Papa Pio XI
(1922-39)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1927
Gennaio
-
l'unico collegamento dell'Entità
e del papa con l'Unione Sovietica è il vescovo Eugène
Neveu che ogni due settimane invia rapporti, uno più scoraggiante
dell'altro, a Michel d'Herbigny; il vescovo,
essendo nato in Francia, ha libertà di muoversi a Mosca senza essere
arrestato, a differenza dei suoi colleghi nati in Russia; una delle sue
missioni importanti è quella di salvare dalla distruzine libri
religiosi antichi e icone.
"Operazione librorum"
1927, Unione Sovietica: Il vescovo Eugène
Neveu compra libri del XVI e del XVII secolo per pochi rubli, mentre
altre opere del XVIII secolo gli vengono donate dai proprietari per salvarle
dal rogo. I sacerdoti sparsi in tutta la Russia cominciano ad inviare
a Mosca ogni tipo di oggetto religioso, tra cui icone del XIII e XIV secolo,
immagini di vergini del XVI secolo e qualche crocifisso con pietre preziose
del XV secolo. Tutto il materiale viene mandato direttamente a Roma, con
valigia diplomatica, attraverso l'ambasciata italiana a Mosca e depositato
per la catalogazione nell'Istituto Pontificio di Studi orientali.
[Due anni dopo, al termine dell'operazione, avranno salvato in totale
quasi un migliaio di incunaboli, duemila icone e tremila oggetti religiosi
tra calici, crocifissi e immagini sacre.]
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1926»
1927, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana:
1925-33, uno dei suoi assistenti ecclesiastici e G.B.
Montini;
«segue 1928»
Internazionale operaia socialista
«segue da 1926»
1927
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«segue 1928»
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«segue da 1926»
1927 gennaio, esce il primo numero clandestino;
uscendo con una periodicità estremamente irregolare, in due pagine soltanto
di piccolo formato viene per lo più preparato dal centro estero del partito;
i cliché sono trasportati in valigie a doppio fondo dai corrieri
comunisti che entrano in Italia, e la stampa del giornale, così come la
sua diffusione, sono imprese che costano spesso anni se non decenni di
carcere ai loro protagonisti;
«segue 1942»
«Giornale
di Sicilia»
«segue da 1860»
1927, sostenitore di F. Crispi e poi di V.E.
Orlando, il foglio diventa organo della locale federazione fascista
mentre al vecchio proprietario, la famiglia Ardizzone,
si affiancano la società Florio e la famiglia
Pirri;
«segue 1946»
«Il Resto
del Carlino»
«segue da 1918»
1927, il controllo della proprietà passa a L.
Arpinati, uno dei massimi rappresentanti del fascismo bolognese;
«segue 1933»
«L'Avvenire d'Italia»
«segue da 1902»
1927-59, direttore di questo quotidiano cattolico:
- R. Manzini;
«segue 1959»
«Il Becco Giallo»
«segue da 1926»
1927, riappare a Parigi per iniziativa dello stesso A.
Giannini e di A. Cianca;
«segue 1933»
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