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Il Viandante |
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ANNO 1899 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Leone XIII - segretario di Stato: card. M.
Rampolla del Tindaro; 1899 gennaio, Ferrara, al congresso è chiamato come segretario
il 23enne ferrarese Giuseppe Vicentini; «segue da 1898»
3° Congresso femminista 1899, Londra, 3° congresso femminista internazionale.«segue 1904» campi di concentramento «segue da 1868» |
– 'Abbas, Farhat (Taher,
Costantina 1899-Algeri 1985) politico algerino;
1938, organizza l'Unione popolare algerina; 1943, lancia il Manifesto del popolo algerino per chiedere l'abolizione del regime coloniale; 1945, viene arrestato per la partecipazione alla rivolta antifrancese di Sétif; 1946, amnistiato, fonda con Messali Hagg l'Union Dèmocratique du Manifeste Algèrien (UDMA) il partito dell'Unione del manifesto algerino che propone una Algeria autonoma federata alla Francia; è deputato alla seconda costituente francese; 1948, deputato all'assemblea nazionale algerina; 1954, dopo lo scoppio della rivoluzione algerina (novembre) si rifugia al Cairo; 1956, aderisce al Fronte di liberazione nazionale (FLN); 1958-61, primo presidente del governo provvisorio della Repubblica algerina; 1962, raggiunta l'indipendenza è presidente dell'assemblea nazionale algerina; 1963, per divergenze col presidente della repubblica Ben Bella, perde ogni incarico ufficiale ed è escluso dal FLN; 1964, viene arrestato e rimesso in libertà l'anno seguente; 1976, per un testo pubblicato contro il regime totalitario è costretto al soggiorno obbligato fino al giugno 1977; 1984, viene riabilitato. – Arnaudi, Carlo (Torino, 23 maggio 1899 – Milano, 1970) politico italiano, esponente del PSI (Partito Socialista Italiano); [Figlio di Carlo Angelo e di Marianna Dalmazzone.] 1915-18, giovanissimo partecipa come ufficiale degli Alpini alla prima guerra mondiale conquistando due croci al merito di guerra; nel dopoguerra riprende gli studi; 1923, consegu3 la laurea presso la Scuola superiore di agricoltura di Milano con una tesi sperimentale in patologia vegetale svolta sotto la guida di L. Montemartini; nello stesso anno viene nominato assistente presso la Stazione sperimentale di frutticoltura fondata da G. Molon; 1924, viene assunto con la carica di aiuto alla sezione di batteriologia industriale dell'Istituto sieroterapico milanese; 1929, consegue la libera docenza e ottiene l'incarico dell'insegnamento di microbiologia del terreno presso l'Istituto superiore agrario di Milano; 1935, a seguito del collocamento a riposo di C. Gorini, gli viene affidato l'incarico del corso di microbiologia agraria e tecnica e la direzione dell'istituto omonimo; 1936-45, in questi anni, fra l'altro, a seguito di accordi intercorsi fra l'università di Milano ed il ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, presso l'istituto funzionò il laboratorio di ricerche della Stazione sperimentale di batteriologia agraria di Crema, in cui egli svolge dapprima le funzioni di sovrintendente scientifico poi quelle di direttore incaricato; 1937, la direzione dell'Istituto sieroterapico gli affida il laboratorio di ricerche fermentologiche; [Fu proprio qui, all'Istituto sieroterapico milanese, che si forma – alla scuola di D. Carbone e S. Belfanti, due fra i più eminenti microbiologi e biochimici italiani – come studioso e ricercatore e la sua attività scientifica assume linee di ricerche originali e moderne. Durante questo periodo frequenta un corso di fisica-chimica applicata alla biologia presso l'università di Parigi dove compieì ricerche in collaborazione con W. Kopaczewsky e M. Rosnowsky sull'antagonismo microbico.] 1939, viene nominato professore di ruolo; sotto la sua direzione l'istituto di microbiologia agraria e tecnica assume nuovi indirizzi di ricerca; 1940, fonda, assumendone la direzione, gli «Annali di microbiologia ed enzimologia», rivista scientifica specializzata nella microbiologia applicata all'agricoltura ed alle industrie fermentative ed alimentari che raccoglierà gran parte della produzione scientifica sua e dei suoi collaboratori oltre a quella di numerosi autori italiani e stranieri; 1951, diviene consigliere comunale di Milano; 1953, eletto senatore (II Legislatura) nelle liste del PSI; 1954-63, presidente del comitato per le scienze agrarie del CNR; 1958, rieeletto senatore (III Legislatura) nelle liste del PSI; 1959-63, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Milano, realizza fra l'altro l'istituzione del nuovo corso di laurea in scienze delle preparazioni alimentari; 1960-63, assessore ai tributi , si dedica alla riforma delle modalità di accertamento dei criteri impositivi dell'imposta di famiglia; 1961 12 dicembre-15 maggio 1963, fa parte della Commissione parlamentare per il parere sulla emanazione di norme relative alla riforma degli ordinamenti della sperimentazione agraria; 1963 dicembre-giugno 1964, ministro senza portafoglio con delega per la Ricerca scientifica e tecnologica (I "governo Moro"); 1964 luglio-gennaio 1966, ministro senza portafoglio con delega per la Ricerca scientifica e tecnologica (II "governo Moro"); [In questa qualità ottenne che l'assegnazione dei fondi del CNR sia collocata nel bilancio di previsione dello Stato e non nel fondo globale del Tesoro.] 1967, diviene socio dell'Accademia Nazionale delle Scienze; 1970, 23 aprile, colpito da malattia incurabile, muore a Milano. – Bach-Zelewski, Erich von dem (Lauenburg, Pomerania 1899–ospedale della prigione di Munich-Harlaching 1972) militare tedesco. – Bandaranaike, Solomon (Colombo 1899-1959) politico singalese 1931, marito di Sirimavo (1916), autorevole esponente nazionalista, durante l'amministrazione britannica, è deputato al consiglio di stato singalese; uno dei massimi dirigenti dello United National Party (UNP) fino agli inizi degli anni '50, conservatore 1952, passato su posizioni radicali, fonda il progressista Freedom Party (Partito della libertà) e riesce a raggruppare i partiti delle sinistre in un Fronte popolare unitario (PUF) 1956, il PUF vince le elezioni ed egli diventa primo ministro; viene osteggiato per il suo impegno riformatore in politica interna e il suo neutralismo attivo in politica estera 1957, fa evacuare le basi britanniche dall'isola 1959, è assassinato da un monaco buddhista. – Bastianini, Giuseppe (Perugia 8 marzo 1899 – Milano 17 dicembre 1961) giornalista, diplomatico e politico italiano. – Berija, Lavrentij Pavlovic (Mercheuli, Georgia 1899-Mosca 1953) politico sovietico, bolscevico dal 1917; 1921-31, direttore della polizia politica in Georgia; 1934, membro del comitato centrale del PCUS; 1938, capo del NKVD, dirige i servizi di sicurezza dell'intera Unione sovietica e porta a termine le epurazioni del 1936-38 liquidando il predecessore N.I. Ezov e i suoi collaboratori; 1941-45, membro del consiglio supremo della difesa nazionale durante la seconda guerra mondiale; 1945, maresciallo dell'URSS, conduce in modo implacabile la punizione dei collaborazionisti nei territori già occupati dai tedeschi e la russificazione della Polonia orientale e degli stati baltici; massimo esponente della vasta rete dei campi di lavoro punitivi (Gulag); 1946, vicepresidente del consiglio dei ministri e membro dell'ufficio politico del PCUS; 1953, marzo, alla morte di Stalin [lo definiva "il mio Himmler"] diventa primo vicepresidente del consiglio e riprende nelle sue mani il ministero degli interni (MVD, nuovo nome del NKVD); luglio, accusato dal PCUS di essere un «agente imperialista» viene espulso dal partito; dicembre, dopo un processo a porte chiuse, viene fucilato. [Uno dei membri del tribunale che lo ha giudicato è l'ex segretario del Comitato centrale Nikolaj Aleksandrovic Michajlov.] – Biberstein (o Bieberstein), Ernst Emil Heinrich (Hilchenbach, Vestfalia 15 febbraio 1899 – Neumünster, Schleswig-Holstein 8 dicembre 1986) militare tedesco. – Bidault, Georges (Moulins, Allier 5 ottobre 1899-Cambo-les-Baims, Pyrénées-Atlantique 1983) politico francese, redattore de «L'Aube»; 1943, partecipa alla resistenza antinazista nella formazione Combat; da luglio diventa presidente del C.N.R. (Consiglio nazionale della resistenza); 1944 set-gen 1946, ministro degli esteri del "governo De Gaulle"; [Firma, tra l'altro, il trattato franco-sovietico di Mosca nel 1944.] fondatore del MRP (movimento repubblicano popolare), ministro degli Esteri nel "governo Gouin"; 1946, giugno-novembre, presidente del governo provvisorio; ripetutamente ministro degli Esteri fino al 1954; 1949-50, presidente del consiglio; 1958, schieratosi a favore della presenza francese in Indocina e in Algeria, favorisce il ritorno al potere del gen. Ch. De Gaulle da cui si stacca poi per fondare il Raggruppamento per l'Algeria francese; leader riconosciuto della destra colonialista, deve abbandonare la Francia perché implicato nelle attività terroristiche dell'OAS (Organization de l'armée secrète); 1968, viene amnistiato. – Bouhler, Philipp (Monaco di Baviera 1899 – Emmerich 1945, suicida) SS-Obergruppenführer, capo della Cancelleria di A. Hitler. – Bracht, Fritz (Heiden, parte di Lage vicino a Detmold, Nord Reno-Westfalia 18 gennaio 1899 – Bad Kudowa, in seguito Kudowa Zdrój, Polonia 9 maggio 1945) politico tedesco, Gauleiter della Slesia. – Burkart, Odilo (Riedlingen, Baden-Württemberg 28 agosto 1899 – Monaco di Baviera 29 aprile 1979) rappresentante generale per la Flick AG. – Calcagno, Tullio (Terni, 10 aprile 1899 – Milano, 29 aprile 1945) presbitero e giornalista italiano. [Nato in una famiglia povera di Terni (un fratello stagnaio, un altro usciere municipale).] – Cianetti, Tullio (Assisi 1899-Maputo, Mozambico 1976) politico italiano, espatriato alla fine della guerra; 1934, membro del Gran consiglio fascista; 1939-43, sottosegretario e ministro, per un breve periodo, delle Corporazioni; tra i firmatari dell'ordine del giorno di Grandi il 25 luglio, viene processato a Verona; sfugge alla fucilazione grazie ad una lettera di pentimento inviata a B. Mussolini. – Codreanu, Corneliu Zelea (Iasi 1899-foresta di Jilava 1938) politico romeno, antisemita e anticomunista; 1927, fonda l'organizzazione terroristica ultranazionalista «Legione dell'arcangelo Michele»; 1931, fonda il movimento fascista delle «Guardie di ferro», in rapporti col fascismo italiano ed il nazismo tedesco; 1933, il movimento viene sciolto dal governo ed egli dà vita al partito «Totul pentru Tara» (Tutto per la patria); 1938, arrestato e condannato a dieci anni di carcere per alto tradimento, viene assassinato dalla polizia con tredici suoi seguaci per ordine del presidente del consiglio A. Calinescu. – Cuhorst, Hermann Albert (Ellwangen, Baden-Württemberg 22 luglio 1899 – Kressbronn, Lago di Costanza, 5 agosto 1991) magistrato tedesco, presidente del Tribunale Speciale di Stoccarda. – Ernst, Walter (Quedlinburg, distretto di Harz, Sassonia-Anhalt 6 aprile 1899 – a sud di Pelplin, Danzica marzo 1945) politico tedesco. – Freytag von Loringhoven, Wessel (Groß Born, 10 novembre 1899 – Mamerki, o Mauerwald, Prussia orientale 26 luglio 1944) militare tedesco. – Grawitz, Ernst-Robert (Charlottenburg, Berlino 8 giugno 1899 – Babelsberg, Potsdam 24 aprile 1945) medico e alto funzionario delle SS tedesco. – Gullo, Rocco (Salaparuta, 15 gennaio 1899 – Palermo, 27 dicembre 1972) avvocato e politico italiano; [Marito di Elena Paternostro (Palermo, 1911-1958), nipote del deputato Alessandro Paternostro.] nato da una famiglia di proprietari terrieri del Belice, prende parte alla fine della prima guerra mondiale e dopo la laurea in giurisprudenza a Palermo, rompe con la famiglia, intraprendendo la carriera forense; 1925, viene arrestato e assolto, durante il periodo fascista, in cui si oppone al regime e svolge attività antifascista clandestina; 1944-46, è nominato sindaco di Palermo dal CLN; 1946, 2 giugno, viene eletto deputato all'Assemblea Costituente, per il PSIUP con quasi 10.000 preferenze; 1946, novembre, alle prime elezioni comunali repubblicane viene eletto consigliere comunale nelle liste del Partito Socialista Italiano. 1947, gennaio, con la scissione di Palazzo Barberini aderisce al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (poi PSDI) di G. Saragat, di cui diviene presidente del gruppo parlamentare; 1948, non viene eletto né alla Camera né al Senato; 1950, è nominato vicepresidente della Cassa per il Mezzogiorno da Alcide De Gasperi; 1953, non viene eletto né alla Camera né al Senato; Fu anche vicepresidente dell'Irfis. Rieletto per il PSDI consigliere comunale, fu anche vice sindaco di Palermo. – Heinemann, Gustav (Schwelm, Renania Settentrionale-Vestfalia 23 luglio 1899 – Essen, Renania Settentrionale-Vestfalia 7 luglio 1976) politico tedesco; 1969 1º luglio-30 giugno 1974, 3° Presidente della Repubblica Federale Tedesca. – Krebs, Albert (Amorbach, Baviera 3 marzo 1899 – Amburgo 26 giugno 1974) politico tedesco. – Leibbrandt, Georg (Hoffnungstal – in seguito Tsebrykove, Ucraina – distretto di Zebrikovo del Governatorato di Kherson, Impero russo 6 settembre 1899 – Bonn 16 giugno 1982) diplomatico nazista tedesco. – Lörner, Georg Nikolaus (Monaco di Baviera 17 febbraio 1899 – Rastatt, Baden-Württemberg 21 aprile 1959) funzionario tedesco delle SS. [Fratello di Johannes Georg.] – Menderes, Adnan (Aydin, Smirne 1899-Yassi Ada, Istanbul 1961) politico turco 1930, eletto deputato all'assemblea nazionale 1945, è il principale promotore del Partito democratico, creato per opporsi al regime del partito unico del Partito repubblicano del popolo 1950, maggio, dopo la Vittoria elettorale regge la carica di primo ministro; gravi problemi economici e politici suscitano un'opposizione alla sua linea che lo spingono a sospendere le libertà costituzionali 1960, maggio, perso anche il favore dell'esercito, viene rovesciato da un colpo di stato militare guidato dal generale C. Gürsel e condannato a morte. – Monaldi, Vincenzo (Monte Vidon Combatte, 1899 – Napoli, 1969) politico italiano; medico, specialista nelle malattie dell'apparato respiratorio; medico italiano specializzato nelle malattie dell'apparato respiratorio. vive l'infanzia con la famiglia a Grottazzolina dove non appena ventenne viene eletto sindaco; 1915-18, prende parte, giovane studente, alla prima guerra mondiale (riceve anche una croce di guerra); 1925, consegue la laurea in medicina dedicandosi immediatamente dopo alla ricerca nel campo della tubercolosi e delle malattie dell'apparato respiratorio; diviene professore alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Napoli; nel frattempo fonda la rivista «Archivio di tisiologia» e riceve apprezzamenti anche fuori Italia (è nominato membro della Reale Società di Medicina di Londra e di varie Accademie di medicina in Italia ed in Germania); affianca alla ricerca medica una fervida attività politica; 1958 luglio-gennaio 1959, ministro della Sanità (II "governo Fanfani"); [È pertanto il primo ministro della Sanità dall'istituzione del relativo Ministero nel 1958.] 1969, ritiratosi dalla vita politica, muore Napoli. – Pacciardi, Randolfo (Giuncarico, Grosseto 1899-Roma 1991) politico italiano, militante repubblicano e giornalista, attivo antifascista; 1936, dopo lo scoppio della guerra civile si reca in Spagna dove comanda il battaglione di volontari italiani Garibaldi (poi brigata Garibaldi); 1945, rientrato in Italia, diventa uno degli esponenti di primo piano del PRI ed è deputato alla costituente nelle prime due legislature; 1947-48, vicepresidente del consiglio nel quinto governo De Gasperi; 1948-53, ministro della difesa; 1963, avverso alla nuova formula del centrosinistra, si sposta decisamente a destra, fino ad uscire dal PRI e a fondare il "movimento per la nuova repubblica"; 1968, alle elezioni il movimento… non ottiene alcun successo; 1974, viene indagato per presunti progetti eversivi dell'estrema destra; 1981, torna nel suo partito d'origine, il PRI. – Pellegrini-Giampietro, Domenico (Brienza, 30 agosto 1899 – Montevideo, 18 giugno 1970) politico, accademico, economista e scrittore italiano; giovanissimo si trasferisce a Caserta dove fonda la legione nazionalista "Sempre pronti"; 1915-18, prende parte alla prima guerra mondiale insieme ad altri ragazzi del '99 come tenente di fanteria e viene decorato con la medaglia d'argento al valor militare; 1922, si iscrive al Partito Nazionale Fascista e partecipa alla marcia su Roma, che parte da Napoli, legandosi ad alcuni gruppi massonici; 1926, figura di spicco del fascismo campano (insieme ad Alfredo Rocco, Bruno Spampanato e l'economista Alberto Beneduce), si laurea in giurisprudenza ed esercita per otto anni la professione di avvocato; 1934, diviene professore universitario di Diritto pubblico comparato e di Storia e dottrina del Fascismo a Napoli, e nel corso degli anni trenta riceve numerosi incarichi di rilievo: è ad esempio segretario dell'Unione interprovinciale credito e assicurazioni (1937-43) e membro della Corporazione previdenza e credito (1934-43); 1936, volontario nella guerra civile spagnola come capitano di fanteria, nel conflitto viene ferito e decorato con due medaglie d'argento al valor militare; rientrato in Italia è nominato membro del direttorio federale di Napoli; Aspetti spirituali del fascismo (1941, che si basa su quello che viene definito "misticismo fascista") 1943, consigliere nazionale nella Camera dei Fasci e delle Corporazion; 13 feb-25 lug, sottosegretario al ministero delle Finanze; settembre, aderisce alla Repubblica Sociale Italiana; 23 set-25 apr 1945, ministro delle Finanze; nomina capo di gabinetto il prefetto Gino Patragnani 1944, costituisce la "Brigata Nera", di cui è anche comandante; 1945, al termine della Seconda guerra mondiale viene arrestato ed assolto dall'accusa di collaborazionismo col regime nazista; 1949, si trasferisce prima in Brasile, poi in Argentina e in Uruguay dove svolge la professione di banchiere e di direttore della rivista «Sintesi»; L'oro di Salò (?) [Nel quale non solo spiega il modo con cui diresse l'economia della RSI (ad esempio nei primi mesi del 1945 fece stampare solo 10,881 milioni di carta moneta rispetto ai 137,840 autorizzati) ma fa anche delle ipotesi su chi si poté appropriare delle ingenti risorse economiche possedute da B. Mussolini.] – Pennello, Luciano [?] (Padova 1899 - ?) militante comunista italiano. – Pennestrì, Domenico (Reggio Calabria, 1899 – Porto Edda, 5 ottobre 1943) militare italiano; 1915-18, combatte nella prima guerra mondiale; successivamente presta servizio in Eritrea e in Libia; 1943, col grado di tenente colonnello, si trova in Albania al comando del 129º Reggimento fanteria; 8 settembre, dopo l'armistizio, si unisce ai partigiani locali nella lotta contro i tedeschi; fatto prigioniero col suo reparto decimato, viene fucilato. – Piccardi, Leopoldo (Ventimiglia 1° giugno 1899-?) politico italiano; 1915-18, ufficiale di artiglieria nella I guerra mondiale; 1930, entra nel Consiglio di Stato in seguito a concorso; 1934, consigliere d Stato; 1943 25 luglio-agosto, ministro delle Corporazioni nel I governo Badoglio; – Pleiger, Paul (Buchholz, in seguito parte di Witten, Westfalia 28 settembre 1899 – Hattingen, Renania settentrionale-Vestfalia 22 luglio 1985) politico tedesco. – Ravera, Camilla (Acqui 1899-Roma 1988) donna politica italiana 1917, militante socialista, è animatrice del gruppo di «Ordine Nuovo»; 1921, partecipa alla fondazione del Partito comunista, di cui è importante dirigente; arrestata per attività antifascista, subisce quindici anni di carcere e di confino; 1939, viene espulsa dal partito per aver criticato il patto Ribbentrop-Molotov; sarà riammessa nel dopoguerra; La donna italiana dal primo al secondo Risorgimento (1952) Le lettere dal carcere e dal confino (1961) Breve storia del movimento femminile in Italia (1978) 1982, senatrice a vita Una donna sola (1988, romanzo autobiografico). – Riccardi, Raffaello (Mosca, in Russia 4 febbraio 1899 – Roma 1977) giornalista e politico italiano. – Ridolfi, Roberto (Firenze 1899-1991) storico e saggista italiano, grande esperto di archivisti ca, fondatore della «rivista storica degli archivi toscani» 1944-82, dirige «La Bibliofilia» vita di G. Savonarola (1952) vita di N. Machiavelli (1954, fondamentale) Memorie di uno studioso (1956) vita (1957, dell'amico Papini) vita di Francesco Guicciardini (1960) Il libro dei sogni (1963) La parte davanti (1967) I ghiribizzi (1968) I palinfraschi (1970) Le cantafavole (1977) L'acqua del Chianti (1981) Addio alla Baronta (1985) Scrivere senza vedere. Gli ultimi elzeVIri (1990; in tarda vecchiaia è divenuto quasi cieco) La vita aggiunta (1991, raccolta di scritti apparsi in «La Nazione» dal 1974 al 1986). – Ritter, Nikolaus (Rheydt, Germania 8 gennaio 1899 - 9 aprile 1974) militare tedesco. – Rosselli, Carlo (Roma 1899-Bagnoles-de-l'Orne, Alençon 1937) politico italiano; [Fratello di Nello (1900-1937), padre di Amelia (1930-1996).] di famiglia ebrea, allo scoppio della prima guerra mondiale condivide l'interventismo di matrice risorgimentale che caratterizza il suo ambiente familiare; 1917, chiamato alle armi vive intensamente l'esperienza umana e politica del grande conflitto; 1919, si iscrive all'istituto superore di scienze sociali e alla facoltà di giurisprudenza all'università di Siena; 1923, si laurea con una tesi sul sindacalismo; 1922, matura la scelta di un antifascismo attivo e di un socialismo permeato di spirito liberale; 1924, dopo la morte di G. Matteotti aderisce al "Partito socialista unitario" e si dedica tra Milano e Firenze ad un'intensa attività politica e pubblicistica; con G. Salvemini, E. Rossi e il fratello Nello fonda il bollettino clandestino «Non mollare»; 1926, con P. Nenni dà vita al settimanale «Quarto Stato» (dura fino ad ottobre) con l'intento di rafforzare l'unità tra repubblicani e socialisti; dicembre, con I. Oxilia, F. Parri e A. Pertini organizza la fuga di F. Turati in Corsica; 1927, settembre, arrestato subito dopo il suo ritorno in Italia, viene processato a Savona e inviato al confino nell'isola di Lipari dove rimane 19 mesi; Socialismo liberale (Parigi 1930, a cui rifaranno esponenti di "Giustizia e libertà" e del "Partito d'azione" ("liberalsocialismo", influenzato da H. de Man)) 1929, 27 luglio, la sera evade da Lipari con E. Lussu e Fausto Nitti, imbarcandosi su un motoscafo per raggiungere la Francia; autunno, è uno dei principali fondatori del movimento rivoluzionario antifascista di "Giustizia e libertà" che nei primi due anni riesce a mobilitare all'estero, ma anche in Italia, piccoli gruppi di antifascisti decisi a lottare con ogni mezzo contro il regime; cresciuta l'esigenza di un programma politico per il movimento, egli cerca di mediare tra la tendenza socialista facente capo a E. Lussu e a quella democratico-liberale facente capo a A. Tarchiani; Schema di programma rivoluzionario (pubblicato sui «Quaderni di Giustizia e libertà» da lui diretti) 1934, fonda il settimanale «Giustizia e libertà»; 1936, scoppiata la guerra di Spagna, lancia lo slogan «Oggi in Spagna, domani in Italia» e accorre in difesa della repubblica con una colonna di volontari; ferito, torna in Francia; Per l'unificazione politica del proletariato italiano (1936, serie di articoli pubblicati sul settimanale da lui fondato; sono il suo testamento spirituale) 1937, viene assassinato con il fratello dai cagoulards francesi (della cagoule) per conto del SIM italiano (i servizi di spionaggio militare). – Salan, Raoul (Roquecourbe, Tarn 1899-Val-de-Grâce, Parigi 1984) militare e politico francese; 1924-37, uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr, è in Indocina; 1944-45, come comandante di divisione partecipa alla campagna in Europa; 1952, tornato in Indocina, succede al generale J. de Lattre de Tassigny come comandante in capo delle forze dell'Unione francese; 1953, ispettore generale della difesa del territorio indocinese; 1956, comandante in capo in Algeria, è legato agli ambienti del colonialismo oltranzista; 1958, 13 maggio, partecipa al putsch che riporta al potere il generale Ch. De Gaulle; 1959, febbraio, è nominato governatore militare di Parigi; 1960, viene collocato a riposo; ritiratosi ad Algeri, si oppone alla politica di decolonizzazione del governo schierandosi con gli ultras dell' "Algeria francese"; costretto a rifugiarsi a Madrid, costituisce il movimento OAS (Organization de l'armée secrète) che svolge numerose azioni terroristiche in Francia e in Algeria; 1961, viene condannato a morte in contumacia; 1962, arrestato ad Algeri, gli viene commutata la pena in quella dell'ergastolo; 1968, è rimesso in libertà in seguito ad un'amnistia; 1984, muore all'ospedale militare di Val-de-Grâce a Parigi. – Spaak, Paul- Henry-Charles (Schaarbreeck 25 gennaio 1899-Bruxelles 30 luglio 1972) politico belga, avvocato; 1932, deputato socialista al parlamento; 1935, ministro dei trasporti e delle poste; 1936-38, ministro degli esteri; 1938 maggio-febbraio 1939, primo ministro, realizza una politica di riforme all'interno e mantiene una stretta neutralità in campo internazionale; 1939, settembre, ministro degli esteri, conserva l'incarico nel governo formatosi in esilio a Londra dopo l'occupazione nazista; 1945, avversa il ritorno del re Leopoldo III; 1946, primo ministro; lo stesso anno viene eletto presidente della prima sessione delle Nazioni Unite; è tra i promotori dell'unità europea; 1946-49, ministro degli esteri; 1947-49, primo ministro; 1949-51, presidente dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa; 1952-54, presidente dell'Assemblea della C.E.C.A.; 1954-57, ministro degli esteri; è l'artefice di una decisa politica europeista e filoatlantica promuovendo l'ingresso del Belgio nella NATO; 1957-1961, segretario generale della NATO; 1961-66, presidente del consiglio; 1966, lascia la vita politica per assumere la direzione di alcune importanti società industriali. – Starhemberg, Ernst Rüdiger (Eferding, in Alta Austria 10 maggio 1899 – Schruns, distretto di Bludenz, nel Vorarlberg 15 marzo 1956)) politico austriaco. [Figlio del principe Ernst Rüdiger von Starhemberg (1861-1927), membro (1920-30) del Parlamento Federale Austriaco. e della contessa Franziska [Fanny] von Larisch-Moennich (1875-1943). – Voronov, Nikolaj Nikolajevic (San Pietroburgo 5 maggio 1899 - Mosca 28 febbraio 1968) militare sovietico, comandante in capo della prestigiosa Artiglieria dell'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale. [Potenzia al massimo questa Arma, incrementando in modo eccezionale il numero, la potenza e la modernità dei cannoni e dell'artiglieria missilistica sovietica. Grazie a questo formidabile potenziamento l'Artiglieria dell'Armata Rossa si trasforma nel maglio che schiacciò, con i suoi enormi concentramenti di potenza di fuoco, le difese tedesche sul fronte orientale negli ultimi anni della guerra mondiale; oltre a questa importantissima attività organizzativa, egli svolge anche in numerose occasioni incarichi operativi sul fronte come rappresentante e coordinatore dello Stavka (il Comando supremo sovietico diretto personalmente da Stalin) durante alcune grandi offensive sovietiche; in particolare, dopo aver collaborato con Žukov e Vasilevsky all'organizzazione della "Operazione Urano", dirige personalmente la fase iniziale dell' "Operazione Piccolo Saturno" del dicembre 1942 e, insieme al gen. Rokossovskij, la fase finale della battaglia di Stalingrado "Operazione Kolzò" terminata il 2 febbraio 1943 con la definitiva vittoria sovietica e con la resa del feldmaresciallo tedesco Friedrich Paulus. – Wagner, Josef (Algrange, Alsazia-Lorena 12 gennaio 1899 – Berlino 22 aprile o 2 maggio 1945) politico tedesco. Torna su |
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