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ANNO 1955

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Papa Pio XII
(1939-58)

responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1955
segr.gen.: Dag Hammarskjöld (1953 apr - set 1961);
14 dicembre, viene ammessa l'Italia e altri 15 paesi;

SEATO
(South East Asia Tready Organization)

«segue da 1954»
1955, Bangkok, 19 febbraio, entra in vigore il "trattato" tra:
- Australia,
- Filippine,
- Francia,
- Gran Bretagna,
- Nuova Zelanda,
- Pakistan,
- Stati Uniti,
- Thailandia.
«segue 1965»

conferenza di Ginevra

1955
18-23 luglio
- Stati Uniti (D.D. Eisenhower)
- URSS
(N.A. Bulganin)
- Gran Bretagna
(A. Eden)
- Francia
(E. Faure)
si riuniscono per avviare un processo di distensione mondiale;
affrontati i problemi della sicurezza europea e della Germania, del disarmo e dello sviluppo dei rapporti tra Est e Ovest, non viene raggiunto alcun accordo e viene rinviata;
27 ottobre-16 novembre, l'ulteriore conferenza si conclude nuovamente con un nulla di fatto.

patto di Varsavia

1955, 14 maggio, dopo gli accordi di Parigi, viene firmato questo trattato di alleanza fra:
- Unione Sovietica,
- Repubblica Democratica Tedesca,
- Polonia,
- Cecoslovacchia,
- Romania,
- Bulgaria,
- Albania,
che si aggiunge e sovrappone, senza annullarli, ai trattati bilaterali di reciproca assistenza militare, stipulati in precedenza dall'URSS con i singoli stati socialisti;
«segue 1968»

Conferenza di Bandung

1955, 18-24 aprile, Bandung, si riunisce la Conferenza afro-asiatica a cui partecipano ventinove Paesi dei due continenti.
È la prima fatidica tappa dell'anticolonialismo e del decisivo «risveglio dei popoli di colore».

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1955
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
-

1955
Luglio
18
, Ginevra, inizia una conferenza con la presenza di:
. D.D. Eisenhower,
. N.A. Bulganin,
. A.R. Eden,
. E. Faure.
[È la prima volta che i quattro "grandi" si ritrovano dopo la conferenza di Potsdam nel luglio 1945… anche se allora erano tre e nessuno di quelli su citati vi partecipò.]

Agosto
-
, Ginevra, si tiene una conferenza sullo sviluppo degli armamenti atomici, salutata con entusiasmo dal segretario generale dell'ONU, alla quale prendono parte ben 1260 scienziati di 72 paesi diversi; è presieduta dallo scienziato indiano Homi Bhaba;
questa conferenza non interrompe la corsa agli armamenti atomici da parte delle due superpotenze ma è servita a stabilire una prima base di contatto tra gli scienziati più importanti;

Settembre
Zollikofen, presso Berna, inagurazione del 1° tempio mormone in Svizzera e in Europa;
[Per l'occasione sono giunti in Svizzera 379 cantori del coro del "Tabernacolo mormone" di Salt Lake City, nello Utha, seguiti da 250 membri e dal personale ausiliario.
La setta ne ha altri 11 in America.]

Ottobre
10
, Elezioni politiche.
Elezioni politiche
[1955]
 
voti
Partito socialdemocratico
263.683
Partito liberale
227.868
Partito popolare conservatore
226.137
Partito dei contadini
117.777
Landesring
53.472
altri 4 partiti con meno di 26.000 voti ciascuno
-
Totale
-
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]


27-16 novembre, Ginevra, si tiene la conferenza dei quattro ministri degli Esteri:
. J.F. Dulles,
. Molotov,
. H. Macmillan,
. A. Pinay.

 


1955
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1955
-


1955
Republik Osterreich
- Presidente
Theodor Körner
(1951 27 mag - 4 gen 1957)
[SPÖ, Partito socialdemocratico]
- Cancelliere
Julius Raab
(1953 apr - 1961)
(ÖVP, Partito popolare austriaco)
 

1955
Aprile
missione austriaca a Mosca;

Maggio
15
, Vienna, dopo aver diretto le lunghe trattative, Julius Raab firma il trattato di pace con le grandi potenze, che prevede il pagamento dei danni di guerra all'URSS e la neutralità perpetua del paese, e mette fine all'occupazione dell'Austria;
il trattato restituisce al paese la piena sovranità.
A fine mese l'episcopato austriaco pubblica un "Libro Bianco" di 80 pagine elencante le richieste della Chiesa austriaca nei riguardi dello Stato, quattro in sostanza:
1. - la conferma della validità del Concordato stipulato nel 1933 tra l'Austria e il Vaticano;
2. - la riforma della legislazione in materia di matrimonio e di divorzio;
3. - le sovvenzioni alle scuole e alle opere caritative cattoliche;
4. - la restituzione dei beni ecclesiastici confiscati dal regime nazista.

Ottobre
9
, muore il card. Teodoro Innitzer, arcivescovo di Vienna dal 1932;

Novembre
5
, Vienna, il Parlamento sancisce la neutralità dell'Austria;
10, Vienna, il nuovo rettore dell'Università per il 1955-56 è il benedettino di Seitenstetten, p. Carlo G. Jellouschek, discepolo dell celebre teologo e storico mons. Martin Grabmann, e come lui professore di dogmatica;

 

 

1955
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
- Presidente
Theodor Heuss
(1949 - 1959)
[FDP]
II Legislatura 1953 6 ott - 6 ott 1957
- Cancelliere
K. Adenauer
II
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
[CDU]
[Coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica) e
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico),
- DP (Partito Tedesco) e
- FVP (Partito Popolare Liberale).]
Affari Esteri
K. Adenauer (CDU)
(1953 20 ott - 6 giu 1955)
Heinrich von Brentano (CDU)
(1955 8 giu - 29 ott 1957)
Interni
Gerhard Schröder (CDU)
(1953 20 ott - 14 nov 1961)
Giustizia
Fritz Neumayer (FDP), FVP[1]
(1953 20 ott - 16 ott 1956)
Finanze
Fritz Schäffer (CSU)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Economia
L. Erhard (Indip.)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Heinrich Lübke (CDU)
(1953 20 ott - 15 set 1959)
Lavoro
Anton Storch (CDU)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Difesa
(Ministero creato il 08/06/1955)

Theodor Blank (CDU)
(1955 8 giu - 16 ott 1956)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Poste e Telecomunicazioni
Siegfried Balke (CSU)
(1953 10 dic - 14 nov 1956)
Alloggi
Victor-Emanuel Preusker (FDP), FVP[1]
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
Affari dei rifugiati
Theodor Oberländer BHE, (CDU)[2]
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
Rapporti con la Germania Est
Jakob Kaiser (CDU)
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
Affari regionali
Heinrich Hellwege (DP)
(1953 20 ott - 26 mag 1955)
Hans-Joachim von Merkatz (DP)
(1955 27 mag - 13 dic 1962)
Questioni nucleari
(Ministero creato il 20/10/1955)

Franz Josef Strauß (CSU) (1953 20 ott - 16 ott 1956)
Questioni familiari
Franz-Josef Wuermeling (CDU)
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
Cooperazione economica
+ Vice-cancelliere
Franz Blücher (FDP), FVP[1]
(1953 20 ott - 29 ott 1957)
Ministri senza portafoglio
-
Robert Tillmanns (CDU)
(1953 20 ott - † 12 nov 1955)
 
-
Waldemar Kraft BHE, (CDU)[2]
(1953 20 ott - 16 ott 1956)
-
Hermann Schäfer (FDP), FVP[1]
(1953 20 ott - 16 ott 1956)
-
Franz Josef Strauß (CSU)
(1953 20 ott - 12 ott 1955)
 
[1] Membro del Partito liberaldemocratico (FDP) fino al 1956, e del Partito Popolare liberale (FVP) dopo.
[2] Membro del Blocco dei rifugiati (BHE) fino al 1955, e dell’Unione Cristiano Democratica (CDU) dal 1956.
-

1955
Febbraio
15
, l'Agenzia stampa «KNA» annuncia che il nunzio apostolico in Germania ha inviato una nota al governo bavarese comunicandogli che il progetto di legge sull'insegnamento presentato al Parlamento regionale contrasta con le disposizioni concordatarie (specie con l'art. 5).

Marzo
5
, Espelkamp, Westfalia, nel sinodo della Chiesa Evangelica tedesca, il dott. Heinemann, già ministro degli Interni nel "I governo Adenauer" e poi fondatore del G.D.V., è sostituito dal prof. Costantino von Dietze, mentre il dott. Dibelius viene rieletto presidente del Consiglio della Chiesa Protestante tedesca.

Maggio
8
, la BDR entra nella NATO;

Giugno
27
, in occasione del IV centenario della firma della "Pace religiosa di Augusta", Pio XII invia un messaggio al vescovo d'Augusta creando così disappunto e polemiche in vari ambienti protestanti.

Luglio
7
, diventa obbligatorio il servizio militare;

Settembre
9
, K. Adenauer compie una visita ufficiale nell'Unione Sovietica su invito di Bulganin;

Ottobre
21
, i vescovi tedeschi firmano la lettera pastorale collettiva sulla letteratura cattolica;
23, gli elettori della Saar rifiutano lo statuto di autonomia preferendo il ritorno del territorio alla Germania;
30, Essen, un comitato di sindacalisti dà vita al C.G.D. (Christliche Gewerkschaftbewegung Deutschlands = Movimento sindacale cristiano della Germania).

Dicembre
9
, Bonn, il ministro degli esteri tedesco von Brentano annuncia la dottrina di Hallstein, secondo la quale la Repubblica Federale Tedesca romperà i rapporti diplomatici con tutti i paesi che riconoscessero la Repubblica democratica tedesca.
18, nuove elezioni nella Saar; oltre il 70% dei votanti chiede la reintegrazione con la Repubblica Federale Tedesca;
23, Otto John, trasferitosi nella DDR, rientra nella BDR e viene arrestato.

In Europa intanto, alla fine dell'anno, vengono pubblicati in rapida successione i primi libri sulla persecuzione nazista degli ebrei. Nacht und Nebel (Notte e Nebbia), il film documentario francese sull'internamento sistematico degli oppositori del regime nei campi di concentramento e sugli orrori che vi si perpetravano quotidianamente, scuote gli spettatori al punto che il governo federale cerca di impedirne la proiezione non solo nelle sale tedesche ma anche al Festival del Cinema di Cannes.
Mentre gli storici tedeschi iniziano a occuparsi con titubanza di ciò di cui invece si sarebbero dovuti occupare con impegno, i dibattiti pubblici sull'atteggiamento da assumere nei confronti del passato monopolizzano per mesi i titoli dei giornali.
Nello stesso periodo esce Das Dritte Reich und die Juden (Il Terzo Reich e gli ebrei) di Léon Poliakov e Josef Wulf che suscita grande clamore.
Si tratta principalmente di una raccolta di documenti:
- ordinanze di A. Hitler che autorizzano le ruberie e la persecuzione;
- commenti entusiastici di H. Göring e appunti di suo pugno;
- bilanci delle spoliazioni e delle uccisioni dell' "Operazione Reinhard";
- rapporti su denti d'oro, depositi nelle banche del Reich, lavoro coatto;
- progetti di camere a gas;
- estratti del "Rapporto Gerstein";
- l'ordine di H. Himmler di distruggere il ghetto di Varsavia;
- il rapporto finale di Stroop e, soprattutto, statistiche su "trattamenti speciali" e sull' "estirpazione", la relazione di Dieter Wisliceny sulla "soluzione finale", il protocollo di Wansee e una gran quantità di documenti ad uso interno su Auschwitz, fanatismo razziale, esperimenti sugli esseri umani e sterilizzazioni forzate.
Grazie a una combinazione di estratti commentati, documenti integrali, fotografie e facsimili, il lettore ha modo di farsi un'idea della "politica" ebraica del nazionalsocialismo che non è così facile da contrastare come lo sono stati le memorie o i contributi pubblicati sui giornali fino a questo momento. Tanto le intestazioni delle lettere quanto le firme sono ben riconoscibili. Un intero capitolo è dedicato al "Grande Inquisitore senza magia", ossia ad A. Eichmann.
Poco dopo la sua pubblicazione, Otto Brautigam, un funzionario del Ministero degli Esteri, viene temporaneamente sospeso dal servizio perché il volume contiene un documento sulla questine ebraica a sua firma.
[Il primo procedimento contro Otto Brautigam era stato sospeso già nel 1950. La sospensione si concluderà nel 1958 con un reintegro nonostante ci siano documenti che dimostrano che non solo conosceva nei dettagli i piani di sterminio, ma che vi era anche implicato. Già durante il processo di Norimberga era stato depositato agli atti uno scritto contenente un riferimento a un colloquio con Eichmann. Si suppone che Otto Brautigam abbia addirittura presieduto una conferenza post-Wansee. Nell'agosto 1959 sarà insignito della Gran croce dell'ordine al merito della Repubblica Federale Tedesca.]
[Bettina Stangneth, La verità del male (2017, Luiss).]

 

Nel 1955 i protestanti tedeschi sono 42 milioni:
- 25 milioni nella BDR,
- 17 milioni nella DDR, dove costituscono la gran maggioranza della popolazione.
Delle 27 Landeskirchen (chiese territoriali):
- 13 sono di confessione strettamente luterana (20 milioni di fedeli);
- 13 si dichiarano "unite" (20 milioni di fedeli)
[Unione tra parrocchie strettamente luterane e parrocchie confessionalmente meno pronunciate o riformate. Le chiese riformate non superano il mezzo milione di fedeli.]




1955
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;

 
Primo ministro
-
 

1955
Gennaio
10
, riunione straordinaria dei membri del Comitato Permanente degli Ordinari (= vescovi) del Congo Belga, nella quale viene decisa la chiusura di tutte le loro scuole, qualora ial governo metta in atto le sue minacce;
11, il governatore generale Pétillon fa sapere ai vescovi che la lettera loro pervenuta intendeva solo «intavolare dei negoziati»;
13, il Comitato degl Ordinari del Congo in una lettera di risposta al governatore si felicita della sua combinazione, ma insiste sul suo punto di vista;
26, il ministro Buisseret fa leggere alla radio un comunicato che annulla praticamente la lettera dell'8 dicembre e una circolare del 18;

Febbraio
, il ministro Collard presenta alla Camera un progetto di legge, relativo all'insegnamento secondario;
9, lettera di protesta dell'episcopato belga al governo a riguardo della questione scolastica;

Lo stesso mese muore, in seguito ad un disastro aereo sulle pendici del Terminillo in Italia) Yvonne Poncelet.
[Cofondatrice con l'abate Boland, sin dalla seconda guerra mondiale, alla A.F.I. (Societé des Auxiliaires Féminines Internationales) per le missioni.

Marzo
26
, marcia su Bruxelles di 300.000 cattolici per dimostrare contro la politica scolastica del governo;

Maggio
26
, il ministro delle Colonie, Buisseret, decide di aprire alcune scuole ufficiali neutre nei tre centri più importanti del Congo;

Luglio
lettera di 8 preti operai belgi indirizzata ai loro compagni di fabbrica, annunciante la loro decisione di ritirarsi dal lavoro in obbedienza all'invito dell'espicopato;
21, dopo la Camera, anche il Senato vota la "legge Collard", sulla scuola;
[91 voti contro 0, essendosi ritirati i cristiano-sociali.]
30, dichiarazione collettiva dell'episcopato belga contro la "legge Collard";

Agosto
, la "legge Collard", sottoscritta da re Baldovino, entra in vigore;

 


1955
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]

Primo ministro
Willem Drees, SDAP
[Partito socialista]
(1948 - 1958)
 

1955
Luglio
16
, vengono eretti i vescovati di Rotterdam e di Groningen;

Settembre
8
, Amersfoort, muore il card. Giovanni De Jong, arcivescovo di Utrecht;
[Viene sepolto a Utrecht.]

Ottobre
31
, Utrecht, sede arcivescovile, mons. Bernard Jan Alfrink succede al defunto card. Giovanni De Jong;

Novembre
il Partito Nazionale Cattolico Olandese, che si era scisso dal Partito Popolare Cattolico, si riunisce a quest'ultimo per desiderio dell'episcopato;

 


1955
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;

- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA.
 

1955
il paese entra a far parte della UEO;

Ottobre
24
, Pio XII eleva l'internunziatura di Lussemburgo a grado di nunziatura, conservandole il titolare, mons. Efrem Forni;

 


1955
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1955
Agosto
Copenagen, ultima settimana del mese, si tiene, per la prima volta dai tempi della Riforma, una conferenza dei vescovi cattolici di Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, precisamente:
. mons. J.Th. Suhr, benedettino, vescovo di Copenaghen, (Presidente),
. mons. Jacob Mangers, vescovo di Oslo,
. mons J.E. Mueller, vescovo di Stoccolma,
. mons. William Cobben, vescovo di Helsinki.
[L'occasione è stata offerta dal Congresso Regionale dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche: ma un comunicato ha reso subito noto che, nelle loro riunioni, i quattro vescovi hanno discusso in comune i problemi fondamentali dell'evangelizzazione dei loro paesi.]
Non tenendo conto dei 26.000 cattolici della Danimarca e dei 500 circa dell'Islanda, Svezia, Norvegia e Finlandia ne contano, tutte insieme, neppur 24.000 su un totale di oltre 14 milioni d abitanti, ossia poche migliaia in più di quanti ne ospitassero all'indomani della prima guerra mondiale, e più per l'apporto di elementi stranieri che non delle sempre scarse conversioni degli elementi locali.
[La maggior parte degli "elementi stranieri" (cattolici scandinavi) appartengono a comunità straniere: personale delle ambasciate, profughi, per lo più provenienti dalla Polonia o dagli Stati Baltici, e molti prigionieri raccolti nei campi di concentramento in Germania. Ci sono poi un gran numero di operai, tra cui migliaia di italiani, emigrati nei paesi scandinavi per ragioni di lavoro.]



1955
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1955
-

CHIESA CATTOLICA
in ISLANDA
[1955]
parrocchie
sac. dioc.
sac. relig.
Case relig. maschili
Case relig. femminili
cattolici
n.
membri
n.
suore

- Reykjavic
[Vic. apost.]

*2
1
6
-
-
4
61
530
Dati 1955,
Abitanti: 158.000 (per metà circa viventi nella capitale Reykjavic (60.024 abitanti nel 1953);
Il vicario apostolico di Reykjavic è (dal 1942) mons. Johann Gunnasson, religioso monfortano, nativo di Reykjavic.
* con 5 chiese.

Fonti: Rielaborazione da Annuario Pontificio 1960.

 

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]



1955
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
-

1955
Febbraio
18
, Pio XII promuove la prefettura apostolica della Norvegia settentrionale a vicariato apostolico;

 


1955
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1955
-


1955
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
Presidente
-
Primo ministro
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1954 ott - feb 1956)
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[prevalenza dei partiti di centrodestra ma anche una forte presenza comunista]

1955
pur mantenendo in politica estera un indirizzo di equidistanza fra i blocchi, tra il 1948 e il 1955 viene conclusa una serie di trattati di amicizia e di cooperazione con l'URSS;
viene retrocessa alla Finlandia la base navale strategica di Porkkala, ceduta per la pace di Parigi all'URSS;

Febbraio
25
, Pio XII promuove il vicariato apostolico di Finlandia a diocesi di Helsinki;

Lo stesso anno si celebra l'VIII centenario della conversione del paese al cristianesimo.
Festeggiamenti ed esami di coscienza.


a



1955
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1955
Maggio
26
, Belgrado, giungono in visita N.A. Bulganin, N.S. Chrušcëv e Mikoyan;

È certo intanto che l' 1,5 milioni di ettari perduti dalla Chiesa cattolica in seguito alla riforma agraria, ben difficilmente potrà essere ridimensionato, se non nei casi di palese sopruso, qualora, ad esempio, non sia stata applicata la legge del 1953.
Alla fine dell'anno esistono solo:
secondo fonti cattoliche:
- «Blagoverst», mensile destinato anche ai laici, con una tiraura di un qualche migliaio di esemplari;
- «Vjesnik», mensile riservato ai preti (un migliaio di copie);
secondo una fonte governativa:
- «Gore Srca», mensile, 10.000 copie;
- «Ozanilo», organo diocesano del vescovato di Lubjana;
- «Vjerski List», organo diocesano del vescovato di Maribor.
[Prima della guerra la stampa cattolica periodica comprendeva:
- 3 quotidiani,
- 29 settimanali,
- 10 bimensili,
- 83 mensili,
- 25 fra riviste e bollettini diversi.]

 

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1955
nella "Dichiarazione di Belgrado" si arriva alla normalizzazione dei rapporti con i paesi dell'Europa dell'Est;
a Tito (Josip Broz) viene revocata la "scomunica" staliniana quando Crušcev arriva a Belgrado in visita di amicizia, ricusando così gli errori del passato;

CROAZIA - cap. Zagabria

1955
Maggio
6-
16
, processo a 4 sacerdoti del seminario di Fiume e chiusura per cinque anni dell'istituto;

 

SERBIA - cap. Belgrado

1955
-

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1955
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1955
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1955
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1955
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1955
-

a

1955
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)

1955
-


1955
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

Primo ministro
mar.llo A. Papagos
[governo dittatoriale]
(1952 - 1955)
Kostandinos Karamanlis
[governo semidittatoriale]
(1955 - 1963)

1955
-


1955
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Celal Bayar
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
Primo ministro
Adnan Menderes
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO.
 

1955
Febbraio
24
, patto di Baghdad: creato in funzione antisovietica, è firmato fra Turchia e Iraq (accederanno in seguito Gran Bretagna, Iran e Pakistan);
il ricorso a misure restrittive delle libertà provoca una crisi di grandi proporzioni; si diffonde il movimento di protesta tra studenti, intellettuali e operai organizzati;

Settembre
6/7
, nella notte avvengono massacri in danno dei greci-ortodossi, degli ebrei, degli armeni e dei cattolici di rito bizantino;

 





1955
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
N.S. Chrušcëv
(1953 nov - ott 1964)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
G.M. Malenkov
(1953 mar - feb 1955)
N.A. Bulganin
(1955 feb - giu 1957) 
vicepresidente
-
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1955
dal 1954 opera il KGB (Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato), con funzioni di polizia politica, creato in seguito allo sdoppiamento dell'MVD;

Gennaio
Leningrado, si riapre il Museo di Storia della religione e dell'ateismo;
[Fu aperto nel 1932 nella cattedrale di Kazan sul viale Nevsky. Dal tempo della guerra, quando è stato chiuso, non ha più ripreso l'attività fatta eccezione per il 1952, in occasione di una mostra su "Il Papato e l'Inquisizione".]

Febbraio
8
, N.A. Bulganin sostituisce G.M. Malenkov, nella carica di presidente del consiglio dei ministri;

Marzo
2
, p. George Bissonnette, assunzionista, viene espulso dalla Russia.
Protesta dell'ambasciata americana.
[Accreditato ufficialmente quale cappellano dei cattolici americani, viveva a Mosca dal gennaio del 1953.
La sua espulsione è stata dovuta – a quanto sembra – per rappresaglia al rifiuto degli americani di prolungare il soggiorno in USA a mons. Boris, esarca delle Aleutine e dell'America del Nord e del Sud.]


Il rimpatrio degli scienziati tedeschi sembra ormai compiuto.

Aprile
9
, l'Unione Sovietica denuncia i trattati di amicizia col Regno Unito e la Francia come ritorsione per l'approvazione del riarmo della Germania occidentale.
Lo stesso mese il metropolita Nicola restituisce la visita ai protestanti tedeschi andando a Bonn, ecc.

Maggio
14
, viene firmato il "patto di Varsavia";
[vedi Polonia]
26, inizia la visita a Belgrado di N.A. Bulganin, N.S. Chrušcëv e Mikoyan;

Giugno
9
, il patriarca Alexej e il metropolita Nicola partecipano al ricevimento offerto dal Presidente del Consiglio dei ministri dell'URSS N.A. Bulganin al Cremlino in onore di Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit];
30, Lossino-Petrovsk, una commissione appena giunta sul posto preleva ed invia il gruppo di scienziati a Sukumi, sulle rive del Mar Nero (30° e 90% di umidità) perché continuino nel loro lavoro; a poco apoco tutti gli scienziati presenti nei dintorni di Mosca arrivano qui;

Settembre
9
o 13, il cancelliere tedesco K. Adenauer giunge nell'URSS per una visita ufficiale;
12
, Sukumi, arriva l'ultimo contingente di scienziati tedeschi ancora presenti nei dintorni di Mosca;
20, Mosca, al termine di una visita del primo ministro O. Grotewohl viene firmato un trattato tra la DDR e l'Unione Sovietica che prevede anche la permanenza delle truppe sovietiche sul territorio tedesco.

Lo stesso mese il presidente dell'URSS Vorosilov [???] conferisce l' "Ordine del Lavoro" al metropolita Nicola «per le sue attività patriottiche e la partecipazione attiva alla lotta per la pace».

In un opuscolo dell' "Associazione pansovietica per la propagazione della cultura politica scientifica", intitolato La religione nel periodo dell'imperialismo, si parla dell'ecumenismo prrotestante come di un moto di imperialisti reazionari impauriti dai progressi del comunismo.

Ottobre
il vescovo ortodosso di Gracobyc, Mikhail Melnik, e il suo segretario sarebbero stati avvelenati in treno per aver aiutato a fuggire in occidente un prete cattolico loro connazionale;

Novembre
10, la «Pravda» elenca il patriarca Alexej fra gli invitati ufficiali del ricevimento dato dal governo sovietico in occasione del 38° anniversario della Rivoluzione bolscevica.

Un gruppo di astronomi russi partecipanti al Congresso Internazionale di Roma partecipa all'udienza pontificia e invita gli astronomi vaticani a parteciapre al Congresso internazionale del 1958 a Mosca.

Dicembre
17, N.S. Chrušcëv e N.A. Bulganin iniziano un viaggio in India, in Birmania e nell'Afghanistan;
29, N.A. Bulganin annuncia al Soviet Supremo che l'Unione Sovietica possiede un missile intercontinentale in grado di trasportare una bomba all'idrogeno a 4000 chilometri di distanza;

La rivista russa «Inostranaja Literatura» (Letteratura straniera) pubblica due racconti brevi dello scrittore statunitense E. Caldwell:
- Crazy Money, pubblicato originariamente in inglese con il titolo The Windfall (Fortuna inaspettata);
- Masses of men, che tratta di frodi industriali, della povertà dei neri e dello stupro di una bambina di dieci anni per 25 centesimi.


Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1955
repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1955
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1955
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1955
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1955
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1955
Settembre
29
, la stampa annuncia d'improvviso che ad Echmiadzin si è inaugurato il Sinodo Nazionale della Chiesa armena per l'elezione del nuovo katholikos; sono presenti delegati di:
- khatolikalato della Cilicia,
- patriarcati di Gerusalemme e di Costantinopli,
- patriarcati di tutte le diocesi, sia estere che locali, della Chiesa armena.
Numerosi sono anche gli ospiti dei pellegrini provenienti dagli Stati Uniti, dall'America del Sud, dalla Francia, dall'Italia, dall'Egitto, dal Libano, dalla Siria, dall'India, dalla Romania, dalla Bulgaria, e da altri paesi del mondo;
30, con inattesa fulmineità viene già eletto supremo patriarca (katholikos) di tutti gli armeni il 47enne vescovo romeno Vazgen Baldgjan (vescovo da appena quattro anni);

Ottobre
2
, Vazgen Baldgjan, katholikos della Chiesa armena, viene intronizzato, presenti anche varie autorità sovietiche del settore degli affari dei culti e in particolare di quelli della Chiesa armena.
[Notizie successive renderanno nota la consacrazione di 7 nuovi vescovi:
- 3 per la congregazione di Gerusalemme,
- 1 per la "diocesi europea",
- 1 per la "diocesi della California",
- 2 per diocesi locali.]

Lo stupore per queste notizie non è poco.

 

 
a

1955
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1949
-
 
1955
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1949
-
 
1955
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)

1955
Settembre
CHIESA CATTOLICA: all'inizio del mese mons. Kasimir Paltarokas consacra due vescovi:
. mons. Julius Steponavicius, suo ausiliare;
. mons. Petras Mazelis, vicario capitolare (amministratore apostolico nel 1960) di Telsiai.

Novembre
11
, il soviet lituano permette a mons. Casimiro Paltarokas, vescovo di Panevezys, di consacrare due nuovi vescovi titolari nominati dalla Santa Sede:
. mons. Steponavicius, quale ausiliare di mons. Casimiro Paltarokas,
. mons. Mazelis, come vicario capitolare di Telsiai.
[Secondo la notizia diffusa dalla «Tass», 30 ecclesiastici e 15.000 persone sono presenti all'avveniimento (il primo del genere dal 1944).]


1955
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
Dal 7 Ottobre 1949, entro l'ex zona di occupazione sovietica, si trovano 5 Stati:
Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, Brandeburgo, Meclemburgo.
Dal 1952 questi Stati non vengono formalmente disciolti ma viene tolta loro qualunque funzione amministrativa, cosa che di fatto equivale ad una dissoluzione; al loro posto vengono creati 14 distretti e Berlino Est che diviene capitale della DDR.
- Presidente del consiglio di stato
W. Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
O. Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario della SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1955
Gennaio
all'inizio dell'anno il partito comunista propaganda la cresima atea destinata a solennizzare l'ingresso dei giovani nella società degli adulti;

Luglio
26
, Berlino Est, Marx-Engelplatz, di ritorno dalla "conferenza dei quattro Grandi" di Ginevra, N.S. Chrušcëv pronuncia uno storico discorso: «Non sacrificheremo la DDR, non permetteremo ad alcuno di cancellare le conquiste sociali e politiche dello Stato socialista».
Per la prima volta viene formulata la teoria dei "due Stati tedeschi".
La DDR – in significativa sincronia con gli analoghi passi compiuti dalle potenze occidentali nei confronti della FDR – viene ora integrata a pieno titolo nel blocco sovietico.

Settembre
20
, al termine di una visita a Mosca di O. Grotewohl viene firmato un trattato tra la DDR e l'Unione Sovietica che prevede anche la permanenza delle truppe sovietiche sul territorio tedesco;


 

1955
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Stanislaw Mackiewicz
(1954 8 giu - 21 giu 1955)
Hugon Hanke
(8 ago - 10 set)
Antoni Pajak
(1955 10 set - 14 giu 1965)
 
 
1955
Presidente del Consiglio di Stato
Aleksander Zawadzki
(1952 - 1964)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
K.K. Rokossovskij
(1949 nov - ott 1956)
Segretario generale del Poup
B. Bierut
(1948 22 dic - 12 mar 1956)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)

1955
Febbraio
la "Commissione dei militanti cattolici ecclesiastici e laici presso il Comitato Polacco del Fronte Nazionale" viene riorganizzata sotto uno speciale Presidium.
[Nella sua ultima organizzazione (dati 1960) essa comprenderà sei sezioni interessate rispettivamente a:
1) - giornali,
2) - libri e all'arte,
3) - insegnamento della religione (sia per assicurare la possibilità che per controllarne il senso e accordarlo ai postulati sociali),
4) - programmi scientifici e pedagogici nei seminari (due sezioni),
5) - problemi della pastorale.]

Maggio
14
, dopo gli accordi di Parigi, viene firmato il "patto di Varsavia" un trattato di alleanza fra:
- Unione Sovietica
- Repubblica Democratica Tedesca
- Polonia
- Cecoslovacchia
- Romania
- Bulgaria
- Albania
che si aggiunge e sovrappone, senza annullarli, ai trattati bilaterali di reciproca assistenza militare, stipulati in precedenza dall'URSS con i singoli stati socialisti.

Giugno
28
, il Sant'Uffizio condanna il libro Zagadnienia Istotne=Problemi essenziali di B. Piasecki, pubblicato nel 1954, e il settimanale «Dzis' i Jutro=Oggi e Domani» (1° numero uscito nel nov 1945).
In seguito a ciò, i militanti della Società di Edizioni Pax sopprimono i settimanali «Dzis' i Jutro» e «Tygodnik Powszechny» sostituendoli con un nuovo settimanale ufficiale del movimento: «Kierunki».

Agosto
(ultima domenica), oltre un milione di pellegrini a Jasna-Gora recitano un'Ave Maria chiesta dal primate che ha inviato un'ostia (una poltrona vuota richiama la sua assenza ai presenti);

Novembre
Varsavia, il "Movimento Pax", progressista, celebra, presenti molti cattolici stranieri, il suo X anniversario;

Dicembre
8
, in occasione del III centenario della difesa del santuario di Jasna-Gora, Pio XII invia una lettera apostolica all'episcopato polacco: «Gloriosam Reginam». Molto aspra contro i progressisti.




1955
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
Antonin Zapotocky
(1953 mar - 1957)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1955
Agosto
ai primi del mese il «Rude Pravo», quotidiano di Praga, annuncia che la Cecoslovacchia sarà presente al festival cinematografico di Venezia col film a colori " Jan Hus", alla cui prima proiezione nella capitale ceca hanno partecipato, insieme ai membri del governo comunista, i rappresentanti diplomatici delle altre democrazie popolari. La notizia solleva subito allarmi da parte cattolica, concretatisi in breve nella richiesta di veto per la pellicola, definita un'opera di spietata propaganda antiromana.
[In ogni caso, il rogo su cui J. Hus arse vivo a Costanza nel 1415, rimane e rimarrà come la data più altamente simbolica della storia religiosa e nazionale ceca.]

1955
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Imre Nagy
(1953 4 lug - 18 apr 1955)
[MDP, comunista]
András Hegedüs
(1955 18 apr - 24 ott 1956)
[MDP, comunista]
- Vicepresidenti del governo:
. Antal Apró (1953-56);
. Jozsef Bognár (1953-56);
. Ferenc Erdei (1953-56);
Altri ministri:
- Interni: Ferenc Münnich (1953-56);
- Esteri: Imre Horváth (1953-56);
- Difesa: Károly Janza (1953-56);
- Finanze: István Kossa (1953-56);
- Giustizia: Eric Molnár (1953-56);
- Industria metalmeccanica: János Csergö (1953-56);
- Industria mineraria ed energetica: Sándor Czottner (1953-56);
- Industria chimica: Gergely Szabó (1953-56);
- Iindustria leggera: Józsefné Nagy (1953-56);
- Economia cittadina e comunale: Ferenc Nezvál (1953-56);
- Fattorie di stato: Miklós Ribiánszky (1953-56);
- Commercio estero: József Bognár (1953-56);
- Commercio interno: János Tausz (1953-56);
- Industria alimentare: Rezsö Nyers (1953-56);
- Ammasso: Antal Gyenes (1953-56);
- Edilizia: Antal Apró (1953-56);
- Salute pubblica: Antal Babits (1953-56);
- Cultura popolare: György Lukács (1953-56);
segretario
del (MDP)
[Partito comunista ungherese]
Mátyás Rákosi
(1946 feb - lug 1956)
 

1955
Gennaio
22
, nella seduta del presidium del fronte popolare, M. Rákosi dichiara che i dissidenti di destra rappresentano il pericolo maggiore per il paese;

Febbraio
6
, Malenkov si dimette;
la rivista teoretica del partito «Társadalmi Szemle» nel suo articolo di fondo critica la linea politica di I. Nagy ;

Marzo
2-4
, il comitato centrale condanna il corso di I. Nagy ; alla riunione partecipa Suslov in rappresentanza del PCUS (Partito comunista sovietico);

Aprile
18
, I. Nagy viene espulso dal partito comunista, escluso quindi dal comitato centrale e destituito da tutte le cariche che ricopre; nella carica di presidente del consiglio dei ministri viene sostituito da András Hegedüs, un seguace di M. Rákosi;

Maggio
14
, firma del patto di Varsavia. L'Ungheria è rappresentata da András Hegedüs. Il patto stabilisce che le truppe sovietiche continueranno a rimanere in Ungheria anche dopo aver lasciato l'Austria, ma non potranno immischiarsi nelle faccende interne ungheresi.

Giugno
16
, su proposta dell'episcopato, il governo muta la pena carceraria del card. J. Mindszenty in quella di confino;
20, l'arcivescovo di Eger, mons. Gyula Czapik, presidente della Conferenza Episcopale, parte per Helsinki con la delegazione ufficiale ungherese per partecipare al Congresso della Pace;
28, il Sant'Uffizio condanna due periodici editi a Budapest: il «Bulletin Catholique Hongrois» e l' «A. Kerestz»;

Luglio
il card. J. Mindszenty viene trasferito a Püspökszentlászló;
17, amnistia per il cardinale J. Mindszenty (in realtà egli continua a essere tenuto sotto sorveglianza in un castello).
Inizio della conferenza di Ginevra.

Ottobre
14
, l'arcivescovo di Kalocsa, József Grösz, viene trasferito nel villaggio di Püspökszentlászló in condizioni di libertà vigilata;

Novembre
2
, il card. J. Mindszenty e l'arcivescovo József Grösz, sono trasferiti a Felsöpetény;

Dicembre
6
, documento del comitato centrale contro gli scrittori. Il loro atteggiamento viene vautato come una deviazione a destra.
l'Ungheria viene ammessa all'ONU;


1955
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
-
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1955
entra a far parte del "patto di Varsavia" e dell'ONU;

mons. Aaron Marton, vescovo latino di Alba Julia arrestato nel 1949, viene ora liberato;

 


1955
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1955
è in corso un processo di relativa liberalizzazione;
il paese entra a far parte del "patto di Varsavia";

Novembre
mons. Kyril Kurteff, esarca apostolico dei cattolici di rito bizantino, viene arrestato;

 





1955
Costituzione del 1946
 
IV REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
René Coty
(1954 16 gen - 8 gen 1959)
Presidente del Consiglio della Repubblica
Gaston Monnerville
(1947 mar - ott 1958)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
-
Presidente del Parlamento
(Senato+Camera)
-
 
Presidente del Consiglio
P. Mendès-France
(1954 18 giu - 23 feb 1955)
E. Faure o E. Sanday
II
(23 mar - 24 gen 1956)
- Vicepresidente del Consiglio
-
-
Interni
F.-M. Mitterand
(1954 19 giu - 23 feb 1955)
Maurice Bourgés-Maunoury
(23 feb - 1° dic)
E. Faure o E. Sanday
(1° dic - 1° feb 1956)
Affari Esteri
P. Mendès-France
(1954 19 giu - 20 gen 1955)
E. Faure o E. Sanday
(20 gen - 23 feb)
Antoine Pinay
(23 feb - 1° feb 1956)
Colonie
-
Regioni liberate
-
Difesa
-
-
-
Guerra
-
Marina
-
Aviazione
-
Finanze, Affari Economici e Piano
Edgar Faure
(1954 18 giu - 20 gen 1955)
Robert Buron
(20 gen - 23 feb)
Pierre Pflimlin
(23 feb - 1° feb 1956)
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
Jean Michel Guérin du Bosq de Beaumont
(1954 3 set - 20 gen 1955)
Emmanuel Temple
(20 gen - 23 feb)
R. Schuman
(23 feb - 1° feb 1956)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
 

1955
Gennaio
Sempre su iniziativa del CCF (Congress for Cultural Freedom), inizia le sue pubblicazioni «Soviet Survey», come notiziario mensile diretto dallo storico Walter Laqueur [Mark Alexander], che è anche il rappresentante ufficiale del Congresso in Israele.
È definito da M. Josselson come «uno dei maggiori esperti internazionali sull'Unione Sovietica».
29, la «Quinzaine» è messa all'Indice;

Febbraio
la J.O.C. (Jeunesse Ouvrère Catholique) si ritira dalla Commissione esecutiva dell'A.C.J.F. (Association Catholique de la Jeunesse Française - Gioventù Cattolica);
23, muore Paul Claudel;

Marzo
3
, Daniels-Rops (con J. Cocteau e A. Brisson) entra nell'Accademia di Francia;

Aprile
10
, muore a New York p. Teilhard de Chardin;

Maggio
5
, Parigi, esce Les clefs de Saint Pierre di R. Peyrefitte;
8, «L'Osservatore Romano» pubblica il decreto del Sant'Uffizio che proibisce il libro Au diapason du ciel di Marcelle de Jouvenel, citando esplicitamente l'introduzione di Gabriel Marcel;
15, l' «Actualité religieuse dans le monde» cessa le pubblicazioni;
24, un tentativo di una nuova riforma della Costituzione relativo a soli 5 articoli, va a vuoto per la chiusura della discussione parlamentare;

Giugno
, nasce «Informations Catholiques Internationales»;
4-6, il Sinodo della Chiesa Riformata di Francia si pronuncia sulle relazioni con i cattolici;
29, i 6 cardinali di Francia emanano una dichiarazione di protesta contro gli attacchi degli "integralisti" della "Sapinière";
[Impossibile citare tutti i testi polemici ciclostilati o anche solo gli opuscoli a stampa firmati con pseudonimi e lanciati da case editrici spesso fittizie. Del resto gli attacchi degli integralisti si svolgono talora in piena luce, ma in questo caso contro obiettivi che sembrano esulare dal loro raggio d'azione. L'iconoclastia degli integralisti, infatti, non conosce limiti o venerabilità o fama di personaggi: si sfoga nelle scienze sacre come in quelle profane, sul terreno letterario come su quello scientifico. E naturalmente la maggior parte dei lettori, e spesso anche dei critici, non si accorge delle vere finalità che inducono ad agire così violenti stroncatori.
Un esempio può essere dato dal volumetto intitolato: Claudel, Mauriac e compagnia, cattolici di letteratura.]
30, la dichiarazione dei 6 cardinali viene ora pubblicata da «La Croix» in cui il direttore p. Gabel aggiunge il proprio commento;
[Anche se, in entrambi i casi, dichiarazione e commento, non sono fatti i nomi, non c'è dubbio che gli organi presi di mira sono:
- «L'Observateur»,
- «Pensée catholique»,
- «Paternité-Maternité»,
- «Verbe»,
- «Home nouveau»,
- ecc..]

Luglio
Bordeaux, il Congresso del Sindacato Nazionale degli Istitutori vota una «mozione d'azione laica»;

Agosto
20
, più di 100 europei vengono massacrati a nord di Costantina.
Lo stesso mese, a Nancy, XLII Settimana Sociale: «Les techniques de diffusion dans la civilisation contemporaine: Presse, radio, cinéma, télévision».

Settembre
26
, F. Mauriac lascia il «Figaro» per l' «Express».

Ottobre
Parigi, M. Josselson, 47enne, ha il suo primo attacco di cuore.

Cord Meyer sta tenendo d'occhio i conti di M. Josselson inserendo nel CCF (Congress for Cultural Freedom) Ken Donaldson, contabile della CIA, come "controllore generale della gestione" con base a Londra.
M. Josselson ha già cercato di liberare il Congresso dalla dipendenza finanzaria della CIA, tentando un approccio con la Fondazione Ford.
[In effetti, dato che alla metà degli anni Cinquanta, la Fondazione Ford contribuisce al Congresso con un fondo dell'ordine di alcuni milioni di dollari, sembrerebbe ragionevole aspettarsi che essa possa prendere in consideazione l'assunzione in toto del carico finanziario del Congresso.]
L'Agenzia, comunque, non è propensa a mollare la presa sul Congresso e i colloqui di M. Josselson con la Fondazione Ford sono destinati all'insuccesso fin dall'inizio.
14, dichiarazione dell'A.C.A. sulla "questione algerina";
23, gli elettori della Saar rifiutano lo statuto di autonomia preferendo il ritorno del territorio alla Germania;

Novembre
13
-20, VIIIme Semaine des intellectuels catholiques: «L'Église et la civilisation».
Lo stesso mese:
- esce il primo volume delle opere di p. Teilhard de Chardin: Le phénomèn humain;
- F. Mauriac, J. Madaule, l'abbé Pierre, ecc. partecipano alla fondazione d'un Comitato d'Azione degli intellettualli contro la prosecuzione della guerra nell'Africa del Nord;

Dicembre
4
, Parigi, si riunisce il comitato esecutivo del CCF (Congress for Cultural Freedom) per decidere sull'avvio della pubblicazione di «Tempo Presente».
18, nuove elezioni nella Saar; oltre il 70% dei votanti chiede la reintegrazione con la Repubblica Federale Tedesca;
18-20, «L'Osservatore Romano» si pronuncia sulle elezioni di Francia e sul "caso Mauriac".
Lo stesso mese:
- p. Janvier diviene predicatore (1955-57) a Notre Dame.
- Trasformazione della Commissione Nazionale dell'Insegnamento Religioso.
- 1° Congresso Nazionale dell'Insegnamento Religioso: «Les étapes de la formation chrétienne».





1955
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
sir W. Churchill conservatore
(1951 26 ott - 6 apr 1955)
sir A.R. Eden
conservatore
(6 apr - 10 gen 1957)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Rab Butler
(1953 28 ott - 20 dic 1955)
H. Macmillan
(20 dic - 13 gen 1957)
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1951 26 ott - 6 apr 1955)
S. Lloyd
(1955 20 dic - 27 lug 1960)
Difesa
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Affari economici
-
Carburanti
ed Energia
-
Commercio estero
-
Sanità
-
Edilizia
H. Macmillan
(1951 28 ott - 20 dic 1955)
-
 

1955
Aprile
5
, per ragioni di salute sir W. Churchill si ritira dalla politica e viene sostituito da sir A.R. Eden;

Pasqua, «The Catholic Herald» di Londra difende un'opera teatrale sulla Sacra Famiglia, trasmessa alla televisione, in cui la Madonna è presentata come madre di quattro figli e di numerose figlie.

Maggio
5
, il presidente della BBC rende noto di aver respinto le proteste del card. Bernard Griffin a proposito di una dramma sacro non ortodosso proiettato alla radio inglese.

Settembre
7
, il segretario del "Gruppo dell'Annunciazione", rev. Walton Hannah, passa al cattolicesimo seguito da una ventina di confratelli.
[La stampa aveva previsto il passaggio a Roma di un migliaio circa di pastori anglicani.]

Elezioni politiche: Conservatori 345 seggi, laburisti 277 liberali 6 altri 2

Ottobre
14
, in un memorandum per il governo, il ministro degli esteri inglese delinea un quadro semicatastrofico della situazione mediorientale:
«Se vogliamo mantenere il nostro attuale tenore energetico, l'importazione di petrolio dovrà triplicare nei prossimi vent'anni.
Il Vicino Oriente è la nostra unica risorsa.
In quest'area, gli investimenti delle compagnie petrolifere britanniche, raggiungono i 600 milioni di sterline. […]
Tuttavia, vi è il serio pericolo che il Vicino Oriente ci sfugga di mano. I governi di Egitto, Arabia Saudita e Unione Sovietica si stanno prodigando per minare la nostra posizione nell'area. Per tale obiettivo investono enormi somme di denaro
».
Il pericolo che il Foreign Office vede profilarsi all'orizzonte come una minaccia mortale è la violazione degli accordi basati sulla cosidddetta regola del "fifty-fifty", cioè il 50% dei profitti ai paesi produttori di petrolio, il restante 50% alle compagnie straniere che lo estraggono.
Accordi su cui si regge l'intero equilibrio nell'area e che, se venissero modificati a favore dei possessori dell'oro nero, renderebbero la Gran Bretagna ancora più vulnerabile.
Il ministro degli esteri inglese scrive:
«È fondamentale mantenere questo principio. Se fosse violato, non sappiamo dove potrebbe condurci la rapacità degli Stati mediorientali».
Inoltre, poichè dalla Persia, nonostante il golpe, arrivano segnali poco incoraggianti, egli scrive:
«È necessario promuovere la stabilità della politica interna e, in particolare, influenzare i singoli individui. In tal modo, l'opinione pubblica non manifesterà la sua ostilità nei confronti delle nostre compagnie petrolifere, un fatto che renderebbe impossibile le operazioni commerciali britanniche».

Importanza decisiva in tutta l'operazione all'interno del Partito Laburista, ha Jay Lovestone, capo di Irving Brown, che da quest'anno dipende da J.J. Angleton.
Il suo compito è infiltrare i sindacati europei, eliminare gli elementi dubbi e promuovere la scelta di dirigenti accettabili per Washington.
In questo periodo Jay Lovestone fornisce ad J.J. Angleton voluminosi rapporti sui sindacati britannici, compilati con l'aiuto dei suoi contatti nel TUC (Trade Unions Congress) e nel Partito Laburista.
J.J. Angleton concede ai suoi colleghi dei servizi segreti britannici (a quei pochi di cui si fida) di essere messi al corrente delle «informazioni confidenziali» di Jay Lovestone.
Sono, fondamentalmente, i seguaci di Jay Lovestone (anche se loro stessi non si considerano tali) a essere in grande ascesa nei circoli laburisti britannici alla fine degli anni Cinquanta.
Per radicare la la sua linea in questo gruppo, la CIA ricorre al CCF (Congress for Cultural Freedom) a spese del quale H.T.N. Gaitskell fa viaggi a Nuova Delhi, Rodi, Berlino e a Milano (1955) alla conferenza sul tema "Il futuro della libertà".
Dopo aver perso il suo seggio parlamentare, Anthony Crosland, il cui influente libro The Future of Socialism potrebbe leggersi «come un progetto a favore di una Gan Bretagna americanizzata» viene assunto da M. Josselson come consulente nell'organizzazione di seminari internazionali del CCF (Congress for Cultural Freedom) sotto la direzione di Daniel Bell, chiamato dagli Stati Uniti a questo scopo.

Elezioni politiche
 
seggi
- Conservatori
345
- Laburisti
277

- Liberali

6
- Altri
2
Totale
630

La poetessa Edith Sitwell si converte al cattolicesimo.

Esce l'edizione completa della Knox Bible.

La Convocazione della Chiesa anglicana decide di accettare l'interconnessione con la Chiesa dell'India del Sud.

ULSTER
(Irlanda del Nord)
1955
-
- Presidente      
- Capo del Governo
E. De Valera
(1951 - giu 1959)
[Fianna Fail]
- Nunzio di Dublino
mons. Alberto Levame
(1954 giu - ?)

1955
Luglio
importante lettera collettiva dell'episcopato sulle condizioni religiose degli 800.000 irlandesi presenti in Inghilterra;

 



1955
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
 

1955
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico";

Aprile
10
, I Congresso nazionale della J.O.C. portoghese;



1955
SPAGNA
 
IV governo*
 
1951 - gennaio 1957
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Presidente
de la Gubernaciòn
-
Interno
-
Affari Esteri
Alberto Martìn Artajo
(1945-gen 1957)
[-]
Casa
-
Finanze
-
Commercio
-
Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen-gen 1957)
[-]
Educazione
Joaquìn Ruiz-Giménez
(1951 gen-feb 1956)
[ex ambasciatore in Vaticano]
* esclusi rimpasti o brusche sostituzioni;
[il governo si regge sulla triade classica: cattolici-militari-Falange.]

1955
Gennaio
8
, replica della rivista «Ecclesia» al discorso del ministro dell'Informazione e del Turismo, Arias-Salgado, fatto il mese precedente a Barcellona, alla chiusra del Congresso Nazionale della Stampa;
23-29, «El Español» risponde alla replica di «Ecclesia»;

Lettera pastorale del vescovo di Malaga, mons. Herrera, per una legge sulla stampa.
Lettera pastorale del vescovo di Bilbao, mons. Morcillo, sulla teologia del lavoro.

Febbraio
18
, improvvisa apparizione nella cattedrale di Siviglia del card. Pietro Segura y Sáenz che accusa violentemente il regime di eccessiva condiscendenza verso i protestanti, presente il nunzio mons. Ildebrando Antoniutti.

Marzo
19
, lettera collettiva dei cardinali e arcivescovi sul magistero della Chiesa.

Giugno
solo ora l'Azione Cattolica (spagnola) può celebrare la sua prima "Giornata Nazionale";

Luglio
p. Riccardo Lombardi, fondatore del "Movimento per un mondo migliore" visita varie città spagnole e tiene due corsi di esercitazioni a Loyola e a Vitoria, presenti 4 vescovi, oltre 200 sacerdoti e più di 100 personalità del mondo laico, fra cui ministri ed ex ministri.

Settembre
mons. Enrique y Tarancón, vescovo di Solsona, pubblica una lettera pastorale per un mondo migliore intitolata: «Rinnovamento totale della vita cristiana».

Lettera pastorale del vesccovo di Bilbao, mons. Morcillo, sulla deontologia dell'impresa.

La Conferenza dei metropoliti approva il piano di sviluppo dell'Ufficio Generale d'Informazione e Statistica della Chiesa in Spagna.

La Spagna entra a far parte dell'ONU.

CHIESA CATTOLICA
Da quest'anno funziona anche un "Segretariato dell'episcopato" affidato a mons. Vicente Enrique y Tarançon.

CHIESA CATTOLICA
in Spagna
[Tab. 1]
 
1769
1955
Popolazione
9.308.804
29.596.284
Clero diocesano
[effettivi]
65.687
22.811
Parrocchie
[nello stesso periodo l'aumento è stato di poco più di mille unità]
n.d.
n.d.
Seminaristi
[compresi quelli dei seminari minori.]
21.170
20.000
Religiosi
*55.453
18.221
* Si riferisce all'anno 1859 per una popolazione di 15.464.340 abitanti.
[Tab. 2]
Sacerdoti diocesani per n. abitanti
Anni
n.
abitanti
%
1920
34.420
21.000.000
1/619
1936
29.902
24.000.000
1/802
1955
22.811
29.000.000
1/1.260
La caduta fra il 1936 e il 1955 si spiega soprattutto cogli anni della guerra civile, che non fecero soltanto un numero ingente di vittime fra i sacerdoti, sia secolari (4.226) che religiosi (2.489), secondo la Guia de la Iglesia ed. 1954, ma scompaginarono pure le file delle future reclute, aprendo anche fra esse numerosi vuoti.
[Tab. 3]
Sacerdoti novelli per n. abitanti
Anni
n.
abitanti
%
1952
859
21.000.000
1/619
1953
996
24.000.000
1/802
1954
1.022
29.000.000
1/1.260
Secondo un articolo del giornale cattolico «Ya», mag 1956, nel quale si aggiungerà tuttavia che il numero delle ordinazioni sacerdotali avrebbe dovuto aumentare ogni anno di 224 unità per mantenere nei prossimi decenni la proporzione attuale di 1 prete ogni 1.300 abitanti. Il loro numero invece non aumenta che di poche decine.
[Tab. 4]
Studenti di liceo e teologia nei seminari spagnoli
Anni scolastici
n.
Esodi*
1952-53
18.577
1.708
1953-54
19.217
1.998
1954-55
10.226
2.215
* Lasciano quindi più del 10% ogni anno.
Secondo uno studio di p. Mozaz pubblicato sulla rivista dell'Azione Cattolica spagnola «Ecclesia».
[Tab. 5]
Ordini e Congregazioni religiose
Anni
maschili
femminili
1925
11.436
44.145
1945*
9.632
48.904
1955**
n.d.
n.d.
* Il totale delle case è appena 4.571.
** Nel decennio 1945-54 solo le suore aumentano di circa 15.000 unità.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 


 

 
don Juan  
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1955
dichiara al quotidiano monarchico di Madrid «Abc» di solidarizzare con lo spirito falangista;




1955
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
L. Einaudi (Pli)
(1948 12 mag - 11 mag 1955)
Giovanni Gronchi (Dc)
(1955 11 mag - 11 mag 1962)
II Legislatura 1953 25 giu - 11 giu 1958
Presidenti
della Camera
G. Gronchi (Dc)
(1948 8 mag - 29 apr 1955)
G. Leone (Dc)
(1955 10 mag - 21 giu 1963)
Presidente
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967)
Presidenti
del Consiglio
M. Scelba (Dc) (+ Interno)
(1954 10 feb - 16 lug 1955) 
A. Segni (Dc)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)  
Vice-presidente
G. Saragat (Psdi)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio O.L. Scalfaro (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
[segretario]
C. Russo (Dc)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
[segretario]
R. Lucifredi
(1951 26 lug - 16 lug 1955)
Giuseppe Brusasca
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Raimondo Manzini
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Lorenzo Natali
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
  Ennio Zelioli Lanzini
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Affari Esteri 
G. Martino (Pli)
(1954 16 set - 19 mag 1957)
Sottosegretari Lodovico Benvenuti
(1953 16 lug - 16 lug 1955)
Rinaldo del Bo (Dc)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
F.M. Dominedò (Dc)
(gen 50 - 16 lug 1955)
A. Folchi (Dc)
(1955 16 lug - 25 mar 1960)
V. Badini Confalonieri (Pli)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Interno
M. Scelba (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
[ad interim]
F. Tambroni (Dc)
(1955 16 lug - 15 feb 1959)
Sottosegretari Guido Bisori
(1953 16 lug - 30 giu 1958)
C. Russo (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Vittorio Pugliese
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Grazia e Giustizia
M. De Pietro (Dc)
(1954 18 gen - 16 lug 1955) 
A. Moro (Dc)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Sottosegretari Ercole Rocchetti
(1953 17 ago - 16 lug 1955)
Oscar Luigi Scalfaro
(1955 16 lug - 30 giu 1958)
Difesa
P.E. Taviani (Dc)
(1953 17 ago - 30 giu 1958)
Sottosegretari G. Bosco (Dc)
(1953 16 lug - 12 giu 1958)
Virginio Bertinelli
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Fiorentino Sullo
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Giovanni Bovetti
(1955 16 lug - 15 feb 1959)
Marina mercantile
F. Tambroni (Dc)
(ago 53 - 16 lug 1955)
G. Cassiani (Dc)
(1955 16 lug - giu 58)
Sottosegretari Corrado Terranova
(1954 18 gen - 30 giu 1958)
Finanze
F. Tambroni (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
G. Andreotti (Dc)
(1955 16 lug - 30 giu 1958)
Sottosegretari Edgardo Castelli
(18 gen - 10 feb)
A. Bozzi (Pli)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
G. Cortese (Pli)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Giacomo Piola
(1955 16 lug - 30 giu 1958)
Tesoro
S. Gava (Dc)
(1953 17 ago - 31 gen 1956)
Sottosegretari Giuseppe Arcaini
(1954 18 gen - 20 mar 1957)
Angelo Motta
(1954 18 gen - 19 mag 1957)
Giustino Valmarana
(1954 18 gen - 19 mag 1957)
A. Maxia (Dc)
(1954 10 feb - 30 giu 1958)
Luigi Preti
(1954 18 feb - 19 mag 1957)
Bilancio
E. Vanoni (Dc)
(1954 18 gen - feb 1956)
Sottosegretari Mario Ferrari Aggradi
(1953 16 lug - 30 giu 1958)
Industria e commercio
B. Villabruna (Pli)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
G. Cortese (Pli)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Sottosegretari Emilio Battista
(1954 18 gen - 10 feb)
Angelo Buizza
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Gioacchino Quarello
(1954 18 gen - 10 feb)
Filippo Micheli
(1955 16 lug - 22 nov 1961)
Gaspare Pignatelli
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Fiorentino Sullo
(1955 16 lug - 30 giu 1958)
Lavoro e
Previdenza sociale
E. Vigorelli (Psdi)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Sottosegretari Vittorio Pugliese
(1954 18 gen - 16 lug 1955)
G. Sedati (Dc)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
[sottosegretario
Previdenza sociale]
U. Delle Fave (Dc)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Armando Sabatini
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Commercio estero
M. Martinelli (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
Bernardo Mattarella
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Sottosegretari Paolo Treves
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Agricoltura e foreste
G. Medici (Dc)
(1954 18 gen - 16 lug 1955)
E. Colombo (Dc)
(1955 16 lug - lug 58)
Sottosegretari Antonio Capua
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Mario Vetrone
(1954 18 gen - 30 giu 1958)
Lavori Pubblici
G. Romita (Psdi)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Sottosegretari E. Colombo (Dc)
(1953 16 lug - 16 lug 1955)
Giuseppe Caron
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Trasporti
B. Mattarella (Dc)
(ago 53 - 16 lug 1955)
A. Angelini (Dc)
(1955 16 lug - 25 mar 1960)
Sottosegretari E. Ariosto (Psdi)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Salvatore Mannironi
(1954 10 feb - 30 giu 1958)
Pubblica Istruzione
Giuseppe Ermini
(1954 19 set - 16 lug 1955)
P. Rossi (Psdi)
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Sottosegretari G.B. Scaglia (Dc)
(1954 18 gen - 15 dic 1959)
Maria Jervolino
(1954 10 feb - 30 giu 1958)
Poste e Telecomunicazioni
G. Cassiani (Dc)
(1954 18 gen - 16 lug 1955)
Giovanni Braschi
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Sottosegretari Gaetano Vigo
(1953 17 ago - 19 mag 1957)
Ministri senza portafoglio
Presidente del comitato dei ministri per la Cassa per il Mezzogiorno e per l'esecuzione di opere straordinarie per l'Italia settentrionale e centrale
P. Campilli (Dc)
(1953 17 ago - 26 feb 1958)
Rapporti Governo Parlamento
R. De Caro (Pli)
(1954 10 feb - 19 mag 1957)
Riforma amministrativa
U. Tupini (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)

Riforma della pubblica amministrazione e attuazione della Costituzione

Guido Gonella
(1955 16 lug - 19 mag 1957)
Turismo e spettacolo
G. Ponti (Dc)
(1954 10 feb - 16 lug 1955)
 
 
Repubblica Italiana

1955
Gennaio 

Roma, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna viene inaugurata la mostra "Giovani pittori";
[Sarà in seguito trasferita a:
- Palais des Beaux Arts a Bruxelles,
- Musée d'Art Moderne di Parigi,
- ICA (Institute of Contemporary Arts) di Londra.]
Dei 170 dipinti esposti, la quasi totalità sono opere d'arte astratta.
Andrew Carnduff Ritchie, il quale ritiene che gli artisti che lavorano in modo astratto reagiscono in qualche modo alla «debolezza, alla quasi sterilità, di molti artisti figurativi non comunisti», seleziona opere di:
. Richard Diebenkorn,
. Seymour Drumlevitch,
. Joseph Glasco,
. John Hultberg,
. Irving Kriesberg,
. Theodoros Stamos.

Il CCF (Congress for Cultural Freedom) riesce a raccogliere una somma ingente da aggiudicare ai tre migliori dipinti (John Hultberg condivide il primo premio con Giovanni Dova e Alan Reynolds e ricevono ciascuno mille franchi svizzeri, circa duemila dollari, "donati" da Julius [Junkie] Fleischmann).
I fondi per organizzare l'esposizone, la pubblicità e i trasporti per l'anno in cui la mostra rimane in tour sono direttamente forniti dalla Fondazione Farfield.
Il Programma Internazionale del MoMA (Museum of Modern Art) utilizza denaro del Rockefeller Brothers Fund per coprire le spese di trasferimento delle opere dall'Europa e ritorno.
La rete dei mezzi di informazione del CCF (Congress for Cultural Freedom) fa la sua parte per esaltare l'importanza dell'evento.
[«Preuves» dedica metà del suo numero di ottobre 1956 all'esposizione e pubblica una rassegna internazionale di giovani pittori sul tema arte astratta/arte figurativa.]
La collaborazione con il CCF (Congress for Cultural Freedom) agevola al MoMA l'accesso alle più prestigiose istituzioni artistiche d'Europa.
Nel Comitato per le arti del CCF (Congress for Cultural Freedom) siedono i direttori di:
- Palais des Beaux-Arts di Bruxelles,
- Museo d'Arte Moderna della Svizzera,
- ICA (Institute of Contemporary Arts) di Londra,
- Kaiser Friedrich Museum di Berlino,
- Musée National d'Art Moderne di Parigi,
- Guggenheim Museum (New York e Venezia),
- Gaeleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Questo Comitato, grazie ai mezzi economici messi a disposizione dal MoMA (e, dietro le quinte, dalla Fondazione Farfield) ha capacità e importanza sufficienti per incidere sui gusti estetici dell'Europa.
Un recensore della mostra "Giovani pittori" scrive:
«Il fatto che l'esposizione si adatti alle preferenze dominanti delle varie correnti d'arte astratta e non riservi soprese si deve probabilmente attribuire alla composizione della giuria di selezione. Quasi tutti i membri sono direttori di museo e come tali non ci si può aspettare che si discostino troppo dalle regole consolidate».

Febbraio

Lo stesso anno si tiene a Milano la conferenza sul tema "Il futuro della libertà" che attira anche Rita Hinden e Denis Healey.

Marzo 
il presidente del consiglio M. Scelba si reca in Canada e negli Stati Uniti aprendo nuove possibilità di accordi bilaterali. Viene firmato un accordo che prevede il rifornimento di materiale atomico ai laboratori italiani.

14, in una lettera a sir A.R. Eden, l'ambasciatore inglese a Roma A. Clarke scrive:
«Sono rimasto impressionato dall'energia e dall'intraprendenza della Camera di commercio di Catania. Ho già segnalato alla "Federazione delle industrie britanniche" le agevolazioni che il governo regionale siciliano sta offrendo alle imprese americane».


Lo stesso mese l'on. Cortese, sottosegretario alle Finanze, prepara un disegno di legge per la liquidazione dell'AMB (Azienda Monopolio Banane) relativa al commercio in Somalia.
Andando contro gli interessi dei funzionari, il disegno di legge non arriva neppure al Consiglio dei Ministri. e, dopo la sostituzione dell'on. Tremelloni al Ministero delle Finanze, da parte di Andreotti, non se ne parlerà più.

31-3 aprile, Torino, XXXI Congresso nazionale del Psi;

Aprile
G. Gronchi viene eletto Presidente della Repubblica al IV scrutinio.

Al congresso di Torino il Psi traduce i precedenti tentativi e ipotesi di "incontro con i cattolici" in una vera e propria politica di "dialogo con i cattolici" per una politica riformista verso la quale sembra orientato il programma della Dc contenente «riforme importanti che i socialisti avrebbero potuto appoggiare».
La presa di distanza dal Pci è particolarmente visibile e significativa in politica estera dove il Psi non chiede un "rovesciamento delle alleanze" ma soltanto di «attenersi a una interpretazione genuinamente difensiva e geograficamente delimitata dal Patto Atlantico e dal Trattato dell'Ueo».
[Antonio Giolitti, Lettere a Marta, Ricordi e riflessioni, (1992, Il Mulino.]

Maggio
Una legge vara il piano autostradale da attuarsi in dieci anni.

Giugno
Roma, l'ufficio romano dell'IRD (Information Research Department) informa Londra che il «prof. Toscano» potrebbe mediare le attività di propaganda tra gli inglesi e il governo italiano.
[Dai documenti inglesi non emergeranno dettagli. Si tratta forse di Matteo Toscano, docente di "Storia dei trattati internazionali" prima a Cagliari e poi a Roma, responsabile dell'Ufficio studi del ministero degli Esteri? Chissà.]
Sta di fatto che in Italia ormai i «contatti» o «clienti» dell'IRD sono 800 (160 solo a Roma). Ora si punta a selezionarli in base alla loro «qualità» e non badando solo alla «quantità».
A tutti, gli agenti inglesi raccomandano personalmente «di non rivelare la fonte dei materiali forniti».
Alla sede di Porta Pia, esiste un vero e proprio schedario di questi 800 «clienti» conservato gelosamente. Viene spedito due volte all'anno, con i relativi aggiornamenti, alla sede centrale in Gran Bretagna.
E si aggiungono sempre nuovi nomi:

Intanto altri «clienti» dell'IRD (Information Research Department) si sono aggiunti a:

Milano:
. Luigi Cavallo
[Ex partigiano ed ex comunista (espulso dal partito) che ora affianca a Torino E. Sogno nel movimento "Pace e libertà". Attraverso il loro foglio i due conducono campagne contro la Fiom-Cgil e divulgano dossier scandalistici sui dirigenti del Pci.]
. padre Agostino Gemelli (rettore dell'Uiversità Cattolica),
. mons. Giovanni Battista Montini (futuro Paolo VI).
[Nella lista compaiono anche i nomi di Giorgio Borsa (storico), e di Enzo Biagi («Epoca») che vengono però poi tolti poiché, per un motivo o per un altro, non mostrano interesse per la propaganda inglese.]

Altri nomi, ma non tutti:
«La Stampa»:
. dr. Ferdinando Vegas,
. Luciano Guaraldo,
. Carlo Casalegno,
. Paolo Serini,
. Giovanni Giovannini,
. Crescenzo Guarino.

«Corriere della Sera»:
. Mario Missiroli (direttore),
. Libero Lenti,
. Paolo Murialdi,
. Vittorio Orlandi,
. Roberto Margotta,
. Taulerio Zulberti (ex corrispondente dalla Germania).,

«Il Giornale del Mattino»:
. Sergio Lepri (direttore),
. dr. Bernabei,
. dr. Sassoli (e «Rivista di Studi Politici Internazionali»),


. Silvio Pozzani (direttore «Il Mercurio» Milano),
. F. Piccoli (direttore «L'Adige»),
. Giuseppe Amadei (direttore «La Gazzetta di Mantova»),
. Furlan (direttore vicario «Corriere Lombardo»),
. Tofanelli (direttore «Il Tempo»),
. prof. Pio Bondioli («Il Popolo di Milano»),
. Silvio Menicanti (Gr Rai),
. Alberto Vigna (direttore «Il Giornale di Brescia»),
. mons E. Pisoni (direttore «L'Italia»),
. E. Rusconi (direttore «Oggi»),
. Michele Serra (direttore «L'Europeo»),
. Mario Casari ( «La Patria»),
. Arturo Chiodi (direttore «Il Popolo di Milano»),
. Luigi Mazzoldi («La Patria»),
. Bruschini («La Patria»),
. Ugo Cuesta (direttore «Il Giornale del Popolo»),
. mons. Spada (direttore «L'Eco di Bergamo»),
. don Giuseppe Brusadelli (direttore «L'Ordine»),
. dr. Grisolia («La Giustizia» e «Corriere della Sera»),
. Luigi Pozzoli («La Provincia»),
. Gaetano Afeltra («Corriere d'Informazione),
. Franco Fucci («Il Popolo di Milano»),
. Ugo Segre (giornalista),
. Ernst Glaserfeld (direttore «Der Standpunkt»),
. Bruno Leoni («Il Politico»),
. Massimo Caputo («Tutti»),
. Rocco Morabito («Gazzetta del Popolo»),
. Carlo Chiavazza («Nostro Tempo»),
. Mario Allara (rettore Università di Torino),
. Norberto Bobbio,
. Giovanni Ansaldo (direttore «Il Mattino» e «Corriere di Napoli»),
. Vincenzo Dattilo (direttore Ansa),
. Giuseppe Galasso («Nord Sud»),
. Antonio La Tella («L'Airone»),
. Franco Cipriani («Corriere di Messina»,
. Alfio Russo (direttore «La Nazione»),
. dr. Torelli (direttore «Il Tirreno»),
. Arnaldo Di Nardi («Gazzetta del Mezzogiorno», Radio Bari).

- Frances Stonor Saunders, La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere e delle arti (1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; 2004, pressoché ignorato, in Italia);
- Mario José Cereghino-Giovanni Fasanella, Il Golpe Inglese, (2013, Chiare lettere.]




Luglio
22, il "governo Scelba" si dimette.

Agosto
3
, il governo di A. Segni ottiene la fiducia delle Camere;
[Trattasi di un governo tripartito creato per bloccare la politica di A. Fanfani (Dc), considerato troppo pericoloso per le sue aperture ai socialisti di P. Nenni.]


Settembre
Milano, il CCF (Congress for Cultural Freedom) tiene la conferenza "Futuro della libertà".

Ottobre
Milano, al termine di un seminario di studi organizzato dai dirigenti dell'Avanguardia cattolica, l'arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini ammonisce a non cadere vittime dell'ingannatrice politica pacifista e di distensione coi nemici della Chiesa…
Nel testo originale dell'intero intervento, oltre a elogiare il Maci per il suo impegno contro il «materialismo marxista» fa de precisi riferimenti all'azione svolta dalla rete militare del movimento.
Invita però a prendere atto che ora i tempi che si vivono non sono più quelli dell'immediato dopoguerra e certe strategie adottate negli anni precedenti vanno riviste.
[Da documenti rinvenuti – perquisizione del 1974 – in casa dell'ex partigiano cattolico Pietro Cattaneo.]


Trieste
, dopo il ritorno della città all'Italia, in seguito agli accordi dell'ottobre 1954, il prefetto Giovanni Palamara assume provvisoriamente il governo del territorio acquisendo i poteri già esercitati dal Gma (Governo armato alleato);
26, Angelo Susani, delle Faia, a causa delle sue difficili condizioni economiche, ritiene di scrivere una missiva privata direttamente al ministro delle Finanze G. Andreotti per chiedere sostegno.
[Dalla lettera si evince che pochi giorni prima, per perorare la propria causa, ha avvicinato anche il marchese Gilberto Bernabei, capo di gabinetto del ministro, e che in passato lo stesso ministro si era interessato alla sua sorte proprio per impedire che egli fosse perseguito per il suo coinvolgimento negli incidenti del novembre 1953. Egli ringrazia, infatti il ministro per il suo intervento a favore della grazia alla condanna da lui subita a causa dei fatti citati anche se sulla sua testa pende ancora una denuncia per aggressione da parte di un tale Arturo Dreossi che definisce estremista filoslavo. Quest'ultimo, per ottenere la remissione di querela gli ha chiesto 300.000 lire.
Alcune settimane dopo G. Andreotti invia una missiva a Carlo Russo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, per segnalare tale richiesta di denaro.
A fine dicembre Carlo Russo informa le autorità triestine di questa richiesta, sottolinenando che è G. Andreotti in persona a chiedere venga soddisfatta, ma in un primo momento il commissario generale del governo a Trieste, Giovanni Palamara, si dice contrario a dare soldi a questo individuo anche a causa dei suoi precedenti penali (ha subito condanne per furto, lesioni e contrabbando). E aggiunge che, a suo modesto parere, non ci può essere remissione di querela essendo il reato di "lesione personali", di cui è accusato, perseguibile d'ufficio.
Da una successiva nota emergerà che a favore dell'attivista triestino, nel giugno 1956, sarà emesso un buono cassa di 20.000 lire.]



Novembre

Dicembre
14, l'Unione Sovietica ritira il veto dell'ammissione dell'Italia all'Onu;
l'Italia viene così ammessa all'unanimità con altri 15 paesi;

Elezioni Regionali in Sicilia.

Mentre in Italia uno studio sta sviluppando la sceneggiatura della Figlia di Iorio di G. Dannunzio, in collaborazone con Alberto Moravia, e sta pure uscendo Francesco, giullare di Dio, di Roberto Rossellini,
se ne preoccupa seriamente, in quanto «film che vanno contro la religione» l'americano Carleton Alsop, agente della CIA, che lavora sotto copertura agli Studi Paramount.
1955
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1953
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)
263
113

- Segretario: A. Fanfani (16.07.1954 - 31.01.1959 dim.)

Al momento delle elezioni presidenziali il partito tenta di fare omaggio agli alleati del quadripartito appena salito al governo rinunciando a presentare la candidatura di un presidente democristaino;
nell'assemblea dei gruppi democristiani a Palazzo Barberini:
. G. Gonella,
. G. Andreotti,
e altri sostengono invano la rielezione di L. Einaudi, potendo dichiarare l'adesione anche di G. Gronchi (per i quali si sono espressi anche i partiti di sinistra); il tiro concentrato del segretario politico A. Fanfani, del primo ministro M. Scelba, e dei due capigruppo A. Moro e Ceschi, riesce a far prevalere di misura il nome di C. Merzagora (un indipendente anche se per due volte ha rappresenato la Dc nel collegio "garantitissimo" di Vimercate), rendendogli un pessimo servizio.
C. Merzagora infatti, presentato dai democristiani come laico e considerato dai laici democristiano (almeno in posizione ausiliaria), con l'aggravante di essere lui la involontaria causa dello sgarbo a L. Einaudi, fa vincere a G. Gronchi la presidenza della repubblica.
Con l'avvento di A. Segni alla presidenza del consiglio inizia il frazionamento del correntone della "Chiesa Nuova" che vedrà via via A. Moro dividersi e prevalere su A. Fanfani.


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)
19
4
Pli (Partito liberale italiano)
13
3
Pri (Partito repubblicano italiano)
5
-
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)
3
2
Miste (Dc-Pri)
-
3
Totale
303
125
Pci (Partito comunista italiano)
143
54
Dopo la nomina di Giorgio Amendola quale responsabile dell'Ufficio organizzazione del partito al posto di Pietro Secchia, l'apparato militare del partito comincia a perdere importanza, divenendo una struttura con caratteristiche unicamente difensive e dedita in massima parte alla raccolta d'informazioni.
Psi (Partito socialista italiano)
75
28
Miste Pci-Psi
-
4
Totale
218
86
Pnm (Partito nazionale monarchico)
40
16
Pmp (Partito monarchico popolare
np
np

 

Msi (Movimento sociale italiano)
29
9

 

Alleanza democratica nazionale
-
1
Totale
69
26
Totale Seggi
590
237
Note:

 

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1955

Ottobre
Alghero, lo stesso mese la società Torre Marina srl acquista altro terreno:
- 6 ettari, della tenuta "Manuntanas" nella stessa zona di Alghero;
completando così la base logistica iniziata un anno prima;
[A portare a termine quest'ultima compravendita (al solito con denaro americano) è il col. Luigi Tagliamonte, dal settembre 1955 nuovo amm.re unico della società, nonché responsabile delll'Ufficio amministrazione del Sifar (l'organismo che si occupa dei fondi riservati del Sevizio).
I lavori di costruzione della base "Gladio" dureranno circa otto mesi.]


Fonti:
- varie;

 

Emigrati italiani in Europa
[1946-55]

 
n.
- Emigrati
551.469
- Rimpatriati
101.024

- Emigrazione netta

450.445
verso Francia
253.775
Belgio
135.688
Inghilterra
41.395
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 






OVEST
-
-
-
-

1955

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Charles V. Massey
(1952 - 1959)
Primo ministro
Louis Saint-Laurent
(1948 - 1957)
[liberale]
Ministro degli Esteri
Lester B. Pearson
(1948 - ?)

1955
Gennaio
-

In un clima in cui la prospettiva di un attacco nucleare sovietico sembra spaventosamente reale, il migliore deterrente sembra quello di un immediato avvistamento delle eventuali forze attaccanti. Per questo motivo si ritiene fondamentale guadagnare tempo spostando sempre più a nord le stazioni radar con la costruzione della "Mid-Canada Line" nel 1955.

Il ministro degli Esteri sovietico Vyacheslav Molotov (1890-1986), in visita negli Stati Uniti in occasione del decimo anniversario delle Nazioni Unite, invita Lester B. Pearson a recarsi in Unione Sovietica come un atto di riconoscimento verso un politico che è ritenuto all'avanguardia nel processo di avvicinamento tra i due blocchi.

Ottobre
il nuovo leader sovietico N.S. Chrušcëv accoglie il ministro degli Esteri canadese Lester B. Pearson e la sua delegazione con estrema cordialità e durante la visita viene negoziato un accordo per la vendita di grano all'Unione Sovietica che favorisce molto l'economia agraria dell'ovest canadese.
Durante i colloqui, quando viene affrontato il problema dell'ammissione formale all'alleanza della Germania Occidentale, il leader sovietico non esita ad agitare la minaccia di una terza guerra mondiale nella quale il Canada non sarebbe più rimasto immune a causa della sua collocazione geografica.


QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
-
Vescovo di Montréal
-

1955

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1955

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1955

-

NOVA SCOTIA
-
-

1955

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1955

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1955

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1955

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1955
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1955
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1955
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1955
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 
UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
D.D. Eisenhower [34°]
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
[Pr]
Vicepresidente
R.M. Nixon
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
J.F. Dulles
(1953 gen - apr 1959)
Ministro del Tesoro
George Humphrey
(1953 gen - ?)
Ministro della Difesa
Charles E. Wilson
(1953 gen - ?)
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1955
Gennaio

conferenza di Ginevra: sul disarmo atomico;

Aprile
14
, Huntsville, il governo di Washington decide di accordare la nazionalità americana agli scienziati tedeschi;

Dicembre
Montgomery (ALABAMA), 50.000 residenti negri boicottano gli autobus della città per protestare contro la segregazione razziale.
Il movimento è guidato da un giovane pastore battista negro, Martin Luher King Jr., che ha abbracciato l'ideale di Gandhi della disobbedienza civile attuata mediante la resistenza passiva.
Nonostante gli arresti di massa e l'intimidazione diffusa, il boicottaggio viene mantenuto.

 

Sindacati. L'aumentata coscienza della necessità della solidarietà di fronte a un'ostilità pubblica sempre crescente e a un declino incipiente nella forza sindacale conducono ora a una saldatura della frattura, che dura da vent'anni, nel movimento dei lavoratori americani.
In questo periodo infatti differenze strutturali, ideologiche o etniche hanno diviso l'AFL e il CIO.
L'espulsione dal CIO dei sindacati a guida comunista nel 1949-50 ha rimosso uno dei maggiori ostacoli a una possibile riunificazione.
La morte nel 1952 dei presidenti di entrambe le federazioni (William Green dell'AFL e Philip Murray del CIO) ha spianato la strada a dirigenti pù ricettivi nei confronti delle idee unitarie (George Meany e Walter P. Reuchter rispettivamente).
In seguito all'esito favorevole delle trattative tendenti a una fusione, quest'anno George Meany viene eletto presidente e Walter P. Reuchter vicepresidente del nuovo AFL-CIO.
[I problemi più seri che dovranno affrontare i sindacati negli anni successivi alla fusione saranno la corruzione e le estorsioni.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1955
-

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: A.W. Dulles (1953-61)

1955
Febbraio
il gruppo ebraico "Betar" protesta per la presenza a New York di Herbert von Karajan in un'esecuzione della Filarmonica di Berlino: «Gli amanti della musica non assistono al concerto di questa sera, perché gronda di sangue».
L' "American Committee…" fa pressione sulla "Federazione americana dei musicisti" perché si opponga a queste proteste.
In un telegramma firmato da James T. Farrell, per conto di «trecento personaggi di primo piano della comunità culturale americana», il Comitato stigmatizza la protesta del gruppo "Betar" come «un abuso contro la libertà della cultura».
È curioso come il Comitato, in nessun modo, si curi di smentire le affermazioni del gruppo "Betar" secondo cui Herbert von Karajan era stato membro del Partito Nazista.
Al contrario, riconosce che questo fatto possa essere «deplorevole». E, tuttavia, l'accusa è ritenuta «irrilevante dato il significato non politico della presenza dell'orchestra qui».

Marzo
10
, il presidente D.D. Eisenhower pone la garanzia americana sulle isole Quemoy e Matsu al largo della Cina;e

Aprile
del problema dei mancati finanziamenti all' "American Committee…", sollecitato da Sidney Hook, sono stati informati:
. Sol Stein,
. Norman Thomas, ex candidato socialista alla presidenza degli Stati Uniti e che ora occupa una posizione direttiva nell' "American Committee…".
Entrambi fanno pressioni sulla comunità dell'intelligence attraverso «il nostro caro amico dottor Lilly» un funzionario del PSB (Psychological Strategy Board) e consulente della CIA.

Maggio
alle casse dell' "American Committee…" arrivano:
- 4.000 dollari dalla Fondazione Asia, della CIA,
- 10.000 dollari dalla Fondazione Farfield.
La decisione di M. Josselson è stata annullata da ordini superiori.
Questa iniezione di dollari extra serve semplicemente a rinviare il momento dello sconrtro finale tra New York (A.W. Dulles e Cord Meyer) e Parigi (M. Josselson).

Intanto Cord Meyer sta reclutando:
. R. Macauley,
. John [Jack] Thompson,
. R. Lowell,
. J. Hunt,
. Edward S. Hunter,
. Frederick Praeger,
. Peter Matthiessen,
[laureato a Yale e in seguito rinomato autore del Leopardo delle nevi; uno dei fondatori della «Paris Review» per la quale scrive articoli. Mentre lavora per la CIA scrive il romanzo Partisans.]
. Charles McCarry,
[in seguito considerato la risposta americana a John Le Carré.]
. James Michener
[carriera costellata di grandi successi editoriali pur con titoli modesti come Polonia, Alaska, Texas, Space; pure appoggiata dalla CIA e lui stesso coinvolto in un "affare" in Asia],
. Howard Hunt,
. Harry Hubbard,
. Lyman Kirkpatrick, asstente esecutivo del direttore della CIA,
.

Ottobre
poiché M. Josselson ha avuto un attacco di cuore, Cord Meyer pensa bene di inviare a Parigi, per alleggerirlo dal carico di lavoro, il luogotenente J. Hunt, con relativo curriculum e una sfilza di entusiastiche referenze: di John Farrar, della Farrar Straus, di Timothy Foote, vicedirettore di «Time Life» a Parigi, ecc.

Dicembre
16, venerdì, Hollywood, ha luogo una riunione segreta fra i vertici dello Stato Maggiore per discutere di come l'idea di "libertà militante" possa essere sfruttata dal cinema.
L'operazione "Libertà militante" viene approvata ai più alti livelli come base per una campagna propagandistica, ma sarà solo nell'anno successivo che il Pentagono troverà un sistema operativo per diffonderne il messaggio.

Intanto, sotto Porter McCray, direttore delle Collezioni del MoMA (Museum of Modern Art) i prestiti del museo per le mostre itineranti sono aumentate in modo drastico, fino «a un livello alquanto inquietante» secondo una comunicazione interna in cui si dice che il museo «sarebbe stato privato della maggior parte dei suoi dipinti americani per 18 mesi» nel 1955.
[Entro il 1956 il Programma Internazionale provvederà all'organizzazione di trentatré esposizioni internazionali, compresa la partecipazione americana alla Biennale di Venezia (unico paese, l'Italia, a essere rappresentato in una sezione particolare).]
Contemporaneamente aumentano notevolmente i prestiti alle ambasciate e ai consolati americani.
In propostio affermerà Waldo Rasmussen:
«L'interesse principale del Programma Internazionale era l'arte, non era la politica né la propaganda. In realtà, per un museo americano, era importante evitare le insinuazioni secondo cui si stava facendo propaganda culturale e per questo motivo non era mai vantaggioso che si facessero collegamenti con le ambasciate americane e con personaggi del govenro americano perché ciò avrebbe potuto far pensare che le mostre avevano qualcosa a che vedere con la propaganda, mentre invece non l'avevano».

Il MoMA, in realtà, non è né è esente dal far propaganda, né lontano da personaggi del governo
.

[Nel 1977 il «New York Times» pubblicherà la notizia che la CIA sia stata coinvolta nella pubblicazione di almeno un migliaio di libri.
L'Agenza non renderà mai pubblica la lista delle sue pubblicazioni, ma è noto che è coinvolta, oltre che, naturalmente, nei libri editi dal CCF (Congress for Cultural Freedom) e dalle sue affiliate, comprese antologie di versi, anche nei libri sotto indicati (o evidenziati nelle pagine con ):

- Da Calvino a Rousseau di Herbert Lüthy,
- Half-Way to the Moon: New Writing from Russia (1964, un libro «Encounter») di Patricia Blake,
- Letteratura e rivoluzione nell'URSS, a cura di Max Hayward e Leopold Labedz (edizione inglese Oxford University Press, 1963)
- History anf Hope: Progress in Freedom di Kot Jelenski,
- L'arte della congettura di Bertrand de Jouvenel,
- The Hundred Flower a cura di Roderick MacFarquhar,
- Before My Time di Niccolò Tucci, romanzo autobiografico,
- Il Principe di N. Machiavelli (nuove edizioni).
Con il marchio della Chekhov Publishing Company, segretamente finanziata dalla CIA, sono tradotte e distribuite le opere di A.P. Cechov.

Dopo la pubblicazione in Russia di due racconti di Erskine Caldwell:
- Crazy Money, pubblicato originariamente in inglese con il titolo The Windfall (Fortuna inaspettata),
- Masses of men, che tratta di frodi industriali, della povertà dei neri e dello stupro di una bambina di dieci anni per 25 centesimi,
(il primo "innocuo", il secondo "pericoloso", secondo John Pauker dell'USIA (United States Information Agency) ),
l' "American Committee…" promette di mettere sotto pressione E. Caldwell per fargli pubblicamente disconoscere il racconto.
Facendo proprie le proteste che nel 1949, Sidney Hook aveva lanciato contro gli scrittori del Sud che avvaloravano le percezioni negative dell'America con «storie di protesta sociale e rivolta» e «degenerazioni» e inanità americane», l' "American Committee…" decide ora di «smarcarsi chiaramente dagli incestuosi sudisti. La loro opera dà una versione eccessivamente parziale e psicologicamente squilibrata delle nostre abitudini e della nostra morale».
Non si tratta di un'opinione isolata, al contrario è condivisa da molti militanti della guerra fredda culturale, tra gli altri Eric Johnston, che guida l'assalto ai sudisti dal suo ufficio di Hollywood: «Non ci sarà un altro Furore né un altro La via del tabacco. Non dovranno esserci più film che mostrano il lato sordido della vita americana».
In questo periodo crolla la vendita dei libri di:
. E. Caldwell,
. J. Steinbeck,
. W. Faulkner,
. R. Wright (lo «Steinbeck di seppia»).

Lo stesso anno esce The Quiet American - Un americano tranquillo di G. Greene, un romanzo che sgomenta la comunità dell'intelligence americana.

 


 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1955
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1955
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1955
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1955
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1955
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1955
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1955
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1955
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1955
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1955
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1955
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1955
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1955
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1955
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1955
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1955
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1955
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1955
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1955
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1955
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1955
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1955
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1955
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1955
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1955
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1955
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1955
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1955
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1955
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1955
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1955
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1955
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1955
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1955
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1955
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1955
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1955
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1955
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1955
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1955
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1955
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1955
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1955
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1955
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1955
-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1955
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1955
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1955
-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1955
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1955
-


a

 


 
1955
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
F.E. Batista y Zaldivar
(1952 - dic 1958)
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt]
1955
l'opposizione in esilio viene sostenuta da importanti appoggi esterni tra cui quelli del comandante Bayo, già leader dell'esercito repubblicano spagnolo antifranchista, e del giovane medico argentino E. [Che] Guevara de la Serna;
Haiti
- Dittatore
Magloire
(1950 - 1956)
- Ministro del lavoro
-
1955
-
- Presidente della repubblica
Hector Bienvenido Trujillo y Molina
(1952 -1960)
1955
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1955
-


1955
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1955
perdura il monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1955
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1955

-



1955
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
Carlos Castillo Armas
(1954 - 1957)
[Regime militare]
1955
il presidente reprime sanguinosamente il movimento popolare;


1955
- Presidente
I. Osorio
(1950 - 1957)
1955
dura repressione contro la sinistra, all'interno, e un completo asservimento alla politica americana all'estero;


1955
Honduras
- Dittatore
J. Manuel Gálvaez
(1949 - 1954)
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1955
-


1955
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1955

-

1955
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1955
-

1955
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1955

-




 
1955
- Presidente
gen. G. Rojas Pinilla
(1953 - mag 1957)
 
1955
praticando una politica nazionalista e populista, riesce ad attrarre anche le classi medie e a far crescere il reddito nazionale moderatamente portando il paese a collocarsi, all'interno dell'America latina, tra quelli con un livello di sviluppo intermedio;

1955

- Presidente della repubblica

col. Pérez Jiménez
(1952 - 1958)
[insediato dai conservatori]
1955
eccezionale fase di crescita economica;


1955
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1952 - 1956) III
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1955
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1955

- Presidente della repubblica

gen. M.A. Odría
(1950 - ?)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1955
-


1955

- Presidente della repubblica

V. Paz Estenssoro
(1952 - 1956)
[del MNR]
MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario)
1955
si procede alla nazionalizzazione delle miniere di stagno e alla riforma agraria che colpisce a fondo un regime plurisecolare di tipo feudale e di vera e propria servitù personale da parte dei contadini;

1955

- Presidente della repubblica

gen. C. Ibáñez del Campo
(1952 - 1958)
- Ministro della sanità
-
[su pressione degli Stati Uniti dal 1948 il PCCh (Partito comunista cileno) è fuori legge.]
1955
-

1955
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1955
-


1955
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1955
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1955
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1955
-

1955

- Presidente ad interim

?
(1954 ago - 1956)
1955
-


1955

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
1955
pur perseguendo la repressione dei partiti d'opposizione, i privilegi per i ceti più ricchi ed enormi spese militari, si impegna in importanti riforme rivolte alle classi povere rurali, nella diffusione dei servizi pubblici e nella stabilizzazione dell'economia;


1955

- Presidente della repubblica

gen. J.D. Perón
(1946 giu - set 1955)
-
[il presidente ha instaurato la dittatura;
da maggio 1946 esiste solo il Partito unico della rivoluzione.]
1955
Giugno
il presidente entra in conflitto con la chiesa, dalla quale viene scomunicato (dopo aver legalizzato l'aborto e soppresso l'insegnamento religioso nelle scuole);
sintomi recessivi e l'intervento degli Stati Uniti (dimostrazione navale del Rio de la Plata) favoriscono la presa del potere da parte dei gruppi più conservatori delle forze armate (generali E. Lonardi e P.E. Aramburu);

Settembre
19
, un colpo di stato militare depone il presidente;

La nuova "rivoluzione liberatrice" sarà in seguito chiamata la "rivoluzione fucilatrice"!

Da questo momento la partecipazione del Partito peronista o dei suoi simpatizzanti alle elezioni viene proibito, impedendo di fatto la rappresentanza politica di metà della popolazione, in particolare dei ceti popolari.
Uno degli effetti immediati di questa situazione è la comparsa di un'intera generazione di giovani per i quali opporsi alla dittatura non significa sostenere una democrazia flagellata dai militari e limitata dalla messa al bando del peronismo, ma abbracciare la rivoluzione ispirata dal successo di diversi movimenti di liberazione presenti in Sud America, in particoalre quello cubano.



Patagonia
1955
-

1955
-
?
(1943 - ?)
1955
Montevideo, viene fondata la "Communidad del Sur", una delle più organizzate e longeve comuni libertarie del dopoguerra, attiva in numerosi settori del lavoro autogestito. 
[Sciolta con la forza nel 1973 dal golpe militare, si ricostituisce a Stoccolma. 
Con il ritorno della democrazia in Uruguay rinasce anche a Montevideo ed è composta da 30 persone di tutte le età.]






1955
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1955
-

1955
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica

Mao Tse-tung
(1949 - 1959)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
Deng Xiaoping
(1954 - 1966)
[Prima costituzione]
1955
-

Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1955
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Frizioni con la Cina popolare.

a


1955


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1955
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
Syngman Rhee
(1948 ago - 1960)
1955
sin dallo scoppio della guerra di Corea ha instaurato un regime di terrore poliziesco, creando nel paese forti disparità sociali e laceranti contrasti politici;

a


1955
Pakistan
(dominion del Commonwealth britannico a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
-
gen. Iskander Mizza
(1955 - 1958)
Prima fase (1947-56): relativo predominio della Lega musulmana e dei ceti agrari tradizionalisti;
dissensi nei ceti dirigenti, tra gli ambienti conservatori e quelli moderati progressisti favorevoli alla modernizzazione del paese; dal 1949 l'opposizione comunista è stata messa al bando dagli ambienti conservatori;
1955
una grave crisi economica e finanziaria (grande svalutazione della rupia pakistana) porta al declino dell'egemonia politica della Lega musulmana e all'ascesa al potere delle caste militari;
- capo del governo e capo dello stato: gen. Iskander Mizza (1955-58);

a


1955
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
piano quinquennale 1951-56;
1955
con una serie di leggi di riforma vengono soppresse le caste, abolita l'intoccabilità, combattuta la poligamia, affermata in linea di diritto la parità dei sessi e l'uguaglianza dei cittadini;

Aprile
18
, Conferenza di Bandung, si apre la conferenza dei "paesi non allineati" in seguito alla quale, grazie alla sua politica antimperialistica e di non allineamento, il paese guadagna un posto di primo piano nella leadership dei paesi del Terzo Mondo; nello stesso tempo il paese riesce ad ottenere aiuti sia dall'Occidente sia dal campo socialista;
rimangono aperte le controversie territoriali col Pakistan per la questione del Kashmir;

a


1955
Guerra del Vietnam
-
1955
«segue da conferenza di Ginevra»

nonostante la violenza della repressione attuata dal governo di Saigon contro tutti gli oppositori e nonostante il sistematico sostegno diplomatico e militare fornito al governo di Saigon dagli Stati Uniti, il regime del Vietnam meridionale non riesce a consolidarsi e si trova di fronte ad una resistenza armata rurale organizzata dai comunisti e sostenuta indirettamente dal Vietnam settentrionale;
trattasi comunque ancora di una guerra occulta, condotta da forze repressive sudvietnamite con l'aiuto finanziario degli Stati Uniti, che inviano anche materiale bellico e poche centinaia di esperti e di istruttori militari;

1955
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)

1955
-


a







1955
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
dal 1948 governa il Partito conservatore e dal 1950 il Partito comunista è stato messo fuorilegge.]
- Primo ministro
Hatoyama
(1954 - 1957)

1955
dopo la pace di San Francisco con i maggiori paesi occidentali, i giapponesi s'impegnano soprattutto alla ricostruzione del paese;

a

segue



1955
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1955
-


1955
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", Maometto V si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]
1955
Novembre
15
, in esilio in Madagascar dal 1953, il sultano Sidi Muhammad Ibn Yusuf è richiamato in patria dallo stesso governo francese che trovandosi a fronteggiare la ben più pericolosa situazione algerina è impotente a controllare la guerriglia iniziatasi ora in Marocco;

1957-61, re del Marocco;

1955
mentre i maggiori esponenti dell'Istiqlal o Partito dell'indipendenza sono agli arresti dal 1952, il movimento indipendentista non può più ormai essere contenuto;

Ottobre
5
, mentre ristagnano le trattative franco-marocchine di Aix-le Bans, 2000 partigiani marocchini lanciano un attacco alle postazioni militari francesi nel Rif;

Novembre
15
, i negoziatori francesi scendono a patti e Muhammad V viene restaurato sul trono;


1955
Algeria
[dal novembre 1954 ha avuto inizio l'insurrezione armata: il FLN (Front de Libération Nationale) intende perseguire l'indipendenza del paese con la lotta armata svolta in pratica dall'ALN (Armée de libération nationale), suo braccio militare.]
-  

1955
tutte le formazioni politiche e sindacali, messe fuori legge dal governo francese, sono ormai insorte;
capo dei servizi di spionaggio militare ad Algeri è il gen. Paul Aussaresses;
[Nel 2006, per il suo Services speciaux, Algeria 1955-1957, un libro-verità sulla guerra d'Algeria, sarà denunciato dalla Lega per i Diritti dell'Uomo per "apologia di crimini di guerra".]

Gennaio
26
, viene nominato governatore il gen. Jacques Soustelle;


Aprile
3
, è proclamato lo stato di emergenza per sei mesi;

Settembre
viene sciolto il Partito comunista;
la "Questione algerina" è iscritta all'ONU;
alla conferenza di Bandung partecipa anche il FLN;


1955
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
dal 1952 la "Questione tunisina" è iscritta all'ONU.]
- Bey
?
(?-?)

1955
Giugno
, H. Bourghiba viene rilasciato; suo ritorno trionfale a Tunisi e firma delle convenzioni franco-tunisine;
alla fine della lotta di liberazione egli fa prevalere la sua versione graduale isolando l'ala radicale di Salah ben Yusuf, legata alla borghesia di Djerba eppure più intransigente nel chiedere di bruciare le tappe dell'emancipazione dalla Francia;

 



1955
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1955
iniziano le ricerche petrolifere;



1955
EGITTO
[repubblica dal 18 giugno 1953]
- Capo dello Stato
Rais
Giamal Abdel Nasser
(1954 nov - ?)

1955
un accordo ha già avviato nel 1954 l'evacuazione delle truppe britanniche dalla zona del "Canale di Suez";  
dopo la conferenza di Bandung G.A. Nasser sceglie il neutralismo;

Febbraio
Il Cairo, giunge in visita Pandit Nehru, simbolo dell'indipendenza indiana; G.A. Nasser si accorda con lui per opporsi a tutte le alleanza militari quali il Patto di Bagdad.

G.A. Nasser
sviluppa altresì una calda ammirazione verso il presidente jugoslavo Tito.
Mentre Pandit Nehru è riuscito a perseguire una linea d'azione indipendente non allineata pur rimanendo un membro del Commonwealth britannico, Tito si è rifiutato di piegarsi all'egemonia sovietica del blocco comunista (persino sotto Stalin), accettando invece l'aiuto americano senza rinunciare al comunismo.
Pandit Nehru, Tito e G.A. Nasser saranno considerati i fondatori del blocco degli stati non allineati.

Aprile
conferenza afro-asiatica di Bandung (Indonesia): G.A. Nasser guida la delegazione egiziana; trattasi di un evento di enorme importanza poiché rappresenta un tentativo concertato della grande maggioranza dell'umanità di ribaltare l'egemonia delle nazioni bianche occidentali.
L'importanza dell'Egitto e della sua rivoluzione è ormai conosciuta poiché viene trattato alla pari dagli uomini di stato asiatici quali Pandit Nehru e il premier cinese Chu En-lai.


intanto il ministro degli Esteri inglese, A.R. Eden, che sostituisce ora sir W. Churchill, ha già sviluppato un'antipatia verso G.A. Nasser durante gli aspri negoziati sul Sudan e la base di Suez.
D'altra parte il crescente prestigio e popolarità di G.A. Nasser in tutto il Medio Oriente fanno sì che costui appaia come una minaccia per tutti gl interessi britannici nella zona.
L'ostilità della Gran Bretagna viene esacerbata dal fatto che gli egiziani, nonostante il loro nobile lignaggio, vengono ancora considerati una «razza sottomessa», come li aveva definiti lord Cromer: il potere di un aristocratico del deserto come Ibn Sa'ud è accettabile, ma non quello di un colonnello di estrazione contadina.

G.A. Nasser, già conscio del fatto che l'Egitto si colloca sul punto di tangenza di tre circoli: il circolo arabo, il circolo africano e il circolo islamico, vede l'Egitto al centro di un vasto movimento di resistenza all'imperialismo occidentale. Inizialmente non considera il cerchio arabo nell'ambito di un'unità panaraba: un fatto è certo, sospetta della Lega Araba, che considera una fraudolenta invenzione imperialista, e ne riduce quindi l'influenza rimuoverndo dall'incarico l'eloquente segretario generale panarabista della Lega, 'Abd al-Rahman 'Azzam.
Considera tuttavia gli stati arabi alleati potenziali per porre fine all'egemonia occidentale.
Sfortunatamente, l'unico altro stato arabo indipendente, ad avere le caratteristiche di una potenza stabile e autonoma, l'Iraq, è guidato da un uomo che G.A. Nasser giudica il maggiore alleato dell'Occidente imperialista, Nuri al-Sa'id.
L'aspra rivalità tra i due – un puro e semplice scontro tra due grandi personalità – sarà il fattore principale del profondo coinvolgimento nella politica del nazionalismo arabo.

Patto di Bagdad: si conclude una serie di accordi militari tra Iraq, Turchia, Iran e Gran Bretagna. Trattasi di un'alleanza espressamente antisovietica concepita con gli Stati Uniti, che l'hanno proposta, convinti che gli arabi siano più preoccupati da Israele che da una minaccia sovietica.
La Gran Bretagna ha sottoscritto il patto pur di conservare parte della posizone dominante nella regione.
G.A. Nasser
cerca con ogni mezzo di impedire la partecipazione dell'Iraq poiché considera il Patto, collegato alla NATO attraverso la Turchia, uno strumento per perpetuare la dominazione occidentale. Tuttavia non riesce a convincere l'instancabilie filo-occidentale e antisovietico Nuri al-Sa'id.
Gran parte della variegata opinione pubblica araba si chiera dalla parte di G.A. Nasser e la sua influenza è sufficente ad evitare che la Giordania entri nel patto sebbene il giovane re Husayn sia favorevole.
Ma l'aumento della popolarità di G.A. Nasser tra gli arabi e direttamente proporzionale all'ostilità che suscita in Occidente.

Settembre
27
, G.A. Nasser annuncia l'affare – primo affare del genere per un paese arabo – concluso con la Cecoslovacchia per il rifornimento di ingenti quantità di armi, compresi aerei e carri armati sovietici, in cambio di riso e cotone.
L'Occidente s'infuria, mentre l'opinione pubblica araba è soddisfatta.

Lo stesso anno la somma promessa dagli americani per la costruzione della "diga di Assuan" viene precisata in 56 Mni di dollari ai quali si aggiungono altri 14 Mni di dollari del Regno Unito; la la BIRS (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo). promette un'ampia garanzia sugli altri finanziamenti occorrenti.


1955
Sudan
[mentre dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese era costituito in "condominio" anglo-egiziano [di fatto in possedimento britannico], dal 1951 re Faruk ha abrogato unilateralmente questo regime di condominio, associando Egitto e Sudan in unione personale.]
   
1955
-


1955
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli. ]
-
?
(?-?)
1955
-



1955
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[dal 1946 è diventata un possedimento d'oltremare dell'Union Française, con la conseguente trasformazione dei suoi abitanti in cittadini francesi; il governatore generale è ora affiancato da un Grand Conseil formato da 5 delegati di ogni singolo territorio.]

Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1955
nel 1948 Léopold Sédar Senghor è uscito dal Partito socialista francese e ha fondato il SDB (Senegalese Democratic Bloc - Blocco democratico senegalese).
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1955
-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1955
dal 1946 l'UDS (Union démocratique soudanaise), sezione locale del RDA (Rassemblement démocratique africain), ha assunto con il suo leader Modibo Keita la testa del movimento nazionale;

Alto Volta [costituita in colonia dai francesi nel 1919 con territori staccati dalle colonie dell'Alto Senegal e del Niger, poi soppressa nel 1932 e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger, nel 1951 viene ricostituita.]
1955
-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1955
-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1955
dal 1946 sono iniziati i primi movimenti nazionalisti guidati dal PDG (Parti dèmocratique de Guinée), emanazione del moderato RDA (Rassemblement démocratique africain) dal quale il primo si distanzia anche per influenza del blocco sovietico, assumendo posizioni più radicali sotto direzione di Sékou Touré uno dei più prestigiosi leader del nascente "risveglio africano";

Sékou Touré esce dalla CGT in cui predominano i francesi e passa alla CGTA (Confédération Générale du Travail Africain), mentre Abdoulaye Dialle, del Mali, resta nella CGT, nonostante le sue prese di posizione razziste gravitanti nella sfera di influenza dei "socialisti" e del Pcf (Partito comunista francese).
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1955
-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1955
-

1955
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1955
Il TUC (Trade Union Council - Consiglio dei Sindacati) formato dal movimento sindacale inglese, si oppone a uno sciopero generale a Freetown.

1955
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833;
dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
dal 1946 mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il TWP (True Whig Party) che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
-
-
1955
-

1955
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874, si è ingrandita nel 1922 con l'annessione della parte occidentale (Togoland) dell'ex Togo tedesco;
dal 1946 è in vigore la "Costituzione Burns";
dal 1949 si sta sviluppando la lotta per l'indipendenza per iniziativa del Convention People's Party di Kwame Nkrumah.]
-
-
1955
dal 1949 si sta sviluppando la lotta per l'indipendenza per iniziativa del Convention People's Party di Kwame Nkrumah;
un'ulteriore riforma costituzionale, che affida ora nelle mani degli uomini politici africani tutte le responsabilità di governo, porta il paese all'autonomia interna prodromo dell'indipendenza piena e sovrana;

1955
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1955
-


1955
[comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
dal 1951 il paese si è dotato di un assetto federale che solo dal 1954 si è tuttavia reso effettivo.]
- Governatore generale
sir John Macpherson
(?-?)
1955
continua a crescere il movimento nazionalista che, sotto la direzione di Nmandi Azikiwe (detto Zik) e favorito dalla creazione dell'università di Ibadan nel 1949, pone le premesse per l'autogoverno;

Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1955
-
Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1955
-





1955
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1955
-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911); dal 1946 è entrato a far parte dell'Union Française.]
1955
l'UPC (Union des populations du Cameroun) è alla testa della lotta per l'indipendenza (1948-58).

Giugno
Conakry, il RDA espelle l'UPC che ha criticato la posizione anticomunista di Houphouët-Boigny.
L'UPC, guidata da Ruben Um Nyobo, dà inizio a un'insurrezione armata nelle regioni di Bamileke e Sanaga-Maritime che i francesi soffocano nel sangue.

1955
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese]
-
1955
André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1955
-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905; Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1955
-

Ciad [Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1955
-



1955
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Léopoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1955
Dalla fine della seconda guerra mondiale si sviluppa nel paese un movimento di liberazione con orientamenti progressisti, diffuso specialmente nelle città, fra gli strati di popolazione indigena che, venuti a contatto con la cultura europea, hanno abbandonato gli antichi costumi tribali e maturato una coscienza nazionale.

Stanleyville, Patrice Lumumba è invitato a un ricevimento durante la visita di re Baldovino del Belgio.
Benché sia senza laurea e senza lavoro, Patrice Lumumba costituisce già una figura di primo piano.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1955
nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1955
-





1955
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
1955
emana una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;

ERITREA

1955
anche se "unità autonoma federata con l'Etiopia" dalla fine del 1950, sotto la sovranità della corona etiopica, non si trova un equilibrio tra le richieste eritree di una maggiore e più completa autonomia e i tentativi più o meno dichiarati del governo etiopico di denazionalizzare il territorio federato;



1955
SOMALIA
L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista.
Progetto della Grande Somalia: rimane inoperante.
Somalia Britannica [L'Inghilterra continua ad amministrare la sua ex colonia]
1955
-
Somalia Italiana [l'Italia dal 1950 ha ottenuto dall'ONU l'amministrazione fiduciaria della sua ex colonia per dieci anni con il compito preciso di prepararla all'indipendenza.]
1955
-
Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1955
-

1955
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894; formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa.]
-
-
1955
il Kabaka d'Uganda, Edward Mutesa, diventa re di un "Uganda unico e democratico", sottoposto alla regina d'Inghilterra che è rappresentata da un governatore generale.
La Gran Beretagna costituisce un' "Assemblea Nazionale" di 91 membri di cui 21 sono designati dal Lukiko dei Baganda e gli altri eletti dai gruppi Banya Nkole, e Toro.

Mulira fonda nell'Uganda il Partito progressista, il cui organo ufficiale è «Uganda Eyogera». Il nuovo partito ha l'appoggio dei missionari della Chiesa Anglicana, mentre quelli cattolici sostengono il Partito democratico.
Edward Mutesa ottiene dal governo inglese il permesso di ritornare in cambio della sua collaborazione con le "riforme coloniali".
Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
[Tra i bantu detribalizzati delle riserve e dei ghetti urbani il movimento clandestino dei Mau-Mau continua (1952-56) la lotta per l'indipendenza.
All'inizio della rivolta il partito nazionalista KAU (Kenya African Union) è stato posto fuori legge ed il suo leader, l'antropologo kikuyu J. Kenyatta, arrestato e confinato in una riserva con l'accusa pretestuosa di aver fomentato la rivolta, da lui più volte sconfessata.]
-
-
1955
1953-55, la rivolta raggiunge il suo culmine;
[anche se la rivolta sembra sia scatenata da una setta segreta (Mau-Mau) i protagonisti ne smentiscono l'esistenza negando pure un senso al termine Mau-Mau nella lingua locale; 
il movimento in realtà è diretto da un'organizzazione chiamata "Land Freedom Army" che combatte per l'indipendenza e la liberazione delle terre occupate dai coloni bianchi;
i combattenti sono per lo più kikuyu, la più potente e numerosa tribù del Kenya, e la violenza viene esercitata non solo contro i bianchi ma anche contro i membri delle altre tribù, considerate alleate del potere coloniale.]
bilancio della repressione inglese:
7811 Mau-Mau uccisi e 891 giustiziati, contro 510, di cui 470 africani, caduti fra le forze dell'ordine e circa 1500 vittime del terrorismo dei Mau-Mau, di cui solo 30 bianchi.

Mboya visita il Ruskin College di Oxford e cade nuovamente sotto l'influenza del socialismo riformista fabiano. Più tardi, si reca negli Stati Uniti, dove incontra sindacalisti ed educatori.

Marzo
Mombasa si solleva in uno sciopero generale e appoggia la rivolta contadina dei Mau Mau.
Quando gli inglesi sono riusciti a "dirimere" la vertenza, i salari mensili salgono da cinque e sette sterline.

Aprile
Mboya agisce da mediatore tra scioperanti e datori di lavoro; la sua opera viene elogiata dal giudice Windham, presidente della Commissione di Inchiesta costituita a Nairobi per risolvere la vertenza.
Il comando della guerra coloniale è assunto dal gen. Lothbury, che dispone del reggimento "Kenya", cui si aggiungono:
- novemila uomini della "polizia tribale",
- forze aeree della RAF,
- la Police Air Wing kenyota,
- una brigata di fanteria e due squadroni.
Il gen. China (più tardi collaboratore di J. Kenyatta dopo l'indipendenza) viene arrestato.
Dedan Kimathi è catturato da un gruppo guidato da un certo Henderson (che continuerà a vivere nel Kenya anche dopo l'indipendenza, finché si trasferirà nel 1965 in Rhodesia, su richiesta dell'ala governativa capeggiata da Oginga Odinga, pare in "cambio" della deportazione di Hosea Jaffe richiesta dai coloni "bianchi").
Durante il processo, Dedan Kimathi difende la rivolta dei contadini e, dopo la sua esecuzione, è considerato martire ed eroe (sua moglie, che gli sopravvive, finirà, sotto J. Kenyatta, nella più grave indigenza, proprio come la famiglia di Babeuf dopo la sua esecuzione. Così sostengono, almeno, gli studenti kenyoti. Dopo l'indipendenza, una strada importante viene intitolata a Dedan Kimathi).
Il capo Mwariama, eroe Mau Mau, continua la resistenza con Baimungi, Mandani, Chui e Kiugu, fino alla dichiarazione della "Uhuru" (Indipendenza) nel 1963.
Alla proclamazione della Uhuru, Baimungi esce dalle foreste con settecento soldati fedeli. Alcuni degli ultimi insorti vengono in seguito ricercati e giustiziati dal regime di J. Kenyatta, con l'aiuto dei suoi sostenitori "bianchi".

[La conferenza di Bandung (Indonesia) degli stati africani e asiatici e dei movimenti nazionali, appoggiata dalla Cina e dall'URSS, decide per la completa indipendenza per tutte le colonie africane.]



1955
[il paese, attribuito dal 1920 in mandato alla Gran Bretagna dalla Società delle Nazioni e riconfermato dal 1946 in amministrazione fiduciaria alla stessa dall'ONU, gode di una relativa autonomia interna.]
-
-

1955
continua a rafforzare la propria autonomia interna grazie alla TANU (Tanganyka African National Union - Unione nazionale africana del Tanganica), il partito nazionalista fondato dal leader progressista J. Nyerere.

Il Consiglio Legislativo del Tanganica è composto di 61 membri, di cui 31 sono funzionari nominati dagli inglesi, più una "rappresentanza" razziale di 10 membri per ciascun "gruppo etnico" ("bianchi", asiatici e africani).
La Gran Bretagna introduce un nuovo sistema razziale per la "Legislatura" del Tanganica; ciascun "votante" dispone di tre voti pe i tre candidati, africano, asiatico ed europeo.
La TANU presenta una lista "multirazziale" di candidati e vince tutti i seggi disponibili.
Nelle elezioni successive, la TANU vince 70 dei 71 seggi disponibili, sotto J. Nyerere, ex lettore universitario laureato a Edimburgo.



1955
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
?
(?-?)
1955
-


1955
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1955
è costituita in territorio d'oltremare dal Portogallo;


1955
Rhodesia del Nord-Ovest
[protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici; passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office.]
[dal 1948 l'opposizione africana è guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita.]
-
-
1955
si rafforza il nazionalismo e si consolida il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda;
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese.]
-
-
1955
-
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907;
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);
dal 1950 opera il MCP (Malawi Congress Party) che ha come principale obiettivo l'indipendenza dal dominio britannico.]
-
-
1955
-


1955
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951]
-
-
1955
il governo di Lisbona impone un regime poliziesco sfruttando la popolazione autoctona della colonia (segregazione razziale di fatto, lavoro forzato) ritardando così il formarsi di una coscienza nazionale;


1955
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1955
continuano le repressioni provocate dal fallito moto insurrezionale del 1947 diretto dal MDRM (Mouvement Démocratique de la Rénovation Malgache);





1955
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
D.F. Malan
(1948 - 1954)
[Nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
dal 1950 sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act e Suppression of Comunism Act e Group Areas Act (dal 1951) e
le nuove leggi di polizia.
1955
continua dal 1952 il movimento di sfida contro il lasciapassare organizzato dalla formazione politica nera ANC (African National Congress);

Nella "relazione sudafricana Tomlinson" sui Bantustan si dichiara, tra l'altro: «Tutti gli africani di sana costituzione delle Riserve vanno a lavorare nelle zone industriali».
Circa 2.000.000 di uomini «passano la vita tra il lavoro industriale e la loro economia tribale di sussistenza».

Giugno
26
, Kliptown, sobborgo "nero" di Johannesburg, tremila delegati:
- dell'ANC ,
- della SAIC (South Africa Indian Congress), sotto la presidenza del comunista Yusuf Dadoo,
- della SACPO (South Africa Coloured Peoples Organisation - Organizzazione delle popolazioni di colore), piccolo organismo senza storia, e
- del COD (Congress of Democratics - Congresso dei Democratici), l'ala liberale della "sinistra" bianca,
riuniti a formare un' "Alleanza di Congresso" adottano la Freedom Charter (Carta delle Libertà), che già costituisce il programma del fronte unitario);
si chiedono:
- uso libero delle terre,
- uguaglianza di diritti,
- governo del popolo,
e si chiede, inoltre, che «tutti i gruppi nazionali godano di eguali diritti» (posizione che i teorici del NEUM (Non-European Unity Movement) condannano come accettazione della classificazione e dell'autodeterminazione razziali).

Luglio

numerosi membri della CATA (Cape African Teachers Association) vengono allontanati dalle scuole del Transkei.
Fort Hare è chiuso in seguito alle dimostraazioni studentesche. Sia l'associazione degli insegnanti sia i movimenti studenteschi del Capo Orientale sono legati alle lotte contadine e alle posizioni del NEUM.






1955
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1955
-






1955

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
Camille Chamoun (1952 - 1958)
[Falangi libanesi]
1955
la Francia continua a intrattenere con Beirut rapporti privilegiati in campo militare e finanziario, che consentono ai ceti dirigenti del periodo coloniale di serbare la loro autonomia;



1955

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza.]

- Presidente della repubblica
-
Shukri al-Quwatli
(1955 ago - ?)
1955
-

Agosto

il filoegiziano Shukri al-Quwatli viene eletto presidente;

ritorno a governi civili all'interno e, sul versante internazionale, graduale riavvicinamento tra il partito Baath siriano e i nazionalisti egiziani in vista dell'integrazione politica dei due paesi;

Ottobre
sentendosi minacciato dal patto di Bagdad (tra Turchia e Iraq), il presidente conclude un trattato militare con l'Egitto;

1955
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania; ]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

- Capo del governo  
1955
-


1955
la guerra arabo-israeliana (1948-49) ha smembrato la Palestina storica tra: Repubblica di Israele, Egitto (fascia di Gaza) e Giordania (Cisgiordania);
l'ONU ha diviso Gerusalemme in due settori: la città vecchia viene assegnata alla Giordania e la città nuova a Israele;
ha inoltre definitivamente sancito l' "internazionalità di Gerusalemme" anche se per protesta lo stesso giorno Israele aveva proclamato la città sua capitale.
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
Moshe Sharett
(1954 gen - feb 1955)
David Ben Gurion
(1955 - 1963)
[del MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
parlamento unicamerale (Knesset);
1955
Febbraio
scandalo Levon: fallisce un progetto dei servizi segreti israeliani per costringere gli inglesi a restare in Egitto simulando attacchi egiziani contro le installazioni britanniche.
Lo scandalo riporta David Ben Gurion al potere.


- Egitto (fascia di Gaza)
1955
Febbraio
28
, in seguito agli attacchi dei fedayn, l'esercito israeliano porta a compimento una massiccia rappresaglia con un raid sul quartier generale egiziano di Gaza, causando numerose vittime.
Tale azione costituisce una pietra miliare nella storia del conflitto arabo-israeliano.
G.A. Nasser non può ignorare l'umiliante dimostrazione della debolezza militare egiziana. La risposta immediata è un maggiore spiegamento di fedayn che cercano di penetrare in Israele per far saltare in aria gli insediamenti.
L'Egitto viene condannato a livello mondiale, ma perlomeno G.A. Nasser ha messo a tacere tutte le richieste di una guerra totale contro Israele, alla quale sa benissimo che l'Egitto non è preparato.
È più importante che G.A. Nasser avvii negoziati segreti per l'acquisto di armi.
- Giordania (Cisgiordania)
1955
-

1955
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Sa'ud ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Kuwait 1902 - Atene 1969)
secondo figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1933, proclamato principe ereditario (il primogenito Turki è morto nel 1919), viene associato all'amministrazione del regno come viceré del Neged;
1953-64, re dell'Arabia Saudita;
1955
stipula un patto militare con Egitto e Siria per formare un sistema militare congiunto espressamente diretto contro il Patto di Bagdad;
1955
-


1955
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Kuwait (sceiccato)
[Legato alla Gran Bretagna dal trattato anglo-kuwaitiano del 1899.
La popolazione, inferiore a 200.000 abitanti, è concentrata soprattutto a Kuwait City, all'estremità settentrionale del Golfo.]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah  

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;

1961-65, sceicco del Kuwait;

1955
-
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1955
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1955
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1955
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1955
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1955
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1955
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1955
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1955
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1955
-

1955
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 

1955
dalla congiura di palazzo del 1948 che ha deposto il vecchio Yahya, al potere dal 1911, è in corso una cauta modernizzazione tramite il ricorso a capitali occidentali e l'inserimento del paese nei nuovi equilibri panarabi;




1955
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente; dal 1930 rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le;
membro fondatore delle Nazioni Unite (1945) e della "Lega araba" (22 marzo 1945);
dal 1948 è cessata la tutela britannica;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


- Presidente del consiglio di reggenza
Nuri al-Sa'id II
(1954 giu - lug 1958)
1955
Febbraio
24
, la tutela britannica (cessata nel 1948) viene ora sostituita dal patto di Baghdad: creato in funzione antisovietica, è firmato fra Turchia e Iraq (accederanno in seguito Gran Bretagna, Iran e Pakistan) con gli USA come osservatori;
Kurdistan (iracheno)
1955
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1955
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi;
dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



- Primo ministro
?
(? - ?)
1955
[dal 1953 l'ex primo ministro M. Mossadeq è stato condannato a tre anni di confino.]

Agosto
il governo iraniano conclude un trattato con gli Stati Uniti.
In seguito a tale trattato e all'entrata nel Patto di Bagdad, nonostante vivaci proteste da parte sovietica durante la Guerra Fredda l'Iran si schiera in modo definitivo a fianco dell'Occidente.




Casini, Pier Ferdinando (Bologna 1955) politico italiano, laureato in giurisprudenza;
1983, deputato per la Democrazia cristiana:
1987, membro della direzione nazionale della Dc; deputato nella corrente di A. Forlani nella IX, X e XI legislatura, nella XII è stato membro della commissione affari esteri;
1992, deputato per la Dc;
1994, uscito dal Partito popolare, è deputato per il Ccd (Centro cristiano democratico) di cui è uno dei fondatori nonché segretario; deputato europeo;
1996, rieletto nel Ccd del Polo delle Libertà;
2001, presidente della Camera nella XIV Legislatura.

Cè, Alessandro (Castrezzato, Brescia 1955) politico italiano.

Finocchiaro, Anna Maria Luigia (Modica, Ragusa 1955) donna politica italiana;
1987, deputato per il Pci;
1992, deputato per il Pds;
1994, rieletta;
1996, rieletta; ex vicepresidente del gruppo parlamentare, viene eletta ministro per le pari opportunità nel governo Prodi; presidente della commissione Giustizia alla Camera nella XIII legislatura.

Illy, Riccardo (Trieste 1955) politico italiano, vicepresidente della Illy Caffè; maestro di sci, giornalista pubblicista;
1993, sindaco di Trieste, copresidente del Comitato per la linea ferroviaria ad alta velocità Transpadana;
1996, deputato per la Margherita.

Mangiacavallo, Antonino [Nené] (Ribera, Agrigento 27 febbraio 1955), politico italiano, esponente di RI (Rinnovamento Italiano).

Maroni, Roberto (Varese 1955) politico italiano, laureato in giurisprucenza, dirigente d'azienda;
1992, deputato per la Lega Nord;
1994, vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno nel governo Berlusconi I;
1996, deputato per la Lega Nord;
2001, ministro del Lavoro nel governo Berlusconi II.

Mentana, Enrico (Milano 1955) giornalista italiano, ha esordito nella carta stampata come direttore di «Giovane Sinistra», la rivista della Federazione giovanile socialista in cui ha militato fin dagli anni del liceo;
Anni '70, vicesegretario nazionale della Federazione giovanile socialista;
1980, entra in RAI, alla redazione del Tg1;
1981, suo esordio in video come inviato a Londra in occasione del matrimonio di Carlo d'Inghilterra e Lady Diana Spencer; è quindi: inviato del Tg1, capo dei servizi della testata e quindi vicedirettore del Tg2;
1991, passa alla Fininvest dove dirige il il telegiornale di Canale 5;
Braccio di ferro (1993-94, conduttore della rubrica)
Rotocalco (1994, su Canale 5)
2000, direttore di TgCom, il portale informativo di Mediaset su Internet, della cui gestione operativa si occupa Emilio Carelli.

Messina, Leonardo (San Cataldo, Caltanissetta 22 settembre 1955-?) mafioso pentito;
1982, 22 aprile, diventa uomo d'onore (è la VII generazione ad appartenere a Cosa Nostra); affiliato nella famiglia [coincide con un comune] di San Cataldo occupa in seguito il mandamento più importante dei Vallelunga;
1986/87, incontra delle persone del Sisde che "vogliono" da lui qualcosa sul terrorismo; qualcosa dice, fa i nomi dei Nar e di altri gruppi armati ma non tradisce Cosa Nostra;
1987, pensa di uscire da Cosa Nostra.

Stagno d'Alcontres, Francesco (Sliema, MALTA 10 giugno 1955) politico italiano, membro di Forza Italia.
[Figlio di Carlo e cugino di Antonio Martino.]

Turco, Livia (Cuneo 1955) donna politica italiana; diploma di maturità classica, insegnante;
1978-82, segretario provinciale della Figc (Federazione italiana giovanile comunista) di Torino;
1986, entrata nella segreteria del Pci, aderisce poi al Pds; consigliere comunale a Torino e consigliere regionale;
1987, deputato;
1995, presidente della commissione nazionale Pari opportunità della Presidenza del Consiglio;
1996 aprile - ottobre 1998, ministro della solidarietà sociale nel governo Prodi I;
1998 ottobre - dicembre 1999, ministro della solidarietà sociale nel governo D'Alema I;
2000
gennaio - aprile, ministro della solidarietà sociale nel governo D'Alema II;
2000 aprile - giugno 2001, ministro della solidarietà sociale nel governo Amato II;
2006 aprile, ministro della sanità nel governo Prodi II.

Veltroni, Walter (Roma 1955) politico italiano, appassionato di CINEMA
Radio-TV;
1970, segretario della sezione romana della FGCI (Federazione dei giovani comunisti italiani) e attivo nel settore stampa e comunicazione del PCI (Partito comunista italiano);
Il PCI e la questione giovanile (1977)
Il sogno degli anni Sessanta (1981)
1983, fa parte del comitato centrale del PCI;
1987, deputato, poi sempre rieletto;
Io e Berlusconi, e la RAI (1990)
1991, ancora rieletto fra i deputati del PDS (Partito dei democratici di sinistra) nuovo nome del PCI;
1992-96, direttore de «l'Unità»;
Il sogno spezzato. Le idee di Robert Kennedy (1993)
La sfida interrotta. Le idee di Enrico Berlinguer (1994, E. Berlinguer)
Certi piccoli amori 1 (1994)
La bella politica (1995)
1996, sostenitore della coalizione del centrosinistra dell'Ulivo, diventa vicepresidente del consiglio nonché ministro della cultura nel governo Prodi;
Certi piccoli amori 2 (1997)
Governare la sinistra (1997)
1998, con il governo D'Alema, presidente del nuovo partito dei DS (ex PDS), diventa segretario politico dei DS;
I Care (2000)
2001, maggio, eletto sindaco di Roma, lascia la segreteria dei DS;
Forse Dio è malato. Diario di un viaggio africano (2001).

Veneziani, Marcello (Risceglie 1955) scrittore italiano, giornalista e studioso di filosofia; editorialista dei quotidiani «Il Giornale» e «Il Messaggero», collabora alla Rai ed ha fondato i settimanali «L'Italia» e «Lo stato»; direttore editoriale della rivista «Il Borghese»;
Processo all'Occidente (1990)
Comunitari o liberal (1990)
La rivoluzione conservatrice in Italia. Fine dell'Italia (1992)
Sul destino (1992)
Sinistra e destra (1995)
L'Antinovecento (1996)
Decamerone italiano (1997)
Il secolo sterminato (1998)
68 pensieri sul '68 (1998)
Di padre in figlio (2001)
La cultura della destra (2002).

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