- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1922
Febbraio
2, nella Cappella Sistina si apre il conclave che dura
solo 4 giorni.
Sono presenti 53 cardinali; tra gli assenti ci sono due cardinali provenienti
dagli Stati Uniti:
. William O'Connell di Boston,
. Denis Dougherty di Filadelfia;
i 31 italiani costituiscono una maggioranza senza il cui sostegno non
si può essere eletti.
Il mondo trepida per sapere chi sarà il nuovo papa; 40 milioni
di italiani, per il 99% cattolici, mostrano l'interesse maggiore, ma 260
milioni di cattolici romani al di fuori dell'Italia aspettano con altrettanta
impazienza!
Papa Pio XI
(1922-39)
Ambrogio
Damiano Achille Ratti (Desio, Milano 1857-Roma 1939)
il padre dirige una filanda;
1879, ordinato sacerdote;
precettore in case di nobili milanesi, si fa conoscere per i suoi sentimenti
antidemocratici e nazionalistici;
1882, dottore in diritto canonico e teologia;
1888, dottore della Biblioteca Ambrosiana;
1890-99, pubblica i 3 volumi di Acta ecclesiae mediolanensis ab eius
initiis usque ad nostram aetatem;
1907, prefetto della Biblioteca Ambrosiana;
1913, pubblica il Missale ambrosianum duplex;
1914, prefetto della Biblioteca Vaticana;
1919-20, dopo visite apostoliche in Polonia e Lituania, diventa nunzio
a Varsavia, dove appoggia la politica del gen. J.
Pilsudski nella guerra russo-polacca, avviando le trattative
per il concordato con la Polonia;
1921, cardinale e arcivescovo di Milano;
1922
Febbraio
6, alla 14ª votazione viene eletto papa, superando
i due terzi dei voti necessari;
come auspicio per una pace duratura, impartisce la sua benedizione Urbi
et Orbi dal balcone di Piazza San Pietro, una cerimonia che, dopo
la perdita dello Stato pontificio nel 1870, si svolgeva all'interno; con
questo gesto il papa rende chiaro che durante il suo pontificato desidera
mettere fine alla "questione romana";
nel momento della più violenta offensiva fascista, accelera la
tendenza della politica vaticana all'alleanza col fascismo portando a
compimento l'opera iniziata dal predecessore Benedetto
XV;
concordato con la Lettonia.
[Suo fratello, in seguito nominato conte, è negoziante in seterie.]
Intanto L'Entità
dirige l'operazione e il padre gesuita nordamericano Edmund
Walsh e altri trenta sacerdoti vengono spediti in diverse parti
del paese a distribuire vestiti e tonnellate di alimenti alla popolazione
affamata; mentre le spie raccolgono informazioni sulle comunità
cattoliche in Unione Sovietica, la diplomazia vaticana organizza incontri
segreti prima a Roma tra gli ambasciatori e, successivamente, a Berlino
tra il segretario di Stato P.
Gasparri e Lenin.
Sebbene il Vaticano abbia elargito alla Russia un credito senza interessi
di oltre dieci milioni di dollari, Lenin
non fa nessuna concessione ai cattolici. Inoltre, a Rapallo, il leader
sovietico preferisce firmare un accordo per la ripresa delle relazioni
diplomatiche e l'inizio di una cooperazione economica con la Germania,
la sua ex nemica, piuttosto che con lo Stato vaticano.
Viene chiamato a Roma Michel d'Herbigny in
qualità di direttore del neonato Istituto Pontificio per gli Studi
Orientali e consulente della Congregazione per le Chiese Orientali, il
dipartimento vaticano responsabile degli affari ecclesiastici in Russia
e in tutti i paesi slavi.
Fino a questo momento, senza un nunzio papale a Mosca o un delegato apostolico,
il Vaticano è al corrente degli avvenimenti politici e religiosi
solo attraverso alcuni giornalisti che hanno contatti con la Santa Sede.
Solo il gesuita Edmund Walsh, capo della
missione per gli aiuti pontifici, invia al Vaticano, attraverso l'ambasciata
tedesca a Mosca, qualche rapporto contenente anche informazioni su movimenti
di truppe. Ma il governo comunista impedisce a Edmund
Walsh di muoversi liberamente nel paese.
Edmund Walsh viene sostituito da padre Eduard
Gerhman che continua a dare copertura all'Entità
a Mosca.
|
–
Torna su
|
«Il Telegrafo»
«segue da 1877»
1922-43, durante il fascismo diventa l'organo personale della famiglia
Ciano e dopo la liberazione deve cessare
le pubblicazioni;
«segue 1945»
«La Tribuna»
«segue da 1902»
1922, aderisce al movimento fascista;
«segue 1925»
«Rivoluzione liberale»
1922, 11 febbraio, Torino, sotto la direzione di P.
Gobetti, esce questa rivista settimanale, punto di riferimento
per gli antifascisti.
UNIONE EDITRICE ROMANA
- Direttore: conte G.
Grosoli.
Strettamente legata al Banco di Roma e al
trust zuccheriero, (cioè l'Eridania)
controlla:
- «Corriere d'Italia» [a.f.: «Il Giornale d'Italia»]
di Roma,
- «Italia»
di Milano,
- «Momento» di Torino,
- «Avvenire d'Italia»
di Bologna,
- «Messaggero Toscano»
di Pisa.
[Come affermerà (nel 1930) uno scrittore cattolico,
«Tanto il Partito popolare quanto l'Azione
Cattolica non hanno altri organi nazionali all'infuori di quelli che mantengono
gli zuccherieri e i trafficatori del Banco di Roma».
[Francesco Luigi Ferrari, L'Azione Cattolica
e il regime (Milano, 1957, p. 23); rimasto inedito per 25 anni, è
l'unico studio serio sull'argomento pubblicato in Italia ed è opera
di un fervente cattolico ma sincero democratico e deciso antifascista.]
|