Papa
Pio XII
(1939-58)
Agosto
su «L'Amico del Clero», rallegrandosi per il successo delle
sue pressioni sul governo, la FACI (Federazione fra le
Associazioni del Clero), scrive: «Non ci siamo
dati pace fino a che non abbiamo potuto ottenere il massimo di esenzione
dall'IGE, che appare ed è per il Clero gravissima,
anche dal punto di vista morale.»
Svizzera
1940, 31 maggio, il franco è svalutato di quasi il 30%: la nuova definizione
è di 205,35 mg d'oro fino. Per combattere la tesaurizzazione dell'argento
vengono emessi biglietti da 1 e 2 franchi e, per risparmiare il bronzo,
monetine di zinco.
Germania
1940,
maggio, l' "operazione Andréas" dà i suoi primi
frutti: un prototipo, ingrandito venti volte, non si distingue
dall'originale; i clichés sono provvisti di corpi mobili per le firme e
la numerazione delle cifre, 305 serie con 100.000 unità;
alla fine dell'anno l'officina clandestina è in grado di stampare tutti
i tagli di banconote, dalle 5 alle 1000 sterline;
per verificare la bontà del lavoro svolto viene inviato, tramite un
correntista, un pacchetto di sterline ad una Banca svizzera, con la
richiesta di esaminare l'autenticità dei biglietti: ritenute
autentiche, le sterline vengono accettate in deposito.
Intanto Naujoks viene allontanato da R. Heydrich e sostituito con Bernhard Krüger.
La consegna ufficiale avviene al campo di Orenienburg, presso Berlino.
In una sezione del campo si costituisce il posto di servizio 6-F 4. Per
Krüger l'ordine è quello di assumere immediatamente
il comando e rendere operativa la sezione al massimo delle sue possibilità:
così duecento uomini, tra i migliori esperti del settore (incisori, grafici,
ecc.) reclutati a forza dalla Gestapo, ai quali si aggiungono in seguito
altri prelevati a forza dalle prigioni per la loro esperienza nel campo,
sono pronti per realizzare la seconda fase dell'operazione sterline false,
chiamata "operazione Bernhard".
Raggiunta la produzione massima, dalle 200 alle 250mila banconote al
mese, arriva l'ordine perentorio del Reichsführer
di disciogliere il lager, distruggere gli impianti, liquidare i
detenuti.
|
t
|
EMIGRAZIONE
ITALIANA
|
|
Emigrati
italiani
per gli Stati Uniti d'America
e per tutte le destinazioni
|
Immigrazione
italiana
e immigrazione totale
negli Stati Uniti d'America
|
|
Secondo
le statistiche italiane
(a)
|
Secondo
le statistiche americane
(b)
|
Anni
|
USA
|
Tutte
le destinazioni
|
Italiana
|
Totale
|
%
It.
|
1876-1884
|
75.194 |
1.157.496 |
124.561 |
3.665.732 |
3,40 |
1885-1900
|
697.284 |
4.100.415 |
863.340 |
6.353.840 |
13,59 |
1901-1906
|
1.356.922 |
3.558.249 |
1.232.888 |
4.933.811 |
24,99 |
1907-1914
|
1.975.511 |
5.065.501 |
1.702.285 |
7.994.616 |
21,29 |
1915-1917
|
129.474 |
334.879 |
117.949 |
920.929 |
12,81 |
1918
|
2.793 |
28.311 |
5.250 |
110.618 |
4,75 |
1919
|
82.492 |
253.224 |
1.884 |
141.132 |
1,35 |
1920
|
349.042 |
614.611 |
95.145 |
430.001 |
22,13 |
1921-1924
|
196.246 |
1.237.132 |
365.499 |
2.344.599 |
15,59 |
1925-1927
|
102.172 |
761.411 |
31.753 |
933.977 |
3,40 |
1928-1940
|
204.831 |
1.282.545 |
126.091 |
1.357.064 |
9,29 |
-
(a) ISTAT (Istituto
Centrale di Statistica): Sommario di Statistiche Italiane
1861-1955; + Annuari vari.
(b) U.S. Bureau of the Census: Historical Statistics of the United
States. Colonial Times to 1957, Washington D.C. 1960
pp. 56-57.
[Le differenze tra le due rilevazioni (ancora più marcate
se considerati i dati anno per anno) sono dovute ai diversi metodi
di rilevazione e alla diversa accuratezza delle statistiche dei
due paesi.]
Fonte: Francesco Paolo Cerase: L'emigrazione
di ritorno: innovazione o reazione?, 1971 - Università
di Roma, Istituto di Statistica e Ricerca Sociale "C. Gini"
- Sezione di Sociologia - prof. Vittorio Castellano.
w
|
|
-
*Emigrazione
italiana
verso paesi extraeuropei ed europei
|
Anni
|
extraeuropei
(%)
|
europei
(%)
|
Totale
emigrati
|
I
|
II
|
III
|
I
|
II
|
III
|
1876-1900
|
10,95
|
13,35
|
25,70
|
14,75
|
31,90
|
3,35
|
100
|
1901-1920
|
5,65
|
6,75
|
37,60
|
16,90
|
27,60
|
5,50
|
100
|
1921-1940
|
6,70
|
12,70
|
30,60
|
18,55
|
25,25
|
6,20
|
100
|
[I] Piemonte,
Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia.
[II] Trentino-Alto
Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria,
Marche, Alto Lazio (Rieti e Viterbo, Roma e prov.).
[III] Lazio mer. (Frosinone e Latina), Abruzzi e Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
* Sviluppo della
popolazione italiana dal 1861 al 1961, Annali di statistica,
Serie VIII, Vol. 17 (1965), p. 646.
Fonte: Francesco Paolo Cerase: L'emigrazione
di ritorno: innovazione o reazione?, 1971 - Università
di Roma, Istituto di Statistica e Ricerca Sociale "C. Gini"
- Sezione di Sociologia - prof. Vittorio Castellano.
|
Banche
|
Banca
d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]
- Governatore: V.
Azzolini (1931 10 gen - 1° ago 1944)
- Direttore generale:
. ?
. G.
Acanfora (1940 giu - 24 lug 1943)
1940,
|
|
«segue da 1939»
Banco
di Sicilia
1940,
Banco
di Napoli 1940,
diventato
istituto di credito di diritto pubblico, è in possesso di
valuta aurea per una cifra enorme, mai posseduta finora da alcuna
banca nazionale;
presidio di stabilità, nonostante la crisi;
Banca
Agricola Commerciale del Mezzogiorno 1940,
creata dal Banco di Napoli, vi confluiranno
tutte o quasi le piccole banche dell'area a seguito del riassetto
in atto quando Napoli contenderà a Milano il primato di città
più popolosa del paese;
|
- Presidente: ?
(1937 - ?)
- Direttore generale: D.
Menichella (1934 - 1944) |
Comit
(Banca commerciale italiana)
1940, dal 1933 è incorporata nell'IRI;
Banco
di Roma
- Presidente: F.
Guarneri (1940 - 1944)
1940,dal 1933 incorporata nell'IRI,
la sua ripresa è favorita dall'espansione dell'attività
finanziaria nell'Africa orientale.
Credito
Italiano
1940, dal 1933 incorporata nell'IRI;
|
- |
IMI
(Istituto mobiliare italiano)
- Presidente: Teodoro
Mayer (triestino)
(1931 - 14 mar 1936).
1940, con la svolta istituzionale del 1936 si è
consacrato definitivamente come istituto di credito industriale
a medio e lungo termine leader in Italia.
Federazione
Bancaria Italiana
1940, Vicenza,
Istituto Centrale di Credito
(ICC)
1940,
Istituto
di San Paolo di Torino
- Presidente:
. gr. uff. avv. Cesare Giovara (1940-?), prefetto del Regno, sindaco di Torino.
- Direttore generale:
. comm. rag. Alfredo Longo (1936-?).
1940, prima dell'entrata in guerra dell'Italia, incorpora:
- Monte di credito su pegno di Carignano;
- Monte di credito su pegno di Susa;
Consorzio delle Banche cattoliche
1940,
Banca Cattolica del Veneto
- Presidente
. prof. sen. Luigi
Montresor [1930 nov-set 1945],
- Vice presidente
. conte dr. comm. Enrico Matteo Passi [1930
nov-set 1945],
- 5 Consiglieri:
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi
[1931 feb-set 1945],
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930
giu-set 1945],
. dr. Enzo Guarnieri [1931
feb-set 1945],
. avv. Guido Rogger [1930 nov-set
1945],
. avv. cav. Vittorio Veronese
di Bartolomeo [1938 mar-feb 1944].
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Amedeo Gallina [1931
feb-set 1945],
. avv. Gaetano Martelletto [1931
feb-set 1945],
. ing. cav. Raffaello Bettazzi [1936
mar-set 1945].
- Sindaci supplenti:
. ing. Sergio Zanarotti,
. rag. Ezio Zanghellini.
L'art. 39 dello Statuto sociale prevede che il Consiglio
di Amministrazione nomini annualmente dopo l'assemblea generale
un Comitato Direttivo composto da tre a cinque membri
scelti nel proprio seno determinandone la facoltà e il funzionamento.
-
Presidente
. conte dr. comm. Enrico Matteo Passi [1930
nov-set 1945],
- Membri
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930
nov-set 1945],
. avv. prof. comm. Giovanni
Battista Biavaschi [1931 feb-set 1945]
. avv.
Guido Rogger [1939
feb-set 1945],
- Direttore generale
.
Secondo Piovesan [1930
nov-set 1945].
1940,
ASSS
(Amministrazione Speciale della Santa Sede)
1940,
assieme allo IOR
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane. IOR
(Istituto Opere di Religione)
1940,
assieme all'ASSS
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
Banco Ambrosiano
1940,
Banco di Roma per la Svizzera
1940,controllato dallo IOR;
Banca Unione
1940,controllata dallo IOR;
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto 1940,
Banco
Lariano
1940,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro) 1940,
dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario; in
seguito alla crisi [perdite per circa 200 Mni] dovuta allo smantellamento
delle cooperative, operato dal fascismo, si ridimensiona sino a
diventare semplice istituto di credito di diritto pubblico, di proprietà
statale;
Banca Provinciale Lombarda
1940, Bergamo,
Banca del Friuli
1940,
Udine,
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1939»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1940,
Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza
1940,
Cassa
di Risparmio di Padova e Rovigo
1940,
Cassa di Risparmio di Milano
1940, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal
1866), dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1940,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1940, istituto di diritto pubblico dal 1936 (tre
membri della deputazione su otto sono di nomina governativa);
Cassa di Risparmio di Gorizia
1940, nel 1929 ha incorporato il Monte
di Pietà che ne e diventato la sezione dei pegni;
«segue 1941»
|
Banche
Popolari
|
1940 Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1940,
1940,
«segue
1941»
|
Casse Rurali
|
|
|
1940 |
CILI
(Consorzio Italiano Leganti Idraulici) |
Dicembre
dopo la costituzione nel 1928 del Consorzo
Tirreno Produttori Cemento e via via quella di altri
consorzi in tutte le regioni d'Italia, viene ora costituito un
consorzio unico con la denominazione CILI
(Consorzio Italiano Leganti Idraulici), anonima concessionaria
con sede in Roma.
«segue 1944»
|
[Ernesto Rossi, I
nostri quattrini, Laterza Bari
1964.] |
La Lockheed
Corporation e il supermercato delle armi.
|
- Presidente: R.E.
Gross (1934-56) |
1940
Maggio
mentre lo scoppio della guerra in Europa sta trasformando l'intera
industria aeronautica americana F.D. Roosevelt annuncia l'obiettivo della costruzione di
50.000 aerei all'anno.
A Seattle entrano in costruzione le fortezze volanti della Boeing
e a Long Beach, a sud di Los Angeles, la Douglas
costruisce un nuovo stabilimento per la produzione di bombardieri
e di caccia. Per la Lockheed
la Gran Bretagna è ora il cliente più importante.
Dopo la caduta della Francia, Marcel
Bloch è internato con altri progettisti aeronautici
francesi e si rifiuta di lavorare per i nazisti in cambio della
libertà.
«segue 1941»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
OSS
(Office of Strategic Services) |
1936
Tra le banconote stampate quest'anno dal Banco
di Francia c'è anche un biglietto da 100
franchi serie P. 2475-843.
Poiché il governo tedesco necessita di valuta straniera
per operazioni sovversive contro i governi alleati, i tedeschi
facilitano l'afflusso di valuta francese nei Paesi neutrali. La
Germania compra a Lisbona scudi per cambiarli poi in dollari e
sterline.
E poiché l'OSS ha creato a Lisbona un mercato
per i franchi è interesse del governo tedesco che i franchi
raggiungano Lisbona e vengano tramutati in valuta più necessaria
alle sue operazioni.
Proveniente da Parigi, la banconota in esame viene impacchettata
con migliaia di altre e mandata a Stoccarda per la spedizione
a Lisbona. A Stoccarda viene caricata su un aereo della Lufthansa
diretto a Lisbona dove arriva per il pagamento contro scudi di
credito.
Un agente dell'OSS attraverso una accurata cernita viene
in possesso della banconota che ha acquistato con altre per l'OSS.
La banconota arriva a Londra dove viene controllata, mediante
confronto con le liste di valuta sospetta e contrassegnata. Risulta
ancora valida e viene impacchettata con altre per essere consegnata
ad un agente che deve venir paracadutato in Francia per azioni
di spionaggio contro la Germania. È probabile che l'agente
metta in circolazione la banconota proprio al fine di corrompere
un agente della Gestapo. La banconota gira in tondo così
che il governo tedesco partecipa direttamente all'eliminazione
di uno dei propri agenti.
Per prevenire la possibilità che una situazione analoga
e inversa si affettui a danno degli agenti alleati, l'OSS
opera sul mercato nero quasi esclusivamente con valuta straniera
o in oro piuttosto che in dollari e sterline. Si fa ogni sforzo
possibile per non dare al nemico l'occasione di mettere le mani
sui dollari. Naturalmente l'oro è il mezzo ideale per agire
sul mercato nero poiché l'operatore che ne entra in possesso
può manovrarlo come meglio crede, ritirarlo e conservarlo
per un tempo indefinito.
L'agente monetario, forse il più efficiente dell'OSS,
è un certo Karl, antinazista,
funzionario di una delle più grandi banche di Berlino e,
proprio per questo, esonerato dal servizio militare. A quanto
risulta utilizza due soli agenti, entrambi francesi e tutti e
due in servizio presso la Banca di Francia.
I nazisti, supponendo che l'attività maggiore degli agenti
dell'OSS si svolga in Francia, cercano di intrappolare
gli agenti invalidando certe banconote all'improvviso. Ovviamente
la banconota da cinquemila franchi è il bersaglio principale
per due ragioni: l'emissione di banconote da cinquemila franchi
non è così copiosa ed è la banconota più
usata nelle operazioni segrete perché permette di importare
somme ingenti senza grosso ingombro.
All'inizio i nazisti sono abbastahza ingenui da imprimere un marchio
sulle banconote. Lo fanno in diversi modi:
- facendo risaltare un numero rispetto agli altri,
- sfumando una figura della banconota,
- tagliandone un margine o perforandolo in una determinata maniera.
In teoria il metodo è buono ma è impossibile fare
le cose nella segretezza necessaria; il risultato finale è
che le banconote contrassegnate circolano liberamente in cinque
o sei mani prima di venire individuate. È quindi pressoché
impossibile risalire all'agente che le ha spacciate.
Poi, improvvisamente, i tedeschi dichiarano nulle alcune serie
avvertendo le banche di trattenere chiunque presenti agli sportelli
una banconota di serie annullata. In parte è una mossa
efficiente, ma rende gli agenti più prudenti nell'uso di
grossi tagli di cui si servono solo per operazioni di corruzione.
Ad un certo momento i tedeschi mettono in circolazione in Francia
la voce che tutte le banconote da cinquemila franchi vengono ritirate.
Tale voce viene fatta circolare periodicamente e causa infatti
all'OSS qualche allarme, ma in realtà è
un provvedimento che non viene mai messo in pratica.
In verità lo stratagemma più efficiente e che provoca
il maggiore disturbo viene architettato dalla Gestapo. La scaltrezza
del piano consiste nel fatto che si riesce a fare di ogni banca
e di ogni ufficio postale un involontario alleato per intrappolare
gli agenti. Il trucco funziona pressappoco così:
una particolare emissione di banconote, i cui numeri sono intrattenuti
dalla Gestapo, viene immessa sul mercato nero in un Paese neutrale
con la quasi certezza che finiranno nelle mani di agenti destinati
a operare in Francia.
Quindi la Gestapo segnala a tutte le banche e a tutti gli uffici
postali di Francia che c'è stata una rapina e sono state
rubate le banconote di quella tal serie. Sia le banche che gli
uffici postali dovranno informare la Gestapo se una banconota
della serie specificata verrà presentata agli sportelli.
Banche e uffici postali, che agiscono in perfetta buona fede e
che ingenuamente credono di collaborare alla cattura di pericolosi
malviventi, si sforzano di assecondare tale richiesta.
In tal modo la Gestapo rende impossibile ogni genere di collaborazione
tra l'agente e i funzionari di banche o uffici postali.
|
Fonti:
- Robert Hayden Alcorn, Il giro
del denaro - in Segretissimo-Mondadori 1968. |
– Comito, Vincenzo (1940) economista
italiano, autore di saggi pubblicati su «Politica ed economia»;
Multinazionali ed esportazione di capitale (1976)
.
– Padoa-Schioppa, Tommaso (Belluno
1940-?) economista italiano; suo padre, assicuratore, ha rapporti assidui
con la Germania;
suoi maestri riconosciuti: Franco
Modigliani, François-Xavier
Ortoli e Jacques
Delors;
1966, laurea in economia alla Bocconi;
1966-67, periodo di formazione a Essen;
1968, entra in Bankitalia;
1979-83, lavora alla Commissione europea di Bruxelles, potendo così
incontrare alcune delle figure più note del secondo Novecento
europeo;
1984, vicedirettore generale;
Efficiency, Stability and Equity: a Strategy for the Evolution of
the Economic System of the European Community (1987, London, Oxford
University Press)
L'Europa verso l'unione monetaria. Dallo Sme al trattato di Maastricht
(1992)
La moneta e il sistema dei pagamenti (1992)
The Road to Monetary Union in Europe: the Emperor, the Kings and
the Genies (1994, London, Oxford University Press)
1997-98, presidente della Consob;
Il governo dell'economia (1997)
1998, membro del consiglio direttivo della Bce
(Banca centrale europea);
Il caso italiano (2001)
Europa, forza gentile (2001)
Dodice settembre. Il mondo non è al punto zero (2002).
2006, maggio, ministro dell'Economia nel governo Prodi
II.
– Ranchetti, Fabio (verificare)
insegnante di economia politica al Politecnico
di Milano, studi all'Università di Milano e al Trinity College
di Cambridge
Il pensiero economico del Novecento (1990, Torino, con Claudio
Napoleoni)
Il mercato nel pensiero economico (1996, Milano, con Bruna
Ingrao).
– Salvatore, Dominik (verificare)
preside della facoltà di Economia alla Fordham University di New York,
consulente alle Nazioni Unite, al Fondo Monetario, alla Banca Mondiale,
collaboratore a riviste internazionali come «American Economic Review»,
«Journal of International Economics» e «The World Economy», autore di
34 libri tra cui:
Protezionismo e benessere mondiale (1993, Cambridge University
Press)
Microeconomia (1996, McGraw-Hill)
Economia internazionale (1998, Prentice-Hall).
Torna su
|
Italia
Confederazione Fascista dell'Industria Italiana
(ex Confindustria): presidente
G.
Volpi di Misurata.
Gennaio
9, Roma, con decreto 9 gennaio 1940, n. 2, viene istituita
l'IGE (Imposta Generale sull'Entrata), ennesima imposta necessaria
per sostenere l'economia.
Dovuta per ogni scambio di merce che avvenga nel Regno tra commercianti,
industriali e consumatori, rimarrà in vigore fino all'istituzione dell'IVA
(Imposta sul Valore Aggiunto) nel 1973.
Il decreto esenta da tale imposta le oblazioni ad enti ed istituti aventi
scopi religiosi.
Giugno
30, con lettera diretta alla Federazione del clero, il ministero
delle Finanze estende l'esenzione dell'IGE agli emolumenti percepiti in
dipendenza della funzione sacerdotale (messe, battesimi, matrimoni, uffici
funebri, ecc.).
Luglio
1°, il D.M. 1° luglio 1940
proroga tutte le concessioni di rivendita fino a sei mesi dopo la fine
delle ostilità, ma le importazioni di banane vengono subito interrotte.
[Gl eventi bellici distruggeranno poi completamente la flotta bananiera.]
Cessa la circolazione delle monete di nichelio, metallo prezioso per gli
armamenti;
30, il regime blocca i prezzi delle merci e dei servizi
e viene ordinato l'ammasso della legna, così come era stato fatto
per il grano;
Agosto
lo Stato emette biglietti da 5 lire in sostituzione delle monete.
Mussolini decide di lanciare il cosiddetto
"assalto al latifondo". L'operazione, concepita da G. Tassinari (Pnf)e condotta con enfatico demagogismo da un tecnico che
si chiama Nello Mazzocchi Alemanni, coinvolge
anche numerosi intellettuali del livello di Giuseppe
Cocchiara, Alessio Di Giovanni, Renato
Guttuso, Nino Savarese e Vann'Antò.
Non costituisce una riforma agraria ma costituisce un notevole passo avanti
rispetto alla politica della cosiddetta "bonifica integrale"
fino a questo momento perseguita dal regime più per sostenere che
per compromettere gli interessi della grande proprietà latifondista;
si tratta di un progetto di modernizzazione dell'agricoltura (funzionale
sia alle necessità di un paese ormai entrato in guerra, sia all'opportunità
di mostrare una qualche attenzione per i bisogni dei contadini chiamati
alle armi) che prevede perfino l'esproprio delle terre che i latifondisti
non siano in grado di mettere a coltura con l'aiuto delle sovvenzioni
statali. L'intero progetto affidato a un Ente di colonizzazione del
latifondo siciliano segna nel bene e nel male un irreversibile orientamento
verso una vera e propria riforma agraria
[nel dopoguerra l'eredità di suddetto Ente verrà presa da
un ebreo progressista destinato ad avere un ruolo importante nel Partito
comunista di Sicilia, l'ingegnere torinese Mario
Ovazza]
Dopo questo attentato ai tradizionali "diritti" della Sicilia,
riemerge dalla penombra Lucio Tasca, con
un libello dal titolo inequivocabile, Elogio del latifondo, il
testo sacro di tutte le future opposizioni alla riforma agraria;
Caproni
«segue
da 1930>»
1940-44, svolge un ruolo importante nella seconda guerra mondiale;
«segue 1947»
|