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Papa Pio VII
(1800-23)

1804, Parigi, a Notre Dame avviene l'incoronazione di Napoleone I;

Gesuiti»

«segue da 1803»
1804
Luglio
30
, con un breve
Pio VII «Per secondare i desideri di S. M. Ferdinando IV re delle Due Sicilie e giovare, col progresso della pubblica istruzione, il miglioramento dei costumi, estendiamo a quel regno il breve emanato nel 1801 per le Russie [su richiesta del gesuita Angelini], aggreghiamo alla Compagnia di Gesù di questo impero tutti i collegi e le scuole che si stabiliranno nelle Due Sicilie sotto le regole di sant'Ignazio di Lojola.
«segue 1805»

Gabriel Julien Ouvrard
(finanziere e maestro degli approvVIgionamenti di Napoleone)

«segue da 1803»
1804, Gabriel Julien Ouvrard
costituita apposta una società di cui è unico presidente e amministratore, la fa diventare la concessionaria del trasferimento di oro e argento dal Messico in Europa e di tutto il trasporto delle merci da e verso la Spagna e l'America;
dopo quindici giorni dalla sua costituzione il finanziere possiede più di 750 cambiali del governo spagnolo per un valore di 260 milioni di franchi;
non resta che trovare la società olandese interessata a scontare le cambiali emesse su banche inglesi e naturalmente inventare anche un altro passaggio perché mai le banche inglesi avrebbero accettato cambiali emesse da paesi come la Spagna, alleati di Napoleone
la società Hope, presto trovata, presenta le cambiali spagnole a veracruz ottenendone in cambio delle monete d'argento facenti parte del tesoro spagnolo; queste monete servono a comprare a Filadelfia merci destinate all'Europa e da tempo giacenti nei magazzini della confederazione perché il loro cliente naturale l'Inghilterra, non aveva denaro in contanti: infatti il suo impegno finanziario era totalmente assorbito dalle spese militari. Dagli Stati Uniti d'America le merci arrivano così in porti neutrali dove la società Hope provvede a smistarle ai vari acquirenti e soprattutto a indicare a chi dovessero pagare il corrispettivo valore delle merci delle quali erano entrati in possesso. 
In questo modo le cambiali che Ouvrard ha ricevuto dal governo spagnolo ritornano sotto forma di moneta sonante alla Francia: può a questo punto ben vantarsi di aver superato il blocco inglese con quattro fregate e 60 milioni di franchi.
L'unico scontento dell'operazione è Napoleone il quale non tollera che più persone si siano arricchite con i suoi soldi. Blocca perciò il tutto, anche con le minacce, non riuscendo però a fermare il meccanismo ormai innescato. Non gli resta che ordinare l'arresto di Ouvrard e la confisca di tutti i suoi beni.

Comédie Française
[o Théâtre-Français]

«segue da 1687»
1804, dissoltasi durante il Terrore, questa compagnia di attori si ricostituisce sotto Napoleone I prendendo possesso della Salle Richelieu al Palais-Royal (dove ancora si trova); [Anche nella prima metà del XX secolo manterrà alto il prestigio del classicismo, opponendosi al romanticismo.]

ANNO 1804






1804
Unione Elvetica

Confederazione dei diciannove cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

- San Gallo (1803),
- Grigioni (1803),
- Aargau (1803),
- Turgovia (1803),
- Ticino (1803),
- Vaud (1803).

1804
-



Impero d'Austria
AUSTRIA -UNGHERIA

Francesco II (Firenze 1768-Vienna 1835)
figlio di Leopoldo II e di Maria Luisa di Borbone infanta di Spagna;
1792-1806, imperatore del Sacro Romano Impero;
1804-35, imperatore d'Austria (Francesco I);
1804
-

Albero genealogico
 

Ferdinando d'Absburgo-Lorena (Schönbrunn 1754-Wien 1806)
figlio quartogenito di Maria Teresa e di Francesco Stefano di Lorena;
1771, sposa Maria Beatrice d'Este figlia di Ercole III d'Este, acquistando così i diritti di successione ai ducati estensi; viene nominato nello stesso anno governatore della Lombardia austriaca, dove negli anni '80 rappresenta un punto di riferimento per i circoli aristocratici ostili alle riforme di Giuseppe II;
1796, con l'avvicina rsi dell'esercito francese, ripara a Vienna;
1802, cambia il ducato di Modena e Reggio con quello della Brisgovia;
1803-05, duca di Brisgovia;
1804
-

Albero genealogico
 
Germania
BADEN

Karl Friedrich (Karlsruhe 1728 - Karlsruhe 1811)
figlio del pr. eredit. Friedrich di Baden e della p.ssa Anna Charlotte Amalie von Nassau-Dietz-Orange;
1738-71, margravio di Baden-Durlach;
1771-1806, margravio di Baden;
1803-11, principe elettore di Baden;
1804
-

1806-11, granduca di Baden;

Albero genealogico
 
Baviera
Maximilian I Joseph (Schwetzingen, Mannheim 1756 - Schloss Nymphenburg, München 1825)
figlio del principe palatino Friedrich Michael e di Maria Franziska von Sulzbach, sua cugina;
1795-1799, duca di Pfalz-Zweibrücken,
1799-1805, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld-Bischweiler, principe elettore di Baviera [Maximilian IV Joseph]
- Primo Ministro: M. de Garnerin von Montgelas (1799-1817);
1804
dal 1801 è schierato con la Francia rivoluzionaria ed ha ricevuto in cambio nuovi territori;
1805-1825, conte palatino del Reno ,
duca di Baviera,
re di Baviera [Maximilian I Joseph]
Albero genealogico
 
PRUSSIA

Federico Guglielmo III (Potsdam 1770-Berlino 1840)
figlio di Federico Guglielmo II e di Federica Luisa di Assia-Darmstadt;
1793, sposa Luisa di Mecklemburg-Strelitz (1776-1810);
1797-1840, re di Prussia;
1804
-

Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1804
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);

Albero genealogico
 
POLONIA
POLONIA – La nazione senza stato dal 1795

- I spartizione: 1772,
- II spartizione: 1793,
- III spartizione: 1795.

1804
la dissoluzione dello stato polacco disperde per l'Europa gran parte dei patrioti che hanno partecipato alla disperata insurrezione di T. Kosciuszko: molti di loro combattono negli eserciti napoleonici, con la legione polacca creata da J.H. Dabrowski;

 







1804
IMPERO OTTOMANO

Selim III

Albero genealogico

(1761-1808)
figlio di Mustafà III;
1789-1807, XXVIII sultano;

1804
-
SERBIA

1804
Gennaio

per soffocare alla radice ogni velleità di rivolta, i giannizzeri decidono di massacrare i capipopolo più in vista, ma questo tentativo ha naturalmente l'effetto contrario a quello desiderato: uno di coloro che riescono a salvarsi, Karadjordje Petrovic (noto col suo nome turco di Karagheorghi o Giorgio [il Nero]) si mette infatti, nella regione della Sumadija, alla testa di un movimento di resistenza;
[Ex bandito, ex volontario dell'esercito austriaco e modesto mercante di maiali, dimostra diverse capacità strategiche e politiche.]

Luglio
questo movimento di resistenza si trasforma da lotta contro i giannizzeri in rivolta popolare contro lo steso sultano.







1804
RUSSIA
Alessandro I Romanov
Albero genealogico

(Pietroburgo 1777 - Taganrog 1825)
figlio di Paolo I e di Maria Fëdorovna;
1801-25, zar di Russia;
1804
-



Ministro degli Esteri
-
1804
-







1804
FRANCIA
Prima Repubblica
(1792 21 set - 18 mag 1804)
I IMPERO
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
Primo console
[Costituzione dell'anno X]
(1802 2 ago - 18 mag 1804)
[Costituzione dell'anno XII]
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
Senato  
F. de Neufchâteau
(1804 19 mag - 19 mag 1806)
Corpo legislativo    
Tribunato    
 
Console
N. Bonaparte
(1802 18 mag - 18 mag 1804)
[a vita dal 18 mag 1802]
 
Imperatore  
Napoleone I

(1804 18 mag - 6 apr 1814)
Affari Esteri
Ch.-M. de Talleyrand-Périgord
(1796 22 nov - 9 ago 1807)
Interno
J.-A. Chaptal
(1800 7 nov - 7 ago 1804)
J.-B. de Champagny
conte di Nompère
(1804 7 ago - 9 ago 1807)
Pubblica Istruzione
Directeur général de l'Instruction publique
(al Ministero dell'Interno)
A.-F. Fourcroy
(1802 14 set - 31 dic 1808)
Guardasigilli
C.-A. Régnier
(1802 14 set - 13 giu 1813)
Finanze
M.-M.-Ch. Gaudin
(1799 10 nov - 30 mar 1814)
Tesoro
F. Barbé-Marbois
(1801 - 27 gen 1806)
Guerra
L.-A. Berthier
(1800 8 ott - 19 ago 1807)
1804 
Gennaio

Febbraio
15
, viene scoperta una vasta cospirazione anglo-realista (partecipi anche il capo vandeano degli Chouans G. Cadoudal e i generali Ch. Pichegru [Battista] e J.-V. Moreau, nonché Bouvet de Lozier, aiutante generale dell'esercito dei principi); si scopre anche che alcuni dei congiurati erano in contatto con il card. G.B. Caprara, capo dello spionaggio papale, e forse con qualche membro dell'Entità a Parigi;
[Il piano: sequestrato e assassinato N. Bonaparte, il suo posto sarebbe stato preso dal gen. J.-V. Moreau e, una volta tornata la calma, il duca d'Enghien sarebbe diventato re e Ch. Pichegru [Battista] secondo console di Francia.
G. Cadoudal si è reso conto però che J.-V. Moreau e Ch. Pichegru [Battista] vogliono rovesciare il còrso per ottenerne un vantaggio personale.]
incarcerato per ordine di N. Bonaparte, per non destare sospetti J.-V. Moreau viene processato da un tribunale civile; con lui altri quindici congiurati, tra cui un cittadino svizzero, che ha legami con l'ambasciata russa e la nunziatura papale (ha già fatto parte della guardia Svizzera di Pio VI);
l'ambasciatore russo Markof chiede personalmente a N. Bonaparte la liberazione del cittadino svizzero, senza ottenerla;
26/27, viene arrestato Ch. Pichegru [Battista];

Marzo
9
, G. Cadoudal, intercettato dalla spia Méhée de la Touche, la migliore spia di N. Bonaparte a Parigi, è denunciato alla gendarmeria ma prima dell'arresto riesce ad uccidere un agente e a ferirne a morte un altro;
15
, ore 05:00, oltre il Reno, alcuni km al di là della frontiera francese, un distaccamento di dragoni e picchetti di gendarmeria, in tutto duecento uomini, rapiscono a Ettenheim, granducato di Baden, dove vive in esilio, il duca d'Enghien (Louis-Antoine-Henri de Bourbon, principe di Condé);
[Qualche anno più tardi si saprà che la spia Karl Schulmeister ha avuto un ruolo fondamentale nel rapimento; sapeva infatti che il duca era l'amante di una dama dell'alta società di Strasburgo di nome Charlotte de Rohan e con una firma falsa aveva fatto incontrare i due a Ettenheim…]
unico amico a seguirlo, il suo cane fedele Mohilof;
regista oculato dell'intera faccenda è Jean-Marie-René de Savary, futuro duca di Rovigo, comandante della polizia privata di N. Bonaparte;
21
, ore 02:00, il duca d'Enghien viene condotto dinanzi ad una commissione militare che, composta dal gen. Hulin, cinque colonnelli e un relatore, decide ad unanimità la sua condanna a morte da eseguirsi immediatamente;
ore 03:00, il condannato viene fucilato nel Bois di Vincennes, sette km a est del centro di Parigi.
Anche se il mandante viene identificato in N. Bonaparte, diverse saranno le interpretazioni sull'accaduto.

Aprile
6
, il gen. Ch. Pichegru [Battista] muore strangolato nella sua cella;
quasi contemporaneamente, la Svizzera, sotto le violente proteste del governo di Parigi, espelle l'agente segreto inglese William Wickham con

Maggio
18
, un senatoconsulto (poi ratificato da un nuovo plebiscito) proclama N. Bonaparte imperatore dei francesi (Napoleone I) sancendo pure l'ereditarietà dinastica;
19, vengono nominati i primi 18 marescialli dell'Impero;

Giugno
26
, G. Cadoudal e altri dodici complici, tra cui il cittadino svizzero, vengono ghigliottinati da Henri Sanson, lo stesso che decapitò Louis XVI e Maria Antonietta;
il gen. J.-V. Moreau è autorizzato da Napoleone I a lasciare la Francia e tutti i suoi beni vengono confiscati;

Dicembre
2
, Notre Dame de Paris: Napoleone I si cinge con le proprie mani della corona imperiale e subito dopo incorona Giuseppina, in ginocchio di fronte a lui, mentre Pio VII fa da testimone d'eccezione, in una cerimonia immortalata dal quadro del pittore Jacques-Louis David;



 

1804

Luigi Filippo d'Orléans

Albero genealogico
(Parigi 1773 - Claremont, Londra 1850)
primogenito di Luigi Filippo Giuseppe duca di Orléans e di Luisa Maria Adelaide di Borbone Penthiève;
1785-93, duca di Chartres;
1793-1830, duca di Orléans;
dal 1800 risiede in Inghilterra;


1807-30, duca di Montpensier;
1830-48, re dei francesi;

Louis-Stanislas-Xavier

Albero genealogico

(Versailles 1755 - Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza;
dal 1800 è svanita l'illusione di ottenere la restituzione dei suoi diritti sovrani da N. Bonaparte;


1815-24, re di Francia (Louis XVIII);

Carlo Filippo

Albero genealogico

(Versailles 1757 - Gorizia 1836)
fratello minore di Louis XVI e di Louis XVIII;
1757-1824, conte d'Artois;
dal 1794 risiede in Inghilterra;


1824-30, re di Francia (Carlo X);



segue




1804
REGNO di GRAN BRETAGNA e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico
(Londra 1738-Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;

- colpito da gravi disturbi mentali sin dal 1788 -

1814-20, re di Hannover;

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Henry Addington Tory
(1801 17 mar - 10 mag 1804)
W. Pitt [il Giovane] Tory
(10 mag - 23 gen 1806)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
 

1804
il potere ritorna nelle mani di W. Pitt [il Giovane] che guida la politica inglese contro la Francia rivoluzionaria e contro Napoleone I;



1804
-



1804
Ernesto Augusto
Albero genealogico
(Londra 1771 - Hannover 1851)
quintogenito di re Giorgio III d'Inghilterra e di Carlotta Sofia di Mecklenburg-Strelitz;
1799-51, duca di Cumberland;
nella camera dei lord è estremamente impopolare;


1837-51, re di Hannover;

1804
-



1804
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico

(1749 - 1808)
figlio di Federico v e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;
sotto la reggenza del figlio Federico;


Federico VI
Albero genealogico

(Copenaghen 1768 - 1839)
figlio di Cristiano VII e di Caterina Matilde d'Inghilterra;
1784-1808, reggente al trono di Danimarca e Norvegia;
1804
dal 1801 alleato di N. Bonaparte;


1808-39, re di Danimarca;
1808-14, re di Norvegia;


1804
nello Schleswig-Holstein i contadini vengono emancipati dalla servitù della gleba;

NORVEGIA

1804
-

ISLANDA

1804
-


1804
REGNO di SVEZIA
Gustavo IV Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
1792-1809, re di Svezia;
1808,


1804
-

 



segue




1804
REGNO di PORTOGALLO 
Maria I di Braganza
Albero genealogico
(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;
vedova dal 1786 dello zio "re consorte" Pietro III, e folle dal 1790-91, ha lasciato le funzioni di governo al figlio;


don Juan
Albero genealogico

(Lisbona 1769 - 1826)
figlio di Pietro III e di sua nipote la regina Maria I;
1792-1807, reggente il trono di Portogallo;
[in seguito alla follia della madre]


1807-26, principe del Brasile;
1816-26, re di Portogallo (Giovanni VI il Clemente);


1804
-

a



1804
REGNO di SPAGNA
Carlo IV
Albero genealogico
(Napoli 1748 - Roma 1819)
figlio secondogenito di Carlo III e di Maria Amalia di Sassonia;
1788-1808, re di Spagna;


Primo Ministro
-

1804
-









Repubblica Italiana
[1802 26 gen - 18 mar 1805]
- Presidente
- vicepresidente
ministero delle finanze
G. Prina
(1803 - mar 1804)
1804 
Gennaio
24
, al momento della pubblicazione del Concordato italiano, ancora una volta F. Melzi d'Eril ne neutralizza la portata aggiungendovi, sull'esempio di quanto avvenuto in Francia, un «decreto relativo all'esecuzione del trattato tra la Repubblica italiana e la Santa Sede» assai più grave degli articoli organici francesi.
[La politica di "utilizzazione della Chiesa" da parte di N. Bonaparte si accentuerà dopo la sua incoronazione a Imperatore dei Francesi (novembre 1804) e a Re d'Italia (1805), ma fallirà assai presto per trasformarsi in una completa rottura dal 1808 in poi (anno della scomunica). Tuttavia, in genere, l'altalena dei contraccolpi sugli apostati saranno molto più pericolosamente oscillanti in Italia che in Francia.
. Carlo Falconi, Gli Spretati. O del diritto all'apostasia, 1958; Kaos Edizioni 2003.]



1804
SAVOIA- REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Emanuele I
Albero genealogico
(Torino 1759 - Moncalieri 1824)
figlio quartogenito di Vittorio Amedeo III di Savoia e di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone-Spagna;
?-1796, duca d'Aosta;
1792, marchese di Rivoli;
1792-93, combatte nella campagna contro i francesi;
1793, marchese di Pianezza;
1796-99, dopo la pace di Parigi si ritira con la famiglia reale in Sardegna;
1802-21, re di Sardegna e duca di Savoia;
salito al trono dopo l'abdicazione del fratello;




1804
-

 

1804
REPUBBLICA LIGURE
[dal 1802]

1804
Gennaio
-

 

1804
ducato di Parma e Piacenza
1804
dal 1802 Parma è occupata dai francesi;



1804
Granducato di Toscana
Ferdinando III di Lorena
Albero genealogico
(Firenze 1769-1824)
secondogenito di Pietro Leopoldo (Leopoldo II ) e di Maria Ludovica di Borbone-Spagna;
1790-1801, granduca di Toscana;
1801-14, granduca di Würzburg;
nel 1801 è stato spodestato per effetto del trattato di Aranjuez che ha assegnato la Toscana a Ludovico di Borbone col titolo di re di Etruria mentre egli ha ottenuto in compenso il granducato di Würzburg;

1814-24, granduca di Toscana;

 

Ludovico II
Albero genealogico
(Parma 1799 - Nizza 1883)
figlio di Ludovico I e di Maria Luisa di Borbone-Spagna;
1803-07, re d'Etruria;
sotto la tutela della madre;


1824-47, duca di Lucca (Carlo Ludovico);
1847-49, duca di Parma e Piacenza (Carlo II Ludovico)

 

 

1804
-

 

 

1804
Repubblica di Lucca
1804
riconfermata dal 1801;





1804
REGNO DI NAPOLI
Ferdinando IV
Albero genealogico

(Napoli 1751-1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
sposato dal 1768 con Maria Carolina d'Absburgo (1752-1814);
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
[primo ministro e ministro degli esteri: J.F.E. Acton (1789-1811); dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato]
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
[viceré: arcivescovo Lopez y Royo (1795-?)]

1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
1804
-


SICILIA
1804
[viceré: arcivescovo Lopez y Royo (1795-?)]

nell'isola domina incontrastata la polizia borbonica in funzione antigiacobina: i pochi indiziati vengono perseguitati, incarcerati e, qualche volta, trucidati dal furore popolare.






BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
Robert Prescott
(1797 - 1807)
-
-

1804
L'anglicano John Strachan (1778-1867) afferma che «Dio ha i suoi servi in ogni denominazione di cristiani».
[Nel 1839 diventerà vescovo di Toronto e sarà noto per la sua difesa del Family Compact e della supremazia della Chiesa d'Inghilterra.]

Spedizione (1804-1806) condotta dai virginiani Meriwether Lewis (1774-1809) e William Clark (1770-1838).
[Da questo momento, fino al trattato dell'Oregon (1846), imprenditori e uomini politici statunitensi non mancheranno di contestare alla Hudson's Bay Company il predominio sul grande territorio a ovest delle Montagne Rocciose poi divenuto la provincia della British Columbia.]


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Governatore della provincia
Robert S. Milnes
(1797 - 1805)

1804
-

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Governatore della provincia
Peter Hunter
(1799 - 1805)

1804
-

 

TERRANOVA
Governatore della provincia
Erasmus Gower
(1804 - 1806)

1804
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
Edmund Fanning
(1786 - 1804)
Joseph F.W. Des Barres
(1804 - 1812)

1804
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
Gabriel G. Ludlow
(1803 - 1808)

1804
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
John Wentworth
(1792 - 1808)

1804
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
John Despard
(1800 - 1807)

1804
-

 



UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
Th. Jefferson [3°]
(1801 4 mar - 4 mar 1809) [repubblicano]
Vicepresidente
Aaron Burr
(1801 gen - ?)
[-]
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
J. Madison
(1801 2 mag - 3 mar 1809)
[repubblicano]
Ministro del Tesoro
Albert Gallatin
(1801 gen - ?)
[repubblicano]
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
John Marshall
(1801 31 gen - 6 lug 1835)
[federalista]

1804
Gennaio
-

Causa Marbury contro Madison: la causa ha origine dal rifiuto di J. Madison, ministro degli Esteri, di assegnare una delle cosiddette "nomine di mezzanotte" a William Marbury.
Questi si appella immediatamente alla Corte Suprema per ottenere un decreto di ingiunzione, un provvedimento giudiziario che impone l'esecuzione di un atto legalmente necessario.
Il presidente della Corte Suprema John Marshall sentenzia che mentre J. Madison non ha diritto di negare la concessione della carica, la clausola della legge giudiziaria (1789), in base alla quale William Marbury ha intentato causa, è contraria alla Costituzione e di conseguenza non valida.
John Marshall dimostra una grande scaltrezza in questa sua presa di posizione: sacrificando William Marbury e rifiutandosi di firmare un decreto di ingiunzione, evita uno scontro diretto con il governo; tuttavia, affermando il potere della Corte Suprema di dichiarare incostituzionali gli atti del Congresso, fa capire ai parlamentari che esistono limiti a quel che la maggioranza congressuale può fare.
[Anche se la dottrina di William Marbury del riesame giudiziario è destinata a diventare l'elemento più caratteristico del sistema costituzionale americano, ha uno scarso effetto immediato: per più di mezzo secolo, la "causa Marbury contro Madison" sarà l'unica che vedrà la Corte Suprema dichiarare incostituzionale una legge del Congresso.]

Frattanto Th. Jefferson e i suoi seguaci tentano di epurare il sistema giudiziario a forza di incriminazioni.
Lo stesso anno eliminano un giudice distrettuale del NEW HAMPSHIRE che è diventato pazzo.
Decidono quindi di spingersi oltre tentando di togliere di mezzo il giudice della Corte Suprema Samuel Chase, eccessivamente fazioso.
[Mentre è chiaro che il comportamento di Samuel Chase si addice ben poco a un giudice, è invece dubbio che sia costituzionalmente perseguibile. Quando sarà processato, nei primi mesi del 1805, il governo non riuscirà a trovare i due terzi dei voti necessari per la condanna. E la denuncia di Samuel Chase porrà fine all'attacco dei repubblicani contro il potere giudiziario.
Entrambi i contendenti potranno cantare vittoria: le corti avranno conservato la loro indipendenza, ma i giudici avranno imparato che occorre più ritegno nelle loro dichiarazioni ufficiali.]

Nel frattempo un piccolo gruppo di federalisti intransigenti della Nuova Inghilterra, capeggiati da Timothy Pickering, ha cospirato per staccarsi dall'Unione. L'acquisto della Louisiana, con il suo enorme potenziale espansivo verso il West, sembra debba costringere il loro partito e la loro corrente a restare una minoranza senza peso.
Nei primi mesi dell'anno essi cominciano ad accarezzare l'idea di una Confederazione del Nord indipendente, composta dalla Nuova Inghilterra e dallo stato di NEW YORK.
A. Hamilton non vuole aver nulla a che fare con la congiura, ma il suo collega newyorkese Aaron Burr, il vicepresidente, si dimostra più disponibile. Ripudiato dai repubblicani per il suo comportamento dopo le elezioni del 1800 e non accettato come spalla di Th. Jefferson durante la campagna del 1804, Aaron Burr tenta di salvare la sua carriera politica cercando l'appoggio dei federalisti durante la sua campagna per diventare governatore dello stato di New York.
Ma, come era già accaduto per l'elezione di Th. Jefferson nel 1801, l'opposizione di A. Hamilton frustra le sue ambizioni e, per di più, fa fallire il progetto della Confederazione del Nord.

Aprile
30
, a Parigi, gli americani James Monroe e Robert Livingston firmano un trattato in base al quale gli Stati Uniti acquistano tutta la LOUISIANA per una somma di circa 15 Mni di dollari.
Il trattato mette Th. Jefferson nell'imbarazzo. Spendere una tale somma, quasi doppia delle normali spese del governo federale, è difficilmente compatibile con la politica di econmoia che il presidente ha finora seguito.
Il suo primo pensiero è quello di un emendamento costituzionale che legittimi la transazione; ma sarebbe una procedura troppo lunga e incerta e nel frattempo Napoleone potrebbe cambiare idea. Si decide alla fine di presentare al senato il trattato.
Nel dibattito di ratifica i federalisti si dimostrano altrettanto pronti nel cambiare idea sulle questioni di interpretazione costituzionale: opponendosi all'acquisto di un immenso territorio che rafforzerebbe gli interessi agricoli rappresentati dal partito rapubblicano, essi, che in precednza hanno sempre sostenuto un'interpretazione elastica della Costituzione, denunciano Th. Jefferson per l'atteggiamaento assunto in favore dei "poteri impliciti".
Ma il senato approva a grande maggioranza il trattato.

Maggio
parte da St. Louis la spedizione comandata dal segretario di Th. Jefferson, cap. Meriwether Lewis, e da un altro esperto uomo della frontiera, il cap. William Clark;
dopo aver risalito il Missouri fino alle sorgenti, la spedizione attraversa le Rocciose per poi discendere il corso dei fiumi Snake e Columbia fino alla costa del Pacifico.
[Dopo un epico viaggio di quasi 7000 km, gli esploratori faranno ritorno a St. Louis, verso la fine del 1806, con una grossa collezione di carte, schizzi, esemplari botanici e geologici e una massa di dati sui costumi indiani.
Oltre a fornire molte informazioni scientifiche, la spedizione rafforza le pretese americane sul territoio dell'Oregon e stimola anche il commercio delle pellicce e la colonizzazione del West.]

Luglio
per vendicarsi, Aaron Burr sfida a duello l'eterno rivale A. Hamilton;
11, al mattino, nel duello tra Aaron Burr e A. Hamilton, quest'ultimo cade ferito a morte;

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. Th. Jefferson (Dem. - Rep.)
162
. C.C. Pinckney (Federalista)  
14


Dicembre
il territoio della LOUISIANA viene formalmente ceduto agli Stati Uniti.

Presentatosi candidato per la rielezione, Th. Jefferson riesce a trionfare in tutti gli stati dell'unione, a eccezione dl CONNECTICUT e del DELAWARE; i repubblicani si assicurano anche una maggioranza schiacciante in entrambe le camere.
Durante il suo primo mandato, tuttavia, egli non ha soddisfatto tutti i suoi sostenitori, soprattutto quel gruppo di repubblicani dottrinari della VIRGINIA che sostengono i diritti statali e che sono capeggiati da un personaggio notevole ma piuttosto eccentrico, John Randolph di Roanoke (una delle sue piantagioni porta l'appropriato nome di "Bizzarra").
I dissidenti lamentano che Th. Jefferson non sia riuscito a far piazza pulita dei funzionari federalisti e ritengono anche che si sia avvicinato al federalismo. Inoltre John Randolph lo critica per il suo mancato appoggio che ha portato al fallimento della denuncia contro Samuel Chase.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1804
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1804
-
Lo stesso anno i "pietisti" tedeschi, sotto la direzione di George Rapp, fondano la Harmony Society.

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1804
-

 

[04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-

1804
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1804
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1804
-


[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1804
-






[08] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-

1804
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1804
-

 





[10] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-

1804
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1804
-

 

[12] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-

1804
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1804
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1804
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1804
-


[16] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
Governatore
-
-

1804
-

 





[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1804
-

[-] "Territorio d'Orleans" [futuro stato della LOUISIANA]
[Vasto territorio che si estende a ovest del Mississippi fino alle Rocciose e verso nord fino al Canada, ma che comprende anche New Orleans a est del fiume, nei pressi della foce.
- 1762, ceduto dalla Francia alla Spagna con il trattato di San Ildefonso;
- 1800, ritornato dalla Spagna alla Francia con un trattato segreto;
- 1803, dic, acquistato formalmente dagli Stati Uniti.]
Governatore
-
-

1804
[Finché la Spagna ha occupato la LOUSIANA, ha armato e finanziato le tribù indiane meridionali, ma dopo il 1804 l'appoggio spagnolo verrà a mancare.]

Nel 1804 viene costituita come autonomo "Territorio d'Orleans".


a





America Centrale

segue





America del Sud

segue





Cina







Giappone





1804
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
- Governatore
Cosroe Pash
(?-1805)
1804
la situazione peggiora quando le truppe albanesi ottomane si ribellano al governo e il potere oscilla tra i rappresentanti del sultano, l'armata incontrollabile e i bey (a loro volta divisi in due fazioni);




1804
Sierra Leone
1804

Nella Sierra Leone ci sono:
- 11 fortezze olandesi,
- 5 fortezze danesi,
- 8 fortezze britanniche,
tutte usate per il traffico degli schiavi.
Gli europei usano, tra gli altri, i capi delle tribù costiere fanti come intermediari per l'acquisto di schiavi, assicurati nell'interno dai capi ashanti che, a loro volta, agiscono da intermediari di secondo ordine.


1804
Niger

1803-18, seconda spedizione lungo il Niger di Mungo Park con quattrocento soldati.
I guerriglieri africani li uccidono tutti tranne otto; tra i morti figura anche Mungo Park che perisce o per mano degli africani o nelle rapide del Dioliba (chiamato Niger dai conquistatori).


Agli inizi del XIX secolo l'Africa è teatro di una serie di gihad (o guerre sante):
1804 - I gihad: 'Uthman dan Fodio, un maestro di scuola coranica del Gobir, predica contro la corruzione e la scarsa rispondenza dei costumi dei sovrani fulani nello Hausaland ai precetti del vero Islam. La sua azione porta alla conquista e alla creazione di uno stato teocratico, che alla sua morte (1817) viene ereditato da:
. un suo figlio, Muhammad Bel († 1837), che da Sokoto, la nuova città di 'Uthman dan Fodio, sovrintende alla parte orientale più vasta dei domini,
. un fratello, 'Abdullahi, che governa l'Occidente del Gando.
1818 - II gihad: Ahmadu Ibn Hammadi, dotto fulani di Masina, guida un gihad contro i sovrani del Bambara ed in breve tempo vi viene creato un altro stato fulani musulmano che resisterà fino al 1844.
Sulla costa intanto i francesi continuano ad estendere la loro presenza nella regione del Senegambia (vanamente contrastata da Samori che dal 1881 al 1898 condurrà un terzo gihad e un'accanita resistenza contro l'occupazione francese.).

[a.f.: Amadou Hammadi, fondatore dell'impero fulani nei territori del Macina, sul medio Niger, affida il comando del suo piccolo esercito al suo aiutante Usman dan Fodio al quale conferisce il titolo di Amirou Mangal, grande capo.
Con questo piccolo esercito egli tiene testa ad aggressori molto più forti in una battaglia decisiva.
Basil Davidson, Madre Nera, Giulio Einaudi Editore Torino 1966.]

 
1804
Mozambico
-
-
1804
le esportazioni del Mozambico si basano quasi esclusivamente sugli schiavi.
Qui la schiavitù rimane la forma principale di manodopera per i prazeros, senza contare i colonos (africani che pagano il testatico e lavorano senza alcun compenso per i signori e le missioni portoghesi).
Il traffico degli schiavi raggiunge i 10.000 all'anno.



 
1804
Capo
[nel 1802 la regione è tornata all'Olanda.]
-
?
(? - ?)
1804
Febbraio
-






1804
Persia
Fath 'Ali
(? - 1834)
nipote di Agha Muhammad, della dinastia Qagiar;
?-1834, scià di Persia;


1804
all'inizio del XIX secolo il lungo isolamento della Persia dal mondo occidentale è ormai finito; l'impero ottomano, che sebbene ostile, ha agito da barriera nei confronti dell'Occidente, è in una fase di irreversibile declino.
La Gran Bretagna possiede l'India, e la sua marina controlla le acque del Golfo Persico. L'impero russo continua la sua grande espansione coloniale a oriente, verso l'Asia, iniziata sotto Pietro [il Grande].
Per tutto il XIX secolo la Persia si troverà a subire la pressione a tenaglia di queste due potenze: Gran Bretagna e Russia.



 



La rivoluzione industriale

1804, Watt e Boulton tentano il lancio commerciale del gas prodotto dal carbone ottenendo una commessa dal grande cotonificio Phillips and Lee di Manchester;



Abovian, Khacatur (Kanaker, Jerevan 1804-dopo il 1848) scrittore armeno;
Le ferite dell'Armenia o Lamento di un patriota (1840-41, pubblicato postumo nel 1858).

Aga Khan Mehalatee (1804-1881) 46° Imam degli Ismailiti, legittimo successore di Maometto;
1817, dopo l'uccisione di Khalillulah, 45° Imam, assurge alla guida degli Ismailiti;
1834, governatore della provincia di Kerman, come il nonno, è convinto, dopo l'ascesa al trono persiano dello Shah Mohammed, un suo nemico giurato, sia giunta l'ora di ribellarsi alla dinastia Kadjars;
1837, l'impresa inizia bene;
1838, fatto prigioniero e condannato a morte, riesce a fuggire riprendendo la guerriglia contro lo Shah;
1841,
giugno, per salvarsi la vita non gli resta che fuggire anche se sogna di conquistare Kerman, la terra dei suoi aVI, ma anche Khorasan e l'intero Iraq; per il momento però, mantenuto da Rawlinson, si installa nel quartiere residenziale della città; 
novembre
, la rivolta a Kabul costringe i 700 soldati della guarnigione britannica a fuggire verso Jallalabad dove arriva un solo superstite;
1842, 
maggio
, a fianco del generale Nott si mette alla testa di 300 cavalieri parsi; pur Vittoriosi, arriva da Londra l'ordine della ritirata: l'esercito inglese lascia ufficialmente l'Afghanistan; pur sentendosi tradito, comunica ai suoi seguaci che bisogna seguire gli inglesi a Quetta;
ottobre, raggiunta la città, gli Ismailiti scoprono che Nott ha già guadagnato la regione del Sind, nella pianura bagnata dall'Indo; per lui è un brutto colpo, decide così di scrivere al comandante in capo degli inglesi, Charles Napier; la prima lettera che giunge al quartier generale di Calcutta non provoca reazioni; la situazione si sblocca a favore di Mehalatee solo dopo un incontro diretto a Sukkar; il generale gli chiede di occupare Jherruk per proteggere la strada che collega Hyderabad a Karachi: egli accetta e lotta con gli inglesi, rimane anche ferito, sperando sempre di poter contare sul loro aiuto per conquistare la sua Kerman;
lo Shah Mohammed, che non vuole un ribelle così pericoloso ai confini del suo regno, riesce però a convincere gli inglesi;
1845, 7 ottobre, Mehalatee riceve l'ordine di raggiungere  Calcutta, uno spostamento considerato ormai la fine dei suoi sogni;
1847, 
aprile
, dopo aver impiegato ben tre mesi per raggiungere Bombay e altri quindici prima di ripartire per Calcutta, vistosi sospeso lo stipendio decide di ripartire; 
luglio
, in viaggio incontra difficoltà e patisce sofferenze di ogni tipo: deve alla fine lasciare anche 65 cavalli al momento di imbarcarsi ad Agra per discendere il corso del Gange; arrivato nella capitale del Bengala, invia varie lettere di protesta per il suo esilio al governatore lord Dalhousie;
1848, 
agosto
, mentre è costretto a rimanere a Calcutta, muore a Teheran lo Shah Mohammed;
dicembre, ottenuto il permesso inglese, ritorna in nave a Bombay dove lo attendono trionfalmente il fratello Mohammed Bakur Hossanee con le 150 famiglie, i Khojas, di fedeli ismailiti; qui ottiene pure di riunirsi con la moglie SerVI Jehan Kajum e il figlio Alì Shah, che non vede dal 1837;
1859, in estate avviene la riunificazione;
1866, l'Alta Corte di Bombay gli riconosce titoli, diritti e potere religioso sui suoi fedeli;
1875, giugno il viceré Sir Philip Edmund Woodhouse riconosce il diritto di Alì Shah ad ereditare l'appannaggio paterno; [muore nell'agosto 1885: gli succede il figlio Mohamed]
1877, riceve la visita del Principe di Galles;
1881, Bombay 12 aprile, il 46° Imam degli Ismailiti e fondatore della sua dinastia, muore a 77 anni.

Bajza, József (1804-1858) poeta ungherese, fondatore e direttore di importanti e influenti riviste letterarie.

Bedeau, Marie Alphonse (Vertou, Bassa Loira 19 agosto 1804 – Nantes 29 ottobre 1863) generale e ministro francese;
1820 29 ott-1° ott 1822, studia alla scuola militare di Saint-Cyr, come tenente-studente, scuola di agenti di polizia;
prestato servizio nell'8° Corazzieri e nei Lancieri della Guardia Reale;
1828, 1° ottobre, è promosso vicecomandante del 2° Rgt di artiglieria a cavallo;
1831, 12 luglio, è promosso capitano alla 5ª luce; viene distaccato dal gen. Ferrier, dove diviene aiutante; attaccato a Gerard e Schramm, è sotto il loro comando, durante la campagna belga del 1831-32;
1833, 16 gennaio, durante la campagna belga riceve la Croix de Guerre;
1836, con la riorganizzazione dell'esercito, fu nominato comandante di battaglione della Legione Straniera, addestrandosi a Pau;
1837, 11 novembre, è promosso tenente colonnello della 17ª luce; combatte in Algeria durante diverse spedizioni;
1838, 16-17 ottobre, è a Setif;
1839, maggio, è ancora a Setif; 4 dicembre, viene promosso al grado di colonnello nella 17ª luce;
1840, rimane ferito due volte a Cherchell; 2 maggio, il famoso passaggio cervicale Mouzaïa, è responsabile per respingere gli attacchi del nemico nella retroguardia dell'esercito e resiste alle truppe di Abd-el-Kader nel mar.llo Sidi Moussa; è noto anche nelle forniture di Miliana;
1841, 27 maggio, è nominato brigadiere e messo a disposizione del governatore generale dell'Algeria, che sostiene di operare al confine con il Marocco;
1844, prende parte alla battaglia di Isly, dopo di che viene nominato luogotenente generale e comandante in capo della provincia di Costantina, in Algeria;
1845, partecipa a due campagne, nella primavera e nell'autunno;
1847, si trova nella spedizione contro il Kabyle di Bougie; 10 luglio, è nominato Governatore generale aggiunto e sostituito dal duca di Aumale;
1848, febbraio, è a Parigi; 24 febbraio, a capo delle truppe, pattuglia le strade di Parigi, cercando di ristabilire l'ordine; i primi reggimenti che marciano lungo i viali, il calcio in aria di fronte alla rivolta popolare, sono guidati da lui; comanda ai "chausseurs di Orleans" al momento dell'attacco alla stazione di Gabrielle; dopo la sua condotta in questa occasione, fu proposto come ministro della guerra del nuovo regime; rifiuta l'offerta, ma accetta la posizione di governatore militare di Parigi e alla fine rappresenta la Bassa Loira per l'Assemblea costituente; ne diviene vice presidente; è nominato rappresentante della Senna alla legislatura; giugno, ferito nel combattere l'insurrezione, diviene membro della destra nella legislatura; 29 giu-17 lug, ministro degli Affari esteri;
1851, 2 dicembre, ostile al colpo di Stato, viene arrestato nella notte dal mar.llo St. Arnaud e imprigionato a Ham;
1852, 5 agosto, si ritira in Belgio, dove vivrà fino all'amnistia del 1859;
1863, 29 ottobre, grande ufficiale della Legion d'Onore, muore a Nantes.
[Nel 1883 il villaggio Bedeau – vicino a Saida nel dipartimento di Orano, in Algeria – sarà nominato in suo onore.]

Bellerio Sidoli, Giuditta (Milano 1804 - Torino 1871), patriota repubblicana;
[Moglie del conte Giovanni Sidoli.]
1821, costretta esule in Svizzera, a causa della compromissione del marito con i moti carbonari, si stabilisce a San Gallo, dove intrattiene rapporti con i numerosi italiani rifugiati;
dopo la morte del marito ritorna a Reggio Emilia con i quattro figli avuti dal matrimonio;
nuovamente costretta all'esilio si stabilisce in Francia, a Marsiglia, dove conosce G. Mazzini :
[nasce il loro figlio Alphonse, morto all'età di tre anni]
1832-34, conVInta repubblicana (seppur su posizioni meno avventuristiche di G. Mazzini ) è tra i fondatori del giornale «La Giovine Italia» pubblicato a Marsiglia;
in seguito le viene accordato di risiedere a Firenze (per poter controllare la sua corrispondenza con G. Mazzini - al quale ha dato un figlio, morto in tenera età) ma presto è costretta a peregrinare in giro per l'Italia;
sospettata di aver fornito appoggio a G. Mazzini e di complottare contro il duca di Parma, viene messa in carcere;
liberata, si rifugia nuovamente in Svizzera, poi a Milano ed infine, dal 1852, a Torino. Qui anima un salotto frequentato da esuli di tutta Italia che vi hanno trovato rifugio dopo il fallimento delle rivoluzioni liberali del 1848-49.
Gli ultimi anni sono afflitti da dissesti finanziari e dalla perdita della figlia Elvira.
«Credo liberamente nel Dio degli esuli e dei vinti, non in quello imposto dalla Chiesa»… le sue ultime parole.

Benedek, Ludwig August von (Ödenburg, oggi Sopron, Ungheria 1804-Graz 1881) militare austriaco;
1848-49 e 1859, partecipa alle campagne d'Italia, divenendo poi governatore dell'Ungheria e comandante in capo delle truppe austriache nel Veneto;
1866, in seguito al suo comportamento nella guerra contro la Prussia e l'Italia, scansa il processo a lui intentato davanti al tribunale di guerra per intervento dell'imperatore Francesco Giuseppe.

Bethmont, Eugène (Parigi 12 marzo 1804 - Parigi 1° aprile 1860) politico francese;
[Figlio di un fornaio in rue du Pont aux choux, nel Marais.]
viene educato dagli Oratoriani del "Collegio di Juilly";

a causa dei problemi finanziari della famiglia, inizialmente si dedica all'insegnamento; ben presto inizia a studiare legge;
1827, divenuto avvocato si guadagna presto una buona reputazione discutendo diversi casi alla Corte d'Assise;
1830, aperto alle idee liberali, dopo la rivoluzione di luglio difende spesso gli scrittori per l'opposizione, compresi i giornalisti di «Caricature» e di «Charivari»; viene coinvolto nella maggior parte dei principali processi politici dell'epoca;
1842, 8 luglio, eletto alla Camera dei deputati per l'8° distretto di Parigi, prende posto tra i principali oratori dell'opposizione; nella sessione del 1842-46, è particolarmente coinvolto nelle questioni di economia politica e opere pubbliche; parla anche contro la corruzione elettorale;
1846, 1° agosto, alle elezioni il ministero si oppone fortemente alla sua rielezione e riesce a progettare la sua sconfitta; 10 ottobre, grazie ad una elezione suppletiva, viene eletto deputato per il primo collegio di Charente-Inférieure (La Rochelle);
1848, febbraio, rientrato nell'opposizione, è uno dei firmatari della proposta di messa in stato d'accusa del "governo Guizot";
24 febbraio, dopo la rivoluzione è nominato ministro del Commercio nel governo provvisorio; 23 aprile, viene eletto all'Assemblea costituente come rappresentante di Indre; 11 maggio, è nominato ministro degli Affari religiosi nel ministero formato dalla Commissione esecutiva; 28 giugno, è nominato ministro della Giustizia nel "governo Cavaignac"; 3 novembre, a causa della sua cattiva salute e dello stress dell'ufficio, è costretto a dimettersi;
1849, 11 aprile, viene eletto consigliere di Stato, ricoprendo questa carica fino al 2 dicembre 1851;
1851, 2 dicembre, si unisce ai suoi colleghi per protestare contro il colpo di Stato; si rifugia con il suo amico Bugnet, professore alla facoltà di giurisprudenza, per evitare l'arresto;
tornato all'avvocatura, non ha più alcun ufficio governativo;
1860, 1° aprile muore a Parigi.

Biondelli, Bernardino (Verona 1804-Milano 1886) linguista italiano, collaboratore de «Il Politecnico» di C. Cattaneo;
Sullo svolgimento delle lingue indoeuropee (1841)
Studi linguistici (1856)
Saggio sui dialetti gallo-italici (1853-56)
Evangelarium, epistolarium et lectionarium Aztecum (1858)
Glossarium aztecum-latinum (1869).

Boncompagni di Mombello, Carlo (Torino 1804-1880) politico piemontese;
1843, giudice della suprema corte del regno di Sardegna;
Introduzione alla scienza del diritto ad uso degli italiani (1848)
Della monarchia rappresentativa (1848)
1848, ministro della pubblica istruzione nei gabinetti Balbo e Alfieri;
1852, maggio-novembre, ministro di grazia e giustizia nel secondo gabinetto d'Azeglio e nel governo presieduto dal conte di Cavour (novembre-ottobre 1853);
1853-56, presidente della camera subalpina;
La chiesa e lo stato in Italia (1886)
1870, fa parte della commissione per la legge delle guarentigie.

Camillo da Bergamo (Presezzo 1804-?) frate cappuccino, padre, della ricca famiglia Cattaneo;
desiderando vestire l'abito cappuccino, si reca a venezia (non essendo l'ordine ancora ripristinato in Lombardia) per poi ritornare nella neonata monastica provincia di Lombardia;
1849, Ministro provinciale della provincia di S. Carlo in Lombardia;
1866, avvenuta la soppressione religiosa, si ritira nella casa paterna;
1876, muore.

Campanella, Federico (Genova 1804-Firenze 1884) politico italiano, collaboratore di Mazzini nella redazione di «Pensiero e Azione»;
1831, uno degli animatori della «Giovine Italia» in Genova;
1834, esule a Marsiglia e poi a Ginevra, partecipa alla fallita spedizione sulla Savoia (febbraio) e alla fondazione della «Giovine Europa»;
1848, corre in aiuto di Milano insorta;
1849, ha un ruolo centrale nell'insurrezione repubblicana di Genova;
1859, lavora assiduamente alla preparazione della spedizione dei Mille;
1862-63, è deputato;
1863, direttore del giornale genovese «Il Dovere»;
1872, dopo la morte di Mazzini è uno dei maggiori dirigenti del movimento repubblicano e tra i fondatori della «Lega della democrazia». 

Cantù, Cesare (Brivio, Como 1804-Milano 1895) scrittore italiano, clericale e antiliberale, direttore dell' «archivio di stato milanese», fondatore dell' «archivio storico Lombardo»;
Storia della città e della diocesi di Como (1829-31)
Margherita Pusterla (1838) [Guigoni, Milano 1874]
La Lombardia nel sec. XVII (1854)
Eretici d'Italia (1865-66)
Della indipendenza d'Italia. Cronistoria (1872-77)
1874, primo presidente della "Società storica lombarda";
Storia degli italiani (1876)
Il «Conciliatore» e i Carbonari (1878)
Monti e l'età che fu sua (1879)
Storia universale (1883-91, in 52 voll., disorganica e poco attendibile)
Novelle brianzole (1883).

Chevalier, Hyppolyte Sulpice-Guillaume o Paul Gavarni (1804-1866) disegnatore, incisore, caricaturista erotico francese, la cui cronaca parigina deve molto al mondo e alla tecnica litografica di H. Daumier; incise circa ottomila tavole dopo aver iniziato la sua attività nel giornale la «Mode» fondato nel 1828 da Emile de Girardin;
1833, fonda il «Journal des gents du monde» di cui realizza la maggior parte dei testi e delle illustrazioni; collabora poi al «Charivari» con ricche serie grafiche tra cui:
Astuzie delle donne in materia di sentimenti (1837)
Gli studenti (1841)
Le donnine allegre (1841);
1847-51, soggiorna in Inghilterra disegnando scene londinesi per «Illustration» e «Illustrated London News»;
a Parigi, disegna:
Almanach du fumeur et du priseur (1859, con altri)
Le partigiane dell'uguaglianza
Storia del politicare
Il discorso di Thomas VIreloque;
Catalogo ragionato delle sue opere (Parigi 1873). 

Chomjakov, Aleksej StepaNovic (Mosca 1804-Ternovsk 1860) teologo russo; rappresentante dello «slavofilismo», fu il primo grande teologo laico dell'ortodossia in Russia;
Lettera ai serbi (1859)
La chiesa è una (1864, postumo)
La chiesa latina e il protestantesimo dal punto di vista della chiesa d'oriente (1872, postumo)
Memorie sulla storia universale (incompiute).

Cobden, Richard (Dunford Farm, Heyshott, Sussex 1804-Londra 1865) politico inglese;
1838, fonda a Manchester, con J. Bright, l' «Anti-Corn-Law League» per l'abolizione delle tariffe doganali sull'importazione del grano;
1841, viene eletto al parlamento;
1846, ottiene l'abrogazione delle leggi sul grano;
1854, è contrario all'intervento della Gran Bretagna nella Guerra di Crimea (1854-56) e rifiuta ogni incarico ministeriale per rimanere critico indipendente.

Conforti, Raffaele (Calvanico, Salerno 4 ottobre 1804 – Caserta 3 agosto 1880) politico italiano.

Di Menna, Giovanni Battista (Agnone, Isernia 1804 – ...) presbitero e predicatore italiano.

Disraeli, Benjamin - conte di Beaconsfield (Londra 1804-1881) politico inglese, figlio di padre ebreo di origine italiana;
Vivian Grey (1826)
The voyage of Captain Popanilla (1828, Il viaggio del capitano Popanilla)
The Young Duke (1831, Il giovane duca)
[Il rifiuto di pubblicarlo da parte di John Murray è dettato da un calcolo politico: l'approvazione del Reform Bill (che ha coinciso per caso con un momento di crisi dell'editoria inglese), è agli occhi dell'intrepido tory, il presagio della rovina completa del paese, in cui non ci sarebbe più posto per le imprese editoriali.]
Contarini Fleming (1832)
Henrietta Temple: a Love Story (1836, Henrietta Temple: una storia d'amore)
venetia (1837)
Difesa della costituzione inglese (pamphlet)
Le lettere di Runnymede (satira anonima)
1837, dopo le ripetute sconfitte nelle elezioni alla camera dei comuni come radicale indipendente (due volte nel 1832 ed una nel 1835), riesce a farsi eleggere deputato per il seggio di Maidstone (Kent) nelle liste dei tories;
Coningsby or the Younger Generation (1844, Coningsby o la giovane generazione)
Sybil or the Two Nations (1845, Sybil o le due nazioni)
1846, giugno, raccolto lo scontento dei tories dopo l'abrogazione delle Corn Laws (1845-46), costringe Peel alle dimissioni;
1848, alla morte dell'altro leader conservatore W.G. Bentinck, prende il posto di Peel come leader dei conservatori;
1852, diventa cancelliere dello scacchiere e leader dei comuni, carica ricoperta poi nel 1858 e nel 1867 nell'ultimo ministero di E.G. Derby;
1868, febbraio, succede a E.G. Derby come primo ministro; alla fine è costretto a dimettersi in seguito alla Vittoria del liberale W.E. Gladstoneche rimarrà al potere fino al 1873;
Lothair (1870)
1874-80, è alla testa di un nuovo governo conservatore; nel 1876 è fatto conte di Beaconsfield; nel 1880 si dimette  in seguito alla Vittoria elettorale dei liberali, sopravvive ndo così pochi mesi all'insuccesso.

Dupin, Amandine-Lucie-Aurorebaronessa di Dudevant o George Sand (Parigi 1804-Nohant, Indre 1876) scrittrice francese.

Dupuit, Arsène-Jules Etienne Juvénal (Fossano, Cuneo 1804-Parigi 1866) ingegnere civile francese le cui opere principali riguardano la scienza economica;
De la mesure de l'utilité des travaux publics (1844, Misura dell'utilità dei lavori pubblici)
De l'influence des péages sur l'utilité des voies de  communication (1849, L'influenza dei pedaggi nell'utilità delle vie di comunicazione).

Fabrizi, Nicola (Modena 1804-Roma 1885) politico italiano;
1831, 3 febbraio, è arrestato per la sua partecipazione alla congiura di C. Menotti; liberato due giorni dopo dagli insorti, prende parte alle vicende rivoluzionarie nell'Italia centrale;
1832, recatosi a Marsiglia conosce G. Mazzini e aderisce alla "Giovine Italia" diventandone uno dei dirigenti;
1834, fallita la spedizione di SAVOIA, combatte in Spagna tra i costituzionali;
1837, si reca a Malta; 
1839, qui crea la "Legione italica", l'organizzazione segreta che dovrebbe essere il braccio militare della Giovine Italia, e sceglie come terreno d'azione il mezzogiorno d'Italia;
1848, si reca in Sicilia, a Livorno e a Modena (si oppone alla fusione degli stati estensi col Piemonte sabaudo);
1849, a Roma partecipa alla difesa della repubblica;
1857, contribuisce alla preparazione della spedizione di C. Pisacane;
1860, contribuisce alla spedizione di G. Garibaldi a cui si unisce:
1862, è arrestato per i fatti di Aspromonte;
1866 e 1867, combatte ancora con G. Garibaldi;
1861, deputato, siede nei banchi della sinistra.

Ferrero, Alfonso – conte di La Marmora (Torino 1804-Firenze 1878) militare e politico italiano;
[Fratello di Alessandro (1789-1863).]
1836, fondatore del corpo dei bersaglieri, ufficiale di artiglieria, riorganizza per incarico di Carlo Alberto l'artiglieria piemontese creando la specialità dell' "artiglieria a cavallo";
1848, durante la guerra d'indipendenza combatte valorosamente a Peschiera e a Custoza; ottobre-dicembre, ministro della guerra nel gabinetto Pinelli;
1849, febbraio, ministro della guerra nel gabinetto Gioberti; marzo, commissario straordinario a Genova, reprime il movimento insurrezionale scoppiato dopo la notizia della sconfitta di Novara; novembre, ritorna al ministero della guerra dove resterà fino al 1860;
1855-56, forzata interruzione per comandare il corpo di spedizione in Crimea;
1859, 11 luglio, dopo Villafranca è presidente del consiglio;
1861, inviato a Napoli con poteri civili e militari, contribuisce alla repressione del brigantaggio meridionale;
1864 settembre-giugno 1866, presidente del consiglio e ministro degli esteri; 
1866, dopo aver preparato l'alleanza con la Prussia all'inizio della III guerra d'indipendenza, lascia la presidenza a B. Ricasoli assumendo il comando dell'esercito in qualità di capo di stato maggiore; la responsabilità della sconfitta di Custoza cade su di lui per non esser riuscito a superare i contrasti con il generale E. Cialdini e limitare le interferenze di Vittorio Emanuele II;
Dopo la sconfitta si dimette e si ritira a vita privata lasciando
Un po' più di luce sugli eventi politici e militari dell'anno 1866
che contribuisce solo ad alimentare le già violente polemiche in atto.

Feuerbach, Ludwig Andreas (Landshut, Baviera 1804-Rechenberg, Norimberga 1872) filosofo tedesco, discepolo di G.W.F. Hegels, alla cui opera si contrappose Vivacemente.

Fustinoni, Pietro o Francesco da Bergamo (1804-1872) frate cappuccino, padre, della monastica provincia di Parma dove fu più volte Guardiano, Maestro dei Novizi e Definitore provinciale;
in seguito, quando si aprono i primi conventi, entra nella monastica provincia di San Carlo in Lombardia dove viene eletto tre volte Ministro provinciale, più volte Commissario generale e finalmente Definitore generale di tutto l'Ordine;
1872, 3 aprile, muore a Roma.

Guerrazzi, Francesco Domenico (Livorno 1804-Cecina 1873) scrittore e politico italiano, repubblicano estremista e promotore di moti rivoluzionari;
Stanze alla memoria di Lord Byron (1825)
Priamo (1826)
I Bianchi e i Neri (1827)
La battaglia di Benevento (1827-28)
1828-30, fonda l' «Indicatore livornese»;
1833, è incarcerato nel forte Stella a Portoferraio;
Note autobiografiche (1833, pubblicate solo nel 1899)
L'assedio di Firenze (1836)
veronica Cybo (1838)
La serpicina (1847, favola, satira della giustizia umana)
1848-49, ha un ruolo di primo piano durante la rivoluzione in Toscana, dove fa parte di un triumvirato (con G. Montanelli e G. Mazzoni) che esercita un potere dittatoriale ma viene rovesciato da una sommossa popolare;
Memorie (1848)
Apologia (1851)
Orazione a difesa (1853)
Beatrice Cenci (1853)
al ritorno del granduca Leopoldo II è processato e condannato a quindici anni di carcere, condanna poi commutata nell'esilio in Corsica;
1860, eletto deputato è per dieci anni all'opposizione in aspra polemica con i moderati;
Pasquale Paoli (1860)
Il buco nel muro (1862)
L'assedio di Roma (1863-65)
Il secolo che muore (1885, postumo)
Lettere (1880-82, in 2 voll., raccolta curata da G. Carducci; 1891, raccolta curata da F. Martini).

Hawthorne, Nathaniel (Salem, Massachusetts 1804-Plymouth, New Hampshire 1864) scrittore statunitense, a cui H. James dedicò un autorevole studio critico;
[la "w" venne introdotta nel cognome originale dallo scrittore stesso subito dopo la fine degli studi]
(un suo bisavolo era stato giudice nei processi alle streghe tenuti a Salem nel 1692);
rimasto orfano a quattro anni, del padre capitano di mare, ha un'infanzia reclusa in una famiglia di donne; al Bowdoin College di Brunswick ha come compagni di studio Franklin Pierce, futuro presidente degli Stati Uniti, e Henry W. Longfellow, il futuro "poeta bramino";
Fanshawe
(1828, suo primo romanzo che ripudia)
Twice-Told Tales
(1837, Racconti narrati due volte, raccolta poi accresciuta)
sposa Sophia Peabody e si trasferisce a Concord;
1841-47, partecipa all'esperimento comunitario, poi fallito, di Brook Farm, spinto anche dalle sorelle Peabody ( Sophia, più mite, e Elizabeth, l'accesa attivista trascendentalista);
Mosses from an Old Manse (1846, Muschi da un vecchio presbiterio, raccolta di racconti)
The Scarlet Letter (1850, La lettera scarlatta, romanzo; il primo grande romanzo americano)
Snow Image, and Other Twice-Told Tales (1851, La statuetta di neve e altri racconti narrati due volte)
The House of the Seven Gables (1851, La casa dei sette tetti [abbaini])
The Blithedale Romance (1852, Il romanzo di valgioiosa)
Feathertop (1852, sua ultima satira, uscita in due puntate sulll' «International Magazine» di Rufus W. Griswold)
è nominato console a Liverpool dal presidente Franklin Pierce;
The Marble Faun (1860, Il fauno di marmo)
Alcuni frammenti trovati dopo la sua morte:
Septimius Felton, or the Elixir of Life (Septimius Felton o l'elisir di lunga vita)
The Dolliver Romance and Other Pieces (Il romanzo di Dolliver e altri racconti)
Dr. Grimshawe's Secret (Il segreto del dottor Grimshawe).

Jacobi, Karl Gustav Jacob (Potsdam 10 dic 1804 - Berlino 18 feb 1851) matematico tedesco, proveniente da una ricca famiglia ebrea;
1826, si converte al cristianesimo per poter seguire la carriera accademica;
Nuovi fondamenti della teoria delle funzioni ellittiche (1829).
Muore di vaiolo.

Janin, Jules (1804-1874) scrittore e critico drammatico francese.
[Non certo apprezzato da Ch. Baudelaire, Ch.-A. Sainte-Beuve, ecc.]

Lenz, Emilij Christianovic (Dorpat, oggi Tartu, 1804-Roma 1865) fisico russo, professore all'università di Pietroburgo fu anche precettore dei figli dello zar Nicola I; scoprì la legge dell'induzione elettromagnetica, indipendentemente da Faraday.

Madvig, Johan Nicolai (Svaneke, isola di Bornholm 1804-Copenaghen 1886) politico e filologo danese;
1848-51, ministro dell'istruzione e più tardi presidente della camera e leader del Partito nazional-popolare;
Costituzione e amministrazione dello stato romano (in cui polemizza con Theodor Mommsen)
De finibus di Cicerone (commento)
Grammatica latina
Sintassi greca.

Manin, Daniele (venezia 1804-Parigi 1857) politico veneziano.

Mörike, Eduard (Ludwigsburg, Stoccarda 8.9.1804-Stoccarda 4.6.1875) poeta tedesco, tra i più tipici esponenti del "Biedermeier"; convisse sempre con la sorella Klärchen e fu amico di W. Waiblinger, L. Bauer, W. Hartlaub;
1817, alla morte del padre medico, la famiglia si trasferisce a Stoccarda e attraverso la scuola classica di Urach, egli finisce in collegio; 
infine compie gli studi universitari di teologia ospite del famoso Stift di Tubinga; da studente patisce una prima romantica passione per Maria Meyer;
Peregrina-Lieder (1824, Canzoni di Peregrina, ciclo lirico in cui canta la Meyer)
1826, come ecclesiastico protestante, inizia il suo peregrinare, quale cappellano e vicario dall'uno all'altro Villaggio della campagna sveva; da vicario giunge a Plattenhard dove si innamora di Luise Rau figlia di un parroco protestante;
Maler Nolten (1832, Il pittore Nolten, romanzo autobiografico; rielaborato, sarà ripubblicato postumo nel 1877)
1834, ha la definitiva nomina a parroco di Cleversulzbach;
Il tesoro (1836, racconto)
Gedichte (1838, Poesie, poi più volte riprese (1856, III ediz.) e aumentate sino al 1867)
Lucia Germeroth (1839, racconto)
Der letzte König von Orplid (1839, L'ultimo re di Orplid, fiaba drammatica)
Klassische Blumenlese (1840, Florilegio classico)
1843, è nella nuova parrocchia di Mergentheim; chiede ed ottiene il pensionamento anticipato;
Idylle vom Bodensee (1846, Idillio sul lago di Costanza, poemetto di sette canti) 
1851, dopo un travagliato episodio con Klärchen Neuffer, anch'ella figlia di un parroco protestante, è nominato professore di letteratura al collegio femminile cateriniano di Stoccarda (fino al 1866); sposa la cattolica Margarethe von Speeth (sua musa nell'Idillio…) e diventa padre; 
Das Stuttgarter Hutzelmännlein (1853, L'omino stoccardese delle focacce, raccolta di fiabe tra cui Storia della bella Lau)
Mozart auf der Reise nach Prag (1856, Mozart in viaggio per Praga, novella; scritta nel 1852-53, nel 1855 appare nel «Morgenblatt» venendo poi inclusa dal Heyse e dal Kurz nel «Deutscher Novellenschatz)
1873, si separa dalla moglie; 
negli ultimi anni, travagliato dalla malattia e rinchiuso in volontaria solitudine, torna ad essere assistito da lei.

Pasini, Lodovico (Schio, Vicenza 23 maggio 1804 - Schio, Vicenza 22 maggio 1870) geologo e politico italiano;.

Pierce, Franklin (Hillsborough, New Hampshire 23 novembre 1804-Concord, New Hampshire 8 ottobre 1869) avvocato, politico statunitense, del Partito democratico,
14° presidente degli Stati Uniti d'America.

Pinelli, Pier Dionigi (Torino 1804-1852) politico piemontese, laureatosi in legge all'università di Torino, esercitò l'avvocatura sino al 1838 nella capitale e poi a Casale Monferrato;
1838-44, collaboratore degli «Annali di giurisprudenza»;
Casale Monferrato (1847, monografia statistico-economica)
1847, fonda e dirige il periodico casalese «Il Carroccio» dove sostiene l'opportunità dell'introduzione del regime parlamentare negli stati sardi; dopo l'armistizio di Salasco si fa sostenitore della politica che vuole anteporre gli interessi del Piemonte a quelli nazionali e quindi si propone di rimandare il più a lungo possibile la ripresa del confronto militare con l'Austria (politica bollata come "municipale" da V. Gioberti);
1848, agosto-dicembre, ministro degli interni nel governo di Carlo Alfieri di Sostegno;
1849, marzo-ottobre, ancora ministro degli interni nei governi De Launay e M. d'Azeglio; fino alla morte è anche presidente della camera dei deputati.

Runeberg, Johan Ludwig (Jakobstad, Pietarsaarl 1804-Borga 1877) poeta finlandese di lingua svedese, docente di latino all'università di Helsinki;
1832, dirige la rivista «Helsingfors Morganblad» organo dei giovani scrittori romantici
Liriche (1830, 1833, 1843, in 3 voll.)
Hanna (1836)
I cacciatori di alci (1932, poemetto)
Serata di Natale (1841)
Nadeschda (1841, racconto patetico)
Re Fialar (1844, poema epico)
Leggende dell'alfiere Staal (1848-60, rievocazione di alcuni episodi della guerra russo-finlandese del 1808-09; la ballata Il nostro paese, introduttiva ai 35 canti del poema, è dal 1848 l'inno nazionale finlandese su musica di F. Pacius)
Il re di Salamina (1863, tragedia)
1863, colpito da paralisi, deve abbandonare l'insegnamento.

Sacchi, Giuseppe (Milano 1804-1891) educatore e pedagogista italiano, laureatosi in giurisprudenza a Pavia, si dedicò in particolar modo alla scuola popolare: dagli asili alle scuole serali e festive, a quelle per la preparazione degli insegnanti
1836-38, è tra i promotori dell'istituzione a Milano di alcuni asili aportiani e della fondazione dell'Istituto per i lattanti e gli slattati
1860, fonda la Società pedagogica italiana
1865, è tra i creatori della Società nazionale per l'istruzione del popolo della campagna
1873, fonda l'Istituto dei rachitici
Il primo ammaestramento dell'infanzia e della puerizia giusta i metodi della scuola sperimentale italiana (1885)
I processi e i metodi della scuola sperimentale italiana (1890).

Sainte-Beuve, Charles-Augustin (Boulogna-sur-Mer 1804-Parigi 1869) scrittore e critico francese, trasferitosi a Parigi per studiare medicina, ben presto cominciò a collaborare al «Globe» con articoli di storia, critica e filosofia;
Quadro storico e critico della poesia francese e del teatro francese nel sec. XIV (1828)
vie, poésies et pensées de Joseph Delorme (1829, vita, poesie e pensieri di Joseph Delorme)
Les consolations (1830 e 1834, Consolazioni)
volupté (1834, voluttà, romanzo; documento capitale nella storia del romanzo francese)
Pensées d'août (1837, Pensieri d'agosto)
Portraits littéraires (1844, Ritratti letterari)
Portraits contemporains (1846, Ritratti contemporanei)
Causeries du lundi (1851-62, in 11 voll.; 1857-72, in 15 voll., Conversazioni del lunedì)
Étude sur VIrgile (1855, seguito da un studio su Quinto di Smirne)
Chateaubriand et son Groupe littéraire sous l'Empire (1860, Chateaubriand e il suo gruppo letterario sotto l'impero; frutto di un corso universitario a Liegi)
Nouveaux lundis (1863-70, in 13 voll., nuovi lunedì)
Port-Royal (1867-71, in 7 voll,, da un corso tenuto all'università di Losanna nel 1837 sul movimento giansenista)
Mes poisons (1926, postumo, I miei veleni)
[vedi Contre Sainte-Beuve di M. Proust].

Saliceti, Aurelio (Ripattoni, Teramo 1804-Tosino 1862) politico italiano, avvocato;
1830, insegna giurisprudenza nel Regio collegio di Teramo;
1835, riceve la cattedra di diritto civile dell'università di Napoli;
1848, 8 febbraio, è nominato intendente della provincia di Salerno; 6 marzo, ministro di grazia e giustizia nel gabinetto Serracapriola; licenziato pochi giorni dopo dal re Ferdinando II per aver proposto l'espulsione dei gesuiti dal regno, diviene uno dei capi della frazione liberale più avanzata che chiede l'abolizione della camera alta e uno svolgimento della costituzione in senso democratico; 15 maggio, dopo la reazione è costretto a riparare a Roma;
1848, viene eletto deputato all'assemblea costituente della Repubblica Romana; 30 giugno, dopo le dimissioni del triumvirato di cui fa parte G. Mazzini entra (con A. Calandrelli e L. Mariani) nell'ultimo, effimero triumvirato della repubblica; emigrato a Londra dopo l'occupazione di Roma da parte delle truppe francesi, collabora dapprima con G. Mazzini ; ma più tardi, divenuto precettore dei figli di G. Murat, aderisce al murattismo;
La questione italiana, Murat e i Borboni (1855, opuscolo anonimo, pubblicato in francese, dove sostiene l'opportunità di restaurare la monarchia di G. Murat a Napoli);
dopo la liberazione del mezzogiorno è eletto deputato ed ottiene una cattedra universitaria a Napoli; è nominato presidente della corte di cassazione della città.

Schleiden, Mathias Jakob (Amburgo 1804-Francoforte sul Meno 1881) botanico tedesco, fondatore con Th. Schwann della teoria cellulare, scrisse anche opere di divulgazione scientifica che ebbero grande successo;
dopo una deludente carriera di avvocato, si reca a Gottinga per studiare medicina, indi a Berlino e a Jena per studiare botanica
Contributi alla fitogenesi (1838, articolo)
1839 si laurea a Jena;
La botanica considerata come scienza induttiva (1845 e 1846, ultime edizioni)
1859, diventa professore nella locale università e poi direttore del giardino botanico; in seguito è professore a Dresda, a Dorpat e a Darmstadt; si ritira infine a vita privata a Francoforte sul Meno.

Sue, Marie-Joseph detto Eugène Sue (Parigi 1804-Annecy-le-Haut, Savoia1857) scrittore francese, figlio di un ricco medico molto legato alla classe politica al potere, compì anch'egli studi di medicina;
1825, s'imbarca come chirurgo su una nave da guerra;
1829, alla morte del padre, si dimette dalla marina dedicandosi alla carriera letteraria grazie all'eredità paterna;
Atar-Gull (1831)
Storia della marina francese (1835-37, incompiuta)
in seguito ad un crollo finanziario si ritira nella Sologne scrivendo romanzi da pubblicarsi a puntate sui giornali parigini;
Mathilde (1841, il primo; gli aliena le ultime simpatie di Parigi aristocratica perché contenente alcuni indiscrezioni su personaggi in vista)
Les Mystères de Paris (1842, I misteri di Parigi, dispense che gli assicurano i favori di un vastissimo pubblico borghese e popolare)
Le juif errant (1845-47, Ebreo errante, opera densa di spunti polemici contro i gesuiti)
1848, s'impegna nella politica;
1850, viene eletto all'assemblea legislativa;
1852, 2 dicembre, dopo il colpo di stato abbandona Parigi per ritirarsi in SAVOIA;
Les mystères du peuple (1849-56, di accesa ispirazione anticlericale).

Weber, Wilhelm Eduard (Wittenberg 1804-Gottinga 1891) fisico tedesco, collaboratore di K.F. Gauss all'università di Gottinga;
1837, viene espulso dall'università per aver protestato, con altri docenti, quando Ernesto Augusto di Hannover abolisce la costituzione; insegna a Lipsia;
1848, in seguito alla rivoluzione riottiene la cattedra a Gottinga.

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«segue da 1803»
1804
Austria
nasce la Österreichische Staatsdruckerei (Stamperia di stato austriaca).
Inghilterra
Londra, viene fondata la British and Foreign Bible Society (fino al 1960 metterà in commercio circa 600 milioni di Bibbie complete in ottocento lingue diverse.
Il terzo conte Stanhope, scienziato dilettante, apporta un perfezionamento al torchio da stampa;
la maggior capacità di produzione viene poi accresciuta dalla macchina da stampa di Friedrich Koenig;.
Industria editoriale:
. Blackwood.
«segue 1805»

«The Times»

«segue da 1803»
1804, 2 gennaio, Londra, il quotidiano addotta come marchio un orologio che, posto tra il libro aperto del passato e quello chiuso del futuro, segna l'ora media in cui si spera di completare l''edizione: le 6 e 6 minuti del mattino.]
«segue 1817»

«Giornale Italiano»

1804, 2 gennaio, il governo della Repubblica Italiana fonda a Milano questo periodico politico;
V. Cuoco, che ha steso il progetto, ne diventa anche direttore associandosi, per gli articoli di varietà, a:
- G. D'Aniello e
- B. Benincasa;
«segue 1805»

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