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ANNO 1971

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Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

1971,

il papa ordina di chiudere le indagini del Sodalitium Pianum sulla massoneria;
tra i nomi illustri compaiono:
. card. Augustin Bea, segretario di Stato sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI;
. Sebastiano Baggio, prefetto della Sacra Congregazione per i Vescovi;
. Agostino Casaroli, segretario di Stato sotto il pontificato di Giovanni Paolo II;
. Achille Liènart, arcivescovo di Lille;
. Pasquale Macchi, segretario privato di papa Paolo VI;
. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Palermo;
. Michele Pellegrino, arcivescovo di Torinoi;
. Ugo Poletti, vicario della diocesi di Roma;
. Jean Villot, segretario di Stato di Paolo VI.
Monsignor Casaroli si reca in Urss per una storica visita, onde trattare dei problemi della Chiesa cattolica in terra sovietica.
Le Acli vengono duramente attaccate dalla gerarchia cattolica per la loro apertura verso il socialismo.
« segue »

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant
25 ottobre, New York,ammette nella sua organizzazone la Cina popolare ed estromette la Cina nazionalista di Formosa (Taiwan);
22 dicembre, l'austriaco Kurt Waldheim succede a S. U Thant nella carica di segretario generale.



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1971
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
- 39ª LEGISLATURA 1971-1974 -
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1971

- PARLAMENTO o ASSEMBLEA FEDERALE: è composto di due Camere di uguale importanza politica poiché nessuna legge, nessun decreto federale ordinario o urgente entra in vigore se prima non è stato dibattuto in ciascuna di esse.
Tutti i membri (consiglieri dell'una o dell'altra Camera hanno i medesimi diritti, principalmente quello di suggerire e di fare adottare essi stessi un atto legislativo per mezzo (in ordine di importanza decrescente) della iniziativa individuale, mozione, istanza, interpellanza o domanda.
Ognuna delle due Camere dispone di potenti commissioni permanenti (finanze, affari esteri, affari militari, ricerca scientifica, commercio estero).
- I Camera - Consiglio Nazionale: dal 1919 viene eletta col sistema proporzionale, ciascuno degli Stati membri forma una circoscrizione elettorale.
[Scrutinio delle liste al primo turno, con divisione dei voti restanti.]
È composto di 200 membri di cui 14 donne. Viene eletto ogni quattro anni.
In occasione delle elezioni cambia circa un terzo dei consiglerei (generalmente per motivi di età, le sconfitte elettorali essendo relativamnte rare in Svizzera).
- II Camera - Consiglio degli Stati: è eletto in modo del tutto diverso.
Conta 44 membri di cui una sola donna, due consiglieri per ogni Stato membro, i mezzi-Cantoni hanno un consiglere ciascuno. La loro elezione è regolata dallal legislazione cantonale.
[Per esempio nello Stato di Berna è il parlamento cantonale che nomina i due consiglieri; a Ginevra sono eletti dal popolo.]
Il deputato non riceve stipendio, soltanto un rimborso spese di 150 franchi come gettone di presenza e un forfait di 10.000 franchi all'anno.

Questa Assemblea federale rappresenta solo molto approssimativamente la popolazione elvetica.
La maggioranza della popolazione dei votanti è compresa fra i venti e i quarant'anni, ma solo il 7% dei consiglieri appartengono a quel gruppo di età.
Le donne costituiscono il 53% della popolazione elettorale: solo quindici donne fanno parte dell'Assemblea federale.
Il reddito medio della popolazione si aggira intorno ai 18.000 franchi annui.
Ci sono 1.350.000 operai in Svizzera di cui 366.000 sono donne: un solo operaio siede in Parlamento, nessuna operaia vi è rappresentata.
L'Assemblea federale riflette quindi in modo quasi perfetto la classe politica che si è formata in Svizzera lungo i secoli e la cui inamovibilità sembra essere il tratto distintivo della vita politica svizzera.

All'inizio di ogni legislatura (rimane in carica quattro anni, tre ai primi tempi della Confederazione), l'Assemblea sovrana – cioè la riunione delle due Camere del Parlamento federale – elegge un governo di sette membri.
Il modo della elezione del governo è piuttosto singolare: ognuno dei sette incarichi è messo ai voti.
Ma per ognuno di essi il candidato è generalmente uno solo!
La presidenza e la vicepresidenza del governo e dello Stato sono affidate a ognuno dei sette consiglieri federali a turno. Nessuno rimane presidente della Confederazione per più di dodici mesi di fila.
Salvo rarissime eccezioni, i consiglieri federali vengono dal Parlamento o dai governi cantonali.
In breve, una volta eletto, il nuovo Consiglio federale resta intimamente legato non soltanto al suo partito d'origine, ma a questo universo quasi nevrotico che l'attività parlamentare a porte chiuse elabora e produce. È come dire che le idee nuove vi penetrano di rado.
[In confronto a un regime assembleare come quello della Terza repubblica francese il sistema di governo visibile della Confederazione presenta almeno due "deviazioni" importanti:
a) il governo non è responsabile davanti al Parlamento.
L'esercizio del potere è collegiale. Ma ognuno dei sette consiglieri federali gestisce l'uno dei sette dipartimenti esecutivi della Confederazione. È quindi all'interno del suo particolare dipartimento che si manifesta il vero potere di ognuno dei consiglieri federati.
Il governo non può essere rovesciato nel corso di una legislatura. Del resto, anche se esistessero la mozione di censura o il voto di fiducia, il governo non correrebbe grandi rischi: sui 244 deputati all'Assemblea federale, solo 41 appartengono a un partito che non fa parte dell'esecutivo.
[Si tratta essenzialmente di deputati della destra a tendenza fascista – Action nationale et républicaine – (11 deputati), della sinistra comunista (5 deputati) e della Alleanza degli Indipendenti, movimeno sorto dalla impresa dei grandi magazzini Migros e dei deputati liberali e evangelici.
Di questi 41, 25 sono perfettamente sottomessi alla coalizione in carica.
[Essenzialmente i deputati della Migros e dell'estrema destra fascista.]
b) l'esistenza di potenti diritti popolari: 50.000 cittadini e cittadine possono, di loro iniziativa, domandare la modifica di un articolo della costituzione (o di tutta quanta la costituzione). Se l'iniziativa è accettata dalla maggioranza del popolo e degli Sttati membri, la proposta modifica effettivamente la costituzione. D'altra parte, qualsiasi legge votata dal Parlamento può, entro tre mesi, essere contestata dai cittadini; bastano 30.000 firme per ottenere un referendum.]

__________________________________________
«segue da 1970»
… la Svizzera creditrice gode quindi di una forte posizione che non manca di influire sui suoi redditi all'estero.
Ci illuminano a questo punto le stime lorde di bilancio.
Il prodotto del capitale (interessi e dividendi) ammonta, nel 1971, dedotti gli interessi svizzeri all'estero, a 3,5 Mdi di franchi.
Le banche svizzere hanno incassato più di 500 Mni per commissioni e tasse e 100 Mni sul loro denaro all'estero (valori).
Tenuto conto dei 340 Mni di franchi prodotti dalle assicurazioni all'estero, il capitale svizzero nei paesi stranieri ha reso, nel 1971, 4,5 Mdi circa di franchi, ai quali si possono ancora aggiungere i diritti di licenza, che superano il miliardo. L'ammontare totale ha pertanto superato per finire i 5,5 Mdi che rappresentano il 6% del reddito nazionale.
Si tratta tuttavia di cifre che non rivelano nulla sui beni svizzeri nel Terzo Mondo, per lo meno per quanto concerne le banche e le assicurazioni. Per sollevare un lembo del velo, bisognerebbe studiare i mercati internazionali sui quali le tre maggiori banche svizzere occupano una posizione preponderante (Kappeler, Schweizerische Finanz und Entwicklungsländer, «Schweizedrische Kapital und Dritte Welt» pag. 1-57.)

________________________________

Mentre i Signori della banca si oppongono con energia alla rivalutazione del franco svizzero – le loro speculazioni sulle valute europee e sul dollaro richiedono che il tasso non subisca alcun cambiamento –, i trust che dominano l'importazione e la distribuzione interna, per contro, desiderano una rivalutazione (la società di distribuzione Migros vorrebbe perfino che fosse del 12%) destinata ad assicurare loro dei margini di profitto sensibilmente aumentati.

Maggio
10
, grazie a questa situazione di conflittualità il Consiglio federale riesce a decretare, a sorpresa, la rivalutazione del 7% del franco svizzero.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1971
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;



 
- Primo ministro
?
(? - ?)
[VU (Unione patriottica)]
[la VU (Unione patriottica), di centro, ha la maggioranza in parlamento]

1971
-


1971
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
Franz Jonas
(? - ?)
[]
- Cancelliere
Bruno Kreisky [I]
(1970 mar - 1983)
[SPÖ (Partito socialista)]
(governo di minoranza; )
- Ministro degli esteri
Rudolf Kirchschläger
(1970 - 1974)
[come membro esterno del SPÖ (Partito socialista)]
questione Alto Adige:
- 1969, 1° accordo;

1971
questione Alto Adige: fonte di tensione con l'Italia, viene appianata con un secondo accordo;

 

1971
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Gustav Heinemann
(1969 - 1974)
[CSU (Unione socialdemocratica)]
VI Legislatura 1969 20 ott - 22 set 1972
Cancelliere
W. Brandt
I
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
[SPD]

[Coalizione "giallo-rossa", formata da:
SPD
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)e
FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]

Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Walter Scheel (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Horst Ehmke (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Interni
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Giustizia
Gerhard Jahn (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Finanze
Alexander Möller (SPD)
(1969 21 ott - 13 mag 1971)
Karl Schiller (SPD)
(1971 14 mag - 7 lug 1972)
Economia
(Dal 13/05/1971 al 15/12/1972: Fusione con il ministero delle Finanze)
Karl Schiller (SPD)
(1969 21 ott - 13 mag 1971)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Josef Ertl (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Rapporti con la Germania Est
Egon Franke (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Lavoro e Solidarietà sociale
Walter Arendt (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Difesa
H. Schmidt (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Alloggi e Urbanizzazione
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Formazione e Scienze
Hans Leussink (Indip.)
(1969 21 ott - 15 mar 1971)
Klaus von Dohnanyi (SPD)
(1971 16 mar - 7 mag 1974)
Cooperazione economica
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott - 7 mag 1974)

1971
Luglio
l'anarchica Petra Schelm viene assassinata a freddo dalla polizia tedesca nella "campagna" contro la "Rote Armee Fraktion";

Dicembre
4
, la stessa sorte tocca a Gerog Von Rauch, dello Schwarz Hilfe (Soccorso Nero) gruppi di solidarietà con i prigionieri politici;



1971
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
Primo ministro
Gaston Eyskens
(1968 - 1971)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1971
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
-
[il frazionamento politico vede 22 partiti.]

1971

-


1971
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
     
[dal 1919 la vita parlamentare è dominata
dal Partito cristiano-sociale.]

1971

-


1971
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 
Primo ministro
 
-
 

1971
Copenaghen, un intero quartiere abbandonato viene occupato e proclamato "città libera": inizia l'epopea di Christiania.


1971
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1971

-


1971
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]
[la coalizione centrista è divisa sulla politica europeistica]

1971
-


1971
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Sven Olof Palme
(1969 - set 1976)
[Partito socialdemocratico]
[la socialdemocrazia rimane al potere, anche se i suoi suffragi elettorali sono scesi al di sotto del 50%]

1971
-


1971
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[?]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[mentre dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa , al governo continuano ad alternarsi coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra piuttosto effimere]

1971

-






1971
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-73)
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-
1971
Lo scoppio (1971-72) di un conflitto tra "vecchi" e "giovani" della Lega dei comunisti porta a una crisi drammatica nel corso della quale vengono eliminati politicamente i liberali di Zagabria, Belgrado e Lubiana.
6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1971
-

CROAZIA - cap. Zagabria

1971
fra il 1970 e il 1971 il Maspok, movimento di massa popolare, si fa sempre più chiassoso e sempre più audace nelle sue richieste, reclama infatti:
- un'autonomia della Croazia,
- un esercito proprio e
- una propria rappresentazione alle Nazioni Unite.

Marzo
gli ustaša [insorto] rivendicano l'assassinio dell'ambasciatore jugoslavo in Svezia;

Settembre
autunno, esplode una grave crisi; aspre critiche vengono rivolte al governo centrale; la stampa e il movimento studentesco tentano di sfuggire al controllo comunista, si richiede la creazione di un esercito croato separato; contro questi orientamenti i dirigenti del Partito comunista croato non prendono alcuna posizione.

Dai leader comunisti di Zagabria, che sembrano del tutto inconsapevoli di essere sull'orlo del baratro, prende alla fine le distanze anche Tito (Josip Broz), timoroso di alienarsi le simpatie dell'esercito, ferocemente anticroato.

Dicembre
Zagabria, viene politicamente decapitata quasi l'intera leadership e vengono epurate, gettate in carcere o licenziate milgliaia di persone.
Sulla vita culturale croata cala una plumbea cappa di ortodossia e di servilismo, di cui approfittano naturalmente i serbi per rafforzare la propria posizione nei posti chiave del partito, dell'amminisitrazione e dell'economia.
[Per tre lustri la Croazia sprofonderà in un rassegnato silenzio, lasciando che parlino in sua rappresentanza o dei mediocri, o degli arrivisti, o dei dogmatici.]s

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

SERBIA - cap. Belgrado

1971
Tito (Josip Broz) si scontra con il nazionalismo dei dirigenti croati; il governo centrale attua una serie di purghe in seno alla direzione del Partito comunista croato e procede all'arresto di parecchie centinaia di croati; altre epurazioni vengono compiute nei partiti comunisti serbo e macedone, dirette non contro le tendenze nazionaliste ma contro quelle liberali;

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
1971
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Pristina
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
1971
secono il censimento gli albanesi sono 1.200.000.
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1971
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1971
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1971
-

a



1971
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1971
-




1971

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias [civile]
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
 

1971
all'estero sorge un consiglio uinitario della resistenza greca;



1971

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1971
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1971
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1971
un altro intervento dei militari non riesce a risolvere le contraddizioni di fondo;
in politica estera, a parte altre questioni relative alla delimitazione delle acque territoriali, il contenzioso greco-turco ruota attorno alla questione di Cipro;






1971
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Pimen
(1971 - ?)
1971
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1971
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1971
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1971
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1971
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1971
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1971
-

a


1971
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1971
-
 
1971
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1971
-
 
1971
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1971
-

1971
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
E. Honecker
(1971 - 1989)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1971
Maggio
13
, il Comitato centrale della SED prende atto delle dimissioni di W. Ulbricht, grande protagonista con K. Adenauer degli anni della guerra fredda, da primo segretario e all'unanimità elegge al suo posto E. Honecker, 59enne, da 40 anni comunista di cui 10 passati nelle carceri hitleriane;
[Per l'anziano capo viene creata "ad hoc" la carica onoraria di presidente della SED, che manterrà fino alla sua morte nel 1973.]

1971
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Zygmunt Muchniewski
(1970 20 lug - 13 lug 1972)
 
 
1971
Presidente del Consiglio di Stato
Józef Cyrankiewicz (1970 - 1972)
Primo ministro
Piotr Jaroszewicz
(1970 23 dic - 18 feb 1980)
Primo segretario del Poup
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1971
-

1971
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
L. Svoboda
(1968 - 1975)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1971
A. Novotny viene riammesso nel Pcc;



1971
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP
János Kádár
(1957 - 1988)
UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
1971
-


1971
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)
1971
-


1971
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
?
(? - ?)
Todor Christov Zivkov
(1971 - 1989)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)
1971
viene adottata una nuova costituzione di tipo socialista che tiene conto delle trasformazioni economiche e sociali verificatesi dalla fine della guerra;





1971
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
G. Pompidou
(1969 16 giu -2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- PDM (?),
- FNRI (?).]
Primo ministro
J. Chaban-Delmas (UDR)
(1969 21 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Léo Hamon (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Philippe Malaud (RI)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Funzione pubblica + Riforme amministrative; dal 7.1 cambiamento di attribuzione]
Joseph Comiti (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Gioventù, Sport + (dal 1°.7) Agi]
Jacques Baumel (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ministri di Stato

Affari culturali

André Bettencourt (RI)
(1970 10 ott - 7 gen 1971)
[ad interim]
Jacques Duhamel (PDM)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Relazioni con il Parlamento
Roger Frey (UDR)
(1967 8 apr - 7 gen 1971)
Jacques Chirac
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Segretari
Jean-Louis Tinaud (CNIP)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Jacques Limouzy (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Difesa nazionale
M. Debré (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
André Fanton (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
   
Riforme amministrative

Roger Frey (UDR)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Ministri delegati
Progettazione e Pianificazione del territorio
André Bettencourt (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Henri Rey (UDR)
(1969 23 giu - 25 feb 1971, nominato al Consiglio costituzionale)
Pierre Messmer (UDR)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
   
Protezione della natura e dell'evironnement

Robert Poujade
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Ministri
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari
André Bord (UDR)
(1966 8 gen - 6 lug 1972)
Affari Esteri
Maurice Schumann
(1969 23 giu - 15 mar 1973)
Segretari
Yvon Bourges (UDR)
(1967 8 apr - 6 lug 1972)
[Cooperazione]
Jean de Lipkowski (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972))
Economia e Finanze
Valéry Giscard d'Estaing (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Jacques Chirac (UDR)
(1968 31 mag - 7 gen 1971)
Jean Taittinger
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Jean Bailly (UDR)
(1969 3 lug - 6 lug 1972)
[Commerce]
Attrezzature e Alloggi
Albin Chalandon (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Segretari
Marcel Anthonioz (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Turismo]
Robert-André Vivien (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Alloggi]
Agricoltura
Jacques Duhamel (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Michel Cointat
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Pons (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Giustizia
R. Pleven (PDM)
(1969 23 giu - 5 apr 1973)
Educazione nazionale
Olivier Guichard (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Pierre Billecocq (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Veterani e Vittime della guerra
Henri Duvillard (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Robert Galley (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Trasporti
Raymond Mondon (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Jean Chamant
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Sviluppo industriale e scientifico
François-Xavier Ortoli (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Lafay (CR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Gabriel Kaspereit (UDR)
(1969 23 lug - 6 lug 1972)
[Media e piccola industria e Artigianato]
Lavoro, Impiego e Popolazione
Joseph Fontanet (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Philippe Dechartre (UDR)
(1969 23 giu - 15 mag 1972)
Sanità pubblica e Sicurezza sociale
Robert Boulin (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1969 18 lug - 6 lug 1972)
[Azione sociale e Riadattamento]
Segretari

[vedi sopra]

1971
Gennaio
7
, rimpasto ministeriale;

Febbraio
25
, altro rimpasto ministeriale;

Ottobre
A New York, Maurice Schumann nega che la Francia abbia mai sostenuto un "ruolo inportante" nel promuovere il dialogo nell'Africa Occidentale Francese.



 




1971
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
Edward Heath
conservatore
(1970 9 giu - 4 mar 1974)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1971
Luglio
30
, uno dei massimi dirigenti della Bp, A.H. Dutton, scrive una lettera di fuoco al responsabile del dipartimento petrolifero del Foreign Office, R.H. Ellingworth:
«Lei avrà notato che, negli ultimi quattro mesi, l'Eni ha messo in campo la sua propaganda negli ambienti della stampa, del governo e del parlamento italiani. La linea adottata non è nuova e critica apertamente le imprese petrolifere internazionali. […]
Tuttavia, non desideriamo lasciare totalmente senza munizioni i nostri "amici"
».
Detto fatto, A.H. Dutton allega un memorandum segreto preparato dalla Bp, da divulgare presso le legazioni britanniche in tutto il mondo. È intitolato: «Il ruolo dele imprese petrolifere internazionali».


ULSTER
(Irlanda del Nord)
1971
all'interno del partito armato IRA (Irish Republican Army) diventa definitiva la frattura fra gli Official e i Provisional;

1971
-






1971
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1971
Luglio
7
, l'Assemblea Nazionale approva le riforme costituzionali promosse in precedenza da Marcelo Caetano che entreranno in vigore il 16 agosto;
una di esse tocca in particolare le Province d'Oltremare per le quali la costituzione prevede una più larga autonomia interna, sempe però nel contesto della nazione portoghese:
[art. 133 - «I territori della nazione portoghese situati fuori dall'Europa costituiscono le province d'oltremare, le quali avranno statuti propri come regioni autonome, potendo essere designate come Stati, in accordo con la tradizione nazionale, quando il loro progresso sociale e la complessità della loro amministrazione giustifichino questa denominazione onorifica».]



1971
SPAGNA
 
VIII governo
 
1969 ottobre - 1975
- Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
- Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
-
Interno
Carlos Arias Navarro
( 1969 ott - dic 1973)
Affari Esteri
Gregorio Lopez Bravo
(1969 ott - set 1973)
[Opus dei]
Casa
-
Finanze
-
Lavori pubblici
Gonzalo Fernandez de la Mora
( 1970 apr - ?)
[Opus dei]
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Alfredo Sánchez Bella
(1969 ott - giu 1973)
 
1971
Gennaio
viene costituito un "comitato di coordinamento" cui fanno parte
- il Partito comunista spagnolo marxista-leninista,
- rappresentanti dell'Oso (organizzazione sindacale),
- rappresentanti della Fude (organizzazone studentesca)
e altri [il Frap del 1973];
presidente (morirà a Ginevra nella primavera del 1975) è il vecchio capo socialista Julio Alvarez del Vajo.

Dicembre
gli spagnoli possiedono 7 automobili ogni 100 abitanti (gli italiani 18, gli americani 43);



 
don Juan Carlos
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1961 (dicembre), sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita;
1968 (gennaio), compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; ha due figlie ed ora diventa padre di un maschio; arriva a Madrid con la madre;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;
dal 1969 è stato designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";

1975,re di Spagna;





1971
Repubblica Italiana
Presidenti
della Repubblica
Giuseppe Saragat (Psi)
(1964 29 dic - 29 dic 1971)
Giovanni Leone (Dc)
(1971 29 dic - 15 giu 1978)
V Legislatura 1968 5 giu - 24 mag 1972
Presidente
della Camera
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato
A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)
Presidente
del Consiglio
E. Colombo (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Vice-presidente F. De Martino
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Dario Antoniozzi (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972
Aurelio Curti (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giuseppe Di Vagno (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Francesco Fossa (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giovanni Zonca (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Interno
F. Restivo (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Sottosegretari Nello Mariani
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Ernesto Pucci
(1969 5 ago - 14 mar 1974)
Franco Nicolazzi
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
A. Sarti (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Affari Esteri 
A. Moro (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
Alberto Bemporad
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Angelo Salizzoni
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Difesa
M. Tanassi (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari V. Lattanzio (Dc)
(1970 27 mar - 23 nov 1974)
Mario Marino Guadalupi
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Marina mercantile
S. Mannironi (Dc)
(1970 27 ma - † 6 apr 1971)
G. Attaguile (Dc)
(1971 10 apr 71 - 17 feb 1972)
Sottosegretari Vittorio Cervone
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Finanze
L. Preti (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari G. Attaguile (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Luigi Borghi
(27 mar - 17 feb 1972)
Giuseppe Machiavelli
(27 mar - 17 feb 1972)
Tesoro
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Sottosegretari D. Schietroma (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)
Venerio Cattani
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giuseppe Sinesio
(1968 12 dic - 6 ago 1970)
  Antonio Bisaglia (Dc)
(1970 6 ago - 7 lug 1973)
Bilancio e Programmazione economica
A. Giolitti (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Barbaro Lo Giudice
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Industria, Commercio e Artigianato
(e presidente del CNEN)
S. Gava (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Sottosegretari G. Amadei (Psdi)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
O. Mammì (Pri)
(27 mar - 17 feb 1972)
Loris Biagioni
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Lucio Mariano Brandi
(6 ago - 17 feb 1972)
Lavoro e
Previdenza sociale
C. Donat Cattin (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari M. Toros (Dc)
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Leandro Rampa
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Fernando De Marzi
(1970 6 ago - 26 giu 1972)
Commercio estero
M. Zagari (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Corrado Belci
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Renzo Forma
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Agricoltura e foreste
L. Natali (Dc)
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Sottosegretari Attilio Iozzelli
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Primo Silvestri
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Giuseppe Tortora
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giovanni Maria Venturi
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Lavori Pubblici
S. Lauricella (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari V. Russo (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Attilio Zannier
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Vincenzo Scarlato
(27 mar - 17 feb 1972)
Pubblica Istruzione
R. Misasi (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Sottosegretari Oddo Biasini
(1970 27 mar - 1° mar 1971)
 
Elena Gatti Caporaso
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Pier Luigi Romita
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Elio Rosati
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Poste e Telecomunicazioni
G. Bosco (Dc)
(1970 9 giu - 26 giu 1972)
Sottosegretari B. D'Arezzo (Dc)
(1968 24 giu - 26 giu 1972)
Luigi Angrisani
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Aldo Venturini
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Partecipazioni statali
F. Piccoli (Dc)
(1970 27 mar - 31 mag 1972)
Sottosegretari Francesco Principe (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Trasporti e Aviazione civile
I. Viglianesi (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari O. Cengarle (Dc)
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Sebastiano Vincelli
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
 
Grazia e Giustizia
O. Reale (Pri)
(27 mar - 1° mar 1971)
E. Colombo (Dc)
(1970 1° mar - 17 feb 1972)
[ad interim]
Sottosegretari Michele Pellicani
(1970 27 mar - 23 nov 1974)
E. Pennacchini (Dc)
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Sanità
L. Mariotti (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Maria Pia Dal Canton
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Girolamo La Penna
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Maria Vittoria Mezza
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Turismo e Spettacolo
Gianmatteo Matteotti (Psdi)
(6 ago - 17 feb 1972)
Sottosegretari Franco Evangelisti
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Gianni Usvardi
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Ministri senza portafoglio
Rapporti Governo Parlamento
Carlo Russo (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Riforma Pubblica Amministrazione
R. Gaspari (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Ricerca scientifica
C. Ripamonti (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Compiti politici particolari e di coordinamento, con speciale riguardo alla presidenza della delegazione italiana all'Onu
G. Lupis (Psdi)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Problemi relativi all'attuazione delle Regioni
E. Gatto (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
 Interventi straordinari nel Mezzogiorno
P.E. Taviani (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
 

Repubblica Italiana

Gennaio
13
, Roma, nella tenuta presidenziale di Castel Porziano, l'ambasciatore inglese sir Patrick Hancock incontra G. Saragat.
Stando al resoconto che il diplomatico invia a Londra, il presidente della Repubblica lamenta che all'estero ritengano il Pci «più italiano che comunsita. Ma non è vero. Il Pci ha legami fortissimi con Mosca ed è un partito comunista nel senso più tradizionale del termine».
14, intanto Julia Vranek, un'agente dell'IRD (Information Research Department), dopo aver osservato attentamente anche il gruppo de "Il manifesto" nato a sinistra del Pci, invia a Londra un lungo memorandum, accompagato da un commento dell'ambasciata firmato da G.A. Fitzherbert:
«Non credo che attorno a questo gruppo possa formarsi un movimento politico di estrema sinsitra unito ed efficace a meno che non sia finanziato pesantemente dalla Cina, dagli industriali italiani o da agenzie straniere, allo scopo di danneggiare il Pci. Scommetto, comunque, che il gruppo del "manifesto" si presenterà alle prossime politiche».

Trento, scontri tra militanti dell'estrema sinistra e neofascisti, che non tollerano la presenza degli studenti di Sociologia.
Date alle fiamme le sedi di Lotta continua e Cisnal.
17, Trento, due bombe al plastico danneggiano l'ingresso di un Collegio universitario, luogo di incontro degli studenti di sinistra. Un altro ordigno distrugge l'auto di un sindacalista.
18, Trento, una bomba viene trovata inesplosa davanti al Palazzo di Giustizia dove si sarebbe dovuto svolgere il processo ad alcuni extraparlamentari di sinistra.
Le Brigate rosse rivendicano l'incendio della pista Pirelli a Lainate.
26-30, gravi disordini a Reggio Calabria;

Febbraio
, G. Andreotti spiega a G.A. Fitzherbert che il pericolo comunista è assai meno forte di quanto si pensi negli ambienti atlantici oltranzisti, fin dai tempi del convegno svoltosi all'hotel Parco dei Principi sei anni prima. Egli afferma:
«Per un lungo periodo i comunisti sono stati abili nell'astenersi dall'assumere una posizione su specifiche questioni interne, trincerandosi dietro al fatto che erano un partito di opposizione. Ora, invece, il Pci cerca di presentarsi come un partito di governo. Ciò significa che la sua opposizione dev'essere costruita in maniera più concreta. […]
E questo è un elemento positivo. Infatti, non solo limita la libertà di manovra del Pci su temi specifici, ma serve soprattutto a educare i comunisti alla prassi democratica
».
È più o meno lo stesso concetto che G.A. Fitzherbert si sente ripetere da U. La Malfa, segretario del Pri. Il quale attribuisce alla Dc e al Vaticano la «colpa dell'instabile situazione politica», perché «hanno perso la bussola e non forniscono all'Italia la guida di cui ha bisogno».

Roma
, il congresso del Psu decide il cambiamento della sigla in Psdi (Partito socialdemocratico italiano).
Reggio Calabria, si intensificano i moti popolari all'annuncio di Catanzaro capoluogo regionale.

4, Catanzaro, durante una manifestazione antifascista scoppia una bomba che provoca un morto e 14 feriti.
9, appena letto il rapporto delll'ambasciatore inglese a Roma sir Patrick Hancock, uno dei capi dell'IRD (Information Research Department), N.H. Marshall, scrive:
«Mi risulta difficile condividere questa tesi.[…]
Fin dal 1964, il Pci ha più volte ribadito la via italiana al socialismo. […]
Un osservatore democratico può certo dubitare che il Pci rimanga fedele alla sua linea, al momento della conquista del potere. Altra cosa, però, è dire che il Pci obbedirebbe a Mosca
».
12, il governo assegna a Catanzaro il rango di capoluogo e a Reggio la sede del Consiglio regionale.

Il "governo Colombo" perde i pezzi: il Pri ritira la sua fiducia; O. Reale, ministro della Giustizia e vari sottosegretari si dimettono.
L'Aquila, si ripetono le stesse dimostrazioni avvenute in Calabria; le sedi dei partiti sono assaltate.
24, Udine, militanti di "Ordine Nuovo" compiono un attentato davanti alla sede della Dc;
[Sia i carabinieri, sia la polizia sono ben consapevoli che i principali indiziati sono i militanti ordinovisti.]

Marzo
2
, Roma, G.A. Fitzherbert si incontra con Luigi Bianchi, un notista politico del «Corriere della Sera», per avere lumi sui retroscena della situazione italiana.


F. De Martino
è eletto presidente del Psi; il partito si prefigge una politica di apertura verso il Pci.
Mandato di cattura per J.V. Borghese, accusato di tentato colpo di stato. Il ministro degli Interni illustra alla Camera gli avvenimenti del dicembre 1970. J.V. Borghese riesce ad espatriare in Spagna.
Genova, vengono arrestati i componenti del "Gruppo XXII Ottobre".
14, Trieste, un estremista di destra aggredisce il senatore Vittorio Vidali.
24, Trieste, lungo la linea ferroviaria Mestre-Trieste, militanti di "Ordine Nuovo" compiono un attentato in località Palazzolo della Stella;
26, lungo la linea ferroviaria Basiliano-Campoformido, militanti di "Ordine Nuovo" compiono un attentato;
28, Vicenza, attentato dinamitardo sulla linea ferroviaria Genova-Venezia poco dopo la stazione di Lerino. Due ordigni esplodono quasi distruggendo parti di rotaia.

Aprile
esce il primo numero de «Il Manifesto», trasformato da periodico in quotidiano. Direttore Luigi Pintor.
9
, Este (Padova), la sezione del Pci viene distrutta da un attentato incendiario.

Maggio
7
, viene rapita la dodicenne Milena Sutter.
Lo stesso giorno G.A. Fitzherbert si incontra per la seconda volta con Luigi Bianchi, un notista politico del «Corriere della Sera», per avere lumi sui retroscena della situazione italiana. A giugno è infatti prevista una visita ufficiale di E. Colombo a Londra.
12, Priaruggia (Genova), il mare restituisce il corpo di Milena Sutter; Lorenzo Bozano, il "biondino della spyder" viene messo sotto processo.
Trento, una bomba semina il panico al quartiere Piedicastello.
19, militanti di "Ordine Nuovo" incendiano la vettura di un militante di "Lotta Continua".

Giugno
7,
processo di I grado:Lorenzo Bozano viene assolto dall'accusa di rapimento e di assassinio di Milena Sutter;
[processo di II grado: viene condannato all'ergastolo, ma fugge in Francia con la moglie.][1979]

Passo Pennes, alcuni giovani missini organizzano un campo militare che attira subito l'attenzione della Procura: accanto alle esercitazioni, i partecipanti si dilettano a marciare al canto di inni fascisti e a confezionare bombe.
[Quattordici persone vengono rinviate a giudizio per associazione a delinquere volta alla strage e altri delitti ma alla fine, per tutti, arriverà l'assoluzione.]

Roma, lo stesso periodo nell'ufficio del gen. Giuseppe Santovito, giunge l'avv. Francesco Saverio Stoppani, un neofascista capitolino adocchiato dal Sismi per farne un proprio uomo.
Il gen. Giuseppe Santovito, che conosce bene Stoppani senior, e il col. Paolo Inzerilli pensano di inserirlo in "Gladio".
Lo inviano a Capo Marrargiu per addestrarlo all'uso delle armi e degli esplosivi. Per lui organizzano perfino due operazioni e per meglio dire due «pianificazioni operative:
- la cattura, ed eventualmetne uccisione, di Kienesberger [la vedova], ex confidente del Sifar ora rifugiato a Norimberga,
- un attentato dimostrativo a un traliccio in Austria.
Ma l'avv. Francesco Saverio Stoppani, si presenta alla caserma dei Carabinieri di San Candido e chiede collaborazione al capitano, a cui confida tutti i segreti dell'operazione.
Le sue rivelazioni raggiungono, per mezzo di una missiva scritta dal capitano in caratteri greci, al comandante della Divisione Carabineniri di Milano, il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa e rimbalzano fino al Governo italiano.
A questo punto il Sismi ammette di avere addestrato l'avv. Francesco Saverio Stoppani per "Gladio" ma precisa anche di non averlo mai utilizzato.
[In effetti nel libro di Paolo Inzerilli, La vittoria dei gladiatori, in data 25 gennaio 1980 è riportata l'annotazione «Da non utilizzare».
Comunque i protagonisti di questa vicenda, rinviati a giudizio per cospirazione politica mediante associazione, sequestro di persona a scopo di terrorismo e associazione eversiva con finalità di terroismo, verranno assolti dalla Corte d'Assise di Roma perché, così la sentenza, prima che si compisse il delitto hanno receduto dall'accordo o dall'associazione.
Dalle dichiarazioni successivamente rilasciate dall'avv. Francesco Saverio Stoppani al pm Cuno Tarfusser scaturirà l'unico processo alla Stay Behind italiana.]

Elezioni regionali in Sicilia, provinciali a Roma e Foggia, comunali a Genova, Bari, Roma e Foggia; perde la Dc, clamorosa avanzata del Msi (+9,7%)
Roma, 1.307.314 firme per abrogare il divorzio vengono presentate alla Corte di cassazione.

Luglio
Milano, misteriosa morte del principale accusatore di Valpreda.
30, intanto, mentre la Bp fornisce munizioni ai suoi "amici" contro l'ENI, la propaganda e l'intelligence britanniche decidono di "armare" la sinistra extraparlamentare contro il Pci e, in modo particolare, "Il manifesto".


Agosto
Milano, il procuratore D'Ambrosio emette un avviso di reato nei confronti del commissario Calabresi, il dr Allegra e tutte le persone presenti nella stanza il 15 dicembre 1969, giorno in cui Pinelli è precipitato dalla finestra della Questura.
28, al largo di Brindisi, il traghetto greco Heleanna prende fuoco: 24 persone perdono la vita, tutti italiani;

Settembre
14
, militanti di "Ordine Nuovo" compiono un attentato al monumento ai caduti della Resistenza di Latisana.
24, Bolzano, una bottiglia incendiaria viene gettata contro un gruppo di missini in via Portici. Tre i feriti, compreso l'ordinovista Giulio Malpezzi.

Ottobre
8
, Dobbiaco, (Bolzano), tre bombe carta provocano l'esplosione di una cabina telefonica della Sip. Sul posto viene ritrovato un manoscritto con la dicitura «Anche qui lotta di classe».
15, Roma, G.A. Fitzherbert invia a Londra un lungo rapporto sul gruppo degli eretici comunisti:
«Oggi mi sono incontrato con Luciana Castellina, che è uno dei responsabili del quotidiano di estrema sinistra «Il Manifesto».[…]
Secondo lei, al Pci non era mai capitata una scissione a sinistra, e il partito è ancora furente per l'accaduto. La Castellina ha aggiunto che, nel Pci, le generazioni più giovani sono le più staliniste
».
Il diplomatico parla poi del giornale e del suo potenziale di diffusione. Accenna alla possibilità che il gruppo confluisca in un partito «rivoluzionario». E così conclude:
«La gente del "manifesto" è civile. Dobbiamo senz'altro mantenere i contatti con loro. Qui il clima non è deprimente come quelloi che si respira a Botteghe Oscure.

In questo periodo, mentre E. Berlinguer sta compiendo uno sforzo per emancipare il Pci dalla tutela moscovita, Giangiacomo [Gangi] Feltrinelli è più che mai immerso nella clandestinità.
L'editore, che si è sempre mosso con estrema disinvoltura tra gli ambienti della Resistenza biellese – era [Osvaldo] –, del comunismo praghese e dei salotti anglofili (gli stessi di Roberto Dotti), ha molti soldi e un progetto politico ambizioso: la nascita di un «partito armato» della sinistra rivoluzionaria, anti-berlingueriano. E ha già inividuato gli interlocutori per il suo piano con i quali è in stretto contatto. Essi sono:
- la componente insurrezionalista del Pci, quella che fa capo a Pietro Secchia e a Francesco Moranino,
- il gruppo de "il manifesto",
- le neoformazioni extraparlamentari ossia Potere operaio, Lotta continua e le Br.
Con le Br i rapporti sono addirittura simbiotici. Giangiacomo [Gangi] Feltrinelli è solito incontrare Renato Curcio e Alberto Franceschini, i capi delle Br, nei giardini del Castello Sforzesco di Mlano perché gli hanno affidato il compito di gestire le «relazioni internazionali» dei brigatisti.
[Editore comunista, ha intensi rapporti con le Università del Nordest. È strettamente legato al "doppio livello" del Pci, la quinta colonna segreta riorganizzata da V. Vidali [Carlos], conosciuto nei primi anni Cinquanta, e Pietro Secchia, il capo dell'ala insurrezionalista dei partigiani comunisti che lo aveva introdotto a Praga e nelle altre capitali dell'impero sovietico come un compagno sul quale il partito faceva pieno affidamento.
Dopo aver fondato i Gap (Gruppi di azione patriottica) era passato alla clandestinità con il nome di battaglia [Osvaldo]. Si era ricostituita la rete di Soccorso Rosso che dall'Italia si irradia in tutta Europa con degli scopi di lotta armata ben precisi.
Uno dei nuovi punti di riferimento del nuovo network è l'avv. genovese Giovan Battista Lazagna, vecchio partigiano comunista in contatto con V. Vidali [Carlos] e Pietro Secchia.
E lungo il confine orientale transitavano anche molte delle sue attività con i Paesi comunisti.
Attraverso la Somico, una società di import-export – al 50% con il Pci a cui i Paesi comunisti hanno concesso l'esclusiva di quasi tutti i commerci con l'Italia – traffica in legname e cellulosa per la carta stampata con l'Unione Sovietica e la Cecoslovacchia, e commercializza porcellane della Germania dell'Est.
La propria base è a Praga che può raggiungere agevolemente, tutte le volte che vuole, attraverso i possedimenti di famiglia in Austria.]


Novembre
9
, Meloria (Livorno), presso gli scogli precipita un Hercules C-130 della Raf con a bordo 6 aviatori inglesi e 46 paracadutisti italiani. Tutti morti.
22, Bolzano, un ordigno esplosivo danneggia l'auto di un consigliere comunale del Pci Lionello Bertoldi.

Tra novembre e dicembre, in una serie di incontri, il gen. Gerardo Serravalle, responsabile del Sad (Studi speciali e addestramento del personale) dal set. 1971, avvicina una quindicina di capi e sottocapi di "Gladio" (ognuno, tranne lui, senza indicare i propri nomi o, più precisamente, si facevao chiamare Luigi, Antonio, Pino, ecc.). La situazione è comunque ben diversa da quella che si era prospettata – i gladiatori, per la maggior parte friulani, gli danno la sensazione di una banda armata – e per questo (soprattutto per questo) riterrà necessario di limitare il potere del col. Aldo Specogna.
[Come dirà dinanzi al magistrato Mastelloni (13 mag 1994), il col. Luciano Piacentini – a fine anni Ottanta capo della VII Divisione del Sismi (nuovo nome dell'Ufficio R dopo la riforma dei servizi nel 1977) – dichiarerà di essere rimasto colpito in modo negativo dalla descrizione delle attività di alcuni uomini che avevano operato nella rete Stay Behind nel Nordest. Secondo quanto gli avrebbe riferito il col. Gregorio De Lotto, – successore del col. Giuseppe Cismondi al centro "Ariete" – all'interno della "Gladio" friulana vi sarebbero stati anche persone non affidabili in quanto di ideologia di destra e ansiosi di intervenire operativamente contro i comunisti come avevano già fatto durante la gestone del col. Aldo Specogna.
Dal canto suo, il col. Gregorio De Lotto, audito dal magistrato Mastelloni, dirà invece di non aver mai detto nulla al col. Luciano Piacentini.]

Dicembre
4
, Padova e Treviso, Franco Freda e Giovanni Ventura vengono arrestati con l'accusa di strage.
7-8, "colpo di stato mancato" in Italia, a opera di gruppi eversivi fascisti guidati dal principe J.V. Borghese.
[Lo si saprà soltanto il 9 marzo 1972 attraverso le dichiarazioni del ministro dell'interno on. Franco Restivo.]

Scade il settennato di G. Saragat. Il candidato della Dc, A. Fanfani, viene duramente osteggiato dall'estrema sinistra.

Montecitorio: si vota a Camere riunite per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Dopo molti tentativi falliti, la Dc cambia il candidato A. Fanfani, duramente osteggiato dall'estrema sinistra, con Giovanni Leone che al 23° scrutinio, grazie ai voti del Msi, batte P. Nenni, candidato delle sinistre, con 518 voti contro 408.

Elezioni Regionali in Sicilia.
1971
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1968
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario: A. Forlani (09.11.1969 - 18.06.1973)
- Capo del gruppo parlamentare: G. Andreotti (1969-72)


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)
-
Pli (Partito liberale italiano)
-
Pr (Partito radicale)
-
Movimento di democrazia liberale
-
Democrazia
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    

Leader: L. Longo (? - ?)

Psi (Partito socialista italiano)
91
-
-

Psdi (ex Psli) (Partito socialdemocratico)    
-
Psu (Partito socialista unitario)    
-
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)
23
-

-

Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

-

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

"Potere Operaio"
[Pot-Op]

«segue da 1970»
1971, fra i suoi aderenti (tra cui Paola Pitagora e Sabina Cuffini) sono annoverati alcuni tra i ragazzi-bene più brillanti di Roma e di Milano:
. marchese Francesco Mori Ubaldini degli Alberti Lamarmora
[arrestato a Milano perché trovato in possesso di bottiglie molotov],
. Cacciaguerra (import-export),
. Luigi Rosati
[ex fascista pariolino],
. Luigi Barzini jr
[figlio del giornalista moderato liberale Luigi Barzini.]
. Andrea Leoni
[ex play-boy],
. Raffaele Gaeta,
. Paolo Gaeta,
[ambedue figli di un avvocato-principe del foro di Roma].
«segue 1972»

"Lotta continua"

«segue da 1970»
1971, Bologna, il secondo convegno del gruppo operaista fondato da Adriano Sofri, si svolge sul tema «Prendiamoci la città»; il giornale del gruppo saluta con giubilo la notizia dell'uccisione di Oberdan Sallustro, il direttore della Fiat-Concord argentina…, dopo l'omicidio Calabresi spiega che è un atto "in cui gli sfruttati riconoscono la propria volontà di giustizia"…
arresti e perquisizioni a non finire;
rinviato a giudizio per direttissima sotto l'accusa di apologia di reato (nella persona della signora Adele Cambria, direttore responsabile della pubblicazione, fino al giorno della morte di Calabresi in cui dà le dimissioni) il giornale viene assolto dalla IV sezione penale del Tribunale di Roma per "insufficienza di prove";
«segue 1972»

"Avanguardia Operaia"


«segue da 1970»
1971, Roma, è qui che si confeziona il periodico «Avanguardia Operaia - Giornale di agitazione comunista» sotto la direzione di Silverio Corvisieri; gli avanguardisti romani fanno capo al numero 51 di via Buonarroti, terzo piano;
nuclei staccati sono reperibili presso:
- Casa dello Studente, via Cesare de Lollis (capo sezione, Carmelo Giambò, ex attivista dell'organizzazione fascista di "Ordine Nuovo"),
- Teatro Palladium, alla Garbatella, dove agisce la compagnia teatrale "La Comune",
- Teatro Araldo;
«segue 1972»



scandalo SIFAR

1971

Gennaio 
conclude i lavori la commissione parlamentare voluta dal Pci sul "Piano Solo" (così chiamato perché prevedeva il solo intervento dell'arma dei carabinieri a sostegno del presunto tentativo di golpe a opera del gen. G. De Lorenzo):
- la relazione di maggioranza Dc-Psi-Psu-Pri si pronuncia per un riordino dei servizi segreti, ma esclude tentativi di colpo di stato;
- la relazione di minoranza Pci-Psiup-Indipendenti di sinistra ritiene il gen. G. De Lorenzo autore di inquietanti eventi.

Marzo
4
, il Parlamento decide che 34mila dei 157mila fascicoli del Sifar devono essere distrutti.

Il governo tergiverserà per tre anni finché nel 1974


Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997;




 
OVEST
-
-
-
-

1971

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1971
Agosto
dopo la serie di misure economiche lanciata dal presidente americano R.M. Nixon, che per il commercio estero prevedono un forte aumento delle tariffe doganali, il Canada, che è il maggior partner commerciale degli Stati Uniti, ne esce molto svantaggiato anche se all'ultimo momento il governo americano decide di mantenere in vigore l'Auto Pact, la cui cancellazione provocherebbe un'immediata grave crisi occupazionale nell'industria canadese.

Pierre E. Trudeau compie un viaggio a Mosca nel corso del quale egli definisce gli Stati Uniti come: «un pericolo per la nostra identità nazionale dal punto di vista culturale, economico e forse anche militare».


Dicembre
dopo intensi negoziati tra Ottawa e Washington, Pierre E. Trudeau fa una visita al presidente americano durante la quale appare chiaro che l'amministrazione americana non ha affatto gradito alcune sue recenti prese di posizione;
l'incontro di Washington parte dunque sul piede sbagliato, ma alla fine dei colloqui H.A. Kissinger, il consigliere personale del presidente, persuade R.M. Nixon ad attenuare le misure economiche più punitive per il Canada;
appare chiaro tuttavia che il Canada, nella stragegia nixoniana, non gode più di quel trattamento privilegiato che ha avuto sinora.

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Robert Bourassa
(1970 - nov 1976)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1971

-

In un articolo su «Le Devoir», Pierre Vallières, ideologo del FLQ (Front de Libération du Québec), dichiara chiusa l'epoca delle azioni terroristische e afferma che la causa dell'indipendenza del Québec può essere meglio servita aderendo al PQ (Parti québécois).

Giugno
23
, appena tornato da Victoria, il primo ministro Robert Bourassa è costretto dalle proteste di un governo profondamente diviso ad annunciare che non ratificherà il Victoria Charter; ciò gli vale la perenne inimicizia di Pierre E. Trudeau e fortissime critiche da parte dei leader delle province dell'ovest;

 

 

ONTARIO
-
-

1971

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1971

-

NOVA SCOTIA
-
-

1971

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1971

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1971
Giugno
13
, Vittoria, si tiene una conferenza costituzionale a cui partecipano tutti i primi ministri delle province;
16, dopo tre giorni di discussioni viene presentata solennemente al paese la Victoria Charter;
[In realtà si tratta di una formula di compromesso abbastanza fumosa che in sostanza si limita a estendere alcune prerogative delle province, soprattutto nel campo delle politiche sociali. Vi sono anche alcune parziali misure a favore dei diritti del francese nelle province dell'est, con l'esclusione però dell'Ontario, e infine viene dato il diritto di veto al Québec e all'Ontario sulle procedure di emendamento costituzionali.]

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1971

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1971
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1971
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  

1971
-

Il NDP (New Democratic Party) riconquista il potere nella provincia.

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1971
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
R.M. Nixon [37°]
(1969 20 gen - 9 ago 1974)
[Pr]
Vicepresidente
Spiro Agnew
(1969 20 gen - ott 1973)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
W. Rogers
(1969 20 gen - gen 1973)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
-
Presidente della Corte Suprema
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1971
Gennaio
già all'inizio dell'anno, in seguito alla politica di "vietnamizzazione" attuata dal presidente – ritiro graduale delle truppe americane e rafforzamento dell'esercito sudvietnamita –, quasi la metà dei 550.000 soldati americani si sono ritirati dal Vietnam;

Lo stesso anno la Corte Suprema sostiene 'uso, biasimato da R.M. Nixon, del servizio di scuolabus come mezzo per raggiungere l'integrazione razziale.

Giugno
a metà dell'anno, sul «New York Times» viene pubblicata una serie di articoli basati su dossier del ministero della Difesa, documenti governativi segreti sulla guerra nel Vietnam, consegnati illegalmente da un ex funzionario del Pentagono.
Questi documenti rivelano gli errori di calcolo, il mistero voluto e l'inganno programmato che hanno caratterizzato il coinvolgimento americano.
Sebbene le "colombe" del Congresso raddoppino i loro sforzi per ridurre i poteri militari dell'esecutivo e per ottenere un ritiro unilateriale dal Vietnam, non vi riescono.
In realtà il programma di "vietnamizzazione" è gradito alla maggioranza dell'opinione pubblica.

Agosto
con l'inflazione ancora in aumento assieme alla disoccupazione, il presidente R.M. Nixon abbandona bruscamente la propria ostilità ai controlli economici:
- ordina un congelamento della durata di novanta giorni di salari, prezzi e profitti,
- richiede una riduzione delle tasse per stimolare l'economia,
- fa i primi passi verso una svalutazione del dollaro.
Inoltre, dopo aver iniziato dichiarando che porrà fine ai bilanci non in pareggio, continua a spendere così massicciamente per la difesa, il programma spaziale e la guerra in Vietnam che la sua presidenza vedrà i maggiori deficit di bilancio di tutta la storia americana.
Dispone inoltre una radicale riforma del sistema federale di assistenza: il suo programma di assistenza familiare, annunciato nel 1969, sottoscrive il principio del reddito minimo familiare. Ma i congressisti progressisti, che avevano avuto l'idea originaria, scartano il progetto: vogliono il pagamento di maggiori quantità di denaro e si oppongono alla clausola che richiede che i destinatari dell'aiuto economico debbano lavorare o registrarsi per l'addestramento professionale:
Divide inoltre il gettito fiscale federale con gli stati e gli enti locali.
[Dopo un lungo dibattito il programma presidenziale di suddivisione delle tasse sarà attuato nel settembre 1972.]

 

crisi economica: congelamento dei salari e dei prezzi;
svalutazione del dollaro;
repressione sanguinosa della rivolta nel carcere di Attica;
scoppia lo scandalo sulle schedature e lo spionaggio attuato dal Pentagono;

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1971
-

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1971
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1971
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1971
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1971
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1971
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1971
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1971
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1971
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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-

1971
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1971
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1971
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1971
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1971
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1971
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1971
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1971
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1971
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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1971
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1971
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1971
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1971
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
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-

1971
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1971
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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-

1971
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1971
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1971
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1971
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1971
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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1971
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1971
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1971
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1971
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1971
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1971
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1971
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1971
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1971
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1971
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1971
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1971
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1971
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1971
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1971
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1971
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1971
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1971
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1971
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1971
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1971
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1971
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1971
-


a





 
1971
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1971
-
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - † 1971)
[regime terroristico]
1971
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
alla morte del presidente, grazie alla revisione costituzionale da lui operata, gli succede il figlio Jean-Claude "Baby Doc";
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1971
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Hugh Shearer
(1967 - 1972)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1971
-


1971
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Luis Echeverría Alvarez
(1970 - 1976)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1971
con il nuovo presidente si ha un rinnovato impulso riformatore (rilancio della riforma agraria, perequazione fiscale dei redditi, nazionalizzazione del settore minerario, agevolazioni al credito rurale);




1971
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1971

-



1971
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
C. Araña Osorio
(1970 - 1974)
[estrema destra]
[fattosi nominare con una prassi extracostituzionale]
1971
-


1971
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
guerra con l'Honduras: (1969-)
1971
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;


1971
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1971
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1971
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1971
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1971
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;

1971
- Presidente della repubblica
J. Figuerres Ferrer
(1970 - 1974)
[riformista]
1971
-

1971
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1971

-





1971
- Presidente
M. Pastrana Borrero
(1970 - 1974)
[conservatore]
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1971
il nuovo presidente cerca di consolidare i progressi economici realizzati dal paese negli ultimi tempi;

1971

- Presidente della repubblica

R. Caldera
(1969 - 1974)
[COPEI]
COPEI (Comité de organización política electoral independiente)
[cristiano-sociali (conservatori)]
1971
-


1971
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra V
(1968 - 1972)
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1971
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1971
(Repubblica indipendente dal 1827)

- - Presidente della repubblica

gen. J. Velasco Alvarado
(1968 ott - ago 1975)
1971
il "socialismo militare" statizza gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1971

- Presidente della repubblica

gen. J. José Torres
(1970 ott - ago 1971)
col. H. Banzer Suárez
(1971 ago - lug 1978)
[gabinetto orientato a sinistra]
1971
Agosto
il nuovo governo, caratterizzato da atteggiamenti di tipo populista, appoggiato dai partiti di sinistra e dai sindacati, viene rovesciato da un sanguinoso pronunciamiento del col. H. Banzer Suárez (184° presidente in 150 anni di indipendenza), il quale stabilisce una ferrrea dittatura reazionaria strettamente legata agli USA e al Brasile e improntata a uno sviluppo economico formato tramite lo sfruttametno estensivo delle risorse delle "terre basse" della regione d'Oriente (petrolio, metano, ferro, bestiame, cotone) e la compressione del tenore di vita dei ceti popolari;
il trasferimento dei poli propulsivi dell'economia boliviana dall'altopiano alle yungas, accompagnandosi a forte spinte inflazionistiche, riattiva le agitazioni sociali;

1971

- Presidente della repubblica

S. Allende Gossens
(1970 set - mar 1973)
[Unidad popular]
- Ministro degli esteri
Orlando Letelier
(1970 set - mar 1973)
il neo presidente conduce una politica di non allineamento, ristabilendo rapporti amichevoli con Cuba e con gli altri paesi socialisti e denunciando la politica di potenza degli Stati Uniti nell'America Latina; è contrapposto frontalmente con la Democrazia cristiana, alleatosi con le destre;

1971
Gennaio
5
, congresso del Partito socialista che rinnova in parte la sua direzione. Carlos Altamirano viene eletto segretario generale in sostituzione del leader moderato Rodriguez;

Maggio
12
, dopo un dibattito tempestoso il Senato approva in quinta lettura il testo di legge di riforma che consente la nazionalizzazione del rame;
21, nel suo primo messaggio alla nazione S. Allende Gossens denuncia il pericolo costituito dalla volontà dell'opposizione di scatenare la crisi istituzionale, mettendo il parlamento, ove Democrazia cristiana e destre sono in maggioranza, contro il governo e la presidenza della repubblica;

Giugno
8
, un gruppo di fascisti assassina Edmundo Perez Zujovic, ex ministro dell'Interno del governo di Eduardo Frei Montalva;
[Dopo quello del gen. René Schneider è il secondo assassinio organizzato dalla destra per scatenare la strategia della tensione.]
Intanto il governo annuncia che la riforma agraria ha già investito 350 latifondisti per un totale di 1,3 milioni di ettari.
Poiché nel corso del 1970 l'inflazione ha provocato un aumento generale del costo delal vita, si è risposto con un aumento salariale medio del 35%. I salari più bassi sono aumentati del 60%. il reddito nazionale è aumentato dell'8,5%.
15, l'alleanza parlamentare fra Dc e destre consente alla Dc di ottenere un voto di censura contro il governo nel corso del dibattito parlamentare seguito all'assassinio di Edmundo Perez Zujovic;


avviene la nazionalizzazione, praticamente senza indennizzo, dell'industria del rame, controllata pressoché per intero da tre grandi gruppi statunitensi;
avviene inoltre la riforma agraria integrale, l'istituzione del salario minimo garantito, la delimitazione di un' "area sociale" dell'economia affidata in gestione allo stato, un'industrializzazione accelerata mediante la creazione di nuovi complessi manufatturieri;

L'escudo cileno è svalutato.

Luglio
11
, il Congresso cileno approva la legge di riforma costituzionale che consente la nazionalizzazione del rame. La legge prevede un indennizzo alle compagnie americane proprietarie delle grandi miniere di rame;

Agosto
, comincia lo sciopero salariale nella grande miniera di rame El Salvador. I minatori chiedono aumenti del 40% e il governo concederà il 33%. È il primo di una serie di scioperi che coinvolge rapidamente le più grandi miniere di rame del paese;
13, Carlos Altamirano, segretario del Partito socialista, dichiara che sarà necessario rivedere la legge sugli indennizzi alle compagnie americane del rame appena votata dal parlamento;
15, la Export-Import-Bank di Washington rifiuta alla compagnia di navigazione aerea cilena Lan Chile un credito già deciso di 21 Mni di dollari per l'acquisto di tre aerei da trasporto Boeing.
Rifiuto stupefacente: Lan Chile è un debitore esemplare che ha sempre puntualmente pagato i suoi debiti e il nuovo credito è destinato, come quelli precedenti, all'acquisto di apparecchi americani negli Stati Uniti.
[È la prima misura di rappresaglia per la nazionalizzazione del rame… ma a poco a poco il cappio si stringerà, le linee di credito saranno tagliate ad una ad una.]
16, prima manifestazione pubblica della gioventù democristiana contro il governo; motivo della manifestazione è la richiesta di estendere a tutto il paese le trasmissioni televisive dell'Università cattolica cilena. Aspri scontri di strada fra studenti e polizia.

Settembre
24
, il governo ordina la requisizione di tutta la proprietà del grande monopolio americano ITT (International Telephone and Telegraph Co.).
[Gli intrighi e i complotti della compagnia a fianco dei movimenti di estrema destra sono noti in Cile come in tutti i paesi dell'America Latina.]

Ottobre
24
, il governo annuncia che il settore sociale dell'economia conprende 150 grandi aziende sottoposte alla legge di nazionalizzzione (miniere di rame, ferro, carbone, nitrati, fabbriche tessili e cartarie, le banche e i telefoni).
Il settore privato e misto comprende le restanti 35.000 aziende.

Dicembre
9
, a causa dell'aggravarsi delle misure di rappresaglia economica dei monopoli americani a seguito della nazionalizzazione del rame, il governo è costretto a sospendere la convertibilità della moneta e tutte le operazioni in valuta estera.
24, la situazione salariale nelle miniere di rame è nuovamente tesa. Alcuni alti dirigenti della produzione si dimettono. I minatori chiedono un aumento salariale del 50% ma il governo afferma di non poter andare oltre il 22%.
[I minatori rinunceranno allo sciopero dopo due mesi di trattativa con il governo e avendo ottenuto dal 30 al 40% di aumento dei salari.]



1971
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Forbes Burnham
(? - 1985)
[PNC]
 
1971
L'opposizione rimprovera al presidente gravi violazioni della democrazia.


1971
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1971
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1971
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1971
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1971

- Presidente

gen. Emilio Garrastazú-Medici
(1969 - 1974)
[terzo presidente militare; dal 1969 vige una nuova costituzione che ha restaurato, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
per lo stesso motivo vengono svolte le elezioni; ]
1971
-


1971

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio;
nuova costituzione dal 1970.]
1971
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;



1971

- Presidente

?
(? - ?)
1971
ritornano i militari (J.C. Ongania, R.M. Levingstone, A.A. Lanusse)



Patagonia
1971
-

1971
- Presidente
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
1971
Montevideo,

 



1971
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1971
-

1971
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1971
viene clamorosamente estromesso Lin Piao;
da questo momento, anche in concomitanza con l'avvicinamento della Cina agli Stati Uniti, si ha il graduale ritorno verso posizioni di potere dei dirigenti che sono stati allontanati nel 1966 e nel 1967; ritorno sostenuto da Chou En-lai, ma osteggiato da un gruppo di intellettuali, tra i quali la moglie di Mao;

Settembre
13
, Lin Piao, designato successore di Mao nel 1969 ma venuto poi in contrasto con lui nel 1970, muore in un incidente aereo in Mongolia;

[vedi:
- Pierre Ryckmans
[Simon Leys], Les habits neufs du président Mao (1971, saggio sulla rivoluzione culturale, come congiura e lotta di potere al vertice, e sulle sue atrocità, pubblicato in Italia soltanto nel 1977 da Edizioni Antistato.
- Giorgio Melis, Cina di Mao - 1949-1971 (1971, Longanesi);
- Jacques Guillermaz, Il partito comunista cinese al potere (1973, Feltrinelli)]



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1971
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1971
Ottobre
esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali, entra in un periodo di ripiegamento interno;
oltre ai problemi di carattere economico fanno spicco anche quelli di ordine sociale quali il malcontento delle nuove generazioni per il carattere oppressivo del regime, e soprattutto le frizioni derivanti dalla mancata integrazione della maggioranza autoctona e delle minoranze etniche locali (tayal, payan), tradizionalmente emarginate, con la comunità dei cinesi rifugiatisi a Formosa dal continente che formano tutto i ceti dominanti del paese.


a


1971


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1971
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - 1979)
[Partito democratico-repubblicano]
1971
accentua la dipendenza del paese dagli Stati Uniti, esasperando le tensioni interne;

a


1971
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
Z. Ali Bhutto
(1971 - 1977)
[Partito popolare]
dopo le elezioni nel dicembre 1970:
- Pakistan occidentale: il Partito popolare di con Z. Ali Bhutto è diventato più consistente del Partito repubblicano ma ha sempre perso le elezioni;
- Pakistan orientale: la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali) ha vinto le elezioni;
poiché il capo del governo uscente Yahja Khan ha rimandato sine die, d'accordo con Z. Ali Bhutto (Partito popolare), l'apertura del parlamento, la regione orientale è insorta;
1971
Marzo
sanguinose repressioni sugli insorti e deportazione dello sceicco Mujibur Rahman, leader della Lega Awami e capo riconosciuto del movimento indipendentista;
intanto viene costituito un governo provvisorio in esilio del Bengala orientale sotto la presidenza di Tajuddin Ahmed con proprie forze guerrigliere (Mukti Bahini).
La tensione derivata da questa situazione fra Pakistan e India porta alla guerra tra i due stati.

Dicembre
3-16
, una travolgente avanzata indiana nel Pakistan Orientale ottiene la secessione di questa provincia;
i circoli militari della capitale New Delhi decidono la sostituzione del gen. Yahja Khan con Z. Ali Bhutto senza peraltro riuscire a rovesciare la situazione.

a


1971
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi che, riconfermata in carica con il sostegno delle sinistre e soppressi gli ultimi privilegi aristocratici, apre decisamente verso l'Unione Sovietica (trattato ventennale di mutua assistenza) e all'interno attua una riforma agraria (rivoluzione verde) che le guadagna un clamoroso successo alle elezioni politiche.
1971
conflitto indo-pakistano: impegna il paese nella guerra contro il Pakistan per sostenere la lotta per l'indipendenza del Bengala Orientale (Bangladesh);

a



1971
1971
il regime di Lon Nol si dimostra incapace di dominare la situazione affidandosi a metodi autoritari e spietatamente repressivi che spingono sempre più la popolazione a simpatizzare per i khmer rossi;

a

 
1971
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1971
R. Nixon intraprende, nel quadro di una strategia globale di distensione, la politica di riavvicinamento degli Stati Uniti alla Repubblica Popolare Cinese, sperando con ciò di esercitare anche una pressione sui comunisti vietnamiti, mentre su tutta l'Indocina vengono effettuati bombardamenti anche più pesanti che in precedenza;

1971
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1971
-

a






1971
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)

1971
il paese è ormai entrato tra le massime potenze mondiali alle spalle soltanto di Stati Uniti e URSS, ma i nuovi sviluppi internazionali con il riconoscimento statunitense di Pechino e le decisioni monetarie di Nixon (che accrescono le difficoltà per le esportazioni del Giappone) rendono evidente al Giappone la necessità di una politica più autonoma e attiva;

a

 
1971

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1971
-

a


1971

Indonesia

-
-
1971
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a

 





1971
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco.]
-
-
1971
-


1971
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

[dal 1965 il parlamento è sciolto]

1971
Luglio
fallisce l'attentato di Shiral;


1971
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1971
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista; rilancia la riforma agraria (esproprio e ridistribuzione delle terre) e nazionalizza l'industria petrolifera;

1971
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1971
il leader riformista conservatore A. al-Mestiri, già ministro degli interni, si dimette;


1971
Repubblica Araba Libica
(12 settembre 1969)
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)

1971
dopo l'abolizione delle basi militari concesse dopo la guerra a Gran Bretagna e Stati Uniti e dopo la confisca di tutti i beni degli italiani, il regime militare del col. Muammar el-Gheddafi decide di nazionalizzare le riserve petrolifere;




1971
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Anwar el Sadat
(1970 ott - 1980)
[il presidente: Anwar el Sadat è entrato subito in urto con la sinistra nasseriana.]

1971

Aprile
rimpasto governativo nel regime egiziano con l'estromissione del gruppo di ufficiali nasserriani facenti capo ad Ali Sabri e imputati di complotto;

Maggio
15
, il presidente Anwar el Sadat sconfigge la sinistra nasseriana con un atto di forza («seconda rivoluzione» come lui stesso dice);
inizia un'opera di demolizione del sistema nasseriano:
- ridando spazio all'attività dei privati, incoraggiando l'iniziativa privata e gli investmenti all'estero;
- aprendo alle potenze occidentali;
- appoggiandosi sulla borghesia e sui religiosi;
- rinsaldando la sua posizione all'interno del paese;
- stringendo un patto di federazine con la Siria e la Libia. Malgrado un nuovo patto di amicizia con l'URSS, i sovietici limitano le forniture di armi e di investimenti;

agitazioni operaie e contadine: fatti di Heluan;

 



1971
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
[governo autoritario che si bilancia fra la destra e la sinistra;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya).]
1971
putsch comunista;

Luglio
rivolgimenti politici con arresti in massa ed esecuzioni di comunisti;

1971
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
nel 1969 il PAIGC (Partito africano per l'indipendenza della Guinea-Bissau e del Capo Verde o African Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde), diretto da A. Cabral, ha ottenuto il riconoscimento dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana).]
- Governatore
1971
Agosto
il PAIGC convoca un'Assemblea Nazionale che ha l'incarico di proclamare lo Stato di Guinea-Bissau;


1971
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e, dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
   
1971
-

1971
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
Abdou Diouf
(1970 - ?)
1971
-

1971
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[Comitato di liberazione nazionale dell'esercito]
[dopo il colpo di stato militare del 1968; da ottobre 1970 è sciolta l'opposizione sindacale.]

1971
-


1971
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
-
[le elezioni del 1970 hanno decretato la vittoria dell'Union démocratique voltaïque (37 seggi su 57), espressione dell'oligarchia dominante di tendenza filofrancese.]

1971
-


1971
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1971
-

1971
[indipendente dal settembre 1958;

privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si è accostata all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC).]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG]
PDG (Parti dèmocratique de Guinée)
1971
proprio la presenza nel suo territorio delle basi di addestramento del PAIGC è all'origine del tentativo d'invasione del paese da parte del Portogallo, respinto con successo grazie alla mobilitazione armata della popolazione;

1971
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
[il presidente François Tombalbaye muta il suo nome in N'Garta (vero capo)]
1971
guerra del Ciad: truppe francesi prendono parte alla repressione della guerriglia (già operante nel 1966-67) condotta nel Ciad settentrionale dal FROLINAT.

I francesi sferrano una guerra di sterminio contro i contadini in rivolta. Le truppe francesi dispongono di 3700 uomini (valutazione ufficiale) e di 46 velivoli, tra aerei ed elicotteri. A queste forze si aggiungono 10.350 soldati "soldati governativi".
I francesi bombardano numerosi villaggi partendo dalle basi di Fort Lamy, Mongo, Mangalme e Fort Archambault.
Israele assiste i francesi nelle operazioni di polizia e di antiguerriglia e ha interessi economici nell'industria conserviera.
Siddick, leader del FROLINAT, chiede l'eguaglianza e afferma «Non ci sarà un altro Biafra nel Ciad».



1978
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1978
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;

Ottobre
6-8
, il ministro Koffi Ndia visita "in forma privata" il Sudafrica;


1971
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Kouandete
(1967 dic - ?)
- Capo dello stato
col. Alley
(1967 dic - ?)
- Primo Ministro
-
1971
colpo di stato militare;




1971
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-
1971
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche culminate ora in esecuzioni di esponenti del passato regime;

1971
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847;
con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità.]
- Presidente
William V.S. Tubman
(1944-1971)
Tolbert
(1971-?)
True Whig Party
[partito di governo, domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
1971
muore William V.S. Tubman, presidente "afro-americano", e viene sostituito da Tolbert;
la Liberia continua ad essere colonia dell'imperialismo sotto la "politica della porta aperta" di William V.S. Tubman che, secondo gli studenti di Monrovia, ha consentito «all'imperialismo non solo di aprire la porta ma anche di rimuovere i cardini e il telaio» della Liberia.





1971
[I repubblica dal luglio 1960; dittatura dal 1966; II repubblica dall'agosto 1969.]
- Dittatore
gen. Ankrah
(1966 feb - ?)
1971
-

1971
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi e al loro posto costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto; .]

1971
-



1971
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra;
dal gennaio 1970, con la resa dei secessionisti e l'impegno, da parte del governo federale, di ristabilire l'amministrazione civile entro il 1976, si conclude il conflitto.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1971
Novembre
i governi di Nigeria, del Senegal, dello Zaire e del Camerun tentano una "mediazione" tra gli stati africani e Israele, ma il tentativo fallisce;





1971
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1971
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;
per rafforzarsi ulteriormente, il governo centrale propone la trasformazione del Camerun da repubblica federale in unitaria;

1971
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1971
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1971
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1971
-






1971
[indipendente dall'agosto 1960;
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1971
-






1971
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - ?)

1971
il Partito congolese del lavoro, partito unico, deve far fronte a una serie di tentativi insurrezionali di formazioni di estrema sinistra il cui principale leader è A. Diawara;






1971
[stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1966 ott - 27 ott 1971)
[Movimento Popolare Rivoluzionario]
 
[partito unico]

1971
Ottobre
27
, assume il nome tradizionale di Zaire;



Katanga [regione sudorientale]
1971
il separatismo della regione continua a presentarsi vivo;

1971
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
M. Obote
(1966 feb - 1971)
gen. I. Amin Dada
(1971 - 1979)
[dittatura militare]
- Primo ministro
-
[cerca di promuovere un programma moderatamente socialista anche se ostacolato dal governo britannico che intende tutelare, in forme neocolonialistiche, i suoi ingenti interessi economici nel paese.]
1971
Gennaio
un colpo di stato militare, sostenuto dalla Gran Bretagna, rovescia il governo di M. Obote portando al potere il gen. I. Amin Dada (1971-79) – addestrato in Gran Bretagna – che instaura una dittatura militare appoggiandosi alle tribù musulmane del nord e perseguitando le popolazioni del sud;
M. Obote si rifugia in Tanzania con J. Nyerere;

Settembre
27
, il gen. I. Amin Dada si congratula con Hastings Kamuzu Banda (Malawi) per la sua recente visita in Sudafrica e si dichiara disposto a seguire il suo esempio;
28, I. Amin Dada si offre di mandare una delegazione di dieci persone in Sudafrica, purché B.J. Vorster mostri di gradirla. Ma B.J. Vorster rifiuta e la progettata visita non viene effettuata.

1971
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - 1978)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1971
dopo la rottura con la Cina Popolare e l'Unione Sovietica (1967-68) per avvicinarsi al blocco occidentale, e lo sciolgimento della KPU (Kenya Peoples Union) di Oginga Odinga nel 1969, è in atto un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente;
fallisce un colpo di stato militare;


1971
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1971
-

1971
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1971
-


1971
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1971
-
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1971
-


1971
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente del consiglio rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
1971
sotto la direzione militare, aperta a posizioni socialiste, viene dato grande impulso all'africanizzazione dei quadri, alla riforma agraria e alla sedentarizzazione delle popolazioni seminomadi dell'interno, alla generalizzazione dell'istruzione primaria, infine alla creazione di una lingua letteraria somala destinata a sostituire il trilinguismo ufficiale (arabo, inglese e italiano);
in politica estera, nel quadro dell'alleanza con il blocco sovietico, riappare il disegno della Grande Somalia;


1971
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1971
-



1971
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964;
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - 1972)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1971
avvengono degli scontri per l'ospitalità accordata da J. Nyerere al deposto presidente ugandese M. Obote;

1971
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dal luglio del 1968 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto questa volta un "nuovo" "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Agostinho Neto leader del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), in antagonismo con:
- FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) di Holden Roberto, appoggiato dallo Zaire;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
- Governatore
?
(? - ?)
1971
Holden Roberto visita Pechino e ottiene aiuti tecnici dalla Cina e dalla Romania;


1971
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1971
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;


1971
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1971
il presidente ha instaurato un regime fortemente autoritario;



1971
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth;
nel 1970 il consolidamento del governo secessionista è stato perfezionato con la proclamazione della repubblica.
Mentre dal 1970 continua la repressione razziale con l'istituzionalizzazione dell'apartheid, alle rappresentanze nazionaliste dell'elemento africano, costituite in origine in modo quasi esclusivo dal moderato nuovo-ANC (African National Congress) di A. Muzorewa, si aggiungono via via sempre più consistenti forze africane riunite nei movimenti guerriglieri della ZANU (Zimbabwe African National Union) di R. Mugabe e della ZAPU (Zimbabwe African People's Union) di J. Nkomo.]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)

1971
Si hanno importanti sviluppi nel paese: agitazioni e dimostrazioni di insegnanti e studenti, ma anche di contadini africani minacciati dall'espropriazione delle terre da assegnare ai "bianchi"; la formazione di un "nuovo ANC" sotto la guida di Abel Muzerewa, vescovo della Chiesa metodista unita, vecchio collaboratore della "Rappresentazione Indigena".
Riprendono vigore le iniziative di guerriglia e di sabotaggio della ZAPU e dell'ala armata della ZANU, lo ZANLA (Zimbabwe African National Liberation Army).

Dopo lunghe trattative viene costituito il FROLIZI (Front for the Libération de Zimbabwe) ma vi confluisce solo una parte dei militanti della ZAPU – tra cui George Nyandoro e James Chikerema –, e una parte dei militanti della ZANU – tra cui Shamuyarira.
I raggruppamenti risultano così tre e ciascuno continua la lotta armata, senza riuscire a rendere efficace un comando militare unificato.

George Nyandoro e James Chikerema del FROLIZI (Front di Libération de Zimbabwe), e Abel Muzerewa, vescovo della Chiesa metodista unita, vecchio collaboratore della "Rappresentazione Indigena", fondano (un nuovo ANC) il Consiglio Nazionale Africano.



1971
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo;
dal 1969 il FRELIMO è guidato da Samora Machel..]
-  
1971
il FRELIMO riesce a liberare alcune zone del paese;
i Padri Bianchi abbandonano il paese in segno di protesta contro le autorità portoghesi che impediscono loro il libero esercizio del ministero missionario;

Maggio
4-8
, le truppe portoghesi massacrano gli abitanti del villaggio di Tete. Il FRELIMO identifica almeno 25 persone uccise.


1971
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1971
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;


1971
Nabibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1971
-




1971
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1971
-



1971
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1971
Ottobre
nel suo discorso per il Giorno dell'Indipendenza Basuto, il capo Leabua Jonathan del Leshoto accetta il dialogo con il Sudafrica, la Gran Bretagna e la Rhodesia.



1971
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;

1971
il governo sudafricano valuta che nella zone "bianche" operino 3,5 milioni di lavoratori africani "registrati".
In Sudafrica esistono 1117 "agenzie" di collocamento.

1971
Distribuzione dei lavoratori africani
- Minatori
650.000
- Coltivatori
383.000
- Lavoratori impiegati nell'edilizia e nella produzione di manufatti
904.000
- Collaboratori domestici dei "bianchi".
606.000
- altri
957.000
Totale
3.500.000
[Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978.]

Alla parola d'ordine di "coscienza nera" si rifanno anche organizzazioni non studentesche, in particolare la BPC (Black People's Convention) creata ora da una convergenza di gruppi religiosi, culturali, sociali e il BAWU (Black Allied Workers Union), l'unico sindacato che faccia esplicitamente riferimento alla "coscienza nera".
Il BAWU riceve aiuti dalla Germania Federale; non organizza i lavoratori sulla base di singole fabbriche, ma su base nazionale.


Febbraio
10
, le forze di sicurezza sudafricane arrestano di notte numerosi membri del NEUM (Non-European Unity Movement).
Tra questi, figurano anche L. Sihlale, presidente del NEUM, che peraltro non viene condannato.
20, i membri del movimento di liberazione sudafricano in Tanzania affermano che gli arresti dei membri del NEUM sono da imputare alle nuove insurrezioni contadine avvenute nel Transkei, nel Sekukuniland e nello Zeerust in seguito alle lotte contadine guidate dal NEUM prima del 1960.
21, Wycliffe Tsotsi, vicepresidente dell'UMSA (Unity Movement of South Africa) di Lusaka, invoca la raccolta di fondi per difendere gli arrestati appartenenti all'UMSA, alla SOYA (Society of Young Africa) e all'APDUSA (African People's Democratic Union of South Africa - Unione Democratica del Sudafrica dei Popoli Africani).
In questa iniziativa è appoggiato da Tabata, A.I. Limbada e da un vecchio membro della CATA (Cape African Teachers Association), N. Honomo.
In base alla Legge sulla Soppressione del Comunismo e del Terrorismo, 25 membri del NEUM devono essere processati a Maritzburg, Johannesburg e Città del Capo.
Tra gli accusati compaiono tra gli altri, M. Njonga, Kader Hassim, P.A. Pillay, C. Moodley.
Al processo vengono comminate dure condanne.

Marzo
alle elezioni in Sudafrica la signora C. Ntshona e Zanga, del "partito" Imbumba Yama Xhosa, di Soweto, si presentano candidati per il Consiglio Urbano Bantu formato di collaborazionisti di B.J. Vorster . Questi e un vecchio collaborazionista, Ndlovu, hanno parole di elogio per i liberali Ballinger e Suzman;

, si registrano altri arresti di ex membri del NEUM.

Aprile
il capo dei servizi di sicureza sudafricani, Venter, annuncia l'inizio di nuove attività "terroristiche" e accusa i membri dell'UMSA e l'APDUSA che vengono processati a Maritzburg;

Ottobre
Costa d'Avorio, Malawi, Maurizio, Madagascar, Ghana e Uganda si dichiarano favorevoli al "dialogo" con B.J. Vorster .
Kaunda condanna la visita di Hastings Kamuzu Banda (Malawi) in Sudafrica.
Guerriglieri della SWAPO uccidono alcuni soldati sudafricani nella zona di Caprivi; le truppe sudafricane entrano nello Zambia.
5, i leader sudafricani Collin Elgin ed Helen Suzman del partito (segregazionista) progressista di opposizione si incontrano con Léopold Sédar Senghor (Senegal) a Dakar probabilmente allo scopo di promuovere un colloquio tra B.J. Vorster e F. Houphouët-Boigny (Costa d'Avorio), ma quest'ultimo non si incontra con loro ad Abidjan.
Léopold Sédar Senghor respinge il "dialogo diretto".
5-9, a Londra, il Comitato antisegregazionista si dichiara disposto a non adottare una "posizione ufficiale" contro i capi collaborazionisti Matanzima, Buthelezi e Mangope nel corso di una loro visita organizzata dal Foreign Office britannico e da B.J. Vorster .
Alcuni leader dell'ANC si incontrano con i collaborazionisti nel loro albergo londinese.
Vengono invitati anche alcuni membri del NEUM, che si rifiutano di partecipare all'incontro.
Il Comitato antisegregazionista elogia Buthelezi, capo del progettato "Bantustan indipendente" di Zululand, per la presentazione di "alcune richieste".

Dicembre
16-17
, Soweto, il presidente della SASO, Temba Sono, invoca una «base teologica che possa armonizzare con lo spirito dell'Uomo Nero». Auspica anche, allo scopo di ottenere la liberazione, una collaborazione africana-nera-indiana.

La Corte internazionale di giustizia dell'Aia, conferma la decisione dell'ONU (1966) di revocare al Sudafrica il mandato sull'Africa sud-occidentale.

 



1971
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1971
-






1971

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi, esponendo ora il paese alla minaccia di ritorsioni da parte di Israele ma soprattutto ad una rottura dei già precari equilibri interni;
preoccupazione dominante del presidente della repubblica è quella di sbarazzarsi della presenza palestinese per paura di ritorsioni da parte di Israele.

- Presidente
Suleiman Franjieh
(1970 - 1976)
1971
L'espulsione della guerriglia palestinese dalla Giordania conduce l'OLP a concentrare le attività nell'unica nazione araba in cui può godere di una certa libertà: il Libano, dove ha l'ultima opportunità di costruire uno «stato in uno stato».

Mentre molti libanesi – soprattutto musulmani – simpatizzano per la lotta palestinese, la maggioranza dei cristiani libanesi si mostra ostile e i leader politici maroniti chiedono l'espulsione della guerriglia dal territorio del Libano. Ciononostante lo stato libanese, fondato su un delicato compronesso politico, è debole e incapace di difendere i propri interessi.
Tutti i libanesi sono perfettamente consapevoli della vulnerabilità del proprio paese nei confronti delle rappresaglie israeliane contro la guerriglia palestinese.
Per un certo periodo gli scontri tra guerriglieri, esercito libanese e gruppi civili di varie correnti non sfociano in un conflitto totale grazie a una serie di compromessi rattoppati grazie alla mediazione araba.



1971

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Primo ministro e presidente della repubblica
gen. Hafez el-Assad
(1970 - 1979)
[partito Baath, ala progressista moderata]
[attua una cauta liberalizzazione economica pur nel quadro di una stretta collaborazione con l'URSS e di un regime fortemente autoritario.]
1971
nonostante abbia l'inconveniente di essere alawita in una Siria prevalentemente sunnita, Hafez el-Assad riesce a creare un governo altamente personalizzato, privo di serie minacce.
In breve tempo si allea con Anwar el Sadat, anche se ben presto ne diventerà il più feroce nemico.



1971
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
- Primo ministro
Wasfi Tel
(1970 - † set 1971)
?
(1971 - ?)
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1971
Il peso dell'esercito giordano viene gradualmente impiegato per cacciare la guerriglia dal paese.

Luglio
vengono eliminate le ultime basi della guerriglia palestinese in Giordania;
altri stati arabi esprimono sdegno, ma possono fare ben poco per aiutare la guerriglia, e la Giordania, sebbene isolata, mantiene le proprie posizioni.
L'espulsione della guerriglia palestinese dalla Giordania conduce l'OLP a concentrare le attività nell'unica nazione araba in cui può godere di una certa libertà: il Libano.

Settembre
il primo ministro Wasfi Tel viene assassinato al Cairo;


Novembre
fiero dei successi ottenuti, Settembre Nero mette in atto la sua prima operazione: i terroristi assassinano il primo ministro della Giordania sui gradini dello Sheraton Hotel del Cairo; meno di tre settimane dopo, a Londra, sparano all'ambasciatore giordano, Zaid Rifai, ferendolo;


1971
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo; 
continua quindi la guerriglia palestinese contrastata dalle rappresaglie israeliane;
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele; egli ha coagulato gran parte delle formazioni della guerriglia palestinese:
- FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina) di George Habbash ;
- Fronte popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril;
- Fronte democratico popolare di Nayef Hawatmeh;
- al-Saiqa [tuono], gruppo baathista prosiriano;
- Giugno Nero,
- Gioventù Nazionale Araba 
e altre minori, facendo dell'organizzazione il referente politico della resistenza palestinese;
[stranamente Habash, Haddad e Hawatmeh non sono musulmani];

 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
Golda Meir
(1969 - 1974)
[MAPAL]
[MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista)]
[kibbuz
e moshav] i kibbutznik ricoprono circa il 15% delle cariche politiche al vertice e il 30% di tutti i seggi nel parlamento unicamerale (Knesset); rappresentano in pratica una specie di aristocrazia: i "galiziani".]
1971
iniziano i primi attacchi dell'al-Fatah di Y. 'Arafat, diretti in un'operazione sperimentale di sabotaggio contro alcuni depositi di carburante a Rotterdam, poi, come rappresaglia per il massacro dei palestinesi ordinato dal re Hussein, contro uffici governativi e della compagnia di linea della Giordania al Cairo, a Parigi e a Roma; 

Maggio
31
, W. Haddad del FPLP invia tre sicari kamikaze dell'Armata Rossa Giapponese all'aeroporto di Lod, nei pressi di Tel Aviv, dove si mettono ad ammazzare i presenti con bombe a mano e raffiche di mitra nell'affollato terminal: 26 morti e 76 feriti, per lo più pellegrini cristiani provenienti da Portorico;



- Egitto (fascia di Gaza)
1971
-
- Giordania (Cisgiordania)
1971
-


1971
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;
1971
-


1971
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1971
-

1971
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati; nel 1968 gli Emirati Arabi vengono informati che la Gran Bretagna si ritirerà dal Golfo entro il 1971.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1971
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1971
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1971
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1971
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1971
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1971
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1971
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1971
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1971
-
1971
Dicembre
2
, alla scadenza dei trattati esistenti fra il Regno Unito e i sette emirati:
- Abu Dhabi,
- Dubai,
- Sharja,
- Ajman,
- Umm al-Qaiwain,
- Ras al-Khaimah,
- Fujayrah,
noti come Stati della Tregua (Trucial States), sei di essi (escluso per il momento Ras al-Khaimah) si costituiscono in una federazione di monarchie assolute;
in base alla costituzione provvisoria la massima autorità della federazione è il consiglio supremo composto dai sovrani dei sette emirati, che esprime dal suo seno un presidente e un vicepresidente; il presidente nomina il primo ministro e i componenti del gabinetto; vi è infine un consiglio nazionale federale, composto dai rappresentanti designati separatamente da ciascun emirato che ha il compito di approvare, respingere e modificare le leggi proposte dal gabinetto.



1971
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
-
-

1971
c'è da risolvere il problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;



1971
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud;
dal 1970 ha una costituzione ispirata a principi progressisti e si è accostata all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen.]
 

1971
-


1971
[dal 1962 il paese è in rivolta; dal 1965 opera il movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita.]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1971
-







1971
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]
1971
-
Kurdistan (iracheno)
1971
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1971
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;
1971
celebra il 2500° anniversario della monarchia persiana, con enorme dispendio di denaro, presso l'antica capitale Persepoli;


- Primo ministro
-
1971
in seguito al ritiro della Gran Bretagna dalle posizioni a est di Suez, lo scià rinsalda ulteriormente i suoi legami con gli USA e avvia una spettacolare corsa agli armamenti (acquisti massicci di armi sofisticatissime in America e in Europa con un onere pari a oltre un quarto del bilancio) con l'obiettivo di tenere sotto il suo controllo il golfo Persico;

 





Abu Bakr al Baghdadi (Samarra, Iraq 1971 - ?) terrorista iracheno che rivendica una discendenza diretta dal Profeta Maometto;
[Proviene da una famiglia religiosa; tra i suoi fratelli e zii sono presenti imam e professori di lingua, retorica e logica.]
consegue una laurea in Studi islamici presso l'Università di Baghdad;
opera come imam a Baghdad e a Falluja;
2005, catturato dalle forze statunitensi, deve scontare una condanna a cinque anni a Camp Bucca, nell'Iraq meridionale;

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