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ANNO
1867 |
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Papa
Pio IX - segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli; Il papa, perso l'aiuto della Francia, per il ritiro dei soldati francesi, mette su un corpo di avventurieri di ogni paese e d'ogni risma, raddoppia le vigilanze della polizia ed incarcera ed esilia i sospetti; "Prima internazionale Comunista" «segue da 1866»
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– Ancona, Ugo (Ferrara 26 febbraio 1867 – Roma 8 giugno 1936) uomo politcio italiano. – Baldwin, Stanley (Bewdley, Worcestershire 1867-Stourport-on-Severn, Worcestershire 1947) politico inglese; 1923, 1924, 1929, 1935-37, primo ministro; rigido conservatore, la sua politica economica, ispirata al protezionismo, permette il rafforzamento della Germania nazista; 1936, si oppone fermamente al matrimonio di Edoardo VIII con Wally Simpson, contribuendo in maniera decisiva all'abdicazione del re; 1937, si dimette e diventa "pari". – Borsalino, Teresio (Alessandria 1° aprile 1867 – Alessandria 29 marzo 1939) industriale e politico italiano; [Figlio di Giuseppe, cappellaio, e di Angela Prati; Coniuge: Alessandra Drudi (in arte Gea Della Garisenda), cantante; Figli: Rosa.] Luogo di residenza: ALESSANDRIA - Via Cavour, 23 Titoli di studio: Diploma di Scuola commerciale, conseguito in Svizzera; 1924, 18 settembre, nominato senatore; [Fa parte dei 45 nuovi senatori nominati con decreto 18 settembre 1924. Proponente: Prefetto di Alessandria 03/1924 Categoria: 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria; Relatore: Francesco Inghilleri Convalida: 22/11/1924 Giuramento: 22/11/1924.] – Brognoligo, Gioachino (Verona 1867-Napoli 1932) critico letterario italiano, studioso in particlare della cultura veneta dell'Ottocento, curò per gli «Scrittori d'Italia» di Laterza le edizioni delle opere del Bandello e di Battista Guarini; Nel teatro di C. Goldoni (1907). – Daudet, Léon (Parigi 1867-Saint-Rémy-de-Provence 1942) scrittore e politico francese, figlio di Alphonse (1840-1897), collaboratore dell'«Action Française» e direttore del movimento sorto attorno al giornale; L'astre noir (1893, L'astro nero) Les morticoles (1894, I morticoli) Ricordi degli ambienti politici, letterari artistici e medici dal 1880 al 1905 (1914-21, in 9 voll., opera giudicata da M. Proust la più importante nell'ambito della memorialistica francese dopo i Mémoires di Saint-Simon) Lo stupido XIX secolo (1922) Deux idoles sanguinaires. La Révolution et son fils Bonaparte (1939; ristampato da Albin Michel nel 1989). – Di Giorgio, Antonino (San Fratello, Messina, 22 settembre 1867 – Palermo, 17 aprile 1932) militare e politico italiano. – Eisner, Kurt (Berlino 1867-Monaco 1919) politico tedesco; 1914, membro del Partito socialdemocratico, approva il voto dei crediti militari al governo, per modificare poi la sua posizione in senso pacifista; 1917, aderisce al Partito socialdemocratico indipendente; 1918, 7 novembre, è uno dei capi della rivoluzione repubblicana a Monaco; presidente e ministro degli esteri del consiglio degli operai, soldati e contadini della Repubblica sociale e democratica di Baviera, favorevole a un regime consiliare di tipo sovietico e alla formazione di uno stato bavarese separato dagli altri stati tedeschi; 1919, febbraio, viene assassinato da un aristocratico nazionalista, poco dopo le elezioni che hanno messo in minoranza il suo governo. – Kapler, Hermann Paul (Oels, Slesia 2 dicembre 1867 – Berlino 2 maggio 1941) avvocato e influente politico tedesco della chiesa protestante. – Lombardi, Luigi (Dronero, Cuneo 21 agosto 1867 – Roma, 7 febbraio 1958) politico italiano; 1939-45, senatore. [Deferito presso l'ACGSF (Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo), è dichiarato decaduto dai suoi incarichi politici il 30 agosto 1945.] – Mannerheim, Carl Gustaf Emil von (Villnäs, odierna Turku 1867-Losanna 1951) militare e politico finlandese, ufficiale di cavalleria nell'esercito zarista; 1917, generale di corpo d'armata, dopo la rivoluzione russa rientra in Finlandia; 1918-19, come capo del governo provvisorio, dirige la resistenza dell'armata bianca contro le forze sovietiche e i comunisti finlandesi con l'aiuto dei corpi franco-tedeschi e prepara le elezioni generali; 1919, 17 luglio, proclama la repubblica; battuto alle elezioni successive si ritira a vita privata fino al 1931; 1931, con la carica di presidente del consiglio di difesa, organizza la costruzione in funzione antirussa di una potente linea difensiva nell'istmo di Carelia che da lui prende il nome; 1939-40, comandante supremo delle forze finlandesi nella guerra contro l'Unione sovietica; 1941-44, dirige le forze finlandesi schierate a fianco della Germania nazista; 1944, agosto, eletto presidente della repubblica, prepara lo sganciamento dalla Germania ormai battuta; settembre, firma un armistizio con l'Unione sovietica riuscendo a conservare l'indipendenza della Finlandia; 1946, marzo, ritiratosi a vita privata, si stabilisce in Svizzera. – Marracino, Alessandro (Isernia, Campobasso - in seguito Isernia - 9 febbraio 1867 – Nettuno, Roma 21 maggio 1941) politico italiano. – Massarenti, Giuseppe (Molinella, Bologna 1867-1950) politico italiano, aderì giovanissimo al nascente movimento socialista; 1892, promuove la nascita di una "lega di resistenza" per i braccianti molinellesi e avvia la creazione di una fitta rete di cooperative di produzione e lavoro; 1910-14, eletto sindaco del paese natale, guida una vasta agitazione contadina per il riconoscimento della "giusta causa" nella risoluzione dei patti agrari e la trasformazione del contratto mezzadrile, culminata nel tragico scontro di La Guarda fra scioperanti e manodopera assoldata dagli agrari (1914); per evitare l'arresto e il carcere è costretto a dimettersi dalla carica di sindaco e a riparare a San Marino; 1919, assolto, torna a Molinella e riprende la guida del movimento contadino e cooperativo; di orientamento riformista si oppone nettamente al fascismo; più volte arrestato subisce numerosi anni di carcere e di confino; 1937, è internato illegalmente in un manicomio dal quale viene liberato solo alla fine della seconda guerra mondiale. – Massimiliano di Baden o Max di Baden (Baden 1867-Schloss Salem, lago di Costanza 1929) politico tedesco, cugino del granduca di Baden Federico II; 1907, erede presuntivo di quest'ultimo, diventa noto per la sua azione umanitaria a favore dei prigionieri di guerra durante la prima guerra mondiale in collaborazione con la Croce Rossa; 1918, 3 ottobre, Guglielmo II, in un estremo tentativo di salvare la monarchia dal crollo politico e militare che si preannuncia, lo nomina cancelliere dell'impero in sostituzione di G. von Hertling; egli tenta di democratizzare lo stato tedesco e, contrastando le spinte militaristiche rappresentate soprattutto da E. Ludendorff, avvia trattative d'armistizio con le potenze dell'Intesa; 9 novembre, personalmente favorevole alla monarchia non esita, di fronte alla possibilità di una rivoluzione comunista in Germania , a spingere Guglielmo II all'abdicazione; dopo aver passato il potere al governo provvisorio del socialdemocratico F. Ebert, si ritira dalla vita politica. – Moscicki, Ignacy (1867-1946) chimico; 1926-1939, presidente della Polonia. – Pelloutier, Fernand (Parigi 1867-Sèvres, Hauts-de-Seine 1901) sindacalista francese, giornalista; dopo aver aderito all'inizio al Partito operaio di J. Guesde, fu poi influenzato dall'anarchismo divenendo uno dei sostenitori dello sciopero generale rivoluzionario; 1895-1901, segretario della Federazione delle borse del lavoro fu uno dei principali esponenti dell'anarcosindacalismo. – Pilsudski, Jósef (Zulowo, Lituania 1867-Varsavia 1935) militare e politico polacco, nato da una famiglia di piccola nobiltà, studiò medicina all'università di Harkov ed ebbe una parte di rilievo nel movimento socialista rivoluzionario polacco; 1899, viene arrestato dalla polizia russa; 1901, riesce ad evadere; 1905, si trasferisce nella Galizia austriaca dove, abbandonati i giovanili ideali socialisti, si pone come obiettivo la disintegrazione dell'impero russo e la ricostituzione del libero stato polacco; 1914-16, organizza e comanda le "legioni polacche", corpi di volontari che combattono nelle file dell'esercito austro-ungarico; 1917, viene internato dai suoi stessi alleati che dubitano della sua lealtà; 1919, diventa il capo carismatico della nuova Polonia indipendente e suo presidente; 1920, marzo, nominato maresciallo comandante supremo delle forze armate, conduce con successo le operazioni nella guerra russo-polacca del 1919-20; 1923, per contrasti con altri dirigenti si allontana dalla vita pubblica; 1926, maggio, grazie all'appoggio di reparti dell'esercito attua un colpo di stato che ne fa di fatto il dittatore della Polonia; è ministro della guerra fino alla morte; 1926-28, presidente del consiglio; 1930, ancora presidente del consiglio; 1933, consapevole del pericolo nazista cerca di spingere la Francia, alleata della Polonia, ad una guerra preventiva contro la Germania; 1934, gennaio, fallito questo progetto, ripiega su un patto di non aggressione con A. Hitler che tuttavia non riesce a deviare le mire espansionistiche tedesche. – Serra, Nicola (Cosenza 24 maggio 1867 – Cosenza 22 aprile 1950) politico italiano. – Stein zu Nord- und Ostheim Hans Karl von – barone (Würzburg, Baviera 18 febbraio 1867 – Völkershausen, Willmars, Baviera 25 settembre, 1942) politico tedesco. – Weygand, Maxime (Bruxelles 1867-Parigi 1965) militare francese, ufficiale di cavalleria, durante la prima guerra mondiale fu capo di stato maggiore e collaboratore di fiducia del generale J. Foch; 1920, viene inviato in Polonia come consigliere militare e dirige la Vittoriosa difesa di Varsavia contro l'offensiva delle armate sovietiche; 1930, capo di stato maggiore dell'esercito francese; 1931-35, comandante in capo, si dimostra rigidamente conservatore sia in politica sia in questioni miliari; 1939, viene richiamato dal congedo per assumere il comando delle forze francesi nel vicino Oriente dove prepara i progetti di un attacco anglo-francese all'Unione sovietica in appoggio alla Finlandia; 1940, maggio, è richiamato d'urgenza in Francia e succede al generale M.-G. Gamelin nel comando dell'esercito francese già battuto dai tedeschi, senza riuscire a ristabilire la situazione; appoggia quindi la richiesta di armistizio e l'avvento del regime collaborazionista di vichy, in cui è ministro della difesa e poi delegato generale per l'Africa francese; 1941, novembre, è richiamato in Francia perché inviso ai tedeschi; 1942-45, viene internato in Germania; nel dopoguerra sarà processato e prosciolto dall'accusa di collaborazionismo. |
«Gazzetta Piemontese» 1867, 9 febbraio, Torino, inizia le pubblicazioni la «Gazzetta
Piemontese», quotidiano diretto da Vittorio
Bersezio, di proprietà di C. Favale e
con una tiratura di 7000 copie; «La Riforma» 1867, 4 giugno, a Firenze inizia le pubblicazioni questo quotidiano
sulla base di un avanzato programma di riforme politiche, amministrative
e sociali elaborato da un gruppo di deputati raccolti attorno a:
«segue da 1865» |