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ANNO 1967

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Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant.

OAS
(Organization of American States)

«segue da 1962»
1967, 27 febbraio, il Protocollo di Buenos Aires emenda lo Statuto dell'organizzazione.
«segue 1970»

Potere nero

«segue da 1966»
1967, raggiunge il momento di massima espansione con le rivolte dei ghetti neri di Chicago, Detroit e Newark e la nascita del partito delle "Pantere nere", un'organizzazione paramilitare espressione dell'estremismo più radicale; da questo momento in poi i militanti delle organizzazioni facenti capo a Potere nero, lacerato al suo interno da profondi contrasti ideologici, sono duramente perseguitati dalle forze di polizia e l'insieme del movimento va sfaldandosi.

 





1967
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1967
-
Ripartizione geografica degli investimenti privati svizzeri e di tutti i paesi che partecipano al CAD (Comitato Aiuto allo Sviluppo) nei paesi in via di sviluppo.
[fine 1967]



Svizzera
Totale paesi del CAD
Svizzera in % del totale CAD
 
in Mni di dollari
%
EUROPA
DEL SUD
130
1.993
6,5
di cui:
- Spagna
110
1.377
8,0
AFRICA
60
6.591
0,9
di cui:
- Guinea
19
93
20,5
- Tanzania
3
50
5,0
senza:
- Sudafrica (1966)
231
5.313
4,3
AMERICA CENTRALE
e del SUD
427
18.449
2,3
di cui:
- Argentina
116
1.821
6,4
- Antille Olandesi
21
381
5,5
- Messico
80
1.786
4,5
- Brasile
140
3.728
3,8
ASIA
e MEDIO ORIENTE
77
8.094
1,0
di cui:
- Tailandia
8
214
3,7
- Hong-Kong
10
285
3,5
- Formosa
5
149
3,3
- Singapore
5
183
2,7
- Corea del Sud
2
78
2,6
Totale dei paesi in via di sviluppo
694
35.127
1,98
[Fonte OCDE, Stock of Private Direct Investments by DAC Countries in developing countries, fine del 1967, OCDE Parigi 1972, p. 13-134; in
Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]
Il CAD (Comitato Aiuto allo Sviluppo)è un organo dell'OCDE.
Secondo una sana logica capitalista, il denaro svizzero viene investito in quei paesi e in quelle regioni del Terzo Mondo che sono relativamente progrediti industrialmente e che offrono una possibilità di economia "libera" in un clima politico "stabile". Unica eccezione le industrie minerarie che devono per forza tener conto delle risorse naturali (Alusuisse nella Guinea, per esempio).



1967
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1967
-


1967
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
 

1967
-


1967
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
V Legislatura 1965 19 ott - 19 ott 1969
Cancelliere
K.G. Kiesinger
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
[CDU]
[La CDU/CSU, per evitare le elezioni anticipate, ha formato una coalizione di governo con i rivali storici della SPD, mantenendo, comunque, il monopolio del potere.]
Vice-cancelliere
+ Esteri
W. Brandt (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Interno
Paul Lücke (CDU)
(1965 26 ott - 2 apr 1968)
Giustizia
Gustav Heinemann (SPD)
(1966 1° dic - 26 mar 1969)
Finanze
Franz Josef Strauß (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Economia e Tecnologia
Karl Schiller (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Hermann Höcherl (CSU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Rapporti con la Germania Est
Herbert Wehner (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Lavoro e Solidarietà sociale
Hans Katzer (CDU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Difesa
Gerhard Schröder (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Famiglia e Gioventù
Bruno Heck (CDU)
(1962 14 dic - 2 ott 1968)
Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Poste e Telecomunicazioni
Werner Dollinger (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alloggi e costruzioni urbane
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Rifugiati, Espulsi e Profughi di guerra
Kai-Uwe von Hassel (CDU)
(1966 1° dic - 5 feb 1969)
Affari regionali
Carlo Schmid (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Ricerca scientifica
Gerhard Stoltenberg (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
(Trasporti II)
Kurt Schmücker (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Cooperazione economica
Hans-Jürgen Wischnewski (SPD)
(1966 1° dic - 2 ott 1968)

1967
secondo il "rapporto Strauss", nel 1966 la Bundesrepublik ha speso 2,8 Mdi di dollari nel campo delle ricerche e dello sviluppo industriale, e cioè solo il 2,3% della produzione, a confronto del 4% speso dagli Stati Uniti e del 3,2% speso dall'Inghilterra;


a

1967
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
?
(? - ?)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1967
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1967
-


1967
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
 

1967
-


1967
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1967
-


1967
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1967
-


1967
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]

1967
la coalizione centrista è divisa sulla politica europeistica;


1967
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1967
-


1967
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[-]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1967
-

a

 




1967
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
Edvard Kardeij
(1963-67)
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-80)
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)
 

1967
A. Rankovic viene defenestrato e finisce così il suo regime poliziesco;
[Negli archivi dell'UDBA di Zagabria saranno trovati 1.300.000 fascicoli intitolati ad altrettanti cittadini della repubblica che in tutto ne conta 4 milioni.]

Il 66% dei posti federali è occupato dai serbi.

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1967

CROAZIA - cap. Zagabria

1967
si manifesta all'improvviso la frattura tra società ufficiale e società civile;

Marzo
15
, con un manifesto, un folto gruppo di intellettuali zagabresi, con in testa Miroslav Krleza, denuncia il processo d'erosione e di impoverimento che ha subito la loro variante del serbo-croato; al di là del discorso puramente linguistico il significato è di una dichiarazione di indipendenza; il mondo serbo, nella Serbia stessa, in Bosnia e in Croazia, reagisce con un fremito di ripulsa a questo gesto avvertito come la testimonianza della fondamentale irrecuperabilità dei croati, dato il persistere delle loro latenti tendenze nazionaliste e fasciste.
Trattasi piuttosto di un segnale che la società croata ha superato il trauma dell'esperienza ustaša e mira semplicemente ad affermare il proprio ruolo nella federazione jugoslava, alla pari con gli altri popoli dello stato.

Ben presto si afferma al potere un gruppo di politici, relativamente giovani:
. Savka Dabcevic-Kucar,
. Mika Tripalo,
. Pero Pirker,
i quali, pur senza dirlo espressamente riprendono in un certo qual modo la politica impostata durante la guerra da Hebrang, si pongono la questione dei rapporti fra la Croazia e le strutture federali, pretendendo per la repubblica maggiori possibilità di disporre dei frutti del proprio lavoro e della valuta occidentale che negli ultiimi anni gli emigranti croati mandano a casa o che viene guadagnata grazie al boom turistico in Istria e in Dalmazia.
Le tensione che ne nasce si complica anche per l'appoggio che Tito (Josip Broz) concede ai croati, in un primo momento per neutralizzare col loro aiuto la leadership serba, intenzionata a ridurne il ruolo al vertice dello stato a funzioni meramente rappresentative.
Nella nuova atmosfera che si è venuta a creare – che precorre la glasnost gorbacioviana – entrano in scena le grandi masse popolari delle quali si fa protavoce la più antica istituzione culturale croata, la Matica hrvatska (l'Ape regina croata), risalente addirittura ai tempi dell' "illirismo" di Ljudevit Gaj.


[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

SERBIA - cap. Belgrado

1967
con la sconfitta dei centralisti nella dirigenza della Lega dei comunisti ci si orienta verso una federalizzazione delle strutture statali e della stessa costituzione la quale ridefinisce la posizione giuridica della "Provincia autonoma del Kosovo".
L'impatto è forte e determina nuove polemiche fra serbi e albanesi.

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1967
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945; provincia autonoma dal 1963.]
1967
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1967
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1967
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1967
-

a


1967
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
[dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare]

1967
-




1967
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
1967
Dicembre
fallito il tentativo di contraccolpo di stato, si reca in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
-
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
 

1967
Aprile
21
, nuovo colpo di stato militare, patrocinato dal gen. S. Pattakos e dai colonnelli Georgios Papadopulos e N. Makarezos; la presidenza viene affidata ad un civile: C. Kollias (1967-72);
la "Giunta dei colonnelli" passa su posizioni dittatoriali apertamente fasciste e impone un regime terroristico, basato sulla delazione, la polizia segreta, la tortura;

Agosto
13
, Georgios Papadopulos sfugge per un pelo all'attentato di Alekos Panagulis;

Dicembre
14
, il re, all'inizio favorevole a golpisti, tenta un contraccolpo di stato, fallito il quale si reca in esilio a Roma;
Georgios Papadopulos assume la carica di primo ministro rafforzando il carattere dittatoriale e ferocemente repressivo del regime;



1967

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
-
[]

1967
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, riprende l'attività;


1967
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1967
-






 
1967
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1963
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1967
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1967
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1967
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1967
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1967
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1967
-

a

1967
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1967
-
 
1967
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1967
-
 
1967
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1967
-

1967
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1967
-

1967
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Aleksander Zawisza
(1965 25 giu - 9 giu 1970)
 
 
1967
Presidente del Consiglio di Stato
Edward Ochab
(1964 - 1968)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1967
-

1967
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - 1968)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
- Segretario del Pc slovacco e membro dell'ufficio politico del Pcc
A. Dubcek:
(1962 - gen 1968)
Ministro degli Esteri
Milos Jakes
(1967 - 1968)
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1967
postosi alla testa del dissenso emergente nel partito, A. Dubcek attacca il segretario staliniano del partito A. Novotny;
estate, il regime di A. Novotny entra in crisi sotto la pressione di alcuni gruppi di intellettuali e, quindi, delle leve più giovani del Partito comunista, favorevoli a un rinnovamento della gestione rigidamente burocratica del potere.

1967
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Gyula Kállai
(1965 30 giu - 14 apr 1967)
[MSZMP, comunista]
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1967
-


1967
Presidente del consiglio di stato
?
(? - 1967)
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - ?)
- Segretario del Pcr
(Partito comunista rumeno)
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
 

1967
Dicembre
Nicolae Ceausescu diventa presidente del consiglio di stato;


1967
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
?
(? - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1967
-






1967
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
 
[Governo sostenuto da:
- UNR-UDT (Unione per la Nuova Repubblica,
- RI (Repubblicani Indipendenti),
- GD (Sinistra Democratica),
- CD (Centro Democratico).]
[Governo sostenuto da:
- UDVe (Unione dei Democratici per la Quinta Repubblica), successivamente UDR (Unione per la Difesa della Repubblica)
Primo ministro
G. Pompidou (UNR-UDT)
III
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
G. Pompidou
IV
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
Segretari
Jean de Broglie (RI)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
Pierre Dumas (UDVe)
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
[Turismo]
Ministri di Stato

Affari culturali

André Malraux
(1962 14 apr - 20 giu 1969)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Pierre Billotte (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
Riforma amministrativa
Louis Joxe
(1962 28 nov - 8 apr 1967)
 
   
Funzione pubblica

Edmond Michelet (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
   
Ricerca scientifica e questioni nucleari e spaziali

Maurice Schumann (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
   
Relazioni con il Parlamento

Roger Frey
(UDVe)
(1967 8 apr - 7 gen 1971)
Ministri delegati
Ricerca atomica, questioni nucleari e spaziali
Alain Peyrefitte (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
   
Pianificazione e sviluppo del territorio

Raymond Marcellin
(RI)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Ministri
Interni
Roger Frey (UNR)
(1961 6 mag - 8 apr 1967)
Christian Fouchet (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Segretari
André Bord (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 6 lug 1972)
Affari Esteri
Maurice Couve de Murville (UNR-UDT) (UDVe)
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
Segretari
Jean Charbonnel (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
[Cooperazione]
Yvon Bourges (UDVe)
(1967 8 apr - 6 lug 1972))
[Cooperazione]
Jean de Broglie (RI)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
André Bettencourt (RI)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Esercito
Pierre Messmer (UNR-UDT)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Difesa

Pierre Messmer (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Economia e Finanze
M. Debré (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
Segretari  
Robert Boulin (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
 
Roland Nungesser (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Industria
Raymond Marcellin (RI)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
Olivier Guichard (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Logistica
Edgard Pisani (GD)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
Attrezzature e Alloggi
Edgard Pisani (UDVe)
(8-29 apr)
François-Xavier Ortoli
(1967 29 apr - 30 mag 1968)
Agricoltura
Edgar Faure (GD)
(1966 8 gen - 10 lug 1968)
Giustizia
Jean Foyer(UNR-UDT)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Louis Joxe (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Educazione nazionale
Christian Fouchet (UNR-UDT)
(1962 28 nov - 8 apr 1967)
Alain Peyrefitte (UDVe)
(8-29 apr)
G. Pompidou
(1967 29 apr - 30 mag 1968)
[ad interim]
Segretari
Michel Habib-Deloncle (UNR-UDT)
(1962 28 nov - 8 apr 1967)
 
Vecchi combattenti e vittime di guerra
Alexandre Sanguinetti (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
Affari dei veterani

Henri Duvillard (UDVe)
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
Poste e Telecomunicazioni
Jacques Marette (UNR-UDT)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Yves Guéna (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Affari sociali
Jean-Marcel Jeanneney (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 10 lug 1968)
Segretari  
Jacques Chirac (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
[Occupazione]
Gioventù e Sport
François Missoffe (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
   
Trasporti

Jean Chamant (RI)
(1967 8 apr - 20 giu 1969)
   
Informazione

Georges Gorse (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Segretari
Budget
Robert Boulin (UNR-UDT)
(1962 11 set - 8 apr 1967)
 
Rapporti con il Parlamento
Pierre Dumas (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
 
Informazione
Yvon Bourges (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
 
Commercio estero
Charles de Chambrun (CD)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
 
Politiche abitative
Roland Nungesser (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
 
Trasporti
André Bettencourt (RI)
(1966 8 gen - 8 apr 1967)
 

 

1967
Marzo
le elezioni legislative sono vinte di misura dalla maggioranza uscente. G. Pompidou è incaricato di formare un nuovo governo.

Aprile
29
, altro rimpasto di governo;

Maggio
13
, Parigi, M. Josselson (dimessosi qualche tempo prima dalla CIA) e J. Hunt si trovano a sedere al secondo piano dell'edificio di Boulevard Haussman, nella sede del CCF (Congress for Cultural Freedom);
M. Josselson, accompagnato da Diana e Jennifer, è arrivato da Ginevra, dove, dal suo appartamento relativamente modesto di Plateau du Champel, si è instancabilmente battuto, nelle settimane precedenti, per contenere gli effetti del disastro;
a fianco dell'ufficio dove siedono i due, è riunita l'assemblea generale del CCF (Congress for Cultural Freedom); presieduta da
Minoo Masani (leader del partito di opposizione in India), vi prendono parte:
. Raymond Aron,
. Daniel Bell,
. Pierre Emmanuel,
. Louis Fischer,
. Anthony Hartley,
. K.A.B. Jones-Quartey,
. Ezekiel Mphahlele,
. Nicolas Nabokov,
. Hans Oprecht,
. Michael Polanyi,
. Denis de Rougemont,
. Yoshihiko Seki,
. Edward Shils,
. I. Silone,
. Manès Sperber.
Sono volati qui dai quattro angoli del mondo ed è loro compito decidere di M. Josselson e J. Hunt (le cui lettere di dimissioni sono sul tavolo) e del destino del CCF (Congress for Cultural Freedom).
Per ora di preanzo nessuna decisione è stata anccora presa.
Riconvocata nel pomeriggio, la riunione si trascina finché, alle 18,00 Nicolas Nabokov e Denis de Rougemont si presentano ai due dimissionari con in mano la bozza della risoluzione dell'assemblea:

 

L'assemblea generale […] ha espresso profondo rammarico nell'apprendere che l'informazione, secondo la quale, sono stati utilizzati fondi della Central Intelligence Agency, sia stata confermata […] e che il direttore esecutivo abbia ritenuto necessario accettare tal aiuto senza che i suoi colleghi ne fossero a conoscenza.
L'assemblea riafferma la propria orgogliosa soddisfazione per tutto quanto è stato prodotto dal Congresso a partire dalla sua fondazione nel 1950. Desidera esprimere la convinzione che le proprie attività siano state totalmente libere da influenze e pressioni da parte dei suoi sostenitori finanziari e la fiducia nell'indipendenza e integrità di quanti hanno collaborato al suo lavoro. Condanna nella forma più netta il modo in cui la CIA ha ingannato le persone coinvolte e ha messo in questione i loro sforzi. L'effetto di tale comportamento, ha affermato l'Assemblea, è quello di avvelenare le fonti del discorso intellettuale.
L'assemblea ripudia vigorosamente l'uso di questi metodi nel mondo delle idee.
L'assemblea prende nota delle dimissioni presentate da
[Michael Josselson] e [John Hunt]. Esprime loro la sua rinnovata gratitudine per il fatto che, nonostante le difficoltà connesse al finanziamento delle attività del Congresso, abbiano mantenuto la completa indipendenza e l'integrità intellettuale dell'organizzazione e di conseguenza chiede loro di continuare ad assolvere ai loro compiti.

 

- Frances Stonor Saunders, La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere e delle arti (1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; 2004, pressoché ignorato, in Italia).

Le affermazioni contenute nella dichiarazione dell'assemblea sono, per molti aspetti, insincere. Innanzitutto le dimissioni di M. Josselson sono state accettate dall'assemblea.
L'elenco di quelli che sapevano, o credevano di sapere, è piuttosto lungo…
M. Josselson lascia Parigi sentendosi un moderno Giobbe (l'uomo «giusto e retto» attaccato per la sua virtù).
[Di ritorno a Ginevra, non fa probabilmente in tempo a disfare le valigie che esplode il vulcano.
Sulla scia dell'ammissione, da parte dell'assemblea generale, dei finanziamenti della CIA al CCF (Congress for Cultural Freedom), i giornali di tutto il mondo hanno l'occasione di riempire molte pagine.]



 



 



1967
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Wilson laburista
(1964 16 ott - 19 giu 1970)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
J. Callaghan
(1964-1967)
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
G. Brown
(1964 - 1970)
Difesa
Affari Interni
Roy Jenkins
(1966-1967)
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1967
Aprile
Londra, intanto Frank Kermode ha irrimediabilmente perso la causa per diffamazione.
A questo punto arriva la cosidddetta "confessione di Lasky":
M. Lasky ammette con Frank Kermode di sapere ormai da diversi anni dell'appoggio della CIA, ma di non aver potuto in nessun modo dirlo pubblicamente.
Subito dopo, su sollecitazione di Isaiah Berlin, ci si accorda per una riunione urgente dei consiglieri di «Encounter», alla quale sono presenti:
. M. Lasky,
. Frank Kermode,
. S. Spender (ritornato in aereo dagli Stati Uniti),
. Edward Shils,
. Andrew Schonfield,
. William Hayter.
L'incontro avviene in una sala del "ristorante Scott" a Haymarket, a pochi chilometri dalla sede di «Encounter».
Edward Shils e Andrew Schonfield difendono il comportamento della CIA ma Frank Kermode e S. Spender annunciano la loro intenzione di dimettersi.
M. Lasky rifiuta di dare le dimissioni e attacca S. Spender dandogli dell'ipocrita.
Alla fine non si risolve nulla, seerve un altro incontro.
21, alla seconda riunione d'emergenza, fissata per questo weekend, partecipa anche Arthur Schlesinger jr giunto in volo da New York;
a questo colloquio viene deciso che M. Lasky si dimetta ed egli acconsente;
22, M. Lasky cambia idea e non si dimette più;

Maggio
8
, il «New York Times» reca in prima pagina il titolo "Stephen Spender lascia «Encounter»".
Lo stesso fa Frank Kermode lasciando così al timone il solo M. Lasky.

Giugno
27
, Londra, nel pomeriggio George Brown incontra il ministro degli Esteri italiano A. Fanfani.



ULSTER
(Irlanda del Nord)
1967
contro la politica di discriminazione religiosa perseguita dal governo di Belfast nei confronti della minoranza cattolica, si costituisce il NICRA, movimento di massa per i diritti civili;
sulla scia della vasta mobilitazione suscitata dalla lotta per i diritti civili riprendono l'attività l'IRA e nasce il gruppo studentesco People's Democracy;

1967
-






1967
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1967
-

1967
SPAGNA
 
VII governo
 
1965 luglio - ottobre 1969
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Vicepresidente
de la Gubernaciòn
gen. Agustìn Muñoz Grandes
(1962 lug - set 1967)
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
amm. Pedro Nieto Antuñez
(1965 lug - ott 1969)
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
-
Finanze
-
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Manuel Fraga Iribarne
(1962 lug-ott 1969)
[falangista liberale]
 
1967
Marzo
la V Assemblea dell'Eta decide di assumere il carattere di un'organizzazione armata subordinando il lavoro politico di massa;
Giugno
22
, si approva la legge organica del Consiglio del regno, che stabilisce (art. 14) l'incompatibilità fra la carica di consigliere e quella di membro del governo;
Settembre
21
, dopo le dimissioni del capo di stato maggiore generale Agustìn Muñoz Grandes, vicepresidente del governo dal 1962, viene nominato vicepresidente del governo l'ammiraglio Luis Carrero Blanco;
secondo logica se si fosse dimesso dall'alta carica militare avrebbe cessato automaticamente di essere consigliere del regno e mantenuto la vicepresidenza del governo; avviene invece l'opposto: il generale si dimette dalla carica più importante e mantiene l'altra. Perché? Ufficalmente la spiegazione non verrà mai fornita.
In realtà Agustìn Muñoz Grandes è d'accordo con la linea di Rafael Calco Serrer [cui fa capo il gruppo del quotidiano «Madrid»];



 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961 (dicembre), il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita di Juan Carlos figlio primogenito di don Juan;





1967
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giuseppe Saragat (Psi)
(1964 29 dic - 29 dic 1971)
IV Legislatura 1963 16 mag - 4 giu 1968
Presidente
della Camera
Brunetto Bucciarelli-Ducci (Dc)
(1963 26 giu - 13 mag 1968)
Presidente
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967, dim.)
Ennio Zelioli-Lanzini
(1967 8 nov - 4 giu 1968)
Presidente
del Consiglio
A. Moro (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968) III
Vice-presidente P. Nenni (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Angelo Salizzoni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
[segretario]
Interno
P.E. Taviani (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari Leonetto Amadei (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Guido Ceccherini (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Remo Gaspari (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
Affari Esteri 
A. Fanfani (Dc) 
(65 - giu 68)
Sottosegretari M. Zagari (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
G. Lupis  (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giorgio Oliva (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Difesa
R. Tremelloni (Psdi)
(feb 66 - giu 68)
Sottosegretari Mario Marino Guadalupi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Natale Santero (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Francesco Cossiga (Dc)
(1966 23 feb - 27 mar 1970)
Marina mercantile
L. Natali (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Mario Martinez (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Finanze
L. Preti (Psdi)
(feb 66 - giu 68)
Sottosegretari Cesare Bensi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
A. Valsecchi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
V. Colombo (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
G. Gioia (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Tesoro
E. Colombo (Dc)
(1963 21 giu - 6 ago 1970)
Sottosegretari Francesco Albertini
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Alessandro Agrimi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Giorgio Braccesi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Eugenio Gatto
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Bilancio
G. Pieraccini (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Sottosegretari Giuseppe Caron (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Industria, Commercio e Artigianato
G. Andreotti (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Bonaventura Picardi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Franco Maria Malfatti (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Maria Vittoria Mezza (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Lavoro e
Previdenza sociale
G. Bosco (Dc)
(feb 66 - nov 68)
Sottosegretari Ettore Calvi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Raffaele Di Nardo (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Anselmo Martoni (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Commercio estero
G. Tolloy (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Dante Graziosi (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
Mario Vetrone (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Agricoltura e foreste
F. Restivo (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Dario Antoniozzi (Dc)
(1963 4 dic - 6 ago 1970)
Ludovico Camangi (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Francesco Principe (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
D. Schietroma (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Lavori Pubblici
G. Mancini (Psi)
(1964 22 lug - 8 ago 1969)
Sottosegretari Danilo De' Cocci
(1964 22 lug - 12 dic 1968)
Luigi Angrisani (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Luigi Giglia (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Trasporti e
Aviazione civile
O.L. Scalfaro (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Sottosegretari Orlando Lucchi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Arcangelo Florena (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Grazia e Giustizia
O. Reale (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari Riccardo Misasi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Pubblica Istruzione
L. Gui (Dc)
(1962 21 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
Piero Caleffi (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Giovanni Elkan (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Pier Luigi Romita (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Poste e Telecomunicazioni
G. Spagnolli (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari C. Mazza (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Partecipazioni statali
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
Sottosegretari C. Donat Cattin (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sanità
L. Mariotti (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Sottosegretari Calogero Volpe (Dc)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Turismo e Spettacolo
A. Corona (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari A. Sarti (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari nel Mezzogiorno e nelle aree depressive del Centro-Nord
Attilio Piccioni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giulio Pastore (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Ricerca scientifica
L. Rubinacci (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Rapporti Governo Parlamento
G.B. Scaglia (Dc)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Riforma Pubblica Amministrazione
V. Bertinelli (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
 
Repubblica Italiana

 

1967
Gennaio
 
La commissione Affari costituzionali stabilisce che il "disegno Fortuna" non è in contrasto con alcuna norma costituzionale.
In seguito ad accese polemiche diversi gruppi si dichiarano autonomi dalla FAI e dalla FAGI e formano i GAF (Gruppi Anarchici Federati).

Febbraio
Torino, gli studenti universitari occupano palazzo Campana per protestare contro la riforma universitaria. «Siamo in un mare di Gui», recita l'ironico slogan. Il rettore sollecita l'intervento della polizia. 
Le autorità accademiche, impreparate a fronteggiare gli avvenimenti, non sapranno fare altro durante la contestazione.
Pisa, gli studenti universitari occupano la «Sapienza». 
Si sperimenta la centralità dell'assemblea, intensa esperienza di vita, l'opposto della delega e del verticismo "borghese". Vengono formulate le famose "Tesi", riferimento obbligato di tutto il successivo dibattito. La polizia opera lo sgombero.

Marzo 
Firenze, la visita del vicepresidente degli Usa è duramente contestata da gruppi di manifestanti contro la guerra del Vietnam, diventata simbolo della protesta giovanile.

Aprile


Maggio
11
, il settimanale «L'Espresso» denuncia un tentativo di colpo di stato in Italia organizzato dal generale De Lorenzo, capo dei servizi segreti, con l'assenso del presidente Segni che sarebbe stato progettato durante la crisi di governo nel 1964. Segni respinge sdegnosamente la grave insinuazione del settimanale milanese.
Ennesimo scontro a fuoco nel Nuorese nel quale un agente di polizia trova la morte.

Giugno
Roma, è occupata la facoltà di Architettura.
Esce Lettera a una professoressa, libro che apre un nuovo orizzonte nel modo di intendere la scuola e la lotta di classe, scritto dagli allievi di don Lorenzo Milani, che morirà alla fine di giugno.

22
, il Foreign Office prepara una nota decisamente allarmata:
«I negoziati tra l'Eni e il governo iracheno sembrano avere come obiettivo la conquista da parte dell'ente italiano dei diritti estrattivi che appartengono per legge alla Ipc (Iraqui Petroleum Company). L'Ipc è una compagnia britannica e noi abbiamo già protestato con il governo italiano. […]
Finora, nessuna risposta è arrivata dagli italiani mentre l'Eni continua a negoziare con il governo iracheno. Se Baghdad acconsentisse ai voleri dell'Eni, sarebbe considerevole il danno economico che ne risulterebbe alle imprese che fanno parte dell'Ipc. Vi è inoltre il pericolo che gli altri governi mediorientali seguano l'esempio iracheno. […]
Il governo italiano dev'essere consapevole dell'importanza che noi attribuiamo alla questione
».
Quello che gli inglesi hanno sottovalutato è che la politica energetica italiana non è il frutto di una sola mente, eliminata la quale ogni problema poteva essere risolto come d'incanto. No, è il progetto condiviso da una buona parte della classe dirigente del paese e dal suo ceto politico. È assai più forte e radicato, dunuqe, di quanto a Londra abbiano mai sospettato, perché si incardina su un interesse nazionale e su una conseguente strategia geopolitica.
Ora i responsabili della diplomazia britannica cominciano a
rendersene conto.

25
, Belluno, Cima Vallona di San Nicolò in Comelico (tra il Passo Palombino e il Col dell'Ai): alle prime ore del mattino salta in aria un traliccio. Si tratta di un espediente dei terroristi del Bas per attirare i Carabinieri della Compagnia speciale antiterroismo con sede a Laives.
Quando la squadra di militari ha quasi completato il giro di perlustrazione e ha imboccato un sentiero che conduce verso Sega Digon, piccolo paese a qualche chilometro dal paese di Monte Croce Comelico, arriva, improvvisa, terribile l'esplosione.
Muoiono sul colpo tre carabinieri, un altro sopravvive per qualche ora mentre un quinto resta gravemente ferito.
Nel luogo della tragedia vengono trovati passi di una poesia composta dal poeta della Val Pusteria, Ferdinand Weller.
[Per la strage di Cima Vallona la Corte d'Assise di Vienna assolverà Kienesberger e altri due imputati dall'accusa di attentato all'integrità dello Stato italiano perché ciò, in Austria, non costituisce reato.]
Il professore N. Burger e Kienesberger non si fermano:

- Vipiteno, un finanziere perde la vita dilaniato da una bomba posta in un rifugio in Val di Vizze;
- una seconda bomba è collocata nella toilette di un treno fermo alla stazione di Fortezza;
- una terza bomba ancora in un treno.

Prima di finire in manette, il professore N. Burger dà ordine ai suoi ragazzi di colpire ancora.
[È processato, prima in Austria e poi in Italia, dove i giudici lo condannano all'ergastolo.]

Estate. [Da un rapporto del Sisde.] Sergio Bologna uno dei fondatori di Potere operaio e leader del gruppo di Antonio [Toni] Negri, fin dall'inizio della sua attività (1966) a fianco dell'organizzazione eversiva di Giangiacomo Feltrinelli [Osvaldo], informa il professore padovano che in agosto si recherà in Ungheria.
[Bruno Groppo, collaboratore del professore padovano, soggiornerà in Russia nell'anno accademico 1971-1972, frequentando come borsista l'Istituto di Sociologia di Leningrado.
Nel maggio 1972, Antonio [Toni] Negri tenterà di prolungare al suddetto la borsa di studio per un altro anno.
Bruno Groppo comparirà in seguito in Francia (a Nanterre) e continuerà a collaborare con il professore padovano rivestendo anche incarichi universitari.]

26, in una nota ad uso interno, il Foreign Office scrive:
«In complicità con il governo italiano e con il suo ministro degli Esteri Amintore Fanfani, l'Eni sta negoziando con il governo iracheno con l'obiettivo di subentrare all'Ipc in un'area petrolifera chiave».
La zona su cui Roma ha posato gli occhi si trova nell'Iraq meridionale (non molto distante dalla futura Nassiriya), dove sorgono i pozzi della Ipc nazionalizzati nel 1961 dalle autorità irachene. I britannici vorrebbero riottenerne la proprietà e hanno intrapreso da tempo un braccio di ferro con Baghdad.
Ora, dunque, nel mirino di Londra ci sono direttamente i politici:
. A. Fanfani (Dc), ministro degli Esteri,
. A. Moro (Dc), presidente del Consiglio.
È su di loro che si concentra il pressing diplomatico del Regno Unito.
27, nel pomeriggio A. Fanfani incontra a Londra il capo del Foreign Office, George Brown. Il ministro degli Esteri italiano spiega che, prima di rivolgersi all'Iraq, l'Italia «ha cercato disperatamente di procurarsi combustibile da altre fonti», da Olanda, e Algeria, per esempio, ma ha avuto difficoltà, e ha poi «scoperto che i rifornimenti erano controllati da imprese internazionali in società con l'Ipc».
Imbarazzato, George Brown chiede ad A. Fanfani di «tenersi in disparte almeno fino a quando la Gran Bretagna non avrà risolto il suo contenzioso con l'Iraq», perché «l'ingerenza dell'Eni rende tutto più difficile».
A. Fanfani, ben sapendo quanto valga la parola britannica, replica che, di qui a tre anni, l'Italia «non avrà un solo metro cubo di gas ed è quindi costretta a trovare nuove fonti».
George Brown insiste perché il suo interlocutore convinca l'ENI a trovare un accordo con l'Ipc rimarcando che «La Gran Bretagna non desidera litigare con l'Italia». Ma A. Fanfani risponde, non contrario ad un accomodamento con la la compagnia inglese, di aspettarsi che l'accordo con l'Ipc garantisca all'Italia «il petrolo a un prezzo accettabile» e che sia raggiungo «prima che l'Eni rinunci al tentativo di procurarsi il greggio iracheno per conto proprio».
George Brown, chiudendo l'incontro: «Se ciò accadesse, sarebbe come mettere le mani su una proprietà rubata alla Gran Bretagna».


Luglio
In estate gli anarchici partecipano attivamente all'organizzazione della marcia antimilitarista Milano-Vicenza, che verrà ripetuta negli anni successivi.

Agosto
Negli Usa, Martin Luther King lancia una campagna di disobbedienza civile.

Settembre
5, Milano, la banda di Pietro Cavallero, che propugna una sorta di "guerra alla società", spara sulla folla e uccide quattro persone fuggendo dopo una rapina al Banco di Napoli di largo Zandonai, la 17ma. 
La settimana seguente i membri della banda sono arrestati.
[da cui il film di Carlo Lizzani Banditi a Milano nel 1968]

Ottobre
8
, in Bolivia, il leggendario "Che" Guevara è arrestato e ucciso.
Il cadavere, mostrato sprezzantemente in TV, acquista la valenza di simbolo rivoluzionario. il suo slogan, «Uno, due, mille Vietnam» sarà di lì a poco urlato nelle scuole e nelle piazze di mezzo mondo.

Novembre
Trento, viene impedita l'apertura dell'anno accademico della facoltà di Sociologia. L'"Università è uno strumento di classe" dicono gli studenti, che instaurano uno sciopero attivo nel quale si studia e si dibatte attraverso seminari e discussione fra pari. Leader del movimento sono esponenti cattolici e marxisti-leninisti: 
- Renato Curcio,
- Mara Cogol
- Marco Boato
- Mauro Rostagno.
Milano, l'Università Cattolica viene occupata per protestare contro l'aumento del 50% delle tasse universitarie: L'esperienza delle cariche di polizia (chiamata dal rettore) trasforma l'avvenimento in lotta politica.
Torino, occupate per un mese le facoltà umanistiche. Dopo lo sgombero della polizia, l'occupazione passa ad Architettura. 
La protesta giovanile si salda alla lotta politica anti-Fiat.

23-26, Milano, X° Congresso nazionale della Dc;

Dicembre
Negli Usa, B. Spock viene arrestato con altre 265 personalità durante una manifestazione per bloccare la leva militare.
Pci: leader è L. Longo;

Elezioni Regionali in Sicilia.
1967
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1963
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)    

- Segretario: M. Rumor (27.01.1964 - 19.01.1969)

dal gruppo doroteo se ne va P.E. Taviani;


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)    
-
Pli (Partito liberale italiano)    
-
Pr (Partito radicale)    
-
Movimento di democrazia liberale    
-
Democrazia    
altro gruppo che si stacca dal Pli;
Pri (Partito repubblicano italiano)    
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-Segretario: L. Longo (1964-?)
Psi (Partito socialista italiano)    
-
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)    

-

Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

 

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista)

«segue da 1966»
1967,
«segue 1968»

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1967

 

Scandalo SIFAR

Febbraio
l' «Europeo» pubblica un dossier del Sifar sul presidente della Repubblica G. Saragat.
Lo scandalo è enorme: secondo Ferruccio Parri le schede raccolte dal Sifar dal '56 sono circa 260mila.

Aprile
il ministro della Difesa illustra al Senato i risultati della commissione d'indagine sul Sifar.
Il gen. G. De Lorenzo è destituito da capo di S.M. Esercito.

Maggio
il Governo si impegna a ricondurre nella legalità i servizi segreti, evitando in tal modo una commissione d'inchiesta richiesta dal Pci.

Giugno
10
, "Complotto al Quirinale, Segni e De Lorenzo preparano il colpo di Stato" titola l'esplosivo numero in edicola dell'«Espresso».
Il direttore del settimanale Eugenio Scalfari nonché l'autore dell'articolo Lino Jannuzzi, querelati dal generale, finiscono sotto processo.
Il pubblico ministero Vittorio Occorsio [sarà assassinato dal neofascista Pierluigi Concutelli il 10 luglio 1976] chiede il proscioglimento ma il tribunale condanna i due giornalisti.
Dal dibattimento emergono però inquietanti particolari sul progetto di golpe battezzato "Piano Solo" e bisognerà attendere il marzo 1969 perché si insedi la commissione parlamentare d'inchiesta.

Il gen. Giorgio Manes, vicecomandante dell'arma dei Carabinieri, viene incaricato dal comandante gen. Carlo Ciglieri di indagare sulla fuga di notizie all'interno dell'Arma che ha permesso all'«Espresso» lo scoop giornalistico sul "Piano Solo" e sul presunto tentativo di golpe del 1964.

Da alcune indiscrezioni [come più tardi risulterà da vari documenti presenti in due famose valigie] raccolte dal gen. Giorgio Manes, emerge anche un tentativo di ricattare Paolo VI per una sua presunta relazione omosessuale con l'attore Paolo Carlini [secondo lo scrittore francese Roger Peyrefitte] nonché per una sua possibile relazione con una suorina conosciuta in Africa prima della sua nomina a pontefice [come riferirà più tardi Renato Manes, figlio del generale].
Nessuna prova comunque alla conferma di queste voci.
Giorgio Manes, citando la fonte "Ururi" [paese d'origine del ministro Mario Tanassi], scrive nella sua agenda: «Il Papa preme su Moro… La Dc vorrebbe salvarlo ma S. è deciso».
[S. = Giuseppe Saragat?… sarà questa l'ipotesi avanzata dall'«Espresso» quarant'anni più tardi, essendo G. Saragat compagno di partito di M. Tanassi.]



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 



 



OVEST
-
-
-
-

1967

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
George-Philéas Vanier
(1959 set - † 5 mar 1967)
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Lester B. Pearson
(1963 - 1968)
[liberale]
Ministro degli Esteri
Paul Martin
(1963 - 1968)
Ministro della Giustizia
-
Pierre E. Trudeau
(1967 - 1968)

1967
Gennaio
Guerra del Vietnam (1964-1975).

Lo stesso anno Ottawa assume l'onere della metà dei costi dell'intero sistema dell'istruzione postsecondaria.
[Nel primo anno di applicazione, il governo federale raddoppierà il bilancio dell'istruzione raggiungendo la cifra di 1 Mdo di dollari.]

Maggio
ora che L.B. Johnson arriva a Montréal per l'Expo che celebra il centenario della Confederazione, la sua visita è brevissima e limitata allo stretto protocollo di tali occasioni;

Giugno
le forze canadesi vengono espulse dall'Egitto; una decisione di G.A. Nasser che contribuirà a scatenare una nuova guerra con Israele;

Dicembre
Lester B. Pearson annuncia la sua intenzione di dimettersi dalla carica di primo ministro;

Immigrazione in Canada
[1945-1967]
ANNO
Numero Immigrati
ANNO
Numero Immigrati
1945
22.722
1957
282.164
1946
71.719
1958
124.851
1947
64.127
1959
106.928
1948
125.414
1960
104.111
1949
95.217
1961
71.689
1950
73.912
1962
74.586
1951
194.391
1963
93.151
1952
164.498
1964
112.606
1953
168.868
1965
146.758
1954
154.227
1966
194.743
1955
109.946
1967
222.876
1956
164.857
   

Note:
- 1945, subito dopo la resa della Germania (maggio), è iniziato in Europa un massiccio spostamento di popolazioni che ha provocato il formarsi di un enorme numero di profughi. Questi, a causa delle nuove condizioni politiche, non hanno più potuto rientrare nella loro patria.
- 1946, alla fine dell'anno vi sono ancora più di 1 milione di rifugiati in Germania e Austria e di loro la maggior parte vive in campi di accoglienza. A molti di costoro il Canada appare come una terra promessa.
Il sorgere della Guerra Fredda (1945-89) e il boom economico canadese concorrono a provare un cospicuo spostamento di popolazione dall'Europa al Canada.
In totale il governo canadese accoglie per ragioni umanitarie più di 100.000 rifugiati europei. A loro volta molti di cosoro sono in grado di fornire le garanzie economiche necessarie per farsi seguire dai loro parenti lasciati indietro.

 

Principali paesi d'origine
[1945-1967]

Paesi
Numero Immigrati
Paesi
Numero Immigrati
Gran Bretagna
827.567
Ungheria
52.734
Italia
409.414
Cina
46.765
Germania
289.258
Belgio
38.757
Stati Uniti
244.280
Antille
35.800
Paesi Bassi
165.268
Danimarca
34.702
Polonia
102.376
Australia
31.227
Francia
82.877
Yugoslavia
27.815
Grecia
80.216
Irlanda
27.482
Portogallo
57.427
Svizzera
26.972
Austria
54.511
 

Note:
- 1945, la Guerra Fredda (1945-89) provoca un clima di sospetto nei confronti dei potenziali immigrati. Vengono istituiti speciali controlli di sicurezza tesi a evitare l'ingresso di comunisti europei.
Al contempo la rete dei controlli dovrebbe anche escludere coloro che hanno simpatizzato con il nazismo e combattuto per il Terzo Recih ma una coltre di segretezza copre questo sistema di verifiche politiche sull'immigrazione.
[Circa l'ammissione in Canada di criminali di guerra nazisti in nome della politica anticomunista del governo, lo storico Reg Whitaker fornirà (1987) un resoconto critico della questione chiamando in causa l'intero approccio governativo al problema dei rifugiati politici.]
- 1957, entrano nel paese decine di migliaia di immigrati provenienti dall'Ungheria (circa 35.000, a causa della Rivoluzione Ungherese) ) e dalle Isole Britanniche (persone deluse dall'avventura del Canale di Suez e più in generale dal declino della potenza economica britannica).

 

Lo stesso anno, a difesa della liberalizzazione del divorzio, Pierre E. Trudeau dice: «Non c'è posto per lo Stato nelle camere da letto della nazione».
Si tratta di un pacchetto legislativo che legalizza anche l'aborto, come pure i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti, e pone fine alle limitazioni sulla vendita dei contraccettivi.
È stato lui il promotore di queste misure legislative che chiudono il periodo in cui lo Stato ha fatto da controllore della morale privata intervenendo nella sfera dei diritti individuali.


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Daniel Johnson
(1966 giu - ?)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Jean Dupreau
(? - ?)
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1967

Anno del centenario della fondazione della Confederazione.

Aprile
28
-27 ottobre
, Montréal, si volge Expo 67.
[Grande successo. Più di 50 milioni di visitatori e a fronte del costo di 284 Mni di dollari le entrate turistiche direttamente collegate all'esposizione saranno calcolate in 480 Mni di dollari.]

Luglio
24
, Montréal, parlando dal balcone del municipio, il presidente francese Ch. De Gaulle termina il suo discorso con le parole: «Viva Montréal! Viva il Québec! Viva il Québec libero!» tra le grandi ovazioni della folla presente.
Il primo ministro rimane stupefatto per le frasi pronunciate dal leader francese e il governo rilascia una dichiarazione ufficiale nella quale si ricorda il contributo di sangue dato dai canadesi alla salvezza della Francia nelle due guerre mondiali e si sottolinea che tutte le province del Canada sono già libere e dunque non hanno affatto bisogno di essere liberate.
Come conseguenza Ch. De Gaulle cancella la sua visita a Ottawa.
[Sino a quando lascerà la presidenza nel 1969, le relazioni tra Canada e Francia resteranno decisamente fredde.]



 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1967

-

 

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1967

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1967

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1967

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1967

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1967

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1967
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1967
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1967
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1967
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
L.B. Johnson [36°]
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
[Pd]
Vicepresidente
Hubert Humphrey
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
-
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1967
Crisi mediorientale e appoggio USA a Israele.
Insurrezione nera a New York e a Detroit.
Glassboro (New Jersey): incontro tra L.B. Johnson e il premier sovietico A.N. Kosygin;


Il senatore Mike Mansfield richiede un'inchiesta su vasta scala da parte del Congresso degli Stati Uniti sui finanziamenti clandestini da parte della CIA.
[Prima ancora, quindi, che la rivista «Ramparts» pubblichi la sua inchiesta.]
Il presidente L.B. Johnson opta, invece, per una commissione speciale composta da tre membri, formata da:
. Nicholas Katzenbach, sottosegretario di Stato,
. John Gardner, segretario di Stato alla Salute, all'Istruzione e al Welfare,
. Richard Helms, direttore della CIA.
Marzo
29
, la relazione finale della "Commissione Katzenbach", conclude: «La politica del governo degli Stati Uniti non dovrebbe consentire ad alcuna agenzia federale di fornire assistenza o aiuti finanziari segreti, in modo diretto o indiretto, ad alcuna organizzazione educativa statale o privata, senza fini di lucro».
Il rapporto fissa al 31 dicembre 1967 la data limite per la conclusione di tutte le operazioni di finanziamento segreto dell'Agenzia.
[Questo darà alla CIA l'opportunità di concedere un «certo numero di sostanziose assegnazioni finali» (una tecnica nota con il nome di "surge fundings" - "finanziamenti a ondate") a molte delle sue operazioni (nel caso di «Radio Europa Libera», questo importo le permetterà di continuare a trasmettere per due anni interi).]
Il "Rapporto Katzenbach" sarà ampiamente citato come lo strumento con il quale il governo avrebbe impedito nel futuro, alla CIA di svolgere questo tipo di attività.]

Secondo il Rapporto della Commissione speciale sulle attività governative di intelligence del 1967, Desmond FitzGerald, vicedirettore della Programmazione, invia agli uffici, dopo la pubblicazione del "Rapporto Katzenbach", la seguente circolare:
«a) Operazioni segrete con organizzazioni commerciali americane non sono, ripeto, non sono vietate;
b) Sono permessi finanziamenti segreti all'estero di organizzazioni internazionali con sedi in altri paesi
».
In altri termini, nel settore delle operazioni "coperte" in campo internazionale non cambia nulla.


[Così, quando la CIA deciderà di continuare a finanziare il "Forum World Features" (un risultato indiretto del CCF (Congress for Cultural Freedom)) dopo il 1967, lo farà senza incorrere in alcuna infrazione.
Infatti, sebbene il presidente L.B. Johnson abbia adottato il "Rapporto Katzenbach" come linea ufficiale del governo, questo non si concretizzerà mai in una serie di disposizioni esecutive o in uno statuto. Non ha uno status legale riconosciuto.]

Luglio
in estate avvengono notevoli dimostrazioni razziali in più di cento città.
Newark (NEW JERSEY), qui hanno luogo le peggiori questo mese: in cinque giorni di tumulti 26 persone sonouccise (tutte di colore tranne due) e 2000 ferite.
Detroit, il numero dei morti giunge a 43 e i danni alle proprietà ammontano a mezzo miliardo di dollari; qui i dimostranti razziano e bruciano i negozi, si appostano per sparare alla polizia e impediscono il passaggio dei pompieri.
L'ordine ritorna solo quando sono mandati migliaia di paracadutisti e la guardia nazionale.

In seguito a queste sommosse il presidente L.B. Johnson istituisce una commissione d'inchiesta.

Lo stesso anno James R. Hoffa, successore di Dave Beck alla presidenza della Teamsters' Union, il sindacato dei camionisti, viene a sua volta condannato a una lunga carcerazione per corruzione della giuria e furto.
[Continuerà tuttavia a detenere la carica di presidente del sindacato camionisti fino al 1971.
Liberato sulla parola l'anno successivo, dopo un'intercessione del presidente R.M. Nixon, scomparirà misteriosamente nel 1975, molto probabilmente assassinato da qualche sua conoscenza legata agli ambienti della malavita.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1967
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1967

Aprile
la rivista «Ramparts» pubblica la sua inchiesta sulle operazioni segrete della CIA; queste vengono prontamente riprese dalla stampa nazionale;
quando vengono alla luce tutti i dettagli della sponsorizzazione dell'Agenzia nei confronti del CCF (Congress for Cultural Freedom) e le sue riviste, tutto quelllo che Conor Cruise O'Brien ha detto su «Encounter» sembra trovare conferma;
quando scoppia il caso, S. Spender, che si trova negli Stati Uniti entra immediatamente in uno stato di panico; incapaci di controllarlo M. Josselson e M. Lasky si rivolgono entrambi a Isaiah Berlin, che si sa essere in grado di esercitare «un effetto moderatore sul temperamento di Stephen» e che, in questo momento, insegna alla City University di New York.

Maggio
da questo momento, dopo quanto successo a Parigi e anche perché scaduti i due anni di contratto tra la Fondazione Farfield e M. Josselson, la CIA non ha ulteriori obblighi economici nei confronti di quest'ultimo.
Frank Platt e John Thompson, tuttavia, consci della difficile situaizone in cui si trova, dispongono un piano pensionistico per M. Josselson di 30.000 dollari l'anno che sarebbero tratti dalle riserve della Fondazione Farfield.
[Secondo John Thompson queste rierve ammontano a un milione di dollari. Dato che risulta impossibile restituire questi fondi ai loro donatori, John Thompson suggerisce che siano resi immediatamente disponibili.]
La liquidazione di

«Tempo Presente»

1956
Aprile

Su iniziativa del CCF (Congress for Cultural Freedom), appare in Italia il primo numero di questa rivista diretta da
. I. Silone e
. N. Chiaromonte.
Trattasi della prima seria sfida a «Nuovi Argomenti», la rivista fondata da A. Moravia nel 1954 e che ricordava «Les Temps modernes» di J.-P. Sartre. «Tempo Presente» vi si avvicina ancora di più, echeggiandone esplicitamente il titolo.
[Alla fine degli anni Cinquanta, la rivista aprirà le sue pagine a molti transfughi del Pci, inclusi scrittori come:
. Italo Calvino,
. Vasco Pratolini,
. Libero de Libero.]
Ospita inoltre articoli di intellettuali dissidenti del blocco orientale, assieme a quelli di collaboratori stabili del CCF, sferzando un duro attacco alle fantasticherie del totalitarismo comunista.
«segue 1960»

, più d'ottone che d'oro, rappresenta una piccola parte dei «fondi di riserva» della Fondazione Farfield.
Non esistono dati su come viene distribuito il resto.

Quello che è certo è che, per tutto il 1967 e il 1968, M. Josselson sprofonda in un uno stato di esaurimento psicologico e fisico.

Dopo la disastrosa estate, Nicolas Nabokov riceve una generosa liquidazione di 34.500 dollari da parte della Fondazione Farfield e va a vivere a New York dove tiene un corso sulle "Arti nel contesto sociale" alla City University, grazie a un finanziamento ottenuto con l'aiuto di Arthur Schlesinger jr.
Per il resto della sua vita continuerà a insegnare e a comporre. Il suo ultimo progetto sarà la trasposizione in musica del Don Chisciotte di Balanchine, messo in scena dal "New York City Ballet".
[Morirà nel 1978. Al funerale saranno presenti le sue cinque mogli:
. Patricia Blake, (ha le stampelle per un incidente di sci);
. Marie Claire, (occupa tutto il primo banco),
. Dominique (sua ultima moglie),
. ?,
. ?.]

J. Hunt lascia l' "Associazione internazionale per la libertà della cultura", come previsto, alla fine del 1968. [vedi profilo].

Frank Platt rimane a fare il direttore della Fondazione Farfield fino al 1969 (anno in cui vengono ancora erogati fondi assegnati prima del 1967).
Nel settembre 1976 fa da "centro informazioni" e da "collegamento", a Londra, per il Comitato del PEN Club in favore degli scrittori in carcere. Contemporaneamente fornisce a M. Josselson, in modo quasi regolare, manciate di indiscrezioni sulla CIA che è solito chiamare la «fabbrica di cioccolatini».

Negli ultimi anni del CCF (Congress for Cultural Freedom), Jack Thompson, vecchio protetto di John Crowe Ransom che è finito al timone della Fondazione Farfield (o SS Farfield, soprannome datole negli ambienti della CIA) è ossessionato – secondo Jason Epstein – dal problema di salvare gli africani dalle grinfie dei russi e viaggia molto in Africa.
[Offre borse di studio a intellettuali e studiosi di quelle regioni e i loro governi acconsentono a condizione che non tornino più (sono contenti di sbarazzarsi di di loro). E così, quello che lui fa, senza saperlo, è di condurli in esilio.
È facile infilarsi in un imbroglio, se si prende alla lettera quello che dice lo stato.]


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1967
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1967
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1967
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1967
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1967
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1967
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1967
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1967
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1967
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1967
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1967
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1967
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1967
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1967
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1967
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1967
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1967
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1967
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1967
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1967
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1967
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1967
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1967
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1967
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1967
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1967
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1967
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1967
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1967
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1967
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1967
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1967
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1967
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1967
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1967
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1967
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1967
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1967
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1967
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1967
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1967
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1967
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1967
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1967
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1967
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1967
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1967
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1967
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1967
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1967
-


a

 

 



 
1967
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1967
Aprile
16
, Conferenza Tricontinentale di Cuba: il messagio del "Che" viene salutato con favore dai movimenti anti-imperialisti in Africa (OSPAAL (Organizzazione della Solidarietà afro-asiatica e latino-americana).
Tutti i movimenti appoggiano la lotta del popolo vietnamita per l'indipendenza e l'unità nazionale contro l'imperialismo americano e i suoi alleati europei.


divergenze in seno allo stesso gruppo dirigente cubano circa le modalità dell'industrializzazione e dell'impegno antimperialista, sono sottolineate dall'allontanamento del "Che", morto (9 ottobre) alla testa dei guerriglieri boliviani;

Ottobe
10
, la notizia dell'uccisione del "Che" († l' 8/9 ottobre alla testa dei guerriglieri boliviani) da parte dell'esercito boliviano con l'appoggo della CIA, provoca cordoglio e solidarietà, tra gli altri, in tutti i movimenti di liberazione africani;
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1967
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1967
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Alexander Bustamante
(? - 1967)
[leader del JLP]
Hugh Shearer
(1967 - 1967)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1967
dopo le elezioni, vinte ancora dal JLP, assume la carica di primo ministro Hugh Shearer;


1967
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
- Ministro dell'interno
Luis Echeverría Alvarez
(1964 - 1969)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1967
al perdurante monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional) si aggiunge l'improvviso e drammatico sommovimento delle agitazioni studentesche e degli episodi di guerriglia urbana e contadina;




1967
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1967

-



1967
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(1966 lug - 1970)
[Governo semidittatoriale di centro destra]
1967
-


1967
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1967
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;

1967
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1967
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1967
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1967
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1967
sale al potere un altro figlio del caudillo, Anastasio Somoza [Tachito];


1967
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1967
-

1967
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1967

-


 



1967
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1967
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;
questo nuovo assetto istituzionale non ha però rimesso in discussione né l'egemonia dei gruppi d'interesse statunitense (a cominciare dall'United Fruit Company) e della grande proprietà latifondista ancora presente in forze, né la tradizionale vocazione al "caudillismo" dei vari capi dell'esercito, ispiratore della linea repressiva verso i movimenti di sinistra venuti alla ribalta negli ultimi anni e che hanno scelto in alcuni casi la strada della guerriglia;

1967

- Presidente della repubblica

R. Leoni
(1964 - 1968)
[Acción democrática]
1967
-


1967
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra IV
(1960 - )
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1967
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1967
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

F. Belaünde Terry
(1962 - 1968)
[PAP (Partido de Acción Popular)]
1967
privato dell'ala progressista moderata, confluita nella nuova formazione politica del PAP (Partido de Acción Popular) di F. Belaünde Terry (vincitore delle elezioni) il movimento del partito radicalpopulista APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), rifluisce su posizioni conservatrici;
nello stesso tempo si assiste alla comparsa di guerriglie contadine e di forti agitazioni nel settore minerario che portano alla ribalta nuovi quadri militari di estrazione popolare, ispirati da un nazionalismo antimperialista con vaghe aspirazioni sociali;


1967

- Presidente della repubblica

gen. R. Barrientos
(1966 - 1969)
[appoggiato dalla Falange boliviana]
[regime militare di destra ]
1967
il regime viene invano contrastato dalle continue tensioni sociali del paese e dal tentativo di Ernesto Guevara de la Serna [Che] di mobilitare i contadini (contrari peraltro alla collettivizzazione delle terre) dando vita a forme di guerriglia sul modello cubano;

Ottobre
8
, domenica, a otto km a Nord Est di Higueras, in un violento combattimento ingaggiato dalle forze armate contro una frazione rossa, perdono la vita cinque guerriglieri mentre i regolari registrano quattro morti e cinque feriti;
tra i guerriglieri deceduti sembra ci sia anche Ernesto Guevara de la Serna [Che];
10, un comunicato emesso dalle forze armate rende noto che i rossi morti sono:
. Ernesto Guevara de la Serna [Che] (argentino),
. Arturo (cubano),
. Aniceto (cubano),
. Milly (boliviano),
e altri due che non sono stati ancora identificati; in tutto sette [sic] guerriglieri uccisi a Higueras.

1967

- Presidente della repubblica

Eduardo Frei Montalva
(1964 - 1970)
[Democrazia cristiana]
- Ministro della sanità
-

1967
il nuovo presidente si fa propugnatore di un riformismo gradualista d'ispirazione kennediana, con un programma economico sociale che si articola in due punti:
- riforma agraria generale;
- "cilenizzazione" delle miniere di rame da attuarsi con l'acquisto, da parte dello stato, dei pacchetti azionari di maggioranza delle compagnie statunitensi operanti nel settore;

1967
Guyana Britannica
(indipendente dal 1966)
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
[PNC]
1967
-


1967
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1967
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1967
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1967
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1967

- Presidente ad interim

mar.llo A. da Costa e Silva
(1964 mar - 1969)
1967
Gennaio
continua la repressione, diretta soprattutto contro la sinistra e contro i settori dissidenti della chesa cattolica, raggiunge forme particolarmente violente, avvalendosi in modo sistematico della tortura, del terrorismo, dell'assassinio politico (opera quest'ultimo della famigerata organizzazione paramilitare "Mão Branca");
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;


1967

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1967
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;
viene emanata una nuova costituzione;


1967

- Presidente

gen.
J.C. Onganía
(1966 - ?)
?
(? - ?)
1967
la dittatura si indebolisce, sia sul piano economico che su quello politico, con rivolte sindacali o studentesche come il Cordobazo o "la notte dei lunghi bastoni".

Assieme ad un gruppo di compagni del liceo, José María Donda, abbracciando definitivamente il peronismo – sinonimo in questo periodo di lotta rivoluzionaria – dà vita all'Unión de Estudiantes Secundarios, che riunisce le organizzazioni peroniste delle scuole superiori della regione costiera.



Patagonia
1967
-

1967
- Presidente
?
(1966 - 1967)
[Partito colorado]
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
1967
Montevideo, mentre è emerso il CNT (Confederazione nazionale dei lavoratori), sindacato unitario, sale alla presidenza J.P. Areco, conservatore;

 



1967
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1967
-

1967
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

Liu Shao-chi
(1959 - 1967)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1967
Gennaio
, il «Quotidiano del popolo» conferma in un editoriale la decisione di allargare alle aree rurali, alle fabbriche e all'esercito la "Rivoluzione culturale proletaria";
gli equilibri degli anni precedenti e gli stessi organi del potere vengono sconvolti, soprattutto nelle zone urbane; queste iniziative dal basso, largamente incontrollabili e spesso strumentalizzate da vertici del potere in lotta tra loro, rimuovono Liu Shao-chi e moltissimi dirigenti a lui vicini; nello stesso tempo un'influenza sempre maggiore viene esercitata dai militari che si riconoscono nel ministro della difesa Lin Piao e nella sua teoria della guerra di popolo e dell'esercito di guerriglia;

estate, i sanguinosi scontri tra gruppi politici di vertice e fazioni giovanili raggiungono il culmine e minacciano di intaccare anche la posizione del primo ministro Chou En-lai che ha sempre svolto una funzione di controllo e di compensazione tra le varie spinte e garantito così l'unità del paese;

autunno, comincia una fase di graduale riflusso contraddistinta ancora da violente tensioni in molte province ma anche da un certo ritorno all'ordine con la formazione di comitati rivoluzionari, cioè di nuovi organi di potere locali fondati sulla collaborazione di vecchi quadri di partito, gruppi giovanili e militari.

TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1967
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1967
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.


a


1967


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1967
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - ?)
[Partito democratico-repubblicano]
1967
accentua la dipendenza del paese dagli Stati Uniti, esasperando le tensioni interne;

a


1967
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1967
l'ex ministro degli esteri Z. Ali Bhutto fonda il Partito popolare che riaccende le mai sopite tensioni sociali nel Pakistan;

a


1967
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
1967
per la prima volta in vent'anni il Partito del congresso passa dalla maggioranza assoluta a quella relativa, praticamente sconfitto nelle amministrazioni locali, contestato dai governi regionali con forti presenze di sinistra (Bengala Occidentale, Kerala) dividendosi al proprio interno tra un'ala apertamente conservatrice arroccata su posizioni di privilegio aristocratiche e confessionali, e un'ala progressista, intenzionata a condurre avanti il rinnovamento del paese sollecitata dal rafforzamento del movimento operaio che, pur diviso tra un partito comunista filosovietico e uno filocinese (cui si aggiunge in seguito un partito comunista intermedio tra i due);
invano il premier tenta di salvaguardare l'unità politica del partito rovesciando con un colpo di forza i governi di sinistra del Bengala Orientale e dell'Uttar Pradesh;

a


1967
Guerra del Vietnam
[Nel 1965 il contingente USA nel Vietnam è arrivato a 125.000 uomini]
1967
il contingente USA nel Vietnam arriva a oltre 400.000 uomini;

1967
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1967
-

a

 



1967
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)

1967
il paese sta entrando tra le massime potenze mondiali alle spalle soltanto di Stati Uniti e URSS;

a


1967

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1967
-

a


1967

Indonesia

-
-
1967
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a

 

 




1967
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1967
-


1967
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

dal 1965 il parlamento è sciolto;

1967
-


1967
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1967
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista;

1967
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1967
-


1967
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1967
-



1967
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - 1970)
-
-
1967
Marzo-Aprile
La tensione comincia a crescere a causa dei ripetuti avvertimenti dei leader israeliani alla Siria.
I servizi segreti sovietici, siriani e egiziani avvertono concordi G.A. Nasser dell'imminenza di un attacco israeliano alla Siria.

Maggio
18
, per tutta risposta G.A. Nasser chiede al segretaro generale delle Nazioni Unite, S. U Thant, di ritirare la UNEF (Forza d'Emergenza delle Nazioni Unite) dal Sinai (dove, dietro insistenza israeliana, è stazionata solo lungo la parte egiziana del confine).
Con l'accettazione di S. U Thant la strada è spianata.
G.A. Nasser ordina alle sue truppe di penetrare nel Sinai e, con gli occhi del mondo arabo puntati su di lui, annuncia la chiusura dello stretto di Tiran alle navi israeliane.
Re Husayn, comprendendo di non poter più restare in disparte nella futura, inevitabile guerra, si reca al Cairo per firmare un patto di difesa con l'Egitto.
L'Egitto si è assicurato accordi di difesa con Siria e Giordania, ma non vi è vera cooperazione fra loro né tanto meno una parvenza di comando arabo congiunto.


Giugno
guerra dei sei giorni (5-10) [vedi Israele]:

I paesi arabi si trovano in uno stato di autointossicazione emotiva, poiché si è ormai già diffusa la notizia di una imminente vittoria su Israele. Anche G.A. Nasser abbandona i soliti dubbi sulle capacità militari arabe, pur riponendo una fiducia esagerata nel comandante militare, il mar. Amir.

5, all'inizio della guerra, sulla base di informazioni fornite da re Husayn che le stazioni radar giordane hanno rilevato grosse formazioni aeree provenienti dal mare, che possono essere partite solo da portaerei britanniche o statunitensi, l'Egitto rompe le relazioni con Stati Uniti e Gran Bretagna ed espelle tutti i cittadini inglesi e americani.
7, la terza sera di guerra, con tono mesto, G.A. Nasser annuncia a «Rado Cairo» di assumersi le proprie responsabilità e l'intenzione di rassegnare le dimissioni e trasferire il potere al vicepresdiente, Zakariyyah Muhyi al-Din.
Congeda altresì il suo braccio destro, il mar.llo Amir.
La risposta è una calorosa richiesta da parte dell'opinione pubblica di rimanere al potere.

Durante la guerra tra Israele ed Egitto, tutti i movimenti africani di liberazione appoggiano l'Egitto.
Quasi tutti gli stati africani adottano una posizione contraria ad Israele. I movimenti anti-imperialisti sudafricani criticano la presa di posizione degli uomini della "sinistra" europea di tutte le "Internazionali", secondo cui gli ebrei dovrebbero godere dei "diritti di minoranza" in una Palestina libera: l'autotodeterminazione non è un diritto degli stati oppressori e a questo proposito alcuni citano dichiarazioni di Lenin del 1917-18.

9-10 , l'Egitto esce completamente sconfitto e amputato del Sinai;
la disfatta militare subita contro Israele compromette l'immagine del presidente tanto da provocare le sue dimissioni (anche se subito dopo ritirate per una manifestazione di massa);
13, l'URSS e gli altri paesi del patto di Varsavia rompono le relazioni diplomatiche con Israele;


Mentre la vittoria israeliana è stata troppo rapida perché l'Unione Sovietica potesse intervenire a favore degli amici siriani e egiziani, i governi occidentali e l'opinione pubblica si mostrano nella quasi unanimità ostili agli arabi e a favore di Israele.
Unica eccezione eccellente è il presidente francese Ch. De Gaulle, che durante e nella fase successiva della guerra mostra simpatia verso la posizione araba e mette in guardia contro le tendenze egemonistiche israeliane.
La frattura dell'Egitto con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti è totale.


La pesante responsabilità di G.A. Nasser per la sconfitta subìta è lampante e la sua posizione in Egitto e tra gli arabi rimane irrimediabilmente danneggiata.
L'unione Sovietica si mostra subito disponibile a riparare le ingenti perdite militari egiziane, inviando armi ed equipaggiamenti sovietici. Ma, sebbene i discorsi in pubblico di G.A. Nasser abbiano un tono di sfida e talvolta bellicoso, di fatto accetta le enormi restrizioni poste alle scelte militari egiziane.

Agosto
G.A. Nasser deve affrontare una cospirazione volta a riportare al potere il mar.llo Amir come capo delle forze armate;
29-1° settembre, nel vertice arabo di Khartum prevale, con il voto contrario di Siria e Algeria, la linea dei moderati, cui G.A. Nasser è costretto ad allinearsi alla ricerca di una soluzione politica; la politica nei confronti di Israele è sempre basata sul non riconoscimento;

I paesi arabi produttori di petrolio riprendono le forniture all'Occidente e accordano un finanziamento annuo ai due stati più colpiti: Egitto e Giordania.

Settembre
le truppe egiziane cominciano ad evacuare lo Yemen, mentre le ultime truppe britanniche lasciano Aden;
4, 50 ufficiali egiziani imputati di complotto vengono arrestati;

Novembre
G.A. Nasser accetta la "risoluzione 242" del Consiglio di Sicurezza delle Nazoni Unite in base alla quale viene richiesto il ritiro d'Israele dai territori occupati in cambio di un riconoscimento di fatto d'Israele da parte araba, e concorda pubblicamente con i leader sovietici sulla necessità di accomodamento politco in Medio Oriente.



1967
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1967
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);

Agosto
29
-1° settembre
, nel vertice arabo di Khartum prevale, con il voto contrario di Siria e Algeria, la linea dei moderati;
accordo di Khartum: con la mediazione sudanese, tra G.A. Nasser e re Faysal per il disimpegno militare nello Yemen.

I paesi arabi produttori di petrolio riprendono le forniture all'Occidente e accordano un finanziamento annuo ai due stati più colpiti: Egitto e Giordania.


1967
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
servendosi come base della vicina Guinea ex francese, dal 1962 opera il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da A. Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)
1967
[1967-68, la guerriglia si trasforma in una vera e propria guerra di movimento, condotta da un esercito regoalre e ostenuta da una rete di milizia locale.]
il PAIGC inaugura «Radio Libertacão»;

1967
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri.]
   
1967
mentre i contrasti interni tra mauri e negri si aggravano ora con l'adozione dell'arabo come lingua ufficiale, in politica estera il paese assume una posizione neutrale;


1967
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964. ]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
-
1967
progetto di trasferimento dei pieni poteri al presidente della repubblica;

Aprile
l'Unione della Senegambia si traduce nell'associazione con la Gambia;


1967
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]

1967
al presidente vengono ora conferiti pieni poteri;


1967
[indipendente dall'agosto 1960]
- Dittatore
ten.col. Sangoulé Lamizana
(1966 gen - ?)

1967
-


1967
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1967
Dicembre
3
, fallisce un tentativo di colpo di stato per rovesciare il presidente Diori;

1967
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1967
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC);



1967
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
1967
-




1967
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1967
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1967
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Capo dello stato
col. Soglo
(1965 dic - dic 1967)
col. Alley
(1967 dic - ?)
- Primo Ministro
-
1967
Dicembre
8-16
, rispondendo all'appello dei sindacati, un gran numero di operai scende in sciopero;
17, il gen. Soglo viene deposto da un colpo di stato militare diretto dai comandanti Kouandete e Kerekou;
22, il col. Alley assume l'incarico di capo dello stato, mentre il comandante Kouandete diventa presidente;




1967
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
-
brigadiere David Lansana
(1967)
col. Juxon-Smith
(1967 - apr 1968)
- Primo ministro
-
Siaka Stevens
(1967)
-
1967
Marzo
22
, il brigadiere David Lansana proclama la legge marziale; il primo ministro Siaka Stevens, appena eletto, viene arrestato;
24, colpo di stato militare; ufficiali dell'esercito rovesciano il brigadiere David Lansana; tutti i partiti politici vengono proscritti; il colonnello Juxon-Smith diventa capo dello stato;

1967
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1967
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;

1967
Repubblica del Ghana
[repubblica dal luglio 1960]
- Dittatore
gen. Ankrah
(1966 feb - ?)
1967
Gennaio
13
, tentativo di colpo di stato militare diretto dai tenenti Owusu-Gyimah e Sulemana;

Il Ghana, in precedenza, si è rifiutata di entrare nella CEE accusandola di essere colonialista.
Intontro fallito tra Gowon e Ojukwe ad Aburi, Ghana, dove Ojukwe parla inizialmente di diecimila Ibo uccisi per poi portare il bilancio a 30.000.
[Ojukwe è una redditizia creatura delle missioni inglesi ed è orgininario della "River Zone", prima sfruttata per la gomma e ora per il petrolio.]

Aprile
17
, tentativo di colpo di stato militare ad opera di ufficiali subalterni capeggiati dai tenenti Arthur e Yeboah; il ten. col. Kotoka viene ucciso dai ribelli durante la rivolta;

1967
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Presidente
N. Grunitzky
(1963 - 1967)
[Partito togolese del progresso]
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)

1967
Gennaio
24
, un nuovo colpo di stato militare (strascico della fallita rivolta del novembre 1966, soffocata dall'esercito), guidato dal ten. col. Eyadéma, capo di stato maggiore, rovescia il governo, sospende la costituzione e scioglie l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono soppressi;
Aprile
17
, il ten. col. Eyadéma scioglie il governo e si nomina presidente;




1967
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione.]
- Presidente
Nmandi Azikiwe [Zik]
(1963 ott - 1966)
gen. Ironsi
(† 1966)
[yoruba]
col. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
?
(? - 1966)
-
1967
Gennaio
dopo essersi rifiutata di entare nella CEE, la Nigeria aderisce come "membro" di seconda classe.


Maggio
27
, il governatore militare col. Gowon annuncia la formazione di dodici stati regionali;
la situazione precipita; il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe proclama, dopo essere stato destituito, l'inizio della secessione del Biafra, territorio ibo;
30, il col. Ojukwe proclama la Regione Orientale della Nigeria stato sovrano con il nome di Repubblica del Biafra.
Ha l'appoggio dell'ambiente finanziario francese, di De Gaulle, del Portogallo, del Sudafrica, di Israele, degli anglicani britannici (che hanno missioni in Nigeria), delle Chiese e delle istituzioni benefiche inglesi ed euro-occidentali, della socialdemocrazia e della "sinistra euro-occidentale.
Gli interessi petroliferi europei e americani sostengono la secessione.
Sono poche le organizzazioni africane ad appoggiare il "Biafra", ma tra queste spicca il leader dell'organizzazione scissionista Movimento di Unità di Lusaka, I.B. Tabata.
- Le due "Quarte Internazionali" più imporanti hanno sia fazioni favorevoli al Biafra sia fazioni "neutrali" e non possono assumere una posizione anti-imperialista.
- L'Unione Sovietica è favorevole all'unità nigeriana.
- La Gran Bretagna appoggia "ufficialmente" la Nigeria ma fa di tutto per fermare e ritardare i rifornimenti di armi.
- La Cina appoggia il Biafra.
In Occidente nasce la leggenda dei "genocidi" perpetrati dalla Nigeria nel Biafra.
[Questa accusa si ripete in seguito per il Bangladesh, quando la Gran Bretagna decide di valersi di una semicolonia più funzionale del Pakistan Orientale e modifica i suoi piani di "divisione dell'India" decisi nel 1947-48.]

Il conflitto che ne segue è alimentato dalle ingerenze di potenze straniere interessate alle risorse petrolifere biafrane;





1967
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1967
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;

1967
[questa unica provincia dotata di autonomia amministrativa dal 1964, riunisce i territori Río Muni e Fernando Póo ceduti nel 1778 con il trattato del Pardo dal Portogallo alla Spagna, e da questa costituiti in proprie province nel 1959.]
- Presidente
-
1967
-


1967
[indipendente dall'agosto 1960]
[l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Léon M'Ba
(1960 ago - † 1967)
[Blocco democratico gabonese]
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]

1967
alla morte del presidente lo sostituisce il vicepresidente della repubblica Albert-Bernard Bongo, leader del partito unico Partito democratico gabonese;






[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1967
-





1967
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
A. Massemba Debat
(1963 dic - 1969)
eletto presidente (a suffragio ristretto), imprime al paese un orientamento moderatamente socialista e antimperialista, da un lato varando un piano quinquennale nel settore pubblico, dall'altro rompendo le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, nel quadro di un consolidamento dei rapporti con l'ex metropoli e di un avvicinamento all'Unione Sovietica e alla Cina;

1967
-






1967
[stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1966 ott - 27 ott 1971)

1967
questa forma di presidenzialismo autoritario viene ora legittimata da una nuova costituzione, istituzionalizzando il partito unico (Movimento Popolare Rivoluzionario) e inaugurando una politica di "autenticità" intesa come riaffermazione dei valori storici, sociali e culturali del paese;



Katanga [regione sudorientale]
1967
il separatismo della regione continua a presentarsi vivo;

1967
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1967
il paese è in preda a una sanguinosissima guerra razziale tra baHutu e tutsi (vatussi) attizzata dalle ingerenze del Burundi nella vita politica ruandese;
in conseguenza del peggioramento dei rapporti con il Burundi, giunto al culmine con la fine dell'unione monetaria e doganale, si deteriora anche la situazione interna per il diffondersi dell'inflazione e lo scarso afflusso di capitali;

1967
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1967
-

1967
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1967
Wonji, i lavoratori etiopi delle piantagioni di zucchero scioperano per protestare contro la politica razzista basata sulle concessioni agli olandesi e sul lavoro a basso salario, politica che gli studenti di Addis Abeba paragonano al sistema sudafricano.
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1967
-










1967
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente
Aden Abdullah Osman
(1960 lug - 1967)
Ali Shermarke
(1967 - 1969)
[La vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali)]
1967
accordo somalo-kenyano;
Somalia Francese [territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957.]
1967
il paese muta ora con un referendum il nome in quello di Territorio Francese degli Afar e Issa;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;

1967
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
M. Obote
(1966 feb - 1971)
- Primo ministro
-
1967
[cerca di promuovere un programma moderatamente socialista anche se ostacolato dal governo britannico che intende tutelare, in forme neocolonialistiche, i suoi ingenti interessi economici nel paese.]

Marzo
viene scoperto un complotto per rovesciare il governo;

1967
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
-
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - ?)
[KANU]
- Ministro degli Interni
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1964 - 1967)
[KANU]
 
KANU (Kenya African National Union)
1967
la mancata attuazione della riforma agraria è all'origine della scissione nel 1966 dalla KANU (divenuto nel frattempo partito unico) del raggruppamento di sinistra KPU (Kenya Peoples Union) di Oginga Odinga ma anche di una recrudescenza delle tensioni etniche e sociali che spingono il governo su posizioni sempre più moderate;
adducendo ingerenze esterne nella vita del paese, Nairobi rompe con la Cina Popolare e l'Unione Sovietica per avvicinarsi al blocco occidentale;
il Ministro degli Interni Daniel Arap Moi diventa vicepresidente;
assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese dà vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale;



1967
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - 1972)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1967
Febbraio
J. Nyerere fa la "Dichiarazione di Arusha" sul socialismo africano.







1967
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dall'agosto del 1963 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto un "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Holden Roberto leader del FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) appoggiato dallo Zaire e in antagonismo con:
- MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) di Mario de Andrade e Agostinho Neto;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
- Governatore
?
(? - ?)
1967
-


1967
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1967
-


1967
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1967
il presidente ha instaurato un regime fortemente autoritario;


1967
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
1967
si costituisce l'alleanza militare ZAPU-SRANC – tra la ZAPU (Zimbabwe African Peoples Union) e il SRANC (Southern Rhodesian African National Congress) – che fa la sua prima prova nell' "affare Wankie";


1967
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo.]
-  
1967
i guerriglieri del FRELIMO possono ora contare su 8.000 uomini; in questo periodo, 9.000 soldati portoghesi sono stati uccisi o feriti.
Il FRELIMO costruisce scuole e ospedali e inizia un lavoro di collaborazione nelle zone liberate (cento scuole nella Provincia di Cabo Delgado).


1967
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1967
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;




1967
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1967
-



1967
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1967
-



1967
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;
1967
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;
l'Onu, che non ha mai riconosciuto l'annessione dell'Africa del Sud-Ovest, nel 1966 ha disposto il ritiro del Sudafrica dal territorio;

L'ANC sudafricano all'estero decide a favore della "lotta armata" durante gli incontri tenuti da:
. Oliver Tambo,
. Reginald September, ex rappresentante indigeno del CPSA,
. Moses Kotane (negli anni '70 residente a Mosca per un periodo di riposo dopo un intervento chirurgico),
. dottor Dadoo (molto spesso in India),
e altri che lavorano a stretto contatto con l'OUA (Organizzazione dell'unità africana) e l'ONU a Washington, Addis Abeba, Dar es-Salaam, Algeri e Il Cairo.

Dopo una scissione all'interno dell'Associazione Cristiana degli Studenti, viene fondato il Movimento Universtario Cristiano con un programma di "teologia nera" e di istruzione per il Sudafrica.

Febbraio
«Unity», organo dell'UMSA (Unity Movement of South Africa), accoglie con favore il "socialismo africano" prospettato da J. Nyerere, mentre in Sudafrica gli insegnanti e gli studenti del NEUM (Non-European Unity Movement) criticano la Dichiarazione di Arusha, considerata un cedimento al nuovo atteggiamento con cui l'imperialismo si presenta in Africa attraverso l'indipendenza formale.

Marzo
12-19
, la visita di Banda a B.J. Vorster viene condannata da quasi tutti gli stati e movimenti africani.

 




1967
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1967
-






1967

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
Charles Hélou
(1964 - 1970)
[conservatore]
1967
guerra arabo-israeliana: il solco tra paese reale e paese legale si approfondisce con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi;



1967

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).]

- Presidente
gen. Nur al-Din al Atasi
(1966 - 1970)
[neobaathista radicale]
[dittatura conservatrice; il partito baath siriano è tuttavia profondamente lacerato al suo interno tra filonasseriani, moderati e neobaathisti radicali; ]
1967
Marzo-Aprile
La tensione comincia a crescere a causa dei ripetuti avvertimenti dei leader israeliani alla Siria.

guerra arabo-israeliana: costa alla Siria la perdita delle alture del Golan;




1967
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1967
-


1967
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
contro Israele operano:
- dal 1964 l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), che si è dotata di una sua forza militare (l'Esercito per la liberazione della Palestina) e viene finanziata dalla Lega araba;
- dal 1965 Al Fatah;
- dal 1967 il FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina), fondato dal medico "il dentista" George Habbash, che, guidato da Wadi Haddad, è il primo a stabilire legami internazionali in campo terroristico, ed è ancora più militante di Al Fatah;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
L. Eshkol
(1963 - 1969)
[parlamento unicamerale (Knesset)]
1967
il primo ministro L. Eshkol continua a sviluppare con successo i rapporti con gli Stati Uniti, l'Europa occidentale e il Terzo Mondo;
primavera, la fragile tregua dopo la guerra del 1956 è compromessa definitivamente; alla decisione di ritirare le  forze di pace dell'ONU, secondo una richiesta egiziana, seguono la chiusura da parte dell'Egitto, dello stretto di Tiran alla navigazione israeliana e la firma di un ulteriore patto interarabo di mutuo sostegno contro Israele; 

Giugno
, nel governo israeliano entra l'energico gen. Moshè Dayàn;

"guerra dei sei giorni"
(1) 5 giugno -
gli israeliani convinti in un attacco imminente degli arabi aprono loro per primi le ostilità:
- l'aviazione israeliana attacca gli aeroporti egiziani, giordani, siriani e iracheni, annientando nel giro di qualche ora le forze aeree di quei paesi;
- l'esercito israeliano lancia le sue colonne corazzate nel Sinai lungo tre direttrici (a nord, al centro e a sud):
fronte egiziano:
le sette divisioni egiziane vengono sconfitte; gli egiziani sono costretti a una precipitosa ritirata e…
fronte giordano:
anche qui l'azione israeliana è travolgente…

(2) 6 giugno
fronte giordano:
… dopo 36 ore di combattimento a Gerusalemme, la città vecchia viene isolata;
le forze israeliane avanzano rapidamente nel Sinai;

(3) 7 giugno
Gerusalemme è occupata dalle unità israeliane che giungono al "Muro del pianto", un luogo santo ebraico, da 17 anni inaccessibile agli ebrei; 
fronte giordano:
duri combattimenti si svolgono anche a Jenin e a Qalkilya, ma alla fine della terza giornata di guerra la maggior parte della Cisgiordania, da Beth She'an al mar Morto, è in mano alle truppe d'Israele; 
… in serata la Giordania accetta la richiesta di cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
fronte siriano:
dopo il fallimento di un attacco delle truppe di Damasco, mirante ad occupare il villaggio di Dan, gli israeliani riescono a conquistare le munite fortificazioni siriane;

(4) 8 giugno
l'Egitto accetta la richiesta di cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
Israele è ormai libero di occuparsi della Siria, che si è limitata ad attacchi esplorativi;

(5) 9 giugno -
fronte egiziano: … approssimativamente 10.000 soldati egiziani sono uccisi o muoiono di sete nel tentativo di riattraversare il "Canale di Suez", raggiunto ora dalle forze israeliane;

(6) 10 giugno -
gli israeliani giungono a occupare un'importante striscia del territorio siriano sulle alture del Golan, compresa la città chiave di el-Quneitra sull'altipiano siriano; 
la Siria accetta la richiesta di cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Lo stato sionista d'Israele ha così ottenuto il controllo militare dell'intera Gerusalemme e del rimanente 21% della Palestina. Più di 200.000 rifugiati arabi attraversano il Giordano per recarsi sulla sponda orientale del fiume.
Israele ha occupato tutto il Sinai e le sue forze si trovano sulle sponde del "Canale di Suez" dove questa volta hanno intenzione di rimanere.
Con l'occupazione delle altrure del Golan, Israele ha annientato i vantaggi strategici della Siria.

Alla guerra pone fine una tregua imposta dall'ONU:
- le linee del cessate il fuoco vengono stabilite lungo il "Canale di Suez", il fiume Giordano e l'altopiano del Golan; 
- gli stretti di Tiran sono di nuovo aperti alla navigazione, 
- la città di Gerusalemme è riunificata sotto il controllo israeliano; 
la tregua non riesce tuttavia a consolidarsi e per oltre due anni lungo il "Canale di Suez" continuano a susseguirsi incursioni di commandos, combattimenti d'artiglieria e duelli aerei, mentre l'aviazione israeliana non rinuncia a colpire obiettivi strategici in territorio egiziano; si intensifica anche l'azione dei guerriglieri palestinesi contrastata dalle rappresaglie israeliane;
dal Fronte Popolare intanto si staccano alcuni gruppi ancor più di sinistra, quali il Fronte Popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril e il Fronte popolare democratico di Nayef Hawatmeh (circa trecento membri, privo di democrazia e di popolarità);


Novembre
22
, il Consiglio di sicurezza dell'ONU approva all'unanimità la risoluzione britannica (nota come 242) per la regolazione del conflitto arabo-israeliano;

- Egitto (fascia di Gaza)
1967
-
- Giordania (Cisgiordania)
1967

I paesi arabi produttori di petrolio riprendono le forniture all'Occidente e accordano un finanziamento annuo ai due stati più colpiti: Egitto e Giordania.

1967
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;

1967
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;


1967
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1967
-

1967
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1967
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1967
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1967
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1967
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1967
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1967
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1967
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1967
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1967
-


1967
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 
[dal 1962 è in atto una lunga guerra civile, durante la quale l'Egitto interviene a fianco dei repubblicani con un corpo di spedizione di 80.000 uomini.]

1967
le forze realiste, rifugiatesi nelle regioni settentrionali, conducono la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita;

Agosto
accordo di Khartum: con la mediazione sudanese, tra G.A. Nasser e re Faysal per il disimpegno militare nello Yemen.

Settembre

le truppe egiziane cominciano ad evacuare lo Yemen, mentre le ultime truppe britanniche lasciano Aden;

1967
Yemen Meridionale
(Asia occidentale)
[il Fronte di liberazione nazionale guidato da esponenti dell'estrema sinistra prevale sugli arretrati regimi feudali dei principati per cui si giunge alla proclamazione della totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud.]
 

1967
-


1967
[il tribalismo beduino e i giacimenti di petrolio del Dhufar sono all'origine della rivolta accesasi sotto l'egida dell'Arabia Saudita.]
? 
[dal 1962 il paese è in rivolta]

1967
la rivolta iniziata nel 1962, sotto l'egida dell'Arabia Saudita, si trasforma in movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita;






1967
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
col. Aref
(1963 - 1968)
[partito baath iracheno]
[Il partito baath iracheno subisce una involuzione autoritaria e confessionale.]
1967
Febbraio
colpo di stato;
Kurdistan (iracheno)
1967
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1967
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
1967
emenda la costituzione, affinché la regina diventi automaticamente reggente in caso di sua morte prima che il principe ereditario abbia raggiunto la maggiore età;
Ottobre
26
, nel ventesimo anno di regno lui e la regina Fara Diba vengono incoronati, con una cerimonia totalmente non islamica, imperatori di Persia;


- Primo ministro
-
1967
Marzo
5
, Teheran, muore Mohammed Mossadeq, ritiratosi nel 1956, dopo tre anni di confino, a vita privata;






Abu Musab al Zarqawi (Zarqa, Giordania 1967 - 2006) terrorista arabo;
poco più che ventenne viene arrestato e condannato a cinque anni di detenzione;
[In carcere aderisce al salafismo radicale, una dottrina che predica il rigetto totale dei valori e degli influssi occidentali: il credo adottato dallo Stato Islamico.]
appena rilasciato, parte per l'Afghanistan per unirsi ai mujaheddin, ma arriva troppo tardi per combattere contro i sovietici;
2000, nella cittadina afghana di Kandahar, incontra per la prima volta Osama bin Laden ma respinge l'invito del saudita ad entrare a far parte di "al Qaeda";
2003, dall'estate egli guida un gruppo di jihadisti, noto come "al Tawhid al Jihad" – il futuro Isi (Stato Islamico in Iraq);
2004, dimostratesi valide le sue tesi, verso la fine dell'anno è nominato da Osama bin Laden emiro di "al Qaeda" in Iraq;
2006, in seguito a un attacco aereo statunitense, trova la morte.

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«Il Telegrafo»

«segue da 1960»
1967, la maggioranza del pacchetto azionario passa sotto il controllo del petroliere A. Monti;
«segue 1976»

«L'Avvenire d'Italia»

«segue da 1959»
1967, R. La Valle, direttore di questo quotidiano cattolico dal 1959, si dimette per divergenze con la gerarchia ecclesiastica ed il giornale si fonde con «L'Italia» organo della curia milanese;
«segue 1968»

 

 

 

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