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Il Viandante |
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Papa
Pio VII 1821 cardinali: «segue
da 1820» «segue
da 1795» «Manchester Guardian» 1821, 5 maggio, Manchester, per iniziativa di un gruppo di
liberali fautori di riforme parlamentari, inizia le pubblicazioni questo
settimanale; |
ANNO 1821
– Alecsandri, Vasile (Bacau, Moldavia 1821-Mircesti, Iasi 1890) scrittore e politico romeno, contribuì alla creazione del teatro nazionale; Poesie popolari (1852) Poesie popolari (1853) Doine (1855, poesie) Mughetti (1863, poesie) Pastelli (1868-70) Leggende (1875-80) I nostri combattenti (1878, guerra d'indipendenza 1877-78). – Amiel, Henri-Frédéric (Ginevra 1821-1881) scrittore svizzero in lingua francese, esponente dello "spiritualismo"; Grains de mil (1854, Grani di miglio, poesia) Fragments d'un journal intime (1883-84, 1887, 1922, Frammenti di un diario) Philine (1927, confessioni) Journal intime (1948-54, Diario intimo, periodo 1847-81). – Ammirà, Vincenzo (Monteleone di Calabria 1821-98) poeta e patriota italiano, venne incarcerato ed esiliato per le sue idee liberali; Poesie giovanili (1861) valenzia, Caudiana, Lidia (tragedie) 'A pippa (1886, ottave in dialetto calabrese) La Ceceide o Cecia la Tropeana (poemetto inedito). – Asselineau, Charles (1821-1874) scrittore e bibliofilo francese, amico di Th. Gautier e di Ch. Baudelaire. [Secondo Th. de BanVille , cercando sul parapetto dei quais, aveva creato «la più ricca, la più curiosa, la più originale delle biblioteche moderne», colma di « …libri rari, rarissimi, introvabili… ».] – Barsanti, Eugenio (Pietrasanta, Lucca 1821-Liegi 1864) padre scolopio, fisico e inventore italiano; nel 1854 ottenne il brevetto per il motore a scoppio a pistoni liberi, assieme a F. Matteucci. La priorità del brevetto, rispetto a quello del francese E. Lenoir (ottenuto nel 1859), è ancora messa in discussione. – Barth, Heinrich (Amburgo 1821-Berlino 1865) esploratore tedesco, partecipe dell'esplorazione del Sudan (1849-55) con James Richardson; Reisen und Entdeckungen, in Nord-und Centralafrika in den Jahren 1849 bis 1855 (viaggi e scoperte nell'Africa settentrionale e centrale negli anni 1849-55, pubblicato nel 1857-59). – Baudelaire, Charles (Parigi 1821-1867) poeta francese. – Bérczy, Károly (1821-1867) poeta e scrittore ungherese; Eugenio Onegin (traduzione, a cui è dovuta anzitutto la sua fama postuma) – Bertoldi, Giuseppe (Fubine, Alessandria 1821-Firenze 1904) verseggiatore italiano; Le riforme (1847, inno indirizzato a Carlo Alberto) Prima e dopo lo Statuto (1898, la sua più ampia raccolta di versi). – Biancheri, Giuseppe (Ventimiglia, 2 dicembre 1821 – Torino, 28 ottobre 1908) politico italiano. [Figlio di Andrea e di Caterina Isnardi di Loano (Savona).] terminati gli studi nel Principato di Monaco, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino; 1846, si laurea in giurisprudenza; 1853, dicembre, esponente della Destra storica, viene eletto deputato nel Regno di Sardegna (V Legislatura – 1853 19 dic - 25 ott 1857) nel collegio di Sanremo; [In seguito sarà eletto nella VI e VII legislatura del Regno di Sardegna, quindi, ininterrottamente dal 1861, alla Camera dei deputati del Regno d'Italia. Nel Parlamento subalbino sostiene U. Rattazzi, si oppone al conte di Cavour e si oppone alla Guerra di Crimea, ma non alla cessione di Nizza alla Francia, infatti propone solo rettifiche al confine; propone inoltre la costruzione di una ferrovia tra Ventimiglia e Cuneo; inizialmente proposta attraverso la valle Argentina, egli propone il passaggio attraverso la val Roia e progetta il tratto da Ventimiglia a Breil-sur-Roya (Breglio) dell'odierna linea del Tenda.] 1861, 18 febbraio, eletto deputato (VIII Legislatura – 1861 18 feb - 7 set 1865) del Regno d'Italia; [Sarà rieletto, ininterrottamente fino alla XXII legislatura csa, alla Camera dei deputati.] 1864, è scelto come componente della commissione d'inchiesta sulle Ferrovie Meridionali Sarde; 1867, 17 feb-10 apr, ministro della Marina (II "governo Ricasoli") (1866 10 giu - 10 apr 1867); 1870, 12 mar-2 nov, Presidente della Camera dei deputati; [Lo sarà per altri nove mandati successivi fino al 1907: - 1870, 5 dic - 20 set 1874; - 1874, 23 nov - 3 ott 1876; - 1884, 7 apr - 27 apr 1886; - 1886, 10 giu - 3 ago 1890; - 1890, 10 giu - 27 set 1892; - 1892, 22 feb - 13 gen 1895; - 1898, 26 gen - 15 lug; - 1902, 10 mar - 18 ott 1904; - 1906, 10 mar - 30 gen 1907.] – Bixio, Gerolamo o Nino Bixio (Genova 1821-Atieh, Sumatra, 1873) politico italiano; [Fratello minore di Jacques Alexandre.] 1848, partecipa alla I guerra d'indipendenza; 1849, è tra i difensori della Repubblica Romana; 1859, partecipa alla guerra d'indipendenza; 1860, protagonista della spedizione dei Mille; 1861, col grado di generale passa nell'esercito regolare; deputato; 1862, viene iniziato nella loggia massonica Trionfo Ligure con la tessera n. 105 e poi eletto Primo Sorvegliante della loggia Azione e Fede di Macerata; 1870, partecipa alla presa di Roma; 1871, viene eletto senatore; 1873, muore, in seguito ad un attacco di febbre gialla, nel primo di una serie di viaggi preventivati per stabilire una linea commerciale tra l'Italia e l'Estremo Oriente. – Bonavino, Francesco (a.f.: Cristoforo) [Ausonio Franchi] (Pegli, Genova 27 febbraio 1821 – Genova, 12 settembre 1895) ecclesiastico italiano, appartenente agli oblati di Sant'Alfonso Maria de' Liguori. – Boncompagni, Baldassarre – dei principi di Piombino (Roma 1821-1894) storico italiano della matematica; [Specialista delle opera di Leonardo Pisano, possedeva una biblioteca, purtroppo perduta, di oltre ventimila volumi e 600 manoscritti di pregio.] – Bonelli, Cesare (Torino 3 gennaio 1821 – Orvieto, Perugia - in seguito Terni, 1° ottobre 1904) militare e politico italiano. – Bratianu, Ion Constantin (Pitesti 1821-Florica, presso Bucarest 1891) politico romeno; 1848, partecipa alla fallita insurrezione della Moldavia e della valacchia e vive poi a Parigi fino al 1856; 1859, tornato in patria fonda il Partito liberale e si lega a Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen eletto principe (1866) e poi re (1881) di Romania; 1876, più volte ministro nel governo Rosetti, assume la presidenza del consiglio che tiene fino al 1888; 1877, è artefice, con la partecipazione a fianco della Russia alla guerra contro la Turchia, della piena indipendenza della Romania, riconosciuta al congresso di Berlino del 1878. – Broglie, Jacques-Victor -Albert de (1821-1901) monarchico francese; 1873, contribuisce alla caduta del presidente della repubblica L.-A.Thiers; 1873-74, presidente del consiglio nel ministero filomonarchico e conservatore del cosiddetto "ordine morale", tenta senza successo di restaurare la monarchia; 1877, ancora presidente del consiglio, cade dopo la Vittoria elettorale dei repubblicani; Storia della chiesa e dell'impero (1856-69) Federico II e Louis XV (1885) Maria Teresa imperatrice (1888). – Bronzetti, Narciso (Cavalese, Trento 1821-Brescia 1859) patriota italiano, partecipò a: 1848, I guerra d'indipendenza, 1849, difesa della Repubblica Romana, 1859, II guerra d'indipendenza; morì in seguito alle ferite riportate a Treponti. – Burton, Richard Francis (Torquay, Devon 1821-Trieste 1890) esploratore, linguista, letterato e traduttore inglese; studiò lingue classiche a Oxford, si arruolò poi nell'armata dell'India acquistando una profonda conoscenza degli usi e delle lingue orientali; Personal narrative of a pilgrimage to El-Medinah and Meccha (1855, Storia di un pellegrinaggio a Medina e alla Mecca) First Footsteps In Africa (1857) I Lusiadi di Camões (1880, traduzione) Mille e una notte (1885-88, prima traduzione integrale dall'arabo). – Carcano, Giulio (Milano 1821 [1812?]-Lesa 1884) narratore e traduttore italiano, amico di A. Manzoni; discendente da una famiglia patrizia, fu tra gli esponenti della letteratura "rusticale"; lasciò una coscienziosa traduzione di Shakespeare; alcuni suoi scritti apparvero nella «rivista europea» e nel «Crepuscolo»; Ida della Torre (1834, poemetto di cui la censura austriaca censura parecchie ottave) Novelle domestiche e campagnuole (1835, raccolte poi in 4 voll.) 1836-37, alcuni suoi scritti appaiono nella rivista «Il Presagio»; Angiola Maria (1839, romanzo) Damiano (1850) Nunziata (1852) vita di Alessandro Manzoni (1873) Gabrio e Camilla (1874). [Prina, B. - Glorie patrie o biografie di illustri letterati ed educatori, Cogliati, Milano fine '800] – Caroli, Giovanni [padre Giovanni Maria o T. Zarelli] (1821-1899) sacerdote italiano, di Modena; [Padre di Enrico, cancelliere capo del Tribunale di Napoli.] futuro critico del Renan; giovanissimo, viene iniziato allo studio dell'ebraico e del caldeo; l'insofferenza dimostrata contro la tirannide di Francesco IV, signore di Modena, gli procura l'immediata espulsione dal seminario; 1838, 17enne, sia per obbedire alle pressioni del padre sia per poter continuare in pace gli studi, si offre ai francescani conventuali di Assisi, donde passa poi, sotto il nome di padre Giovanni Maria, a Perugia, Bologna, Ferrara e, finalmente, a Roma; 1846, si laurea in Teologia a Roma; finisce col diventare commissario generale dell'Ordine francescano; Il Sistema filosofico di Vincenzo Gioberti (1848, come T. Zarelli) Il Sistema teologico di Vincenzo Gioberti (1848, come T. Zarelli) [La II edizione riunita (Bologna 1849), sarà sostenuta finanziariamente dal card. Cadolini; la III edizione riunita (Bologna 1850), sarà sostenuta dal conte Persichetti. V. Gioberti gli risponderà, per oltre trecento pagine, nella II ristampa della Teorica del Soprannaturale (1850).] Il magnetismo animale (1850) 1853, è nominato professore all'università d Ferrara da Pio IX; [Al papa è noto per la protezione di alcuni cardinali che hanno preso a benvolerlo per gli scritti antigiobertiani pubblicati dietro sollecitazione di A. Rosmini.] senonché, la sua fedelta a A. Rosmini, nel frattempo caduto in disgrazia, e le non mai celate tendenze liberali – si riesce a sapere tra l'altro che è stato in corrispondenza con G. Mazzini — gli procurano dapprima la denunzia al segretario di Stato, poi una catena di sempre più gravi persecuzioni; 1860, da queste persecuzioni e dai sempre più chiari orientamenti politici, è condotto alll crisi che lo separa per sempre da Roma; insegna, da laico, nel liceo cittadino di Ferrara; quindi nei licei dello Stato a Benevento, Maddaloni e Napoli; Il razionalismo del Franchi (1863) Noologia (?, la sua opera più ambiziosa) [Sarà rifatta in parte dal figlio Enrico, cancelliere capo del tribunale, il quale, per onorare la memoria dle padre, vorrà pubblicare il testo, incompleto e manomesso dall'umidità, dell'ìopera paterna. 1888, viene collocato a riposo; 1899, muore a ?. [Da alcune notizie biografiche del figlio Enrico (pubblicate nella prefazione al III vol. della sua Filosofia Nuova (1934), sembra che, in un primo tempo egli sia diventato «ministro evangelico metodista e indi libero pensatore». Interessante, in particolare, è il fatto che abbia collaborato con l'ex domenicano Prota Giurleo a Napoli e alla "Chiesa nazionale scismatica" di quest'ultimo.] – Cayley, Arthur (Richmond, Surrey 16 ago 1821 - Cambridge 26 gen 1895) matematico inglese; circa mille memorie scientifiche; Trattato elementare sulle funzioni ellittiche (1876 e 1895). [L'università di Cambridge ha raccolto i suoi lavori in 13 grossi volumi.] – Cebysev, Pafnutij L'vovic (o Chabyshev, o Tchebycheff) (Okatovo, Kaluga 1821-Pietroburgo 1894) matematico russo della «scuola di Leningrado». [Polinomi di Cebysev.] – Cernuschi, Enrico (Milano 1821-Mentone 1896) politico ed economista italiano, finanziatore del giornale «Le Siècle». – Dostoevskij, Fëdor Michajlovic (Mosca 1821-Pietroburgo 1881) scrittore russo. – Engel, Ernst o C. Lorenz (Dresda 1821-Oberlössnitz, Radebeul 1896) statistico ed economista tedesco, ex direttore degli uffici statistici della Sassonia (1850-58) e della Prussia (1861-82) da cui vnne rimosso (1881) per aver scritto un opuscolo contro il protezionismo bismarckiano Il costo dell'uomo (1883) Rapporto produzione-consumo nel regno di Sassonia (1857, da cui la legge o curva di Engel). – Feuillet, Octave (Saint-Lô 1821-Parigi 1890) scrittore francese, anche di numerosi testi teatrali presentati alla corte di Napoleone III Roman d'un jeune homme pauvre (1858, Romanzo di un giovane povero, adattato poi al teatro con grande successo) Monsieur de Camors (1867, Il signor di Camors) Julia de Trécoeur (1872, Giulia di Trécoeur) Histoire d'une parisienne (1881, Storia di una parigina). – Flaubert, Gustave (Rouen 1821-Croisset, Rouen 1880) scrittore francese. – Fleury-Husson, Jules o Champfleury (Laon, Aisne 1821-Sèvres 1889) romanziere e critico d'arte francese; Les excentriques (1852, Gli eccentrici) Aventures de Mlle Mariette (1853, Avventure di Mlle Mariette) Les bourgeois de Molinchart (1855, I borghesi di Molinchart) Il realismo (1857) Les amis de la nature (1859, Gli amici della natura) Storia della caricatura (1865-80). Claire Couturier (1892, postumo). – Gregorovius, Ferdinand (Neidenburg, Prussia orientale 1821-Monaco 1891) storico tedesco, discendente da una famiglia polacca, cittadino onorario di Roma nel 1876 e socio straniero dei Lincei nel 1881 Adriano (1851) Pellegrinaggi in Italia (1856-77) Storia della città di Roma nel medioevo (1859-72, in 8 voll., dal sacco romano dei VIsigoti di Alarico del 410 a quello delle soldatesche di Carlo v del 1527) Lucrezia Borgia (1874) Urbano VIII (1876) I monumenti sepolcrali dei papi di Roma (1881) Atenaide (1882) Storia della città di Atene nel Medioevo (1889) Le grandi monarchie (pubblicato in italiano su «Nuova Antologia»). – Gruson, Hermann Jacques (Magdeburgo 13 marzo 1821 – Magdeburgo 30 gennaio 1895) inventore e imprenditore tedesco di origine francese, costruttore del "cannone Gruson" a tiro rapido da 50 mm, nonché di corazze di ferro temperato e granate; 1848, diviene acerrimo nemico di Alfred Krupp; [Il "cannone Gruson" è d'acciaio ed è costituito da un tubo e da un manicotto avvitati insieme. Il manicotto porta gli orecchioni e nella parte posteriore ha l'apertura contenente il congegno di chiusura. Questo è a cuneo con movimento dall'alto in basso e viceversa, a mezzo di una manovella: col lo stesso movimento del cuneo si produce l'armamento per percussore. Lo scatto si produce mediante una funicella applicata ad un gancio del grilletto, o mediante pressione sul braccio della leva del grilletto. Nel tiro lento la pressione è esercitata dalla mano; nel tiro rapido è esercitata automaticamente: Il cannone può essere incavalcato su tre tipi di affusti diversi: affusto a ruote, a candeliere, per torrette corazzate. lunghezza del cannone, 116 cm; peso del cannone, 192 kg.] – Havlícek, Karel o Havel Borovsky (Borová 1821-Praga 1856) scrittore ceco, collaborò al «Giornale praghese» e, dopo il 1848, al «Giornale nazionale» e allo «Slavo» 1851, arrestato per i suoi accorati attacchi contro il terrorismo poliziesco scatenato in Boemia dal governo di Bach, trascorre quattro anni di residenza coatta nel Tirolo, a Bressanone, dove si dedica esclusivamente all'attività letteraria Elegie tirolesi Battesimo di san vladimiro Re Lavra. – Heine, Heinrich Eduard (Berlino 1821-Halle 1881) matematico tedesco; [Teorema di Heine-Cantor.] – Helmholtz, Hermann Ludwig Ferdinand von (Postdam 1821-Berlino 1894) fisiologo, fisico e matematico tedesco; Sulla conservazione della forza (1847, memoria in cui enuncia il principio della conservazione dell'energia, esteso ai fenomeni elettrici e magnetici) Sulla vista umana (1855) Trattato di ottica fisiologica (1856-67) Teoria delle sensazioni uditive (1863) Sui fatti che stanno alla base della geometria (1867, dove i "fatti" si contrappongono alle "ipotesi" di B. Riemann) Sulla teoria dell'elettrodinamica (1870-74, tre memorie) I fatti della percezione (1879). – Majkov, Apollon Nikolaevic (Pietroburgo 1821-Mosca 1897) poeta russo, figlio di un noto pittore Alla maniera antologica (1842) Imitazioni degli antichi (1842) Schizzi di Roma (1847) Tre morti (1863) Cantare della schiera di Igor (1866-70, una delle migliori traduzioni poetiche) Due mondi (1873 e 1882). – Mariette, Auguste (Boulogne-sur-Mer 1821-Il Cairo 1881) egittologo francese 1851, seguendo le informazioni della Geografia (XVII I, 31-32) di Strabone, scopre il serapeo di Menfi; Il serapeo di Menfi (1857) anche gli scavi successivi hanno importanti risultati: templi di Seti I e Ramesse II ad Abido, quello della dea Hathor a Dendera e quello di Horo a Edfu; riunisce inoltre molto materiale archeologico in un museo nel quartiere di Bulaq, nucleo iniziale dell'odierno Museo del Cairo Abido (1869-80) Dendera (1870-75, in 4 voll.) Karnak (1875) Le mastabe dell'Antico Regno (1889, postumo). – Massari, Giuseppe (Taranto 1821-Roma 1884) politico e scrittore italiano; iniziò gli studi di medicina a Napoli per poi abbandonarli per quelli letterari; 1838, divenuto sospetto alla polizia per il suo atteggiamento antiborbonico, emigra a Parigi dove si pone in relazione epistolare con v. Gioberti diventando seguace delle sue idee neoguelfe; 1847, passa a Torino per collaborare alla direzione del «Mondo illustrato», il settimanale fondato dall'editore G. Pomba; si trasferisce quindi a Firenze come redattore del quotidiano «La Patria» di v. Salvagnoli e B. Ricasoli; 1848, aprile, è eletto deputato nel parlamento di Napoli; 15 maggio, con l'inizio della restaurazione nel Regno delle Due Sicilie è tra i più decisi oppositori del governo borbonico; 1849, aprile, deve lasciare Napoli per sfuggire all'arresto; si stabilisce quindi a Torino; I casi di Napoli dal principio del 1848 al novembre del 1849 (1849) 1856, per volere del conte di Cavour dirige la «Gazzetta Piemontese»; è deputato al parlamento subalpino; 1860, deputato al parlamento italiano, siede nei banchi della destra storica; 1863, è relatore dell'inchiesta sul brigantaggio meridionale; Operette politiche (1860-62) Opere postume di v. Gioberti (1860-62) Ricordi biografici del conte di Cavour (1872) La vita e il regno di Vittorio Emanuele II (1878). – Mercantini, Luigi (Ripatransone, Ascoli Piceno 1821-Palermo 1872) poeta e patriota italiano, di famiglia rigidamente cattolica, fu avviato alla carriera ecclesiastica, ma ventenne lasciò il seminario per seguire gli studi umanistici; partecipò ai moti di Romagna; negli ultimi anni insegnò storia e letteratura nelle università di Bologna e di Palermo. 1848, esule nelle isole Ionie, ripara poi Torino e a Genova Canti (1864; edizione completa nel 1885, che comprende: - La spigolatrice di Sapri (1857), sulla fallita spedizione di Carlo Pisacane - La canzone italiana (1859, musicata da A. Olivieri e nota come Inno di Garibaldi). – Meryon, Charles (Parigi 1821-Saint-Maurice, Seine 1868) incisore francese; dopo studi di matematica e disegno, come ufficiale di marina compie lunghi viaggi sugli oceani; 102 incisioni e una ventina di disegni (Parigi, Cabinet des Estampes; la loro componente sono i ricordi della natura e delle popolazioni delle isole del Pacifico) 1847, torna a Parigi; 1849, lavora al progetto Acquaforti su Parigi; dietro la lucidità dell'impianto si colgono l'incubo, l'angoscia, la follia (viene internato nel manicomio di Charenton) che in diverso modo legano culturalmente la sua sensibilità a quella di E.A. Poe, di Ch. Baudelaire (con cui è in contatto epistolare) e di V. Hugo. – Mitre, Bartolomé (Buenos Aires 1821-1906) politico argentino, uno dei fondatori dell'Argentina moderna, esule in gioventù per la sua opposizione a J.M. de Rosas; 1838, si stabilisce a Montevideo alla cui difesa combatte contro le truppe di J.M. de Rosas; 1843-46, combatte ancora contro le truppe di J.M. de Rosas legandosi con una durevole amicizia a G. Garibaldi; 1847-48, comandante dell'artiglieria del governo BOLIVIAno; è anche giornalista in Cile; 1852, rientrato in Argentina per prendere parte alla lotta armata contro J.M. de Rosas, comanda l'artiglieria uruguayana nella Vittoriosa battaglia di Caseros che rovescia il dittatore; deputato nell'assemblea provinciale di Buenos Aires guida l'opposizione alla politica dittatoriale del nuovo presidente J.J. de Urquiza e il tentativo secessionista di Buenos Aires; 1853, diventa comandante delle truppe della città e ministro della guerra; 1859, ottobre, battuto dalle forze di J.J. de Urquiza a Cepeda deve acconsentire all'incorporazione di Buenos Aires nella confederazione; 1861, settembre, a capo delle forze bonearensi, sconfigge il presidente urquizista S. Derqui a Campos de Pavón; 1862-68, è nominato presidente della repubblica; 1865-70, partecipa a fianco del Brasile e dell'Uruguay alla Vittoriosa guerra contro il Paraguay; 1874, candidatosi nuovamente alla presidenza tenta, dopo la sconfitta elettorale, una sollevazione militare che viene però repressa; amnistiato dal nuovo presidente N. Avellaneda continua ad esercitare una grande influenza sulla vita politica argentina; Storia di Belgrano (1887) Storia di San Martin e dell'emancipazione sudamericana (1889-1890). – Nekrasov, Nikolaj Alekseevic (Nemirov, Ucraina 1821-Pietroburgo 1878) poeta russo; lasciati gli studi universitari, intraprese con abilità e con senso degli affari una serie di iniziative editoriali che diedero a lui l'agiatezza e alla Russia la possibilità di conoscere le opere dell'intelligencija radicale; una delle figure centrali, accanto a N. Cerniševskij e N. Dobroljubov, della pubblicistica radicale della seconda metà dell'Ottocento; Sogni e suoni (1840, raccolta di poesie, severamente recensita da v. Belinskij) Articoletti in versi, senza illustrazioni (1843) Fisiologia di Pietroburgo (1843) Raccolta pietroburghese (1845) Primo Aprile (1846) 1847-66, editore e praticamente capo redattore della rivista «Il contemporaneo» organo del gruppo democratico e occidentalista; vlas (1854) Saša (1855) Gli ambulanti (1861, poema, csa la Canzone del vagabondo) Gelo, naso rosso (1863) 1866-78, passa alla redazione di «Annali patri» Chi è felice in Russia? (suo capolavoro). – Norwid, Cyprian Kamil (Laskowo-Gluchy, Varsavia 1821-Parigi 1883) poeta polacco; 1842-48, dopo aver iniziato gli studi di pittura a Varsavia, li continua in Italia e in Germania dove segue anche lezioni di storia dell'arte e di filosofia; innamorato della bellissima Maria Kalergis Nesselrode, la segue in Germania 1848, raggiunge Roma per arruolarsi nella legione polacca, ma venuto in dissidio con A. Mickiewicz, ne riparte subito; 1852, dopo aver vissuto qualche giorno a Parigi, emigra in America; tornato ancora più povero e deluso, vive alcuni mesi a Londra, quindi ritorna in Francia; Prometidion (1855) Fiori neri (1856, ricordi di J. Slowacki, Chopin e Mickiewicz, opere in prosa tra la novella e il saggio filosofico) Poesie (1863) schiavitù (1864) Fulmine (1864) Della libertà della parola (1869) Dietro le quinte (1869, teatro) L'anello della gran dama (1872, teatro) A Dorio ad Phrygium (1872 ca) Cleopatra (1878, teatro) 1883, muore a Parigi nell'ospizio polacco di San Casimiro, ridicolizzato dai suoi contemporanei. – Rakovski, Georgi Sava (Kotel, Burgas 1821-Bucarest 1867) poeta e pubblicista bulgaro, salito a bizzarra fama grazie al periodico «Antichità bulgare» che contiene pagine ricche di divagazioni pseudostoriche e pseudofilologiche intese a dimostrare una pretesa priorità bulgara nella storia della Civiltà umana. 1850-60, dopo essere stato incarcerato ed esiliato per le sue idee rivoluzionarie, diventa capo del movimento nazionale bulgaro Il viandante della montagna (1857). – Saracco, Giuseppe (Bistagno, Alessandria 1821-1907) politico italiano, avvocato; 1849, difende, fra gli altri, G. Ramorino nel processo che segue la sconfitta di Novara; 1851-65, deputato del centrosinistra e poi senatore; 1887, aprile-luglio, ministro dei lavori pubblici con A. Depretis; 1887, agosto-marzo 1889, ministro dei lavori pubblici con F. Crispi; 1898, presidente del senato; [La sua eliminazione dalla presidenza del Senato avviene d'intesa tra U. Rattazzi e G. Giolitti.] 1900, giugno, presidente del consiglio, succedendo a L.G. Pelloux; si comporta con equilibrio e moderazione nel periodo seguente all'assassinio di re Umberto I (29 luglio); 1901, febbraio, si dimette dopo un voto di censura alla camera per il comportamento del governo in occasione di uno sciopero generale della Liguria determinato dallo scioglimento della camera del lavoro di Genova. – Tuckerman, Fredrick G. (Boston 1821-73) poeta statunitense, sonettista, vissuto quasi da recluso dopo la morte della moglie; Poems (1860) Complete Poems (1965, pubblicati solo ora). – Schleicher, August (Meiningen 1821-Jena 1868) linguista tedesco; 1857, insegna linguistica storica all'università di Praga Ricerche di linguistica comparata (1848) Manuale di lingua lituana (1856-57) Compendio di grammatica comparata delle lingue indogermaniche (1861) La teoria darwiniana e la linguistica (1863). – Virchow, Rudolf (Schivelbein, Pomerania 1821-Berlino 1902) fisico patologo tedesco; allievo di Johannes P. Müller; fondatore e sostenitore di vari periodici tra cui la «Physikalisch-medizinische Gesellschaft für Anthropologie, Ehnologie und Urgeschichte», fu tra i promotori degli scavi di Troia di H. Schliemann; 1847, assieme a B. Reinhardt fonda l' «Archiv für pathologische Anatomie und Physiologie und für klinische Medizin» curandone la pubblicazione fino al volume CLXIX, nel 1902, quando il titolo cambia in «Virchows Archiv»; 1848, attivo tra i rivoluzionari, è in seguito in parlamento su posizioni democratiche; 1856, professore di anatomia patologica a Berlino, dopo esserlo stato a Würzburg; Crania ethnica americana (1892, in cui sono descritti 36 crani di aborigeni americani) 1893, rettore dell'università di Berlino. Torna su |
congresso
di Lubiana 1821, vi partecipano i rappresentanti di «segue da 1820» «segue
da 1820» «L'Antologia» 1821, Firenze, gennaio, esce il primo numero di questa rivista
scientifica fondata da G.P.
vieusseux (su un'idea di G.
Capponi, che a sua volta ha tratto lo spunto da un piano
di rivista, sul tipo di quelle inglesi, tracciato da U.
Foscolo nel Parere (1815) ); |
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