Papa Pio XI
(1922-39)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1926
Marzo
verso la fine del mese Michel d'Herbigny
si reca in Francia per chiedere all'ambasciata sovietica a Parigi il visto
per entrare a Mosca; da Parigi viaggia in treno fino a Berlino, dove si
riunisce con il nunzio mons. E.
Pacelli; nel frattempo il Ministero degli Esteri francese dà
istruzioni alla sua ambasciata a Mosca di rintracciare padre Eugène
Neveu e convocarlo nella capitale sovietica;
[Andato in Russia per la prima volta nel 1907 per dirigere la congregazione
francese e belga a Makejevka, ha mantenuto l'incarico fino al 1917, quando
dopo la Rivoluzone, la maggior parte degli stranieri ha lasciato il paese.
Di lui non si sono avute più notizie fino al 1922, quando l'Entità
ha ricevuto un suo messaggio proveniente da un luogo sperduto dell'Unione
Sovietica.]
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1925»
1926, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana:
1925-33, uno dei suoi assistenti ecclesiastici e G.B.
Montini;
«segue 1927»
Internazionale operaia socialista
«segue da 1925»
1926
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«segue 1927»
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In Italia il calendario
fascista, datato 28 ottobre 1922, viene aggiunto per legge al calendario
civile.
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«Il
Giornale d'Italia»
«segue da 1923»
1926, marzo, il giornale viene completamente "fascistizzato"
ed in seguito la società per azioni editrice del foglio passa sotto il
controllo dell'industriale G. Armenise;
«segue 1946»
(quotidiano)
«segue da 1924»
1926, quando il PCd'I è costretto alla clandestinità, il giornale
si trasforma nel simbolo stesso della presenza, illegale ma persistente,
del partito nell'Italia fascista;
uscendo con una periodicità estremamente irregolare, in due pagine soltanto
di piccolo formato viene per lo più preparato dal centro estero del partito;
i cliché sono trasportati in valigie a doppio fondo dai corrieri
comunisti che entrano in Italia, e la stampa del giornale, così come la
sua diffusione, sono imprese che costano spesso anni se non decenni di
carcere ai loro protagonisti;
«segue 1942» |