresi la rivista «Kommunismus» che ha come collaboratori i più significativi rappresentanti delle tendenze radicali criticate da Lenin; 1921, rappresentante dell'Internazionale comunista presso il Partito comunista di Germania è considerato uno dei responsabili della fallita "azione di marzo": tentativo insurrezionale, voluto dai cosiddetti "teorici dell'offensiva" contro la politica di azione comune con le altre organizzazioni proletarie raccomandata da diversi settori del partito e del comitato esecutivo dell'Internazionale; negli anni successivi riceve ancora incarichi dallo stesso comitato esecutivo: - ne dirige la sezione di agitazione e propaganda, - è a capo del segretariato per i Balcani - è relatore a vari congressi o riunioni allargate 1933, cura la pubblicazione di una delle più importanti raccolte ufficiali di atti e documenti dell'Internazionale; 1935, all'ultimo congresso dell'Internazionale viene nuovamente eletto membro del comitato esecutivo; 1937, vittima delle purghe di Stalin viene arrestato; 1939, è mandato a morte senza processo; 1956, la sua memoria viene riabilitata. – Lantini, Ferruccio (Desio, Milano 24 agosto 1886 – Roma 26 novembre 1958) politico italiano; – La Rocque, François de (Lorient 1886-Croissy, Seine-et-Oise 1946) politico francese, ufficiale di stato maggiore durante la prima guerra mondiale; 1928, lascia l'esercito; 1931, diventa presidente dell'organizzazione combattentistica "Croix-de-feu" al quale imprime il carattere di movimento parafascista dotato di una formazione armata (Volontaires nationaux); 1934, 6 febbraio, la "Croix-de-feu" prende parte alla sommossa delle leghe filofasciste; 1936, decretato lo scioglimento delle leghe, egli costituisce il Partito sociale francese ("Progresso sociale francese" durante l'occupazione tedesca) e continua la su agitazone sulle colonne del «Petit journal»; 1943, nonostante sia sostenitore del regime di vichy, viene deportato in Boemia dai nazisti per le sue crescenti ambiguità nei confronti degli alleati; 1945, viene condannato come collaborazionista ad un periodo di residenza coatta. – Marschall, Elisabeth (Meiningen, Turingia 27 maggio 1886 – prigione di Hamelin, Bassa Sassonia 3 maggio 1947) capo infermiera nel campo di concentramento di Ravensbrück. – Masaryk, Jan (Praga 14 set 1886 - 10 mar 1948, assassinato) politico cecoslovacco; [Figlio di Tomáš (1850-1937). Amico dell'attrice Olga Scheinpfugova, ex moglie di Karel Capek.] studia negli Stati Uniti; 1914-18, durante la prima guerra mondiale combatte nell'esercito austro-ungarico; 1919, entra nella carriera diplomatica; 1921-38, ambasciatore a Londra; 1939-45, durante la seconda guerra mondiale è negli Stati uniti e quindi rientra in Europa facendo parte del governo cecoslovacco in esilio a partire dal 1940 come ministro degli esteri; 1945, anche dopo la liberazione del suo paese da parte delle truppe sovietiche resta in carica, benché sia ostile alla crescente influenza comunista all'interno della repubblica; 1946, luglio, nel governo presieduto da K. Gottwald si allinea, in politica estera, all'Unione Sovietica; 1948, una settimana dopo la presa del potere da parte dei comunisti (febbraio) il suo cadavere viene trovato nel cortile del ministero degli esteri sotto una finestra aperta di palazzo Czernin; suicidio (versione ufficiale) o omicidio politico (molti ancora lo pensano)? I giorni di Praga (1968) – Morell, Theodor Gilbert (Trais-Münzenberg, Alta Assia 22 luglio 1886 – Tegernsee, Baviera 26 maggio 1948) medico tedesco. – Münnich, Ferenc (Serégélves 1886-Budapest 1967) politico ungherese; 1917, fatto prigioniero sul fronte russo, durante la prima guerra mondiale, aderisce al partito bolscevico e partecipa alla rivoluzione sovietica; tornato in patria è tra i fondatori del Partito comunista ungherese; 1919, durante la "repubblica dei consigli" è uno degli organizzatori dell'armata rossa ungherese; costretto a emigrare, milita nel movimento operaio dell'Austria, della Germania e di altri paesi; durante la guerra di Spagna è comandante della 11ª brigata internazionale; 1939-44, volontario nell'esercito sovietico durante la seconda guerra mondiale; 1946-48, dopo la liberazione dell'Ungheria è capo della polizia; 1949-51, ambasciatore in Finlandia; 1951-54, ambasciatore in Bulgaria; 1954-56, ambasciatore in Unione sovietica; 1956, agosto-novembre, ambasciatore in Iugoslavia; ottobre, dopo l'insurrezione ungherese e l'intervento sovietico, partecipa alla creazione del governo di J. Kádár nel quale è ministro dell'interno; 1958-61, presidente del consiglio dei ministri; 1961-64, ministro di stato; ritiratosi dalla vita politica, si dedica a studi di sociologia creando una scuola incline a criticare da sinistra, il regime comunista ungherese. – Ortiz Lizardi, Jaime Gerardo Roberto Marcelino María (Buenos Aires 24 settembre 1886 - 15 luglio 1942) politico argentino; 1905, come studente presso l'Università di Buenos Aires, partecipa a una rivoluzione senza successo; 1909, si laurea all'università e diviene avvocato; 1920, divenuto attivo nell'Unione Civica Radicale, viene eletto al Congresso Nazionale Argentino; 1925-28, ministro delle Opere pubbliche; 1930, sostiene la rivoluzione; 1935-37, ministro del Tesoro; 1937, nelle elezioni presidenziali è il candidato ufficiale del governo e vince, sebbene l'opposizione lo accusi di aver partecipato a frodi, poiché le irregolarità sono diffuse; [Egli non negherà tali accuse, ma una volta entrato in carica cercherà di rendere la politica argentina più aperta e veramente democratica.] 1938, 20 febbraio-27 giugno 1942, presidente dell'Argentina; poco dopo essere diventato presidente, si ammala gravemente di diabete; 1940, 3 luglio, delega i suoi poteri al vicepresidente R. Castillo Barrionuevo; 1942, 27 giugno, si dimette poche settimane prima della sua morte. [Era pro-ally, ma a causa dell'opposizione nell'esercito, non ruppe i rapporti con l'Asse.] – Pièche, Giuseppe (1886 – 1977) generale e agente segreto italiano. – Preobrazenskij, Evgenij Alekseevic (n. 1886-m. 1937) politico sovietico; 1903, bolscevico; 1917, agosto, membro del Partito bolscevico, fa parte con N.I. Bucharin del gruppo dei "comunisti di sinistra" contrari alla pace di Brest-Litovsk del marzo 1918; L'ABC del comunismo (1919, scritto con N.I. Bucharin) 1921, viene allontanato dal comitato centrale; Dalla NEP al socialismo (1922, in cui critica la NEP (Nuova politica economica) segnalando il pericolo di una ripresa del capitalismo nelle campagne e proponendo l'intensificazione della collettivizzazione agricola) La legge fondamentale dell'accumulazione socialista (1924) Nuova economia (1925) Il problema dell'equilibrio economico nel capitalismo concreto e nel sistema dell'URSS (1926) 1936, testimone contro Zinov'ev al processo; 1937, è a sua volta vittima delle purghe staliniane. – Rassay, Károly (1886-1958) politico ungherese, oppositore del regime di M. Horthy; 1928, fonda il Partito liberale ungherese; 1944, viene deportato. – Rocco, Guido (Napoli 26.11.1886-?) politico italiano; 1909, si laurea in giurisprudenza; 1912, entra in carriera; chiamato al Ministero VI assolve importanti cariche di carattere politico; 1935-36, delegato aggiunto dl governo al Consiglio della Società delle Nazioni e membro della Delegazione italiana alla Conferenza di Londra fra le potenze firmatarie del trattato di Locarno; nello stesso anno, nominato ministro plenipotenziario di prima classe, è preposto alla Direzione generale per la stampa estera al Ministero della Cultura Popolare; 1940, settembre, è pomosso ambasciatore; 1943 25 luglio-settembre, ministro della Cultura Popolare nel I governo Badoglio; – Rydz-Smigly, Edward (Leopoli 1886-Varsavia 1942) militare polacco, combatté agli ordini di J. Pilsudski nel reggimento polacco costituito dall'Austria-Ungheria nel corso della prima guerra mondiale; 1920, prende parte alla guerra russo polacca; dopo la morte di Pilsudski, del quale è stato fedele collaboratore, è nominato ispettore generale dell'esercito (carica che lo pone al secondo posto della gerarchia dello stato); 1935, è promosso maresciallo e diventa quindi capo della casta militare che in pratica domina il paese fino alla seconda guerra mondiale; 1939, al momento dell'aggressione tedesca alla Polonia, in qualità di comandante supremo dell'esercito, guida la valorosa (anche se poco efficace) difesa dei polacchi contro le preponderanti forze hitleriane; dopo la disfatta del suo esercito si rifugia in Romania dove viene internato; 1940, riesce ad evadere e a rientrare in patria. – Schuman, Robert (Lussemburgo 1886-Scy-Chazelles, Mosella 1963) politico francese; 1919-40, deputato nel gruppo dei democratico-popolari (democratico-cristiani); 1945-62, dopo aver aderito al movimento repubblicano popolare, ne è deputato; 1946-47, ministro delle finanze; 1948-52, ministro degli esteri; 1947-48, presidente del consiglio, è favorevole ad una politica di riconciliazione franco-tedesca nel quadro di una più ampia unità dell'Europa occidentale; 1950, maggio, propone il "piano Schuman" (porre l'insieme della produzione franco-tedesca del carbone e dell'acciaio, sotto un'alta autorità comune nell'ambito di un'organizzazione aperta a tutti i paesi europei) che riceve in linea di massima l'assenso di Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo; giugno, si apre la conferenza di Parigi dei sei paesi; 1951, maggio, questa conferenza mette a punto un trattato (ratificato nel 1952) che pone le basi della CECa (Comunità europea del carbone e dell'acciaio); 1955-56, ministro della giustizia nel gabinetto di E. Faure; 1955, presidente del movimento europeo; 1958-60, presidente del parlamento di Strasburgo. – Stülpnagel, Karl-Heinrich von (Berlino 1886–1944, giustiziato) militare tedesco. – Thälmann, Ernst (Amburgo 1886-Buchenwald 1944) politico tedesco; 1903, operaio nei cantieri navali, aderisce al Partito socialdemocratico tedesco; 1917, passa nel Partito socialdemocratico indipendente (USPD), l'ala sinistra scissasi dalla socialdemocrazia; 1920, ha un ruolo determinante nell'unificazione della componente maggioritaria dell'USPD con il KPD (Partito comunista di Germania); 1924, è chiamato a far parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista; 1924-33, membro del Reichstag; 1925, candidato per il Partito comunista alle elezioni presidenziali; diventa presidente del KPD che guida nella sua politica di lotta contro la socialdemocrazia (secondo la teoria del "socialfascismo") e di sostanziale sottovalutazione del pericolo nazista; 1932, è ancora candidato per il suopartito alle elezioni presidenziali; 1933, arrestato, dopo l'avvento al potere di Hitler, sotto l'accusa di altro tradimento, viene tenuto prigioniero in varie prigioni per 11 anni, ma senza processo; 1944, agosto, per ordine di Hitler viene deportato nel campo di concentramento di Buchenwald e lì ucciso. – Valle, Giuseppe (Sassari 17 dicembre 1886-?) militare italiano, generale di Armata aerea: 30 anni di volo, 3467 ore di volo. |
«La Giustizia» 1886, 29 gennaio, esce a Reggio Emilia il primo numero di questo giornale
politico con il sottotitolo "difesa degli sfruttati"; «Secolo XIX» 1886, 25 aprile, appare il primo numero del quotidiano genovese fondato
dal deputato conservatore Ferruccio Macola
il quale ne è anche proprietario assieme a P.
Mosetig;
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