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ANNO 1861

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Papa Pio IX
(1846-78)

«La Civiltà Cattolica»

1861
Giugno
6
, muore C. Benso, conte di Cavour; la popolazione piemontese rimane sconvolta; i rivoluzionari cercano di distrarla celebrando funerali solenni, ma uscito appena di casa il cadavere «viene giù l'acqua a diluvio e il cielo non si rasserena se non quando le esequie sono finite».
Per due giorni Torino è dominata da un grave terrore.
Poiché negli ultimi tempi sono morti anche altri, anche i meno credenti cominciano a darsi pensiero per le morti inaspettate che si susseguono sempre più frequenti fra i suoi seguaci.
I gesuiti vanno a nozze.
26, si legge:
«Il deputato Cornero fu relatore di una legge contro un ordine religioso, e poco dopo morì d'apoplessia. Gioberti finì improvvisamente a Parigi, Pinelli a Torino, ancora in buona età ambedue. Siccardi fu colto da una malattia misteriosa, di cui i medici non seppero rendere ragione, che dopo molte pene lo ridusse al sepolcro. Bianchi-Giovni, che il giorno di domenica soleva pubblicare articoli contro il papa, i santi, la Vergine santissima, è colto in una domencia da un colpo di apoplessia. Buffa, uno dei più caldi fautori del liberalismo, ostile alla Chiesa muore in giovane età. Farini va a Napoli col genero e le feste di matrimonio di sua figlia sono ben peresto seguite dal funerale. Montezemolo va in Sicilia e una sua figlia prediletta vi lascia la vita. Quando sta per votare la legge contro gli ordini religiosi quattro morti successive in poco più di un mese contristano la reggia. Quando la prima volta si apre la Camera coi romagnoli, coi modenesi, coi toscani, il presidente provvisorio, generale Quaglia, è colto nella Camera stessa di morte improvvisa. Poi il conte di Siracusa, unico traditore in famiglia, muore d'improvviso. Poi C. Benso, la testa della rivoluzione, muore il giorno del suo preteso trionfo. Poi Guglielmo Stefani, che tanto aiutò la rivoluzione con la grazia telegrafica, scende nel sepolcro. Poi il gen. Dabormida, uno dei moderati della rivoluzione, colto da un accidente. Ed io cito a memoria questi nomi e ne dimentico altri di persone che dal tribunale dell'opinione pubblica passano al più terribile e più giusto tribunale di Dio».
«segue 1866»

 

Francescani

«segue da 1857»
1861, i cappuccini di Francia fondano gli «Annales Franciscaines» che, pur tra scritti dedicati alla vita spirituale dei Terziari, contengono saggi storici, rievocazioni di memorie, saggi di storia locale;
«segue 1865»



Baldwin, James (Columbia, South Carolina 1861-Parigi 1934) psicologo e filosofo statunitense, fondatore delle riviste: «Psycological archivi», «PsycologicalIndex», «Psycological Bulletin»
Lo sviluppo mentale nel bambino e nella specie (1895)
Storia della mente (1898)
Manuale di psicologia (1889-92, in 2 voll.)
Dizionario di filosofia e psicologia (1901-05, in 3 voll., in collaborazione).

Batiffol, Pierre Henri (Tolosa 1861-Parigi 1929) ecclesiastico francese, di cui uno studio sull'eucaristia fu posto all'indice nel 1907;
Il cattolicesimo dalle origini a san Leone il Grande (1909-24, in 4 voll., tra cui La chiesa nascente e il cattolicesimo, considerato il suo capolavoro).

Blondel, Maurice (Digione 1861-Aix-en-Provence 1949) filosofo francese, allievo di Léon Ollé-Laprune (1839-1899);
L'Action (1893, L'Azione. Saggio d'una critica della vita e d'una scienza della pratica)
Lettre… (1896, Lettera sulle esigenze del pensiero contemporaneo in materia di apologetica)
Storia e dogma (1904)
Pensée (1934, in due voll., Il pensiero)
L'Essere e gli esseri (1935)
La filosofia e lo spirito cristiano (in tre voll, di cui i primi due sono apparsi nel 1944 e 1946).

Reitzenstein, Richard August (Breslavia 2 aprile 1861 – Gottinga 23 marzo 1931) filologo e storico delle religioni tedesco, uno dei fondatori degli studi moderni su ermetismo e gnosticismo;
Die hellenistischen Mysterienreligionen: ihre Grundgedanken und Wirkungen (1910, Le religioni misteriche ellenistiche; 1927, III ed. ampliata)
Sul problema mandeo (1927)
Die Vorgeschichte der christlichen Taufe (1929, La preistoria del battesimo cristiano).

Steiner, Rudolf (Kraljevica, Croazia 1861-Dornach, Basilea 1925) filosofo austriaco, dopo aver studiato al politecnico di Vienna, entrò nel Goethe-Archiv di Weimar dedicandosi allo studio e all'edizione degli scritti scientifici di Goethe;
Filosofia della libertà (1896)
1902, diventa segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica;
Da Gesù a Cristo (1912)
1913, ne esce per fondare un proprio movimento, da lui denominato "antroposofia" con sede a Dornach, in Svizzera;
Le forme dell'architettura considerate come espressione di cultura e di percezione del mondo (1919)
La conoscenza dei mondi superiori e il suo conseguimento (1923)
La nuova arte dell'educazione (1928, postumo)
La memoria cosmica: preistoria della terra e dell'uomo (vol. I delle Opere, 1955).

Tacchi Venturi, Pietro (San Severino Marche, Macerata 1861 - Roma 18 marzo 1956) gesuita e storico italiano, confessore di B. Mussolini.

Tyrrel, George (Dublino 1861-Storrington, Sussex 1909) teologo irlandese, di famiglia operaia; 
1879, dopo la conversione dal Calvinismo all'anglicanesimo, passa al cattolicesimo;
1880, entra nel Noviziato della Compagnia di Gesù;
1891, sacerdote;
1894-96, insegna teologia morale nel collegio di Stonyhurst ed esercita poi il ministero pastorale in una parrocchia londinese;
1896, collabora alla rivista dei gesuiti inglesi «The Month»;
Nova et vetera (1897)
Duri detti (1898)
Sulla religione esterna (1899, conferenza)
La fede dei milioni (1901, già apparsa su «The Month»)
l'incontro e l'amicizia con F. von Hügel lo pongono in contatto con le nuove correnti del pensiero religioso (modernismo) rappresentate da L. Laberthonnière, M. Blondel e A. Loisy;
La religione come fattore di vita (1902)
La chiesa e il futuro (1903)
Lex orandi (1903)
Lettera confidenziale a un professore di antropologia (1905, 31 dicembre, pubblicata sul «Corriere della Sera», già apparsa anonima nel 1904, in cui l'autorità ecclesiastica è accusata di coartare le coscienze)
1906, viene espulso dalla Compagnia di Gesù;
1907, è scomunicato;
continua la sua attività collaborando a riviste come «Rinnovamento», «Nova et vetera»)
Lex credendi (1906)
Tra Scilla e Cariddi (1907)
Medievalismo (1908, sintesi del suo pensiero, risposta alla lettera pastorale del cardinale D. Mercier, arcivescovo di Malines, sul modernismo)
Cristianesimo al bivio (1909, postumo).

Whitehead, Alfred North (Ramsgate, Kent 1861-Cambridge, Massachusetts 1947) filosofo e matematico inglese, professore di matematica a Londra;
Trattato di algebra universale (1898)
Principia Mathematica (1910-13, in 3 voll., con B. Russell)
Ricerca sui principi della conoscenza naturale (1919)
Concetto di natura (1920)
Il principio della relatività (1922)
1924, a 63 anni si reca negli Stati Uniti dove gli viene assegnata, all'università di Harvard, la cattedra di filosofia precedentemente occupata da W. James, J. Royce e G. Santayana
La scienza e il mondo moderno (1926)
Il divenire della religione (1926)
Simbolismo (1927)
Process and Reality (1929, Processo e realtà)
La funzione della ragione (1929)
I fini dell'educazione e altri saggi (1929)
Adventures of Ideas
(1933, Avventure di idee)
1937, ultimo anno di insegnamento ad Harvard; negli anni seguenti manterrà ancora rapporti di ricerca e di insegnamento con alcuni allievi.

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Gesuiti

«segue da 1860»
[preposito generale: p. Pieter Beckx (?-?)]
1861, alla riapertura dei collegi si deve tener conto delle necessità di adattarsi largamente ai programmi statali, soprattutto perché gli alunni possano sostenere gli esami presso le autorità governative e conseguire un titolo di studio valido per l'accesso al'università.
È significativo il dissidio tra veneti e piemontesi: forse questi ultimi rimangono colpiti dalla partecipazione di vari ex allievi della borghesia liberale al moto risorgimentale – proteso verso la formazione di uno stato laico – e si chiedono se non è mancata loro un'adeguata formazione nelle scuole dell'Ordine.
I veneti non VIvono questo choc (forse perché il processo unitario è diffuso più come aspirazione all'indipendenza che come auspicio di una riduzione dell'influsso della Chiesa sulla società, o perché questi ideali sono comuni a larghi strati della popolazione,non alla sola borghesia liberale).
La «linea Roothaan» favorisce comunque l'acquisto di una solida cultura classica, impedisce una buona conoscenza della lingua e della letteratura italiana, che fra i poeti comprende anche Dante e fra gli scrittori Manzoni.
[Ma mentre gli scritti di Mazzini sembrano scritti alla fine del XX secolo, gli articoli di «Civiltà Cattolica» e le opere dei gesuiti italiani seguono uno stile già ora anacronistico.]
Tra questi "vecchi" professori, comunque seriamente preparati in molti campi e grandi lavoratori interamente dediti alla scuola e al collegio, si notano:
. Antonio Bresciani (1798-1862) di Ala di Trento,
. Serafino Sordi (1793-1865) di Piacenza, autore di Del romanticismo italiano rispetto alle lettere, alla religione, alla politica, alla morale (un attacco a fondo della cultura romantica),
che si possono considerare dell'area veneta.
Prende intanto consistenza l'opposizione del padre generale Roothaan e di vari altri gesuiti ad Antonio Rosmini Serbati e alla sua filosofia.
«segue 1862»

«L'Osservatore Romano»

1861, 1° luglio, a Roma inizia le pubblicazioni questo quotidiano vaticano, promosso da un gruppo di borghesi e di aristocratici papalini (tra cui il nonno di Eugenio Pacelli - Pio XII), incoraggiati e aiutati finanziariamente dal governo pontificio, il quale si è riservato un'opzione sulla proprietà e un rigoroso controllo ideologico;
«segue 1885»

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