©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

ANNO 1973

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

Bancarella Libri usati

Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Radio-TV

Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1973, New York,
segretario generale:
- 1972-81, Kurt Waldheim.

Mossad
[Istituto per l'intelligence e servizi speciali israeliano]

«segue da 1972»
1973, Lillehammer, Norvegia, uccide per errore un cameriere marocchino scambiato per una delle menti dell'attacco di Monaco dell'anno precedente;
«segue 1976»



Torna su

 



UNIONE EUROPEA
Commissione Santer (1995 al 15 marzo 1999,
Jean-Claude
Juncker
Presidente
PPE
LUSSEMBURGO
Partito Popolare Cristiano Sociale
Alto rappr. Affari Esteri
-
-
Federica
Mogherini
Vice presidente

Frans
Timmermans

1° Vice presidente
Kristalina
Georgieva
Vice presidente
PSE
PSE
PPE
ITALIA
PAESI BASSI
BULGARIA
Partito Democratico
Partito del Lavoro
Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria
Agenda Digitale
Energia
Euro e dialogo sociale
5

Andus
Ansip

Maroš Šefcovic

Valdis
Dombrovskis

ALDEu
PSE
PPE
ESTONIA
SLOVACCHIA
LETTONIA
Partito Riformatore Estone
Direzione - Socialdemocrazia
Unità
Occupazione, Crescita, Competitività
Economia digitale e Società
Politiche di allargamento

Jyrki
Katainen

Günther
Oettinger

Johannes
Hahn

PPE
PPE
PPE
FINLANDIA
GERMANIA
AUSTRIA
Coalizione Nazionale
Unione Cristiano-Democratica di Germania
Partito Popolare Austriaco
Commercio
Cooperazione internazionale
Azione per il clima
Cecilia
Malmstrom
Neven
Mimica

Miguel
Arias Canete

ALDEu
PSE
PPE
SVEZIA
CROAZIA
SPAGNA
Partito Popolare Liberale
Partito Socialdemocratico di Croazia
Partito Popolare
Affari marittimi e pesca
Alimenti e salute
Affari interni e cittadinanza

Karmenu
Vella

Vytenis
Andriukaitis

Dimitris
Avramopoulos

PSE
PSE
PPE
MALTA
LITUANIA
GRECIA
Partito Laburista
Partito Socialdemocratico di Lituania
Nuova Democrazia
Occupazione, Affari sociali e mobilità
Affari economici
e finanziari
Aiuti umanitari

Marianne
Thyssen

Pierre
Moscovici

Christos
Stylianides

PPE
PSE
PPE
BELGIO
FRANCIA
CIPRO
Cristiano-Democratici e Fiamminghi
Partito Socialista
Raggruppamento Democratico
Agricoltura
Stabilità
e Servizi finanziari
Trasporti

Phil
Hogan

Jonathan
Hill
Violeta
Bulc
PPE
Conservatori e Riformisti Europei
ALDEu
IRLANDA
REGNO UNITO
SLOVENIA
Fine Gael
Partito Conservatore
Partito di Miro Cerar
Mercatointerno, Industria, Imprenditoria
Giustizia, Consumatori e Uuguaglianza di genere
Educazione, Cultura, Sport

Elzbieta
Bienkowska

Vera
Jourova

Tibor
Navracsics

PPE
ALDEu
PPE
POLONIA
REP. CECA
UNGHERIA
Piattaforma Civica
ANO 2011
Fidesz

Legenda:
- PPE (Partito Popolare Europeo),
- PSE (Partito del Socialismo Europeo)
- ALDEu (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa)


La Commissione Ortoli è stata una Commissione europea in carica dal 6 gennaio 1973 al 7 gennaio 1977 presieduta dal francese François-Xavier Ortoli. Alla commissione Ortoli si deve l'adozione del Sistema monetario europeo e dell'ECU, il padre dell'Euro
Indice [nascondi]
1 Presidente
2 Composizione politica
3 Componenti della Commissione
4 Note
Presidente[modifica | modifica wikitesto]
François-Xavier Ortoli (Francia Francia) - Democratici progressisti (UDR).
Composizione politica[modifica | modifica wikitesto]
Sinistra\Socialisti: 5 membri
Destra\Conservatori: 5 membri
Liberali: 1 membro
Indipendenti: 3 membri
Componenti della Commissione[modifica | modifica wikitesto]
Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Destra/Conservatori - [ ] Liberali -
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito nazionale Gruppo europeo
François-Xavier Ortoli Francia Francia Presidente UDR Democratici progressisti
Wilhelm Haferkamp bandiera Germania Ovest Vicepresidente Affari economici e finanziari SPD Socialisti
Patrick Hillery Irlanda Irlanda Vicepresidente Affari sociali Fianna Fáil Democratici progressisti
Christopher Soames Regno Unito Regno Unito Vicepresidente Relazioni esterne Conservatori Conservatori
Carlo Scarascia-Mugnozza Italia Italia Commissario Ambiente, tutela dei consumatori e trasporti DC Democratici cristiani
Henri François Simonet Belgio Belgio Vicepresidente Fiscalità ed energia[1] PS Socialisti
Altiero Spinelli Italia Italia Commissario Politica industriale e tecnologica[2] indipendente di sinistra indipendente di sinistra
Cesidio Guazzaroni[3] indipendente[4] indipendente
Claude Cheysson Francia Francia Commissario Politica di sviluppo e cooperazione, bilancio e controllo finanziario PS Socialisti
Pierre Lardinois Paesi Bassi Paesi Bassi Commissario Agricoltura KVP Democratici cristiani
Finn Olav Gundelach Danimarca Danimarca Commissario Mercato interno e unione doganale indipendente indipendente
Ralf Dahrendorf bandiera Germania Ovest Commissario Ricerca, scienza e istruzione FDP Liberali e democratici
Guido Brunner[5]
Albert Borschette Lussemburgo Lussemburgo Commissario Concorrenza, personale ed amministrazione[6] indipendente indipendente
Raymond Vouel[7] LSAP Socialisti
George Thomson Regno Unito Regno Unito Commissario Politiche regionali Laburista Socialisti
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ Quando Guazzaroni subentrò come commissario a Spinelli la delega alla politica industriale e tecnologica venne divisa e le questioni relative all'acciaio vennero assegnate a Simonet. Simonet cedette invece a Guazzaroni la delega alla fiscalità.
^ Quando Guazzaroni subentrò a Spinelli la delega alla politica industriale e tecnologica venne divisa e le questioni relative all'acciaio vennero assegnate al commissario Simonet. Simonet cedette invece a Guazzaroni la delega alla fiscalità.
^ Subentrò a Spinelli nel corso del 1976.
^ Guazzaroni era vicino al Partito Repubblicano Italiano, di cui divenne uno dei dirigenti nel 1984.
^ Subentrò a Dahrendorf nel novembre 1974.
^ Quando Vouel subentrò a Borschette la delega al personale e all'amministrazione venne trasferita al Presidente Ortoli.
^ Subentrò a Borschette nel corso del 1976.




1973
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
- 39ª LEGISLATURA 1971-1974 -
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1973
All'inizio dell'anno Julio Munoz, affarista internazionale – legato al clan Trujillo, ex tiranno della Repubblica Dominicana – incontra alcune difficoltà con i sui clienti internazionali e decide di cambiare paese, non senza prima aver messo al sicuro il suo bottino.
[Tramutatosi agli inizi degli anni Sessanta, come tanti altri prima di lui, in un "onesto" banchiere svizzero, è proprietario della Banca Svizzera di Risparmio e Credito di San Gallo e della Banca Ginevrina di Commercio e di Credito di Ginevra.]
Bancarotta fraudolenta delle due banche. Accusato a Ginevra e a Zurigo, viene arrestato a Zurigo ma riacquista la libertà dietro versamento di una cauzione di 1 Mne di franchi svizzeri; poi scompare.
[Sarà segnalato in Spagna e, nell'aprile 1975, i suoi imbrogli cadranno in prescrizione.]
Vi sono d'altra parte processi interminabili in corso da decenni al palazzo di giustizia di Ginevra: il governo della Repubblica Dominicana tenta di recuperare le riserve in divisa e in oro che i figli del vecchio dittatore Trujillo hanno "trasferito" a Ginevra. Si tratta di somme che superano i 500 Mni di dollari. La giustizia di Ginevra le cerca invano dal 1965.

Settembre
12
, dopo la morte del presidente cileno S. Allende Gossens il governo, contrariamente al protocollo, che richiede le bandiere esposte a mezz'asta per la morte di un capo di stato nell'esercizio delle sue funzioni, la maggioranza borghese del Consiglio federale si rifiuta di abbrunare le bandiere sugli edifici pubblici; il Consiglio federale rifiuta altresì la proposta di mandare un telegramma di condoglianze alla vedova del presidente assassinato.
A Santiago l'ambasciatore della Confederazione svizzera serra le porte della sua ambasciata fin dalle prime ore del golpe e rifiuta asilo a decine di perseguitati che invocano il suo aiuto.
Sotto la pressione dell'opinione pubblica la condotta del Ministero degli affari esteri e del suo ambasciatore cambierà lentamente in seguito.

Novembre
un funzionario del Ministero federale si reca finalmente a Santiago del Cile per scegliervi 200 eletti, esuli latino-americani e perseguitati cileni "degni" di ricevere asilo in terra elvetica.

Dicembre
-
In Svizzera si possono distinguere almeno tre mercati del lavoro:
1 - libero: riservato agli svizzeri e agli stranieri domiciliati;
2 - controllato: formato dalle altre categorie di lavoratori stranieri (annuali, stagionali e frontalieri);
3 - uno rappresentato da un numero sempre crescente di lavoratori clandestini.
La suddivisione in categorie rigide (il passaggio da una categoria"inferiore" a quella "superiore" richiede molto tempo e significa innanzitutto che il datore di lavoro ha constatato la "resa" del lavoratore e la sua capacità di "adattarsi" alle regole del sistema), la frantumazione delle forze operaie, private di ogni potere contrattuale, sono programmate e applicate nei dettagli dalla classe dominante per evitare ogni possibilità di ricomposizione della classe e ogni forma di lotta operaia, per agevolarne il supersfruttamento e il controllo politico.
[Occorrono 10 anni di lavoro continuativo per ottenere il permesso di domicilio (établissement) e 45 mesi per passare da stagionali ad annuali.
Questi dieci anni necessari (eccezioni sono concesse a personale estremamente specializzato, ecc) sono stati concordati nell'arrangement concluso tra Italia e Svizzera nel 1948, nell'accordo del 1950 con l'Austria, nell'arrangement tedesco-svizzero del 1953.
Bastano invece 5 anni per i cittadini dei seguenti paesi: Francia, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e Liechtenstein. Recentemente, il Vorort, cioè l'Unione delle associazioni padronali svizzere dell'industria e del commercio, ha espresso l'opinione che «notre statut d'établissement se différencie trop peu des droits des citoyens suisses».
[Vorort = nome tedesco, correntemente usato in francese dell'Unione svizzera per il commercio e l'industria, il CNFF elvetico.]

Mentre alla fine dell'anno si contano 100 arrivi su 81 partenze, questa caratteristica costante della politica svizzera nei confronti della mandopera straniera favorirà l'acuirsi delle tensioni nella disunione della classe operaia multinazionale complessiva.

____________________________________________

Un deputato conservatore di Baden, Julius Binder, domanda che siano aumentati i mezzi amministrativi del Parlamento onde salvaguardare il "Parlamento di milizia" ed evitare la creazione di un "Parlamento professionale".
Un "Parlamento di milizia", cioè composto di deputati che per vivere esercitano una professione e che, pertanto, restano vicini ai loro concittadini, è "più rappresentativo" di un Parlamento composto di deputati professionisti che non esercitano altra attività se non quella di rappresentanti del popolo. Risposta:
Il Parlamento svizzero, l'unico in Europa nel quale i deputati non ricevono uno stipendio, impone ai suoi membri dei sacrifici finanzirari a volte notevoli; per compensarli è dunque "normale" e "giusto" che una volta eletti i deputati cedano alle insistenze delle società immobiliari, banche e imprese multinazionali, accettando di entrare a far parte dei loro consigli di amministrazione.
Le ricche prebende della oligarchia sarebbero in tal caso una specie di ricompensa concessa ai virtuosi servitori del popolo che, per un breve istante, hanno rinunciato al loro interesse personale per mettersi al servizio del bene comune. L'asservimento del Parlamento si trova per tal modo miracolosamente investito della maestà di una necessità ontologica.

Le società multinazionali e istituti bancari pagano ai loro deputati-consiglieri di amministrazione dei gettoni di presenza che vanno in media dagli 80.000 ai 220.000 franchi svizzeri l'anno. Non è raro che un deputato particolarmente influente faccia parte di alcune decine di consigli di amministrazione.
[Il record è stato raggiunto durante la 38ª legislatura (1967-1970) da un deputato che ne totalizzava 61).]

____________________________________________________


Alla fine dell'anno ci sono in Svizzera 99 banche straniere, per lo più dominate dal capitale americano, e suddivise in:
- 84 banche in mani straniere (società anonime di diritto svizzero),
- 15 succursali di sedi straniere (succursali prive di personalità giuridica).

La Svizzera è al terzo posto negli investimenti stranieri in Sudafrica.
Gli investimenti diretti di società commerciali, industriali e finanziarie svizzere nel Sudafrica sono passati da 100 Mni di franchi svizzeri nel 1956 a 1.300 Mni nel 1971!
Il denaro preso a prestito, in franchi svizzeri, dal Sudafrica sul mercato internazionale dei capitali raggiunge a tutt'oggi i 2.265 Mdi di franchi svizzeri.
Le esportazioni che, nel 1962, ammontavano a 102 Mni di franchi, erano, nel 1972, pari a 330 Mni di franchi svizzeri. L'80% dell'oro venduto dal Sudafrica sul mercato libero passa da Zurigo.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1973
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;



 
- Primo ministro
?
(? - ?)
[VU (Unione patriottica)]
[la VU (Unione patriottica), di centro, ha la maggioranza in parlamento]

1973
-


1973
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
?
(? - ?)
[]
- Cancelliere
Bruno Kreisky [I]
(1970 mar - 1983)
[SPÖ (Partito socialista)]
(governo di minoranza; )
- Ministro degli esteri
Rudolf Kirchschläger
(1970 - 1974)
[come membro esterno del SPÖ (Partito socialista)]
questione Alto Adige:
- 1969, 1° accordo;
- 1971, 2° accordo;
1973
-


1973
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Gustav Heinemann
(1969 - 1974)
[CSU (Unione socialdemocratica)]
VII Legislatura 1972 13 dic - 14 dic 1976
Cancelliere
W. Brandt
II
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
[SPD]
[Coalizione "giallo-rossa", formata da:
SPD
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)e
FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Walter Scheel (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Interni
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Giustizia
Gerhard Jahn (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Finanze
H. Schmidt (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Economia
Hans Friderichs (FDP)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Josef Ertl (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Rapporti con la Germania Est
Egon Franke (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Lavoro e Solidarietà sociale
Walter Arendt (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Difesa
Georg Leber (SPD)
(1972 8 lug - 7 mag 1974)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Katharina Focke (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Trasporti
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Urbanizzazione
Hans-Jochen Vogel (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Ricerca tecnologica; Poste e Telecomunicazioni
Horst Ehmke (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Formazione e Scienze
Klaus von Dohnanyi (SPD)
(1971 16 mar - 7 mag 1974)
Cooperazione economica
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott - 7 mag 1974)
Ministri senza portafoglio
 
Egon Bahr (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
 
Werner Maihofer (FDP)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
     

1973
-



1973
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
Primo ministro
?
(? - ?)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1973
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
-
[i socialisti vedono crescere i loro suffragi.]

1973

-


1973
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
     
[dal 1919 la vita parlamentare è dominata
dal Partito cristiano-sociale.]

1973

-


1973
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Margherita II
Albero genealogico

(? - ?)
figlia di Federico IX e di Ingrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;

 
- Primo ministro
 
-
 

1973
Copenaghen, un intero quartiere abbandonato viene occupato e proclamato "città libera": inizia l'epopea di Christiania.


1973
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1973

-


1973
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]
Odvar Nordli
(1973 - 1981)
[Partito laburista]
[mentre la coalizione centrista è sempre divisa sulla politica europeistica, un referendum popolare respinge la proposta di aderire alla CEE.]

1973
le elezioni permettono il ritorno al potere del Partito laburista, di Odvar Nordli, pur senza la maggioranza assoluta;
un referendum boccia l'adesione della Norvegia alla CEE;


1973
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;
1973
al re succede Carlo XVI Gustavo.

Carlo XVI Gustavo
Albero genealogico

(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
1973, re di Svezia;


 
Primo ministro
Sven Olof Palme II
(1969 - set 1976)
[Partito socialdemocratico]

1973
dopo le elezioni, caratterizzate da un insuccesso per il suo partito, Sven Olof Palme forma con l'appoggio dei liberali un governo che si trova ad affrontare una grave crisi energetica;


1973
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[?]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[mentre dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa, al governo continuano ad alternarsi coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra piuttosto effimere]

1973
accordo di cooperazione con il Comecon;




1973
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-73)
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-

1973
Gennaio
12
, Brioni, incontro tra Tito (Josip Broz) e Anwar el Sadatper un rilancio della strategia dei non allineati in favore della causa arabo-palestinese;

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

-

CROAZIA - cap. Zagabria

-

SERBIA - cap. Belgrado

-

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Pristina
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

-

MACEDONIA - cap. Skoplje

-

a


1973
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1973
-



1973

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


- Reggente
col. Georgios Papadopulos
(1972 mar - lug 1973)
[nel 1971 sorge all'estero un consiglio unitario della resistenza greca]

1973
Giugno
, G. Papadopulos depone re Costantino II (in esilio a Roma), che ritiene implicato in una congiura ai suoi danni;

Luglio
29
, attraverso un referendum G. Papadopulos fa proclamare la repubblica autonominandosi presidente provvisorio; cerca di mitigare la durezza del regime militare costituendo un governo di civili con a capo S. Markezinis;

Novembre
14-16
, Atene, insurrezione degli studenti al Politecnico: 42 vengono uccisi dalle forze di polizia;
25, abbandonato dagli Stati Uniti per la sua politica estera di apertura verso i paesi comunisti e arabi, G. Papadopulos viene rovesciato da un putsh della destra militare al comando del generale Ph. Ghizikis;
Joannidis
si autoelegge padrone indiscusso della Grecia mettendolo agli arresti domiciliari (un golpe nel golpe);



1973

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1973
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1973
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1973
un altro intervento dei militari non riesce a risolvere le contraddizioni di fondo;
in politica estera, a parte altre questioni relative alla delimitazione delle acque territoriali, il contenzioso greco-turco ruota attorno alla questione di Cipro;





 
1973
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Pimen
(1971 - ?)

1973
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1973
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1973
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1973
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1973
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1973
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1973
-

a


1973
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1973
-
 
1973
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1973
-
 
1973
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1973
-

1973
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
Horst Sindermann
(1973 3 ott - 1° nov 1976)
- Segretario del SED
E. Honecker
(1971 - 1989)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1973
Settembre
17
, il paese viene ammesso, come del resto la FDR, l'altra Germania, all'ONU;

Ottobre
nuovo primo ministro è nominato Horst Sindermann (1973 3 ott - 1° nov 1976);

1973
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Stanislaw Ostrowski
(1972 9 apr - 24 mar 1979)
Primo ministro
Alfred Urbanski
(1972 18 lug - 15 lug 1976)
 
 
1973
Presidente del Consiglio di Stato
H. Jablonski
(1972 - 1985)
Primo ministro
Piotr Jaroszewicz
(1970 23 dic - 18 feb 1980)
Primo segretario del Poup
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1973
-

1973
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
L. Svoboda
(1968 - 1975)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1973
-



1973
[La costituzione adottata nel 1949 viene modificata nel 1972.]
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP
János Kádár
(1957 - 1988)
UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
1973
economicamente l'Ungheria è il paese più solido del blocco orientale;


1973
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)
1973
-


1973
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
[Nel 1971 viene adottata una nuova costituzione di tipo socialista che tiene conto delle trasformazioni economiche e sociali verificatesi dalla fine della guerra.]
Presidente del consiglio di stato
Todor Christov Zivkov
(1971 - 1989)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)
1973
-







1973
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
G. Pompidou
(1969 16 giu -2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Edgar Faure o E. Sanday
(1973 -1978)
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto da:
]
 
Primo ministro
Pierre Messmer (UDR)
I
(1972 6 lug - 5 apr 1973)
Pierre Messmer
II
(1973 5 apr - 1° mar 1974)
Segretari
   
   
   
   
   
Ministri di Stato

Affari culturali

 
Relazioni con il Parlamento
 
Segretari    
   
Difesa nazionale
M. Debré
(1969-1973)
 
Segretari    
Riforme amministrative
 
Ministri delegati
Progettazione e Pianificazione del territorio
   
Dipartimenti e territori d'oltre mare
 
Protezione della natura e dell'evironnement
 
Ministri
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari    
Affari Esteri
Maurice Schumann
(1969 22 giu - 15 mar 1973)
André Bettencourt
(15 mar - 4 apr)
Michel Jobert
(4 apr - 28 mag 1974)
Segretari    
   
Economia e Finanze
Valéry Giscard d'Estaing
(1972 6 lug - 5 apr 1973)
Valéry Giscard d'Estaing
(5 apr - 1° mar 1974)
Segretari  
   
Attrezzature e Alloggi
   
Segretari    
   
Agricoltura
Jacques Chirac
(? - 27 feb 1974)
Segretari    
Giustizia
R. Pleven
(1971 22 giu - 5 apr 1973)
Jean Taittinger
(1973 5 apr - 28 mag 1974)
Educazione nazionale
   
Segretari
   
Veterani e Vittime della guerra
   
Poste e Telecomunicazioni
   
Trasporti
 
Sviluppo industriale e scientifico
   
Segretari    
   
Lavoro, Impiego e Popolazione
   
Segretari    
Sanità pubblica e Sicurezza sociale
   
Segretari    
Segretari

[vedi sopra]

1973
Giugno
12
, Besançon, viene occupata la Lip, una fabbrica di orologi; la lotta continua con l'autogestione.

 




Governo Messmer I, in carica dal 6 luglio 1972 al 5 aprile 1973;
Governo Messmer II, in carica dal 5 aprile 1973 al 1º marzo 1974;
Governo Messmer III, in carica dal 1º marzo 1974 al 27 maggio 1974.



 

 







1973
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
Edward Heath
conservatore
(1970 9 giu - 4 mar 1974)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1973
-


ULSTER
(Irlanda del Nord)
1973
Dicembre, fallisce l'accordo di Sunningdale, secondo il quale avrebbe dovuto essere gradualmente instaurata una collaborazione politica (Council of Ireland) tra i governi dell'Eire e dell'Irlanda del Nord;

1973
-

a






1973
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]
1973
Gennaio
, entrano in vigore i nuovi statuti politico-amministrativi delle Province d'oltremare, accolti però dai leaders nazionalisti africani e dagli interlocutori dell'Africa indipendente e dell'anticolonialismo internazionale come una ulteriore mistificazione e come una ennesima testimonianza della volontà del Portogallo di non rendcedere dalle sue posizioni africane.



1973
SPAGNA
 
VIII governo
 
1969 ottobre - 1975
Protettore-reggente
(1947-giugno 1973)
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Capo dello Stato
(1973 giu-nov 1975)
- Presidente
de la Gubernaciòn
 
amm.  Luis Carrero Blanco
( 1973 9 giu - † 20 dic 1973)
Torcuato Fernandez- Miranda Hevia
( 1973 20 dic, ad interim)
- Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
-
Marina
-
Interno
Carlos Arias Navarro
( 1969 ott - dic 1973)
Affari Esteri
Gregorio Lopez Bravo
(1969 ott - set 1973)
[Opus dei]
Lopez-Rodò
(
1969 ott-dic 1973)
Casa
-
Finanze
-
Lavori pubblici
Gonzalo Fernandez de la Mora
( 1970 apr - ?)
[Opus dei]
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Alfredo Sánchez Bella
(1969 ott - giu 1973)
 
 
1973
Gennaio
È attivo il Frap (Frente revolucionario antifascista y patriótico) dopo la costituzione del "comitato di coordinamento" nel 1971; nel suo programma:
1 - Distruzione della dittatura fascista ed espulsione dal paese dell'imperialismo americano con la lotta rivoluzionaria;
2 - Costituzione di una repubblica popolare e federativa che garantisca le libertà democratiche per il popolo e i diritti delle minoranze nazionali;
3 - Nazionalizzazione dei beni dei monopoli stranieri e confisca dei beni dell'oligarchia;
4 - Riforma agraria in profondità, sulla base della confisca dei grandi latifondi;
5 - Liquidazione dei resti del colonialismo spagnolo;
6 - Formazione di un esercito al servizio del popolo.
L'Eta (V) pubblica nel proprio organo «Hautsi», n. 2, una definizione storico-sociale di se stessa.

Settembre
20
, Luis Carrero Blanco, nominato proprio per portare a compimento il disegno di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] (il neofranchismo juancarlista), fa appena in tempo a cominciare il suo lavoro;
liquida uno a uno gli uomini dell'Opus dei, fra cui Gregorio Lopez Bravo, ministro degli Esteri molto spregiudicato, fautore di una poltica di liberalizzazione almeno commerciale anche nei confronti dei Paesi dell'Est europeo.
Al posto di Gregorio Lopez Bravo viene messo Lopez-Rodò (poi ambasciatore a Vienna);

Novembre
i sacerdoti prigionieri nel carcere "concordatario" di Zamora, lo incendiano chiedendo di essere trattati come comuni prigionieri politici, e associati alle carceri normali: una delle vicende più drammatiche sulla contradditorietà dei rapporti fra Chiesa e Stato franchista [Francesc Amover, Il carcere vaticano, 1975].

Dicembre
mentre sull'auto nera di rappresentanza si sta dirigendo da casa propria all'ufficio della presidenza, in paseo della Castellana 3, Luis Carrero Blanco salta in aria con l'autista e la vettura; Torcuato Fernandez Miranda assume l'interim.
Per una supposta partecipazione all'attentato, viene arrestata anche Eva Forest, moglie dello scrittore Alfonso Sastre.
Lo stesso giorno inizia il "processo 1001" [dal numero d'ordine progressivo dei dibattimenti tenuti durante l'anno] contro nove sindacalisti fra i quali il leader delle commissioni operaie Marcelino Camacho [si concluderà con condanne a 162 anni di carcere per la semplice "riunione illegale"- v. appello];
Manuel Diez Alegrìa, capo di stato maggiore, e il colonnello José Ignacio San Martín, capo del servizio documentazione della presidenza del governo, stabiliscono contatti con i dirigenti dell'opposzione moderata perché sia garantita la tranquillità del paese;
sono presi contatti anche con Santiago Carrillo, che vive a Parigi, affinché dia precise istruzioni ai quadri del suo partito per evitare alterazioni dell'ordine pubblico;
le commissioni operaie, che hanno convocato alcune manifestazioni di protesta relative al "processo 1001", annullano le convocazioni;
verso sera l'Eta, l'organizzazione autonomista basca, si assume la responsabilità dell'attentato a Luis Carrero Blanco  eseguito dal commando "Txikia";
[in realtà nessuno in Spagna ritiene che i baschi abbiano potuto da soli organizzarlo; l'opinione di Santiago Carrillo, segretario del Pce (Partito comunista spagnolo) e anche di altri esperti [intervistati nel 1975], è che a programmare l'attentato siano stati i i detentori del grande capitale spagnolo che non volevano a nessun costo una successione nella calma, di cui Luis Carrero Blanco sarebbe stato il garante, perché sapevano che don Juan Carlos, una volta sul trono, sarebbe stato facilmente aggirato sulla sinistra in modo irresistibile; v. Julien Aguirre, Opération Ogro, 1974 (Ed. It. Manifesto-documenti, Alfani editore, 1975)].
31
, il Bollettino ufficiale dello Stato pubblica il nome del nuovo presidente del governo, Carlos Arias Navarro, 65 anni, il primo capo del governo in abiti civili dalla fine della guerra civile [ex ministro dell'Interno con Luis Carrero Blanco ed ex collaboratore costante del ministro dell'Interno (1957-69) generale Camilo Alonzo Vega];
su 19 ministri del precedente governo, 11 vengono sostituiti; invece di un solo vicepresidente ne sono nominati tre:
- José Garcìa Hernandez, a cui va anche il ministero dell'Interno,
- Antonio Barrera de Irimo, ministero delle Finanze,
- Licinio de la Fuente, ministero del Lavoro.



 
don Juan Carlos
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1961 (dicembre), sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita;
1968 (gennaio), compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; ha due figlie ed ora diventa padre di un maschio; arriva a Madrid con la madre;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;
dal 1969 è stato designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";

1975,re di Spagna;





1973
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Leone (Dc)
(1971 29 dic - 15 giu 1978)
VI Legislatura 1972 25 mag - 4 lug 1976
Presidente
della Camera
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato

A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)

Giovanni Spagnolli (Dc) 
(1973 27 giu - 4 lug 1976)
Presidenti
del Consiglio
G. Andreotti (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973) II
M. Rumor (Dc)
(1973 7 lug -  14 mar 1974) IV
Vice-presidente M. Tanassi (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio F. Evangelisti
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
A. Sarti (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Aldo Amadeo
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Francesco Deriu
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Renzo Forma
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Sebastiano Vincelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Interno
M. Rumor   (Dc) 
(17 feb - 7 lug 1973)
P.E. Taviani  (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Benedetto Cottone
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Bruno Lepre (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Ernesto Pucci
(1969 5 ago - 14 mar 1974)
Franco Nicolazzi
(1970 6 ago - 7 lug 1973)
V. Russo (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
A. Sarti (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Umberto Righetti (Psdi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Affari Esteri 
G. Medici (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
A. Moro (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
Alberto Bemporad
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Cesare Bensi
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Giovanni Elkan
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
L. Granelli (Dc)
(1973 7 lug - 29 lug 1976)
Difesa
M. Tanassi (Psdi)
(1972 26 giu - 1972 26 giu)
Sottosegretari V. Lattanzio (Dc)
(1970 27 mar - 23 nov 1974)
Pietro Buffone (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Gustavo Montini
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Michele Pellicani (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Marina mercantile
G. Lupis (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
G. Pieraccini (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari Luigi Durand De La Penne
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giovanni Maria Venturi (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Marcello Simonacci
(1972 26 giu - 7 lug 1973)

Finanze
A. Valsecchi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
E. Colombo (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari G. Amadei (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Giuseppe Alpino
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
G. Carta (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Giuseppe Costantino Belotti
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giuseppe Macchiavelli (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Salvatore Lima (Dc)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Tesoro
G.F. Malagodi (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
U. La Malfa (Pri)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari D. Schietroma (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)

F. Fabbri (Dc)
(1972 26 giu - 29 lug 1976)

Antonio Bisaglia (Dc)
(1970 6 ago - 7 lug 1973)
A. Ruffini (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
 
Renato Colombo (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Bilancio e Programmazione economica
P.E. Taviani   (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
+ Mezzogiorno
A. Giolitti (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
P. Barbi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
T. Morlino (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Industria, commercio e artigianato
M. Ferri   (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
C. De Mita (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Attilio Iozzelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Manfredi Bosco (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Gennaro Papa
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Stefano Servadei (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Romolo Tiberi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giuseppe Averardi (Psdi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Lavoro e
Previdenza sociale
D. Coppo (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
L. Bertoldi (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Danilo De' Cocci (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Alberto Del Nero (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
F. Foschi (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Franco Tedeschi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Bruno Corti (Psdi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Commercio estero
Gianmatteo Matteotti (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Sottosegretario G. Orlando (Dc)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Manfredi Bosco
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Attilio Ferrari (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Agricoltura e foreste
L. Natali (Dc)
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari Luigi Angrisani (Psdi)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Massimo Alesi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Elvio Alfonso Attilio Salvatore (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Giovanni Maria Venturi
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Michele Cifarelli (Pri)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Lavori Pubblici
P.A. Gullotti (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
S. Lauricella (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari V. Russo (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Gianaldo Arnaud (Dc)
(1973 7 lug - 29 lug 1976)
Girolamo La Penna
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Vincenzo Scarlato (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Anselmo Martoni
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Salvatore Cottoni (Psdi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Pubblica Istruzione
O.L. Scalfaro (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
F.M. Malfatti (Dc)
(1973 7 lug - 29 lug 1976)
Sottosegretari S. Valitutti (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Francesco Smurra (Dc)
(1973 7 lug - 29 lug 1976)
Luigi Caiazza
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Renato Dell'Andro (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Attilio Ruffini
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Vito Vittorio Lenoci (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
  Alberto Bemporad (Psdi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Poste e Telecomunicazioni
G. Gioia (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
G. Togni (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Alessandro Canestrari
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Luigi Giglia (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Renato Massari (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Raul Zaccari
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Mario Vignola (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Partecipazioni statali
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)  
P.A. Gullotti (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Bruno Corti
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Francesco Principe (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Gino Mattarelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Trasporti e Aviazione civile
A. Bozzi (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
L. Preti (Psdi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Salvatore Cottoni
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Onorio Cengarle
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Mario Valiante
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Cornelio Masciadri (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Luigi Giglia
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Grazia e Giustizia
G. Gonella
(Dc)
(1972 17 feb - 7 lug 1973)
M. Zagari (Psi)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretari Alberto Ferioli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
E. Pennacchini (Dc)
(1969 5 ago - 23 nov 1974)
Sanità
R. Gaspari (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
L. Gui
(Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari Adolfo Cristofori
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Mario Valiante (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Ferruccio De Lorenzo
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giorgio Guerrini (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Enrico Spadola (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Turismo e Spettacolo
V. Badini Confalonieri (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
N. Signorello (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari Gabriele Semeraro
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giuseppe Fracassi (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Edoardo Speranza
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Paolo Cavezzali (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari per il Mezzogiorno
P.E. Taviani (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
[ad interim]
C. Donat Cattin (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretari  
. Compagna (Pri)
Problemi relativi all'attuazione delle Regioni
F. Sullo (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
M. Toros (Dc) 
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Sottosegretario  
. Azzaro (Dc)

Compiti politici, con particolare riguardo agli enti vigilati dalla Presidenza del Consiglio

    D. Coppo (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Compiti politici particolari e di coordinamento, con speciale riguardo alla presidenza della delegazione italiana all'Onu
E. Colombo(Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
G. Lupis (Psdi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Rapporti fra Governo Parlamento
G. Bergamasco (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
G. Gioia (Dc)
(1973 7 lug - 23 nov 1974)
Riforma Pubblica Amministrazione
S. Gava (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Sottosegretario  
. Nucci (Dc)
Ricerca Scientifica
P.L. Romita (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
P. Bucalossi (Pri)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretario  
. Vincelli (Dc)
Problemi della gioventù
I.G. Caiati (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 
Beni culturali
  C. Ripamonti (Dc)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
Sottosegretario  
. De Matteis (Psi)
Ambiente
  A. Corona (Psi)
(1973 7 lug - 14 mar 1974)
 
Donne alla Camera: 25
signorine, onorevoli
. Dolores Abbiati,
. Tina Anselmi,
. Mariuzza Astolfi,
. Ines Boffarrdi,
. Maria Cocco,
. Giulietta Fibbi,
. Nilde Jotti,
. Maria Eletta Martini,
. Giuseppina Mendola,
. Grazia Riga,
. Maria Agostina Pelagatta,
. Maria Rosaria Vagli.
signore, onorevoli
. Carla Capponi Bentivegna,
. Carmen Casapieri Quagliottiv
. Maria Luisa Cassan-Magnago Cerreti,
. Giannina Cattaneo Petrini,
. Cecilia Chiovini Facchi,
. Annamaria Ciai Trivelli,
. Adriana Fabbri Seroni,
. Adriana Lodi Faustini,
. Luciana Sgarbi Bompani,
. Renata Talassi Giorgi,
. Eirene Sbriziolo De Felice;

vedove, onorevoli
. Maria Magnani ved. Noia,
. Amalia Miotti ved. Carli.
 


Repubblica Italiana

Gennaio
Milano, scontri durissimi fra polizia e studenti della Bocconi. Roberto Franceschi, ferito gravemente, muore dopo pochi giorni.
30, Verona, Luigi Bellazzi, militante dell'estrema destra, ferisce un giovane militante di sinistra e, a colpi di lanciarazzi, anche due agenti intervenuti.

Febbraio
Torino, le Br sequestrano per qualche ora e rapano a zero il segretario provinciale della Cisnal.
Roma e Napoli, violente proteste contro il fermo di polizia. Muore un giovane, ferito da un candelotto.

Marzo
21
, Gorizia, per l a strage di Peteano vengono arrestati sei goriziani, con piccoli precedenti penali:
. Giorgio Budicin,
. Furio Larocca,
. Gianni Mezzorana,
. Maria Mezzorana,
. Enzo Badin,
. Romano Resen.
[Rimarrano in carcere da innocenti per oltre un anno. Sottoposti a processo, il Pm chiederà l'ergastolo, in primo grado verrano invece assolti per insufficienza di prove e poi, in appello, assolti con formula piena.
Nel giugno 1978 la Cassazione disporrà un nuovo processo in appello, al termine del quale saranno assolti ancora una volta con formula piena.
Gli avvocati difensori saranno i primi a denunciare pubblicamente le attività di depistaggio delle indagini e a far aprire un procedimento penale contro il col. Dino Mingarelli, comandante della Legione carabinieri di Udine, e i suoi collaboratori.
Il col. Dino Mingarelli sarà condannato con sentenza definitiva a tre anni e dieci mesi di reclusione con l'accusa di concorso in falso materiale e ideologico e soppressione degli atti (stessa condanna vi sarà per il col. Antonio Chirico, suo stretto collaboratore, mentre il mar.llo Giuseppe Napoli sarà condannato a tre anni e un mese.
Nel 1983, il magistrato Felice Casson, grazie alle indagini svolte dal funzionario della Digos Alfredo Lazzerini, scoprirà sei lettere inviate nel corso del 1972 alla questura di Gorizia da un tale che si firma "Alberto Minussi" il quale indica con estrema precisione negli ordinovisti i responsbaili della strage di Peteano.
Sarà lo stesso magistrato a identificare chi si nasconde dietro questo criptonimo. È Mauro Roitero, un funzionario della prefettura di Trieste, che evidentemente ben conosce la verità sulla strage († nel novembre 1976 per un improvviso malore).]
[Nel corso delle indagini, sempre Felice Casson, accuserà Marco Morin, perito balistico responsabile del "Centro laboratorio di indagini criminali" presso la procura di Venezia – uno che millanta specializzazioni e lauree che non ha mai conseguito – che ha avuto l'incarico di analizzare parte dell'esplosivo ritrovato a Peteano. (Nel 1991 il suo nome comparirà tra quelli dei soggetti "negativi" di "Gladio).
Infatti, nel maggio 1965, mentre era sottotenente di complemento dell'aeronautica a Treviso, era stato proposto a far parte della struttura dal ten. Pasquale Fagiolo, responsabile del Cag di Alghero, ma nel 1971 si era deciso di non reclutarlo.
Inoltre da una perquisizione del centro Sismi di Verona spunterà fuori uno sconcertante documento risalente al maggio 1966.]
29, San Donà di Piave (Venezia), un ordigno al tritolo danneggia l'edificio che ospita il "Liceo Scientifico Galileo Galilei".

Aprile
Roma, viene assassinato il questore Mangano e il suo autista, D. Casella
Milano, scoppiano gravi tafferugli per il veto posto dalla Questura a un comizio del Msi. L'agente Antonio Marino rimane ucciso (e 12 persone ferite) dal lancio di una bomba a opera di aderenti al Msi. Dilaga sempre di più la violenza della destra.
Roma, nel quartiere Primavalle, muoiono carbonizzati da un incendio doloso i figli (22 e 8 anni) del segretario del Msi di zona).
Vengono incriminati tre appartenenti a "Potere operaio".

Maggio
Milano: Giannettini (agente del Sid) riceve avviso di procedimento per la strage di piazza Fontana.
Milano, durante una commemorazione dell'assassinio del commissario Calabresi, l'agente del Sifar Gianfranco Bertoli lancia una bomba contro la Questura; i morti sono 4, molti i feriti; arrestato, si dichiara anarchico individualista.
14, Padova, un ordigno esplode su una finestra dell'abitazione dell'ex repubblichino Eugenio Rizzato, in contatto con il cosiddetto "Sid parallelo".
21, Bergamo, primo sequestro in Italia di un bambino: Mirko Panattoni, 7 anni. La sua prigionia durerà due settimane, il padre Giorgio dovrà sborsare 300 milioni di riscatto.

Giugno
6-10
, Roma, XII° Congresso nazionale della Dc: elegge A. Fanfani segretario e B. Zaccagnini presidente del partito;

le elezioni regionali in Valle d'Aosta registrano il quasi dimezzamento della Dc a favore di un'ex corrente interna della sinistra, costituitasi in "Democratici popolari".
A causa del Dpr 29 marzo n. 156 (Codice Postale) il governo Andreotti perde l'appoggio dei repubblicani e cade.
Elezioni in Friuli-Venezia Giulia. Stabilità nel quadro politico.
Le Br rapiscono e rilasciano un dirigente dell'Alfa Romeo.
Viene arrestato Frank Coppola, accusato di essere il mandante del duplice omicidio di aprile Mangano-Casella

In estate, un tale Giampaolo Porta Casucci, presidente della sezione italiana del movimento neonazista "Elmi d'acciaio", consegna alla polizia un corposo dossier contenente:
- nomi di persone da far fuori,
- progetti per l'occupazione di edifici pubblici (tra cui la sede Rai),
- un elenco di presunti congiurati che, anche dopo il fallimento del "golpe Borghese" (dicembre 1970) hanno continuato a tramare contro la Repubblica.
[Grazie alla sua collaborazione, nei mesi successivi l'inchiesta coinvolgerà, tra gl altri:
. gen. Francesco Nardella, ex responsabile dell' "Ufficio guerra psicologica" presso il comando americano Ftase di Verona),
. col. Angelo Dominioni, successore del gen. Francesco Nardella, alla Ftase),
. ten.col. Amos Spiazzi, in servizio presso l' "Ufficio I" della caserma "Montorio" di Verona.]

Luglio
7,
Rumor vara il suo IV governo tornando alla formula di centro sinistra, l'unica che sembra in grado di governare la tumultuosa situazione italiana. Quadripartito Dc-Psi-Psdi-Pri.
Napoli, i panificatori operano una serrata contro il prezzo politico del pane. Proteste popolari.

Agosto
3
, Verona, un attentato incendiario viene messo in atto contro la locale sezione della Dc.
5, Peschiera del Garda (Verona), le Forze dell'ordine accolgono con due cariche un gruppo di dimostranti che voleva manifestare la propria solidarietà ai detenuti del carcere militare.
26, Napoli, scoppia il colera, indice del degrado igienico della città. Si estenderà in altri grandi centri del Sud e in Sardegna. Numerose le vittime.

Settembre
colpo di stato militare in Cile; assassinio del presidente della Repubblica Allende. Vastissima emozione in Italia e nel mondo.
E. Berlinguer pubblica su «Rinascita» la prima parte del saggio Riflessioni sull'Italia dopo i fatti del Cile che porterà il Pci a elaborare la nuova linea politica del "compromesso storico", un'intesa fra le forze di sinistra e quelle cattoliche.

Ottobre
6, Egitto e Siria attaccano contemporaneamente Israele. È guerra in Medio Oriente nel giorno in cui gli ebrei festeggiano il Kippur. In seguito, i Paesi dell'Opec stringeranno i rubinetti del petrolio per indurre l'Occidente a schierarsi con i Paesi arabi, determinando il primo, grave shock petrolifero.
Montanelli abbandona il «Corriere della Sera», che va a sinistra, in dissenso col direttore Piero Ottone che ha chiamato a collaborare grandi firme intellettuali di sinistra, come Pasolini. In effetti non digerisce il modo con cui Giulia Maria Crespi ha liquidato Giovanni Spadolini e nominato P. Ottone, non certo per la persona del successore; (segue Economia)
12, Trieste, nel corso della notte alcuni appartenenti ad Avanguardia nazionale imbrattano con simboli nazisti le vetrine dei negozi gestiti da ebrei.

Novembre
11, Trento, una grossa bomba carta viene lanciata contro la redazione del quotidiano «L'Adige». La Polizia arresta un militante della sinistra extraparlamentare.
23, Marghera (Venezia), precipita l'aereo Argo 16, provocando la morte di quattro funzionari dei Servizi.
[Era utilizzato per trasportare gli uomini e le armi di "Gladio" nella base di addestramento sarda di capo Marrargiu.
Nel 1986, in seguito a un'intervista rilasciata al settimanale «Panorama» dal deputato radicale (ed ex ufficiale del Sismi) Ambrogio Viviani, – che ritiene non trattarsi di incidente bensì di sabotaggio del Mossad israeliano – saranno riaperte le indagini sul disastro aereo.
In seguito alle parole di Ambrogio Viviani, il G.I. dr. Carlo Mastelloni apre un'inchiesta con la quale sono incriminati (RG. 318/87) per il reato di strage il capo del Mossad del 1973 (Zvi Zamir) e otto ufficiali del Sid accusati di aver coperto le vere ragioni del disastro aereo. (Al termine di un'indagine durata molti anni, però, tutti gli imputati saranno prosciolti.)
Nel luglio 1988 le informazioni relative ad Argo 16 saranno coperte dal segreto di Stato.
Il caso sarà seguito nel 1993 dal G.I. di Venezia, dr. Carlo Mastelloni. Dopo aver acquisito alcuni diari – la cui esistenza sarà nota in seguito alla deposizione di Alfonso De Henriquez resa al Pm di Venezia dr. Ferrari – dispone il sequestro di tutto il materiale inerente i finanziamenti dell'Uzc (Ufficio zone di confine) a strutture segrete anticomuniste, presente negli archivi del ministero dell'Interno e della presidenza del Consiglio.
Vedi sentenza 10 dic 1998.]
Viene così individuata una struttura eversiva, parallela al Sid, denominata la "Rosa dei venti" perché pronta a colpire in ogni direzione.
Roma, il tribunale condanna 30 esponenti di "Ordine nuovo" per ricostituzione del disciolto Partito fascista.

Lo stesso mese il ministro dell'interno P.E. Taviani ordina lo scioglimento per decreto del "Movimento politico Ordine Nuovo";
[Trattasi dell'ala del movimento neofascista facente capo a Clemente Graziani che nell'autunno del 1969 non era rientrata nel Msi (a differenza dell'ala ordinovista guidata da Pino Rauti).]

Dicembre
, Roma, muore l'ex presidente della repubblica Antonio Segni.
Rapito dalle Br, il direttore del personale della Fiat Auto. È liberato dopo una settimana.
17, dramma a Fiumicino: un commando palestinese fa saltare un Boeing della PanAm (linee israeliane) in partenza per Beirut, provocando 32 morti. Fugge poi su un jet tedesco con 14 ostaggi alla volta di Atene. Si arrenderà a Kuwait City.

Elezioni regionali in Valle D'Aosta, Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia.

 
1973
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1972
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario:
. A. Forlani 09.11.1969 - 18.06.1973)
. A. Fanfani (18.06.1973 Decade il 22.07.1975 in Consiglio Nazionale)
- Capo del gruppo parlamentare: ? (?-?)


Pli (Partito liberale italiano)
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Pr (Partito radicale)
-
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
-
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    

Al XIII congresso viene eletto segretario E. Berlinguer che ha già diretto la federazione giovanile dopo la liberazione; oltre al segretario generale è introdotta la figura del presidente del partito, L. Longo; in concomitanza con i fatti cileni, E. Berlinguer lancia la proposta di stringere un "nuovo grande compromesso storico" tra le componenti popolari la cui collaborazione era stata all'origine della formazione della repubblica: quella comunista, quella socialista, quella cattolica; oggetto di vivaci polemiche, respinta dalla Dc e criticata dal Psi la strategia del compromesso storico viene posta al centro della politica del Pci che insiste sulla necessità di governi di unità nazionale atti a fronteggiare adeguatamente l'emergenza economica e l'eversione terroristica.

Psi (Partito socialista italiano)    
-

Psdi (Partito socialista democratico italiano)    
-
Pdup (Partito di unità proletaria)    
-
Totale    
Msi (Movimento sociale italiano)    

-

Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

Movimento studentesco

1973, Roma, la sigla del movimento sgretolatosi ormai già alla fine del 1970, è ancora usata da un irrilevante gruppetto capeggiato dal cattolico-comunista Raoul Mordenti,
con l'assistenza di
. Mario Barnabei,
. i due fratelli Sansonetti,
. Federico Illuminati, ma in realtà tutto ciò che rimane del movimento e soltanto Mario Capanna che, eletto il proprio domicilio a Milano anziché a Roma, finisce col diventare un uomo fuori dal suo tempo, un bounder.

LID
(Lega Italiana per il Divorzio)

1973, con sede a Roma in via Torre Argentina, il sodalizio ha il suo massimo rappresentante in M. Pannella e raccoglie adesioni tra i socialisti, comunisti ma anche tra i liberali; la sua forza d'urto è rappreserntata dai membri del Partito radicale (anche se è solo l'ombra di quello che era ai tempi del defunto caffè Rosati e del vecchio «Mondo» di Arrigo Benedetti);
tra i simpatizzanti anche Claudio Villa e Milva;

Torna su






OVEST
-
-
-
-

1973

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1973
Gennaio
5
, il governo fa approvare alla Camera dei Comuni una mozione che condanna il proseguimento delle ostilità in Vietnam, un passo che provoca dure reazioni negli Stati Uniti;
13, a Parigi le delegazioni americana e nordvietnamita raggiungono una base di accordo che prevede una sospensione dei combattimenti e l'istituzione di una Commissione Internazionale di Controllo per supervisionare l'effettiva applicazione della tregua;
a questo punto Washington si trova ancora a dover ricorrere agli alleati canadesi, mettendo da parte le recenti divergenze; gli Stati Uniti chiedono immediatamente al Canada di farne parte.
Il Canada, assieme a Indonesia, Ungheria e Polonia, si trova dunque ancora una volta nella scomoda posizione di dovere agire come mediatore nella penisola indocinese – un ruolo che ha già rivestito nel 1954 e nel 1972.
Il ministro degli Esteri Mitchell Sharp decide di fissare un termine di prova di sessanta giorni per la partecipazione canadese alla Commissione, termine che verrà prolungato solo dopo aver verificato che la Commissione può effettivamente lavorare con efficacia.
[La Commissione riuscirà a organizzare lo scambio dei prigionieri di guerra, ma in tutti gli altri campi riuscirà a fare ben poco.
Appare subito chiaro che a R.M. Nixon preme soprattutto il disimpegno dal Vietnam, con l'ovvio corollario della liberazione dei prigionieri americani in mano nordvietnamita.
Per lo stesso H.A. Kissinger – come egli stesso riconoscerà più tardi in pirivato – il progetto di un serio negoziato che porti a libere elezioni e all'instaurazione di un governo democratico nel Vietnam del Sud è nei fatti un mero espediente propagandistico che serve a coprire di fronte al pubblico americano la realtà di una pesante sconfitta.]

Marzo
dopo aver compiuto una visita a Saigon e ad Hanoi il ministro degli Esteri Mitchell Sharp si rende ben conto della situazione ma alla fine cede alle pressioni americane e nordvietnamite, proponendo al governo di prolungare la missione in Vietnam per altri novanta giorni.

Maggio
7
, inizia l'inchiesta sull' "affare Watergate".
Alla fine del mese la situazione circa i colloqui tra americani e nordvietnamiti si è completamente deteriorata e i rappresentanti canadesi nella Commissione Internazionale di Controllo manifestano a più riprese a Ottawa la propria frustrazione per l'inutilità della loro azione.
Il governo annuncia dunque la decisione irrevocabile di ritirare la missione alla fine di luglio, una scelta che si basa su un realistico apprezzamento della situazione.
[Nell'aprile 1975, a conclusione della farsa di un negoziato che nessuna delle due parti veramente ha voluto, le truppe nordvietnamite entrano a Saigon ponendo così fine alla Guerra del Vietnam, la più lunga e sanguinosa guerra del dopoguerra.]

Ottobre
Guerra Arabo-Israeliana: durante la crisi petrolifera innescata dalla guerra, mentre le economie di tutti i paesi del mondo sono messe a durissima prova dall'improvvisa impennata dei prezzi dei prodotti petroliferi, il goveno canadese agisce con prontezza e decisione.
Non è una questione facile dato che il Canada è contemporaneamente un paese importatore e produttore, con i maggiori giacimenti concentrati nella provincia dell'Alberta che fornisce petrolio sia alle province dell'est che agli Stati Uniti.
Dopo un'energica trattativa con l'Alberta, Ottawa:
- riesce a imporre un prezzo controllato per il mercato interno,
- aumenta i dazi doganali sulle esportazioni a spese degli Stati Uniti,
- lancia un programma di incentivi per lo sfruttamento di nuovi giacimenti.
[In tal modo i cittadini canadesi supereranno l'inverno 1973-74 senza le code alle pompe di benzina che si vedranno negli Stati Uniti e nei paesi europei.]

Tra il 1973 e il 1974 Pierre E. Trudeau visita le principali capitali europee, raggiunge un accordo con la Repubblica Federale Tedesca per l'acquisizione di carri armati Leopard a uso delle forze canadesi della NATO e sviluppa stretti contatti con l'ambasciatore giapponese a Ottawa.

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Robert Bourassa
(1970 - nov 1976)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1973
-

?
?
, si svolgono le elezioni provinciali;

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Robert Bourassa
[PLQ (Parti libéral du Québec) o Quebec Liberal Party]
54.65
102
. René Levesque
[PQ (Parti québécois) - Partito quebecchese]
[I péquistes]
30,22
6
. ?
[Union nationale]
-
-
Totale seggi
 
110
-


 

 

ONTARIO
-
-

1973

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1973

-

NOVA SCOTIA
-
-

1973

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1973

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1973

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1973

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1973
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1973
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1973
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1973
-

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
R.M. Nixon [37°]
(1969 20 gen - 9 ago 1974)
[Pr]
Vicepresidente
Spiro Agnew
(1969 20 gen - 10 ott 1973)
G.R. Ford
(1973 10 ott - 9 ago 1974)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
W. Rogers
(1969 20 gen - gen 1973)
H.A. Kissinger
(1973 ott - 20 gen 1977)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
-
Presidente della Corte Suprema
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1973
Gennaio
viene firmato un "cessate il fuoco" in Vietnam e riprendono i colloqui a Parigi;
[Sebbene R.M. Nixon lo descriva come una "pace onorevole" si tratta in effeti di una sconfitta americana non troppo abilmente mascherata: esso prevede il ritiro di tutte le restanti forze americane dal Vietnam, ma non il ritiro delle truppe nordvietnamite dalle zone a sud del 17° parallelo.
Non definisce neppure il futuro politico del Vietnam del Sud né tenta di stabilire la linea del cessate il fuoco.
[Questo fragile accordo si romperà ben presto.]


segretario di stato diventa H.A. Kissinger;

Caso Roe contro Wade: viene legalizzato l'aborto.


Maggio
7
, inizia l'inchiesta sull' "affare Watergate";

Giugno
R.M. Nixon viene incriminato dal comitato ristretto senatoriale;

Ottobre
6
, durante la guerra del Kippur si rischia un confronto fra le due superpotenze, ma H.A. Kissinger, in una caratteristica missione diplomatica di spola fra le due capitali rivali, riesce a tenere un cessate il fuoco e perfino un fragile accordo parziale;
10, Spiro Agnew, deve lasciare la carica in seguito alle accuse di corruzione, estorsione e frode fiscale risalenti ai tempi in cui era governatore del MARYLAND;
gli succede come vicepresidente G.R. Ford, nominato in base alle procedure contenute nel XXV emendamento;

20
, R.M. Nixon dispone il licenziamento del procuratore Cox che gli aveva richiesto la consegna dei nastri registrati, allo scopo di accertare le responsabilità della Casa Bianca;
H.A. Kissinger sostituisce William Rogers come segretario di stato;
crisi energetica dovuta all'embargo di prodottipetroliferi da parte dei paesi arabi in conseguenza del ponte aereo americano per fornire aiuti miliari a Israele durante la guerra del Kippur;
ulteriore svalutazione del dollaro;
occupazione da parte dei pellerosse di Wounded Knee;


scandalo Watergate

1973

Gennaio
l'ex generale Paul Stehlin invia a Tom Jones della Northrop una delle sue "analisi molto acute", accennando di sfuggita di essersi appena trasferito in un nuovo appartamento in rue du Cirque "molto vicino all'Eliseo", sulla difficile situazione dell'industria aeronautica europea: a causa dell'alto costo degli aerei prodotti in piccole quantità, le aviazioni militari britannica, tedesca e francese, si dolgono del rapido declino della loro forza. In effetti l'industria aeronautica europea è molto frammentata.
A ricoprire il ruolo di caccia della NATO, sono in gara due seri contendenti europei:
- il caccia Viggen o Thunderbolt della società svedese Saab [società produttrice di automobili e aerei, diretta da Curt Mileikowsky];
- il caccia F-1 della società francese Dassault, che aveva volato per la prima volta nel 1969.
Le quattro piccole nazioni del gruppo settentrionale della NATO, Belgio, Olanda, Norvegia e Danimarca) interessate all'acquisto di un caccia, si accordano sulla decisione di adottare tutte il medesimo aereo, la cui scelta è affidata a un comitato di esperti.
Northrop, Dassault e Saab sono al momento le uniche competitrici e nelle capitali europee le pressioni e le manovre sotterranee stanno toccando punte febbrili.
Il rappresentante della Dassault in Olanda, Jan Botterman si dà molto da fare tra i membri del parlamento olandese, facendo oggetto delle sue attenzioni anche un socialista, Piet Dankert.

A seguito del processo e dell'imprigionamento degli intrusi del "Watergate", uno di essi cerca di ottenere le attenuanti confessando tutto ciò che sa.
Il suo esempio si dimostra contagioso e nel corso delle lunghe udienze di fronte a una commissione inquirente del senato emerge che alcuni dei più stretti collaboratori di R.M. Nixon alla Casa Bianca avevano progettato questa intrusione e avevano cospirato in seguito con altri per coprire le proprie responsabilità.
Più di venti di essi, compreso John N. Mitchell e i principali consiglieri del presidente per gli affari interni, H.R. Haldeman e John D. Ehrlichman, sono condannati e mandati in prigione.
R.M. Nixon protesta fieramente – lo farà per più di un anno – sostenendo di non essere implicato nella vicenda del Watergate.

Febbraio
febbraio, il Pentagono rivela che l'Iran ha stipulato contratti per l'acquisto di armi dagli Stati Uniti per un importo di 2 Mdi di dollari: contratto singolo mai negoziato nella storia. Comprende:
- 175 caccia a getto,
- 500 elicotteri,
- numerosi missili terra aria.

Maggio

Agosto
agosto, lo scià di Persia decide di ordinare il Tomcat della Grumman.

Ottobre
guerra arabo-israeliana.

Viene bandita una gara da Civilavia per quattro sistemi di automatizzazione per postazioni radar. Concorrono la Lockheed e la Selenia: le due attrezzature sono pressoché identiche; ma quella Lockheed costa 1 miliardo di lire, quella Selenia 700 milioni: vince la gara la Lockheed.

Spagna, vengono firmati:
- con la Lockheed spagnola:
. il secondo contratto (aerei per altri 28 Mni di dollari);
. il terzo contratto (aerei per altri 80 Mni di dollari);
- con la Hugues Aircraft, la società rappresentata in Spagna dai Lefèbvre d'Ovidio insieme alla Lockheed,
. un quarto contratto.

Lo stesso mese Archibald Cox, lo speciale pubblico ministero nominato dal ministro della Giustizia Elliott Richardson per dipanare l'affare, tenta di mettere sotto sequestro i nastri.
R.M. Nixon lo destituisce dall'incarico, causando in tal modo sia le dimissioni di Elliott Richardson sia una valanga di protesta da parte dell'opinione pubblica.

Novembre
novembre, un comitato diretto da Sam Ervin viene incaricato di investigare sulla vicenda riguardante gli scassinatori del Watergate.

Dicembre
Lo scià di Persia preme per un ulteriore raddoppio del prezzo del greggio e ci riesce. La conversione del petrolio in armi procede quindi a un rittmo più serrato.

Valore delle vendite militari degli Stati Uniti all'Italia nell'anno finanziario 1973: 64,421 Mni di dollari.
[Fonte: Defense Security Assistance Agency, settembre 1976]


Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.

 

Lo stesso anno i membri dell'American Indian Movement allestiscono la rappresentazione di un confronto armato con gli impiegati federali a Wounded Knee (SOUTH DAKOTA), luogo del massacro dei sioux da parte della cavalleria degli Stati Uniti nel 1890.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttori:
. P.L. Gray (1972-73)
. C.M. Kelley (1973-?)

1973
rivelato l' "affare Watergate", il nuovo direttore P.L. Gray viene subito sostituito da C.M. Kelley;

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore:
. Richard Helms (1966 giu-feb 1973),
. James R. Schlesinger (2 feb-2 lug),
. William Colby (1973 set-gen 1976)

1973
Dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Cile contro il governo di S. Allende Gossens.

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1973
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1973
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1973
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1973
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1973
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1973
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1973
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1973
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1973
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1973
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1973
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1973
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1973
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1973
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1973
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1973
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1973
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1973
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1973
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1973
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1973
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1973
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1973
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1973
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1973
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1973
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1973
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1973
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1973
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1973
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1973
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1973
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1973
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1973
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1973
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1973
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1973
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1973
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1973
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1973
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1973
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1973
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1973
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1973
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1973
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1973
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1973
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1973
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1973
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1973
-


a

 



 
1973
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1973
-
Haiti
- Dittatore
Jean-Claude Duvalier [Baby Doc]
(1971 - 1986)
[regime terroristico]
1973
nonostante di idee liberali, assorbite anche durante gli studi negli Stati Uniti, non riesce a introdurre riforme democratiche a causa dell'estrema crisi economica perdurante nel Paese; governa comunque con gli stessi metodi del padre, avvalendosi del suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi) del terrore superstizioso mantenuto con il ricorso al vudu;
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1973
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;

Febbraio
fallisce un tentativo insurrezionale di Francisco e Claudio Caamaño, già protagoinisti della "rivoluzione costituzionalista" del 1965;
- Primo ministro
Michael Manley
(1972 - 1976) I
[PNP]
[PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico;]
1973
-


1973
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Luis Echeverría Alvarez
(1970 - 1976)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1973
con il nuovo presidente si ha un rinnovato impulso riformatore (rilancio della riforma agraria, perequazione fiscale dei redditi, nazionalizzazione del settore minerario, agevolazioni al credito rurale);




1973
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1973

-



1973
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
C. Araña Osorio
(1970 - 1974)
[estrema destra]
[fattosi nominare con una prassi extracostituzionale]
1973
-


1973
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
guerra con l'Honduras: (1969-)
1973
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;


1973
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1973
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1973
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1973
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1973
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;

1973
- Presidente della repubblica
J. Figuerres Ferrer
(1970 - 1974)
[riformista]
1973
-

1973
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1973

-




1973
- Presidente
M. Pastrana Borrero
(1970 - 1974)
[conservatore]
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1973
il nuovo presidente cerca di consolidare i progressi economici realizzati dal paese negli ultimi tempi;

1973

- Presidente della repubblica

R. Caldera
(1969 - 1974)
[COPEI]
COPEI (Comité de organización política electoral independiente)
[cristiano-sociali (conservatori)]
1973
il paese viene inserito nel "patto andino";


1973
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

gen. G. Rodríguez Lara
(1972 - 1979)
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.
dal 1972 comanda una giunta militare.]
1973
-



1973
(Repubblica indipendente dal 1827)

- - Presidente della repubblica

gen. J. Velasco Alvarado
(1968 ott - ago 1975)
1973
il "socialismo militare" statizza gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1973

- Presidente della repubblica

col. H. Banzer Suárez
(1971 ago - lug 1978)
[dittatura reazionaria strettamente legata agli USA e al Brasile ]
1973
il trasferimento dei poli propulsivi dell'economia boliviana dall'altopiano alle yungas, accompagnandosi a forte spinte inflazionistiche, riattiva le agitazioni sociali;

1973

- Presidente della repubblica

S. Allende Gossens
(1970 set - mar 1973)
[Unidad popular]
gen. A. Pinochet Ugarte
(1973 set - giu 1974)
[dittatura militare]
- Ministro degli esteri
Orlando Letelier
(1970 set - mar 1973)
 

1973

Distribuzione del Reddito nazionale
(statistiche dell'ONU)

- Poveri (50%)

16%
- Classi medie (45%)
54%
- Classe ricca (5%)
30%
[S. Allende, La forza della Ragione, Editori Riuniti, 1973.]

 

Marzo
4
, le elezioni politiche confermano l'appoggio dell'elettorato a Unidad popular che ottiene il 44% dei voti.
Il blocco delle opposizioni ottiene il 54,7%.
Tutti riconoscono unanimemente il successo popolare di S. Allende Gossens.
28, i militari abbandonano il governo assicurando fedeltà e sostegno al governo legale e al presidente.

Maggio
15
, lo sciopero nelle maggiori miniere di rame giunge al ventesimo giorno;

Giugno
27
, attentato fascista contro il comandante dell'esercito gen. Carlo Prats.
Stato di emergenza a Santiago.
28, sollevazione golpista di un reggimento corazzato che attacca il palazzo presidenziale. La rivolta è domata in poche ore dalle truppe rimaste fedeli al governo.

Luglio
5
, formazione di un governo senza ministri militari;
25, inizio di un nuovo sciopero nazionale dei camionisti.
Pochi giorni dopo anche il personale dei trasporti pubblici su strada si unisce allo sciopero;
27, attentato contro l'aiutante di campo del presidente che viene ucciso da una squadra di fascisti;

Agosto
3
, a una nuova richiesta di conversazioni politiche da parte di S. Allende Gossens la Democrazia cristiana pone condizioni che comporterebbero il rovesciamento di tutta la politica economico-sociale del governo;
9, S. Allende Gossens chiede ai comandanti dell'esercito, della marina e della aviazione di tornare a far parte del governo;
12, i camionisti sabotano e danneggiano i camion che il governo intende requisire.
Una serie di attentati ha luogo in tutto il paese a opera dei fascisti.
18, prima clamorosa rottura fra i militari: il comandante dell'aviazione, gen. Ruiz, si dimette dal comando e dall'incarico di ministro dei Lavori pubblici;
22, la Camera vota con l'alleanza Dc-destre una mozione di sfiducia e censura per il governo e chiede ai militari di «scegliere» fra il potere esecutivo e quello legislativo.
23, il gen. Carlo Prats si dimette da ministro della difesa e da comandante in capo dell'esercito;
24, altri due generali dell'esercito si dimettono (uno è il comandante della guarnigione della capitale);
si dimette anche il comandante della marina;
28, viene formato un nuovo governo.
I comandanti militari assicurano a S. Allende Gossens fedeltà e obbedienza.

Settembre
4
, Santiago, più di un milione di persone sfilano per la capitale dando vita alla più grande manifestazione popolare in sostegno di S. Allende Gossens e del governo di Unidad popular;
7, S. Allende Gossens denuncia i pericoli della guerra civile e chiama tutte le forze politiche – e prima di tutte la Dc – alla cooperazione.

Le crescenti difficoltà economiche, l'aggravarsi della situazione finanziaria (il tasso d'inflazione raggiunge il 300%) e l'acuirsi delle tensioni sociali portano a una sempre maggiore radicalizzazione della lotta politica: il presidente e i comunisti non riescono a frenare le spinte massimalistiche del MIR, un gruppo di estrema sinistra che ha accresciuto il suo peso politico ed esercita ora una forte pressione su Unidad popular; a queste spinte si contrappone un atteggiamento sempre più rigido della Dc mentre l'opposizione di destra punta decisamente alla rivincita e si fa minaccioso un terrorismo di tipo fascista; alcuni provvedimenti impopolari del governo inducono inoltre larghi strati di ceto medio a schierarsi contro Unidad popular cedendo a tendenze corporative facilmente strumentalizzate dagli ambienti più retrivi dell'oligarchia colpite dalle misure di riforma;
anche le forze armate, finora mantenutesi su posizioni di lealtà costituzionale, finiscono per schierarsi contro Unidad popular.

11, Santiago, scatta il golpe fascista.
12, Santiago, nel palazzo della Moneda S. Allende Gossens trova la morte;
Enrique Kirberg, rettore dell'Università tecnica cilena, capeggia la resistenza dei suoi studenti al colpo fascista (cadendo ucciso secondo alcune versioni, deportato secondo altre tra i fiordi e i ghiacci dove trent'anni prima aveva combattuto il nazismo);
mentre migliaia di dirigenti politici e sindacali vengono uccisi o imprigionati.
In Cile viene istaurata una dittatura militare di tipo fascista; capo della giunta è il gen. A. Pinochet Ugarte;
la soppressione di tutti i partiti, la distruzione della libertà di stampa l'ondata (si protrarrà ancora a lungo) di feroci repressioni contro gli oppositori accompagnano la riconquista del potere economico da parte dei vecchi interessi costituiti, indigeni e stranieri.

Ottobre
3
, il quotidiano «Il Manifesto» pubblica un studio sulla Banca per il Commercio Continentale con sede a Ginevra (Quai des Bergues, n. 15).
La banca appartiene a una famiglia cilena dell'estrema destra della democrazia cristiana, i Klein. Nel corso del 1972-1973 varie personalità dell'estrema destra cilena sono arrivate a Ginevra, tanto per incontrarsi brevemente con i Klein e altri banchieri.
Lo stesso Frei è stato visto a Ginevra in compagnia di Klein in febbraio, marzo e luglio 1972 e poi ancora nel gennaio 1973.
Il signor Orlando Saenz, presidente della Sociedad de Fomento Fabril, organizzazione del padronato cileno, era in Svizzera poco prima del colpo di stato per mobilitare i suoi amici dell'ambiente bancario.
Il signor Orlando Saenz è un importante dirigente dell'estrema destra cilena, legata al movimeno fascista "Patria e Libertà". È oggi consigliere economico della Junta.
Dal gennaio 1973 due milioni di dollari in spezzati da 1 a 10 dollari sono arrivati in Cile. In piena inflazione, nell'agosto del 1973 enormi quantità di dollari circolavano a Santiago.
I primi a beneficiarne sono stati i camionisti in "sciopero" contro il governo di S. Allende Gossens. Un camionista di Santiago ha ammesso che lui e i suoi colleghi ricevevano, per ogni giorno di sciopero, 7 dollari, corrispondenti al cambio "nero", a circa 10 mila escudos (il salario mensile di un camionista era, a quel tempo, 40.000 escudos).

La "Colonia Dignidad" diviene ben presto sede logistica e operativa delle squadracce fasciste di "Patria y Libertad".
La "Brigada Sur" della DINA, la polizia politica pinochettista, trova sede in un appartamento della holding "Villa Baviera" la "Sociedad Benefactora y Educacional Dignidad", mentre la "Colonia Dignidad" si trasforma in una delle principali sedi di tortura dei prigionieri politici.
[Dai racconti dei sopravvissuti pare che almeno 120 oppositori siano passati per Parral, dove sono stati giustiziati.]
Da quest'anno quindi la "Colonia dignidad" prende parte all' "Operazione Condor", organizzata dalla CIA, in complicità con alcune dittature sudamericane: l'Argentina del gen. J.R. Videla, il Cile del gen. A. Pinochet Ugarte e il Paraguay del gen. A. Stroessner Mattiauda, volta a contrastare attività comuniste con ogni mezzo, compresi rapimenti, torture e omicidi ma anche colpi di Stato. Le connivenze sono molto estese e coinvolgono uomini d'affari, giudici e politici.
Durante la dittatura militare del gen. A. Pinochet Ugarte la colonia serve come centro di tortura.
[Nel 1991 il "Centro nazionale per la verità e la riconciliazione" rivelerà che "un certo numero di persone sono state prelevate, tenute prigioniere nella colonia e sono state soggette a tortura da parte di agenti della DINA; inoltre alcuni residenti hanno partecipato alle azioni".
Tv, giornali, radio e calendari sono assolutamente proibiti, i trasgressori subiscono un processo di fronte alla comunità (circa 300 persone) e le pene sono corporali. Il "condannato" inoltre viene privato del cibo e in casi di recidiva viene trattato con psicofarmaci per fiaccarne la volontà. Molto frequente è la pratica dell'elettroshock; moltissimi prigionieri muoiono e sono sepolti in fosse comuni.
Alcune persone che hanno lasciato la colonia l'hanno descritta come una setta, in cui il leader Paul Schäfer detiene il potere. Essi asseriscono che ai residenti non è permesso lasciare la colonia e che sono segregati per sesso.
I residenti devono lavorare indossando vestiti di foggia bavarese e cantare canzoni in tedesco. Il sesso è bandito e alcuni residenti sono forzati a prendere farmaci che riducono il desiderio. Farmaci vengono utilizzati per sedare soprattutto le giovani ragazze, ma anche i maschi. Questa disciplina così severa prevede pestaggi e torture; Paul Schäfer la ritiene una forma di arricchimento spirituale.
Nella colonia vengono testati gli effetti del gas letale Sarin, che la DINA intende usare contro gli oppositori del regime.
I bambini della colonia crescono senza sapere chi sono i genitori, perché subito dopo il parto sono affidati agli adulti della comunità, chiamati "zii" e "zie".
Tra coloro che sono fatti prigionieri e condotti alla "Colonia Dignidad", dove saranno torturati e uccisi, sono:
. Álvaro Vallejos Villagrán, militante nel MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria);
. Alfonso Chanfreau, cittadino cileno francese;
. Antonio LLidó, sacerdote spagnolo (anche lui ritenuto vicino al MIR);
nonché alcuni militanti del Mapu (Movimiento de Acción Popular Unitaria):
. Juan Maino;
. Elizabeth Rekas (incinta di quattro mesi al momento della desaparición);
. Antonio Elizondo.]
«segue 1997»

 

_________________________

Dopo il colpo di stato vari fascisti cileni fanno carriera.
Esempio: Herrera Gonzales, generale di polizia, mandato in pensione dal governo democratico, viene nominato ambasciatore del Cile a Berna. Ironia del destino! Ritrova in Svizzera il suo amico "protettore": Nathanael Davis. Questo filantropo è stato l'inviato di Henry Kissinger a Santiago durante la preparazione del golpe.
[Dal 1975 Nathanael Davis sarà ambasciatore degli Stati Uniti a Berna.]

_________________________

 




1973
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Forbes Burnham
(? - 1985)
[PNC]
 
1973
L'opposizione rimprovera al presidente gravi violazioni della democrazia.


1973
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1973
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1973
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1973
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1973

- Presidente

gen. Emilio Garrastazú-Medici
(1969 - 1974)
[terzo presidente militare; dal 1969 vige una nuova costituzione che ha restaurato, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
per lo stesso motivo vengono svolte le elezioni; ]
1973
-


1973

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio;
nuova costituzione dal 1970.]
1973
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;



1973

- Presidente

?
(? - ?)
Hector J. Cámpora
(mar - lug)
J.D. Perón
(set - giu 1974)
III
1973
Marzo
11
, Hector J. Cámpora viene eletto presidente della repubblica;

Luglio
Hector J. Cámpora si dimette;

Massacro all'aeroporto di Ezeisa dove è prevsto l'arrivo di J.D. Perón;

Settembre
23
, J.D. Perón viene eletto presidente della repubblica;

Le FAR (Forze armate rivoluzionarie) si fondono con i Montoneros, adottandone il nome.
Un noto dirigente dei Montoneros è Mario Eduardo Firmenich [Pepe].

La situazione politica argentina è sempre più spesso teatro di scontri tra destra e sinistra, perfino all'interno del peronismo: López Rega e la "Triplice A" si schierano insieme allo stesso J.D. Perón su posizioni opposte a quelle dei movimenti giovanili dei Montaneros.

In questi anni le organizzazioni di guerriglia sono definitivamente costrette alla clandestinità.



Patagonia
1973
-

1973
- Presidente
J.M. Bordaberry
(1972 - 1976)
[partito conservatore]
1973
Montevideo, si acuisce la conflittualità sociale sia da parte della sinistra estrema (guerriglia dei tupamaros) sia da parte dell'opposizione ufficiale (CNT e Frente Amplio, costituito da socialisti, comunisti, democristiani ecc.);
con un colpo di stato incruento i militari assumono il potere, con la copertura dell'attuale presidente;




1973
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1973
-

1973
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1973
Chou En-lai riesce a far riabilitare Deng Xiaoping e a reintegrarlo nella carica di vice-primo ministro.



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1973
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

Chiang Ching-kuo
(1972 - lug 1994)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.]
1973
-

a


1973


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
Kim Il Sung
(1972 - lug 1994)
[dal 1948 segretario del Partito dei lavoratori (partito unico).]
Il suo potere è praticamente assoluto.
1973
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - 1979)
[Partito democratico-repubblicano]
[dal 1972 è in vigore la legge marziale.]
1973
-

a


1973
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo del governo e capo dello stato
Z. Ali Bhutto
(1971 - 1977)
[Partito popolare]
privo della parte orientale dal 1972 (Bangladesh), il paese è entrato in una fase di profonda crisi economica nonostante i tentativi di Z. Ali Bhutto di imboccare la strada di un nazionalismo populista e autoritario;
1973
riforma agraria;
Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1973
-

a



1973
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi; alle regionali gli viene rinnovato il consenso ma non riesce a sanare ancora le acute contraddizioni sociali.
1973
Indira Ghandi non riesce a sanare ancora le acute contraddizioni sociali rese ancora più gravi dal deterioramento della congiuntura economica internazionale per la crisi del dollaro e per quella petrolifera;
(insurrezioni di contadini nel Bengala Occidentale e soprattutto nel Nagaland dove le truppe di New Delhi operano estese repressioni);

Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1973
-

a


1973
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
- Presidente
Mujibur Rahman
(1972 gen - ago 1975)
1973
Luglio
alla conferenza indo-pakistana di Simla, le relazioni con il Pakistan vengono avviate verso la normalizzazione;

a



1973
- Presidente
Lon Nol
(1972 mar - 1975
1973
il Paese è dilaniato dalla guerra civile tra i partigiani di N. Sihanouk, in esilio a Pechino, e il suo regime, sostenuto dagli USA, che si dimostra incapace di dominare la situazione affidandosi a metodi autoritari e spietatamente repressivi che spingono sempre più la popolazione a simpatizzare per i khmer rossi;

a

 
1973
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1973
Parigi:
- Stati Uniti
- Vietnam del Nord
- FNL 
firmano un accordo in base al quale si impegnano a ritirare le loro forze e ad aprire la strada a governi di coalizione nel Vietnam del Sud; questo aspetto dell'accordo viene ignorato dal governo di Saigon sempre sostenuto dagli Stati Uniti sul piano economico e militare;

1973
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1973
-

a








1973
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
K. Tanaka
(1972 - 1974)

1973
riconosce la Cina cercando anche di avviare un programma di "rimodellamento" dell'arcipelago;

a

 




1973
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco.]
-
-
1973
comincia ora a divenire oggetto delle ambizioni concorrenti del Marocco (interessato ai giacimenti di fosfati nel paese) e dell'Algeria (mirante ad assicurarsi tramite il Sahara Occidentale uno sbocco sull'Atlantico) che contribuiscono ad attivare la formazione di un movimento nazionalista locale;

Maggio
l'ala più radicale del movimento nazionalista locale, da poco formato, si organizza nel Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro);




1973
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

[dal 1965 il parlamento è sciolto]

1973
-


1973
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 

1973
Settembre
5-9
, Algeri, IV vertice dei paesi non allineati: 70 paesi si schierano a favore della causa araba;

Novembre
26-28
, Algeri, il vertice arabo riconosce l'OLP come unico e legittimo rappresentante del popolo palestinese;

Capitali in fuga

Il governo di Algeri si scontra con la Banca Commerciale Araba SA di Ginevra perché vorrebbe recuperare il tesoro del FLN (Front de Libération Nationale): 50 Mni di franchi svizzeri (oltre gli interessi dal 1962).

1960, agli inizi dell'anno, un certo Mohammed Khidder, tesoriere del FLN – un'organizzazione clandestina – deposita presso la banca 50 Mni di franchi svizzeri che rappresentano i contributi degli operai algerini in Francia;
1962, aprile, l'Algeria è retta ora da un governo indipendente;
1964, aprile, A. Ben Bella scioglie l'Ufficio politico. Mohammed Khidder (divenuto ora un semplice esiliato politico, cessando per conseguenza di rappresentare lo Stato algerino) viene sostituito da Aït Hocine e questi, munito di un ordine di A. Ben Bella, va a Ginevra per tentare di ritirare i fondi del FLN ma l'amministratore della banca, Mardan, si rifiuta di riconoscere a Aït Hocine il diritto di ritirare denaro di cui, secondo lui, soltanto Mohammed Khidder è responsabile.
giugno, A. Ben Bella sporge denuncia per abuso di fiducia presso il tribunale di Ginevra.
Si procede a un'inchiesta istruttoria.
1965, 19 giugno, A. Ben Bella viene deposto.
Intanto però l'istruttoria ha permesso di stabilire che, in realtà, i fondi sono stati depositati presso la banca in questione e che, pochi giorni prima delle venuta in Svizzera di Aït Hocine, 10 Mni di franchi sono stati versati a Mohammed Khidder il quale li ha trasferiti attraverso un'altra banca svizzera nella Repubblica Federale Tedesca. Quel che resta della somma è suddiviso in vari conti correnti numerati.
L'istruttoria constata pure che le pratiche riguardanti questi conti sono scomparse! Il banchiere Mardan rifiuta di dare precisazioni. Viene arrestato e accusato di opposizione alla autorità pubblica, poi rilasciato.
La procedura segue il suo corso.
1967, Mohammed Khidder viene assassinato da sconosiuti a Madrid.
1971, 2 febbraio, in seguito a un'altra querela, presentata unitamente dal FNL e dal governo algerino nel 1966, il tribunale di prima istanza di Ginevra condanna il banchiere al pagamento di circa 40 Mni di franchi.
1973
Giugno
15
, il tribunale di Ginevra conferma la sentenza.

Gli atti passano, in ultima istanza, al tribunale federale di Losanna, la Corte suprema del paese.
Le banche svizzere e straniere in Svizzera attendono con ansia questa sentenza: una sentenza che dovrà far testo.
La corte del tribunale federale emette la sentenza all'unanimità e in termini categorici:
«Il contratto bancario stipulato all'apertura del conto non menziona alcuna rappresentanza. Mohammed Khidder vi figura titolare e unica persona abilitata a disporre dei fondi. Da quel momento, per la banca, l'FLN cessava di esistere. Non le si poteva dunque rimproverare nulla.»
Conclusione: la Banca non deve preoccuparsi della provenienza dei fondi. È tenuta a conoscere solo Mohammed Khidder.
L'autentico proprietario reclama la restituzione del denaro? Il tribunale federale non riconosce i suoi diritti. Chi incassa questi 50 Mni? La Banca.

[Dopo la comparsa della prima edizione del libro di Jean Ziegler, rappresentanti della famiglia Khidder informeranno l'autore che essa «non ha mai avuto accesso a fondi del FLN, né mai ha cercato di averlo; di più, non ha esitato, malgrado la tragica morte (Madrid 1967) dell'ex segretario generale del FLN, a rimettere alle più alte autorità del suo paese, fin dal 1969, i documenti che permettono di far completa luce sulla questione dei fondi del FLN, oltre che di procedere contro il banchiere siriano per ottenere la restituzione di tali fondi.»]

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

 


Totale dei bilanci di tutte le banche in Svizzera
[escluse le società finanziarie]
Anno 1973



Mdi di franchi svizzeri
% sul totale
Banche svizzere
239,1
88,9
- 5 grandi banche
121,2
45,1
- altri 418 istituti
(di cui circa il 38% sono banche cantonali, regionali, comunali)
117,9
43,8
Banche estere
29,9
11,1
- banche in mano a stranieri
23,8
8,8
- succursali di istituti stranieri
6,1
2,3
Totale generale
269,0
100
L'analisi delle cifre che riguardano gli investimenti industriali, immobiliari, ecc. in Svizzera e il denaro fiduciario (vale a dire che serve a operazioni diverse che non sono di finanziamento della produzione e dei servizi in Svizzera) dimostra che i bisogni correnti dell'economia nazionale sono coperti essenzialmente dal risparmio nazionale depositato soprattutto nelle banche di Stato, Casse di risparmio, banche cantonali, Istituti ipotecari, ecc..
La politica delle grandi banche e quella non meno attiva della maggioranza delle banche straniere è ben altra. Non soltanto gestiscono i capitali in fuga ma sono creditrici di somme enormi investite all'estero.
L'oligarchia bancaria non nega di investire una parte del capitale in fuga in circuiti redditizi in Europa e in America. Una parte di questo capitale, secondo loro, tornerebbe sotto forma di aiuti alle economie della periferia.
Non è mai senza calcoli, riflessioni e riserve che essi schiudono le saracinesche della loro liberalità:
- paesi creditori e organizzazioni multinazionali si riservano il diritto di studiare l'utilità dei crediti, generalmente destinati alla esecuzione di determinati progetti; i paesi debitori hanno solo molto di rado le mani libere in quanto all'impiego dei fondi loro accreditati;
- le dilazoni di credito sono generalmente troppo corte; l'ora della scadenza suona sempre troppo presto;
- certi progetti a lungo termine, denaro cioè destinato a lavori necessari ma improduttivi, non sono tali da allettare il mondo della finanza.
Hanselmann, direttore generale della Union de Banque Suisse, non ne fa mistero: «La concessione di un credito si accompagna a una condizione: la destinazione dei fondi a investimenti redditizi che possano assicurare un autofinanziamento in un dato tempo.».
Fonte: Bollettino della associazione delle banche straniere in Svizzera, relazione del 1973, pubblicata nel giugno 1974; in:
Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

 


1973
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]

1973

Maggio
la conferenza dei ministri degli Esteri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana), tenutasi a Bengasi, condanna all'unanimità Israele, con cui numerosi paesi africani rompono le relazioni diplomatiche;

Giugno
la Tunisia si dissocia dalla condanna a Israele e avanza proposte distensive;


1973
Repubblica Araba Libica
(12 settembre 1969)
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
[dal 1971 il regime militare ha nazionalizzato le riserve petrolifere]

1973
Tripoli diventa così uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano;

Maggio
Bengasi, la conferenza dei ministri degli Esteri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) condanna all'unanimità Israele, con cui numerosi paesi africani rompono le relazioni diplomatiche;




1973
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Anwar el Sadat
(1970 ott - 1980)
[il presidente: Anwar el Sadat è entrato subito in urto con la sinistra nasseriana.]

1973
Gennaio
scontro di truppe siriane e israeliane nel Golan;
costituzione di un comando militare unificato tra Egitto, Siria e Giordania;

Marzo
epurazioni e rimpasto ministeriale: Anwar el Sadat assume i poteri di primo ministro e governatore militare;

Ottobre
6
, giorno del digiuno dell'Espiazione, o Kippur, [chiamata in arabo guerra del Ramadan, poiché cade nel mese sacro dell'Islam]
guerra del Kippur - 17 giorni: [vedi Israele].
Trovato un accordo con l'Arabia Saudita (prezioso tramite con gli Stati Uniti) l'Egitto attacca, di concerto con la Siria, le forze israeliane riuscendo nell'impresa di riattraversare il "Canale di Suez" e mettendo in seria difficoltà Israele per alcuni giorni.

Egitto e Siria hanno deliberatamente escluso la Giordania dall'offensiva poiché, priva delle difese aeree dei missili sovietici, la Giordania non sarebbe stata in grado di impedire un'offensiva potenzialmente disastrosa nel suo territorio da parte di Israele in direzione della Siria meridionale.
Ma la Giordania, dopo l'inizio della guerra, invia in Siria due brigate corazzate.
L'Iraq contribuisce con tre divisioni e tre squadroni di velivoli da caccia, che subiscono gravi perdite sul fronte settentrionale, mentre 1800 soldati marocchini vengono coinvoliti in aspri combattimenti sul Monte Hermon il primo giorno.
Il maggior contributo da parte degli stati produttori di petrolio, guidati dall'Arabia Saudita, è l'uso dell'arma petrolio, con la proclamazione di un immediato taglio della produzione e un boicottaggio nei confronti delle nazioni schieratesi con Israele.
La ripresa militare isreliana è rapida

Riscattato l' "onore" della nazione araba, Anwar el Sadat può arrivare ad un accordo con gli israeliani.

Subito dopo la guerra rinnova i legami diplomatici con Washington, dopo un'interruzione di sette anni, e intraprende una stretta collaborazione con Henry Kissinger (confermato Segretario di Stato degli USA solo due settimane prima dello scoppio della guerra).


1973
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
[governo autoritario che si bilancia fra la destra e la sinistra.]
1973
la nuova costituzione fa del Sudan una repubblica presidenziale a partito unico (Unione socialista sudanese);

Regione Meridionale [autonoma dal 1972]
1973
-

1973
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
nel 1969 il PAIGC (Partito africano per l'indipendenza della Guinea-Bissau e del Capo Verde o African Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde), diretto da A. Cabral, ha ottenuto il riconoscimento dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana).]
- Governatore
 
- Presidente del Consiglio di Stato  
Luis Cabral
(1973 set - ?)
- Presidente del consiglio  
Francisco Mendes
(1973 set - ?)
- Segretario del PAIGC
Aristide Pereira
(1973 gen - ?)
1973
Gennaio
, nel suo discorso pronunciato alla radio, A. Cabral promette alla sua gente la piena indipendenza del paese entro l'anno;
8, Accra, durante una riunione del "Comitato di Liberazione" dell'OUA", A. Cabral dichiara che la «Guinea-Bissau è uno stato indipendente di cui una parte, cioè le zone urbane, è occupata da forze militari straniere.».
20, Ratoma, Conakry, A. Cabral viene ucciso per mano di sicari assoldati forse dal governo portoghese;
[Secondo le voci diffusesi in seguito in Africa, nel delitto sarebbero implicati membri del Partito comunista portoghese seguaci della linea sciovinista che antepone a tutto la rivoluzione portoghese.]
la sua promessa di Capodanno diventa un testamento spirituale e un incentivo per le forze di liberazione che, guidate da Aristide Pereira, subentratogli nella carica di segretario generale del PAIGC, e da L. Cabral (fratello del leader scomparso) riprendono con maggiore determinazione le operazioni contro il Portogallo;

Luglio
18-22
, al secondo congresso del PAIGC nelle zone liberate del fronte orientale, si conferma che la proclamazione dello stato è stabilita prima della fine dell'anno.


Settembre
24
, l'Assemblea nazionale popolare, riunita in prima seduta, proclama l'indipendenza dela Repubblica di Guinea-Bissau dandosi una costituzione e insediando i nuovi organi:
- un Consiglio di Stato di 15 membri (sotto la presidenza di L. Cabral),
- un esecutivo più ristretto (sotto la presidenza di Francisco Mendes), fermo restando Aristide Pereira alla guida del PAIGC;
il nuovo stato africano viene immediatamete riconosciuto dall'Africa indipendente e da Altri Paesi extrafricani e viene accolto in seno all'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana);

Novembre
2
, l'indipendenza della Repubblica di Guinea-Bissau viene riconosciuta anche dall'ONU;



1973
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e, dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
   
1973
-

1973
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, e dal 1972 della CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale); ]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
Abdou Diouf
(1970 - ?)
1973
-

1973
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[Comitato di liberazione nazionale dell'esercito]
[dopo il colpo di stato militare del 1968; da ottobre 1970 è sciolta l'opposizione sindacale;
dal 1972 aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale) e all'OMVS (Organizzazione per la valorizzazione del fiume Senegal); ]

1973
rinnova gli accordi di cooperazione con la Francia e, in appoggio alla causa araba, rompe le relazioni con Israele;

Maggio
30
, fino alla rottura con il Mali, Israele ha rapporti diplomatici con 31 stati africani; l'OUA auspica una rottura generale dei rapporti con il governo razzista di Israele.


1973
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
-
[le elezioni del 1970 hanno decretato la vittoria dell'Union démocratique voltaïque (37 seggi su 57), espressione dell'oligarchia dominante di tendenza filofrancese.]

1973
-


1973
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà);
dal 1972 aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale); ]
1973
-

1973
[indipendente dal settembre 1958;

privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si è accostata all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC).]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG]
PDG (Parti dèmocratique de Guinée)
1973
proprio la presenza nel suo territorio delle basi di addestramento del PAIGC è all'origine del tentativo d'invasione del paese da parte del Portogallo, respinto con successo grazie alla mobilitazione armata della popolazione;

1973
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
[il presidente François Tombalbaye muta il suo nome in N'Garta (vero capo)]
1973
-


1973
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1973
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1973
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
ten. col. M. Kerekou
(1972 - lug 1994)
- Capo dello stato
-
- Primo Ministro
-
1973
-



1973
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-
1973
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche culminate ora in esecuzioni di esponenti del passato regime;

1973
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847;
con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità.]
-
-
True Whig Party
[partito di governo, domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
1973
-





1973
[I repubblica dal luglio 1960; dittatura dal 1966; II repubblica dall'agosto 1969; nuova dittatura da gennaio 1972.]
- Capo dello stato
col. (poi generale) I.K. Acheampong
(1972 - lug 1994)
[presiede il "Consiglio di rinnovamento nazionale" che ha assunto tutti i poteri dopo aver abolito la costituzione.]
1973
-

1973
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi e al loro posto costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto;
dal 1972 è entrato nel Mercato comune dell'Africa occidentale.]
1973
-


1973
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra;
dal gennaio 1970, con la resa dei secessionisti e l'impegno, da parte del governo federale, di ristabilire l'amministrazione civile entro il 1976, si conclude il conflitto.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1973
-


1973
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria);
dal maggio 1972, l'ex Repubblica Federale del Camerun si è trasformata in repubblica unitaria.]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1973
impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
la politica estera, tradizionalmente legata a quella di Parigi che controlla oltre il 54% delle importazioni dell'ex colonia, subisce una parziale revisione con timide aperture verso lo Zambia, le ex colonie portoghesi e la Cina popolare;

1973
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1973
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1973
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1973
-






1973
[indipendente dall'agosto 1960;
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1973
Febbraio
il presidente Albert-Bernard Bongo, rieletto con il 97% ca dei voti, collega strettamente il paese alla Francia;





1973
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - ?)
[filocinese]
[Partito congolese del lavoro, partito unico]

1973
Aprile
A. Diawara viene giustiziato;
vengono nazionalizzati importanti settori dell'attività economica;






1973
Zaire
[dal 27 ott 1971]
[ex Congo Belga, stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1971 27 ott - ?)
Partito unico (Movimento Popolare Rivoluzionario)
1973
-
Katanga [regione sudorientale]
1971
nonostante i ricorrenti tentativi dei gruppi tribali, appoggiati da mercenari europei, di innescare focolai di guerriglia, il paese conosce una relativa calma;

1973
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
gen. I. Amin Dada
(1971 - 1979)
[dittatura militare]
- Primo ministro
-
[dal 1971 ha instaurato una dittatura militare appoggiandosi alle tribù musulmane del nord e perseguitando le popolazioni del sud.]
1973
per assicurare la sopravvivenza del suo regime, quando la Gran Bretagna gli toglie il suo appoggio, cerca sostegno prima da parte dell'Unione Sovietica, poi da parte della Libia;

1973
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - 1978)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1973
è in atto un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente;

 

1973
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
gen. Juvénal Habyarimana
(1973 lug - ?)
1973
Febbraio-Marzo
continua il conflitto etnico fra hutu (che rappresentano il 90% della popolazione e detengono il potere) e tutsi;

Maggio
breve ma violento scontro armato tra Kigali e Bujumbura;

Luglio
un colpo di stato militare porta al potere il gen. Juvénal Habyarimana;
i partiti sono sciolti;

1973
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1973
-



1973
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1973
-
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1973
-


1973
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente del consiglio rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
1973
sotto la direzione militare, aperta a posizioni socialiste, viene dato grande impulso all'africanizzazione dei quadri, alla riforma agraria e alla sedentarizzazione delle popolazioni seminomadi dell'interno, alla generalizzazione dell'istruzione primaria, infine alla creazione di una lingua letteraria somala destinata a sostituire il trilinguismo ufficiale (arabo, inglese e italiano);
in politica estera, nel quadro dell'alleanza con il blocco sovietico, riappare il disegno della Grande Somalia;

1973
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1973
-



1973
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964;
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A. Jumbe
(1972 - lug 1994)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1973
Luglio
26
, Dar-es-Salaam, Mapara, uno dei 54 imputati al processo per tradimento e per l'assassinio (7 aprile 1972) dello sceicco Abud Karume, dello Zanzibar, dichiara che i soldati "coinvolti nel complotto " erano sostenitori di Babu, ex ministro della Tanzania destituito nel febbraio, e di Castro.

 

1973
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dal luglio del 1968 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto questa volta un "nuovo" "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Agostinho Neto leader del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), in antagonismo con:
- FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) di Holden Roberto, appoggiato dallo Zaire;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
- Governatore
?
(? - ?)
1973
Daniel Chipenda, ex leader del MPLA, passa con tremila uomini dal MPLA al FLNA.

Gennaio

In Germania il Consiglio della Chiesa Ecumenica loda l'organizzazione "Teologia Nera" per la sua opera missionaria.
[Gli elogi saranno confermati nell'agosto 1976 dopo l'insurrezione a Soweto.]
I leader della SASO (South African Students Organisation), Biko e Tiro (che viene assassinato da agenti sudafricani mediante un plico contenente esplosivo mentre si trova in Botswana) accettano "Teologia Nera".

Settembre
11
, nella miniera del Gruppo Oppenheimer a Western Deep Levels, durante una protesta contro le nuove "sperequazioni salariali" la polizia uccide 11 minatori africani.
I minatori bianchi continuano a guadagnare 15 volte di più degli africani specializzati.



1973
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1973
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;


1973
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
(a vita dal 1971)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1973
-


1973
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
[Mentre continua la repressione razziale con l'istituzionalizzazione dell'apartheid, alle rappresentanze nazionaliste dell'elemento africano, costituite in origine in modo quasi esclusivo dal moderato nuovo-ANC (African National Congress) di A. Muzorewa, si aggiungono via via sempre più consistenti forze africane riunite nei movimenti guerriglieri della ZANU (Zimbabwe African National Union) di R. Mugabe e della ZAPU (Zimbabwe African People's Union) di J. Nkomo.]

1973
Gennaio
10
, la Rhodesia riferisce di aver perso 20 uomini, dal 1966, in azioni di guerra contro i guerriglieri della ZANU e della ZAPU. Questi ultimi sono attualmente armati di "Kalasnikov AK47" russi e cinesi, di altri fucili automatici e di lanciagranate; dispongono di basi in Zambia e in Tanzania.
Le truppe sudafricane integrano le forze di polizia rhodesiano-britanniche.
Il Sudafrica, tuttavia, è legato allo Zambia da rapporti finanziari e dalle ferrovie rhodesiane.
La ZAPU rivendica l'uccisione di 75 soldati rhodesiani e sudafricani.

Maggio
30
, tre guerriglieri della ZAPU vengono giustiziati;



1973
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo;
dal 1969 il FRELIMO è guidato da Samora Machel..]
-  
1973
Gennaio
9
, inizia l'offensiva generale: il FRELIMO manda duemila uomini all'attacco nella regione della diga di Cabora-Bassa.
Il Portogallo afferma di averne uccisi duecento e di aver conquistato 45 "basi" nei pressi di Mucumbura, Mague, Metape e Dague a nord di Cabora.
Il FRELIMO riferisce di una semore maggiore resistenza da parte della popolazione al dominio portoghese e di numerosi suoi scontri con esito vittorioso.



1973
[indipendente dal 26 giugno 1960;
dopo il colpo di stato militare dell'ottobre 1972 diretto dal gen. G. Ramantsoa si è ribaltata la collocazione internazionale del paese (uscita dall'area del franco e dall'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia), avvicinamento all'URSS, alla Cina popolare e a Cuba); ]
- Presidente
gen. G. Ramantsoa
(1972 ott - 1975)

1973
-



1973
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1973
il boicottaggio delle elezioni nel bantustan dell'Ovamboland, attuato anche su indicazioni della SWAPO (Sud West African Peoples' Organization), segna un primo fallimento della proposta di B.J. Vorster di creare un bantustan anche in Namibia;




1973
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1973
-



1973
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1973
-


1973
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;
1973
si costituisce la SASM (South African Students Movement) (organizzazione corrispondente alla SASO tra gli studenti delle scuole medie).

Marzo
28
, 700 operai neri della succursale Alusuisse (una multinazionale che tratta la bauxite, l'allumina e l'alluminio; profitti 1974: 204 Mni di franchi svizzeri) scioperano per protestare contro le inumane condizioni di lavoro;
la direzione della società, rifiutando il dialogo con le maestranze, licenzia tutti gli scioperanti e rivolge poi un appello al governo contro i suoi operai: il governo invia un contingente di 100 agenti armati che attuano una sanguinosa repressione contro gli operai.
[Notizia pubblicata sul «Manchester Guardian» del 29 marzo 1973.]



 


 
1973
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1973
-






1973

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi, esponendo ora il paese alla minaccia di ritorsioni da parte di Israele ma soprattutto ad una rottura dei già precari equilibri interni; preoccupazione dominante del presidente della repubblica è sempre quella di sbarazzarsi della presenza palestinese per paura di ritorsioni da parte di Israele.]

- Presidente
Suleiman Franjieh
(1970 - 1976)
1973
Maggio
il presidente fa bombardare i campi profughi palestinesi ma ottiene solo come risultato quello di trascinare il paese nella guerra civile;

Ottobre
guerra del Kippur: è rinviato il conflitto tra gli opposti schieramenti della destra confessionale e delle sinistre raggruppate in un fronte progressista;




1973

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Primo ministro e presidente della repubblica
gen. Hafez el-Assad
(1970 - 1979)
[partito Baath, ala progressista moderata]
[attua una cauta liberalizzazione economica pur nel quadro di una stretta collaborazione con l'URSS e di un regime fortemente autoritario.]

1973
dopo molteplici revisioni dell'ordinamento statale, sin dall'indipendenza del 1946, nella carta costituzionale per la prima volta l'Islam non viene indicato come religione ufficiale dello stato; il potere legislativo è attribuito ad un consiglio del popolo, composto da 195 membri eletti a suffragio universale e diretto, il quale dura in carica sette anni e nomina il consiglio dei ministri, il cui insediamento viene poi ratificato dal consiglio del popolo;

Gennaio
scontro di truppe siriane e israeliane nel Golan;
costituzione di un comando militare unificato tra Egitto, Siria e Giordania;

Marzo
12
, nuova costituzione;

Maggio
successo elettorale del partito Baath all'interno del Fronte nazionale progressista;

Giugno
Hafez el-Assad e Anwar el Sadat coordinano i piani di attacco anche se i due uomini diffidano l'uno dell'altro, e divergono fondamentalmente sugli obiettivi della guerra:
- Hafez el-Assad spera di spingere Israele fuori dal territorio siriano e di infliggere una dura sconfitta militare al nemico;
- Anwar el Sadat vuole vincere per il solo motivo di obbligare l'Occidente – soprattutto gli Stati Uniti – a rivedere le proprie posizioni sul conflitto mediorientale, spera che Washington consideri l'Egitto seriamente quanto Israele.

Ottobre
6
, giorno del digiuno dell'Espiazione, o Kippur, [chiamata in arabo guerra del Ramadan, poiché cade nel mese sacro dell'Islam]
guerra del Kippur - 17 giorni: [vedi Israele].


1973
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1973
Gennaio
scontro di truppe siriane e israeliane nel Golan;
costituzione di un comando militare unificato tra Egitto, Siria e Giordania;

Novembre
fiero dei successi ottenuti, Settembre Nero mette in atto la sua prima operazione: i terroristi assassinano il primo ministro della Giordania sui gradini dello Sheraton Hotel del Cairo; meno di tre settimane dopo, a Londra, sparano all'ambasciatore giordano, Zaid Rifai, ferendolo;




1973
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo; 
continua quindi la guerriglia palestinese contrastata dalle rappresaglie israeliane;
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele; egli ha coagulato gran parte delle formazioni della guerriglia palestinese:
- FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina) di George Habbash ;
- Fronte popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril;
- Fronte democratico popolare di Nayef Hawatmeh;
- al-Saiqa [tuono], gruppo baathista prosiriano;
- Giugno Nero,
- Gioventù Nazionale Araba 
e altre minori, facendo dell'organizzazione il referente politico della resistenza palestinese;
[stranamente Habash, Haddad e Hawatmeh non sono musulmani];

 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
Golda Meir
(1969 - 1974)
[MAPAL]
[MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista)]
[kibbuz
e moshav] i kibbutznik ricoprono circa il 15% delle cariche politiche al vertice e il 30% di tutti i seggi nel parlamento unicamerale (Knesset); rappresentano in pratica una specie di aristocrazia: i "galiziani".]

1973
Gennaio
scontro di truppe siriane e israeliane nel Golan;

Maggio
la conferenza dei ministri degli Esteri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana), tenutasi a Bengasi, condanna all'unanimità Israele, con cui numerosi paesi africani rompono le relazioni diplomatiche;

Giugno
la Tunisia si dissocia dalla condanna a Israele e avanza proposte distensive;

Settembre
5-9
, al IV vertice dei paesi non allineati, tenutosi ad Algeri, 70 paesi si schierano a favore della causa araba;
si accentua l'isolamento di Israele: mentre gli USA assumono una posizione di distaccata prudenza, Egitto, Siria e Giordania moltiplicano le consultazioni militari.

Ottobre
altri paesi africani rompono con Israele;

(guerra del Kippur - 17 giorni):
6
, nel giorno del digiuno dell'Espiazione, o Kippur, [chiamata in arabo guerra del Ramadan, poiché cade nel mese sacro dell'Islam], gli eserciti dell'Egitto di Anwar el Sadat e della Siria di Hafez el-Assad attaccano contemporaneamente gli israeliani, a sud e a nord, e colgono impreparate le tenui difese disposte sulle linee armistiziali perché i servizi d'informazione d'Israele non hanno valutato con esattezza le informazioni ricevute; 
[in realtà è il primo ministro Golda Meir che si oppone alla mobilitazione del paese il giorno del Kippur; re Hussein di Giordania l'ha infatti già avvertita di persona a Tel Aviv che gli arabi avrebbero attaccato; Yitzhak Rabin (ambasciatore israeliano a Washington) si sfoga contro la miopia di Golda Meir (Moshe Dayan è ministro della Difesa e Aba Eban, degli Esteri; David Elazar [Dado] è il capo di SM e Shmuel Gonen [Gorodish] è il responsabile del fronte sud); questo grave errore di valutazione strategica non sarà mai perdonato ai militari e ai politici: nel 1976 salirà al potere un governo di destra guidato da Menahem Begin.]
la guerra dura diciassette giorni, gli Stati Uniti aiutano Israele con un ponte aereo dal Portogallo di Salazar e minacciando i Russi che appoggiano invece Damasco e il Cairo:

prima fase
Il successo iniziale egiziano-siriano è sbalorditivo. In 24 ore gli egiziani portano 90.000 uomini e 850 carri armati al di là del "Canale di Suez", occupano la linea israeliana Bar-Lev e pongono teste di ponte lungo il Canale. Israele perde circa 300 carri armati.
Nel contempo sulle alture del Golan, tre divisioni e una brigata corazzata siriane sfondano le difese israeliane e avanzate nei settori di Ahmedia, Rafis-Hushnia e Ramat Maghshimim sono sul punto di dilagare nella pianura della Galilea.
Il vantaggio qualitativo israeliano sull'Egitto in fatto di superiorità aerea e di mezzi corazzati viene parzialmente neutralizzato dal sistema di difeaa missilistica fornito dall'Unione Sovietica e dai "missili valigia" anticarro che possono essere maneggiati da un solo fante.
L'arma più potente degli arabi è stato l'effetto sorpresa [forse non proprio, vedi sopra!], aiutato dall'eccesso di sicurezza da parte degli israeliani.

seconda fase
gli israeliani si riorganizzano e dopo aver contenuto le forze attaccanti, si preparano al contrattacco bombardando con la loro aviazione e con la marina istallazioni portuali e petrolifere in Egitto e specialmente in Siria;
12, Israele stabilizza il fronte a 30/35 km da Damasco – temendo forse l'intervento sovietico se avesse tentato di marciare sulla capitale siriana – ed ora può volgere tutti gli sforzi contro le forze egiziane sul Sinai;
poco dopo la dichiarazione che gli Stati Uniti appoggeranno Israele, i sovietici iniziano un ponte aereo di armi verso l'Egitto;

terza fase
15, l'ultima settimana di guerra è caratterizzata da un'azione israeliana sulla riva occidentale del "Canale di Suez" condotta da un gruppo d'assalto (il giovane gen. Ariel Sharon disobbedendo agli ordini decide di attraversare il "Canale di Suez") che riesce a conquistare un'importante fascia di territorio egiziano in Africa, dai sobborghi di Ismailia ai sobborghi di Suez, giungendo a 50 miglia dal Cairo e intrappolando la III armata egiziana. 
Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica richiedono congiuntamente una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU;
22, con la Risoluzione 338 delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU vota all'unanimità, con l'astensione della Cina, il "cessate il fuoco" e l'applicazione della Risoluzione 242 delle Nazioni Unite del 1967 (ritorno quindi alle posizioni del 1967);
Egitto e Israele accettano, come pure la Siria (anche se con 24 ore di ritardo). La tregua, che dovrebbe iniziare sin da ora, viene però subito infranta…
23, … a questo punto le superpotenze sono vicine come non mai a uno scontro diretto in Medio Oriente.
I sovietici minacciano di rispondere unilateralmente alla richiesta egiziana di inviare truppe americane e sovietiche in Medio Oriente per rafforzare il cessate l fuoco;
25, nelle prime ore gli Stati Uniti rispondono a loro volta ponendo le proprie forze a Livello di Difesa Tre;
l'Unione Sovietica fa marcia indietro e acconsente, invece, alla formazione di una Forza d'Emergenza delle Nazioni Unite in Medio Oriente dalla quale verrebbero escluse le truppe dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.

Le conseguenze del quarto conflitto arabo-israeliano (o quinto, se si include anche la guerrra di logoramento del 1968-70 lungo il "Canale di Suez") sono sostanziali e di vasta portata, ma non tutte si palesano immediatamente, bensì si manifesteranno in seguito.

Le perdite di carri armati e di aerei sono state più ingenti che nelle precedenti guerre; 2521 israeliani sono stati uccisi e 7056 feriti, e circa metà di essi è rimasta mutilata in modo permanente.
Le perdite arabe sono state superiori, ma minori se proporzionate alla popolazione, e la prestazione degli eserciti arabi è bastata a distruggere il mito dell'invincibilità militare israeliana.
L'opinione pubblica israeliana, guidata dalla stampa, inizia una sorta di caccia alle streghe allo scopo di gettare la colpa della crisi israeliana sul governo di coalizione laburista di Golda Meir e soprattutto sul ministro della Difesa Moshe Dayan che tutti sanno essersi fatto prendere dal panico in occasione del primo blitz arabo.

Il partito laburista israeliano ha effettivamente governato il paese a partire dalla fondazione dello stato, sostenuto dai più abbienti e meglio istruiti ebrei ashknaziti di origine europea, ma da questo momento inizia un lento ma inesorabile declino politico.
Vincitore è il Likud, partito ultranazionalista di destra, guidato da Menachem Begin. Un partito che, considerato in precedenza non votabile, ottiene ora un vasto sostegno da parte della massa degli ebrei sefarditi, o ebrei orientali, i quali risentono del dominio politico e sociale del sistema laburista.

Novembre
6
, alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU (22, 23 e 25 ottobre) si aggiunge la dichiarazione dei ministri degli Esteri della CEE riuniti a Bruxelles sulla necessità di una pace fondata sul ripristino dell'integrità territoriale degli stati della regione nel rispetto dei diritti legittimi del popolo palestinese;
11
, firma della tregua sotto l'egida dell'ONU; con la tregua:
- gli israeliani si trovano al di là della linee della tregua con la Siria in un saliente di circa 750 kmq; 
- sulla riva est del "Canale di Suez" gli egiziani occupano due teste di ponte di circa 700 kmq di superficie, da el-Quantara a Ismailia e da Tisa'a a Porto Taufiq, 
- le forze israeliane occupano un territorio di circa 1200 kmq sulla riva ovest della via d'acqua;
la guerra costa agli israeliani 2700 morti, un elevatissimo numero di feriti e grandi perdite di materiale e di aerei causate dal potente dispositivo missilistico fornito ai paesi arabi dall'URSS; 
le perdite della Siria e dell'Egitto sono materialmente superiori ma i paesi arabi vendicano le sconfitte del 1956 e del 1967 e la riconquista della riva est del "Canale di Suez" permette all'Egitto di trattare da una posizione di maggior forza; 
26-28, il vertice arabo di Algeri riconosce l'OLP come unico e legittimo rappresentante del popolo palestinese;

Dicembre
21
, per iniziativa di USA e URSS viene convocata a Ginevra, sotto gli auspici dell'ONU, una conferenza internazionale che affronti l'intera questione mediorientale a partire dal 1967.


In seguito alla guerra del Kippur, la maggior parte degli stati africani (27) interrompe i rapporti diplomatici con lo stato sionista.
[Lo stesso passo era già stato compiuto da Ciad, Congo, Niger, Mali, Burundi, Togo e Zaire prima della nuova guerra.]






- Egitto (fascia di Gaza)
1973
-
- Giordania (Cisgiordania)
1973
-


1973
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;
1973
normalizzati i rapporti con l'Egitto, dopo la morte di G.A. Nasser, si schiera a fianco degli altri paesi arabi nella guerra contro Israele ed è uno dei sostenitori dell'utilizzazione del petrolio come arma di pressione politica contro i filoisraeliani.

L'attuale quadruplicazione dei prezzi del petrolio rende ancora più urgente il problema di come disporre del surplus d'entrate.

1973
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1973
-

1973
Bahrein
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1973
-

1973
Qatar
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1973
-

1973
EMIRATI ARABI UNITI
[capitale: Abu Dhabi]
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah, noti anche come Stati della Tregua (Trucial States)]
- Presidente
sceicco Šayh Zayd
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco ?
(? - ?)
[emiro di Dubai]
1973
-
 
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1973
-
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1973
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1973
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1973
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1973
-
- Ras al-Khaimah [dal 1972]
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1973
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1973
-



1973
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
C'è da risolvere il problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;
col patrocinio della Lega araba viene concluso un accordo di riunificazione per tappe tra i due stati, rimasto tuttavia sulla carta.]
-
-

1973
-



1973
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud;
dal 1970 ha una costituzione ispirata a principi progressisti e si è accostata all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen.]
 

1973
-


1973
[dal 1962 il paese è in rivolta; dal 1965 opera il movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita.
dal 1972 il trattato di assistenza irano-omanita, con cui la casa regnante ha sostituito alla protezione britannica quella iraniana, è stato sancito dalla cessione di Hormuz all'Iran in cambio di aiuti tecnici e militari contro i guerriglieri.]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1973
-







1973
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]
1973
-
Kurdistan (iracheno)
1973
nel giugno 1972 Saddam Hussein ha nazionalizzato le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operante nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1973
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
-
1973
-







– 


Nuova Ricerca