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ANNO 1867
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Papa Pio IX
(1846-78)

- segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli;

Il papa, perso l'aiuto della Francia, per il ritiro dei soldati francesi, mette su un corpo di avventurieri di ogni paese e d'ogni risma, raddoppia le vigilanze della polizia ed incarcera ed esilia i sospetti;

"Prima internazionale Comunista"

«segue da 1866»
1867

- Prima fase (1864-67):
vengono costituite sezioni in Francia, Svizzera, Belgio, Germania.
Losanna, II Congresso: come il precedente.
«segue 1868»

 






1867
SVIZZERA

1867
-




-



1867
Impero d'Austria
 
Francesco Giuseppe I
Albero genealogico
(Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
1867-1916, re d'Ungheria;

 
Ministro degli Affari Esteri
J.B. von Rechberg
(1859 set - ?)
F.F. von Beust
(1867 feb - 1871)
Ministro delle Finanze
-
-

1867
dopo il cosiddetto "Ausgleich" (o compromesso) l'Austria e l'Ungheria si costituiscono in due corpi statali autonomi riconoscendo in comune la sovranità imperiale e vincolandosi a una comune politica estera;
suo fratello Massimiliano viene intanto fucilato in Messico;
Febbraio
nuovo cancelliere diventa F.F. von Beust e nuovo ministro degli Interni diventa il conte Eduard von Taaffe;

Fino al 1866 la politica dell'Austria era orientata verso la Germania e l'Italia, inquantoché l'impero asburgico esercitava notevole influenza ed autorità su tutti gli stati tedeschi meridionali e in minor misura su quelli del nord, e poco si curava del vicino Oriente.



***

Ciascuno dei due stati, AUSTRIA e UNGHERIA, ha il proprio Governo col suo Gabinetto, Parlamento e amministrazioni interne. Ma vi è un unico Ministero degli Affari Esteri comune, un Ministero della Guerra che comprende anche la Marina, mentre sia l'Austria che l'Ungheria hanno il proprio Ministero della Difesa Nazionale, e un Ministero comune delle Finanze che si occupa dei bilanci degli altri due Ministeri comuni.
Il Parlamento austriaco e quello ungherese scelgono nel proprio seno ciascuno 60 membri - costituiscono le cosiddette Delegazioni - che si riuniscono alternativamente a Vienna e a Budapest per trattare gli affari comuni ad ambedue le parti della Monarchia.
Il corpo diplomatico e consolare è unico, e così pure l'esercito di prima linea e la Marina, mentre le riserve (la Landwehr austriaca e la Honved ungherese) sono in tempo di pace separate: in tempo di guerra tutto l'esercito è unico agli effetti delle operazioni militari.

AUSTRIA
Cancelliere
F.F. von Beust
(1867 feb - 1871)
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
Alexander von Bach
[1813-1893]
(1852 - ?)
conte
Eduard von Taaffe
(1867 - 1870)
L'AUSTRIA è divisa in 17 Länder (provincie), ognuna delle quali è retta da un governatore (Statthalter in quelle più importanti, Landespräsident nelle altre), che dipende direttamente dal governo di Vienna, e una dieta elettiva per gli affari locali.

Nazionalità:
Bassa Austria, Alta Austria e Salzburg sono tre province esclusivamente tedesche; tutte le altre sono a popolazione mista.
La Carniola, la parte orientale della provincia di Gorizia-Gradisca, alcune zone dell'Istria e della Carinzia hanno una popolazione slovena, e vi è una minoranza slovena anche nella provincia di Trieste, in gran parte importata dal governo negli ultimi decenni, mentre nella Carniola vi sono delle Sprachinseln tedesche, come quella di Gottschee.

Gli sloveni si trovano tutti in Austria, salvo qualche gruppetto sparuto in Ungheria, e, a differenza dei croati, non hanno mai formato uno stato indipendente né appartenuto ad altro stato che non sia l'Austria. Differiscono dai croati per storia, tradizioni e lingua, né hanno mai pensato ad unirsi ad essi.
Istria
 
Dalmazia
Nazionalità:
la maggioranza è croata ma nelle città marittime vi è un elemento italiano, la parte più colta e civile della popolazione.
Religione:
tutti gli italiani e i croati sono cattolici e pressoché tutti i serbi ortodossi.

[Migrate nel VII secolo – tra le ultime tribù slave – dalle pianure transcarpatiche, le popolazioni che portano il nome di croati si insediarono in Dalmazia, tra Nin e Cetina, strappando quel territorio agli avari, che per breve tempo lo avevano dominato. Vi trovarono naturalmente genti d'origine illirico-celtica, romanizzate ormai da secoli, con le quali si amalgamarono solo in parte (per esempio con i nomadi "valacchi", assai simili per livello di cultura e di vita).
Le popolazioni cittadine della costa e delle isole, invece, culturalmente e politicamente inserite nella sfera di Bisanzio, si rinchiusero entro le proprie mura, cercando di consevare la propria indipendente e orgogliosa diversità. Ne nacque un incontro-scontro fra le genti del contado e della città, appartenenti a due mondi politici e socio-linguistici diversi, che si protrasse, con alterne vicende per lunghi secoli, segnando in maniera decisiva la storia della Dalmazia.
Le popolazioni slave dell'entroterra, che cominciava oltre la cresta del Velebit estendendosi fino alle pianure pannoniche, avevano in in questo periodo ben scarsi contatti con la zona costiera e appartenevano perfino a un'area dialettale diversa:
- i croati della Dalmazia parlavano il dialetto dello što, condiviso con i serbi, montenegrini e bosniaci;
- i croati della "Sclavonia" d'oltre monte usavano il dialetto del kaj, che li accomunava alle vicine genti slovene.
- sulle isola adriatiche e nella Dalmazia settentrionale, nella zona del Carnaro e dell'Istria, ma anche nella Krbava e in Lika, si formò invece, a rendere ancor più vario il quadro linguistico, il dialetto del ca.
Tutte e tre queste varianti, che in diverse epoche ebbero dignità di lingua letteraria, derivano la loro denominazione dall'interrogativo «che cosa?», pronunciato appunto, in ognuna di esse, in modo diverso.
Se dunque non furono certo la lingua e la geografia a fare delle tribù slave che vivevano lungo l'Adriatico e nell'interno fino:
- alla Drava al nord,
- alla Dragonja, la Kolpa e la Sutla ad occidente,
- all'Usora e la Neretva ad oriente,
un solo popolo, lo furono invece la fede e la storia:
a) la diffusione tra esse della fede cattolica, che inserì i croati nella sfera culturale di Roma separandoli dai serbi,
b) il dominio franco nel corso dell'XI secolo (dopo un inutile tentativo di resistenza organizzato da Ljudevit Posavski) e
c) il formarsi, già verso l'852, di uno stato embrionale che ai primi del secolo successivo, sotto Tomislav (910-928), assurse alla dignità di regno. In lotta contro gli ungari egli riuscì ad estendere il suo dominio anche sulla Croazia pannonica fino alla Drava, consentendo in tal modo al suo successore Drzislav (969-995) di proclamarsi per primo re di Croazia e di Dalmazia. Alla morte di questi, uttavia, scoppiò fra i suoi figli un alotta di successione di cui approfittò Venezia per strapapre al regno indebolito alcune isole e città costiere.
Come testimonia Costantino VII Porfirogenito (la fonte principale per la conoscenza dell'alto medio evo nei Balcani), il regno croato, in quel periodo, era diviso amministrativamente in 11 entià, capeggiate dai zupani, che controllavano ampi possedimenti terrieri ed erano al servizio del sovrano.
A partire dal X secolo, la società croata conobbe una prima differenziazione sociale: gli schiavi, i coloni, i contadini impoveriti si fusero in un solo strato di servi della gleba, che più tardi dovevano consegnare al loro signore da un quinto ad un quarto delle messi; liberi contadini rimasero solo i membri delle zadruge in possesso di ampi appezzamenti terrieri.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
Cattaro
Nazionalità:
qua e là in altre parti della regione vi è anche una minoranza serba.
 
UNGHERIA
Cancelliere
-
conte Gyula Andrássy
(1867 feb - ?)
Ministro della Difesa
-
-
Ministro degli Interni
-
-
Il Regno d'Ungheria è uno stato unitario diviso in Comitati con consigli comitali locali senza l'importanza di quelli dei Länder austriaci.
In molte di queste regioni le differenze di religione hanno parte importante.
Nei paesi sloveni, croati, italiani e in quelli misti italiani-sloveni o italiani-croati si può dire che tutti sono cattolici.
Transilvania
Pur avendo un carattere e tradizioni speciali, è parte integrale del Regno.
Nazionalità:
Ha una popolazione in maggioranza romena, ma comprendente una forte minoranza magiara, un'altra minoranza più piccola tedesca e qualche altro elemento.
Le varie razze però non sono nettamente separate.
In totale vi sono oltre 4 Mni di transilvani, dei quali 2,5 Mni sono romeni e 1,5 Mni sono magiari, il resto tedeschi e altri.
Banato
Pur avendo un carattere e tradizioni speciali, è parte integrale del Regno.
Nazionalità:
magiari, tedeschi, romeni e serbi sono inestricabilmente frammisti. I serbi sono una infiltrazione relativamente recente.
Religione:
i serbi e la maggioranza dei romeni sono ortodosii, una minoranza dei romeni cattolici uniati, ossia di rito orientale, i magiari e i tedeschi in parte cattolici e in parte protestanti.
Backa
Pur avendo un carattere e tradizioni speciali, è parte integrale del Regno.
Nazionalità:
magiari, tedeschi, romeni e serbi sono inestricabilmente frammisti. I serbi sono una infiltrazione relativamente recente.
Religione:
i serbi e la maggioranza dei romeni sono ortodosii, una minoranza dei romeni cattolici uniati, ossia di rito orientale, i magiari e i tedeschi in parte cattolici e in parte protestanti.
Croazia-Slavonia
[Da marzo 1849, la nuova costituzione riconosce il regno di Croazia indipendente dall'Ungheria, una disposizione tuttavia di valore meramente simbolico.]
Ha un regime a sé stante:
a capo di essa è il Bano o governatore, nominato dal governo ungherese, e vi è una dieta elettiva, il Sabor, competente per tutti gli affari locali e con poteri legislativi per l'amministrazione locale, la giustizia e l'istruzione.
Essa elegge nel suo seno 40 membri che costituiscono la rappresentanza della Croazia-Slavonia al Parlamento di Budapest.
Nazionalità:
il 75% della popolazione è croata e cattolica, il 24% serba e ortodossa.
Religione:
la differenza fra croati e serbi corrisponde alla differenza di religione, essendo i croati cattolici e i serbi ortodossi. Si può dire anzi che i termini croato e cattolico siano sinonimi e così pure quelli serbo e ortodosso.

Qui, grazie a una manovra elettorale – il diritto al voto è ristretto al 2% della popolazione maschile – si riesce a mettere in minoranza il partito nazionale (ex "partito illirico") a favore del "partito unonista", disposto a un'intesa con i magiari.
Fiume
Detta "il Corpus separatum" - esclusa dalla Croazia-Slavonia - la città è retta da un governatore nominato da Budapest e con un Consiglio municipale autonomo; essa elegge un deputato al Parlamento di Budapest.
Nazionalità:
la maggioranza è italiana con una minoranza croata.
[L. Vernon, Storia dei Balcani, G. Barbèra, Firenze.]
 
- "Vecchi cechi": F.L. Rieger, leader dell'autonomismo boemo contro il centralismo di Vienna  e capo del partito, nel 1863 si è dimesso da deputato al parlamento di Vienna e alla dieta di Boemia per guidare il boicottaggio dei lavori parlamentari;
è decisamente contrario al "compromesso" austro-ungherese;
- "Giovani cechi": costituitosi nel 1863, questo movimento non contesta la struttura generale della monarchia austro-ungarica ma avanza determinate richieste;



1867
Norddeutscher Bund
(Confederazione (Federazione dal luglio 1867)
della Germania del Nord)*
La federazione è costituita da 22 stati
(19 monarchie e 3 città libere e anseatiche)
[a nord del fiume Meno]
Presidente
(Bundespräsidium)
re di Prussia
(a cui spetta la direzione della politica estera e il comando dell'esercito federale)
Reichstag
(dieta del Reich)
 
Bundesrat
(consiglio federale)
 
Cancelliere federale
(Bundeskanzler)
 
Regni
Prussia
Guglielmo I (Berlino 1797-1888)
secondogenito di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1861-88, re di Prussia;
- Cancelliere e Ministro degli Esteri: O. von Bismarck (1862 ott-1890);
1867
-
1871-88, imperatore di Germania;
Albero genealogico
 
Sassonia
Johann I (Dresden 1801-Pillnitz 1873)
figlio del principe Maximilian e di Carolina di Parma, e fratello di Friedrich August II;
1854-73, re di Sassonia;
1867
-
Albero genealogico
 
Granducati
Assia
Ludwig III (Darmstadt 1806 - Seeheim 1877)
figlio del granduca Ludwig II e della p.ssa Wilhelmine di Baden;
1848-77, granduca di Hessen und bei Rhein;
1867
-
Albero genealogico
 
Meclemburgo-Schwerin
Friedrich Franz II (Ludwigslust 1823 - Schwerin 1883)
figlio del duca Paul Friedrich e della p.ssa Alexandrine di Prussia;
1842-83, granduca di Mecklenburg-Schwerin;
1867
-
Albero genealogico
 
Meclemburgo-Strelitz
Friedrich Wilhelm (Neustrelitz 1819 - Neustrelitz 1904)
figlio del granduca Georg e della p.ssa Marie von Hessen-Kassel;
1860-1904, granduca di Mecklenburg-Strelitz;
1867
-
Albero genealogico
 
Oldenburg
Peter II (Oldenburg 1827 - Rastede 1900)
figlio del granduca August e della p.ssa Ida von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1853-1900, granduca di Oldenburg;
1867
-
Albero genealogico
 
Sassonia-Weimar-Eisenach
Karl Alexander (Weimar 24.6.1818 - Weimar 5.1.1901)
figlio del granduca Karl Friedrich e della grand.ssa Maria Pavlovna di Russia;
1853-1901, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1867
-
Albero genealogico
 
Ducati
Anhalt
Leopold IV (Dessau 1794 - Dessau 1871)
figlio del pr.ered. Friedrich di Anhalt-Dessau e della langr.na Amalie von Hessen-Homburg;
1863-1871, duca di Anhalt;
1867
-
Albero genealogico
 
Brunswick (o Braunschweig)
Wilhelm (Braunschweig 1806 - Schloss Sibyllenort 1884)
figlio del duca Friedrich Wilhelm e della p.ssa Marie von Baden;
1830-84, duca di Braunschweig;
1867
-
Albero genealogico
 
Sassonia-Altenburg
Ernst I (Hildburghausen 1826 - Altenburg 1908)
figlio del duca Georg e della d.ssa Maria von Mecklenburg-Schwerin;
1853-1908, duca di Sassonia-Altenburg;
1867
-
Albero genealogico
 
Sassonia-Coburgo-Gotha
Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1867
-
Albero genealogico
 
Sassonia-Meiningen
Georg II (Meiningen 1826 - Wildungen 1914)
figlio del duca Bernhard II e della p.ssa Marie di Hesse-Kassel;
1866-1914, duca di Sassonia-Meiningen;
1867
-
Albero genealogico
 
Principati
Assia-Homburg
 
Albero genealogico
 
Lippe-Detmold
Leopoldo III (Detmold 1821 - Detmold 1875)
figlio del principe Leopold II e della p.ssa Emilie von Schwarzburg-Sondershausen;
1851-75, principe di Lippe-Detmold;
1867
-
Albero genealogico
 
Reuss-Greiz
Heinrich XXII (Greiz 1846 - Greiz 1902)
figlio del principe Heinrich XX e della landgravine Karoline di Hesse-Homburg;
1859-1902, principe di Reuss-Greiz;
1867
-
Albero genealogico
 
Reuss-Schleiz
Heinrich XIV (Coburg 1832 - Schleiz 1913)
figlio del principe Heinrich LXVII e della p.ssa Adelheid Reuss zu Ebersdorf;
1867-1913, principe di Reuss-Schleiz;
1867
-
Albero genealogico
 
Schaumburg-Lippe
Adolf I (Bückeburg 1817 - Bückeburg 1893)
figlio del principe Georg e della p.ssa Ida zu Waldeck u.Pyrmont;
1860-93, principe di Schaumburg-Lippe;
1867
-
Albero genealogico
 
Schwarzburg-Rudolstadt (1)
Friedrich Günther I (Rudolstadt 1793 - Schloss Heidecksburg 1867)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1807-67, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1867
-
Albero genealogico
 
Schwarzburg-Rudolstadt (2)
Albert I (Rudolstadt 1798 - Rudolstadt 1869)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1867-69, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1867
-
Albero genealogico
 
Schwarzburg-Sondershausen
Günther Friedrich Karl II (Sondershausen 1801 - Sondershausen 1889)
figlio del principe Günther Friedrich Karl I e della p.ssa Karoline von Schwarzburg-Rudolstadt;
1835-80, principe di Schwarzburg-Sondershausen;
1867
-
Albero genealogico
 
Waldeck e Pyrmont
Georg Viktor (Arolsen 1831 - Mariánské Lázne (Marienbad), Bohemia 1893)
figlio del principe Georg Friedrich Heinrich e della p.ssa Emma von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1845-93, principe di Waldeck e Pyrmont;
1867
-
Albero genealogico
 
Città libere e anseatiche 
Brema  
Amburgo  
Lubecca  
*Bund in tedesco significa tanto confederazione quanto federazione; dal luglio 1867 il Norddeutscher Bund fu una federazione e quindi un vero e proprio stato.
[Durerà fino alla guerra franco-tedesca del 1870-71 quando gli stati tedeschi del sud aderiranno alla Confederazione del Nord che, così allargata, assumerà il nome di Reich.]
1867
Febbraio
24
, Berlino, si riunisce un'assemblea costituente;
Aprile
16
, l'assemblea costituente approva la costituzione federale;
Giugno
20
, il "partito popolare tedesco" invia una lettera al "Partito d'azione", cioè a G. Mazzini, con la quale i marxisti A.F. Bebel e W. Liebknecht (fondatori due anni dopo del "Partito operaio socialdemocratico") affermano il diritto della Germania su Trieste, "creazione tedesca", e su Trento, sostenendo che la loro unione all'Italia danneggerà gli interessi tedeschi.
[Ciò dimostrerebbe che il marxismo è pangermanista come lo saranno i nazisti in Germania; sarà pure panslavista in Russia come lo sono ora i zaristi.
[G. Mazzini, Epistolario inedito (a cura di Palamenghi Crispi), p. 306 e seg..]
Luglio
, entra in vigore la costituzione federale;
- Presidente: il re di Prussia, a cui spetta la direzione della politica estera e il comando dell'esercito federale;
- Cancelliere: O. von Bismarck;
- Reichstag (dieta del Reich) camera bassa-parlamento federale (eletto a suffragio universale maschile)
Il parlamento non può sfiduciare il cancelliere, in cambio egli, a differenza degli altri capi di governo di stati parlamentari, non può legiferare;
- Bundesrat consiglio federale (dove siedono i rappresentanti dei vari stati, a maggioranza prussiana).
[Da notare come non sia direttamente proporzionale, tant'è che su 43 seggi la Prussia dispone di soli 17 delegati nonostante quasi tutto il territorio federale le appartenga: il sistema è [e lo sarà anche in futuro] "a favore" degli stati più piccoli. Tra l'altro nessuno stato può disporre di più di 2/5 dei seggi.
[La federazione è costituita da 22 stati, 19 monarchie e 3 città libere e anseatiche. Ogni stato mantiene le sue leggi e le sue istituzioni, purché non siano in contraddizione con la costituzione. La presidenza della confederazione (bundespräsidium) spetta al re di Prussia in quanto è anche il capo dello stato più grande ed importante. Spetta solo a lui nominare il capo del governo chiamato cancelliere federale (bundeskanzler) per non confonderlo coi vari primi ministri (ministerpräsident) dei singoli stati.
[Durerà fino alla guerra franco-tedesca del 1870-71 quando gli stati tedeschi del sud aderiranno alla Confederazione del Nord che, così allargata, assumerà il nome di Reich. Le istituzioni della Confederazione verranno poi usate dal Reich e perdureranno, sebbene con alcune correzioni, nella futura Repubblica Federale.]





Regno di Baviera
Ludwig II (Monaco 1845-Starnberger See 1886)
figlio del re Massimiliano II Joseph e della p.ssa Marie di Prussia;
1864-86, re di Baviera;
1867
nonostante l'opposizione dei deputati e dell'opinione pubblica, opera un riavvicina mento alla Prussia;
 
Regno di Württemberg
Karl (Stuttgart 1823 - Stuttgart 1891)
figlio del re Wilhelm I e della grand.ssa Olga di Russia;
1864-91, re di Württemberg;
1867
-
Albero genealogico
 
 


1867
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
- dal 1864 il governo russo ha abolito il polacco come lingua ufficiale, soppresso ogni forma di governo locale e promulgata una riforma agraria molto più radicale di quella russa del 1861, per danneggiare la turbolenta nobiltà;
anche la chiesa cattolica viene perseguitata;
 
1867
-





1867
Principato di Serbia
[Indipendente dal 1861]
Mihailo III Obrenovic
Albero genealogico
(Kragujevac 1823 -Kosutnjak, Belgrado 1868)
figlio secondogenito di Miloš Obrenovic;
1839-42, 1860-68, principe di Serbia;
1867
-
-
-
1867
dopo aver lavorato sin dall'inizio con gli altri popoli balcanici in funzione antiturca, ottiene l'evacuazione definitiva delle guarnigioni turche da Belgrado e dalle altre città serbe;


Principato del Montenegro
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico
(Njegoš, Principato del Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1909, principe del Montenegro;
1867
-


1910-18, re del Montenegro (Nicola I);
1867
-




1867
Regno degli Elleni
Giorgio I
Albero genealogico
(Copenaghen 1845-Salonicco 1913)
figlio di Cristiano IX re di Danimarca e di Luisa di Assia-Kassel nonché cognato di Edward VII re d'Inghilterra;
1863-1913, re degli Elleni;
- dal 1864 ha accordato al paese una costituzione democratica (non di immediata applicazione) e sostiene con alterna fortuna le aspirazioni all'indipendenza dell'isola di Creta;


 
1867
-




1867
IMPERO OTTOMANO
Abdül Aziz o 'Abd al-'Aziz

Albero genealogico
(Istanbul, 9 febbraio 1830 – Istanbul, 4 giugno 1876)
figlio di Mahmud II;
1861-76, XXXII sultano;



1867
1866-68, insurrezione di Creta;

Per la prima volta, un emendamento al codice fondiario permette a stranieri di possedere terre all'interno dell'impero.
[Con questo, gli ottomani sperano che gli europei che acquisterano possedimenti all'interno dell'impero rinuceranno ai privilegi loro concessi con le Capitolazioni, ma saranno purtroppo delusi: gli europei manterranno i diritti all'immunità da ogni interferenza da parte della polizia e all'esenzione dalle tasse ottomane.]






1867
RUSSIA
 
Alessandro II Romanov
Albero genealogico
(Mosca 1818 - Pietroburgo 1881)
figlio di Nicola I e di Carlotta di Prussia;
1855-81, zar di Russia;
 
Ministro degli Esteri
-
1867
nella seconda metà del regno, dopo aver:
- creato una magistratura autonoma,
- semplificato la procedura civile e penale,
- istituito organi di autogoverno locale (gli zemstvo, le cui competenze rimangono però assai circoscritte),
- riorganizzato l'esercito e la marina,
- liberalizzato la legislazione industriale e commerciale,
- potenziato le ferrovie e gli istituti di credito,
l'opera riformatrice dello zar si blocca mentre si acuisce l'azione repressiva;





-
1867
si cominciano a liberare i contadini dalla servitù della gleba;
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
- dal 1863 la dieta viene convocata ufficialmente ogni cinque anni e
la lingua ufficiale è diventata il finlandese; la religione è luterana già dal XVI sec..
1867
-

1867
Principato di ROMANIA
[dal 9 novembre 1859 con l'unione di Moldavia e Valacchia]
Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1839 - Sinaia, Valacchia 1914)
figlio di Carlo Antonio († 1885) principe di Hohenzollern-Sigmaringen (1848-49, abd.) e di Giuseppina di Baden;
1859, entra nell'esercito prussiano;
1866-81, principe di Romania;
grazie anche all'appoggio di Napoleone III col quale ha rapporti di parentela, viene eletto con plebiscito popolare:
la conferenza di Parigi dichiara nulla l'elezione ma per suggerimento di Bismarck egli parte subito per la Romania in incognito; (maggio) giunge a Bucarest dove viene accolto con grande entusiasmo popolare.
La Turchia protesta e concentra un esercito sul Danubio sotto Omar Pascià, i romeni mobilitano e una nuova guerra sembra imminente; ma la Vittoria prussiana sull'Austria (la Duplice Monarchia Austria-Ungheria sarà costituita con un compromesso nel 1867) a Sadowa e l'insurrezione di Creta distraggono l'attenzione sia della Porta che dell'Austria stessa da ogni idea di intervento.
La conferenza di Parigi e il sultano si adattano al fatto compiuto e finiscono per riconoscere il nuovo sovrano.



1881-1914, re di Romania; (Carlo I)






1867
-
 

a




1867
FRANCIA
II IMPERO
[Costituzione del 1852]
(1852-1870)
[Autoritario]
Napoleone III
Albero genealogico
(Parigi 1808-Chislehurst, Kent 1873)
figlio terzogenito (Carlo Luigi Napoleone Bonaparte) di Luigi Bonaparte re d'Olanda (1806-10) e di Hortense Beauharnais;
1852-70, imperatore dei francesi;
Senato
Raymond-Théodore Troplong
(1852 30 dic - 1° mar 1869)
Corpo legislativo
Consiglio di Stato
 
Presidente del Consiglio di Stato

Napoleone III
(1852 2 dic - 17 lug 1869)
III

Ministro della Maison de l'Empereur
mar.llo conte J.-B.- Ph. Vaillant
(1860 4 dic - 2 gen 1870)

Affari Esteri
Lionel de Moustier
(2 ott - 17 dic 1868)
Interno
Charles de La Valette
(28 mar - 13 nov 1867)
Ernest Pinard
(13 nov - 17 dic 1868)
Polizia generale    
Belle Arti
mar.llo conte
J.-B.- Ph. Vaillant
(1863 23 giu - 2 gen 1870)
Istruzione pubblica    
Guardasigilli e Culti
P.-J. Baroche
(1863 23 giu - 17 lug 1869)
Finanze
A.-M. Fould
(14 nov - 20 gen 1867)
E. Rouher
(20 gen - 13 nov)
P. Magne
(1867 13 nov - 27 dic 1869)
Agricoltura,
Commercio
e Lavori pubblici
-
Adolphe de Forcade Laroquette
(20 gen - ?)
 
Guerra
mar.llo conte
J.-L.-C.-A. Randon
(1859 5 mag - 20 gen 1867)
Adolphe Niel
(20 gen - 13 ago 1869)
 
Marina e Colonie
conte
J.N.S.P. de Chasseloup-Laubat
(1860 24 nov - 20 gen 1867)
Charles Rigault de Genouilly
(20 gen - ?)
 

1867
1859-69, apertura del canale di Suez;
1862-67, spedizione in Messico volta a creare in quel paese una monarchia dipendente da Parigi;





1867
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;


Primo ministro
-
1867
-
 

a



1867
REGNO del BELGIO

Leopoldo II

Albero genealogico

(1835 - 1909)
figlio di Leopoldo I e di Carolina Carlotta Augusta d'Inghilterra;
1865-1909, re dei belgi;

1885-1908, sovrano dello Stato Indipendente del Congo
[in realtà un suo possedimento personale]



 
Primo ministro
Charles Latour Rogler
(1857 - 1868)
liberale

1867
il governo attua nuove misure anticlericali e rafforza il libero scambio mentre dal 1863 i cattolici, forti soprattutto tra i fiamminghi, si sono organizzati in partito;


 
Culti in Belgio
- cattolici
4.326.873
- protestanti
6.578
- israeliti
1.336
- altri culti
1.019
- altri culti non dichiarati
600
Totale abitanti (ca)
4.500.000
Fonte: Luigi Luzzatti, Lo Stato e la Chiesa nel Belgio, Milano 1867


a







1867
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
- 1840, febbraio, sposa l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
- dal 14 febbraio 1861 è vedova;
1867
-

1877-1901, imperatrice delle Indie;



Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
E.G. Stanley
conservatore
conte di Derby
(28 giu - 27 feb 1868)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
B. Disraeli
(6 lug - 29 feb 1868)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e
Commonwealth
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-

1867
da questo momento in poi la parte di consigliere di fiducia viene svolta da B. Disraeli da lei benvoluto con la stessa intensità con cui ha invece avversato W.E. Gladstone;

Marzo
8
, il progetto di legge per l'unione delle provincie viene approvato dal parlamento come British North America Act;
29, riceve l'assenso finale della corona;
a seguito del British North America Act, la Provincia del Canada, creata nel 1841, viene ora abolita e nasce il Dominion del Canada;
[Comprende inizialmente:
- Québec,
- Ontario,
- Nova Scotia,
- New Brunswick;
in seguito aderiranno:
- British Columbia (1871)
- Isola del Principe Edoardo (1873)
(facenti parte in futuro della Confederazione);
- Manitoba (1870),
- Alberta (1905),
- Saskatchewan (1905),
(create in seguito dalla stessa Confederazione).]

Aprile
12
, come stabilito dalla riunione di Londra, lo stesso parlamento approva anche l'Imperial Canada Ralway Loan Act che garantisce il prestito che renderà possibile la costruzione dell'Intercolonial Railway.

Luglio
, [Canada Day] viene ufficialmente proclamata la nascita del Dominion of Canada;

Novembre
22
, Londra, il quotidiano «The Times», nel salutare con soddisfazione l'apertura del primo parlamento del Dominion del Canada esce così: «L'Impero non parlò mai con voce così delicata e sommessa come quando umilmente suggerì e delicatamente aiutò l'idea di una Confederazione canadese».

 


1867
scarsa eco suscita la rivolta promossa dai feniani [rivolta contadina del Kerry e gli assalti al forte di Chester e alla prigione di Londra nel 1867];



1867
REGNO di DANIMARCA
Cristiano IX
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1818 - Copenaghen 1906)
figlio di Federico Guglielmo e di Luisa di Assia-Kassel;
1863-1906, re di Danimarca;

1867
-


ISLANDA
1867
-



1867
REGNO di SVEZIA e NORVEGIA
Carlo XV
Albero genealogico
(Stoccolma 1826 - Malmö 1872)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg;
1859-72, re di Svezia e Norvegia;


SVEZIA
1867
-
NORVEGIA
1867
-





1867
REGNO di PORTOGALLO
Luiz I
Albero genealogico
(? - 1889)
secondogenito di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1861-89, re di Portogallo;
[succeduto al fratello Pietro V]
1862, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);

-

?
(?-?)

1867
-


a


1867
REGNO di SPAGNA
Isabella II
Albero genealogico

(1830 - 1904)
figlia di Ferdinando VII e di Maria Cristina di Napoli;
1833-68, regina di Spagna;
[maggiorenne dal 1843]


 
Primo Ministro
R.M. Narváez
(1867 - 1868)
Interni
-
 
1867
-











1867
REGNO D'ITALIA
Vittorio Emanuele II
Albero genealogico
(Torino 1820 - Roma 1878)
figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d'Absburgo-Lorena di Toscana;
1831-49, principe di Piemonte;
1849-59, duca di Savoia;
1849-61, re di Sardegna;
dal 1855 è vedovo;
1861-78, re d'Italia;
 
 
PARLAMENTO
IX Legislatura
(1865 18 nov - 13 feb 1867
 
X Legislatura
(1867 22 mar - 2 nov 1870)
Presidente del Senato
conte G. Casati
lombardo
(1865 18 nov - 13 feb 1867)
  conte G. Casati
lombardo
(1867 22 mar - 2 nov 1870)
Presidente della Camera
A. Mari
toscano
(1865 18 nov - 13 feb 1867)
  A. Mari
toscano
(22 mar - 27 ott)
  G. Lanza
piemontese
(1867 16 dic - 8 ago 1868)
 
Presidenti
del Consiglio
B. Ricasoli II
toscano
(1866 10 giu - 10 apr 1867)
U. Rattazzi II
piemontese
(10 apr - 27 ott)
(+ Finanze)
conte L.F. Menabrea I
savoiardo
(1867 27 ott - 5 gen 1868)
(+ Esteri)
Interno
F.A. Gualterio
marchese di Corgnolo
umbro
(1867 27 ott - 5 gen 1868)
Affari Esteri
E. Visconti Venosta
lombardo
(1866 29 giu - 10 apr 1867)
F.G. Pescetto
ligure
(10 - 12 apr)
conte P. Di Campello
umbro
(13 apr - 27 ott)
-
Guerra
E. Cugia Di Sant'Orsola
sardo
(1866 22 ago - 10 apr 1867)
Giovan Battista Thaon di Revel Genova
(10 apr - 27 ott)
E. Bertolè Viale
ligure
(1867 27 ott - 14 dic 1869)
Marina
A. Depretis
lombardo
(20 giu - 16 feb 1867)
G. Biancheri
piemontese
(17 feb - 10 apr)
F.G. Pescetto
ligure
(10 apr - 27 ott)
conte L.F. Menabrea
savoiardo
(27 ott - 10 nov)
[ad interim]
conte P. Provana del Sabbione
piemontese
(10 nov - 5 gen 1868)
Finanze
A. Scialoja
campano
(1865 31 dic - 16 feb 1867)
A. Depretis
lombardo
(17 feb - 10 apr)

F. Ferrara
siciliano
(10 apr - 4 lug)

U. Rattazzi
piemontese
(5 lug - 27 ott)
[ad interim]
L.G. Cambray-Digny
toscano
(1867 27 ott - 14 dic 1869)
Agricoltura, Industria e Commercio
F. Cordova
siciliano
(1866 10 giu - 10 apr 1867)
F. De Blasiis
abruzzese
(10 apr - 27 ott)
L.G. Cambray-Digny
toscano
(27 ott - 28 nov)
[ad interim]
E. Broglio
lombardo
(1867 28 nov - 22 ott 1868)
[ad interim]
Lavori Pubblici
S. Jacini
lombardo
(1864 28 set - 16 feb 1867)
G. Devincenzi
abruzzese
(17 feb - 10 apr)
A. Giovanola
piemontese
(10 apr - 27 ott)
G. Cantelli
emiliano
(1867 27 ott - 22 ott 1868)
Grazia e Giustizia, e Culti
F. Borgatti
romagnolo
(1866 20 giu - 17 feb 1867)
B. Ricasoli
toscano
(17 feb - 24 mar)
F. Cordova
siciliano
(24 mar - 10 apr)
[ad interim]
S. Tecchio
veneto
(10 apr - 27 ott)
A. Mari
toscano
(1867 27 ott - 5 gen 1868)
Istruzione Pubblica
D. Berti
piemontese
(1865 31 dic - 16 feb 1867)
C. Correnti
lombardo
(17 feb - 10 apr)
M. Coppino
piemontese
(10 apr - 27 ott)
E. Broglio
lombardo
(1867 27 ott - 13 mag 1869)
Ministri senza portafoglio
-
Alfonso Ferrero
conte di La Marmora
piemontese
(1866 20 giu - 10 apr 1867)
   
 
1867

Gennaio
-  

Febbraio 
-

Marzo
10
e 17, si svolgono le elezioni politiche: il 52% dei votanti si reca alle urne.

G. Garibaldi tenta una nuova campagna per liberare Roma.

Aprile
15
, il processo contro l'amm. C. Pellion, conte di Persano, per la sconfitta di Lissa si conclude con la sua condanna per disobbedienza, imperizia e negligenza;
[Darà le dimissioni, perderà il grado e sarà costretto a pagare le spese processuali; sorge tuttavia un dubbio: forse la difesa non aveva ragione nel sostenere che l'impresa decisa in alto loco e senza il consenso dell'ammiraglio era impossibile?]

Maggio
-

Giugno 
-

Luglio
Roma, al Comitato Nazionale, sorto anni addietro, si contrappone ora il Comitato d'azione composto di uomini pronti ad agire subito;
si prepara quindi all'interno di Roma una rivolta per abbattere il governo papale;

Agosto
15
, vengono soppressi gli enti ecclesiastici;

Settembre
all'appello di G. Garibaldi i volontari del Comitato d'azione si muovono in sei colonne al comando di:
. Bideschini,
. Menotti Garibaldi,
. Frigesy,
. Francesco,
. magg. Francesco Vigo-Pelizzari, di Milano,
. Salomone,
. Evangelisti,
sono pronti ad entrare in campagna;
24, G. Garibaldi è arrestato a Sinalunga (SI), nonostante la naturalizzazione e la protezione della Gran Bretagna e degli Stati Uniti; con lui in esilio, U. Rattazzi vuole rassicurare l'Europa che le eventuali insurrezioni negli Stati Pontifici saranno "spontanee", ma poiché sembra che i romani non vogliano insorgere contro il papa, il ministro si preoccupa di continuare a finanziare di nascosto i volontari;
27, liberato e osannato G. Garibaldi è già a Caprera;
intanto i volontari del Comitato d'Azione vincono ad Acquapendente, occupano Bagnorea, Viterbo ed altri luoghi;

Ottobre
20, altri settanta volontari garibaldini, sotto il comando di:
. E. Cairoli,
. G. Cairoli,
. Ermenegildo de Verneda (monco di un braccio perduto nel 1866 a Monte Suello),
. Giusto Muratti,
. Giovanni Tabacchi,
. Cesare Isacchi,
prendono la via di Roma;
21, arrivano a Cantalupo;
il governo francese invia un ultimatum al governo italiano perché arresti le manovre dei garibaldini. 
G. Garibaldi fugge da Caprera e si unisce alle sue truppe;
22, i 70 volontari garibaldini passano il confine romano con un carico di trecento schioppi e la notte arrivano al Ponte di Emilio Scauro, a due miglia da Roma;
intanto però, scoperti i fili della congiura dei volontari del Comitato d'azione, la polizia romana assale i luoghi dove i congiurati hanno depositato le armi, casa Ajani e il Campidoglio;
minata dai patrioti, la caserma Serristori salta in aria; gli autori:
. Monti,
. Tognetti,
sono presi e decapitati;
i rimanenti, non aiutati dalla nobiltà né dal popolo, dopo una disperata difesa vengono tutti presi e crudelmente "macellati"; chi sfugge al martirio non sfugge al carcere;
23, E. Cairoli e G. Cairoli, con gli altri volontari garibaldini, compaiono con il carico d'armi sotto le mura della città; assaliti da una schiera di zuavi a Villa Gloria vengono dispersi e in parte uccisi;
muoiono:
. Mantovani, di Pavia,
. Giuseppe Moruzzi, di Novara,
feriti:
. Domenico Castagnini, di Pavia,
. Ernesto Papazzoni, di Modena,
. Pietro Musetti, di Trieste,
. Pio Ferrari, di Udine,
. Giovanni Collaredo, di Udine,
. ecc.
prigionieri:
. Ernesto Bariani, di Milano,
. Angelo Berettini, di Roma,
. Filippo Santucci, di Roma,
. Alessio Tarabra, d'Asti,
. ecc.
.
24, G. Garibaldi sconfigge i papalini a Monte Rotondo;
in questo momento Napoleone III spedisce da Tolone un esercito francese in aiuto del papa;

Novembre
9
, 3000 garibaldini sono battuti a Mentana da 10.000 soldati, francesi e pontifici, in perfetto assetto di guerra;
tra i molti caduti:
. magg. Francesco Vigo-Pelizzari,
. magg. Martino Franchi,
. Giulio Bolis,
. Emilio Blennio,
. Antonio Panara,
. Lorenzo Crotti,
. Cesare Martinelli,
. Achille Cantoni,
. Pietro Cossa,
. Oreste Severi,
. Francesco Ghetti,
. Odoardo Carazzini,
. Gaetano Veronesi,
. Rossini,
. Capuani,
. Antonio Caretti,
. Emilio Gussalli,
. ecc.

Dicembre

Napoli, M.A. Bakunin fonda la prima "Fratellanza internazionale", sottraendo, in nome della rivoluzione sociale, un buon numero d'aderenti al "patriottismo borghese".

Questione del giuramento: viene ora sollevata, per la prima volta, da un clericale, il conte Crotti, il quale, ancor prima di aver prestato giuramento può spiegare il perché delle sue riserve.





BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
Charles S. Monck
visconte Monck
(1861 - 1868)
-
-

1867
-

Ottobre
18
, il trasferimento dell'Alabama sotto la sovranità degli Stati Uniti, che l'hanno acquistata a marzo, aumenta i timori di coloro che, nel Nord America Britannico, si vedono minacciati dagli Stati Uniti tanto da sud quanto da nord;


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Primo ministro
-
Vescovo di Montréal
Ignace Bourget
(1840 - 1876)

1867
Processo di unificazione della Provincia del Canada (1864 14 giu-29 mar 1867).

Marzo
8
, il progetto di legge per l'unione delle provincie viene approvato dalla Camera dei Comuni come British North America Act;
29, riceve l'assenso finale della corona.

La popolazione del Dominion è costituita da circa 3,5 milioni di persone; gli indiani sono circa l'1% e metà di loro vive nell'Ontario.
Gli Iroquois vivono nel Québec e nell'Ontario; gli Ojibwa vivono nell'Ontario.
I Micmac vivono nella Nova Scotia e nel New Brunswick.
L'art. 91 del British North America Act li pone sotto la giurisdizione federale.
La popolazione francese costituisce circa 1/3 del totale, una percentuale che rimarrà costante fino alla metà del XX secolo.
In grande maggioranza essa risiede nel Québec.
Nelle province marittime si trovano gruppi di discendenti degli acadiani; una piccola percentuale di francofoni (il 3%) vive nelle zone orientali dell'Ontario.
Quanto agli anglocanadesi questi rappresentano il 60% degli abitanti del paese e sono per la maggior parte immigrati dalle Isole Britanniche a partire dall'inizio del secolo, con l'eccezione dei discendenti dei lealisti trasferitisi sotto il dominio inglese al tempo della Guerra Civile Nordamericana (o Rivoluzione Americana) (1775-83).
Meno del 10% della popolazione è originaria di paesi non britannici e questo numero include circa 65.000 negri, ex schiavi fuggiti dagli Stati Uniti prima della Guerra Civile.

Aprile
12
, come stabilito dalla riunione di Londra, lo stesso parlamento approva anche l'Imperial Canada Ralway Loan Act che garantisce il prestito che renderà possibile la costruzione dell'Intercolonial Railway.

Luglio
, viene ufficialmente proclamata la nascita del Dominion of Canada; lo stesso giorno il governatore generale, Charles S. Monck, visconte Monck, affida a J.A. Macdonald l'incarico di formare il primo governo della Confederazione.

 

[I 46 articoli del British North America Act non mutano lo status coloniale del Canada nei confronti dell'Impero britannico.
Anche se il Dominion comincerà ad avere relazioni con i paesi esteri a partire dal trattato di Washington tra Gran Bretagna e Stati Uniti (8 maggio 1871), la vera svolta avverrà molti anni più tardi con lo Statuto di Westminster (11 dicembre 1931).
La nuova legge non è infatti una vera e propria costituzione stipulata tra i rappresentanti eletti dei residenti del Canada aventi diritto al voto, ma una legge del parlamento britannico che definisce il funzionamento di una sua colonia e i limiti della sua nuova capacità di autogoverno.

Il British North America Act può quindi essere modificato non dal parlamento federale canadese, ma soltanto dalla Camera dei Comuni britannica.
La nuova legge innova i rapporti tra le province laddove definisce il potere della nuova entità federale, le residue competenze di ciascuna provincia, e, all'interno di queste ultime, i poteri delle municipalità.
Al governo federale sono attibuiti:
- il compito di vigilare sulla "pace, l'ordine e il buon governo" e, se l'interesse nazionale lo richiedesse, a sostituirsi all'autorità provinciale;
- la responsabilità della macroeconomia (banche, moneta, importazione ed esportazione), del diritto penale, del divorzio, delle comunicazioni, della burocrazia e dei rapporti con gli indiani, mentre per quanto riguarda l'immigrazione, la navigazione, la pesca e l'agricoltura esso agirà di concerto con le province;
- i "poteri originari", cioè la giurisdizione su tutto ciò che non è espressamente attribuito all'uno o all'altro livello.
Alle province resta:
- il potere di legiferare in materia di istruzione, sanità, assistenza, lavori pubblici, diritti civili, commercio e istituzioni municipali.

Il British North America Act garantisce altresì i diritti della popolazione anglofona e francofona, stabilendo che lo status quo delle scuole confessionali precedente al 1867 non sarà toccato, e che tanto a livello federale quanto nella provincia del Québec sarà consentito l'uso delle due lingue e resa obbligatoria la trascrizione di tutti gli atti in entrambe le lingue.
Per quanto riguarda la catena gerarchica del potere federale questa viene modellata sul sistema britannico, con una netta distinzione tra catena gerarchica teorica e pratica di governo e una concezione dinamica dell'interpretazione della legge.
A livello più alto vi è la figura del governatore generale che agisce autonomamente, ma in pratica di concerto con il potere esecutivo.
Il potere esecutivo (costituito dal primo ministro e dai suoi ministri) agisce in nome del governatore generale, ma in pratica gode di ampia autonomia. L'esecutivo è responsabile di fronte al parlamento.
Il parlamento è costituito da:
- Camera dei Comuni (eletta con il sistema uninominale per un massimo di cinque anni, su base proporzionale rispetto al numero degli abitanti) e
- Senato (i cui membri sono nominati a vita, ma il cui numero rispecchia l'eguaglianza tra le sezioni geografiche del paese).
Il parlamento rappresenta la volontà degli elettori.
Le uniche differenze, più formali che sostanziali, con il sistema britannico sono il fatto che il capo dell'esecutivo sia il governatore generale e non la corona (anche se quest'ultima è rappresentata dal governatore generale), e che il Senato non sia composto da membri della nobiltà ereditaria (da cui anche il mutamento nel nome secondo lo stile statunitense).
L'accordo ottenuto con il British North America Act che sostanzialmente non si discosta dalle Settantadue Risoluzioni di Québec, sarà rimesso in discussione solo a partire dal 1980 dal Referendum promosso dalla provincia del QUÉBEC.]

Le scuole sono passate da 800 (1841) a 4.000 (1867). In quest'ultimo anno esse sono frequentate da ben 200.000 studenti.
[Dalle elementari si può passare alla académie (una sorta di istituto tecnico che prepara soprattutto all'agricoltura o al commercio), ed eventualmente al collège classique (liceo classico residenziale).
Vi sono inoltre tre istituti magistrali per i futuri insegnanti (école normale), mentre della preparazione delle insegnanti di sesso femminile si occupano le orsoline di Québec.
A scopi più professionali sono invece indirizzati i quindici collèges industrielles (scuole di avviamento) aperti tra il 1846 e il 1856 (1.935 iscritti in quest'ultimo anno).
Nell'anno accademico 1866-67, la francofona Université Laval dispone di 26 docenti e di 169 studenti.]

Il DOMINION OF CANADA dispone ora di 17 università:
- King's College (fondata nel 1789, a Windsor, Nova Scotia, poi a Halifax);
- Dalhousie (Halifax 1818) - non confessionale,
- McGill (Montréal 1821) - non confessionale,
- Toronto (1827) - non confessionale,
- King's College (Fredericton, New Brunswick, 1828, poi University of New Brunswick) - non confessionale,
- Emmanuel College (Toronto 1836),
[in seguito confluita nell'University of Toronto]
- Acadia (Wolfville, Nova Scotia, 1838),
- Mount Allison (Sackville, New Brunsvick, 1841),
- Victoria College* (Cobourg, Ontario, 1841),
- Queen's (Kingston 1841),
- Bishop's (Lennoxville, Québec, 1843),
- Knox College* (Toronto 1844),
- Ottawa (1848)
- Trinity College* (Toronto 1851),
- St. Michael's College* (Toronto 1852),
- Laval (Québec 1852),
- St. Francis Xavier (Antigonish, Nova Scotia, 1855).
[L'University of Toronto, nella quale in seguito confluiranno *, diventerà una sorta di federazione di collegi universitari sul modello inglese di Cambrdge e Oxford.]


Soltanto negli anni dal 1841 al 1867 – come calcolato dalla sociologa quebecchese Andrée Fortin (1993) – sono state ben 39 i periodici che hanno visto la luce nel Canada Est, contro i 25 usciti negli 81 anni precedenti (1760-1840).

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Primo ministro
-

1867
-

 

 

 

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
Frederic B.T. Carter
(1865 - 1870)

1867
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
George Dundas
(1859 - 1868)

1867
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
Charles H. Doyle
(1866 - 1867)
-

1867
La provincia viene ora ammessa alla confederazione.

 

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
William F. Williams
(1865 - 1867)
 

1867
La provincia viene ora ammessa alla confederazione.

Settembre
18
, lo stesso partito federale viene ora battuto alle elezioni provinciali, a riprova di quanto sia diviso l'elettorato della provincia;

 

BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver.]
Governatore della provincia
Frederick Seymour
(1864 - 1869)

1867
-

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
Andrew Johnson [17°]
(1865 15 apr - 4 mar 1869)
[Un]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
S.P. Chase
(1864 6 dic - 7 mag 1873)

1867
Gennaio
-

Marzo
2
, il programma dei radicali del Partito repubblicano viene espresso nel First Reconstruction Act, approvato malgrado il veto di A. Johnson;
i dieci stati della disciolta Confederazione che hanno respinto il XIV emendamento sono riorganizzati in cinque distretti militari, ciascuno con a capo un generale dell'esercito; come condizione per essere riammessi a far parte dell'Unione i dieci stati sudisti devono redigere e ratificare nuove costituzioni statali che concedano il diritto di voto alla gente di colore e dichiarino ineleggibili i personaggi he sono stati legati alla Confederazione secondo quanto già affermato dal XIV emendamento;
per di più essi devono eleggere delle nuove assemblee statali rispettando queste disposizioni, le quali a loro volta dovranno ratificare il XIV emendamento.
Nel tentativo di impedire una rigorosa applicazione del First Reconstruction Act, gli stati sudisti evitano di convocare nuove assemblee costituenti e, quando tale comportamento si rivela inutile, organizzano un boicottaggio elettorale.
Tuttavia una serie di Reconstruction Act supplementari rendono inefficaci simili espedienti.
La costituzionalità di questi nuovi Reconstruction Act è a dir poco dubbia. E A. Johnson si sente pienamente giustificato quando oppone loro il suo veto: a suo giudizio essi sostituirebbero al federalismo il principio della centralizzazione del potere. Ma i radicali sono decisissimi a non ammettere interferenze del potere esecutivo né di quello giudiziario nel loro programma, e con il loro comportamento rischiano di distruggere il sistema di controlli e di equilibri previsto dalla Costituzione.
Lo stesso giorno vengono votati due provvedimenti che intaccano le prerogative che la Costituzione assegna al presidente:
- Tenure of Office Act, vieta al presidente di sollevare dai loro incarichi i membri del governo senza il consenso del senato; [Scopo del provvedimento è essenzialmente quello di tutelare il ministro dell Guerra d A. Johnson, Edwin M. Stanton, l'uomo di governo più vicino alle posizioni radicali.]
- Command of the Army Act, limita i poteri del presidente come comandante supremo delle forze armate;
[Gli viene proibito di emanare ordini relativi alle questioni militari se non per il tramite del comandante dell'esercito (il ten.gen. U.S. Grant), nonché di sostituirlo nell'incarico o di destinarlo ad altri compiti se non col consenso del senato.]
Dopo la sentenza nella "Causa Ex parte Milligan" del dicembre scorso, alcuni radicali minacciano anche di porre limiti al potere della Corte suprema e addirittura di abolirla.
Sotto l'influsso di questi attacchi intimidatori la Corte suprema si dichiara incompetente a dare un giudizio su due questioni in cui gli stati sudisti vedono il tentativo di limitare i poteri presidenziali nei confronti dei Reconstruction Act.

30, gli Stati Uniti acquistano l'Alabama dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
[Poiché il valore economico e strategico dell'Alska non è molto apprezzato – almeno per il momento – il ministro degli Esteri William H. Seward viene criticato per aver concluso un pessimo affare.
I suoi nemici definiscono ironicamente l'Alaska come la "ghiacciaia di Seward" e perfino dopo che il senato ha ratificato il trattato di annessione egli incontra grosse difficoltà nel convincere la camera dei rappresentanti a varare la necessaria legge di appropriazione.
Uno degli argomenti a sostegno del suo acquisto è che ciò accelererà l'annessione del Canada, un obiettivo che gli Stati Uniti coltivano da lunga data.]

Giugno
il presidente A. Johnson dà istruzioni agli uffici che si occupano delle liste elettorali nel Sud perché sia applciato il condono a coloro che non hanno mantenuto il giuramento di lealtà all'Unione e sia consentito votare alla gran massa dei bianchi che hanno perso tale diritto.

Luglio
il Congresso si oppone all'atto presidenziale di giugno approvando il Third Reconstruction Act.

Ottobre
18
, avviene il trasferimento dell'Alabama [?] sotto la sovranità degli Stati Uniti;
[Ciò aumenta i timori di coloro che, nel Nord America Britannico, si vedono minacciati dagli Stati Uniti tanto da sud quanto da nord.]

 

Dicembre
il presidente rende pubblico un proclama in cui invita i sudisti bianchi privati del diritto di voto a ricorrere alla giurisdizione dei tribunali, boicottando in tal modo la formazione delle liste; inoltre solleva dall'incarico i tre comandanti militari di stanza nel Sud più vicini alle posizoni radicali, sostituendoli con generali di fede democratica o repubblicana;

prima della fine dell'anno il presidente A. Johnson sospende dalla carica il ministro della Guerra Edwin M. Stanton e quando il senato rifiuta di approvare il suo operato decide di destituirlo in violazione al Tenure of Office Act.
Lo scopo di A. Johnson, a parte il vantaggio di allontanare dal governo un simpatizzante radicale, è quello di sollevare un caso che metta in discussione, davanti a un organo giurisdizionale, un provvedimento a suo giudizio incostituzionale.
[Ma non è un caso esemplare (almeno fino a quando A. Johnson rimarrà in vita, dato che mezzo secolo dopo la Corte suprema accoglierà le sue ragioni.
Per alcuni mesi Edwin M. Stanton rimarrà al suo posto ricorrendo all'espediente di barricarsi nella sede del ministero della Guerra.]


Lo stesso anno gli agricoltori fondano la "National Grange of the Patrons of Husbandry", un'associazione a scopo sociale e culturale, la loro prima organizzazione a livello nazionale.

Grazie anche alla pressione diplomatica degli Stati Uniti, insieme al declinante entusiasmo di Napoleone III per la sua grandiosa avventura messicana, le forze francesi lasciano il Messico.
Persuadendo l'imperatore francese a cedere alle sue rimostranze, William H. Seward ottiene un notevole successo diplomatico. Anche se questi non ha ufficialmente fatto appello alla "dottrina Monroe", l'evacuazione francese serve comunque a riconfermare la validità agli occhi del popolo americano.
L'ardore espansionistico conduce William H. Seward a compiere vari tentativi per assicurarsi nuovi territori:
- negozia un trattato con la Danimarca per la cessione di due isole delle Antille danesi in cambio di 7,5 Mni di dollari, ma il senato rifiuta di ratificarlo;
- progetta di ottenere una base navale nella Repubblica Domenicana ma il senato gli è ostile;
- naufraga anche il suo piano di annessione delle isole Hawaii.

Rivoluzione industriale: Christopher Latham Sholes, un tipografo di Milwaukee, idea la macchina per scrivere.
[Sarà commercializzata sei anni più tardi dopo che la Remington Gun Company avrà perfezionato il prototipo originario.
Uno dei primi acquirenti sarà Mark Twain e, secondo la tradizione, Le avventure di Tom Sawyer (1876) sarà il primo romanzo americano scritto a macchina.]

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1867
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1867
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1867
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-
-

1867
-




[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1867
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1867
-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1867
-

 



 






[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1867
-


[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1867
-

 





[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-
-

1867
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1867
-

 

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 29 maggio 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1867
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1867
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1867
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1867
-



[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1867
-



 


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1867
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1867
-

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1867
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
Governatore
-
-

1867


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1867
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-
-

1867
-

 

Ottobre
18
, avviene il trasferimento dell'Alabama [?] sotto la sovranità degli Stati Uniti;
[Ciò aumenta i timori di coloro che, nel Nord America Britannico, si vedono minacciati dagli Stati Uniti tanto da sud quanto da nord.]




[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1867
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1867
-


[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1867
-

 


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1867
-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Governatore
-
-

1867
-


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1867
-

In primavera, seguendo uno schema tipico della vita politica americana, un gruppo ben organizzato di allevatori convince l'assemblea legislativa ad abolire le norme restrittive imposte nei casi in cui si sospetta che il bestiame abbia la cosiddetta "febbre del Texas".
Solo quest'anno la pista di Chisholm fino ad Abilene è stata percorsa da 35.000 capi di bestiame.
[Nel 1868, 75.000; nel 1871 addirittura 700.000.]

Quando i primi avamposti delle linee ferroviarie e le fattorie degli allevatori raggiungono le Grandi Pianure, le piste per il trasporto del bestiame si spostano verso ovest. Vengono sperimentati nuovi percorsi, come:
- la pista occidentale che va dalle zone centrali del Texas a quelle del Kansas occidentale e del NEBRASKA,
- la pista "Goodnight Loving" che, attraversando il NEW MESSICO, raggiunge il COLORADO e il WYOMING.
Nuove stazioni prendono il posto di Abilene come centri di raccolta e di smistamento delle mandrie:
- Dodge City, Wichita e Ellsworth nel KANSAS,
- Ogalala nel NEBRASKA,
- Cheyenne e Laramie nel WYOMING,
- Miles City nel MONTANA.
[Tra il 1866 e il 1888 da sei a dieci milioni di capi percorrerrano le piste che portano a queste città.]
Alcune mandrie fanno tragitti più lunghi per raggiungere le praterie del Nord ed essere poi destinate al pascolo; altre, incrociate con tori di razza Hereford rimpinguano gli allevamenti del COLORADO, del WYOMING, del MONTANA, del SOUTH e del NORTH DAKOTA.
La maggior parte del bestiame è però trasferita per ferrovia ai mercati e ai centri di macellazione del Middle West.


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1867
-

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1867
-

 


[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1867
-

 


[-] Territorio dell'UTAH [dal 1850]
[Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1867
-

 

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1867
-

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-

1867
-

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-

1867
-

 


[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1867
Gennaio
-

 


[-] Territorio del COLORADO [dal 28 febbraio 1861]
Governatore
-
-

1867
Gennaio
-

 


[-] Territorio dell'IDAHO [dal 24 marzo 1863] - cap. Boise
[Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1867
Gennaio
-

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1867
Gennaio
-

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-
-

1867
-

 

 


[37] NEBRASKA [dal 1867]
Governatore
-
-

1867
Marzo
, entra a far parte dell'Unione.

 


[-] Territorio del MONTANA [1864-89] [dal 26 maggio 1864] - cap. Virginia City
[Fino al 1865 cap. Bannack.]
Governatore
-
-

1867
Gennaio
-

MONTANA, guerra contro i sioux (1865-67): una commissione di pace fa un giro d'ispezione nelle praterie, sottoscrivendo un rapporto che addossa principalmente ai bianchi la responsabilità delle guerre contro sioux e cheyenne e nel quale si prevede che la sottomissione degli indiani sarebbe troppo lenta e costosa.
Il Congresso, alla luce di tale rapproto, appoggia un piano che si prefigge di raggruppare tutti gli indiani delle pianure in due vaste riserve:
- nella zona delle Black Hills (SOUTH DAKOTA),
- nel Territorio Indiano (futuro stato dell'OKLAHOMA).
[Le varie tribù indiane sono però molto restie ad accettare la proposta e sarano necessari nuovi durissimi combattimenti per piegarle.]


a

 







1867
GRANDI ANTILLE
Cuba
-
1867
-
Haiti
-
?
(?-?)
1867
-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1867
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1867
-

1867
Ferdinando Massimiliano
Albero genealogico

(1832 - 1867)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1864-1867, imperatore del Messico;





 
1867
B.P. Juárez Garcia, costretto ancora una volta a fuggire nel nord del paese, sostenuto dagli Stati Uniti anima contro i francesi e gli "imperiali" una resistenza a oltranza che culmina ora nella cattura dell'imperatore e nella sua esecuzione a Querétaro assieme all'ex presidente messicano (dal 1864 gran maresciallo) M. Miramón;
Un dramma che in definitiva non fu altro che una manovra fallita delle grandi potenze alla Borsa di Parigi.» Sándor Márai, Il Vento viene da Ovest, 1964.]

la restaurazione della repubblica avviene comunque su un terreno reso instabile non tanto dalle devastazioni belliche, bensì anche dai frutti della stessa reforma la cui applicazione ha colpito anche le comunità indie, espropriate a vantaggio dei grandi proprietari terrieri e ridotte ad alimentare la massa dei diseredati che vanno gonfiando il sottoproletariato urbano;



1867
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
-
1867
-


1867
HONDURAS
-
?
(?-?)
1867
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;


1867
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
-
1867
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1867
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
-
?
(?-?)
1867
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;





1867
- Presidente  
1867
-


1867
-
-
1867
-

1867
República del Ecuador
Presidente della repubblica
-
 
1867
conflitti di frontiera con la Colombia;
le gravi amputazioni territoriali portano a un quadro politico instabile contrassegnato fino agli inizi del Novecento da un alternarsi di dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito formato all'origine da elementi venezuelani;



1867
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1867
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1867
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
gen. M.I. Prado
(1865 - 1868)
1867
-



1867
CILE
Presidente della repubblica
M. Montt
(1851 - 1861)
 
1867
sotto questa presidenza la crescente influenza britannica è culminata nella creazione di una rete ferroviaria nazionale e nell'istituzione di un moderno sistema creditizio ma ha imposto al modo di sviluppo, attraverso la manovra dei profitti e delle leve finanziarie, un orientamento marcatamente monoproduttivo, che alla lunga ha reso l'economia facilmente vulnerabile dalle fluttuazioni del mercato internazionale;


1867
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1867
-
Suriname (olandese)
1867
-
Guyane Française (francese)
1867
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1867
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1867
questione dei vescovi (1855-73): le istanze autonomistiche in seno alla chiesa, che sono all'origine di una lunga controversia con l'imperatore sul problema della massoneria, trovano un ostacolo sempre più intollerabile nell'ancor vigente regalismo della corona;
guerra grande (1864-70): assieme all'Argentina e l'Uruguay contro il Paraguay;




1867
PARAGUAY
Presidente della repubblica
Francisco Solano López
(1862 - 1870)
 
1867
guerra del Paraguay (1864-70): il primo conflitto internazionale latino-americano, che vede impegnati il Brasile, l'Argentina e l'Uruguay contro il Paraguay;



1867
- Presidente della repubblica
B. Mitre
(1862 - 1868)
 
1867
guerra contro il Paraguay (1865-70);






1867
Presidente della repubblica
V. Flores
(1865 - 1868)
[partito colorado]
 
1867
consolidato dall'alleanza con l'Argentina e il Brasile contro il Paraguay, il partito colorado si manterrà al potere per quasi un secolo;





1867
CINA
Tz'u-Hsi

(Dinastia Manciù)

ex concubina Jehonala;
1861-1908, imperatrice della Cina;

1867
Pechino,

 




a






1867
Giappone

 


1867
la rivoluzione Meiji rovescia l'ultimo shogun e, sotto l'egida dell'imperatore, ormai tornato sul trono, apre la strada ad una nuova era nella storia del Giappone, contrassegnata dalla modernizzazione e dall'assimilazione della cultura occidentale concepite da Hirobumi Ito fedele collaboratore dell'imperatore.
Nominato conte, Hirobumi Ito sarà diverse volte capo del governo e ministro, porterà a buon fine i negoziati di pace con la Cina dopo la guerra del 1894

a







1867
Marocco
-
-
1867
-


1867
Algeria
-
-
1867
anche se i francesi hanno conquistato nel 1957 la Grande Cabilia, non l'hanno ancora sottomessa definitivamente;



1867
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Isma'il
(Il Cairo 1830 - Costantinopoli 1895)
figlio di Ibrahim Pascià
1863-67, viceré d'Egitto;
succeduto allo zio Sa'id, è il vero continuatore della politica del padre;
1867-79, khedivè d'Egitto;
[riesce a ottenere dal sultano 'Abd al-'Aziz (firmani del 1866 e 1867) ampie autonomie per l'Egitto, il titolo di "khedivè" e prerogative regali, il diritto cioè di mutare la legge di successione a favore dei propri discendenti diretti, invece di trasmettere il potere, come era d'uso, al più anziano membro della famiglia di Muhammad Ali.]

1867
-



1867
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]
   

1867
-

 




1867
Senegal
[dal 1817 è sotto controllo francese;
dal 1865, sottomesso e pacificato, è diventato la testa di ponte per la conquista dell'entroterra sudanese.]
- Governatore
?
(? - ?)
1867
1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence;




1867
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1867
-




1867
Niger
1867
-


1867
Guinea
 
-  

1867
-


1867
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808;
nel 1858 il governo britannico ha annesso al governatorato della Sierra Leone i possedimenti della Costa d'Oro
(Ghana) dove è già presente dal 1821.]
- Governatore
?
(?-?)
1867
-


1867
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
- Presidente
?
(?-?)

1867
-


1867
- Governatore
-
 
1867
-


1867
Lagos
[dal 1861 colonia della Corona britannica.]
-
-
1867
-


1867
Dahomey
-
-

1867
la Francia dal 1863 ha chiuso gli sbocchi marittimi del paese;


1867
Nigeria
[dalla conferenza di Berlino del 1865, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) è riconosciuta protettorato inglese.]
-
-

1867
-




1867
Africa Centrale
-
-
1867
-

1867
Malawi
-
-

1867
Gennaio
… in mezzo a mille difficoltà egli attraversa il Babisa, il Bobemba, il Barungu, il Ba-Ulungu e il Lunda.
In questo tragitto D. Livingstone aveva valicato un fiume importante che si chiama il Chambesi, la somiglianza del nome gli aveva fatto supporre che questo fiume fosse il corso superiore del Zambese e che, di conseguenza, avesse a che fare col Nilo di cui sta cercando le sorgenti. Anche perché i portoghesi gli avevano detto varie volte:
«Il Zambese è il nostro fiume. Andando da Nyassa nel Cazembè si attraversa il Zambese».
Inoltre le carte e i libri confermavano le loro parole.
[Da questo momento e fino al marzo 1869, data del suo arrivo a Ujiji, questa asserzione erronea gli causerà molti passi e molte fatiche inutili.]

Nella provincia di Lunda abita il principe Cazembè, di cui l'Europa ha udito parlare per la prima volta dal dottor Lacerda, viaggiatore portoghese.
Il principe Cazembè, udito lo scopo del viaggio di D. Livingstone (andare alla ricerca di laghi e fiumi), prima di chiudere l'udienza dà ordini che l'uomo bianco «Egli è il primo inglese che vedo ed egli ha la mia amicizia» non venga disturbato né molestato in alcun modo.

Seppur abbandonato da gran parte dei suoi portatori, con la sla scorta di nove africani liberi (educati nelle colonie inglesi dell'India) il missionario-esploratore D. Livingstone raggiunge il lago Tanganica (poco noto).

Febbraio
2
, da Bemba (10° lat. sud) D. Livingstone spedisce un pacco di lettere (arriveranno nel corso dell'anno).
[In una di esse, diretta al presidente della Società geografica di Londra l'esploratore narra appunto di non aver potuto girare la sponda nord del Nyassa perché i suoi uomini, impauriti della vicinanza dei mazitù, gente guerresca e crudele, lo avevano uno dopo l'altro abbandonato.
Si lamenta inoltre del fatto che gli arabi intercettano le sue corrispondenze fra la costa e l'interno per cui è da 44 mesi che non riceve alcuna notizia di casa sua.
Nessun'altra notizia di D. Livingstone arriverà fino al novembre 1869.]

Marzo
Intanto in Europa corre voce che D. Livingstone sia stato assassinato dai selvaggi. Musa, un nativo dell'isola Johanna, capo della sua scorta, ritornato a Zanzibar, sostiene di essere stato testimone del fatto: egli narra come l'esploratore, partito da Ngomano, nell'attraversare la parte settentrionale del lago Nyassa sia stato ucciso con un colpo di scure dai mazitù nelle vicinanze di Mponda.
Il presidente della Società geografica di Londra sir Rodrigo Murchison, dubitando della sua veridicità, organizza, col concorso del governo inglese una spedizione onde verificare sui luoghi la catastrofe: un govane viaggiatore dell'Africa, il signor Young, viene messo a capo di questa spedizione.

Giugno
6
, Young parte per il Capo di Buona Speranza.
Da qui si dirige alla foce dello Zambesi. Risale questo fiume con un piccolo battello a vapore sino al punto dove si getta il Chirè, lungo il quale continua il suo viaggio al lago Nyassa, da cui sbocca.
Dalle notizie che Young raccoglie lungo il viaggio si può già dedurre che il truce racconto di Musa sia una favola.
Più a nord, il capo di Marenga, villaggio sulle rive di questo lago, assicura che l'uomo bianco si era fermato qualche tempo prima in quella località, aveva assoldato otto portatori e con quelli si era diretto in una direzione occidentale.
Tranquillizzatosi e  giudicata quindi conclusa la sua missione, Young decide di raggiungere la costa da dove parte per Londra.
[Porterà la lieta notizia nel gennaio 1968]

Agosto
intanto D. Livingstone si sposta verso il lago Mweru ed inizia ad esplorare il fiume Luvua;

Dicembre
a corroborare le informazioni di Young giungono a Zanzibar altre notizie. Una carovana di arabi, proveniente dall'interno, asserisce di aver visto D. Livingstone a due mesi di marcia dalla costa africana, nel paese di Marungu.



Il governatore José de Lacerda pubblica il libro Exame dos Viagens do Doutor Livinsgone; si tratta di una replica ai due volumi di D. Livingstone Missionary Travels e Travels on the Zambesi, in cui José de Lacerda rivendica la priorità del Portogallo nel campo delle esplorazioni (D'Almeida, Gamitto e Monteiro).



1867
Camerun
-
1867
-

1867
Gabon
-
-

1867
-






1867
Zaire
-
-
1867
-


1867
Katanga
-
-

1867
-

 


1867
Basso Congo
-
1867
-


1867
Etiopia
Teodoro II
(? - 1867 o 1868 ?)
Ligg Kasa, un condottiero del nord, si fa incoronare imperatore;
1855-68, imperatore di Etiopia;
riesce a realizzare l'unità politico-territoriale dell'impero con l'uso della forza e con metodi di governo assolutistici, senza tuttavia giungere a ridimensionare il peso della chiesa né a sopprimere l'apparato nobiliare di origine feudale;
1867
sir Robert Napier attacca la fortezza di Magdale in Etiopia; il re Teodoro II, unificatore dei popoli Galla, dei Tigré, degli Shoa e degli Eritrei, si toglie la vita.



1867
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano;
nel 1862 la Francia ha acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali.]
-
-
1867
-

1867
Uganda
-
-
1867
-

1867
Africa Orientale
-
-
1867
-





1867
Angola
-

1867
-

 

 

 




1867
Moselekatse [o Mzilikazi]
-
figlio di
? - 1868, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]
1867
-


1867
Mozambico
-
-
1867
-




1867
Regno del Madagascar
(Imérina)
 
Raharo
(1863 - 1883)
1867
è al potere l'ex primo ministro malgascio Raharo (1863-83) che tenta tardivamente di salvare l'indipendenza del regno riavvicina ndosi alla Gran Bretagna e completando l'occidentalizzazione interna (emanazione di un codice, coscrizione obbligatoria, emancipazione degli schiavi, cristianesimo come religione ufficiale);


1867
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
M. Pretorius
(1856 - 1872)
1867
Pretoria,

1867
Natal
[dominio inglese dal 1844]
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1860
-

1867
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
M. Pretorius
(1859 - ?)
1867
-

1867
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
?
(? - ?)
1867
1867-71, vengono aperte miniere di diamanti a Hopetown, Pniel e Kimberley.
I minatori africani a Kimberley guadagnano dieci scellini al mese (cinquanta pence del 1978), 1/10 del salario dei lavoratori britannici.

Il governatore britannico Barkly annette il Griqualand West. L'urgente necessità di manodopera a basso costo da impiegare nelle miniere accelera la conquista dei Bantu.
Cecil Rhodes e altri formano immense compagnie imperialistiche di monopolio.


Dicembre

le truppe Nama attaccano la base di pesca di Walvis.
Migliaia di Boeri saccheggiano e distruggono alcuni villaggi e ne uccidono, in parte, gli abitanti.
Moshesh dichiara guerra ai Boeri;







1867
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1867
-





Ancona, Ugo (Ferrara 26 febbraio 1867 – Roma 8 giugno 1936) uomo politcio italiano.

– Baldwin, Stanley
(Bewdley, Worcestershire 1867-Stourport-on-Severn, Worcestershire 1947) politico inglese; 
1923, 1924, 1929, 1935-37, primo ministro; rigido conservatore, la sua politica economica, ispirata al protezionismo, permette il rafforzamento della Germania nazista;
1936, si oppone fermamente al matrimonio di Edoardo VIII con Wally Simpson, contribuendo in maniera decisiva all'abdicazione del re;
1937, si dimette e diventa "pari".

Borsalino, Teresio (Alessandria 1° aprile 1867 – Alessandria 29 marzo 1939) industriale e politico italiano;
[Figlio di Giuseppe, cappellaio, e di Angela Prati;
Coniuge: Alessandra Drudi (in arte Gea Della Garisenda), cantante;
Figli: Rosa.]

Luogo di residenza: ALESSANDRIA - Via Cavour, 23
Titoli di studio: Diploma di Scuola commerciale, conseguito in Svizzera;

1924, 18 settembre, nominato senatore;
[Fa parte dei 45 nuovi senatori nominati con decreto 18 settembre 1924.
Proponente: Prefetto di Alessandria 03/1924
Categoria: 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria;
Relatore: Francesco Inghilleri
Convalida: 22/11/1924
Giuramento: 22/11/1924.]


Brognoligo, Gioachino (Verona 1867-Napoli 1932) critico letterario italiano, studioso in particlare della cultura veneta dell'Ottocento, curò per gli «Scrittori d'Italia» di Laterza le edizioni delle opere del Bandello e di Battista Guarini;
Nel teatro di C. Goldoni (1907).

Daudet, Léon (Parigi 1867-Saint-Rémy-de-Provence 1942) scrittore e politico francese, figlio di Alphonse (1840-1897), collaboratore dell'«Action Française» e direttore del movimento sorto attorno al giornale;
L'astre noir (1893, L'astro nero)
Les morticoles (1894, I morticoli)
Ricordi degli ambienti politici, letterari artistici e medici dal 1880 al 1905 (1914-21, in 9 voll., opera giudicata da M. Proust la più importante nell'ambito della memorialistica francese dopo i Mémoires di Saint-Simon)
Lo stupido XIX secolo (1922)
Deux idoles sanguinaires. La Révolution et son fils Bonaparte (1939; ristampato da Albin Michel nel 1989).

Di Giorgio, Antonino (San Fratello, Messina, 22 settembre 1867 – Palermo, 17 aprile 1932) militare e politico italiano.

Eisner, Kurt (Berlino 1867-Monaco 1919) politico tedesco;
1914, membro del Partito socialdemocratico, approva il voto dei crediti militari al governo, per modificare poi la sua posizione in senso pacifista;
1917, aderisce al Partito socialdemocratico indipendente;
1918, 7 novembre, è uno dei capi della rivoluzione repubblicana a Monaco; presidente e ministro degli esteri del consiglio degli operai, soldati e contadini della Repubblica sociale e democratica di Baviera, favorevole a un regime consiliare di tipo sovietico e alla formazione di uno stato bavarese separato dagli altri stati tedeschi;
1919, febbraio, viene assassinato da un aristocratico nazionalista, poco dopo le elezioni che hanno messo in minoranza il suo governo.

Kapler, Hermann Paul (Oels, Slesia 2 dicembre 1867 – Berlino 2 maggio 1941) avvocato e influente politico tedesco della chiesa protestante.

Lombardi, Luigi (Dronero, Cuneo 21 agosto 1867 – Roma, 7 febbraio 1958) politico italiano;
1939-45, senatore.
[Deferito presso l'ACGSF (Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo), è dichiarato decaduto dai suoi incarichi politici il 30 agosto 1945.]


Mannerheim, Carl Gustaf Emil von (Villnäs, odierna Turku 1867-Losanna 1951) militare e politico finlandese, ufficiale di cavalleria nell'esercito zarista;
1917, generale di corpo d'armata, dopo la rivoluzione russa rientra in Finlandia;
1918-19, come capo del governo provvisorio, dirige la resistenza dell'armata bianca contro le forze sovietiche e i comunisti finlandesi con l'aiuto dei corpi franco-tedeschi e prepara le elezioni generali;
1919, 17 luglio, proclama la repubblica; battuto alle elezioni successive si ritira a vita privata fino al 1931;
1931, con la carica di presidente del consiglio di difesa, organizza la costruzione in funzione antirussa di una potente linea difensiva nell'istmo di Carelia che da lui prende il nome;
1939-40, comandante supremo delle forze finlandesi nella guerra contro l'Unione sovietica;
1941-44, dirige le forze finlandesi schierate a fianco della Germania nazista;
1944, agosto, eletto presidente della repubblica, prepara lo sganciamento dalla Germania ormai battuta; settembre, firma un armistizio con l'Unione sovietica riuscendo a conservare l'indipendenza della Finlandia;
1946, marzo, ritiratosi a vita privata, si stabilisce in Svizzera.

Marracino, Alessandro (Isernia, Campobasso - in seguito Isernia - 9 febbraio 1867 – Nettuno, Roma 21 maggio 1941) politico italiano.

Massarenti, Giuseppe (Molinella, Bologna 1867-1950) politico italiano, aderì giovanissimo al nascente movimento socialista;
1892, promuove la nascita di una "lega di resistenza" per i braccianti molinellesi e avvia la creazione di una fitta rete di cooperative di produzione e lavoro;
1910-14, eletto sindaco del paese natale, guida una vasta agitazione contadina per il riconoscimento della "giusta causa" nella risoluzione dei patti agrari e la trasformazione del contratto mezzadrile, culminata nel tragico scontro di La Guarda fra scioperanti e manodopera assoldata dagli agrari (1914); per evitare l'arresto e il carcere è costretto a dimettersi dalla carica di sindaco e a riparare a San Marino;
1919, assolto, torna a Molinella  e riprende la guida del movimento contadino e cooperativo; di orientamento riformista si oppone nettamente al fascismo; più volte arrestato subisce numerosi anni di carcere e di confino;
1937, è internato illegalmente in un manicomio dal quale viene liberato solo alla fine della seconda guerra mondiale.

Massimiliano di Baden o Max di Baden (Baden 1867-Schloss Salem, lago di Costanza 1929) politico tedesco, cugino del granduca di Baden Federico II; Albero genealogico
1907, erede presuntivo di quest'ultimo, diventa noto per la sua azione umanitaria a favore dei prigionieri di guerra durante la prima guerra mondiale in collaborazione con la Croce Rossa;
1918, 3 ottobre, Guglielmo II, in un estremo tentativo di salvare la monarchia dal crollo politico e militare che si preannuncia, lo nomina cancelliere dell'impero in sostituzione di G. von Hertling; egli tenta di democratizzare lo stato tedesco e, contrastando le spinte militaristiche rappresentate soprattutto da E. Ludendorff, avvia trattative d'armistizio con le potenze dell'Intesa; 9 novembre, personalmente favorevole alla monarchia non esita, di fronte alla possibilità di una rivoluzione comunista in Germania , a spingere Guglielmo II all'abdicazione; dopo aver passato il potere al governo provvisorio del socialdemocratico F. Ebert, si ritira dalla vita politica.

Moscicki, Ignacy (1867-1946)
chimico;
1926-1939, presidente della Polonia.

Pelloutier, Fernand (Parigi 1867-Sèvres, Hauts-de-Seine 1901) sindacalista francese, giornalista; dopo aver aderito all'inizio al Partito operaio di J. Guesde, fu poi influenzato dall'anarchismo divenendo uno dei sostenitori dello sciopero generale rivoluzionario;
1895-1901, segretario della Federazione delle borse del lavoro fu uno dei principali esponenti dell'anarcosindacalismo.

Pilsudski, Jósef (Zulowo, Lituania 1867-Varsavia 1935) militare e politico polacco, nato da una famiglia di piccola nobiltà, studiò medicina all'università di Harkov ed ebbe una parte di rilievo nel movimento socialista rivoluzionario polacco;
1899, viene arrestato dalla polizia russa;
1901, riesce ad evadere;
1905, si trasferisce nella Galizia austriaca dove, abbandonati i giovanili ideali socialisti, si pone come obiettivo la disintegrazione dell'impero russo e la ricostituzione del libero stato polacco;
1914-16, organizza e comanda le "legioni polacche", corpi di volontari che combattono nelle file dell'esercito austro-ungarico;
1917, viene internato dai suoi stessi alleati che dubitano della sua lealtà;
1919, diventa il capo carismatico della nuova Polonia indipendente e suo presidente;
1920, marzo, nominato maresciallo comandante supremo delle forze armate, conduce con successo le operazioni nella guerra russo-polacca del 1919-20;
1923, per contrasti con altri dirigenti si allontana dalla vita pubblica;
1926, maggio, grazie all'appoggio di reparti dell'esercito attua un colpo di stato che ne fa di fatto il dittatore della Polonia; è ministro della guerra fino alla morte;
1926-28, presidente del consiglio;
1930, ancora presidente del consiglio;
1933, consapevole del pericolo nazista cerca di spingere la Francia, alleata della Polonia, ad una guerra preventiva contro la Germania;
1934, gennaio, fallito questo progetto, ripiega su un patto di non aggressione con A. Hitler che tuttavia non riesce a deviare le mire espansionistiche tedesche.

Serra, Nicola (Cosenza 24 maggio 1867 – Cosenza 22 aprile 1950) politico italiano.

Stein zu Nord- und Ostheim Hans Karl von – barone (Würzburg, Baviera 18 febbraio 1867 – Völkershausen, Willmars, Baviera 25 settembre, 1942) politico tedesco.

Weygand, Maxime (Bruxelles 1867-Parigi 1965) militare francese, ufficiale di cavalleria, durante la prima guerra mondiale fu capo di stato maggiore e collaboratore di fiducia del generale J. Foch;
1920, viene inviato in Polonia come consigliere militare e dirige la Vittoriosa difesa di Varsavia contro l'offensiva delle armate sovietiche;
1930, capo di stato maggiore dell'esercito francese;
1931-35, comandante in capo, si dimostra rigidamente conservatore sia in politica sia in questioni miliari;
1939, viene richiamato dal congedo per assumere il comando delle forze francesi nel vicino Oriente dove prepara i progetti di un attacco anglo-francese all'Unione sovietica in appoggio alla Finlandia;
1940, maggio, è richiamato d'urgenza in Francia e succede al generale M.-G. Gamelin nel comando dell'esercito francese già battuto dai tedeschi, senza riuscire a ristabilire la situazione; appoggia quindi la richiesta di armistizio e l'avvento del regime collaborazionista di vichy, in cui è ministro della difesa e poi delegato generale per l'Africa francese;
1941, novembre, è richiamato in Francia perché inviso ai tedeschi;
1942-45, viene internato in Germania; nel dopoguerra sarà processato e prosciolto dall'accusa di collaborazionismo.

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«Gazzetta Piemontese»

1867, 9 febbraio, Torino, inizia le pubblicazioni la «Gazzetta Piemontese», quotidiano diretto da Vittorio Bersezio, di proprietà di C. Favale e con una tiratura di 7000 copie;
«segue 1880»

«La Riforma»

1867, 4 giugno, a Firenze inizia le pubblicazioni questo quotidiano sulla base di un avanzato programma di riforme politiche, amministrative e sociali elaborato da un gruppo di deputati raccolti attorno a:
- A. Bertani,
- B. Cairoli,
- F. Crispi;
«segue 1871»

 

Gli "accoltellatori"

«segue da 1865»
1867
Settembre
9
, Ravenna, dopo due anni dall'ultimo fatto di sangue riguardante la sètta, viene ora pugnalato alle spalle Sebastiano Fusconi, consigliere comunale e provinciale del partito moderato ravennate, speculatore di cereali;
13, come anticipato da una lettera anonima, viene colpito con un colpo d'arma da fuoco Emilio Ghezzo, negoziante, ma anche direttore di un'importante banca privata, presidente della Camera di Commercio, esponente del partitto moderato ravennate e, come il precedente, pure speculatore di cereali;
24, G. Garibaldi intanto, dopo il tentativo di conquistare Roma, viene arrestato e spedito, quasi di nascosto, a Caprera;
Novembre
3
, dopo aver preso la roccaforte di Monterotondo, G. Garibaldi viene sconfitto a Mentana.
A Monterotondo, dove c'erano anche molti degli accoltellatori, trova la morte il capo della sètta Giovanni Cavalcoli [Ferri] il quale, prima di morire, passa il testimone ad Aristodemo Pascucci;
«segue 1868»

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