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ANNO 1926
OTTOBRE

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Papa Pio XI
(1922-39)

- segretario di Stato: card. P. Gasparri.

1926
Ottobre
15
, in Russia, il Consiglio dei Ministri adotta una risoluzione che proibisce agli stranieri di predicare qualsiasi credo religioso;
mons. Vincent Ilyin, nominato segretamente amministratore apostolico a Kharkov, viene arrestato perché va in giro con dei giornali stranieri sotto il braccio;

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1925»
1926, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana:
1925-33, uno dei suoi assistenti ecclesiastici e G.B. Montini;
«segue 1927»

Internazionale operaia socialista

«segue da 1925»
1926
-
«segue 1927»

 


In Italia il calendario fascista, datato 28 ottobre 1922, viene aggiunto per legge al calendario civile.



















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«Avanti!»
[organo del Psi]

«segue da 1923»
1926, 31 ottobre, cessa le pubblicazioni in seguito alla legge di B. Mussolini contro la stampa;
«segue dic 1926»

«La Voce Repubblicana»

«segue da 1921»
1926, 31 ottobre, esce l'ultima copia prima della soppressione;
«segue 1943»


(quotidiano)

«segue da 1924»
1926, quando il PCd'I è costretto alla clandestinità, il giornale si trasforma nel simbolo stesso della presenza, illegale ma persistente, del partito nell'Italia fascista;
uscendo con una periodicità estremamente irregolare, in due pagine soltanto di piccolo formato viene per lo più preparato dal centro estero del partito; i cliché sono trasportati in valigie a doppio fondo dai corrieri comunisti che entrano in Italia, e la stampa del giornale, così come la sua diffusione, sono imprese che costano spesso anni se non decenni di carcere ai loro protagonisti;
«segue 1942»

«L'Italiano»
«Foglio quindicinale della rivoluzione fascista»

1926
direttore: Leo Longanesi (1926 gen - nov 1942).
I periodo (1926 gen - dic 1929).
Ottobre
La rivista, in realtà, è espressione di un certo fascismo di fronda, legato a quella corrente di Strapaese che, in polemica con Stracittà, esalta i valori di un'Italia contadina e provinciale;
inizialmente vi collaborano molti rondisti, da G. Raimondi a E. Cecchi e A. Baldini, ma caratteristica saliente del periodico è la rievocazione tra ironica e nostalgica dell'epoca umbertina, affidata principalmente alle geniali invenzioni di Leo Longanesi;
«segue dic 1926»

 

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