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ANNO 1876 |
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Papa
Pio IX - segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli; 1876 «segue da 1856»
"Prima internazionale Comunista" «segue da 1875» Internazionale "antiautoritaria"
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Quando l'Alaska viene annessa dagli Stati
Uniti la data ufficiale viene cambiata di 11 giorni soltanto (passaggio
dal computo asiatico a quello americano)
– Adenauer,
Konrad Herman Josef (Colonia, Prussia renana 5 gennaio
1876 – Bad Honnef o Rhöndorf, Bonn 19 aprile 1967) politico e statista
tedesco, uno dei padri fondatori della Comunità europea.
Torna su– Balabanov, Angelica o Angelica Balabanoff (Cernigov, Ucraina 1876-Roma 1965) donna politica russa, di ricca famiglia, emigrata giovanissima in Belgio, segretaria della Terza Internazionale, italiana d'adozione; 1902, entra nel Partito socialista italiano; 1914-15, redattrice dell' «Avanti!»; 1915, partecipa alla conferenza di Zimmerwald dove conosce Lenin; 1918, tornata in Russia, aderisce al Partito bolscevico; 1921, in rotta col partito torna in Italia; 1926-31, in esilio in Francia, dirige l'edizione parigina dell' «Avanti!» e si reca negli Stati Uniti; 1947, tornata in Italia, protagonista della scissione di Palazzo Barberini, diventa dirigente del Partito socialdemocratico, staccatosi dal Partito socialista. Ricordi di una socialista (1946) Lenin visto da vicino (1958). – Bastico, Ettore (Bologna 3 gennaio 1876 – ?) militare italiano. – Belluzzo, Giuseppe (Verona 25 novembre 1876 – Roma 21 maggio 1952) politico italiano. – Bocciardo, Arturo (Genova il 16 aprile 1876 – 18 luglio 1959) imprenditore e politico italiano. – Bresciani, Carlo (Brescia 23 settembre 1876 – Brescia 11 settembre 1962) politico italiano. – Cernov, Viktor Michajlovic (Jambov 1876-Ne York 1952) politico russo, fondatore del Partito socialista rivoluzionario (SR); 1915, fa parte della delegazione russa alla conferenza di Zimmerwald; 1917, dopo l'abbattimento dello zarismo (febbraio), è ministro dell'agricoltura del governo provvisorio (maggio-settembre) dal quale si dimette; 1918, presiede l'assemblea costituente russa del 18/19 gennaio e in seguito al suo scioglimento da parte dei bolscevichi va esule prima a Parigi e poi a New York. – Ciano, Costanzo (Livorno 1876-Ponte a Moriano, Lucca 1939) ufficiale di marina e politico italiano, padre di Galeazzo (1903-44); 1917, novembre, si distingue nell'azione di Cortellazzo per cui, in epoca fascista, ha il titolo di conte di Cortellazzo; 1918, partecipa al forzamento del porto di Buccari per il quale ottiene una medaglia d'oro; 1919-20, segue G. D'Annunzio a Fiume e aderisce al fascismo; 1921, deputato; 1922, sottosegretario alla marina mercantile; 1924-34, ministro delle comunicazioni; [«Dopo alcuni anni di permanenza al governo ha accumulato un miliardo di lire» – circa 80 Mdi del 1966. Così scriverà Bartolo Belotti in L'avventura fascista, Milano 1945, p. 133.] 1934, presiede la camera dei fasci e delle corporazioni. – Corbino, Mario Orso (Augusta, Siracusa 30 aprile 1876 – Roma 23 gennaio 1937) politico italiano. – Cuno, Wilhelm (1876-1933) politico tedesco, indipendente; 1921 22 novembre - 12 agosto 1923, cancelliere del Reich. – D'Aragona, Ludovico (Cernusco sul naviglio 1876-Roma 1961) sindacalista e politico italiano; 1892, membro del Partito socialista, vicino a F. Turati; 1918, segretario delle camere del lavoro di Brescia, Pavia e Genova; segretario generale della CGL succedendo a R. Rigola; 1919-24, deputato socialista; 1920, durante il movimento di occupazione delle fabbriche è tra coloro che sostengono la composizione del conflitto; 1921, favorisce il "patto di pacificazione" fra socialisti e fascisti e si oppone all'organizzazione degli Arditi del popolo; 1922, ottobre, viene espulso dal PSI con i riformisti; 1923, agosto, si mostra favorevole alla collaborazione "tecnica" col governo Mussolini; 1924, dopo il "delitto Matteotti" si oppone allo sciopero generale proposto dai comunisti; 1925, si dimette dalla carica di segretario della CGL; 1927, gennaio, è tra i promotori dell'Associazione nazionale studio che approva sostanzialmente la politica sindacale del fascismo; 1946, deputato socialista alla costituente; 1946-47, ministro del lavoro; 1947, dopo la scissione socialista aderisce al PSDI; 1947-48, ministro delle poste e telecomunicazioni; 1948-53, senatore; 1950-51, ministro dei trasporti. – Dehn-Schmidt, Georg von (Guhrau, Bassa Slesia 9 novembre 1876 – Monaco di Baviera 14 luglio 1937) diplomatico tedesco. – Dinter, Artur (Mulhouse, Alsazia-Lorena 27 giugno 1876 – Offenburg, Baden 21 maggio 1948) politico tedesco. – Fontana, Attilio (Torino 14 maggio 1876 – Roma 14 giugno 1936) politico italiano. – Giuriati, Giovanni (Venezia 4 agosto 1876 – Roma 6 maggio 1970) politico italiano. – Jung, Guido (Palermo, 2 febbraio 1876 – Palermo, 27 dicembre 1949) imprenditore e politico italiano, fondatore dell'IRI. – Justo Rolón, Agustín Pedro (Concepción del Uruguay, 26 febbraio 1876 – Buenos Aires, 11 gennaio 1943) politico argentino; 1932, 20 febbraio-20 febbraio 1938, Presidente dell'Argentina. – Leeb, Wilhelm Josef Franz in seguito Ritter von Leeb (Landsberg am Lech, Baviera 5 settembre 1876 – Füssen, Baviera 29 aprile 1956) militare tedesco. – Longinotti, Giovanni Maria (Remedello, Brescia 12 settembre 1876 – Ronciglione, Viterbo 13 maggio 1944) politico italiano. – Lupi, Dario (San Giovanni Valdarno, Arezzo 28 marzo 1876 – Roma 14 dicembre 1932) politico italiano. – Mac Donald, James Ramsay (Lossiemouth, Elginshire 1876-oceano Atlantico 1937) politico inglese. – Martelli, Alessandro (Caltanissetta 25 novembre 1876 – Firenze 5 ottobre 1934) politico italiano. – Müller, Hermann (Mannheim, Baden-Württemberg 18 maggio 1876 – Berlino 20 marzo 1931) politico socialdemocratico tedesco. – Paratore, Giuseppe (Palermo, 31 maggio 1876 – Roma, 26 febbraio 1967) politico italiano. – Pariani, Alberto (Milano 27 novembre 1876 – Malcesine 1º marzo 1955) militare italiano; termina la prima guerra mondiale come comandante del 6º Reggimento alpini; 1920-24, capo di S.M. d'armata; 1925-26, capo operazioni dello S.M. Generale; 1927-33, addetto militare a Tirana e capo della missione militare italiana in Albania; 1933-34, promosso generale è al comando della 11ª Divisione Brennero; 1934-36, vice capo di S.M. Generale; 1936-39, capo di S.M. dell'Esercito ed al contempo sottosegretario alla Guerra; 1939, entra in congedo; [Dà le dimissioni dopo aver consegnato a B. Mussolini la relazione sullo stato dell'esercito, stato non consono all'entrata in guerra.] 1943, viene richiamato per divenire comandante generale delle forze d'Albania e luogotenente generale del piccolo stato balcanico; [È il Capo di SME che plasma la famigerata divisione binaria, riorganizzazione dell'unità base dell'esercito che diverrà famosa appunto come "riforma Pariani".] 8 settembre, al momento dell'Armistizio di Cassibile, viene catturato dai tedeschi; 1945, dopo la fine della guerra viene arrestato per crimini fascisti; 1947, viene assolto; 1952, bibliofilo e collezionista appassionato, viene eletto sindaco di Malcesine; 1955, 1° marzo, muore improvvisamente poco dopo una seduta consiliare. – Pieck, Wilhelm (Guben, Brandeburgo 3 gennaio 1876-Berlino 7 settembre 1960) politico tedesco, falegname, aderì al sindacato dei lavoratori della categoria; 1894, ne diventa segretario e aderisce pure al Partito socialdemocratico; 1918, confluito nella Lega di Spartaco di K. Liebknecht dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, fonda il Partito comunista di Germania; 1919, gennaio, membro del comitato centrale del partito, nel corso delle frequenti lotte interne si mantiene generalmente su posizioni neutrali; 1928-33, deputato al Reichstag, con l'avvento di Hitler è costretto ad emigrare, dapprima a Parigi e poi a Mosca, diventando il presidente effettivo del Partito comunista tedesco; 1935, viene eletto nella segreteria della Terza internazionale assieme a P. Togliatti; 1943, è tra i firmatari della risoluzione dello scioglimento dell'Internazionale; 1944, al suo ritorno nella Germania dell'Est diventa copresidente, insieme a O. Grotewohl, del SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands – Partito socialista unificato tedesco), prodotto della fusione tra comunisti e socialdemocratici; 1949, all'atto della costituzione della DDR (Repubblica Democratica Tedesca) ne viene eletto presidente e conserva la carica fino alla morte. – Raeder, Erich Johann Albert (Wandsbeck, Amburgo 24 aprile 1876 – Kiel 6 novembre 1960) militare tedesco. – Romeo, Nicola (Sant'Antimo, Napoli 28 aprile 1876 – Magreglio, Como 15 agosto 1938) industriale e politico italiano. – Schlegelberger, Louis Rudolph Franz (Königsberg, Prussia 23 ottobre 1876 - Flensburg, Schleswig-Holstein 14 dicembre 1970) politico tedesco. – Seipel, Ignaz (Vienna 19 luglio 1876 – Pernitz, Berndorf 2 agosto 1932) teologo e politico austriaco. – Telschow, Otto (Wittenberg 27 febbraio 1876 – Lüneburg 31 maggio 1945) politico tedesco, Gauleiter di Osthannover. – Trevelyan, George Macaulay (Stratford-on-Avon 1876-Cambridge 1962) storico inglese, laureatosi a Cambridge; [Figlio di sir George Otto Trevelyan (seguace e collaboratore di W. Gladstone) e pronipote di Thomas Babington Macaulay, il caposcuola della storiografia whig.] L'Inghilterra sotto gli Stuart (1905) Garibaldi (1907-11, trilogia) Storia d'Inghilterra (1926, I ediz.; 1937, II ediz, ampliata) 1927-40, insegna come regius professor di storia moderna a Cambridge; L'Inghilterra sotto la regina Anna (1930-34) 1940-51, master al Trinity College; Storia sociale dell'Inghilterra (1942). – Vallach, Meir o Maksim Maksimovic Litvinov (Bialystok 1876-Mosca 1951) diplomatico e politico sovietico; 1898, entra nel Partito operaio socialdemocratico russo; 1903, aderisce alla corrente bolscevica, dopo essere fuggito dalla Siberia ed aver incontrato Lenin in Svizzera; 1908, dopo cinque anni di attività clandestina in Russia e all'estero si rifugia a Londra dove lavora come impiegato; 1917, dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi è nominato rappresentante del nuovo governo in Inghilterra; 1921, vicecommissario agli esteri; 1930-39, commissario agli esteri; 1933, 26 novembre, ore 24:00 ["ora del delitto" secondo il petroliere Haroldson Lafayette Hunt], negozia con F.D. Roosevelt il riconoscimento americano dell'Unione sovietica; [La John Birch Society formerà un comitato per chiedere la revoca del riconoscimento.] 1934, sin da ora sostiene con efficacia alla Società delle nazioni la politica del disarmo e della sicurezza collettiva; quando Stalin cerca il riavvicina mento con la Germania viene sostituito da Molotov; 1941, giugno, è di nuovo vicecommissario agli esteri quando i tedeschi attaccano la Russia; novembre, ambasciatore a Washington, consolida l'alleanza con l'Asse; la sua politica, contraria all'isolazionismo di Molotov, è diretta a stabilire una condizionata collaborazione con le democrazie occidentali. – Vicentini, Giuseppe (Ferrara 1876-1943) politico italiano, stretto collaboratore del trust giornalistico di Giovanni Grosoli e noto in particolare per la sua attività bancaria; 1899, è chiamato come segretario al congresso dell'Opera dei congressi tenutosi a Ferrara; 1902, fa parte del Comitato permanente di questa organizzazione generale dei cattolici militanti italiani; 1913, si presenta come candidato gentiloniano a Ferrara, ma non viene eletto; amministratore del Piccolo Credito Romagnolo, partecipa alla fondazione della Federazione bancaria cattolica e del Credito Nazionale di cui è amministratore delegato; 1918, partecipa con Carlo Santucci e con Giovanni Grosoli alla Piccola assemblea costituente del Partito popolare italiano; 1919-23, amministratore delegato del Banco di Roma presieduto da Carlo Santucci; 1923, pur amico e sincero estimatore di don L. Sturzo, se ne dissocia quando appare chiaro che il popolarismo passa all'opposizione del fascismo; è coinvolto nella crisi della Banca Italiana di Sconto e di quella di poco contemporanea del Banco di Roma: resiste finché può alle manovre da parte fascista per la conquista del Banco di Roma e lo smantellamento del Credito Nazionale; riesce, anche con l'appoggio di B. Mussolini, che non vuole dispiacere al clero e al Vaticano, a sostenere l'organizzazione delle banche cattoliche, la cui direzione viene affidata nella maggior parte dei casi a cattolici conservatori, filofascisti, di sicuro affidamento grosoliano; scomparso Giovanni Grosoli, si ritira nella sua Ferrara per il resto della vita. – Volpe, Gioacchino (Paganica, L'Aquila 1876-Sant'Arcangelo di Romagna 1971) storico italiano, studiò alla Scuola Normale superiore di Pisa dove conobbe G. Gentile che avrà un peso determinante per lui; collaborò alla «Critica» con alcuni saggi medievalistici; Studi sulle istituzioni comunali a Pisa (1902) Lombardi e romani nelle campagne e nelle città (1904) Questioni fondamentali sull'origine e svolgimento dei comuni italiani (1904) 1906, insegna storia moderna nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano; entra in dimestichezza con A. Casati; movimenti religiosi e sette eretiche nella società medievale italiana (1907, pubblicato su «Il Rinnovamento»; 1922, in vol. Firenze) 1924, da Milano viene trasferito all'università di Roma dove inizia un'intensa attività politico-culturale, a fianco e sotto l'egida di G. Gentile; 1924-29, deputato; 1926, direttore della Scuola romana di storia moderna e contemporanea e direttore della «rivista storica italiana»; Il medioevo (1927) L'Italia in cammino (1927) Francesco Crispi (1928) Guerra, dopoguerra, fascismo (1928) 1929, segretario generale dell'Accademia d'Italia; 1929-39, dirige la sezione di storia medievale e moderna dell'Enciclopedia italiana alla quale chiama a collaborare anche uomini estranei al fascismo come F. Chabod e W. Maturi; a causa del suo lealismo monarchico egli non aderisce, come G. Gentile, alla Repubblica di Salò ma si mantiene, anche nel secondo dopoguerra, su posizioni di destra; L'Italia moderna (1943) L'Italia moderna 1815-1915 (1949) L'Italia che fu (1961) Storici e maestri (1967, nuova edizione accresciuta). – Zelle, Margaretha Geertruida o Mata Hari [Occhio del giorno o Figlia dell'alba] (Leeuwardese, Olanda 7 agosto 1876-Vincennes 15 ottobre 1917, fucilata) doppia spia, agente dei servizi segreti del Kaiser, agente francese? [Figlia di un cappellaio olandese, molto conosciuto in Frisia, e di una bellissima donna molto ricca.] |
1876, marzo, E. Torelli-Viollier
fonda a Milano [lo dirigerà per vent'anni] questo quotidiano liberale
moderato che, uscito in 3000 copie il giorno 5, soppianta ben
presto gli altri giornali della città «Il Pungolo» e «La Perseveranza»,
contendendo al «Secolo» l'egemonia del mercato editoriale milanese; «segue da 1871» «segue da 1866»
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