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ANNO 1944
Dicembre
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Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

Durante un soggiorno a Milano, dove ha conosciuto e instaurato ottime relazioni con diversi membri della Curia, il conte Gino Monti di Valsassina, fervente cattolico, entra in contatto con l'Entità.
[Nobile italiano di origine croata, aveva combattuto per la Luftwaffe e, dopo essere stato ferito in combattimento, era entrato nei servizi segreti di H. Himmler.]

Dicembre
Alighiero Tondi, segretario ed aiutante di camera di mons. G.B. Montini, comincia la sua attività spionistica a favore del KGB denunciando tutti quei sacerdoti del "Collegium Russicum" (circa 250 secondo l'Entità) che vengono inviati clandestinamente in Unione Sovietica per compiere missioni di evangelizzazione.
[Dopo aver frequentato il seminario dei gesuiti, nel 1936 Alighiero Tondi cominciò a collaborare con alcune case editrici cattoliche, stabilendo contatti con gruppi comunisti. Venne scelto anche dal PCI per seguire alcuni corsi presso l'Università Lenin di Mosca dove lo spionaggio sovietico lo reclutò per operare dentro il Vaticano.
Dopo aver lavorato per 24 anni a favore del KGB, sarà scoperto nel 1967 da un agente del Sodalitium Pianum e l'anno successivo allontanato dal Vaticano. Recatosi in Russia, diventerà consigliere per gli affari della Chiesa del leader dell'URSS Leonid Breznev.]
[Oltre al "Collegium Russicum" esiste anche il "Russian Center" di New York, presso l'Università di Fordham. Ambedue sono tenuti dai gesuiti.
Questi centri di reclutamento e di addestramento dei sacerdoti cattolici di rito orientale (religiosi compresi) destinati alla Russia e ai paesi d'oltre cortina, ormai noti come «paracadutisti di Dio» sono diversi e per lo più segreti.
Un cappellano italiano dell'Armir, preparato al "Collegium Russicum" e finito poi prigioniero dei sovietici (1945-55) è il gesuita Pietro Leoni che scriverà poi le sue memorie: Spia del Vaticano, Roma, 1952, ed. Cinque Lune.
Altro cappellano dell'Armir è il gesuita armeno p. Pietro Alagiani che, acquistata la cittadinanza italiana, può essere ingaggiato per la Russia. Rimasto prigioniero, sarà liberato nel 1954.]

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Dicembre
Austria
(Ostmark - Marca Orientale del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1944
Dicembre
viene aperto per circa 262 prigionieri il KL Gusen II;



GERMANIA
1944
Dicembre
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1944
Nazismo

Dicembre
2
, H. Himmler riceve da A. Hitler l'incarico di Oberbefehlshaber Alto Reno (comandante in capo del fronte… ); egli, che non si rende conto della manovra, è molto orgoglioso: finalmente è diventato un uomo di guerra. Parte subito per la Foresta Nera dove fissa il suo quartier generale.
Alla fine del mese due divisioni penetrano nel nord dell'Alsazia e minacciano direttamente Strasburgo. Ma le truppe francesi di de Lattre non intendono abbandonare una terra riconquistata così a caro prezzo. Di fronte alle proteste del comando francese, il comandante in capo alleato gen. D.D. Eisenhower decide di difendere Strasburgo e le SS vengono immobilizzate;
10, il comandante Peter, collaudatore dello Heinkel 162, esegue un volo dimostrativo con il nuovo caccia davanti ad un gruppo di ufficiali dell'aeronautica e di gerarchi nazisti.
Durante il passaggio a bassa quota ed a forte velocità sull'aeroporto, il bordo d'attacco dell'ala destra si stacca di netto, seguito subito dopo dall'alettone e dall'estremità dell'ala: l'aereo entre in vite orizzontale finendo col disintegrarsi in volo.
La morte del comandante Peter inDuce per la prima volta Saur e gli altri sostenitori del "Caccia del Popolo" a moderare i propri entusiami e a considerare con qualche dubbio le reali possibilità d'impiego del nuovo aereo. Ciò nonostante ne viene ordinata la produzione in un gran numero di esemplari.
Gli apprezzamenti senza peli sulla lingua fatti da Adolf Galland circa il fallimento del Messerschimitt 262 come bombardiere, nonché la sua lotta disperata e solitaria contro Saur e gli altri sostenitori dello Heinkel 162 fanno sì che il generale tedesco sia ormai condannato.

"Operazione Sunrise" ("Aurora")
[nota anche come "Operazione Crossword"]

Nome in codice assegnato alle trattative segrete intraprese dal generale delle SS K. Wolff, generale plenipotenziario militare del Terzo Reich in Italia, e dall'agente statunitense A. Dulles (capostruttura OSS in Svizzera), con lo scopo di negoziare la resa separata delle forze tedesche schierate nel nord Italia (Gruppo d'armate C) e delle forze fasciste collaborazioniste della Repubblica Sociale Italiana favorendo un rapido passaggio dei poteri nelle mani delle forze angloamericane degli Alleati.

1944
Dicembre
ha origine l'iniziativa tedesca di tentare trattative separate con gli alleati occidentali per iniziativa del SS-Standartenführer (colonnello) E. Dollmann, capo dei servizi segreti nazisti in Italia (1938-45), tramite il barone italiano Luigi Parrilli in contatto con i servizi segreti svizzeri;

 

____________________

[Uno dei tanti… segue da nov 1944»
Vaccai, responsabile della Repubblica Sociale Italiana, del SAI (Servizio Assistenza agli Internati militari), affermerà: «non era stato fatto nulla» per gli internati militari.
Lo stato fantoccio di B. Mussolini, costretto a pagare un enorme contributo in generi alimentari non solo alle truppe della Wehrmacht presenti in Italia ma anche al Reich – ossia alla popolazione tedesca - evidentemente non è in grado di prestare dovuta assistenza ai cittadini italiani prigionieri che si trovano in Germania.

La maggior parte degli internati attende generi alimentari e vestiti dai familiari, a volte anche inutilmente perché i vagoni ferroviari vengono saccheggiati durante il viaggio.
«Durante i trasferimenti dal lager alla fabbrica sovente venivamo insultati dai civili che incontravamo: ci chiamavano in senso spregiativo “badogliani”, “traditori” oltre a sputarci addosso».

Nell’inverno 1944-1945 il gelo, la mancanza di abiti adeguati, di coperte, di cibo, rende penosissime le condizioni degli ex-internati, ai limiti della sopravvivenza. I sintomi del crollo ormai imminente, d’altro canto, non mancano di suscitare negli ex-internati la speranza che la loro prigionia sarà presto finita. Certo, gli attacchi aerei mettono in pericolo la loro vita.

[Arnaldo Pellizzoni - Lissone 25 aprile 1995 – http://www.anpi-lissone.over-blog.com/article-35390833.html]




1944
Dicembre
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Tomasz Arciszewski
(1944 29 nov - 2 lug 1947)
 
 
1944
Dicembre
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
Presidente del Consiglio nazionale del popolo di Lublino
B. Bierut
(1944 lug - ?)
Primo ministro
Edward Osóbka-Morawski
(1944 22 lug - 5 feb 1947)

1944
Dicembre

 

31, il Comitato di Lublino si trasforma in "governo provvisorio".
[I suoi atti parleranno chiaramente di quali forze ne è l'espressione:
- impostazione della riforma agraria,
- abolizione del Concordato con la S. Sede,
- elaborazione di un piano triennale per l'immediato dopoguerra, ecc.
L'unica speranza per la Chiesa cattolica è che il lontano governo di Londra non sia tagliato fuori da una effettiva influenza sul paese e si addivenga ad un governo misto.
A Londra si è divisi: gli intransigenti non ammettono che si patteggi con Lublino – i moderati non vogliono doversi pentire di aver fatto esclusvio affidamento sugli alleati anglosassoni. Stanislaw Mikolajczyk, presidente del Consilgio, è di questi ultimi.]
[Prima della seconda guerra mondiale, gli affari religiosi delle Chiese erano affidati al ministero delle Denominazioni Religiose e dell'Educazione Pubblica. Ora invece il "governo provvisorio" li affida alla Divisione Denominazionale dipendente dal ministero della Pubblica Amministrazione.]




1944
Dicembre
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Dicembre
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1944
Dicembre

-


Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Dicembre

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Dicembre


1944
Dicembre

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA

1944
Dicembre
6, CARNIA (Udine): continua l'operazione "Waldaufer" (iniziata l'8 ottobre): le due brigate Osoppo e le due brigate Garibaldi si ritirano divise in piccoli gruppi sull'alto dei monti: l'intera zona libera della Carnia è ora sotto il controllo tedesco.
Ben 18.000 cosacchi bianchi dell'Armata Wlasow, raggruppati in due Div.ni, comandati da un vecchio principe zarista, il gen. Krasnov, e seguiti da un'orda di donne e di fanciulli, occupano i villaggi semiabbandonati dalle popolazioni terrorizzate: sino all'aprile 1945 la Carnia diventerà il "Kosakenland" promesso dai comandi tedeschi ai loro mercenari, cui spetta il compito di presidiare la regione contro i possibili ritorni offensivi partigiani.
[C. Eramacora, La patria era sui monti. Pordenone, 1955, pp. 64-65.]
[Le perdite subite dai tedeschi e dai fascisti in questa prima fase sono state durissime, ma il successo strategico è incontestabile e tutti gli obiettivi che il Comando si era fissato sono stati raggiunti.]

A Junio Valerio Borghese, venuto a ispezionare alcuni reparti della X Mas dislocati nella Venezia Giulia, vengono opposte da parte tedesca difficoltà negli spostamenti.

14, in una nota firmata da Samuel Hood, un funzionario del Reconstruction Departement del Foreign Office si legge: «Sarebbe molto saggio riesaminare l'intera questione della Venezia Giulia alla luce dell'imbroglio greco. Dando per scontato che troveremo i partigiani jugoslavi saldamente trincerati in certe parti dell'Istria, come andiamo a imporre il Governo militare alleato?»
19, il sottosegretario Orme Sargent fa proprie le raccomandazioni del funzionario: « Alla luce degli avvenimenti in Grecia è sembrato molto opportuno, da un punto di vista politico, evitare di usare truppe britanniche là dove sono soggette ad essere coinvolte in combattimenti con i partigiani alleati e con la popolazione locale. È comunque chiaro che un Governo militare alleato a pieno titolo nella Venezia Giulia sarebbe imposto contro le aspettative jugoslave

24, il delegato politico osovano Giovan Battista Caron [Vico] scrive una lettera al magg. Ludolf-Jacob von Alvensleben (comandante delle SS per la provincia del Friuli) – allegando anche una traduzione in tedesco:

Illustrissimo Signor Maggiore,

mi rivolgo a voi, non come al comandante delle SS ed esecutore di ordini superiori, ma come all'uomo d'armi che ho potuto conoscere in occasione degli ultimi colloqui. Parliamoci chiaro, credete Voi che il tentativo di annientare la Osoppo sia stata una bella operazione? Penso che il modo di combattere dei nostri uomini vi ha dimostrato la fermezza delle nostre convinzioni […] Avete fatto la proposta che sarebbe stato sufficiente se noi avessimo lasciato libera una zona fra il Tagliamento e il Piave. Bene ci siamo ritirati verso il confine sloveno e tuttavia siamo stati continuamente attaccati.
Vi richiamo, Signor Maggiore, alla parola data, che cioè i patrioti della Osoppo debbono essere trattati come legittimi combattenti. Confido che manterrete la vostra parola e che ai nostri uomini sarà risparmiato lo scudiscio e il patibolo […].
Spero di aver l'onore di un altro incontro e alla fine della guerra riprenderò con voi la discussione sui gravi problemi di una morale ricostruzione di questa povera Europa.



Alla vigilia di Natale le altre unità della div.ne "Garibaldi-Natisone" seguono il Btg Mazzini al di là dell'Isonzo. In totale 1500 uomini il cui Comando si stabilisce nella località di Zakriz.

SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

1944, giugno, la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), e lo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS), danno vita alla Ozna slovena.
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)

1944
Dicembre
3
, dalle compagnie e i battaglioni della VDV (Vojska Drzavne Varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato) prende corpo la prima divisione slovena KNOJ.
[In Macedonia, Serbia, Vojvodina e Kosovo tali unità verranno formate a partire da elementi scelti dell’Esercito popolare di liberazione.]

Con l'inizio del passaggio della div.ne "Garibaldi-Natisone" nel "IX Corpus" i rapporti tra le formazioni "Garibaldi " e "Osoppo" si deteriorano ulteriormente.

Alla fine di dicembre gran parte della div.ne "Garibaldi-Natisone" passa sotto il comando del IX Corpus jugoslavo recandosi in territorio sloveno con una marcia difficile durata tre settimane. A comandare questo reparto è Gino Lizzero, fratello di Mario Lizzero [Andrea]. È la conseguenza dell'accordo sottoscritto con gli sloveni, per ordine di P. Togliatti [Ercoli], da un dirigente del Pci clandestino, Vincenzo Bianco [col. Krieger], paracadutato ad aprile in Jugoslavia da un aereo sovietico.
[A Mario Lizzero [Andrea], commissario garibaldino del Friuli, non è piaciuto questo accordo ma alla fine si è dovuto sottomettere alla volontà di P. Togliatti [Ercoli]… anche per l'arrivo nella regione di Aldo Lampredi [Guido], ispettore generale delle Brigate "Garibaldi".]

All'interno del NOVJ la div.ne "Garibaldi-Natisone" viene inquadrata su tre Brigate:
- 156ª Brigata "Bruno Buozzi",
- 157ª Brigata "Guido Picelli" e
- 158ª Brigata "Antonio Gramsci".

alla fine dell'anno, parte per Mosca il primo gruppo di "candidati" jugoslavi nella cosiddetta "Accademia Dzerzinski" dove si formano i quadri dell'NKVD;
[Un secondo gruppo partirà nell'autunno dell'anno successivo.
Tra il 1944 e il 1945, 29 ufficiali Ozna saranno spediti in Unione Sovietica dalla quale torneranno come istruttori in tutte le sezioni repubblicane dell’Ozna. Uno dei più importanti insegnamenti che apprenderanno in Russia sarà la prassi adottata dall'NKVD e nota come principio di "copertura" che prevede un fiduciario dell’Ozna per ogni 10 abitanti.
Si tratta quindi di dar vita ad un apparato fiduciario di enormi proporzioni. I fiduciari non devono conoscersi tra loro in modo che l’agente possa sottoporli a continui controlli incrociati. Un agente
va infiltrato in ciascun ufficio ministeriale e in ciascun impianto produttivo dove deve costruire la sua rete di informatori.]


alla fine dell'anno, l'Ozna viene suddivisa in 4 sezioni:
- , sotto la direzione di Maks Bace Milic, si occupa della raccolta informazioni all’interno dell’apparato nemico operando principalmente nei territori occupati. È quindi un servizio offensivo di intelligence mirante alla raccolta informazioni sulle attività del nemico sulla sua rete informativa, sull’apparato avversario e sugli spostamenti delle unità militari.
[Nel 1943, Maks Bace Milic è stato promosso comandante delle unità partigiane in Dalmazia; dopo la capitolazione italiana fu a lui che si arresero le unità italiane a Spalato e per un breve periodo egli si trovò al comando di tutta la Dalmazia, isole comprese. All'arrivo dei tedeschi gran parte del deispositivo partigiano si disgregò ma egli rimase a Lissa, che fu poi cruciale per la stessa sopravvivenza di Tito (Josip Broz) in quanto vi trovò rifugio dopo l’assalto al suo quartier generale a Drvar in Bosnia.
È significativo che a capo del dipartimento di spionaggio sia stato messo un buon conoscitore degli inglesi anziché dei tedeschi, un segno rivelatore su chi era il nemico che doveva essere spiato.]
- , diretta da Pavle Pekic, si occcupa di controspionaggio all'interno del territorio liberato dove raccoglie dati su gruppi politici che hanno aderito al movimento di liberazione, ma soprattutto su quelli che vi sono rimasti estranei o che vi si sono opposti come collaborazionisti; la sua funzione ufficiale è il controspjonaggio all’interno del territorio liberato, ma in realtà gli uomini della seconda sezione hanno il compito di sorvegliare i gruppi politici che partecipano alla lotta di liberazione a fianco dei comunisti, incluse le missioni militari e diplomatiche straniere.
Essendo il movimento di Tito (Josip Broz) nella forma esteriore un fronte popolare, l'Ozna ha fin dall'inizio compiti simili a quelli dell'NKVD in seno alle forze combattenti repubblicane in Spagna.
Se colpire i collaborazionisti e il nemico sono scopi dichiarati della resistenza partigiana ben più delicato è il compito di controllo di coloro che solo superficialmente vengono riconosciuti come alleati del movimento di liberazione. A riprova della sua importanza, la seconda sezione è incaricata della direzione di tutta l’Ozna occupandosi anche del controllo di tutti i settori: in pratica è il cuore del sistema.
- , diretta da Jeftimjie [Jefto] Sasic, si occupa di attività di controspionaggio all’interno delle Forze Armate, dei loro comandi e delle unità militari sia partigiane che regolari dopo la loro istituzione nel gennaio del 1945.
[La terza sezione rimarrà operativa fino alla fine di luglio 1945 quando cesseranno le operazioni militari sul territorio jugoslavo. A questo punto si inizierà a separare il controspèionaggio militare alle forze armate dal Servizio di sicurezza dello Stato.]
- , diretta da Mijat Vuletic, si occupa della raccolta di dati statistici e dei servizi tecnici, elabora le informazioni, fotografia, crittografia, comunicazioni radio e apparecchi di decrittazione.
Essa continua a raccogliere e a completare le informazioni dall’estero, ma il suo ruolo principale sembra sia quello di creare strutture economiche di copertura nei paesi occidentali, specia in Italia, Austria e Svizzera.
[Verso la fine della guerra, nel marzo e nell’aprile 1945, verranno pure istituite una e sezione Ozna.
Significativamente la sezione verrà istituita mentre la guerra è ancora in corso in corso per contrastare l’operato della rete di agenti «stranieri» ma non nemici (il che fino al 1948 significa angloamericani) in Jugoslavia.

Dopo l’incontro con Churchill a Caserta, Tito (Josip Broz) accondiscende a formare un governo di unità popolare (NKOJ
Comitato nazionale di liberazione della Jugoslavia) comprendente sia esponenti nominati dall’AVNOJ che dal governo monarchico in esilio. È assai ironico che quando Churchill nell’ottobre del 1944 si accordò con Stalin sulle percentuali di influenza nei paesi dell'Europa orientale, in Jugoslavia (dove il rapporto è di 50:50)
Tito (Josip Broz) rappresenta la parte inglese!
Questo sarà suggerito anche da Stalin quando nel 1945 lamenterà che in Jugoslavia l'influenza inglese è cresciuta dal 50% al 90%.
Dopo il 1948, in un certo senso, essa sarà quindi del 100%.]

 

ISTRIA
1944
Dicembre

-

Fiume
1944
Dicembre


 




1944
Dicembre

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;
- costretto da giugno 1944 ad accettare in un primo momento l'accordo fra I. Subasic e Tito (Josip Broz) [una sorta di compromesso tra la monarchia e i comunisti del movimento di liberazione] assume in seguito un atteggiamento nettamente intransigente;

SERBIA

1944
Dicembre

alla fine dell'anno la Serbia è completamente liberata.

25, solo ora Rankovic dispone un regoalre processo giudiziario;

27, anche l'ultimo ufficiale statunitense il capitano dell'aeronautica Nicholas Lalich abbandona il gen. D. Mihajlovic;




VOJVODINA (Vojna uprava za Banat, Backu i Baranju)
 

1944
Dicembre
-
,

 

KOSOVO –
 

1944
Dicembre
all'inizio del mese, Fadil Hoxha, capo dei partigiani di Tito nel Kosovo, scrive in un rapporto che «i combattenti di Balli kombetar sono riusciti ad assicurarsi il pieno appoggio delle masse del Kosovo per organizzare nei villaggi la resistenza contro di noi».
Per vincere i nazionalisti anticomunisti, sostenuti dalla maggioranza degli albanesi del Kosovo, il supremo comandante dei partigiani di Tito deve chiamare in aiuto due divisioni di partigiani albanesi di Enver Hoxha.


BOSNIA

1944
Dicembre

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

lo stesso mese, i cetnik tentano di espugnare la città di Tuzla, controllata dai partigiani, subendo una nuova sconfitta.
I comandi entrano in crisi.
La Bosnia è ormai una trappola: oltre ai partigiani aono ancora presenti gli ustaša, sempre irriducibili nemici dei serbi. La stessa popolazione rurale, un tempo favorevole al Movimento di Ravna Gora, ora gli volta le spalle, terrorizzata dalle stragi compiute dagli ustaša.
Inoltre sui cetnik imperversano fame, tifo petecchiale e colera che ne stanno falcidiando le fila.

lo stesso mese, si forma la Prima divisione bosniaca KNOJ;

 

MACEDONIA
-
dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;

1944
Dicembre

alla fine dell'anno la Macedonia è completamente liberata.

 



1944
Dicembre
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Dicembre

le forze del NOV (Esercito popolare di liberazione) liberano la Dalmazia.

 



1944
Dicembre
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-

1944
Dicembre
dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate "Garibaldi", incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose;
Le forze del NOV (Esercito popolare di liberazione), liberano il Montenegro.



1944
Dicembre
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Dicembre
, dal 17 novembre Tirana è liberata dall'occupazione tedesca; ora è liberata anche Scutari, l'ultima città del Nord ancora in mano ai tedeschi;

2, elezioni per l’Assemblea Popolare costituente: l'unica formazione politica ammessa alla presentazione di candidati è il FDSh (Fronti Demokratik i Shqipërisë);
[La transizione dell’Albania dalla condizione emergenziale di Paese occupato al modello socialista può dirsi finalmente compiuta.]


Devoli, in occasione delle festività di fine anno, nei cantieri dell'A.I.P.A viene dato ai lavoratori italiani un acconto sul
salario di 14 napoleoni: 10 dall'azienda e 4 dai nuovi dirigenti comunisti.

Lo stesso mese tre stamperie cattoliche vengono requisite e tutta la stampa cattolica è sospesa. Contemporaneamente si attaccano le associazioni cattoliche e si fanno perquisizioni a mano armata in vari istituti religiosi.
Alla fine del mese quasi tutta l'Albania è liberata.
Enver Hoxha dà aiuto a Tito (Josip Broz).

Lo stesso anno in Albania convivono 1.100.000 abitanti:
- 780.000 mussulmani;
- 220.000 ortodossi;
- 124.000 cattolici (8,8%).
CHIESA CATTOLICA
in ALBANIA
[1944]

Archidiocesi:
- Dürres (Durazzo)
- Shkodrë (Scutari)

2

Diocesi:
- Lezhë (Lissus),
- Pult (Pulati),
- Sapë (Sappa)

3
(abbazia nullius)*
- Abbazia di S. Alessandro di Orosci
1
- Parrocchie
131
- vescovi
[Ad eccezione del delegato apostolico, sono tutti di origine albanese].
 
- sacerdoti diocesani
[Tutti di origine albanese].
93
- religiosi
. 52 francescani, da tempo radicati in Albania;
. 25 gesuiti (16 italiani e 9 albanesi);
. figli di don Orione (5 padri e qualche fratello), nessuno è albanese;
94
- suore
. 10 salesiane (tutte italiane);
. 76 ancelle della Carità di Brescia (71 italiane e 5 albanesi);
. stimmatine e servite (in maggioranza albanesi);
n.d.

Abitanti: 1.100.000; Cattolici 124.000 (8,8%).
I cattolici sono quasi del tutto assenti nel meridione (appena 4.000 affidati ad un'unica amministrazione apostolica).
Una caratteristica della Chiesa cattolica albanese è la sua fisionomia italiana, accentuatasi dopo l'annessione dell'aprile 1939.

* Nell'amministrazione apostolica, costituita dopo l'annessione italiana e precisamente l'11 novembre 1939, tutti i religiosi (7 francescani conventuali, 4 basiliani e 2 lazzaristi) provengono dall'Italia.

 

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

 




1944
Dicembre
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;

Dittatura militare
[filofascista]
-

1944
seconda guerra mondiale (1939-45):
Dicembre

i progressi dell'ELAS in campo politico e militare inducono il governo inglese, dopo la ritirata delle forze tedesche dalla Grecia, a sbarcare un proprio corpo di spedizione al Pireo;



1944
Dicembre
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Dicembre
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Dicembre
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)

[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1944
Dicembre
Alla fine dell'anno un decreto del Cremlino istituisce un nuovo Dipartimento Speciale dandone il controllo a G.M. Malenkov; il suo compito è di impadronirsi, per mezzo di commandos speciali, di tutta l'attrezzatura militare industriale e scientifica che potrebbe essere di qualche utilità all'URSS e che sarà confiscata a titolo di riparazioni di guerra.

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1944
Dicembre
repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Dicembre
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Dicembre
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Dicembre
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1944
Dicembre
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1944
Dicembre
-



1944
Dicembre
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Guida della Nazione Ungherese

F. Szálasi
(16 ott - dic)
-
Primo ministro
F. Szálasi
(16 ott - dic)
gen. Dalnoki Miklos
(1944 dic - ?)
Ministro degli Esteri
-
Ministro degli Interni
-
1944 
Dicembre
21
, Debrecen, l'Assemblea provvisoria dei territori liberati dà vita al governo del gen. Dalnoki Miklos;
[Ne fanno parte:
- Partito dei piccoli proprietari,
- Partito comunista,
- Partito socialista,
- Partito nazional-contadino.
Quanto ai comunisti, in particolare, sono una minoranza.]
24, Budapest, ormai accerchiata dai comunisti, viene difesa casa per casa dai nazi-fascisti;




1944
Dicembre
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Dicembre
-



1944
Dicembre
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Dicembre
-

Lo stesso anno in Albania convivono 1.100.000 abitanti:
- 780.000 mussulmani;
- 220.000 ortodossi;
- 124.000 cattolici (8,8%).
CHIESA CATTOLICA
in BULGARIA
[1944]

Diocesi di Nicopoli
[con residenza a Ruse, sul Danubio, al confine con la Romania, a 100 km. ca a sud di Bucarest]

Vicariato di Sofia e Filippopoli

Esarcato apostolico di Sofia
[per i 6.000 bulgari di rito bizantino]
- sacerdoti diocesani
127
- religiosi e suore
[provenienti in buona parte dall'estero e operanti come missionari, mantengono 18 fra case e istituti (comprese 10 scuole), 2 grandi ospedali e 6 orfanotrofi.]

200

Abitanti: 7.078.000 (in gran maggioranza ortodossi);
Cattolici: 57.000
.

 

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 





1944
Dicembre
III Repubblica

Governo Provvisorio
della Repubblica Francese

[1944 10 set - 22 gen 1947]

Primo ministro
Ch. de Gaulle
I
(1944 10 set - 21 set 1945)
Interni
Adrien Tixier
(1944 10 set - 26 gen 1946)
Affari Esteri
Georges Bidault
(1944 10 set - 16 dic 1946)
Colonie
Regioni liberate
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Finanze

René Pleven
(1944 16 nov - 26 gen 1946)

Economia
P. Mendès-France
(1944 nov - gen 1946)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
François de Menthon
(1944 10 set - 30 mag 1945)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
1944
Dicembre
-


1944
Dicembre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Dicembre
II guerra mondiale:



1944
Dicembre
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Dicembre
II guerra mondiale:
-



1944
Dicembre
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Dicembre
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1944
Dicembre
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Dicembre
-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Dicembre

-
Eire
1944
Dicembre

, -


1944
Dicembre
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

1944
Dicembre
dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

 

1944
Dicembre
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1944
Dicembre
-



1944
Dicembre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Dicembre
-


1944
Dicembre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Dicembre
-


1944
Dicembre
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Dicembre
-




1944
Dicembre
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Dicembre

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Dicembre
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Dicembre
mentre W.L.S. Churchill avverte già che sarà poco probabile che la Spagna sia invitata a partecipare all'organizzazione del futuro del mondo, molti si chiedono come farà F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a conservare ancora un qualsiasi diritto morale di mantenersi al potere;
intanto i partigiani spagnoli, penetrati dalla Francia in Navarra, Aragona e Catalogna vengono ridotti in solo alcune settimane ad alcuni focolai;
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Dicembre

-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario Paolo Zerbino
(1944 7 mag - 22 feb 1945)
Giorgio Pini
(1944 23 ott - 25 apr 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
-
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Carlo Emanuele Basile
(1944 25 giu - 25 apr 1945)
Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
-
Sottosegretario Ruggero Bonomi
(1944 26 nov - 25 apr 1945)
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Ambasciatore a Berlino Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]
-

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.



1944
DICEMBRE 1944
Ravennate, all'alba una colonna britannica, forte di alcuni reggimenti e di reparti partigiani, attacca lo schieramento tedesco della pineta di Classe.

2 DICEMBRE 1944

In seguito al "proclama Alexander" (10 nov), il CLNAI emana il suo, sottoscritto da tutti i partiti, in cui riassumendo la volontà della Resistenza di reagire contro «le lusinghe dell'attesismo inerte», afferma che «Alle manovre di divisione e di inganno del nemico, alle sue manovre di compromesso e di tregue, il Comitato di Liberazione Nazionale ha una risposta sola, che è la risposta di tutti gli italiani: guerra finché un tedesco lasci [sic] il suolo della Patria».
Valle dell'Arda, lo stesso giorno è investita dall'attacco tedesco ma le formazioni partigiane, creando un forte centro di resistenza a Groppelle e a Lugagnano, possono bloccare l'avanzata verso l'Alta Valle.


3 DICEMBRE 1944

Padova, Vo', in seguito al ferimento di un capo pattuglia germanico della linea di fortificazione (dove sta operando l'Organizzazione Todt), viene compiuta una rappresaglia;
a ordinarla è il già conosciuto cap. Lembcke del Comando Sicurezza Zona Sud con sede a Este, il quale ordina l'impiccagione in piazza a Vo' di tre uomini:
. Armando Quintavalle [19enne],
. Cesare Viviani [n.r.],
. Amelio Vestali [22enne].
[Questa è l'ultima impiccagione ordinata dal cap. Lembcke che, tra gennaio e febbraio del 1945, lascierà Este per tornare in Germania… non prima di aver fatto gli auguri a don Matteo, parroco di Castelbaldo che così lo ricorderà…«Dal 22 gennaio 1945 più nulla seppi di quell'uomo che così tanti lutti inflisse a Castelbaldo, che tanto terrore portò nell'animo nostro, che tuttavia avrebbe potuto fare molto e molto peggio.]
[Francesco Selmin, Da Este ad Auschwitz, Cooperativa Giordano Bruno Editrice, Este 1988.]



Lo stesso giorno, dopo essere stato catturato a fine novembre presso Cuneo, viene fucilato Duccio Galimberti.

4 DICEMBRE 1944

In seno al CLNAI, il PLI (Partito Liberale Italiano) propone, a mezzo del suo rappresentante Arpesani, una mozione di critica sullo svolgimento della "crisi Bonomi" e sul tentativo di risuscitare «metodi e sistemi "storicamente condananti"» e sarà lui a curarne poi l'inoltro a Roma.

Ravennate, dopo aver superato la sera del 3 dicembre i Fiumi Uniti, ora la colonna britannica, forte di alcuni reggimenti e di reparti partigiani della Garavini, entra a Ravenna.
Mentre una seconda colonna, muovendo da Faenza, punta verso Bagnacavallo e Massa Lombarda, i partigiani garibaldini di Arrigo Boldrini [Bulow] attaccano i presídi tedeschi della vasta zona a nord-est di Ravenna sino al limite delle Valli di Comacchio.

5 DICEMBRE 1944

Ravennate, si continua a combattere duramente a Porto Corsini, alle Mandriole, a Casal Borsetti, Sant'Alberto, Ponte Cilla e Casa Galli: le formazioni partigiane, liberati Porto Corsini e Sant'Alberto, giungono ai bordi della grande valle del Mezzano.

6 DICEMBRE 1944

Ravennate, nel pomeriggio, mentre si attestano sulle posizioni raggiunte in attesa delle truppe alleate per poter riprendere l'avanzata, sono duramente contrattaccate da una colonna corazzata germanica e devono ripiegare sulla linea Ponte del Lamone - Ponte del Taglio Casona.


10 DICEMBRE 1944

Val Corsaglia (Cuneo), reparti di SS, di alpini della Monterosa, di fanti della Vittorio e di brigatisti neri di diverse formazioni iniziano il secondo rastrellamento della valle.


div.ne Italia - bersaglieri [14.000 uomini]: ai primi di dicembre parte da Heuberg, nella Baviera occidentale, al comando del gen.brg. Guido Manardi (medaglia d'argento della guerra di Spagna, dove ha combattuto nelle file fasciste a Guadalajara e a Teruel, e dopo l'8 settembre capo di SM del Centro Costituzione Grandi Unità); capo di SM ten. col. Antonio Bertone.
È la più debole delle quattro divisioni di Rodolfo Graziani. In Germania ha dovuto cedere parte delle proprie armi e dei materiali ad alcune unità tedesche in costituzione per il fronte francese.
Viaggia sulle tradotte ferroviarie sino a Verona poi con lunghe marce raggiunge l'Emilia. La zona di raduno sta a sud di Parma, fra Collecchio, Sala Baganza e Berceto.
Comincia subito a sciogliersi.

div.ne Monte Rosa - alpini [19 mila uomini]: Diffida ai militari che vanno in licenza.
«Si ritiene opportuno diffidare tutti i militari che si recano in licenza o per altri motivi si assentano dalla divisione, che ogni loro tentativo di arruolamento presso la GNR, le Brigate Nere, enti territoriali, o presso le organizzazioni del lavoro (Todt) ecc., sarà decisamente stroncato provvedendo alla loro denuncia al Tribunale mil. di guerra quali disertori.»

div.ne Littorio - granatieri [18 mila uomini]: le ripetute richieste del generale Tito Agosti di non voler impiegare i propri uomini in frequenti operazioni di polizia o di controguerriglia, vengono infine accolte e l'unità è trasferita al fronte, fra il Cuneese e la Valla d'Aosta, su un arco molto esteso;

I battaglioni "Barbarigo" e "Sagittario" della X Mas, al comando del col. Luigi Carallo entrano quasi di sorpresa a Gorizia.


12 DICEMBRE 1944

Il CLNAI approva una mozione di generica fiducia nella continuazione della lotta partigiana da parte di tutte le correnti unite e solidali.

RASTRELLAMENTI: un bollettino tedesco annuncia 3600 partigiani uccisi e 8200 fatti prigionieri.

14 DICEMBRE 1944

Carnia, nella zona del Col di LunaCino Boccazzi [Tenente Piave] viene coinvolto in uno scontro a fuoco con i marò.
Non riporta neppure un graffio ma viene catturato e condotto nel castello di Conegliano Veneto (Tv). E qui, invece di essere affidato alle cure del ten. Umberto Betozzi «un esperto di intelligence noto per il suo sadismo» viene trattato con riguardo e, addirittura, dopo qualche giorno, rimesso in libertà con il compito di «Avvicinare i partigiani della "Osoppo"».


16 DICEMBRE 1944

Milano
, B. Mussolini fa la sua ultima uscita al Teatro Lirico;
il federale di Milano Vincenzo Costa illustra al Duce il piano del "Ridotto alpino", eventuale ipotesi di fare della Valtellina l'ultimo baluardo di difesa della Rsi; mentre Pavolini già conta di raccogliervi dai 30 ai 50.000 uomini, il capo delle SS K. Wolff sta già trattando con gli americani e l'ambasciatore tedesco R. von Rahn chiede che nel Ridotto ci sia una via di fuga per la Germania.


17 DICEMBRE 1944

Milano, B. Mussolini parla alla folla dalla finestra della caserma "Muti";

Bologna, lo stesso giorno Paolo Fabbri, leader riformista emiliano, parte da Bologna assieme al ten.col. Mario Guermani per raggiungere Roma dove deve incontrarsi con il vertice nazionale del partito, con il governo Bonomi e il comando alleato.
Attraversato a piedi l'Appennino, nonostante la neve alta e la presenza di molti campi minati allestiti dai tedeschi, i due emiliani giungono a Porretta Terme; qui si congiungono con una formazione delle Matteotti socialiste e di qui arrivano a Roma. Nella capitale avvengono i contatti prestabiliti e Paolo Fabbri fa visita pure a Giuseppe Massarenti.
[Si spingono quindi verso Napoli dove interverranno al congresso della nuova Ggil.]


18 DICEMBRE 1944

Un ultimo decreto legislativo di B. Mussolini definisce l'ordinamento e il funzionamento della GNR che su un punto dovrà però cedere il passo alle altre forze armate di Salò (esercito, marina e aviazione): la truppa fresca che si affiancherà ai carabinieri, ai militi della MVSN e agli agenti della PAI, non sarà formata da coscritti, cioè dai chiamati alle armi attraverso le leve ordinarie, ma soltanto - precisa l'art. 7 del decreto - da giovani "di età tra i 17 ed i 20 anni che si arruolino volontariamente nelle formazioni della GNR.
Tuttavia alla GNR saranno ceduti 25.000 dei giovani che risponderanno al primo bando di chiamata del nuovo governo fascista.
Un nuovo decreto legislativo giunge puntuale a smentire il decreto legislativo n. 469 del 14 agosto ribadendo che la GNR seguiterà a disimpegnare anche dopo il 31 dicembre 1944-XXII, i compiti di polizia interna e militare.
Milano, lo stesso giorno, alla presenza di B. Mussolini, avviene la cerimonia del giuramento delle "ausiliarie" al Castello Sforzesco.


20 DICEMBRE 1944

Gonzaga (Mantova), si svolge una vera e propria battaglia cmapale per la liberazione dei 350 prigionieri rinchiusi nel campo di concentramento. L'attacco viene condotto di sorpresa da due brigate garibaldine (la 121ª e la 122ª) ed è coronato dal successo.

Langhe, la grande battaglia delle Langhe, iniziata il 12 novembre, ha termine quando i partigiani devono sgomberare anche i loro ultimi caposaldi nella Valle del Brembo.


22 DICEMBRE 1944

Locavizza (GO), il vice comandante della X Mas col. Luigi Carallo cade in un'imboscata tesa dai partigiani del IX Corpus.

24 DICEMBRE 1944

Gilberto Bernabei, capo di gabinetto del dr. Fernando Mezzasoma ministro della Cultura Popolare, chiede una licenza per andare a trovare la famiglia in Emilia; in realtà si toglie dalla circolazione e, secondo certe voci, passa ai partigiani; il suo posto sarà ricoperto da Giorgio Almirante.


25 DICEMBRE 1944

Viene annunciato un decreto che stabilisce l'abolizione e la liquidazione di tutte le Confederazioni dei datori di lavoro, affidata alla Confederazione generale del lavoro, della tecnica e delle arti (C.G.L.T.A.);

Cigliano, un fortunato colpo di mano operato contro il presidio fascista blocca per alcune ore anche la importante arteria stradale Milano-Torino.

27 DICEMBRE 1944

Verona, Legnago, caduto nelle mani delle brigate nere, il partigiano Amelio Veronese [29enne] di Castelbaldo (Pd), dopo essere stato torturato, viene giustiziato nella piazza di Angiari.

Ottavio Rocchi, figlio del direttore di «Brescia Repubblicana», viene ucciso in un'imboscata partigiana.


28 DICEMBRE 1944

Valle dell'Arda, in questa fase di rastrellamenti le forze partigiane riescono a impadronirsi di un gruppo di artiglieria della div.ne fascista Italia che opera a fianco dei tedeschi.


29 DICEMBRE 1944

Un distaccamento della 42ª Brigata Matteotti attacca (29-30) una colonna di fascisti sulla Milano-Binasco: sette fascisti uccisi.


30 DICEMBRE 1944


Milano, attentato a un ritrovo di fascisti e tedeschi in Viale Vittorio Veneto: ucciso un soldato tedesco e feriti altri tre.

31 DICEMBRE 1944

Viene pubblicato il decreto (in riassunto) sull'ordinamento sindacale che costituisce il perfezionamento di quello pubblicato a maggio e allora sottoposto a discussione pubblica;

div.ne San Marco - fanteria di Marina [14 mila uomini]:
III Gruppo Collegamenti:
- 1ª Compagnia:
[dal rientro in Italia]
. 27 fuggiti,
. 36 non rientrati dalla licenza;
- 2ª Compagnia:
[dal 18 agosto]
. 33 non rientrati dalla licenza.

Una forte colonna tedesca insieme con gli alpini della Monterosa e i fanti della div.ne Italia ripercorrono le valli del Taro e del Ceno: le operazioni si prolungano fino al 12 gennaio 1945.
La pressione tedesca continua nell'inverno, benché le vallate siano ormai ricoperte di neve.

Garfagnana, qui agisce sin dai primi di agosto la div.ne Lunense: una grossa formazione tatticamente autonoma formatasi con il confluire di otto tra bande e brigate di varie tendeze politiche, e posta sotto il comando del magg. inglese [Tony].
Forte di 4.500 uomini questa formazione, dopo aver condotto per oltre due mesi fortunate azioni di guerriglia, che hanno portato fra l'altro alla totale dissoluzione della div.ne fascista Monterosa e alla temporanea occupazione di Carrara, visto fallito il tentativo di aprirsi un corridoio attraverso le linee tedesche per congiungersi alle truppe alleate (manovra parzialmente riuscita solo ad alcuni dei suoi reparti) è costretta, a fine dicembre, a sciogliersi per evitare l'annientamento.

Seconda metà di dicembre: Convegno preinsurrezionale del PSIUP Alta Italia.

Delle forze repubblicane, per i cui rifornimenti Zerbino, all'insaputa dei tedeschi, ha organizzato in Piemonte una fabbrica d'armi, va in linea sugli Appennini la div.ne Etna, uscita dai ranghi della GNR, e un reggimento della "X Mas", formato di tre battaglioni.


Fine dicembre: rastrellamento nella Garfagnana (Ll Spezia - Apuania).

Aldo Gastaldi [Bisagno], comandante della div.ne "Cichero", ordina a Franco Anselmi [Marco], comandante della neo Brigata "Virginio Arzani" di allestire nell'alto Appennino dei ricoveri sotterranei per consentire ai partigiani di nascondersi e attendere che i rastrellamenti in atto finiscano. Quest'ultimo si rifiuta di obbedire ritenendo le buche troppo rischiose e, quando arriva il rastrellamento invia i propri uomini nella pianura di Tortona con il compito di attaccare il nemico alle spalle. Ma la coesione dei suoi distaccamenti è scarsa e non appena giunti nell'area fra Tortona e Novi Ligure si sfaldano.


Nello stesso periodo proseguono i combattimenti nelle valli d'Aosta, con la caduta di Cogne e della Valsavaranche, e in quelle del Canavese dove «dopo tre mesi di resistenza la Val Soana cede di fronte alla fiumana di truppe tedesche reduci dal fronte russo».

Dall'Isonzo alla Dora, dalle Alpi Carniche a quelle marittime, e lungo tutta la dorsale appenninica, la grande controffensiva antipartigiana ha concluso il suo ciclo militare.

Pedro Ferreira, comandante delle formazioni GL piemontesi, presentato dal Solari al gen. R. Cadorna, sottopone a quest'ultimo un suo progetto di Statuto delle Forze Italiane della Resistenza Interna (F.I.R.I.) che però non viene preso in considerazione.


Situazione delle provincie della RSI
[visitate, su incarico di B. Mussolini, dal sottosegretario al ministero dell'Interno Giorgio Pini
a partire da novembre 1944]
VENETO

Provincia

Capo
commissario federale
cte GNR
Podestà
commissario prefettizio
questore
vescovo
Note
Venezia Gaspare Barbera Enrico Itoyz col. Tindaro Tarchi Giovanni Barbini Oreste Vitale Dino Cortese card. Adeodato Piazza  
Verona Franco Bogazzi Luigi Sioli Galliano Bruschelli avv. Luigi Grancelli avv. Emo Bressan Vinicio Facchini mons.
Girolamo Cardinale
 
Rovigo Melchiorre Melchiorri Anteo Zamboni col. Martelluzzi comm.rio non c'è non c'è Tappari

mons. Mazzocco

 
Padova Federico Menna Gianfranco Vivarelli col. Bernardi comm.rio
ing. Federico Fornesan

vice prefetto
Luigi Attardi

Nino Palmieri

mons. Carlo Agostini

 
Vicenza Edgardo Preti Raimondo Radicioni Amedeo Camerucci comm.rio
ing. Benedetto Donelli
dott. Edoardo Fanton Cesare Linari

mons. Carlo Zinato

 
Treviso Francesco Bellini Alfredo Valent Urbano Rocco comm.rio
Domenico Bertoli
vice prefetto
Benussi
Vico Farulli mons. Antonio Montiero  
LOMBARDIA

Provincia

Capo
commissario federale
cte GNR
Podestà
commissario prefettizio
questore
vescovo
Note
Pavia Dante Maria Tuninetti Dante Cattaneo col. Guido Cappelli geom. Fermo Brocchetta vice prefetto vicario dott. Roberto Nicolotti Angelo Musselli

mons. Carlo Allorio

 
EMILIA ROMAGNA

Provincia

Capo
commissario federale
cte GNR
Podestà
commissario prefettizio
questore
vescovo
Note
Parma Antonio Cocchi Angelo Rognoni col. Giovanni Fiordiponti Guglielmo Dattaro Giuseppe Scotti Liberale Scotti mons. Evasio Colli  
Piacenza Alberto Graziani col. Cesare Falla Caretta Alberto Mariani Piero Tassi Roberto Mastrogiacomo mons. Ersilio Menzani
(coadiutore mons. Montini)
 
Reggio Emilia Giovanni Caneva Ignazio Battaglia col. Anselmo Ballarino Celio Rabotti

vice prefetto
Alfonso Ercelli

ten.col. Gaetano Cano mons. Edoardo Brettoni
(81enne)
 
PIEMONTE

Provincia

Capo
commissario federale
cte GNR
Podestà
commissario prefettizio
questore
vescovo
Note
Torino

Emilio Grazioli

comm.rio straord.
Paolo Zerbino

Giuseppe Solaro cte militare regionale
gen. De Castiglione
ispettore regionale GNR
gen. Raffaele Castriota
cte provinciale
col. Giovanni Cabras
Michele Fassio conte Giuseppe Avogadro Emanuele Protani

arcivescovo
card. Emilio Fossati

 
Alessandria Mario Piazzesi Federico Locatelli col. Guido Guidi

ispettore militare regionale
gen. Delogu

comm.rio pref. al Comune
Vittorio Nicola
Ercole Alerici Arturo Neri mons. Nicolao Milone  
Novara Alberto Zaccherini Nello Carducci col. Michele Mariotti Carlo Laboranti Guido Corba Michele Minervini mons. Leone Ossola, frate cappuccino  
Vercelli Michele Morsero Gaspare Bertozzi

cte Centro Grandi Unità
gen. Goffredo Ricci
col. Giovanni Fracassi Angelo Mazzucco dott. Mario Pagani, oculista Amedeo Sartoris vicario
mons. Pietro Aragnetti
 
Cuneo Antonio Galardo Secondo Ronza

vice
Emilio Balbo
col. Enrico Bassani Andrea Cajani gen. Angelo Tua col. Rodolfo Bonati mons. Rosso  
Asti Cesare Augusto Carnazzi Zeno Ricci col. Luigi Aglietti Luigi Franceschini gen. Arturo Vacca Maggiolini Adalberto Zardo mons. Umberto Rossi  
LIGURIA

Provincia

Capo
commissario federale
cte GNR
Podestà
commissario prefettizio
questore
vescovo
Note
Genova col. Arturo Bigoni

comm.rio straord.
Luigi Sangermano
Livio Falloppa

col. Giovanni Pollini

ispett. generale GNR
Mario Bertoni

Giulio Segoni Virgilio Balbi col. Ugo Dellamonica

card. Pietro Boetto, gesuita

 
La Spezia Appiani, giornalista Gio Batta Barone

col. Vicelli

vice cte
Garetto

municipio distrutto vice prefetto D'Alessandro cap. GNR Battisti mons. Stella  
Imperia Ermanno Di Marsciano Mario Massina col. Gianni Bernardi Bernardo Anselmi prof. Bernardo Languasco Bernardo Sergiacomi mons. Agostino Rousset  
Savona Paolo De Maria Paolo Pini col. Gaspare Boca Alberto Rebella col. Angelo Ravenni col. Paolo Nitti mons. Pasquale Righetti  

Non arriverà in tempo a visitare le provincie di Cremona, Mantova, Como, Bergamo e Varese, mentre sono escluse in partenza quelle della Venezia Giulia, della Venezia Tridentina e di Belluno, causa la nota ingerenza tedesca in quelle zone. Non visita Bologna, Modena e Ferrara perché la loro situazione è ben conosciuta; così pure Aosta e La Spezia. Infine a Milano… avrebbe dovuto sostare come all'ultima tappa.

 

Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).



[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]

 







Regno d'Italia
1944
Dicembre
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, su pressione dei partiti antifascisti del CLN e su consiglio delle potenze alleate nomina lugotenente generale del regno il figlio Umberto, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, gli è stata affidata dal padre la luogotenenza del regno;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Pietro Tomasi della Torretta
(1944 20 lug - 25 giu 1946)
   
Presidente del Consiglio
I. Bonomi (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
II
[ex compagno di lista di Farinacci]
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
III
+ Interni
vicepresidenti
avv. G. Rodinò (Dc)
campano
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
P. Togliatti [Ercoli] (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
alla Presidenza
Sergio Fenaltea (P. d'Az.)
(18 giu - 21 giu 1945)
Giuseppe Spataro (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Giuseppe Spataro (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Stampa e informazione]
Francesco Libonati (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Stampa, turismo e spettacolo]
Interno
I. Bonomi (PDL)
(18 giu - 12 dic)
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Emilio Canevari (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
Enrico Molè (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Affari Esteri
I. Bonomi (PDL)
(20 lug - 12 dic)
[ad interim]
A. de Gasperi (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Giovanni Visconti Venosta (Indip.)
(18 giu - 12 dic )
Eugenio Reale (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Renato Morelli (Pli)
(1944 18 giu - 13 lug 1946)
[per gli Italiani all'estero]
Africa Italiana
I. Bonomi (PDL)
(1944 20 lug - 21 giu 1945)
[ad interim]
Italia Occupata
(Istituito con decreto luogotenenziale del 12 dicembre 1944, n. 395, e soppresso con decreto luogotenenziale del 5 luglio 1945, n. 391
Ministro Mauro Scoccimarro (PCI)
Sottosegretari Aldobrando Medici Tornaquinci (PLI)
Mauro Scoccimarro (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari   Aldobrando Medici Tornaquinci (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Guerra
A. Casati (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]
Sottosegretari
Mario Palermo (Pci)
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
Battista Oxilia (militare)
(3 lug - 12 dic)
Luigi Chatrian (Dc)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 25 nov 1944)
Sottosegretari
Luigi Ramirez (P. d'Az.)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Carlo Bassano (PDL)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Angelo Corsi (Psiup)
(20 lug - 12 dic)
[del. Marina mercantile]
Giuseppe Montalbano (Pci)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Aeronautica
Pietro Piacentini (militare)
(18 giu - 12 dic)
Carlo Scialoja (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari
Carlo Scialoja (PDL)
(18 giu - 12 dic)
Ernesto Pellegrino (militare)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Tesoro
Marcello Soleri (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Antonio Manes (D. del L. PDl)
(18 giu - 12 dic)
Salvatore Scoca (Dc)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Finanze
Stefano Siglienti (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)

Antonio Pesenti (Pci)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari
Antonio Pesenti (Pci)
(22 apr - 12 dic)
Cesare Gabriele (Pli)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(1944 22 apr - 13 lug 1946)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari
Gino Bergami (Tecnico-Pli)
(22 apr - 12 dic)
Antonio Segni (Dc)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Industria, Commercio e Lavoro
Giovanni Gronchi (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Guido Molinelli (Pci)
(18 giu - 12 dic)
[del. Industria e Commercio]
Umberto Fiore (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Industria e Commercio]
Mariano Costa (Psi)
(18 giu - 12 dic)
[del. Lavoro]
Enrico Paresce (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Lavoro]
Lavori Pubblici
Pietro Mancini (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
B. Ruini (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Giuseppe Bruno (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)
Gennaro Cassiani (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Grazia e Giustizia
U. Tupini (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Carlo Bassano (D. del L. o PDL)
(18 giu - 12 dic)
Dante Veroni (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Comunicazioni
(con decreto luogotenenziale del 12 dicembre 1944, n. 413, il Ministero delle 'Comunicazioni' è ripartito in due dististi dicasteri: Trasporti e Poste e Telecomunicazioni)
Francesco Cerabona (Dem. del L. - PDL)
(22 apr - 12 dic)

 

Sottosegretari
Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Ferrovie]
 
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic 1944)
[del. Poste e Telegrafi]
Trasporti
Francesco Cerabona (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari   Giambattista Rizzo (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Poste e Telecomunicazioni
  Mario Cevolotto (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari   ing.prof. Mario Fano
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Pubblica Istruzione
Guido De Ruggiero (P. d'Az.)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Vincenzo Arangio Ruiz (Pli)
(1944 12 dic - 10 dic 1945)
Sottosegretari
Bernardo Mattarella (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Ministro senza portafoglio
Nicolò Carandini (Pli)
(27 lug - 12 dic)
Manlio Brosio (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)


Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo

conte Carlo Sforza
(P. d'Az.-Indip.)
toscano
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
P. Togliatti [Ercoli]
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
Giuseppe Saragat (Psiup)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
Alberto Cianca (PdA)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
B. Meucci Ruini (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
Alcide De Gasperi (Dc)
(18 giu - 12 dic)

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

1944
Dicembre
2
, una nuova dichiarazione dei liberali, che affermano di essere disposti a partecipare a un secondo "governo Bonomi" anche nel caso di mancato accordo con gli altri partiti dell'esarchia, rompe anche formalmente l'unità del CLN fondata sull'accordo di parità delle sei correnti politiche e di unanimità nelle decisioni.
In questa prima breccia possono inserirsi I. Bonomi e le forze conservatrici che lo sospingono, e concludere vittoriosamente la crisi attraverso accordi separati con i partiti stessi.
4, I. Bonomi si indirizza non più al CLN ma, separatamente, ai tre partiti di massa: socialista, comunista e democristiano.
Il PSIUP oppone un deciso rifiuto invitandolo a rimettere «nelle mani del Comitato la soluzione della crisi», ribadendo così il concetto della «piena autonomia dei Comitati che, nella fase attuale di transizione, sono cellule viventi della nuova democrazia».
La DC invece accetta, sanzionando così implicitamente l'accantonamento del CLN come fonte democratica di potere.
Intermedia è la posizione assunta dal PCI che, dopo aver espresso il proprio compiacimento per la «funzione dirigente» che la lettera di I. Bonomi riconosce «ai tre partiti i quali influenzano in modo decisivo le masse lavoratrici della città e delle campagne», conclude con un invito a ricercare il «soddisfacimento delle esigenze politiche» espresse nella lettera stessa «in seno al CLN in accordo ai partiti che ne fanno parte».

5
, i britannici entrano a Ravenna;
7
, firma dei "Protocolli di Roma".

I Protocolli di Roma

I

Promemoria di accordo fra il Comandante Supremo Alleato del teatro di operazioni del Mediterraneo e il Comitato di Liberazione Nazionale per l’ltalia settentrionale.*

1. Il Comandante Supremo Alleato desidera che la più completa cooperazione militare sia stabilita e mantenuta fra gli elementi che svolgono attività nel movimento della resistenza; il CLNAI stabilirà e manterrà tale cooperazione in modo da riunire tutti gli elementi che svolgano attività nel movimento della resistenza sia che essi appartengano ai partiti antifascisti del CLNAI o ad altre organizzazioni antifasciste.
2. Durante il periodo di occupazione nemica il Comando Generale dei Volontari della Libertà (che è il comando militare del CLNAI) eseguirà, per conto del CLNAI, tutte le istruzioni date dal Comandante in Capo AAI, il quale agisce in nome del Comandante Supremo Alleato. Il Comando Supremo Alleato desidera, in linea generale, che particolare cura sia dedicata alle misure atte a salvaguardare le risorse economiche del territorio contro gli incendi, le demolizioni e consimili depredazioni del nemico.
3. Il Capo militare del Comando Generale dei Volontari della Libertàa (e cioè del Comando Militare del CLNAI) deve essere un ufficiale accetto al Comandante in Capo AAI, il quale agisce per conto del Comandante Supremo Alleato. I
4. Quando il nemico si ritirerà dal territorio da esso occupato, il CLNAI farà il massimo sforzo per mantenere la legge e l'ordine e per continuare a salvaguardare le risorse economiche del Paese in attesa che venga istituito un Governo Alleato. Subito, all'atto della creazione del Governo Militare Alleato, il CLNAI riconoscerà il Governo Militare Alleato, e farà cessione a tale Governo di ogni autorità e di tutti i poteri di governo e di amministrazione precedentemente assunti. Con la ritirata del nemico, tutti i componenti del Comando Generale dei Volontari della Libertà nel territorio liberato passeranno alle dipendenze dirette del Comandante in Capo AAI, che agisce per conto del Comandante Supremo Alleato, ed eseguiranno qualsiasi ordine data da lui o dal Governa Militare Alleato in suo nome; compresi gli ordini di scioglimento e di consegna delle armi, quando ciò venisse richiesto.
5. Durante il periodo di occupazione nemica dell’Alta Italia verrà data al CLNAI insieme con tutte le altre organizzazioni antifasciste la massima assistenza per far fronte alle necessità dei loro membri che sona impegnati nel contrastare il nemico in territorio occupato; un'assegnazione mensile non eccedente 160 milioni di lire verrà consentita per conto del Comandante Sapremo Alleato per far fronte alle spese del CLNAI e di tutte le altre organizzazioni antifasciste.
Sotto il generale controllo del Comandante in Capo AAI, il quale agisce in nome del Comandante Supremo Alleato, tale somma sarà attribuita alle zone sotto indicate nelle proporzioni sottoindicate per sostenere tutte le organizzazioni antifasciste in tali zone:

Liguria 20
Piemonte 60
Lombardia 25
Emilia 20
Veneto 35

La somma complessiva e le singole ripartizioni succitate saranno soggette a variazioni secondo le esigenze della situazione militare; la cifra massima sarà ridotta proporzionalmente man mano che le province saranno liberate.
6. Missioni alleate addette al CLNAI, al Comando Generale dei Volontari della Libertà o a qualsiasi dei loro componenti saranno da loro consultate in tutte le questioni ri-guardanti la resistenza armata, le misure anti-incendi e il mantenimento dell’ordine. Gli ordini emanati dal Comandante Supremo Alleato e trasmessi per il tramite delle competenti missioni, saranno eseguiti dal CLNAI, dal Comando Generale dei Volontari della Libertà e dai loro componenti.


Il Comandante Supremo Alleato
del Teatro di operazioni Mediterraneo
F.to H. MAITLAND WILSON - Generale

Per il Comitato di Liberazione Nazionale
per l'Italia Settentrionale
F.to «Pietro Longhi»
F.to «Maurizio»»
F.to «Mare»
F.to E. Sogno


[Roma, 7 dicembre 1944]


* Questo documento fu redatto nell’originale in lingua inglese; ne diamo qui la versione a suo tempo autorizzata dal CLNAI.

Lo stesso giorno I. Bonomi prospetta la eventualità di un governo a tre con la totale esclusione delle sinistre, o di un ministero di "tecnici". L'una o l'altra delle due soluzioni è inattuabile ma ciò è sufficiente a rimuovere le ultime esitazioni comuniste, o forse a offrire loro una valida giustificazione.

8, I. Bonomi pubblica la lista del nuovo Ministero al quale partecipano solo quattro dei partiti del CLN (Pci, Dc, Pli e Dem. del Lav.); restano fuori i più turbolenti: Psi e P. d'Az..
12
, viene dato l'annuncio ufficiale del nuovo Governo.

La partecipazione del Pci al "II governo Bonomi" apre una crisi nei rapporti fra i due partiti della classe operaia, rapporti regolati dal "Patto di unità d'azione" sottoscritto fra le direzioni del Psiup e del Pci e confermato dai rispettivi comitati dell'Italia occupata del Nord.


16, cade anche Faenza; neozelandesi e canadesi, contrastati a nord-est di Faenza anche dalla brigata nera che ha già loro resistito a Forlì, avanzano ancora, passando il Lamone, raggiungendo il Senio su un fronte di 30 km e si arrestano.
In Garfagnana, alpini della "Monterosa", combattendo insieme ai tedeschi, respingono di alcuni km la linea americana occupando Gallicano e Barga che andrà perduta due giorni dopo.
18
, incontro interalleato per i problemi della Valle d'Aosta.

26
, I. Bonomi, in qualità di capo del governo dell'Italia liberata, riconosce con atto formale il CLNAI definendone le competenze alla luce dell'accordo bilaterale stipulato il 7 dicembre 1944 fra il Comando Superiore Alleato per la zona del Mediterrraneo e il CLNAI medesimo.

Solo alla fine dell'anno, in seguito all'intesa raggiunta tra il CLNAI e il "governo Bonomi", vengono stanziati circa 160 Mni di lire mensili in favore delle bande partigiane.
[]

Roma, alla fine dell'anno, parlando al "Teatro Brancaccio" l'on. P. Nenni, dopo aver espresso la sua contrarietà a I. Bonomi, definito come «un don Abbondio», chiede «in nome del popolo lavoratore» che venga concessa «tutta l'autorità statale al Comitato di Liberazione Nazionale», specificando, al fine di non essere frainteso, che «le forze dei lavoratori dell'Italia liberata si sentono agli ordini del Cln di Milano», visto che «Il Cln di Roma subisce l'influenza della Monarchia».
SICILIA

1944
Dicembre
6
, Palermo, il gen. G. Castellano incontra segretamente i tre fratelli:
. Alessandro Tasca,
. Lucio Tasca,
. Paolo Tasca,
«leader separatisti e membri dell'alta mafia».
7, Palermo, l'OSS (Office of Strategic Services) ha già sulla scrivania un preciso resoconto redatto dall' "agente Z". Il quale riferisce che, dopo aver tentato per diverse settimane di organizzare quella riunione, il gen. G. Castellano ha posto l'accento sull'importanza del mantenimento della legge e dell'ordine in Sicilia, dichiarando che il caos non può essere più tollerato.
«Gli Alleati desiderano tranquillità e noi dobbiamo dare il buon esempio, dal momento che il Cln non sopravviverà a lungo» sono le parole che l' "agente Z" attribuisce al gen. G. Castellano.
Questi – sempre secondo l' "agente Z" – «desidera che i fratelli Tasca collaborino al mantenimento della pace nell'isola. I tre sono pronti a fornire l'aiuto necessario, a patto però che tornino ad essere distribuiti pane e pasta. I Tasca hanno inoltre promesso di tenere informato il generale e di convocare riunioni frequenti».
14, Catania, una dimostrazione per protestare contro la chiamata alle armi degenera in gravissimi disordini; divampano manifestazioni anche in altri centri: Comiso, Ragusa, Naro (Agrigento)…

 




Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Dicembre
20
, S. Schiapparelli [Willy] lascia il T.I.N.E. (Triumvirato Insurrezionale del Nord Emilia) perché destinato a quello del Triveneto (presso il quale rimarrà fino alla Liberazione).

Triumvirato Insurrezionale del Triveneto:
ha sede a Padova e in precedenza era composto da:
. Aldo Lampredi [Guido],
. Romano Tominez di Trieste,
. Attilio Gombia di Reggio Emilia.
[arrestato assieme a Giuseppe Banchieri.].
Giuseppe Banchieri aveva lavorato a lungo a Prigi come tipografo alla rue du Vert Bois prima di essere inviato in Italia dal partito nel 1933; e in Italia era stato arrestato e inviato al confino fino all'agosto del 1943; copriva la carica di segretario della Federazione Comunista al momento dell'arresto, unitamente ad un gruppo di altri dirigenti componenti il Comando Militare ed il C.L.M..
Aldo Lampredi [Guido] e Romano Tominez avevano appena fatto in tempo a sfuggire all'arresto assieme a Renato Giacchetti che funzionava da ispettore.
Il Triumvirato era dunque praticamente scomparso.
Nello stesso periodo vengono prese altre misure:
. Arturo Colombi lascia Torino e si stabilisce a Milano;
. G. Pratolongo [Oreste] lascia Torino e si trasferisce a Padova, diventando il responsabile del "Triumvirato".
Amendola sostituisce Arturo Colombi a Torino.

S. Schiapparelli [Willy] trascorre la settimana di Natale con Arturo Colombi nella casa di Morini e della sua compagna Jole a Milano in via Porpora; in questa settimana nello stesso alloggio si tiene la riunione nazionale dei dirigenti del "Fronte ddelal Gioventù" presieduta da Eugenio Curiel (assassinato due mesi dopo in piazzale Baracca).


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Dicembre

«segue da Novembre 1944»

Verso la fine dell'anno – come ci informa il controspionaggio italiano – la situazione è molto differente da quella dell'inizio dell'anno.
Tra gli agenti nemici arrestati sia dal SIM che dagli Alleati nel corso del 1944 infatti, più dell’85% sono italiani. Lo stesso report ci illustra che tra costoro figurano disertori, persone ricercate per crimini comuni, ma la maggior parte sono fascisti fanatici. L’iniziale difficoltà per i Servizi tedeschi nell’arruolare personale in loco, ha portato ad ingaggiare persone poco affidabili che hanno accettato di diventare agenti solamente per la generosa remunerazione che viene loro garantita.
Tuttavia, nel corso del 1944, la situazione è cambiata quando i Servizi tedeschi sono riusciti ad arruolare agenti provenienti da organizzazioni fasciste che potessero essere più affidabili come per esempio la X Mas di J.V. Borghese, la Gnr (GNR (Guardia nazionale repubblicana)) o la "banda Koch".
[La X Mas, nonostante appartenga formalmente alla Marina della Repubblica Sociale Italiana, è un reparto militare indipendente e direttamente alleato ai nazisti tramite un accordo siglato dallo stesso J.V. Borghese con il capitano di vascello della Kriegsmarine Max Berninghaus.
La "banda Koch" è un corpo speciale di Polizia con a capo Pietro Koch incaricata di dare la caccia ai partigiani sotto la protezione di H. Kappler.]

[Meldungen des Kommandos Meldegebiet München, dicembre 1944. Alcuni esempi: le informazioni riguardano le formazioni partigiane nell’area di Serravalle Scrivia, Arquata, Piacenza, Parma, Passo Faiallo, Forno Canavese, Asti, Tortona, Voghera, Volpedo, Montebello, Torrazza Coste, Godiasco, Genova, Valle Arroscia, Albenga, Rocchetta Tanaro, Masio, Cerro Stazione, Valle Scrivia, Val Borbera, Bobbio, Torriglia.
Altri temi trattano la GNR, il battaglione paracadutisti "Nembo", la situazione del porto di Livorno, impianti logistici americani presso Firenze, organizzazioni di contrabbandieri svizzeri, traffico stradale a sud e nord di Roma.
Una relazione contiene un elenco di funzionari del governo della RSI che hanno ottenuto sotto falso nome dalla questura di Varese passaporti validi per l’espatrio in Svizzera, un’altra informazioni su italiani e italiane muniti di "Permessi di frontiera“ per recarsi a lavorare in Svizzera che per 500 lire portano lettere
oltreconfine.
Un altro documento riguarda incontri tra dirigenti della grande industria italiana, Mila, Pirelli, Vanzetti De Angeli Frua, Borletti, Rocca e i vertici del CLN a Milano.
La fonte delle informazioni è una persona di servizio della casa dove si svolgono tali incontri.]

Queste azioni, la cui durata è effimera, non possono intaccare seriamente l’unità del fronte resistenziale. In gran parte dei casi è la forte opposizione da parte delle autorità della RSI che
si vedono "messe da parte" negli accordi tra tedeschi e partigiani nazionalisti a causare il loro fallimento.
In altri casi i motivi sono diversi, ma la tendenza di fondo rimane immutata.
Nel 1944 l’agonia del dominio tedesco sull’Italia è ormai evidente e compromettersi con i nazisti a pochi mesi dalla Liberazione equivarrebbe ad un suicidio politico e militare.
[Varrebbe comunque la pena studiare questi accordi sistematicamente ed in una prospettiva più ampia, che tenga conto dei numerosi analoghi episodi di strumentalizzazione di movimenti di resistenza politicamente moderati e di tendenza nazionalista avvenuti in molti dei paesi occupati dal nazismo.]


La fine dell’anno vede un netto cambiamento anche nel campo dello spionaggio repubblicano con l’arrivo di A. Del Massa ad affiancare Puccio Pucci.
[Secondo il controspionaggio statunitense, "Del Massa era la reale forza direttiva [dell’ufficio Pdm, n.d.a.] avendo avuto antecedentemente un’esperienza spionistica a Roma ed a Firenze".]
L’organizzazione è composta da gruppi di agenti ed individui isolati che hanno il compito di esercitare attività anti-partigiana e di spionaggio politico nel territorio occupato dagli Alleati. Tramite un certo cap. Bauer è in contatto con l’intelligence tedesca il cui aiuto è necessario per l’addestramento degli agenti e il loro invio nel territorio occupato dagli Alleati.
Secondo il controspionaggio alleato, il gruppo è diviso in diverse sezioni: tra le principali:
- una dedicata allo spionaggio, guidata direttamente da A. Del Massa e composta da una ventina di agenti;
- una composta da circa cinquanta sabotatori con il compito di agire alle spalle degli Alleati;
- una, in collaborazione con la precedente, addetta alla guerriglia, guidata dal comandante della Brigata Nera Garibaldi Onorio Onori; formata da circa 1.500 persone, ha anche l’obiettivo di eliminare personalità alleate e pro Alleati. L’interrogatorio dello stesso A. Del Massa permette di aggiungere alcuni elementi che approfondiscono l’organizzazione e i suoi compiti. In particolare, A. Del Massa ha reclutato uomini e donne per due gruppi speciali:
- il primo, comandato da Carlo Dane, con il ruolo di comprare piccole aziende, preferibilmente negozi che serviranno come posti di adunata, dato impiego ai membri del gruppo e saranno sorgenti di entrata per il movimento fascista;
- il secondo, comandato da Libero Pilotto, la cui missione è quella di recuperare una stamperia e stampare piccoli giornali che dovranno "diffondere la nuova ideologia italiana e fare appello non solo alla gioventù d’Italia ma alla gioventù d’Europa". Dovrà compiere una sottile propaganda e a poco a poco connettersi con i vecchi principi fascisti sotto una nuova forma.
È interessante notare che sia il gruppo di Libero Pilotto che altri tre gruppi di sabotaggio, organizzati sempre da A. Del Massa, prendono ordini da un certo [Consignor] "agente doppio" del controspionaggio statunitense. Il suo vero nome è in realtà Alfio Campolmi, un partigiano delle brigate Giustizia e Libertà ingaggiato dagli angloamericani, il quale, assieme a Elena Franchetti [Arch], riesce ad infiltrarsi nell’organizzazione spionistica.
Inizialmente, la coppia Alfio Campolmi [Consignor] e Elena Franchetti [Arch] dovrebbe infiltrarsi nel SD grazie anche alla conoscenza del tedesco da parte della donna.
I due riescono in primo luogo a prendere contatti con gli esponenti del Mgir (Movimento giovani italiani repubblicani) e quindi con l’ "Ufficio PdM" conquistando la fiducia dello stesso A. Del Massa.

«segue Gennaio 1945»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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1944
Dicembre

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Dicembre

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QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1944
Dicembre

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ONTARIO
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1944
Dicembre

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NEW BRUNSWICK
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1944
Dicembre

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NOVA SCOTIA
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1944
Dicembre

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MANITOBA [dal 1870]
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1944
Dicembre

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Dicembre

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Dicembre

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Dicembre

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ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Dicembre

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SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   

1944
Dicembre

-

Alle elezioni provinciali la CCF (Co-operative Commonwealth Federation) del neo leader (1942) Major J. Coldwell trionfa nella provincia dove forma il primo governo socialista del Nord America.
[Nel 1945, alle elezioni federali, il partito guadagnerà 28 deputati e il 15,6% del voto popolare.]

Lo stesso anno, sotto la guida di Thomas Douglas(1904-1986) la CCF forma nel Saskatchewan il primo governo socialista del Nord america [sic!].

Durante l'anno, anche per sottrarre consensi alla CCF, il governo liberale istitutisce un sistema di assegni familiari secondo il quale le madri ricevono un contributo governativo mensile per ogni figlio, il cosiddetto "baby bonus".

 

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Dicembre

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.S. Truman
(1944 ott - apr 1945)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Dicembre

-

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Dicembre

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Dicembre

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Dicembre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Dicembre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1944
Dicembre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1944
Dicembre

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1944
Dicembre

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1944
Dicembre

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
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1944
Dicembre

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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-

1944
Dicembre

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Dicembre

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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
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1944
Dicembre

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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1944
Dicembre

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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1944
Dicembre

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1944
Dicembre

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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1944
Dicembre

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1944
Dicembre

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1944
Dicembre

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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1944
Dicembre

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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1944
Dicembre

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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1944
Dicembre

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1944
Dicembre

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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1944
Dicembre

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1944
Dicembre

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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1944
Dicembre

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1944
Dicembre

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
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1944
Dicembre

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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1944
Dicembre

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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Dicembre

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Dicembre

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Dicembre

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Dicembre

-


a

 

 


1944
Dicembre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Dicembre

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Dicembre

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Dicembre

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]
1944
Dicembre

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Dicembre
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Dicembre

-



1944
Dicembre
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Dicembre

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Dicembre
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Dicembre

ritorna ora il regime liberale;

1944
Dicembre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Dicembre

-






1944
Dicembre
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Dicembre

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Dicembre

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Dicembre

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Dicembre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Dicembre

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Dicembre

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Dicembre

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Dicembre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Dicembre

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Dicembre

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Dicembre

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Dicembre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Dicembre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Dicembre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Dicembre

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Dicembre

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Dicembre

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Dicembre

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1944
Dicembre

Buenos Aires,

 



Patagonia
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Dicembre

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;



1944
Dicembre
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Dicembre

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Dicembre

-

a


1944
Dicembre
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Dicembre

-

a


1944
Dicembre
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Dicembre

-

a





1944
Dicembre
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Dicembre

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a






1944
Dicembre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Dicembre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

1944
Dicembre
Algeria
-
-
1944
Dicembre

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Dicembre
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -
1944
Dicembre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Dicembre
Faruk   
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;


1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Ahmad Mahir
(1944 ott - feb 1945)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1944
Dicembre
-


1944
Dicembre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Dicembre

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Dicembre

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Dicembre

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Dicembre

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Dicembre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Dicembre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Dicembre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Dicembre

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Dicembre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Dicembre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Dicembre

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Dicembre
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Dicembre

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Dicembre

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Dicembre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Dicembre

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Dicembre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Dicembre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Dicembre

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Dicembre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Dicembre

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Dicembre

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Dicembre

-







1944
Dicembre
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Dicembre

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA
1944
Dicembre

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]




1944
Dicembre
SOMALIA
1944
Dicembre

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Dicembre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Dicembre

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Dicembre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Dicembre

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
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1944
Dicembre

-

1944
Dicembre
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
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-
1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Dicembre

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1944
Dicembre
Rhodesia
1944
Dicembre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
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1944
Dicembre

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Dicembre

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Dicembre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
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1944
Dicembre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Dicembre
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Dicembre

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1944
Dicembre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Dicembre

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Dicembre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Dicembre

La Conferenza dell'AAC (All African Convention) ratifica la decisione presa a luglio dal suo esecutivo sul Programma in dieci punti e sulla non-collaborazione come cardini del NEUM (Non-European Unity Movement).
Alla conferenza successiva del NEUM, Ben Kies (nato nel 1915 ca, laureato all'università di Città del Capo, docente e studioso) presenta il Programma in dieci punti e I.B. Tabata (33enne autodidatta del Capo Orientale) introDuce la struttura federale poggiante su tre pilastri (gente di colore: Meticci-Africani-Indiani), che viene criticata da Hosea Jaffe.
Il CPSA (Communist Party of South Africa), l'ANC (African National Congress) e il SAIC (South Africa Indian Congress) sono favorevoli alla guerra, mentre il NEUM, nelle decisioni del proprio esecutivo, appoggia la lotta di Nehru per l'indipendenza e si dichiara anti-imperialista e contrario alla guerra.
Il NEUM organizza in tutto il paese incontri popolari contro i Quisling, cioè i collaborazionisti. La sua ala anti CAD (Coloured Affairs Department) si oppone con successo al Coloured Affairs Council (Consiglio per gli Affari dei Meticci) di J.C. Smuts.

Quisling
diventa una parola familiare in Sudafrica e di qui si diffonde nell'Africa Orientale, in Rhodesia e nell'Africa Occidentale.




1944
Dicembre
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Dicembre

-


1944
Dicembre
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Dicembre

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Dicembre

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Dicembre

-



1944
Dicembre

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1944
Dicembre
-


1944
Dicembre
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Dicembre

-



1944
Dicembre
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Dicembre


Kurdistan (iracheno)
1944
Dicembre

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Dicembre
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Dicembre

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;




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Giornali e giornalisti
1944 - DICEMBRE


[Torino]

direttore:
. Concetto Pettinato.

«La Repubblica Fascista»

direttore:
. Carlo Borsani.

«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]

direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale dei GUF.


[periodico di Albenga]

direttore:
. ?,


[Torino]

condirettore:
. Ather Capelli.


[Genova]

 


[Milano]

1943 set - direttore:
. apr 1945,
. direttore:
. Ermanno Amicucci.

«Il Giorno»

direttore:
. Italo Pietra.

«L'Arena»
[Verona]

direttore:
. Giuseppe Castelletti.


[Trieste]

direttore:
.


[Modena]

direttore:
.

«Il Resto del Carlino»
[Bologna]

direttore:
. Giorgio Pini, poi sottosegretario agli Interni.

«La Nazione»
[Firenze]

direttore:
. Mirko Giobbe.

«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]

direttore:
. Guido Giglioli.


[Roma]

direttore:
. R. Manzini (1927-59).


[Roma]

Giugno
4
, cessa le pubblicazioni.
direttore:
.


[Edizione romana]

direttore:
.

«La Voce Repubblicana»

direttore:
.
il 10 giugno 1944 ha ripreso le pubblicazioni in modo regolare con una tiratura di 20.000 copie;

«Il Popolo»
(organo ufficiale della Dc)

direttore:
. G. Gonella;
nei primi mesi, con un'area di diffusione limitata quasi esclusivamente alla capitale, ha una tiratura di 23.000 copie;

«Il Tempo»
[Roma]

direttore:
. R. Angiolillo;
condirettore:
. L. Repaci;
dopo un'iniziale apertura di tipo socialdemocratico, nel giro di pochi mesi il foglio si sposta su posizioni moderate, guardando ad un pubblico di lettori del ceto medio del centro-sud: ciò determina l'uscita dal giornale di L. Repaci.

«L'Ora»
[organo ufficiale del FUA (Fronte unico anticomunista)]
[Roma]

direttore:
.


[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]

direttore:
. P. Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a fornire ai militanti una guida ideologica.

direttore:
.
ritornato legale nel giugno 1944, ha 4 edizioni con proprie redazioni e tipografie: a Roma, Milano, Torino e Genova;
nel quadro del partito "nuovo" concepito da P. Togliatti [Ercoli] il giornale si afferma con caratteri suoi originali nel panorama della stampa italiana tentando la strada inedita di un quotidiano contemporaneamente di partito e di massa, di orientamento e di informazione;


[organo clandestino del Psiup]

. E. Colorni (1943 lug-1944);

«L'Uomo Qualunque»
[rivista settimanale]

Dicembre
27
, esce questa rivista settimanale sotto la direzione di Guglielmo Giannini, intorno alla quale nasce il movimento politico italiano "qualunquismo";
rimasto nel linguaggio politico, il termine definisce un atteggiamento di diffidenza e di ostilità nei confronti della politica e del sistema dei partiti e di agitazione generica e semplicistica sui problemi dello stato e del governo.

 

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