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ANNO 1929
FEBBRAIO

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Radio-TV
Papa Pio XI
(1922-39)

- segretario di Stato: card. P. Gasparri.

1929
Febbraio
11
, ore 12:02, nella sala papale del Palazzo Apostolico in San Giovanni in Laterano prendono posto:
- B. Mussolini, Capo del Governo, accompagnato da
. A. Rocco, ministro della Giustizia e Affari di Culto,
. Dino Grandi, sottosegretario agli Affari esteri,
. F. Giunta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;
- card. P. Gasparri, accompagnato da
. card. Francesco Bergoncini Duca,
. mons. Giuseppe Pizzardo,
. avv. F. Pacelli.
L'Italia e il Vaticano firmano i
"Patti lateranensi" [in nome della santissima Trinità e non del popolo italiano (che non ne sa nìente)], un insieme di trattati che mettono fine alla cosiddetta "questione romana".
Il testo, redatto e negoziato dall'avv. F. Pacelli, fratello di mons. E. Pacelli, limita qualsiasi intervento dei gruppi cattolici in politica ed è anche la base per la redazione del concordato con il Reich di A. Hitler .
13, ai professori e agli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Pio XI indirizza questa allocuzione:
"E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale."

In Russia sono già stati arrestati i vescovi Antoni Malecki e Alexander Frison e tutte le chiese cattoliche vengono fatte saltare in aria con la dinamite per ordine di Stalin.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1928»
1929, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana:
1925-33, uno dei suoi assistenti ecclesiastici e G.B. Montini;
«segue 1930»

Internazionale operaia socialista

«segue da 1928»
1929
-.
«segue 1930»





1929
Febbraio

Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[Politica in materia di immigrazione - II fase: 1925-1950]

1929
Febbraio

-

 


[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

 

1929
Febbraio
Republik Österreich
(Repubblica d'Austria)
[dal 21 Ottobre 1919]
-
Presidente
della repubblica e dei ministri
Wilhelm Miklas
Partito cristiano-sociale
(1928 10 dic - 13 mar 1938)
Cancelliere

mons. Ignaz Seipel
Partito cristiano-sociale
(1926 20 ott - 4 mag 1929)

Interni
Affari Esteri
Finanze
-
1929
Febbraio

-


GERMANIA
1929
Febbraio

Presidente
della Repubblica

Paul Ludwig von Hindenburg
(1925 26 apr - 2 ago 1934)
Presidente del Reichsrat
(rappresentanti dei Länder)
-
Presidente del Reichstag
(deputati eletti dal popolo)
-
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
H. Müller-Franken II
SPD
(1928, 28 giu - 27 mar 1930)
Segretari di Stato
-
Affari Esteri
Gustav Stresemann
DVP
(1928, 28 giu - 3 ott 1929)
Interno
Carl Severing
SPD
(1928, 28 giu - 27 mar 1930)
Finanze
Rudolf Hilferding
SPD
(1928, 28 giu - 21 dic 1929)
Economia
Julius Curtius
DVP
(1928, 28 giu - 11 nov 1929)
Alimentazione
Hermann Dietrich
DDP
(1928, 28 giu - 27 mar 1930)
Lavoro
Rudolf Wissell
SPD
(1928, 28 giu - 27 mar 1930)
Giustizia
Erich Koch-Weser
DDP
(1928, 28 giu - 13 apr 1929)
Difesa
Wilhelm Groener
(Indip.)
(1928, 28 giu - 30 mag 1932)
Poste
Georg Schätzel
BVP
(1928, 28 giu - 30 mag 1932)
Trasporti e Territori occupati
Theodor von Guérard
Zentrum
(1928, 28 giu - 6 feb 1929)
Trasporti
Georg Schätzel
BVP
(6 feb - 13 apr 1929)
Territori occupati
Carl Severing
SPD
(6 feb - 13 apr 1929)

Legenda:
- Zentrum (Partito centrale - cattolico)
- BVP (Bayerische Volkspartei - ramo bavarese del Partito centrale)
- SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)
- DVP (Deutsche Volkspartei - Partito popolare tedesco - liberal nazionale)
- DDP (Deutsche Demokratische Partei - Partito democratico tedesco)
- DNVP (Deutschnationale Volkspartei - Partito popolare nazionale tedesco - nazional-conservatore di destra).

H. Müller-Franken (1928-30) è alla testa della cosiddetta "grande coalizione" (cioè governo formato da SPD, cattolici del Zentrum e rappresentanti del DVP).

 

Gau e Gauleiter
[Principale regione amministrativa del NSDAP,
creata dallo statuto del partito del 22 maggio 1926.]
Nr.
Gau
Capitale
Gauleiter

 


01



Baden

[Formato dal vecchio Stato di Baden.]

Karlsruhe
02

Bayrische Ostmark
(Baviera Orientale)

[Formato da una parte della Baviera; venne originariamente chiamata Bayrische Ostmark, e poi rinominata in Gau Bayreuth nel 1942; incorporò parti della Cecoslovacchia nel 1938.]

Bayreuth
. Gregor Strasser (1925-29)
. Hans Schemm  (19??-35)
03

Groß-Berlin
(Grande Berlino)

[Formato dalla provincia prussiana di Grande Berlino]

 

Berlin
(Berlino)
. Joseph Goebbels (1926-45)
04

Danzig-Westpreußen
(Danzica-Prussia Occidentale) 1939

[Formato dall'ex Città Libera di Danzica e dalla regione polacca del Voivodato di Pomerania.]

Danzig
(Danzica)
. Walter Maass
(1928-30)
05

Düsseldorf

[Formato dalla parte settentrionale della provincia del Reno]

Düsseldorf
06 Essen
Essen
. Josef Terboven (1928-45)
07

Franken
(Franconia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Nürnberg
(Norimberga)
. Julius Streicher (1925-40)
08

Halle-Merseburg

[Formato dalla parte meridionale della provincia di Sassonia.]

Halle an der Saale
. Paul Hinkler (1927-30)
09

Hamburg
(Amburgo)

[Formato dallo Stato di Amburgo.]

Hamburg
(Amburgo)
. Hinrich Lohse
(1928-29);
. Karl Kaufmann (1929-45)
10

Hessen-Nassau
(Assia-Nassau)

[Formato dallo Stato dell'Assia e da una parte della provincia prussiana di Assia-Nassau]

Frankfurt am Main
(Francoforte sul Meno)
11

Kärnten
(Carinzia)

[Formato dallo Stato austriaco della Carinzia e dell'Est Tirol.]

Klagenfurt
12

Köln-Aachen
(Colonia-Aquisgrana)

[Formato dalla parte centro-settentrionale della provincia del Reno.]

Köln
(Colonia)
13

Kurhessen

[Formato dalla parte settentrionale della provincia prussiana di Assia-Nassau.]

Kassel
. Karl Weinrich  (1927-43)
14

Magdeburg-Anhalt
(Magdeburgo-Anhalt)

[Formato dal libero Stato di Anhalt e da una parte della prussiana provincia di Sassonia.]

Dessau
. Paul Hofmann (1927-33)
15

Mainfranken
(Meno-Franconia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Würzburg
. Otto Hellmuth (1928-45)
16

Mark Brandenburg
(Brandenburgo)

[Formato dalla provincia prussiana di Brandeburgo.]

Berlin
(Berlino)
17

Mecklenburg
(Meclemburgo)

[Formato dai liberi stati di Meclemburgo-Schwerin e di Meclemburgo-Strelitz.]

Schwerin
18

Koblenz-Trier
(Coblenza-Treviri)

[Formato da una parte della provincia del Reno, venne rinominata in Moselland (ovvero terra della Mosella) nel 1942, dopo l'incorporazione del Lussemburgo.]

Koblenz
(Coblenza)
19

München-Oberbayern
(Monaco-Alta Baviera o Baviera superiore)

[Formato da una parte della Baviera.]

München,
(Monaco di Baviera)
. Adolf Wagner (1928-42)
20

Niederdonau
(Basso Danubio o Bassa Austria)

[Formato dall'ex stato federale della Bassa Austria e da una parte del Burgenland; dal 1939 incluse anche parti della bassa Moravia.]

Krems an der Donau
21

Niederschlesien
(Bassa Slesia)

[Formato dalla provincia prussiana di Bassa Slesia.]

Breslau
(Breslavia)

22

Oberdonau
(Alto Danubio o Alta Austria)

[Formato dall'ex stato federale della Alta Austria e dalla Ausseerland, una parte della Stiria; dal 1939 incluse anche parti della bassa Boemia.]

Linz

23

Oberschlesien
(Alta Slesia)

[Formato dalla provincia dell'Alta Slesia, incorporò dal 1939 anche parti della Polonia.]

Kattowitz

(Katowice dal 1939)

24

Ost-Hannover
(Est-Hannover)

[Formato dalle parti settentrionali, centrali e orientali della prussiana Provincia di Hannover.]

Lüneburg
(Luneburgo)
. Otto Telschow (1925-45)

25

Ostpreußen
(Prussia Orientale)

[Formato dalla provincia prussiana della Prussia Orientale; dal 1939 incluse anche territori della Polonia]

Königsberg
. Erich Koch (1928-45)

26

Pommern
(Pomerania)

[Formato dalla prussiana provincia di Pomerania.]

Stettin
(Stettino)
27

Sachsen
(Sassonia)

[Formato dalla provincia di Sassonia.]

Dresden
(Dresda)
. Martin Mutschmann (1926-45)

28

Salzburg
(Salisburgo)

[Formato dall'ex stato federale del Salisburghese]

Salzburg
(Salisburgo)


29

Schleswig-Holstein

[Formato dalla prussiana provincia di Schleswig-Holstein, dalla Città libera di Lubecca e da parte del libero Stato di Oldenburg.]

Kiel
. Hinrich Lohse
(1925-45)
30

Schwaben
(Svevia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Augsburg
(Augusta)
. Karl Wahl (1928-45)
31

Steiermark
(Stiria)

[Formato dall'ex stato federale della Stiria e da una parte del Burgenland; dal 1941 inclouse parti della Slovenia]

Graz
32

Sudetenland
(Sudeti)

[Formato dalle parti della Cecoslovacchia dove la lingua tedesca era maggiormente parlata.]

Reichenberg
33

Sud-Hannover-Braunschweig
(Hannover del Sud-Brunswick)

[Formato dal Libero Stato di Brunswick e dalle parti meridionali e occidentali della provincia di Hannover.]

Hannover
. Bernhard Rust
(1928-40)
34

Thüringen
(Turingia)

[Formato dalla Turingia e dall'adiacente provincia di Sassonia.]

Weimar
. Fritz Sauckel (1927-45)
35

Tirol-Vorarlberg
(Tirolo-Vorarlberg)

[Formato dall'ex stato federale del Vorarlberg e da una parte del Tirolo]

(dal 1943 anche con l'attuale regione Trentino-Alto Adige*)

Innsbruck (dal 1943 Bolzano*)
36

Wartheland 1939

[Creato in gran parte nella regione polacca del Voivodato di Poznan e dalle aree incorporate dai voivodati circostanti dopo l'occupazione tedesca della Polonia]

Posen
(Poznan)

37

Weser-Ems

[Formato da una parte del libero Stato di Oldenburg, lo Stato di Brema e la parte occidentale della Provincia di Hannover.]

Oldenburg
. Karl Röver (1929-42)
38

Westfalen-NordWestfalen-Nord
(Westfalia-Nord)

[Formato dal Libero Stato di Lippe e dalla parte settentrionale della Provincia di Vestfalia.]

Münster
39

Westfalen-Süd
(Westfalia-Sud)

[Formato dalla parte meridionale della Provincia di Vestfalia.]

Dortmund

40

Saarpfalz
(Saar-Palatinato)

[Formato dalla regione del Palatinato e dalla regione prussiana della Saarland; rinominata Westmark nel 1940 dopo l'incorporazione di parte della Lorena.]

Neustadt an der Weinstraße
41

Wien
(Vienna)

[Formato dall'ex stato federale di Vienna e da alcune parti del Niederösterreich]

Wien
(Vienna)

42

Württemberg-Hohenzollern

[Formato dal Libero Stato Popolare di Württemberg e dalla provincia prussiana di Hohenzollern.]

Stuttgart
(Stoccarda)
. Wilhelm Murr
(1928-45)
43

A.O. (Auslandsorganisation)

(Organizzazione per l'estero) che corrisponde ai membri del partito d'oltremare.

Berlin
(Berlino)
Note
Un Gauleiter è il capo di una sezione locale dell'NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei - Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori), oppure il capo di un Reichsgau (una suddivisione amministrativa dello Stato).
 

 

Nazismo

1929
Febbraio
-


 



1929
Febbraio
REPUBBLICA di POLONIA
[capitale Varsavia]
Presidente
I. Moscicki
(1926 4 giu - 20 set 1939)
Presidente del consiglio
Kazimierz Bartel
(1928 27 giu - 13 apr 1929)
Ministro della guerra
mar.llo J. Pilsudski
(1926 mag - 12 mag 1935)
[in pratica è padrone della Polonia]
-

1929
Febbraio

la depressione colpisce molto gravemente l'economia polacca;

 



1929
Febbraio
Presidente della Repubblica
T.G. Masaryk
(1918 - 1935)
Ministro degli Esteri
E. Beneš
(1919 - 1935)
Ambasciatore a Londra
Jan Masaryk
(1925 - 1938)
-
la riforma agraria del 1919 ha portato all'esproprio di più di un milione di ettari appartenenti a grandi proprietari;
dal 1921 opera il Partito Comunista Cecoslovacco;

1929
Febbraio

-

 

 





1929
Febbraio

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
VENEZIA GIULIA
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
- continuano (1928-30) ad essere sciolte le leghe delle cooperative di Gorizia e di Trieste, costituite da 310 cooperative, di cui 156 di credito.
1929
Febbraio
11
, l'accordo dei "Patti Lateranensi" diventa l'esca per fratture insanabili all'interno del mondo cattolico locale, tra italiani da una parte e sloveni e croati dall'altra. Di fronte alle opportunità che la conciliazione offre, la Santa Sede è disponibile a isolare le figure "scomode", a cominciare dall'arcivescovo di Gorizia, mons. Borgia Sedej, e dal vescovo di Trieste, mons. Luigi Fogar, che, seppure solerti nell'ossequio verso chi rappresenta lo stato italiano, difendono la libertà della Chiesa dalle ingerenze del regime e si sforzano di salvaguardare la rete del culto.

Si formano nel frattempo due organizzazioni clandestine:
- TIGR (dalle sigle slovene di Trieste, Istria, Gorizia e Rijeka);
- Borba (lotta),
che praticano sabotaggi a impianti militari e ferroviari, incendi di scuole e sedi fasciste, talvolta spionaggio a favore di Francia e Inghilterra e che affermano la parola d'ordine dell'unione alla Jugoslavia.

ISTRIA
1929
Febbraio

Pola, dal Tribunale Speciale viene processato un gruppo di antifascisti croati accusati di aver sabotato le elezioni plebiscitarie del 24 marzo nel paese di Beram, impedendo agli elettori di recarsi alle urne: Vladimir Gortan, considerato il capo del gruppo, viene condannato a morte, quattro suoi compagni a trent'anni di carcere.
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1929
Febbraio

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
REGNO dei SERBI, CROATI e SLOVENI
[S.H.S.]
– dal 1° dicembre 1918 –
[Monarchia parlamentare ereditaria]
Alessandro I Karagjorgjevic
Albero genealogico

(1888 - ottobre 1934)
figlio di Pietro I e di Zorka di Montenegro;
1914, reggente del regno Serbia nel periodo della prima guerra mondiale;
1921-29, re dei serbi-croati-sloveni…;
[dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria).]
1929
Febbraio

-


Primo ministro
gen. Petar Zivkovic
(1929 gen - apr 1932)
-
 
1929
Febbraio

-
SLOVENIA
[dal 1° dicembre 1918]
1929
Febbraio

-
CROAZIA

1929
Febbraio

-

Lo stesso anno A. Pavelic viene ad un accordo con B. Mussolini.
B. Mussolini acconsente al piano di A. Pavelic di organizzare un servizio segreto per l'espansione fascista nei Balcani (A. Pavelic riesce a stipulare accordi per un'azione in comune con l'organizzazione terrorista del fascista bulgaro Vanca Mihailoc, la V.M.R.O.) ma lo appoggia soprattutto nel reclutamento di operai jugoslavi (emigrati con poca fortuna nel Belgio e nell'America Latina) e di studenti croati iscritti alle università italiane, che vengono addestrati in speciali campi nelle isole Eolie e a Bovino (Val di Toro).
B. Mussolini concede inoltre ad A. Pavelic di poter usufruire di «Radio Bari» per trasmissioni in croato di propaganda antigovernativa.
L'attività espletata dalle formazioni ustaša continua tuttavia a svolgersi nel più gran segreto e a limitarsi ad attentati dimostrativi o intimidatori in territorio jugoslavo.
[Soltanto una volta, forse, l'opinone pubblica dell'intera Europa e del mondo avranno sentore della loro esistenza… il 6 ottobre 1934.]


SERBIA
1929
Febbraio

-
MONTENEGRO
[dal 1° dicembre 1918]
1929
Febbraio

-
MACEDONIA
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Regno di Albania
[dal 1° set 1928]
Zog I
(? - ?)
figlio di
1928 -39
, re degli Albanesi;
[dal 1928, il presidente della repubblica: Ahmet Bey Zo_golli (1925-27) si è proclamato re, con l'appoggio dell'Italia, instaurando un regime dittatoriale.
Governa il paese con pugno di ferro. Tutti i giovedì, sulla piazza del mercato di Tirana, vengono eseguite le
condanne a morte per impiccagione.
Ha tre sorelle, molto brutte, che sfilano di frequente per
le vie della capitale.
Ha sposato la bellissima contessa Geraldina d'Ungheria.]
1929
Febbraio

-
primo ministro    
ministro dell'Interno    
ministro degli Affari Esteri    
ministro della Guerra    
ministro delle Finanze    

1929
Febbraio

-

a


1929
Febbraio
Repubblica di Grecia
(1924-35)
Presidente
-
Primo ministro
E. Venizelos
(1928 - 1932)
1929
Febbraio

-




1929
Febbraio
Repubblica di Turchia
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Mustafa Kemal
(1923 nov - 10 nov 1938)
Primo ministro
Ismet Pascià
(1923 nov - 10 nov 1938)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
dal 1928 la repubblica ha deciso:
- l'eguaglianza di tutte le religioni con lo scioglimento delle sette religiose islamiche e la laicizzazione dello stato;
- l'introduzione del calendario gregoriano, dell'alfabeto latino e del sistema metrico-decimale;
- il riconoscimento della parità della donna e del suffragio femminile;
1929
Febbraio

-





1929
Febbraio
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.
Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca.
È in atto la "seconda guerra contadina" (1928-31).]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
1929
Febbraio
9
, Mosca, la Russia firma un patto di non aggressione con l'Estonia, la Lettonia, la Polonia e la Romania;
[…non servirà a niente]

Lo stesso anno, l' "Associazione degli Atei Militanti" intraprende la sua più aspra battaglia contro la religione.
Contemporaneamente il governo decide di ritornare al sistema obbligatorio dei kolchoz e dei sovchoz, togliendo così l'ultimo appoggio economico alle parrocchie, specie nei villaggi.

Due decreti procurano una grande delusione al metropolita Sergej di Novgorod: uno pone la vita delle parrocchie completamente sotto il controllo dello Stato sovietico, l'altro dichiara penalmente perseguibile ogni propaganda religiosa.
Di fatto diventa reato non solo la diffusione ma anche la difesa della fede.

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1929
Febbraio

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1929
Febbraio

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)


Repubblica Socialista di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1929
Febbraio

-


Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian
[Parte settentrionale del paese.]
presidente della repubblica
-
1929
Febbraio

-
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1929
Febbraio

-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)


1929
Febbraio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Reggente
Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
Primo ministro
conte István Bethlen
(1921 mag - 1931)
Ministro della guerra
G.Y. Gömbös
(1929 - 1932)
1929
Febbraio

-

a


1929
Febbraio
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico

(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
sale al trono (giugno) in seguito alla rinuncia del padre (1926) ai suoi diritti, ma il potere effettivo viene esercitato da un consiglio di reggenza così composto:
. patriarca Miron Cristea,
. presidente della Cassazione Buzdugan,
. principe Nicola, secondogenito del re;
1929
Febbraio

-

1940-47, re di Romania;


primo ministro
Maniu
(1928 dic - ?)
-
ministro dell'Interno
Vaida-Voevod
(1928 dic - ?)
-
ministro degli Affari Esteri
Mironescu
(1928 dic - ?)
-
ministro delle Finanze
Popovici
(1928 dic - ?)
-
1929
Febbraio
Maniu ottiene un prestito a Londra, Parigi e New York per 20.000.000 di dollari.

In occasione di scioperi nelle industrie scoppiano agitazioni operaie dovute in parte alla propaganda comunista e in parte ai metodi duri della polizia.

a


1929
Febbraio
REGNO di BULGARIA
Boris III
Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
1929
Febbraio

-


Primo ministro
Liapceff
(1926 gen - ?)
1929
Febbraio

-
agli inizi dell'anno si cerca di venire ad un accordo bulgaro-jugoslavo mediante un convegno a Pirot, e il governo di Belgrado riapre la frontiera. Ma non è concluso nulla di positivo.

a




1929
Febbraio
III Repubblica
Presidente della Repubblica
Gaston Doumergue
(1924 13 giu - 13 giu 1931)
Presidente del Senato
Paul Doumer
(1927 14 gen - 11 giu 1931)
Presidente della Camera
-
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
-
-
Presidente del Consiglio
R. Poincaré V
(1928 18 nov - 26 lug 1929)
[governo di unità nazionale)
Interni
André Tardieu
(1928 11 nov - 21 feb 1930 )
Affari Esteri
A. Briand
(1926 23 lug - 14 gen 1932)
Colonie
-
Regioni liberate
-
Guerra
P. Painlevé
(1925-29)
André Maginot
(1929-32)
Marina
-
Finanze
Henry Chéron
(11 nov - 21 feb 1930 )
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
Louis Barthou
(1926 23 lug - 3 nov 1929)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
-

1929
Febbraio

-
Pio XI, nominando arcivescovo di Parigi il sulspiziano Jean Verdier, gli affida, tra gli altri incarichi, quello di organizzare l'Azione Cattolica francese.
Nasce la J.A.C. (Jeunesse Agricole Chrétienne).

 



1929
Febbraio
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere]
1929
Febbraio

-

Primo ministro
-
1929
Febbraio

continua la costruzione (1926-32) della grande diga a nord dello Zuiderzee;

a



1929
Febbraio
REGNO del BELGIO

Alberto I

Albero genealogico

(1875 - 1934)
figlio di Filippo di Fiandra e di Maria di Hohenzollern-Sigmaringen;
1909-34, re dei belgi;
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Granducato di Lussemburgo
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896-?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica]
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio

-




1929
Febbraio
REGNO UNITO
di
GRAN BRETAGNA e IRLANDA
Giorgio V
Albero genealogico

(Marlborough House, London 3.6.1865 - Sandringham, Norfolk 20.1.1936)
secondo figlio di Edoardo VII e di Alessandra di Danimarca;
1877-92, presta servizio nella marina militare;
1892, diventa erede presuntivo al trono per la morte del fratello maggiore Alberto Vittorio;
1893, sposa la p.ssa Mary von Teck (1867-1953)
1901-10, principe di Galles;
1910-36, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;
succeduto alla morte del padre;
1929
Febbraio

-

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
S. Baldwin
conservatore
(1924 4 nov - 5 giu 1929)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
W. Churchill
(1924 6 nov - 4 giu 1929)
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Commercio
-
Sanità
A.N. Chamberlain
(1924 - 4 giu 1929)

1929
Febbraio

Londra, la riunione dei rappresentanti dei dominions, dopo accese discussioni e superando l'opposizione britannica, raggiunge la conclusione che è necessario un atto formale del Parlamento che riconosca la fine della supremazia della Gran Bretagna sui membri dell'Impero.
Le spinte nazionaliste sono all'apice tra i dominions e il Canada svolge in questo momento un ruolo di capofila.

 

Irlanda del Nord
1929
Febbraio

-
Eire (Stato libero d'Irlanda) [dominion inglese]
Seanascal (Governatore Generale)
James McNeill
(1928 31 gen - 1° nov 1932)
- Presidente del Consiglio Esecutivo
W.T. Cosgrave
"Fine Gael"
(1922 6 dic - 9 mar 1932)
- Nunzio apostolico
-

1929
Febbraio

-

 



1929
Febbraio
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]
1929
Febbraio

-

REGNO di DANIMARCA
1929
Febbraio

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;
1929
Febbraio

-

Primo ministro
1929
Febbraio

la crisi mondiale colpisce la Norvegia in misura minore degli altri paesi anche per la grande differenziazione produttiva della sua economia;


1929
Febbraio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
FINLANDIA
Governo provvisorio
1929
Febbraio

negli anni Venti il governo attua una politica anticomunista e la politica estera è caratterizzata da una stretta neutralità;
il Partito comunista finlandese viene ora posto fuori legge;




1929
Febbraio
Presidente
gen. A.O. de Fragoso Carmona
(1928 - 1932)
Ministro delle Finanze
1929
Febbraio

accentuando la pressione fiscale e comprimendo la spesa, A. de Oliveira Salazar riesce in pochi anni a riequilibrare il bilancio, stabilizzando la moneta;

 

a


1929
Febbraio
Regno di Spagna
Alfonso XIII di Borbone 
Albero genealogico

(Madrid 1886 - Roma 1941)
figlio postumo di Alfonso XII e di Maria Cristina d'Absburgo-Lorena;
1886-1931, re di Spagna;
insurrezione nazionalista in Marocco (1920-26);
1929
Febbraio

-

Presidente
del Consiglio
M. Primo de Rivera y Orbaneja
(1925 - 29 gen 1930)
Interni
-
-
Finanze
-
-
-

1929
Febbraio

lo scoppio della crisi monetaria e il conseguente ribasso della peseta, mentre già si avvertono i primi sintomi della disoccupazione, pregiudicano ulteriormente il regime;

Julian Gorkin, fondatore nel 1921 del Partito comunista di Valencia, rompe con Mosca perché i sovietici, secondo lui, vogliono persuaderlo a diventare un assassino.

***

Isole Canarie:
-




 

1929
Febbraio
REGNO d'ITALIA
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1896, Roma 24 ott: sposa la p.ssa Elena del Montenegro (1873-1952);
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1929
Febbraio

-


1936-43, imperatore d'Etiopia
1939-43, re d'Albania;

PARLAMENTO
Presidente del Senato
Presidente della Camera
 
Capo del Governo cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1926 3 gen - 19 lug 1932)

+ Interni, Esteri, Guerra, Marina, Aeronautica, Corporazioni.
(1926 3 gen - 12 set 1929)
Sottosegretario F. Giunta (Pnf)
toscano
(1927 21 dic - 19 lug 1932)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario M. Bianchi
calabrese

(1928 13 mar - 12 set 1929)
Affari Esteri
cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1922 31 ott - 12 set 1929)
[ad interim]
Sottosegretario Dino Grandi (Pnf)
romagnolo
(1925 14 mag - 11 set 1929)
Colonie
cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1928 18 dic - 12 set 1929)
[ad interim]
Sottosegretario gen. E. De Bono
lombardo
(1928 18 dic - 11 set 1929)
Guerra
  cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1925 4 apr - 12 set 1929)
[ad interim]
Sottosegretario P. Gazzera
piemontese
(1928 24 nov - 11 set 1929)
Marina
 cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1925 8 mag - 12 set 1929)
[ad interim] 
Sottosegretario amm. G. Sirianni
ligure
(1925 14 mag - 11 set 1929)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1925 30 ago - 12 set 1929)
[ad interim]
Sottosegretario I. Balbo
romagnolo
(1926 6 nov - 12 set 1929)
Corporazioni
cav. B. Mussolini (Pnf)
romagnolo
(1926 2 lug - 12 set 1929)
[ad interim]
Sottosegretari G. Bottai (Pnf)
laziale
(1926 6 nov - 11 set 1929)
Finanze
A. Mosconi (Pnf)
veneto
(1928 9 lug - 20 lug 1932)
Sottosegretario E.B. Rosboch (Pnf)
piemontese
(1928 9 lug - 20 lug 1932)

Economia nazionale

A. Martelli (Pnf)
siciliano
(1928 9 lug - 12 set 1929)
Sottosegretari

 

A. Lessona (Pnf)
laziale
(1928 9 lug - 11 set 1929)
[Industria]
G. Josa (Pnf)
molisano
(1928 9 lug - 12 set 1929)
[Agricoltura]
Lavori Pubblici
G. Giuriati (Pnf)
veneto
(1924 5 gen - 30 apr 1929)
Sottosegretario A. Di Crollalanza (Pnf)
pugliese
(1928 9 lug - 13 feb 1930)
Giustizia e Affari di Culto
A. Rocco (Pnf)
campano
(1925 5 gen - 20 lug 1932)
Sottosegretario P. Mattei Gentili (Pnf ex Ppi)
marchigiano
(1924 3 lug - 11 set 1929)

Pubblica Istruzione

G. Belluzzo (Pnf)
veneto
(1928 9 lug - 12 set 1929)
Sottosegretario
P.S. Leicht (Pnf)
veneto
(1928 9 lug - 12 set 1929)
Comunicazioni
C. Ciano (Pnf)
toscano
(1924 30 apr - 30 apr 1934)
Sottosegretari F. Pennavaria (Pnf)
siciliano
(1926 6 nov - 20 lug 1932)
G. Cao (Pnf)
sardo
(1928 9 lug - 20 lug 1932)
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1928 9 lug - 11 set 1929)
[In tutto 12 ministeri con altrettanti ministri e 27 sottosegretari]
 
-
FASCISMO

Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista);
- segretario:
. A. Turati, emiliano (1926 30 mar - 23 set 1930);

- vicesegretari:
. A. Starace, pugliese (1926 30 mar - 6 dic 1931);
. L. Arpinati, romagnolo (1926 30 mar - 11 set 1929).

- segretario amministrativo:
. G. Marinelli, veneto (1926 30 mar - ?),
[reintegrato dopo l'amnistia del 31 lug 1925.]

[Le iscrizioni al partito sono chiuse salvo che per gli avanguardisti e per i giovani dai diciotto ai ventun anni che ne abbiano i requisiti.]
[vedi: Una rivoluzione e un capo, con pref. di B. Mussolini]

1929
Febbraio
7, il card. P. Gasparri convoca gli ambasciatori presso la Santa Sede e dice loro che sarà presto annunciato un accordo storico che porrà fine alla decennale disputa tra la Chiesa e il governo italiano;
8, mons. Francis Spelman, l'unico americano presente nell'ufficio del segretario di Stato, scrive da Roma alla madre a Boston: «Questi sono giorni meravigliosi! Meravigliosi per essere vivi e ancora di più per esserlo a Roma!» E aggiunge: «Qui sono tutti raggianti e ne hanno ben donde. Il Santo Padre, il Cardinal Gasparri e Monsignor Borgongini hanno un posto assicurato nella storia, così come, naturalmente Mussolini»;
9, verso sera, da B. Mussolini e dall'avv. F. Pacelli vengono perfezionati i dettagli conclusivi dei patti vaticani-italiani;
[L'ultima disputa riguarda lo status del palazzo del Sant'Uffizio…]
11, il processo di riavvicinamento al Vaticano, già avviato dai governi precedenti (V.E. Orlando nel 1920), viene coronato dalla "conciliazione" con la chiesa (Patti lateranensi);
in pratica trattasi di accordi sottoscritti nel Palazzo del Laterano da B. Mussolini e dal cardinale e segretario di stato P. Gasparri, plenipotenziari di Vittorio Emanuele III e di papa Pio XI;
sono costituiti da:
- un "trattato" politico (al quale è annessa una "convenzione finanziaria") inteso a regolare i rapporti tra l'Italia e la Santa Sede chiudendo la "questione romana",
- un "concordato" volto a determinare le condizioni della chiesa cattolica in Italia;
i patti che vanno a sostituire la disciplina dettata dalla "legge delle guarentigie" sono resi esecutivi con la legge del 27 maggio 1929 n. 810 (saranno nel dopoguerra richiamati nella Costituzione all'art. 7);
ciò rafforza il prestigio di B. Mussolini.
12, in prima pagina il «New York Times» titola: 60 Years of Enmity Ended […] Throngs Cheer in the Streets.
Per gli italiani non vi è più contraddizione tra essere un buon italiano e un buon cattolico.
Nel suo diario, tuttavia, il gen. Enrico Caviglia annota: «Questi uomini che salgono con colpi di Stato hanno bisogno di legittimarsi col Vaticano»; ma tra vent'anni, si chiede, cosa succederà quando il popolo comincerà a risentire della dittatura che lo ha derubato della sua libertà? E si domanda: «Come si giudicherà il Vaticano che ha dato l'appoggio morale al regime?».
13, il rapporto di alcuni informatori a Roma comincia calorosamente: «Il fatto della conciliazione ha destato gioia, entusiasmo indicibili nella quasi totalità della popolazione […]. Si dice che lo storico avvenimento rappresenta un successo ineguagliable del genio del Duce, […] che il prestigio e la forza del Fascismo sono stati accresciuti in modo enorme».
Ma c'è del malcontento: «A masticar male sono rimasti alcuni vecchi e rancidi liberali […] i vecchi massoni – che sono incorreggibili anche se abbiano preso la tessera – e gli ebrei».
Per gli ebrei italiani i "Patti lateranensi" sono fonte di nervosismo e paura. Si chiedono infatti cosa riserverà loro il futuro!
17, B. Mussolini riceve un sorprendente ultimatum in una lettera dal card. P. Gasparri, inviata tramite l'avv. F. Pacelli: «La Santa Sede mentre con intima soddisfazione [sic] ammira ed encomia l'opera d'immenso vantaggio religioso compiuta dall'On. Mussolini sente vivissimo desiderio che le prossime elezioni politiche abbiano un alto valore, come suole dirsi, plebiscitario, valore di plauso e di adesione al Duce e al Regime da lui creato e in lui impersonato».
La Santa Sede desidera che le elezioni forniscano «veramente eloquente prova e solenne del pieno consenso dei cattolici italiani al Governo dell'On. Mussolini».
[L'avv. F. Pacelli invia la lettera con una nota di accompagnamento, facendola apparire come una lettera del card. P. Gasparri, benché presentata nella "fedele" trascrizione dello stesso avv. F. Pacelli.]
Del migliaio di nomi presentati al Gran Consiglio del fascismo da varie organizzazioni fasciste e statali, tra i quali vanno scelti i 400 candidati, il papa valuta i tre quarti non abbastanza cattolici. Egli sostiene che, con la firma del Concordato, l'Italia abbia acquisito «il carattere di Stato confessionale». E l'appartenenza al parlamento dovrà riflettere questa nuova realtà.
Pio XI vuole quindi che il Duce accantoni la propria lista per sostituirla con una composta da «uomini liberi da ogni legame con la massoneria, con l'ebraismo e con tutti, in una parola, i partiti anticlericali».
La lettera con i desiderata papali così conclude: «In questa guisa il Duce verrà a porre, come tanto si confida, la più bella e necessaria corona all'opera grande del Trattato del Concordato. Egli si mostrerà una volta di più, (conformemente lo ha testé chiamato Sua Santità) l'Uomo della Provvidenza di Dio».
Il papa dà le sue istruzioni al card. P. Gasparri il quale detta poi la lettera all'avv. F. Pacelli. È quest'ultimo a recapitarla al Duce.
21, p. P. Tacchi Venturi reca a un elenco degli uomini che Pio XI considera «degni rappresentanti di uno Stato confessionale»;
il papa richiede in pratica che ebrei e massoni siano esclusi dalle liste di candidati, per far posto a fascisti di provata fede cattolica;
26, altra "infornata" di senatori;

mons. Alberto Romita, vescovo di Campobasso, invia una circolare a tutti i suoi parroci. È il «sacro dovere» di tutti, «senza eccezioni» di dare il proprio voto «all'Uomo provvidenziale», che ha collaborato così strettamente con il papa per «ridare Dio all'Italia e l'Italia a Dio»; egli scrive che i preti devono fare tutto quel che possono per persuadere i loro parrocchiani a recarsi alle urne e votare;







TRATTATO
FRA LA SANTA SEDE E L'ITALIA
In nome della Santissima trinità. Premesso:


- che la Santa Sede e l'Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l'addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti, che sia conforme a giustizia ed alla dignità delle due Alte Parti e che, assicurando alla Santa Sede in modo stabile una condizione di fatto e di diritto la quale le garantisca l'assoluta indipendenza per l'adempimento della sua alta missione nel mondo, consenta alla Santa Sede stessa di riconoscere composta in modo definitivo ed irrevocabile la "questione romana ", sorta nel 1870 con l'annessione di Roma al Regno d'Italia sotto la dinastia di Casa Savoia;

- che dovendosi, per assicurare alla Santa Sede l'assoluta e visibile indipendenza, garentirle una sovranità indiscutibile pur nel campo internazionale, si è ravvisata la necessità di costituire, con particolari modalità, la Città del Vaticano, riconoscendo sulla medesima alla Santa Sede la piena proprietà e l'esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana;

Sua Santità il Sommo Pontefice Pio XI e Sua Maestà Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, hanno risoluto di stipulare un Trattato, nominando a tale effetto due Plenipotenziari, cioè, per parte di Sua Santità, Sua Eminenza Reverendissima il signor Cardinale Pietro Gasparri, Suo Segretario di Stato, e, per parte di Sua Maestà, Sua Eccellenza il signor Cavaliere Benito Mussolini, Primo Ministro e Capo del Governo; i quali, scambiati i loro rispettivi pieni poteri e trovatili in buona e dovuta forma, hanno convenuto negli articoli seguenti:

1. L'Italia riconosce e riafferma il principio consacrato nell'art. 1 dello Statuto del Regno 4 marzo 1848, pel quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato.

2. L'Italia riconosce la sovranità della Santa Sede nel campo internazionale come attributo inerente alla sua natura, in conformità alla sua tradizione ed alle esigenze della sua missione nel mondo. La Città del Vaticano.

3. L'Italia riconosce alla Santa Sede la piena proprietà e la esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, com'è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creandosi per tal modo la Città del Vaticano per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente Trattato. I confini di detta Città sono indicati nella pianta che costituisce l'allegato primo del presente Trattato, del quale forma parte integrante. Resta peraltro inteso che la Piazza di San Pietro, pur facendo parte della Città del Vaticano, continuerà ad essere normalmente aperta al pubblico e soggetta ai poteri di polizia delle autorità italiane; le quali si arresteranno ai piedi della scalinata della Basilica, sebbene questa continui ad essere destinata al culto pubblico, e si asterranno perciò dal montare ed accedere alla detta Basilica, salvo che siano invitate ad intervenire dall'autorità competente.
Quando la Santa Sede, in vista di particolari funzioni, credesse di sottrarre temporaneamente la piazza di San Pietro al libero transito del pubblico, le autorità italiane, a meno che non fossero invitate dall'autorità competente a rimanere, si ritireranno al di là delle linee esterne del colonnato berniniano e del loro prolungamento.

4. La sovranità e la giurisdizione esclusiva, che l'Italia riconosce alla Santa Sede sulla Città del Vaticano, importa che nella medesima non possa esplicarsi alcuna ingerenza da parte del Governo italiano e che non vi sia altra autorità che quella della Santa Sede.

5. Per l'esecuzione di quanto è stabilito nell'articolo precedente, prima dell'entrata in vigore del presente Trattato, il territorio costituente la Città del Vaticano dovrà essere, a cura del Governo italiano, reso libero da ogni vincolo e da eventuali occupatori. La Santa Sede provvederà a chiuderne gli accessi, recingendo le parti aperte, tranne la piazza di San Pietro.
Resta per altro convenuto che, per quanto riflette gli immobili ivi esistenti, appartenenti ad istituti od enti religiosi, provvederà direttamente la Santa Sede a regolare i suoi rapporti con questi, disinteressandosene lo Stato italiano.

6. L'Italia provvederà, a mezzo degli accordi occorrenti con gli enti interessati, che alla Città del Vaticano sia assicurata un'adeguata dotazione di acque in proprietà.
Provvederà, inoltre, alla comunicazione con le ferrovie dello Stato mediante la costruzione di una stazione ferroviaria nella Città del Vaticano, nella località indicata nell'allegata pianta e mediante la circolazione di veicoli propri del Vaticano sulle ferrovie italiane.
Provvederà altresì al collegamento, direttamente anche cogli altri Stati, dei servizi telegrafici, telefonici, radiotelegrafici, radiotelefonici e postali nella Città del Vaticano.
Provvederà infine anche al coordinamento degli altri servizi pubblici.
A tutto quanto sopra si provvederà a spese dello Stato italiano e nel termine di un anno dall'entrata in vigore del presente Trattato.
La S. Sede provvederà, a sue spese, alla sistemazione degli accessi del Vaticano già esistenti e degli altri che in seguito credesse di aprire.
Saranno presi accordi tra la S. Sede e lo Stato italiano per la circolazione nel territorio di quest'ultimo dei veicoli terrestri e degli aeromobili della Città del Vaticano.

7. Nel territorio italiano intorno alla Città del Vaticano il Governo si impegna a non permettere nuove costruzioni, che costituiscano introspetto, ed a provvedere, per lo stesso fine, alla parziale demolizione di quelle già esistenti da Porta Cavalleggeri e lungo la via Aurelia ed il viale Vaticano. In conformità alle norme del diritto internazionale, è vietato agli aeromobili di qualsiasi specie di trasvolare sul territorio del Vaticano.
Nella piazza Rusticucci e nelle zone adiacenti al colonnato, ove non si estende la extraterritorialità di cui all'art. 15, qualsiasi mutamento edilizio o stradale, che possa interessare la Città del Vaticano, si farà di comune accordo.

8. L'Italia, considerando sacra ed inViolabile la persona del Sommo Pontefice, dichiara punibile l'attentato contro di Essa e la provocazione a commetterlo con le stesse pene stabilite per l'attentato e la provocazione a commetterlo contro la persona del Re.
Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio Italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Re.

La cittadinanza vaticana.

9. In conformità alle norme del diritto internazionale sono soggette alla sovranità della S. Sede tutte le persone aventi stabile residenza nella Città del Vaticano. Tale residenza non si perde per il semplice fatto di una temporanea dimora altrove, non accompagnata dalla perdita dell'abitazione nella Città stessa o da altre circostanze comprovanti l'abbandono di detta residenza.
Cessando di essere soggette alla sovranità della S. Sede, le persone menzionate nel comma precedente, ove a termini della legge italiana, indipendentemente dalle circostanze di fatto sopra previste, non siano da ritenere munite di altra cittadinanza, saranno in Italia considerate senz'altro cittadini italiani. Alle persone stesse, mentre sono soggette alla sovranità della S. Sede, saranno applicabili nel territorio del Regno d'Italia, anche nelle materie in cui deve essere osservata la legge personale, quando non siano regolate da norme emanate dalla Santa Sede, quelle della legislazione italiana, e, ove si tratti di persona che sia da ritenere munita di altra cittadinanza, quelle dello Stato cui essa appartiene.

10. I dignitari della Chiesa e le persone appartenenti alla Corte Pontificia, che verranno indicati in un elenco da concordarsi fra le alte parti contraenti, anche quando non fossero cittadini del Vaticano, saranno sempre ed in ogni caso rispetto all'Italia esenti dal servizio militare, dalla giuria e da ogni prestazione di carattere personale. Questa disposizione si applica pure ai funzionari di ruolo dichiarati dalla S. Sede indispensabili, addetti in modo stabile e con stipendio fisso agli uffici della Santa Sede, nonché ai dicasteri ed agli uffici indicati appresso negli artt. 13, 14, 15 e 16, esistenti fuori della Città del Vaticano. Tali funzionari saranno indicati in altro elenco, da concordarsi come sopra è detto e che annualmente sarà aggiornato dalla S. Sede. Gli ecclesiastici che, per ragione di ufficio, partecipano fuori della Città del Vaticano all'emanazione degli atti della S. Sede, non sono soggetti per cagione di essi a nessun impedimento, investigazione o molestia da parte delle autorità italiane.
Ogni persona straniera investita di ufficio ecclesiastico in Roma gode delle garanzie personali competenti ai cittadini italiani in virtù delle leggi del Regno. Il diritto di legazione.

11. Gli enti centrali della Chiesa Cattolica sono esenti da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano (salvo le disposizioni delle leggi italiane concernenti gli acquisti dei corpi morali), nonché dalla conversione nei riguardi dei beni immobili.

12. L'Italia riconosce alla S. Sede il diritto di legazione attivo e passivo secondo le regole generali del diritto internazionale
Gli inviati dei Governi esteri presso la S. Sede continuano a godere nel Regno di tutte le prerogative ed immunità, che spettano agli agenti diplomatici secondo il diritto internazionale, e le loro sedi potranno continuare a rimanere nel territorio italiano godendo delle immunità loro dovute a norma del diritto internazionale, anche se i loro Stati non abbiano rapporti diplomatici con l'Italia.
Resta inteso che l'Italia si impegna a lasciare sempre ed in ogni caso libera la corrispondenza da tutti gli Stati, compresi i belligeranti, alla S. Sede e viceversa, nonché il libero accesso dei Vescovi di tutto il mondo alla Sede apostolica. Le alte parti contraenti si impegnano a stabilire fra loro normali rapporti diplomatici, mediante accreditamento di un ambasciatore italiano presso la S. Sede e di un Nunzio Pontificio presso l'Italia, il quale sarà il decano del corpo diplomatico, a termini del diritto consuetudinario riconosciuto dal Congresso di Vienna con atto 9 giugno 1815. Per effetto della riconosciuta sovranità e senza pregiudizio di quanto è disposto nel successivo art. 19, i diplomatici della S. Sede ed i corrieri spediti in nome del Sommo Pontefice godono nel territorio italiano, anche in tempo di guerra, dello stesso trattamento dovuto ai diplomatici ed ai corrieri di gabinetto degli altri governi esteri, secondo le norme del diritto internazionale. La proprietà della Santa Sede.

13. L'Italia riconosce alla Santa Sede la piena proprietà delle basiliche patriarcali di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore e di San Paolo, cogli edifici annessi. Lo Stato trasferisce alla S. Sede la libera gestione ed amministrazione della detta basilica di S. Paolo e dell'annesso monastero, versando altresì alla S. Sede i capitali corrispondenti alle somme stanziate annualmente nel bilancio del Ministero della P.I. per la detta basilica. Resta del pari inteso che la S. Sede è libera proprietaria del dipendente edificio di S. Callisto presso S. Maria in Trastevere.

14. L'Italia riconosce alla S. Sede la piena proprietà del palazzo pontificio di Castel Gandolfo con tutte le dotazioni, attinenze e dipendenze, quali ora si trovano già in possesso della S. Sede medesima, nonché si obbliga a cedere, parimenti in piena proprietà, effettuandone la consegna entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente Trattato, la Villa Barberini in Castel Gandolfò con tutte le dotazioni attinenze e dipendenze. Per integrare la proprietà degli immobili siti nel lato Nord del Colle Gianicolense appartenenti alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide e ad altri istituti ecclesiastici e prospicienti verso i palazzi vaticani, lo Stato si impegna a trasferire alla S. Sede od agli enti che saranno da essa indicati gli immobili di proprietà dello Stato o di terzi esistenti in detta zona. Gli immobili appartenenti alla detta Congregazione e ad altri istituti, e quelli da trasferire, sono indicati nell'allegata pianta.
L'Italia, infine, trasferisce alla S. Sede in piena e libera proprietà gli edifici ex-conventuali in Roma annessi alla Basilica dei Santi Dodici Apostoli ed alle chiese di S. Andrea della Valle e di S. Carlo ai Catinari, con tutti gli annessi e dipendenze, e da consegnarsi, liberi da occupatori, entro un anno dall'entrata in vigore del presente Trattato. Esenzioni tributarie e doganali.

15. Gli immobili indicati nell'art. 13 e negli alinea primo e secondo dell'art. 14, nonché i palazzi della Dataria, della Cancelleria, di Propaganda Fide in Piazza di Spagna, il palazzo del Sant'Offizio ed adiacenza, quello dei convertendi (ora Congregazione per la Chiesa orientale) in Piazza Scossacavalli, il Palazzo del Vicariato e gli altri edifici nei quali la S. Sede in avvenire crederà di sistemare altri suoi dicasteri, benché facenti parte del territorio dello Stato italiano, godranno delle immunità riconosciute dal diritto internazionale alle sedi degli agenti diplomatici di Stati esteri. Le stesse immunità si applicano pure nei riguardi delle altre chiese, anche fuori di Roma, durante il tempo in cui vengono nelle medesime, senza essere aperte al pubblico, celebrate funzioni coll'intervento del Sommo Pontefice.

16. Gli immobili indicati nei tre articoli precedenti, nonché quelli adibiti a sedi dei seguenti istituti pontifici: Università Gregoriana, Istituto Biblico, Orientale, Archeologico, Seminario Russo, Collegio Lombardo, i due palazzi di S. Apollinare e la Casa degli esercizi per il clero di S. Giovanni e Paolo, non saranno mai assoggettati a vincoli o ad espropriazioni per causa di pubblica utilità, se non previo accordo con la S. Sede, e saranno esenti da tributi sia ordinari che straordinari tanto verso lo Stato quanto verso qualsiasi altro ente.
È' in facoltà della S. Sede di dare a tutti i suddetti immobili, indicati nel presente articolo e nei tre articoli precedenti, l'assetto che creda, senza bisogno di autorizzazioni o consensi da parte di autorità governative, provinciali e comunali Italiane, le quali possono all'uopo fare sicuro assegnamento sulle nobili tradizioni artistiche che vanta la Chiesa Cattolica.

17. Le retribuzioni, di qualsiasi natura, dovute dalla S. Sede, dagli altri enti centrali della Chiesa Cattolica e dagli enti gestiti direttamente dalla S. Sede anche fuori di Roma, a dignitari, impiegati e salariati, anche non stabili, saranno nel territorio italiano esenti, a decorrere dal 1° gennaio 1929, da qualsiasi tributo tanto verso lo Stato quanto verso ogni altro ente.

18. 1 tesori d'arte e di scienza esistenti nella Città del Vaticano e nel Palazzo Lateranense rimarranno visibili agli studiosi ed ai visitatori, pur essendo riservata alla S. Sede piena libertà di regolare l'accesso del pubblico.

19. I diplomatici e gli inviati della S. Sede, i diplomatici e gli inviati dei Governi esteri presso la S. Sede e i dignitari della Chiesa provenienti dall'estero diretti alla Città del Vaticano e muniti di passaporti degli Stati di provenienza, vistati dai rappresentanti pontifici all'estero, potranno senz'altra formalità accedere alla medesima attraverso il territorio italiano. Altrettanto dicasi per le suddette persone, le quali munite di regolare passaporto pontificio si recheranno dalla Città del Vaticano all'estero. Lo stato dei Cardinali.

20. Le merci provenienti dall'estero e dirette alla Città del Vaticano, o, fuori della medesima, ad istituzioni od uffici della S. Sede, saranno sempre ammesse da qualunque punto del confine italiano ed in qualunque porto del Regno al transito per il territorio italiano con piena esenzione dai diritti doganali e daziari.

21. Tutti i Cardinali godono in Italia degli onori dovuti ai Principi del sangue: quelli residenti in Roma, anche fuori della Città del Vaticano, sono, a tutti gli effetti, cittadini della medesima. Durante la vacanza della Sede pontificia, l'Italia provvede in modo speciale a che non sia ostacolato il libero transito ed accesso dei Cardinali attraverso il territorio italiano al Vaticano, e che non si ponga impedimento o limitazione alla libertà personale dei medesimi. Cura, inoltre, l'Italia che nel suo territorio all'intorno della Città del Vaticano non vengano commessi atti, che comunque possano turbare le adunanze del Conclave. Le dette norme valgono anche per i Conclavi che si tenessero fuori della Città del Vaticano, nonché per i Concili presieduti dal Sommo Pontefice o dai suoi legati e nei riguardi dei Vescovi chiamati a parteciparvi.

22. A richiesta della S. Sede e per delegazione che potrà essere data dalla medesima o nei singoli casi o in modo permanente, l'Italia provvederà nel suo territorio alla punizione dei delitti che venissero commessi nella Città del Vaticano, salvo quando l'autore del delitto si sia rifugiato nel territorio italiano, nel qual caso si procederà senz'altro contro di lui a norma delle leggi italiane. La S. Sede consegnerà allo Stato italiano le persone, che si fossero rifugiate nella Città del Vaticano, imputate di atti, commessi nel territorio italiano, che siano ritenuti delittuosi dalle leggi di ambedue gli Stati. Analogamente si provvederà per le persone imputate di delitti che si fossero rifugiate negli immobili dichiarati immuni nell'art. 15, a meno che i preposti ai detti immobili preferiscano invitare gli agenti italiani ad entrarvi per arrestarle.

23. Per l'esecuzione nel Regno delle sentenze emanate dai tribunali della Città del Vaticano si applicheranno le norme del diritto internazionale. Avranno invece senz'altro piena efficacia giuridica, anche a tutti gli effetti civili, in Italia le sentenze ed i provvedimenti emanati da autorità ecclesiastiche ed ufficialmente comunicati alle autorità civili, circa persone ecclesiastiche o religiose e concernenti materie spirituali o disciplinari. La neutralità del Vaticano.

24. La S. Sede, in relazione alla sovranità che Le compete anche nel campo internazionale, dichiara che essa vuole rimanere e rimarrà estranea alle competizioni temporali fra gli altri Stati ed ai Congressi internazionali indetti per tale oggetto, a meno che le parti contendenti facciano concorde appello alla sua missione di pace, riservandosi in ogni caso di far valere la sua potestà morale e spirituale.
In conseguenza di ciò la Città del Vaticano sarà sempre ed in ogni caso considerata territorio neutrale ed inViolabile.

25. Con speciale convenzione sottoscritta unitamente al presente Trattato, la quale costituisce l'allegato quarto al medesimo e ne forma parte integrante, si provvede alla liquidazione dei crediti della S. Sede verso l'Italia.

26. La S. Sede ritiene che con gli accordi, i quali sono oggi sottoscritti, le viene assicurato adeguatamente quanto le occorre per provvedere con la dovuta libertà ed indipendenza al governo pastorale della Diocesi di Roma e della Chiesa Cattolica in Italia e nel mondo; dichiara definitivamente ed irrevocabilmente composta e quindi eliminata la Questione romana e riconosce il Regno d'Italia sotto la Dinastia di Casa Savoia con Roma capitale dello Stato italiano. Alla sua volta l'Italia riconosce lo Stato della Città del Vaticano sotto la sovranità del Sommo Pontefice. È abrogata la legge 13 maggio 1871, n. 214, e qualunque altra disposizione contraria al presente Trattato.

27. Il presente Trattato, non oltre quattro mesi dalla firma, sarà sottoposto alla ratifica del Sommo Pontefice e del Re d'Italia ed entrerà in vigore all'atto stesso dello scambio delle ratifiche.

Roma, 11 febbraio 1929

(L.S.) Pietro Cardinale Gasparri.
(L.S.) Benito Mussolini.

Seguono:
Allegato I: Pianta del territorio dello Stato della Città del Vaticano.
Allegato II: Piante degli immobili . con privilegio di extraterritorialità e con esenzione da espropriazione e da tributi (Tavole XII).
Allegato III: Piante degli Immobili esenti da espropriazione e da tributi' (Tavole VIII).
Allegato IV: Convenzione finanziaria. (Si omettono le piante allegate).

ALLEGATO IV. - CONVENZIONE FINANZIARIA

[Con R.D. 27 maggio 1929, n. 851, sono state dettate le norme per la esecuzione della Convenzione finanziaria].

In nome della Santissima trinità. Premesso:

- che la S. Sede e l'Italia, a seguito della stipulazione del Trattato, col quale è stata definitivamente composta la Questione romana, hanno ritenuto necessario regolare con una convenzione distinta, ma formante parte integrante del medesimo, i loro rapporti finanziari;
- che il Sommo Pontefice, considerando da un lato i danni ingenti subiti dalla Sede Apostolica per la perdita del patrimonio di San Pietro, costituito dagli antichi Stati Pontifici, e dei beni degli enti ecclesiastici, e dall'altro i bisogni sempre crescenti della Chiesa pur soltanto nella città di Roma, e tuttavia avendo anche presente la situazione finanziaria dello Stato e le condizioni economiche del popolo italiano specialmente dopo la guerra, ha ritenuto di limitare allo stretto necessario la richiesta di indennizzo, domandando una somma, parte in contanti e parte in consolidato, la quale è in valore di molto inferiore a quella che a tutt'oggi lo Stato avrebbe dovuto sborsare alla S. Sede medesima anche solo in esecuzione dell'impegno assunto con la legge 13 maggio 1871;
- che lo Stato italiano, apprezzando i paterni sentimenti del Sommo Pontefice, ha creduto doveroso aderire alla richiesta del pagamento di detta somma;
Le due alte parti, rappresentate dai medesimi plenipotenziari, hanno convenuto:

1. L'Italia si obbliga a versare, allo scambio delle ratifiche del Trattato, alla S. Sede la somma di lire 750.000.000 (settecento cinquanta milioni) ed a consegnare contemporaneamente alla medesima tanto consolidato italiano 5 per cento al portatore (col cupone scadente al 30 giugno p.v.) del valore nominale di lire italiane 1.000.000.000 (un miliardo).

2. La S. Sede dichiara di accettare quanto sopra a definitiva sistemazione dei suoi rapporti finanziari con l'Italia in dipendenza degli avvenimenti del 1870.

3. Tutti gli atti da compiere per l'esecuzione del Trattato, della presente Convenzione e del Concordato, saranno esenti da ogni tributo.

Roma, 11 febbraio 1929

(L.S.) Pietro Cardinale Gasparri.
(L.S.) Benito Mussolini.

Concordato fra la Santa Sede e l'Italia.

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Partito comunista d'Italia
(PCd'I)

1929
Febbraio

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Lo stesso mese la spia Luca Osteria si ritrova delegato al congresso del PCd'I a Berlino.
Al suo ritorno in Italia fa arrestare i tre emissari che il PCd'I ha mandato in Liguria per costituire il centro interno.
[Attendente di Costanzo Ciano, era stato assoldato dall'ufficio informazioni della Presidenza del Consiglio diretto dal questore Ernesto Gulì. Dopo un primo contatto a Marsiglia con un marinaio greco che frequentava i comunisti italiani, la spia era riuscita ad infiltrarsi tra i clandestini del PCd'I in Liguria, entrando nel partito, frequentando il centro estero, facendo credere che i suoi spostamenti sulle navi mercantili potevano essere utili.
Bruciato da questa operazione e identificato dai comunisti come spia, si riciclerà sotto un'altra identità come militante della sinistra riformista e si infiltrerà nella concentrazione antifascista a Parigi. I suoi contatti procureranno all'OVRA un canale per intercettare la corrispondenza dei fuorusciti dei partiti riformisti con gli antifascisti rimasti in Italia.
Inviato come delegato al congresso internazionale dei partiti antifascisti a Praga, rientrerà in Italia portando con sé le copie stenografiche di tutti gli interventi congressuali.
La sua attività di spia e provocatore durerà parecchi anni e gli frutterà un rango simile a quello di questore.]

LUSSEMBURGO
Esch sur Alzette, S. Schiapparelli [Willy], segretario del gruppo locale (una quarantina di compagni) e più tardi componente della direzione dei "Gruppi del Lussemburgo", partecipa a due riunioni con Tasca (espulso poi dal Partito nel settembre 1929, con la condanna esplicita delle sue posizioni opportunistiche);
nello stesso luogo assiste ad un tentativo di comizio di Felice Quaglino;
[Autodidatta, ex muratore di Zubiena (Biella), emigrato da giovane a Torino, era diventato in seguito deputato socialista e segretario del Sindacato Edile; "riformista convinto e un ammalato inguaribile di "anticomunismo", morirà in Francia all'epoca del fascismo.]
Felice Quaglino, pur attorniato da poliziotti lussemburghesi, non appena si mette ad insultare l'Unione Sovietica e il Pci, viene letteralmente buttato giù dal palco…; volano bastonate da parte della polizia e sassate da parte dei militanti comunisti: il malcapitato, incerottato, se ne deve ritornare a Parigi da dove è venuto.
Rumelange, S. Schiapparelli [Willy] "ospita" in una specie di baracca di minatore P. Secchia ed Ottavio Pastore, inviati dal Centro del Pci (Partito comunista italiano) di Parigi.


BELGIO
Seraing, S. Schiapparelli [Willy] è chiamato a far parte del Comitato Direttivo dei Gruppi aderenti al Pcb (Partito comunista belga). La maggioranza dei compagni è già stata espulsa almeno dalla Francia. Dirigente di Seraing è Lombardi [Nuccio] della provincia di Cuneo (passato in seguito all'apparato del Pci e poi uscito dal partito).
Del gruppo dirgente fanno parte anche i due fratelli Perlini di Verona, operai metallurgici.
A Seraing egli ritrova il compagno Antonio Tonussi [Ivo] di Vittorio Veneto, già conosciuto a Parigi, ed il compagno Luciano Pennello di Padova.
In questo periodo il Pcb conta ca 5.000 iscritti, compresi gli emigrati; a Seraing esso gode di un certo prestigio, grazie soprattutto al suo dirigente Julen Lahaut, un ex minatore, vero capo popolo (nel 1950 sarà assassinato dai fascisti belgi).
Delle 5.000 copie de «Il Riscatto» che si stampano, 3.500 sono diffuse in Belgio e il resto in Lussemburgo. Tutti sono iscritti al Sindacato riformista esclusa una parte di comunisti belgi (la categoria dei minatori). Questi aderiscono alla "Opposizione Sindacale Rivoluzionaria" rappresentata in Belgio da alcune centinaia di aderenti ai "Chevaliers du Travail", mentre i riformisti organizzano milioni di lavoratori con "Case del Popolo" ovunque, con giornali, riviste e ogni sorta di mezzi propagandistici.
I "Chevaliers du Travail" sono attestati su posizioni ingenuamente estremiste, una sorta di reazione alla politica dei social-democratici. Questo loro atteggiamento li porta ad un accentuato distacco dalla massa degli operai.
La figura più popolare dei comunisti italiani in Belgio è senza dubbio Carlo Gagliazzo, di Biella ed ex deputato comunista di Torino, residente a Bruxelles. Gli altri dirigenti nazionali dei gruppi sono:
. Paolo Robotti, funzionario,
. Eros Vecchi, funzionario,
. Teresio Testa, di Novi Ligure, operaio metallurgico (morirà in un incidente automobiistico alla frontiera spagnola durante la guerra di Spagna.
La maggioranza degli emigrati lavora in miniera oppure nei cantieri edili (qui si fanno 10 e anche 11 ore al giorno con soltanto mezz'ora di sosta per il cosiddetto pasto di mezzogiorno). Inoltre il manovale dei cantieri edili deve procurarsi a proprie spese la carriola, la pala e il piccone.
Anche il Belgio l'emigrato sospetto di orientamenti comunisti viene espulso dai sindacati; anche qui la polizia è al servizio dei consolati fascisti.
Del gruppo di Seraing, tra gli altri, fanno parte:
. Lido Ceccarelli [Pisa], di Pisa
[emigrato a Nancy fin dal 1924 a causa di persecuzioni da parte dei fascisti, trova lavoro in un cantiere edile e milita nei "Gruppi" di lingua. Espulso per la sua attività antifascista, si trasferisce in Lussemburgo e un anno e mezzo dopo, in seguito ad una rissa con un gruppo di fascisti italiani, deve abbandonare pure questo paese e rifugiarsi in Belgio; qui risiede a Seraing e poi a Tertre con il nome di Bernasconi; scoperto con documenti falsi viene costretto a trasferirsi a Bruxelles; rientra a Parigi con passaporto intestato a Pietro Bianchi (nome di un compagno della provncia di Varese deceduto in un incidente sul lavoro; dopo aver partecipato a tanti "fattacci" (scontri con i facsisti) ritorna a Bruxelles dove viene ricercato in base ad un mandato di cattura della polizia francese; soggiorna un anno in URSS ove partecipa ad un "Corso di Studio" e ritorna a Parigi nel 1932; entra illegalmente in Italia in qualità di "corriere" del Pci e nel luglio di S. Vittore a Milano; malgrado la sua denuncia al Tribunale Speciale, alcuni mesi dopo usufruisce dell'amnistia del "decennale"; in seguito viene arrestato altre 12 volte: durante la guerra di Liberazione farà parte del Comitato militate di Pisa e parteciperà ad azioni gappiste; ancora vivo nel 1971],
. Antonio Tonussi [Ivo], [ancora vivo nel 1971],
. Piero Zorzetto, di Pordenone [ancora vivo nel 1971],
. Giacomo Gray, già sindaco di Romagnano (Novara) [ancora vivo nel 1971],
. Nizzoli [Mitraglia], ex consigliere comunale di Marzabotto [deceduto in Spagna],
. Piazza, minatore veneto [deceduto in Spagna],
. Nevicati, di Parma, operaio tipografo [deceduto in Spagna],
. Leopoldo Giannoni [Rosso]
[Quest'ultimo, nato nel 1899, è uno dei fondatori del Pci di Santa Croce sull'Arno (Pisa); operaio carpentiere, viene arrestato per la prima volta in Italia nel 1923 e subisce due anni di carcere; nel 1927 emigra clandestinamente in Francia, a Parigi, da dove viene espulso nel 1929; ripara allora in Belgio a Seraing; espulso anche dal Belgio nel 1932, raggiungerà il Lussemburgo; nel dopguerra sarà uno dei dirigenti ell'emigrazione italiana del Lussemburgo, dove morirà il 22 novembre 1970 anch'egli, come tanti altri, senza percepire un soldo di pensione come "perseguitato politico"; sarà sepolto nel cimitero di Differdange, in Lussemburgo.]


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]



OVEST
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1929
Febbraio

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
Freman F.-T. Willingdon
marchese di Willingdon
(1926 - 1931)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1926 25 set - 6 ago 1930)
[liberale]

1929
Febbraio

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Con un'applicazione un po' troppo zelante delle leggi proibizioniste da parte degli Stati Uniti, la nave canadese I'm Alone che ha a bordo liquori di contrabbando viene colata a picco dalla guardia costiera americana in acque internazionali.
L'affondamento della nave che ha provocato un morto tra l'equipaggio rischia di aprire un incidente di una certa gravità.
[È dall'inizio del proibizionismo (1920) negli Stati Uniti che si assiste a un enorme flusso di contrabbando attraverso il confine canadese e sulle coste atlantiche, il che continua a suscitare vivaci lamentele da parte delle autorità americane.]
Quando il governo americano si rivolge all'ambasciata britannica, la risposta è che ora esiste una legazione canadese che può occuparsi di tali questioni.
Di conseguenza, il ministro canadese a Washington Vincent Massey (1887-1967), personalmente contrario alle misure proibizioniste, è in grado di far valere le ragioni del proprio paese di fronte a quello he ritiene un atto provocatorio a parte degli Stati Uniti.
[Nel 1935 una commissione arbitale riconoscerà che l'affondamento è stato ingiustificato.]

 

 


QUÉBEC
Primo ministro
Louis-Alexandre Taschereau
(1920 - ?)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1929
Febbraio

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Sempre ostinatamente ostile a ogni tipo di riforma sociale, al principio della Grande Depressione (1929-39) il primo ministro Louis-Alexandre Taschereau (1867-1952) ha ormai coalizzato contro di sé una vasta opposizione.
In questi anni l'industria quebecchese è basata in primo luogo sulla produzione leggera destinata al mercato dei consumi, in particolare l'abbigliamento e i prodotti alimentari. L'industria pesante (ferro e acciaio) ha un posto di minor rilievo, mentre i settori elettrometallurgico, elettrochimico e quello della carta e della cellulosa sono in piena espansione e quest'anno coprono 1/4 dell'intera produzione.
L'agricoltura, che rappresenta circa il 20% dell'insieme della produzione, occupa ancora il 22% della popolazione, ma questa percentuale è in netto calo.
In tale situazione, quando la crisi economica si abbatte sulla provincia, lo sviluppo in atto si interrompe bruscamente.


 

 

ONTARIO
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1929
Febbraio

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NEW BRUNSWICK
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1929
Febbraio

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NOVA SCOTIA
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1929
Febbraio

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MANITOBA [dal 1870]
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1929
Febbraio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1929
Febbraio

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1929
Febbraio

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1929
Febbraio

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ALBERTA [creata nel 1905]
   
1929
Febbraio

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SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   

1929
Febbraio

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in questa provincia il Ku Klux Klan of the British Empire svolge un ruolo di un certo rilievo;
nelle elezioni provinciali la sua alleanza con i conservatori è fondamentale nel porre fine a ventiquattro anni di dominio liberale; nell'occasione gli incappucciati sfilano nelle vie della capitale Regina per festeggiare la vittoria;
[In questo momento la setta vanta un seguito di 40.000 membri, una cifra del tutto esagerata e ridotta dagli storici a una compresa tra 10.000 e 15.000. Poiché mancano i negri a cui rivolgersi, nella provincia la setta accentua il carattere di organizzazione protestante estremista e si batte con successo contro l'insegnamento del francese nelle scuole e contro l'istruzione religiosa cattolica.
Sinchè nella provincia rimarranno al potere i conservatori (fino al 1934), lo stesso primo ministro Richard B. Bennett dovrà fare i conti con le perentorie tirate anticattoliche che gli giungeranno da Regina.
Una volta ritornati al potere i liberali nella provincia, l'influenza della setta declinerà rapidamente e lo stesso avverrà nel resto del Canada.]

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
Richard Squires
(1928 - 1932)

1929
Febbraio

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UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
C. Coolidge [30°]
(1923 2 ago - 4 mar 1929)
[Pr]
Vicepresidente
C.G. Dawes
( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
F.B. Kellogg
( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
Ministro del Tesoro
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Ministro della Guerra
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Presidente della Corte Suprema
W.H. Taft
(1921 30 giu - 3 feb 1930)

1929
Febbraio

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Dal 1923 il paese è entrato in un'era di prosperità senza precedenti: il mondo degli affari ha fatto grandi profitti, in genere si è trovato facilmente lavoro, i livelli di vita sono cresciuti in modo notevole.
La chiave del boom è stata un enorme incremento della produzione industriale risultante dall'innovazione tecnologica e dall'applicazione delle teorie di organizzazione scientifica del lavoro di Frederick W. Taylor.
Benché in dieci anni la popolazione sia cresciuta solo del 16% circa, la produzione industriale è quasi raddoppiata.
Il prodotto nazionale lordo è salito da 72,4 Mdi di dollari (1919) a 104 Mdi di dollari (1929) e il reddito annuo pro capite da 710 dollari a 857 dollari.
In particolare il boom degli anni Venti si è fondato sul boom dell'edilizia.
L'interruzione delle importazioni dall'estero durante la prima guerra mondiale ha stimolato l'industria chimica nazionale, incoraggiandola ad avventurarsi in nuovi settori come la fabbricazione di tessuti sintetici e la produzione di plastica. Durante gli anni Venti la lavorazione della seta artificiale (rayon), della bachelite e dei sottoprodotti della cellulosa come celanese, celluloide e cellophane sono diventate importanti industrie.
Ancora più sorprendente è stata la crescita dell'industria elettrica, settore in cui si sono verificati progressi tecnici rivoluzioari: lo sviluppo di nuove fonti di energia, come le turbine a vapore e gli impianti idroelettrici, il miglioramnto nei progetti dei generatori e nei sistemi di trasporto dell'energia, la creazione di grandi reti elettriche.
In un decennio il consumo di elettricità è stato più che raddoppiato, soprattutto per l'aumentata domanda da parte delle industrie, ma anche i consumi domestici sono saliti con estrema rapidità: nel 1912 solo il 16% della popolazione viveva in abitazioni con illuminazione elettrica, nel 1927 la percentuale è stata del 63%. Grazie al fatto che il costo dell'energia elettrica è continuato regolarmente a scendere, gli elettrodomestici sono entrati nella vita di tutti i giorni: per la prima volta sono stati prodotti su larga scala cucine elettriche, ferri da stiro, frigoriferi, ventilatori, tostapane e tutta una serie di piccoli congegni elettrici.
[Per fare un esempio, la produzione di frigoriferi è salita dalle 5000 unità del 1921 a circa 1 milione nel 1930.]
Un altro settore in forte espansione è stato quello radiofonico.
[A differenza della Gran Bretagna che ha concesso il monopolio delle trasmissioni a una società pubblica, gli Stati Uniti hanno affidato ai privati il compito di sviluppare il settore.
Il primo network, cioè la prima rete in grado di coprire tutto il territorio nazionale associando una serie di emittenti e ripetitori, è stata la NBC (National Broadcasting Company) creata nel 1926; l'anno successivo è sorta la CBS (Columbia Broadcasting System); sempre nel 1927, mentre il numero delle stazioni emittenti è saito a 732, il Congresso ha deciso di istituire una commissione per regolamentare, sia pure tardivamente, la concessione delle licenze di trasmissione alle singole stazioni e l'assegnazione delle lunghezze d'onda.
Poco più di un giocattolo prima della guerra mondiale, la radio diviene un oggetto indispensabile in ogni casa: nel 1930, ad esempio, secondo i dati rilevati dal censimento, il 40% delle famiglie americane ne possiederà una.]

Un terzo dell'intero reddito nazionale va solo al 5% della popolazione; nello stesso tempo il 71% dei cittadini americani ha un reddito inferiore a 2500 dollari l'anno, il minimo ritenuto necessario per vivere in modo confortevole.
Il sistema bancario degli Stati Uniti – per sua natura malsano – crea ulteriore motivo di insicurezza economica: gli Stati Uniti hanno un gran numero di banche indipendenti (più di 30.000 nel 1921) costituite in prevalenza da piccoli istituti locali, operanti nelle zone rurali e con un'attività limitata.
Una legislazione inadeguata, una gestione incompetente e disonesta e il fatto che solo un terzo degli istituti sia associato al sistema federale di riserva rendono le banche estremamente vulnerabili in caso di crisi.
[Negli anni Venti sono falliti circa 5000 istituti bancari.]

Protezionismo:
L'evidente fallimento del XVIII emendamento (1920) fa nascere un movimento d'opinione per la sua abrogazione.
Ma i sostenitori del proibizionismo, particolarmente numerosi tra i fondamentalisti delle campagne, restano ossessivamente fedeli a quello che nel 1928 J.E. Hoover ha definito "un grande esperimento sociale ed economico, di nobili intenti e propositi lungimiranti".
Però la lotta per l'abrogazione del XVIII emendamento non coinvolge soltanto i fondamentalisti bigotti delle zone rurali e i progressisti delle gradi città: fra i sostenitori del proibizionismo ci sono molti assistenti sociali preoccupati per i dannosi effetti sociali dell'alcolismo, così come gli abrogazionisti non contano solo sui distillatori clandestini ma anche su un gruppo di ricchi uomini d'affari che finanziano un'associazione contro il XVIII emendamento, convinti che le nuove entrate derivanti dal ripristino della tassa sugli alcolici porterebbe a una riduzione dell'imposta sui redditi.
La "commissione Wickersham", ora creata, riconosce che il proibizionismo è stato un fallimento ma, in contrasto con le sue stesse conclusioni, ne raccomanda la continuazione.
L'inizio della "grande depressione" fornisce agli abrogazionisti nuovi validi argomenti: la distillazione e la produzione di bevande alcoliche, si dice, porteranno:
- lavoro a un milione di persone,
- benefici alla produzione agricola di certi cereali,
- un incremento delle entrate fiscali federali e dei singoli stati grazie all'imposta di fabbricazione sugli alcolici.

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1929
Febbraio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1929
Febbraio

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1929
Febbraio

-


a

 



1929
Febbraio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[nella costituzione è inserito l' "emendamento Platt" che dà diritto agli Stati Uniti di intervenire negli affari interni del paese e di installarvi proprie basi per usi militari e commerciali: dal 1903 esiste la base militare di Guantánamo]
1929
Febbraio

il comunista PSP (Partido socialista popular) e il Directorio Estudiantil si contrappongono alla dittatura filofascista;
Haiti
-
?
(?-?)
occupazione militare diretta statunitense (1916-39)
1929
Febbraio

-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1929
Febbraio

dal 1916 truppe americane occupano Santo Domingo imponendovi un regime militare;
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
E. Postes Gil
(1930 1° dic - 4 feb 1930)

1929
Febbraio

ai primi del mese, il cristero José de León Toral, autore dell'assassinio del presidente A. Obregón, viene fucilato;
immediatamente viene celebrato dalla chiesa cattolica come "martire";
la rivolta dei cristeros viene duramente domata;
il presidente ad interim E. Postes Gil raggiunge un accordo con il primate del Messico, l'arcivescovo Ruiz y Flóres;



1929
Febbraio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-

1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
- Capo del governo
-
(formalmente indipendente dal 1847)

1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
Honduras
-
?
(? - ?)
1929
Febbraio

totale dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;
continuano (dal 1911 al 1933) gli interventi delle truppe americane per salvaguardare gli interessi yankee;

1929
Febbraio
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1929
Febbraio

guerra con il Guatemala;
la conclusione di questo conflitto che vede intervenire gli Stati Uniti, con ruolo di mediazione, segna l'ingresso del paese nell'area di influenza della grande potenza americana;
da questo momento si succederanno governi militari: rari, e in genere effimeri, i governi regolarmente eletti;

1929
Febbraio
- Presidente
?
(? - ?)
1929
Febbraio

[rimane in vigore il trattato Bryan-Chamorro con gli Stati Uniti]
rifiutatosi di deporre le armi, dopo l'accordo di Tipitapa fra le varie fazioni in lotta, A.C. Sandino guida una tenace guerriglia contro l'intervento statunitense in Nicaragua; nonostante gli sforzi dei marines americani, riesce sempre a sottrarsi alla cattura, suscitando l'ammirazione di gran parte della popolazione dell'America latina;

1929
Febbraio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1929
Febbraio

ritorna ora il regime liberale;

1929
Febbraio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1929
Febbraio

-





1929
Febbraio
- Presidente  
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

J.V. Gómez
(1908 - 1935)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1929
Febbraio

in conseguenza dello sfruttamento delle risorse petrolifere, negli anni Venti entra in una fase di rapido quanto caotico sviluppo economico; nel giro di pochi anni il paese diventerà il secondo esportatore di greggio, ma sarà rivoluzionata la sua struttura politica e sociale;
l'eccezionale ondata di prosperità salvaguarderà l'economia venezuelana dalla recessione mondiale (1929-31).



1929
Febbraio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1929
Febbraio

si alternano dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito, formato all'origine da elementi venezuelani;



1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

A.B. Leguía
(1919 - 1930)
[dittatura "progressista"]
(Repubblica indipendente dal 1827)
1929
Febbraio

dal 1924 opera nel paese, con un vasto programma di riforme, il partito radicalpopulista APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre, perseguitato da chi tiene il potere;


1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1929
Febbraio

primo conflitto con il Paraguay (1928 5 dic-3 gen 1929);
privata di ogni sbocco al mare dopo la guerra del Pacifico, si fa sempre più accentuata la dipendenza economico-politica dall'Inghilterra e poi dagli Stati Uniti, principali importatori di stagno.


1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

gen. C. Ibáñez del Campo
(1927 - 1931)
1929
Febbraio

tipico rappresentante dei ceti medi, il generale ne intepreta le ansie di rinnovamento in chiave di un esasperato desarrollismo (ideologia di uno sviluppo economico a tappe forzate), adottando un vasto piano di opere pubbliche e d'investimenti sociali;


1929
Febbraio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica

- Governatore

?
(? - ?)
1929
Febbraio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1929
Febbraio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
- Ministro delle finanze
-
1929
Febbraio

-



1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

gen. B. Ferreira
(1904 - ?)
[partito degli azules]
1929
Febbraio

inizia la guerra con la Bolivia per i possedimenti del Chaco;



1929
Febbraio

- Presidente della repubblica

H. Irigoyen II
(1928 ott - set 1930)
[Unión civica radical]
1929
Febbraio

Buenos Aires,

 



Patagonia
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
- Presidente della repubblica
(1915 - ?)
[partito colorado]
1929
Febbraio

Montevideo,




1929
Febbraio
CINA
(Repubblica dal 1911)

presidente del governo nazionalista

Chiang Kai-shek
(1928 - 1935)

1929
Febbraio

Mao Tse-tung riesce a costituire le prime zone rosse nel sud;

a

1929
Febbraio
DAE HAN
(Corea)
lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che ora provoca un'insurrezione;

1929
Febbraio

-

a






1929
Febbraio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio

-

Kuomintang
KMT
(Partito nazionale del popolo)

1929
Febbraio

Tokyo, dal 1905 opera la T'ung Meng Hui (Lega dei rivoluzionari) ispirata ai "tre principi del popolo" formulati da Sun Yat-sen:
- indipendenza nazionale
- democrazia parlamentare
- socialismo agrario;

a





1929
Febbraio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884.]
-
-
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]
1929
Febbraio

-

1957-61, re del Marocco;


1929
Febbraio

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;


1929
Febbraio
Algeria
-
-
1929
Febbraio

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1929
Febbraio
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1929
Febbraio

si fa sentire la tendenza nazional-riformista rappresentata dai "giovani tunisini" sfociata nel 1920 nella fondazione di un partito politico moderno, il Destur o Partito liberal-costituzionale;


1929
Febbraio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia -
Governatore
LIBIA
mar.llo P. Badoglio
(1929 1° gen - 15 gen 1934)
TRIPOLITANIA
(1912-1934)
1929
Febbraio
Al proclama del governatore gli Ulàd Slemàn residui, con i loro alleati Misciàscia della Ghibla, avanzano dal Fezzan, subito rinfrancati (evidentemente chiamati dai politicanti di Tripoli che sperano rinnovare le commedie del 1919 e tessere intrighi lucrosi) per "trattare con il governo".
Ma i gruppi sahariani predisposti e comandati dal gen. R. Graziani agli ordini di ufficiali superiori di altissimo valore come il col. Gigliarelli, i ten.col. Ferrari-Orsi, Galliani, Amato e Moramarco spezzano questo tentatvio che mira a far risollevare la Ghibla e giungere al ciglione dell'Altopiano. Il dominio italiano raggunge invece le porte del Fezzan e i nomadi Ulàd Bud Sef, Misciascia, Mogarba e alleati minori vengono disarmati.


CIRENAICA
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1929
Febbraio

-

1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);

vice
governatore
Cirenaica
col. Domenico Siciliani
(1929 gen - set 1929)
1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
Fu'ad I  
(Il Cairo 1868 - 1936)
figlio del khedivè Isma'il;
1917-1922, sultano d'Egitto;
succede al fratello maggiore Husayn Kamil († 1917);
1922-1936, re d'Egitto;
1929
Febbraio

-
- Alto Commissario
lord Lloyd
(1925 - giu 1929)
- Primo Ministro
Sarwat Pascià
(? - ?)

1929
Febbraio

-




1929
Febbraio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico]
   
1929
Febbraio

dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.
Disegno troppo prematuro per raggiungere risultati apprezzabili.


1929
Febbraio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
   
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.

1929
Febbraio

Fondazione del Partito Socialista del Senegal.
[Nel 1938 sarà assorbito nella SFIO (Section Française de l'Internationale Ouvrière).]

 

Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1929
Febbraio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1929
Febbraio

-
Alto Volta [costituita in colonia dai francesi nel 1919 con territori staccati dalle colonie dell'Alto Senegal e del Niger.]
1929
Febbraio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1929
Febbraio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo;]
1929
Febbraio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1929
Febbraio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874]
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1929
Febbraio

-




1929
Febbraio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-

1929
Febbraio

-

Nella Nigeria orientale donne dimostranti vengono caricate e arrestate da reparti dell'esercito britannico.

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1929
Febbraio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;

Lagos
1929
Febbraio

-





1929
Febbraio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;
1929
Febbraio

-
Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1929
Febbraio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1929
Febbraio

-


Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1929
Febbraio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1929
Febbraio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1929
Febbraio

Con la valorizzazione economica delle regioni meridionali attraverso al costruzione della ferrovia Brazzaville-Pointe Noire (1921-34), si sviluppano i primi movimenti nazionalisti, a sfondo profetico-religioso e xenofobo.



1929
Febbraio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1929
Febbraio

Lépoldville [1924] ha 19.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1929
Febbraio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1929
Febbraio

-




1929
Febbraio
Eritrea
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia.]
-
-
1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
Impero di Etiopia
Tafari Makonnen

(Harar 1891 - † 1975)
figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1911, governatore dell'Harar;
1916, erede al trono, è reggente per l'imperatrice Zauditu;
1923, ottiene l'ammissione dell'Etiopia alla Società delle Nazioni;
1928, 2 agosto, stipula con l'Italia un trattato ventennale di amicizia;
1929
Febbraio

-

1930-75, imperatore di Etiopia [Hayla Sellasye I o Hailé Selassié I];

1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1929
Febbraio

-
Somalia Britannica [protettorato inglese dal 1884]
1929
Febbraio

-
Somalia Italiana [protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927]
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1929
Febbraio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
- Governatore
Grigg
(? - ?)

1929
Febbraio

Tra le nuove leve intellettuali kikuyu, formatesi nelle missioni protestanti inglesi, prendono vita negli anni Venti i primi raggruppamenti politici indigeni.
Dopo aver partecipato ai primi movimenti autonomisti bantu, Jomo Kenyatta (Ka Mauwa Ngengi) è segretario generale della KCA (Kikuyu Central Association) e pubblica "Muiguithania".
Il governatore Grigg interrompe la raccolta dei contributi per il sindacato.
Il governo laburista britannico di J.R. MacDonald intensifica la discriminazione razziale e la repressione politica nel Kenya (e in India sotto il fabiano (Fabian Society)Sidney James Webb, barone Passfield).





1929
Febbraio
[dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1929
Febbraio

-

1929
Febbraio
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
-
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Rhodesia
1929
Febbraio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1929
Febbraio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1929
Febbraio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1929
Febbraio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1929
Febbraio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1929
Febbraio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
-
1929
Febbraio

procede tra le due guerre al riassetto definitivo del possedimento gestito in parte dalla società privata Companhia de Moçambique;


1929
Febbraio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]

1929
Febbraio

-





1929
Febbraio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910]
- Primo ministro
J.B.M. Hertzog
(1924 - 1933)
[Nationalist Party (afrikaner)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);

1929
Febbraio

Lo slogan «repubblica nera» (appoggiato da N.I. Bucharin all'Internazionale di Mosca l'anno precedente) viene abbandonato in seguito alle riuscite pressioni della fazione "bianca" sull'Internazionale Comunista.
L'ala sinistra del CPSA (Communist Party of South Africa) (la prima "opposizione di sinistra") considera lo slogan antidemocratico e contrario agli interessi non europei.
In seguito ai metodi del "divide et impera" adottati dal sindacalismo inglese per il tramite di W.G. Ballinger all'interno dell'ICWU (Industrial and Commercial Workers Union), Clement Kadalie è costretto ad abbandonare la grande unione che ha fondato (ha raggiunto fino a 250.000 membri).
[In seguito il leader della sinistra laburista Fenner Brockway si opporrà ai Mau Mau, appoggerà la secessione del Biafra e sarà fatto lord.]

Walton, del CPSA è il candidato bianco in Sudafrica.

 







1929
Febbraio
Repubblica Libanese
(1926)
[posto dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni, dal 1926 il Grande Libano si è costituito in repubblica]
- Presidente
?
(? - ?)
1929
Febbraio

-



1929
Febbraio
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi.]
 
1929
Febbraio

la struttura di governo abbozzata l'anno precedente dall'Assemblea Costituente è inaccettabile dal punto di vista francese, poiché si parla dell'unità geografica della Siria e non si riconosce il controllo francese.

1929
Febbraio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
- Alto Commissario
sir John Chancellor
(1928 - 1931)
1929
Febbraio

dal 1923 ad oggi gli anni sono stati relativamente tranquilli, soprattutto perché i timori arabi sono stati ridotti dal calo dell'immigrazione ebraica.



1929
Febbraio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1929
Febbraio

-

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
ARABIA
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1929
Febbraio

-

1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1929
Febbraio

per le aperture, ritenute eccessive, verso gli occidentali si creano dei tentativi di rivolta da parte dei "fratelli fedeli" (guerrieri Ihwan), tenaci oppositori a ogni innovazione;
[le rigide concezioni wahhabite regolano la vita politica e sociale:
- autorità assoluta del sovrano, purché egli sia pio credente,
- applicazione integrale del diritto musulmano secondo il rito hanbalita (prevede, fra l'altro, severe pene corporali anche per i reati minimi),
- austerità di vita e di comportamento (divieto di cantare e di fumare in pubblico, ecc.)



1929
Febbraio
Yemen
(imamato)
[con il trattato di Mudros la sovranità turca, che non è mai stata effettiva, è giunta al termine.]
Yahya 

(?-?)
figlio di
1904-48, imam dello Yemen;
1929
Febbraio

-

 

1929
Febbraio

-


1929
Febbraio
Iraq
[la Gran Bretagna:
- da maggio 1916 (accordo Sykes-Picot) si è aggiudicata nominalmente l'Iraq,
- dal 1918 occupa Mosul,
- dal 1920 (conferenza di Sanremo, ) ha ricevuto il mandato sull'Iraq;
- al 1920 (conferenza di Sanremo, ) ha ricevuto il mandato sull'Iraq;
- dal 1921 ha posto sul trono iracheno re Faysal;
[i curdi sono divisi fra quattro stati diversi (Iraq, Iran, Siria e Turchia)
- dal 1923 (trattato di Losanna) ha ricevuto anche il mandato su Mosul che aveva annesso all'Iraq;
- dal 1926 (trattato di Mosul) la maggior parte dell'ex Kurdistan ottomano, compresi i giacimenti di Kirkuk, appartengono all'Iraq… cioè ancora alla Gran Bretagna; ]
Faysal I

(Taif, La Mecca 1883 - Berna 1933)
terzogenito dello sceriffo della Mecca e re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashemiti;
1916, durante la prima guerra mondiale capeggia con il col. Th.E. Lawrence la "rivolta del deserto" contro il dominio ottomano, dimostrando nel corso dell'insurrrezione perizia politica oltre che militare;
1918, 28 settembre, il suo ingresso a Damasco a fianco delle truppe britanniche del gen. E.H.H. Allenby lo consacra campione della causa del risorgimento arabo;
1920, marzo, al congresso panarabo diventa re di Siria;
25 luglio
, entrato in urto con l'alto commissario francese per il Levante, gen. Gouraud, per il suo progetto di dar vita a una "grande Siria" che inglobasse anche Libano, Palestina e Giordania, viene da questo sconfitto e detroinizzato;
1921-33, re dell'Iraq;
1922-24, con metodi dispotici reprime nel sangue il movimento nazionale curdo;
1929
Febbraio

-


1929
Febbraio

-
Kurdistan (iracheno)
1929
Febbraio

per tutti gli anni Venti l'APOC (Anglo-Persian Oil Company), che continua a dominare la scena petrolifera in Medio Oriente, mostra scarso interesse per il potenziale petrolifero dei territori sulla sponda occidentale del Golfo: Kuwait, Bahrein e la provincia orientale del futuro regno dell'Arabia Saudita.

Nel 1927 un immenso giacimento petrolifero è stato scoperto nei pressi di Kirkuk e gli interessi delle multinazionali del petrolio e in particolare dell'IPC (Iraq Petroleum Corporation) (anglo-franco-olandese-americana) per i giacimenti della zona sono oggetto di una lunga controversia con la Turchia.



1929
Febbraio
Persia
Negli anni tra le due guerre la Persia diventa uno dei maggiori produttori di petrolio.
Mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, la Anglo-Persian Oil Company, poi AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, scià di Persia [dal 1935 Iran];
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
1929
Febbraio

-


- Primo ministro
?
(1925 - ?)
1929
Febbraio

-

 







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«segue da 1925»
1929- set 1943, direttore è A. Borelli;
«segue 1943»

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