Papa Pio XI
(1922-39)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1926
Maggio
10, Mosca, nella stessa chiesa di S. Luigi dei Francesi, l'inviato
del papa, Michel d'Herbigny, consacra vescovi
padre Alexander Frison e padre Boleslas
Sloskans.
14, è costretto a lasciare
il paese e far rientro a Roma.
I "Clandestini", la rete dell'Entità
creata in Unione Sovietica è quindi composta dai neovescovi:
. Eugène Neveu;
. Alexander Frison;
. Boleslas Sloskans.
Ma Michel d'Herbigny è ancora un principiante
nelle missioni clandestine e la rete, ovviamente, è già
conosciuta da Feliks Edmundovic Dzerzinskij,
onnipotente capo dell'OGPU, e i suoi
uomini cominciano già a detenere i membri meno importanti dell'organizzazione.
Molti sacerdoti vengono arrestati e inviati in campi speciali a scontare
la condanna ai lavori forzati.
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1925»
1926, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana:
1925-33, uno dei suoi assistenti ecclesiastici e G.B.
Montini;
«segue 1927»
Internazionale operaia socialista
«segue da 1925»
1926
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«segue 1927»
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In Italia il calendario
fascista, datato 28 ottobre 1922, viene aggiunto per legge al calendario
civile.
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«L'Italia»
«segue da 1923»
1926, maggio, Pio XI trasferisce la totale
proprietà azionaria del giornale al card. A.C.
Ferrari;
«segue 1946»
(quotidiano)
«segue da 1924»
1926, quando il PCd'I è costretto alla clandestinità, il giornale
si trasforma nel simbolo stesso della presenza, illegale ma persistente,
del partito nell'Italia fascista;
uscendo con una periodicità estremamente irregolare, in due pagine soltanto
di piccolo formato viene per lo più preparato dal centro estero del partito;
i cliché sono trasportati in valigie a doppio fondo dai corrieri
comunisti che entrano in Italia, e la stampa del giornale, così come la
sua diffusione, sono imprese che costano spesso anni se non decenni di
carcere ai loro protagonisti;
«segue 1942» |