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Il Viandante |
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ANNO 1885 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Leone
XIII 1885 «segue da 1884» |
– Bloch, Ernst
(Ludwigshafen, Mannheim 1885-Tubinga 1977) filosofo tedesco;
Spirito dell'utopia (1918) Thomas Münzer, teologo della rivoluzione (1921) Eredità di questo tempo (1935) Soggetto-oggetto. Osservazioni su Hegel (1949) 1949, alla fine dell'anno si trasferisce a Berlino Est; Il principio speranza (1954-59) Ateismo nel cristianesimo (1968) Il problema del materialismo: storia e sostanza (1972). – Furlani, Giuseppe (Pola 1885-Roma 1962) orientalista italiano La religione babilonese-assira (1928-29, in 2 voll.) Leggi dell'Asia Anteriore antica (1929) Religione degli hittiti (1936) Poemetti mitologici babilonesi e assiri (1953). – Guardini, Romano (Verona 1885-Monaco di Baviera 1968) filosofo tedesco di origine italiana; 1911, sacerdote a Magonza; 1923, tiene a Berlino la cattedra di "Filosofia della religione e visione cristiana del mondo"; L'opposizione polare (1925) La fede nella riflessione (1928) Possibilità e limiti della comunione umana (1932) Il Signore: considerazioni sulla persona e la vita di Gesù Cristo (1937) Mondo e persona (1939) 1939, viene allontanato dall'insegnamento dal governo nazista; 1945, ha la cattedra a Tubinga; 1948, insegna a Monaco; L'opera d'arte (1948) Fenomenologia e teoria della religione (1950) 1951, ottiene il Friedenpreis (premio della pace), appena istituito dagli editori tedeschi; [Viene assegnato ogni anno, dal 1951, in occasione della Fiera del Libro di Francoforte sul Meno.] Accettare se stessi (1960). – Horney, Karen (Amburgo 1885-New York 1952) psicoanalista statunitense di origine tedesca, formatosi alla scuola analitica di Berlino con K. Abraham e H. Sachs, critico nei confronti del pensiero di Freud, fa parte con E. Fromm, A. Kardiner e H.S. Sullivan della «scuola neofreudiana» Il problema dell'ideale monogamico (1928) Personalità nevrotiche dei nostri tempi (1935) Il timore della donna (1939) Nevrosi e crescita umana (1950). – Lamanna, Paolo Eustachio (Matera 9 agosto 1885 – Firenze 12 giugno 1967) filosofo e storico della filosofia italiano. – Lukács, György (Budapest 1885-1971) filosofo ungherese; 1906, si laurea a Budapest; 1909-10, prosegue gli studi filosofici a Berlino dove subisce l'influsso di G. Simmel; Cultura estetica (1911) L'anima e le forme (1911) Primi scritti sull'estetica (1912-18) (pubblicati postumi nel 1971 in due voll.: Filosofia dell'arte ed Estetica di Heidelberg) 1912, lavora a Heidelberg con M. Weber; Storia dello sviluppo del dramma moderno (1912) 1917, torna stabilmente a Budapest; 1918, si iscrive al Partito comunista ungherese; 1919, ricopre la carica di commissario del popolo durante i 133 giorni della "repubblica dei consigli" di Béla Kun alla cui caduta fugge a Vienna e poi a Berlino dove è redattore della rivista «Kommunismus» organo della frazione del partito in esilio avversa a Kun; Teoria del romanzo (1920) Storia e coscienza di classe (1923, condannato da ZiNoviev al V congresso dell'Internazionale comunista del 1924) Tesi di Blum (1928, per cui viene espulso dal comitato centrale del partito) 1930-31, lavora a Mosca presso l'Istituto Marx-Engels-Lenin; 1932, torna a Berlino dove collabora alla rivista «Linkskurve» entrando in polemica con B. Brecht; 1933, con l'avvento del nazismo si reca a Mosca; Il romanzo storico (1938) 1944, rientra in Ungheria; Goethe e il suo tempo (1947) Saggi sul realismo (1948) Il giovane Hegel (1948) La distruzione della ragione (1954) Contributi alla storia dell'estetica (1954) 1956, ministro dell'istruzione nel primo governo Nagy; è deportato in Romania in seguito alla repressione; 1957, può ritornare a Budapest; Il significato attuale del realismo critico (1957) Prolegomeni a un'estetica marxista (1957) Estetica (1963) Ontologia dell'essere sociale (1976, postumo). – Minzoni, Giovanni (Ravenna 1885-Argenta, Ferrara 1923) sacerdote italiano; 1910, cappellano e poi arciprete di Argenta, si avvicina all'insegnamento di R. Murri orientandosi in senso democratico cristiano; 1914-18, volontario e cappellano militare durante la prima guerra mondiale (medaglia d'argento al valore militare); 1919, tornato ad Argenta, aderisce al Partito popolare italiano e svolge un'intensa opera di organizzazione dei lavoratori della zona; si oppone al fascismo sia prima che dopo la marcia su Roma; 1923, 23 agosto, viene ucciso a bastonate da due sicari fascisti; è sepolto nel cimitero di Ravenna. – Wirth, Herman o Hermann o Herman Wirth Roeper Bosch o Herman Felix Wirthor (Utrecht, 6 maggio 1885 – Kusel, 16 febbraio 1981) filologo, etnologo e storico olandese naturalizzato tedesco. Torna su |
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