©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

ANNO 1977

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

Bancarella Libri usati

Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Radio-TV

Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

udienza in Vaticano per il sindaco di Roma Giulio Carlo Argan.

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1977, New York,
segretario generale:
- 1972-81, Kurt Waldheim

SEATO
(South East Asia Treaty Organization)

«segue da 1975»
1977, giugno, l'organizzazione tra i membri rimasti:
- Australia,
- Filippine,
- Gran Bretagna,
- Nuova Zelanda,
- Stati Uniti,
- Thailandia,
viene sciolta.



 





1977
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
- 40ª LEGISLATURA 1975-1978 -
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1977
-


1977
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;



 
- Primo ministro
?
(? - ?)
[]

1977
-


1977
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
Rudolf Kirchschläger
(1974 - 1986)
- Cancelliere
Bruno Kreisky [I]
(1970 mar - 1983)
[SPÖ (Partito socialista)]
(governo di minoranza)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[]
questione Alto Adige:
- 1969, 1° accordo;
- 1971, 2° accordo;
1977
-

 

1977
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Walter Scheel
(1974 - 1979)
[FDP]
VIII Legislatura 1976 14 dic - 4 nov 1980
Cancelliere
H. Schmidt
II
(1976 16 dic - 4 nov 1980)
[SPD]
[Coalizione "giallo-rossa", formata da:
SPD
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)e
FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1974 16 mag - 17 set 1982)
Interni
Werner Maihofer (FDP)
(1974 16 mag - 8 giu 1978)
Giustizia
Hans-Jochen Vogel (SPD)
(1974 16 mag - 22 gen 1981)
Finanze
Hans Apel (SPD)
(1974 16 mag - 16 feb 1978)
Economia
Hans Friderichs (FDP)
(1974 16 mag - 7 ott 1977)
Otto Lambsdorff (FDP)
(1977 7 ott - 17 set 1982)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Josef Ertl (FDP)
(1976 16 dic - 17 set 1982)
Rapporti con la Germania Est
Egon Franke (SPD)
(1974 16 mag - 1° ott 1982)
Lavoro e Solidarietà sociale
Herbert Ehrenberg (SPD)
(1976 16 dic - 28 apr 1982)
Difesa
Georg Leber (SPD)
(1974 16 mag - 16 feb 1978)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Antje Huber (SPD)
(1976 16 dic - 28 apr 1982)
Trasporti
Kurt Gscheidle (SPD)
(1974 16 mag - 4 nov 1980)
Poste e Telecomunicazioni
Territorio, Genio civile e Urbanizzazione
Karl Ravens (SPD)
(1976 16 dic - 16 feb 1978)
Ricerca e Tecnologia
Hans Matthöfer (SPD)
(1974 16 mag - 16 feb 1978)
Formazione e Scienze
Helmut Rohde (SPD)
(1974 16 mag - 16 feb 1978)
Cooperazione economica
Marie Schlei (SPD)
(1976 16 dic - 16 feb 1978)

1977
Marzo    
Gorleben (Wendland, Germania): prima manifestazione popolare contro un megaprogetto di stoccaggio di scorie radioattive. Da questo momento le lotte assumeranno dimensioni imponenti, dai sit-in fino a importanti sabotaggi, coinvolgendo contadini, gruppi di donne, autonomi, militanti di sinistra, cristiani di base, personaggi pubblici. 
Si tenta di far aumentare i costi monetari e politici del progetto per provocarne il fallimento.

 


1977
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Walter Scheel
(1974 - 1979)
[FDP (Partito liberale)]
VIII Legislatura 1976 14 dic - 4 nov 1980
Cancelliere
H. Schmidt
(1974 16 mag - 1° ott 1982)
[SPD (Partito socialdemocratico)]
Ministro della difesa
?
(? - ?)
1977
Marzo    
Gorleben (Wendland, Germania): prima manifestazione popolare contro un megaprogetto di stoccaggio di scorie radioattive. Da questo momento le lotte assumeranno dimensioni imponenti, dai sit-in fino a importanti sabotaggi, coinvolgendo contadini, gruppi di donne, autonomi, militanti di sinistra, cristiani di base, personaggi pubblici. 
Si tenta di far aumentare i costi monetari e politici del progetto per provocarne il fallimento.

1977
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
Primo ministro
?
(? - ?)
Leo Tindemans
(1977 - ?)
[cristiano-sociale]
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
?
(? - ?)
 

1977
il cristiano-sociale Leo Tindemans forma un governo di coalizione comprendente anche i socialisti, il Front Démocratique des Francophones e i nazionalisti fiamminghi della Volksunie; il suo programma di regionalizzazione basato sulla creazione di uno stato federale, noto come "patto di Egmont" non ha seguito;


1977
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
?
(? - ?)
?
(? - ?)
[i socialisti vedono crescere i loro suffragi.]

1977
i socialisti formano ora il gruppo politico più numeroso (34%) ma, a causa di continue crisi ministeriali, il paese rimane per otto mesi senza governo politico;


1977
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
- Primo ministro
Gaston Thorn
(1974 - 1979)
[Partito socialista]

1977
-


1977
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Margherita II
Albero genealogico

(? - ?)
figlia di Federico IX e di Ingrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;

 
Primo ministro
Anker Jorgensen II
(1975 - 1982)
[socialdemocratico]
 

1977
Copenaghen, alle elezioni il governo viene confermato;


1977
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1977
-


1977
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
Odvar Nordli
(1973 - 1981)
[Partito laburista]
[governo laburista, pur senza la maggioranza assoluta]

1977
le elezioni mantengono in carica il governo laburista appoggiato ora dal Partito socialista di sinistra: i due partiti conquistano la maggioranza per un solo seggio;


1977
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Carlo XVI Gustavo
Albero genealogico

(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
dal 1973, re di Svezia;


 
Primo ministro
Thobjörn Fälldin
(1976 set - 1978)
[Partito di centro]
[governo di centrodestra]

1977
-


1977
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA; dal 1973 accordo di cooperazione con il Comecon.]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[?]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
["governo di emergenza nazionale", basato su un arco di forze che va dai comunisti ai centristi]

1977
-





1977
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente federale [a vita]
Tito (Josip Broz)
(1973-80)

1977
entra in vigore il trattato di Osimo (firmato nel 1975);
[i rapporti con l'Italia si sono fatti più cordiali]

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

-

CROAZIA - cap. Zagabria

-

SERBIA - cap. Belgrado

-

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Pristina
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

-

MACEDONIA - cap. Skoplje

-

a


1977
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1977
unico alleato europeo della Cina, il presidente critica la politica estera dei nuovi dirigenti succeduti a Mao Tse-tung;



1977
- Presidente
-
- Primo ministro
K. Karamanlis
(1974 - 1980)
(centrodestra)
[nel luglio 1974 è caduto il regime dei colonnelli]

1977
Novembre
le elezioni confermano la maggioranza a Nuova democrazia del primo ministro conservatore K. Karamanlis;



1977

[indipendente dal 16 agosto 1960, dal 1975 l'isola è di fatto divisa in due formazioni nazionali distinte]

Stato turco federato di Cipro
(Nord, 30% del territorio)
- Presidente
Rauf Denktas
(1975 - ?)

1977
-

Repubblica di Cipro
(Sud, 70% del territorio)
- Presidente
Spyros Kyprianou
(1977 - 1988)

1977
-


1977
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1977
si aggrava intanto la situazione economica;







1977
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
L. Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-

1977
-
Ottobre
, accordi sovieto-americani sul Medio Oriente;

 

RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Pimen
(1971 - ?)
1977
-



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1977
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1977
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1977
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1977
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1977
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1977
-

a


1977
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1977
-
 
1977
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1977
-
 
1977
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1977
-

1977
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
[dal 1973 il paese è stato ammesso, come del resto la FDR, l'altra Germania, all'ONU]
- Presidente del consiglio di stato
E. Honecker
(1976 - 1989)
- Primo Ministro
W. Stoph
(1976 1° nov - 7 nov 1989)
- Segretario della SED
E. Honecker
(1971 - 1989)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1977
il circolo Kreis, si spezza e il suo leader, Peter Rompf, fugge all'Ovest dove la Stasi continuerà a controllarlo per anni;

1977
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Stanislaw Ostrowski
(1972 9 apr - 24 mar 1979)
Primo ministro
Kazimierz Sabbat
(1976 5 ago - 8 apr 1986)
 
 
1977
Presidente del Consiglio di Stato
H. Jablonski
(1972 - 1985)
Primo ministro
Piotr Jaroszewicz
(1970 23 dic - 18 feb 1980)
Primo segretario del Poup
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1977

Con l'amnistia per gli scioperanti, il KOR prende ora il nome di KSS (Komitet Samoobrony Spolecznej - Comitato di autodifesa sociale) diffondendo anche pubblicazioni clandestine.
[L'esperienza del KOR è all'origine della nascita di Solidarnosc, cui trasmise i caratteri non violenti dell'azione politica e sindacale.]


1977
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
Gustav Husák
(1975 - ?)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1977
Gennaio
6
, Praga, viene pubblicato il manifesto del dissenso cecoslovacco «Charta 77», a favore dei diritti civili.



1977
[La costituzione adottata nel 1949 viene modificata nel 1972.]
Presidente della repubblica
?
(? - ?)
Primo Ministro
György Lázár
(1975 - ?)
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 
1977
economicamente l'Ungheria è il paese più solido del blocco orientale;



1977
- Presidente della repubblica
N. Ceausescu
(1974 - 1989)
- Segretario del Pcr
N. Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)
1977
-


1977
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
[Nel 1971 viene adottata una nuova costituzione di tipo socialista che tiene conto delle trasformazioni economiche e sociali verificatesi dalla fine della guerra.]
Presidente del consiglio di stato
Todor Christov Zivkov
(1971 - 1989)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)
1977
-





1977
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
V. Giscard d'Estaing
(1974 24 mag - 21 mag 1981)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Edgar Faure o E. Sanday
(1973 - 1978)
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto da:
]
Primo ministro
R. Barre
I
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
+ Economia e Finanze
R. Barre
II
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Segretari
Maurice Ligot (CNIP)
(1976 27 ago - 31 mar 1978)
[Funzione pubblica]
Antoine Rufenacht (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
Jacques Sourdille (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Ricerca]
 
Christian Poncelet (RPR)
(29 mar - 26 set, dim.)
[Rapporti con il parlamento]
André Bord (RPR)
(1977 26 set - 31 mar 1978)
 
Jacques Dominati (FNRI)
(1977 29 mar - 13 mag 1981)
   
Marc Bécam (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Collettività locali]
Ministri di Stato
Interni
Michel Poniatowski (FNRI)
(1974 29 mag - 29 mar 1977)
 
Segretari
Olivier Stirn (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
[Dipartimenti e territori d'oltre mare]
 
Giustizia
Olivier Guichard (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
 
Plan et de l’Aménagement du territoire
Jean Lecanuet (CDS)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
Ministri delegati
Economia e Finanze

Michel Durafour (RAD)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)

Robert Boulin (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Segretari
Christian Poncelet (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
[Budget]
Pierre Bernard-Reymond (CDS)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Budget]
Christiane Scrivener (FNRI)
(1976 27 ago - 31 mar 1978)
[Consumo]
Ministri
   

Interni

Christian Bonnet (FNRI)
(1977 29 mar - 13 mag 1981)

Segretari  
Olivier Stirn (UDR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Dipartimenti e territori d'oltre mare]
Affari Esteri
Louis de Guiringaud
(1976 27 ago - 29 nov 1978)
Segretari
Pierre-Christian Taittinger (FNRI)
(1976 27 ago - 26 set 1977)
Jean-François Deniau (FNRI)
(1977 26 set - 31 mar 1978)
Attrezzature
Jean-Pierre Fourcade (FNRI)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
Segretari
Jacques Barrot
(1974 9 giu - 29 mar 1977)
[Logistica]
 
Marcel Cavaillé (FNRI)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
[Trasporti]
Agricoltura
Christian Bonnet (FNRI)
(1974 29 mag - 29 mar 1977)
Pierre Méhaignerie (CDS)
(1977 29 mar - 13 mag 1981)
Segretari
Pierre Méhaignerie
(1976 12 gen - 29 mar 1977)
Jacques Blanc (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Giustizia
Alain Peyrefitte (RPR)
(1977 29 mar - 13 mag 1981)
Educazione nazionale
René Haby
(1974 29 mag - 31 mar 1978)
Industria e Ricerca
Michel d'Ornano (FNRI)
(1974 29 mag - 29 mar 1977)
Industria, Commercio e Artigianato

René Monory (CDS)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Segretari
Claude Coulais (FNRI)
(1976 20 dic - 29 mar 1977)
Claude Coulais (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
 
Antoine Rufenacht (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Lavoro
Christian Beullac
(1976 27 ago - 31 mar 1978)
Segretari
Paul Dijoud (FNRI)
(1974 22 lug - 29 mar 1977)
[Lavoratori immigrati]
Jacques Legendre (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Lionel Stoléru (RAD)
(12 gen - 29 mar 1977)
[Condizione dei lavoratori manuali]
Lionel Stoléru (RAD)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Sanità
Simone Veil
(1974 29 mag - 29 mar 1977)
Sanità e Sicurezza sociale

Simone Veil
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Segretari
René Lenoir
(1974 9 giu - 29 mar 1977)
[Azione sociale]
René Lenoir
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
 
Hélène Missoffe (RPR)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Difesa
Yvon Bourges (UDR)
(1975 31 gen - 2 ott 1980)
Segretari
Marcel Bigeard
(1975 31 gen - 4 ago 1976)
Jean-Jacques Beucler (CDS)
(29 mar - 26 set)
 
Cooperazione
Robert Galley (UDR)
(1976 27 ago - 13 mag 1981)
Qualità della vita
Vincent Ansquer (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
 
Commercio e Artigianato
Pierre Brousse (RAD)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
Commercio estero
André Rossi (RAD)
(1976 27 ago - 31 mar 1978)
Relazioni con il Parlamento
Robert Boulin (UDR)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
   
Culture et de l’Environnement

Michel d'Ornano (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
Segretari  
Jacques Médecin (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Turismo]
   
Équipement et de l’Aménagement du territoire
Jean-Pierre Fourcade (FNRI)
(29 mar - 26 set, dim.)
Fernand Icart (FNRI)
(1977 26 set - 31 mar 1978)
Segretari  
Jacques Barrot (CDS)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Logistica]
   
Marcel Cavaillé (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Trasporti]
   
Paul Dijoud (FNRI)
(1977 29 mar - 31 mar 1978)
[Aménagement du territoire]
Segretari

Veterani combattenti

André Bord (UDR)
(1974 9 giu - 26 set 1977)
Jean-Jacques Beucler (CDS)
(1977 26 set - 31 mar 1978)
Poste e Telecomunicazioni
Norbert Ségard (UDR)
(1976 12 gen - 5 nov 1980)
Cultura
Françoise Giroud (RAD)
(1976 27 ago - 29 mar 1977)
Università
Alice Saunier-Seïté (UDR)
(1976 12 gen - 10 gen 1978)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Olivier Stirn (UDR)
(1974 9 giu - 26 ago 1976)
 
   
Gioventù e Sport

Jean-Pierre Soisson (FNRI)
(29 mar - 1° giu)
Gioventù e Sport

Paul Dijoud (FNRI)
(1977 8 giu - 31 mar 1978)
-

1977
Marzo
29
, si dimette il (I "governo Barre");
entra in carica il (II "governo Barre")

Settembre
26
, altro rimpasto di governo;

 

 



Governo Barre I, in carica dal 17 agosto 1976 al 29 marzo 1977;
Governo Barre II, in carica dal 29 marzo 1977 al 31 marzo 1978;
Governo Barre III, in carica dal 31 marzo 1978 al 13 maggio 1981.
Cet article présente la composition du gouvernement français sous le Premier ministre Raymond Barre du 29 mars 1977 au 31 mars 1978, pendant la présidence de Valéry Giscard d'Estaing (1974-1981). Il s’agit du deuxième gouvernement de Raymond Barre.

Le deuxième gouvernement Raymond Barre est le 13e gouvernement de la Ve République française.

Sommaire
1 Composition initiale
1.1 Premier ministre
1.2 Ministres
1.3 Ministre délégué
1.4 Secrétaires d'État
2 Remaniements
2.1 Remaniement du 1er juin 1977
2.2 Nomination du 8 juin 1977
2.3 Remaniement du 26 septembre 1977
2.4 Nominations du 10 janvier 1978
3 Démission
4 Féminisation du gouvernement
5 Liens externes
Composition initiale
La nomination du Premier ministre est publiée au J.O. du 30 mars 1977, celles des ministres au J.O. du 31 mars 1977 et celles des secrétaires d’État au J.O. du 2 avril 1977.

Premier ministre
Premier ministre, ministre de l'Économie et des Finances : Raymond Barre
Ministres
Garde des Sceaux, ministre de la Justice : Alain Peyrefitte (RPR)
Ministre des Affaires étrangères : Louis de Guiringaud
Ministre de l’Intérieur : Christian Bonnet (FNRI)
Ministre de la Défense : Yvon Bourges (RPR)
Ministre de la Coopération : Robert Galley (RPR)
Ministre de la Culture et de l’Environnement : Michel d'Ornano (FNRI)
Ministre de l'Équipement et de l’Aménagement du territoire : Jean-Pierre Fourcade (FNRI)
Ministre de l'Éducation nationale : René Haby (FNRI)
Ministre de l’Agriculture : Pierre Méhaignerie (CDS)
Ministre de l’Industrie, du Commerce et de l’Artisanat : René Monory (CDS)
Ministre du Travail : Christian Beullac
Ministre de la Santé et de la Sécurité sociale : Simone Veil
Ministre du Commerce extérieur : André Rossi (RAD)

Ministre délégué
Ministre délégué à l'Économie et aux Finances : Robert Boulin (RPR)

Secrétaires d'État
Secrétaire d’État aux Postes et Télécommunications : Norbert Ségard
Secrétaire d’État aux Anciens combattants : André Bord (RPR)
Secrétaire d’État aux Universités : Alice Saunier-Seïté
Secrétaire d’État à la Jeunesse et aux Sports : Jean-Pierre Soisson (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du Premier ministre, chargé des Relations avec le Parlement : Christian Poncelet (RPR)
Secrétaire d’État auprès du Premier ministre, chargé de la Fonction publique : Maurice Ligot (CNIP)
Secrétaire d’État auprès du Premier ministre, chargé de la Recherche : Jacques Sourdille (RPR)
Secrétaire d’État auprès du Premier ministre : Jacques Dominati (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre des Affaires étrangères : Pierre-Christian Taittinger (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Intérieur, chargé des Départements et Territoires d’outre-mer : Olivier Stirn (MSL)
Secrétaire d’État auprès d’État auprès du ministre de l’Intérieur, chargé des Collectivités locales : Marc Bécam (RPR)
Secrétaire d’État auprès du ministre de la Défense : Jean-Jacques Beucler (CDS)
Secrétaire d’État auprès du ministre de la Culture et de l’Environnement, chargé du Tourisme : Jacques Médecin (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre délégué à l’Economie et aux Finances, chargé du Budget : Pierre Bernard-Reymond (CDS)
Secrétaire d’État auprès du ministre délégué à l’Economie et aux Finances, chargé de la Consommation : Christiane Scrivener (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Equipement et de l’Aménagement du Territoire, chargé du Logement : Jacques Barrot (CDS)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Equipement et de l’Aménagement du Territoire, chargé des Transports : Marcel Cavaillé (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Equipement et de l’Aménagement du Territoire, chargé de l'Aménagement du territoire : Paul Dijoud (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Agriculture : Jacques Blanc (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Industrie, du Commerce et de l’Artisanat : Antoine Rufenacht (RPR)
Secrétaire d’État auprès du ministre de l’Industrie, du Commerce et de l’Artisanat : Claude Coulais (FNRI)
Secrétaire d’État auprès du ministre du Travail : Lionel Stoléru (RAD)
Secrétaire d’État auprès du ministre du Travail : Jacques Legendre (RPR)
Secrétaire d’État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale : René Lenoir
Secrétaire d’État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale : Hélène Missoffe (RPR)

Remaniements

Remaniement du 1er juin 1977
Suppression du poste de secrétaire d’État à la Jeunesse et aux Sports (Jean-Pierre Soisson)

Nomination du 8 juin 1977
Secrétaire d’État à la Jeunesse et aux Sports : Paul Dijoud (FNRI)

Remaniement du 26 septembre 1977
Ministre de l'Équipement et de l’Aménagement du territoire : Fernand Icart (FNRI) (à la suite de la démission de Jean-Pierre Fourcade)
Secrétaire d’État aux Anciens combattants : Jean-Jacques Beucler (CDS) (en remplacement d’André Bord)
Secrétaire d’État auprès du Premier ministre, chargé des Relations avec le Parlement) : André Bord (RPR) (à la suite de la démission de Christian Poncelet)
Secrétaire d’État auprès du ministre des Affaires étrangères : Jean-François Deniau (FNRI) (à la suite de la démission de Pierre-Christian Taittinger)
Suppression du poste de secrétaire d’État auprès du ministre de la Défense (Jean-Jacques Beucler)

 

 

 







1977
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
J. Callaghan laburista
(1976 5 apr - 4 mag 1979)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
[dal novembre del 1974 l'IRA è fuori legge nell'Irlanda del Nord, nella Repubblica d'Irlanda e in Gran Bretagna]

1977
-



1977
-

1977
le elezioni tenute nell'Eire vedono la vittoria del Fianna Fáil il cui leader Jack Lynch assume la carica di primo ministro;
«segue 1978»

a




1977
- Presidente
gen. Antonio dos Santos Ramalho Eanes
(1975 apr - 1985)
[PRD (Partito rinnovatore democratico)]
- Presidente del consiglio
M. Soares
(1975 apr - 1978)
[Partito socialista]
 

1977
in seguito ai tentativi di regolamentazione, da parte del governo, del diritto di sciopero si assiste ad una nuova fase d'instabilità per lo svilupparsi, nel corso dell'anno, di forti agitazioni;


1977
don Juan Carlos
Albero genealogico

(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969, viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";
- re di Spagna;
[da Novembre 1975]

 
- Primo ministro
Adolfo Suárez González
I
(1976 3 lug - 14 giu 1977)
[UCD (Unión de Centro Democrático)]
Adolfo Suárez González
II
(15 giu - 1° mar 1979)
[UCD (Unión de Centro Democrático)]
Governi di transizione
1977
Maggio, la CNT spagnola esce dalla clandestinità;

Giugno

ricostituitisi i partiti democratici si svolgono (dopo 41 anni) le prime elezioni libere e a suffragio universale delle cortes;

Luglio
2
, Barcellona, ad un meeting promosso dalla CNT sono presenti oltre 100.000 persone.
22-25, Barcellona, giornate libertarie promosse da CNT, Mujeres Libres e dalla rivista «Ajoblanco».







1977
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Leone (Dc)
(1971 29 dic - 15 giu 1978)
VII Legislatura 1976 5 lug - 19 giu 1979
Presidente
della Camera
P. Ingrao (Pci)
(1976 5 lug - 19 giu 1979)
Presidente
del Senato
A. Fanfani (Dc) 
(1976 5 lug - 1° dic 1982)
Presidente
del Consiglio
G. Andreotti (Dc) III
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Vice-presidente  
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio F. Evangelisti
(Dc)
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
[Segretario]
Interno
F. Cossiga (Dc)
(1976 29 lug - 11 mag 1978)
Sottosegretari G. Zamberletti (Dc)
(1974 23 nov - 15 set 1977)
 
C. Darida (Dc)
(1976 29 lug - 14 gen 1980)
Nicola Lettieri (Dc)
(1976 29 lug - 14 gen 1980)
Affari Esteri 
A. Forlani (Dc)
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Sottosegretari F. Foschi (Dc)
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
L. Radi (Dc)
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
Difesa
V. Lattanzio (Dc)
(1976 29 lug - 18 set 77, dim)

A. Ruffini (Dc)
(1977 18 set - gen 1980)
Sottosegretari Giuseppe Caroli
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Carlo Pastorino
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Amerigo Petrucci
(1976 29 lug - 1° dic 1982)
Marina mercantile
F. Fabbri (Dc)
(1976 29 lug - † 20 gen 1977)
A. Ruffini (Dc)
(gen - set)
[ad interim]
V. Lattanzio (Dc)
(1977 set - mar 1978)
[ad interim]
Finanze
F.M Pandolfi (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Sottosegretari Giuseppe Azzaro
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Carmelo Santalco
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Rodolfo Tambroni Armaroli (Dc)
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Tesoro
G. Stammati
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Sottosegretari L. Abis (Dc)
(1974 23 nov - 11 mar 1978)
Renato Corà
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Antonio Mario Mazzarrino
(1974 23 nov - 20 mar 1979)
Bilancio e Programmazione economica
T. Morlino (Dc)
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
[del. Regioni]
Sottosegretari Vincenzo Scotti
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Industria, Commercio e Artigianato
C. Donat Cattin (Dc)
(1974 23 nov - 25 nov 78)
Sottosegretari G. Carta (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Enzo Erminero
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Lavoro e
Previdenza sociale
Tina Anselmi (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Sottosegretari Adolfo Nino Cristofori
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
Francesco Smurra
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Baldassarre Armato
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Manfredi Bosco
(1974 23 nov - 11 mar 1978)
Commercio estero
R. Ossola
(1976 29 lug - 79)
Sottosegretari Luigi Michele Galli
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Agricoltura e foreste
G. Marcora (Dc)
(1976 29 lug - set 80)
Sottosegretari Arcangelo Lo Bianco
(1974 14 mar - 11 mar 1978)
Roberto Mazzotta
(1976 29 lug - 24 feb 77)
Giuseppe Zurlo
(24 feb - 4 ago 1979)
Lavori Pubblici
P.A. Gullotti (Dc)
Sottosegretari La Forgia
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Pietro Padula
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
Pubblica Istruzione
F.M. Malfatti (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Sottosegretari Carlo Buzzi
(1976 29 lug - 11 mar 1978
F. Falcucci (Dc)
(1976 29 lug - 1° dic 1982)
Giovanni Del Rio
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Poste e Telecomunicazioni
V. Colombo (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Sottosegretari Giuseppe Antonio Dal Maso
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Elio Tiriolo
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Partecipazioni statali
A. Bisaglia (Dc)
(1974 23 nov - 4 ago 1979)
Sottosegretari Francesco Bova
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Angelo Castelli
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Trasporti e Marina mercantile
A. Ruffini (Dc)
(1976 29 lug - 18 set 1977)
V. Lattanzio (Dc)
(1977 18 set - 11 mar 1978
Sottosegretari Franco Fontana
(1976 29 lug - 11 mar 1978
Costante Degan
(1974 23 nov - 4 apr 1980)
Grazia e Giustizia
F.P. Bonifacio
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
Sottosegretari Renato Dell'Andro
(1976 29 lug - 20 mar 1979)
Edoardo Speranza
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Sanità
L. Dal Falco (Dc)
(1976 12 feb - 11 mar 1978)
Sottosegretari Ferdinando Russo
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Giuseppe Zurlo
(1976 29 lug - 24 feb 1977)
 
Turismo e spettacolo
D. Antoniozzi (Dc)
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Sottosegretari Carlo Sangalli
(1976 29 lug - 11 mar 1978)
Beni culturali
M. Pedini (Dc)
(1976 12 feb - 11 mar 1978)
[del. Ricerca scientifica]
Sottosegretari Giorgio Postal
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Giorgio Spitella
(1976 29 lug - 4 ago 1979)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari per il Mezzogiorno

C. De Mita (Dc)
(1976 29 lug - 20 mar 1979)

 

Repubblica Italiana

Gennaio
2, Treviso, un gruppo di detenuti armati evade dal carcere di Santa Bona. Tra loro c'è anche il birigatista Prospero Gallinari.
17, Napoli, occupazione di diverse facoltà contro la "riforma Malfatti". Seguono occupazioni a catena in tutta Italia.
La Camera approva la norma che depenalizza l'aborto. 
E. Berlinguer propone il ricorso a una politica di austerità.
27, viene rapito l'arch. Balconi, proprietario di una segheria a Vergiate. [Sarà liberato dopo qualche settimana in concomitanza con il disgregamento della famigerata banda di Renato Vallanzasca.]

Febbraio
5-9
, Roma, l'università diventa un grande "spazio liberato" da migliaia di persone;
9
, sono in 30.000 per il corteo in città contro la ristrutturazione dell'università, le aggressioni fasciste e la repressione poliziesca;
14
, Padova, l'ex consigliere comunale del Msi Massimiliano Fachini e Franco Freda sono prosciolti dall'accusa di omicidio del portinaio Alberto Muraro, avvenuto il 13 settembre 1969.
17, sempre all'università di Roma Luciano Lama, segretario generale della Cgil, viene aggredito dagli autonomi, cacciato dall'università, come pure il servizio d'ordine del Pci;

Trento, in una deposizione alla procura, tale Enzo Ferro, ex militare allievo del ten.col. Amos Spiazzi, parla di una struttura anticomunista contingua alle forze armate, che sarebbe stata coinvolta in alcuni dei principali atti terroristici avvenuti in Italia.
Dice anche di aver conosciuto un tale Francesco Baia descrivendolo come colui che [nei Nds] si sarebbe occupato di mantenere in efficienza l'armamento.
[La sua deposizione rimane ignorata. Solo molti anni dopo, grazie alla tenacia del magistrato Salvini, la sua testimonianza sarà valorizzata in modo adeguato contribuendo a delineare un quadro inquietante delle attività di "Ordine Nuovo" veneto e delle sue collusioni con settori degli apparati dello Stato.
Lo stesso Enzo Ferro parlerà dell'esistenza di una struttura chiamata Nds (Nuclei di difesa (o "per la difesa") dello Stato) che sarebbe stata attiva in modo particolare nell'area veneta e all'interno della quale era stato reclutato dal col. Amos Spiazzi, figura egemone a Verona.
Tra gli amici di quest'ultimo, egli fa il nome di Giampaolo Stimamiglio già militante della cellula veneta di "Ordine Nuovo". Questi, audito da Salvini – 5 maggio 1994 – ammetterà a sua volta di aver fatto parte di una delle cosiddette "Legioni" (quella veronese) in cui si suddivideva una particoalre organizzazione segreta legata all'esercito.
Per quanto concerne le riunioni della Legione, dice sempre Giampaolo Stimamiglio – il cui ruolo nella Legione era marginale –, queste si tenevano, a Verona, o al circolo Carlo Magno o alla sede del Movimento di Opinione Pubblica, in via dei Mutilati, o a casa del col. Amos Spiazzi. Egli stesso ha partecipato ad una esercitazione a Ligonchio, sull'Appennino reggiano, ed erano presenti altri componenti della sua cellula, tra cui:
. Ezio Zampini,
. Bruno Cacciatori,
. Francesco Baia (pure reclutato dal col. Amos Spiazzi).
Anche l'ordinovista veronese Claudio Bizzarri, anch'egli citato da Enzo Ferro, confermerà che quando militava in "Ordine nuovo" aveva effettivamente sentito parlare di una struttura denominata "Legione" coordinata dal col. Amos Spiazzi.
Dei Nds parleranno anche quattro estremisti di destra legati alla cellula veneta di "Ordine Nuovo":
. Martino Siciliano
[Non ne ha mai fatto parte ma ha sentito parlare dell'esistenza di una struttura parallela da Carlo Maria Maggi, Giorgio Barbaro, Giangastone Romani (tutti e tre militanti di "Ordine Nuovo" in Veneto) e da Delfo Zorzi. La struttura, con il nome di "Piano di sopravvivenza" o anche "Nuclei di Difesa dello Stato", in caso di presa del potere da parte del Pci doveva essere in grado di fornire armi e munizioni, documenti e soldi ecc.]
. Claudio Lodi, veronese,
[Si sarebbe trattato di un organismo clandestino parallelo a "Ordine Nuovo" al cui vertice c'era il col. Amos Spiazzi, il prof. Pietro Gunnella e Ezio Zampini (deceduto negli anni Ottanta).]
. Graziano Gubbini, originario di Perugia, a inizio anni Settanta vive a Verona.
[Conferma l'esistenza dei Nds sostenendo che al loro interno vi era una corposa presenza di uomini legati a "Ordine Nuovo".]
. Carlo Digilio,
[Per sua stessa ammissione, era informatore dei servizi segreti americani; sarà riconosciuto responsabile in sede giudiziaria della fabbricazione dell'ordigno che causò la strage di piazza Fontana e, con sentenza di appello sulla quale nella primavera del 2014 si pronuncerà la Cassazione, della fabbricazione e detenzione dell'ordigno all'origne della strage di piazza della Loggia.
Oltre al col. Amos Spiazzi un ruolo di rilievo nei Nds lo ha avuto il prof. Pietro Gunnella.]
[Prof. Pietrio Gunnella, sottotenente di artiglieria durante la Seconda guerra mondiale, dopo l'8 settembre 1943, si arruolò nelle Brigate Nere della Repubblca di Salò partecipando ai numerosi rastrellamenti verificatisi in provincia di La Spezia. In particolare si rese responsabile dell'uccisione del partigiano Giacomo Carrodano e di un milite delle stesse Brigate Nere che si era rifiutato di sparare contro i partigiani.
Per tali omicidi (oltre che per il coinvolgimento in arresti di civili sospettati di appartenere al Cln) nel novambre 1947 fu condannato dal tribunale di La Spezia a 24 anni di reclusione con l'applicazine del condono di un terzo della pena.
Fuggito in Sudamerica, rientrò in Italia nell'agosto 1959 in seguito ad un'amnistia che era stata approvata il precedente 10 luglio.
Nel corso degli anni Sessanta diventò docente di italiano e storia e fu tra i redattori del periodico di estrema destra «Il Terzogenito», organo del circolo politico "Ettore Muti" di Verona (il cui direttore era Daniele Lissandrini, già membro delle Brigate Nere, pure lui condannato per collaborazionismo e poi amnistiato).
Nei primi anni Ottanta, nell'ambito di un processo che ha coinvolto alcuni neofascisti veneti con l'accusa di detenzione di armi, da un'agenda telefonica sequestrata – 11 aprile 1983 – in casa del professore sarà possibile accertare suoi stretti contatti sia con Massagrande (all'epoca latitante in Paraguay) sia con lo stesso col. Amos Spiazzi. Tra le carte viene rinvenuto anche un foglio dattiloscritto intitolato Proposta per l'Operazione Continuità datato semplicemente "1979", contenente un elenco di dieci militari residenti nel Veronese (paracadutisti, pionieri, pattugliatori, comunque tutti con una qualifica).
Non sarà mai chiarito a cosa alludesse questo documento.
Fra le sue carte vi è pure un elenco nominativo degli iscritti all'associazine nazionale "Arditi d'Italia", nel quale compaiono, tra gli altri, Amos Spiazzi, Marcello Soffiati, Claudio Bressan (omoninmo di quello legato alla cellula eversiva di "Ordine Nuovo"), Bruno Cacciatori (Nds) e Ezio Zampini (Nds) (pure presente nell'elenco precedente).
Morirà alla fine degli anni Ottanta.
Era fratello di Aristide Gunnella, più volte parlamentare del Pri, (a inizio anni Novanta indagato per associazione mafiosa e corruzione per poi, dopo essere finito in carcere ed essere stato espulso dal partito, venire assolto nel 2006).
Aristide Gunnella, audito dai Ros – 8 maggio 1996 – ha sostenuto di non sapere nulla su un'eventuae appartenenza di Pietro Gunnella a un'organizzazione segreta, visto che con il fratello aveva rapporti sporadici a causa delle forti divergenze politiche che li dividevano.]
Un altro che ha aderito (tra il 1968 e il 1969) alla struttura al fine di difendere il suolo nazionale da parte dei paesi del Patto di Varsavia, è Flavio Fossato che, alla fine degli anni Sessanta, viveva Verona ed era appassionato d'armi.
[Nella Legione, oltre ad Amos Spiazzi, ha conosciuto: Franco Baia, Ezio Zampini, Sandro Ziviani, Milo Veronese, Stimamiglio, Bruno Cacciatori.]
I Nds (struttura sciolta nel 1973) – come ammetteranno Enzo Ferro, Giampaolo Stimamiglio e altri – erano una cosa certamente diversa da "Gladio".]

Marzo
3
, Pisa, un Hercules C 139 precipita poco dopo il decollo. Muoiono,nella sciagura, 44 militari (38 sono cadetti del primo corso dell'Accademia Navale di Livorno).
7, entra in vigore la legge che abolisce sette giorni festivi: Epifania, San Giuseppe, Ascensione, Corpus Domini, SS Pietro e Paolo. La Festa della Repubblica e quella dell'Unità nazionale slitteranno alla prima domenica del rispettivo mese. 
11, Bologna, la polizia uccide Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua. Seguono scontri e barricate. 
12, Roma, sfilano in 50.000; duri scontri con la polizia anche a Bologna.
Padova, alcune decine di militanti della sinistra extraparlamentare si accaniscono con spranghe e molotov contro la sede della casa San Pio x, gestita da un ente ecclesiastico.
13, il centro universitario è occupato dai blindati militari;
30, Pisa, viene ferito il medico del carcere Alberto Mammoli ad opera di "Azione Rivoluzionaria" [sarà proclamato il suo autodissolvimento nel processo di Livorno (lug 1979-lug 1981)], organizzazione armata composta da alcuni militanti di area anarchica.

Aprile
6
, Napoli, viene rapito Guido De Martino, figlio del segretario socialista Francesco.
[sarà rilasciato il 15 maggio previo pagamento di 900 Mni di lire.]  
13, Padova, due attentati contro le sedi del Pci a Campodarsego e Limena sono rivendicati dai Nuclei armati comunisti.
28, perde la vita, ad opera delle Br, il presidente dell'ordine degli avvocati di Torino Fulvio Croce;
30
, Padova, un commando danneggia automezzi dell'Elettronica Industriali Pinto e la «Rtr», l'emittente radiotelevisiva di cui Pinto è amministratore. Viene ritrovato un volantino dell'Organizzazione operaia per il comunismo.

Maggio
2
, Torino, gli "amanti diabolici" Franca Ballerini e Paolo Pan sono condannati all'ergastolo per aver ucciso il marito della Ballerini, Fulvio Magliacani.
[grazie alle indagini del padre di quest'ultimo]
12
, Roma, la polizia si scatena contro chi manifesta pacificamente contro il divieto imposto da Cossiga: Giorgiana Masi, di 19 anni, viene assassinata.
14, Milano, manifestazione con duri scontri: si spara da entrambe le parti.
19, Padova, una cinquantina di autonomi devasta diversi locali dell'Università. Seguono scontri con le Forze dell'ordine, danneggiamenti e saccheggi.
24, entra in vigore la legge n. 227 "Legge Ossola", poi integrata con le modifiche apportate dalla legge 27 luglio 1978 n. 393 per il credito all'esportazione.
30, Padova, inizia il processo a Carlo Picchiura, il brigatista rosso accusato dell'uccisione, il 4 settembre 1975 a Ponte di Brenta (Padova), di un appuntato dei Carabinieri.



Giugno
8
, Trieste, alcune bottiglie vengono scagliate contro la sede di Lotta continua.
17, Trieste, due attentati dinamitardi contro le sedi del Pci e della Cgil. Poco dopo alcuni militanti del Fronte della gioventù aggrediscono due giovani comunisti.
La principessa Elvira Pallavicini ospita nel suo palazzo romano il vescovo tradizionalista Marcel Lefèvbre
Il terrorismo di sinistra prende di mira i giornalisti: tra gli altri vengono "gambizzati" I. Montanelli e il direttore del «Tg1» Emilio Rossi.
30
, Pordenone, attentato contro tre vagoni ferroviari allo scalo della Zanussi.
L'azione viene rivendicata da Prima linea e dal Fronte combattente.

Luglio
7
, Padova, gambizzatto il cronista della redazione padovana de «Il Gazzettino», Antonio Garzotto. L'attentato è rivendicato dal Fronte comunista combattente.

Agosto
6
, Rocco Mattioli conquista il titolo di campione del mondo di pugilato nella categoria dei "medi junior". È l'11° titolo che conquista l'Italia dal 1933.
L'ex colonnello delle SS Herbert Kappler fugge dall'ospedale militare di Roma. [Accordo segreto con lo Stato italiano.]

Settembre
, Trieste, cinque giovani di sinistra vengono aggrediti e picchiati da una ventina di neofascisti in una trattoria alla periferia della città.
7, dieci milioni di coppie dovranno decidere se optare per la comunione o la divisione dei beni, in base alla nuova legge che riguarda il loro futuro patrimoniale.
Francesco Moser è campione del mondo di ciclismo su strada. 
9, Padova, viene arrestato Massimiliano Fachini. Un ordine di cattura è emesso anche nei confronti dell'ordinovista Elio Massagrande, in Spagna in attesa di essere estradato.
23-25, Bologna, più di 70.000 "autonomi" e "indiani metropolitani" provenienti da tutta Italia manifestano  "contro la repressione".

Ottobre
2
, Vicenza, alcune bottiglie molotov vengono lanciate contro la sede della Cisnal. L'attentato viene rivendicao dal Gruppo antifascista vicentino.
8, Trieste, nel corso di una manifestazione di protesta contro la decisione della Questura di vietare un comizio di G. Almirante, un gruppo di missini aggredisce e ferisce uno studente di sinistra e un maresciallo di Pubblica Sicurezza.
Franco Di Bella (già al giornale nel 1953 e n. 2 dopo il passaggio di Gino Palumbo alla direzione del malato «Corriere d'Informazione»)  sostituisce P. Ottone alla direzione del «Corriere della Sera»: nome imposto da L. Gelli e U. Ortolani [quando invece nell'aria c'era già il nome di Alberto Ronchey]
Enrico Mino, comandante generale dei carabinieri, muore precipitando in elicottero nei pressi di Catanzaro.
24, Trieste, tre sezioni della Dc e un'agenzia della Grundig vengono fatte oggetto di attentati dinamitardi. Una molotov viene lanciata anche contro un consigliere del Msi.
28, Seveso, viene rapito Gianfranco Lanzani, genero dell'industriale Alfredo Tragni.
[La moglie di Lanzani è nipote di Franco Cassina, industriale del mobile a Meda.]
Viene varata la riforma dei servizi segreti: nascono il Sismi e il Sisde.

Novembre
, Venezia, due molotov vengono scagliate durante la notte contro le case dei legali di imputati missini.
2, Venezia, una molotov viene gettata contro l'abitazione della prof.ssa Maria De Portada, amica di Franco Freda.
13, Roma, manifestazione nonostante il divieto; 
15
, Padova, incidenti di una certa gravità, e automobili distrutte, chiudono una manifestazione sindacale lungo le vie del centro. A fronteggiarsi gli autonomi e le Forze dell'ordine.
16, dalle Br viene ferito gravemente il giornalista Carlo Casalegno, vicedirettore de «La Stampa»; morirà tredici giorni dopo.

Dicembre
1
°, Trieste, bottiglie molotov vengono scagliate contro l'abitazione di uno studente di destra.
Poco dopo un attentato simile interessa la casa del segretario regionale del Pci.
9, Vicenza, un attentato con un ordigno al tritolo danneggia la sede della Questura. L'azione viene rivendicata da Prima linea.
26, Trento, una bomba ad alto potenziale esplode davanti all'ingresso del quotidiano «L'Adige». L'azione viene rivendicata dai Nuclei combattenti comunisti.
28, Trieste, una bottiglia molotov viene gettata contro l'abitazione del segretario regionale del Fronte della gioventù.

Roma, i metalmeccanici organizzano una grande manifestazione per ottenere una "svolta politica".

1977
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1976
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario:
. B. Zaccagnini (24.03.1976 - 05.03.1980)
- Capo del gruppo parlamentare: ? (?-?)


Pli (Partito liberale italiano)
5
2
- Segretario: V. Zanone (1976-85)
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario:
-
Pr (Partito radicale)
4
-
-
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)
-
Totale
Pci (Partito comunista italiano)

- Presidente: L. Longo (1973-?)
- Segretario: E. Berlinguer (1973-?)

Psi (Partito socialista italiano)
-

Psdi (Partito socialista democratico italiano)
-
Totale
Msi (Movimento sociale italiano)

Dal nucleo si stacca un folto gruppo di parlamentari e di iscritti per dare vita a Democrazia nazionale.

Democrazia nazionale
np
np

Folto gruppo di parlamentari e di iscritti staccatosi dal Msi.

Totale
Totale Seggi
Note:

 

Torna su


"scandalo Lockheed"

1977
Gennaio
Luigi Gui si reca a Washington ma non riesce ad incontrare il sen. F.F. Church che ormai, finite le elezioni presidenziali, ha mollato tutto. Decide pertanto di farsi interrogare dalla SEC (Security and Exchange Commission) [l'unico a farlo tra tutti gli uomini politici coinvolti nello scandalo]. L'interrogatorio avviene dinanzi agli stessi due funzionari (mister Morewitz e mister Levine) che qualche giorno prima hanno torchiato, sotto giuramento, William Cowden il quale ha dichiarato [affidavit] che nella vicenda Luigi Gui non c'entrava niente.
Il suo viaggio in America non sfugge ai corrrispondenti della stampa italiana. Attenti quelli della RAI, assente invece Lucio Manisco, rappresentante de «Il Messaggero», il primo accusatore.
29, la commissione inquirente vota e decide circa i reati ipotizzati di truffa e corruzione:
- Mariano Rumor, ex presidente del consiglio,
. truffa e corruzione: non luogo a procedere, 11 voti (8 Dc, Manco e Fosson) contro 10 (ha quindi prevalso il voto del presidente);
- Luigi Gui, ex ministro della Difesa:
. truffa: non luogo a procedere, all'unanimità,
. corruzione: rinvio alle camere, 11 voti (7 Pci, un indipendente di sinistra, due Psi, il senatore valdostano Fosson) contro 9 (8 Dc e uno il demonazionale Manco);
- Mario Tanassi, ex ministro della Difesa:
. truffa: non luogo a procedere, a maggioranza;
. corruzione: rinvio alle camere, 18 voti contro 2 (Ferrari (Dc) e Molè (Dc) ).
Nei confronti degli ultimi due cade quindi la contestazione sul reato di truffa mentre per l'ipotesi di corruzione sarà il parlamento a decidere se dovranno rispondere o meno alla corte costituzionale.

Altri personaggi:
- Sergio Salieri,
. truffa e corruzione: non luogo a procedere, 12 voti contro 8;
- Renato Cacciapuoti,
. truffa e corruzione: non luogo a procedere, all'unanimità;
- Antonio e Ovidio Lefèbvre,
. truffa e corruzione, rinvio alle camere;
- Duilio Fanali, ex capo di stato maggiore,
. corruzione aggravata, rinvio alle camere;
- Bruno Palmiotti,
. corruzione aggravata, rinvio alle camere;
- Camillo Crociani, ex presidente della Finmeccanica,
. corruzione, rinvio alle camere;
- Luigi Olivi, dirigente Ikaria,
. corruzione, rinvio alle camere;
- Victor Max Melca, dirigente Ikaria,
. corruzione, rinvio alle camere;
- Vittorio Antonelli, esponente Com.El. Spa,
. corruzione, rinvio alle camere;
- Maria Fava, esponente Com.El. Spa,
. corruzione, rinvio alle camere.

Febbraio
Il perdono a M. Rumor provoca una rivolta nella base del Psi.
B. Craxi è sotto accusa insieme con i 44 parlamentari socialisti che hanno deciso di non firmare per il rinvio al giudizio delle camere dell'ex presidente del consiglio.

Marzo
Le firme raccolte sono 375.
- 253 Deputati:
. 218 comunisti (non firmano soltanto il presidente P. Ingrao e l'on. Amici ammalato),
. 4 radicali,
. 6 demoproletari,
. 7 indipendenti di sinistra,
. 16 missini (non firma il sacerdote sospeso a divinis Del Donno: un caso di coscienza)
. 2 socialisti;
- 122 Senatori:
. 99 comunisti,
. 17 indipendenti di sinistra (non firma, perché assente da Roma, il cattolico Raniero La Valle),
. 6 missini.
Per incriminare M. Rumor tuttavia servono 477 firme, la metà più uno del plenum parlamentare… ed egli si salva.
3, - I Giornata: giovedì, seduta comune delle camere [andrà avanti fino al 10 marzo]; relazione (con discussione) della Commissione inquirente per i procedimenti di accusa sull'inchiesta svolta relativamente all'acquisto di 14 aerei C-130 Hercules, della società Lockheed.
Mattino: tra esercitazioni procedurali, eccezioni, richiami, regolamenti e addirittura riserve in fatto di costituzione, la mattinata se ne va.
Pomeriggio: il primo intervento e il più importante (per lunghezza, "precisione" e contenuto d'accusa) è del sen. Francescopaolo D'Angelosante (Pci), avvocato di Penne, in provincia di Chieti;
[tra tutto il resto, rileva un errore di Luigi Gui, quando, citando l'incidente della Meloria del 1970, lo attribuisce a un aereo C-119];
proprio all'inizio della discussione si alza in piedi P. Ingrao, presidente, il quale comunica che un aereo militare da trasporto C-130 è precipitato a Pisa e nella sciagura hanno perso la vita un ufficiale e 38 allievi della 1ª classe dell'Accademia militare navale di Livorno, tre ufficiali e due sottufficiali dell'equipaggio.
Gli risponde Pontello (Dc) il quale conclude affermando che Luigi Gui non ha nulla a che vedere con la corruzione della Lockheed.
4, - II Giornata: venerdì, in aula sono presenti appena un centinaio di parlamentari; oratori:
. Ferrari (Dc),
. Felisetti (Psi),
. Terranova e Pasti (indipendenti di sinistra),
. Biasini (Pri),
. La Penna (Dc)
. Manco (Democrazia nazionale).
Occhipenti (Psdi) decide di abbandonare l'aula ma obbedisce poi al richiamo all'ordine del suo partito.
5, - III Giornata: sabato, interviene il vicepresidente del'inquirente Spagnoli il quale esprime il pensiero ufficiale dei comunisti ma, a differenza di Francescopaolo D'Angelosante (Pci), sicuro e spavaldo, egli non manifesta certezze e più che di prove preferisce parlare di indizi. È anche il primo a citare il nome del presidente della repubblica G. Leone ricordando i rapporti da lui avuti con i f.lli Lefèbvre.
Intervengono anche:
. Guarino (indipendente di sinistra, eletto nelle liste comuniste),
. N. Mancino (Dc),
. Reggiani (Psdi),
. M. Segni (Dc),
. Fabbri (Psi).
. E. Bonino (Pr)
[Nel suo intervento, non risparmia alcuno. Se la prende con i socialisti (che hanno «una faccia tosta»), con la Dc (perché «sta al potere»), con il Pci e perfino con democrazia proletaria che «aspira a far parte del regime». Torna poi ad accusare il presidente della repubblica.]
. Corvisieri (Dc).
6, - IV Giornata: domenica, gli oratori sono soltanto quattro e dei 952 "giudici" i presenti sono appena 64, un'ora dopo 124.
Mattino: interventi di
. Antonio La Russa (Msi),
. Alessandro Agrimi (Dc),
. A. Faccio (Pr),
. Gianfranco Sabbatini (Dc);
Pomeriggio:
. A. Faccio comincia con un attacco al Capo dello stato G. Leone;
. è la volta poi di Gianfranco Sabbatini (Dc).
Intanto M. Pannella (Pr) dichiara di aver preavvisato la presidenza della camera del possibile deposito della richiesta di un supplemento di indagine che, se accolta, provocherebbe la sospensione del dibattito.
7, - V Giornata: lunedì,
. M. Pannella (Pr) parla in apertura di seduta;
. Raffaele Costa (Pli) rivolge un invito al capo dello stato perché si pronunci pubblicamente sul suo comportamento nella "vicenda Lockheed";
Altri interventi:
. Gerardo Bianco (Dc),
. Aldo Bozzi (Pli),
. M. Martinazzoli (Dc) presidente della commissione inquirente che risponde a M. Pannella.
Parlano anche:
. Gastone Nencioni (Democrazia nazionale),
. Alberto Cipellini (Psi),
. Enrico Giovanni Lombardi (Dc),
. Orazio Santagati (Msi-Destra nazionale),
. Carlo Galante Garrone (indipendente di sinistra).
8, - VI Giornata: martedì,
Mattino: parla Mario Tanassi;
Pomeriggio: parla Luigi Gui.
In giornata intanto il presidente della camera, P. Ingrao, trasmette al presidente della commissione inquirente, M. Martinazzoli, come vuole il regolamento, una denuncia presentata dai deputati radicali:
. A. Faccio,
. Mauro Mellini,
. M. Pannella,
. E. Bonino,
. Mimmo Pinto (demoproletario di «Lotta continua»),
contro:
. sen. G. Leone nella sua qualità di ex presidente del consiglio,
. on. M. Rumor,
. on. M. Tanassi
. on. Luigi Gui
e altre 14 persone (12 italiani e due americani):
. A. Lefèbvre,
. O. Lefèbvre,
. Eugenia Beck in Lefèbvre,
. C. Crociani,
. D. Fanali,
. Bruno Palmiotti,
. Luigi Olivi,
. Vittorio Antonelli,
. Victor Max Melca,
. Maria Fava,
. Cacciapuoti,
. Baragatti,
. Roger Bixby Smith e
. A.C. Kotchian.
La denuncia è racchiusa in un documento di 13 cartelle dattiloscritte. I capi d'accusa vanno al di là della vicenda dei 14 aerei da trasporto Hercules C-130 e investono l'intera azione svolta in Italia dalla Lockheed e da altre società italiane e straniere alla fine degli anni '60.
[La denuncia radicale sarà archiviata il 15 aprile dalla commissione inquirente perché «manifestamente infondata».]
9, - VII Giornata: mercoledì, nell'ultimo giorno di dibattito, uno dei più lunghi nella storia del Parlamento italiano, intervengono:
. A. Moro (Dc),
. G. Saragat (Psi),
. Edoardo Perna (Pci),
. Lelio Basso (indipendente di sinistra),
. Vincenzo Balsamo (Psi),
. Raffaele Delfino (Democrazia nazionale);
alle ore 15:10 si conclude, dopo che sono intervenuti 53 oratori divisi quasi a metà tra innocentisti e colpevoli.
10, - VIII Giornata: giovedì, il presidente della camera P. Ingrao dopo 11 ore e 10 minuti dall'inizio della seduta comunica al parlamento il risultato della votazione segreta sulla proposta della commissione inquirente di mettere in stato di accusa:
- l'ex ministro, sen. Luigi Gui:
(presenti 940, votanti 938, astenuti 2, maggioranza assoluta dei componenti il parlamento 477)
voti favorevoli 487, voti contrari 451;
- l'ex ministro, on. Mario Tanassi:
(presenti 940, votanti 938, astenuti 2, a maggioranza assoluta dei componenti il parlamento 477)
voti favorevoli 487, voti contrari 451;
[I due astenuti sono Luigi Gui e M. Tanassi]
In seguito alla votazione seguita a quella relativa ai due ex ministri, la Corte costituzionale dovrà giudicare anche gli imputati laici della "vicenda Lockheed":
Antonio e Ovidio Lefèbvre, Camillo Crociani, D. Fanali, Bruno Palmiotti, Luigi Olivi, Vittorio Antonelli, Victor Max Melca, Maria Fava.
(presenti 903, votanti 901, astenuti 2, maggioranza assoluta dei componenti il parlamento 477)
voti favorevoli 835, voti contrari 66.
11, venerdì, alle ore 0,15 i portoni di palazzo Montecitorio chiudono i battenti.
I riflettori si spostano ora sul palazzo della Consulta, di fronte al Quirinale, dove dal 1956 ha sede la Corte costituzionale, e dove il prossimo 28 marzo inizierà l'ultimo atto del "processo Lockheed".
Presidente della corte costituzionale, trasformata in alta corte di giustizia [I volta nella storia della Repubblica], è Paolo Rossi (77 anni), per quattro volte parlamentare socialdemocratico, già ministro e vice presidente della camera, tra i membri della commissione "dei 75" e "dei 18" che forgiarono la costituzione.
In questa prima fase i giudici non si limiteranno a prendere visione della documentazione arrivata dal parlamento ma procederanno all'acquisizione di nuovi atti [diecimila fogli in quattordici volumi] e all'audizione di 85 testimoni, molti dei quali non ascoltati in precedenza dall'inquirente.

Marzo
ultimi giorni, il gen. Bruno Zattoni, il gen. Mario De Nardis ed altre persone sono raggiunti da una comunicazione giudiziaria per lo "scandalo della Caproni"
[un piano criminoso che avrebbe potuto costare allo stato 57 Mdi di lire per risarcimento di danni di guerra mai subiti e relativi ad una fornitura al governo tedesco, nel corso del secondo conflitto mondiale, di 3.300 aerei da guerra mai costruiti.]
28, prima udienza preliminare della Corte costituzionale in relazione allo "scandalo Lockheed".
Sono estratti a sorte i nomi (su una rosa di 45 scelti dal parlamento) dei 16 giudici integrati, più altri 4 ausiliari che - come vuole la costituzione - affiancheranno la corte nel processo.
Nel corso dell'udienza la corte dichiara improponibile (solo perché presentate prima che la corte venisse integrata) una serie di eccezioni presentate dai difensori di Maria Fava e dei fratelli Lefèbvre che in vario modo tendono ad intralciare i lavori.
Il presidente della corte costituzionale firma il decreto con cui nomina giudice istruttore il prof. Giulio Gionfrida (nato a Palermo nel 1908, magistrato dal 1947, presidente titolare della seconda sezione civile della suprema corte di cassazione nel 1971, giudice costituzionale da cinque anni). Sarà affiancato dai giudici Antonino De Stefano e Guglielmo Roehrssen.

Aprile
21
, prima riunione in Camera di consiglio della Corte integrata che, dopo le varie richieste di sostituzione per motivi di incompatibilità, è così composta:
- Presidente: Paolo Rossi.
- Giudici:
. Luigi Oggioni,
. Nicola Reale,
. Oronzo Reale,
. Edoardo Volterra,
. Giorgio Morandi,
. Michele Rossano,
. Giuseppe Bettiol,
. Giulio Gionfrida (con funzione di istruttore),
. Orio Giacchi,
. Vittorino Veronese,
. Guglielmo Roehrssen,
. Vezio Crisafulli,
. Guido Astuti,
. Leonetto Amadei,
. Luigi Bombaglio,
. Lucio Mario Luzzato,
. Brunetto Bucciarelli Ducci,
. Alberto Malagugini,
. Pasquale Filastò,
. Antonino De Stefano,
. Anton Ebner,
. Giannetto Cavasola,
. Emanuele Tuccari,
. Ugo De Matteis,
. Giuseppe Burtulla,
. Giovanni Di Benedetto,
. Giangiacomo Lattanzi,
. Leopoldo Elia,
. Francesco Guizzi,
. Giorgio Marinucci.

Maggio
4-5
, seconda udienza pubblica e seconda riunione in camera di consiglio della corte costituzionale.
Due decisioni importanti:
a) Vengono ritenute «non manifestamente infondate» le eccezioni sollevate da alcuni laici, secondo cui la corte non sarebbe abilitata a giudicarli;
b) È prorogato, in rapporto al "caso Lockheed", il mandato a giudice costituzionale a due giudici alla vigilia della loro scadenza: Vezio Crisafulli e Nicola Reale.
26, la Lockheed pubblica un rapporto sullo scandalo che ha coinvolto diversi paesi, dal Giappone all'Olanda, alla Germania federale, all'Italia.
[Per il momento i nomi dei corrotti si trovano in un'appendice segreta che i dirigenti della società non intendono rivelare. Questa appendice sarà richiesta dalla SEC fra due settimane.]

Giugno
10
, arresto in Brasile di O. Lefèbvre.
18, il presidente Paolo Rossi, con provvedimneto d'urgenza, firma un nuovo mandato di cattura per O. Lefèbvre.

Luglio
4
, la corte costituzionale, nella sua composizione ordinaria, deposita la sentenza [n. 215] con la quale respinge tutte le eccezioni presentate. La corte giudicherà quindi tutti e undici gli imputati.
5, la seduta in camera di consiglio della corte integrata conferma il provvedimento preso dal presidente Paolo Rossi in via d'urgenza il 18 giugno precedente;
in un'altra seduta si decide che a partire dal 23 settembre, cominceranno a porte chiuse gli interrogatori degli imputati e dei testimoni.
[Questa fase dell'istruttoria durerà fino a gennaio 1978, cioè 4 mesi.]
20, il presidente Paolo Rossi, dopo l'interrogatorio della signora Vittoria Michitto, moglie di G. Leone, ordina il sequestro dell'assegno n. […] di 140 Mni di lire presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura, che porta la data del 1° giugno 1970 [ma staccato qualche giorno prima] e incassato da A. Lefèbvre due giorni dopo.

Agosto

Settembre
30
, mentre continuano ad essere esercitate pressioni ufficiali al governo brasiliano perché decidano per l'estradizione di O. Lefèbvre, il presidente Paolo Rossi chiede di poter interrogare l'imputato per rogatoria.

Ottobre
18
, nella seduta della corte costituzionale viene disposto il sequestro di documenti e di conti correnti degli imputati a scopo cautelativo.

Novembre
10
, arriva la notizia dell'arresto di Luigi Olivi. Il presidente della corte predispone immediatamente gli atti per la richiesta di estradizione dell'imputato.
[Sarà scarcerato dopo due settimane, dietro pagamento di una cauzione di 50.000 franchi (ca 20 Mni di lire). La sede competente per chiedere l'estradizione diventa ora la corte suprema della Confederazione elvetica.]
23, settima seduta in camera di consiglio della corte integrata. Vengono predisposte a carico di tutti gli imputati ipoteche patrimoniali per un valore complessivo di oltre 40 Mdi di lire [il costo cioè degli aerei Hercules acquistati].
Le autorità brasiliane concedono finalmente l'estradizione di O. Lefèbvre.
[Il suo legale brasiliano, l'avv. Carlos de Araujo, parlerà di una «estradizione illegale, avvenuta nell'illegalità».]


È sempre in corso intanto l'inchiesta condotta dal sostituto procuratore della repubblica di Roma Ilario Martella (lo stesso che il 25 marzo 1976, incriminò L. Gui e M. Tanassi per l'acquisto degli Hercules C-130).

«segue 1978»

 

[Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..
- Nino Piccione, Uragano Lockheed - E.L.V. Roma 1977, I ed..
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.]





 
OVEST
-
-
-
-

1977

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Jules Léger
(1974 - 1979)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
II
(1974 lug - 1979)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1977
Gennaio
[La vita politica canadese è caratterizzata da un difficile equilibrio fra il potere centrale e le province, in particolare il Québec, francofono, dove particolarmente vive sono le spinte autonomiste e anche separatiste.]

Vengono raggiunti accordi formali con Europa e Giappone per incrementare la cooperazione commerciale ed economica e aumentare gli investimenti.
La "Terza opzione" di Pierre E. Trudeau sembra quindi aver avuto successo modificando il ruolo del Canada oltreoceano e diminuendo la dipendenza nei confronti degli Stati Uniti.
[In realtà – come osserverà (1990) lo storico Robert Bothwell – si è trattato di "un tentativo di far prevalere la politica sulla geografia", e questa politca, pur intelligente e sensata, ha dovuto fare i conti con lo scarso entusiasmo della burocrazia governativa e della comiunità degli affari.
Nei fatti gli accordi modificano solo marginalmente la bilancia commerciale canadese e alla fine degli anni 1970 gli Stati Uniti continueranno a essere un partner indispensabile.]

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Renè Lévesque
(1976 nov - ?)
[PQ]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1977
Agosto
entra in vigore la Charte de la langue française, detta comunemente "Loi 101", una vera e propria carta dei diritti del francese che intende fare del Québec una provincia interamente francofona.
Il francese diventa la lingua ufficiale della provincia sia nella pubblica amministrazione che nel mondo del lavoro.
L'istruzione in inglese viene drasticamente limitata e si impone che negozi e uffici espongano cartelli solo in francese.
[Come effetto la nuova legislazione solleva moltissime critiche e controversie legali che arrivano sino alla Corte Suprema. Un immediato effetto è quello che molti quebecchesi anglofoni, e soprattutto gli uffici centrali di molte società commerciali, si trasferiscono nell'Ontario.
È comunque interessante notare che l'effetto di questa legge è quello di promuovere il bilinguismo nella provincia.
Dopo un decennio il 60% degli anglofoni si dichiarerà bilingue e allo stesso tempo il 30% dei francofoni si dirà in grado di parlare anche l'inglese.]

 

 


 

 

ONTARIO
-
-

1977

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1977

-

NOVA SCOTIA
-
-

1977

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1977

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1977

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1977

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1977
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1977
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1977
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1977
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
G.R. Ford [38°]
(1974 9 ago - 20 gen 1977)
[Pr]
J.E. [Jimmy] Carter [39°]
(1977 20 gen - 20 gen 1981)
[Pd]
Vicepresidente
N.A. Rockefeller
(1974 9 ago - 20 gen 1977)
 
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
H.A. Kissinger
(1973 ott - 20 gen 1977)
Cyrus Vance
(1977 20 gen - 20 gen 1981)
Ministro del Tesoro
-
 
Ministro della Difesa
-
 
Ministro della Giustizia
-
 
Presidente della Corte Suprema
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1977
Gennaio
-

Quando il ministro degli Esteri Cyrus Vance si reca a Mosca per riprendere i negoziati in vista di un accordo SALT II i russi rigettano apertamente le sue proposte di nuove e drastiche riduzioni negli arsenali nucleari.
[Non sono disposti a ricominciare gli incontri fino a quando il presidente J.E. [Jimmy] Carter non cesserà la sua campagna a favore dei diritti umani.]

Il presidente J.E. [Jimmy] Carter crea confusione delegando l'autorità in modo illogico e a troppa gente, a volte di idee opposte.
Pertanto in politica estera c'è costante lotta fra il ministro degli Esteri, Cyrus Vance, favorevole a un atteggiamento mite e conciliante con l'Unione Sovietica, e il consigliere per la sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski, che raccomanda invece un atteggiamento più duro. Non è dunque sorprendente che sia a volte difficile capire esattamente quale sia la politica dell'amministrazione.

varo della campagna per i diritti umani;
primi segnali di avvicinamento con Cuba;

Ottobre
, accordi sovieto-americani sul Medio Oriente;

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttori: C.M. Kelley (1973-?)

1977
-

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore:
. George H. W. Bush (1976 gen-gen 1977)
. Stansfield Turner (1977 mar-gen 1981)

1977
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1977
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1977
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1977
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1977
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1977
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1977
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1977
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1977
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1977
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1977
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1977
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1977
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1977
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1977
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1977
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1977
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1977
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1977
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1977
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1977
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1977
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1977
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1977
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1977
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1977
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1977
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1977
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1977
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1977
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1977
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1977
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1977
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1977
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1977
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1977
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1977
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1977
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1977
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1977
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1977
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1977
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1977
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1977
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1977
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1977
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1977
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1977
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1977
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1977
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1977
-


a

 



 
1977
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
Fidel Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
[confermato dalla nuova costituzione in vigore dal 1976]
1977
Fidel Castro visita la Tanzania e il Mozambico dove viene accolto come un eroe dopo l'apporto dato all'indipendenza angolana.
Haiti
- Dittatore
Jean-Claude Duvalier [Baby Doc]
(1971 - 1986)
[regime terroristico]
1977
nonostante di idee liberali, assorbite anche durante gli studi negli Stati Uniti, non riesce a introdurre riforme democratiche a causa dell'estrema crisi economica perdurante nel Paese; governa comunque con gli stessi metodi del padre, avvalendosi del suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi) del terrore superstizioso mantenuto con il ricorso al vudu;
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1977
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
- Primo ministro
Michael Manley
(1976 - 1980) II
[PNP]
[PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico;]
1977
[stato di emergenza dal 1976]


1977
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
José Lopez Portillo
(1976 - 1982)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1977
la scena politica è dominata da due partiti:
- PRI (Partido Revolucionario Institucional);
- PAN (Partido de Acción Nacional);
il nuovo presidente porta a una revisione del monopartitismo del PRI, prospettando un allargamento della base rappresentativa del parlamento e altre formazioni politiche;
la congiuntura economica mondiale e l'endemica espansione demografica del paese hanno però innescato un processo di recessione;




1977
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1977

-



1977
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
gen. Kjell Laugerud
(1974 - 1978)
[estrema destra]
1977
-


1977
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
gen. Carlos Humberto Romero
(1977 - 1979)
[Partido de Conciliación Nacional]
(conservatore e strettamente legato ai comandi militari)
1977
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;
dal 1974 operano nel paese formazioni guerrigliere di estrema sinistra (Ejercito Revolucionario del Pueblo) che effettuano numerose, e anche clamorose, azioni;
l'elezione del candidato del Partido de Conciliación Nacional, gen. Carlos Humberto Romero, provoca grandi manifestazioni di massa, represse nel sangue;

1977
Honduras
- Presidente
-
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1977
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1977
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1977
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1977
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;

1977
- Presidente della repubblica
D. Oduber Quirós
(1974 - ?)
[riformista]
1977
la vita politica finora non ha conosciuto né violente pressioni dei militari né gravi traumi sociali grazie a uno sviluppo del reddito nazionale a livelli proporzionalmente più elevati che in altri paesi dell'America centrale;

1977
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1977

-





1977
- Presidente
J. López Michelsen
(1974 - 1978)
[ala "sinistra" dei liberali]
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).
dal giugno 1975 il presidente, avvicinatosi bruscamente all'ala più conservatrice, ha dichiarato lo stato d'assedio per combattere la guerriglia.]
1977
-

1977
[dal 1973 il paese è entrato nel "patto andino"]

- Presidente della repubblica

C.A. Pérez
(1974 - 1979)
[AD (Acción democrática)]
1977
-


1977
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

gen. G. Rodríguez Lara
(1972 - 1979)
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.
dal 1972 comanda una giunta militare.]
1977
-



1977
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

gen. F. Morales Bermúdez
(1975 ago - ?)
1977
-


1977

- Presidente della repubblica

col. H. Banzer Suárez
(1971 ago - lug 1978)
[dittatura reazionaria strettamente legata agli USA e al Brasile ]
1977
Aprile
nelle conversazioni bilaterali tra Perù e Bolivia, la questione dello "sbocco al Pacifico" tramite il corridoio cileno di Arica ottiene ancora conferme in linea di massima positive;

Ottobre
patto di non aggressione cileno-bolivano;

1977

- Capo dello Stato

gen. A. Pinochet Ugarte
(1974 giu - mar 1990)
[il paese è in stato d'assedio]
1977
l'ONU condanna il Cile per la persistente violazione dei diritti dell'uomo;

1977
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Forbes Burnham
(? - 1985)
[PNC]
[PNC (People's National Congress), al potere dal 1964.]
1977
L'opposizione rimprovera al presidente gravi violazioni della democrazia.


1977
Republiek van Suriname
(indipendente dal 1975)
[Contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica;
crescente opposizione, anche armata, dei bush-negroes, i discendenti degli schiavi fuggitivi che accusano le nuove autorità di non rispettare i diritti riconosciutigli dall'amministrazione olandese.]

- Governatore

?
(? - ?)
?
(? - ?)
1976
-



1977
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1977
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1977

- Presidente

gen. Ernesto Geisel
(1974 nov - 1978)
[quarto presidente militare; dal 1969 vige una nuova costituzione che ha restaurato, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
per lo stesso motivo vengono svolte le elezioni; ]
1977
-


1977

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[Partido colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio;
nuova costituzione dal 1970.]
1977
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;



1977

- Presidente della Giunta Militare

gen. J.R. Videla
(1976 mar - mar 1981)
- cte Esercito
- cte Marina
amm. E.E. Massera
(1973 - set 1978)
- cte Aeronautica
brig.gen. O.R. Agosti
(1975 - 1979)
- Comandante dei servizi segreti dell'ESMA
viceprefetto
Héctor Febrés [Selva]
(1977-1981)

1977
la giunta militare ha avviato una durissima repressione contro gli oppositori del regime.

Tanto per fare un esempio, le persone arrestate dall'aeronautica nella zona ovest vengono trattenute per mesi al commissariato n. 3 di Castelar dove subiscono torture e vessazioni; da qui vengono trasferite al centro clandestino di detenzione ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada) – uno dei più importanti della dittatura – diretto personalmente dal comandante in capo della Marina Emilio Massera [Ammiraglio Zero].
Qui si specializzano nell'arte della tortura, del furto e dell'interrogatorio:
. cap. Jorge Acosta [Tigre], capo delle operazioni,
. Alfredo Astiz [Corvo], incaricato dei servizi segreti,
. Roberto Scilingo,
. Rubén Jacinto Chamorro [Delfino], direttore
. Miguel Ángel Benazzi [Manuel],
. Jorge Ferren [Puma], capo del Grupo de tareas,
. cap. di fregata Adolfo Donda [Palito o Geronimo] (responsabile della divisione operativa del Grupo de tareas 3.3.2).

In questo posto passeranno:
. Norma Arrostito (una delle prime donne a capo dei Montoneros),
. Alice Domon e Léonie Duquet, suore francesi,
. Azucena Villaflor (Madre di Plaza de Mayo),
. Rodolfo Walsh (giornalista e dirigente dei Montoneros; già morto al momento di varcare la soglia dell'ESMA),
. Carlos Lorkipanidse,
. Víctor Fatala,
. ecc.

Qui funziona anche la "Sardá della ESMA", il fiore all'occhiello di Rubén Jacinto Chamorro [Delfino], così chiamata in onore della clinica di ostetricia più importante di Buenos Aires. Qui arrivano le donne sequestrate incinte dai diversi campi di concentramento per far nascere i loro figli e non vederli mai più. Vi lavora Jorge Luis Magnacco, ginecologo dell'ospedale della Marina.
Tutte le donne che partorisocno all'ESMA sono obbligate a scrivere una lettera alla famiglia per informare della nascita e chiedere ai propri parenti che si prendano cura del neonato.

I prigionieri, una volta sedati con dosi di Pentotal, vengono caricati su camion diretti verso il porto e imbarcati sui Fokker; una volta sul cielo del Rio de la Plata, gli aerei scaricano nel vuoto il loro carico umano.
[Da calcoli a posteriori, da questo centro passeranno circa cinquemila persone di cui poche sopravviveranno.]
[Victoria Donda, Il mio nome è Victoria, Corbaccio, Milano 2010]

È in questo periodo che nasce l'associazione delle "Nonne di plaza de Mayo" che si prefigge un unico obiettivo: la difesa della giustizia;

Patagonia
1977
-

1977
- Presidente
A. Méndez
(1976 - 1981)
[partito conservatore]
[nel 1973 con un colpo di stato incruento i militari hanno assunto il potere e nel 1976, tentando di darsi una facciata di legittimità, la giunta militare ha proposto un referendum per l'approvazione di una nuova costituzione che ripristini parzialmente il regime parlamentare sotto il controllo dei militari.]
1977
Montevideo,





1977
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1977
-

1977
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Primo ministro

Hua Kuo-feng
(1976 - 1980)

- presidente del PCC
Hua Kuo-feng
(1976 - 1981)

1977
Luglio
Deng Xiaoping, reintegrato in tutti gli incarichi dal presidente Hua Kuo-feng, diventa il protagonista del nuovo corso della politica cinese che liquida i residui della rivoluzione culturale e ripropone la necessità primaria della modernizzazione scientifica ed economica della Cina, anche attraverso un'apertura senza precedenti sul piano politico ed economico verso l'occidente.



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1977
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Ching-kuo
(figlio di Chiang Kai-shek)
(1975 - 1987)

- Primo ministro

(1972 - 1987)

- Capo del KMT

(1975 - 1987)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.]
KMT (Kuomintang), partito nazionalista al potere.
1977
-

a


1977


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
Kim Il Sung
(1972 - lug 1994)
[dal 1948 segretario del Partito dei lavoratori (partito unico).]
Il suo potere è praticamente assoluto.
1977
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - 1979)
[Partito democratico-repubblicano]
[dal 1972 è in vigore la legge marziale.]
1977
-

a


1977
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo del governo e capo dello stato
Z. Ali Bhutto
(1971 - 1977)
[Partito popolare]
gen. MohammedZia ul-Haq
(1977 - 1988)
privo della parte orientale dal 1972 (Bangladesh), il paese è entrato in una fase di profonda crisi economica nonostante i tentativi di Z. Ali Bhutto di imboccare la strada di un nazionalismo populista e autoritario;
1977
Luglio
5
, rovesciato dal golpe di Mohammed Zia ul-Haq, Z. Ali Bhutto viene arrestato e accusato di concorso in un delitto politico;
Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1977
-

a



1977
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
 
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi;
1977
Marzo
come contraccolpo della svolta attuata l'anno precedente (alienava definitivamente dal governo la potente borghesia agraria e i ceti popolari più tradizionali, isolando le correnti tecnocratiche legate al figlio e suo delfino, Sanjav) le elezioni anticipate provocano ora il collasso politico del Nuovo congresso assegnando una grande maggioranza alla coalizione conservatrice moderata del partito Janata, giunto al potere con Morarji Desai;

Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1977
-
Sikkim [dal 1975]
1977
-

a


1977
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
- Primo ministro
gen. Ziaur Rahman
(1975 - 1981)
[PNB (Partito nazionale)]
[dopo il colpo di stato del 7 novembre 1975]
1977
autorizza i partiti politici al bando dall'anno precedente, assume anche la carica di presidente della repubblica e fa dell'Islam la legge suprema dello stato;

a



1977
Repubblica di Birmania
[regime militare]
- Presidente
gen. Ne Win
(1962 - 1988)
[Partito del programma socialista birmano (partito unico)]
nel paese sono attivi diversi movimenti di guerriglia tra cui quello del Partito comunista (filocinese) e dei separatisti (attivi soprattutto nel Karen e nello Shan, al confine con la Thailandia), ora uniti nel Fronte democratico nazionale;
1977
-


a


1977
Thailandia
- Primo ministro
-
Kriangsak Chomanan
(1977 - 1980)
1977
un colpo di stato militare porta all'abrogazione della costituzione dell'anno precedente e assegna la carica di primo ministro al generale Kriangsak Chomanan;


1977
Laos
(Repubblica democratica popolare)
- Presidente
principe Souphanouvong
(1975 - 1986)
- Primo ministro
Kaysone Phomvihane
(1975 - 1991)
- Segretario del PPR
Kaysone Phomvihane
(1955 - 1991)
[PPR (Partito popolare rivoluzionario) comunista, partito unico al potere]
1977
il regime comunista collabora strettamente col Vietnam con cui ora firma un trattato di amicizia e da cui riceve consistenti aiuti economici, mentre tesi sono i rapporti con la Thailandia, con cui esistono dispute confinarie;

a


1977
Repubblica Democratica di Kampuchea
(Cambogia - repubblica socialista)
- Presidente
Khieu Samphan
(1975 apr - 1979)
[leader dei khmer rossi]
- Primo ministro
Pol Pot
(1976 - 1979)
- Ministro degli esteri
Ieng Sary
(1976 - 1979)
1977
la Cambogia sta scontando un severissimo "socialismo agrario" che spopola in pratica le città e innesca acute tensioni sociali;
[le deportazioni di massa e le spietate repressioni costano al paese un numero di morti variamente valutato da 1 a 3 milioni (su una popolazione totale che non arriva ai 9 milioni).]

Settembre

guerra aperta col Vietnam.

a


1977
- Primo ministro
Pham Van Dong
(1976 lug - 1987)
- segretario generale del Partito comunista
Le Duan
(1976 lug - 1986)
[di fatto il potere è nelle sue mani]
1977
Settembre
guerra aperta con la Cambogia.

a

 



1977
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Takeo Fukuda
(1976 - 1978)

1977
Luglio
alle elezioni si assottiglia ancora il predominio elettorale liberaldemocratico e la maggioranza è garantita soltanto dall'appoggio di qualche indipendente; è pur vero tuttavia che sono in difficoltà anche i socialisti e i comunisti mentre prendono vigore alcuni gruppi minori di centro;

a

1973

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1973
-

a


1973

Indonesia

-
-
1973
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a

 



 

1977
[il Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro), appoggiato dall'Algeria, ha organizzato la guerriglia contro il Marocco e la Mauritania le cui forze (essenzialmente marocchine) occupano de facto dal 1975 l'intera regione; ]
-
-
1977
Novembre
rmi di fabbricazione russa sono usate dalle truppe di Apolisario che si batte per l'indipendenza del Sahara ex spagnolo, dopo un attacco sferrato dai reparti paracadutisti francesi in appoggio a contingenti marocchini e mauritani i quali sostengono in quest'area gli interessi dell'industria estrattiva francese dei minerali di ferro;


1977
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, il paese incorpora 180.000 kmq delle regioni settentrionali del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo) entrando in contrasto col movimento guerrigliero indipendentista del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) mentre, nel fronte interno, riesce a tenere sotto controllo i movimenti islamici.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

[il parlamento, sciolto nel 1965, è stato ripristinato nel 1975]

1977
solo ora il re indice libere elezioni politiche (la cui regolarità viene tuttavia contestata dall'opposizione) nelle quali il partito governativo ottiene un'ampia maggioranza;


1977
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1977
Febbraio
25
, elezioni per l'Assemblea nazionale e la presidenza della repubblica, con la riconferma di H. Boumedienne;

1977
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
[eletto presidente a vita nel 1975]
1977
-


1977
Repubblica Araba Libica
(12 settembre 1969)
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
[il regime militare, dopo aver nazionalizzato (1971) le riserve petrolifere, ha fatto della Libia uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano.]

1977
Tripoli, entra in vigore una nuova costituzione che introduce la legge coranica e affida il potere direttamente al popolo tramite un congresso generale del popolo; la Repubblica Araba Libica diventa ora Repubblica Araba Libica Socialista Popolare; viene confermata la leadership indiscussa del col. Muammar el-Gheddafi;

Dicembre
Tripoli, si costituisce il Fronte del rifiuto (o della fermezza) tra tutti i capi di stato arabi che non si riconoscono nell'iniziativa di Anwar el Sadat;




1977
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Anwar el Sadat
(1970 ott - 1980)
[il presidente: Anwar el Sadat è entrato subito in urto con la sinistra nasseriana, ma il parziale successo militare conseguito nella guerra con Israele ha rafforzato la sua leadership.]

1977
Gennaio
Il Cairo, manifestazioni popolari: scontri sanguinosi tra polizia e dimostranti, con centinaia di arresti;

Marzo
Il Cairo, il XIII consiglio nazionale dell' OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) prende in considerazione una soluzione di compromesso basata sulla fondazione di uno stato palestinese sovrano a Gaza e in Cisgiordania;
Il Cairo, un verttice arabo-africano si riunisce su iniziativa algerina;

Novembre
9
, dopo aver sondato, in Romania e in Marocco, la reazione del governo israeliano attraverso mediatori, Anwar el Sadat annuncia a uno stupito parlamento egiziano che andrà a Gerusalemme per rivolgersi direttamente agli israeliani alla Knesset; M. Begin risponde caldamente alla proposta e la visita viene fissata per il giorno 19;
19-20
, Anwar el Sadat compie il gesto "sensazionale" di un viaggio a Gerusalemme: è il primo e unico capo di stato arabo a recarsi in Israele, dove incontra il primo ministro M. Begin;
la sua iniziativa è disapprovata dalla maggior parte degli stati arabi e africani.

Il discorso di Anwar el Sadat alla Knesset attira l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, che seguono l'avvenimento alla televisione. Parla con eloquenza e dignità, invocando lo spirito di tolleranza dell'Islam e l'uguaglianza davanti a Dio di ebrei, musulmani e cristiani. Ma parla anche di diritti palestinesi e del suo rifiuto all'annessione di Gerusalemme da parte di Israele. L'occasione rivela l'abisso che regna tra lui e i leader palestinesi.
Nella sua replica, educata ma intransigente, M. Begin dice che gli ebrei sono ritornati nella Terra Promessa di Israele poichè era loro diritto e che è fuori discussione una divisione di tale territorio. Non si addentra nei particolari concernenti il territorio, ma dà la chiara impressione di consderare la Giudea e la Samaria (ovvero la sponda occidentale del Giordano) parti integranti di Israele e gli «arabi della terra di Israele» (ovvero i palestinesi) al massimo ospiti tollerati.
I negoziati di pace fra Egitto e Israele cominciano quasi immediatamente.

22, soltanto il presidente del Sudan, G.M. Nimeiry, è favorevole all' "accordo di pace" Sadat-Begin.
L'Iraq, la Siria, la Libia e l'Algeria considerano Anwar el Sadat un traditore.
L'Egitto e il Sudan fungono da intermediari per gli aiuti concessi dalla CEE e dagli USA alla Somalia e all'Eritrea contro l'Etiopia.
La CEE appoggia ufficialmente l' "accordo Sadat-Begin" a danno dei palestinesi e di altre popolazioni arabe.

Dicembre
giunge ad Ismailya il premier israeliano M. Begin: inizia una lunga e contrastata trattativa di pace separata tra Egitto e Israele.



1977
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
aderisce alla Lega araba;
dal 1973 il paese è una repubblica presidenziale a partito unico (Unione socialista sudanese).]
- Presidente della repubblica
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
[in politica estera lo stesso governo, orientato nei primi tempi verso il blocco socialista, persegue all'interno della Lega araba un indirizzo di mediazione tra l'Egitto di A. Sadat e il cosiddetto "fronte della fermezza" arabo;
il nuovo governo di Khartum svolge ora un ruolo di cerniera tra mondo arabo e paesi del "Corno d'Africa" dove si trova a ricoprire una posizione strategica di primo piano tramite l'appoggio alla guerriglia eritrea e alle rivendicazioni somale sull'Ogaden in funzione antietiopica.]
1977
repressione della rivolta mahadista;

Regione Meridionale [autonoma dal 1972]
1977
-

1977
[indipendente dal settembre 1973 ma riconosciuta formalmente indipendente dal Portogallo dal settembre 1974.]
- Presidente del Consiglio di Stato
Luis Cabral
(1973 set - ?)
- Presidente del consiglio
Francisco Mendes
(1973 set - ?)
- Segretario del PAIGC
Aristide Pereira
(1973 gen - ?)
PAIGC (Partito africano per l'indipendenza della Guinea-Bissau e del Capo Verde o African Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde)
1977
-


1977
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, incorpora 86.000 kmq dell'ex Sahara Spagnolo (gli altri 180.000 sono andati al Marocco); l'annessione, decisamente contestata dall'Algeria e attivamente contrastata dai guerriglieri del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) , accentua l'instabilità politica del paese.]
   
1977
-

1977
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, e dal 1972 della CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale);
dal 1975 vige un sistema pluripartitico con l'ingresso del Partito socialista senegalese [ex UPS (Union Progressiste Sénégalaise)] nell'Internazionale socialista.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
Abdou Diouf
(1970 - ?)

1977
Febbraio
S. N'Dongo, leader sindacale senegalese, attivo in Francia, denuncia in un servizio della Televisione belga il razzismo in terra francese.
[Quando il Senegal era diventato indipendnete nel 1960, S. N'Dongo aveva definito l'indipendenza "neo-colonialismo".]

 


1977
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[Comitato di liberazione nazionale dell'esercito]
[dopo il colpo di stato militare del 1968; da ottobre 1970 è sciolta l'opposizione sindacale;
dal 1972 aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale) e all'OMVS (Organizzazione per la valorizzazione del fiume Senegal);
dal 1973 persistono i rinnovati accordi di cooperazione con la Francia mentre sono rotte, in appoggio alla causa araba, le relazioni con Israele;
dal 1974 una nuova costituzione, approvata con referendum, prevede l'elezione a suffragio universale del capo dello stato, del governo e dell'assemblea nazionale, ma affida ancora per cinque anni tutti i poteri al Comitato di liberazione nazionale; ]

1977
Moussa Traoré annuncia che la bilancia dei pagamenti alla CEE si sta rapidamente deteriorando dopo anni di appartenenza alle Convenzioni di Yaondé e Lomé.

Maggio
6
, Keita, "padre dell'indipendenza" del Mali, muore a 62 anni, dopo otto anni di maltrattamenti subiti in prigione. Lascia la vita sfidando i suoi carcerieri e subito è considerato un eroe nazionale negli ambienti non ufficiali del Senegal, della Guinea e del Congo-Brazzaville.



1977
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
-
[le elezioni del 1970 hanno decretato la vittoria dell'Union démocratique voltaïque (37 seggi su 57), espressione dell'oligarchia dominante di tendenza filofrancese.]

1977
-


1977
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
col. Seyni Kountchké
(1974 apr - ?)
[dal 1972 aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale).]
1977
il presidente chiede il ritiro delle forze francesi presenti nel paese;

1977
[indipendente dal settembre 1958;

privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si è accostata all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC).]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG]
PDG (Parti dèmocratique de Guinée)
1977
proprio la presenza nel suo territorio delle basi di addestramento del PAIGC è all'origine del tentativo d'invasione del paese da parte del Portogallo, respinto con successo grazie alla mobilitazione armata della popolazione;

1977
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
Goukouni Quefi
(1976-?)
1977
Febbraio
il FROLINAT libera Françoise Claustre di Toulon, dopo averla tenuta prigioniera per tre anni come ostaggio contro il terrore francese.
[Sembra che la liberazione sia dovuta al cambio di guardia avvenuto ai vertici dello stato africano nell'ottobre 1976, quando il potere è passato da Hussen Habre a Goukouni Quefi, amico personale del leader libico col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011) .]



1977
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]

1977
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;

Maggio
il numero dei francesi sul territorio della Costa d'Avorio ammonta a circa 50.000 ed è dieci volte superiore a quello che risultava al momento della proclamazione dell'indipendenza.



1977
Benin
[nuovo nome dal 1975]
[l'ex Dahomey è indipendente dal 1° agosto 1960.]
- Presidente
ten. col. M. Kerekou
(1972 - lug 1994)
- Capo dello stato
-
- Primo Ministro
-
[dal 1972 il presidente, secondo un'asserita linea socialista e marxista-leninista, attua una svolta a sinistra impostando una politica di maggiore indipendenza nei confronti della Francia e nazionalizzando i principali settori economici e finanziari e le società petrolifere straniere.]
1977
-




1977
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-

1977
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche culminate ora in esecuzioni di esponenti del passato regime;

Gennaio
29
, dimostrazioni studentesce e proteste del Congresso del Lavoro contro il presidente Siaka Stevens e il suo All Congress Party.
Tutte le scuole, comprese quelle di apprendistato, vengono chiuse.
Sedici studenti sarebbero stati uccisi dalle forze di sicurezza.



1977
[ex Monrovia, repubblica presidenziale bicamerale, indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense;
dalla fine della seconda guerra mondiale, il paese, dipendenza economica degli Stati Uniti, è diventato uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità;
il presidente della repubblica, che è anche capo del governo, viene eletto a suffragio diretto per un periodo di 8 anni;
il potere legislativo spetta al parlamento formato da due camere: il senato con 18 membri eletti per sei anni, e la camera dei rappresenanti con 65 membri eletti per quattro anni.]
- Presidente della repubblica e capo del governo
-
True Whig Party
[partito di governo, domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
1977
-




1977
[I repubblica dal luglio 1960; dittatura dal 1966; II repubblica dall'agosto 1969; nuova dittatura da gennaio 1972.]
- Capo dello stato
col. (poi generale) I.K. Acheampong
(1972 - lug 1994)
[presiede il "Consiglio di rinnovamento nazionale" che ha assunto tutti i poteri dopo aver abolito la costituzione.]
1977
-

1977
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi e al loro posto costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto;
dal 1972 è entrato nel Mercato comune dell'Africa occidentale;
dal 1976 è entrato a far parte della Comunità economica dell'Africa occidentale.]
1977
-


1977
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra;
dal gennaio 1970, con la resa dei secessionisti e l'impegno, da parte del governo federale, di ristabilire l'amministrazione civile entro il 1976, si conclude il conflitto.]
- Presidente
gen. M.R. Mohammed
(1975 ago - feb 1976)
?
(1975 - ?)
- Primo ministro
-
1977
Febbraio
un nuovo colpo di stato rovescia il gen. M.R. Mohammed;
l'impegno preso dal governo federale nel gennaio 1970, viene rinviato di tre anni;


1977
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria);
dal maggio 1972, l'ex Repubblica Federale del Camerun si è trasformata in repubblica unitaria.]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1977
impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
la politica estera, tradizionalmente legata a quella di Parigi che controlla oltre il 54% delle importazioni dell'ex colonia, subisce una parziale revisione con timide aperture verso lo Zambia, le ex colonie portoghesi e la Cina popolare;

1977
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1977
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1977
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore;
nel dicembre 1977 si è proclamato imperatore con il titolo di Bokassa I.]

1977
-






1977
[indipendente dall'agosto 1960;
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese, partito unico]
Nel 1973 il presidente, una volta rieletto, collega strettamente il paese alla Francia.]

1977
-





1977
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - † mar 1977)
[filocinese]
?
(1977 - ?)
Nel 1974 il governo congolese, sostenuto dal Partito congolese del lavoro (partito unico), dopo aver nazionalizzato importanti settori dell'attività economica ha assunto anche il controllo delle società distributrici di prodotti petroliferi, ultimo caposaldo degli interessi stranieri nel paese.]

1977
Marzo
18
, il presidente Marien Ngouabi viene assassinato da un "commando suicida" formato da quattro uomini.
Il mandante sarebbe l'ex presidente A. Massamba-Debat.






1977
Zaire
[dal 27 ott 1971]
[ex Congo Belga, stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1971 27 ott - ?)
Partito unico (Movimento Popolare Rivoluzionario)
1977
regione sudorientale del paese: marzo-aprile, avviene una nuova sollevazione locale, domata dal governo di Kinshasa con l'aiuto militare franco-marocchino;
Katanga [regione sudorientale]

1977
Marzo-Aprile
avviene una nuova sollevazione locale, domata dal governo di Kinshasa con l'aiuto militare franco-marocchino;

Aprile
25
, il gen. Mobutu annuncia che è stato sventato un tentativo, da parte degli ex mercenari Shamba (che dopo la caduta di Tshombe erano passati al MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola)), di creare un "nuovo governo nazionale a Kinshasa.
Numerose truppe marocchine, inviate dalla Francia, respingono l'invasione-rivolta a Kolwezi e altrove.

 


1977
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
gen. I. Amin Dada
(1971 - 1979)
[dittatura militare]
- Primo ministro
-
[dal 1971 ha instaurato una dittatura militare appoggiandosi alle tribù musulmane del nord e perseguitando le popolazioni del sud.]
1977
per assicurare la sopravvivenza del suo regime, quando la Gran Bretagna gli toglie il suo appoggio, cerca sostegno prima da parte dell'Unione Sovietica, poi da parte della Libia;

1977
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - 1978)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1977
è in atto un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente;


1977
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962; nel 1976 il presidente ha inserito il paese nella progettata organizzazione di cooperazione regionale "Comunità economica dei Grandi Laghi" ora istituita fra i tre paesi.]
- Presidente e primo ministro
gen. Juvénal Habyarimana
(1973 lug - ?)
[dal 1975 è stato istituito un partito unico, il Movimento rivoluzionario nazionale per lo sviluppo.]
1977
-

1977
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Dittatore
col. Jean-Baptiste Bagaza
(1976 - 1987)
[di etnia tutsi (vatussi)]
[salito al potere nel 1976 con un colpo di stato, pur appartenendo all'etnia tutsi (vatussi) che rappresenta appena il 15% della popolazione, il dittatore esercita un'egemonia assoluta sulla maggioranza hutu esclusa dall'esercito e dall'amministrazione;
avvia anche una politica di scontro con la Chiesa cattolica (che ha molti adepti tra gli hutu) arrestando ed espellendo diversi sacerdoti.]
1977
-

1977
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
[Da agosto 1975 ha assunto il potere un direttorio militare (Derg) con un indirizzo politico ancora non ben definito; procede ad una vasta riforma agraria ed elimina parte dei vecchi dignitari di corte, senza tuttavia aver ragione dei vari focolai di resistenza interna di alcuni ras locali, né del movimento guerrigliero dei nazionalisti eritrei.]
- Capo del governo
col. Menghistu
(? - ?)
1977
Febbraio
a seguito di unregolamento di conti tra i militari, la direzione del Derg passa al col. Menghistu;

Aprile
25
, il governo militare ordina a trecento "esperti" americani di lasciare il paese, chiude quattro agenzie e un "centro di comunicazioni" americani ed espelle dall'Asmara i diplomatici occidentali.

Maggio
il col. Menghistu è in visita a Mosca e chiede all'Unione Sovietica aiuti più consistenti contro la secessione eritrea che è ormai alimentata e finanziata da compagnie tedesche occidentali, italiane e da altre multinazionali della CEE, i cui aiuti giungono in Eritrea attraverso Sudan, Arabia Saudita ed Egitto.
A Beirut l'ELF (Eritrean Liberation Front) dichiara che "potrebbe essere annientato", se l'Etiopia ricevesse dall'Unione Sovietica aiuti più consistenti.
Negli ambienti occidentali "si specula" sulla possibilità che i cubani intervengano a sostengo dell'Etiopia che intende conservare la propria unità nazionale e i confini sulle coste del Mar Rosso.
G.M. Nimeiry, presidente del Sudan, accusa l'Etiopia di ospitare 2500 cubani ad Addis Abeba.

, Addis Abeba, i giornalisti inglesi riferiscono che, durante le manifestazioni studentesche, il regime militare del Derg (o Dergue) ha provocato la morte di 500 persone. Secondo il governo, le vittime sarebbero 12.
L'EPRP (Ethiopian Peoples Revolutionary Party) si dà all'opposizione clandestina; i suoi aderenti sono divisi sulla questione eritrea.

Agosto
l'Esercito di Liberazione somalo, già rifornito di armi russe e ora armato e finanziato da Francia e Gran Bretagna, invade la regione etiopica dell'Ogaden e si impadronisce di tutte le città tranne Harar e Dire Daua.
L'Unione Sovietica e la Iugoslavia appoggiano l'Etiopia.


ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
-
-

1977
dopo l'offensiva dell'anno precedente da parte del ELF (Eritrean Liberation Front) i guerriglieri hanno il controllo di gran parte del paese riducendo l'esercito etiopico a presidiare i maggiori centri urbani della regione;
situazione di stallo.



1977
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente del consiglio rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
- Primo ministro
gen. Mohammed Siad Barre
(1976 - 1987)
- segretario del Partito socialista rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1976 - 1991)

1977
la tensione somalo-etiopica per l'Ogaden sfocia in guerra aperta con il tracollo militare delle forze somale;

Aprile
il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, che può contare sull'appoggio del Sudan e dell'Egitto, chiede al presidente M. Siad Barre di estromettere i consiglieri e gli esperti tecnici e militari sovietici.
Questi stati appoggiano il movimento secessionista eritreo, che alimentano con armi e danaro di provenienza occidentale.

Ottobre
18
, Aeroporto di Mogadiscio, "Gsg 9", detti "caschi di cuoio", uomini di un corpo speciale della polizia tedesca, liberano i passeggeri del Boeing 737 della Lufthansa, partito da Palma di Maiorca il 13 ottobre e dirottato da un commando tedesco-palestinese. I dirottatori chiedono la liberazione di 11 membri del gruppo Baader-Meinhof, detenuti nelleprigioni della Repubblica Federale e di due palestinesi detenuti in Turchia. Il 17 ottore il comandante dell'aereo, Jürgen Schumann, viene ucciso dal capo del commando, Martyr Mohammed. Nello scontro tra i "caschi di cuoio" muoiono tre territustu e un quarto, un adonna, è gravemtne ferito.

Novembre

su richiesta degli Stati Uniti e della Gemania Federale, la Somalia chiude le missioni diplomatiche dell'URSS e di Cuba. La Cina appoggia l'iniziativa occidentale.

 


1977
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-

1977
Aprile
Giscard d'Estaing promette nuovamente l'indipendenza per la Somalia Francese, ma con una "costituzione ritribalizzante", mentre, grazie all'opera delle truppe francesi, l'unica "legge" vigente è quella delle Compagnie francesi e della CEE, che controllano la magistratura che condanna a morte i combattenti per la libertà.

Giugno
27
, si proclama indipendente con il nome di Repubblica di Gibuti;
la dichiarazione d'indipendenza avviene "pacificamente" alla presenza dei politici e delle truppe francesi. Il nuovo regime chiede all'OUA (Organizzazione dell'unità africana) di "derimere" la vecchia "disputa" con l'Etiopia creata e provocata dai francesi e dagli italiani, per la frontiera dell'Ogaden. La questione è sollevata alla conferenza dell'OUA, nel Gabon;



1977
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964;
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A. Jumbe
(1972 - lug 1994)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1977
dalla fusione dei due partiti Tanu e Afro Shirazy nasce la formazione Chama Cha Mapindusi (Partito rivoluzionario);

Fidel Castro visita la Tanzania e il Mozambico dove viene accolto come un eroe dopo l'apporto dato all'indipendenza angolana.

Maggio
il presidente J. Nyerere si lamenta degli "scambi sempre più svantaggiosi" tra gli stati africani e le nazioni ricche: «Nel 1965 potevo comprare un trattore con 17,25 tonnellate di sisal. Nel 1972 me ne sono occorse 42 tonnellate

1977
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
[dal luglio del 1968 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto questa volta un "nuovo" "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Agostinho Neto leader del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), in antagonismo con:
- FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) di Holden Roberto, appoggiato dallo Zaire;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
Nel 1975 la dichiarazione d'indipendenza acuisce la guerra civile in atto.]
- Governatore
?
(? - ?)
1977
Aprile
Fidel Castro
visita la Tanzania e il Mozambico dove viene accolto come un eroe dopo l'apporto dato all'indipendenza angolana.
Luanda, Fidel Castro e Agostinho Neto si incontrano con la SWAPO e l'ANC (African National Congress) del Sudafrica.
Nell'Africa sud-occidentale, elementi "realisti" di sessantamila Herero respingono la Costituzione Turnhalle di B.J. Vorster e ribadiscono il loro appoggio alla SWAPO contro Clemens Kapuo, collaborazionista di B.J. Vorster.
11, «Radio Luanda» diffonde la notizia di un attacco dell'UNITA, assecondato da truppe sudafricane, nel distretto di Silva Porto.

Maggio
27
, Luanda, fallisce un "putsch" contro Agostinho Neto organizzato dai "sinistroidi" Nito Alves e Jos Van Dunem.
Secondo alcune fonti, molti leader del MPLA sono stati uccisi.
I cubani contribuiscono alla difesa di Agostinho Neto, che viene attaccato anche dall'UNITA (finanziata da gruppi tedeschi nel Sudafrica), dal FLNA (sostenuto dal Belgio) e dai secessionisii di Cabinda (sostenuti dalla Francia e dagli Stati Uniti).
Nito Alves è catturato e accusato di essere sostenuto dagli uomini della "sinistra" portoghese. Il suo gruppo accusa Agostinho Neto di aver fatto entrare nel governo portoghesi della "piccola borghesia", come Carrera e Lara. Ma tutti i più importanti movimenti di liberazione nazionale nell'Africa meridionale continuano ad appoggiare militarmente e politicamente il MPLA.



1977
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1977
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana e la decisione di ospitare le basi dei movimenti guerriglieri ZANU e ZAPU causa pesanti conseguenze: attacchi ai confini e bombardamenti fin nel cuore del paese;


1977
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
(a vita dal 1971)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1977
-


1977
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
[Dal 1976 i movimenti guerriglieri delle unioni:
- ZANU (Zimbabwe African National Union) di R. Mugabe,
- ZAPU (Zimbabwe African People's Union) di J. Nkomo
sono ora coalizzati in un fronte patriottico (FP).]

1977
Febbraio
si diffonde la notizia che guerriglieri dello Zimbabwe hanno ucciso 7 missionari "bianchi" in una missione cattolica a Musami, Rhodesia.
Il papa condanna l'uccisione, definendola un «atto insensato».

Aprile
14
, nel tentativo di giungere a una «soluzione pacifica dei problemi rhodesiani», il ministro degli Esteri britannico, Owen, decide di incontrare:
. B.J. Vorster (Sudafrica),
. Jan Smith (Rhodesia),
. J. Nyerere (Tanzania),
. K.D. Kaunda (Zambia),
. Samora Machel (Mozambico),
. Khama (),
oltre ai leader delle organizzazioni:
- ZAPU,
- ZANU,
- ANC (African National Congress) rhodesiano.
L'iniziativa ha l'approvazione e l'appoggio del presidente americano J.E. [Jimmy] Carter.

Settembre
30
, con l'astensione dell'Unione Sovietica e della Cina, l'ONU approva il progetto anglo-americano che prevede l'intervento delle "truppe di pace" delle Nazioni Unite nella lotta per l'indipendenza dello Zimbabwe, in modo che sia mantenuta la pace e vengano salvaguardate le proprietà e la "sicurezza" dei "bianchi".

Ottobre
mentre i movimenti guerriglieri coalizzati nel fronte patriottico (FP) guadagnano terreno, si moltiplicano i tentativi di mediazione verso una soluzione negoziata della "questione rhodesiana" da parte di Gran Bretagna e Stati Uniti;

Novembre
25
, Jan Smith collabora con Sithole, Muzerewa e con il capotribù Serowe all'organizzazione di un "assetto interno".
La ZAPU e la ZANU condannano questa collaborazione. Trotzkisti europei chiedono sulla pubblicazione «Imprecor» l' "unità" tra il Fronte Patriottico e l'ANC di Abel Muzerewa (un organismo collaborazionista che sostiene le figure-fantoccio del governo indiretto).





1977
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951, nel giugno 1975 ha conseguito l'indipendenza.]
-  
[Governo di democrazia popolare di tipo monopartitico, in stretti rapporti con i paesi socialisti e con i paesi africani della cosiddetta "linea del fronte" (Angola, Tanzania, Zambia e Botswana) che appoggiano la lotta dei guerriglieri zimbabwe contro il regime razzista rhodesiano;
in politica interna adotta un orientamento socialista (ribadito dalla trasformazione del FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) in partito marxista-leninista, procedendo ad una serie di nazionanilizzazioni (compagnie di assicurazione e società petrolifere) e a un vasto piano di alfabetizzazione.]
1977
Fidel Castro visita la Tanzania e il Mozambico dove viene accolto come un eroe dopo l'apporto dato all'indipendenza angolana.

Gennaio
12
, Moputo, Mozambico, Joshua Nkomo e Robert Mugabe formano, per lo Zimbabwe, un "governo povvisorio" in esilio. Muzerewa, dell'UANC (United African National Council) e "speranza" anglo-rhodesiana, si lascia intrappolare da un "referendum" voluto da Jan Smith.
Ivor Richard, "negoziatore" britannico, annuncia che i presidenti della cosiddetta prima linea, Machel, K.D. Kaunda, J. Nyerere e Khama (in questo periodo ammalato) sono favorevoli al "ruolo di mediatrice" che la Gran Bretagna potrebbe sostenere in un governo provvisorio in Rhodesia: gli inglesi controllerebbero "difesa, legge e ordine" (secondo la proposta di Kissinger verosimilmente accettata dai presidenti di prima linea agli inizi di gennaio).

Maggio
la produzione agricola è aumentata nelle cooperative che raggruppano 1,7 milioni di contadini, mentre è diminuita del 50% la produzione industriale.
Continuano i rapporti economici – emigrazione di manodopera, elettricità (Cabara Bassa), ferrovie e porti – con il Sudafrica.

Novembre
20
, aerei a reazione rhodesiani bombardano un villaggio Zanu nel Mozambico, provocando la morte di 2700 persone, inclusi donne e bambini.


1977
[indipendente dal 26 giugno 1960;
dopo il colpo di stato militare dell'ottobre 1972 diretto dal gen. G. Ramantsoa si è ribaltata la collocazione internazionale del paese (uscita dall'area del franco e dall'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia), avvicinamento all'URSS, alla Cina popolare e a Cuba); ]
- Presidente
cap. D. Ratsiraka
(1975 giu - ?)
[dal 1975 viene avviato un vasto programma di nazionalizzazioni inteso a trasformare il paese in senso socialista.]

1977
-



1977
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1977
-




1977
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1977
-



1977
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1977
-



1977
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
ripresa dei movimenti neri radicali (Black Consciounsness Movement, Black People's Convention, Black South Africa Student Organisation) la cui capacità di organizzazione è accresciuta anche dal crollo del regime portoghese.

1977
In Sudafrica, per la prima volta nel secolo, le scuole "bianche", cattoliche, anglicane e metodiste ammettono i non-europei con criterio selettivo e limitato e con il tacito consenso del governo, allo scopo di "disinnescare" la situazione post-Soweto.
Nel Capo e nel Natal, le scuole "stringono un patto" con B.J. Vorster e gli anglicani bloccano una manovra tendente a sbandierare le pochissime ammissioni, nell'attesa di un "colloquio" con il governo, cui prendono parte anche i cattolici e i rappresentanti delle Chiese tedesche.
L' "abolizione della segregazione" da parte delle Chiese europee, imperialiste e razziste, viene denunciata come una "truffa" da parte della TLSA (Lega degli Insegnanti del Sudafrica);

Febbraio
il presidente della "Lega Rugby" sudafricana, Craven, annuncia l'abolizione della segregazione nelle squadre di rugby e nei posti a sedere durante le partite.
Le organizzazioni non-europee accolgono l'annuncio con scetticismo e dichiarano che lo sport è e rimane razzista fino a che non ci sarà uguaglianza nel paese.
Il governo sudafricano annuncia una censura più rigida e lo sgombero obbligatorio della popolazione «per la prevenzione e soppressione del terrorismo e dei disordini interni».

Marzo
24
, "Re" Sobhuza II dello Swaziland sostituisce il Parlamento indipendente con una costituzione "tribale" Bantustan basata sui "Tinkhundia" (consigli "tribali").
La produzione e l'agricoltura dello Swaziland, indipendente dal 1968, sono dominate da diecimila coloni bianchi sudafricani e inglesi e da compagnie della CEE.
Ambrose Zwane, leader dell'ex Congresso Nazionale di Liberazione Ngwane, condanna la ritribalizzazione.

Aprile
6
, Città del Capo, gli ambasciatori di Germania Occientale, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Francia annunciano a B.J. Vorster che il "piano Turnhalle" per dividere la Namibia secondo principi "etnici" e razziali è assolutamente inaccettabile da parte delle potenze occidentali e gli inpongono di riconoscere la SWAPO. B.J. Vorster dichiara di essere disposto a "ulteriori colloqui".



Maggio

seconda sollevazione di massa delle città-ghetto nelle aree di Johannesburg (Soweto) e Città del Capo (Guguleto); le due sollevazioni, compresa quella di giugno dell'anno precedente, contano alla fine 617 morti di colore (secondo le dichiarazioni ufficiali) ma impongono al governo nazionalista una revisione della sua politica razziale;
B.J. Vorster attua la politica del petty apartheid, mitigando il regime segregazionista nel settore dei servizi pubblici, dello sport, dei trasporti e delle comunicazioni;
gli succede P.W. Botha (1978-84);
viene ucciso in carcere il leader nero S. Biko;
17, un referendum condotto tra i "bianchi" esprime un orientamento nettamente favorevole al "governo della maggioranza africana" fondato sul "piano Turnhalle" di B.J. Vorster, ma questo risultato non impressiona affatto gli alleati anglo-euro-americani di B.J. Vorster.

Giugno
dal marzo 1976, la percentuale ufficiale di disoccupazione in Sudafrica ha raggiunto il 120% e coinvolge1,5 milioni di persone (pe o più africani e indiani).
I giornali inglesi del Sudafrica affermano che la principale causa della disoccupazione è da ricercarsi nella perdita di investimenti stranieri, dovuta alla "mancanza di fiducia" in seguito ai "disordini" di Soweto.
12-15, alla vigilia dell' "anniversario" dell'insurrezione di Soweto, la polizia esegue decine di arresti a Soweto e a East London.
A Johannesburg esplode una bomba in un gande magazzino.
In diversi sobborghi neri la polizia apre il fuoco su studenti e lavoatori;
17, a Porto Elizabeth, durante le manifestazioni per il primo anniversario della rivolta di Soweto del 1976, la polizia apre il fuoco sui dimostranti, provocando la morte di 11 africani e il ferimento di 40 (bilancio ufficiale).
A Soweto, la polizia riferisce che "tutto è tranquillo" (tre morti).

Luglio
7
, le autorità del sistema carcerario sudafricano ammettono il decesso di 17 prigionieri politici nel corso di sedici mesi.
Numerosi stati membri dell'ONU hanno espresso nuovi giudizi di condanna dell' "apartheid" ma le Nazioni Unite non hanno mai accettato una soluzione concordata per imporre un boicottaggio commerciale ed economico a livello mondiale, nei confronti del Sudafrica, che continua ad essere il maggior fornitore (75%) dell'Occidente di oro in lingotti e di oro industriale, nonché uno dei più importanti fornitori di materiali grezzi per la fissione nucleare.

Agosto
20
, Paul Langa, leader studentesco di Soweto, è condannato a 25 anni di reclusione.
Ezechiel Mpahlele, autore sudafricano, ottiene dal regime il permesso di tornare in Sudafrica per riscoprire la propria "identità" dopo vent'anni di esilio.
25, Transvaal nordoccidentale, nel Bantustan Bophuthatswana solo 365.000 "votanti" su 1,5 milioni di aventi diritto al voto si iscrivono alle liste elettorali.
Gli africani boicottano le prime "elezioni generali" con una massiccia astensione.
Durante un incontro di membri dell'ONU, nel Lagos, le organizzazioni sudafricane respingono l'appello dell'ambasciatore americano delle Nazioni Unite, Andrew Young, a trovare una "soluzione non violenta" per i "problemi" rhodesiani e sudafricani di "apartheid".
Il partito governativo di B.J. Vorster approva un piano per una "divisione del potere" su basi razziali: i collaborazionisti di colore e indiani possono esercitare i propri diritti in un Sudafrica saldamente in mano ai bianchi, mentre gli africani godono di diritti solo nel Bantustan.

Settembre
12
, Steve Biko, leader della SASO (South African Students Organisation), è ucciso dalla polizia nel carcere di Pretoria;
21, La Germania Occidentale, il Canada, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno contatti quasi formali con la SWAPO.
Il cancelliere tedesco H. Schmidt decide di estendere i contatti ad «altri movimenti per l'indipendenza dell'Africa meridionale», in modo da evitare un'altra Angola o un altro Mozambico e assicurarsi che le «regioni meridionali dell'Africa, di vitale importanza strategica, rimangano aree sicure per l'Occidente per mezzo del "dialogo" con il Sudafrica».
[«Die Welt», 21 set 1977.]

Ottobre

Sudafrica, durante le manifestazioni popolari di protesta per la morte di Steve Biko, vengono chiusi persino giornali collaborazionisti come «Bantu World»;

Novembre
29
, Soweto, sei studenti sono condannati a pene detentive per un totale di 94 anni sotto l'accusa di "sabotaggio".







 
1977
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1977
-






1977

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Dal 1975 è in atto la guerra civile tra cristiani e musulmani;
cristiani e musulmani (appoggiati questi ultimi dai drusi e dai palestinesi presenti in massa nei campi profughi) sono organizzati in varie milizie, dalla Falange di Pierre Gemayel (cristiani maroniti) al Partito socialista progressista di Walid Joumblatt (drusi) al gruppo Amal (musulmani);
la capitale Beirut è divisa dalla "linea verde" in due parti:
- Beirut Ovest (musulmana),
- Beirut Est (cristiana).]

- Presidente
Elias Sarkis
(1976 dic - 1980)
[filosiriano]
- Primo ministro
Salim el-Hoss
(1976 - 1980)
[governo "tecnico"]
1977
i vertici arabi di Ryadh del Cairo ufficializzano in pratica il protettorato siriano sul Libano, segnando al tempo stesso un graduale avvicinamento tra Damasco e le forze progressiste; il governo "tecnico" di Salim el-Hoss avvia un lento processo di normalizzazione interna, nonostante il grave permanere di una tensione ai confini con Israele a causa dell'azione dei guerriglieri palestinesi e le conseguenti incursioni di rappresaglia israeliana.

I cristiani libanesi, che hanno accolto favorevolmente le truppe siriane, iniziano presto a detestarne la presenza e a chiederne il ritiro.
Inoltre la continua presenza del quasi-stato palestinese in Libano significa che Israele ha sempre motivo di intervenire. L'alleanza tra Israele e vari rami della milizia cristiana, iniziata durante la guerra civile, sopravvive.
[Sin di primi giorni della nascita dello stato d'Israele, i suoi leader avevano intravisto i vantaggi del separatismo cristiano in Libano e della creazione di uno stato cristiano maronita, alleato di Israele.]
Nel Libano meridionale gli israeliani hanno occasione di muoversi in tal senso, aiutando la nascita di un'enclave di confine controllata da un ufficiale cristiano libanese che gode del loro totale appoggio.
In base a un accordo siro-israeiano, mediato dagli americani, le forze siriane si mantengono a una consistente distanza dal confine israeliano.
Gli abitanti del Libano meridionale attraversano il "confine aperto" per trovar rifugio e cure mediche in Israele. Gran parte di costoro è sciita, e alcuni, amareggiati dalle sofferenze e ostacolati dall'atteggiamento nei loro confronti dei combattenti dell'OLP, spesso tirannico e insensibile, si arruolano nella milizia cristiana.

Marzo
il leader druso Kamal Giumblatt viene assassinato, quasi certamente dai servizi segreti militari siriani;



Ottobre
assassinio del leader socialista libanese Jumblatt e recrudescenza della crisi libanese;


1977

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan. Con la guerra del Kippur, impegnata a fianco dell'Egitto, recupera El-Quneitra.]

- Primo ministro e presidente della repubblica
gen. Hafez el-Assad
(1970 - 1979)
[partito Baath, ala progressista moderata]
[attua una cauta liberalizzazione economica pur nel quadro di una stretta collaborazione con l'URSS e di un regime fortemente autoritario.]
1977
nella crisi libanese ha assunto il ruolo di potenza egemone;

1977
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1977
Novembre
fiero dei successi ottenuti, Settembre Nero mette in atto la sua prima operazione: i terroristi assassinano il primo ministro della Giordania sui gradini dello Sheraton Hotel del Cairo; meno di tre settimane dopo, a Londra, sparano all'ambasciatore giordano, Zaid Rifai, ferendolo;


1977
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele;
guerra del Kippur (1973): alla conferenza di Ginevra del 1974:
- un accordo fra Egitto e Israele ha deciso il ritiro delle truppe israeliane dalle posizioni raggiunte a occidente del canale di Suez e la creazione di un'ampia fascia smilitarizzata a oriente, garantita dalle forze di pace dell'ONU;
- un secondo accordo con la Siria ha impegnato gli israeliani a ritirarsi da el-Quneitra, stabilendo un'analoga fascia smilitarizzata sulle alture del Golan; 
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che:
- dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele,
- dal 1974 è stata riconosciuta dal vertice arabo di Algeri quale unico rappresentante del popolo palestinese, e ammessa all'ONU quale entità politica nazionale, in qualità di "osservatore";


 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
-
Menachem Begin
(1977 mag - 1983)
[Likud]
Likud (coalizione di centro destra)
1977
è coinvolta nella guerra civile libanese (1976-77);

Maggio

dopo le nuove elezioni, il MAPAL (Partito laburista) perde la maggioranza detenuta da trent'anni (dal normale livello del 40% scende al di sotto del 25%) e sale al potere una coalizione di centro-destra di partiti laici e religiosi (tra cui il Partito nazionale religioso) guidata dal partito Likud (ottiene il 33,4%) il cui leader M. Begin diventa primo ministro;
si allontana così ogni prospettiva di por fine alla disputa arabo israeliana;

Ottobre
, una dichiarazione congiunta sovietico-statunitense sul Medio Oriente delinea i principi e gli obiettivi di una pace arabo-israeliana e un approcco comune a Ginevra.
È il primo accordo del genere sul Medio Oriente tra superpotenze, e la prima occasione in cui gli Stati Uniti sottoscrivono ufficialmente la clausola sui «legittimi diritti dei Palestinesi».
Sembra che l'accordo diventi una pietra miliare, ma non sarà così.
Il presidente J.E. [Jimmy] Carter, colto alla sprovvista dalla dura reazione d'Israele e dai suoi sostenitori sionisti negli Stati Uniti, sottolinea che le mosse degli Stati Uniti saranno discusse con Israele, dal momento che gli Stati Uniti, ancora legati all'impegno assunto da Kissinger verso Israele che non avrebbero mai trattato con l'OLP.

Novembre
20-21
, Gerusalemme, arriva in visita il presidente egiziano Anwar el Sadat;

Dicembre

viaggio del premier israeliano M. Begin ad Ismailya: inizia una lunga e contrastata trattativa di pace separata tra Egitto e Israele.

- Egitto (fascia di Gaza)
1977
-
- Giordania (Cisgiordania)
1977
-


1977
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Khaled o Halid ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(? - 1982)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud e fratello di Faysal I;
1975-82, re dell'Arabia Saudita;
[ha già designato principe ereditario il fratello Fahd]

La politica saudita rimane essenzialmente immutata.
1977
-

1977
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



Jaber al-Ahmed al-Sabah

(? - ?)
cugino di Sabah al-Salim al-Sabah;
1977-?, sceicco del Kuwait;



1977
-

1977
Bahrein
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1977
-

1977
Qatar
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1977
-

1977
EMIRATI ARABI UNITI
[capitale: Abu Dhabi]
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah, noti anche come Stati della Tregua (Trucial States)]
- Presidente
sceicco Šayh Zayd
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco ?
(? - ?)
[emiro di Dubai]
1977
-
 
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1977
-
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1977
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1977
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1977
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1977
-
- Ras al-Khaimah [dal 1972]
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1977
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1977
-


1977
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
C'è da risolvere il problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;
col patrocinio della Lega araba viene concluso un accordo di riunificazione per tappe tra i due stati, rimasto tuttavia sulla carta.]
-
-

1977
in un clima di forte instabilità per il succedersi di colpi di stato militari e di assassini politici, i rapporti tra i due stati sono deteriorati sfociando spesso in scontri armati;



1977
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud;
dal 1970 ha una costituzione ispirata a principi progressisti e si è accostata all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen.]
 

1977
-


1977
[dal 1962 il paese è in rivolta; dal 1965 opera il movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita.
dal 1972 il trattato di assistenza irano-omanita, con cui la casa regnante ha sostituito alla protezione britannica quella iraniana, è stato sancito dalla cessione di Hormuz all'Iran in cambio di aiuti tecnici e militari contro i guerriglieri.]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1977
Maggio
dopo l'armistizio lo scorso anno tra il PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita, e la casa regnante, il paese apre relazioni diplomatiche con la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;







1977
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]
1977
-
Kurdistan (iracheno)
1977
nel giugno 1972 Saddam Hussein ha nazionalizzato le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operante nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1977
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
-
Rastakhiz (Partito della resurrezione nazionale)
[partito unico dal 1975, fondato dalla monarchia]
1977
-











Nuova Ricerca