Papa Pio XII
(1939-58)
- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità:
card. P.
Fumasoni Biondi.
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1940»
1941, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell'
"Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente
italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
«segue 1942»
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"Operazione Westlichwind"
Marzo
R. Heydrich vuole entrare per forza nei corridoi
vaticani e propone a diversi ecclesiastici seguaci del Reich di prestare
il loro aiuto. ll direttore del collegio di Santa Maria dell'Anima (chiamato
semplicemente Anima), un centro religioso vicino a piazza Navona, il vescovo
Alois Hudal, conosciuto dall'Entità
come il "vescovo nero" e uno dei migliori collaboratori.
Robert Leiber, responsabile dell'Entità,
saputo che Alois Hudal sta lavorando a un
documento da presentare ad A.
Hitler e a Pio XII in cui spiega
le diverse ragioni per cui la Chiesa cattolica e il regime nazionalsocialista
dovrebbero riconciliarsi, ordina ai suoi agenti di recuperare il documento
prima che venga reso pubblico e la missione viene affidata ad Alfred
von Kagenek, la spia dell'Entità
nell'RSHA. Durante le celebrazioni della Settimana Santa Alfred
von Kagenek viene presentato ad Alois Hudal
e dopo un breve colloquio viene assunto presso l'Anima come assistente
del dipartimento che gestisce le relazioni culturali italotedesche. Quando
il documento è ormai quasi pronto scompare dalla cassaforte di
Alois Hudal e non sarà mai più
ritrovato, … anche se alcuni sosterranno che è finito nelle mani
di Robert Leiber e poi in quelle del papa,
che ha ordinato sia conservato nell'Archivio Segreto Vaticano.
[Secondo molti studiosi, il documento dimostrerebbe che Pio
XII è già a conoscenza della "soluzione finale"
del problema degli ebrei e dello sterminio dei serbi ortodossi operato
dagli ustascia del dittatore filonazista Ante Pavelic,
atrocità che il papa rifiuterà sempre di condannare e contro
le quali non protesterà mai ufficialmente.
In effetti Pio XII e i membri dello spionaggio
pontificio vedono nei croati l'avanguardia della Chiesa cattolica nei
Balcani.
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