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ANNO 1942
GIUGNO
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Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1941»
1942, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1943»

II GUERRA MONDIALE





1942
Giugno
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1942
Giugno

gli ebrei sono obbligati a consegnare gli abiti di cui si "può fare a meno", gli strumenti ottici, gli apparecchi elettrici, le biciclette e le macchine per scrivere; viene anche vietato il possesso di dischi e grammofoni nonché di apparecchi radio. Vengono chiuse tutte le scuole ebraiche e ai bambini viene vietato ricevere qualsiasi tipo di insegnamento;



GERMANIA
1942
Giugno
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Fritz Todt
(1940- † feb 1942)
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
???
(1941 19 dic - ?)
Marina
amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Louis Schlegelberger (provv.)
(1941 feb - ago 1942)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag - apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1942
Nazismo

Giugno
4
, roso dalla cancrena, R. Heydrich muore a Praga fra atroci sofferenze; H. Himmler decide quindi di prendere in mano personalmente il comando delle SS-FHA; annuncia anche che da questo momento il suo collaboratore W. Schellenberg sarà anche il suo più stretto consigliere; A. Hitler è pienamente d'accordo;
[Con la sua morte molti nazisti respirano meglio; egli infatti conosceva i segreti di tutti e non potrà più testimoniare. Senza di lui, senza le sue carte – e senza le carte di W. Canaris, che l'SD farà appena in tempo a distruggere – il Processo di Norimberga sarà una mezza commedia.]

27-12 luglio, Monaco di Baviera, "Weisse Rose" (Rosa Bianca): A. Schmorell e H.F. Scholl scrivono quattro volantini dal titolo: "Foglie della Rosa Bianca"; con una macchina da scrivere ne fanno il maggior numero possibile di copie (forse non più di cento) e le distribuiscono in tutta la Germania. Questi volantini vengono lasciati negli elenchi telefonici all'interno delle cabine pubbliche, spediti per posta a professori e studenti o portati da corrieri ad altre università per essere distribuiti.
[H.F. Scholl scrive il I e il IV volantino, mentre A. Schmorell partecipa alla redazione del II e del III (George Jurgen Wittenstein si occupa della revisione del III e del IV).
Tutti i volantini vengono inviati anche ai membri della "Rosa Bianca", in modo da poter controllare se vengono intercettati. Dei primi 100 volantini, 35 sono consegnati alla Gestapo. Ciò non significa necessariamente che i destinatari siano nazisti. Chi si scopre destinatario di materiale tanto pericoloso, teme infatti con ragione di essere sulla lista del mittente e, se il materiale venisse intercettato dalla polizia segreta, lo metterebbe in gravissimo pericolo. Consegnando i volantini alla polizia segreta, si spera di distogliere da sé ogni sospetto. Qualcuno potrebbe perfino pensare (e non sarebbe impossibile) che i volantini possano essere stati prodotti e spediti dalla stessa Gestapo, per mettere alla prova la sua fedeltà verso il partito e lo stato.]
30, Berlino, in seguito alle deportazioni iniziate nell'ottobre dell'anno precedente gli appartenenti alla Comunità Ebraica sono passati da 73.000 a 54.000.



1942
Giugno
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1942
Giugno
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)

1942
Giugno

H. Himmler ordina che gli ebrei polacchi siano raggruppati nei campi di concentramento.

17, Auschwitz: un'altra donna viene trovata appesa alle recinzioni elettrificate ma ancora una volta rimane anonima;
[Prima di agosto nulla si saprà delle morti femminili, a parte quanto sarà riferito da testimoni e sopravvissute.]

 



1942
Giugno
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1942
Giugno
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1942
Giugno
4
, roso dalla cancrena, R. Heydrich muore fra atroci sofferenze, ucciso dalla setticemia;
6, ha luogo la cerimonia funebre;
7, ritenuta insufficiente la rappresaglia messa in atto da H. Frank, per ordine di A. Hitler e H. Himmler viene inviato a Praga Kurt Daluege e nominato Protettore della Cecoslovacchia;
per rappresaglia, i tedeschi si abbandonano a spietate violenze;
[Vengono arrestati 3.188 civilli cecoslovacchi, 1.327 dei quali condannati a morte; altri quattromila rinchiusi nei campi di concentramento.]
per ordine personale di A. Hitler, le SS esercitano la vendetta sul piccolo paese di Lidice;
12, il capo della Pubblica Sicurezza di Praga invia alle autorità di Lodz il suo rapporto sull'accaduto:
- Lidice è stata rasa al suolo;
- 173 uomini sono stati subito passati per le armi;
- 198 donne sono state internate a vita nel campo di concentramento di Ravensbueck;
- 256 cechi sono stati condannati a morte per aver fatto parte del complotto;
- i bambini sono stati esaminati per sapere se potevano venir germanizzati; nel caso contrario essi verranno spediti a Lizmannstadt dove voi li ripartirete nei campi polacchi.
Essi sono 90, arriveranno sabato 13 giugno 1942 in un vagone speciale attaccato al treno delle 21:30;
[…]
essi sono raggruppati secondo l'età:
- 1-2 anni: 5,
- 2-4 anni: 6,
- 4-6 anni: 15,
- 6-8 anni: 16,
- 8-10 anni: 12,
- 10-16 anni: 36.
H. Himmler decide quindi di prendere in mano personalmente il comando delle

SSFHA. Annuncia anche che da questo momento il suo collaboratore W. Schellenberg sarà anche il suo più stretto consigliere. A. Hitler è pienamente d'accordo.


1942
Giugno
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1942
Giugno

-

 





1942
Giugno

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1942
Giugno

-



ISTRIA
1942
Giugno

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1942
Giugno

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1942
Giugno

-

 

1942
Giugno

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

(Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic;
- dal 22 gennaio 1942, il gen. D.D. Mihajlovic è ministro della Guerra del governo jugoslavo in esilio e comandante dell’Esercito
jugoslavo in Patria (Jugoslovenska vojska u otadžbini);

 

Primo ministro
-
-
ministro degli Affari Esteri
-
 
 
segretario del Pcj
(Partito comunista jugoslavo)
Tito (Josip Broz)
SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
Alto Commissario 
Emilio Grazioli
(1941 3 mag - 15 giu 1943)
[con sede a Lubiana]
 

1942
Giugno
Lubiana, un nuovo ciclo di rastrellamenti – dopo le iniziali, gigantesche operazioni di perquisizioni – sconvolge la città: tra i 17.076 individui fermati (di cui 2.663 successivamente internati), particolare attenzione viene riservata, oltre ai sospetti ribelli, agli operai disoccupati, profughi, studenti universitari e residenti trasferitisi in Slovenia dalla Venezia Giulia dopo il 1922;


SERBIA

- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)

1942
Giugno
mentre lo slancio della riscossa del Movimento popolare di liberazione opera anche in Croazia e in Slovenia, la sede del Comando supremo è a Foca, nel centro della Jugoslavia;

17, il governo jugoslavo in esilio nomina D. Mihajlovic generale di di corpo d’armata e Comandante supremo delle Forze armate jugoslave (nonostante la sede del comando si trovi al Cairo);
i "distaccamenti cetnici" diventano così "Esercito jugoslavo in Patria";



 

MONTENEGRO
1942
Giugno

-
MACEDONIA
dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio;
- 1941, gennaio, la parte jugoslava viene divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia;

1942
Giugno
-

 

7




1942
Giugno
REGNO di CROAZIA
[NDH (Nezavisna Drzava Hrvatska - Stato Indipendente di Croazia)]
Tomislav
Albero genealogico

Aimone di Savoia-Aosta [Boby] (Torino 9.3.1900 -Buenos Aires 29.1.1948)
secondogenito di Emanuele Filiberto di Savoia (2° duca d'Aosta) e di Helene d’Orléans;
1904-48, duca di Spoleto;
- 1939, sposa Irene p.ssa di Grecia e Danimarca;
1941-43, re di Croazia;
[1940, designato da re Vittorio Emanuele III luogotenente della corona nel nuovo regno croato, preferisce rimanere in Italia;
lascia poi l’Italia all’avvento della repubblica]
1942-48, 4° duca d’Aosta;
[dal 4 marzo 1942]
1942
Giugno

 

 

Dittatore
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
commissario generale
amministrativo
Vjekoslav Vrancic
(1942 marzo - agosto 1942)
CROAZIA
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1942
Giugno
3
, Ebrei, contro la proposta di G. Bastianini, il Ministero degli Esteri controbatte proponendo di organizzare per gli ebrei rifugiati un campo di internamento in una località del territorio croato sottoposta al controllo militare italiano, analogamente a quanto fatto con i profughi ebrei inviati a Cirquenizza;
anche il Comando del V C. d'A. comunica che la zona costiera compresa nella propria giurisdizione è satura di rifugiati, “che avevano creduto di mettersi sotto la protezione delle forze armate italiane”;
un’ulteriore affluenza di profughi, oltre ad aggravare la difficile situazione alimentare, complicherebbe la tutela dell’ordine pubblico; il Comando ha disposto che non ne sia ulteriormente
consentito l’accesso in zona, anche a causa delle recriminazioni del commissario amministrativo croato che lamenta l’apporto negativo, nell’economia della fascia litoranea, di emigrati che “consumano senza produrre”;
Vjekoslav Vrancic propone quindi a Supersloda di internare gli ebrei concentrati nella zona litoranea sulle isole sotto comune sorveglianza italiana e croata: la proposta è ben accetta alle autorità militari italiane a Dubrovnik, prevedendo di fare affluire i
profughi ebrei sull’isola di Mezzo (Lopud), e al gen. M. Roatta, che consapevole che la consegna ai croati degli ebrei rifugiati avrebbe significato un sicuro loro internamento a Jasenovac “con note conseguenze”, si è espresso in favore della proposta di trovare loro asilo sulle isole italiane dell’Adriatico;
G. Bastianini ribatte tuttavia che l’ipotesi è irrealizzabile, non offrendo le isole dalmate possibilità ricettiva per tale massa di persone;

7, in seguito alle speciali disposizioni emanate dal gen. Robotti (comandante l’XI C. d’A.) in vista del lungo ciclo di rastrellamenti che avrebbe sconvolto l’intera provincia di Lubiana, anche in Dalmazia l’aumentata attività partigiana spinge ora il
Governatore Bastianini ad emanare un bando che colpisca duramente i ribelli latitanti e le loro famiglie, attraverso internamenti, confische di beni e fucilazioni;
la durezza della repressione, ben lontana dal fermare l’aggressività nemica e scompaginarne permanentemente le fila, finisce invece per aumentare ancor più l’ostilità delle popolazioni civili, avvelenandone i rapporti con l’autorità militare e spingendo costantemente verso l’alto l’asticella dello scontro e della conseguente violenza.

13, nel villaggio di Podhum, i partigiani slavi uccidono il maestro elementare e la moglie, insegnante anch'essa: per ordine del prefetto di Fiume Temistocle Testa, si scatena una rappresaglia massiccia con l'obiettivo di dare un esempio indiscutibile della forza italana: 91 ostaggi vengono fucilati per rappresaglia, oltre 800 abitanti deportati e tutte le case date alle fiamme.
«Podhum rasa al suolo, nessuna casa esclusa», così può scrivere Temistocle Testa a Guido Buffarini Guidi.

19, accordo italo-croato: il gen. M. Roatta riesce a far accettare a Ante Pavelic la formazione delle MVAC (Milizia Volontaria Anticomunista) – reclutate, seppure in minor parte, anche tra cattolici e musulmani – in cambio del ritiro delle truppe italiane verso la costa;
a questa data gruppi di volontari già contribuiscono con un certo successo alla lotta antipartigiana nella provincia di Cattaro e nel resto della Dalmazia (Zara, Spalato) alle dipendenze del VI C. d'A.;
le bande MVAC sono inquadrate da ufficiali italiani e operano in azioni combinate con i reparti dell’esercito: il governatore della Dalmazia G. Bastianini incoraggia il loro rifornimento di moschetti in sostituzione dei fucili dell’ex esercito jugoslavo di cui sono ancora armate.
Anche lo S.M. dell’Esercito si esprime favorevole al loro armamento, nonostante il timore, comunque presente, dell’eventualità di armare bande poco affidabili i cui gregari potrebbero passare ai partigiani con armi ricevute dai comandi italiani. Una certa garanzia sulla fedeltà delle bande è fornita dal continuo loro controllo da parte dei militari italiani, dal sostanziale loro utilizzo nei territori annessi e dalla presenza dei familiari al seguito dei volontari; la diffidenza, tuttavia, seppur dissimulata, continua a permanere.

estate, Isola di Arbe, l'Italia vi istituisce un campo di concentramento dove saranno complessivamente deportate circa 15.000 persone, di cui due terzi sloveni;
[Già dopo pochi mesi dall'apertura, il campo diventerà affollato e i detenuti saranno allora spostati nel nord d’Italia.]

lo stesso mese, i partigiani di Tito, abbandonata la Serbia, portano la guerriglia – già avviata peraltro dai nuclei comunisti locali – nei territori dello Stato Indipendente Croato e Tito stabilisce il nuovo quartier generale prima a Foca, nella Bosnia orientale, e successivamente a Bihac, ora consegnata dalle truppe del V C. d'A. italiano alle forze croate, nel quadro di due finalità concordanti, l’italiana di contrarre la dislocazione delle proprie truppe e la croata di riprendere i poteri nella “terza zona” d’occupazione italiana.

Ebrei: una volta incamerati i beni delle comunità ebraiche, il governo di Zagabria sembra quantomeno propenso ad attenuare le persecuzioni… intervengono quindi i tedeschi avviando le deportazioni nei campi di concentramento dell’Europa centro-orientale occupata;
estate, in seguito ad un accordo tra Berlino e Zagabria, nello Stato Indipendente Croato avvengono nuove ondate di arresti in massa.
A questo punto la “questione ebraica” e la sua evoluzione diventano altra ragione di contrasto nei rapporti tra gli alleati
italiani, tedeschi e croati
.

L’esercito e parte della diplomazia italiana rimandano il più possibile la consegna degli ebrei a ustaša e nazisti e Berlino e Zagabria chiedono con sempre più insistenza la consegna di coloro rifugiatisi sotto la protezione dell’esercito italiano.
[Gli ufficiali italiani in gran parte rifiuteranno, per ragioni sia politico-militari sia umanitarie, di consegnare gli ebrei giunti lungo il litorale adriatico occupato dalle loro truppe; non mancheranno tuttavia casi – come a Sušak, Dubrovnik o sull’isola di Pago – in cui o per mancata accoglienza o con la diretta consegna agli ustaša, o ancora per un atteggiamento generalmente passivo, le autorità militari italiane finiranno con il contribuire loro malgrado alla “soluzione finale”.]

Ebrei: i più folti gruppi di profughi si formano a Mostar, Spalato, Dubrovnik, Fiume-Sušak:
- Dubrovnik, prima della guerra vi erano un centinaio di ebrei, divenuti un migliaio subito dopo l’occupazione tedesca della Serbia e della Bosnia, provenienti in gran parte da Sarajevo;
- Mostar, i cinquanta ebrei circa del periodo anteguerra sono saliti rapidamente a centottanta, per diventare quattrocento nel gennaio del 1942, definiti “non desiderabili” dal commissario generale amministrativo croato;
- Spalato, dopo il crollo jugoslavo e con la costituzione dello Stato Indipendente Croato un gran numero di ebrei è emigrato anche in questa città, con l’intenzione poi di giungere sulle isole adriatiche, ed i più abbienti, quasi tutti professionisti, ottenere il lasciapassare per l’Italia.
[Rimangono a Dubrovnik e nel retroterra erzegovese, inclusa Mostar, poco più di trecentocinquanta ebrei, che diverranno quasi novecento nell’agosto del 1942.]

BOSNIA - inclusa nel Regno di Croazia.

1942
Giugno

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito, ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

 

1942
Giugno
Governatorato della Dalmazia
(divisione amministrativa del Regno d'Italia)
[1941 18 maggio - 19 agosto 1943]
Istituito secondo il RDL 18 maggio 1941 nº 452 e RD 7 giugno 1941 nº 453.
Sarà soppresso con RDL 19 agosto 1943 nº 747.
Governatore
G. Bastianini
(1941 7 giu - 14 feb 1943)
-

1942
Giugno


2, lo stesso giorno, durante un rastrellamento nei dintorni di Cossana, operato da carabinieri e squadristi, un operaio della vicina Primano (Prem), datosi alla fuga per evitare la cattura,
viene a sua volta ucciso;
circondario di Villa del Nevoso: area stragicamente rilevante nonché principale arteria di collegamento tra le organizzazioni territoriali partigiane della Venezia Giulia e del fiumano, la zona è stata di recente teatro di numerose – ed in alcuni casi eclatanti – azioni di guerriglia, tali da far ritenere, secondo il prefetto Testa, «questa popolazione […] composta di elementi infidi che ubbidiscono solo quando sentono il prestigio et la forza»;
4, circondario di Villa del Nevoso: all'alba, in località Merecce (Merece), alcuni militari italiani subiscono un agguato, costato la vita a 3 di loro;
il fermo nel capoluogo del comune, Villa del Nevoso, di alcuni sospetti da parte dei carabinieri dà modo ai soldati superstiti di riconoscere due dei propri assalitori, scatenando così l’immediata reazione: dietro ordine del prefetto Testa, secondo cui l’uso della forza sarebbe stato funzionale a «riprendere con prestigio […] animo soldati depressi da questo continuo stillicidio di aggressioni», il gen. Navarra (comandante la Difesa Territoriale di Trieste) invia nella zona il il II (83°) battaglione cc.nn. squadristi “Emiliano” ed alcune unità del 151° reggimento fanteria, dando avvio ad una feroce rappresaglia;
i reparti procedono inizialmente alla distruzione di due piccole frazioni (tra cui probabilmente la stessa Merecce), ma il rinvenimento nei centri limitrofi di presunti «viveri preparati per i ribelli» estende il raggio dell’operazione: seguendo le precise direttive di Testa, che alla vigilia dell’azione dà mano libera affinché «si bruciassero le frazioni per le quali si riteneva utile [la] rappresaglia», questa assume carattere di massa, andando a colpire un’intera comunità ritenuta ormai senza appello connivente con il nemico;
l’azione degli squadristi dell’“Emiliano” si concentra quindi soprattutto nel vicino comune di Primano: le frazioni di Bittigne di Sotto (Dolnja Bitnja), Bittigne di Sopra (Gornja Bitnja), Monte Chilovi (Kilovce) e Rattecevo in Monte (Ratecevo Brdo) vengono quasi completamente date alle fiamme, mentre la violenza, seppur discriminata, si abbatte contro i «maschi maggiorenni» (in età militare) abitanti delle case «dove [sono] state
trovate armi et viveri per ribelli
»: durante le «operazioni di distruzione» – avverte il commissario prefettizio di Primano –,
sono fucilati nella frazione di Bittigne di Sotto n. 4 persone […], mentre nella frazione di Monte Chilovi è stata fatta una esecuzione di massa di n. 24 persone appartenenti alle frazioni di Monte Chilovi e Rattecevo in Monte;
altri morti forse saranno sparsi per le campagne, ma non conoscendosi l’indicazione esatta e non potendo fare un vero rastrellamento per mancanza di uomini, è necessario lasciare le cose come si trovano, finché non saranno inviati rinforzi;
conclusosi il massacro, tra le frazioni di Villa del Nevoso e Primano il numero dei morti supererebbe i 70 uomini, mentre centinaia di civili (in maggioranza congiunti delle vittime) vengono internati ed il bestiame requisito;
all’indomani del gravissimo episodio, il prefetto Testa rassicura il gen. Navarra e i vertici romani riaffermando di «assume[rsi] completa la responsabilità»;
[Trattasi della [fino ad ora] più efferata rappresaglia perpetrata in Venezia Giulia dalle forze armate italiane.]
[. centurione Umberto Del Greco: classe 1901 (o 1902), squadrista fiorentino particolarmente violento e fanatico, ora ufficiale del battaglione cc.nn. squadristi “Emiliano”, successivamente
nominato fiduciario del G.R.F. “Gustavo Mariani” ed ispettore della federazione fascista di Firenze, partecipò quale volontario al conflitto etiopico in un reparto automobilisti della Milizia; trasferitosi nel 1941 nel ravennate, quale segretario dell’Unione dei lavoratori dell’industria, si rende nuovamente disponibile per l’arruolamento nel battaglione cc.nn. squadristi “Emiliano”; transitato
quale ufficiale d’amministrazione tra le fila della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) di Ravenna, troverà la morte alla fine del conflitto nell’eccidio di Codevigo (PD), tra il 28 aprile 1945 e la metà di giugno.]
5, circondario di Villa del Nevoso: tra Villa del Nevoso e Bucovizza Piccola, vengono inoltre pubblicamente impiccati – dietro ordine di
Testa – cinque uomini, tra i quali i due sospetti partigiani riconosciuti dai militari vittime dell’agguato del 4 giugno, in telegramma n. 21/382, da ten. Vizzini;
[Queste impiccagioni seguite alla strage, senza nemmeno una parvenza di processo, scatenano le pur tiepide reazioni da parte di B. Mussolini.]

7, G. Bastianini emana un'ordinanza in base alla quale coloro i quali abbiano «abbandonato il Comune di residenza nel
territorio annesso della Provincia di Zara, per unirsi ai ribelli
», saranno «inscritti in apposite liste» compilate da ogni comune; i latitanti successivamente catturati saranno passati per le armi, mentre i membri delle proprie famiglie – «considerati quali ostaggi» – non potranno allontanarsi senza lasciapassare dal proprio comune di residenza, pena la morte.
Immediata è invece la confisca degli averi dei mancanti all’appello, nonché la fucilazione di coloro accusati di prestare «assistenza, aiuto o [che] in qualsiasi modo favoriscano l’azione dei ribelli».
9, durante la notte, alcune camicie nere della compagnia accampata sulla spiaggia Castel Vitturi [Kaštel Lukšic], vietano ad
alcuni pescatori di stendere le reti, benchè siano muniti di regolare permesso per la pesca. Mentre l’imbarcazione si allontana, uno dei militi spara tre o quattro colpi di moschetto, ferendo un pescatore all’avambraccio sinistro;

10, due compagnie del “Milano” operano una ricognizione nella zona di Morpolaca, dove nella stessa mattinata «è stato assassinato il proprietario di una casa che fino al giorno 8 [giugno] ha ospitato il Presidio del 7° btg. [squadristi]»; nel piccolo centro le cc.nn. arrestano quindi i familiari di due latitanti incendiandone poi le case, mentre «altri 8 individui fortemente sospetti [sono] passati per le armi»;
11, gli scarsi successi ottenuti nei rastrellamenti, incapaci di
bloccare gli ormai quotidiani attacchi contro le truppe occupanti ed aggravati dalle allarmanti (e spesso fuorvianti) voci di sempre maggior concentramenti nemici in Dalmazia, spingono lo stesso gen. M. Roatta ad imbastire un’ulteriore grande operazione di rastrellamento ad ampio raggio, che si svilupperà a più riprese nell’intera provincia di Zara ma che si rivela già inizialmente (nuovamente) infruttuosa;
[La forza dei partigiani è valutata in circa un migliaio dai vertici militari, mentre per le autorità civili tocca i 4.000 uomini.]


intanto, la lotta partigiana, assorbite le batoste patite in Bosnia e Montenegro, va spostandosi in Croazia e a ridosso della Dalmazia;

18, [circondario di Vodice], nel pomeriggio, un’autovettura civile,
guidata da un milite del “Vespri” – squadrista Piccione [Cusmà] Carmelo – , cade in un’imboscata poco fuori Pirovazzo e gli occupanti, mortalmente feriti tranne uno (fintosi morto), vengono cosparsi di benzina e bruciati;
nell’immediato rastrellamento successivo all’attacco, condotto da due compagnie dello stesso battaglione cc.nn. squadristi, vengono incendiate per rappresaglie alcune case, pur mancando il contatto con il nemico;
il violento agguato non rimane però a lungo impunito…
20, un oste originario di Trebocconi, viene fermato e «indiziato di favoreggiamento ai ribelli», viene condotto – dietro ordine del comandante del “Vespri” – nella vicina Vodice;
21, Vodice, nel centro costiero, notoriamente polo di reclutamento partigiano e da poche ore nuova sede del reparto, l’uomo viene fucilato pubblicamente, probabilmente per lanciare un forte monito alla popolazione;



24-25, gli scontri che impegnano il “Vespri” nella zona tra Trebocconi e Grabovci;

28, alla scadenza ultima del bando emanato da G. Bastianini il 7 giugno, l’ “ordinaria” attività operativa dei reparti si intreccia con i frequenti «rastrellamenti per fermo e successivo internamento» dei familiari dei latitanti, trasferiti a migliaia soprattutto nel vicino
– e presto famigerato – campo di concentramento di Melada (Molat), approntato sull’omonima isola a nord-ovest di Zara: si va infatti delineando, nel rapporto con le popolazioni civili, una vera e propria dicotomia di trattamento (del tutto arbitraria) tra i «succubi» che aiutano i partigiani per paura di «scontare con la vita qualunque tentativo di resistenza» e i «famigliari dei ribelli tutti sicuramente rifornitori, informatori e agenti del nemico»;

30, ad opera di militi del battaglione cc.nn. squadristi “Tevere” vengono uccisi in due distinti episodi 9 «sospetti» favoreggiatori di partigiani: il primo durante un rastrellamento nei dintorni di Scardona (Skradin), colpito in quanto «all’intimazione del fermo» cercava di sottrarsi alla cattura; i restanti 8, fermati nella poco distante Lisane e tradotti nel presidio di Breberio, vengono invece giustiziati dalle camicie nere durante un non meglio chiarito tentativo di fuga;

a fine mese, se effettivamente la parte più interna della provincia ritrova una relativa tranquillità, il litorale tra Zaravecchia e Vodice
continua ad essere molestato dalla presenza di (più o meno) piccole e sfuggenti squadre partigiane, comunque capaci in più occasioni di impensierire seriamente gli occupanti;

estate, B. Mussolini propone di annettere al Regno d'Italia la zona costiera della Croazia sotto responsabilità militare italiana, che si trova compresa tra il Governatorato di Dalmazia e la zona sotto responsabilità militare tedesca della Croazia, allo scopo di allontanare gli ustaša dalle aree italiane.

 

ZARA
Prefetto
?
(?-?)

1942
Giugno
2
, il 170° battaglione cc.nn. squadristi “Vespri”, partito da Palermo alla guida del seniore Santi Taglierini, sbarca a Zara;
[Il comandante, «squadrista, reduce di due guerre, noto ed apprezzato Ufficiale nell’ambiente dello squadrismo isolano»
manterrà la carica per circa 3 mesi, poi sostituito dal primo seniore Otello Gaddi.]
viene subito incorporato nel neonato gruppo battaglioni cc.nn. squadristi “Dalmazia”, organo di coordinamento tra i reparti squadristi della Milizia ed il Regio Esercito formato alla data dai 3 battaglioni presenti in loco – “Vespri”, “Toscano” e “Milano”, alle dirette dipendenze del Gabinetto Militare del Governatorato – e comandato dal console Ivan Scalchi, «vecchio amico del governatore G. Bastianini dai tempi dello squadrismo» e da circa un anno alla guida della 107ª legione di Zara;
con le nuove forze a disposizione viene quindi rafforzata e ampliata la rete di presidi stesa a difesa del litorale annesso e il gruppo battaglioni squadristi, dietro ordine dello stesso G. Bastianini, schiera in profondità i propri reparti suddivisi in numerosi presidi a nord (“Vespri” e “Milano”) e a sud del fiume Krka (“Toscano”);

7, a fronte della recrudescenza partigiana il gen. M. Roatta emette un'ordinanza – valida per il momento per la
sola provincia di Zara – in cui si annuncia la compilazione di liste con i nominativi di quanti si siano dati alla macchia per unirsi alla resistenza: in caso di cattura, costoro saranno fucilati, i loro famigliari tenuti intanto tenuti in ostaggio e in caso di allontanamento ingiustificato dal luogo di residenza saranno passati per le armi ed i loro bene confiscati; i capivillaggio
devono essere a disposizione delle autorità per identificare le persone messe in lista ed in caso di negligenza pagheranno anch'essi con la vita;
[A febbraio 1943, le disposizioni di questa circolare saranno estese a tutta la Dalmazia.]

A fare da contraltare al movimento resistenziale vi sono le prime
proposte collaborazioniste, a riguardo delle quali G. Bastianini agisce ancora una volta di propria iniziativa per esaudire le prime richieste provenienti dai capi di quanti "nelle campagne volevano combattere il comunismo e difendere casa e famiglia dagli eccessi e dalle prepotenze esercitate dai comunisti contro chi non accettava di arruolarsi":
. dottor Vladimir Korolja a Kistanje,
. Stenjaich, ex sergente della Guardia Reale, a Bencovazzo,
. Spasoje Sokota, ex maresciallo della Gendarmeria.
Vengono pertanto costituite nelle province di Zara e di Spalato "forze governatoriali" che riceono dai magazzini di Corpo d'Armata 600 fucili Mauser e 250.000 cartucce (a fronte di ben più cospicue richieste) e sono inquadrate come "Corpo dei Volontari Anticomunisti della Dalmazia Italiana".
Le domande di arruolamento vengono compilate su un apposito
modulo e presentate ai comandi dei Carabinieri Reali, che, una volta autenticate le foto ed esteso un giudizio sul volontario, le inoltrano poi al Gabinetto Militare del Governatorato, il quale richiede elementi di assoluta affidabilità ed idonei dal punto di vista fisico, morale e politico.

10, G. Ciano, suggestionato dal governatore G. Bastianini, il quale fa di tutto per mettere in cattiva luce il suo antagonista gen. Q. Armellini, vede scenari fin troppo apocalittici laddove si assiste ad un intensificarsi di attività partigiana al confine orientale della provincia zaratina con la Croazia nonché nell'area prospiciente Sebenico;
i pochi controlli del territorio fra presidio e presidio favoriscono le infiltrazioni e gli atti di sabotaggio. La costante inadeguatezza
delle truppe a fronteggiare la guerriglia costringe i comandi ad accettare la collaborazione di milizie locali composte in parte da serbi ortodossi, fatto questo che suscita indignazione nei croati e nei cattolici e diffidenza nei tedeschi.

15-16, Zara, al rastrellamento, personalmente comandato dal console Ivan Scalchi, partecipano i battaglioni squadristi “Vespri” (dall’8 giugno attendato nei pressi di Zemonico) e “Milano”, una compagnia della 107ª legione e 80 agenti di P.S., più altri reparti dei CC.RR., dell’Esercito e natanti di supporto della Marina;
nemmeno questa azione, sviluppatasi su un territorio di oltre 130 km², dà i risultati sperati: sfugge infatti l’agganciamento con i ribelli, benché «14 comunisti [vengano] passati per le armi» e 25 siano le persone «fermate per accertamento loro posizione. Incendiate varie case di comunisti latitanti rilevando scoppio munizioni ed esplosivi in esse contenuti in specie a Vodizze»;
sono inoltre arrestati «tutti i famigliari (ventinove persone adulte) di due dei rapinatori [della maestra rapita] ai quali viene fatto sapere che se maestra Pelluti non verrà restituita sarà proceduto contro loro familiari»;

la conclusione delle operazioni del 15-16 giugno vede nuovamente il gruppo battaglioni squadristi posto a difesa del litorale e dell’immediato entroterra dalmato: pressoché confermata la dislocazione del “Toscano” nella zona dei “Castelli”, il battaglione “Vespri” vede ora le proprie compagnie schierate a presidio dell’area appena rastrellata, mentre il “Milano” è di lì a poco trasferito a Zaravecchia (Biograd na Moru);


17, Zara, da Roma arriva il 112° battaglione cc.nn. squadristi “Tevere” che raggiunge la propria zona di impiego, schierandosi nell’entroterra zaratino tra i battaglioni “Milano” e “Vespri” (il comando di battaglione viene impiantato nell’abitato di Morpolaca);
[Assieme al comando si installa a Morpolaca una delle compagnie, mentre le altre hanno sede rispettivamente a Ponti di Breberio e Radussino (Radošinovci), meno un plotone dislocato a Lisano (Lišane Ostrovicke).]

21, Spalato, nonostante i richiami, il contegno dei legionari toscani di stanza a Spalato continua ad essere fuori controllo: in serata, si scatena un grave alterco tra un gruppo di militi ed un
sottotenente della divisione “Perugia”, salvato solo dal pronto intervento di alcuni carabinieri nei paraggi;
è la goccia che fa traboccare il vaso: trasferita la compagnia incriminata, ulteriori (non meglio specificati) incidenti provocati dal nucleo di squadristi giunto in sostituzione consigliano lo stesso prefetto di rinunciare all’opera delle cc.nn. per le mansioni di ordine pubblico nel capoluogo spalatino;

22, visto il relativo successo (con la presentazione di una trentina di ribelli), la scadenza del bando governatoriale del 7 giugno viene posposta, dietro suggerimento del gen. Q. Armellini, dal 22 al 28 giugno;

23, nascono intanto, ad opera dello stesso G. Bastianini, le prime bande armate del “Corpo dei volontari anticomunisti della Dalmazia italiana”, inizialmente destinate alla «tutela dell’ordine pubblico specialmente nei compiti in cui, per conoscenza dell’ambiente e del terreno, meglio si prestano gli elementi locali»;
lo stesso giorno, elogiando l'operato di vigilanza confinaria svolto
dalla banda cetnica di Bjanko (area di Krupa), G. Bastianini reclama altre armi, anche al fine di collegare tale presidio con Zara attraverso le postazioni di Obrovazzo e Zegar.
A fronte di tali richieste, il gen. Q. Armellini rivendica alle Forze Armate il compito di selezionare ed equipaggiare le unità
ausiliarie che si vanno costituendo su base volontaria, tanto è vero che la "Sassari" sta addestrando 3.500 volontari, una parte dei quali sarà destinata proprio alla zona di Zara: nonostante le buone prove fornite dalle prime bande cetniche, ad esempio nella zona di Cattaro, il gen. Q. Armellini raccomanda altresì moderazione nel distribuire le armi a questi volenterosi civili.
Non si fa attendere la risposta del Governatore, che si rivolge direttamente a Roma, da dove gli uffici centrali rimandano
le istanze ai vertici della 2ª Armata, il cui comandante gen. M. Roatta in definitiva dà ragione al gen. Q. Armellini, riconoscendone l'autorità per svolgere siffatte operazioni e concordando nel negare a G. Bastianini i quattro ufficiali, altrettanti sottufficiali e quindici elementi di truppa che reclamava
per inquadrare i volontari.
Questa vicenda è esemplare nel descrivere la tensione che intercorre fra G. Bastianini ed Q. Armellini: l'uno a Zara non vuole riconoscere la situazione di guerriglia strisciante e ritiene semplicemente di aver bisogno di alcune unità supplementari per gestire l'ordine pubblico; l'altro a Spalato con ben più realismo ha capito che la Dalmazia può formalmente essere una provincia metropolitana, ma in effetti è zona di guerra e quindi l'esercito deve agire senza coinvolgere le autorità civili.
Le strategie adottate riguardo le truppe a propria diposizione però non sono particolarmente brillanti, giacché gli ordini spesso
sono contraddittori, non vi sono interpreti a sufficienza, manca
una struttura informativa ed i presidi di frontiera risultano isolati, male riforniti (specialmente nei lunghi mesi in cui la neve ha reso inagibile gran parte della rete stradale) ed esposti agli attacchi.
Per giunta nella prima fase di ostilità la circolare 304/C della 2ª Armata ha imposto di tenere le forze al riparo nelle proprie posizioni per scongiurare le imboscate dei ribelli, i quali hanno così modo di organizzarsi e di controllare il territorio, laddove nei soldati italiani una mentalità difensivista prevale su qualsivoglia stimolo aggressivo.
[Alla fine i buoni uffici di G. Bastianini presso B. Mussolini avranno la meglio.]

 

SPALATO
Prefetto
Paolo Valerio Zerbino
(?-?)

1942
Giugno
10
, Spalato, secondo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, si celebra la “Giornata della Marina”, con relativo raduno dei locali vertici civili e militari: lo sfregio di una lapide commemorativa ma soprattutto il rinvenimento di alcune armi nella soffitta di una stabile limitrofo al palco delle autorità, scatenano nuovamente la reazione delle camicie nere del I° battaglione cc.nn. squadristi;
alcune camicie nere – come riferisce il gen. Q. Armellini, comandante del XVIII° C. d’A., in una lunga relazione inviata al gen. M. Roatta – portatesi nello stabilimento balneare (Botticelle), ne bloccano le uscite e malmenano i bagnanti adducendo, come motivo, che questi si sono astenuti dall’assistere alla [predetta] manifestazione che in questo momento ha luogo in Riva Hitler;
ore 22:00, un altro gruppo di militi percorre una strada del centro della città e, per motivi che s’ignorano, dà inizio ad una sassaiola contro le insegne dell’albergo “Iadran” frantumando le vetrine. Alcuni clienti dell’albergo […] si affacciano dalle finestre per rendersi conto di ciò che accade: i militi puntano contro loro i moschetti, li obbligano a ritirarsi, allontanandosi poi ridendo e schiamazzando;

11, Spalato, nel tardo pomeriggio, nella centralissima Piazza dei Signori, affollatissima per il consueto passaggio, alcuni militi colpiscono con pugni dei cittadini che sostano in un angolo della piazza provocando vivo panico nel pubblico, che si allontana precipitosamente. Nella fuga alcune donne cadono riportando lievi contusioni. Due Capo Manipoli del btg., presenti, non intervengonno. Il capo squadra che capeggia il gruppo dei
militi così risponde ad una pattuglia di carabinieri colà in servizio e che ha chiesto a lui il motivo dell’incidente: “non sono affari che vi riguardano; noi solamente sappiamo ciò che dobbiamo fare”.
ore 22:00, un pattuglione di militi, sempre del btg. squadristi, si reca nell’abitato di certo Velko Pivalizzi, calzolaio, invitandolo a seguirli. Giunti in prossimità di un quadrivio lo bastonano e gli sparano contro un colpo di moschetto (andato a vuoto) mentre l’individuo, lasciato in libertà, si dà alla fuga. Poiché il fatto si
è verificato non lungi dalla sede del Comando del Corpo d’Armata, un brigadiere della 388^ sez. CC.RR. si reca nell’accantonamento del btg. squadristi e chiede informazioni ad un ufficiale di quanto accaduto. Questi gli risponde che il fatto non riguarda l’Arma, ma solo la questura;
la stessa notte funzionari di P.S. e squadristi perquisiscono la casa dei presunti artefici del mancato attentato del 10 giugno; probabilmente a causa della scarsa collaborazione fornita dai familiari – i giovani figli del padrone di casa risultano infatti latitanti – l’abitazione viene devastata e gli occupanti, compresi donne e bambini, malmenati e tratti in arresto;
12, Spalato, la furia squadrista giunge ad abbattersi contro la (storica) comunità ebraica di Spalato, numericamente esigua ma da mesi infoltita dall’afflusso di profughi in fuga dalle persecuzioni oltre confine; una presenza mal tollerata dalle locali autorità civili e già ripetutamente segnalata – dallo stesso servizio politico della M.V.S.N. – quale centrale di «attività antitaliana ed antifascista», nonché complice del «rilassamento della moralità di alcuni strati della popolazione»;
verso sera, prendendo a pretesto una presunta provocazione da parte di alcuni ebrei, ed infiammati da un antisemitismo non solo sbandierato dalla propaganda di regime, molti militi del “Toscano” (al comando di alcuni ufficiali) e fascisti locali si riversano contro il tempio israelitico della città, a quell’ora pieno di fedeli riunitisi per le funzioni del venerdì;
sgomberata la sinagoga, i «forsennati» vi procedono ad una sistematica demolizione e saccheggio di locali e arredi, gettati dalle finestre: il materiale sacro preso da questa gentaglia viene portato nella vicina piazza dei Signori e ciò dà luogo ad una processione burlesca, tra lazzi e balli, invettive e grida lubriche: ad un orribile e sacrilega festa intorno alle reliquie che il culto ebraico venera da secoli;
nella totale acquiescenza delle forze di pubblica sicurezza e dei militari presenti, militi del “Toscano” e fascisti spalatini concludono il macabro rituale appiccando il fuoco alle suppellettili e agli oggetti sacri (molti dei quali di pregevole valore storico); quasi contemporaneamente altri gruppi di fascisti assaltano alcuni vicini negozi di proprietari ebrei, che vengono a loro volta devastati e saccheggiati;
conclusosi il pogrom, le parole del presidente della comunità ebraica spalatina Vittorio Morpurgo sanciscono la gravità, non solo materiale, della violenza antisemita: nell’immane disastro tutto è scomparso: tempio, sacri arredi, bibbie, banchi e lampadari, uffici, archivi e biblioteca, registri di stato civile e corrispondenza.
Molti sono i feriti, alcuni gravemente. […] Di tutto il patrimonio
religioso, storico, artistico e sentimentale di questa Comunità secolare, non esiste più nulla, salvo il ricordo.
La lunga serie di incidenti imputati ai legionari toscani, aggravata da analoghi episodi avvenuti nello zaratino ad opera dei militi del “Vespri” (colpevoli di aver «ucciso – sembra senza alcuna ragione – uno o due uomini»), spinge un furente gen. Q. Armellini ad informare il proprio diretto superiore gen. M. Roatta;


lo stesso giorno, all’indomani del rapimento di una maestra italiana [Pelluti] a Puticanje, il reparto entra nuovamente in azione: dopo le prime battute di ricerca, mal coordinate e tragicamente contrastate dalle forze ribelli, G. Bastianini invia infatti in supporto elementi del “Milano” che rastrellano assieme a carabinieri e finanzieri il bosco di Guduca e l’area di Mala Cišta;
un nuovo contatto con un’unità partigiana, risoltosi con numerosi feriti da parte italiana (tra cui 5 squadristi), spinge il Governatore ad organizzare con le forze a propria disposizione una più estesa operazione nell’area tra il lago di Aurana e la foce del Krka, «per eliminarvi i gruppi di ribelli che da qualche giorno in essa agiscono»;

12, per risposta a delle provocazioni, i militi del Btg. LXVIII "Toscano" devastano la Sinagoga di Spalato;

 

CATTARO
Prefetto
Francesco Scassellati Sforzolini
(?-?)
1942
Giugno
-
,



1942
Giugno
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
Governatore
gen. A. Pirzio Biroli
(1941 3 ott - 20 lug 1943)
1942
Giugno

le forze partigiane continuano a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnik del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;



1942
Giugno
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
-
Primo ministro
Mustafa Merlika Kruja
(1941 4 dic - 19 gen 1943)
[Partito fascista albanese]
1941, 8-14 nov, nasce il Pca (Partito comunista di Albania) [Enver Hoxha;

1942
Giugno

-

Giovanni Villari, Repressione e resistenze in Albania (in Qualestoria 2, 2015)


1942
Giugno
Regno di Grecia
(1935-47)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
-

1942
Giugno

all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;;



1942
Giugno
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1942
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1942
Giugno
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

Stalin premia la Chiesa ortodossa per l'aiuto prestato sciogliendo la "Lega dei senza Dio" e mettendo fine ad ogni propaganda ostile alla religione; il metropolita Sergej organizza anche una colletta a favore dell'Armata Rossa e trasmette al governo la notevole somma raccolta come contributo della Chiesa; inizia così il dialogo tra Chiesa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
1942
Giugno
28
, le truppe tedesche iniziano l'offensiva nel settore meridionale del fronte, con obbiettivi Stalingrado e il Caucaso;
Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1942
Giugno

-
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1942
Giugno

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1942
Giugno

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1942
Giugno

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1942
Giugno
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1942
Giugno

-



1942
Giugno
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)
Ministro degli Esteri
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)

1942
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.;
Partiti che servono il regime fascista di Miklós Horthy von Nagybánya e collaborano con i nazisti:
- Partito della Vita Ungherese,
- Partito Cristiano Democratico,
- Partito Ungherese Cristiano,
- Partito Popolare Ungherese,
- Campo Nazionale,
- Fronte Cristiano,
- Partito Popolare Cattolico,
- Partito Popolare Cristiano,
- Partito dei Croce-frecciati (nella città di Gyor);

Giugno
-




1942
Giugno
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
1942
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):



1942
Giugno
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico
(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;
- nel dicembre del 1941 ha dichiarato guerra alla Gran Bretagna;
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)
1942
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):




1942
Giugno
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
segretario generale
per gli Affari di polizia
[Ministero dell'Interno]
René Bousquet
(1942 mag - 31 dic 1943)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Joseph Barthélémy
(1941 27 gen - 26 mar 1943)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)

1942
Giugno

-

15, il commissario tedesco Fritz Sauckel giunge a Parigi per mettere P. Laval di fronte ad un'alternativa pesante: aumentare il numero dei volontari francesi o accettare il reclutamento coatto;

19, P. Laval dice ad A. Speer di volere un "accordo duraturo" non un semplice e parziale accomodamento; la Francia fornirebbe un "aiuto economico consistente" e addirittura un'alleanza militare per contribuire alla "eroica lotta nell'Est" se solo la collaborazione producesse risultati tangibili per tutti i francesi;

30, il "governo di Vichy" decide che in caso di invasione alleata il mar.llo Ph. Pétain si appellerà ai cittadini francesi perché continuino a osservare gli impegni dell'armistizio;
in Africa si organizza la difesa e si collocano truppe in posizione avanzata sulla costa in attesa della stagione estiva, la più adatta per un'invasione;
il "governo di Vichy" chiede alla Germania di permettere armamenti più moderni nell'Africa occidentale, in particolare mezzi blindati e aerei;

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
André Diethelm
(1941 24 set - 28 lug 1942)
Ministro degli Esteri
Maurice Dejean
(1941 24 set - 17 ott 1942)
Commissario all'Economia, alle Finanze e alle Colonie
René Pleven
(1941 24 set - 17 ott 1942)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
René Cassin
(1941 24 set - 7 giu 1943)

1942
Giugno

-

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);


1942
Giugno
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)
1942
Giugno

II guerra mondiale:


1942
Giugno
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1942
Giugno

II guerra mondiale:
-


1942
Giugno
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1942
Giugno

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;




1942
Giugno
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
Dominions
-
Guerra
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1942
Giugno

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1942
Giugno

-
Eire

1942
Giugno

, -



1942
Giugno
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1942
Giugno

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1942
Giugno

-


1942
Giugno
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1942
Giugno
mentre dal 1940 il sovrano si è trasferito con il suo governo in Gran Bretagna, A. Hitler crea un governo fantoccio presieduto da V. Quisling che dura però, per l'impopolarità di quet'ultimo, solo cinque giorni tanto che lo stesso Führer nomina Josef Terboven Reichskommissar (l'incarico più elevato in Norvegia), ai propri ordini diretti;


1942
Giugno
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1942
Giugno

-


1942
Giugno
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1942
Giugno

-




1942
Giugno
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1942
Giugno

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1942
Giugno
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)

1942
Giugno

-

don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1942
Giugno

-




1942
Giugno
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Aldo Vidussoni (Pnf)
(1941 26 dic - 19 apr 1943)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Aldo Vidussoni (Pnf)
(1941 26 dic - 19 apr 1943)
Sottosegretari Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Carlo Favagrossa (Pnf)
(1940 23 mag - 6 feb 1943)
[Fabbricazioni di guerra]
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario  
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Antonio Scuero
(1941 24 mag - 13 feb 1943)
Capo di S.M. Generale mar.llo U. Cavallero
(1940 4 dic - 31 gen 1943)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Arturo Riccardi
(1940 11 dic - 25 lug 1943)
Capo di S.M. Marina amm. Arturo Riccardi
(1940 9 dic - 27 lug 1943)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Corso Fougier
(1941 15 nov - 25 lug 1943)
Capo di S.M. Aeronautica -
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito gen. V. Ambrosio
(1942 20 gen - 31 gen 1943)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari T. Cianetti (Pnf)
(1939 22 lug - 19 apr 1943)
Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Giuseppe Lombrassa
(1942 26 feb - 2 giu 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario P. Lissia
sardo
(1941 18 feb -13 feb 1943)
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
Carlo Pareschi (Pnf)
(1941 26 dic - 25 lug 1943)
Sottosegretari Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Michele Pascolato
(1941 5 ott - 13 feb 1943)
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario Pio Calletti
(1941 18 feb - 25 lug 1943)
Giustizia e Affari di Culto
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -

1942
Giugno

3, G. Ciano annota:
«"Odio i preti in sottana", ha detto Mussolini, "ma ancora di più odio, e mi fanno schifo, i preti senza sottana, vilissimi guelfi, razza da estirpare"».

estate-settembre 1943, nel nord Italia entrano in funzione i campi fascisti di internamento di:
- Gonars,
- Monigo (Treviso),
- Chiesanuova (vicino a Padova),
- Visco e Renicci di Anghiari (in Toscana).
In questi campi saranno internati sloveni, croati, bosniaci, dalmati e montenegrini. Sono nella grande maggioranza internati civili.
[Gli internati – secondo le future stime – saranno circa 30.000 e di questi, il 15% morirà di stenti e malattie.
Non sarà invece conosciuto il numero dei decessi dovuti all'internamento avvenuti negli anni successivi alla liberazione dai campi.]



Partito comunista italiano
(Pci)

1942
Giugno
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1942
Giugno

«segue da Maggio 1942»



«segue Luglio 1942»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1942
Giugno

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1942
Giugno

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1942
Giugno

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1942
Giugno

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1942
Giugno

-

NOVA SCOTIA
-
-

1942
Giugno

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1942
Giugno

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1942
Giugno

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1942
Giugno

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1942
Giugno

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1942
Giugno

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1942
Giugno

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1942
Giugno

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1942
Giugno
3-6
, vittoria americana navale di Midway;


[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1942
Giugno

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1942
Giugno

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1942
Giugno

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1942
Giugno

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1942
Giugno

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1942
Giugno

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1942
Giugno

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1942
Giugno

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1942
Giugno

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1942
Giugno

-


a




1942
Giugno
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1942
Giugno

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1942
Giugno

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1942
Giugno

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1942
Giugno

il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti impegnando ora il Messico, anche se solo nominalmente, nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1942
Giugno
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1942
Giugno

-



1942
Giugno
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1942
Giugno

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1942
Giugno
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1942
Giugno

-

1942
Giugno
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1942
Giugno

ritorna ora il regime liberale;

1942
Giugno
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1942
Giugno

-




1942
Giugno
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1942
Giugno

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1942
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1942
Giugno

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1942
Giugno
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1942
Giugno

guerra con il Perù (1941-42);
il protocollo di Rio de Janeiro, firmato sotto l'egida degli Stati Uniti, del Brasile, dell'Argentina e del Cile, non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
conferenza di Rio de Janeiro: il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che ottengono ora anche la cessione di basi militari;
tutto ciò contribuisce al fallimento dell'esperienza populista;



1942
Giugno

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1942
Giugno

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1942
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1942
Giugno

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1942
Giugno

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1942
Giugno

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1942
Giugno
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1942
Giugno

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1942
Giugno

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1942
Giugno

-


1942
Giugno

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1942
Giugno

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1942
Giugno

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1942
Giugno

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1942
Giugno

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
R.S. Castillo
(1942 giu - giu 1943)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
 
1942
Giugno
27
, Buenos Aires, il presidente R. Ortiz Lizardi si dimette e R.S. Castillo diviene il nuovo presidente della repubblica;

 



Patagonia
1942
Giugno

-

1942
Giugno
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1942
Giugno

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;


1942
Giugno
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1942
Giugno

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1942
Giugno

-

a


1942
Giugno
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1942
Giugno

-

a


1942
Giugno
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1942
Giugno

-

a





1942
Giugno
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1942
Giugno

II Guerra Mondiale (1941-45): verso la seconda metà dell'anno, mentre i giapponesi hanno già occupato gran parte dell'Asia sudorientale, gli Stati Uniti passano al contrattacco;

a



1942
Giugno
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;


1942
Giugno

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1942
Giugno
Algeria
-
-
1942
Giugno

mentre si sono già formati i primi partiti indipendentisti: quello comunista (PCA) e quello popolare (PPA), viene costituito ad Algeri il primo governo provvisorio della Francia libera;

1942
Giugno
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1942
Giugno

-

1942
Giugno
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
comandante superiore
delle FF.AA.
gen. E. Bastico
(1941 lug - 15 feb 1943)

1942
seconda guerra mondiale (1940-45);
Giugno
27 maggio-
[segue- VI campagna di Libia]: continua la battaglia di carri armati in un alternarsi di azioni e controazioni non risolutive;
truppe del X C.d'A. prendono il caposaldo di Bir Ualeb dove vengono catturati 3.000 uomini, fra cui un generale, 100 carri armati e 120 pezzi.
2-3, il gen. U. Cavallero lascia al Supercomando del gen. E. Bastico e al col.gen. E. Rommel, che stando sul posto conoscono meglio la situazione, le decisioni da prendere;
9
, il gen. U. Cavallero, mentre la battaglia in Libia continua, comincia a preoccuparsi dell'enorme quantità di rifornimenti che si stanno volatilizzando in Africa e scrive un appunto a B. Mussolini in cui gli riassume la situazione;
10, nel pomerigio giunge dal fronte il feldmar.llo A. Kesselring e si reca a colloquio con il gen. U. Cavallero; alla fine resta inteso che in nessun caso ci si deve lasciar trascinare in una lotta di logoramento oltre le date stabilite; il compimento di tutto il programma impone solo di ritardare dal 20 giugno al 10 luglio l'inizio della preparazione su Malta da parte delle forse aeree del II C.A.T..
Alla fine del colloquio vengono subito telegrafate le direttive al gen. E. Bastico, che si traducono in pratica: conquistare prima Bir Hacheim e poi le posizioni di Ain el-Gazala.
11
, nell'azione (già iniziata il giorno prima) viene annientato il gruppo di caposaldi fortificati di Bir Hacheim per cui la difesa inglese di fronte ad Ain el-Gazala resta completamente scoperta sulla sinistra; il contrattacco inglese, evidente per impedire alle forze italo-tedesche di avvolgere le posizioni di Ain el.Gazala, è atteso però dal col.gen. E. Rommel
13
, quando la massa inglese sferra la sua azione, viene letteralmente massacrata;
14
, il comando inglese deve abbandonare la lotta e cercare di salvare i resti delle proprie forze corazzate ma pochi reparti riescono a raggiungere la frontiera; una parte ripiega invece sulle forze di Ain el-Gazala che cercano di rifugiarsi a Tobruk; esse sono integralmente prese o distrutte; mentre i C.d'A. italiani avanzano verso la cinta della piazzaforte, il gruppo corazzato inizia senza tregua l'inseguimento battendo le retroguardie britanniche presso la ridotta Capuzzo e gettandone i resti su Marsa Matruch.
I gen. Ritchie, Auchinlech, Wawel, Wilson e Cunningham devono ingoiare la sconfitta.
16, il Comando Supremo, visto l'esito brillante delle operazioni, decide l'attacco su Tobruk;

____________________________

Operazione C. 3 [Operazione su Malta]:
[Dal 13 aprile è operativo lo S.M. misto"Ufficio Operazioni C. 3".]
all'inizio del mese la situazione a Malta è quasi disperata: per quanto disponga di velivoli, mancano infatti viveri, combustibili, munizioni e benzina avio; per rispondere agli urgenti appelli di Malta, il comando superiore inglese organizza due convogli, protetti in base alle disposizioni impartite dall'amm. Harwood (cte la flotta inglese nel Mediterraneo):
- da Alessandria: 10 piroscafi, scortati dalla squadra dell'amm. Vian rafforzata da navi provenienti dall'Ocenao indiano e cioè 8 incrociatori leggeri e 27 C.T.;
- da Gibilterra: 7 piroscafi, scortati da forze tratte in parte dalla flotta atlantica, e cioè la corazzata Malaya con le navi portaerei Eagle e Argous, tre incrociatori e 8 C.T.; vi è inoltre una scorta diretta del convoglio composta dall'incrociatore contraerei Cairo con 9 C.T.;
12, avuta notizia dell'uscita delle forze inglesi (Forza H) da Gibilterra, il Comando Supremo italiano dispone che tutte le forze navali disponibili prendano il mare;
subito attaccato dall'aviazione italo-tedesca, un primo piroscafo, danneggiato, ripara a Tobruk;
13, la ricognizione aerea italiana scopre l'uscita di un convoglio partito da Alessandria che finge inizialmente di puntare su Tobruk, mentre quello partito da Gibilterra procede lungo le coste algerine;
continuano gli attacchi italo-tedeschi non solo di aerei ma anche di sommergibili e motoscafi;
14, l'aviazione italo-tedesca affonda un piroscafo e un altro viene gravemente danneggiato;
13:30, parte da Taranto una Squadra italiana (amm. Jachino) così composta:
- corazzate Littorio e Vittorio Veneto,
- 4 incrociatori:
. Gorizia
,
. Trento
[stazza 10.000 tonn., varato a Livorno nel 1929, gemello del Trieste],
. Giuseppe Garibaldi
,
. Duca d'Aosta
,
- 3 squadriglie di C.T.;
gli inglesi tentano di contrastare l'avanzata con l'aviazione silurante e bombardiera dislocata nelle basi egiziane, mentre il convoglio temporeggia invertendo la rotta;
14, i sommergibili italiani a nord della costa algerina, coadiuvati dai velivoli siluranti della Sardegna, attaccano la squadra navale inglese affondando un piroscafo e danneggiando l'incrociatore Liverpool che ripiega a rimorchio su Gibilterra;
nella notte, la squadra inglese, giunta a nord del golfo di Tunisi, inverte la rotta per tornare alla sua base, mentre il convoglio, ridotto a sei piroscafi, con la sua scorta diretta prosegue verso Malta;
poichè il canale di Sicilia ha i punti di passaggio obbligati (è stato minato) per attaccare il convoglio in quel punto critico viene inviata la 7ª div.ne navale (amm. Da Zara) così composta:
- incrociatori Eugenio di Savoia e Montecucoli,
- 5 C.T.;
15, nella notte, le motosiluranti italiane dell'Egeo silurano l'incrociatore Newcastle danneggiandolo mentre un sommergibile affonda un C.T. inglese;
16, battaglia di Pantelleria: all'alba la 7ª div.ne navale (amm. Da Zara) avvista il convoglio inglese scortato da 5 C.T. e da 2 incrociatori, fra cui quello minore è il contraereo Cairo; dopo l'attacco la div.ne italiana affonda l'incrociatore maggiore e i contrattacchi dei C.T. inglesi vengono respinti con gravi perdite; chiamati dalle navi italiane, sopraggiungono gli aerei tedeschi da picchiata che si gettano sul convoglio; vengono affondati 3 C.T. e 4 piroscafi;
nel pomeriggio, Supermarina ordina alla div.ne italiana di ripiegare sulla base;
nella notte, i due piroscafi superstiti e i resti della scorta giungono a Malta ma, passando una zona minata, un altro C.T. cola a picco e le altre navi vengono danneggiate.

Lo stesso giorno, al mattino, la Squadra italiana (amm. Jachino) viene attaccata dalle aerosiluranti inglesi che riescono, unitamente ai sommergibili, a silurare ed affondare l'incrociatore Trento; contemporaneamente la Squadra italiana (amm. Jachino) affonda l'incrociatore Aretusa e due C.T.. Altre navi vengono danneggiate.
Considerando la prevalenza delle forze navali italiane, l'Ammiragliato inglese decide di rinunciare al convoglio, facendo ripiegare questo e la scorta su Alessandria; durante il ritorno l'incrociatore Hermione viene affondato da un sommergibile;
anche la Littorio viene danneggiata da un siluro ma riesce lo stesso a proseguire la rotta ad alta velocità;
raggiunto lo scopo e considerando che verso Alessadria la Squadra italiana si troverebbe in zona di prevalenza aerea inglese, il Comando Supremo ordina al comandante la Squadra di rientrare a Taranto.

In conclusione, dei 17 piroscafi inviati per rifornire Malta, solo due sono riusciti a giungere a destinazione (solo perché il fumo e la confusione nel campo di battaglia li dava già per spacciati).

____________________________

19, attacco su Tobruk: l'investimento della piazzaforte da parte dei C.d'A. XX e X è compiuto; il col.gen. E. Rommel lascia sul confine a copertura la sua 90ª div.ne leggera, torna indietro con la massa corazzata e raccoglie le tre Div.ni (1V, 21ª e Ariete) a sud-est della fortezza, coperto sul fianco sinistro dalle truppe del XX C.d'A. entrate in linea e dalla div.ne Pavia del X C.d'A.;
20, dopo un grandioso bombardamento aereo e terresttre, le truppe corazzate avanzano e tra i forti demoliti, seguite immediatamente dalla div.ne Brescia del X C. d'A: nella giornata vengono conquistate tutte le posizioni della vasta piazza e la sera il comando inglese si arrende con 7 generali e 33.000 uomini.
L'8ª Armata inglese può considerarsi distrutta: ha peduto 50.000 uomini, 1000 carriarmati, 800 cannoni - oltre quelli di Tobruk - e 5000 automezzi.
L'aviazione italo-tedesca ha abbattuto in volo 130 aerei - senza quelli distrutti al suolo - perdendone solo 33.
Lo stesso giorno il gen. U. Cavallero prepara e fa spedire da B. Mussolini al Führer un dispaccio nel quale si chiede il compimento immediato del programma di Klessheim con l'impostazione dell'operazione su Malta.
21, avviene uno scambio di telegrammi tra il gen. U. Cavallero e il gen. E. Bastico circa lo schieramento dell'Armata italo-tedesca e circa la necessità di lasciare liberi i reparti aerei del II C.A.T. è per l'imminente operazione su Malta;
Vittorio Emanuele III telegra al gen. E. Bastico e si congratula per il successo ottenuto;
22, il col.gen. E. Rommel è promosso feldmar.llo;
23
, il gen. von Rintelen, capo della missione tedesca presso il Comando Supremo propone al capo di S.M. Generale di rinunciare all'operazione su Malta, dato che il bottino fatto a Tobruk permetterà di proseguire l'avanzata; il gen. U. Cavallero fa molte obiezioni, ad ogni modo chiede quale sia il parere dell'O.K.W.;
24, dall'O.K.W. giunge la risposta alla lettera di B. Mussolini con il consiglio personale del Führer (affinché non si ripetano gli errori commessi a suo tempo dagli stessi inglesi dinanzi a Tripoli) di inseguire fino all'ultimo i resti dell'8ª armata britannica e annientarla;
[Questa, peraltro, si trova in una situazione ben più grave di quella che appare, come è confermato sia da autorevoli fonti americane, sia dalla stampa del Cairo o di Londra.]
Il gen. U. Cavallero dopo aver energicamente insistito con B. Mussolini, rimasto indeciso, circa la necessità di non abbandonare l'impresa di Malta, ottiene infine di sospendere la decisione e di recarsi intanto in Libia a esaminare tutta la situazione con i comandanti responsabili.
2, Derna, nella riunione tra:
. gen. U. Cavallero,
. feldmar.llo A. Kesselring,
. gen. E. Bastico,
. gen. Curio Barbasetti di Prun,
. amm. Weichol,
il feldmar.llo A. Kesselring dichiara nettamente che l'avanzata in Egitto è impossibile: possibile solo l'inseguimento fino ad el-Alamein e ciò per deficienze di forze aeree e di rifornimenti;
il feldmar.llo E. Rommel intanto ha già dato ordine alle sue truppe di procedere verso Marsa Matruch.
Alla fine della riunione il gen. U. Cavallero emana istruzioni per proseguire l'nseguimento fino ad el-Alamein;
25, il comandante del Medio Oriente gen. Auchinleck assume personalmente il comando dell'8ª Armata inglese battuta a Tobruk e sottrattasi all'inseguimento del feldmar.llo E. Rommel;
26, Sidi Barrani, si riunisce una seconda conferenza con il feldmar.llo E. Rommel già sul posto; in conclusione si decide di proseguire l'inseguimento fino a el-Alamein sfruttando a fondo il successo di Tobruk;
per rafforzare il feldmar.llo A. Kesselring, l'O.K.W. manda i rinforzi promessi.
Si rinuncia così, definitivamente, all'espugnazione di Malta.
[Sta per cominciare la grande nuova offensiva verso il Caucaso e verso il basso Volga. Se i tedeschi riusciranno a battere i russi, conquistare i bacini petroliferi del Caucaso ed avanzare in Transcaucasia, indubbiamente la Turchia si schiererà con le forze dell'Asse e le truppe tedesche potranno dilagare in tutto il Medio Oriente ove la situazione politica non è certo rosea per gli inglesi.
In questo caso è da escludere ogni offensiva verso la Libia.
Finché quindi il comando tedesco spera di vincere la battaglia di Stalingrado, il feldmar.lloE. Rommel viene mantenuto ad El-Alamein (1° errore) nonostante l'evidente debolezza della sua situazione. Quando poi l'avanzata risulterà impossibile, egli vi sarà mantenuto lo stesso (2° errore) per quanto egli medesimo manifesti più volte l'intenzione di ritirarsi.]
29, il campo trincerato di Marsa Matruch, attaccato dalle forze italo-tedesche, viene rapidamente espugnato; una retroguardia inglese di oltre 5000 uomini viene fatta prigioniera;
l'avanzata prosegue su el-Alamein;
lo stesso giorno B. Mussolini giunge a Derna, dove fa conto di restare fino al 20 luglio…
30, l'8ª Armata inglese al comando del gen. Auchinleck è schierata all'altezza della località di el-Alamein;

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1942
Giugno
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Nahhas Pascià
(1942 feb - ott 1944)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1942
Giugno

-

1942
Giugno
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1942
Giugno

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1942
Giugno

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1942
Giugno

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1942
Giugno

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1942
Giugno

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1942
Giugno

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1942
Giugno

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1942
Giugno

-

1942
Giugno
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1942
Giugno

-

1942
Giugno
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1942
Giugno

-

1942
Giugno
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1942
Giugno

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1942
Giugno

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1942
Giugno
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1942
Giugno

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1942
Giugno

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1942
Giugno
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1942
Giugno

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1942
Giugno

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1942
Giugno

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1942
Giugno

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1942
Giugno
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1942
Giugno

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1942
Giugno

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1942
Giugno

-







1942
Giugno
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1942
Giugno

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1942
Giugno

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1942
Giugno
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1942
Giugno

-
Somalia Britannica
[SOMALILAND - protettorato inglese dal 1884, da marzo 1941 il territorio è integrato alla ex Somalia italiana]

1942
Giugno

-

 

Somalia Italiana
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935,]
[integrato alla Somalia Britannica da marzo 1941»

1942
Giugno

-

 

 


1942
Giugno
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1942
Giugno

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1942
Giugno

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1942
Giugno
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1942
Giugno

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1942
Giugno

-

1942
Giugno
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1942
Giugno

-


1942
Giugno
Rhodesia
1942
Giugno

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1942
Giugno

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1942
Giugno

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1942
Giugno
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1942
Giugno

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1942
Giugno
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1942
Giugno

-


1942
Giugno
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1942
Giugno

il paese è annesso alla Francia dal 1896 e il governatore Cayla nel 1940 ha aderito al governo di Vichy;
le nuove posizioni assunte dal VVS di J. Ralaimongo provocano l'occupazione inglese e, nello stesso tempo, l'inizio della lotta per l'indipendenza;




1942
Giugno
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1942
Giugno

-

 




1942
Giugno
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1942
Giugno

-


1942
Giugno
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1942
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1942
Giugno
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi;
nel novembre 1941 il commissario gollista per il Levante, gen. G. Catroux, ha proclamato l'indipendenza del paese, rinviandone però l'attuazione alla fine delle ostilità.]
- Presidente
?
(? - ?)
1942
Giugno

-



1942
Giugno

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.]

 

1942
Giugno

-


1942
Giugno
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1942
Giugno

dopo i continui scontri tra palestinesi ed israeliani, sfociati ormai (1936-39) in guerra aperta, il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);
gli antagonismi arabo-ebraici si aggravano ancor di più; inoltre, per la rivendicazione da parte dell'Organizzazione sionistica mondiale (New York 1942) di dar vita a uno stato ebraico indipendente, rende del tutto improponibile qualsiasi mediazione,



1942
Giugno
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


1942
Giugno

1936-41: sette colpi di stato;
Kurdistan (iracheno)
1942
Giugno





1942
Giugno
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1942
Giugno

seconda guerra mondiale (1941-45): da agosto 1941 Gran Bretagna e Unione Sovietica occupano militarmente il paese;
solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza cui segue immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania egli ottiene il riconoscimento della sovranità;

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