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Il Viandante |
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ANNO 1880 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Leone XIII 1880, in Francia nasce un'importante corrente anticlericale
appoggiata dai politici J.-F.-Camille
Ferry
ed Émile Combes, conVInti che il
papa voglia mettere fine alla Terza Repubblica e restaurare la monarchia; L'Opera dei congressi
ha un rapido sviluppo specialmente in Veneto e in Lombardia assorbendo
la maggioranza delle attività propugnate dai cattolici; Internazionale "antiautoritaria"
«segue da 1879»
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– Azaña, Manuel (Alcalá de Henares 1880-Montauban 1940) politico e scrittore spagnolo; 1920, direttore della rivista «La Pluma»; 1924, direttore di «Espagna»; Ensayos sobre Juan Valera (1926-32, Saggi su Juan Valera, pubblicati nel 1974) El jardin de los frailes (1927, romanzo, in Obras completas) 1936-39, presidente della seconda repubblica spagnola, vive le drammatiche vicende della guerra civile; La velada en Benicarló (1939, La veglia a Benicarló, dialogo sulle cause e le conseguenze della guerra civile spagnola) Obras completas (1966-69, in 4 voll., Opere complete, pubblicate in Messico). – Bartolini, Domenico (Roma 26.08.1880-?) politico italiano; 1922, già intendente generale del Banco di Roma, è incaricato di studiare la costituzione del Provveditorato generale dello Stato; 1923, 18 gennaio, viene nominato titolare del provveditorato appena costituito quale provveditore generale dello Stato (carica ricoperta anche nel 1948); 1928, dicembre, direttore dell'Istituto poligrafico dello Stato; 1939, 21 ottobre, senatore del Regno; 1942, 18 ottobre, già consigliere della fondazione "Vittoriale degli Italiani" ne viene nominato presidente; 1943 25 lug - 12 apr 1944, ministro delle Finanze nel I governo Badoglio; – Beck, Ludwig (Biebrich, Wiesbaden [Renania] 29 giugno 1880 – Berlino 21 luglio 1944) militare tedesco. – Benni, Antonio Stefano (Cuneo 18 aprile 1880 – Losanna, Svizzera 27 dicembre 1945) politico italiano. – Berger-Waldenegg, Egon (Vienna 14 febbraio 1880 – Graz 12 settembre 1960) avvocato, politico e proprietario terriero austriaco. – Bocchini, Arturo (San Giorgio del Sannio, Benevento [a.f.: San Giorgio La Montagna], 12 febbraio 1880 – Roma, 20 novembre 1940) politico italiano, capo della polizia dal 1926 al 1940. – Bock, Fedor von (Kostrzyn, Polonia 1880-Lehnsahn, Holstein 1945, in un bombardamento aereo) militare tedesco, feldmaresciallo. – Borletti, Senatore (Milano 20 novembre 1880 – Milano 13 dicembre 1939) industriale e politico italiano. – Cavallero, Ugo (Casale Monferrato 1880-Frascati 1943) militare italiano. – Cosgrave, William Thomas (Dublino 6 giugno 1880 – Dublino 16 novembre 1965) politico irlandese, primo Taoiseach (Presidente del Consiglio esecutivo) dello Stato libero d'Irlanda. [Padre di Liam Cosgrave, Taoiseach (1973-77).] – Dirlewanger, Oskar (1880 ca-?) assassino tedesco. – Feng Yü-Hsiang (Chaohsien, Anhwei 1880-in volo sul mar Nero 1948) militare cinese; il "generale cristiano" per essersi convertito al protestantesimo; 1921, comandante militare in capo nello Shensi e nello Honan (1922); 1927, aderisce al Kuomintang; 1928, contribuisce alla presa di Pechino da parte dei nazionalisti; più volte in attrito con Chiang Kai-shek, gli si avvicina al tempo dell'invasione giapponese, diventando vicepresidente del consiglio militare di Nanchino e il maggior esponente delle forze progressiste del Kuomintang; 1946, rompe definitivamente con Chiang Kai-shek, da lui accusato di terrorismo e di corruzione, ritirandosi in esilio. – Finocchiaro Aprile, Andrea (Palermo 1880-1964) politico italiano; 1913-24, deputato; 1943, dopo essersi ritirato a vita privata durante il fascismo, fonda il MIS (movimento per l'indipendenza della Sicilia); luglio, il movimento proclama l'indipendenza dell'isola occupata dalle forze anglo-americane e dichiara decaduta la monarchia sabauda; 8 settembre, tenta inutilmente l'insurrezione separatista con la formazione dell'EVIS (Esercito volontari per l'indipendenza siciliana); 1946, dopo le elezioni il MIS scompare. – Forges Davanzati, Roberto (Napoli, 23 febbraio 1880 – Roma, 1º giugno 1936) giornalista e politico italiano. – Fritsch, Werner von (Benrath, vicino a Düsseldorf 1880 – fronte di Varsavia 1939) militare tedesco. – Hausser Paul (1880-?) militare tedesco. – List, Siegmund Wilhelm (Oberkirchberg, Baden-Württemberg 14 maggio 1880 – Garmisch-Partenkirchen, Baviera 17 Agosto 1971) feldmaresciallo tedesco. – MacArthur, Douglas (Little Rock, Arkansas 26 gennaio 1880 – Washington 5 aprile 1964) militare statunitense. – Marshall, George Catlett (Uniontown, 31 dicembre 1880 – Washington, 16 ottobre 1959) militare e politico statunitense, al cui nome è legato il "piano Marshall"; [Nasce da una famiglia del ceto medio di Uniontown, Pennsylvania.] studia presso il Virginia Military Institute e, dopo il diploma entra nell'Esercito degli Stati Uniti gli vengono assegnati diversi incarichi negli Stati Uniti e nelle Filippine: qui prende parte alla guerra filippino-americana prima come comandante di plotone e poi comandante di compagnia; 1915-18, durante la prima guerra mondiale si occupa di pianificare operazioni e addestramenti della 1st Infantry Division; in seguito lavora al fianco del gen. John J. Pershing, comandante dell'American Expeditionary Force, e la sua collaborazione è di importanza vitale per la riuscita dell'offensiva della Mosa-Argonne; 1936, generale di brigata; 1939, capo di Stato Maggiore generale; viene iniziato alla massoneria dal Gran Maestro della Gran Loggia del District of Columbia; partecipa anche alle conferenze interalleate di Casablanca, Jalta e Potsdam, in cui vengono decise le grandi linee strategico-politiche della guerra; 1945, dopo la vittoria tenta, senza successo, una mediazione tra Mao Tse Tung e Chiang Kai-shek per evitare la guerra civile in Cina; 1947-50, segretario di stato, nominato da H.S. Truman; 1950, nominato da H.S. Truman segretario della Difesa degli Stati Uniti d'America in seguito allo scoppio della guerra di Corea, rimane in carica un anno; 1953, "premio Nobel" per la pace; 1959, 16 ottobre, muore. – Matsuoka, Yosuke (prefettura di Yamaguchi 1880-Tokyo 1946) politico giapponese, 1904, dopo aver compiuto studi universitari negli Stati Uniti, entra nella carriera diplomatica 1930, viene eletto alla camera bassa 1940 luglio-luglio 1941, ministro degli esteri nel gabinetto Konoye; nel settembre 1940 si reca in Italia e in Germania per la firma del patto tripartito e sulla via del ritorno firma a Mosca con Stalin un patto di neutralità nippo-sovietico; quando poi A. Hitler con sorpresa dei giapponesi attacca l'URSS, egli suggerisce che si debba invadere la Siberia; viene allontanato dallo stesso Konoye. – Meissner, Otto (Bischweiler, Alsace 1880–Monaco 1953) politico tedesco. – Muhammad Hidayat o Mossadeq o Musadaq (Teheran 1880 o 1881-1967) politico iraniano, appartenente ad una ricca famiglia di proprietari terrieri, laureatosi in diritto a Neuchâtel; 1915, deputato al parlamento di Teheran, ricopre diversi incarichi ministeriali nel primo dopoguerra; 1926, all'ascesa al trono di Reza Pahlavi viene allontanato dal governo per le sue idee riformatrici e liberali; 1938-41, in carcere; 1941, sotto il nuovo scià Muhammad Reza Pahlavi gli alleati ne ottengono la liberazione; 1943, torna al parlamento come esponente della sinistra moderata; 1949, fonda il partito del Fronte nazionale che si batte contro l'autocrazia della corona e le ingerenze straniere nella vita politica iraniana; 1951, marzo, la sua campagna in favore della nazionalizzazione della società petrolifera britannica Anglo-Iranian Oil Company, porta alla caduta del governo filoinglese Razmara; aprile, designato primo ministro, requisisce la proprietà della compagnia ed espelle i tecnici fino a giungere alla rottura con Londra che minaccia un intervento militare; 1952, luglio, è costretto a dimettersi in seguito ad una crisi ministeriale, presto ricomposta; 1953, agosto, viene rovesciato da un colpo di stato militare che lo condanna a morte; graziato, il vecchio statista rimane in carcere fino al 1956 ritirandosi poi a vita privata. – Nadir Khan, Muhammad (Dehra Dun 1880-Kabul 1933) 1919, all'epoca del conflitto anglo-afghano è comandante in capo dell'esercito; 1919-23, ministro della guerra; 1923-26, ambasciatore a Parigi; 1929, 14 gennaio, il cugino Aman Allah abdica; 8 ottobre, l'usurpatore Habib Allah viene rovesciato, con l'appoggio dell'Inghilterra; 16 ottobre, viene proclamato re dell'Afghanistan e, riprendendo l'opera di modernizzazione di Aman Allah, nel 1931 dà la costituzione; 1933, viene assassinato da un sicario di quest'ultimo. – Obregón, Álvaro (Siquisiba, Sonora 1880-San Ángel, Messico 1928) politico messicano, di famiglia contadina; 1911, dopo aver partecipato alla rivoluzione contro J.P. Diaz e aver raggiunto il grado di generale, combatte contro V. Huerta 1914, agosto, conquista Città del Messico; ministro della guerra del presidente V. Carranza, sconfigge più volte P. Villa; 1917, tra i promotori della costituzione democratica, si ribella poi a V. Carranza; 1920-24, dopo l'assassinio di questi, è eletto presidente al suo posto; fortemente anticlericale, sviluppa una politica sociale (distribuzione di terre ai contadini e riforma della pubblica istruzione) appoggiandosi ai sindacati e mantiene rapporti amichevoli con gli Stati Uniti ai quali rinnova la concessione per lo sfruttamento delle risorse petrolifere del paese; 1927, viene rieletto presidente per il quadriennio 1928-32, in sostituzione di P.E. Calles; 1928, viene assassinato da un cattolico fanatico. – Pende, Nicola (Noicattaro 21 aprile 1880 – Roma 8 giugno 1970) medico endocrinologo italiano e presunto sostenitore delle teorie razziste; [Padre di Vito, pure endocrinologo.] allievo di Achille De Giovanni, è poi professore universitario a Bari, Genova e Roma; 1925, è il primo rettore dell'Università Adriatica "Benito Mussolini"; lo stesso anno fonda a Genova l' "Istituto di Biotipologia individuale e ortogenesi"; aderisce al fascismo; 1938, è tra i firmatari del Manifesto della Razza; [Comparso nell'elenco degli scienziati, secondo il comunicato ufficiale – in Le persecuzioni razziali in Italia di Antonio Spinosa, sulla rivista «Il Ponte» dell'agosto 1952, pagg. 1079, 1080 – la sua partecipazione sarà poi smentita da storici e ricercatori come Giorgio Israel, Mario Toscano e Tommaso Dell'Era. Dopo il 1945 egli sostiene di aver smentito la condivisione delle tesi razziste del Manifesto due mesi e mezzo dopo la sua pubblicazione in un articolo del 5 ottobre 1938 sulla rivista «Vita Universitaria», in tale rivista non vi è traccia della smentita. Poiché non esiste alcun documento firmato autenticamente, vi è chi nutre dubbi sulla sua posizione riguardo alle leggi razziali, anche perché le sue posizioni scientifiche contemplavano un'espressione sensibilmente diversa di razzismo, rispetto a quella suggerita dal manifesto. Recentemente Rai Storia ha documentato una forte polemica fra lui e «La difesa della razza», diretta da Telesio Interlandi, con la quale lui mai collaborò.] 1943, 16 ottobre, durante il rastrellamento nazista di Roma, 23 ebrei trovano rifugio nei locali Policlinico Umberto I; alla proclamazione della Repubblica Sociale Italiana è invitato dal governo fascista repubblicano ad assumere incarichi di prestigio, ma egli declina la proposta e preferisce poi rifugiarsi all'interno della Basilica di San Paolo; 1946, 15 maggio, su richiesta del sostituto procuratore generale, la corte d'appello di Roma esclude qualsiasi sua responsabilità dalla promulgazione delle successive leggi razziali dichiarando di «non doversi promuovere l'azione penale». Esonerato dall'insegnamento, a suo favore si muove anche Giuseppe Nathan, commissario dell'Unione delle comunità ebraiche. 1948, 8 luglio, con una pronuncia della Corte di Cassazione che tiene conto del ricovero offerto ai cittadini israeliti all'interno del Policlinico, mantiene la cattedra dell'Istituto di Patologia Medica dell'Università di Roma fino al raggiungimento dei limiti di età nel 1955. 1950, 26 aprile, una giornalista scopre la presenza di una misteriosa immagine leonardesca su una parete del suo studio; [Il professore afferma che la testa del Cristo vi è apparsa misteriosamente.] 1970, 8 giugno, muore a Roma. – Roques, Karl von (7 maggio 1880 - Norimberga 24 dicembre 1949) militare tedesco. – Sati al-Husri (1880-Iraq 1969) politico arabo, nato da una famiglia di funzionari ottomani originari di Aleppo in Siria; assieme a Shekib Arslan è una delle figure più importanti del nazionalismo arabo tra le due guerre mondiali; scrittore molto prolifico in articioli e manuali pedagogici; 1914-18, durante la prima guerra mondiale rimane fedele all'Impero Ottomano; 1921, è chiamato a Damasco, Siria, da re Faysal che lo nomina ministro dell'Educazione nel primo governo arabo; [È in questo periodo che le sue teorie sul nazionalismo arabo si precisano, in una definizione moderna e laica della nazione araba, che va oltre il quadro religioso e etnico.] segue poi re Faysal in Iraq dove gli vengono affidati importanti incarichi sempre nel quadro dell'educazione; egli organizzza un piano di insegnamento nazionale, grandemente infuenzato dal modello di carattere patriottico delle scuole francesi della Terza Repubblica. – Sauro, Nazario (Capodistria 1880-Pola 1916) militare italiano, marinaio e poi ufficiale della marina mercantile austro-ungarica, sostenitore delle idee irredentiste; 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale si reca a Venezia dove svolge un'attiva azione di propaganda interventista; 1915, maggio, all'entrata in guerra dell'Italia si arruola nella marina militare italiana; 1916, giugno, è promosso tenente di vascello e fregiato della medaglia d'argento; 30 luglio, è inviato in missione di guerra sul sommergibile Giacinto Pullino con l'obiettivo di penetrare nel golfo del Quarnaro e distruggere alcune postazioni austriache, ma il sommergibile s'incaglia nei pressi dell'isola di Unije e tutto l'equipaggio è catturato dagli austriaci; identificato e riconosciuto colpevole di alto tradimento (in quanto cittadino austro-ungarico), viene condannato a morte; 10 agosto, viene impiccato. – Spada Veralli Potenziani, Ludovico (Rieti 19 agosto 1880 – Roma 8 agosto 1971) politico italiano. [Figlio del sen. Giovanni Potenziani e di Maria Spada Veralli.] – Tasca Bordonaro, Lucio (Palermo, 13 febbraio 1880 – Palermo, 6 maggio 1957) imprenditore e politico italiano; [Figlio di Giuseppe Tasca Lanza, che fu sindaco di Palermo e senatore del Regno. Ereditò il titolo di conte d'Almerita.] Laureatosi in Giurisprudenza a Roma, è volontario nella prima guerra mondiale; 1920, aderisce al Partito agrario siciliano, creato da un esponente della sua famiglia, Pietro Lanza di Scalea; rese l'azienda agricola di famiglia, Villa Tasca d'Almerita, fra le più avanzate tecnologicamente di tutta la Conca d'oro, intorno Palermo; 1922, comincia a gestire il feudo "Regaleali", triplicando la superficie dei vigneti e ingrandendo le cantine; 1932, viene nominato Cavaliere del Lavoro per l'agricoltura; 1941, Elogio del latifondo siciliano; 1943, 29 settembre, principale rappresentante della "Società degli agricoltori siciliani", un raggruppamento dei latifondisti, viene chiamato dagli Alleati come primo Sindaco di Palermo del dopo fascismo. (Finora c'è stato il commissario Charles Poletti) Importante esponente del movimento separatista nell'isola, insieme al principe Giovanni Alliata Di Montereale e al barone Stefano La Motta di Monserrato è a capo della corrente agraria del separatismo siciliano e del Movimento Indipendentista Siciliano. – Vinson, Frederick Moore (Louisa, 22 gennaio 1880 – Washington, 8 settembre 1953) politico e giurista statunitense; 1946, 24 giugno 1946-8 settembre 1953, 13° presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America. – Weiss, Bernhard (Berlino 30 luglio 1880 – Londra 29 luglio 1951) avvocato tedesco, vicepresidente della polizia di Berlino durante la Repubblica di Weimar. |
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