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ANNO 1916 | STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Papa - segretario di Stato: card. P. Gasparri.
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– Axen,
Hermann (Lipsia 6 marzo 1916 – Berlino 15 febbraio
1992) politico tedesco-orientale.
Torna su– Bandaranaike, Sirimavo (Ratnapura 1916-Gampaha 2000) donna politica singalese, [Moglie di Solomon (1899-1959).] 1959, succede al marito, assassinato, nella direzione del Freedom Party (Partito della libertà); 1960-65 a capo di un governo appoggiato dalle sinistre, continua la politica di riforme interne (sviluppo del sistema scolastico, nazionalizzazioni) e di neutralismo estero, pur attraverso mille difficoltà sollevate dai conservatori dello United National Party; 1965, dopo le elezioni si dimette; 1970, maggio, con le elezioni è riportata al potere e forma un governo di coalizione appoggiato dal partito comunista (favorevole alla linea sovietica) e dal partito trotzkista, ma deve fronteggiare e reprimere un tentativo insurrezionale di movimenti giovanili d'ispirazione estremista; 1972, Colombo, agosto: vedi Intervista con la storia di Oriana Fallaci. 1977, dopo le elezioni vinte dalla destra è costretta alle dimissioni 1980, viene privata del mandato parlamentare e dei diritti civili (fino al 1986); 1994, riottiene la carica di primo ministro mentre la figlia Chandrika Kumaratunga (1945) viene eletta alla presidenza della repubblica. – Ben Bella, Ahmed (Marnia, Orano 1916) politico algerino; 1946, dirigente dell'Organizzazione segreta, braccio militare clandestino del Movimento per il trionfo delle libertà democratiche (MTLD); 1950, arrestato dai francesi, evade nel 1952; 1954, 1° novembre, nell'insurrezione armata è uno dei rappresentanti esteri, assieme a Aït Ahmed e Khidder e Boudiaf, tra i membri del Fronte di liberazione nazionale (FNL); 1956, catturato nel dirottamento aereo ad opera dei francesi, viene internato in Francia fino al riconoscimento dell'indipendenza algerina nel 1962; 1963, presidente della repubblica; 1965, viene rovesciato da un colpo di stato, guidato dal generale H. Boumedienne, e rinchiuso in carcere sino al 1979; 1980, va in esilio in Francia e in Svizzera; 1984, organizza il Movimento per la democrazia algerina contro i «traditori della rivoluzione»; 1990, rientrato in patria, invita i giovani algerini a schierarsi con S. Hussein nella Guerra del Golfo. – Bendix, Reinhard (Berlino 1916-Berkeley, California 1991) sociologo statunitense di origine tedesca, presidente dell' «American Sociological Association» Lavoro e autorità nell'industria (1956) Mobilità sociale nella società industriale (1959, con S.M. Lipset) Max Weber: un ritratto intellettuale (1960) Classe, potere, status (1966, con S.M. Lipset) Re o popolo: il potere e il mandato di governare (1978) Forza, destino e libertà: meditazioni sulla sociologia storica (1984) La ragione in lotta: saggi sulle basi sociali della conoscenza (1986). – Botha, Pieter Willem (Paul Roux 1916) politico sudafricano, sostenitore di una politica conservatrice e di mantenimento dell'«apartheid»; 1978, primo ministro; 1984, eletto presidente della Repubblica Sudafricana; 1989, si ritira dal partito; 1990, si ritira dalla presidenza cui gli subentra F. De Klerk fino al 1994. – Caiati, Italo Giulio (Bitonto, Bari 12 gennaio 1916 – Roma, 8 giugno 1993) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Casalegno, Carlo (Torino 1916-77, ucciso dalle Brigate Rosse) giornalista italiano, membro del Partito d'azione, collaboratore del giornale clandestino «Italia libera» durante il ventennio fascista; entrò nella redazione de «La Stampa» (1948) di cui divenne vicedirettore (1968) Il nostro Stato (1978, postumo) Israele, giustizia e libertà (1980, postumo). – Coppi, Hans (Berlino, 25 gennaio 1916 – carcere di Plötzensee, Berlino 22 dicembre 1942) politico tedesco, legato al gruppo di resistenza tedesco "Rote Kapelle" (Orchestra Rossa) di L. Trepper, così denominato dalla Gestapo. [Marito di Hilde Rake.] – Costa, Gaetano (Caltanissetta 1916-Palermo 1980) magistrato siciliano; primi anni '40, dopo aver aderito alle cellule del partito comunista clandestino e preso parte alla Resistenza, entra in magistratura a Roma, iniziando la sua carriera come sostituto procuratore; 1944-65, sostituto procuratore a Caltanissetta, diventa procuratore capo, dopo aver indagato a lungo sulla mafia agraria, scoprendo nuove forme di accumulazione illecita; 1978, 10 luglio, procuratore capo a Palermo; 1980, 6 agosto, viene assassinato. – Del Bo, Rinaldo [Dino] (Milano, 19 novembre 1916 – Milano, 16 gennaio 1991) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Dylewski, Klaus Hubert Hermann (Finkenwalde, Impero tedesco - in futuro Zdroje, Stettino, Polonia - 11 maggio 1916 – Hilden, Nord Reno-Westfalia 1 aprile 2012) militare tedesco con cittadinanza polacca. – Ferrari Aggradi, Mario (La Maddalena, Sassari 13 marzo 1916 – Roma, 24 dicembre 1997) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana. – Katchalski, Efraim o Efraim Katzir (Kijev 1916) politico israeliano, insignito negli anni '60 e '70 di numerose lauree honoris causa; 1922, si trasferisce con la famiglia dall'Ucraina in Israele ed è attivo nei movimenti della sinistra giovanile durante gli anni di università; 1937, si laurea in chimica all'università ebraica di Gerusalemme; 1941, termina il dottorato di specializzazione; 1951-73, professore all'istituto scientifico Weizmann; 1973-78, presidente della repubblica di Israele; 1978, ancora professore all'istituto scientifico Weizmann; 1990, riceve la Legion d'onore francese. – Labuda, Gerard (1916) storico polacco, dedicatosi soprattutto allo studio del medioevo slavo e dei casciubi. – Lindsay, Franklin A. o Frank (1916 12 marzo - 13 ottobre 2011) agente e dirigente d'azienda statunitesne; 1938, laureato presso la Stanford University; 1939-45, durante la seconda guerra mondiale lavora per l'OSS (Office of Strategic Services); 1944, paracadutato tra i partigiani sloveni lavora con loro per far saltare le linee ferroviarie nel sud dell'Austria; più tardi, diventa capo della missione militare di Tito; Fari nella notte (?, libro sulle sue esperienze di guerra) dopo la guerra, viene coinvolto in una vasta gamma di attività di governo e del settore privato; nel settore pubblico, è stato membro della Commissione per l'Energia Atomica degli Stati Uniti alle Nazioni Unite; ha aiutato istituito il lato europeo del Piano Marshall e ha contribuito collega Osser Frank Wisner stabilire OPC, il precursore della CIA; nel settore privato ha trascorso del tempo presso la Fondazione Ford , McKinsey & Co. , e come capo di ITEK Corp., una società high-tech, che, tra i suoi prodotti, ha sviluppato la fotocamera per i satelliti che ha sorvolato l'Unione Sovietica e esplorato la Luna e Marte. Ha anche fatto parte del Comitato consultivo del Senato intelligence, ha presieduto il comitato per il programma e la politica del comitato di Sviluppo Economico e presieduto il consiglio del National Bureau of Economic Research . Dopo il suo ritiro, ha iniziato un periodo di sette anni per aiutare International Management Institute dell'Ucraina girare il suo curriculum verso un'economia di mercato. Mentre a Kiev, ha lavorato anche con il Consiglio di Sicurezza Nazionale dell'Ucraina e ha contribuito a sviluppare un programma per l'Ucraina di ufficiali militari e funzionari della sicurezza nazionale presso la Harvard Kennedy School of Government . Il programma continua oggi in una forma espansa per includere non solo i partecipanti provenienti da Ucraina, ma anche provenienti da altri paesi che circondano il Mar Nero. Egli è sopravvissuto dalla sua moglie Margot, due figli, e tre nipoti. – Mancini, Giacomo (Cosenza 21 aprile 1916 – Cosenza 8 aprile 2002) politico italiano, esponente del PSI (Partito Socialista Italiano). – Mazzarino, Santo (Catania 1916-Roma 1987) storico italiano dell'antichità classica, docente alle università di Cagliari e di Roma; Introduzione alle guerre puniche (1947) Fra Oriente e Occidente (1947 e 1989) Trattato di storia romana (1953, con G. Giannelli) L'impero romano (1956 e 1990) La fine del mondo antico (1959 e 1988) Il pensiero storico classico (1966, in 3 voll.) Postumi: Storia sociale del vescovo Ambrogio (1989) Stilicone (1990) Dalla monarchia allo Stato repubblicano (1992). – McNamara, Robert (San Francisco 19 giugno 1916-Washington 6 luglio 2009) politico americano; studia alla California University e ad Harvard; entrato nella Ford; 1960, novembre, presidente della Ford; 1961, gennaio, J.F. Kennedy lo vuole nel suo governo come segretario alla Difesa, carica che conserva fino al febbraio 1968; 1968, febbraio, lasciato l'incarico politico diviene presidente della Banca Mondale. – Miceli, Vito (Trapani 1916-Roma 1990) generale e politico italiano 1967-70, responsabile dei servizi d'informazione dell'esercito; 1970-74, responsabile del SID; 1974, viene arrestato con l'accusa di favoreggiamento e cospirazione politica; 1976, deputato per il MSI; 1978, scarcerato, viene assolto dalle accuse. – Mintoff, Dominic detto Dom (Cospicua 1916) politico maltese, ingegnere, deputato laburista; 1947-49, ministro del lavoro e della ricostruzione e segretario del partito; 1955-58, primo ministro e ministro delle finanze; 1971-84, ancora primo ministro e ministro delle finanze, sostenendo sempre la neutralità del paese; 1979, porta l'isola alla totale indipendenza; 1983, in seguito alla legge mirante ad espropriare i beni del clero e alle disposizioni del 1984 sulle scuole private, viene in conflitto con la gerarchia cattolica e preferisce dimettersi. – Mitterand, François-Marie (Jarnac, Charente 1916-Parigi 1996) politico francese; 1946, deputato nelle file dell'Unione democratica e socialista della resistenza (UDSR); 1948-52, più volte ministro; 1953, sostituisce R. Pleven alla direzione del partito; 1954-55, ministro degli interni nel governo Mendès-France; 1956-57, ministro della giustizia nel governo Mollet; 1965, candidato delle sinistre alla presidenza della repubblica, ottiene il 45% dei suffragi; 1967, capo della Federazione della sinistra democratica e socialista (FGDS), la porta al successo alle elezioni; 1971, quando il movimento confluisce nel Partito socialista francese, diventa segretario del partito proponendo un programma comune con il Partito comunista; 1974, è sconfitto di misura alle presidenziali da V. Giscard d'Estaing; 1981, è eletto presidente della repubblica; 1988 è rieletto; 1995, J. Chirac gli subentra alla presidenza della repubblica. – Moro, Aldo (Maglie, Lecce 1916-Roma 9 maggio 1978, assassinato dalle Brigate Rosse) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana, attivo fin da giovane nelle organizzazioni cattoliche. – Roosevelt, Kermit [Kim], Jr. (o II) (16 febbraio 1916 - 8 giugno 2000), agente della CIA (Central Intelligence Agency). [Nipote del presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt.] – Rudel, Hans Ulrich (Konradswaldau, Alta Slesia 2 luglio 1916 – Rosenheim, 18 dicembre 1982) militare tedesco. – Spini, Giorgio (Firenze 1916) storico italiano, laureato in lettere all'università di Firenze, è stato docente alle università di Messina e di Firenze; fu allievo di Chabod; [Padre d Valdo, politico.] Cosimo I De' Medici e l'indipendenza dello principato mediceo (1945) Ricerca dei libertini. La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano (1950) Mito e realtà della Spagna nelle rivoluzioni italiane del 1820-1821 (1950) Risorgimento e protestanti (1956) Storia dell'età moderna dall'impero di Carlo V all'illuminismo (1960) L'Evangelo e il berretto frigio (1971) Barocco e dintorni (1991) Le origini del socialismo: da Utopia a bandiera rossa (1992) Studi sull'evangelismo italiano tra Otto e Novecento (1994). – Tanassi, Mario (Ururi, Campobasso, Molise 17 marzo 1916 – Roma 5 maggio 2007 ) politico italiano, esponente del PSDI (Partito Socialista Democratico Italiano). – Pozzo Teodorani Fabbri, Giovanni o Vanni Teodorani (1916 – 1964), giornalista e politico italiano; ricordato soprattutto per l'attività politica all'interno della Repubblica Sociale Italiana e per l'attività giornalistica del secondo dopoguerra, come direttore del settimanale "Asso di bastoni". 1938, sposa Rosa Mussolini, la figlia di A. Mussolini, fratello del duce; nello stesso anno inizia a lavorare come inviato de «Il Popolo d'Italia»; 1939, diviene (ad Asmara) direttore del «Corriere Eritreo»; 1943-45, durante la Repubblica Sociale Italiana ricopre diversi incarichi, tra cui quello di capo della Segreteria Militare del duce; 1945, 27 aprile, mentre cerca di ricongiungersi alla colonna di autocarri in cui è nascosto B. Mussolini, viene catturato nei pressi di Dongo assieme ad altri gerarchi; sfuggito fortunosamente alla fucilazione, rimane latitante per diverso tempo; arrestato, viene poi liberato in seguito a un'amnistia; 1948, inizia la sua collaborazione al settimanale politico/satirico «Asso di bastoni», edito a Roma (1948-60); 1954, diviene direttore del settimanale; [Sottotitolato "Settimanale satirico anticanagliesco" e in seguito "Giornale della rivoluzione nazionale italiana", ha un deciso orientamento filofascista e a più riprese pubblica articoli che criticano la guerra di liberazione italiana. [Tra le iniziative a cui il giornale partecipa o dà inizio sotto la sua direzione, bisogna ricordare: - Lo scandalo giornalistico e giudiziario legato ad alcune lettere attribuite ad Alcide De Gasperi, datate gennaio 1944 e pubblicate dal settimanale «Candido» nel gennaio 1954. Basandosi su quelle lettere il direttore di «Candido» Giovannino Guareschi accusa lo statista democristiano di aver contattato i comandi militari anglo-americani, invitandoli a bombardare Roma per conquistare il popolo alla causa antifascista. Le lettere sono riconosciute apocrife già all'epoca, essendo state prodotte ad arte dal falsario Aldo Camnasio e diffuse dal faccendiere Enrico De Toma, con la complicità del notaio Bruno Stamm. L' «Asso di bastoni» partecipa all'offensiva giornalistica contro Alcide De Gasperi. - La raccolta di firme, lanciata nel gennaio 1954, per far tumulare a Predappio la salma di B. Mussolini. Per molti anni, a insaputa di tutti, la cassa di legno con i resti del capo del fascismo era rimasta nascosta nel convento di Cerro Maggiore. Questa iniziativa raccoglie numerosi consensi e contribuisceì effettivamente alla traslazione del corpo del duce nella cripta del cimitero di San Cassiano a Predappio, il 30 agosto 1957. - La pubblicazione di una Storia del movimento fascista in dodici fascicoli (dal 1959 al 1960). In un diario pubblicato postumo (nel 2014) a cura dei figli, egli avvalora l'ipotesi (formulata in seguito anche da Luciano Garibaldi) secondo la quale B. Mussolini non sarebbe stato ucciso da Walter Audisio e Aldo Lampredi, bensì da un altro commando che eseguiva ordini impartiti dai comandi inglesi. Secondo lui sarebbero stati questi ultimi e non il CLN a ordinare la fucilazione del duce.] – Rega, José López (Buenos Aires, 17 ottobre 1916 – Buenos Aires, 9 giugno 1989) politico e poliziotto argentino. – Schmitz, Oscar (Colonia 23 febbraio 1916 – ?) prigioniero e sorvegliante di campi di concetramento. – Tsedenbal, Yumjaagiyn (Bulgan 1916-Mosca 1991) politico mongolo; 1952, primo ministro; 1958, diventa anche segretario generale del Partito popolare rivoluzionario mongolo; 1974, lasciata la carica di primo ministro, viene eletto presidente del Praesidium dell'assemblea nazionale con funzioni di capo di Stato; 1979, diventa maresciallo e presidente del neocostituito consiglio della difesa; 1984, estromesso dal potere, si trasferisce in Unione Sovietica abbandonando definitivamente la vita politica. – Viglianesi, Italo (Caltagirone, 1 gennaio 1916 – Roma, 19 gennaio 1995) sindacalista e politico italiano, segretario generale (1950-69) della UIL (Unione Italiana del Lavoro), esponente del PSI (Partito Socialista Italiano). – Wilson, Harold (Huddersfield, Yorkshire 1916-Londra 1995) politico inglese; 1937, docente di economia politica all'università di Oxford, milita nel Partito laburista; 1940-45, presta servizio al ministero dell'energia e dei combustibili e affianca lord Beveridge nell'elaborazione dei piani di riordino del sistema assicurativo nazionale, approvato nel 1943; 1945, deputato laburista; 1947-51, ministro del commercio estero; 1963, raccolta l'eredità di A. Bevan, diventa leader del Partito laburista succedendo a H. Gaiskell; 1964, ottobre, vincitore alle elezioni politiche, viene nominato primo ministro; 1966, 1° luglio, attua il congelamento dei prezzi e dei salari; 1967, novembre, viene svalutata la sterlina; 1968, gennaio, attua un piano di abbandono progressivo di ogni impegno militare britannico a est di Suez; 1969, riesplode il caso nordirlandese; 1970, 18 gennaio, viene battuto nettamente alle elezioni; all'opposizione si riconferma leader del partito e cerca di rafforzarne l'unità attaccando la politica del conservatore E. Heath in relazione al negoziato per l'ingresso britannico nel MEC; 1972, ottobre, su questa piattaforma batte la sinistra laburista; 1974, 28 febbraio, riesce a costituire un nuovo governo di minoranza poi rafforzatosi elettoralmente; 1976, 16 marzo, battuto ai comuni dalla sinistra del suo partito, ostile ad un drastico taglio della spesa pubblica, decide di dimettersi e di passare la mano ad una rinnovata soluzione centrista nel partito e nel governo. |
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