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ANNO 1950

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Papa Pio XII
(1939-58)

responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

16 giugno, l' «Opus Dei»
riceve il riconoscimento definitivo dalla Santa Sede;

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1945»
1950, la federazione, che rivendica una sua autonomia pur essendo una branca dell'Azione Cattolica, entra spesso in conflitto con i dirigenti di quest'ultima e con la gerarchia ecclesiastica.

ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1950
segr.gen.: Trygve Lie (1946 feb - mar 1953);
10 gennaio, l'Urss si ritira dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per protesta contro la presenza nel Consiglio stesso della Cina nazionalista di Formosa di Chiang kai-shek;
10 febbraio, l'ONU respinge la proposta sovietica di ammettere la Cina comunista;
14 febbraio, l'Urss firma un trattato trentennale di amicizia, di solidarietà militare e mutua assistenza con la Cina di Mao Tse-tung;

USA

1951, 31 gennaio, H.S. Truman autorizza la costruzione della "bomba H";


1950, 17 giugno, Alessandria d'Egitto, firma del Patto di Sicurezza Collettiva tra i paesi Arabi: Egitto, Arabia Saudita, Siria, Libano, Yemen.

 






1950
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
-

1950
-


1950
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1950
-



1950
Republik Osterreich
- Presidente
Karl Renner
(1945 20 dic - 31 dic 1950)
[SPÖ, Partito socialdemocratico]
- Cancelliere
Leopold Figl
(1945 20 dic - 2 apr 1953)
[ÖVP, Partito popolare austriaco]
 

1950
Aprile
23
, Vienna, al momento di ricevere la consacrazione episcopale, mons. Franziskus Jachym, nominato coadiutore del card. Innitzer arcivescovo di Vienna, annuncia in S. Stefano di volersi ritirare;
["affare Jachym": La singolare rinunzia – così pensano le voci più accreditate – coinciderebbe con l'opposizione che si è manifestata nei suoi riguardi da parte dell'ancor potente partito dei prelati di mentalità imperiale, i quali non possono capacitarsi della nomina di un elemento di così umile estrazione, ritenuto, anzi figlio naturale, per di più tanto giovane e al quale l'aureola di «resistente» ai nazional-socialsiti ritiene debba nuocere anziché giovare. Preoccupato della scissione dell'alto clero a causa propria, egli, sia pure all'ultimo momento, avrebbe deciso di non compromettere, con l'accettazione dell'episcopato, la pace della Chiesa viennese.]

Maggio
19
, mons. Franziskus Jachym è consacrato vescovo a Roma nella chiesa di S. Maria dell'Anima;
["affare Jachym": La stessa ridda di supposizioni circa l'attuale consenso sarà chiarita tra alcuni anni…
In pratica egli è stato chiamato a Roma da Pio XII assicurandogli che era sua personale volontà che egli accettasse la nomina; è stata tuttavia accolta anche la sua richiesta che, cioè, non venisse più fatta menzione del suo diritto di successione alla sede viennese.]

 

 

1950
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
- Presidente
Theodor Heuss
(1949 - 1959)
[FDP]
I Legislatura 1949 7 set - 7 set 1953
- Cancelliere
K. Adenauer
I
(1949 20 set - 10 ott 1953)
[CDU]
[Coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica) e
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico) e
- DP (Partito Tedesco).]
Vice-cancelliere
+ Piano Marshall
Franz Blücher (FDP)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
Interni
Gustav Heinemann (CDU)
(1949 20 set - 11 ott 1950)
Robert Lehr (CDU)
(1950 13 ott - - 10 ott 1953)
Giustizia
Thomas Dehler (FDP)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
Finanze
Fritz Schäffer (CSU)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Economia
L. Erhard (Indip.)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Agricoltura e Foreste
Wilhelm Niklas (CSU)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
Lavoro
Anton Storch (CDU)
(1949 20 set - 29 ott 1957)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Telecomunicazioni
Poste e telecomunicazioni
(dal 1° apr 1950)

Hans Schuberth (CSU)
(1949 20 set - 9 dic 1953)
Alloggi
Eberhard Wildermuth (FDP)
(1949 20 set - 9 feb 1952)
Espulsi e rifugiati
Hans Lukaschek (CDU)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
Questioni pan-tedesche
Jakob Kaiser (CDU)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
Affari federali
Heinrich Hellwege (DP)
(1949 20 set - 10 ott 1953)
-

1950
Marzo
28
, W. Churchill sostiene che la BDR deve prendere parte alla difesa dell'Occidente;

Maggio
arrivano dagli Stati Uniti:
. Nicolas Nabokov, assieme alla moglie Patricia Blake, a bordo di un volo charter di una compagnia, la Youth Argosy, che è uno "degli intermediari "utilizzati dalla CIA.
. James Burnham arriva poco dopo.
I due, insieme, si uniscono poi a:
. M. Josselson,
. M. Lasky,
. A. Koestler,
. Irving Brown,
. I. Silone,
per costituire l'apparato organizzativo del prossimo CCF (Congress for Cultural Freedom) - "Congresso per la libertà della cultura" acquartierato in casa di M. Lasky.
In una delle riunioni del gruppo, a cena, I. Silone racconta di come, durante la guerra, avesse espulso dal suo movimento di resistenza chiunque fosse risultato un agente dell'intelligence britannica o americana perché egli intendeva combattere «ma guerre à moi» con coscienza limpida.
[Si può solo immaginare come M. Josselson, Irving Brown e M. Lasky abbiano digerito queste affermazioni. Sanno, infatti, quello di cui presumibilmente I. Silone "non è al corrente", ossia che anche lui, ora, è una pedina in una guerra che altri dirigono.
La posizione di I. Silone riassume perfettamente i dolorosi paradossi di un'epoca in cui la purezza degli ideali è calpestata.]

Giugno
5
, Treviri, la S. Congregazione dei Seminari e delle Università erige canonicamente una facoltà teologica presso il seminario maggiore vescovile;
9
, il governo dichiara di non riconoscere gli accordi intervenuti tra la DDR e la Polonia per le rispettive frontiere;
23, mentre A. Koestler sale sul treno a Parigi, i delegati americani si avviano agli aerei che con un viaggio transatlantico di oltre 24 ore li porterà in Germania.
[In pratica, giunti prima a Francoforte, devono poi salire a bordo dei velivoli militari C-47 per l'ultima tappa: Berlino, settore occidentale.]

24, Berlino, proprio alla vigilia del Congresso, l'ufficio di Gerhart Eisler, capo della propaganda del governo della Germania orientale, dirama un comunicato in cui si attribuisce un incendio scoppiato alla "Casa comunista della cultura" a Berlino Est al gruppo che fa capo alla «spia politica americana Melvin Lasky».
Nella sua dichiarazione, ripresa dai quotidiani americani, Gerhart Eisler afferma che il tentativo di dare alle fiamme l'edifico di un'associazione comunista è stato interpretato come un preludio all'apertura del Congresso (descritto da Gerhart Eisler come una «sei giorni degli intellettuali imperialisti»).
Il complotto però non ha successo e le fiamme sono rapidamente domate.
M. Lasky
, interrogato sull'incidente, risponde con l'abituale sarcasmo: «Sì è vero. Abbiamo tentato di dar fuoco all'edificio lanciando da un elicotteto lucciole travestite da insetti».
F.G. Wisner, tuttavia, non ride e fa pervenire a Berlino un cablogranmna perché M. Lasky sia rimosso da ogni possibile collegamento con il Congresso.
25, Berlino, in serata la maggior parte degli oltre duecento delegati sono già arrivati e vengono sistemati in alberghi e alloggi privati della zona americana e molti di loro, stanchi del viaggio, si ritirano presto.

- Tra i delegati americani:
. James T. Farrell,
. Tennessee Williams,
. Robert Montgomery, attore,
. David Lilienthal, presidente della "Commissione americana per l'energia atomica",
. Sol Levitas, direttore del «New Leader»,
. George Schuyler, di colore, direttore del «Pittsburgh Courier»,
. Max Yergan, di colore, giornalista;
. Herman Muller, scienziato e genetista, vincitore di premio Nobel.
[Quest'ultimo porta con sé uno strano carico: cinquemila drosofile, moscerini della frutta, in dono agli scienziati tedeschi che hanno perso le loro colture durante la guerra.]
. Arthur Schlesinger jr,
. S. Hook,
fanno il viaggio insieme da Boston.

- Tra i delegati inglesi:
. Hugh Trevor-Roper,
. Julian Amery,
. A.J. Ayer,
. Herbert Read,
. Harold Davis,
. Christopher Hollis,
. Peter de Mendelssohn,
la cui presenza è segretamente finanziata dal Foreing Officeattraverso l'IRD (Information Research Department).

- Tra i delegati francesi:
. Raymond Aron,
. D. Rousset,
. Rémy Roure,
. André Philip,
. C. Mauriac,
. A. Malraux,
. Jules Romains,
. George Altman.

- Tra i delegati italiani:
. I. Silone,
. G. Piovene,
. A. Spinelli,
. Franco Lombardi,
. Muzio Mazzocchi,
. B. Tecchi.

Lo stesso mese di giugno i tre Alleati occidentali occupano la Germania con 7 div.ni incomplete di uomini. Dall'altra parte del confine si trovano 22 div.ni dell'Armata Rossa, appoggiate dall'esercito della nuova DDR.
Tutti i paesi satelliti dell'Unione Sovietica sono in armi, equipaggiati e dotati di T-34: Il "Mondo Libero" è difeso da uno sparuto numero di artiglieri.
[Basti ricordare che quando la NATO chiede a Parigi il suo ordine di battaglia, i francesi, imbarazzati, rispondono che al massimo possono contribuire con 2 div.ni, una delle quali armata di vecchi carri armati "Krupp"… dello stesso modello di quelli fatti a pezzi dai T-34 sovietici. La Francia non può far scendere in campo nemmeno i suoi Tiger: mancano i pezzi di ricambio. Ma i pezzi di ricambio dei Tiger, un tempo venivano costruiti dalla Krupp. E gli occidentali ricordano improvvisamente che i loro ex nemici tedeschi avevano affrontato da soli l'Unione Sovietica.]
26, al mattino, tutti ricevono la notizia che le truppe della Corea del Nord, sostenute dai comunisti, hanno attraversato il 38° parallelo e lanciato una massicccia offensiva nel sud del paese;
nel pomeriggio, i delegati raggiungono il "Titania Palast", per la cerimonia di apertura del CCF (Congress for Cultural Freedom) - Congresso per la libertà della cultura. [Quando raggiungono il palazzo sono accolti dalla Berliner Philarmonica che intona per loro la tenebrosa melodia dell'ouverture dell'Egmont, brano adatto (e accuratamente selezionato) per un uditorio che si considera partecipe di un eroico e oscuro dramma.]
Il sindaco di Berlino Ovest, Ernst Reuter (egli stesso ex comunista che aveva lavorato a stretto contatto con Lenin) chiede ai delegati e ai circa 4000 spettatori un momento di silenzio in memoria di quanti sono morti combattendo per la libertà e che tuttora languiscono nei campi di concentramento.
Nei quattro giorni successivi, i delegati si aggirano tra un tavolo di discussione e l'altro, le visite guidate alla Porta di Brandeburgo, alla Postdamer Platz, alla linea di demarcazione tra Est e Ovest, e poi alle conferenze stampa, ai ricevimenti e ai concerti organizzati per l'occasione.
I cinque dibattiti principali sono incentrati sui temi:
- Scienza e totalitarismo,
- Arti, artisti e libertà,
- Il cittadino in una società libera,
- La difesa della pace e della libertà,
- Cultura libera in un mondo libero.
29, al "Funkturm Sporthalle", dinanzi a una platea di 15.000 parsone sotto un sole cocente, il Congresso si conclude con un teatrale discorso di A. Koestler che, in modo trionfante, grida:
«Amici, la libertà è passata all'offensiva!»
Poi dà lettura del Manifesto per la libertà della cultura, una dichiarazione in quattordici punti che viene presentata come una nuova costituzione a salvaguardia della libertà e della cultura.
[Steso da A. Koestler dopo una riunione durata una notte intera nella base di M. Lasky, l' "Hotel am Steinplatz" a Charlottenberg, il manifesto è – così dirà Mamaine Koestler – «appoggiato, con tattica energica e aggressva, da lui, Burnham, Brown, Hook e Lasky, tanto da non incontrare sostanziale opposizione».
Dopo aver accolto l'emendamento suggerito dagli inglesi – di eliminare l'allusione offensiva contenuta in un articolo della dichiarazione in cui si esprimeva intolleranza nei confronti delle idee marxiste – il Manifesto per la libertà della cultura viene approvato come pietra angolare del Congresso.

Agosto
intanto il settimanale comunista francese «L'Action» giunge alla fantasiosa conclusione che A. Koestler stia organizzando nella sua villa a Verte Rive, con James Burnham e Irving Brown, un gruppo terroristico.

Settembre
15
, a New York il Consiglio atlantico decide di creare un esercito con la partecipazione di truppe della Repubblica Federale Tedesca;
20
, nel corso della visita a Londra di Arthur Schlesinger e A. Koestler a B. Russell, questi racconta quanto si sia allarmato leggendo la cronaca di Hugh Trevor-Roper (che anche A.J. Ayer ha appoggiato) e della sua conseguente decisione di dare le dimissioni.
Il filosofo si dimostra freddo con A. Koestler , ma alla fine accetta le argomentazioni sue e di Arthur Schlesinger.
[Da dire che, in un'altra occasione, il filosfo aveva fatto qualche avance a Mamaine Koestler e una residua gelosia tra i due aveva continuato a ostacolarne l'amicizia.]




[È una delle più grandi operazioni di propaganda e guerra psicologica mai concepita da un servizio segreto per contrastare il nemico. In questo caso il nemico comunista, attraverso la promozione di intellettuali, giornalisti e artisti (e delle loro opere) con l'obiettivo di indurre nell'opinione pubblica degli «stati d'animo» favorevoli alla propria parte e naturalmente ostili a quella avversa.]
Vi partecipano molti dei nomi più prestigiosi della cultura internazionale, tutti di estrazione liberale, azionista, socialdemocratica, socialista, ma fieramente anticomunisti.
Gli italiani hanno un ruolo di primo piano, a riprova della posizione delicata che riveste l'Italia negli equilibri mondiali del momento.
L'incontro è stato organizzato dallo scrittore I. Silone.
A presiederlo è il filosofo B. Croce. Tra i nomi della delegazione italiana spiccano:
. N. Chiaromonte,
. A. Spinelli, fondatore del "Movimento federalista europeo",
. Enzo Forcella, giornalista.
Nel gruppo dirigente della sezione italiana del Congresso troviamo, in primo piano:
. M. Pannunzio,
. A. Olivetti [Mister Brown].
Ma questo "Congresso…" è soltanto la punta di un iceberg, la facciata pubblica di una vasta realtà sommersa.
Siamo cioè di fronte a un gruppo di "sofisticati anglofili", un "consorzio" di uomini d'affari, diplomatici e politici, dirigenti di imprese e di pubblicità, esponenti dell'editoria che durante il secondo conflitto mondiale hanno servito negli uffici della propaganda, della guerra psicologica e dell'intelligence, e che ora agiscono dietro la copertura di enti e organizzazioni filantropiche.
Fra gli intellettuali, artisti e giornalisti arruolati per combattere questa guerra contro il comunismo, qualcuno conosce il sottofondo occulto del Congresso, altri intuiscono ma forse preferiscono non approfondire. Altri ancora, probabilmente, sono all'oscuro di tutto. Nella maggior parte dei casi, comunque, la consapevolezza di partecipare a una battaglia giusta contro un pericolo mortale funge da collante.
I servizi britannici e la CIA americana sono tra gli organizzatori dell'operazione. Ma Londra preferisce coltivare anche una rete tutta propria.
[Vedi:
- Frances Stonor Saunders, La guerra fredda culturale. La Cia e il mondo delle lettere e delle arti (1999 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; 2004, pressoché ignorato, in Italia);
- Mario José Cereghino-Giovanni Fasanella, Il Golpe Inglese, (2013, Chiare lettere.]

Ottobre
alla fine del mese, con l'entrata della Cina nella guerra di Corea, l'Inghilterra, la Francia e gli Stati Uniti si affrettano a sbloccare il limite di 11.000.000 di tonnellate d'acciaio imposto alla produzione tedesca e sollecitano i baroni tedeschi a fare del loro meglio per la battaglia contro il comunismo;
[Gli ingegneri alleati dubitano che gli ormai antiquati metodi della Ruhr possano produrre più di 13.500.000 tonnellate d'acciaio all'anno. Ma non conoscono Alfried Krupp e la nuova generazione di Schlotbarone. Sarà merito del loro genio se undici mesi dopo la scarcerazione di Alfried Krupp le acciaierie tedesche produrranno già le 13.500.000 tonnellate previste, se nel giro di due anni la produzione aumenterà di un altro milione di tonnellate e se dopo un altro anno salirà a 18.000.000 di tonnellate…]

Dicembre
, Alfried Krupp, ancora detenuto a Landsberg in Baviera, assiste alla prima riunione del Direktorium dopo la caduta del Terzo Reich, che si tiene proprio nel carcere;

tornati da Bruxelles, i tre alti commissari che hanno ricevuto l'ordine dal gen. D.D. Eisenhower di formare un esercito tedesco convocano il cancelliere K. Adenauer (per la prima volta) al Petersberger Hof pregandolo di aiutarli a reclutare un nuovo esercito formato da soldati tedeschi;

21, muore il card. Corrado von Preysing, vescovo di Berlino;





1950
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;

 
Primo ministro
Gaston Eyskens
(1949 - 1950)
[governo di coalizione con i cristiano-sociali e i liberali]

1950
Aprile
15
, in un messaggio alla nazione re Leopoldo III annuncia il suo desiderio di ritirarsi a vita privata appena il figlio abbia raggiunto la maggior età (settembre 1951);

Maggio
12
, il referendum dà esito favorevole al re ma rischia di far piombare il paese nella guerra civile;

Luglio
6
, pesanti manifestazioni socialiste rischiano di far piombare il paese nella guerra civile;
22, i social-cristiani, forti del fatto che nel frattempo sono riusciti ad assicurarsi la maggioranza assoluta nelle due Camere e che governano ormai soli sotto il primo ministro vallone Duvieusart, decidono il ritorno a Bruxelles del re Leopoldo III dalla Svizzera;
il ritorno del re a Laeken, dopo sei anni di esilio, scatena la più violenta reazione che si sia mai vista nella storia moderna del paese;
ritiro del ministero;

Agosto
, per evitare la guerra civile Leopoldo III decide di trasferire i poteri al figlio Baldovino I;

Settembre
congresso straordinario dei cristiano-sociali, detto "del risentimento";

Dicembre
18
, Bruxelles, il gen. D.D. Eisenhower viene nominato comandante supremo delle forze armate dell'Europa occidentale;
i tre altri commissari ricevono l'ordine di formare un esercito tedesco;

 





1950
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
Willem Drees, SDAP
[Partito socialista]
(1948 - 1958)
 

1950
-



1950
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e dal 1948 ha rinunciato alla neutralità]

 

1950
-



1950
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1950
-
Popolazione (1950): 4.281.275 abitanti.
Di cui 768.000, più di 1/6, presenti nella capitale.
- 98% luterani (ma in realtà solo il 5% la pratica):
- 5.000 metodisti, con un proprio vescovo;
- 6.000 ebrei.
[Fonti: Enciclopedia Britannica]



1950
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1950
-



1950
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
Einar Gerhardsen
[leader del Partito laburista]
[il Partito laburista è al potere dal 1935]
(1945 - 1951)

1950
-



1950
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;
1950
muore.

Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
[Partito socialdemocratico]
(1946 - 1969)

1950
-



1950
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
Presidente
-
Primo ministro
K.A. Fagerholm
[Partito socialdemocratico]
(1948 - 1950)
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito dei contadini]
(1950 - mag 1954)
Ministro dell'interno
-
[prevalenza dei partiti di centrodestra ma anche una forte presenza comunista]

1950
pur mantenendo in politica estera un indirizzo di equidistanza fra i blocchi, tra il 1948 e il 1955 viene conclusa una serie di trattati di amicizia e di cooperazione con l'URSS;
Urho Kaleva Kekkonen assume la guida del governo;

a





1950
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
Milovan Gilas
(1945-54)
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
Edvard Kardeij
(1948-52)
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1950
Marzo
, gli Stati Uniti accordano un nuovo prestito alla Jugoslavia;

Giugno
27
, Tito (Josip Broz) presenta all'assemblea popolare una legge sulla gestione delle imprese che avvia l'autogestione operaia (Legge di rimessa delle fabbriche a gestione degli operai) in contrapposizione allo stalinismo dominante in altri paesi socialisti;

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1950
Aprile
26
, la C.M.D. (Associazione dei SS. Cirillo e Metodio dei preti cattolici di Slovenia) è condannata dai vescovi jugoslavi;

Novembre
10
, «L'Osservatore Romano» pubblica il decreto di scomunica speciali modo emesso dalla S. Congregazione del Concilio contro tre dirigenti della C.M.D., i sacerdoti: A. Bajat, Giuseppe Lampret e Vittorio Merz;

 

CROAZIA - cap. Zagabria

1950
-

SERBIA - cap. Belgrado

1950
Aprile
mons. Silvio Oddi, assente mons. Joseph Patrick Hurley, reggente della nunziatura di Belgrado, vi funge da incaricato d'affari;

 

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1950
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1950
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1950
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1950
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1950
-

a

1950
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)

1950
-


1950
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

- da settembre 1946 c'è la guerra civile -


-
-

1950
dopo che l'ELAS ha deposto le armi, resiste ancora per poco un focolaio di resistenza al confine greco-albanese;
la sconfitta dell'opposizione interna (i comunisti vengono posti fuori legge e numerosissimi militanti della sinistra vengono incarcerati) inaugura un periodo di stabilizzazione politica;
il governo di Atene aderisce alla NATO;


1950
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Celal Bayar
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
Adnan Menderes
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
[alcune personalità uscite dal Partito repubblicano del popolo hanno fondato il Partito democratico che Ismet Inönü preferisce tollerare per non inasprire i contrasti]
 

1950
con le elezioni che vedono la vittoria a sorpresa del Partito democratico finisce in effetti la "dittatura" del partito che era stato di Mustafa Kemal Ataturk;

il governo amplia la strada che porta al Santuario della Madonna presso Efeso;






1950
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)

Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 5 mar 1953)

[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
col. S.N. Kruglov
(1946 mar - ?)
MGB, [ex NKGB]
[Ministero per la sicurezza dello stato]
Ministro
col. V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
alcune delle più importanti attribuzioni nel campo della sicurezza vengono trasferite dall'MVD (che diventa un organo amministrativo ed economico a cui competono i campi di lavoro) all'MGB;
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1950
Gennaio
16
, l'Unione Sovietica chiede la sostituzione del rappresentante della Cina nazionalsita all'ONU con il rappresentante della Cina popolare;

Febbraio
14
, firma di un trattato di amicizia tra l'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese;

estate, i nuovi missili R.14, portati a Tallinn, in Estonia, e a Uralskoie, alla frontera tra l'Europa e l'Asia, sono pronti; ma gli scienziati tedeschi sono informati che non prenderanno parte per nulla agli esperimenti di lancio della macchina da loro creata;
[Rispetto al precedente R.10, è stato liberato dalla coda a forma di freccia, le cui alette erano troppo pesanti; la nuova macchina non è altro che un serbatoio di carburante.]

Giugno
25
, inizio della guerra di Corea;
27, l'ambasciatore americano a Mosca, Kirk, presenta una nota al governo sovietico [vedi U.S.A.] circa la situazione coreana.

Agosto
, l'Unione Sovietica insiste per l'ammissione all'ONU della Cina popolare;


Settembre
Kuibiscev, un motore costruito dall'ex colonnello delle SS, il nazista austriaco Ferdinand Brandner (costruttore a Dessau del potente motore a reazione Yumo 222, dal 1945 in un campo di prigionieri di guerra negli Urali e dal 1948 trasferito qui a Kuibiscev) sviluppa 6.000 cavalli;

Dicembre
prima della fine dell'anno una commissione sovietica rimanda in Germania una ventina di scienziati tedeschi, i meno importanti, e ben presto i russi assumono i comandi di tutte le installazioni dell'isola;

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1950
repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1950
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)

presidente della repubblica
-
1950
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1950
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1950
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1950
-

 
a


1950
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1950
dal Marzo 1949 l'URSS sta attuando una radicale opera di russificazione della popolazione locale;
 
1950
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1950
dal Marzo 1949 l'URSS sta attuando una radicale opera di russificazione della popolazione locale;
 
1950
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)

1950
dal Marzo 1949 l'URSS sta attuando una radicale opera di russificazione della popolazione locale;

 



1950
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
Dal 7 Ottobre 1949, entro l'ex zona di occupazione sovietica, si trovano 5 Stati:
Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, Brandeburgo, Meclemburgo
Berlino inizialmente è sottoposta ad uno statuto speciale.
- Presidente del consiglio di stato
W. Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
O. Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario della SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1950
Febbraio
8
, viene istituita la Stasi (Ministerium fuer Staatssichercheit - Ministero per la sicurezza dello Stato), sul modello della polizia segreta sovietica, per difendere il socialismo dagli «aggressori interni ed esterni»;
[Circa 200 mila persone, fra funzionari ufficiali e "collaboratori", contribuiranno a farne una forza temutissima e onnipresente, per altri quattro decenni.]
Uno dei primi arrestati è Leo Bauer:
[Comunista dal 1932, ripara in Svizzera durante il nazismo. Nel dopoguerra si schiera senza tentennamenti con il nuovo Partito comunsita tedesco pur assumendo una posizione critica verso il suo leader W. Ulbricht, futuro capo della DDR. L'ultima bufera staliniana scatenatasi anche nella Germania Orientale agli inizi degli anni Cinquanta non lo risparmia.
Arrestato nel 1950 a Berlino è sottoposto a mesi di torture fisiche e morali perché confessi di essere un "agente dell'imperialismo". Quando gli dicono che suo figlio un mese fa ha compiuto un anno e se vorrebbe rivederlo, inizia a scrivere una confessione lunga 150 pagine.
Condannato alla fucilazione, poi tramutata in 25 anni di lavori forzat in Siberia, viene liberato nel 1955.
Trasferitosi in Germania federale diventa consigliere speciale di W. Brandt in particolare per la Ostpolitick.
Muore nel 1972 non ancora sessantenne.]

Aprile
22
, lettera del card. Conrad von Preysing, vescovo di Berlino, al Presidente del Consiglio;

Giugno
6
, il governo della DDR e quello della Polonia stabiliscono, a Varsavia, di considerare definitiva la frontiera Oder-Neisse;

Settembre
aderisce al Comecon;

Ottobre
15
, Elezioni a lista unica vinte dalla SED col 99,7% dei suffragi;

_________________

"progetto Lebensborn": nella DDR, dato che grazie alle madri norvegesi, francesi, belghe i "figli della guerra" possono richiedere un passaporto di un paese Nato, la Stasi usa non i "bimbi Lebensborn", ma le loro biografie, per offrire false identità e documenti occidentali ai migliori agenti da infiltrare in Occidente.
Ai "veri Lebensborn", Berlino Est serba invece grame vite da proletari strettamente sorvegliati.
Il dramma, degno dei migliori romanzi e film di spionaggio, da Odessa ai Ragazzi venuti dal Brasile, sarà ricostruito da «Der Spiegel», che rivelerà una pagina finora sconosciuta della storia tedesca contemporanea.

 

 


 

1950
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Tadeusz Tomaszewski
(1949 7 apr - 25 set 1950)
Roman Odzierzynski
(1950 25 set - 8 dic 1953)
 
 
1950
Presidente
B. Bierut
(1947 5 feb - 20 nov 1952)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1947 6 feb - 22 lug 1952)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
K.K. Rokossovskij
(1949 nov - ott 1956)
Segretario generale del Poup
B. Bierut
(1948 22 dic - 12 mar 1956)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)

1950
Gennaio
il regime ha già elaborato i suoi piani ed impiega (gen-feb) la "Commissione dei Preti" – che si trova presso la ZBOWID (Associazione dei militanti per la Libertà e la Democrazia – l'associazione dei cosiddetti "preti patrioti") – nella campagna contro l'amministrazione ecclesiastica della Charitas;
22, la stampa, con sintomatica unanimità e clangore, pubblica una serie di documenti intesi a provare la dolosa amministrazione dei fondi della Charitas, con conseguente profitto abusivo pei suoi gestori e decurtazione dei soccorsi a danno della popolazione indigente;
23, il governo, dopo una rapida inchiesta, pone sotto controllo la Charitas in tutte le più che 1.100 sue dipendenze.
Seguono manifestazioni anticlericali e, per la prima volta, entrano in azione i preti e i laici progressisti.
[La grande organizzazione caritativa, a base nazionale come la consorella tedesca, sulla quale era stata modellata prima della seconda guerra mondiale, è stata organizzata alacremente dal card. Hlond e poi affidata alla presidenza del card. Sapieha, aricivescovo principe di Cracovia.]
24, il card. Sapieha invia un telegramma al Presidente della Repubblica: «Profondamente scosso dai metodi di controllo e dagli articoli pieni di odio della stampa, protesto e prego cambiare modo di agire».
Naturalmente esso rimane inevaso.
30, l'episcopato, riunito a Cracovia, protesta con una lettera collettiva al Capo dello Stato, rivolge un appello al clero e in una dichiarazione ai fedeli rinuncia alla proprietà della Charitas.
Varsavia, in un meeting al Politecnico, presenti oltre 1.000 sacerdoti, il ministro Wolski propone al basso clero un concordato diretto per scavalcare l'episcopato.

Febbraio
3
, in una sua dichiarazione, a proposito del decreto sulla protezione della libertà di coscienza e di religione (5 agosto 1949), il presidente del Consiglio Józef Cyrankiewicz dice:
«Ogni tentativo di repressione o di intimidazione emanante da una Gerarchia reazionaria si urterà in una resistenza serrata e non farà che aumentare l'isolamento di codesti membri della Gerarchia separati dalle masse popolari».
12, in un discorso, mons. Wyszynski attacca i progressisti della Società di Edizioni Pax per la loro stampa e per le loro associazioni;
16, mons. Wyszynski e il card. Sapieha protestano presso il Capo dello Stato con una forte lettera per le persecuzioni in atto;
esce «La Voce del Prete», organo dei "preti progressisti" o "preti patrioti";
28, il governo risponde all'episcopato con un lungo elenco di accuse;

Marzo
6
, il primo ministro presenta all'Assemblea Legislativa un progetto di nazionalizzazione della proprietà ecclesiastica, con condizioni di favore per il basso clero.
[Il progetto prevede l'esclusione dalla nazionalizzazione dei benefici dei parroci fino a 50 ettari e in alcune province sino a 100 ettari.
Le terre nazionalizzate passerebbero dopo sotto l'amministrazione di un Fondo Chiesa che destinerà i propri utili a beneficio esclusivo delle opere ecclesiastiche.
Il fine della legge è confessatamente quello di «rimuovere le ultime vestigia dei privilegi feudali tenuti da associazioni religiose e, contemporaneamente, assicurare le necessità materiali del clero».
[Lo statuto relativo sarà approvato il 20 seguente.]

Aprile
4
, viene creato un "Ufficio statale per gli Affari Ecclesiastici";
14, l'episcopato firma un accordo col governo; la stampa comunista dice, ed è incontestabile, trattarsi del «primo Concordato concluso al di fuori e al di sopra degli ufficii della Segreteria di Stato»;

Maggio
Varsavia, nella rivista dei gesuiti, «Przeglad Powszechny», Stanislav Wawryn scrive: «[L'episcopato] ha fatto tutto ciò che era in suo potere per evitare ai fedeli inutili sacrifici e a tutta la Polonia una tragica dilacerazione. […];

Giugno
6
, Varsavia, il governo polacco e quello della Germania orientale stabiliscono di considerare definitiva la frontiera Oder-Neisse;
22, l'episcopato polacco aderisce all'appello di Stoccolma per la pace;

Luglio
6
, Trattato tra la DDR (Repubblica Democratica Tedesca) e la Repubblca Popolare di Polonia. Viene sancita la validità della frontiera tra i due paesi sulla linea dell'Oder-Neisse.

Settembre
13
, protesta dell'episcopato al Capo dello Stato per le infrazioni all'accordo di aprile.





1950
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
K. Gottwald
(1948 giu - mar 1953)
Primo ministro
Antonin Zapotocky
(1950 - 1953)
- Segretario generale del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Rudolf Slánsky
(1945 - nov 1951)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 

1950
Febbraio
18
, un decrreto della Sacra Congregazione Concistoriale vaticana scomunica il sacerdote Giovanni Decket, per aver accettato «e manibus laicorum» l'amministrazione vacante della diocesi di Banska Bystrica e ammonito i fedeli a non obbedirgli.

Marzo
16
, un comunicato radio invita anche mons. Ottavio de Liva a lasciare entro tre giorni la Cecoslovacchia;
30-5 aprile, processo contro 11 superiori di diverse congregazioni religiose accusati di aver tentato di rovesciare l'ordine democratico popolare;
[Un religioso cecoslovacco pubblicherà – sotto lo pseudonimo di A. Michæl, Problemi religiosi in paesi sotto regime comunista, «Notiziario Religioso», Roma gennaio 1955; Éditions Fleurus, Paris, ecc. – una delle testimonianze più notevoli sui rapporti fra Chiesa e Stato nei paesi d'oltre cortina.]

Aprile
13/14
, nella notte, milizie comuniste occupano le case religiose della Cecoslovacchia, maschili e femminili, e concentrano in pochi conventi i loro membri;
21/22, si ripete l'operazione della notte del 13/14;
[Nei "conventi di concentramento" saranno impartiti corsi di "rieducazione marxista".]
28, il metropolita ortodosso Eleutero, dopo l'arresto del vescovo cattolico mons. Peter Paver Gojdic e la deportazione del suo ausiliare, mons. Basil Hopko, convoca a Presov un'assemblea di delegati del clero cattolico e dei fedeli della diocesi, e questi chiedono l'unione della loro diocesi alla Chiesa russo-ortodossa;

Maggio
12
, un proclama crea le sezioni ecclesiastiche dei Comitati Provinciali del Popolo, con diritto di pieno controllo sulla vita religiosa e sugli affari ecclesiastici delle province;
27, il governo riconosce con decreto la legittimità del passaggio del clero e dei fedeli cattolici della diocesi di Presov alla Chiesa russo-ortodossa;

Nella prima metà dell'anno vengono arrestati decine di preti.

Luglio
il governo prende provvedimenti (lug-nov) contro alcuni ecclesiastici:
- arrestati
:
. mons. Gojdic, vescovo di rito orientale di Presov, e il suo ausiliare;
. mons. Lazik, vescovo di Trnava, e il suo ausiliare mons. Michael Buzalka;
. mons. Jan Vojtassak, vescovo di Spis, e il suo ausiliare;
. mons. Stanislao Zea, ausiliare di Olomouc;
- sorvegliati in casa (oltre mons. Beran):
. mons. Trochta, vescovo di Litomerice;
. mons. Hloch, vescovo di Butejovice;
- confinato in un monastero:
. mons. Picha, vescovo di Hradec Kralové.
14, il decreto-legge n. 121: fissa il nuovo programma dell'insegnamento religioso e del funzionamento delle scuole di teologia cecoslovacche.
Lo stesso decreto sopprime tutte le facoltà teologiche esistenti e le sostituisce con due "di Stato", con sede a Praga e a Bratislava, egualmente denominate "Scuola di teologia romano-cattolica Cirillo e Metodio";
29, un'assemblea popolare di 238 laici e 21 sacerdoti nomina il nuovo vescovo ortodosso;

Novembre
27
-2 dicembre
, processo contro l'ausiliare di Olomuc e altre 9 persone: mons. Stanislao Zea è condannato a 25 anni di carcere;

 



1950
Presidente della repubblica
Árpád Szakasits
(1948 2 ago - 26 apr 1950)
[Partito dei lavoratori ungheresi]
Presidente della Presidenza
Sándor Rónai
(1950 26 apr - 14 ago 1952)
[Partito dei lavoratori ungheresi]
Primo Ministro
István Dobi
(1948 10 dic - 14 ago 1952)
[MDP, Partito dei Proprietari]
Ministro degli esteri
-
Ministro degli interni e capo della polizia politica
János Kádár
(1948 - 1951)
Ministro della difesa
-
Ministro per il culto e la pubblica istruzione
Gyula Ortutay
(1947 - 1950)
József Darvas
(1950 - lug 1953)
segretario
del (MDP)
[Partito comunista ungherese]
Mátyás Rákosi
(1946 feb - lug 1956)
 

1950
Gennaio
, entra in vigore il primo piano quinquennale. Esso è concentrato sullo sviluppo dell'industria pesante, ma si propone traguardi che superano le capacità e le risorse del paese. Contemporaneamente vengono trascurate le tecniche agrarie e intensificata la collettivizzazione.

Febbraio
27
, l'episcopato protesta contro la persecuzione contro i religiosi in corso da qualche tempo sotto forma di pressioni perché lascino i rispettivi conventi o ne cedano parti, sotto forma di intralci nel lavoro pastorale o infermieristico, come pure di sequestri di noviziati e di scuole teologiche;

Aprile
14
, ora che la Polonia annuncia l'accordo tra il governo comunista e l'episcopato cattolico, l'aut aut posto dai governanti di Budapest si fa più perentorio; il "Movimento dei preti cattolici per la pace" viene subito mobilitato perché reclami un documento analogo per la Chiesa ungherese; ma il governo ha in mano un atout ancora più efficace: la persecuzione contro i religiosi.
24, Árpád Szakasits, ex capo dei socialdemocratici e presidente della repubblica, viene arrestato e costretto a dimettersi;

Maggio
ondata di arresti di ex socialdemocratici (continuerà fino ad agosto)

Giugno
9
-10
, nella notte Prima retata in massa di religiosi e suore (circa 1.100): numerosi religiosi vengono cacciati dai loro monasteri; nelle regioni meridionali la vita religiosa di fatto è abolita; tutti i membri maschili e femminili degli ordini e delle congregazioni religiose vengono espulsi dalla loro abitazione con il pretesto che la loro presenza è "pericolosa per l'ordine e la sicurezza pubblica". Circa mille persone (tra cui vecchi e vecchie di ottanta, ottantacinque anni, paralitici e suore di clausura) vengono trascinati via con la forza e con la violenza e ammassati in monasteri e in palazzi vescovili in regioni del nord;
18-19, nella notte Seconda retata in massa di religiosi e suore (circa 1.500/2.000): nella seconda deportazione il numero dei religiosi espulsi è ancora maggiore;
20, la Conferenza Episcopale cattolica, presieduta da mons. József Grösz, chiede l'apertura di negoziati col governo;
dopo due mesi interi di trattative per raggiungere un accordo tra Chiesa e Stato, si raggiungono dei risultati:
1 - i vescovi prendono atto dello sciolgimento degli ordini e delle congregazioni religiose, quantunque protestino contro tale fatto, e dopo l'entrata in vigore dell'apposito decreto collaboreranno alla sua attuazione;
2 - i comunisti permettono che quattrocento dei duemilacinquecento religiosi entrino a servizio delle diocesi;
3 - il regime restituisce alla Chiesa, e precisamente a quattro ordini e congregazioni religiose insegnanti, otto scuole statalizzate e, al fine di fornire loro gli insegnanti necessari, permette che in ognuna di tali scuole lavorino venticinque membri dei seguenti ordini: Benedettini, Piaristi, Francescani e Suore insegnanti;
4 - il regime permette che, dopo lo sciolgimento degli ordini e delle congregazioni, due-tre religiosi possano vivere assieme e avere un'abitazione in comune;
5 - il regime è disposto a erigere e a mantenere ricoveri sociali per i religiosi e le religiose vecchi e inabili al lavoro.
Lo scioglimento degli ordini e delle congregazioni religiose colpisce 187 case maschili e 456 femminili con circa 11.000 membri; a eccezione dei duecento insegnanti religiosi riconosciuti, entro il 31 dicembre tutti i religiosi dovranno abbandonare i loro monasteri. Gli edifici, con tutto il loro patrimonio, le loro biblioteche e i loro archivi, vengono incamerati dallo Stato.
I religiosi vengono dispersi tra la popolazione.

Luglio
10
-12
, nella notte Terza retata in massa di religiosi e suore (circa ?);


Agosto
30
, in questa tensione creata artificialmente e nell'interesse degli undicimila religiosi minacciati di deportazione in Siberia, alla fine l'episcopato accetta la convenzione impostagli, che viene firmata da József Grösz, arcivescovo di Kalocsa e, per il consiglio dei ministri della Repubblica popolare ungherese, da József Darvas, ministro per la cultura e la pubblica istruzione;

Settembre
7
, il presidente della repubblica emana un editto di scioglimento dei 53 ordini e delle congregazioni religiose cattoliche ungheresi;
[Eeccettto 400 religiosi sacerdoti, che passano al ministero pastorale e i pochi che sono adibiti alle 8 scuole cattoliche autorizzate, tutti gli altri sono costretti ad abbandonare i loro conventi entro tre mesi.]
10, protesta di József Grösz, arcivescovo di Kalocsa, a nome dell'episcopato per l'editto presidenziale;

Novembre
, inizia le pubblicazioni il foglio «Kereszt» [La croce] l'organo dei preti pacifisti (ovviamente osteggiati dai vescovi cattolici ungheresi ed esaltati dalla stampa come pastori fedeli al regime), organizzazione diretta da Miklós Beresztóczy (un canonico di Esztergom che aveva trascorso parecchi mesi in via Andrássy, 60);



1950
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
-
Primo ministro    
Ministro degli esteri
Anna Pauker
(1948 - 1952)
[simbolo dello stalinismo]
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1950
Aprile
27
, Targu-Mures, si tiene il congresso del movimento di "Lotta per la pace", presieduto dal sac. Andrea Agotha: è costituito un "Comitato Cattolico d'Azione";

Maggio
11
, mons. Luigi Boga, vicario generale di Alba Julia, viene arrestato;
25, mons. Marco Glasser, vicario generale di Jasi, muore per i maltrattamenti subiti durante gli interrogatori;

Giugno
18
, mons. Cisar, arcivescovo di Bucarest, e mons. Cheffler, vescovo di Satu Mare, vengono arrestati;

Luglio
4
, imposizione degli "Statuti" alla Chiesa cattolica di rito latino;
lo stesso giorno il Ministero degli Affari Esteri ordina al nunzio mons. Geraldo Patrizio O'Hara e al consigliere di nunziatura mons. Guido Del Mestri di partire entro tre giorni. Ciò che essi fanno il 7.
28, il "Comitato Cattolico d'Azione" lancia ai cattolici latini un manifesto a favore dello statuto della Chiesa cattolica nazionale (indipendente da Roma) da esso patrocinato – praticamente quello dei vescovi di Alba Julia e di Jasi, ma integrato da note essenziali di mano del ministro del Culto – preavvisando che il 6 settembre, a Gheorgheni, terrà un congresso allo scopo;

Settembre
6
, congresso di Gheorgheni, promosso dal "Comitato Cattolico d'Azione": presenti 120 preti e 150 laici, presidente: sac. Andrea Agotha, si discute sulla necessità di stabilire normali rapporti fra Chiesa e Stato e sul dovere dei cattolici di collaborare al nuovo ordine socialista; quindi si rimanda ad un'assemblea generale dei cattolici che si terrà il 15 marzo 1951 a Cluj.


1950
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
Georgi Dimitrov
(1946 - 1949)
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
-
V. Červenkov
(1949 - 1954)

1950
Febbraio
21
, gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con il paese;






1950
Costituzione del 1946
 
IV REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Vincent Auriol
(1947 16 gen - 16 gen 1954)
Presidente del Consiglio della Repubblica
Gaston Monnerville
(1947 mar - ott 1958)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
-
Presidente del Parlamento
(Senato+Camera)
-
 
Presidente del Consiglio
G. Bidault
II
(28 ott - 7 feb 1950)
G. Bidault

III
(7 feb - 24 giu)
Henri Queuille
II
(2-4 lug)
R. Pleven
I
(12 lug - 28 feb 1951)
- Vicepresidente del Consiglio
-
-
-
-
Interni
Jules Moch
(1947 24 nov - 7 feb 1950)
Henri Queuille
(7 feb - 11 ago 1951)
Affari Esteri
R. Schuman
(1948 26 lug - 8 gen 1953)
Colonie
 
Regioni liberate
-
Difesa
R. Pleven
(1949-1950)
     
Guerra
-
Marina
-
Aviazione
-
Economia
-
Finanze e Affari Economici
-
Maurice Petsche
(12 gen - 11 ago 1951)
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
René Mayer
(1949 28 ott - 11 ago 1951)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
 

1950
Marzo
22
, muore Emmanuel Mounier;

Aprile
28
, viene destituito l'Alto commissario per l'energia atomica F. Joliot-Curie, accusato di comunismo;
29, alla presenza di Pio XII, nella Sala del Concistoro, alcuni artisti del "teatro Hebertor" recitano liriche di Claudel, presente l'autore, anziché rappresentarne L'annonce fait à Marie com'era stato prima annunciato.
[Quando si è saputo che l'operetta avrebbe dovuto essere rappresentato in Vaticano alla presenza del papa, mons. François Ducaud-Bourget scrive sulla sua rivista «Matines» una violenta requisitoria contro P. Claudel, accusandolo di eresie, bestemmie, «rivoltanti sciocchezze», protestantesimo, tradimento della dottinra del «Corpo mistico», ecc. concludendo con questa definizione del poeta: «è una piccola rana d'acquasantiera».
E il Vaticano ha abboccato, infatti, sospendendo i preparativi per la recita.]

Maggio
23
, canonizzazione della beata Emile de Rodat;
23, canonizzazione della beata Jeanne de France;

Giugno
20
, Parigi, si apre la Conferenza dei sei per il pool del carbone e dell'acciaio;
23, a tarda notte A. Koestler e sua moglie Mamaine arrivano alla Gare de l'Est per prendere il treno notturno Parigi-Francoforte da dove proseguiranno per Berlino per presenziare al "Congresso per la libertà della cultura" in programma ai primi di luglio.
Mentre cercano la loro carrozza, s'imbattono in J.-P. Sartre che, anche se diretto a una diversa conferenza, viaggia sullo stesso treno.
[J.-P. Sartre è solo, non c'è S. de Beauvoir, che i due coniugi chiamano: il Castoro.
A. Koestler e signora viaggiano insieme a un poliziotto assegnato loro come guardia del corpo dalla Sûreté francese in seguito alle minacce di morte provenienti da ambienti comunisti (e culminate nella pubblicazione, da parte del quotidiano comunista «L'Humanité», di una cartina geografica che localizza Verte Rive, la villa dii A. Koestler a Fontaine Le Port, vicino Parigi).]
J.-P. Sartre e A. Camus hanno sconfessato il Congresso organizzato dallo scrittore ungherese e si sono rifiutati di parteciparvi.

Luglio
7
, Parigi nasce l'Unione Europea dei Pagamenti;

Agosto
Nantes, XXXVII Settimana Sociale: «Le monde rurale dans l'économie moderne».

Settembre
R. Pleven nomina una Commissione di studio del problema scolastico;

Ottobre
15
, canonizzazione della beata Anne-Marie Javaché;
24, R. Pleven propone la creazione di un esercito europeo;

Novembre
Esce la «Quinzaine».
Presso l' "Istituto Cattolico di Parigi", viene fondato l'Istituto Superiore Catechistico.
Viene costituita l'A.C.O. (Action Catholique Ouvrière).

Dicembre
l'associazione "Pax Christi", fondata nell'agosto 1945 da un gruppo di cattolici francesi e tedeschi, viene ora riconosciuta ufficialmente dalle gerarchie ecclesiastiche.






1950
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico
(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
C. Attlee
laburista
(1945 26 lug - 26 ott 1951)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir R. Stafford Cripps
(1947 13 nov - 19 ott 1950)
H.T.N. Gaitskell
(19 ott - 26 ott 1951)
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
Ernest Bevin
(1945 lug - ott 1951)
Guerra
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Affari economici
sir R. Stafford Cripps
(1947 13 nov - 19 ott 1950)
H.T.N. Gaitskell
(19 ott - 26 ott 1951)
Carburanti
ed Energia
-
Commercio estero
Harold Wilson
(1947 13 nov - 26 ott 1951)
Sanità
A. Bevan
(1945 - 26 ott 1951)
 

1950
Gennaio
mentre sta lavorando al Centro ricerche atomiche di Harwell, nel Berkshire, viene arrestato Klaus Fuchs, fisico tedesco naturalizzato inglese, considerato il più grosso cervello teorico dopo A. Einstein nonché la spia più importante dell'URSS;

Ottobre
H.T.N. Gaitskell diventa Cancelliere dello Scacchiere;

MOVIMENTO EUROPEO
è il principale gruppo di pressione per sostenere l'idea di un'Europa unita associata agli Stati Uniti, cui fanno capo molte organizzazioni; copre una serie di attività dirette all'integrazione politica, militare, economica e culturale.
È guidato da:
. sir W. Churchill,
. W.A. Harriman,
. P.-H.-C. Spaak.
È strettamente sorvegliato dall'intelligence americana e finanziato quasi interamente dall CIA attraverso una copertura che si chiama American Committee on United Europe il cui primo segretario esecutivo è Tom Braden.
Il braccio culturale del "Movimento europeo" è il Centre Européen de la Culture diretto da Denis de Rougemont.
Oltre a questo, viene inaugurato un vasto programma di borse di studio ad associazioni studentesche e della gioventù, tra cui l'EYC (European Youth Campaign - Campagna per la gioventù europea) fondato da Tom Braden.

Lo stesso anno la p.ssa Margaret e sir Stafford Cripps si recano in visita in Vaticano.
Anno centenario della ricostituzione della Gerarchia Cattolica nell'Inghilterra e nel Galles.

SCOZIA, viene fondata «The Innes Review», rivista di storia cattolica.


ULSTER
(Irlanda del Nord)
1950
-
- Presidente
Thomas O'Kelley
(1948 feb - ?)
- Capo del Governo
John A. Costello
(1948 feb - ?)
- Nunzio di Dublino
mons. Ettore Felici
(1949 set - 5 mag 1951)
1950
-





1950
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
 

1950
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico";

Novembre
23
, il dott. José Nosolini Pinto Osorio da Silva Leâo presenta le credenziali di ambasciatore del Portogallo a Pio XII;


1950
SPAGNA
 
IV governo*
 
1951 - gennaio 1957
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Presidente
de la Gubernaciòn
-
Interno
-
Esteri 
Alberto Martìn Artajo
(1945-gen 1957)
[-]
Casa
-
Finanze
-
Commercio
-
Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen-gen 1957)
[-]
Educazione
-
* esclusi rimpasti o brusche sostituzioni;
[il governo si regge sulla triade classica: cattolici-militari-Falange.]
 

1950
Gennaio
D.G. Acheson, che ha preso il posto di G.C. Marshall al dipartimento di Stato, dichiara che gli Stati Uniti sono pronti a presentare all'Onu una risoluzione per consentire il ristabilimento di normali rapporti diplomatici fra la Spagna e gli Stati membri dell'organizzazone, togliendo di mezzo la "raccomandazione" del 12 dicembre 1946 e aggiunge che, per quanto riguarda l'economia, la Spagna è libera d rivolgersi all'Export-import Bank alle stesse condizioni di qualsiasi altro paese;

Febbraio
Saragozza, Emilio Alfaro fonda la "Tertulia Teatral";

Maggio
7
, Pio XII canonizza il beato Antonio Claret, unico santo spagnolo del suo pontificato;

Giugno
4
, soppressione da parte del governo delle cerimonie collettive delel Giornate della gioventù dell'Azine Cattolica (spagnola) svoltesia San Sebastiano;
16, l'Opus Dei è definitivamente approvato dalla S. Sede.

Luglio
lettera collettiva dell'episcopato contenente le norme sulla critica delle opere letterarie, teatrali e cinematografiche di carattere eterodosso o immorale.

Agosto
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] comunica alla Casa Bianca il desiderio della Spagna di "aiutare gli Stati Uniti a fermare il comunismo inviando forze in Corea";
15, stipula un convenio che interessa la giurisdizione castrense e l'assistenza religiosa delle Forze Armate;
[poi inserito nel Concordato del 1953.]

Ottobre
31
, all'Onu soltanto dieci paesi (il blocco sovietico più Guatemala, Israele, Jugoslavia, Messico e Uruguay) votano contro la Spagna; altri 12 si astengono (cse Francia e Gran Bretagna); 37 votano a favore (fra cui gli Stati Uniti).

Dicembre
1946-50, solo due imprese americane aprono sedi e filiali in Spagna.

Inizio del Movimento di spiritualità familiare.

L'ONU decide la ripresa delle relazioni diplomatiche.

______________________

L'editoria è ferma a una epoca primordiale.
Uno dei pochi editori letterari del tempo, Janez, pubblica Proust ed ha una interminabile serie di guai.
Normalmente vengono scelti, per ignoranza e noncuranza, autori stranieri di seconda qualità, quasi ignorati anche nel paese di origine. È un ramazzare alla cieca, là dove si presenta una buona occcasione. Come i saldi di fine stagione.
Gli scrittori spagnoli di punta sono pressoché ignorati.
Dopo la guerra c'è stata la dispersione geografica, fisica, con esili volontari e forzati di molta parte della intellighenzia spagnola e il disorientamento morale ed ideologico di chi è rimasto.
Sembrerà strano che proprio un premio letterario, il "Nadal" del 1944 delle edizioni Destino debba segnare una data importante per la ripresa della letteratura spagnola d'avanguardia, di cui la casa editrice diventa temporaneamente il portavoce.
La famiglia di Pasquale Duarte di Cela e Nada di Carmen Laforet riescono a risvegliare nella borghesia un barlume d'interesse per il romanzo cresciuto in casa propria e sono da considerare i precursori di quella corrente letteraria conosciuto col nome di realismo sociale.
Tra il 1940 e il 1950 le case editrici di Madrid e Barcellona, numerose, non possiedono ancora una chiara fisionomia.
Tra le più importanti la Salvat e la Labor di Barcellona si dedicano soprattutto alle grandi opere enciclopediche, scientifiche ed antologiche e sono condotte come aziende familiari di tradizione ottocentesca.
La Aguilar di Madrid, fondata nel 1923, è la grande casa di classici, presentati in eleganti legature. Presto, questi volumi diventano gli indispensabili intonsi ornamenti dei saloni dei quartieri alti.
Luis de Caralt si specializza in biografie di chiare tendenze fasciste: Ciano, Rommel, Hitler).
Quasi tutte le case hanno fiorenti succursali in Sudamerica, Argentina, Messico.
Case editrici con pronunciati interessi letterari ancora non esistono, a parte il caso isolato di Destino.
[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

L'età media dei vescovi spagnoli è di 63 anni:
- 15 fra i 51 e i 60;
- 22 fra i 61 e i 70;
- 8 fra i 71 e i 80;
- 2 oltre gli 80,
cioè si tratta, nella totalità, di un episcopato che ha assistito alla caduta della Monarchia e alla drastica laicizzazione dello Stato sotto la Repubblica e che ha creduto, perciò, largamente confortato dagli incitamenti di Pio XI, di poter giustificare la sua ribellione al governo legittimo cogli eccessi laicisti attuati da questo.
La sua formazione integralista costitusice un altro elemento negativo di cui non si può non tener conto nel giudicarne la responsabilità. Così come non si deve dimenticare il timore del futuro, ossia del peggio che potrebbe riserbare alla Chiesa il crollo del regime, timore condiviso da un numero notevolissimo di spagnoli.

CHIESA CATTOLICA
in Spagna
[Inizio 1950]
 
1950
 
unità
membri
Diocesi metropolitane:
- Burgos,
- Granata,
- S. Giacomo di Compostella,
- Saragozza,
- Siviglia,
- Tarragona,
- Toledo,
- Valenza,
- Valladolid,
9
Diocesi suffraganee*
[dove il vescovo è soggetto a un metropolita]
52
Parrocchie
18.387
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
20.390
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
6.952
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
6.870
Case religiose maschili
1.075
13.418
Case religiose femminili
4.376
59.504
Totale membri
107.134
* più il priorato nullius di Ciudad Real (Priorato dei Riuniti Ordini Militari di Spagna).
Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1950 (testo italiano).
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]



 
don Juan  
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1950
-





1950
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
L. Einaudi (Pli)
(1948 12 mag - 11 mag 1955)
I Legislatura 1948 8 mag - 24 giu 1953
Presidente
della Camera
G. Gronchi (Dc)
(1948 8 mag - 29 apr 1955)
Presidente
del Senato
I. Bonomi (Psdi)
(1948 8 mag - 20 aprile 1951)
Presidente
del Consiglio
A. De Gasperi (Dc)
(1948 23 mag - 27 gen 1950) V (1950 27 gen - 26 lug 1951) VI
vicepresidente
Attilio Piccioni (Dc)
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
 
G.Porzio (Pli)
campano
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
 
G. Saragat (Psdi)
(1948 23 mag - gen 50)
 
Sottosegretari
alla Presidenza
G. Andreotti (Dc)
(1947 31 mag - 18 gen 1954)
il "Delfino"
Edoardo Martino
(1947 31 mag - 16 lug 1953)
Affari Esteri 
conte C. Sforza (Pri)
toscano
(1947 2 feb - 26 lug 1951)
Giuseppe Brusasca (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
A. Moro (Dc)
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
F.M. Dominedò (Dc)
(1950 27 gen - 16 lug 1955)
Africa Italiana
A. De Gasperi (Dc)
(1947 31 mag - 19 apr 1953)
[ad interim]
Interno
M. Scelba (Dc)
(1947 2 feb - 16 lug 1953)
Sottosegretari Achille Marazza (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Teodoro Bubbio
(1950 27 gen - 16 lug 1953)
Grazia e Giustizia
G. Grassi (Pli)
pugliese
(1947 31 mag - † 25 gen 1950)
A. Piccioni (Dc)
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Sottosegretari G. Cassiani (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Egidio Tosato
(1950 27 gen - 17 ago 1953)
Difesa
R. Pacciardi (Pri)
(1948 23 mag - 17 ago 1953)
Sottosegretari Luigi Meda
(1948 15 feb - 27 gen 1950)
Giovanni Bovetti
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Enrico Malintoppi
(1948 23 mag - 19 apr 1953)
  Nicola Vaccaro
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Marina mercantile
G. Corbellini (Dc)
(1949 7 nov - 27 gen 1950)
[ad interim]
Alberto Simonini
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Sottosegretari   Fernando Tambroni
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Finanze
E. Vanoni (Dc)
(1948 23 mag - 18 gen 1954)
Sottosegretari Edgardo Castelli
(1948 23 mag - 10 feb 1954)
Francesco Colitto
(1949 5 apr - 27 gen 1950)
Ferdinando Casardi
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Tesoro
G. Pella  (Dc)
(1948 23 mag - 26 lug 1951)
Sottosegretari Piero Malvestiti
(1948 23 mag - 26 lug 1951)
S. Gava (Dc)
(1949 12 nov - 27 gen 1950)
Domenico Chiaramello
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Antonio Cifaldi
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
Ennio Avanzini
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Bilancio
G. Pella  (Dc)
(1948 23 mag - 18 gen 1954)
[ad interim]
Sottosegretari   S. Gava (Dc)
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Industria e commercio
G.B. Bertone (Dc)
piemontese
(7 nov - 27 gen 1950)
[ad interim]
G. Togni (Dc)
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Sottosegretari Antonio Cavalli
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
Vinicio Ziino
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
  Edoardo Di Giovanni
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Lavoro e
Previdenza sociale
A. Fanfani (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Achille Marazza
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Sottosegretario G. La Pira
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
L. Rubinacci (Dc)
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
  Vittorio Pertusio
(1950 27 gen - 1° feb 1950)
Commercio estero
  G.B. Bertone (Dc)
piemontese
(1° apr - 27 gen 1950)
I.M. Lombardo (Psdi)
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Sottosegretari Pietro Bulloni
(1948 23 mag - 27 gen 1950)
Edoardo Clerici
(1950 27 gen -26 lug 1951)
Agricoltura e foreste
A. Segni (Dc)
(1946 13 lug - 26 lug 1951)
Sottosegretari E. Colombo (Dc)
(1948 23 mag - 26 lug 1951)
  Emilio Canevari
(1950 27 gen - 26 lug 1951)
Lavori Pubblici
U. Tupini (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
S. Aldisio
(1950 27 gen - 16 lug 1953)
Sottosegretari Ludovico Camangi
(1948 23 mag- 26 lug 1951)
Trasporti
G. Corbellini (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Ludovico D'Aragona
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Sottosegretari B. Mattarella (Dc)
(1948 23 mag - giu 53)
  Emilio Battista
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
Istruzione Pubblica
G. Gonella (Dc)
(1946 13 lug - 26 lug 1951)
Sottosegretari Mario Venditti
(1949 5 apr - 27 gen 1950)
V. Bertinelli (Psdi)
(1950 27 gen - 5 apr 1951)
  Carlo Vischia
(1950 27 gen - 16 lug 1953)
Poste e Telecomunicazioni
A.R. Jervolino (Dc)
(1948 23 mag - 27gen 1950)
Giuseppe Spataro
(1950 27 gen - 16 lug 1953)
Sottosegretari Giovanni Uberti
(1948 23 mag- 27 gen 1950)
Giuseppe Galati
(1950 27 gen - 16 lug 1953)
Ministri senza portafoglio
(senza portafoglio)   A. Piccioni (Dc)
(1948 23 mag - gen 50)
(senza portafoglio) Alberto Giovannini (Pli)
(1948 23 mag -  27 gen 1950)
G. Porzio (Pli)
(1948 23 mag - gen 50)
(senza portafoglio)   Pietro Campilli, Ugo La Malfa, Raffaele Petrilli
 
Repubblica Italiana

1950

Gennaio
9, Modena, durante una manifestazione sindacale scontri tra polizia e scioperanti; muoiono sei operai; l'apparato repressivo adottato dal ministro degli interni M. Scelba è messo sotto accusa: tensione difficile in tutta Italia.
Il "governo De Gasperi" presenta le dimissioni per l'abbandono del novembre scorso dei deputati socialdemocratici e l'evidente opposizione dei liberali in sede di approvazione della riforma fondiaria della Sila.

L'ex formazione brigata "Osoppo" finora alle dirette dipendenze dello S.M. dell'Esercito, fa ora capo direttamente alla presidenza del Consiglio – nel periodo in cui il sottosegretaro G. Andreotti è il responsabile politico dell'Uzc (Ufficio Zone di Confine).

Intanto la rete italiana del Congresso per la libertà della cultura, appena fondato a Berlino, si ramifica grazie a una serie di prestigiose riviste che promuovono intellettuali e fanno opinione:
- «Tempo presente» di I. Silone e N. Chiaromonte;
- «Il Mondo» di M. Pannunzio;
- «il Mulino», nato a Bologna su iniziativa di un gruppo di giovani studenti destinati a una fulgida carriera: Fabio Luca Cavazza (futuro direttore de «Il Sole24Ore»), Pierluigi Contessi, Federico Mancini, Nicola Matteucci, Luigi Predazzi;
- «Nuovi argomenti» di A. Moravia e A. Carocci;
- «Botteghe Oscure», la cui animatrice è Marguerite Chapin Caetani.]

Febbraio

Marzo 
proseguono in tutta Italia manifestazioni di protesta sia nelle campagne che nei centri industriali. Si contano morti e feriti fra i dimostranti.
I socialisti che fanno capo a Romita ed espulsi dalla CGIL fondano la UIL (Unione Italiana del Lavoro).
Nasce a Milano il quindicinale «Il Borghese» esponente della destra intellettuale.

Aprile
3
, La Spezia, Pietro Ferrua, anarchico, viene condannato dal tribunale militare a 15 mesi di carcere per obiezione di coscienza; è il terzo caso in Italia dopo Pietro Pinna ed Elevoine Santi.
La Somalia è ufficialmente amministrata dall'Italia su mandato decennale dell'Onu.
6, al termine di una importante riunione cui partecipano:
. gen. Giuseppe Menarini, vicecapo di S.M. dell'Esercito,
, gen. Maurizio De Castiglioni, nuovo capo del V Corpo d'Armata,
. ten.col. di S.M. Luigi Vismara,
. ten.col di S.M. Francesco Di Bitonto,
. Prospero Del Din,
. Luigi Olivieri,
. Aldo Specogna,
viene deliberata, con una direttiva dello Stato maggiore, la trasformazione del 3 Cvl (Terzo Corpo Volontari della Libertà) poi Vdci VIII (Volontari Difesa Confini Italiani VIII), al momento composta da:
- 256 ufficiali,
. 496 sottufficiali,
. 5728 uomini di truppa,
nell'organizzazione militare segreta denominata:
"Organizzazione O".
Il passaggio tra Vdci VIII e "Organizzazione O" non è solo – come in precedenza tra 3 Cvl e Vdci VIII– una questione di nome ma segna la vera e propria nascita di un reparto paramilitare occulto dell'esercito italiano.
Da questo momento, infatti, l'adesione al gruppo, finora su base volontaria, avverrà anche, se non soprattutto, tramite la precettazione di personale militare in congedo.

Lo stesso mese la sezione romana dell'IRD (Information Research Department), l'ufficio di propaganda, scrive che Alberto Moravia, Elsa Morandi [sic], Elio Vittorini e Ignazio Silone si stanno allontanando dalle idee socialcomuniste, perché «disillusi dal comunismo».
Nelle stesse settimanre, l'IRD (Information Research Department) fa suggerisce di invitare a Londra le seguent personalità:
«Parri, Taviani, Sogno (console a Parigi), Alfredo Pizzoni (Credito Italiano), generale Cadorna, generale Angelo Cerica, Franco Antonicelli (Torino), Vigorelli (direttore «Il Momento» Roma), colonnello Emilio Ricci (Milano), on. Nerio Negrari, prof. Bruno Leoni (Pavia).
Sono tutte personalità della Resistenza «non comunista» che, secondo la documentazione inglese, avrebbero continuato a mantenere contatti con il Soe (Special Operations Executive).

L'ex formazione brigata "Osoppo" torna a dipendere direttamente dallo S.M. dell'Esercito.
Materialmente il col. Luigi Olivieri figura come impiegato presso un organismo di copertura situato all'interno della caserma "Di Prampero" di Udine che ha preso l'anodino nome di "Ufficio Monografie". Esso dipende a sua volta dal V comando Corpo d'Armata di stanza a Padova (dal 1953 a Vittorio Veneto) agli ordini del gen. Carlo Biglino.
Al fine di assicurare la massima celerità qualora si renda necessaria una mobilitazione, viene predisposta la creazione di 78 cosiddetti "centri di presentazione secondari", forniti di adeguato equipaggiamento, ubicati in molte stazioni dei carabinieri delle province giuliano/friulane e in alcune caserme dell'esercito.
Nei "centri di presentazione principali" (in totale 14), collocati esclusivamente in aree militari sotto lo stretto controllo di ufficiali dell'Ufficio informazioni, è invece custodita la parte più consistente dell'armamento.
L'unico a dare l'ordine di mobilitazione della brigata è il capo di S.M. dell'Esercito che in caso di emergenza dovrà trasmettere al V Corpo d'armata (e da qui all'Ufficio monografie) il messaggio in codice: «Attuare esigenza Cantore». Ricevuto questo messaggio ogni osovano dovrà recarsi presso il più vicino "centro di presentazione secondario".

Maggio
nasce la CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori), di stampo cattolico che raccoglie anche la maggior parte degli aderenti alla Fil.
È approvata la cosiddetta "legge Sila" per l'esproprio e l'assegnazione di terre nella Sila.

Giugno

Luglio
il governo dà l’incarico ad E. Mattei di liquidare tutte le attività dell'AGIP, in Italia ed all’estero;
[L'AGIP è l’unica azienda petrolifera statale che opera in Italia ed in alcuni paesi esteri. In seguito agli eventi bellici, tutte le attività di ricerca erano state sospese ovunque.]
I vecchi dirigenti si oppongono a queste decisioni; le precedenti esperienze e gli argomenti documentati consentono di avere buone speranze in prospettiva. E. Mattei – merito che gli sarà riconosciuto – dà il consenso per effettuare un ultimo tentativo, prima della chiusura. Il suo passato di partigiano, le sue conoscenze nell’ambito della Dc e di alcuni membri del governo, gli
facilitano il compito.
All’ing. Zanmatti, Trisolio ed alcuni altri esperti veterani, è affidato il compito di iniziare nuove ricerche: materiale, macchinari ed un impianto di perforazione recuperato, consentono di iniziare,
appena finita la guerra, a perforare un secondo pozzo esplorativo a Caviaga, nei pressi di Lodi, che risulta produttivo, confermando i risultati del primo pozzo. Si scopre il primo giacimento con
riserve cospicue di gas metano in Pianura Padana
.



Agosto

Settembre

Ottobre
, è approvata la "legge stralcio" che prevede la bonifica, la trasformazione e l'assegnazione delle terre ai contadini.
10, al Comitato centrale del Pci P. Togliatti presenta la relazione in preparazione del VII congresso;
12, «l'Unità» pubblica in prima pagina il testo integrale della relazione di P. Togliatti e scrive nel titolo: «Il passaggio dell'imperialismo americano alla fase delle aggressioni aperte e la grande azione di pace dell'Unione Sovietica»;
14, il ministro dell'Interno M. Scelba, di concerto con:
. R. Pacciardi, ministro della Difesa,
. G. Pella, ministro del Tesoro,
. S. Aldisio, ministro dei Lavori Pubblici,
presenta un disegno di legge ("Difesa civile") che prevede la creazione presso il Viminale di una cosiddetta "Direzione generale per i servizi di difesa" che dovrà assorbire le funzioni e i ruoli della "Direzione generale dei servizi antincendi", esistente dal 1941 e guidata dal generale dei carabinieri G. Pièche.
[Ancor prima che siano noti gli articoli che lo compongono viene già aspramente criticato dalle opposizioni di sinistra a causa soprattutto dell'ambiguità insita nell'aver messo «nello stesso mazzo» (come afferma il deputato comunista Vincenzo La Rocca) la legittima tutela della popolazione civile in caso di terremoti o alluvioni con «oscure» misure di difesa da attuare qualora l'Italia precipiti malauguratamente in una guerra.
Senza parlare della posizione del gen. G. Pièche che desta grande preoccupazione!]


Novembre
Carrara, un convegno nazionale decide la riattivazione dell'USI (Unione Sindacale Italiana), poi sancita nel 1953 al congresso di Livorno.
25, mentre Arnaldo Canciani di Gemona del Friuli, ormai rassegnato, sta per valutare di recarsi come altri suoi compaesani in Venezuela, riceve una lettera dalla direzione dell’AGIP che gli
comunica l’assunzione, nel cantiere di Caviaga (Crema), a partire dal primo dicembre 1950;
[Come ammetterà egli stesso, importante è stata la raccomandazione avuta dal sindaco di Gemona del Friuli, Fantoni, senatore democristiano.]
[Arnaldo Canciani, Crema 19 novembre 2001 – http://www.pionierieni.it/wp/wp-content/uploads/Canciani_in_Albania_1930-50.pdf]


Dicembre
8-10, Ancona, IV Congresso della FAI.
1950
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1948
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario:
. P.E. Taviani (20.06.1949 - 16.04.1950)
. G. Gonella (16.04.1950 - 28.09.1953)

Fdp (Fronte democratico popolare)    
Pli (Partito liberale italiano)    
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Us (Unità socialista)    
Pci (Partito comunista italiano)    
Psi (Partito socialista italiano)    
Psli (Partito socialista dei lavoratori italiani)    
Psli (nel 1952 Psdi): si fonde col Psu (Partito socialista unitario) di G. Romita, dando vita al "Partito socialista - Sezione italiana dell'Internazionale socialista" (Ps-SiIs).
Psu (Partito socialista unitario)    
Leader: G. Romita (?-?)
Miste Pci-Psi    
Bn (Blocco nazionale)    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Msi (Movimento sociale italiano)    
1950-54, A. De Marsanich, segretario del partito, tenta di promuovere con il Pnm un blocco di destra che possa proporsi, in alternativa ai partiti laici di centro, come potenziale alleato della Dc per una politica decisamente reazionaria.
Alleanza democratica nazionale    
Partito dei contadini d'Italia    
Partito sardo d'azione    
Totale    
Totale Seggi    
Note:



 

 

CHIESA CATTOLICA
in Italia
[Inizio 1950]
20 Regioni Conciliari*
parr.
sac.d.
sem.
sac. rel.
case m.
religiosi
case f.
suore
Popolazione
Piemontese
2.298
4.509
1.021
1.657
208
3.344
972
17.513
3.492.778
Lombarda
2.699
6.246
2.065
1.392
108
916
1.618
25.738
4.972.311
Veneta
3.114
6.855
1.464
2.163
305
3.565
1.722
19.936
5.986.110
Ligure
1.230
2.169
363
489
181
938
753
3.438
1.796.905
Emiliana
1.273
1.710
416
393
448
522
423
2.923
1.568.500
Romagnola
1.271
1.926
493
509
110
622
532
4.187
1.861.140
Toscana
3.039
3.716
622
1.356
220
1.723
827
8.400
3.208.784
Marchigiana
1.297
1.956
463
648
140
778
457
3.651
1.355.729
Umbra
1.208
1.276
233
568
116
636
322
3.300
1.000.212
Laziale Superiore
185
334
133
121
48
320
174
1.258
358.886
Diocesi Suburbicarie
[Roma + 7 sedi suburbicarie]
183
262
66
223
84
391
192
1.465
358.886
Laziale Inferiore
319
570
50
364
66
503
183
1.198
621.325
Abruzzese
653
911
193
381
81
559
275
1.500
1.154.664
Campana
934
2.453
329
1.136
119
1.233
345
2.963
2.385.892
Beneventana
513
1.158
194
413
80
555
259
1.663
1.495.089
Lucano-Salernitana
747
1.308
285
334
791
481
308
2.030
1.603.489
Pugliese
485
1.620
310
510
101
713
405
3.274
2.296.823
Calabrese
860
1.334
340
275
59
194
297
1.129
1.917.101
Siciliana
1.066
3.170
812
1.243
211
1.764
669
6.090
4.010.474
Sarda
437
919
346
227
39
272
197
1.189
1.176.313
Totale
23.811
44.402
10.198
14.402
2.403
20.029
10.950
112.845
42.685.827

Le Circoscrizioni maggiori della Chiesa cattolica in Italia sono:
- Regioni conciliari* (sono comprese anche – in un un'unica regione – Roma e le sette sedi suburbicarie.
- Province ecclesiastiche,
- Diocesi.
Nonostante l'identità della terminologia, sia le regioni che le province ecclesiastiche solo casualmente possono coincidere coi confini delle regioni e delle province dello Stato.
Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1950.
Negli Annuari Pontifici manca qualsiasi dato relativo alla città di Roma.

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 





OVEST
-
-
-
-

1950

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Harold R.L.G. Alexander
conte Alexander of Tunis
(1946 - 1952)
Primo ministro
Louis Saint-Laurent
(1948 - 1957)
[liberale]
Ministro degli Esteri
Lester B. Pearson
(1948 - ?)

1950
Gennaio
il ministro degli Esteri Lester B. Pearson compie la sua prima visita in Asia per partecipare alla conferenza dei ministri degli Esteri del Commonwealth che si tiene a Colombo, a Ceylon.
Durante questo viaggio egli ha l'opportunità di incontrare il leader indiano Jawaharlal Nehru (1889-1964) e di visitare il Pakistan, il Nepal, la Malesia e Hong Kong.
Il più importante risultato della conferenza è la proposta del "piano di Colombo", il primo programma inteso a promuovere lo sviluppo dei paesi asiatici nell'intento di eliminare quelle condizioni di povertà che si ritengono essere alla base dell'espansione del comunismo.

Giugno
25
, inizio della guerra di Corea (1950-53);

Il governo decide di inviare nelle acque coreane tre cacciatorpediniere. Si tratta di un contributo modesto che gli americani ritengono puramente simbolico; anche in seguito a queste rimostranze una squadriglia di aerei da trasporto dell'aviazione canadese viene messa a disposizione per l'invio di materiale bellico nella zona delle operazioni.

In estate viene arruolata la 25ª Brigata di fanteria con l'essenziale apporto di veterani della II Guerra mondiale; tra i volontari, quelli provenienti dal Québec ne rappresentanto quasi un terzo, nonostante la guerra sia molto poco popolare in provincia.
[Dopo un periodo di addestramento preliminare in Canada, la brigata sarà inviata negli Stati Uniti a Fort Lewis, nello stato di Washington, dove si troverà ancora all'inizio di novembre mentre completa il suo armamento.
Mentre la marina e l'aviazione giocheranno un ruolo secondario nel conflitto coreano, sarà la 25ª Brigata di fanteria a essere impiegata in duri combattimenti contro le forze comuniste.]

Luglio
22
, muore il vecchio leader liberale W.L. Mackenzie King e viene sepolto a Toronto; durante il viaggio di ritorno a Ottawa, i membri del governo iniziano ad analizzare la situazione coreana e molti tra di loro si rifanno alla tradizionale prudenza del capo appena scomparso in tema di sicurezza collettiva.
In particolare il ministro del Commercio Clarence D. Howe (1886-1960) e il ministro dell'Agricoltura James G. Gardiner (1883-1962) esprimono la loro recisa opposizione all'invio in Corea di truppe di fanteria. Il primo ministro Louis Saint-Laurent indica però di essere a favore di tale misura.
Prima di giungere a una decisione definitiva attraverso una riunione formale del ministero viene però deciso di inviare il ministro degli Esteri a Washington per sondare il punto di vista americano.
Nella sua breve visita Lester B. Pearson incontra il segretario di Stato D.G. Acheson il quale chiarisce immediatamente che l'aggressione nordcoreana rappresenta solo una fase del conflitto generale tra il mondo comunista e quello capitalista. Di per sé la Corea non è una questione cruciale, ma la minaccia va affrontata per arrestare le tattiche aggressive sovietiche che possono svilupparsi anche in altre aree del mondo e soprattutto in Europa dove, sempre secondo lui, sta il pericolo più grave per la sopravvivenza del "mondo libero".
Il ministro degli Esteri Lester B. Pearson rimane convinto di questa analisi e riesce a far accettare il suo punto di vista agli altri membri del governo.

Settembre
viene deciso formalmente l'invio di una brigata di fanteria in Corea;
a questa decisione segue subito dopo quella di inviare in Europa una seconda brigata e una Div.ne di aerei da caccia, forze che vengono integrate nel sistema difensivo della NATO.
Per la prima volta dunque il Canada è pronto a mandare truppe oltremare in tempo di pace.
[Lo stesso anno le forze armate canadesi sono state quasi completamente smobilitate dopo la grande espansione del periodo bellico. Dalla forza di un milione di uomini e donne di cui disponevano nel 1945, esse ora sono ridotte a poco più di 45.000; la marina conta solo dieci navi in servizio attivo e le forze aeree sono ugualmente impreparate.
In pochi anni, grazie alla Guerra di Corea (1950-53), si assisterà a un completo cambiamento.]

Ottobre
alla fine del mese ogni resistenza organizzata nordcoreana è in pratica cessata e le Nazioni Unite sembrano ormai impegnate in una pura e semplice operazione di polizia: i soldati americani, annuncia trionfalmente il loro comandante gen. D.A. MacArthur, torneranno a casa a Natale.

Novembre
nella grave situazione creatasi con l'intervento cinese, una prima unità della 25ª Brigata di fanteria, il battaglione di fanteria leggera "Princess Patricia", salpa per la Corea

Solo ora con l'inizio della grande immigrazione degli anni 1950, alcune tradizionali società di tipo regionale, come la Trinacria (Sicilia) o la Famée Furlane (Friuli), che si sono mantenute apolitiche prima della guerra, costituiscono la base per il nuovo sviluppo della partecipazione ad associazioni comunitarie.
Anche l' "Ordine dei Figli d'Italia" e l'Ordine degli Italocanadesi riprendono le loro attività, perdendo però la connotazione di società di mutuo soccorso in seguito all'introduzione in Canada dei programmi di assistenza pubblica.
Al posto dei "padroni"di inizio secolo sono fondate strutture permanenti che provvedono alle esigenze dei nuovi arrivati e nasce così l'IIAS (Italian Immigrant Aid Society) con sedi a Toronto e a Montréal.

Negli anni 1950 e 1960 consiglieri comunali e sindaci di origine italiana vengono eletti in numero sempre maggiore in tutte le province e in questa fase anche le forti comunità di Toronto e Montréal fanno sentire la loro voce.


QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
-

1950
All'inizio del decennio comincia a svilupparsi un vivace dibattito sullo stato della società e della cultura francocanadese. Quello che viene messo in discussione è soprattutto la visione tradizionale di un Québec rurale che appare sempre di più un retaggio del passato.
Questa discussione prende l'avvio per opera di un gruppo di storici dell'Université di Montréal, tra i quali il più noto è Guy Fregault.

Due giovani intellettuali, Pierre E. Trudeau e Gérard Pelletier (1919-1998), entrambi di formazione cattolica – non a caso l'anno precedente avevano appoggiato con decisione la causa dello sciopero dei minatori dell'amianto – fondano la rivista «Cité libre», di ispirazione liberale, che:
- esprime una critica durissima nei confronti del "duplessismo",
- pone l'accento sull'ormai improrogabile necssità della modernizzazione della società quebecchese ,
- attacca a fondo l'immobilismo delle élites politiche della provincia.
La rivista «Cité libre» porta su un piano apertamente politico proprio la discussione che ha preso avvio dagli storici dell'Université di Montréal.


 

 

ONTARIO
-
-

1950

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1950

-

NOVA SCOTIA
-
-

1950

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1950

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1950
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1950
-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1950
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1950
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1950
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1950
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
H.S. Truman [33°]
(1945 12 apr - 20 gen 1953)
[Pd]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
D.G. Acheson
(1949 - 1952)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
F.M. Vinson
(1946 24 giu - 8 set 1953)
Maccartismo (1950-53): campagna anticomunista e antiprogressista condotta dal senatore repubblicano J.R. McCarthy;
intervento statunitense in Corea (1950-53);

1950
Gennaio
31, il presidente H.S. Truman autorizza la costruzione della "bomba H" (bomba all'idrogeno);
nonostante la continua opposizione del prof. J.R. Oppenheimer, che cerca di convinvere gli scienziati a non collaborare con E. Teller, quest'ultimo dispone già di un laboratorio per gli studi sulla "bomba H" e gli studi possono quindi proseguire;

Febbraio
12
, durante una manifestazione organizzata dalla vedova del presidente F.D. Roosevelt, lo scienziato A. Einstein vuole intervenire nuovamente, come ha già fatto in passato, contro la proliferazione delle armi atomiche;
[L'uomo che lavora alla bomba all'idrogeno americana è il fisico E. Teller.]
21, gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con la Bulgaria;

Lo stesso mese J.R. McCarthy, senatore repubblicano del WISCONSIN, rimasto sconosciuto fino a questo momento, nel tentativo di rivitalizzare le sue calanti fortune politiche, proclama che decine, per non dire centinaia di comunisti conosciuti sono tuttora al lavoro nel ministero degli Esteri.
Sebbene non produca mai una prova su cui basare la sua accusa, egli ne parla ripetutamente ricamando sul tema e sfrutta l'irragionevole nazionalismo popolare per guadagnarsi un seguito di massa scelto specialmente fra:
- gli abitanti del Middle West,
- gli immigrati più recenti dell'Europa orientale,
- gli operai cattolici.
Le elezioni per il Congresso dimostrano il suo potere: due senatori fra quelli che lo hanno criticato sono sconfitti quando si ripresentano alle elezioni.
Da questo momento pochi sono i politici disposti a sfidarlo col rischio di essere accusati di filocomunismo.
L'organizzazione del Partito repubblicano, sebbene in privato non favorevole alle tattiche usate da J.R. McCarthy, è tuttavia disposta a usarlo contro l'amministrazione.
Pertanto per quattro frenetici anni la fama di J.R. McCarthy salirà alle stelle.
La caccia alle streghe è iniziata.

Marzo
, gli Stati Uniti accordano un nuovo prestito alla Jugoslavia;

Aprile
M. Muggeridge e Woodrow Wyatt, entrambi strettamente legati all'IRD (Information Research Department), incontrano Tosco Fyvel per discutere il futuro della rivista «Tribune».
Alla fine del 1951 l'appoggio dell'IRD al «Tribune» non basterà a persuadere Tosco Fyvel sul lungo periodo e si parlerà di una nuova «pubblicazione anglo-americana di centrosinistra».]

Giugno
16
, H.S. Truman nomina suo consigliere speciale per la politica estera Averell Harriman;
25, inizio della guerra di Corea.
[Vedi "guerra di Corea"]

Luglio
8
, il gen. D.A. MacArthur viene nominato comandante in capo dell'esercito dell'ONU in Corea;
17, viene arrestato Julius Rosenberg, accusato di spionaggio a favore dell'Unione Sovietica;
24, gli Stati Uniti garantiscono le isole Pescadores, prossime a Formosa, nel caso di un'invasione della Repubbica Popolare Cinese;
27, H.S. Truman esclude l'uso della bomba atomica in Corea;


Settembre
15
, New York, il Consiglio atlantico decide di creare un esercito con la partecipazione di truppe della Repubblica Federale Tedesca;

Lo stesso mese il Congresso approva con pochi voti contrari un drastico Internal Security (McCarran) Bill; il presidente H.S. Truman pone il veto a questa legge in quanto limitativa delle libertà civili.
[Punto di vista che con molto ritardo nel 1965 sarà sostenuto dalla Corte Suprema, ma la legge sarà approvata nuovamente scavalcando il suo veto nel 1951.]

Ottobre
7
, le truppe dell'ONU raggiungono e superano il 38° parallelo entrando nella Corea del Nord; la Cina popolare minaccia il suo intervento;
27, il Consiglio atlantico decide la creazione della SHAPE (Supreme Headquarter Allied Powers Europe), il quartiere generale alleato in Europa, con a capo il gen. D.D. Eisenhower;

 

Novembre
-

Dicembre
16, H.S. Truman proclama lo stato di urgenza nazionale per far fronte alla minaccia comunista;
18, il gen. D.D. Eisenhower viene nominato, a Bruxelles, comandante supremo delle forze armate dell'Europa occidentale;

Richard Bissel – negli anni Trenta aveva insegnato a Yale e al MIT – diviene amministratore aggiunto del "piano Marshall".

Lo stesso mese, intanto, il direttore del Programma Internazionale, Porter McCray, si prende un anno di licenza dal suo lavoro di direttore delle Mostre Itineranti del MoMA (Museum of Modern Art) per diventare addetto diplomatico del Foreign Office, assegnato alla sezione culturale del "piano Marshall" a Parigi;
[Laureato a Yale, è veterano del CIAA (Coordinator of Inter-American Affairs - Coordinamento per gli affari internazionali), il gruppo di intelligence per il Sudamerica guidato da N.A. Rockefeller.]

Brutto periodo per le riviste americane:
- «Horizon» di Cyril Connolly,
- «Penguin New Writing» di John Lehmann,
- «London Magazine»,
- «Scrutiny» di F.R. Lewis (nonostante una generosa donazione da parte della Fondazione Rockfeller),
sono sul punto di chiudere.
Prospera soltanto il «New Statement and Nation» che, con una tiratura settimanale di 85.000 copie, mostra grande resistenza contro i tentativi di insidiarne la posizione.
Rientrano tra questi tentativi i finanziamenti segreti di M. Josselson a «Twentieth Century».
[Questa rivista e con essa la British Society for Cultural Freedom riceverà, oltre al contante, anche precise istruzioni affinché «ingaggi una battaglia permanente con il «New Statement and Nation».
Anche l'intelligence britannica è interessata a una voce che si opponga alla linea ambivalente del «New Statement and Nation» e perciò l'IRD (Information Research Department) fornisce un valido sostegno al «Tribune», dal quale sono estratti articoli poi diffusi internazionalmente da funzionari del ministero degli Esteri.]


John L. Lewis conduce nuovamente in sciopero i minatori. Il presidente H.S. Truman riesce a sistemare la disputa solo invocando il Taft-Hartley Act a cui in precedenza aveva posto il veto.

Il Congresso approva il Celler-Kefauver Antimerger Act per bloccare le fusioni orizzontali che diminuirebbero notevolmente la competitività.

Religione: la tendenza ad allontanarsi dalla religione, caratteristica degli anni della grande depressione, ha subito un brusco capovolgimento dopo la II guerra mondiale.
D'ora in poi, specialmente negli anni Cinquanta, la percentuale degli appartenenti a una qualche confessione religiosa sale in modo incredibile, somme mai spese prima vengono dedicate alla costruzione di chiese, i leader religiosi crescono nella stima pubblica.
Fra gli intellettuali sorge un nuovo interesse per la dottrina cristiana e la teologia biblica.
Specialmente influenti si rivelano gli scritti di:
. Karl Barth,
. Paul Tillich,
. Reinhold Niebuhr,
che parlano a favore di una "neo-ortodossia" protestante che ripudia il credo nell'innata bontà dell'uomo e insegna che solo una religione di grazia porta una speranza di rendenzione.
Più attraente per le persone non sofisticate è il semplice credo religioso pietistico predicato da una nuova generazione di evangelisti itineranti.
Il più noto è William F. [Billy] Graham, battista dal fascino magnetico, proveniente dal NORTH CAROLINA le cui crociate, altamente organizzate e pubblicizzate ad arte, attraggono un vasto pubblico nelle grandi città.
Un altro aspetto notevole della mutata scena religiosa è l'abbondanza di prediche e di libri che sottolineano il valore psicologico della religione per creare la tranquillità e la forza interna.
Già quest'anno la religione permea ogni aspetto della vita americana.
Film religiosi sul tipo I dieci comandamenti oltrepassano ogni record di incassi, canzoni semireligiose come I Believe e The Man Upstairs diventano successi popolari.
Non è chiaro quanto sia veramente profondo questo nuovo impulso religioso…

Letteratura:
- scrittori ebrei:
. Norman Mailer,
. Bernard Malamud,
. J.D. Salinger,
. Saul Bellow.
[Non appartengono né a una scuola né a uno stile letterario.]
- scrittori negri:
. Ralph Ellison,
. James Baldwin,
[Si preoccupano principalmente del problema della razza.]
Teatro:
. Eugene O'Neill,
. Arthur Miller,
. Tennessee Williams,

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1950
fine anni '40 inizio anni '50, ha una parte di primo piano nella campagna Maccartista condotta contro i comunisti e i loro presunti simpatizzanti.
I membri del Partito Comunista sono 31.000.

Gennaio
l'arresto in Inghilterra del fisico tedesco naturalizzato inglese Klaus Fuchs, la spia più importante dell'URSS, mette molto sconcerto; la convinzione che l'Unione Sovietica possieda la bomba atomica solo grazie alle informazioni pervenute dalle spie, ferisce profondamente l'opinione pubblica e nasce così una vera e propria caccia alle streghe che rischia di coinvolgere – come coinvolgerà – molti individui rei unicamente di aver manifestato simpatie per il comunismo;

Lo stesso mese [II processo] Alger Hiss viene processato con l'accusa di aver fornito segreti atomici all'Unione Sovietica: viene condannato e imprigionato.
[Il "caso Hiss" è un duro colpo per gli americani. Se una persona con il suo passato e la sua reputazione, difeso durante il processo da liberal molto distinti compreso il ministro degli Esteri D.G. Acheson può tradire il suo paese, fino a che punto può estendersi il tradimento?]

Febbraio
viene rivelato che uno scienziato inglese di gran fama, Klaus Fuchs ha confessato di aver sistematicamente ceduto segreti atomici all'Unione Sovietica fra il 1943 e il 1947.
Molti dei complici americani di Klaus Fuchs ssaranno processati e imprigionati per spionaggio.
Due, Julius ed Ethel Rosenberg, saranno giustiziati nel 1953.]

Maggio
23
, l'arresto di Harry Gold mette gli americani in condizione di riconoscere nel viceconsole sovietico a New York, Anatoli Yokoviev, il destinatario delle informazioni;
[Non è stato difficile rintracciare colui che riceveva le informazioni dallo scienziato tedesco Klaus Fuchs per passarle al solito diplomatico sovietico che fungeva da "lunga mano" dello spionaggio russo negli Stati Uniti.
Harry Gold viene identificato è arrestato grazie a una cartina della località di Santa Fé trovata in casa sua, che aveva acquistato nella cittadina del Nuovo Messico, appunto in occasione di un incontro con lo scienziato tedesco.
Grazie alle sue molte rivelazioni che finiranno per incriminare altre persone, Harry Gold riesce a evitare la pena capitale prevista per gli atti di alto tradimento e a essere condannato a 30 anni di carcere.
Nell'ambito delle indagini su coloro che avevano collaborato con Harry Gold, nella rete dell'FBI incappa anche il meccanico David Greenglass che, in qualità di sergente, nel 1944 aveva prestato servizio presso il centro atomico di Los Alamos; egli viene tra l'altro accusato di avere asportato dai laboratori atomici del materiale e di essere da lungo tempo al servizio dello spionaggio soveitico; nel corso degli interrogatori, questo personaggio coinvolge nella sua colpa molte altre persone e tra costoro anche la propria sorella Ethel Greenglass e il cognato J. Rosenberg che finiscono per essere presentati come i registi di una vasta organizzazione spionistica a favore dell'Unione Sovietica;
la loro posizione appare subito estremamente delicata anche per la loro risaputa lunga militanza nel Partito comunista;

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: ? (?-?)

1950
Gennaio
la "proposta Josselson" arriva sulla scrivania di F.G. Wisner;
i funzionari dell'OPC (Office of Policy Coordination) vi lavorano e ne producono un progetto ufficiale con un budget di 50.000 dollari;

Marzo
una nuova direttiva NSC-68 appena abbozzata dal nuovo direttore del PPS del dipartimento di Stato, Paul Nitze, permette la formazione della IOD (International Organization Division), che diventerà «il fondamentale documento-simbolo della guerra fredda».
[È basata sull'idea che il comunismo sia un monolite il cui spirito guida risiede al Cremlino.
Le previsioni di natura finanziaria delineate da questa direttiva rivelano l'importanza che viene ora attribuita a questo compito: nei due anni successivi, i 34 Mni di dollari spesi per la guerra psicologica nel 1950, saranno quadruplicati.]

Aprile
7
, F.G. Wisner approva il progetto ufficiale sulla "proposta Josselson" aggiungendo una condizione: M. Lasky e James Burnham non devono farsi vedere a Berlino «nel timore che la loro presenza serva solo a fornire argomenti ai critici comunisti».
A questo punto M. Josselson difende M. Lasky telegrafando dalla Germania: «Nessun altro qui, e certamente nessun tedesco, avrebbe raggiunto un tale risultato».
M. Lasky – che ha pubblicamente comunicato di essere il segretario generale di quello che si chiamerà il "Congresso per la libertà della cultura"[vedi Germania Federale] , ed è stato a nome suo e a quello del sindaco di Berlino Ovest, Ernst Reuter, che sono stati spediti gli inviti e organizzato il programma – è fuori di sé.
Per le relazioni pubbliche M. Lasky è coadiuvato da Arnold Beichmann.
Intanto negli Stati Uniti James Burnham e Sidney Hook si occupano di organizzare la delegazione americana.
Entrambi sono informati del coinvolgimento dell'OPC: che paga i biglietti per i partecipanti americani ricorrendo ad alcune organizzazioni intermediarie come agenzie di viaggio.
Anche il dipartimento di Stato viene coinvolto in questi preparativi. L'assistente segretario di Stato per gli Affari pubblici, Jesse MacKnight, è così colpito dalla cosa da chiedere alla CIA di sponsorizzarre il Congresso su base permanente ancor prima che il conclave di Berlino abbia luogo.

Uno dei primi dirigenti della CIA ad appoggiare il "Congresso per la libertà della cultura" è Frank Lindsay, cui riferisce, durante la preparazione della conferenza di Berlino, Lawrence de Neufville.
[È un veterano dell'OSS che, nel 1947, ha scritto uno dei primi rapporti interni in cui si raccomandava agli Stati Uniti di creare una forza segreta per la guerra fredda. Il documento aveva attirato l'attenzione di F.G. Wisner che gli aveva chiesto di entrare nell'organizzazione e di dirigere l'OPC in Europa.
Come vicedirettoe dell'OPC (1949-51), egli diviene responsabile dell'allestimento dei gruppi Stay Behind in Europa occidentale. Nel 1953 passerà alla Fondazione Ford e da allora continuerà a mantenere stretti contatti con i suoi ex colleghi del mondo dell'intelligence.
Successivamente sarà raggiunto alla Fondazione Ford da Waldemar Nielsen che diviene direttore del personale.
Per tutto il suo mandato, Waldemar Nielsen è un agente della CIA. Nel 1960 sarà nominato direttore esecutivo del "President's Committee on information Activities Abroad" (Comitato presidenziale sulle attività informative all'estero).
Nei suoi differenti incarichi lavora a stretto contatto con C.D. Jackson con il quale condivide la disapprovazione per «l'indiffernza sostanziale per i fattori psicologici da parte di molti alti funzionari in questa città». È anche un fermo sostenitore del "Congresso per la libertà della cultura" di cui appoggia con decisione le inziative.]

Maggio
a distanza di un anno dalla sua istituzione, il Free Europe Committee, di A.W. Dulles conta 413 addetti, 201 dei quali sono americani, molti di origine europea, mentre 212 "specialisti" sono esiliati provenienti dall'Europa dell'Est.
Il budget per il solo primo anno, e di 1.703.266 dollari.
Un budget separato di 10 Mni di dollari è riservato a «Radio Europa Libera» fondata a Berlino sotto gli auspici del Comitato, nel 1950.
[In pochi anni questa radio avrà ventinove stazioni di radiodiffusione, trasmetterà in sedici lingue diverse e userà «ogni artificio oratorio noto a Demostene o a Cicerone, nelle [sue] Filippiche, contro chiunque sosterrà il regime stalinista». Fungerà inoltre da canale per l'invio di ordini alla rete di informatori che si trovano al di là della Cortina di Ferro, per monitorare le trasmissioni comuniste, per dare appoggio e diffusione alle lezioni di anticomunismo e agli scritti di intellettuali occidentali, per distribuire, su scala internazionale, le sue "ricerche" a studiosi e giornalisti (inclusi quelli affiliati al "Congresso per la libertà della cultura").]
Il nome della sezione incaricata di reperire finanziamenti per il Free Europe Committee, è "Crusade for Freedom" e ne è portavoce e rappresentante il giovane attore R.W. Reagan.
Questa sezione viene utilizzata per riciclare il denaro necessario a Bill Casey, futuro capo della CIA, per sostenere un programma chiamato International Refugee Committee (Comitato internazionale rifugiati) di New York, il quale presumibilmente coordina l'espatrio di nazisti dalla Germania agli Stati Uniti dove ci si aspetta contribuiscano alla lotta del governo contro il comunismo.
Su questo Comitato A.W. Dulles mantiene uno stretto controllo, nominando funzionari della CIA alle posizioni chiave.

Giugno
23
, i delegati americani si avviano agli aerei che con un viaggio transatlantico di oltre 24 ore li porterà in Germania, unico mezzo per raggiungere Berlino il settore occidentale della città.
[In pratica i delegati dovranno giungere a Francoforte per poi salire a bordo dei velivoli militari C-47 per l'ultima tappa: Berlino.]

25
-29, si svolge a Berlino il "Congresso per la libertà della cultura".
29, al termine del Congresso, gli sponsor di Washington cominciano a festeggiare.
Secondo un certo rapporto, questo Congresso ha «effettivamente spinto un certo numero di famosi leader della cultura a abbandonare il loro distacco contemplativo e sofisticato in favore di un forte impegno contro il totalitarismo».
[Rimangono, tuttavia, ancora da convicere gli inglesi…
Immediatamente dopo il suo ritorno in Inghilterra, a Hugh Trevor-Roper giunge la notizia che funzionari del dipartimento di Stato si sono lamentati con le loro controparti al Foreing Office sostenendo: «Il vostro uomo ha tentato di rovinare il nostro Congresso».
Questo basta per confermare i sospetti di Hugh Trevor-Roper circa il ruolo del governo americano nell' "affaire di Berlino".
Tuttavia, ciò rivela anche l''irritazione ufficiale per il modo in cui si è comportato Hugh Trevor-Roper.
M. Josselson (e i suoi superiori alla CIA) comprendono che dovranno rinnovare gli sforzi per conquistare gli intellettuali inglesi al loro progetto.

Luglio
poiché le disposizioni di F.G. Wisner all'OPC circa la rimozione di M. Lasky sono state ignorate, egli insiste scrivendo un rabbioso rapporto interno; il suo memorandum viene telegrafato in Germania affinché M. Lasky sia rimosso da ogni possibile collegamento con il Congresso. Se questo non succederà la CIA non continuerà a sostenere l'organizzazione.
Infatti, o M. Lasky ha una qualche relazione con l'OPC, e pertanto rappresenta un rischio reale per la sicurezza in quanto rifiuta di rimanere sullo sfondo, o (come lui sosterrà sempre) è un agente indipendente, nel qual caso la sua rimozione rappresenta il primo di molti atti di forza della CIA.
Il funzionario dell'OPC incaricato della rimozione è M. Josselson che con M. Lasky ha però già sviluppato un solido legame.
Soluzione: M. Lasky viene ufficialmente rimosso ma continuerà in via ufficiosa ad essere il più stretto collaboratore di M. Josselson.
F.G. Wisner si dedica quindi a consolidare il "Congresso per la libertà della cultura" in quanto struttura permanente.
[L'ipotesi della continuità del Congresso è stata approvata all'inizio dell'anno dal Consiglio di revisione dei progetti dell'OPC che gli ha assegnato il nome di "QKOPERA".
Una delle prime decisoni di F.G. Wisner è quella di trasferire la sede operativa del Congresso da Berlino a Parigi e offre a M. Josselson l'incarico di dirigere il Congresso per conto della CIA sotto la supervisione di Lawrence de Neufville che lo seguirà dalla sezione "Attività sindacali francesi" della CIA.
Accettano entrambi e lasciano le loro occupazioni segrete per conto del governo americano d'occupazione in Germania, ma portano con sé i loro nomi in codice:
. Lawrence de Neufville [Jonathan Gearing],
. M. Josselson [Jonathan F. Saba];
F.G. Wisner lega quindi Irving Brown – definito come «l'OSS in una sola persona» – al Congresso, nominandolo membro chiave del comitato direttivo istituito immediatamente dopo la conferenza di Berlino.
Nel comitato direttivo viene nominato anche James Burnham – con i suoi trascorsi trockisti – un collegamento vitale tra l'intellighenzia e l'ufficio di F.G. Wisner.
[Avrà un ruolo cruciale, all'inizio del 1953, nell' "operazione AJAX" della CIA che, a Teheran. spodesterà Mossadeq mettendo al suo posto lo scià. Nel suo libro The Machiavellians, un manuale per gli strateghi della CIA, fa ricorso oltre che a N. Machiavellii anche alle idee dei maggori pensatori europei moderni (Mosca, Pareto, Michels, Sorel) per «sfidare le teorie egualitariste e mostrare l'immutabilità e l'inevitabilità del governo delle élite, perfino in un'epoca di uguaglianza».]

Novembre
il comitato direttivo del Congresso pianifica una struttura funzionale per l'organizzazione, a partire da un documento steso da M. Lasky in luglio.
Tra i presenti:
. I. Silone,
. Carlo Schmid, capogruppo socialista al parlamento tedesco,
. Eugene Kógon, sociologo ebreo,
. Haakon Lie, capo del Partito Laburista Norvegese,
. Julian Amery, parlamentare inglese,
. Josef Czapski, scrittore e artista polacco,
. D. Rousset,
. Irving Brown,
. Nicolas Nabokov.
La struttura tratteggiata da M. Lasky essenzialmente, è quella adottata: è nominato un Comitato Internazionale composto di venticinque membri e di cinque presidenti onorari.
A guidarlo sarà un Comitato Esecutivo di cinque persone:
- direttore esecutivo,
- direttore editoriale,
- direttore alle Ricerche,
- direttore dell'Ufficio di Parigi,
- direttore dell'Ufficio di Berlino;
che, a loro volta, sarà coordinato dal Segretario generale.
Nell'idea di M. Lasky questa struttura appare come una copia perfetta dell'apparato del Kominform.
Nello stesso incontro viene discussa anche una relazione di A. Koestler intitolata: "Compiti immediati per il periodo di transizione" che devono essere realizzati a seguito della conferenza di Berlino.
Sotto il titolo "Campagna politica in Occidente", A. Koestler, ripetutamente snobbato dai neutralisti alla conferenza di Berlino, scrive: «Il nostro obiettivo è di portare dalla nostra parte quelli che tuttora esitano, spezzare l'influenza dei Juliot-Curie da un lato e dei culturalmente neutrali, come «Les Temps modernes», dall'altro».
Nello stesso tempo anche A. Koestler (che non è stato nemmeno inserito nel comitato) è diventato un obiettivo.
Il suo documento viene discusso dal comitato direttivo in sua assenza.
Alla fine A. Koestler viene rimosso dal posto centrale che aveva assunto nell'organizzazione e marginalizzato. Per lui è un tradimento devastante. Ha una specie di "collasso nervoso", arriva negli Stati Uniti e da qui, con amarezza osserva come il "Congresso per la libertà della cultura" si stia discostando dalle sue idee.
Altra risorsa importante a disposizione del Congresso è Arthur Schlesinger.
[Ha mantenuto stretti contatti con l'esclusivo "club" di veterani dell'OSS.
Ha conosciuto A.W. Dulles che proprio quest'anno lo ha invitato a far parte del Comitato esecutivo di «Radio Europa Libera», creata dalla CIA (che, di fronte alla pubblica opinione, maschera questa sua iniziativa dietro la sigla National Committee for a Free Europe).
Ha lavorato anche in azioni "coperte" quando era assistente di Averell Harriman, capo del "piano Marshall" in Europa.]
La relazione tra Arthur Schlesinger e Irving Brown si sta ora consolidando per i reciproci segreti che condividono.
Uno dei primi compiti assegnati ad Arthur Schlesinger è quello di persuadere B. Russell, uno dei patrocinatori onorari del Congresso, a non dimettersi.
[Questo, infatti, il filosofo aveva minacciato di fare dopo aver letto i «maligni commenti» di Hugh Trevor-Roper sul «Manchester Guardian» nel quale gli avvenimenti di Berlino venivano descritti come qualcosa di sgradevolmente simile a un raduno nazista.]
Tra i presidenti onorari:
. B. Russell,
. B. Croce,
. John Dewey,
. Karl Jaspers.
[Isaiah Berlin, pure avvicinato per l'incarico, rifiuta motivando che un pubblico impegno a sostegno di un movimento anticomunista potrebbe mettere in pericolo i suoi parenti che tuttora vivono all'Est. Promette, tuttavia, che sosterrà il Congresso con discrezione. È già al corrente, comunque, che il Congresso è segretamente finanziato dalla CIA.]
- Presidente del Comitato Esecutivo:
. Denis de Rougemont;
- Segretario generale:
. Nicolas Nabokov;
[Percepisce un salario di 8.000 dollari per il suo lavoro di insegnante al Conservatorio Peabody e al College Sarah Lawrence.]
- Tesoriere:
. Irving Brown
[Avendo accesso a vari fondi segreti, ha vari assi nella manica. Pur essendo un vigoroso sostenitore del Congresso, preferisce per il momento finanziare "Force Ouvrière", sostenuta dalla CIA, nel suo tentativo di spezzare i sindacati comunisti degli scaricatori di porto a Marsiglia dove i rifornimenti del "piano Marshall" e le navi dell'esercito americano vengono quotidianamente sottoposti a una qualche forma di blocco.
Il problema sarà risolto quando James Burnham, nel gennaio 1951, prometterà a Nicolas Nabokov un supplemento di salario. Così, per il primo anno, Nicolas Nabokov sarà praticamnete "alle dipendenze" di James Burnham.]
Viene inoltre deciso che M. Lasky rimarrà a Berlino come direttore di «Der Monat» i cui uffici diventeranno la sede della sezione tedesca del Congresso.
Lawrence de Neufville [Jonathan Gearing] e M. Josselson si trasferiranno invece a Parigi dove guideranno l'ufficio principale, in contatto con Irving Brown, cui sono date istruzioni di prendere in affitto e arredare un locale opportuno.

Dicembre
intanto A.W. Dulles entra a far parte della CIA, come vicedirettore delle operazioni.
Diventa quindi anche il sommo responsabile del "National Committee for a Free Europe" (di cui ha curato la formazione) assieme a Carmel Offie che era stato incaricato della sua supervisione per conto dell'OPC di F.G. Wisner fin dalla costituzione, una anno prima.
Ha così la possibilità di coordinare le operazioni di intelligence e di sovraintendere la stessa divisione di F.G. Wisner, l'OPC.
Uno dei suoi primi atti è quello di assumere uno dei più brillanti membri dell'OSS: Tom Braden [Homer D. Hoskins] .
Questi inizialmente non ha un incarico ufficiale e viene assegnato nominalmente all'OPC di F.G. Wisner pur lavorando in realtà alle dirette dipendenze di A.W. Dulles.
[In pochi mesi acquisirà una profonda conoscenza dell'offensiva propagandistica comunista ma scarso apprezzamento per la risposta americana. Riuscirà a mettere l'IOD (International Organization Division) sotto il DDP (Deputy Director of Plans) - (vicedirettore della pianificazione) che è F.G. Wisner cui passerà però sopra (essendo formalmente il suo superiore) riferendo sempre ad A.W. Dulles.
Le cose stanno per cambiare.

Com'era prevedibile, Tom Braden decide di dirigere l' "operazione QKOPERA" "fuori dalle righe" e a questo scopo dà istruzioni a Lawrence de Neufville [Jonathan Gearing] di non far sapere nulla di quest attività all'uomo di F.G. Wisner che controlla la sezione francese, Robert Thayer.
Scavalcando Tom Braden, A.W. Dulles, in privato, dice a Lawrence de Neufville [Jonathan Gearing] di «tenersi in contatto con Irving Brown e di scoprire che cosa questi sta facendo», anche se ben presto Lawrence de Neufville [Jonathan Gearing] riferisce ad A.W. Dulles che ciò «è quasi impossibile, perché questi agisce come se si trattasse di operazioni sue e non racconta molto di quanto va facendo».
Come c'era da aspettarsi, né A.W. Dulles, né F.G. Wisner, né Tom Braden si fanno la reputazione di grandi dirigenti.

Alla fine dell'anno François Bondy e George Altman, direttore del «Franc Tireur», sono invitati a Roma per organizzare la rete di appoggi per un'affiliata italiana.
Nel loro rapporto conclusivo, M. Josselson, François Bondy e George Altman sottolineano il provincialismo e l'antiamericanismo degli intellettuali italiani.

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1950
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1950
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1950
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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1950
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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1950
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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1950
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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1950
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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1950
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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
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1950
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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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-

1950
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[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
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1950
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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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1950
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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1950
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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1950
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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1950
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1950
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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1950
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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-

1950
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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-

1950
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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1950
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
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1950
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1950
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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1950
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1950
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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1950
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1950
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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1950
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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1950
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1950
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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-

1950
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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1950
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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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-

1950
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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1950
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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1950
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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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-

1950
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[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1950
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1950
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1950
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1950
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1950
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1950
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1950
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1950
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1950
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1950
-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1950
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1950
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1950
-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1950
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1950
-


a

 








1950
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
C.P. Socarrás
(1948 - 1952)
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt]
1950
le ambiguità del regime vengono sciolte con la messa al bando dei comunisti e la repressione antioperaia;
Haiti
- Presidente
?
(? - ?)
- Ministro del lavoro
François Duvalier
(1948 - 1950)
1950
-
- Presidente della repubblica
1950
-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1950
-


1950
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)

1950
si assiste ora a un progressivo abbandono della politica anticlericale, per cui la chiesa e i gruppi tradizionalisti vengono inseriti nell'area di consenso del sistema "istituzionale";



1950
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1950

-



1950
- Presidente
J.J. Arévalo
(1945 - 1951)
(formalmente indipendente dal 1847)
1950

-


1950
- Presidente
-
(? - ?)
I. Osorio
(1950 - 1957)
1950
dopo alcuni anni di disordini e di confusi avvicendamenti al vertice del paese, viene eletto presidente I. Osorio;

1950
Honduras
- Dittatore
J. Manuel Gálvaez
(1949 - 1954)
1950
-


1950
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1950

-

1950
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1950
-

1950
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1950

-






1950
- Presidente
?
(? - ?)
 
1950
serie di agitazioni duramente represse;

1950

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
[dal 1945 opera una giunta rivoluzionaria instaurata da R. Betancourt di Acción democrática]
1950
[nel 1948 un golpe militare diretto dai conservatori ha rovesciato il presidente, liberamente eletto, R. Gallegos]



1950
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?) II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1950
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1950

- Presidente della repubblica

J.L. Bustamante Rivero
(1945 - 1950)
[Frente Democrático Nacional]
gen. M.A. Odría
(1950 - ?)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1950
il golpe del gen. M.A. Odría rovescia il presidente in carica;


1950

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1950
un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro ma l'esercito riesce sempre a strocare con le armi qualsiasi movimento di massa per l'emancipazione;
l'oligarchia conservatrice abbatte con un colpo di stato rivoluzionario il governo progressista di J. Villaroel.

1950

- Presidente della repubblica

G. Gonzáles Videla
(1946 - 1952)
[radicale del Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
[dal 1947 il Partito comunista è fuori legge]
1950
su pressione degli Stati Uniti (l'ipoteca statunitense è giustificata anche dall'apertura di un nuovo ciclo del rame);

1950
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1950
-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1950
-
Guyane Française
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1950
-


1950

- Dittatore

?
(? - ?)
1950
le elezioni presidenziali sanciscono il ritorno di Getulio Dornelles Vargas;


1950

- Presidente della repubblica

Federico Chávez
(1949 - 1954)
1950
cerca, ma in un paese ben più povero di risorse, di ricalcare l'esperienza peronista, con una politica di assistenza ai diseredati e di rafforzamento dei poteri dell'esercito;


1950

- Presidente della repubblica

gen. J.D. Perón
(1946 giu - set 1955)
[il presidente ha instaurato la dittatura;
da maggio 1946 esiste solo il Partito unico della rivoluzione.]
1950
-



Patagonia
1950
-

1950
-
?
(1943 - ?)
1950
Montevideo,

 


1950
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1950
-

1950
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica

Mao Tse-tung
(1949 - 1959)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

-

1950
Gennaio
16
, l'Unione Sovietica chiede la sostituzione del rappresentante della Cina nazionalsita all'ONU con il rappresentante della Cina popolare;

Febbraio
14
, firma di un trattato di amicizia tra l'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese;

Agosto
, l'Unione Sovietica insiste per l'ammissione all'ONU della Cina popolare;

Ottobre
7
, le truppe dell'ONU raggiungono e superano il 38° parallelo entrando nella Corea del Nord; la Cina popolare minaccia il suo intervento;
25
, la Cina invade il Tibet per rivendicare antichi diritti di sovranità, persi con la caduta, nel 1912, della dinastia Manciù.

Novembre
26
, si consolida l'intervento di volontari cinesi nella guerra di Corea;

Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

-

1950
Marzo
, Chiang Kai-shek riassume la presidenza della Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei.
Riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.

Giugno
25
, allo scoppio della guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense;

24, gli Stati Uniti garantiscono le isole Pescadores, prossime a Formosa, nel caso di un'invasione della Repubbica Popolare Cinese;

a


1950


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]

1950
Giugno
25
, inizio della guerra di Corea;
il ministro dell'Interno dichiara: «Oggi l'esercito fantoccio della difesa nazionale della Corea meridionale ha scatenato di sorpresa un attacco contro la Corea settentrionale lungo tutta la linea del 38° parallelo. Truppe nemiche sono sconfinate per una profondità da uno a due chilometri nella Corea settentrionale da tre punti. Il ministro dell'Interno della Repubblica Democratica Popolare Coreana ha ordinato alle proprie truppe di respingere il nemico che era sconfinato. In questo momento le truppe della Repubblica Democratica Popolare oppongono resistenza al nemico in una violenta battaglia difensiva.
Il governo della repubblica democratica coreana ha dato istruzioni al ministro dell'Interno di ammonire il governo fantoccio della Corea meridionale che la Repubblica Democratica Popolare Coreana adotterà nei suoi riguardi decise contromisure, se il governo fantoccio della Repubblica della Corea meridionale non porrà fine ai suoi attacchi di avventura contro le zone a nord del 38° parallelo
».

Intanto il presidente Kim Il Sung (o Kim Ir-Sen) emette un proclama che viene trasmesso da «Radio Mosca». Vi si sostiene che l'esercito popolare della Corea settentrionale è riuscito ad arrestare l'offensiva delle truppe del governo sudista passando quindi energicamente alla controffensiva per annientare la forza militare del governo fantoccio di Syngman Rhee.

 


DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
-
Syngman Rhee
(1948 ago - 1960)

1950
Giugno
25
, inizio della guerra di Corea;
il ministro degli Esteri Ben C. Limb emette la seguente dichiarazione: «Tra le 4 e le 5 del mattino del 25 giugno forze comuniste della Corea settentrionale hanno iniziato attacchi non provocati e improvvisi contro le nostre posizioni difensive a sud del 38° parallelo, dalla penisola di Ongjin, a occidente, alla zona costiera della provincia di Kangwon, a oriente.
Le forze di sicurezza della Repubblica di Corea si oppongono con vigore a questo attacco criminosto contro il nostro suolo. Il mondo sa ora chi sia l'aggressore in questo tragico conflitto. Ancora una volta gli oppressori della libertà umana offuscano il mattino di un pacifico giorno festivo attaccando e uccidendo senza preavviso uomini, donne e bambini pacifici, senza nessun motivo e nessuna giustificazione
».
da questo momento il presidente Syngman Rhee instaura un regime di terrore poliziesco; la parte del paese presenta forti disparità sociali e laceranti contrasti politici.





guerra di Corea (1950-53):
Giugno
25
, dopo una serie di incidenti di frontiera scoppia il conflitto tra le due Coree per il dominio della penisola;
il gen. Chai Ung Jung, dopo aver ricevuto il benestare del primo ministro Kim Il Sung, spiega lungo il 38° parallelo ben 150 T-34 sovietici e 90.000 uomini;
le truppe della Corea del Nord varcano la frontiera del 38° parallelo (tre giorni dopo raggiungeranno e occuperanno Seoul).
Nella stessa giornata il segretario delle Nazioni Unite Trygve Lie afferma, tra l'altro, in un rapporto:
«Le notizie di un'invasione di forze della Corea meridionale oltre il 38° parallelo, trasmesse dalla radio comunista di Pyongyang, sono state dichiarate del tutto prive di fondamento dal presidente e dal ministro degli Esteri della Corea meridionale nel corso di un colloquio con i membri e con il segretario generale della commissione. Le citate notizie affermavano che l'esercito popolare aveva ricevuto l'ordine di respingere gli invasori con un deciso contrattacco e attribuiva alla Corea meridionale la responsabilità per le conseguneze del fatto. […]
La commissione desidera richiamare l'attenzione del segretario generale sulla grave situazione che si sta sviluppando e che sta assumendo le caratteristiche di una guerra e può porre a repentaglio la pace e la sicurezza internazionale: propone quindi che il segretario generale esamini la possibilità di sottoporre la questione al Consiglio di sicurezza».

A Lake Success l'appello della commissione viene raccolto immediatamente e il segretario delle Nazioni Unite Trygve Lie si affretta a convocare il Consiglio di sicurezza, dando in apertura di seduta comunicazione degli avvenimenti coreani e ribadendo e rammentando il ruolo che l'ONU aveva avuto nel tentativo di risolvere fin dall'inizio il problema. Ricorda così la risoluzione del 27 ottobre 1949 nella quale era stato stabilito il riconoscimento di un governo legittimo nella Corea del Sud, unica zona nella quale la commissione aveva potuto svolgere i suoi lavori.
Al termine della discussione il Consigio di sicurezza, che può contare su una sostenuta prevalenza di membri del blocco occidentale, adotta una risoluiozne presentata dal rappresentante americano Gross nella quale, con nove voti favorevoli e una sola astensione (del delegato jugoslavo), ordina l'immediata cessazione delle ostilità, invitando le autorità della Corea settentrionale a ritirare immediatamente le proprie truppe al 38° parallelo; dà inoltre disposizioni alla commissione delle Nazioni Unite di controllare gli avvenimenti e di tenere informato il Consiglio di sicurezza. Infine rivolge un invito a tutti gli stati membri delle Nazioni Unite di astenersi dal fornire assistenza di qualsiasi tipo alla Corea settentrionale.
[Da notare che il rappresentante dell'Unione Sovietica nel Consiglio di Sicurezza, J.A. Malik, non ha esercitato il diritto di veto ma si è limitato ad assentarsi al momento della votazione.]
27, mentre le truppe della Corea del Nord stanno ottenendo vistosi successi sul campo di battaglia mettendo chiaramente in pericolo la possibilità per la Corea del Sud di sopravvivere all'invasione, H.S. Truman ordina l'intervento delle forze navali e aeree americane in Corea; aggiunge tra l'altro:
«In tale situazione l'occupazione di Formosa da parte delle forze comuniste costituirebbe una diretta minaccia alla sicurezza della zona del Pacifico e degli Stati Uniti nell'adempimento delle loro legittime e necessarie azioni in quella zona». E conclude:
«Un ritorno all'imperio della forza nelle relazioni internazionali avrebbe ripercussioni gravissime: gli Stati Uniti continueranno a difendere l'imperio della legge»;
lo stesso giorno il rappresentate americano all'ONU ottiene che venga emessa una risoluzione che accolga le tesi americane e precisamente l'appello a tutte le nazioni di non favorire l'aggressione nord-coreana e anzi di collaborare alla difesa della Corea meridionale;
il Consiglio di sicurezza dell'ONU approva questo appello/invito a tutti gli stati membri ad aiutare la Corea del Sud;
[La risoluzione viene approvata con 7 voti favorevoli, due astenuti (India ed Egitto) e uno contrario (Jugoslvaia); il rappresentante sovietico J.A. Malik continua ad assentarsi dalle votazioni.]
Lo stesso giorno, l'ambasciatore americano a Mosca, Kirk, presenta una nota al governo sovietico nella quale si legge tra l'altro:
«Dato il fatto ben noto dell'esistenza di cordiali relazioni tra il governo sovietico e il regime della Corea del Nord, il governo americano chiede all'Unione Sovietica di dare la sua assicurazione che essa non ha alcuna responsabilità in questa aggressione e che essa userà della sua influenza presso le autorià della Corea del Nord affinché queste ritirino immediatamente le loro forze».
H.S. Truman ordina l'intervento delle forze navali e aeree americane in Corea; il Consiglio di sicurezza dell'ONU approva un invito a tutti gli stati membri ad aiutare la Corea del Sud;
le truppe aeronavali americane entrano così nel conflitto agli ordini del gen. D.A. MacArthur che provvede al trasferimento di truppe dal Giappone e dalle Filippine verso la penisola coreana e cerca di sopperire con il potenziale bellico americano alle carenze sempre più evidenti dell'esercito sud-coreano;
il ministro degli Esteri sovietico Gromiko consegna all'ambasciatoro americano a Mosca Kirk una dichiarazione nella quale si torna a insistere sulla versione secondo la quale il conflitto è stato provocato dall'attacco di truppe sud-coreane e che quindi alla Corea meridionale spetta la responsabilità di quanto sta accadendo;

28
, il segretario di Stato americano D.G. Acheson tiene una conferenza stampa della quale approfitta per ribadire e commentare la posizione americana. Tra il resto dichiara:
«È stato il più cinico, brutale, sfrontato e ingiustificato attacco che potesse essere sferrato da parte di forze militari ai danni di un paese indifeso. Il mondo ha compreso ciò e ha anche compreso che le misure adottate dagli Stati Uniti sono state prese in appoggio alle Nazioni Unite».
Lo stesso giorno:
- Unione Sovietica, prende finalmente una posizione ufficiale nei confronti della crisi coreana protestando presso le Nazioni Unite per le risoluzioni che sono state prese;
- Regno Unito, il governo britannico decide di dare il proprio appoggio militare alla Corea del Sud accogliendo l'invito del Consiglio di sicurezza dell'ONU;
- CINA-Formosa, il governo nazionalista cinese di Formosa dichara di accettare l'invito agli Stat Uniti a non intervenire con le proprie forze nei confronti della Corea;
- CINA-Pechino, il ministro degli Esteri della Repubblca popolare cinese Chou En-lai protesta contro le decisioni americane argomentando che l'ordine impartito da H.S. Truman alla 7ª divisione navale di difendere Formosa rappresenta un atto di aggressione armata contro il territorio della Cina. Dichiara inoltre che il governo della Corea meridionale ha aggredito la Corea del Nord per l'istigazione degli Stati Uniti i quali si ripromettono in tal modo di avere un pretesto per occupare di fatto Formosa, la Corea del Sud, il Vietnam e le Filippine.
Nel corso della giornata, le truppe della Corea del Nord conquistano l'immediata periferia della capitale Seoul;
un bilancio dei primi quattro giorni di guerra fa constatare che la penetrazione dell'esercito popolare nord-coreano è avvenuta per una profondità da un minimo di 70 a un massimo di 100 km nel territorio sud-coreano per una estensione complessiva di oltre 20.000 kmq;
29, mentre gli americani, al comando del gen. D.A. MacArthur stanno cercando di organizzare la difesa facendo giungere dal Giappone aerei e navi con rinforzi, l'Unione Sovietica risponde alla nota americana di due giorni prima;
30, mentre le truppe nord-coreane raggiungono il centro di Seoul, il presidente H.S. Truman conferma a Washington di aver autorizzato l'aeronautica degli Stati Uniti a compiere missioni contro obiettivi specifici della Corea del Nord e di aver ordinato il blocco navale di tutta la costa coreana;
il gen. D.A. MacArthur viene autorizzato a impiegare anche unità terrestri di appoggio e ciò dà il via alla 24ª Div.ne americana di fanteria che viene trasportata dal Giappone e schierata rapidamente sul fronte per cercare di bloccare l'avanzata comunista;
nel frattempo:
- Egitto, dichiara la sua contrarietà alla decisione dell'ONU;
- India, S.J. Nehru comincia ad annunciare i suoi propositi di mediazione per porre fine al conflitto;
- Francia, approva quanto è stato fatto dalle Nazioni Unite sottolinenando che «per la prima volta il principio di sicurezza collettiva viene applicato; a fianco dell'America e del Regno Unito tutte le democrazie uniranno i loro sforzi per assicurare il trionfo delle forze della pace sulla forza della guerra»;
- Polonia, si dichiara critica nei confronti delle Nazioni Unite rilevando che «il governo degli Stati Uniti ha iniziato l'intervento militare in Corea e ha dichiarato la sua intenzione di aggredire Formosa»;
- Israele, dichiarandosi contraria all'aggressione, promette di appoggiare il Consiglio di sicurezza e i suoi sforzi per porre fine alla rottura della pace in Corea.


Luglio
, il governo degli Stati Uniti ottiene dal Consiglio di sicurezza dell'Onu (convocato in assenza dell'Unione Sovietica) la condanna della Corea del Nord come "stato aggressore" e invia in Corea un proprio corpo di spedizione al comando del gen. D.A. MacArthur;
2, il ministro degli Esteri della RDP, Pak Hen Nen, invia una nota di protesta al segretario generale delle Nazioni Unite per l'intervento degli Stati Uniti nel conflitto coreano; dopo aver sottolineato le dichiarazioni di H.S. Truman del 27 e del 30 giugno sull'intervento delll forze aeree e navali e poi di quelle terrestri, afferma:
«L'aviazione americana effettua brutali bombardamenti contro la nostra popolazione pacifica e compie incursioni contro Pyongyang, contro altri punti della Corea settentrionale e contro le città liberate della Corea meridionale, attaccando unità dell'esercito popolare allo scopo di ostacolare la vittoriosa avanzata verso sud. La politica perseguita dagli imperialisti americani per assoggettare il popolo coreano a per fare della Corea una colonia degli Stati Uniti si è ora sviluppata in un aperto intervento armato contro la RDP di Corea».
3, per bocca di Chiang Kai-shek il governo nazionalista di Formosa propone nuovamente di provvedere in proprio agli aiuti ai sud-coreani, inviando forze terrestri, ma il governo americano si affretta a respingere questa offerta con la motivazione che è preferibile che le forze militari cinesi rimangano a difesa dell'isola di Formosa;
4, Gromiko bolla nuovamente l'intervento americano in Corea con queste parole:
«Il governo degli Stati Uniti d'America ha commesso un atto ostile contro la pace e porta la responsabilità delle conseguenze dell'aggressione armata da esso intrapresa. L'Organizzazione delle Nazioni Unite assolverà i suo doveri per il mantenimeno della pace solo o nel caso in cui il Consiglio di sicurezza chiederà la cessazione incondizionata dell'intervento militare americano e l'immediato ritiro delle forze armate americane in Corea».
5, ore 08:16, a nord di Osan avviene il primo contatto in combattimento tra i nord-coreani e le truppe terrestri degli Stati Uniti;
lo stesso giorno il segretario di Stato americano D.G. Acheson, nel corso della sua conferenza stampa, ribadisce che la crisi coreana è cominciata il 25 luglio con l'aggressione nord-coreana; conclude affermando che chi sostiene che le ostilità siano state iniziate dai sud-coreani appartiene alla stessa categoria di chi nel 1939 aveva affermato che era stata la Polonia ad aggredire la Germania nazista;
6, l'Unione Sovietica protesta per il blocco navale attuato dagli Stati Uniti intorno alle coste nord-coreane; una nuova protesta giunge anche dal ministro degli Esteri della Cina popolare al segretario delle Nazioni Unite; Chou En-lai dichiara tra l'altro che «il Consiglio di sicurezza e il segretario genrale dell'ONU, piegandosi alla volontà americana, hanno trascurato il proprio dovere di fronte alla difesa della pace. Essi si sono mostrati docili strumenti della politica americana».
7, il Consiglio di sicurezza discute e approva – con sette voti favorevoli e tre astensioni (India, Jugoslavia ed Egitto) – una risoluzione, proposta dalla Francia e dal Regno Unito, nella quale, ribadendo che è stata la Corea del Sud a subire l'aggressione delle forze comuniste, propone a sua volta che tutte le nazioni «disposte a fornire forze militari e aiuti di altro genere per la Corea del Sud, pongano tali forze e aiuti a disposizione di un comando unico alle dipendenze degli Stati Uniti».
La risoluzione del Consiglio di sicurezza invita anche gli Stati Uniti a designare un comandante delle forze alleate e autorizza fin dall'inizio il comando unico a usare a sua discrezione la bandiera delle Nazioni Unite nel corso delle operazioni contro le forze comuniste nord-coreane.
Lo stesso giorno, continuando la sua opera di mediazione, il premier indiano S.J. Nehru emette una dichiarazione nella quale, oltre ad esprimere severe parole di condanna per il conflitto coreano, prevede che esso possa (50% di probabilità) trasformarsi in una terza guerra mondiale.
Per fronteggiare la situazione coreana, il governo degli Stati Uniti decide così di potenziare gli effettivi militari, rimettendo in azione la legge sulla coscrizione obbligatoria e accettando anche arruolamenti volontari.
8, il gen. D.A. MacArthur viene nominato comandante in capo dell'esercito dell'ONU in Corea; a capo delle forze terrestri operanti in Corea egli mette il gen. Walton H. Walker, americano;
nonostante l'impegno militare americano, le opeazioni militari per le forze delle Nazioni Unite non registrano alcun miglioramento; i nord-coreani, anzi, proseguono vittoriosamente l'offensiva costringendo sud-coreani e americani a retrocedere anche al di là del 37 parallelo, conquistando Suwon e Chonan e puntando direttamente a un altro importante centro della Corea meridionale, Taejon;
13, la precaria situazione dei sud-coreani e degli americani induce il segretaro generale dell'ONU Trygve Lie a rivolgere a numerosi stati membri dell'ONU, che hanno assunto un atteggiamento favorevole alla causa sud-coreana, un invito a inviare truppe di rinforzo;
19, il presidente H.S. Truman invia un messaggio al Congresso sollecitando, in pratica, la trasformazione dell'economia americana in economia di guerra; egli chiede che il potenziale produttivo nazionale venga impiegato anzitutto per la produzione di armi; il Congresso dovrebbe approvare una legge che autorizzi il governo a stabilire criteri di priorità e «a procedere ad assegnazioni di materali secondo quanto si rende necessario per promuovere la sicurezza delle nazioni a limitare il consumo di materiale per scopi non essenziali, a impedire gli accaparramenti e a requisire materiali e mezzi necessari per la difesa nazionale»;
20, anche Taejon viene definitivamente conquistata dai comunisti – nel giro di pochi giorni essi superano anche il 36° parallelo – costringendo gli avversari a battersi in una porzione sempre più limitata della penisola;
lo stesso giorno il gen. D.A. MacArthur emette un comunicato nel quale riassume le operazioni militari dallo scoppio della guerra fino a questo momento:
- sottolinea l'entrata in linea della maggior parte dell'8ª armata costituita sotto il comando del gen. Walton H. Walker;
- chiarisce che la stabilizzazione finale delle linee comporterà necessariamente degli ulterori ripiegamenti, ma afferma che le posizioni delle Nazioni Unite nella Corea meridionale rappresenteranno da questo momento in poi un base sicura;
- ammette che le perdite sono state relativamente gravi ma esprime anche l'opinione che la potenza americana continuerà ad accrescersi mentre quella del nemico andrà diminuendo;
- argomenta che i nord-coreani hanno avuto la loro grande occasione dopo lo sfondamento della linea del fiume Han, ma che non sono stati in grado di sfruttarla.
Le sue dichiarazioni vengono smentite dagli eventi successivi!
I nord-coreani riescono infatti a proseguire la loro avanzata verso sud dimostrando di puntare addirittura su Fusan dove si è ritirato il governo sud-coreano e dove finirà certamente per svolgersi la battaglia decisiva.
25, il gen. D.A. MacArthur invia al Consiglio di sicurezza un rapporto sulle operazioni militari;
27, H.S. Truman esclude l'uso della bomba atomica in Corea;
31, il gen D.A. MacArthur si reca a Formosa per incontrarsi con Chiang Kai-shek e per concertare precisi accordi di fronte alla minaccia comunista fattasi crescente in seguito al successo in Corea.


Agosto
, inizia alle Nazioni Unite un dibattito sulla Corea; al Consiglio di sicurezza torna a partecipare (dopo un lungo periodo di volontaria assenza) il delegato sovietico J.A. Malik come presidente di turno: si affretta a proporre un ordine del giorno nel quale figura anche il riconoscimento del rappresentante del governo della Repubblica Popolare quale unico rappresentante della Cina. La proposa viene respinta (con otto voti contro tre) e così una volta di più gli americani fanno intendere che non consentirebbero mai che il conflitto coreano possa in qualche modo coinvolgere il problema dell'ammissione all'ONU della Cina comunista.
3, il Consiglio di sicurezza – con otto voti favorevoli, uno contrario (Unione Sovietica) e due astensioni (India e Jugoslavia) – approva una risoluzione che condanna nuovamente la Corea del Nord per la sua persistente sfida all'autorità delle Nazioni Unite e invita tutti gli stati membri dell'ONU a usare la propria influenza per indurre le autorità nord-coreane a desistere dall'aggressione. Chiede anche di non aiutare la Corea del Nord e di astenersi da qualsiasi azione che possa portare a un allargamento del conflitto in altre zone.
Intanto le forze delle Nazioni Unite e i sud-coreni sono costretti a riparare nella testa di ponte di Fusan.

Settembre
, il presidente H.S. Truman, resistendo agli inviti dei "falchi" – tra cui anche il gen. D.A. MacArthur – che immaginano una guerra preventiva anziché difensiva, rivolge un radiomessaggio al popolo americano rifacendo la storia della guerra di Corea e precisando la posizione degli Stati Uniti in politica estera.
In questa occasione elenca in otto punti i criteri ai quali intende ispirare la politica estera del suo governo:
- 1 - conferma la fedeltà degli Stati Uniti alle Naioni Unite, dichiarando che gli americani non verranno mai meno a tale impegno;
- 2 - dichiara che gli Stati Uniti non hanno alcuno scopo in Corea se non quello di garantire agli abitanti la libertà, l'indipendenza e l'unità;
- 3 - «Non vogliamo che la lotta in Corea degeneri in un conflitto mondiale. Ed essa non degenererà, a meno che l'imperialismo comunista non getti altri eserciti e altri governi nella mischia in appoggio agli aggressori che combattono contro le Nazioni Unite»;
- 4 - esprime la speranza che il popolo cinese non sia costretto a lottare contro le Nazioni Unite e contro il popolo americano;
- 5 - afferma che gli Stati Uniti non desiderano impadronirsi di Formosa e di nessuna altra parte dell'Asia. La missione affidata alla 7ª squadra navale è unicamente quella di far sì che Formosa resti fuori dal conflitto coreano;
- 6 - fa una professione di fede nella libertà di tutti i paesi dell'Estremo Oriente e aggiunge che non solo l'America desidera che i popoli dell'Asia godano la loro libertà, ma intende anche aiutarli ad assicurarsi migliori condizioni sanitarie, abitazioni, alimentazione e soprattutto la possibilità di vivere in pace;
- 7 - «Non crediamo nella guerra aggressiva e preventiva. Guerre di questo genere sono le armi dei dittatori, non di paesi liberi e democratici come gli Stati Uniti. Ci stiamo armando solo per difenderci dall'aggressione. Qualunque imperialismo comunista non creda nella pace, esso potrà essere dissuaso dal tentare nuove aggressioni qualora il nostro e gli altri popoli liberi siano forti, decisi e uniti».
- 8 - «Desideriamo la pace e la raggiungeremo. I nostri giovani stanno oggi lottando in Corea appunto per la pace. Stiamo inoltre lavorando tenacemente per la pace in seno alle Nazioni Unite e in tutte le capitali del mondo. I nostri lavoratori, i nostri agricoltori, i nostri uomini di affari e tutte le nostre riccchissime risorse stanno ora contribuendo a creare quella potenza che garantirà la pace. Invitiamo tutti i paesi del mondo, senza eccezione, a unirsi a noi in questa grande opera».
Intanto l'occupazione completa della penisola da parte dei nordcoreani viene impedita dal gen. D.A. MacArthur con la creazione di due teste di ponte (rispettivamente a Pusan-Masan e a Inchon);
15, dopo quasi tre mesi di sconfitte, iniziano sbarchi di truppe americane nel porto di Inchon.
[Ora il comando delle Nazioni Unite comincia a tenere a bada i temuti carri armati sovietici T-34 con una disperata combinazione di armi: bazookas calibro 3.5 operanti elettricamente, Corsair carichi di bombe al napalm e di bombe da 250 kg, e una collezione di carri armati che comprende Sherman M-26, Patton M-46 e Sherman M4A3.
Ora la superiorità delle Nazioni Unite è di 5 a 1.]
Questa operazione riporta le truppe della Nazioni Unite a due passi dalla capitale Seoul, nel tentativo di tagliare fuori, attraverso questa testa di sbarco, tutti i rifornimenti provenienti dalla Corea settentrionale e diretti alle truppe comuniste impegnate nella Corea meridionale.
Gli sbarchi sono effettuati a opera di 262 unità navali americane e la controffensiva viene affidata alla 7ª Div.ne di fanteria e alla 1ª Div.ne marines del 10° corpo d'armata;
2, dalla testa di ponte di Fusan l'8ª armata, a sua volta, lancia un contrattacco, riuscendo, dopo lunghi combattimenti e dopo diversi giorni, a spezzare la linea comunista e a puntare decisamente verso nord riconquistando rapidamente molto del terreno perduto nelle settimane precedenti;
in poco più di dieci giorni le truppe provenienti dalla testa di ponte di Fusan e quelle che sono sbarcate a Inchon riescono a congiungersi;
28, la capitale Seoul viene riconquistata.
Si è così ritornati alla posizione di partenza del 25 giugno.
Rientrando a Seoul, Syngman Rhee emette un proclama nel quale vuole ringraziare le Nazioni Unite del formidabile aiuto dato alla Corea del Sud.
All'ONU la nuova situazione creatasi in Corea dà lo spunto, prima al Regno Unito e poi all'Unione Sovietica, di proporre due diversi piani di pace, tendenti a porre fine rapidamente al conflitto.
Sin da ora Chou En-lai fa sapere all'ambasciatore indiano a Pechino che la Cina non potrà mancare di intervenire se le truppe delle Nazioni Unite supereranno il 38° parallelo.

Ottobre
4, il comitato politico dell'Assemblea delle Nazioni Unite vota un ordine del giorno nel quale si caldeggia, oltre al ritorno alla pace in Corea, anche una definitiva sistemazione politica della penisola attraverso elezioni. Ma le Nazioni Unite, davanti al dubbio se le loro truppe debbano arrestarsi al 38° parallelo o debbano superarlo nel tentativo di debellare completamente le forze comuniste, scelgono la seconda soluzione;
8, le truppe dell'ONU raggiungono e superano il 38° parallelo entrando nella Corea del Nord; dopo aver incontrato, tuttavia, forti resistenze da parte dell'esercito comunista e non prima di aver ripetutamente intimato la resa ai nord-coreani ottenendone risposta negativa;
10, la Cina popolare protesta ufficialmente per quanto sta avvenendo in Corea e minaccia il suo intervento;
15, all'incontro con il presidente H.S. Truman nell'isola di Wake, il gen. D.A. MacArthur ribadisce la sua convinzione che ormai la partita è vinta e che anche i cinesi sarebbero ricacciati indietro;
16, si da ora i primi contingenti cinesi si affiancano ai combattenti comunisti; il gen. D.A. MacArthur si trova ora ad affrontare un nemico diverso;
18, la Repubblica Popolare Cinese torna all'attacco al Consiglio di sicurezza denunciando ripetute violazioni dello spazio aereo cinese da parte di aerei americani e con l'occaione chiede nuovamente il ritiro delle truppe americane dalla Corea;
lo stesso giorno americani e sud-coreani occupano la capitale della Corea settentrionale Pyongyang;
26, con l'appoggio di nuove forze sbarcate a Wonsan le truppe sudcoreane e statunitensi si spingono verso la frontiera mancese;
forte delle sue convinzioni, il gen. D.A. MacArthur continua a tormentare le frontiere con la Manciuria sul fiume Yalu anche con l'aviazione americana che finisce con lo sconfinare nello spazo aereo delle vicina repubblica comunista;
30, quando gli americani raggiungono il fiume Yalu non tardano ad essere ricacciati indietro fulmineamente dalle truppe cinesi, corse in aiuto, al comando di Lin Piao, ai nordcoreani.
Il gen. D.A. MacArthur ordina la ritirata.
[Intanto l'Inghilterra, la Francia e gli Stati Uniti si affrettano a sbloccare il limite di 11.000.000 di tonnellate d'acciaio imposto alla produzione tedesca e sollecitano i baorni tedeschi a fare del loro meglio per la battaglia contro il comunismo.]

Novembre
6
, il gen. D.A. MacArthur denuncia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite l'intervento cinese nella guerra di Corea;
in un discorso pubblico a Bombay, il primo ministro indiano S.J. Nehru (fautore della pace e neutralista convinto) dichiara che purtroppo non è da escludere che nel giro di poco più di un anno possa esplodere un conflitto mondiale;
24, mentre per la prima volta delegati della Cina popolare arrivano a New York invitati dal Consiglio di sicurezza per discutere sul problema di Formosa, il gen. D.A. MacArthur dà inizio a una potente offensiva nella Corea del Nord tendente a bloccare finalmente i cinesi e i nord-coreani, ma nel giro di soli quattro giorni le truppe delle Nazioni Unite sono costrette a ripiegare precipitosamente di fronte alla violenza della controffensiva avversaria;
26, si consolida l'intervento di volontari cinesi nella guerra di Corea;
27, la Cina interviene a fianco della Corea del Nord e si ha così una controffensiva cino-nordcoreana;
30, il presidente H.S. Truman approfitta della sua conferenza stampa settimanale per concedere dichiarazioni importanti sugli avvenimenti coreani;

Dicembre
il gen. D.A. MacArthur richiede invano a Washington di fare intervenire le truppe di Chiang Kai-shek che potrebbero gettare sul fronte coreano quasi 300.000 uomini compensando così l'intervento cinese e altrettanto invano chiede a H.S. Truman di essere autorizzato a bombardare i concentramenti di truppe cinesi alle frontiere mancesi.
5, le truppe delle Nazioni Unite devono abbandonare la capitale della Corea settentrionale Pyongyang;
lo stesso mese ha inizio l'evacuazione da Hungnam di 205.000 soldati americani;
a metà mese il presidente H.S. Truman ritiene di dover proclamare lo stato di emergenza nazionale;
23, il gen. Walton H. Walker, comandante dell'8ª armata muore in un incidente automobilistico e viene sostituito dal gen. M.B. Ridgway.


Un inverno particolarmente freddo e nevoso mette a dura prova la resistenza dei marines americani che subiscono gravissime perdite.


[B.P. Boschesi, Storia della Guerra Fredda (1945-62), Milano 1977, Mondadori.]

a


1950
Pakistan
(dominion del Commonwealth britannico a prevalenza musulmana)
Prima fase (1947-56): relativo predominio della Lega musulmana e dei ceti agrari tradizionalisti;
dissensi nei ceti dirigenti, tra gli ambienti conservatori e quelli moderati progressisti favorevoli alla modernizzazione del paese; dal 1949 l'opposizione comunista è stata messa al bando dagli ambienti conservatori;
1950
si rafforza l'opposizione nazionale bengali nel Pakistan orientale;

a


1950
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
conflitto con il Pakistan per il Kashmir (1947 dicembre-gennaio 1949): in seguito alla decisione unilaterale del maharaja del Kashmir di inserire lo stato nell'Unione indiana, le truppe pakistane occupano il sud del paese, provocando un sanguinoso conflitto con l'India.

1950
contestualmente all'annessione dello Junagadh e dello Hyderabad, occupati militarmente poco più di due anni prima, e alla soppressione degli oltre 560 regni e principati in cui era diviso il paese, l'India recide gli ultimi legami con il passato coloniale, staccandosi dalla metropoli e dandosi una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;

Nell'isola d Ceylon i ministri degli Esteri del sud-asiatico approvano il Piano di Colombo.


a


1950
-
1949
dal 23 novembre 1946 è iniziato il conflitto

gli Stati Uniti si impegnano a fornire armi alle forze francesi in Indocina e nello stesso tempo iniziano a condurre un gioco politico che consiste nel suscitare e mobilitare movimenti nazionalisti vietnamiti anticomunisti (ma non per questo filofrancesi), al fine di rendere più difficile alla Francia una qualsiasi politica di negoziato e di accordo col governo di Ho Chi Minh;

1950
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)

1950
-


a







1950
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
dal 1948 governa il Partito conservatore che con l'appoggio degli Stati Uniti svolge una politicia filoccidentale volta alla ricostruzione economica e a un nuovo sviluppo capitalistico.]

1950
Giugno
6
, su proposta del gen. Mac Arthur, comandante in capo delle forze di occupazione, viene messo fuorilegge il Partito comunista;

a





1950-1960
AFRICA


Alla vigilia dell'indipendenza vivono in Africa, circa:
- 4 milioni di "europei",
- 220 milioni di "africani".
Le esportazioni minerarie sono decuplicate rispetto al periodo anteriore alla guerra.
I due terzi degli investimenti stranieri a sud del Sahara interessano il Sudafrica, la Rhodesia e il Congo Belga.
Il reddito annuo pro capite è di circa:
- 50 dollari in Africa,
- 800 dollari nell'Europa occidentale.
I paesi europei costituiscono la principale fonte di investimento in Africa.
Nel 1955, nel Congo Belga, non vi sono ancora né ingegneri né avvocati africani, e in Belgio non c'è un solo studente congolese.
Nel 1949 viene inaugurata la prima università "britannica" a Ibadan, Nigeria.
Nel 1945 iniziano la loro attività, a Dakar, un istituto di Medicina e una scuola superiore di Giurisprudenza.

RELIGIONI

Un'antica massima islamica afferma: «Il musulmano (colui che si è convertito) diventa un parente di sangue (mawla)».
Certamente l'Islam rappresenta un ponte importante tra il mondo arabo e quello africano, manon ne consegue che gli africani islmizzati si identifichino inequivolcabilmente con gli arabi. Qui come latrobe, al girono d'ofggi, l'appartenenza etnica rimane fluida, prpoblematica, legata spesso a considerazioni di opportunità.
Circa due teerzi di tutta lapopolazione musulmana dell'Africa subsahariana sono concentrati nell'Africa occidentale.
[Iaon M. Lewis in Storia dell'Africa, La nuova Italia 1979.]


1950
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1950
-


1950
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", Maometto V si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1950
-


1950
Algeria
-  
1950
nonostante le autorità francesi si siano impegnate a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana, la consistente minoranza europea (i pieds noirs) si oppone a qualsiasi modificazione del regime coloniale; svanisce così un po' alla volta ogni possibilità d'integrazione tra le due comunità;

1950
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
- Bey
?
(?-?)

1950
-


1950
LIBIA
[le tre province: Tripolitania, Cirenaica e Fezzan, vengono unificate dall'ONU in un regno federale.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);

1950
-



1950
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
?
(1949 - 1950)
Nahhas Pascià
(1950 - 1952)
1950
Gennaio
il re richiama in patria il vecchio nemico Nahhas Pascià e consente lo svolgimento di elezioni generali, in cui il Wafd riesce ancora ad ottenere la consueta vittoria schiacciante.
Entrambe le parti di questa inverosimile alleanza palazzo-Wafd sperano di conservare la loro porzione di potere nel vacillante sistema governativo egiziano.




1950
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
la dominazione inglese ne ha accentuato la dipendenza coloniale, contestata fin dal periodo tra le due guerre mondiali dai nazionalisti sudanesi divisi tra una tendenza indipendentistica e una tendenza favorevole all'unione con l'Egitto;
nel settembre 1946 il RDA (Rassemblement Démocratique Africain) è diventato un'organizzazione popolare di massa nel Sudan (poi Mali).]
   
1950
Gli inglesi si rifiutano di riconoscere la SWTUF (Sudan Workers Trade Union Federation - Federazione dei Sindacati dei Lavoratori Sudanesi), che succede alla WAA.
La SWTUF dichiara di mirare alla "sconfitta dell'imperialismo" e chiede l' "audeterminazione" per il Sudan.
Viene costituito un Fronte Unito per la Liberazione del Sudan e la SWTUF collabora con il Movimento Sudanese per la Liberazione Nazionale.
La SWTUF non gioca un ruolo politico di primo piano e ha divergenze sul programma sociale con i capi nazionalisti.

1950
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1950
-


1950
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[Dall'inizio del 1946 è diventato un possedimento d'oltremare dell'Union Française, con la conseguente trasformazione dei suoi abitanti in cittadini francesi; il governatore generale viene affiancato da un Grand Conseil formato da 5 delegati di ogni singolo territorio.]

Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1950
nel 1948 Léopold Sédar Senghor è uscito dal Partito socialista francese e ha fondato il SDB (Senegalese Democratic Bloc - Blocco democratico senegalese).
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1950
-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1950
dal 1946 l'UDS (Union démocratique soudanaise), sezione locale del RDA (Rassemblement démocratique africain), ha assunto con il suo leader Modibo Keita la testa del movimento nazionale;

Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1950
-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1950
-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1950
dal 1946 sono iniziati i primi movimenti nazionalisti guidati dal PDG (Parti dèmocratique de Guinée), emanazione del moderato RDA (Rassemblement démocratique africain) dal quale il primo si distanzia anche per influenza del blocco sovietico, assumendo posizioni più radicali sotto direzione di Sékou Touré uno dei più prestigiosi leader del nascente "risveglio africano";
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1950
Gennaio
30
, si segnalano scioperi e dimostrazioni contro la Francia.
Le truppe francesi massacrano centinaia di africani e compiono migliaia di arresti.
Il RDA viene dichiarato fuorilegge, ma i militanti del RDA "membri del Parlamento" hanno libertà di azione e parola.

Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1950
-

1950
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1950
-

1950
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833;
dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
dal 1946 mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il TWP (True Whig Party) che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
-
-
1950
-

1950
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874, si è ingrandita nel 1922 con l'annessione della parte occidentale (Togoland) dell'ex Togo tedesco;
dal 1946 è in vigore la "Costituzione Burns";
dal 1949 si sta sviluppando la lotta per l'indipendenza per iniziativa del Convention People's Party di Kwame Nkrumah.]
- Governatore
-
1950
I lavoratori scioperano nel Ghana e in Nigeria.

1950
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1950
-


1950
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
- Governatore generale
?
(?-?)
1950
dopo i vari elementi di divisione che si portano avanti da tempo, continua a crescere il movimento nazionalista che, sotto la direzione di Nmandi Azikiwe (detto Zik) e ora favorito dalla creazione dell'università di Ibadan, pone le premesse per l'autogoverno;

I lavoratori scioperano nel Ghana e in Nigeria.
I sindacati nigeriani pubblicano un quotidiano «Labour Champion».

Dicembre
gli inglesi interrompono uno sciopero e cercano di dividere il Congresso del Lavoro.
"Consiglieri " britannici riescono a corrompere i capi del Congresso e dal 1958 in poi intensificano le loro interferenze mediante la WFTU e l'ICFTU, entrambi fondati sull'aristocrazia metropolitana occidentale del lavoro. 125.000 lavoratori nigeriani sono iscritti ai sindacati.
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1950
-
Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1950
-





1950
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1950
-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911); dal 1946 è entrato a far parte dell'Union Française.]
1950
l'UPC (Union des populations du Cameroun) è alla testa della lotta per l'indipendenza (1948-58);

1950
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese]
-
1950
André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1950
-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905; Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1950
-

Ciad [Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1950
-



1950
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Léopoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1950
Dalla fine della seconda guerra mondiale si sviluppa nel paese un movimento di liberazione con orientamenti progressisti, diffuso specialmente nelle città, fra gli strati di popolazione indigena che, venuti a contatto con la cultura europea, hanno abbandonato gli antichi costumi tribali e maturato una coscienza nazionale.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1950
nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1950
-

La piramide di pietra fatta costruire nel 1938, sulla cima del colle che domina la sorgente del Nilo, dall'esploratore tedesco Burkhard Waldecker e ormai deteriorata dalle intemperie, viene restaurata.
Nell'occasione viene eliminato il piccolo corridoio interno e sostituita l'iscrizione interna con una placca esterna, la quale dice, fra l'altro, così:

Pyramis
ad Caput Nili
Meridionalissimum
Ut signum incipientis fluminis Pyramidum
Erecta A.D. MDCCCCXXXVIII
In Memoriam omnium quaerentium caput Nili
Eratosthenes Ptolomaeus
Speke Stanley Kandt et alii
- - -
Sunt nomina Nili
Kasumo - Mukasenyi - Kigira
Ruvironza - Ruvubu - Kagera
Lac Victoria - Victoria Nile
Lac Kyoga - Mwita - Nzige (Lac Albert)
Bahr el Gebel - Kir - Bahr el Abiad
Nil

[Il punto geografico esatto della sorgente del Nilo è:
- 29°31' di longitudine est,
- 3°55' di latitudine sud.
Da qui alla foce corre una distanza di 7.000 km.
Le sorgenti del Nilo furono cercate, intorno al 60 d.C., ossia 19 secoli fa, dai romani. Un'intera spedizione romana risalì il Nilo sino alla quarta cateratta, in piena Nubia. Da lì continuarono l'esplorazione due centurioni, i quali giunsero molto ma molto più a sud. Giunsero sino a una zona nella quale il Nilo formava immense paludi, con vegetazioni galleggianti che impedivano la navigazione; giunsero fino a dove si cominciava a sentir parlare di uomini nani, dei pigmei già noti a Omero.
Di quell'esplorazione ci parla Seneca, e il suo racconto è così preciso da non lasciare dubbi: i due centurioni romani riuscirono a risalire il Nilo Bianco sino oltre la confluenza col Bar el Gazàl, fra 10 e 5 gradi di latidtudine nord.
Oggi, più ancora che al tempo dei romani, l'impresa appare favolosa. Perché gli europei superassero il limite stabilito dai due centurioni ci vollero 1800 anni…
[Lino Pellegrini, Io Congo, Aldo Martello Editore, Milano 1963, p. 157.]






1950
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1950
Dicembre
2
, con la risoluzione di compromesso varata dall'ONU, mediando le aspettative degli unionisti, in maggioranza cristiani, e quelle degli indipendentisti, di ispirazione musulmana, viene costituita in "unità autonoma federata con l'Etiopia" sotto la sovranità della corona etiopica;



1950
SOMALIA
L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista.
Progetto della Grande Somalia: rimane inoperante.
Somalia Britannica [L'Inghilterra continua ad amministrare la sua ex colonia]
1950
-
Somalia Italiana [In base ad una risoluzione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U del 21 novembre 1949 viene deciso che la Somalia italiana diventerà indipendente dopo un periodo decennale di amministrazione fiduciaria, esercitata dall'Italia stessa.]

1950
Gennaio
8-27
, Ginevra: viene eleborata la convenzione relativa all'amministrazione fiduciaria italiana in Somalia;

Giugno
2
, con decreto 2 giugno 1950 del Ministero dell'Africa Italiana, il commissario straordinario della AMB (Azienda Monopolio Banane) distribuisce «in via provvisoria» 86 concessioni, per un solo anno.
Ai vecchi concessionari fascisti sono aggiunti alcuni raccomandati di ferro della Dc e diversi intrallazzatori.
Le 86 concessioni corrispondono, in realtà, a sole 63 ditte, perché ad alcuni nominativi sono assegnate più concessioni (ad es. la Cooperativa Profughi Somalia dietro la quale si nascondono alcuni dei più noti affaristi del "regime", ha sette concessioni in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Veneto, Toscana, Lazio) e perché alcune persone ottengono più concessioni presentandosi con nomi di ditte diverse.
Alcuni grossisti hanno la investitura per intere regioni:
. Salvatore Saccà per tutta la Sicilia;
. Ottavio Gasperini per tutta la Puglia più la provincia di Matera;
. SACOME per tutto l'Abruzzo-Molise, più la provincia di Ascoli Piceno;
. Romolo Bugari per tutte le Marche meno la provincia di Ascoli Piceno;
. Cosimo Aquino per tutta l'Umbria;
. Angelo Tonini e Giovanni Cristiani per la Campania più la Calabria e la provincia di Potenza;
e così di seguito.


Dicembre
2
, l'Assemblea Generale dell'O.N.U. ratifica la convenzione in base alla quale l'Italia ottiene dall'ONU l'amministrazione fiduciaria della sua ex colonia per dieci anni con il compito preciso di prepararla all'indipendenza;
[È la prima e unica volta in cui viene applicato l'istituto della "trusteeship" ad un territorio appartenente alla categoria b) dell'art. 77 della Carta dell'O.N.U.]

Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1950
-



1950
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1950
formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Nell'Uganda, Makarere diventa sede di università sotto la tutela coloniale dell'Università di Londra: provvede alla formazione dei futuri funzionari britannici nell'Africa orientale.
È costituito il partito del movimento nazionalista ugandese, il cui programma è antimissionario, prevede la ridistribuzione della terra e l'autogoverno.
Gli inglesi arrestano i capi del TUC dell'Africa orientale e quelli dell'AWF (African Workers Federation - Federazione dei Lavoratori Africani), fondata nel 1947 come sindacato legalmente riconosciuto.
I lavoratori di Nairobi proclamano uno sciopero generale.
Gli inglesi scatenano la polizia contro gli scioperanti, mentre l'esercito e l'aviazione controllano la città con mezzi blindati, mitragliatrici e aerei. Trecento scioperanti sono arrestati e molti sindacalisti vengono esiliati e imprigionati sotto l'accusa di "sciopero illegale".

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1950
-

Le scuole indipendenti kenyote sono frequentate da sessantamila alunni. Gli inglesi appiccano il fuoco a diverse scuole e ne chiudono molte altre.
Ha inizio la grande rivolta dei contadini Mau Mau.

Aprile
La KAU (Unione Africana del Kenya) e il Congresso Indiano dell'Africa Orientale si riuniscono.
È presente Sikh Makhan (internato dagli inglesi in India durante la guerra) e fondatore del Congresso del Sindacato dell'Africa Orientale, che ha organizzato lo sciopero di Mombasa nel 1949. Singh e Fred Kubai organizzano il boicottaggio delle celebrazioni del duca di Gloucester a Nairobi.
Mathu e M.Botela, del Consiglio Consultivo Africano di Nairobi, condannano il boicottaggio, ma J. Kenyatta li sconfessa.
Singh e Fred Kubai vengono arrestati, i lavoratori paralizzano Nairobi con uno sciopero generale e chiedono una paga minima di cinque sterline al mese.
Singh è deportato nel Kenya settentrionale e Fred Kubai viene multato. Fred Kubai è anche accusato di tentato omicidio nella persona di un Quisling, il consigliere Gibongo, che si è dichiarato favorevole al "Royal Diploma" pe le celebrazioni del duca di Gloucester.
[Questo "diploma" sottrae a 12.000 contadini il territorio di Kiambu.]

Agosto
l'organizzazione Mau Mau viene dichiarata fuorilegge.
Protesta di J. Kenyatta e Koinange.

Ottobre
J. Kenyatta e Koinange si incontrano con i leader "bianchi" a una riunione dell'Associazione dei Cittadini Kenyoti.
J. Kenyatta afferma che la KAU è ostile ai Mau Mau.




1950
[il paese, attribuito dal 1920 in mandato alla Gran Bretagna dalla Società delle Nazioni e riconfermato dal 1946 in amministrazione fiduciaria alla stessa dall'ONU, gode di una relativa autonomia interna.]
-
-
1950
-

1950
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
?
(?-?)
1950
-


1950
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1950
Su 4 milioni di africani ci sono 30.000 "assimilados".
A São Tomé e a Principe ci sono 30.000 "assimilados".

Salazar introduce la definizione di "assimilado"; per ottenere la "cittadinanza" portoghese, un africano (ma non un "bianco") deve:
- parlare portoghese,
- avere un reddito alto (viene quindi automaticamente escluso il 95% degli africani),
- avere una "residenza" comprovata (cioè, non nelle zone recintate e nelle riserve),
- essere in possesso di due certificati di "buon carattere",
- pagare le tasse di un certo livello oppure essere commerciante con licenza.
Di fatto continua la segregazione razziale.


1950
Rhodesia
1950
ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici;
passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office.]
dal 1948 l'opposizione africana è guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita.]
-
-
1950
L. Katilungu, capo dei minatori della Rhodesia del nord, stringe un patto con l'ANC (African National Congress) di Harry Nkumbula.
Il patto, tuttavia, non diventa una vera e propria alleanza politica e i sindacati non esercitano un ruolo importante nella formazione dell'UNIP (United National Independence Party) di Kenneth Kaunda.
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimane così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953] ]
-
-
1950
-

1950
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1950
sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);

viene ora fondato il MCP (Malawi Congress Party) che ha come principale obiettivo l'indipendenza dal dominio britannico;


1950
Mozambico
-
-
1950
il Portogallo, che nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, procede tra le due guerre al riassetto definitivo del possedimento gestito in parte dalla società privata Companhia de Moçambique;

Su 5.370.000 africani ci sono 4.353 "assimilados".



1950
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1950
continuano le repressioni provocate dal fallito moto insurrezionale del 1947 diretto dal MDRM (Mouvement Démocratique de la Rénovation Malgache);




1950
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
D.F. Malan
(1948 - 1954)
[Nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
1950
vengono approvati: Mixed Marriages Act e Immorality Act, che vietano le relazioni sessuali interrazziali, e il Suppression of Comunism Act che stronca sul nascere ogni forma di opposizione;

In Sudafrica, la legge sulla soppressione del comunismo mira a colpire il movimento di liberazione e mette fuori legge i partiti comunista e "trotzkista".

Aprile
Umtata (Provincia del Capo), il NEUM (Non-European Unity Movement) del Transkei boicotta il "Bunga" (Consiglio fantoccio del Bantustan).
Il boicottaggio della Rappresentanza Indigena (comprendente i Rappresentanti Indigeni del "partito comunista") viene adottato in una riunione generale dei TOB (Transkei Organised Bodies - Corpi Organizzati del Transkei).

Maggio
, Johannesburg, lo sciopero generale indetto per oggi dall'ANC e dal CPSA (Communist Party of South Africa) viene represso sanguinosamente ed è ignorato dai lavoratori non-europei, eccetto che nel Rand, sia pure solo parzialmente.
Il NEUM condanna lo sciopero definendolo "avventurista" e guidato da gruppi che collaborano con i liberali del popolo dei padroni (Herrenvolk) e con i neoliberali "traditori dell'Africa".

Giugno
26
, uno sciopero organizzato dall'ANC e dal CPSA resta largamente ignorato e la polizia apre il fuoco sui lavoratori che vi partecipano.
A Durban, il NEUM condanna nuovamente lo sciopero in quanto "avventurista" e legato ai liberali vecchi e nuovi.







1950
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1950
-

PETROLIO

Prima della Seconda Guerra Mondiale i paesi mediorientali – soprattutto l'Iran e l'Iraq – producevano meno del 5% della produzione mondiale di petrolio greggio.
Nel 1949, con l'ingresso di Kuwait e Arabia Saudita tra i grandi produttori e l'avidità di petrolio dell'Europa occidentale ad alimentare la ripresa del dopoguerra, la proporzione è salita al 12% (un decennio dopo salirà al 25%).
Considerato che il petrolio mediorientale è straordinariamente abbondante e facile da produrre, e che le economie dei ricchi stati industriali continuano ad espandersi, la tendenza al rialzo sembra inevitabile.
Nel 1950 la pratica delll compagnie petrolifere di pagare modesti diritti per ogni tonnellata di greggio estratto viene abbandonata a favore di un nuovo sistema di spartizione al 50% dei profitti netti tra le compagnie petrolifere e i sovrani dei governi dello stato produttore.
Poiché anche la produzione cresce costantemente, i profitti governativi aumentano in fretta.
In Iraq si passa da 13,9 milioni di sterline nel 1951 a 51,3 milioni nel 1953.
In Arabia Saudita dove i profitti sono stati di solo mezzo milione di dollari prima della Seconda guerra mondiale, si raggiungono i 56 milioni di dollari nel 1950 (e si supereranno i 200 milioni nel 1956).
Questa nuova ricchezza trasformerà l'aspetto di queste nazioni finora povere, permettendo loro di imbarcarsi nella costruzione di scuole e ospedali e nella creazione di un'infrastruttura economica.
Le loro necessità sono comunque enormi e le entrate ancora limitate, se paragonate alla popolazione o all'estensione dei territori…



1950

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1950
la Francia continua a intrattenere con Beirut rapporti privilegiati in campo militare e finanziario, che consentono ai ceti dirigenti del periodo coloniale di serbare la loro autonomia;



1950

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza.]

- Presidente
-
 
1950
-


1950
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Hegiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;
1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
[ottenuta l'indipendenza dal mandato britannico, assume il titolo di re e muta il nome dell'emirato autonomo di Transgiordania in questo]
1950
dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania;

1950

1950
la guerra arabo-israeliana (1948-49) ha smembrato la Palestina storica tra:
- Repubblica di Israele
- Egitto (fascia di Gaza),
- Giordania (Cisgiordania);
l'ONU ha diviso Gerusalemme in due settori: la città vecchia viene assegnata alla Giordania e la città nuova a Israele;
ha inoltre definitivamente sancito l'"internazionalità di Gerusalemme" anche se per protesta lo stesso giorno Israele aveva proclamato la città sua capitale.

Giugno
La disfatta della Palestina (al-nahdah in arabo) conduce alla firma del Patto di garanzia collettiva tra gli stati arabi;


1950
 
- Presidente
?
(1948 - 1952)
- Primo ministro
David Ben Gurion
(1948 - dic 1953)
[MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
David Ben Gurion è a capo di una coalizione di centro-sinistra; parlamento unicamerale (Knesset);
1950
viene creato un moderno esercito statale in sostituzione delle varie milizie (Haganah, Irgun zwai leumi) legate ai gruppi politici;



1950
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Hegiaz;
1927-32, re del Hegiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;
uno dei principali protagonisti del risorgimento arabo;
1950
-


1950
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Kuwait (sceiccato)
[Legato alla Gran Bretagna dal trattato anglo-kuwaitiano del 1899.
La popolazione, inferiore a 200.000 abitanti, è concentrata soprattutto a Kuwait City, all'estremità settentrionale del Golfo.]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah  

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;

1961-65, sceicco del Kuwait;

1950
-
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1950
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1950
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1950
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1950
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1950
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1950
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1950
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1950
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1950
-

1950
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 

1950
dalla congiura di palazzo del 1948 che ha deposto il vecchio Yahya, al potere dal 1911, è in corso una cauta modernizzazione tramite il ricorso a capitali occidentali e l'inserimento del paese nei nuovi equilibri panarabi;





1950
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente; dal 1930 rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le;
membro fondatore delle Nazioni Unite (1945) e della "Lega araba" (22 marzo 1945);
dal 1948 è cessata la tutela britannica;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


- Presidente del consiglio di reggenza
Nuri al-Sa'id
(?-?)
1950
-
Kurdistan (iracheno)
1950
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1950
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1950
-

Trail 1944 e il 1950 i profitti della AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) si sono più che decuplicati, le entrate dell'Iran si sono quadruplicate.




Di Pietro, Antonio (Montenero di Bisaccia, Campobasso 1950) magistrato e politico italiano;
1984-94, sostituto procuratore a Milano, entra nel pool «Mani pulite», di cui diventa il simbolo, artefice dell'abbattimento del vecchio sistema partitocratico corrotto;
1994, abbandona la toga e diventa docente all'università di Castellanza (Varese);
1996, dopo l'archiviazione di una indagine a suo carico, promossa dalla procura di Brescia, entra a far parte del governo Prodi in qualità di ministro dei lavori pubblici, carica da cui improvvisamente si dimette dopo pochi mesi in seguito ad una riapertura di indagini;
1997, senatore nel gruppo misto I democratici-l'Ulivo;
1999, passa alla componente Insieme con Di Pietro;
2000, passa all'Italia dei valori-Lista Di Pietro distaccandosi dalla coalizione di centrosinistra;
2001, l'Italia dei valori, non schierata con i poli, raggiunge soltanto il 3 % dei suffragi ed egli non viene rieletto tra i parlamentari;
2006, maggio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti nel governo Prodi II.

Fincato, Laura (Vicenza, 12 luglio 1950) donna politica italiana, esponente del PSI (Partito Socialista Italiano).

Giovanardi, Carlo (Modena 1950) politico italiano, avvocato;
1992, deputato per la Democrazia cristiana, poi con Forza Italia ed infine con il Ccd; 
1996, vicepresidente della Camera nella XIII legislatura.

Haider, Jörg (Bad Goisern, Austria 1950) politico austriaco; 
1970, presidente dell'organizzazione giovanile dell'FPÖ (partito liberale di estrema destra);
1973, si laurea all'università di Vienna dove ha studiato, ed è per tre anni docente di giurisprudenza;
1976, segretario dell'FPÖ in Carinzia;
1986, presidente dell'FPÖ nazionale;
1989, alle elezioni in Carinzia il suo partito ottiene il secondo posto e forma una coalizione di governo con i cattolici di centro; egli viene eletto governatore della Carinzia;
1991, la coalizione si scioglie ed egli, a causa delle sue dichiarate simpatie per le idee naziste, è costretto a dimettersi;
1999, marzo , alle elezioni l'FPÖ si afferma come primo partito della Carinzia, con il 42% dei voti; ottobre, alle elezioni nazionali conquista il 27% dei voti e il secondo posto divenendo così il maggior partito d'estrema destra in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale; l'Unione europea, preoccupata, mette in atto alcune temporanee sanzioni diplomatiche nei confronti dell'Austria diminuite dopo le flessioni dell'FPÖ nelle due elezioni regionali nel 2000;
2001, marzo, alle elezioni municipali di Vienna il partito passa dal 27,9% al 20,16%.

Sacconi, Maurizio (Conegliano, 13 luglio 1950) politico italiano,
[Esponente dei partiti seguenti:
- (1979-1994) - PSI (Partito Socialista Italiano),
- (1994) - SL (Sinistra Liberale - poi Sinistra delle Libertà),
- (1994-2009) - FI (Forza Italia),
- (2009-2013) - PdL (Popolo della Libertà),
- (dal 2013) - NCD (Nuovo Centrodestra).]


Schifani, Renato Giuseppe (Palermo 1950) politico italiano, avvocato;
1996, senatore di Forza Italia.

Toia, Patrizia (Pogliano Milanese, 17 marzo 1950) donna politica italiana,
Esponente dei seguenti partiti:
- inizio carriera - Dc (Democrazia Cristiana);
- (fino al 2002) - PPI (Partito Popolare Italiano)
- (2002-07) - La Margherita,
- (dal 2007) - PD (Partito Democratico).]


Williams, Jody (Brattleboro, Vermont 1950) attivista statunitense;
1984, laureatasi in studi internazionali alla Johns Hopkins University di Washington, lavora per più di dieci anni per sensibilizzare la politica degi Stati Uniti nell'America Centrale come coordinatrice del Progetto di educazione Nicaragua-Honduras;
1991, collabora alla fondazione della Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo (ICBL) fino a quando (1997) 131 nazioni si incontrano a Ottawa, in Canada, e 123 di esse firmano o dichiarano di firmare il trattato per mettere al bando le mine;
1997, premio Nobel per la pace assieme all'ICBL.

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«La Giustizia»

«segue da 1925»
1950, agosto, la testata è ripresa dall'organo ufficiale del PSLI;
«segue 1951»

«Il Popolo»

«segue da 1945»
1950, l'edizione romana è affidata a R. Arata;
su scala nazionale la Dc, impegnata nel procurarsi l'appoggio di grossi quotidiani indipendenti, trascura sempre più i fogli ufficiali.
«segue 1956»


(quotidiano)

«segue da 1944»
1950, più di mezzo milione di copie la tiratura nel primo quinquennio del dopoguerra;
nella stagione estiva organizza una serie di "feste dell'Unità";
oltre a impiegare quadri dirigenti tradizionali del partito formatisi prima della guerra:
- C. Negarville 
- V. Spano 
- A. Colombi 
- Mario Montagnana,
ne forma anche di nuovi, attinti alle leve più giovani:
- D. Lajolo
- P. Ingrao
- M. Alicata
- A. Tortorella
- A. Reichlin
- L. Pintor
- A. Coppola
- M. Ferrara
- L. Pavolini
;
Federazione romana (stipendi):
- Otello Nannuzzi, segretario (L. 35.000);
- Edoardo Perna, resp.le organizz. (L. 30.000);
- Carlo Salinari, resp.le lavoro di massa (L. 32.000);
- Maria Michetti, resp.le femminile (L. 30.000)
- Leo Canullo, (?)
- Gastone Modesti, (?)
- ecc.
- telefonista (L. 23.000),
- cassiera (L. 27.000)
- cuoca (L. 18.000)
[per la mensa della federazione dove mangiano i funzionari].
«segue 1957»

«Cultura e realtà»

direttore:
. Mario Motta;

Alcuni "cattolici comunisti" allontanati dal Pci (poi denominati "sinistra cristiana"), danno vita a questa rivista bimestrale.
Il primo numero si apre con un articolo di Cesare Pavese intitolato Il mito, seguito da Claudio Napoleoni; nelle "Note" compaiono tra gli altri i nomi di Italo Calvino e di Felice Balbo;
n. 2, luglio-agosto: presenta in apertura ben tre saggi di Cesare Pavese;
n. 3-4, senza data, scrivono anche Natalia Ginsburg e Alberto Moravia.
[Ma dura poco… non gradita da P. Togliatti. che lamenta il fatto che «La preoccupazione quasi esclusiva di questi giovani non è più quella di cambiare il mondo, ma di cambiare il marxismo».]


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