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Papa
Pio VII Roma conta 117.000 abitanti; 1813, Fontainebleau, tra il 19 e il 25 gennaio, il papa e Napoleone
I si incontrano regolarmente, parlando non solo di politica ma
anche
di questioni personali; |
ANNO 1813
– 'Abbas Hilmi I (Gedda 1813-Il Cairo 1854) viceré d'Egitto (1848-54); 1848, succeduto allo zio Ibrahim, conduce una politica xenofoba, interrompendo le riforme occidentalizzanti avviate dal predecessore; 1853-56, durante la guerra di Crimea appoggia la Turchia; contrario all'influenza francese, si avvicina alla Gran Bretagna, permettendo agli inglesi la costruzione della ferrovia Alessandria-Il Cairo (1852-56). – Aasen, Ivaar Anders (Volden, Sondmor 1813- Cristiania 1896) poeta e filologo norvegese, promotore del Maalshoer (movimento nazionale) nonché creatore della lingua letteraria norvegese moderna (il Nynorsk o neonorvegese, lingua che fu detta Landsmal o lingua provinciale, in opposizione al Riksmal o lingua nazionale); [la lingua da lui propugnata non predomina mai sui dialetti delle altre regioni] Grammatica della lingua popolare norvegese (1848) Dizionario della lingua popolare norvegese (1850) Saggi del Landsmal di Norvegia (1853) Proverbi norvegesi (1856) – Annenkov, Pavel Vasilevic (Mosca 1813-Dresda 1887) scrittore russo; visse con N.V. Gogol' a Roma (che gli dettò il primo volume di Anime morte) e fu amico di I.S. Turgenev; 1853-56, insieme a quest'ultimo e a N.A. Nekrasov forma una specie di triumvirato che gestisce le sorti della letteratura pietroburghese, collaborando alle principali riviste del tempo: «Annali patri», «Il Contemporaneo»; Puškin nell'epoca di Alessandro I (1875) Problemi storici ed estetici del romanzo «Guerra e pace» di L.N. Tolstoj (1868) Lo straordinario decennio 1838-1848 (1880, memorie). – Aytoun, William Edmondstone (Edimburgo 1813-Elgin Moray 1865) scrittore scozzese, tra i più autorevoli uomini di legge e di lettere di Edimburgo; Firmilian or the student of Badajoz (1854, Firmilian o lo studente di Badajoz) Lays of the scottish cavaliers (1849, Lai dei cavalieri scozzesi, ballate a sfondo storico nello stile inaugurato e reso celebre da W. Scott). – Bernard, Claude (Saint-Julien, Rhône 1813, Parigi 1878) fisiologo francese, fondatore della moderna fisiologia sperimentale; Lezioni di fisiologia sperimentale applicata alla medicina (1855-56) Note sul pancreas e sulla funzione del succo pancreatico nei fenomeni digestivi (1856) Introduzione allo studio della medicina sperimentale (1865). – Bon Brenzoni, Caterina (Verona 1813-1856) poetessa italiana; Carme ad un amico di Pavia. – Bosi, Carlo Alberto (Firenze 1813-1886) verseggiatore italiano; Addio, mia bella addio (1848, o Addio del volontario, celebre canto patriottico) versi e canti popolari di un fiorentino (1859). – Büchner, Georg (Goddelau, Darmstadt 1813-Zurigo 1837) scrittore e drammaturgo tedesco, nacque da un medico già al servizio dell'esercito napoleonico (poi consigliere sanitario del governo locale) e dalla figlia di un consigliere di corte; a parte le due memorie scientifiche e le lettere, i suoi scritti non superano le duecento pagine; 1831-33, studia medicina a Strasburgo; due anni felici nei quali ama, riamato, Minna Jaegle ed entra a far parte della "Société des droits de l'homme", probabilmente controllata da F. Buonarroti; 1834, fonda a Giessen un'Associazione per i diritti dell'uomo; in contatto col pastore F.L. Weider [?? o Weidig] che viene arrestato [si suiciderà dopo tre anni di carcere preventivo], si rifugia a Darmstadt nascondendosi nella casa paterna; Hessische Landbote (1834, Il messaggero dell'Assia, opuscolo clandestino; nemico della stessa borghesia liberale, sarà inaccettabile ai tedeschi benpensanti fino ai primi anni successivi alla seconda guerra mondiale) Dantons Tod (1835, La morte di Danton) 1835, marzo, torna a Strasburgo dove ritrova la fidanzata e diviene membro corrispondente della "Société d'histoire naturelle"; Lenz (1835, novella, ha come tema la tragica discesa nella follia dell'omonimo drammaturgo dello "Sturm und Drang"; queste pagine si basano sul diario di Oberlin, parroco di Waldnach e medico (1778)) Leonce und Lena (1835, Leonce e Lena, commedia) Il sistema nervoso del barbo (1836) 1836, riceve la laurea e la docenza in anatomia comparata presso l'università di Zurigo; in questa città legge una notevole prolusione Sui nerVI del cranio; Woyzeck (tragedia incompiuta) Un dramma su Pietro Aretino (scomparso e forse distrutto dalla fidanzata per scrupoli morali o per paura di perquisizioni) 1837, muore di tifo. – Cardwell, Edward (Liverpool 1813-Torquay 1886) politico inglese; 1868-74, ministro della guerra nel gabinetto Gladstone, riforma radicalmente, modernizzandolo, l'esercito inglese: abolisce una serie di privilegi e di pratiche arcaiche (come la venalità dei gradi) specie dopo la guerra di Crimea (1854-56), subordina il comando dell'esercito al ministro della guerra, riduce il periodo di ferma delle reclute e crea una riserva. – Dana, James Dwight (Utica, New York 1813-New Haven 1895) naturalista statunitense, membro scientifico dell'esplorazione Wilkes nei mari del sud nel 1838; Mineralogia sistematica (1837) Trattato di geologia (1864). – De Genova, Ignazio - conte di Pettinengo (Biella, Novara 28 febbraio 1813 – Moncalieri, Torino 2 novembre 1896) militare e politico italiano. – Demidoff, Anatolij (Mosca 1813-Parigi 1870) collezionista russo, discendente dall'antica famiglia dei Demidoff, figlio di Nikolaj Nikitic, sviluppò le iniziative mecenatistiche del padre; [A proposito di lusso, era solito cambiare la stoffa dei parati ogniqualvolta dava una festa e a regalarla alla servitù che la rivendeva ricavandone 100.000 lire fiorentine]; 1830-34, mentre nei terreni dei Demidoff sono scoperte altre due miniere d'oro, una d'argento e una di malachite, egli continua l'opera di modernizzazione degli impianti e costruisce due nuovi stabilimenti, anche se l'industria metallurgica russa sta segnando il passo; le sue ricchezze vengono usate per opere sociali in patria e in Toscana: dona 100.000 rubli agli invalidi di Mosca, 50.000 per le vittime delle inondazioni di Pietroburgo, 500.000 a un Istituto per i lavoratori fatto erigere da un altro membro della famiglia…, istituisce una scuola per l'educazione gratuita per ragazzi a Firenze (mal vista dalle autorità) e un ospedale, sempre per i non abbienti, a Bagni di Lucca; 1840, sposa Matilde Bonaparte, figlia di Gerolamo; 1846, fallito il matrimonio, compie numerosi viaggi lasciando interessanti relazioni sui paesi visitati ed una collezione di cimeli, ora in un grande museo all'isola d'Elba; trasforma la grande dimora di S. Donato in un setificio, piantando nella tenuta decine di migliaia di gelsi; per la trattura, l'incannatura e la filatura vengono impiantati moderni macchinari, non ancora in uso a Firenze, tanto da trasformare la vita del borgo in un prospero centro industriale che dà lavoro a centinaia di operai e a una moltitudine di impiegati; 1870, muore, senza figli, lasciando la sua fortuna al nipote Paolo, che a sua volta ha un sola figlia femmina, Maria. Con quest'ultima, morta in Italia senza eredi nel 1955, si estingue il ramo principale dei Demidoff. – Depretis, Agostino (Mezzana Corti, oggi Bressana Bottarone, Pavia 1813-Stradella 1887) politico italiano. – Eötvös, József (1813-1871) scrittore e politico liberale ungherese, uno dei personaggi più importanti del Risorgimento ungherese; 1867, dopo l' "Ausgleich" (compromesso) è ministro dell'Istruzione; A Karthausi (1842, il Certosino) [Si può ritenere l'equivalente ungherese del Werther o dello Jacopo Ortis.] – Ferraris, Luigi (Sostegno, Novara - in seguito Biella, 6 marzo 1813 – Torino 17 ottobre 1900) politico italiano. – Granovskij, Timofej Nikolaevic (Orël 9 marzo 1813 – Mosca 4 ottobre 1855) storico russo; particolarmente appassionato del Medioevo. fu uno dei massimi esperti, nel suo campo, in tutto l'Impero zarista, nonché una figura di spicco di quelli che si chiamavano occidentalisti per distinguersi dagli slavofili. Brillante studente di Storia a Mosca e di Filosofia a Berlino, profondamente influenzato dal pensiero di Hegel, al suo ritorno in Patria rese noti i nomi dello storico Leopold von Ranke e del giurista Friedrich Carl von Savigny, dei quali condivideva le idee. Fu talmente imbevuto di cultura tedesca durante il soggiorno in Germania da arrivare a ritenere la Storia della Germania in qualche modo superiore a quella della Russia; 1839, talmente imbevuto di cultura tedesca durante il soggiorno in Germania – da arrivare a ritenere la Storia della Germania in qualche modo superiore a quella della Russia – rinuncia agli studi sul Medioevo russo per tenere lezioni e conferenze sull'Europa occidentale; la sua fortuna è l'interesse manifestato dai giovani intellettuali per F.W.J. Schelling, G.W.F. Hegel, Goethe e per il Romanticismo, che tra le altre cose permette a A.S. Puškin di raggiungere un successo immenso; nel suo campo, egli si vede ostacolato solo da Pogodin, il quale, però, gode di una considerazione decisamente minore; [Ha un interesse particolare per Vineta, una leggendaria città medioevale bagnata dal Mar Baltico e situata tra Germania e Polonia; dopo anni di studi decide tuttavia di liquidare tutto in quanto probabilmente si tratta solo di una leggenda.] – Hebbel, Christian Friedrich (Wesselburen, Holstein 1813-Vienna 1863) poeta e drammaturgo tedesco; 1827-35, è scrivano presso il parroco di Wesselburen; 1835, grazie all'appoggio della scrittrice Amalie Schoppe redattrice della «Hamburger Modenzeitung» si trasferisce a Parigi per prepararsi agli studi universitari; Diario (1836) 1836-39, studia diritto, storia e filosofia presso l'università di Heidelberg e Monaco di Baviera; Judith (1839, Giuditta) Maria Magdalene (1843, Maria Maddalena) Herodes und Mariamne (1849, Erode e Mariamne) Michelangelo (1850) Julia (1851, Giulia) Agnes Bernauer (1851) Gyges und sein Ring (1854, Gige e il suo anello) Die Nibelungen (1855-60, I Nibelunghi). – Jahn, Otto (Kiel 1813-Gottinga 1869) filologo, archeologo e musicologo tedesco, allievo di K. Lachmann, curatore di edizioni di Persio e Giovenale, del Bruto e dell'Oratore di Cicerone; vita di Mozart (1856-59). – Kierkegaard, Sören Aabye (Copenaghen 1813-1855) filosofo e scrittore danese, fondatore del moderno "esistenzialismo". – Livingstone, David (Blantyre, Lanarkshire 1813-Chitambo, odierno Zambia 1873) missionario ed esploratore scozzese. – Ludwig, Otto (Eisfeld, Turingia 1813-Dresda 1865) scrittore tedesco; Der Erbförster (1853, Il guardiacaccia per diritto ereditario) Die Makkabäer (1854, I Maccabei) Heiterethei (1854) Aus dem Regen in die Traufe (1854, Dalla padella alla brace) Zwischen Himmel und Erde (1856, Tra cielo e terra). – Kuthy, Lajos (1813-1864) drammaturgo e romanziere ottocentesco d'ispirazione romantica. – Manna, Giovanni (Napoli 21 gennaio 1813 – Napoli 23 luglio 1865) politico italiano. – Mari, Adriano (Firenze 6 dicembre 1813 – Fiesole, Firenze 24 luglio 1887) politico italiano. – Moe, Jorgen (Hole, Ringerike 1813-Kristiansand 1882) letterato norvegese, teologo e vescovo di Kristiansand, reperì e pubblicò (1841-51) in collaborazione con P. Chr. Asbjornsen una fondamentale silloge di fiabe popolari norvegesi. – Montanelli, Giuseppe (Fucecchio, Firenze 1813-1862) scrittore e politico italiano. – Nanteuil, Célestin-François (Roma 1813-Bourron-Marlotte, Seine-et-Marne 1873) incisore, litografo, pittore francese; 1832-38, illustra opere di V. Hugo, Th. Gautier, A. de Musset, P.-J. Borel, A. Dumas e collabora alla rivista di G. de Nerval «Le monde dramatique». – Ozanam, Antoine-Frédéric (Milano 1813-Marsiglia 1853) storico e letterato francese di origine italiana; 1816, dopo il passaggio di Milano all'Austria, la famiglia si stabilisce in Francia a Lione dove egli compie gli studi al collegio reale; 1831, una sua confutazione delle tesi di Saint-Simon ha un eco favorevole nel giornale cattolico liberale di H.-F.-R. de la Mennais «L'Avenir»; in questo periodo conosce i leader del rinnovamento cattolico Charles Forbes conte di Montalembert, J.-B.-H. Lacordaire, Ph.-O. Gerbert; 1833, dà inizio con alcuni compagni alla società di "san Vincenzo de' Paoli", promotrice di quelle iniziative assistenziali più tardi chiamate "conferenze di carità" diffuse in tutta Europa; 1844, professore ordinario alla Sorbona di letterature straniere, volge i suoi interessi prevalentemente alla società medievale con particolare riguardo all'opera civilizzatrice della chiesa nei confronti dei barbari; I germani prima del cristianesimo (1847) 1848, la rivoluzione lo vede schierato a favore della repubblica; aderisce alla rivista «L'ère nouvelle» espressione del cattolicesimo democratico e sociale; La civilizzazione cristiana dei franchi (1850) Le scuole e l'istruzione pubblica in Italia al tempo dei barbari (1850) 1851, 2 dicembre, è uno dei pochissimi "democratici cristiani" ad assumere un atteggiamento di aperto dissenso di fronte al colpo di stato di Napoleone III. [vedi Kathleen O'Meara, Frederic Ozanam - His life and works] – Pica, Giuseppe (L'Aquila 1813-Napoli 1887) politico italiano, avvocato di idee liberali; 1845, viene imprigionato per alcuni mesi; 1848, eletto deputato al parlamento napoletano, viene arrestato dopo gli scontri del 15 maggio tra le truppe borboniche e i liberali, restando poi in carcere fino al 1859; 1861-65, deputato della destra al parlamento italiano, propone la legge ("legge Pica") che stabilisce le disposizioni eccezionali per la energica repressione del brigantaggio meridionale; 1873, è nominato senatore. – Ravaisson-Mollien, Jean-Gaspard-Félix (Namur 1813-Parigi 1900) filosofo e archeologo francese, studiò a Monaco dove fu allievo di F.W.J. Schelling, e a Parigi dove si addottorò con v. Cousin; Saggio sulla metafisica di Aristotele (1837-46, in 2 voll., VIncitore di un premio accademico) 1837, insegna all'università di Rennes; De l'habitude (1838, Dell'abitudine) Filosofia contemporanea (1840) 1860, è nominato ispettore generale dell'istruzione universitaria; Rapporto sulla filosofia in Francia nel XIX secolo (1867) 1870, curatore del dipartimento di arte antica del Louvre La filosofia di Pascal (1887) Metafisica e morale (1893) Testamento filosofico (1901). – Rayneval, Alphonse Gérard de – conte (Parigi 1° agosto 1813 – Parigi 10 febbraio 1858) diplomatico e politico francese; [Figlio del conte Maximilien Gérard de Rayneval (1778-1836), sotto-segretario di Stato agli Affari esteri sotto la Restaurazione. Genero del gen. Auguste Bertin de Vaux, egli è il suocero di Henry Le Gouz de Saint-Seine.] sceglie la carriera diplomatica; 1848-49, ministro plenipotenziario a Napoli; 1849, 31 ottobre-17 novembre, ministro degli Affari esteri nel "governo Hautpoul"; 1850-57, ambasciatore presso la Santa Sede; 1857, ambasciatore a San Pietroburgo, muore prima di aver preso posto. – Reali, Giuseppe o fra Eusebio Reali (1813 – 30 gennaio 1868) ecclesiastico e predicatore italiano. – Ricci, Giovanni (Genova 29 marzo 1813 – Oviglio, Alessandria 5 ottobre 1892) militare e politico italiano. – Settembrini, Luigi (Napoli 1813-1876) patriota e letterato italiano, figlio di un avvocato, iniziò gli studi giuridici, abbandonandoli ben presto per quelli letterari, alla scuola del purista napoletano B. Puoti, maestro anche di F. De Sanctis; 1835, vince il concorso per la cattedra di eloquenza nel liceo di Catanzaro ed in questa città fa opera di proselitismo per la setta dei "Figliuoli della Giovine Italia", fondata da B. Musolino; 1839-42, arrestato per cospirazione, trascorre tre anni in carcere vive ndo in seguito di lezioni private; Protesta del popolo delle Due Sicilie (1847) 1847, deve rifugiarsi a Malta; tornato a a Napoli quando viene concessa la costituzione, tiene per breve tempo l'incarico di capo divisione del ministero della pubblica istruzione; 1848, partecipa ai moti e dà vita alla società segreta dell' "Unità italiana"; con la restaurazione borbonica è sottoposto ad un lungo processo; 1851, è condannato a morte; 1859, dopo la commutazione della pena nell'ergastolo e trascorsi otto anni nel penitenziario di Santo Stefano, viene avviato con altri patrioti alla deportazione in America; il figlio Raffaele però, ufficiale della marina mercantile inglese, riesce a far sbarcare i detenuti in Irlanda; di qui egli passa in Inghilterra; 1860, fa ritorno in Italia dove ottiene la cattedra di letteratura italiana a Bologna; 1862, … e poi a Napoli; Lezioni di letteratura italiana (1866-72) Postumi: Ricordanze della mia vita (1879, incompiuto) I neoplatonici (1977, racconto di argomento erotico-omosessuale; riflette forse alcuni episodi scabrosi di cui l'autore fu testimone nel carcere di Santo Stefano). – Sirtori, Giuseppe (Casate Vecchio [poi Casatenovo], Como 17 aprile 1813 – Roma 1874) sacerdote e patriota italiano; percorre tutti gli studi nei seminari dell'arcidiocesi di Como; ordinato sacerdote e, anzi ascrittosi agli oblati, è dapprima penitenziere delle agostiniane di Santa Prassede a Milano, poi professore di umanità al fiorente collegio di Gorla Minore; venuto in attrito con i colleghi a motivo dei loro criteri pedagogici, se ne ritira e, dopo un periodo di isolamento a Milano, si esilia a Parigi; 1844, marzo, una crisi antidogmatica lo conduce a rinunciare al sacerdozio; per altri quattro si dedica a studi scientifici, vivendo più isolato e taciturno di un certosino; 1848, febbraio, prende parte alla rivoluzione di Parigi; tornato in Italia, partecipa alle barricate di Milano dove fonda anche un sodalizio ispirato ad idealità repubblicane; 27 ottobre, accorso anche a Venezia, partecipa con G. Pepe alla battaglia di Mestre (Ve) ottenendo la promozione a maggiore; 1849, primavera, partecipa alla difesa di Marghera (Ve) ottenendo la promozione a tenente colonnello; [Caduta Venezia e proscritto dall'Austria, conoscerà dieci anni di esilio che trascorrerà a Malta, in Svizzera, in Inghilterra e di nuovo a Parigi.] esule a Londra, in contatto con gli ambienti mazziniani, è presto in disaccordo con la loro rigida pregiudiziale repubblicana e preferisce tornare a Parigi, continuandovi la sua attività di propaganda a favore dell'unità d'Italia; 1859, alla notizia della guerra (II guerra d'indipendenza) rientra in patria ma il governo sardo respinge la sua collaborazione; 1860, eletto deputato da quattro collegi della Lombardia, egli opta per quello di Milano sedendo alla sinistra… ma per poco; G. Garibaldi decide infatti la "spedizione dei Mille" ed egli ne diviene il braccio destro; 13 giugno, maggior generale e poi capo di S.M., è nominato prodittatore della Sicilia (o dittatore provvisorio di Palermo); 1° ottobre, nella battaglia del Volturno il suo apporto si dimostra decisivo; è nominato pro-dittatore di Napoli e, in seguito, promosso tenente genrale e capo provvisorio di tutte le truppe dell'esercito meridionale; l'ordine militare di Savoia viene a riconciliarlo con la monarchia; 1862, marzo, con lo stesso grado di ten.col. viene trasferito nell'esercito regolare italiano e incaricato della repressione del brigantaggio nelle Calabrie; ottiene poi altri incarichi; 1866, durante la guerra (III guerra d'indipendenza) è al comando della V divisione attiva del Primo Corpo d'Armata, dell'esercito regolare; coinvolto nella sconfitta di Custoza, egli accusa altri della responsabilità ma deve dare le dimissioni; 1867, ancora una volta Milano gli riconferma la sua fiducia inviandolo alla Camera; 1872, viene riammesso nell'esercito col grado precedentemente tenuto; 1874, muore a Roma. – Snow, John (York 1813-Londra 1858) medico inglese, studiò medicina a Londra dove si dedicò alla ricerca anestesiologica; inventò apparecchi per la somministrazione di etere e di cloroformio ed in breve divenne il miglior anestesista inglese; diede il suo contributo anche nel campo dell'epidemiologia: in particolare studiò l'epidemia di colera che colpì Londra riuscendo a dimostrare, contro le tesi degli altri medici, che la trasmissione avveniva attraverso l'acqua contaminata da materia fecale. – Sollogub, Vladimir Aleksandrovic (Pietroburgo 1813-Amburgo 1882) scrittore russo, di famiglia nobile, lavorò nella burocrazia imperiale e coltivò la letteratura per diletto; collaborò ad alcune fra le più importanti riviste del tempo fra cui «Sovremennik» (Il contemporaneo); La cagnetta (1840, racconto) L'educanda (1843, racconto) Disgrazie di un cuore tenero (1859, vauDeVille di grande successo) Il tarantas (1884, romanzo, descrizione di un viaggio da Mosca a Kazan su una traballante carrozza di posta; nel corso del racconto sono messe alla berlina le teorie degli slavofili e le utopie degli idealisti romantici). – Stankevic, Nikolaj Vladimirovic (1813 nella tenuta paterna del governatorato di Voronež – Italia, Novi 1840) letterato e filosofo russo, noto soprattutto per il cosiddetto "circolo Stankevic", gruppo d'intellettuali di tendenze idealistico-liberaleggianti, che ebbe grande importanza per la cultura russa nel 4° decennio del sec. XIX. proprio nel governatorato di Voronež incontra Kolzov e lo attira a Mosca e lo incoraggia; al fascino della sua personalità molti giovani del tempo devono l'impulso alla loro attività: tra gli altri K. Aksakov, il critico V.G. Belinskij, lo storico T.N. Granovskij e M.A. Bakunin, che è in un certo senso il prosecutore del "circolo Stankevic". Ha lasciato documentazione della sua attività solo nelle sue lettere, ma la sua personalità domina nella maggior parte delle memorie del tempo. – Wagner, Wilhelm Richard (Lipsia 1813-Venezia 1883) musicista e scrittore tedesco. – Waitz, Georg (Flensburg 1813-Berlino 1886) storico tedesco, studiò diritto e storia nelle università di Kiel e di Berlino, sotto la guida di L. von Ranke, K. Lachmann e F.K. von Savigny; 1836, diviene collaboratore di G.H. Pertz nella redazione dei Monumenta Germaniae Historica; 1842, diviene professore di storia nelle università di Kiel; Storia della formazione della Germania (1844-78, in 8 voll., fondamentale per la storia politica e giuridica tedesca fino al sec. XII) 1848, già membro dell'assemblea nazionale di Francoforte, si dimette dopo i moti del 1848; 1849, professore di storia nelle università di Gottinga dove fonda una scuola storica che si prefigge ricerche critiche sul medioevo tedesco; Storia dello Schleswig-Holstein (1851-54, in 2 voll.) 1875, assume la direzione dei Monumenta… passando ad insegnare storia all'università di Berlino; Illustrazione delle fonti della storia tedesca di F.C. Dahlmann (ne cura un rifacimento, opera fondamentale per lo studio della storia della Germania). |
«segue da 1812» Accademia Tiberina 1813, 9 aprile, Roma, da una scissione dell'Accademia
Ellenica, filofrancese, nasce l'Accademia Tiberina il cui scopo
principale è quello di promuovere studi, segnatamente storici,
su Roma. |
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