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ANNO 1869 |
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Papa
Pio IX - segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli; marzo, concede un'amnistia a quei detenuti politici che sconfessino il loro passato. Molti la rifiutano. "Prima internazionale Comunista" «segue da 1868»
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– Anile,
Antonino (Pizzo Calabro, Catanzaro 20 novembre 1869 –
Rajano, L'Aquila 26 settembre 1943) politico italiano.
Torna su– Arlington Robinson, Edwin (1869-1935) poeta statunitense; ebbe un posto nelle dogane dal presidente Roosevelt; The Children of the Night (1897) 1921, premio Pulitzer; Trilogia: Merlin (1917) Lancelot (1920) Tristram (1927). – Bresci, Gaetano (Coiano, Prato 1869-isola di Santo Stefano, Gaeta 1901) anarchico italiano; 1900, 29 luglio, uccide a Monza il re Umberto I per protestare contro le repressioni del 1898-99; condannato all'ergastolo, muore in carcere in circostanze oscure. – Broglia, Giuseppe (Verona 1º maggio 1869 – Torino 23 dicembre 1938) industriale e politico italiano. – Cabrini, Angiolo (Codogno, Milano 1869-Roma 1937) politico italiano, socialista; 1892, partecipa al congresso costitutivo del Partito socialista italiano (ex Partito dei lavoratori italiani); 1895, esule in Svizzera per la politica repressiva di F. Crispi; 1898, viene imprigionato in seguito ai fatti di Milano; 1900-1919, deputato; 1903, dirige il Segretariato della resistenza, trasformatosi in CGIL (Confederazione generale del lavoro) nel 1906; Emigrazione ed emigrati (1911) 1912, espulso dal Partito socialista dà vita, con I. Bonomi e L. Bissolati, al Partito socialista riformista; La legislazione sociale (1914) 1920, consulente dell'Ufficio internazionale del lavoro presso la Società delle Nazioni. – Chamberlain, Arthur Neville (Birmingham 1869-Heckfield, Reading 1940) politico britannico; 1918, deputato conservatore; 1923-29, ministro della sanità; 1931-37, cancelliere dello scacchiere, diventa primo ministro (maggio); 1938, durante la crisi cecoslovacca si reca in visita da Hitler a Berchtesgaden e a Godesberg per appianare la questione dei Sudeti; il suo atteggiamento conciliante porta nella conferenza di Monaco (settembre) alla capitolazione dell'Inghilterra e della Francia, che approvano la cessione dei Sudeti alla Germania nazista, e al successivo riconoscimento inglese (novembre) dell'impero italiano in Etiopia; 1939, marzo, offre l'alleanza inglese alla Polonia, alla Romania e alla Grecia; settembre, dichiara guerra alla Germania; 1940, 1° maggio, accusato dall'opinione pubblica di appeasement (politica di compromesso), dopo l'occupazione tedesca della Norvegia rassegna le dimissioni a favore di W. Churchill. – Da Como, Ugo (Brescia 16 marzo 1869 – Lonato, Brescia 5 settembre 1941) politico italiano. – Dorpmuller, Julius ((Elberfeld 1869 – Malente, Schleswig-Holstein 1945) ) politico tedesco. – Gandhi, Mohandas Karamchand (Porbandar, Kathiawar 1869-Nuova Delhi 1948) politico indiano. – Goldman, Emma o "Emma la Rossa" (1869-1940) rivoluzionaria anarchica lituana, femminista ante-litteram e figura di primo piano della sinistra statunitense; 1919, dopo trent'anni di attività rivoluzionaria spesa in terra americana (alcuni dei quali trascorsi in prigione, per reati d'opinione) viene espulsa dal paese insieme al suo compagno Alexander Berkman e a qualche centinaio di sovversivi e rimpatriata in Russia; qui, toccando con mano la dura realtà sovietica, ridimensiona il suo odio verso gli stati democratici. – Heye, August Wilhelm (Fulda 31 gennaio 1869 – Braunlage 11 marzo 1947) militare tedesco. – Kánya, Kálmán (1869-1945) politico, diplomatico, ungherese; 1933-1938, ministro degli Esteri. – Klant, Joseph o Josef (Herzogswalde 8 dicembre 1869 – † 1927) politico tedesco. – Krupskaja, Nadezda Kostantinovna (Pietroburgo 1869-Mosca 1939) pedagogista russa, aderì fin dalla prima Giovinezza al Partito socialdemocratico 1891-96, insegna nelle scuole dei lavoratori, al cui problema si è già da tempo dedicata; 1894, conosciuto Lenin, divide con lui gli anni del confino in Siberia, dell'esilio in Europa, l'esperienza della rivoluzione ed è la sua prima biografa 1917, tornata in Russia ed eletta alla duma di Pietrogrado, avanza subito la proposta di creare un soviet per l'educazione pubblica; è esponente di primo piano del commissariato del popolo per l'educazione; si batte contro coloro che teorizzano la "morte della scuola" Sull'educazione comunista (1930) La mia vita con Lenin (1932). – Largo Caballero, Francisco (Madrid 1869-Parigi 1946) sindacalista e politico spagnolo; 1894, entra nel Partito socialista (PSOE); 1916, vicepresidente del comitato nazionale dell'Unione generale dei lavoratori (UGT); 1918, eletto deputato; 1920-21, è uno dei rappresentanti della maggioranza che si oppone all'adesione all'Internazionale comunista; 1924, durante il periodo di collaborazione tra socialisti e dittatura di M. Primo de Rivera è membro del consiglio di stato; 1926, rappresentante della UGT nella commissione delle corporazioni; passato all'opposizione, fa parte del comitato rivoluzionario repubblicano; 1931, dopo la caduta della monarchia è ministro del lavoro nel governo Alcalà Zamora; 1931-33, ministro del lavoro nel governo M. Azaña, lega il suo nome ad una serie di importanti misure legislative: decreti regolanti l'assunzione della manodopera, la fissazione dei salari minimi dei braccianti, la costituzione di giurie miste per la composizione delle controversie di lavoro; 1933, la Vittoria delle destre in Spagna e l'avvento del nazismo in Germania lo convincono della sostanziale nullità della collaborazione governativa con i partiti della sinistra borghese; 1934, segretario generale della UGT; ottobre, è tratto in arresto dopo l'insurrezione operaia delle Asturie; 1936, febbraio, viene rieletto deputato alle elezioni che segnano la Vittoria del fronte popolare; ribadendo il suo anticollaborazionismo impedisce la formazione di un governo di coalizione delle sinistre; 4 settembre, dopo l'insurrezione dei militari e lo scoppio della guerra civile, è nominato presidente del consiglio e ministro della guerra; si adopera per coordinare lo sforzo bellico contro i ribelli, organizzare un nuovo stato operaio e istituzionalizzare le conquiste rivoluzionarie; 1937, maggio, dopo l'insurrezione anarchica di Barcellona, in contrasto con i comunisti e con una parte del suo stesso partito circa la condotta della guerra, rassegna le dimissioni e viene sostituito da J. Negrin; 1938, viene estromesso dalla segreteria della UGT; 1939, lascia la Spagna; I miei ricordi. Lettere a un amico (1954, postumo). – La Russa, Ignazio (Catanzaro 8 gennaio 1869 – Catanzaro 29 luglio 1935) politico italiano. – Marescalchi, Arturo (Baricella, Bologna 30 ottobre 1869 – Salò, Brescia 6 novembre 1955) politico italiano. – Masciantonio, Pasquale (Casoli, Chieti 20 agosto 1869 – Roma 7 febbraio 1923) politico italiano. – Masters, Edgar Lee (1869-1950) poeta statunitense; Spoon River Anthology (1915). – Meda, Filippo (Milano 1 gennaio 1869 – Rho, Milano 31 dicembre 1939) politico italiano. – Menéndez Pidal, Ramón (La Coruña 1869-Madrid 1968) filologo spagnolo, professore di filologia romanza all'università di Madrid, uno dei migliori medievalisti contemporanei; Manuale di grammatica storica spagnola (1918) Origini dello spagnolo (1926) La Spagna del Cid (1929) Romancero spagnolo. Teoria e storia (1953). – Pignatti Morano di Custoza, Carlo (Modena 2 settembre 1869 – Firenze 30 luglio 1944) militare e politico italiano. – Reventlow, Ernst zu – conte (Husum, Schleswig-Holstein 18 agosto 1869 – Dachau, 21 novembre 1943) militare e giornalista tedesco. – Treves, Claudio (Torino 1869-Parigi 1933) politico italiano, laureatosi in legge; 1892, dopo una breve milizia repubblicana, aderisce al Partito socialista per l'influsso esercitato su di lui da F. Turati ed inizia una brillante carriera giornalistica (dalla collaborazione alla «Critica Sociale» a quella al torinese «Grido del Popolo» di cui è poi direttore); 1894, in seguito all'applicazione delle leggi eccezionali, viene processato e condannato a due mesi di confino per la sua qualità di membro del direttivo della federazione regionale piemontese del PSI; 1898, dopo i moti, a causa delle sue corrispondenze dalla Svizzera per la «Gazzetta del Popolo», rischia una nuova incriminazione; si rifugia per qualche tempo a Parigi; 1899, si trasferisce a Milano dove diviene direttore del quotidiano democratico «Il Tempo» che egli trasforma in organo del socialismo riformista, per alcuni anni in minoranza nel partito e non rappresentato nel suo organo ufficiale; 1910, nel congresso, in seguito al distacco di L. Bissolati dalla corrente turatiana, è chiamato alla direzione dell' «Avanti!» che tiene fino al 1912 quando la sinistra conquista la maggioranza; da questo momento i suoi rapporti con F. Turati si fanno ancora più stretti oltre che nell'azione politica, nella redazione della «Critica sociale»; 1906, deputato di Milano, 1922, dopo la scissione tra massimalisti e riformisti è nominato direttore dell'organo del nuovo Partito socialista unitario, il quotidiano «La Giustizia» soppresso nel 1925 in seguito all'attentato dell'onorevole T. Zaniboni contro B. Mussolini; 1926, novembre, esule in Francia, è tra i fondatori della concentrazione antifascista e direttore del suo organo, il settimanale «La Libertà». – Vahlen, Karl Theodor (Vienna, 30 giugno 1869 – Praga, 16 novembre 1945) matematico e politico austriaco, naturalizzato tedesco. |
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