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ANNO 1859

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO ????

Papa Pio IX
(1846-78)

- segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli;

1859, febbraio, il card. G. Antonelli scrive a mons. A. De Luca, nunzio a Vienna, che è il momento di assumere incarichi di spionaggio; con l'aiuto dell'agente W. Stieber, mons. A. De Luca diventa per l'Entità una fonte inesauribile d'informazione dalla nunziatura di Vienna.
Intanto ad Ancona, città che sta per cadere in mano ai patrioti italiani, la spia pontificia mons. Tancredi Bellà, giovane delegato papale a Rieti, scopre una cospirazione che, con l'appoggio del regno di Sardegna, deve mettere fine al potere pontificio nella regione;
aprile, mons. Tancredi Bellà scopre che un gran numero di volontari arrivati da tutta Italia si sta concentrando in Piemonte per mettersi agli ordini di G. Garibaldi nel corpo dei "cacciatori alpini" in lotta contro gli austriaci; scopre anche che dall'esilio i nemici del papa inviano serie minacce ai funzionari della polizia papale e alle loro famiglie in Romagna (ancora in territorio potificio), e che la Francia sta spiegando un gran numero di truppe alla frontiera con il Piemonte; 

A Bologna e nelle Legazioni viene eletta un'assemblea a suffragio ristretto;
Settembre
7
, l'assemblea esprime un parere unanime all'annessione al regno costituzionale di Vittorio Emanuele II.

«Historische Zeitschrift»

1859, H. von Sybel fonda questa rivista storica tedesca edita a Monaco e da lui diretta fino alla morte (1895);
«segue 1895»





1859
Deutscher Bund*
(Confederazione Germanica)
1815 8 giugno - 23 agosto 1866
[Unione, con vincoli assai blandi,
di trentacinque stati sovrani.]
 
Impero d'Austria (escluse le regioni polacche o ungheresi)
Francesco Giuseppe I (Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
- Cancelliere e Ministro degli Esteri: K.F. Buol-Schauenstein (1852 apr-ago 1859);
- Ministro degli Interni: Alexander von Bach [1813-1893] (1852-?);
dal 1852 è in atto il "sistema Bach";
1859
Febbraio
Cowley, arriva a Vienna per trovare una soluzione alla guerra tra Austria e Francia;
Aprile
19
, seconda guerra d'indipendenza: si avvia un processo di grave indebolimento dello stato asburgico;
con l'invio dell'ultimatum a Torino, si apre la strada alla guerra;
Agosto
il cancelliere viene congedato dall'imperatore e sostituito dal conte J.B. von Rechberg;


1867-1916, re d'Ungheria;





Albero genealogico
 
Regno di Prussia (escluse le terre polacche)

Federico Guglielmo IV (Berlino 1795-Sans-Souci, Potsdam 1861)
figlio di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1840-61, re di Prussia;
1814-15, congresso di Vienna: la Prussia ha ottenuto cospicui ingrandimenti territoriali nelle regioni renane;
- Cancellieree Ministro degli Esteri:? ;
1859
-

Albero genealogico
 
Regno di Baviera

Maximilian II Joseph (Monaco 1811-1864)
figlio del re Ludwig I e della p.ssa Therese von Sachsen-Altenburg;
1848-64, re di Baviera;
1859
di tendenze liberali, non avversa le esperienze costituzionali;
favorevole alla creazione di una confederazione di piccoli e medi stati tedeschi, che costituisca una terza forza di fronte ad Austria e Prussia, è però costretto dai sentimenti antriprussiani dei bavaresi all'alleanza con l'Austria.

 
Regno di Hannover
George V [il re cieco] (Berlin 1819-Paris 1878)
figlio di Ernst August I e di Friederike di Mecklenburg-Strelitz;
1851-66, re di Hannover;
1859
-
Albero genealogico
 
Regno di Sassonia
Johann I (Dresden 1801-Pillnitz 1873)
figlio del principe Maximilian e di Carolina di Parma, e fratello di Friedrich August II;
1854-73, re di Sassonia;
1859
-
Albero genealogico
 
Regno di Württemberg 
Wilhelm I (Lübben 1781 - Schloß Rosenstein 1864)
figlio del re Friedrich I e della duchessa Auguste von Braunschweig-Wolfenbüttel;
1803-1805, principe elettore di Württemberg;
1816-1864, re di Württemberg;
1859
-
Albero genealogico
 
In tutto 35 stati sovrani compresi i seguenti:
Elettorato
Elettorato di Assia-Kassel
Friedrich Wilhelm (Philippsruhe 1802 - Prague 1875)
figlio del pr. elettore Wilhelm II e della p.ssa Auguste von Preussen;
1847-66, principe elettore di Hessen;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducati
Granducato di Assia
Ludwig III (Darmstadt 1806 - Seeheim 1877)
figlio del granduca Ludwig II e della p.ssa Wilhelmine di Baden;
1848-77, granduca di Hessen und bei Rhein;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Baden
Friedrich I (Karlsruhe 1826 - Mainau 1907)
figlio del granduca Leopold e della p.ssa Sophie di Svezia;
1856-1907, granduca di Baden;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Lussemburgo
Willelm III (Brussels 1817 - Het Loo 1890)
figlio del re Willelm II e della grand.ssa Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Meclemburgo-Schwerin
Friedrich Franz II (Ludwigslust 1823 - Schwerin 1883)
figlio del granduca Paul Friedrich e della p.ssa Alexandrine di Prussia;
1842-83, granduca di Mecklenburg-Schwerin;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Meclemburgo-Strelitz
Georg (Hannover 1779 - Schweizerhaus, vicino Neustrelitz 1860)
figlio del granduca Karl II e della langravina Friederike von Hessen-Darmstadt;
1816-60, granduca di Mecklenburg-Strelitz;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Oldenburg
Peter II (Oldenburg 1827 - Rastede 1900)
figlio del granduca August e della p.ssa Ida von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1853-1900, granduca di Oldenburg;
1859
-
Albero genealogico
 
Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach

Karl Alexander (Weimar 24.6.1818 - Weimar 5.1.1901)
figlio del granduca Karl Friedrich e della grand.ssa Maria Pavlovna di Russia;
1853-1901, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1859
-

Albero genealogico
 
Ducati
Ducato di Braunschweig
Wilhelm (Braunschweig 1806 - Schloss Sibyllenort 1884)
figlio del duca Friedrich Wilhelm e della p.ssa Marie von Baden;
1830-84, duca di Braunschweig;
1859
-
Albero genealogico
 
Ducato di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Karl (Gottorp 1813 - Luisenlund 1878)
figlio del duca Wilhelm e della langravina Luise von Hessen-Kassel;
1831-63, duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg;
1859
-
Albero genealogico
 
Ducato di Lauenburg
Ducato di Limburgo
Ducato di Nassau
Adolf (castello di Biebrich in Wiesbaden 1817 - castello di Hohenburg vicino Lenggries 1905)
figlio del duca Wilhelm e della p.ssa Luise di Saxe-Altenburg;
1839-66, duca di Nassau;
1859
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Altenburg (dal 1826)
Ernst I (Hildburghausen 1826 - Altenburg 1908)
figlio del duca Georg e della d.ssa Maria von Mecklenburg-Schwerin;
1853-1908, duca di Sassonia-Altenburg;
1859
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1859
-

Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen
Bernhard II (Meiningen 1800 - Meiningen 1882)
figlio del duca Georg I e della p.ssa Luise Eleonore zu Hohenlohe-Langenburg;
1803-66, duca di Sassonia-Meiningen;
1859
-
Albero genealogico
 
Principati
Principato di Assia-Homburg
Ferdinand (Homburg 1783 - Homburg 1866)
figlio del principe Friedrich V e della langravina Karoline von Hessen-Darmstadt;
1848-66, principe di Assia-Homburg;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Liechtenstein
Johann II (Lednice (Eisgrub), Moravia 1840 - Feldsberg 1929)
figlio del principe Aloisio II e della c.ssa Franziska Kinsky von Wchinitz u.Tettau;
1858-1929, principe von und zu Liechtenstein;
1858
-
Albero genealogico
 
Principato di Lippe
Leopoldo III (Detmold 1821 - Detmold 1875)
figlio del principe Leopold II e della p.ssa Emilie von Schwarzburg-Sondershausen;
1851-75, principe di Lippe-Detmold;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Greiz
Heinrich XX (Offenbach 1794 - Greiz 1859)
figlio del principe Heinrich XIII e della p.ssa Luise Pss von Nassau-Weilburg;
1836-59, principe di Reuss-Greiz;
1859
-
Albero genealogico
 
Heinrich XXII (Greiz 1846 - Greiz 1902)
figlio del principe Heinrich XX e della landgravine Karoline di Hesse-Homburg;
1859-1902, principe di Reuss-Greiz;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Schleiz
Heinrich LXVII (Schleiz 1789 - Gera 1867)
figlio del conte Heinrich XLII e della p.ssa Karoline Henriette zu Hohenlohe-Kirchberg;
1854-67, principe di Reuss-Schleiz;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato Schaumburg-Lippe
Georg (Bückeburg 1784 - Bückeburg 1860)
figlio del conte Philipp II e della langravina Juliane von Hessen-Philippsthal;
1806-60, principe di Schaumburg-Lippe;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Rudolstadt
Friedrich Günther I (Rudolstadt 1793 - Schloss Heidecksburg 1867)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1807-67, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Sondershausen
Günther Friedrich Karl II (Sondershausen 1801 - Sondershausen 1889)
figlio del principe Günther Friedrich Karl I e della p.ssa Karoline von Schwarzburg-Rudolstadt;
1835-80, principe di Schwarzburg-Sondershausen;
1859
-
Albero genealogico
 
Principato di Waldeck e Pyrmont
Georg Viktor (Arolsen 1831 - Mariánské Lázne (Marienbad), Bohemia 1893)
figlio del principe Georg Friedrich Heinrich e della p.ssa Emma von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1845-93, principe di Waldeck e Pyrmont;
1859
-
Albero genealogico
 
Città libere e anseatiche
Francoforte sul Meno
Brema
Amburgo
Lubecca
*Bund in tedesco significa tanto confederazione quanto federazione.
[Fino al 1847 ha costituito poco più di una cassa di risonanza, in Germania, della politica del cancelliere austriaco principe di Metternich-Winneburg.]
1859
dopo la sconfitta dell'Austria nella guerra, in Germania si alimentano le agitazioni per una genuina struttura federale;



 


1859
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
 
 
1859
dopo la rivoluzione inizia un processo di liberalizzazione;





1859
[Da marzo 1849, la nuova costituzione riconosce il regno di Croazia indipendente dall'Ungheria, una disposizione tuttavia di valore meramente simbolico.
Dal 1852 è in atto il "sistema Bach".]
1859
per realizzare i suoi piani tesi a liberare la Croazia dall' "usurpatore" Francesco Giuseppe, Evgen Kvaternik (nel periodo 1857-59) cerca prima l'aiuto della Russia, poi quello di Napoleone III, del Piemonte e del Vaticano ("Propaganda Fide") in una girandola di complotti, memoriali, progetti insurrezionali che non hanno alcun esito se non quello di proporre per la prima volta il problema croato all'attenzione di alcuni osservatori internazionali come problema europeo.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA
1859
-

1859
Principato di Serbia
[sotto la sovranità dell'Impero ottomano]
Miloš I Obrenovic
Albero genealogico
(Srednja Dobrinja 1780 - Topcider, Belgrado 1860)
di origine contadina;
1815-39, 1858-60, principe di Serbia;
[principe ereditario (dal 1817) di un paese autonomo (dal 1830) che ha esteso il suo potere ai distretti della Serbia meridionale (dal 1833)];
1839, costretto ad abdicare a favore del figlio Milan, si ritira in Valacchia;
nel 1858 è richiamato sul trono dalla Skupština;
1859
-

1859
-

Principato del Montenegro
Danilo I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(presso Cattaro 1826 - 1860)
nipote di Petar II Njegoš;
1851-52, vladika (metropolita ortodosso, principe vescovo) di Cettigne;
1852-60, knez (principe laico) del Principato del Montenegro;
1859
-

1859
nella battaglia di Grahovo sconfigge ancora i turchi;






1859
REGNO di GRECIA

Ottone I

Albero genealogico

(Salisburgo 1815 - Bamberga 1867)
secondogenito di Luigi I re di Baviera;
1832-62, re dei greci;
- dal 1844 ha concesso una costituzione di cui però non tiene conto;


- i greci rimangono esclusi dalla direzione politica del paese -

 
1859
guerra di Crimea: -





1859
IMPERO OTTOMANO
'Abd ul-Mejid I o 'Abd al-Magid
Albero genealogico
(23 aprile 1823 – 25 giugno 1861)
figlio di Mahmud II;
1839-61, XXXI sultano;

1859
-
Principati
Dal 1848 il governo di Pietroburgo ha stabilito che la carica di hospodar debba essere non più elettiva ma di nomina del sultano e dello zar e limitata a sette anni, le assemblee sono state soppresse e sostituite da "divani" o consigli nominati dagli hospodar stessi.
Ciò nonostante il movimento ha nazionale continuato a diffondersi assieme all'uso della lingua romena, che è parlata solo dal basso ceto, mentre le classi alte parlano il greco o il francese.
1853-56, guerra di Crimea: i principati sono occupati dalla Russia, gli hospodar fuggono, truppe turche entrano in Valacchia sconfiggendo i russi i quali, dopo l'intervento delle potenze occidentali, ne vengono scacciati; in seguito i due principati sono occupati dagli austriaci che VI rimangono due anni;
1856
trattato di Parigi: la Bessarabia viene restituita alla Moldavia e il Delta del Danubio alla Turchia, e maggiore autonomia viene concessa ai principati; l'opinione pubblica in ambedue vorrebbe la loro fusione in un solo stato ma la Gran Bretagna, l'Austria e la Russia vi si oppongono; come pure la Turchia; solo Napoleone III la favorisce (a causa delle sue note simpatie per il nazionalismo).
Si decide infine di lasciare la soluzione alla popolazione stessa mediante una elezione che risulta favorevole all'unione sotto un principe straniero ma le grandi potenze, alle quali viene sottoposto il progetto e che si rassegnano a tale sistema, ideano una transazione per cui VI saranno due principati elettivi, due assemblee e due governi, con un comitato centrale per votare le leggi comuni ai due stati.
1859
i votanti di ambedue i principati eleggono di proposito lo stesso principe, il col. Alessandro Couza, e il problema dell'unità viene così risolto.
L'Austria, pur essendo opposta all'unione, è troppo preoccupata per l'imminente guerra in Italia per intervenire, il sultano dà il suo consenso e…
Novembre
9
, i due principati assumono il nome di Romania.

Moldavia
Governatore
(hospodar)
? (boiaro)
(? - ?)
1859
-
BUCOVINA [annessa all'Austria dal 1775]
BESSARABIA [regione fra i fiumi Pruth e Nistro, annessa alla Russia dal 1812 e restituita nel 1856 con il trattato di Parigi.]
VALACCHIA
Governatore
(hospodar)
? (boiaro)
(? - ?)
1859
-




segue




1859
RUSSIA
 
Alessandro II Romanov
Albero genealogico

(Mosca 1818 - Pietroburgo 1881)
figlio di Nicola I e di Carlotta di Prussia;
1855-81, zar di Russia;

 
Ministro degli Esteri
A.M. Gorcacov
(1856 - 1866)
1859
-
l'imam Šamil, che ha unificato i popoli del Daghestan e della Cecenia nella lotta contro la colonizzazione russa, si arrende. La Cecenia viene annessa alla Russia imperiale.

-
1859
-
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
1859
-







1859
FRANCIA
II IMPERO
[Costituzione del 1852]
(1852-1870)
[Autoritario]
Napoleone III
Albero genealogico
(Parigi 1808-Chislehurst, Kent 1873)
figlio terzogenito (Carlo Luigi Napoleone Bonaparte) di Luigi Bonaparte re d'Olanda (1806-10) e di Hortense Beauharnais;
1852-70, imperatore dei francesi;
Senato
Raymond-Théodore Troplong
(1852 30 dic - 1° mar 1869)
Corpo legislativo
Consiglio di Stato
 
Presidente del Consiglio di Stato

Napoleone III
(1852 2 dic - 17 lug 1869)
III

P.-J. Baroche
(1852 30 dic - 23 giu 1863)

Ministro di Stato

A.-M. Fould
(1852 2 dic - 23 nov 1860)

Ministro della Casa dell'Imperatore

A.-M. Fould
(1852 14 dic - 23 nov 1860)

Affari Esteri
A.F.J. Colonna
conte Walewski
(1855 7 mag - 4 gen 1860)
Interno
C.-A. Delangle
(14 giu - 5 mag 1859)
L. Arrighi de Casanova
2° duca di Padova
(5 mag - 1° nov)
A.-A.-M. Billault
(1° nov - 5 dic 1860)
Belle Arti      
Istruzione pubblica e Culti
mar.llo conte
J.-B.- Ph. Vaillant
(1857 15 ago 28 ago 1860)
[ad interim]
Giustizia
P.-H.-E. de Royer Dupré
(1857 16 nov - 4 mag 1859)
C.-A. Delangle
(5 mag - 23 giu 1863)
Finanze
P. Magne
(1855 3 feb - 26 nov 1860)
Agricoltura, Commercio e Lavori pubblici
E. Rouher
(1855 - giu 1863)
Guerra
mar.llo conte
J.-B.- Ph. Vaillant
(1854 11 mar - 4 mag 1859)
mar.llo conte
J.-L.-C.-A. Randon
(5 mag - 20 gen 1867)
Marina
amm. F.-A. Hamelin
(1855 19 apr - 24 nov 1860)
Algeria e Colonie  
E. Rouher
(7-24 mar)
conte
J.N.S.P. de Chasseloup-Laubat
(24 mar - 24 nov 1860)

1859
seconda guerra d'indipendenza;

Gennaio
26
, trattato di alleanza franco-sardo;

si spezza l'alleanza con i cattolici francesi, preoccupati di mantenere il potere temporale al papa;

Aprile

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

Luglio
8, Napoloene III decide di interrompere la guerra e di stipulare un armistizio con gli austriaci;
11, firma dei preliminari di pace di Villafranca;
[Le ragioni di interrompere la guerra saranno così addotte dagli storici:
- il malumore che si è diffuso in Francia dopo la battaglia di Soflerino per l'altissimo numero di vittime che la guerra è costata al corpo di spedizione francese;
- il timore che movimenti di truppe prussiane al confine con la Francia possano essere il preludio di un attacco sul fronte del Reno;
- la contemporanea evoluzione della situazione politica nei ducati, in Emilia e nel Granducato di Toscana che sta sconvolgendo tutti i piani previsti dagli accordi segreti di Plombières.]


1859-69, apertura del canale di Suez;



1859
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;


Primo ministro
-
1859
-
 

a



1859
REGNO del BELGIO

Leopoldo I

Albero genealogico

(1790 - 1865)
figlio di Francesco Federico duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e di Carl. di Reuss d'Ebersd;
[dal 1830 il Belgio è indipendente e dal 1939, con il "trattato dei ventiquattro articoli" che, tra l'altro, gli ha imposto uno statuto di neutralità assoluta, è riconosciuto definitivamente come paese indipendente dall'Olanda e dalle potenze.
dal 1850 è stata istituita per legge la scuola statale.]
1831-65, re dei belgi;



 
Primo ministro
Charles Latour Rogler
(1857-68)
liberale
1859
Maggio
la Camera dei rappresentanti approva un progetto del governo che interpreta l'art. 84 della legge comunale in modo che si rifiuti la personalità civile alle fondazioni particolari confidate ad amministratori speciali; dopo molte esitazioni la legge viene approvata anche in Senato.

viene iniziata la revisione del Codice penale: mentre la sinistra propone di conservare meglio determinato l'articolo del codice del 1810 che punisce i ministri dei culti, i quali, nell'esercizio del loro ministero, censurino gli atti del governo, i cattolici sostengono il diritto comune e intendono lasciare al prete la libertà di biasimare gli atti del governo, libertà che spetta secondo loro ad ogni cittadino.
Alla fine, con 59 voti contro 38 si accoglie il seguente articolo: «I ministri dei culti che, nei discorsi pronunziati o negli scritti letti nell'esercizio del loro ministero od in assemblea pubblica, avranno fatto la critica o la censura al Governo, d'una legge, d'un decreto reale o d'ogni altro atto dell'autorità pubblica saranno puniti colla prigionia da otto giorni ad un anno e d'una multa da 26 a 500 franchi».

a

 




1859
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
dal febbraio 1840 è sposata con l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1859
-



Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
E.G. Stanley conservatore
conte di Derby
(1858 26 feb - 12 giu 1859)
H.J. Temple liberale
visconte Palmerston
(18 giu - 18 ott 1865)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
B. Disraeli
(1858 26 feb - 11 giu 1859)
W.E. Gladstone
(18 giu - 26 giu 1866)
Segretari di Stato
Affari Esteri e
Commonwealth
-
J. Russell
(18 giu - ott 1865)
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-

1859
Dicembre
J.S. Mill, leader del liberalismo inglese, pubblica un articolo sulla rivisata di Frazer in cui dichiara: «…Le nazioni che sono rimaste barbare non hanno ancora superato quello studio in cui l'esser soggetti allo straniero può costituire un beneficio…
Certo, questa è forse una violazione dei più alti princìpi della morale, ma i barbari non hanno diritti, come nazione
».
Seguendo il suo nisegnamento, Cecil Rhodes applica la politica di Shepstone alle "Autorità Indigene", mentre Goldie chiama Lugard dall'India e dall'Africa orientale, per completare la conquista della Nigeria e impiantarvi i "Consigli Indigeni".

1859
-


1859
REGNO di DANIMARCA
Federico VII
Albero genealogico
(Copenaghen 1808 - Glücksburg, Schleswig-Holstein 1863)
figlio di Cristiano VIII e di Carlotta di Mecklenburg-Schwerin;
1848-63, re di Danimarca;



1859
-

ISLANDA

1859
-

1859
REGNO di SVEZIA e NORVEGIA
Oscar I
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Carlo XIV;
1844-59, re di Svezia e Norvegia;


Carlo XV
Albero genealogico

(Stoccolma 1826 - Malmö 1872)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg;
1859-72, re di Svezia e Norvegia;


SVEZIA
1859
-
NORVEGIA
1859
-






1859
REGNO di PORTOGALLO
Pietro V
Albero genealogico
(Lisbona 1837 - 1861)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1853-61, re di Portogallo;
1859
muore la giovane moglie Stefania di Hohenzollern-Sigmaringen, sposata l'anno precedente;



Ministro degli Interni

-

1859
-


a


1859
REGNO di SPAGNA
Isabella II
Albero genealogico

(1830 - 1904)
figlia di Ferdinando VII e di Maria Cristina di Napoli;
1833-68, regina di Spagna;
[maggiorenne dal 1843]
Prima guerra carlista (1834-39);



Primo Ministro
-
-
1859
guerra contro il Marocco (1859-60);









1859
REGNO DI SARDEGNA
Albero genealogico

(Torino 1820 - Roma 1878)
figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d'Absburgo-Lorena di Toscana;
1831-49, principe di Piemonte;
1849-59, duca di Savoia;
1849-61, re di Sardegna;
dal 1855 è vedovo;


1861-78, re d'Italia;

 

PARLAMENTO SUBALPINO
VI Legislatura
[1857 14 dic - 21 gen 1860]
Presidente del Senato
Cesare Alfieri di Sostegno
(1857 14 dic - 21 gen 1860)
Presidente della Camera
U. Rattazzi
piemontese
(1859 10 gen - 21 gen 1860)
 
Presidenti
del Consiglio
C. Benso II
conte di Cavour
piemontese
(1855 4 mag - 19 lug 1859, dim.)
Alfonso Ferrero I
conte di La Marmora
piemontese
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
Interno
C. Benso
conte di Cavour
piemontese
(1858 15 gen - 19 lug 1859, dim.)
U. Rattazzi
piemontese
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
Affari Esteri
C. Benso
conte di Cavour
piemontese
(1856 5 mag - 19 lug 1859, dim.)
G. Dabormida
savoiardo
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
Guerra
Alfonso Ferrero
conte di La Marmora
piemontese
(1856 26 giu - 21 gen 1860)
Finanze
G. Lanza
piemontese
(1858 18 ott - 19 lug 1859)
Giovanni Battista Oytana
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
Lavori Pubblici
Bartolomeo Bona
(1857 18 nov - 19 lug 1859)
Pietro Monticelli
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
Grazia e Giustizia, e Affari Ecclesiastici
Giovanni De Foresta
(1855 4 mag - 19 lug 1859)
V. Miglietti
piemontese
(19 lug - 21 gen 1860)
Istruzione Pubblica
Carlo Cadorna
(1855 18 ott - 19 lug 1859)
conte G. Casati
lombardo
(1859 19 lug - 21 gen 1860)
 
PIEMONTE

1859
Gennaio
10
, all'apertura della sessione parlamentare Vittorio Emanuele II pronunzia un discorso concordato con Napoleone III, nel quale dice, fra l'altro:
«Il nostro paese, piccolo per territorio, acquistò credito nei consigli dell'Europa, perché grande per le idee che rappresenta, per le simpatie che esso ispira. Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché, nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi».
Salutato dalle acclamazioni dei parlamentari, il discorso suscita un grandissimo entusiasmo nell'opinione patriottica italiana, anche fuori dal Regno di Sardegna.
26, trattato di alleanza franco-sardo;

Mentre stanno rapidamente procedendo i preparativi per la guerra, l'esercito piemontese può contare su 47.000 uomini di truppa e 3.000 ufficiali circa.
Da questo momento (e fino a luglio) oltre agli arruolamenti ordinari c'è anche l'arruolamento di un numero davvero considerevole di volontari.
Questi vengono inseriti – ne saranno censiti, con sicurezza, 9.692 – nei reparti dell'esercito sardo:
- 4.164 destinati a formare i "Cacciatori delle Alpi", un corpo affidato al comando di G. Garibaldi;
- 2.500 indirizzati all'altro corpo volontario dei "Cacciatori degli Appennini".
[Oltre 16.000 uomini – il dato più sicuro di cui si disporrà in seguito – ma altre indicazioni ufficiali fanno ascendere il loro numero fino ad almeno 24.000. L'età media oscilla tra i 21 e i 26 anni, a seconda dei corpi di destinazione. La maggioranza di queste persone viene dal Lombardo-Veneto e avendo deciso di andare a combattere contro il proprio stato di appartenenza, corrono gravissimi rischi nel caso di cattura da parte dei nemici o di sconfitta. Le categorie meglio rappresentate sono quelle dei commercianti, degli artigiani e degli operai mentre anche gli studenti sono in numero consistente.]

Aprile
24, il governo austriaco invia a quello di Torino un ultimatum;
il Parlamento piemontese vota immediatamente i pieni poteri al sovrano per tutto il corso della guerra, mentre il mar.llo F. Gyulai, comandante dell'esercito austriaco, decide di attaccare subito, per anticipare l'arrivo del corpo di spedizione francese. Tuttavia il suo piano non riesce.

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

Luglio
8, Napoloene III decide di interrompere la guerra e di stipulare un armistizio con gli austriaci;
11, firma dei preliminari di pace di Villafranca;

Ottobre
8
, la tariffa sarda viene estesa alla Toscana, alle Romagne e a Modena;
10, …viene estesa alla Lombardia, a Parma e a Piacenza;

Novembre
20
, viene pubblicato lo statuto del Regno di Sardegna che entra in tal modo in vigore anche nei territori di nuova acquisizione.
[Una simile proceduta non potrebbe essere adottata per i ducati, che pure avevano partecipato al plebiscito del 1848, e tanto meno per Bologna e la Romagna o per la Toscana, che a tale plebiscito non avevano neppure partecipato, perché i preliminari di Villafranca hanno previsto chiaramente che sui troni dei ducati e del granducato debbano tornare i sovrani legittimi e che Bologna e la Romagna non devono essere staccate dallo Stato Pontificio.
Ma dopo gli atti politici che nelle terre liberate si sono compiuti durante l'estate è difficle bloccare il procedimento di annessione senza un nuovo intervento militare che né la Francia, né l'Austria vogliono mettere in atto, anche in considerazione del favore con il quale la Gran Bretagna accompagna il processo.]

 

Con Legge 20 novembre 1859 n. 3778 sono apportate delle modifiche alla precedente legge elettorale, emanata con Regio editto sulla legge elettorale del 17 marzo 1848 n. 680 – anche se si tratta di modifiche poco sostanziali, che non stravolgono il testo originario – e nasce così la nuova legge elettorale italiana del 1859.
[Trattasi di una legge elettorale, maggioritaria a doppio turno, adottata prima dal Regno di Sardegna e poi dal Regno d'Italia, sino alle elezioni del 1880 (XIV Legislatura) cse.
Accedono a ballottaggio i due candidati che al primo turno hanno ottenuto più voti.
La base elettorale (unicamente maschile) è censitaria: possono votare solo quei cittadini che pagano 40 lire annuali oppure 20 lire coloro che possono dimostrare alle urne di saper leggere e scrivere. Per tutti è richiesta la maggiore età fissata a 25 anni. Sono però ammessi anche magistrati, professori e ufficiali. Nell'Italia unita, questo sistema permetterà di far votare appena il 2% della popolazione del Regno, in buona parte settentrionale, escludendo così le grandi masse.
Vengono eletti 204 deputati.
Il Senato del Regno, invece, è di nomina regia.
La legge rimarrà in vigore anche dopo l'unità d'Italia fino a quando il (IV "governo Depretis") la sostituirà con una nuova legge che abbasserà la soglia censitaria e sostituirà i collegi elettorali uninominali con dei collegi plurinominali.
La nuova legge sarà impiegata per la prima volta nelle elezioni del 29 ottobre 1882.]

In base alle modifiche ora apportate alla legge elettorale del 1848, il meccanismo di elezione dei deputati è regolato dai seguenti articoli:

« ...
Art. 62. Ogni Collegio elegge un solo Deputato.
Il numero dei Deputati per tutto il Regno è di 260 distribuiti per Provincia nel modo seguente:

Nuova legge elettorale
[Legge 20 novembre 1859, n. 3778]
- Alessandria
21
- Annecy
8
- Bergamo
12
- Brescia
16
- Cagliari
12
- Chambéry
10
- Como
15
- Cremona
11
- Cuneo
20
- Genova
22
- Milano
30
- Nizza
8
- Novara
19
- Pavia
14
- Sassari
7
- Sondrio
4
- Torino
31
Totale deputati
260

La distribuzione dei Collegi elettorali è regolata in ciascuna Provincia per Circondarii nel modo apparente dalla Tabella annessa alla presente Legge, e che fa parte di essa.
...
Art. 91. Alla prima votazione niuno s'intende eletto, se non riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei Membri componenti il Collegio, e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza.
Art. 92. Dopo la prima votazione, dove niuna elezione sia seguita, l'Uffizio in persona del Presidente proclama i nomi dei due Candidati che ottennero il maggior numero de' suffragi, e si procede nel giorno che in previsione di questo caso sarà fissato nel Decreto di convocazione ad una seconda votazione nel modo avanti espresso.
L'intervallo tra l'una e l'altra votazione non potrà mai essere maggiore di otto giorni.
Nell'ultima votazione i suffragi non potranno cadere se non sopra l'uno o l'altro dei due or detti Candidati.
La nomina seguirà in capo a quello dei due Candidati che avrà in suo favore il maggior numero dei voti validamente espressi.
Art. 93. A parità di voti il maggiore d'età fra i concorrenti otterrà la preferenza.
...
»


a.f.: Torino, in Parlamento, dopo che è stata annessa la Lombardia ed eletti da questa i rispettivi rappresentanti, i deputati alla Camera salgono da 204 a 387 [????] membri; così il parlamento detto "Subalpino" si allarga di fatto in "italiano" nel significato più comprensivo di questa parola.

Dicembre

Intanto, col programma di affrettare le annessioni per procedere alla cnvocazione del Parlamento dello stato ampliato dei nuovi territori, il conte di Cavour riceve l'incarico di formare un nuovo Governo, che entrerà in carica il 21 gennaio successivo.

 

1859
-

1859
Regno Lombardo-Veneto
[Impero Austriaco]
Governatore generale militare e civile
 
LOMBARDIA

1859

Aprile

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

Giugno
ai primi del mese si provede all'annessione formale della Lombardia al Piemonte sulla base dei risultati del plebiscito che si era tenuto l'anno precedente.

Novembre
10, la pace di Zurigo sanziona la cessione della Lombardia alla Francia e da questa al Piemonte.
13, viene approvata la «legge Casati» (dal nome di G. Casati) sull'istruzione pubblica che prevede:
- l'obbligo per tutti Comuni di creare e mantenere la scuola primaria, il cui corso inferiore di due anni è obbligatorio;
- il corso successivo di altri due anni è previsto solo nei centri maggiori;
- la scuola superiore è articolata in ginnasio-liceo, di otto anni, e in scuole tecniche e professionali.
Lo schema indica una gerarchia sociale precisa:
- ai contadini e agli operai sono sufficienti essenziali nozioni di base;
- le altre categorie sono divise tra la piccola borghesia, che può frequentare scuole professionali, e ceti socialmente più dotati cui è rivolto il ginnasio e il liceo con accesso all'Università.
La possibilità di uscire dal proprio ceto e compiere percorsi di avanzamento economico tramite l'accesso alla cultura non è semplice ma comunque possibile.
Il vero difetto sta nel supporto finanziario. Dati gli scarsi mezzi di cui dispongono i Comuni, la scuola di base non viene realizzata in modo uniforme. Le campagne, le montagne e il Sud hanno un numero minore di scuole, rispetto alle città così che l'obbligo scolastico resta inevaso in ampie zone del paese.
[Questa legge, modificando la precedente legge piemontese, istituisce le seguenti istruzioni:
a) - superiore,
b) - secondaria classica,
c) - secondaria tecnica:
. I grado,
[in realtà concepita come una "brutta copia" dei ginnasi, privati dell'insegnamento del latino]
. II grado
[in realtà rimasta a lungo come un'istituzione instabile, con un numero variabile di specializzazioni agronomica, fisico-matematica, industriale e commerciale].
Questa legge regolerà l'istruzione pubblica fino al 1923.
L'analfabetismo rimane comunque una piaga sociale.]

VENETO

1859
-

 

1859
ducato di Modena e Reggio
Francesco V d'Austria-Este
Albero genealogico

(Modena 1819 - Vienna 1875)
figlio dell'arciduca Francesco IV d'Absburgo-Este e di Maria Beatrice di Savoia;
1842, sposa la p.ssa Adelgunde di Baviera (1823–1914)
1846-59, duca di Modena e Reggio;


1859
Aprile

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

Giugno
le vicende della seconda guerra d'indipendenza lo costringono ad abbandonare definitivamente il ducato e a rifugiarsi in Austria mentre a Modena si forma un governo provvisorio che opera l'annessione dei ducati agli stati sardi;
qui il conte di Cavour invia due suoi fedelissimi: l'anglofilo L.C. Farini, come governatore e, da Parma, dove ha svolto alla perfezione il compito che gli è stato assegnato, J.A., il suo agente segreto, con l'incarico di riorganizzare la polizia politica; giunto nel castello d'Este, per prima cosa J.A. si impossessa di tutte le chiaVI, comprese quelle delle cantine, che consegna poi alla moglie del governaatore non appena arriva; non viene fatto alcun inventario e tutta l'argenteria, con le armi del duca, viene fatta fondere;
[Del ricavato nulla si sa; nulla comunque entra nelle casse del Regno.]
il governatore incarica J.A. di comunicare ai giornali un articolo nel quale viene spiegato che il duca è partito con tutta l'argenteria e tutti gli oggetti di un certo valore, lasciando solo quattro mura; anche le cantine sono vuote.
In seguito, governatore, moglie e figlia saccheggiano il guardaroba del duca e della sua consorte (Adelgonda di Baviera); purtroppo, non essendo della taglia del governatore, gli abiti maschili vengono presi dal segretario Riccardi;
molte altre incursioni vengono fatte nelle abitazioni dei duchisti e papalini rimasti in città i quali, di fronte alla minaccia della prigionia, vengono costretti a pagare salate tangenti; i banchieri Guastalla e Sanguinetti, per esempio, tra i più ricchi della città, pagano all'agente J.A. 4.000 franchi per persona.
[Mentre in tutte le legazioni liberate sono in corso i preparativi per i plebisciti per l'annessione dal Regno sabaudo, Napoleone III con una nota al governo di Torino chiede che i governatori piemontesi si ritirino prima del voto; mentre non esistono problemi per i risultati in Toscana, nelle Romagne e a Parma, qualche dubbio esiste a Modena per cui il conte di Cavour escogita uno stratagemma: quando il governatore sta per partire da Modena, la carrozza viene fermata da un gruppo consistente di popolani (tutti carabinieri in borghese) e al grido di «Viva Farini, Viva il dittatore!» lo riconducono in città;
giorni dopo quando si svolge il plebiscito, vengono compiuti vari brogli lasciando salve le apparenze;
del resto è cosa risaputa che non più dei quattro quinti degli abitanti dell'Emilia si sono mai avvicinati alle urne!
Portata a termine la missione Luigi Carlo Farini rientra a Torno dove viene nominato ministro dell'Interno.]

Modena, viene eletta un'assemblea con una legge che attribuisce il voto a tutti i maschi maggiori di 21 anni che sappiano leggere e scrivere.

Agosto
21, l'assemblea toscana approva l'annessione al regno costituzionale di Vittorio Emanuele II.

 


1859
ducato di Parma e Piacenza
Roberto I
Albero genealogico

(Firenze 9 lug 1848 - Pianore 16 nov 1907)
figlio di Carlo III Ferdinando e di Luigia (Maria Teresa) di Borbone;
1854-59, duca di Parma e Piacenza;


1859
Aprile

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

Giugno
Parma, il duca e la consorte abbandonano la città nelle mani di una giunta provvisoria filopiemontese retta dal governatore Pallieri;

Parma, viene eletta un'assemblea con una legge elettorale simile a quella di Modena.

Settembre
11-12, l'assemblea decreta all'unanimità l'unione delle province parmensi al regno costituzionale di Vittorio Emanuele II.





1859
Granducato di Toscana
Leopoldo II di Lorena
Albero genealogico
(Firenze 1797-1870)
primogenito di Ferdinando III di Lorena e di Maria Luisa Amalia di Borbone-Napoli;
1817, sposa Maria Anna Carolina di Sassonia († ?)
1833, sposa in seconde nozze Maria Antonietta di Borbone-Napoli († 1898) [interamente nelle mani dei preti]
1824-59, granduca di Toscana;
1859
Aprile
27
, va in esilio in Austria;
[compra il castello di Brandeis in Boemia ed un’altra residenza presso Carlsbad, detta Schlakenwerth; dal 1869 risiede a Roma]

 
Ferdinando IV di Lorena
Albero genealogico
(Firenze 1835 - Salisburgo 1908)
primogenito di Leopoldo II di Lorena e di Maria Antonietta di Borbone-Napoli;
1856, sposa la p.ssa Anna di Sassonia (1836–1859);
1859-60, granduca di Toscana;
1859
Febbraio
10
, muore la moglie,
Aprile
27
, lascia Firenze;
[costruisce una Villa a Lindau, su modello originale, con l'aiuto di un ingegnere e di pochi operai.]

1859
Aprile

II guerra d'indipendenza [vedi box a dx]

27, l'agente J.A. viene inviato in Toscana agli ordini dell'ambasciatore piemontese a Firenze, C. Boncompagni di Mombello con "ottanta carabinieri travestiti"; in una riunione a cui intervengono:
. B. Ricasoli,
. C. Ridolfi,
. V. Salvagnoli,
. Bianchi,
viene stabilito il piano di intervento: alle quattro del pomeriggio, come si sa, C. Boncompagni di Mombello si siede nel palazzo del sovrano presso cui era stato accreditato; tutte le casse pubbliche vengono svuotate senza che una lira entri nelle casse piemontesi; chi non prende parte al saccheggio si insedia alle poste o ai ministeri.
Oltre dieci impiegati delle amministrazioni di Firenze occupano ora posti senza alcun titolo se non il privilegio che essi stessi si sono attribuiti; dalle mani dello stesso C. Boncompagni di Mombello l'agente J.A. riceve una somma di 6.000 franchi;
lo stesso copione succede due mesi dopo nei ducati emiliani [vedi box];

Nel corso dell'estate viene eletta – a suffragio ristretto – un'assemblea toscana.

Agosto
20, l'assemblea toscana approva l'annessione al regno costituzionale di Vittorio Emanuele II.





1859
REGNO DELLE DUE SICILIE
Ferdinando II[re Bomba]
Albero genealogico
(Palermo 1810 - Caserta 1859)
figlio di Francesco I re delle Due Sicilie e dell'infanta di Spagna Maria Isabella di Borbone;
1830-59, re delle Due Sicilie;
1859
nomina ministro della guerra e capo del governo C. Filangieri;
Maggio
22
, muore a Caserta.

 
1859
REGNO DELLE DUE SICILIE
Francesco II di Borbone
[Franceschiello o il Figlio della Santa]
Albero genealogico

(Napoli 1836 - Arco, Trento 1894)
figlio di Ferdinando II re delle Due Sicilie e di Maria Cristina di SAVOIA;
1859, sposa Maria Sofia di Baviera;
1859-60, re delle Due Sicilie;

NAPOLI
- Primo ministro
e luogotenente gen.le
del Regno
C. Filangieri
(1859 - gen 1860)
- Ministro dell'Interno
-
L. Romano
(15 lug - 25 set)
- Ministro degli Esteri
-
Luigi Carafa di Traetto
(? - ?)
- Ministro della guerra
C. Filangieri
(1859 - gen 1860)
- Prefetto di polizia
-
Ajossa
(? - giu 1860)

1859
Maggio
salito al trono alla morte del padre, blocca i pur limitati tentativi di apertura del suo ministro C. Filangieri (nominato luogotenente generale del Regno e duca di Taormina) che sta cercando di ottenere l'appoggio della Francia;

CAMORRA

Prima del 1848 la camorra non si è mai occupata di politica.
Dal 1849, piano piano, un po' alla volta, i camorristi si sono uniti ai pochi cospiratori rimasti dopo l'epurazione e, spinti più dalle piastre (che ricevono puntualmente) che da sani ideali, hanno messo in atto una perenne cospirazione contro il governo che però, pur spaventandolo, ancora non è scoppiata.
Mentre i camorristi ricattano i cospiratori (quando il loro principale "capo" viene esiliato essi si presentanto agli altri rimasti per chiedere la camorra politica) senza far alcunché per la cospirazione, il dirigente di polizia Aiossa di loro ha una paura tremenda.
Un bel giorno i camorristi vengono così relegati in massa nelle isole Tremiti [più tardi si saprà che più che camorristi erano cittadini liberali].
Da questo momento, grande sventura, si atteggiano a vittime e nei loro nascondigli, ignoti alla polizia ma noti ai compagni, continuano a ricevere la loro parte di barattolo che spetta loro sulle operazioni della setta.
Non solo, si atteggiano anche a martitri dichiarandosi amici fraterni di Luigi Settembrini, Silvio Spaventa, Carlo Poerio ecc., vantando quindi il diritto di dividere con questi ultimi gloria e benefici.
La camorra diventa politica.

- Salvatore De Crescenzo [Tore 'e Criscienzo], il re dei camorristi, mentre si trova nuovamente in prigione a Napoli.

Fonti:
- Marco Monnier, La Camorra, 1862.


SICILIA
- Capo della polizia
Salvatore Maniscalco
(? - ?)
1859
Dal 1817 la Sicilia è stata annessa al Regno di Napoli, la costituzione definitivamente soppressa e il popolo siciliano privato di tutte le sue libertà.

I capi della cospirazione Pisani e De Benedetto pensano di approfittare del momento (sentiti i successi sardi e francesi) per tentare un colpo insurrezionale.
Si hanno pubbliche dimostrazioni antigovernative e si promuove per opera del duca della Verdura, di Enrico e Luigi Albanese, del principe Antonio Pignatelli, del barone Giovanni Riso, di Ignazio Lanza di Trabia una sottoscrizione per aiutare il Piemonte;

Luglio
Francesco Crispi giunge intanto di nascosto (sotto il nome di Mr Freeman) dando istruzioni per la costruzione di peregranate, in vista della sommossa preordinata per il 4 ottobre (giorno dell'onomastico del nuovo sovrano Francesco II di Borbone);

Ottobre
4
, il moto, scoperto dalla polizia, abortisce;
11, a Bagheria, Giuseppe Campo e altri pochi insorgono estendendo il moto a Villabate e a Santa Flavia; non seguiti dalla popolazione, sono sconfitti e si salvano con la fuga;

Fonti:
- Altre






BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
Edmund W. Head
(1854 - 1861)
-
-

1859
-

 


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).]
[governo di coalizione tra la maggioranza di una sezione e la minoranza dell'altra]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Primo ministro
George-Étienne Cartier
(1858 - 1862)
Vescovo di Montréal
Ignace Bourget
(1840 - 1876)

1859
-

 

 

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Primo ministro
J.A. Macdonald
(1858 - 1862)

1859
-

 

 

 

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
John Kent
1858 - 1861)

1859
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
Dominick Daly
(1854 - 1859)
George Dundas
(1859 - 1868)

1859
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
John H.T. Manners-Sutton
(1854 - 1861)

1859
-

 

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
George A.C. Phipps
conte di Mulgrave e marchese di Normanby
(1858 - 1863)

1859
-

 

ISOLA DI VANCOUVER [dal 1849]
Governatore della provincia
James Douglas
(1851 - 1863)

1859
-

 

BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
Governatore della provincia
James Douglas
(1858 - 1864)

1859
Corsa all'oro (1858-66).

I nuovi arrivati – secondo quanto messo in evidenza dal luogotente-governatore della British Columbia Clement Moody (1813-1887), colonnello di quei Royal Engineers appositamente spediti nella regione, in una lettera scritta da Victoria il 1° febbraio 1859 – sono: «INGLESI (realisti di ferro), americani (repubblicani), molti i francesi, tedeschi in abbondanza, italiani, parecchi ungheresi, polacchi, danesi, svedesi, spagnoli, messicani, e cinesi».
[Non si conoscono i nomi dei cercatori d'oro di origine italiana che da San Francisco si sono trasferiti nella British Columbia, ma due di loro, il savonese Francesco (detto appunto "Savona") e un certo Carlo Bossi, finiscono per fare rispettivamente il traghettatore a Kamloops Lake e il commerciante a Victoria.
Un terzo, Andrea Gagliardo, che dal suo diario sappiamo essere di San Colombano Certenoli, un paese dell'entroterra di Chiavari, si era trasferito in California nel 1847 e quest'anno si è unito alla corsa all'oro della British Columbia.]
In realtà i cercatori d'oro si rendono presto conto che né Victoria né tantomeno Barkerville diventeranno la San Francisco del nord e i nuovi arrivi diminuiscono progressivamente.
[Nel 1866 la prima corsa all'oro del Nord America Britannico potrà dirsi conclusa.]

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
J. Buchanan [15°]
(1857 4 mar - 4 mar 1861)
[Pd]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
R.B. Taney
(1836 15 mar - 12 ott 1864)

1859
Gennaio
-


annessione dello stato dell'Oregon;

Viene costituita la Fenian Brotherhood, un'organizzazione parallela all'Irish Republican Brotherhood in Irlanda allo scopo di liberare l'Irlanda dal dominio britannico.

Nel distretto di Washoe, nel NEVADA occidentale, i cercatori portano alla luce una vera e propria fortuna, il "Comstock Lode", il maggior gacimento di metalli preziosi mai scoperto negli Stati Uniti.
Non appena si sparge la voce del ritrovamento, una marea di cercatori affluisce nella zona.
Virginia City, appollaiata su uno sperone montuoso a oltre duemila metri di altitudine, si trasforma rapidamente in una fiorente metropoli.
[La vivacissima descrizione che ne darà MarK Twain nel suo Vita dura (1872) le procurerà una notevole notorietà.]

 

 


 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1859
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1859
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1859
-

 

[04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-

1859
-


 


[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1859
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1859
-

Boston, la folla, eccitata dai discorsi di Wendell Phillips e di Theodore Parker, prende d'assalto un tribunale della città nel tentativo, peraltro non riuscito, di impedire che uno schiavo fuggito dalla VIRGINIA venga rimandato al suo padrone.


[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1859
-



 






[08] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-

1859
-

 


[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1859
-

 





[10] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-

1859
-

Ottobre
16
, la notte John Brown guida una banda di seguaci oltre il Potomac, dal MARYLAND in VIRGINIA, e occupa l'arsenale di Harper's Ferry. Gli schiavi non rispondono al suo appello e la milizia locale, rinforzata da un distaccamento di marines federali agli ordini del col. Robert E. Lee, prende d'assalto l'arsenale e costringe John Brown alla resa.
[Nato nel 1800 da una famiglia della NUOVA INGHILTERRA con una vena di pazzia, è instabile e paranoico. Abolizionista fanatico, diviene preda della convinzione di essere lo strumento scelto da Dio per estirpare lo schiavismo.
Convinto che gli schiavi siano pronti a sollevarsi e che aspettino semplicemente un capo, egli progetta un piano per provocare un'insurrezione degli schiavi destinata a far crollare l'intero sistema schiavista.
Gli abolizionisti che lo incoraggiano e gli forniscono aiuti finanziari forse non conoscono esattamente i suoi piani, ma sono al corrente delle sue intenzioni in linea generale.]

Immediatamente processato per cospirazione, omicidio e tradimento contro lo stato della VIRGINIA, John Brown è riconosciuto colpevole.
Gli abolizionisti ne fanno il panegirico; per R.W. Emerson, John Brown è "un nuovo santo in attesa di martirio" e la sua morte "renderà la forca gloriosa come la croce".

Dicembre
2
, John Brown viene giustiziato con sei seguaci: le campane di tutto il Nord suonano a morto.
[La maggior parte della popolazione del Nord, compresi dirigenti repubblicani come Seward e A. Lincoln, lo condannano come criminale; ma il suo coraggio e la sua dignità dopo la cattura e il suo eloquente appello a favore degli schiavi sui gradini del patibolo gli hanno valso l'ammirazione anche di chi non approva le sue gesta di violenza.]





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1859
-

 

[12] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-

1859
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1859
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1859
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1859
-


[16] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
Governatore
-
-

1859
-

 





[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1859
-

[18] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-

1859
-

 

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-

1859
-

 


[20] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
Governatore
-
-

1859
-


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1859
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
Governatore
-
-

1859
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1859
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1859
-


[25] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1859
-


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1859
Gennaio
-


[27] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Governatore
-
-

1859
-

 


[28] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1859
-

 


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1859
-

 


[-] Territorio dell'UTAH
Governatore
-
-

1859
-

 

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1859
-

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1859
-

 


[-] Territorio del KANSAS [dal 1854]
Governatore
-
-

1859
Gennaio
-

Per garantire un collegamento giornaliero di diligenze tra il KANSAS orientale e Denver, viene fondata la Central Overland, California and Pikes's Peak Express Company.
[Fallirà nel 1862.]


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] - cap. Saint Paul
     
Governatore
-
-

1859
-

33º stato il 14 febbraio 1859.


[33] OREGON
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1859
Febbraio
14
, entra a far parte dell'Unione.



a





1859
STATI UNITI del MESSICO
(repubblica federale)
- Presidente della repubblica federale
- guerra civile: 1858-61 -
[un golpe militare, sorretto dai conservatori e dai clericali, si è impadronito di Città del Messico costringendo il governo legittimo, presieduto da B.P. Juárez Garcia, a riparare a Querétaro.]
- vicepresidente
- Ministro della giustizia e degli affari ecclesiastici
1859
Febbraio
il generale M. Miramón riesce a farsi nominare presidente della repubblica;



1859
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
Rafael Carrera
(1839 - 1865)
1859
-


1859
HONDURAS
-
?
(?-?)
1859
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;


1859
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
W. Walker
(1855 - 1857)
1859
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1859
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
-
?
(?-?)
1859
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;






1859
VENEZUELA
[Repubblica indipendente dal 1830]
-
-
1859
rivoluzione federale (1859-63): scoppia la guerra civile, provocata dai "liberali democratici" o "federalisti";

1859
ECUADOR
Presidente della repubblica
-
 
1859
conflitti di frontiera con il Perù;



1859
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1859
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1859
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
Ramon Castilla
(1855 - 1862)
[epoca della "rivoluzione conservatrice"]
1859
guerra vittoriosa contro la República del Ecuador;



1859
CILE
Presidente della repubblica
M. Montt
(1851 - 1861)
 
1859
-


1859
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1859
-
Suriname (olandese)
1859
-
Guyane Française (francese)
1859
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1859
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1859
questione dei vescovi (1855-73): le istanze autonomistiche in seno alla chiesa, che sono all'origine di una lunga controversia con l'imperatore sul problema della massoneria, trovano un ostacolo sempre più intollerabile nell'ancor vigente regalismo della corona;





1859
PARAGUAY
Presidente della repubblica
C.A. López
(1841 - 1862)
 
1859
sin dall'inizio il presidente ha imboccato la strada dell'economia aperta;
difficili rimangono i rapporti con l'Argentina di J.M. de Rosas, contrario ancora a riconoscere l'indipendenza paraguaiana; da parte sua egli aiuta gli argentini della provincia di Corrientes, ribelli al governo centrale;


1859
- Dittatore provvisorio
J.J. de Urquiza
(1854 - 1861) II
 
1859
dal 1853 l'Argentina si è data una costituzione federale sul tipo di quella statunitense, cui però Buenos Aires non vuole aderire;
Ottobre
battuto dalle forze di J.J. de Urquiza a Cepeda, B. Mitre deve acconsentire all'incorporazione di Buenos Aires nella confederazione;





1859
Presidente della repubblica
gen. F. Rivera
(1830-35) (1838-?)
[del partito liberale o colorado]
 
1859
l'eccidio di alcuni ufficiali colorados a Quinteros, nel 1858, ha segnato il declino del partito blanco e l'affermazione di quello colorado;






Cina






Giappone




1859
Marocco
-
-
1859
-


1859
Algeria
-
-
1859
anche se i francesi hanno conquistato nel 1957 la Grande Cabilia, non l'hanno ancora sottomessa definitivamente;



1859
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Sa'id
(? - ?)
1854-63, viceré d'Egitto;

1859
Il suo atteggiamento liberale nei confronti del commercio e dell'imprenditoria ha avuto come conseguenza il rapido aumento di quantità e importanza delle comunità straniere, e la sua amicizia con l'ing. francese F.-M. de Lesseps porta ora alla costruzione del Canale di Suez che, di proprietà straniera, sarà destinato a diventare una delle principali cause e la giustificazione della sottomissione egiziana al controllo europeo.

Aprile
iniziano i lavori per la costruzione del Canale di Suez
.

[F.-M. de Lesseps era interessato al progetto per il taglio di un canale che unisse il Mediterraneo al Mar Rosso attraversando l'istmo di Suez. Non si trattava di un'idea nuova.
Napoleone
lo voleva fare per acquisire alla Francia il controllo del Mar Rosso, ma i suoi ingegneri sostennero l'impossibilità dell'impresa a causa del diverso livello del Mediterraneo e del Mar Rosso. Questa opinione venne contraddetta negli anni Trenta da un ingegnere britannico, e Muhammad Ali e i suoi consiglieri francesi sostennero il progetto.
Palmerston tuttavia si oppose con veemenza, soprattutto qualora il canale fosse stato costruito da ingegneri francesi. Gli interessi britannnici rendevano indispensabile il controllo del canale, fatto che avrebbe significato l'occupazione dell'Egitto. La Gran Bretagna preferiva aprire la via transegiziana verso l'Oriente con il prolungamento fino a Suez della ferrovia Cairo-Alessandria.
Una delle prime azioni di Sa'id con F.-M. de Lesseps è stata la firma di un accordo per la concessione del canale. I termini erano ampiamente a sfavore dell'Egitto. Avrebbe infatti:
- fornito una corvée di 20.000 lavoratori non stipendiati,
- pagato gli enormi lavori sussidiari,
- abbandonato i diritti territoriali su entrambe le sponde del canale.
Inoltre, quando quasi metà delle azioni della Compagnia del Canale di Suez risulteranno invendute con la sottoscrizione pubblica, F.-M. de Lesseps covincerà il viceré a comprarle.
La Gran Bretagna continuava ad opporsi al progetto e cercava di sfruttare la propria influenza sul sultano ottomano 'Abd al-Magid ma il viceré Sa'id è abbastana indipendente e F.-M. de Lesseps ha ottenuto il sostegno entusiasta di Napoleone III.]
[Peter Mansfield, A History of the Middle East, 1991.]

1859
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]
   

1859
-

 


1859
Guinea
 
-  

1859
-



1859
Senegal
[sotto controllo francese dal 1817]
- Governatore
gen. L.-L.-C. Faidherbe
(1854 - 1865)
1859
continua la sottomissione del paese anche come risposta alla ripresa dell'espansionismo tacruro sotto la guida di al-Hagg 'Umar (1850-64);

1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence.





1859
Niger
1859
-


1859
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1859
-


1859
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
- Presidente
Stephen Allen Benson
(1856-64)

1859
-


1859
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1859
-


1859
Dahomey
-
-

1859
la Francia chiude gli sbocchi marittimi del paese che, appena tornato indipendente, cerca di estendersi territorialmente a spese degli altri stati yoruba avvalendosi di un agguerrito esercito e di un corpo speciale femminile di circa 10.000 unità;


1859
Malawi
-
-
1859
1859-64, seconda lunga "esplorazione" di D. Livingstone nell'Africa centrale.

Settembre
l'esploratore D. Livingstone, in compagnia del fratello Charles raggiunge il lago cui attribuisce il nome indigeno di Nyasa [grande acqua];




1859
Camerun
-
1859
-

1859
Gabon
-
-

1859
-



1859
Sierra Leone
[nel 1858 il governo britannico ha annesso al governatorato della Sierra Leone i possedimenti della Costa d'Oro
(Ghana) dove è già presente dal 1821.]
- Governatore
?
(?-?)
1859
-

1859
- Governatore
-
 
1859
-



1859
Nigeria
-
-

1859
dopo la spedizione nel 1830 dei fratelli Lander, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) viene posta sotto l'autorità di un console britannico;




1859
Lagos
-
-
1859
-


1859
Africa Centrale
-
-
1859
-

1859
Katanga
-
-

1859
-

 


1859
Basso Congo
-
1859
-


1859
Etiopia
Teodoro II
(? - 1868)
Ligg Kasa, un condottiero del nord, si fa incoronare imperatore;
1855-68, imperatore di Etiopia;
riesce a realizzare l'unità politico-territoriale dell'impero con l'uso della forza e con metodi di governo assolutistici, senza tuttavia giungere a ridimensionare il peso della chiesa né a sopprimere l'apparato nobiliare di origine feudale;
1859
-



1859
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano.]
-
-
1859
-

1859
Africa Orientale
-
-
1859
-






1859
Zanzibar
Isola dell'oceano Indiano, situata presso il continente africano, nel 1503 venne conquistata dai portoghesi che instaurarono il loro dominio anche sulla fascia costiera continentale antistante, ove la città più importante era Mombasa, creandovi basi per il commercio con l'Asia e un certo numero di piantagioni.
All'inizio del XVII sec. l'isola e la fascia costiera vennero raggiunte da commercianti indiani e conquistate dagli imam di Mascate per poi finire, nella prima metà dell'800 sotto il dominio di Sa'id ibn Sultan imam dell'Oman il quale estese la propria autorità sulla costa orientale africana di Mogadiscio, a Nord, e sino a capo Delgado, a Sud.
-
-

1859
-

 


1859
Angola
-

1859
-

 

 

 




1859
Moselekatse [o Mzilikazi]
-
figlio di
? - 1868, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]
1859
-


1859
Mozambico
-
-
1859
-




1859
Regno del Madagascar
(Imérina)
Ranavalona I
(† 1861)
vedova di Radama I (1810-28);
1828-61, regina del Madagascar;


1859
-


1859
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
M. Pretorius
(1856 - 1872)
1859
Pretoria, M. Pretorius cerca di annettere anche lo Stato Libero d'Orange ma la sua iniziativa porta a una gravissima crisi interna della giovane repubblica e solo con l'aiuto di O.P. Kruger riesce a riportare la legalità nel paese.

1859
Natal
[dominio inglese dal 1844]
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1859
-

1859
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
-
M. Pretorius
(1859 - ?)
1859
M. Pretorius cerca di annettere questo stato, di cui diventa presidente;

1859
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
Grey
(? - ?)
1859
a Maritzburg, dopo la socnfitta di Dingaan, appare la prima grammatica zulu, ad opera di un liberale, Colenso.





1859
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1859
-

 

 



La rivoluzione industriale

1859, 27 agosto, Edwin Drake, sospingendo la sua perforatrice fino ad una profondità di 21 metri a TytusVille in Pennsylvania, vicino al ruscello Oil Creek,  realizza il primo pozzo commerciale in America; i 34 litri giornalieri, conservati in barili e damigiane da whisky, del puzzolente liquido scatena la corsa all' "oro nero" che ha poco da inVIdiare a quella all' "oro giallo" avvenuta in California e negli altri Stati dell'Est il decennio precedente;
in meno di un anno attorno alla nuova zona, Oil Creek, 70 trivelle perforano il terreno portando alla superficie tanto petrolio da riempire seimila barili ogni giorno;
a parte l'impiego nelle lampade al kerosene, nella lubrificazione dei macchinari e nell'industria delle vernici, i derivati del petrolio entrano nella composizione di smacchiatori, pomate, unguenti, medicine; 
Samuel Kier, ad es., offre al modico prezzo di un dollaro una bottiglia di "Genuine Petroleum" che garantisce come panacea per colera, calli, mal di denti, nevralgie; un altro garantisce che con il "Carboline" capelli e baffi persi torneranno a fluire nel giro di appena una settimana: questo fa l' "olio di pietra".



Agnesi, Giacomo (Genova 17 aprile 1859 – Oneglia, Genova 27 dicembre 1929) politico italiano.

Bertolini, Pietro (Venezia 24 luglio 1859 - Torino 28 novembre 1920) politico italiano;
eletto deputato dalla XVII alla XXIV Legislatura;
sindaco di Montebelluna (Treviso);
1894, 21 giu-10 mar 1896, sottosegretario alle Finanze (IV "governo Crispi");
1899, 14 mag-24 giu 1900, sottosegretario all'Interno
(II "governo Pelloux");
1907, 9 nov-11 dic 1909, ministro dei Lavori Pubblici
(III "governo Giolitti");
1912, 20 nov-21 mar 1914, ministro delle Colonie (IV "governo Giolitti");
[Ministero costituito con R.D. n. 1205 del 20 novembre 1912.]

Bonin Longare, Lelio – conte (Montecchio Precalcino, Vicenza 12 luglio 1859 – Roma, 22 dicembre 1933) diplomatico e politico italiano;
[Figlio di Lodovico e di Maria Nievo, nobile.]

Borromeo Arese, Giberto (Torino 18 maggio 1859 – Milano 28 febbraio 1941) politico italiano.

Burdach, Konrad (Königsberg 1859-Berlino 1936) filologo e storico tedesco;
Dal medioevo alla riforma (1893-1937, in 15 voll.)
Epistolario di Cola di Rienzo
Reformation, Renaissance, Humanismus (1918, Riforma, Rinascimento, Umanesimo)
Saggi sulla lirica del Minnesänger e sull'influenza della lirica del Petrarca in Germania.

Capello, Luigi (Intra, Novara 14 aprile 1859 – Roma, 25 giugno 1941) militare italiano.


Carranza, Venustiano (Cuatro Ciénegas, Coahuila 1859-Tlaxalaltongo, Puebla 1920) politico messicano;
1901, senatore; 
1910, segue il generale F.I. Madero nella Vittoriosa insurrezione contro il regime dittatoriale di J.P. Diaz;
1911, governatore dello stato di Coahuila;
1913, nella guerra civile seguita all'assassinio di F.I. Madero, al comando dell'esercito; costituzionalista sconfigge il conservatore V. Huerta;
1915, presidente provvisorio;
1917, eletto presidente, dopo aver soffocato la ribellione di P. Villa e di E. Zapata che chiedevano una radicale riforma agraria;
1920, muore assassinato dai seguaci di A. Obregón durante la campagna per le elezioni presidenziali.

Colosimo, Gaspare (Colosimi, Cosenza 8 aprile 1859 – Napoli, 7 settembre 1944) politico italiano, avvocato e filantropo.

Cortese, Giacomo (Savona 2 novembre 1859 - Savona 24 agosto 1937) politico italiano;
laureato in Lettere e filosofia, docente universitario, pubblicista/giornalista, letterato;
eletto deputato dalla XX alla XXII Legislatura;
1901, 15 feb-22 giu 1903, dimiss., sottosegretario all'Istruzione Pubblica ("governo Zanardelli").

Curzon of Kedleston, George Nathaniel (Kedleston, Debyshire 1859-Londra 1925) politico britannico; 
1886-98, deputato conservatore;
1891-92, sottosegretario per l'India;
1895-98, sottosegretario agli esteri;
1899, governatore generale dell'India;
1903-04, allarga l'influenza inglese sul Tibet;
1905, viene richiamato in patria in seguito ai contrasti con lord H.H. Kitchener;
1916-19, in qualità di presidente del consiglio privato è uno dei più influenti membri del gabinetto di guerra D. Lloyd George; prende il suo nome la "linea Curzon" proposta nel 1919 come frontiera tra Polonia e Unione sovietica (dopo la guerra russo-polacca del 1920 il confine sarà però fissato 200 km più a est);
1919 ottobre-gennaio 1924, segretario di stato agli esteri, partecipa alle trattative di pace di Versailles;
1922-23, ha una parte di primo piano nel sistemare le questioni territoriali tra greci e turchi alla conferenza di Losanna (dove è il primo statista europeo ad incontrare B. Mussolinidopo la marcia su Roma).

De Felice Giuffrida, Giuseppe (Catania 1859-1920) politico italiano;
1892, deputato;
1893-94, tra gli organizzatori dei Fasci dei lavoratori in Sicilia;
1894, arrestato e condannato durante al repressione del movimento operata da F. Crispi;
1896, amnistiato, si iscrive al Partito socialista orientandosi verso l'ala riformista;
1912, viene espulso con L. Bissolati dal Partito socialista per la sua adesione alla guerra di Libia;
1914-15, è favorevole all'intervento dell'Italia in guerra.

Diehl, Charles (Strasburgo 1859-Parigi 1944) storico francese, studioso di storia e di arte bizantina;
Studi sull'amministrazione bizantina nell'esarcato di Ravenna (1888)
L'Africa bizantina (1896)
Giustiniano e la Civiltà bizantina (1901)
Figure bizantine (1906-08)
Bisanzio: grandezza e decadenza (1919)
Il mondo orientale dal 395 al 1081 (1936, con G. Marçais)
I grandi problemi della storia bizantina (1943).

Dreyfus, Alfred (Mulhouse, Alsazia 9 ottobre 1859 – Parigi 12 luglio 1935) militare francese, capitano d'artiglieria, figlio di ricchi industriali tessili ebrei dell'Alsazia.
[Vedi "Affaire Dreyfus".]

Ferrer Guardia, Francisco (Alella, Barcellona 1859-Barcellona 1909, fucilato) educatore e politico spagnolo; 
1886, esule dopo il tentativo di insurrezione repubblicana e seguace dei leader progressisti M. Ruiz Zorrilla e A. Lerroux;
1895, torna in patria;
1900, diffusore di idee razionalistiche e anticlericali, fonda a Barcellona la «Escuela Moderna» e una casa editrice che pubblica opere pedagogiche influenzate da ideali anarchici;
1909, considerato il responsabile delle agitazioni rivoluzionarie del luglio a Barcellona ("settimana tragica") viene condannato a morte e fucilato; tale condanna, che suscita indignazioni e proteste in tutta Europa tanto da provocare anche la caduta del governo Maura, sarà riconosciuta erronea nel 1912.

Grosoli Pironi, Giovanni – conte (Carpi, Modena 20 agosto 1859 – Assisi, Perugia 20 febbraio 1937) politico italiano, protagonista del movimento cattolico nazionale.

Jaurés, Jean (Castres 1859-Parigi 1914, assassinato) politico francese;
1881-83, professore di filosofia al liceo di Albi;
1883-85, professore di filosofia all'università di Tolosa;
1885-89, deputato tra i radicali moderati;
La realtà del mondo sensibile (1891, in cui si ispira allo spiritualismo)
1893-98, deputato, aderisce al socialismo ma senza militare in alcuno dei partiti organizzati;
1899, rappresentante tra i più ascoltati dei socialisti "indipendenti", approva, dissentendo dai marxisti J. Guesde e P. Lafargue, l'entrata del socialista A. Millerand nel gabinetto radicale di P. Waldeck-Rousseau; durante l' «affaire Dreyfus» è deciso sostenitore della revisione del processo;
Storia socialista della rivoluzione francese (1901-04)
1902, ancora deputato, appoggia la politica riformatrice del ministero di E. Combes e viene eletto vice presidente della camera dei deputati;
Studi socialisti (1902)
1904, fonda l' «Humanité» che diventerà l'organo ufficiale dello SFIO, il nuovo partito socialista; 
Discorsi parlamentari (1904)
1905, da questo momento si batte assiduamente, in parlamento e sulla stampa, per l'arbitrato fra le nazioni e la resistenza delle classi lavoratrici alla politica di potenza dei governi; 
Il nuovo esercito (1911)
1914, 31 luglio, viene assassinato da un fanatico nazionalista.

Jellicoe, John (Southampton 1859-Londra 1935) militare britannico;
1907, contrammiraglio;
1908-10, terzo lord dell'ammiragliato;
1914, poco dopo lo scoppio della I guerra mondiale prende il comando della Grand Fleet dislocata a Scapa Flow (estremo nord delle isole britanniche) con il compito di fronteggiare la flotta tedesca; rinuncia però a ricercare lo scontro diretto e preferisce proteggere il commercio britannico;
1916, 31 maggio, nella battaglia dello Jutland preferisce permettere ai tedeschi di ritirarsi dopo un modesto successo tattico che non riduce la superiorità britannica né indebolisce il blocco; novembre, considerato poco audace, deve lasciare il comando all'ammiraglio D. Beatty; nominato primo lord del mare passa a dirigere la guerra contro i sottomarini tedeschi;
1917, viene rimosso anche da questo incarico per un contrasto con il primo ministro D. Lloyd George;
1919, è promosso ammiraglio della flotta;
1920-24, è governatore generale della Nuova Zelanda.

Luciani, Vito (Bari 21 luglio 1859 – Acquaviva Delle Fonti, Bari 15 agosto 1951) politico italiano.

Massimini, Fausto (Brescia 8 giugno 1859 – Visano (Brescia) 2 luglio 1908) politico italiano.

Maxwell, John Grenfell – sir (Aigburth, Liverpool, Inghilterra 11 luglio 1859 – Newlands, Cape Province, Union of South Africa 21 febbraio 1929) militare britannico.

Meomartini, Pasquale (Colle Sannita, Benevento 1° agosto 1859 - Roma il 3 aprile 1934) militare e politico italiano.

Miljukov, Pavel Nicolaevic (Mosca 1859-Aix-les-Bains 1943) storico e politico russo;
1886, inizia la carriera universitaria, come professore di scienze politiche, ma è costretto all'esilio per le sue idee liberali e riformatrici;
L'economia statale della Russia nel primo quarto del secolo XVIII (1892)
1897, insegna storia all'università di Sofia;
1905, rientrato in Russia è tra i fondatori del Partito costituzionale democratico (chiamato dei "cadetti");
1917, deputato alla duma, dopo la rivoluzione del febbraio è ministro degli esteri nel governo provvisorio del principe L'vov e sostiene la necessità della continuazione della guerra accanto agli alleati occidentali;
1917, ottobre, dopo la rivoluzione si rifugia in Francia e continua l'attività politica contro il regime bolscevico;
Storia della rivoluzione russa (1921-24)
Storia della Russia (1932-33)
Memorie (New York, 1955, postumo).

Millerand, Alexandre (Parigi 1859-Versailles 1943) politico francese, avvocato;
1885, deputato radicale;
1893, aderisce al gruppo socialista indipendente;
1899, giugno, ministro del commercio e dell'industria nel governo di P. Waldeck-Rousseau;
1904, è escluso dal Partito socialista;
1905, non aderisce al Partito socialista unificato e viene in seguito rieletto alla camera come indipendente;
1909-10, ministro dei lavori pubblici;
1912-13, ministro della guerra;
1914-15, ministro della guerra;
1920, gennaio-settembre, presidente del consiglio;
1920-24, presidente della repubblica; dopo la Vittoria del cartello delle sinistre è costretto alle dimissioni;
1925-40, senatore.

Montuori, Luca (Avellino, 18 febbraio 1859 – Genova, 8 marzo 1952) militare e politico italiano.

Piacentini, Settimio (Tarano, Rieti 6 gennaio 1859 – San Polo Sabino (o S. Paolo di Stimigliano), Rieti 2 novembre 1921) militare e politico italiano;
1878, sottotenente del genio;
frequenta poi la scuola di guerra e passa nello S.M.;
da maggior generale comanda la "brigata Calabria" ed è per breve tempo direttore generale presso il ministero della Guerra;
1911 maggio-settembre 1913, aiutante di campo generale del re Vittorio Emanuele III;
1915, maggio, comanda la 32ª Div.ne, ma subito dopo viene nominato intendente generale dell'esercito;
1916, comandante del XVI Corpo d'Armata italiano in Albania, è ora richiamato in Italia per assumere il comando, durante la Grande guerra, del I Corpo d'Armata sul fronte del Cadore;
19 giugno-2 luglio, è cte della 5ª armata;
3 luglio-10 giugno 1917, cte della 2ª armata durante la settima, ottava e nona battaglia dell'Isonzo, che hanno per risultato la conquista del Veliki Kribak, del Pecinka e del Faiti;
al suo comando la 2ª armata sostiene anche la violenta battaglia del Kuk e del Vodice;
1918, 27 ottobre-10 aprile 1919, ha quindi il comando superiore delle forze italiane nei Balcani e dimostra le sue doti organizzative nella difesa di Valona;
1921, 8 giugno, è nominato senatore del Regno.

Polacco, Vittorio (Padova 10 maggio 1859 – Roma 7 luglio 1926) politico italiano.

Prampolini, Camillo (Reggio Emilia 1859-1930) politico italiano;
1881, si laurea in giurisprudenza a Bologna e aderisce al socialismo;
1886, dopo aver collaborato a «Lo Scamiciato» fonda il giornale «La Giustizia» che dirige fino al 1925;
1890, viene eletto alla camera dei deputati;
1892, al congresso di Genova è tra i protagonisti della fondazione del Partito socialista di cui dirige l'organo ufficiale «Lotta di classe»;
1914-18, è convinto assertore delle tesi pacifiste;
1919-20, biennio rosso;
1921, è favorevole al progetto giolittiano di organismi di cogestione industriale; in seguito alle persecuzioni fasciste è costretto a trasferirsi da Reggio Emilia a Milano dove lavora come contabile.
vedi: Zibordi, Giovanni (Laterza, Bari 1930, Saggio sulla storia del movimento operaio in Italia - Camillo Prampolini e i lavoratori reggiani)

Sánchez Guerra, José (Córdoba 1859-Madrid 1935) politico spagnolo, direttore dei giornali «La Iberia» e «El Español»;
1886, deputato conservatore;
1903-04, ministro degli interni;
1908-09, ministro dell'economia nazionale nei gabinetti Maura;
1913, al momento della scissione del Partito conservatore si schiera con la frazione di E. Dato e diventa presidente delle cortes;
1922, presidente del consiglio, cerca invano di opporsi all'azione politica delle giunte militari ed è infine costretto a rassegnare le dimissioni;
1927, emigra in Francia;
1929, tenta invano una insurrezione durante la dittatura di M. Primo de Rivera;
1930, passato in campo repubblicano, è tra le personalità politiche più attive nel periodo di crisi che si conclude con la caduta di Alfonso XIII.

Tassoni, Giulio Cesare (Montecchio Emilia, Reggio Emilia 27 febbraio 1859 – Roma 10 ottobre 1942) militare e politico italiano.

Thaon di Revel, Paolo (Torino 1859-Roma 1948) militare e politico italiano;
1877, guardiamarina, si imbarca varie volte;
1879-82, sulla fregata Garibaldi effettua la circumnavigazione del globo;
1911, è posto a capo della 2ª divisione navale con la quale partecipa alla guerra italo-turca segnalandosi per il bombardamento di Tripoli e dei Dardanelli;
1913 aprile-aprile 1915, capo di stato maggiore della marina potenzia l'arma sottomarina e avvia la costituzione dell'aviazione militare marittima;
1915, ottobre, comandante in capo del dipartimento militare marittimo di Venezia;
1917, febbraio, ancora capo di stato maggiore della marina, dà un contributo di rilievo alla Vittoria sviluppando soprattutto l'azione del naviglio sottile (sommergibili e MAS);
1917, senatore;
1919-20, ispettore generale della marina;
1920-22, presidente del comitato ammiragli;
1922, entra come ministro della marina nel I governo Mussolini riorganizzando gli alti comandi dipartimentali e disponendo la costruzione di nuove unità;
1923, viene creato duca;
1924, grande ammiraglio;
1925, maggio, si dimette perché contrario alla riforma militare con cui B. Mussoliniistituisce la carica di capo di stato maggiore generale per P. Badoglio;
1935, gennaio, ministro delle finanze al posto di Guido Jung.

Webb Sidney James (Londra 1859-Liphook, Hampshire 1947) storico e politico inglese, di estrazione piccolo borghese fece carriera nella pubblica amministrazione;
1885, aderisce alla Fabian Society di cui diviene, insieme a G.B. Shaw, uno dei più autorevoli esponenti;
1892, sposa Beatrice Potter (1858-1943) con cui dà vita a un'esemplare e mai interrotta collaborazione politica e letteraria;
Storia del tradeunionismo (1894)
Democrazia industriale (1897)
Governo locale inglese (1906-29)
Rapporto di minoranza (1909, firmato solo da Beatrice ma steso a quattro mani)
1913, fonda, sempre con la moglie, l'influente rivista «New Statesman»;
1915-25, è membro dell'esecutivo nazionale del Partito laburista;
1922, viene eletto al parlamento ed è due volte ministro;
1932, ritiratisi dalla vita pubblica, i due coniugi visitano l'URSS;
Il comunismo sovietico: una nuova Civiltà? (1935, in cui i motivi di consenso prevalgono nettamente, nonostante la concezione gradualistica cui essi hanno sempre aderito).

Wollemborg, Leone (Padova, 4 marzo 1859 – Camposampiero, 19 agosto 1932) economista e politico italiano.

Zuppelli, Vittorio Italico (Capodistria, 6 marzo 1859 – Roma, 22 gennaio 1945) militare e politico italiano.

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II guerra d'indipendenza

«segue da 1858»
1859
Gennaio
Giuseppe Carlo Napoleone, cugino di Napoleone III, sposa la principessa Clotilde figlia di Vittorio Emanuele II;
26, il trattato di alleanza franco-sardo, che sanziona l'accordo segreto di Plombières tra il conte di Cavour e Napoleone III, stabilisce che la Francia combatterebbe insieme al Piemonte contro l'Austria fino alla formazione di un regno dell'alta Italia (in cambio della cessione della Savoia e di Nizza) solo se il regno sardo fosse aggredito; 
mentre il conte di Cavour non fa altro che spingere l'Austria a dichiarare guerra (intensificando gli armamenti, arruolando volontari provenienti da altri stati italiani e presentando sempre più apertamente il Piemonte come il campione dell'indipendenza italiana) prima l'Inghilterra e poi la Russia propongono un congresso sulla "questione italiana" cosa che Napoleone III non può ufficialmente respingere;
Febbraio
2
, il parlamento piemontese vota i sussidi per la guerra con l'Austria;
Marzo
21
, G. Garibaldi organizza i "Cacciatori delle Alpi";
Aprile
24, il governo austriaco invia a quello di Torino un ultimatum:
- immediata cessazione della politica di riarmo e di provocazione antiaustriaca; con questo atto, che offre al conte di Cavour l'agognata occasione del casus foederis, l'Austria vuole evitare di partecipare in veste di accusata a un congresso sulla questione italiana, con grave discapito per il suo prestigio soprattutto di fronte alla Prussia e agli stati della Confederazione germanica animati in questo momento da un forte spirito antifrancese;
il piano politico-militare austriaco è quello di attaccare il Piemonte e batterlo prima dell'arrivo delle forze francesi costringendo Napoleone III a trattare, eventualmente sotto la minaccia di un intervento prussiano;
27, avviene un'insurrezione in Toscana;
30, il mar.llo F. Gyulai, che comanda la II armata imperiale schierata sul Ticino (110.000 uomini contro i 60.000 piemontesi) dopo aver passato il Ticino agisce però con estrema lentezza: 
- per gli allagamenti causati dal nemico, 
- per timore di un'insurrezione alle sue spalle, in Lombardia,
- per l'insurrezione toscana,
- sicuro dell'intervento della Prussia contro la Francia;
Maggio
8, muore il soldato Saino, annegato sulle rive di Frassineto;
9, dopo aver spinto le sue avanguardie fino alla Dora Baltea decide di interrompere l'avanzata e di concentrare le forze sulla Sesia e sul Po con un'ampia testa di ponte a sud di questo fiume tra la confluenza del Ticino e Piacenza;
intanto le truppe francesi (120.000 uomini), entrate nello stato sardo in parte attraverso i valichi e in parte sbarcando a Genova, si concentrano a sud del Po affiancandosi all'esercito piemontese le cui unità sono perlopiù ammassate tra Casale e Alessandria;
14, qui Napoleone III assume il comando delle forze alleate;
17, prende il comando dei suoi Cacciatori delle Alpi, 4500 uomini, per la maggior parte studentei universitari, artisti, possidenti, letterati, poeti, ecc. divisi in quattro gruppi con a capo:
I - col. E. Cosenz,
II - G. Medici,
III - Nicola Ardoino,
IV - Camillo Boldoni;
tra i gli altri:
. Sacchi,
. Lipari,
. Ceroni,
. Nino Bixio,
. G.G. Frigerio,
. Eleuterio Felice Foresti,
, A. Bertani,
. Ripari,
. Marozzi,
. Maestri,
. Pedotti,
. E. Cairoli,
. ecc.
20, (battaglia di Montebello)
nel corso di una ricognizione, 20.000 uomini del V corpo d'armata austriaco, comandato dal feldmaresciallo Stadion, si scontrano con una divisione francese al comando del gen. E. Forey affiancata dalla brigata di cavalleria sarda del col. L.M. Gerbaix de Sonnaz; una giornata intera di combattimenti;
perdite: 1400 austriaci e 750 franco-sardi;
muoiono, tra gli altri:
. gen. Beuret;,
. Tomaso Morelli;,
. marchese Fadini, di Crema (per salvare il gen. L.M. Gerbaix de Sonnaz);
il grosso delle forze francesi si sposta così in direzione di Novara grazie all'utilizzo delle linea ferroviaria Alessandria-Vercelli (primo esempio di un uso su larga scala delle ferrovie per operazioni militari);
23, duemila Cacciatori delle Alpi di G. Garibaldi passano il Ticino a Sesto, si spingono su Varese e battono gli austriaci di Urban;
28, i Cacciatori delle Alpi battono ancora gli austriaci a S. Fermo, occupano Como, marciano su Bergamo ed entrano a Brescia;
a S. Fermo muoiono:
. cap. C. de Cristoforis, di Milano,
. Antonio Pedotti, di Pavia,
. Ernesto Cairoli, della nota famiglia di Pavia,
30-31, i piemontesi, sostenuti da reparti francesi, si scontrano con gli austriaci presso Palestro;
Giugno
il m.llo F. Gyulai, accortosi della manovra avvolgente francese inizia il trasferimento della sua armata sulla sinistra del Ticino, questo però molto lentamente indeciso:
- se intraprendere un'azione controffensiva sul fianco francese, come consigliato dal suo capo di stato magg. F. Kuhn,
- se proseguire la ritirata sulla sulla sinistra del Ticino in vista di una battaglia per la difesa di Milano; 
lo stesso Napoleone III è così costretto a rallentare la sua azione per il timore di un attacco austriaco sul fianco prima di passare il Ticino;
3, il gen. Mac Mahon comincia a passare il fiume sul ponte di Boffalora e con il II corpo sul ponte di Turbigo (ponti militari), circa 20 km più a nord e inizia a scendere verso sud;
4, Napoleone III passa il Ticino a San Martino alla testa del III e del IV corpo;
m.llo F. Gyulai, che si attende piuttosto un'avanzata nemica in direzione di Stradella e Piacenza, tenta di bloccare l'imperatore sul naviglio Grande dove la situazione si fa molto critica per i francesi;
la grande battaglia a Magenta è decisa grazie all'arrivo delle divisioni francesi dei gen.li C. Canrobert, d'Espinasse e Mac Mahon (c.te il corpo d'armata) seguito dalla divisione  piemontese del gen. M. Fanti; gli austriaci sono costretti ad abbandonare Magenta e ad attestarsi qualche km più a sud; 
Perdite:
- austriaci: 10.000 uomini (morti, feriti e prigionieri),
- francesi: 4500;
Gyulai decide quindi di ripiegare sul Quadrilatero lasciando così aperta ai franco-sardi la strada per Milano;
8, Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrano in trionfo a Milano mentre i francesi battono la retroguardia austriaca a Melegnano;
conseguenze di Magenta:
- vengono ritirate a nord del Po le truppe austriache che presidiavano i ducati di Parma, di Modena e le legazioni pontificie, e i patrioti possono quindi impadronirsi facilmente del potere, mentre i duchi e i governatori papali fuggono;
- come in Toscana anche a Parma, Modena e Bologna si formano governi provvisori liberali che chiedono l'unione al Piemonte, mentre commissari inviati da Torino assumono la reggenza temporanea di questi stati;
intanto alle forze austriache, ritiratesi tra il Chiese e il Mincio, si uniscono grossi rinforzi affluiti dall'impero; Gyulai viene esonerato e lo stesso Francesco Giuseppe prende il comando dell'esercito avendo come capo di S.M. il mar.llo H.H. Hess; le truppe si ritirano sulla sinistra del Mincio;
12, i "Cacciatori delle Alpi" occupano Brescia;
16, a Treponti muoiono, tra gli altri:
. magg. Bronzetti,
. ecc.;
18, i "Cacciatori delle Alpi" entrano a Salò;
22, segnalata l'avanzata verso questo fiume delle truppe alleate gli austriaci si trasferiscono di nuovo sulla destra e avanzano contro di esse;
24, si svolge la sanguinosa battaglia di Solferino (80.000 francesi contro 90.000 austriaci); il mattino le due armate (I e II) di Francesco Giuseppe, passate ad occidente del Mincio si dirigono verso il Chiese per muovere incontro all'avversario e affrontarlo in battaglia campale; Napoleone III ha deciso intanto di riprendere l'avanzata generale facendo marciare gli alleati piemontesi su Pozzolengo e le armate francesi su Solferino, Cavriana e Guidizzolo; ha così inizio una battaglia d'incontro inattesa da ambo le parti; il I corpo d'armata francese si scontra con il con il V corpo austriaco che attestato in una posizione vantaggiosa  oppone una tenace resistenza superata grazie ad un'azione di sfondamento nel punto di sutura tra la I e la II armata austriaca; l'azione porta alla conquista della posizione chiave di Solferino (ore 14); 
i combattimenti si protraggono sino alle 18 a sud del fronte e a Cavriana; Vittoria dei francesi dopo dieci ore di combattimento;
perdite umane tra morti e feriti:
- francesi 12.000,
- austriaci 18.000;
[a.f:
- francesi: 1.662 morti, 8.530 feriti e 1.518 prigionieri o dispersi;
- austriaci: meno di 12.000 morti, feriti, dispersi e prigionieri.]
stesso giorno e altra battaglia a S. Martino e a Madonna della Scoperta (31.000 piemontesi contro 29.000 austriaci) vinta faticosamente dai piemontesi (3ª e 5ª divisione al comando di F. Mollard e D. Cucchiari) contro l'VIII corpo d'armata austriaco del gen. L.A. von Benedek
perdite, tra morti, feriti e prigionieri, dopo quattordici ore di battaglia:
- austriaci 2600
- piemontesi 4600;
[a.f:
- piemontesi: 745 morti, 3.278 feriti e 671 dispersi e prigionieri;
- austriaci: 2.615 morti, feriti, prigionieri e dispersi.]
30, gli alleati passano il Mincio mentre il grosso degli austriaci si ritira sulla sinistra dell'Adige mantenendo però le roccaforti del Quadrilatero (Mantova, Peschiera, Verona, Legnago)
intanto una squadra navale alleata di stanza a Lussinpiccolo nell'Adriatico si appresta ad attaccare Venezia;
la guerra finisce improvvisamente;

Luglio
5, Napoleone III invia a Francesco Giuseppe il gen. E.F. Fleury, suo aiutante di campo, con un messaggio in cui propone l'apertura di negoziati di pace;
8, viene firmato un armistizio dai capi di S.M. dei tre eserciti;
9, il conte di Cavour informato solo ora dell'inizio dei negoziati accorre da Torino a Monzambano;
10, in un drammatico colloquio tenta di persuadere Vittorio Emanuele II a non accettare la decisione di Napoleone III; riuscite vane le sue pressioni, si dimette da presidente del consiglio e prende il suo posto il gen. A. Ferrero, conte di La Marmora;
11, in un incontro tra i due imperatori sono stabiliti i preliminari della "pace di Villafranca"; 
Napoleone III 
- si è accorto che il movimento nazionale italiano, tendenzialmente unitario, non si sarebbe adattato all'assetto confederale prospettato a Plombières; 
- è molto osteggiato in Francia dove i cattolici sostengono sì il regime bonapartista, ma sono anche timorosi delle sorti del potere temporale del papa; 
- le potenze straniere sono favorevoli ad una mediazione; l'iniziativa in tal senso è assunta dalla Prussia che l'appoggia con la mobilitazione del proprio esercito in previsione di un attacco contro la Francia;


Gran Loggia Ausonia

1859, 8 ottobre, Torino, L. Zambeccari fonda questa loggia tra le benedizioni del conte di Cavoure i sospetti di G. Garibaldi [nascita della massoneria contemporanea in Italia];
trattasi della pietra angolare su cui verrà costruito il Grande Oriente d'Italia, all'inizio sotto l'obbedienza del Grande Oriente di Parigi.

Trionfo Ligure
o
Madre Loggia Capitolare

È la loggia massonica più importante di Genova, con una particolarità: ha come affiliati prevalentemente capitani di mare, sempre in giro per il Mondo.

«Il Politecnico»

«segue da 1839»
1859-68, esce la seconda serie;
[da non confondere con la rivista omonima fondata nel 1945 da E. Vittorini]
«segue 1862»

«La Nazione»

1859, 19 luglio, appare il primo numero di questo quotidiano fiorentino, nato come portavoce del moderatismo degli agrari toscani con una tiratura iniziale di 3500 copie;
«segue 1900»

«Il Pungolo»

1859, giugno, a Milano L. Fortis fonda questo quotidiano della sera del quale è anche l'unico direttore (tranne una breve interruzione); portavoce della media borghesia milanese, riesce, fino alle soglie degli anni '80 a contrastare la concorrenza del «Secolo» e del «Corriere della Sera» anche grazie alla fusione con il «Corriere di Milano» e all'impostazione molto popolare con forti accentuazioni municipalistiche (tiratura, 12.000 copie);
ostile al rigido fiscalismo della destra storica al potere, è poi ministeriale negli anni dei governi di A. Depretis e F. Crispi con varie oscillazioni che non impediscono sovvenzioni governative e delle banche di emissione;
«segue 1879»

 

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