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ANNO 1972

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Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1972-81, Kurt Waldheim.

SEATO
(South East Asia Treaty Organization)

«segue da 1965»
1972, il Pakistan si ritira, rimangono:
- Australia,
- Filippine,
- Gran Bretagna,
- Nuova Zelanda,
- Stati Uniti,
- Thailandia.
«segue 1975»

USA

1972, 7 giugno, il repubblicano Richard Nixon viene rieletto presidente degli Stati Uniti.

Mossad
[Istituto per l'intelligence e servizi speciali israeliano]

«segue da 1960»
1972, uccide i terroristi palestinesi coinvolti nel massacro di 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco;
«segue 1973»


 





1972
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
- 39ª LEGISLATURA 1971-1974 -
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1972

Ecco come la oligarchia "utilizza" il Consiglio federale
:
alcuni eletti sono già ancor prima della loro elezione, al servizio del grande capitale egemonico. Passati al governo, ritrovano le loro posizioni precedenti rinvigorite da una forte promozione. Esempi:
. Max Petitpierre, avvocato, consulente finanziario a Neuchâtel, è presidente della Federazione degli orologiai prima di divenire ministro degli Affari esteri. Quando esce di carica è promosso presidente del consiglio di amministrazione della Nestlé.
. Hans Schaffner, alto funzionario federale, specialista in diritto commerciale internazionale, diventa ministro dell'Economia. Quando se ne va riceve, in modo del tutto normale, la vicepresidenza dell'impero Sandoz (chimica, prodotti farmaceutici).
. Nello Celio, altro noto avvocato consulente a Lugano, presidente del trust multinazionale Alusuisse (alluminio, bauxite), è l'ideologo intelligente, sottile, del grande padronato modernista. È naturale che sia promosso al Consiglio federale dove gli viene assegnato, non meno naturalmente, il ministero delle Finanze! (Scaduto il termine d'incarico nel 1974, diverrà l'uomo chiave di un gran numero di consigli di amministrazione bancari e industriali dove si elabora la strategia della oligarchia.
Oppure:
. Paul Chaudet, viticoltore a Rivaz, sulla riva del Lago Lemano, diventa consigliere di Stato di Vaud, poi consigliere nazionale, infine ministro delle Forze armate. (In seguito sarà pesidente della Banca Popolare Svizzera, uno degli imperi bancari più potenti d'Europa).
Sistema federale delle prebende
La colonizzazione del Parlamento avviene nel modo seguente: non appena un deputato di un partito borghese viene eletto, l'oligarchia ne valuta il potenziale peso politico e gli offre l'ingresso nel consiglio di amministrazione o la presidenza di una associazione padronale.
Ad ognuna di queste cariche spettano ricche prebende.
Nel corso della 39ª legislatura l'82% dei membri del Parlamento federale fanno parte di uno o più consigli di amministrazione.
Sui 244 deputati delle due Camere convergono un migliaio di consigli di amministrazione.
Detratti i circa 250 seggi connessi con mandati concernenti il settore del diritto pubblico e non la sfera dell'economia privata, 155 "rappresentanti del popolo" militanti nei partiti borghesi si spartiscono 750 prebende, per lo più estremamente laute, messe a disposizione da grossi istituti bancari, società multinazionali del ramo industriale e commerciale, fabbriche di armi e gruppi immobiliari.
Ma anche tra i beneficiari di prebende e i rappresentanti del capitale presenti in Parlamento si distingue un'aristocrazia di privilegiati: 81 membri borghesi del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale percepiscono gli appannaggi di 431 consigli di amministrazione. A questa aristocrazia dei beneficiari di prebende appartengono ad esempio:
Membri borghesi
Cantone di appartenenza
Mandati in Parlamento
Consigli di amministrazione occupati
n.
Capit. az.
società
(Mni fsv)
Consiglio degli Stati
. Hefti
liberale
Glarona
-
37
-

. Fritz Honneger
[direttore della Camera di commercio di Zurigo]

liberale
Zurigo
22
-
. Muheim cattolico-conservatore
Uri
44
-
Consiglio nazionale
. Paul Eisenring
[economista di valore, redattore del «Handelszeitung»]
democristiano
Zurigo
-
25
750


I 115 paladini del capitalismo, giunti in parlamento grazie ai suffragi ricevuti sulle liste dei partiti borghesi dal bonario elettorato elvetico, rappresentano complessivamente un capitale superiore ai 15 Mdi di franchi. Questa modesta somma corrisponde a circa un terzo del capitale nominale di tutte le società per azioni svizzere!
Ma la democrazia è salva: le prebende vengono pressoché equamente ripartite tra i cosiddetti "rappresentanti del popolo":
- 39 deputati liberali rappresentano 284 tra banche e trust con un capitale azionario dichiarato di 6830 Mni di franchi in totale;
- 40 deputati democristiani risiedono in 334 consigli di amministrazione.
Insieme rappresentano un capitale sociale di 2807 Mdi di franchi.
Come si diventa consigliere federale? Tacendo a lungo.


Max Schmid, Demokratic von Fall zu Fall (1976)

 

Dibattito in Parlamento: il deputato pacifista Arthur Villard denuncia l'uso da parte delle forze aeree americane nel Vietnam dell'apparecchio svizzero Pilatus-Porter e chiede al governo di proibirne la vendita agli Stati Uniti e ai loro alleati (in particolare agli australiani).
Immediatamente prende la parola un deputato di Buochs per affermare che il Pilatus-Porter è un areo lentissimo, fragilissimo, inadatto a portare bombe o razzi e che pertanto non può essere considerato un aereo da guerra!
Il governo e la maggioranza del Parlamento aderiscono con entusiamo a questo punto di vista.
Il deputato che raccoglie questo bel successo, deputato di Nidwald, si chiama Albrecht: è presidente della società che fabbrica i Pilatus-Porter. La società stessa fa parte del trust Oerlikon-Bührle.
[Grazie alla sua grande mobilità, questo piccolo aereo svizzero può volare a livello degli alberi e serve assai bene ad individuare piccole unità dei guerriglieri o villaggi nascosti nella boscaglia. Localizzati gli uomini, il pilota sgancia un candelotto fumogeno in modo da segnalare l'obiettivo ai bombardieri Phantom che, pochi minuti dopo, vengono a incendiare il villaggio e i suoi abitanti.]


La società multinazionale Alusuisse, con la collaborazione degli speculatori australiani, sta cacciando via dalle loro terre di origine le famiglie indigene (aboriginals, secondo la terminologia ufficiale) dell'interno dell'Australia.
Queste terre contengono della bauxite.
Il comportamento della Alusuisse è stato denunciato dal Consiglio Mondiale delle Chiese e da numerose associazioni laiche e religiose d'Inghilterra, d'Australia e svizzere.
Alusuisse viene sostenuta da una intensa campagna di stampa capeggiata dal «Neue Zürcher Zeitung».
L'argomento del giornale: gli aborigeni sono gente felice, il progetto industriale li renderà ancora più felici; è la sinistra europea che vuol fare credere alla loro malasorte.
Alusuisse la spunta.
Dal 1969 Alusuisse partecipa (per il 70%) alla "Joint venture Gove", progetto per lo sfruttamento della bauxite nell'Australia del nord.
Come prima tappa il Consorzio produrrà 500.000 tonnellate d'allumina all'anno. Questa verrà trasformata in alluminio nelle differenti aziende del gruppo in Europa, in Islanda, negli Stati Uniti e nel Sudafrica.
La seconda tappa prevede il raddoppio della produzione. L'investimento totale ammonta a 1,5 Mdi di franchi svizzeri.
La Alusuisse partecipa per il 50% alla società Nabalco che si occupa della realizzazione del "progetto Gove" e ha in animo di "valorizzare" 8000 kmq di bosco della regione.
[Nel 1931 questo territorio era stato costituito in "riserva" ad uso del popolo degli Yirrkalas che abita nella regione da almeno mille anni. Il governo australiano approvò, senza neppure consultare gli Yirrkalas, una concessione per 84 anni al gruppo industriale australiano-svizzero. Allora gli Yirrkalas portarono in tribunale la Nabalco e il governo che si facevano beffe dei diritti fondiari loro concessi nel 1931.
Gli Yirrkalas hanno peso la causa.
Motivo: non basta per avere un diritto sulla terra, abitarvi, bisogna valorizzarla (sottinteso secondo i modi di produzione dei capitalisti).
(Cfr. Dossier compilato dal Consiglio mondiale delle Chiese, Ginevra 1972).]

______________

Alla fine dell'anno il valore contabile degli investimenti privati svizzeri nel Terzo Mondo è di 4 Mdi circa di franchi svizzeri.

Investimenti diretti delle società multinazionali svizzere
nei paesi in via di sviluppo

(salvo Europa meridionale)

Trust
Svizzeri


Fatturato
Personale
*Partecipazione maggioritaria nei paesi in via di sviluppo.
(Mni di franchi svizzeri)
Anno
Totale
Svizzera
- Nestlé
15.770
1972
116.000
ca. 6.000
81 imprese in 28 p.v.s.
- 66 in 14 p.v.s. in America Latina,
- 10 in 6 p.v.s. in Asia,
- 7 in 7 p.v.s. in Africa.
- Ciba-Geigy
8.064
1972
71.000
18.000
29 imprese in 21 p.v.s.
- 14 in 9 p.v.s. in America Latina,
- 5 in 5 p.v.s. in Africa,
- 10 in 7 p.v.s. in Asia e Medio Oriente.
- Hoffmann-La Roche
(stima) 5.500
1971
30.000
5.000
16 imprese in 12 p.v.s.
- 12 in 8 p.v.s. in America Latina,
- 4 in 4 p.v.s. in Asia.
- BBC-Brown Boveri
6.577
1972
92.000
19.000
6 imprese in 5 p.v.s.
- 2 in Brasile,
- 1 ciascuno in Argentina, Perù, Messico, India.
- Sandoz
3.395
1972
32.000
9.000
29 imprese in 21 p.v.s.
- 16 in 11 p.v.s. in America Latina,
- 10 in 7 p.v.s. in in Asia e Medio Oriente,
- 3 in 3 p.v.s. in Africa.
- Sulzer
2.150
1970
35.000
14.000
12 imprese in vari p.v.s.
- 6 in America Latina,
- 2 in Africa,
- 4 in Asia e Medio Oriente.
- Alusuisse
2.050
1971
25.000
4.000
9 imprese in 7 p.v.s.
- 2 in Brasile,
- 2 in Nigeria,
- 1 ciascuno in Antille Olandesi, Costa Rica, Madagascar, Guinea, Sierra Leone.
- Holderbank

1.200

1970
9.600
1.400
7 imprese in 6 p.v.s.
- 2 in Costa Rica,
- 1 ciascuno in Messico, Colombia, Brasile, Perù, Zaire.
- Oerlikon-Bührle
1.109
1972
16.000
3 imprese in 3 p.v.s.
- Brasile, Cile, Argentina;
partecipazioni minoritarie in India, Pakistan, Sudan, Turchia.
* (50% e più del capitale); le filiali di vendita e i centri di distribuzione non sono inclusi in questo dato e neppure le circa 40 imprese industriali controllate dalla Svizzera nel Sudafrica.
La partecipazione delle società finanziarie svizzere, e delle holding che hanno sede in Svizzera, non viene considerata qui.
Sulle mille holding americane
che controllano le ditte statunitensi e le loro succursali in tutto il mondo, 600 hanno sede in Svizzera. Questo per evidenti motivi di politica fiscale.
[Fonte:
Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

 

Capitali in fuga

Euromercato del dollaro
In Europa si accumulano somme di dollari che fanno la spola tra le banche e le grandi società di tutto il mondo. Le cifre di cui si parla – da 70 a 100 Mdi di dollari – provengono:
- da conti scoperti americani,
- dalle ricchezze accumulate dai produttori di petrolio,
- dai forzieri delle banche di emissione,
- da capitali in fuga dal Terzo Mondo.
Secondo la CNUCED (Conférence Nations Unies pour le Commerce et le Développement), il Terzo Mondo, nel 1967, contribuì per un quinto a questo mucchio di dollari in Europa.
Dal 1946 al 1962 sarebbero stati 5 Mdi i dollari trasferiti all'estero dagli strati sociali superiori dell'America latina, cioè il 30% di tutti i capitali in fuga, o cinque volte l'aiuto ufficiale ottenuto dall'America latina nello stesso periodo.
Altri specialisti hanno stimato che l'ammontare dei capitali in fuga dall'Africa e dall'America latina fu di un miliardo di dollari annuo all'inizio degli anni '60.
La partecipazione a questo traffico delle grandi banche svizzere dovrebbe essere notevole.
Nel 1971 una dichiarazione del direttore generale Lutz (Crédit Suisse) rendeva noto che da un terzo a un quarto delle somme sul mercato dell'eurodollaro erano manipolate dalla banche svizzere.
[Da parte nostra stimiamo che le somme che giungono dai paesi in via di sviluppo si aggirino sui 12 Mdi di franchi, cioè un quinto dei 60 Mdi di franchi che costituiscono l'apporto della Svizzera al mercato dell'Eurodollaro ma questa cifra potrebbe essere inferiore al vero.]
Poiché la Svizzera ha tassi d'interesse considerevolmente inferiori ai tassi che si praticano sul mercato dell'eurodollaro, poiché i capitali in fuga sono a stento – se non niente affatto – produttori di interessi, ne consegue una differenza che può rappresentare dei guadagni tanto più notevoli in quanto, spesso, le banche prestano a grandi società europee o americane le somme tratte dal Terzo Mondo.
I prestiti sono a breve o a medio termine. Assumono forme diverse, fra cui quella di prestiti diretti accordati da privati a grandi imprese col solo tramite delle banche. Si chiamano Notes, Private Placements oppure Certificates of deposit e non sono mai inferiori ai 100.000 franchi.
È per questa via che nel 1971 le banche svizzere hanno prestato aiuto a grandi imprese straniere per un totale che supera i 6 Mdi di franchi.
Queste forme di prestito sono già apparentate al mercato delle obbligazioni, che reca ancor più evidente l'impronta delle grandi banche elvetiche.

Euromercato delle obbligazioni
L'euromercato delle obbligazioni differisce dal solitio euromercato del dollaro per la durata dei prestiti. Secondo il CNUCED (Conférence Nations Unies pour le Commerce et le Développement), la partecipazione all'euromercato delle obbligazioni da parte dei capitali in fuga ammontava all'80% nel 1969!
In quanto ai capitali affidati alle grandi banche svizzere non è improbabile che costiuissero, nel 1971, circa la metà del volume del mercato di 3,6 Mdi di dollari. Ma nel 1972 questo stesso volume è passato a 5,6 Mdi di dollari.
Nella misura in cui la loro parte di questi capitali in fuga è proporzionata al rapporto totale, le grandi banche svizzere dispongono quindi, ogni anno, sul mercato europeo delle obbligazioni, da 1,8 a 2,8 Mdi di dollari che provengono dai paesi in via di sviluppo, a tacere delle centinaia di milioni di franchi che incassano a titolo di commissioni, tasse e interessi.

In taluni paesi in via di sviluppo, le autorità si sono accinte a far tornare, almeno in parte, queste liquidità. Ma sono state costrette, per fare ciò, a scegliere precisamente la forma di un prestito chiesto all'euromercato delle obbligazioni.
Siamo dunque di fronte non più a una circolazione di capitale bensì a un circolo oltremodo vizioso, in quanto il tasso di interesse aumenta in vista del nuovo prestito contratto.
Per i paesi dell'America latina esso supera dall'1 al 2% il tasso degli interessi conteggiati ai debitori europei e americani. Per i paesi africani sale abusivamente fino al 4 o 5% in più.
Al tasso di interesse che, come si vede, non è uguale per tutti, vanno aggiunte le commissioni calcolate quasi sempre al 2,5% del totale del prestito (a Wall Street per esempio si accontentano di un "onesto" 7/8%).

Svizzere, europee e americane le grandi banche riunite in consorzio condizionano da alcuni anni le transazioni dell'euromercato.
Recentemente si è dato il benvenuto alla comparsa di:
- European-Brazilian Bank
(appartiene a: Banco do Brasil, Banque Ameriba, Bank of America, Deutsche Bank e Union de Banque Suisse);
- Libra Bank
(appartiene a: Chase Manhattan Bank, Banco Italiano, Mitsubishi Bank, National Westminster Bank, Royal Bank of Canada, Westdeutsche Landesbank, Giro centrale, Banco Espirito Santo e Société de Banque Suisse).
Entrambi questi istituti si dedicano in particolare agli affari dell'euromercato con i paesi in via di sviluppo. Per di più la Société de Banque Suisse è legata alla Banca Americano-Franco-Svizzera per il Marocco.
Il Crédit Suisse si è legato alla Banque de Tunisie e ha partecipato, nel 1962, alla fondazione di alcune banche nell'Africa occidentale.

La ripartizione geografica della rete di filiali sta a dimostrare che il Terzo Mondo si trova al centro d'interesse dei banchieri svizzeri. La Société de Banque Suisse è presente a Beirut, Bogotà, Buenos Aires, Caracas, Guayaquil, Hong-Kong, Lima, Messico, Rio de Janeiro, San Paolo, Singapore e Panama.
La Union de Banque Suisse e il Crédit Suisse seguono su per giù la stessa linea.
Fra gli sviluppi più recenti citiamo l'apertura di filiali di emissione delle grandi banche svizzere nei Caraibi e soprattutto a Singapore. Queste nuove filiali sono motivate dal rapido sviluppo del mercato del dollaro in Asia (per un volume di 2 Mdi di dollari nel 1972).


[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

La società multinazionale Hoffmann-La Roche è uno dei più grandi laboratori farmaceutici del mondo. Nei paesi della miseria, il suo valium, le sue vitamine, i suoi tranquillanti sono venduti a prezzi alti. Si è detto che anche in Europa abbia adottato una politica dei prezzi di monopolio, infrangendo le regole della concorrenza comunitaria fissate dal trattato del 1972 tra la Svizzera e la CEE.
Un procuratore del trust, Stanley Adams, con documenti a sostegno, denuncia queste pratiche a Bruxelles presso Albert Borschett, commissario europeo incaricato della concorrenza, che già da alcuni mesi tiene d'occhio il mercato manipolato delle vitamine e dei tranquillanti.
La Hoffmann-La Roche domanda l'arresto sotto accusa di "spionaggio indusriale» del signor Stanley Adams ed ottiene il suo scopo. Quest'ultimo va in prigione, sua moglie, madre di tre bambini, si suicida.
In tutta questa faccenda la Divisione per il commercio (il cui direttore è Paul-Rodolphe Jollés), garante degli accordi del 1972, appoggia con fermezza il punto di vista della Hoffmann-La Roche.
Subito dopo l'avvio dell'azione legale da parte del competente ufficio della CEE, la società assume un difensore.: Claudius Alder, avvocato nel Basel-Land, dirigente della locale organizzazione degli Indipendenti, consigliere nazionale.
Il fronte politico è così stabilzzato: nel Consiglio nazionale tutte le interrogazioni riguardanti lo strano arresto di Stanley Adams, le palesi infrazioni commesse dalla società e altre pratiche illecite dello stesso trust, ottengono risposte negative.
Resta la stampa: una équipe televisiva, quella della trasmissione "Kassensturz" irradiata dagli studi di Zurigo, ha espresso sull'affare una valutazione negativa. La Hoffmann-La Roche sporge querela per diffamazione!
[Conclusione: l'8 giugno 1976 la commissione EG condannerà il colosso farmaceutico, per deliberata violazione delle regole concorrenziali, a un'ammenda di 900.000 franchi svizzeri. La giustizia di Basilea, però – nonostante l'accertata colpevolezza della Hoffmann-La Roche – continuerà tranquillamente a perseguire Stanley Adams.]

 

 



1972
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;



 
- Primo ministro
?
(? - ?)
[VU (Unione patriottica)]
[la VU (Unione patriottica), di centro, ha la maggioranza in parlamento]

1972
-


1972
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
Franz Jonas
(? - ?)
[]
- Cancelliere
Bruno Kreisky [I]
(1970 mar - 1983)
[SPÖ (Partito socialista)]
(governo di minoranza; )
- Ministro degli esteri
Rudolf Kirchschläger
(1970 - 1974)
[come membro esterno del SPÖ (Partito socialista)]
questione Alto Adige:
- 1969, 1° accordo;
- 1971, 2° accordo;
1972
-


1972
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Gustav Heinemann
(1969 - 1974)
[CSU (Unione socialdemocratica)]
VI Legislatura 1969 20 ott - 22 set 1972
VII Legislatura
1972 13 dic - 14 dic 1976
Cancelliere
W. Brandt
I
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
[SPD]
W. Brandt
II
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
[SPD]
[Coalizione "giallo-rossa", formata da:
SPD
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)e
FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Walter Scheel (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Horst Ehmke (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Interni
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Giustizia
Gerhard Jahn (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Finanze ed Economia
Karl Schiller (SPD)
(1971 14 mag - 7 lug 1972)
H. Schmidt (SPD)
(8 lug - 15 dic)
Finanze

H. Schmidt (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Economia

Hans Friderichs (FDP)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Josef Ertl (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Rapporti con la Germania Est
Egon Franke (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Lavoro e Solidarietà sociale
Walter Arendt (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Difesa
Helmut Schmidt (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Georg Leber (SPD)
(1972 8 lug - 7 mag 1974)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Katharina Focke (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1972 8 lug - 15 dic 1972)
Trasporti

Lauritz Lauritzen (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Poste e Telecomunicazioni
 
Alloggi e Urbanizzazione
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Urbanizzazione

Hans-Jochen Vogel (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Ricerca tecnologica; Poste e Telecomunicazioni

Horst Ehmke (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
Formazione e Scienze
Klaus von Dohnanyi (SPD)
(1971 16 mar - 7 mag 1974)
Cooperazione economica
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott - 7 mag 1974)
Ministri senza portafoglio
 
Egon Bahr (SPD)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
 
Werner Maihofer (FDP)
(1972 15 dic - 7 mag 1974)
     

1972
Marzo
2
, l'anarchico Thomas Weinsbecker, della Schwarz Kreuz (Croce Nera) gruppo di solidarietà con i prigionieri politici, viene assassinato dalla polizia tedesca nella "campagna" contro la Rote Armee Fraktion;

Settembre
5
, Olimpiadi di Monaco: strage di 11 atleti israeliani ad opera del gruppo terroristico "Settembre nero";

Dicembre
15
, entra in carica il (II "governo Brandt") sostenuto dalla stessa coalizione;



1972
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
Primo ministro
?
(? - ?)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1972
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
-
[i socialisti vedono crescere i loro suffragi.]

1972

-


1972
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
     
[dal 1919 la vita parlamentare è dominata
dal Partito cristiano-sociale.]

1972

-


1972
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

Margherita II
Albero genealogico

(? - ?)
figlia di Federico IX e di Ingrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;

 
- Primo ministro
 
-
 

1972
Copenaghen, un intero quartiere abbandonato viene occupato e proclamato "città libera": inizia l'epopea di Christiania.


1972
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1972

-


1972
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]
[mentre la coalizione centrista è sempre divisa sulla politica europeistica, un referendum popolare respinge la proposta di aderire alla CEE.]

1972
-


1972
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Sven Olof Palme II
(1969 - set 1976)
[Partito socialdemocratico]
[la socialdemocrazia rimane al potere, anche se i suoi suffragi elettorali sono scesi al di sotto del 50%]

1972
il primo ministro viene confermato;

Un banchiere di vecchio stampo, Hentsch, che dirige una rete di "riciclaggio" in Svezia, viene arrestato dalla polizia svedese e condannato dal tribunale di Götebiorg.


1972
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[?]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[mentre dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa , al governo continuano ad alternarsi coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra piuttosto effimere]

1972

-





1972
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-73)
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-

1972
Lo scoppio (1971-72) di un conflitto tra "vecchi" e "giovani" della Lega dei comunisti porta a una crisi drammatica nel corso della quale vengono eliminati politicamente i liberali di Zagabria, Belgrado e Lubiana.

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1972
la vittima principale della purga è Stane Kavcic presidente del governo sloveno, accusato di aver trascurato la classe operaia a vantaggio delle classi medie e di aver coltivato contatti troppo stretti con l'Europa occidentale, favorendo così il latente separatismo sloveno.

CROAZIA - cap. Zagabria

1972
-

SERBIA - cap. Belgrado

1972
Tito (Josip Broz) si scontra con il liberalismo dei dirigenti serbi;

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Priština
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
1972
Al Kosovo va riconosciuta una tradizione di tolleranza religiosa, tant'è che alle grandi festività religiose islamiche partecipano anche i cattolici e viceversa. Inoltre, a differenza dei popoli croato e serbo, nella società albanese del Kosovo l'appartenenza religiosa non riveste un ruolo preponderante rispetto all'identità nazionale. Si contano parecchi dirigenti albanesi che, per motivi di opportunità politica, sono passati ad un'altra fede.
L'opposizione degli albanesi all'ateismo comunista, ed ancor di più al nazionalismo serbo, ha rafforzato i legami con la religione musulmana. Per esempio è molto frquentata la Medressa, il seminario islamico a Priština, tollerato dai serbi per sottolineare strumentalmente la diversità filo-ottomana degli albanesi.
Gli albanesi del Kosovo parlano un dialetto ghego.
[Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo, Datanews Editrice, Roma 1998.]
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1972
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1972
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1972
-

a


1972
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1972
Tirana, in occasione del Congresso ortografico, si cerca di portare a termine la standardizzazione dell'albanese, diviso finora in due gruppi di dialetti, il gheco del nord e il tosco del sud.
L'unificazione linguistica è avallata anche dagli albanesi del Kosovo che parlano un dialetto ghego.




1972

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias [civile]
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
[nel 1971 sorge all'estero un consiglio unitario della resistenza greca]

1972
Marzo
il col. G. Papadopulos è reggente;



1972

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1972
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1972
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1972
un altro intervento dei militari non riesce a risolvere le contraddizioni di fondo;
in politica estera, a parte altre questioni relative alla delimitazione delle acque territoriali, il contenzioso greco-turco ruota attorno alla questione di Cipro;





1972
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-

1972
Marzo
19
, accordo petrolifero tra Iraq e URSS;

Aprile
9
, trattato quindicennale di amicizia tra Iraq e URSS mentre si profila un peggioramento dei rapporti sovietico-egiziani;
Siria e Iraq nazionalizzano oleodotti e compagnie straniere.

 

RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Pimen
(1971 - ?)

1972
-



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1972
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1972
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1972
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1972
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1972
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1972
-

a


1972
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1972
-
 
1972
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1972
-
 
1972
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1972
-

1972
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
E. Honecker
(1971 - 1989)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1972
-

 

1972
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Stanislaw Ostrowski
(1972 9 apr - 24 mar 1979)
Primo ministro
Zygmunt Muchniewski
(1970 20 lug - 13 lug 1972)
Alfred Urbanski
(1972 18 lug - 15 lug 1976)
 
 
1972
Presidente del Consiglio di Stato
Józef Cyrankiewicz
(1970 - 1972)
H. Jablonski
(1972 - 1985)
Primo ministro
Piotr Jaroszewicz
(1970 23 dic - 18 feb 1980)
Primo segretario del Poup
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1972
-


1972
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
L. Svoboda
(1968 - 1975)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1972
-



1972
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP
János Kádár
(1957 - 1988)
UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
1972
la costituzione adottata nel 1949 viene modificata;
economicamente l'Ungheria è il paese più solido del blocco orientale;


1972
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)
1972
-


1972
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
[Nel 1971 viene adottata una nuova costituzione di tipo socialista che tiene conto delle trasformazioni economiche e sociali verificatesi dalla fine della guerra.]
Presidente del consiglio di stato
Todor Christov Zivkov
(1971 - 1989)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)
1972
-





1972
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
G. Pompidou
(1969 16 giu -2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- PDM (?),
- FNRI (?).]
 
Primo ministro
J. Chaban-Delmas (UDR)
(1969 21 giu - 6 lug 1972)
Pierre Messmer (UDR)
I
(1972 6 lug - 5 apr 1973)
Segretari
Léo Hamon (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Participation et Intéressement]
(cambio di attribuzione da 15.5.1972)]
 
Philippe Malaud (RI)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Funzione pubblica + Riforme amministrative; dal 7.1 cambiamento di attribuzione]
 
Joseph Comiti (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Gioventù, Sport + (dal 1°.7) Agi]
 
Jacques Baumel (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
 
Jean-Philippe Lecat
(15 mag - 6 lug)
[Portavoce del governo]
 
Ministri di Stato

Affari culturali

Jacques Duhamel (PDM)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Relazioni con il Parlamento
Jacques Chirac
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Segretari
Jean-Louis Tinaud (CNIP)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Jacques Limouzy (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Difesa nazionale
M. Debré (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
André Fanton (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Riforme amministrative
Roger Frey (UDR)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Ministri delegati
Progettazione e Pianificazione del territorio
André Bettencourt (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Pierre Messmer (UDR)
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Protezione della natura e dell'evironnement

Robert Poujade
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Ministri
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari
André Bord (UDR)
(1966 8 gen - 6 lug 1972)
 
Affari Esteri
Maurice Schumann
(1969 23 giu - 15 mar 1973)
Segretari
Yvon Bourges (UDR)
(1967 8 apr - 6 lug 1972)
[Cooperazione]
 
Jean de Lipkowski (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
 
Economia e Finanze
Valéry Giscard d'Estaing (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
Jean Taittinger
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Jean Bailly (UDR)
(1969 3 lug - 6 lug 1972)
[Commerce]
 
Attrezzature e Alloggi
Albin Chalandon (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
 
Segretari
Marcel Anthonioz (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Turismo]
 
Robert-André Vivien (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Alloggi]
 
Agricoltura
Michel Cointat
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Pons (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Giustizia
R. Pleven (PDM)
(1969 23 giu - 5 apr 1973)
Educazione nazionale
Olivier Guichard (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
Pierre Billecocq (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Veterani e Vittime della guerra
Henri Duvillard (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
 
Poste e Telecomunicazioni
Robert Galley (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Trasporti
Jean Chamant
(1971 7 gen - 6 lug 1972)
Sviluppo industriale e scientifico
François-Xavier Ortoli (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
Bernard Lafay (CR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Gabriel Kaspereit (UDR)
(1969 23 lug - 6 lug 1972)
[Media e piccola industria e Artigianato]
 
Lavoro, Impiego e Popolazione
Joseph Fontanet (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
Philippe Dechartre (UDR)
(1969 23 giu - 15 mag 1972, dim.)
   
Sanità pubblica e Sicurezza sociale
Robert Boulin (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
 
Segretari
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1969 18 lug - 6 lug 1972)
[Azione sociale e Riadattamento]
 
Segretari

[vedi sopra]

1972
Maggio
15
, rimpasto ministeriale;

Luglio
6
, il governo si dimette;

 




Governo Messmer I, in carica dal 6 luglio 1972 al 5 aprile 1973;
Governo Messmer II, in carica dal 5 aprile 1973 al 1º marzo 1974;
Governo Messmer III, in carica dal 1º marzo 1974 al 27 maggio 1974.



 

 

1972
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
G. Pompidou
(1969 16 giu - 2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
Primo ministro
J. Chaban-Delmas(1969 20 giu - 5 lug 1972)
Pierre Messmer
I
(1972 6 lug - 5 apr 1973)
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Esteri
Maurice Schumann
(1969 22 giu - 15 mar 1973)
Colonie
Regioni liberate
 
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Economia e Finanze
Valéry Giscard d'Estaing (RI)
(1969 20 giu - 5 lug 1972)
Valéry Giscard d'Estaing
(6 lug - 5 apr 1973)
Agricoltura
Jacques Chirac
(1971-1974)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
R. Pleven
(1971 22 giu - 5 apr 1973)
Educazione Nazionale

1972
-


 



1972
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
Edward Heath
conservatore
(1970 9 giu - 4 mar 1974)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1972
Maggio
30
, Londra, si apre il processo contro otto anarchici accusati di aver piazzato venticinque bombe a nome della "Angry Brigade". Dopo più di 5 mesi ininterrotti il processo si concluderà il 5 novembre con cinque condanne a 10 anni per "cospirazione ai fini di provocare esplosioni" e quattro assoluzioni;


ULSTER
(Irlanda del Nord)
1972
Gennaio
30
, Londonderry, le truppe britanniche uccidono 14 manifestanti cattolici, sei dei quali non hanno ancora compiuto 18 anni; è il giorno che passerà alla storia come "Bloody Sunday".
[Secondo i testimoni oculari, i manifestanti uccisi erano disarmati.]

1972
-

a





1972
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1972
Gennaio
28
-4 feb
, Addis Abeba, in occasione della Sessione speciale del Consiglio di Sicurezza dell'ONU qui riunito (nel corso del quale vengono ascoltati per la prima volta i rappresentanti dei movimenti di liberazione dell'Angola, della Guinea-Bissau e del Mozambico) si riconoscono nei movimenti di liberazione nazionale gli autentici rappresentanti delle popolazioni dei possedimenti portoghesi;

Giugno
23
, in seguito alla modifica della costituzione, in particolare dell'art 133, viene varata una nuova Legge Organica;

Novembre
14
, l'Assemblea Generale dell'ONU approva a larga maggioranza (98 sì, 6 no e 8 astensioni) la risoluzione di Addis Abeba di febbraio e invita il governo di Lisbona ad aprire senza indugi negoziati per la concessione dell'indipendenza a tali territori;

Dicembre
22
, vengono emanati, con decreti, i nuovi statuti politico-amministrativi delle Province d'oltremare, che entreranno in vigore il 1° gennaio 1973.



1972
SPAGNA
 
VIII governo
 
1969 ottobre - 1975
- Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
- Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
-
Interno
Carlos Arias Navarro
( 1969 ott - dic 1973)
Affari Esteri
Gregorio Lopez Bravo
(1969 ott - set 1973)
[Opus dei]
Casa
-
Finanze
-
Lavori pubblici
Gonzalo Fernandez de la Mora
( 1970 apr - ?)
[Opus dei]
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Alfredo Sánchez Bella
(1969 ott - giu 1973)
 
1972
-



 
don Juan Carlos
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1961 (dicembre), sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita;
1968 (gennaio), compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; ha due figlie ed ora diventa padre di un maschio; arriva a Madrid con la madre;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;
dal 1969 è stato designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";

1975,re di Spagna;





1972
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Leone (Dc)
(1971 29 dic - 15 giu 1978)
V Legislatura 1968 5 giu - 24 mag 1972
VI Legislatura 1972
25 mag - 4 lug 1976
Presidente
della Camera
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato
A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)
Presidenti
del Consiglio
E. Colombo (Dc) G. Andreotti (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972) (17 feb - 26 giu) I  (1972 26 giu - 7 lug 1973) II
Vice-presidente F. De Martino
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  M. Tanassi (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Dario Antoniozzi (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972
F. Evangelisti
(1972 17 feb - 7 lug 1973)
Aurelio Curti (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Aldo Amadeo
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giuseppe Di Vagno (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Francesco Deriu
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Francesco Fossa (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Renzo Forma
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giovanni Zonca (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Sebastiano Vincelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Interno
F. Restivo (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
M. Rumor   (Dc) 
(17 feb - 7 lug 1973)
Sottosegretari Nello Mariani
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Benedetto Cottone
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Ernesto Pucci
(1969 5 ago - 14 mar 1974)
Franco Nicolazzi
(1970 6 ago - 7 lug 1973)
A. Sarti (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Affari Esteri 
A. Moro (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
G. Medici (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
Alberto Bemporad
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Alberto Bemporad
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Angelo Salizzoni
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giovanni Elkan
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Difesa
M. Tanassi (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
F. Restivo (Dc)
(17 feb - 26 giu)
M. Tanassi (Psdi)
(1972 26 giu - 1972 26 giu)
Sottosegretari V. Lattanzio (Dc)
(1970 27 mar - 23 nov 1974)
Mario Marino Guadalupi
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Pietro Buffone (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
  Gustavo Montini
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Marina mercantile
G. Attaguile (Dc)
(1971 10 apr 71 - 17 feb 1972)
G. Cassiani (Dc)
(17 feb - 26 giu)
G. Lupis (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari Vittorio Cervone
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Luigi Durand De La Penne
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Paolo Cavezzali
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Marcello Simonacci
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Finanze
L. Preti (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
G. Pella (Dc)
(17 feb - 26 giu)
A. Valsecchi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari G. Attaguile (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Barbaro Lo Giudice
(17 feb - 26 giu)
G. Amadei (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Luigi Borghi
(27 mar - 17 feb 1972)
Giuseppe Alpino
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Giuseppe Machiavelli
(27 mar - 17 feb 1972)
  Giuseppe Costantino Belotti
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
    Salvatore Lima (Dc)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Tesoro
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
E. Colombo (Dc)
(17 feb - 26 giu)
G.F. Malagodi   (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari D. Schietroma (Psdi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  D. Schietroma (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)
Venerio Cattani
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  F. Fabbri (Dc)
(1972 26 giu - 29 lug 1976)
Giuseppe Sinesio
(1968 12 dic - 6 ago 1970)
 
Antonio Bisaglia (Dc)
(1970 6 ago - 7 lug 1973)
Bilancio e Programmazione economica
A. Giolitti (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
P.E. Taviani   (Dc)
(17 feb - 26 giu)
P.E. Taviani   (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
+ Mezzogiorno
Sottosegretari Barbaro Lo Giudice
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Dario Antoniozzi
(17 feb - 26 giu)
P. Barbi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Industria, Commercio e Artigianato
S. Gava (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
M. Ferri   (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari G. Amadei (Psdi)
(6 ago - 17 feb 1972)
Loris Biagioni
(17 feb - 26 giu)
Attilio Iozzelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
O. Mammì (Pri)
(27 mar - 17 feb 1972)
  Gennaro Papa
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Loris Biagioni
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
  Romolo Tiberi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Lucio Mariano Brandi
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
   
Lavoro e
Previdenza sociale
C. Donat Cattin (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
D. Coppo (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari M. Toros (Dc)
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Danilo De' Cocci (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Leandro Rampa
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Alberto Del Nero
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Fernando De Marzi
(1970 6 ago - 26 giu 1972)
Franco Tedeschi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Commercio estero
M. Zagari (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
C. Ripamonti (Dc)
(17 feb - 26 giu)
Gianmatteo Matteotti (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Sottosegretari Corrado Belci
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
G. Orlando (Dc)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Renzo Forma
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Manfredi Bosco
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Agricoltura e foreste
L. Natali (Dc)
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Sottosegretari Giovanni Maria Venturi
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Attilio Iozzelli
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Massimo Alesi
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Primo Silvestri
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
  Luigi Angrisani (Psdi)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Giuseppe Tortora
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
   
Lavori Pubblici
S. Lauricella (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(17 feb - 26 giu)  
P.A. Gullotti (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari V. Russo (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Attilio Zannier
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
  Girolamo La Penna
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Vincenzo Scarlato
(27 mar - 17 feb 1972)
  Anselmo Martoni
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Pubblica Istruzione
R. Misasi (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
O.L. Scalfaro (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari Elio Rosati
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
S. Valitutti (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Elena Gatti Caporaso
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Giovanni Zonca
(17 feb - 26 giu)
Luigi Caiazza
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Pier Luigi Romita
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Attilio Ruffini
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Poste e Telecomunicazioni
G. Bosco (Dc)
(1970 9 giu - 26 giu 1972)
G. Gioia (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari B. D'Arezzo (Dc)
(1968 24 giu - 26 giu 1972)
Alessandro Canestrari
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Luigi Angrisani
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
  Renato Massari (Psdi)
(1972 26 giu - 23 nov 1974)
Aldo Venturini
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Raul Zaccari
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Partecipazioni statali
F. Piccoli (Dc)
(1970 27 mar - 31 mag 1972)
G. Andreotti (Dc)
(31 mag - 26 giu)
[ad interim]
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari Francesco Principe (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
Vincenzo Scarlato
(17 feb - 26 giu)
Bruno Corti
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
    Gino Mattarelli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Trasporti e Aviazione civile
I. Viglianesi (Psi)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
O.L. Scalfaro   (Dc)
(17 feb - 26 giu)
A. Bozzi (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari O. Cengarle (Dc)
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Salvatore Cottoni
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sebastiano Vincelli
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Mario Valiante
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
    Luigi Giglia
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Grazia e Giustizia
E. Colombo (Dc)
(1970 1° mar - 17 feb 1972)
[ad interim]
G. Gonella
(Dc)
(17 feb - 7 lug 1973)
Sottosegretari Michele Pellicani
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Alberto Ferioli
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
E. Pennacchini (Dc)
(1969 5 ago - 23 nov 1974)
Sanità
L. Mariotti (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
A. Valsecchi (Dc)
(17 feb - 26 giu)
R. Gaspari (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari Maria Pia Dal Canton
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Adolfo Cristofori
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Girolamo La Penna
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
Ferruccio De Lorenzo
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Maria Vittoria Mezza
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
  Enrico Spadola (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Turismo e Spettacolo
Gianmatteo Matteotti (Psdi)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
G.B. Scaglia (Dc)
(17 feb - 26 giu)
V. Badini Confalonieri (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Sottosegretari Franco Evangelisti
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Renzo Forma
(17 feb - 26 giu)
Gabriele Semeraro
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Gianni Usvardi
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
  Edoardo Speranza
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari per il Mezzogiorno
P.E. Taviani (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
I.G. Caiati (Dc)
(17 feb - 26 giu)
P.E. Taviani (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
[ad interim]
Rapporti fra Governo Parlamento
Carlo Russo (Dc)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
  G. Bergamasco (Pli)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Riforma Pubblica Amministrazione
R. Gaspari (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
S. Gava (Dc)
(1972 26 giu - 14 mar 1974)
Ricerca Scientifica
C. Ripamonti (Dc)
(1970 27 mar - 17 feb 1972)
F. Sullo (Dc)
(17 feb - 26 giu)
P.L. Romita (Psdi)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Azioni per la gioventù
    Problemi della gioventù

I.G. Caiati (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Compiti politici particolari e di coordinamento, con speciale riguardo alla presidenza della delegazione italiana all'Onu
G. Lupis (Psdi)
(1970 6 ago - 17 feb 1972)
Carlo Russo (Dc)
(17 feb - 26 giu)
E. Colombo (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
Problemi relativi all'attuazione delle Regioni
E. Gatto (Dc)
(1970 27 mar - 26 giu 1972)
F. Sullo (Dc)
(1972 26 giu - 7 lug 1973)
 

Repubblica Italiana

Gennaio
15
, il Pri annuncia il ritiro dalla maggioranza, costringendo il governo Colombo a dimettersi.
26, Udine, Vincenzo Vinciguerra e altri militanti di "Ordine Nuovo" collocano un ordigno esplosivo su un ballatoio esterno al soggiorno dell'abitazione del deputato missino Ferruccio De Michieli-Vitturi, già segretario del Msi di Udine.
[La sua colpa sarebbe stata l'aver manifesato ostilità verso i locali gruppi della destra radicale.
[Anche in questo caso i carabinieri, agli ordini del col. Dino Mingarelli ignorano deliberatamente la responsabilità degli ordinovisti e indirizzano le indagini verso inesistenti piste di sinistra. E questo, cosa sconcertante, nonostante lo stesso missino si sia poi rceato dai carabinieri per riferire che nell'attentato alla sua abitazione non c'entrava niente la sinistra e che da tempo gli ordinovisti lo minacciavano.
Ma i carabinieri preferiscono valorizzare le dichiarazioni di Giuseppe Zurco – poi dimostratosi un vero mitomane – che parla di una fantomatica responsabilità di militanti di sinistra.]

Febbraio (bisestile)
Roma: scandalo per il giro di droga intorno al locale "Number One": fra i consumatori di cocaina nomi noti della buona società e del mondo dello spettacolo.
8, Rovigo, cinque missini aggrediscono dei simpatizzanti si sinistra e tentatno di far ingerire loro dell'olio di ricino. Gli aggressori vengono arrestati.
13, Verona, il senatore Adelio Albarello e il segretario provinciale Giorgio Gabanizza, entrambi del Psiup, vengono feriti in via Mazzini da alcuni neofascisti.
17, varato e subito affossato il primo governo Andreotti, un monocolore Dc
20, Trento, l'insegnante missino Giuseppe Alfano viene aggredito e picchiato da un gruppo di militanti di sinistra.

Due quattordicenni, Loris Burger e Gianni Conti, mentre stanno giocando nei pressi du un anfratto naturale su un costone roccioso vicino alla piccola stazione ferroviaria di Aurisina (Trieste), scovano, malamente sotterrati nel terreno alcuni contenitori metallici.
[I due ragazzi deporranno il 6 novembre 1990 davanti al magistrato veneziano Felice Casson.]
24, un nucleo di militi dell'Arma:
. Claudio Bojan (ucciso nel 1974),
. Andrea Polverino (deceduto nel corso degli anni Ottanta),
. Salvatore Pelosi
(audito dal G.I. Felice Casson nel 1991 sosterrà di non ricordare quale tipo di armi o esplosivi hanno ritrovato),
. Giovanni Contrada
(audito dal G.I. Felice Casson nel 1991 sosterrà di non ricordare quale tipo di armi o esplosivi hanno ritrovato),
avvertiti dal padre di Gianni Conti, un carabiniere in servizio alla tenenza di Aurisina – si reca nella grotta di Duino-Aurisina dove, all'interno di tre scatoloni metallici e «due contenitori catramati» vengono scoperti:
- 15 kg di esplosivo al plastico suddiviso in 24 pacchi,
- 5 kg di dinamite,
- 200 metri di miccia detonante,
- 80 detonaori,
- 90 matite esplosive,
- 20 accenditori a pressione,
- 20 accendimicce a strappo,
- 50 trappole esplosive,
- una pistola automatica Star con 50 cartucce,
- una pistola americana High Standard con 50 cartucce,
- 6 granate incendiarie,
- 5 cariche esplosive di dinamite,,
- 2 cariche di esplosivo da 2 kg,
- 2 due cariche da sabotaggio con relativi detonatori,
- 1 pinza strozza capsule,
- 2 inneschi per mine,
- 90 metri di miccia a lenta combustione e
- 18 detonatori.
[Dal verbale, a firma del magg. dei carabinieri Plataroti del 24 febbraio 1972.
Il verbale originale sarà depositato agli atti della Commissione Stragi dal gen. Arnaldo Ferrara (ex capo di S.M. Carabnieri) a margine della sua audizione del 13 dicembre 1990).]
Bolzano, lo stesso giorno, il ventenne Antonio Malarico, militante della sinistra extraparlamentare, viene ferito a colpi di pistola in un bar.
25, sul quotidiano «Il Tempo» compare un breve articolo in cui si parla di questo ritrovamento e, secondo la versione ufficiale, è solo ora che alla sezione Sad ci si rende conto che è stato scoperto un "Nasco".
26, Trieste, arriva precipitosamente il cap. Crescenzo Zazzaro, vice del gen. Gerardo Serravalle, munito della lista dei materiali che dovrebbero essere contenuti nel nascondiglio per fare un raffronto con quello che è stato ritrovato.
[Dopo aver fatto soltanto una rilevazione fotografica, una volta rientrato a Capo Marrargiu redigerà un verbale in cui scriverà che dal nascondiglio mancano solo una pistola Star, un binocolo e una torcia elettrica. In realtà il materiale mancante è molto di più.
La stessa cosa si verificherà circa il ritorvamento avvenuto il 4 marzo successivo in una grotta nei dintorni del bunker del primo ritrovamento.]
E qui accadono dei fatti mai del tutto chiariti.

Lo stesso giorno il Senato non concede la fiducia.
27, constatando l'impossibilità di costituire una maggioranza stabile, il presidente della Repubblica G. Leone scioglie le Camere: è la prima volta dal dopoguerra che si è costretti a indire elezioni anticipate.


Dopo questa casuale scoperta di un "Nasco" – nascosto il 7 marzo 1964 –, il gen. Gerardo Serravalle, oltre a disporre per ragioni di sicurezza l'immediato recupero di tutti i nascondigli di armi, prende anche l'urgente decisione (condivisa dal capo del Sid, gen. Vito Miceli) di limitare il potere del col. Aldo Specogna affiancandogli il col. Giuseppe Cismondi (che nel 1973 diventerà il nuovo responsabile del centro "Ariete").
[Sia il gen. Gerardo Serravalle che il col. Giuseppe Cismondi, auditi in Commissione Stragi, pur riconoscendo il valoroso passato di soldato del col. Aldo Specogna sottolineano che a inizio anni Settanta egli è ormai diventato un fattore di rischio per la struttura a causa dei suoi comportamenti (vizio del bere).
Anche il gen. Giovanni Romeo, (al vertice del Sad dal nov. 1966 all'ott. 1970) afferma che il col./gen. «ha il vizio del bere» mentre il gen. Paolo Inzerilli (al vertice del Sad dall'ott. 1974 al 1985) ricorderà che l'ex colonnello osovano «parlava troppo».
Il gen. Fausto Fortunato (capo dell'Ufficio R dal nov 1971 all'ott 1974) infine sosterrà di aver pienamente condiviso la decisione del gen. Gerardo Serravalle, di mandare in Friuli il col. Giuseppe Cismondi in quanto il col./gen. ha effettivamente cominciato «a parlare troppo» mettendo a rischio la sicurezza della struttura.
[L'impressione però è che le "bevute" siano forse una, e non la più importante, delle ragioni che hanno causato l'avvicendamento del col. Aldo Specogna.
Nel libro romanzato Il consiglio delle ombre – dato alle stampe nel 1994 dal gen. Gerardo Serravalle – si capirebbe perché il col. Aldo Specogna è stato tenuto nella struttura: essendo ritenuto fuori di testa era la migliore copertura della struttura.
[La trama si dipana attorno alle vicende di un agente dei servizi tale Leonardi [gen. Gerardo Serravalle] che, venuto in possesso di un memoriale che il suo vecchio capo gen. Andrea Meli ha redatto poco prima di morire, ricostruisce tutte le trame delle operazioni sporche attuate in oltre vent'anni passati al vertice del servizio segreto italiano. Fra le altre cose il gen. Andrea Meli parla della presenza sul territorio italiano di una struttura chiamata "Quinta Colonna" guidata da [il Vecchio] (col. Aldo Specogna), composta da militari e civili e dotata di nascondigli di materiale bellico da usare in caso di invasione da parte di un esercito straniero. Struttura che a un certo punto viene data in pasto alle stampe e alla magistratura da parte di un personaggio che con questo gesto vuole rifarsi «una verginità politica».
Fin troppo evidente il riferimento a "Gladio" e a G. Andreotti.]

Comunque, nei mesi precedenti il suo ingresso nel centro "Ariete", il col. Giuseppe Cismondi ha alcuni incontri con il col./gen. il quale gli dice di aver personalmente aggregato 700-800 persone per le unità «friulanotirestine» di "Gladio". Resosi conto però della loro matura età si decide di allontanarle, con il placet della sezione Sad trattenendo nella zona i più giovani, duecento persone, ed esercitando nuova attività di aggregazione dal 1973 al 1978 allorché lascerà la Sezione.
[Come da deposizione davanti al giudice Mastelloni – 19 nov 1990 – (prima di essere audito in Commissione Stragi).]
Dichiarazioni confermate anche dal responsabile della custodia e sicurezza delle armi di "Stella Alpina" e di "Stella Marina", Lino Micoli, il quale ricorderà che il col./gen. gestisce circa duemila elementi per quanto riguarda il Centro Ariete di cui è a capo.
Ecco allora che gli osovani presenti nella struttura "Gladio" non erano solo 622 – forse solo l'esercito privato collaterale alla strttura stessa – bensì molti di più!!!
[In Commissione Stragi, comunque, il gen. Giuseppe Cismondi dirà – 10 gen 1991 – di aver distrutto la documentazione in suo possesso (con il pieno consenso della sezione Sad) e che le uniche forze che ha realmente gestito sono "Stella Alpina" dislocata da Gorizia fino a tutti i territori del Friuli del nord e "Stella Marina" operante in provincia di Trieste, complessivamente composte da 230 elementi.
Un'autentica marcia indietro, rispetto a quanto sostenuto in sede giudiziaria, il che provocherà una dura reazione dei componenti della Commissione Stragi, tanto che il deputato radicale Roberto Cicciomessere minaccerà di denunciare il colonnello per falsa testimonianza. Quest'ultimo dirà, comunque, di non aver mai raccontato fandonie e che in precedenza si era «semplicemente sbagliato».]

La vicenda di Aurisina – nell'area Duino-Aurisina compresa nel Tlt (Territorio libero di Trieste) – viene ritenuta talmente grave dal gen. Gerardo Serravalle che, senza nemmeno interpellare i servizi americani, prende la drastica decisione di ordinare l'immediato smantellamento dell'intera rete dei "Nasco".
Dopo questo ritrovamento, dei 139 "Nasco" sotterrati ne saranno portati alla luce – in quindici mesi – ben 127.
I primi ad essere dissotterrati sono quelli della zona del Carso e del coordinamento delle operazioni sono incaricati il cap. Crescenzo Zazzaro, il mar.llo Cargiaghe della Sad e lo stesso col. Aldo Specogna il quale collabora senza opporre ostacoli.
Oltre al caso di Aurisina, nessun altro sarà trovato aperto, ma ben due risulteranno addirittura scomparsi: trattasi dei "Nasco" sotterrati, nell'ottobre 1964, nei pressi della chiesa della Madonna del Sasso nel comune di Villa Santina (Udine).
I restanti (oltre ai casi di Serramazzoni, Aurisina e Villa Santina) sarà impossibile recuperarli senza correre il rischio di essere individuati poiché nel corso degli anni nelle aree in cui si trovano sono stati costruiti degli edifici.
Un limitato numero di "Nasco" è stato collocato semplicemente vicino alle abitazioni di alcuni componenti della struttura.
[È il caso, per esempio, del vicecapo dell Upi "Ginestra", Camillo Polvara, personaggio che nel corso degli anni Settanta fa parte dei Crd (Comitati di resistenza democratica) di E. Sogno. (Un "Nasco" era stato interrato proprio a ridosso del muro di cinta del suo giardino).]
L'esplosivo e parte delle armi recuperate saranno portati al Cag di Alghero e al deposito munizioni dell'esercito di Campomela (Nuoro).
Le armi contenute nei "Nasco" del Nordest, invece, vengono distribuite in quelle stesse caserme dei carabinieri che fin da inizio anni Sessanta "ospitavano" una parte degli armamenti della struttura.
Comunque sia, la decisione del gen. Gerardo Serravalle († fine 2009) di disarmare "Gladio" – lo smantellamento dei "Nasco" avverrà tra marzo 1972 e l'estate avanzata del 1973 – irrita profondamente sia gli americani, sia parte degli stessi uomini della Stay Behind.


Marzo
3
, Milano, primo sequestro delle Br ai danni di un dirigente della Sit-Siemens, l'ing. Idalgo Macchiarini. Sarà rilasciato dopo poche ore.
«Corriere della Sera»
(Vedi Economia)
9, Trieste, il brigadiere Nicola Pezzuto – classe 1944, stimato ufficiale istruttore presso la scuola di Pubblica sicurezza della polizia di Trieste, con uno stato di servizio eccellente – chiede con insistenza un incontro al vicequestore Pasquale Zappone sostenendo di possedere informazioni di estrema gravità sulle attività della destra extraparlamentare; quest'ultimo, tuttavia, non lo prende sul serio poiché gli sembra «persona non in pieno possesso delle proprie facoltà mentali».
10, il brigadiere si reca quindi nel carcere di Trieste chiedendo un colloquio con due neofascisti triestini all'epoca detenuti, tali Claudio e Gianni Scarpa, spacciandosi per agente dell'Ufficio politico della questura e affermando di essere stato accreditato dal vicequestore Pasquale Zappone.
Il colloquio, ovviamente gli viene negato non appena il responsabile delle carceri ha accertato che il vicequestore non ha mai dato il via libera a questo incontro.
[Come da relazione del vicequestore (e capo dell'Ufficio politico) di Trieste, Pasquale Zappone.]
11, Milano, gravi incidenti di fronte al «Corriere della Sera», attaccato da gruppi di extraparlamentari con bottiglie Molotov perché ritenuto simbolo della tradizione, la cosiddetta "maggioranza silenziosa".
Trieste, lo stesso giorno il brigadiere Nicola Pezzuto torna alla carica e, vista l'indisponibilità del vicequestore Pasquale Zappone a incontrarlo, chiede con insistenza di poter parlare con alcuni suoi collaboratori ribadendo di essere in possesso di importanti informazioni sulle attività dell'estrema destra.
Ma ancora una volta viene allontanato dalla questura.
[Alcuni giorni dopo, proprio per lamentarsi di queste disinvolte iniziative del brigadere Nicola Pezzuto, Guglielmo Scarpa, padre dei due neofascisti detenuti, invia una lettera al consigliere comunale del Msi triestino, Renzo Da Vidovich, scrivendo che il brigadiere si è recato anche da lui proponendogli di barattare la libertà dei figli in cambio di informazioni sui capi del neofascismo triestino. Guglielmo Scarpa aggiunge di essere da molti anni amico di Angelo de Menech, suocero del brigadiere, e che questi gli ha detto che «purtroppo» da alcuni giorni il genero sta dando segni di squilibrio.
Ricevuta la lettera di Guglielmo Scarpa, Renzo Da Vidovich presenta un'interrogazione al sindaco e al presidente della provincia di Trieste chiedendo venga fatta chiarezza sugli ispiratori delle provocatorie azioni del brigadiere Nicola Pezzuto.
A fine marzo quest'ultimo viene ricoverato nell'ospedale psichiatrico di Trieste (diretto da Franco Basaglia).
Dimesso a inizio maggio, otterrà ancora novanta giorni poi allungati di altri quaranta di convalescenza.
A metà settembre, sottoposto a nuova visita di controllo, sarà giudicato abile a rientrare nei ranghi della polizia e sarà trasferito al gruppo guardie di Pubblica sicurezza di Gorizia dove rimarrà fino all'agosto 1974 quando sarà assegnato al servizio squadre volanti della questura di Trieste.
Da quel momento non farà più parlare di sé.
La mattina del 1° marzo 1975, il suocero Angelo de Menech lo troverà cadavere, nella sua abitazione, con in mano una pistola e un segno di arma da fuoco alla testa.
Il caso sarà archiviato come suicidio. Avrà 31 anni.]

14/15
, Segrate (Milano), scoppia il "caso Feltrinelli": nella notte il corpo dell'editore Giangiacomo [Gangi] Feltrinelli è trovato su un traliccio elettrico, dilaniato da una carica di tritolo.
[Con l'intenzione di sabotare il congresso del Pci – che proprio in questi giorni sta iniziando al Palalido di Milano – facendo mancare la corrente elettrica, era salito su un traliccio di Segrate per minarlo. Ma, a causa del timer difettoso, l'ordigno è esploso in anticipo.
Poco distante dal luogo dell' "incidente" c'è il suo furgone: sul sedile posteriore, una sacca con 300 Mni di lire che, dopo l'attentato, avrebbe dovuto portare a Roma e consegnare ad alcuni esponenti de "il manifesto", il suo contributo alla campagna elettorale del gruppo per le politiche che si svolgeranno tra poco a maggio.
Almeno secondo la versione di Alberto Franceschini nel suo Che cosa sono le Br.]
17, Milano, Palalido, al congresso del Pci E. Berlinguer succede a L. Longo nella segreteria del partito e quest'ultimo viene nominato presidente.

Intanto, fuori gioco Giangiacomo [Gangi] Feltrinelli, ne eredita funzione politica e relazioni personali e intellettuali il prof. Antonio [Toni] Negri, docente di Dottrina dello Stato alla Facoltà di Scienze politiche di Padova.
I Servizi individuano e cominciano a monitorare le basi logistiche del professore a Zurigo, Lugano, Ginevra e Parigi.
L'idea del professore e la stessa del suo amico editore e compagno : costruire un partito armato attraverso l'unificazione, sotto un unico comando politico, di tutte le organizzazioni rivoluzionarie, Br comprese.
[Il progetto sembrerà realizzarsi a metà degli anni Settanta con la trasformazione di Potere operaio in Autonomia operaia organizzata e la proliferazione di sigle e azioni terroristiche.]



22, Treviso, il G.I. Giancarlo Stiz invia degli avvisi di procedimento ai fascisti Pino Rauti, Franco Freda e Giovanni Ventura, già in stato di arresto, quali «promotori, organizzatori e finanziatori» della strage di Piazza Fontana e degli attentati ai treni.
Lo stesso giorno, Pino Rauti viene scarcerato per mancanza di indizi.

Alla fine del mese viene sciolto il Comando designato del III Corpo d'armata di stanza a Padova.
[Ufficialmente perché si tratterebbe di un comando «pleonastico […] senza alcuna responsabilità di controllo operativo o addirittura addestrativo sui corpi d'armata».
Appena una settimana prima la magistratura di Treviso ha trasferito alla procura di Milano gli atti relativi alla strage di piazza Fontana che hanno chiamato in causa, per la prima volta, i neofascisti veneti Franco Freda e Giovanni Ventura (autori delle lettere-volantino sui Nds).]

Aprile
21
, Bolzano, una bottiglia molotov viene lanciata contro la locale sezione del Fronte della gioventù.



Maggio
Si arriva allo scioglimento anticipato delle camere (referendum abrogativo della legge sul divorzio); 
5
, Pisa, una manifestazione antifascista contro il comizio del fascista Niccolai termina con pesanti scontri. Su Lungarno Gambacorti la polizia riduce in fin di vita a furia di colpi Franco Serantini, un giovane anarchico di 20 anni. Viene portato in carcere, interrogato e nonostante le sue condizioni non viene fatto visitare se non quindici ore dopo l'ingresso. Dopo la visita viene riportato in cella con la raccomandazione di tenere una "borsa del ghiaccio in permanenza";
6, un DC9 dell'Alitalia, mentre stava per atterrare sulla pista sulla pista dell'aeroporto di Punta Raisi a Palermo, va a sbattere contro il fianco del monte Pecoraro: 115 morti
[tragedia mai chiarita].
7, alle 7 di mattina viene portato nel pronto soccorso del carcere, dove muore dopo circa tre ore per emorragia cerebrale; si cerca di seppellirlo subito dichiarando la morte per "cause accidentali", ma l'operazione non riesce;
7, elezioni politiche anticipate;
Pisa, il giovane anarchico F. Serantini, picchiato a morte dalla polizia durante una manifestazione di extraparlamentari, che protestano contro un comizio missino, muore dopo poche ore in prigione. Il caso diventa un simbolo del controverso rapporto fra cittadino e Stato di questi anni difficili.
[Corrado Stajano, Il sovversivo, Einaudi 1975]
9, migliaia di persone al funerale di Franco Serantini;
17, Milano, grande scalpore per l'assassinio del commissario Luigi Calabresi, ucciso sotto la propria abitazione.
31, Peteano di Sagredo (Gorizia), al confine con la Jugoslavia, cinque carabinieri sono attirati in un'imboscata. Tre di loro:
. Franco Dongiovanni,
. Antonio Ferraro,
. Donato Poveromo,
moriranno in seguito all'esplosione di una bomba collocata nel vano della ruota di scorta di una Fiat 500 di proprietà del neofascista udinese Carlo Cicuttini (pure l'autore materiale della telefonata che ha attirato i tre uomini dell'Arma nell'imboscata (lo si scoprirà solo negl anni Ottanta).
[I carabinieri arrivano al punto di distruggere un verbale redatto dopo la strage – come scoprirà in seguito il magistrato Felice Casson – sostituendolo con un altro inventato di sana pianta, al solo fine di non far venire alla luce il reale numero di calibro dei proiettili che sono stati utilizzati per forare i vetri della Fiat 500. Questi proiettili, infatti, sono dello stesso calibro di quelli che userà Ivano Boccaccio nell'ottobre successivo nel folle dirottamento di un aereo Fokker.
Nel giugno 1984 il neofascista friulano Vincenzo Vinciguerra (nel 1972 militante di "Ordine Nuovo") si assumerà la piena responsabilità di questa strage, accettando la pena dell'ergastolo, senza mai dichiararsi nè pentito, né dissociato.
Nell'autunno 1990, secondo il magistrato veneziano Felice Casson l'esplosivo utilizzato per la strage sarebbe stato prelevato dal "Nasco" di Aurisina (che dista meno di 30 km da Peteano), vera e propria santabarbara degli estremisti di destra legati a "Ordine Nuovo".
Ovviamente, nei primi anni Novanta questa tesi campeggerà a lungo sulle prime pagine dei giornali e sarà uno dei cavalli di battaglia dello stesso magistrato Felice Casson per sostenere che "Gladio" è una struttura eversiva e certamente coinvolta nello stragismo. Le cose però non stanno così!
Anche se al giudice veneziano andrà in ogni caso riconosciuto il merito di aver contribuito (in un momento in cui le indagini staranno languendo) nel portare significativi elementi di novità sulle più oscure vicende degli anni Settanta – la tesi di una connessione Aurisina/Peteano e, soprattuto, "Gladio"/terrorismo non troverà in seguito un effettivo riscontro.
Ciò finirà per creare, specie a livello mediatico, grossi equivoci sul vero ruolo di Stay Behind nella strategia della tensione e causerà anche feroci polemiche tra lo stesso Felice Casson e quei magistrati che non condivideranno la sua tesi dello stragismo fascista. Emblematica la diatriba che lo dividerà dal giudice istruttore milanese Guido Salvini, che si concluderà davanti a una sezione del Csm.
In effetti, indagando sull'eversione di destra, il giudice Guido Salvini dimostrerà che non vi sono prove certe che l'esplosivo utilizzato a Peteano provenga dal "Nasco" di Aurisina e, come dirà lo stesso Vincenzo Vinciguerra, risulterà uguale a quello proveniente da un cantiere di montagna dell'Alto Adige (che ne ha regolarmente denunciato il furto). La sola differenza è che vicino all'innesco nell'ordigno esploso nella Fiat 500 risultano presenti tracce di T4 (che è un componente del C4 usato nei "Nasco" e questo per Felice Casson è comunque una prova che Vincenzo Vinciguerra non ha detto tutta la verità ecc. ecc..]

Nei giorni successivi alla strage di Peteano, l'amm. Fulvio Martini – come egli stesso dirà nel 1978 a Pasquale Notarnicola – «si deve recare al Nord, in Friuli, per garantire che alcuni depositi di armi del Servizio non vengano scoperti per caso dalla magistratura nel corso di sopralluoghi o perquisizioni». È solo in questo momento che Pasquale Notarnicola – come riferirà al magistrato padovano Felice Casson nel dicembre 1989 – è venuto a sapere che il Sifar (poi Sid) per molti anni aveva gestito dei depositi segreti di armi interrati in varie zone del Nordest e che essi sono stati ritirati fra il 1972 e il 1974.

Giugno
, il gen. Giovanbattista Palumbo (il cui nome comparirà nella lista P2), comandante della Divisione carabinieri Pastrengo di Milano, si reca a Udine per incontrare il col. Dino Mingarelli. comandante della locale Legione.
Dopo questo incontro lo stesso col. Dino Mingarelli prende in mano le indagini sulla strage di Peteano impedendo sistematicamente alla polizia di intervenire.
5, Gorizia, il questore Domenico de Focatiis invia al prefetto Vincenzo Molinari una lettera per lamentarsi che il col. Dino Mingarelli «…ha dimostrato di non gradire assolutamente la collaborazione della questura…».l
In effetti che un comandante di legione (peraltro non competente per territorio) diriga personalmente le indagini anziché "limitarsi" al coordinamento delle stesse, è una circostanza che finora mai si è verificata. D'altra parte anche il segretario del capo della polizia, Angelo Vicari, ritiene sia meglio star fuori dalla vicenda di Peteano e lasciare mano libera ai carabinieri.
Lo stesso Vinicio Ferrari, comandante del gruppo dei carabinieri di Gorizia (colui che dovrebbe essere territorialmente competente a dirigere le indagini) – come puntualizzerà in seguito – ne viene esautoriato in quanto, a detta del col. Dino Mingarelli – deve provvedere al Comando del gruppo di Gorizia.
[Il risultato è che le indagini inseguiranno inesistenti piste nell'estrema sinistra o nella malavita locale finendo con il portare in carcere anche un gruppo di sei goriziani con piccoli precedenti penali, ma che con Peteano non c'entrano nulla. A chiamarli in causa sarà un certo Valter Di Biaggio, poi condannato per calunnia.]
6, Sacile (Pordenone), un ordigno viene scoperto all'interno della "caserma Folgore".
26, Roma, G. Andreotti vara il suo secondo Governo, un tripartito Dc-Psdi-Pli con l'appoggio esterno del Pri.

Luglio
7
, Salerno, l'anarchico Giovanni Marini viene arrestato per aver ucciso un fascista mentre si difendeva con un coltello da una loro aggressione. Viene condannato a 13 anni di carcere, più volte pestato e torturato;
gli anarchici partecipano attivamente alla prima delle marce antimilitariste Trieste-Aviano;


Agosto
4
, Milano, Franco Freda e Giovanni Ventura sono incriminati dal giudice D'Ambrosio per la "strage di piazza Fontana".
[1979, Franco Freda e Giovanni Ventura saranno condannati in contumacia, all'ergastolo. Riusciti a fuggire da Catanzaro pochi giorni prima della sentenza, nel 1979 saranno arrestati nel sud America e Franco Freda estradato in Italia.
2004, 3 febbraio, la sentenza della Corte Assise d'Appello di Milano [rg. 12/02 – presidente dr. Pallini, contro Carlo Maria Maggi + 3] metterà in chiaro la responsabilità dei militanti di "Ordine Nuovo" in un tutta una serie di attentati dinamitardi avvenuti nel corso del 1969, compreso quello alla scuola slovena.
2005, la Corte di Cassazione, Sezione II, confermerà la sentenza.
Da notare che nell'agosto 1996 Luigi Sferco, figlio di un avvocato che nei primi anni Settanta ha difeso alcuni neofascisti friulani, dopo aver letto sulla stampa che le indagini del giudice istruttore Guido Salvini metteranno in relazione la bomba alla scuola slovena con la strage di piazza Fontana, si recherà alla Digos di Udine per riferire che il padre († 1992) gli aveva detto che nel periodo in cui fu a contatto con quei neofascisti percepì chiaramente che sopra di loro vi era «una vera e propria organizzazione», facente capo ad apparati istituzionali.]
5, Trieste, vengono incendiati vari depositi di carburanti a Muggia. Lo rivendica il gruppo estremista palestinese Settembre nero.
[Nei giorni precedenti, in città erano stati distribuiti manifestini di Avanguardia nazionale inneggianti alla lotta palestinese.]


Trieste, attentato dinamitardo contro l'oleodotto Trieste-Baviera-Vienna. Quattro serbatoi si incendiano e l'attentato viene rivendicato dall'organizzazione terroristica palestinese "settembre nero".

Settembre
8
, Padova, una squadra di neofascisti tenta di incendiare la sinagoga dopo aver scritto sui muri degli slogan inneggianti a Franco Freda.
Il Governo concede l'installazione di una base militare Usa di sommergibili atomici in Sardegna. Seguono manifestazioni delle sinistre in tutta Italia.

Ottobre
6
, in uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine rimane ucciso l'estremista di destra friulano Ivano Boccaccio, amico di Vincenzo Vinciguerra.
[Durante il folle dirottamento di un aereo Fokker diretto a Bari che ha costretto ad atterrare all'aeroporto goriziano di Ronchi dei Legionari.
Disponeva proprio della pistola già usata per sparare contro la Fiat 500 – quella della strage di Peteano.
I carabinieri, dopo la morte di Ivano Boccaccio, arrivano al punto di distruggere un verbale redatto dopo la strage sostituendolo con un altro inventato di sana pianta, al solo fine di non far venire alla luce il reale numero di calibro dei proiettili che sono stati utilizzati per forare i vetri della Fiat 500.
Come si può constatare, solo confrontando i bossoli di Ronchi dei Legonari con quelli di Peteano sarebbe stato molto semplice scoprire la matrice fascista della strage del 31 maggio. Ma il col. Dino Mingarelli, comandante della Legione carabinieri di Udine, e i suoi collaboratori lo hanno impedito e lo impediranno.
Il processo inizierà a Trieste il 3 marzo 1975.]


Trentin
, Carniti e Benvenuto, leader dei metalmeccanici, presentano una piattaforma rivendicativa unitaria.
Milano, il giudice D'Ambrosio avvia avviso di procedimento a:
- E. Catenacci, dirigente degli affari riservati del ministero degli Interni, 
- Provenza, questore di Roma,
- Allegra, capo dell'ufficio politico della Questura di Milano,
per omissione di atti d'ufficio nelle indagini sulla strage di piazza Fontana.

In autunno il giornalista Marco Sassano (in un libro dedicato alla strage di piazza Fontana), parlando del ritrovamento di Aurisina di alcuni mesi prima, sostiene di aver saputo da fonti molto attendibili che quelle armi erano nella disponibilità di un nucleo neofascista veneto facente capo al padovano Franco Freda. Secondo il giornalista, a far scoprire quell'armamento, è stata una soffiata dell'avv. Gabriele Forziati (militante triestino dell'organizzazione neofascista "Ordine Nuovo", già iscritto al Msi) al capitano dei carabinieri Rosario Lembo.
[In questo fine anno, l'avv. Gabriele Forziati si trova al centro di una controversa vicenda che lo vede teste d'accusa contro due militanti veneti di "Ordine Nuovo" (Delfo Zorzi e Martino Siciliano), da lui indicati come i responsabili della collocazione, il 4 ottobre 1969, di un ordigno, per fortuna rimasto inesploso, sul davanzale di una finestra di una scuola elementare slovena a Trieste.
L'attentato era stato eseguito come protesta per un'annunciata visita del presidente della Repubblica G. Saragat in Iugoslavia.
Queste informazioni gliele aveva fornite – come dirà ai magistrati l'avv. Gabriele ForziatiManlio Portolan, militante triestino di "Ordine Nuovo" il cui nome nel 1991 comparirà nella lista dei cosiddetti "negativi" di "Gladio" (quei soggetti messi sotto attenzione dalla sezione Sad, ma poi non reclutati).
Le accuse contro Delfo Zorzi e Martino Siciliano non trovano riscontro e i due vengono prosciolti fin dalla fase istruttoria delle indagini.
[Solo a inizio degli anni Novanta, quando Martino Siciliano deciderà di collaborare con la magistratura, si scoprirà che l'avv. Gabriele Forziati ha detto la verità.
Nell'ottobre 1994, infatti, Martino Siciliano non solo confermerà, davanti all'autorità giudiziaria di Milano, la bontà delle accuse dell'avv. Gabriele Forziati ma che lo stesso in questi anni è stato pure picchiato per ritorsione dall'ambiente di "Ordine Nuovo" di Trieste.]
[Rosario Lembo, ha comandato (1969-71) i carabinieri di Trieste, conducendo proprio le indagini sull'attentato alla scuola slovena.
Come riferito da Claudio Bressan (militante neofascista triestino legato a "Ordine Nuovo") – l'11 gennaio 1996 dinanzi agli ufficiali del Ros Massimo Giraudo e Gianfranco Botticelli –, il capitano dei carabinieri avrebbe cercato di scaricare tutta la responsabilità della tentata strage sui triestini, coprendo di fatto gli ordinovisti veneti.
In realtà, nei primi anni Settanta, contestualmente all'archiviazione delle accuse dell'avv. Gabriele Forziati, Antonio Severi, militante neofascista triestino (non iscritto a "Ordine Nuovo") accusa proprio Claudio Bressan, Francesco Neami e Claudio Ferrara di essere i responsabili della fallita strage dell'ottore 1969.
Martino Siciliano, invece, dopo aver ammesso le sue responsabilità nel fallito attentato, affermerà che Francesco Neami (e, a suo dire, anche Manlio Portolan) erano al corrente di quell'azione terroristica, ma non vi hanno partecipato.
Successivamente Rosario Lembo ha lavorato nella base americana Ftase (Comando forze terrestri alleate del Sud Europa) di Verona, divenendone uno dei responsabili della sicurezza interna.
A fine anni Sessanta – come dimostrano documenti inediti – è stato preso in considerazione per entrare a far parte del Sid. A riferirlo è il col. Giorgio Grenga, cap di S.M. Divisione "Ariete" di Pordenone, il quale, in una missiva riservata inviata al reparto D (Controspionaggio), scrive che è stato interpellato e «invogliato» da elementi del Sid di Trieste per entrare a far parte del Servizio.
Non si sa se abbia accettato.
Nel 1974 lo S.M. gli assegnerà pure un encomio solenne per il suo ruolo di «comandante di un'importante infrastruttura Nato».

Alghero, lo stesso mese una delegazione americana (guidata dal capostazione CIA in Italia, Howard Stone, e dal suo numero due, Mike Sednaoui) giunge alla base per fare presente che l'operazione Stay Behind da questo momento «può ritenersi valida nella misura in cui potrà fare fronte anche a sovvertimenti interni, di dimensioni tali da compromettere l'autorità governativa legittima».


Novembre
5
, La Spezia, a margine di un comizio (in seguito al quale si sarebbe votato per il rinnovo del consiglio comunale), Arnaldo Forlani, segretario della Dc, lancia un non ben chiaro allarme circa il tentativo «portato avanti dalla Liberazione ai giorni nostri» dalla destra reazionaria di risospingere il Paese indietro verso il passato…
[Sentito a fine anni Novanta in Commissione Stragi, dirà che è stato Giorgio Almirante, segretario del Msi, a informarlo della possibilità che sedicenti estremisti di destra diano vita ad atti di provocazione che possono coinvolgere lo stesso Msi.]
9-14, Genova, XXXIX Congresso nazionale del Psi: F. De Martino, leader della corrente di "Riscossa" ancora favorevole al centrosinistra, subentra nella carica di segretario a G. Mancini che invece giudica concluso l'esperimento; 
dopo il congresso si forma un nuovo governo quadripartito (Rumor); nuovo fallimento;
il Governo approva la "legge Valpreda" che permette la scarcerazione di detenuti in attesa di giudizio, insieme a un disegno di legge che ripristina il fermo di polizia.

Dicembre
Pietro Valpreda è rimesso in libertà. Aveva scontato tre anni in attesa di processo. Risulterà in seguito estraneo ai fatti.
15, viene emanata la legge n. 772/1972 sull'obiezione di coscienza al servizio militare.
Gli antimilitaristi anarchici la rifiuteranno, iniziando la pratica della nonsottomissione, oltre che al servizio militare, anche nei confronti del servizio civile.
[Sarà modificata dalle leggi 249/1974 e 695/1974, mentre il regolamento di esecuzione sarà emanato con D.P.R. 1139/1977.]
È interessante osservare come l'ordinamento italiano non abbia atteso gli anni settanta per affermare la convertibilità del dovere di servire la Patria con le armi in altra prestazione, giacchè – tanto in epoca statutaria (in un quadro fortemente inegualitario), quanto negli anni immediatamente precedenti la c.d. "legge Marcora" – ciò è già stato possibile.
In particolare la "legge Pedini" (n. 1033/1966) [limita il numero dei beneficiari a cento all'anno] e altre ancora, a questa successive, hanno già stabilito, pur nella loro insufficienza, un principio derivabile anche dai più organici atti normativi che hanno disciplinato in seguito l'obiezione di coscienza.]
Lo stesso giorno, in una riunione svoltasi a Capo Marrargiu tra il Sid e la CIA, gli americani fanno presente che i termini dell'intesa del novembre 1956 – che aveva portato alla creazione di "Gladio" – sono da aggiornare e propongono di sostituire quel Restatement con un Memorandum da rinnovare annualmente.
1972
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1972
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario: A. Forlani (09.11.1969 - 18.06.1973)
- Capo del gruppo parlamentare: G. Andreotti (1969-72)

Barcamenandosi fra gli opposti estremismi, mantiene i risultati del '68, ma le cose non cambiano.


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)
-
Pli (Partito liberale italiano)
Ulteriormente indebolito raggiunge il 3,9% dei voti alla camera; il nuovo segretario A. Bignardi accentua ancora il ruolo di portavoce degli interessi della grande industria cercando di arginare il deflusso di appoggi verso il Pri ed il Psi.
Pr (Partito radicale)
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
-
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    

Leader: L. Longo (? - ?)

Psi (Partito socialista italiano)
Non riesce a raggiungere il 10% dei voti.

Psdi (Partito socialista democratico italiano)    
Alle elezioni ha il 5,1% dei voti per la camera.
Psu (Partito socialista unitario)    
-
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)

Maggio
alle elezioni, pur ricevendo quasi il 2% dei suffragi, non ha alcun seggio alla camera per la meccanica dei resti;

Dicembre
il partito si scioglie. La minoranza di Vittorio Foa si astiene. Una parte va al Pci di L. Longo, un'altra torna al Psi e una piccola frazione, guidata da Vittorio Foa, si fonde col gruppo del «Manifesto» dando vita al Partito di unità proletaria.

Pdup (Partito di unità proletaria)    
-
Totale    
Msi (Movimento sociale italiano)    

Conquista il 9% dei voti per la camera.

Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

"Potere Operaio"
[Pot-Op]

«segue da 1971»
1972, 13 marzo, dopo la morte di Giangiacomo Feltrinelli [Osvaldo], si legge sul mensile omonimo diretto da Emilio Vesce, che l'editore era un rivoluzionario facente parte dei Gap (Gruppi di azione patriottica) un'organizzazione politico militare che da tempo si è posta il compito di aprire in Italia la lotta armata come unica via per liberare il paese dallo sfruttamento e dall'ingiustizia;
la settimana successiva, corregge il tiro scrivendo che Gap, Br e il FARO sono sì rispettabili organizzazioni rivoluzionarie ma che il dissenso nei loro confronti è totale.

"Lotta continua"

«segue da 1971»
1972, aprile, Roma, l'organo di stampa ufficiale «Lotta Continua», con sede ufficiale in via Dandolo 10, in Trastevere, diventa quotidiano provocando un turbinio di eccitazione anche perché le avanguardie-bene della capitale stabiliscono subito che il nuovo giornale è molto più "in" del «Manifesto» non esitando quindi a tradire questo per quello;
l'amministratore Lionello Massobrio, per qualche tempo assistito dalla signora Silvana Colizzi (ex produttrice di film western all'italiana) dichiara pubblicamente il costo del giornale: 40 Mni di lire mensili
[17 per la tipografia, 8 per la carta, il resto per la redazione].

"Avanguardia Operaia"


«segue da 1971»
1972,
«segue

Partito Comunista (marxista-leninista) Italiano

1972, 8-16 aprile, Milano, in un congresso tenuto alla presenza di 233 delegati, la vecchia "Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti)" o "Servire il Popolo" fonda ufficialmente questa nuova formazione politica extraparlamentare di ortodossa obbedienza cinese, proponendosi come unico rappresentante qualificato del partito comunista cinese;
segretario generale:
. Aldo Brandilari
[ex leader del gruppo trotzkista "Falcemartello"];
alle elezioni del 7 maggio presenta proprie liste in tutte le circoscrizioni con i suoi 419 militanti.
Risultato finale:
- Senato: 22.760 voti;
- Camera: 85.383 voti
(0,2% del corpo elettorale);
. Aldo Brandilari, oltre 40.000 voti (cura l'organizzazione del nord);
. Enzo Lo Giudice (cura l'organizzazione del centro-sud);
149 sezioni ufficiali (in realtà solo una ventina che riesce a svolgere una regolare attività organizzativa) e oltre diecimila aderenti (in realtà cinquemila iscritti);
altri membri dell'ufficio politico:
. Enzo Todeschini,
. Angelo Arvati,
. Sergio Bonriposi;
(Luca Meldolesi, preso sul serio dall'organo ufficiale del Partito comunista cinese «Nuova Cina» lo ha insultato come "elemento avventurista privo di serietà" provocando la sua espulsione dal partito italiano);
oltre che a Roma, nella via Tiburtina, località Settecamini, e a Milano, dove ha sede la redazione di «Servire il Popolo», settimanale ufficiale del partito, il gruppo ha sedi a Torino, Genova, Bologna, Napoli, Palermo, Catania;
tra i suoi affiliati annovera l'attore svedese Lou Castel (grande sovvenzionatore, espulso dall'Italia nell'aprile 1972).


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OVEST
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1972

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1972
Aprile
Ottawa, giunge in visita il presidente statunitense R.M. Nixon;
egli dichiara esplicitamente che è giunto il momento di riconoscere che i due paesi hanno differenti identità e che tra di loro esistono significative differenze;

Ottobre
Alla vigilia delle elezioni generali, il primo ministro Pierre E. Trudeau tenta di lanciare un programma che rafforzi la posizione internazionale del Canada.
Per la prima volta i canadesi sono chiamati a dare un giudizio sui risultati ottenuti dal governo.
Di fronte ai sondaggi che danno il risultato come estremamente incerto, il ministro degli Esteri Mitchell Sharp decide di pubblicare un documento intitolato Canada-U.S. Relations: Options for the Future, che indica tre scelte possibili.
Il Canada può più o meno mantenere gli attuali rapporti, oppure muovere deliberatamente verso una più stretta integrazione con gli Stati Uniti, due strade che pochi canadesi desiderano percorrere. Il govenro indica chiaramente di auspicare una terza via che consiste "in una strategia a lungo termine che sviluppi e rafforzi l'economia canadese e gli altri aspetti della vita nazionale e riduca la presente vulnerabilità canadese".
La "Terza Opzione", come viene ora chiamata, dovrebbe rappresentare un radicale mutamento nella politica estera del paese con un deciso rafforzamento dei rapporti economici con la Comunità europea e il Giappone.
30, si svolgono le elezioni generali;

Elezioni della Camera dei Comuni
 
%
seggi
. Pierre E. Trudeau
[PL (Partito liberale)]
-
109
. ?
[PCP (Progressive Conservative Party) (Partito Progressista Conservatore)]
-
107
. ?
[NDP (New Democratic Party) (Nuovo Partito democratico)]
-
31
. ?
[CCF (Co-operative Commonwealth Federation) (-), ]
-
?
Totale seggi
 
262

- È solo la scarsa vitalità del Partito Conservatore a salvare i liberali.

 

 

Dopo le elezioni Pierre E. Trudeau ha ora un governo di minoranza che dipende dall'appoggio dello NDP (New Democratic Party), recisamente contrario alla guerra.

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Robert Bourassa
(1970 - nov 1976)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1972

Il FLQ (Front de Libération du Québec) si scioglie, grazie anche alla posizione assunta l'anno prima dal suo ideologo Pierre Vallières.

 


 

 

ONTARIO
-
-

1972

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1972

-

NOVA SCOTIA
-
-

1972

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1972

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1972

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1972

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1972
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1972
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1972
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1972
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 
UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
R.M. Nixon [37°]
(1969 20 gen - 9 ago 1974)
[Pr]
Vicepresidente
Spiro Agnew
(1969 20 gen - ott 1973)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
W. Rogers
(1969 20 gen - gen 1973)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
John N. Mitchell
(1969 20 gen - gen 1973)
Presidente della Corte Suprema
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1972
Gennaio
-

Caso Furman contro Georgia: la Corte Suprema sentenzia che la pena di morte è in molti casi incostituzionale (ma lascia comunque aperta la possiblità di varare altre leggi che prevedano la pena capitale stese con maggior cura).

Maggio
in risposta a una nuova offensiva comunista contro il traballante governo di Saigon, R.M. Nixon ordina la ripresa degli attacchi aerei sul Vietnam del Nord e la posa di mine nella baia di Haiphong;

Mentre all'interno del Partito democratico, dopo la rottura del 1968, la frattura è lungi dall'essere sanata, dopo un'ottima riuscita nelle prime tornate elettorali delle primarie democratiche George Wallace subisce un attentato e rimane paralizzato nel corso della sua campagna e deve ritirarsi dalla gara.
Per poter fare fronte alla critica secondo cui la gerarchia del partito esercita un'indebita influenza alle convenzioni per la nomination, i democratici adottano un nuovo sistema di selezione delegata per assicurarsi che negri, donne e giovani (ma nessun altro) siano rappresentati in proporzione al loro numero nella popolazione.
Queste riforme sortiscono l'effetto di escludere i tradizionali boss di partito dalla convenzione di quest'anno e di preparare la strada per la nomination di George S. McGovern, senatore progressista del SUD DAKOTA che per lungo tempo è stato un aperto oppositore della guerra in Vietnam.
Questi si dimostra però perfettamente incapace di sostenere una campagna elettorale. Subisce un primo contrattempo già all'inizio quando viene rivelato che il suo candiato alla vicepresidenza, il senatore Thomas F. Eagleton del MISSOURI, è stato sottoposto a cure psichiatriche.
L'indecisione di George S. McGovern di trattare la questione rende l'incidente più grave di quel che è: dapprima annuncia il sua totale sostegno a Thomas F. Eagleton e dopo pochi giorni lo esclude dalla candidatura a seguito della pressione popolare.
George S. McGovern perde anche terreno insistendo prima su un programma mal congegnato di assistenza sociale e di riforma del sistema fiscale, le cui contraddizioni sono già state messe in evidenza nelle primarie, e poi abbandonandole.

Giugno
7
, il repubblicano R.M. Nixon viene rieletto presidente degli Stati Uniti;

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. R.M. Nixon (Repubblicano)
47.169.911
520
. George S. McGovern (Democratico)
29.170.383
17
. altri
-
1

R.M. Nixon ha ottenuto una vittoria travolgente e una percentuale di voto popolare maggiore (60,8%) di qualsiasi altro candidato precedente ad eccezione di L.B. Johnson.
I democratici mantengono tuttavia la loro maggioranza alla camera e riescono perfino a guadagnare altri due seggi al senato.
I risultati delle elezioni non sono stati comunque un incoraggiamento a R.M. Nixon ma un rifiuto di George S. McGovern.

 

 

Poco dopo la sua rielezione R.M. Nixon aumenta gli attacchi aerei sul Vietnam del Nord e li porta a livelli nuovi terrificanti.
[È discutibile se veramente – come egli sosterrà più tardi – l'effetto dei bombardamenti sarà quello di accelerare i negoziati di Parigi.]


con la visita di R.M. Nixon in Cina inizia l'avvicinamento dei due paesi;
restituzione di Okinawa e delle Ryukyu al Giappone;
conclusione degli accordi SALT;

scandalo Watergate

1972

Giugno
17
, Washingon, la polizia arresta cinque uomini che sono penetrati con la forza nella sede principale del Partito democratico nel complesso residenziale "Watergate" per installarvi apparecchiature elettroniche di ascolto;
queste persone, assieme a due ex funzionari della Casa Bianca, sono accusate di violazione di domicilio, cospirazione e intercettazione illegale degli apparecchi di comunicazione.
Tutti gli accusati sono al servizio del comitato per la rielezione del presidente, guidato dall'ex ministro della Giustizia di R.M. Nixon, John N. Mitchell.
R.M. Nixon nega prontamente di essere a conoscenza di tutto l'affare e, nonostante i tentativi di George S. McGovern di sfruttare l'episodio a proprio vantaggio durante la campagna elettorale, l'opinione pubblica all'inizio non pare interessata;

Agosto
Tom Jones della Northrop riceve nel suo ufficio a Century City la visita di Herbert Kalmbach che sta raccogliendo fondi per la campagna presidenziale di R.M. Nixon. Gli consegna un pacco contenente 75.000 dollari in biglietti da cento fingendo si tratti di denaro per la campagna elettorale del presidente, sapendo invece benissimo che il denaro è destinato al fondo segreto per la difesa degli uomini sorpresi di notte mentre uscivano furtivamente dal palazzo del Watergate.
[Tra alcuni anni sarà questo il primo indizio sulla lunga pista di tutte le altre attività segrete della Northrop.]

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.

Dopo le prime rivelazioni sugli interventi della ITT in Cile, per investigare in quale misura le grandi società abbiano influenzato ed influenzino o addirittura determinino tuttora la politica estera viene costituito il "Subcommittee on Multinational Corporations" del Senato presieduto dal sen. F.F. Church che si avvale di un gruppo di collaboratori tra cui il suo principale consulente, Jerome Levinson, dotati del potere di spiccare mandati di comparizione, incaricati di raccogliere documenti presso gli archivi delle società e di far luce sulle attività segrete. Un vero e proprio spauracchio per il big business.
[Il "rapporto Church", darà la massima pubblicità ai risultati delle ricerche nel giugno 1975]

Settembre
solo 40.000 soldati americani si trovano ancora in Vietnam;

Lo stesso anno una marcia indiana su Washington termina con l'occupazione dell'ufficio degli affari indiani.

Lo stesso anno il Congresso mette in opera un ricco programma per rendere più facilmente disponibili le strutture per l'assistenza dei bambini, ma il presidente R.M. Nixon si oppone con il veto condiderandolo una minaccia per la famiglia.
Allo stesso modo l'emendamento per la parità dei diritti, approvato dal Congresso quest'anno, si scontra con una resistenza rigida, anche da parte delle donne, quando è inviato ai singoli stati per la ratifica.
[Nel 1980 già 35 stati l'avranno ratificato, ma sarà necessaria la ratifica di altri 3 stati prima del 30 giugno 1982 perché divenga parte integrante della Costituzione.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttori:
. John Edgar Hoover (1924-72)
. P.L. Gray (1972-73)

1972
Maggio
2
, J.E. Hoover muore a seguito di un attacco cardiaco.
[Gli vengono tributati funerali di Stato. In seguito alla sua morte il presidente R.M. Nixon limita la durata del mandato dei direttori dell'FBI a soli 10 anni.]

Gli succede P.L. Gray, il quale opera, su ordine del presidente R.M. Nixon, per distruggere o nascondere documenti relativi all' "affare Watergate";

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1972
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1972
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1972
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1972
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1972
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1972
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1972
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1972
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1972
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1972
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1972
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1972
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1972
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1972
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1972
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1972
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1972
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1972
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1972
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1972
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1972
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1972
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1972
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1972
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1972
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1972
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1972
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1972
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1972
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1972
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1972
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1972
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1972
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1972
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1972
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1972
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1972
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1972
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1972
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1972
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1972
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1972
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1972
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1972
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1972
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1972
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1972
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1972
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1972
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1972
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1972
-


a






1972
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1972
-
Haiti
- Dittatore
Jean-Claude Duvalier [Baby Doc]
(1971 - 1986)
[regime terroristico]
1972
nonostante di idee liberali, assorbite anche durante gli studi negli Stati Uniti, non riesce a introdurre riforme democratiche a causa dell'estrema crisi economica perdurante nel Paese; governa comunque con gli stessi metodi del padre, avvalendosi del suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi) del terrore superstizioso mantenuto con il ricorso al vudu;
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1972
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Hugh Shearer
(1967 - 1972)
[JLP]
Michael Manley
(1972 - 1976)
[PNP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1972
vince le elezioni il PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico, di Michael Manley;


1972
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Luis Echeverría Alvarez
(1970 - 1976)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1972
con il nuovo presidente si ha un rinnovato impulso riformatore (rilancio della riforma agraria, perequazione fiscale dei redditi, nazionalizzazione del settore minerario, agevolazioni al credito rurale);




1972
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1972

-



1972
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
C. Araña Osorio
(1970 - 1974)
[estrema destra]
[fattosi nominare con una prassi extracostituzionale]
1972
-


1972
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
guerra con l'Honduras: (1969-)
1972
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;


1972
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1972
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1972
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1972
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1972
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;

1972
- Presidente della repubblica
J. Figuerres Ferrer
(1970 - 1974)
[riformista]
1972
-

1972
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1972

-




1972
- Presidente
M. Pastrana Borrero
(1970 - 1974)
[conservatore]
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1972
il nuovo presidente cerca di consolidare i progressi economici realizzati dal paese negli ultimi tempi;

1972

- Presidente della repubblica

R. Caldera
(1969 - 1974)
[COPEI]
COPEI (Comité de organización política electoral independiente)
[cristiano-sociali (conservatori)]
1972
-


1972
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra V
(1968 - 1972)
["velasquismo"]
gen. G. Rodríguez Lara
(1972 - 1979)
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari; ]
1972
il presidente, che dal 1970 ha assunto poteri dittatoriali, viene deposto definitivamente a opera di una giunta militare comandata dal gen. G. Rodríguez Lara;



1972
(Repubblica indipendente dal 1827)

- - Presidente della repubblica

gen. J. Velasco Alvarado
(1968 ott - ago 1975)
1972
il "socialismo militare" statizza gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1972

- Presidente della repubblica

col. H. Banzer Suárez
(1971 ago - lug 1978)
[dittatura reazionaria strettamente legata agli USA e al Brasile ]
1972
il trasferimento dei poli propulsivi dell'economia boliviana dall'altopiano alle yungas, accompagnandosi a forte spinte inflazionistiche, riattiva le agitazioni sociali;

1972

- Presidente della repubblica

S. Allende Gossens
(1970 set - mar 1973)
[Unidad popular]
- Ministro degli esteri
Orlando Letelier
(1970 set - mar 1973)
il neo presidente conduce una politica di non allineamento, ristabilendo rapporti amichevoli con Cuba e con gli altri paesi socialisti e denunciando la politica di potenza degli Stati Uniti nell'America Latina; è contrapposto frontalmente con la Democrazia cristiana, alleatosi con le destre;

1972
Gennaio
La maggioranza parlamentare Dc-destra vota la riduzione dei crediti per il piano di sviluppo economico delle imprese nazionalizzate.
Comincia fra governo e maggioranza parlamentare un lungo "braccio di ferro". Il parlamento "sospende" il ministro dell'Interno Toha accusandolo di «gravi illegalità».
S. Allende Gossens dichiara la propria fiducia al ministro. Con un rimpasto di governo Toha è spostato dagli Interni alla Difesa.
2, gli USA dichiarano ufficialmente che «nessun paese» che ha nazionalizzato proprietà di cittadini americani potrà ancora ottenere prestiti dal governo di Washington.

Febbraio
10
, dietro richiesta dei monopoli americani del rame (in particolare Kennecott e Anaconda) il governo degli Stati Uniti mette l'embargo sui fondi della società cilena del rame deposistati negli Stati Uniti;
15, i paesi capitalistici di tutto il mondo rivendicano i loro crediti dal Cile (3,8 Mdi di dollari, la maggior parte dei quali sono prestiti internazionali concessi alle compagnie americane del rame ma garantiti dal governo cileno dell'epoca di Eduardo Frei Montalva e che ora il Cile è chiamato a pagare). Gli Stati capitalistici si organizzano nel cosiddetto "Club dei creditori di Parigi".

Marzo
30
, il ministro degli Interni annuncia la scoperta di un complotto di destra contro la vita di S. Allende Gossens. È il primo in cui sono implicati alcuni ufficiali dell'esercito;

Aprile
8
, il Partito radicale si ritira dal governo per dissensi sulla politica economica. La rappresentanza parlamentare di Unidad popular perde 12 deputati;
12, Santago, manifestazione di massa della Dc contro il governo guidata dall'ex presidene Eduardo Frei Montalva;
27, violenti incidenti a Concepcion ove una contro-manifestazione di gruppetti estremisti attacca un corteo di opposizione autorizzato dal governo. La politica interviene e si hanno un morto e numerosi feriti;

Maggio
L'escudo cileno è svalutato.

Giugno
9
, l'ex gen. Roberto Viaux è condannato a 30 anni quale mandante dell'assassinio del comandante dell'esercito, gen. René Schneider. Fra gli esecutori vi è un colonnello dell'esercito.
10, S. Allende Gossens chiede le dimissioni del governo per procedere a un generale rimpasto e comincia una serie di consultazioni anche con il dirigente democristiano Fuentealba, presidente del partito.
È la ripresa del dialogo fra il governo e l'opposizione.
21, la Dc presenta la lista delle sue richieste:
- riduzione da 91 a 15 delle grandi imprese che il governo intende nazionalizzare;
- privatizzazione totale dell'industria cartaria;
- il controllo della gestione delle imprese private (anche in caso di cattivo funzionamento) non può durare più di sei mesi;

Luglio
6
, nuovo scontro fra parlamento e governo sulle questioni istituzionali. Il parlamento "censura" il ministro dell'interno e il Senato rifiuta un veto di S. Allende Gossens contro un precedente voto dell'assemblea a proposito della legge sulle nazionalizzazioni.
24, S. Allende Gossens denuncia il «virtuale blocco economico internazionale» cui il Cile è sottoposto dai grandi monopoli e annuncia che le manovre mondiali sul prezzo del rame hanno causato al paese una perdita di 200 Mni di dollari nel solo 1971.

Agosto
5
, l'escudo cileno è svalutato (la terza volta dal 1971) del 50%.
21, violente manifestazioni stradali dei gruppi fascisti di Patria e libertà; primo sciopero di 24 ore dei commercianti e manifestazioni "di massaie" contro l'aumento dei prezzi.
A Santiago e in un'altra provincia il governo è costretto a proclamare lo stato di emergenza.
24, nella regione di Bío-Bío avvengono scioperi e manifestazioni di destra; un commando fascista uccide quattro operai;

Settembre
, Santiago, nuove manifestazioni fasciste: 50 feriti e quasi 200 arresti.
4, Santiago, grandiosa manifestazione organizzata da Unidad popular. Un milione di persone marcia contro il facismo e per sostenere il presidente.
10, Santiago, alla TV S. Allende Gossens dichiara che il Cile è minacciato dalla guerra civile e invita la Dc a dare inizio a conversazioni politiche aventi lo scopo di evitare lo scontro armato nel paese.

Ottobre
2
, in parlamento Dc e destre votano una legge che aumenta le tariffe dell'elettricità al fine di «finanziare la diffusione della stampa e della Tv nelle campagne».
S. Allende Gossens
pone il veto alla legge che mira a orientare un finanziamento popolare alla politica dell'opposizione.
7, S. Allende Gossens annuncia che l'economia cilena deve adattarsi al clima di guerra impostole dai grandi monopoli internazionali.
Vengono fra l'altro razionati lo zucchero e la carne.
9, primo sciopero nazionale dei camionisti privati organizzati dalla Dc per protestare contro la creazione di un'impresa nazionale dei trasporti.
11, lo sciopero minaccia i rifornimenti.
Viene decretato lo stato d'emergenza in due province.
13, discorso notturno di S. Allende Gossens al paese. Il presidente chiama alla difesa del Cile contro i provocatori e denuncia quei settori dell'opposizione che spingono allo scontro armato. Molti camionisti vengono arrestati. Il sindacato camionisti e la Camera di commercio proclamano lo sciopero a tempo indeterminato.
Stato di emergenza a Santiago.
15, la Dc annuncia in un comunicato di «passare dallo stato di allarme allo stato di mobilitazione generale contro il governo».
16, stato di emergenza in 24 province su 25.
Il sindacato camionisti rifiuta qualsiasi compromesso e il governo requisisce i camion di coloro che rifiutano di lavorare.
17, S. Allende Gossens parla ai lavoratori della Federazione del rame e afferma che «il Cile è sull'orlo della guerra civile».
Il presidente della Dc, Fuentealba, invita all'organizzazione dello sciopero «ovunque la Dc eserciti la sua influenza» (banche, assicurazioni, scuole private, uffici).
I sindacati operai si mobilitano in difesa del governo e 17.000 volontari si offrono per guidare e scaricare i camion requisiti.
18, nuovo appello di S. Allende Gossens alla Dc per trattative politiche capaci di far superare la fase di grave pericolo sociale.
20, su istigazione dei leader democristiani scioperano i medici, i dentisti e i piloti civili;
21, in una intervista S. Allende Gossens dichiara che se le elezioni del marzo prossimo saranno sfavorevoli per Unidad popular egli rispetterà il giudizio popolare;
22, Santiago, la tensione cala.
Vi sono riprese del commercio e dei trasporti.
I vescovi invitano i negozianti a cessare lo sciopero e a garantire il rifornimento della popolazione.
23, la tregua è durata appena 24 ore. Riprendono gli scioperi del commercio al minuto e il disordine si estende nel settore dei trasporti su strada.
28, il governo decide di sciogliere la Federazione dei camionisti.
29, la Dc e il Partito nazionale di destra lanciano una nuova fase di «guerra delle istituzioni» iniziando in parlamento una procedura di «accusa costituzionale» contro quattro ministri.
30, dimissioni del governo per consentire a S. Allende Gossens la formazione di un nuovo ministero su basi più larghe.

Novembre
2
, formazione del nuovo governo con la presenza di tre comandanti delle forze armate; fra questi il gen. Carlo Prats, ministro dell'Interno.
5, camionisti e piccoli commercianti decidono di cessare lo sciopero.
[Si calcola che lo sciopero sia costato almeno 170 Mni di dollari.]

Dicembre
4
, S. Allende Gossens denuncia all'ONU le manovre e i complotti del monopolio americano ITT (International Telephone and Telegraph Co.) contro il Cile e il governo di Unidad popular.

Multinazionali

Con le sue fabbriche la Nestlé controlla quasi totalmente la produzione di prodotti come il latte in scatola e derivati e del caffè solubile, come pure gran parte delle derrate alimentari in conserva del Cile.
Sono più di trent'anni che l'impresa è introdotta nel paese.
La sua filiale, la Chiprodal SAI, controlla sei aziende situate nelle seguenti località.
- Graneros (latte condensato, Nescafé e derivati);
- Los Angeles e Osorno (latte condensato);
- Llanquihue (latte in polvere);
- San Fernando (prodotti Maggi, dadi e minestre);
- Rancagua (latte pastorizzato).
L'altra filiale, la Savory, produce a Santiago gelati e surgelati (Findus).
Ne consegue che la Nestlé con le sue due succursali e le sue sette aziende domina effettivamente il mercato cileno.

I quartieri generali extramericani di parecchie società dell'imperialismo primario hanno sede in Svizzera.
Le stesse Anaconda e ITT, che hanno sostenuto la parte che tutti sanno nella campagna internazionale di sabotaggio dell'economia cilena, hanno "lavorato" da basi svizzere. Un grande numero di altre società meno note, con sede in territorio svizzero, hanno svolto compiti precisi nell'opera di soffocamento del Cile popolare.
La società Internordia Finanz SA è una delle numerose holding che hanno eletto domicilio a Glarus.
Poco dopo la sua investitura il governo di unità popolare fa arrestare sette persone accusate di sabotaggio economico. Il senato cileno dedica parecchie sedute a questa questione.
Nel corso di una seduta d'inchiesta, il senatore Narciso Irureta dichiara che la società Internordia Finanz SA ha fatto perdere molti milioni di dollari allo Stato cileno.
Fra i sette accusati in stato d'arresto è Alfred König, membro della direzione della società.
La faccenda provoca una crisi all'interno della società stessa. Werner Stauffacher, vicepresidente del consiglio di amministrazione, dà le dimissioni per protestare contro il comportamento della sua stessa società.
Secondo quanto appurato dall'inchiesta, la Internordia Finanz SA avrebbe cercato di acquistare un milione di tonnellate di rame e un prezzo estremamente basso. L'operazione sarebbe stata facilitata – sempre secondo gli inquirenti del senato cileno – dal fatto che dei funzionari cileni corrotti compilavano scientemente dei rapporti erronei relativi alle prospettive di vendita del rame cileno dopo l'avvento del governo di unità popolare.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]

 

 


1972
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Forbes Burnham
(? - 1985)
[PNC]
 
1972
L'opposizione rimprovera al presidente gravi violazioni della democrazia.


1972
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1972
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1972
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1972
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1972

- Presidente

gen. Emilio Garrastazú-Medici
(1969 - 1974)
[terzo presidente militare; dal 1969 vige una nuova costituzione che ha restaurato, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
per lo stesso motivo vengono svolte le elezioni; ]
1972
-


1972

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio;
nuova costituzione dal 1970.]
1972
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;



1972

- Presidente

?
(? - ?)
1972
Novembre
17
, J.D. Perón torna in Argentina, dopo 17 anni di esilio trascorsi in Spagna. Lo accompagna la terza moglie Isabelita, ex ballerina.
Lo stesso giorno un gruppo di marinai peronisti occupano la Scuola di meccanica dell'esercito con il duplice obiettivo che non vi siano insurrezioni militari contro J.D. Perón e di manifestare il proprio dissenso verso le esercitazioni e l'organizzazione recentemente ideata dalla Marina.
[Proprio dalla Marina deriveranno i famigerati Grupos de tareas, le squadracce tristemente note anche con il nome di patotas o "gruppi della morte" da coloro che subiranno sulla propria carne il loro operato.]

I marinai che hanno partecipato all'azione vengono immediatamente espulsi.
[Tra di loro, Julio César Urien [el Boina] trascorrerà gli anni del governo militare come prigioniero a disposizione del "potere esecutivo nazionale", eufemismo utilizzato durante la dittatura per indicare coloro che — senza che necessariamente vi sia una logica ferrea – sono nel mirino del governo militare come prigionieri politici e destinati pertanto alle carceri comuni, anziché ai campi di concentramento.
Bisogna dire, comunque, che questa condizione non li esenta dalla tortura né – occasionalmente – dall'essere ritrovati morti a causa di un non meglio precisato tentativo di fuga.]



Patagonia
1972
-

1972
- Presidente
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
J.M. Bordaberry
(1972 - 1976)
[partito conservatore]
1972
Montevideo, sale alla Presidenza J.M. Bordaberry, altro conservatore;





1972
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1972
-

1972
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1972
le campagne rimangono sostanzialmente immuni dallo sconvolgimento, se si escludono le ripercussioni, positive e negative, derivate dall'invio di milioni di giovani dalle città nelle zone rurali.



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1972
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

Chiang Ching-kuo
(1972 - lug 1994)
[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.]
1972
Chiang Ching-kuo, figlio del presidente, succede a capo del governo;


a


1972


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1972
Kim Il Sung assume ora anche la carica di presidente della repubblica creata dalla nuova costituzione;
il suo potere è praticamente assoluto.
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - 1979)
[Partito democratico-repubblicano]
1972
il regime subisce un ulteriore involuzione;

Ottobre
viene proclamata la legge marziale che provoca il virtuale esautoramento del potere legislativo e la persecuzione dell'opposizione;
la conferenza nazionale che regge il paese gli rinnova il mandato;

a


1972
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo del governo e capo dello stato
Z. Ali Bhutto
(1971 - 1977)
[Partito popolare]
1972
Privo della parte orientale, il Pakistan entra in una fase di profonda crisi economica nonostante i tentativi di Z. Ali Bhutto di imboccare la strada di un nazionalismo populista e autoritario;

conflitto indo-pakistano: in conseuenza alla guerra dell'anno precedente e agli attuali accordi di Simla si ha la spartizione formale del Kashmir tra i due paesi contendenti:
- Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad), al Pakistan;
- Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu), all'India;

a



1972
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi; alle regionali gli viene rinnovato il consenso ma non riesce a sanare ancora le acute contraddizioni sociali.
1972
- primo ministro: Indira Ghandi (1966-77) (Partito del Congresso);
il partito è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi; alle regionali gli viene rinnovato il consenso ma non riesce a sanare ancora le acute contraddizioni sociali;
conflitto indo-pakistano: in conseuenza alla guerra dell'anno precedente e agli attuali accordi di Simla si ha la spartizione formale del Kashmir tra i due paesi contendenti:
- Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad), al Pakistan;
- Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu), all'India;

a


1972
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
- Presidente
Mujibur Rahman
(1972 gen - ago 1975)
1972
Gennaio
il Pakistan Orientale, ottenuta la secessione, si costituisce in repubblica sotto la presidenza di Mujibur Rahman, appena liberato dal presidente pakistano Z. Ali Bhutto;

Aprile
entra a far parte del Commonwealth istituendo altresì rapporti preferenziali di cooperazione economica con l'India e l'Unione Sovietica;

a



1972
- Presidente
-
Lon Nol
(1972 mar - 1975)
1972
Marzo
Lon Nol si nomina presidente della repubblica;
nel frattempo il Paese è dilaniato dalla guerra civile tra i partigiani di Norodom Sihanouk, in esilio a Pechino, e il suo regime, sostenuto dagli USA, che si dimostra incapace di dominare la situazione affidandosi a metodi autoritari e spietatamente repressivi che spingono sempre più la popolazione a simpatizzare per i khmer rossi; il regime di Lon Nol si dimostra incapace di dominare la situazione affidandosi a metodi autoritari e spietatamente repressivi che spingono sempre più la popolazione a simpatizzare per i khmer rossi;

a



1972
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1972
la situazione militare e politica non cambia;

1972
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1972
-

a







1972
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)
K. Tanaka
(1972 - 1974)

1972
viene eletto nuovo primo ministro K. Tanaka;

a



1973

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1973
-

a


1973

Indonesia

-
-
1973
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a






1972
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco.]
-
-
1972
-


1972
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

[dal 1965 il parlamento è sciolto]

1972
Agosto
dopo la scomparsa del suo più stretto collaboratore gen. M. Oufkir, fa caute aperture verso l'opposizione e apre, in politica estera, gradualmente verso l'occidente; subisce un secondo attentato e reagisce con durezza;


1972
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1972
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista; rilancia la riforma agraria (esproprio e ridistribuzione delle terre) e nazionalizza l'industria petrolifera;

1972
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1972
scioperi studenteschi;
il leader riformista conservatore A. al-Mestiri, già ministro degli interni, dimissionario nel 1971, viene ora espulso dal partito;

Novembre
normalizzazione dei rapporti tra Tunisia ed Egitto;


1972
Repubblica Araba Libica
(12 settembre 1969)
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
[dal 1971 il regime militare ha nazionalizzato le riserve petrolifere]

1972
-



1972
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Anwar el Sadat
(1970 ott - 1980)
[il presidente: Anwar el Sadat è entrato subito in urto con la sinistra nasseriana.]

1972
Luglio
18
, assecondando le aspirazioni filoccidentali della borghesia e gli alti comandi militari che premono per allentare i legami con l'URSS, Anwar el Sadat dichiara conclusa la missione dei 15.000 esperti-consiglieri militari sovietici e ne chiede il ritiro assieme al personale di servizio;

Ottobre
12
, falliscono tentativi di colpi di stato filonasseriani;

Novembre
normalizzazione dei rapporti tra Tunisia ed Egitto;


1972
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
[governo autoritario che si bilancia fra la destra e la sinistra;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya).]
1972
dopo un cauto avvio di riforme, chiude la secessione meridionale con l'istituzione della Regione Meridionale autonoma;


1972
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
nel 1969 il PAIGC (Partito africano per l'indipendenza della Guinea-Bissau e del Capo Verde o African Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde), diretto da A. Cabral, ha ottenuto il riconoscimento dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana).]
- Governatore
1972
Aprile
13
, la Commissione d'inchiesta del Comitato per la decolonizzazione dell'ONU adotta – al termine di una missione compiuta nel paese (2-9 aprile) – una risoluzione con la quale si riconosce il PAIGC come «unico e autentico rappresentante della Guinea e del Capo Verde» e si invitano tutti gli Stati, le istituzioni specializzate e gli altri organi dell'ONU a prendere in considerazione questo fatto.

Agosto-Ottobre
la popolazione elegge ottocento membri per la formazione di un'Assemblea Nazionale. Il PAIGC ne nomina altri quaranta;

Novembre
22
, al PAIGC viene accordato lo "status" di "osservatore" dell'ONU.

1972
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e, dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
   
1972
-

1972
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
Abdou Diouf
(1970 - ?)
1972
entra a far parte della CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale);

1972
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[Comitato di liberazione nazionale dell'esercito]
[dopo il colpo di stato militare del 1968; da ottobre 1970 è sciolta l'opposizione sindacale.]

1972
Giugno
aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale);
dà vita all'OMVS (Organizzazione per la valorizzazione del fiume Senegal);


1972
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
-
[le elezioni del 1970 hanno decretato la vittoria dell'Union démocratique voltaïque (37 seggi su 57), espressione dell'oligarchia dominante di tendenza filofrancese.]

1972
-


1972
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1972
aderisce alla CEAO (Comunità economica dell'Africa occidentale);

1972
[indipendente dal settembre 1958;

privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si è accostata all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC).]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG]
PDG (Parti dèmocratique de Guinée)
1972
proprio la presenza nel suo territorio delle basi di addestramento del PAIGC è all'origine del tentativo d'invasione del paese da parte del Portogallo, respinto con successo grazie alla mobilitazione armata della popolazione;



1972
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
[il presidente François Tombalbaye muta il suo nome in N'Garta (vero capo)]
1972
-

1972
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1972
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1972
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Kouandete
(1967 dic - ?)
ten. col. M. Kerekou
(1972 - lug 1994)
- Capo dello stato
col. Alley
(1967 dic - ?)
-
- Primo Ministro
-
-
1972
un ulteriore putsch porta alla presidenza il ten. col. M. Kerekou che, secondo un'asserita linea socialista e marxista-leninista, attua una svolta a sinistra impostando una politica di maggiore indipendenza nei confronti della Francia e nazionalizzando i principali settori economici e finanziari e le società petrolifere straniere;



1972
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-
1972
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche culminate ora in esecuzioni di esponenti del passato regime;

1972
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847;
con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità.]
-
-
True Whig Party
[partito di governo, domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
1972
-





1972
[I repubblica dal luglio 1960; dittatura dal 1966; II repubblica dall'agosto 1969.]
- Capo dello stato
Kofi Busia
(? - 1972)
I.K. Acheampong
(1972 - ?)
1972
Gennaio
i militari capeggiati dal col. (poi generale) I.K. Acheampong rovesciano il governo di Kofi Busia favorevole al dialogo con il Sudafrica; aboliscono la costituzione del 1969 e tutti i poteri vengono assunti da un Consiglio di rinnovamento nazionale presieduto dallo stesso I.K. Acheampong che è anche capo dello stato;

1972
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi e al loro posto costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto; .]
1972
Luglio
entra nel Mercato comune dell'Africa occidentale;


1972
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra;
dal gennaio 1970, con la resa dei secessionisti e l'impegno, da parte del governo federale, di ristabilire l'amministrazione civile entro il 1976, si conclude il conflitto.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1972
-


1972
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1972
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;
per rafforzarsi ulteriormente, il governo centrale propone la trasformazione del Camerun da repubblica federale in unitaria;

Maggio
un referendum ratifica la proposta del governo di trasformare il paese da repubblica federale in unitaria;
la politica estera, tradizionalmente legata a quella di Parigi che controlla oltre il 54% delle importazioni dell'ex colonia, subisce una parziale revisione con timide aperture verso lo Zambia, le ex colonie portoghesi e la Cina popolare;

1972
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1972
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1972
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1972
-






1972
[indipendente dall'agosto 1960;
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1972
-





1972
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - ?)
[filocinese]
[Partito congolese del lavoro, partito unico]

1972
deve far fronte a una serie di tentativi insurrezionali di formazioni di estrema sinistra il cui principale leader è A. Diawara;






1972
Zaire
[dal 27 ott 1971]
[ex Congo Belga, stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1971 27 ott - ?)
Partito unico (Movimento Popolare Rivoluzionario)
1972
-
Katanga [regione sudorientale]
1972
nonostante i ricorrenti tentativi dei gruppi tribali, appoggiati da mercenari europei, di innescare focolai di guerriglia, il paese conosce una relativa calma;

1972
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
gen. I. Amin Dada
(1971 - 1979)
[dittatura militare]
- Primo ministro
-
[dal 1971 ha instaurato una dittatura militare appoggiandosi alle tribù musulmane del nord e perseguitando le popolazioni del sud.]
1972
per assicurare la sopravvivenza del suo regime, quando la Gran Bretagna gli toglie il suo appoggio, cerca sostegno prima da parte dell'Unione Sovietica, poi da parte della Libia;

1972
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - 1978)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1972
è in atto un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente;

 

1972
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1972
Maggio
in seguito al riaccendersi della guerra civile in Burundi, i rapporti col paese tornano tesi;

1972
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1972
i contrasti razziali tra la minoranza tutsi (vatussi) e la maggioranza baHutu provocano nuovi massacri dei baHutu che fanno decine di migliaia di morti;



1972
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1972
Febbraio
27
, Addis Abeba, dopo che le missioni cristiane e gli interessi secessionisti europei hanno scatenato un tentativo di secessione nelle regioni meridionali, viene stipulato un accordo per porre fine alla "guerra civile" nel Sudan;
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1972
-


1972
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente del consiglio rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
1972
sotto la direzione militare, aperta a posizioni socialiste, viene dato grande impulso all'africanizzazione dei quadri, alla riforma agraria e alla sedentarizzazione delle popolazioni seminomadi dell'interno, alla generalizzazione dell'istruzione primaria, infine alla creazione di una lingua letteraria somala destinata a sostituire il trilinguismo ufficiale (arabo, inglese e italiano);
in politica estera, nel quadro dell'alleanza con il blocco sovietico, riappare il disegno della Grande Somalia;

1972
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1972
-



1972
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964;
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - † 1972, ass.)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
A. Jumbe
(1972 _ ?)
1972
Gennaio
continuano gli scontri per l'ospitalità accordata da J. Nyerere al deposto presidente ugandese M. Obote;
Iringa, Tanzania, viene ucciso il commissario regionale che ha tentato di introdurre l' "Ujamaa".
J. Nyerere condanna i "ricchi" agricoltori africani.
Nello Zanzibar, Karume sospende l'esecuzione per 17 dei 19 condannati a morte nel maggio 1966.

Aprile
7
, A.A. Karume, sceicco dello Zanzibar, viene assassinato al quartier generale del partito Afro Shirazy;
movimenti studenteschi a Dar-es-Salaam in seguito all'assassinio del vicepresidente A.A. Karume, sostituito da A. Jumbe;

1972
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dal luglio del 1968 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto questa volta un "nuovo" "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Agostinho Neto leader del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), in antagonismo con:
- FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) di Holden Roberto, appoggiato dallo Zaire;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
- Governatore
?
(? - ?)

1972
Il MPLA mostra i i segni di una crisi provocata da vari fattori:
- la scarsa capacità di democratizzare realmente l'organizzazione (ristrettezza e rigidità della dirigenza, mancanza di congressi e consultazioni della base);
- la difficoltà anche geografica di giungere all'Atlantico partendo dal fronte orienntale.
Per permettere alle forze del MPLA il passagio attraverso lo Zaire, il gen, Mobutu pone come condizione un accordo con Holden Roberto.

Dicembre

viene così costituito un Consiglio supremo di liberazione dell'Angola.
I due movimenti MPLA e FLNA giungono ad un accordo ratificato dal vertice dell'OUA di Rabat, che prevede anche un comando unificato per le operazioni di guerriglia.
L'accordo, di per sé già insostenibile, viene ripetutamente violato.
Il quadro si mantiene in pratica inalterato
.

La popolazione bianca supera il mezzo milione.

Maggio
l'OUA riconosce i movimenti antiportoghesi di liberazione.



1972
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;

1972
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;

Febbraio
25
, dopo un incontro avuto con il leader dell'opposizione, Harry Nkumbula, Kenneth Kaunda annuncia che lo Zambia deve diventare uno stato monopartitico;


1972
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
(a vita dal 1971)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1972
-


1972
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
[Mentre continua la repressione razziale con l'istituzionalizzazione dell'apartheid, alle rappresentanze nazionaliste dell'elemento africano, costituite in origine in modo quasi esclusivo dal moderato nuovo-ANC (African National Congress) di A. Muzorewa, si aggiungono via via sempre più consistenti forze africane riunite nei movimenti guerriglieri della ZANU (Zimbabwe African National Union) di R. Mugabe e della ZAPU (Zimbabwe African People's Union) di J. Nkomo.]

1972
Gennaio
il malcontento dei nazionalisti fa scoppiare i primi moti violenti;
La popolazione bianca raggiunge il numero di 250.000.
Sotto le pressioni dell'OUA (Organizzazione dell'unità africana), la ZANU e la ZAPU costituiscono un comando unito di guerriglia.
22, Umtali, le truppe rhodesiane uccidono 8 dimostranti africani; nel corso della settimana, il totale delle vittime ammonta a 13 persone.
Si registrano altre dimostrazioni a Shabani, Salisbury, Gwelo e Fort Victoria.
Dopo le proteste popolari contro la Commissione di Pace inglese, che vorrebbe l'appoggio africano per un "insediamento di compromesso dominato dai bianchi", vengono attaccate le missioni cattoliche.
In tutta la Rhodesia, gli africani impediscono o boicottano le udienze della Commissione di Pace.




1972
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo;
dal 1969 il FRELIMO è guidato da Samora Machel..]
-  
1972
iniziano le operazioni a sud dello Zambesi;



1972
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)
gen. G. Ramantsoa
(1972 ott - 1975)

1972
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;

Ottobre
colpo di stato militare diretto dal gen. G. Ramantsoa;
con l'appoggio dei ceti medi urbani e nazionali e di larghi settori contadini i militari ribaltano la collocazione internazionale del paese (uscita dall'area del franco e dall'OCAM, avvicinamento all'URSS, alla Cina popolare e a Cuba);



1972
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-

1972
I lavoratori ovambu scioperano per protestare contro le leggi razziste sul lavoro nell'Africa sud-occidentale.
La polizia ricorre ai soliti metodi di repressione usati in Sudafrica.

Febbraio

continua lo sciopero di 14.000 lavoratori ovambu.
13, Reheboth, Africa sud-occidentale, si tiene una "convenzione nazionale", a cui partecipano:
. il collaboratore di B.J. Vorster , Capo Kapuuo,
. il presidente nazionale della SWAPO, David Merero,
. capi baster, herero e ovambu e
. la SWANU (South West Africa National Union).
La conferenza di Reheboth punta sull'intervento" dell'ONU e sul "dialogo".

 



1972
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1972
-



1972
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1972
-



1972
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;

1972
La popolazione bianca supera i 4 milioni.
Vivono 6.776.000 non-europei "economicamente attivi", tra cui 5.860.000 africani.
991.280 africani e 109.670 persone di "colore" sono impiegati nelle fattorie dei "bianchi".
Rapido incremento di investimenti e scambi commerciali della CEE con il Sudafrica. A questo scopo la Francia costituisce la Compagnia Française de Prospection Internationale.
Il Bollettino del mese di febbraio della Crédit Suisse, la terza banca svizzera, raccomanda le azioni e i titoli sudafricani.
L'industria automobilistica inglese Leyland si espande in Sudafrica; aumentano gli investimenti tedeschi, italiani e francesi.

Febbraio
Kurt Waldheim, nuovo segretario generale delle Nazioni Unite, organizza un colloquio con B.J. Vorster sulla situazione dell'Africa sud-occidentale e dichiara che non si incontrerà con i leader africani.
In seguito, B.J. Vorster si dice "soddisfatto" del colloquio con Kurt Waldheim.
B.J. Vorster chiarisce la sua intenzione di rendere "indipendente" il Transkei.

Marzo
B.J. Vorster e sua moglie si preparano a visitare Banda, a Malawi, insieme con Hilgard Muller e Botha.
Buthelezi richiede la "cittadinanza" all'interno di Kwanzulu.

Aprile
la SASO (South African Students Organisation) si oppone agli investimenti stranieri in Sudafrica. Il capo Buthelezi si incontra con i dirigenti dell'IBM americana in un albergo per soli "bianchiI" a Durban.
Durante la sua visita a Johannesburg, il leader tedesco del Comitato per gli Affari Esteri del Bundestag auspica l'instaurazione di rapporti più stretti tra Germania e Sudafrica.
La Netherland Bank potenzia le proprie attrezzature elettroniche in Sudafrica.
L'Associazione Commerciale Sudafricana del Regno Unito ha 150 compagnie britanniche operanti in Sudafrica.
Nel corso dei processi tenutisi nel Natal, Sudafrica, 13 membri del NEUM (Non-European Unity Movement) sono condannati a pene varianti da cinque a otto anni di reclusione in base alle "Leggi sul Terrorismo".
29, Tiro, presidente della SASO, chiede l' "africanizzazione" delle università tribali.
[Su 414 cattedratici, 329 sono "bianchi".]
Tiro sostiene il "culto dell'identità" sostenendo che l' "africanizzazione" è una politica liberale anglo-boera.








1972
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1972
-






1972

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi, esponendo ora il paese alla minaccia di ritorsioni da parte di Israele ma soprattutto ad una rottura dei già precari equilibri interni.]

- Presidente
Suleiman Franjieh
(1970 - 1976)

1972
preoccupazione dominante del presidente della repubblica è quella di sbarazzarsi della presenza palestinese per paura di ritorsioni da parte di Israele;

Gennaio
il Partito comunista libanese, tornato alla legalità, teorizza la possibilità di alleanze tra comunisti e regimi "socialisti" arabi sotto l'egida dell'URSS;

Settembre
attacchi aerei israeliani su 11 località della Siria e del Libano; truppe israeliane sconfinano nel Libano meridionale;
16
, si crea una spaccatura tra esercito regolare libanese e formazioni palestinesi;


1972

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Primo ministro e presidente della repubblica
gen. Hafez el-Assad
(1970 - 1979)
[partito Baath, ala progressista moderata]
[attua una cauta liberalizzazione economica pur nel quadro di una stretta collaborazione con l'URSS e di un regime fortemente autoritario.]
1972
Marzo
7
, si costituisce un Fronte di unità nazionale cui partecipano:
- il partito Baath,
- i comunisti,
- l'Unione socialista araba,
- altre forze progressiste;

Aprile
Siria e Iraq nazionalizzano oleodotti e compagnie straniere.

Settembre
attacchi aerei israeliani su 11 località della Siria e del Libano;

Dicembre
, accordo tra Siria e Giordania per la riapertura delle frontiere in vista di scontri su vasta scala nella regione;

1972
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1972
Marzo
15
, re Hussein presenta un progetto di federazione giordano-palestinese, includente la Cisgiordania con capitale Gerusalemme; viene respinto da Israele, dal Cairo, dai regimi arabi oltranzisti e dai palestinesi;

Novembre

fiero dei successi ottenuti, Settembre Nero mette in atto la sua prima operazione: i terroristi assassinano il primo ministro della Giordania sui gradini dello Sheraton Hotel del Cairo; meno di tre settimane dopo, a Londra, sparano all'ambasciatore giordano, Zaid Rifai, ferendolo;
9, falliscono tentativi di colpi di stato filonasseriani;

re Hussein rilancia il suoi piano di pace separata, mentre Israele accelera le misure di integrazione dei territori occupati e cerca più stretti contatti con Washington;

Dicembre
, accordo tra Siria e Giordania per la riapertura delle frontiere in vista di scontri su vasta scala nella regione;


1972
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo; 
continua quindi la guerriglia palestinese contrastata dalle rappresaglie israeliane;
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele; egli ha coagulato gran parte delle formazioni della guerriglia palestinese:
- FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina) di George Habbash ;
- Fronte popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril;
- Fronte democratico popolare di Nayef Hawatmeh;
- al-Saiqa [tuono], gruppo baathista prosiriano;
- Giugno Nero,
- Gioventù Nazionale Araba 
e altre minori, facendo dell'organizzazione il referente politico della resistenza palestinese;
[stranamente Habash, Haddad e Hawatmeh non sono musulmani];

 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
Golda Meir
(1969 - 1974)
[MAPAL]
[MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista)]
[kibbuz
e moshav] i kibbutznik ricoprono circa il 15% delle cariche politiche al vertice e il 30% di tutti i seggi nel parlamento unicamerale (Knesset); rappresentano in pratica una specie di aristocrazia: i "galiziani".]

1972
Maggio 
Settembre Nero tenta di dirottare un jet di linea belga a Tel Aviv al fine di negoziare il rilascio di 317 guerriglieri palestinesi in carcere in Israele; il numero dei prigionieri sale invece a 319 dopo che i paracadutisti israeliani prendono d'assalto l'aereo e catturano due dei dirottatori;

Settembre
5
, Monaco di Baviera: alle 4 del mattino, 8 terroristi di "Settembre Nero" (fedayin = uomini di sacrificio), muniti di kalashnikov penetrano nel villaggio olimpico e raggiungono la palazzina 31 di Connollystrasse (dove, oltre alla squadra olimpica israeliana, alloggiano anche quelle dell'Uruguay e di Hong Kong);
atleti israeliani:
- Yossef Gutfreund (arbitro di lotta libera)
- Moshe Weinberger (allenatore di lotta libera, ucciso nell'appartamento e poi gettato di sotto)
- Tuvia Sokolovsky (allenatore di sollevamento pesi, riesce a fuggire)
- Amitzur Shapira (allenatore di atletica leggera)
- Andrei Spitzer (maestro di scherma)
- Kehat Shorr (allenatore di tiro)
- Yacov Springer (giudice di sollevamento pesi)
- Eliezer Halfin (lottatore)
- Mark Slavin (lottatore)
- Gad Zobari (lottatore, riesce a fuggire)
- David Marc Berger (sollevatore di pesi)
- Zeev Friedman (sollevatore di pesi)
- Yossef Romano (sollevatore di pesi, ucciso nell'appartamento);
i terroristi, che prendono in ostaggio 9 israeliani, mentre altri otto (tra cui il capo della delegazione israeliana Shmuel Lalkin) non sono rintracciati, richiedono il rilascio di 234 persone detenute nel carcere dal "regime militare di d'Israele"; essi fanno altresì il nome di alcune persone detenute dal governo della Germania Federale, tra cui i capi della banda Baader-Meinhof, Ulrike Meinhof e Andreas Baader, (arrestati dalla polizia tedesca in giugno); 
pretendono anche tre aerei (poi sarà uno solo) per essere trasportati in una destinazione sicura, Il Cairo, dove avrebbero liberato gli ostaggi; seguono le consuete trattative e dopo vari colloqui tra cui quello tra il cancelliere tedesco W. Brandt ed il primo ministro israeliano Golda Meir: nessun cedimento.
a bordo di un pullmino Volkswagen, i nove ostaggi e gli otto fedayn raggiungono due elicotteri che alle 22,20, da uno spiazzo nei pressi del villaggio olimpico, decollano con il loro carico, diretti all'aeroporto militare di Monaco - Fürstenfeldbruck; 
un quarto d'ora dopo il decollo, gli elicotteri atterrano vicino ad un Boeing 727;
sui quattro fedayn scesi per ispezionare l'aereo, aprono il fuoco i tiratori scelti; 
(dei quattro membri dell'equipaggio dei due elicotteri, due riescono a mettersi in salvo, mentre gli altri due vengono feriti gravemente in mezzo al tiro incrociato);
verso mezzanotte lo scontro è ancora in atto, e gli ostaggi ancora vivi, quando i tedeschi decidono di sferrare un attacco di fanteria con la copertura di sei carri armati; non appena inizia l'attacco uno dei terroristi lancia una bomba a mano dentro un elicottero che salta in aria: cinque ostaggi muoiono nel rogo, gli altri, presenti nel secondo elicottero, vengono uccisi dai fedayn; due dei cinque fedayn superstiti continuano a battersi; uno, Essafadi o "Issa", quello del lancio della bomba sul primo elicottero, viene ucciso subito dopo; più o meno nello stesso momento i tedeschi catturano un terzo gravemente ferito, un certo Badran; altri due, el-Denawi e "Samir" Talafik vengono catturati (non colpiti, si erano finti morti); l'ultimo, un certo Tony (chiamato anche Guevara) viene ucciso all'1,30 del mattino seguente: i giochi olimpici proseguono.
[vedi George Jonas, Vendetta, Rizzoli 1984]
[altre fonti parlano di 11 atleti]

attacchi aerei israeliani su 11 località della Siria e del Libano; truppe israeliane sconfiano nel Libano meridionale;

Novembre-Dicembre
mentre re Hussein rilancia il suoi piano di pace separata, Israele accelera le misure di integrazione dei territori occupati e cerca più stretti contatti con Washington;

- Egitto (fascia di Gaza)
1972
-
- Giordania (Cisgiordania)
1972
-


1972
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;
1972
-



1972
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1972
-

1972
Bahrein
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1972
-

1972
Qatar
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1972
-

1972
EMIRATI ARABI UNITI
[capitale: Abu Dhabi]
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah, noti anche come Stati della Tregua (Trucial States)]
- Presidente
sceicco Šayh Zayd
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco ?
(? - ?)
[emiro di Dubai]
1972
-
 
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1972
-
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1972
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1972
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1972
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1972
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1972
dopo l'occupazione militare, da parte dell'Iran, delle due isole Tunb, nel golfo Persico, appartenenti allo sceiccato Ras al-Khaimah, anche quest'ultimo accetta di entrare nella confederazione;
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1972
-


1972
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
C'è da risolvere il problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;
col patrocinio della Lega araba viene concluso un accordo di riunificazione per tappe tra i due stati, rimasto tuttavia sulla carta.]
-
-

1972
-



1972
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud;
dal 1970 ha una costituzione ispirata a principi progressisti e si è accostata all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen.]
 

1972
-


1972
[dal 1962 il paese è in rivolta; dal 1965 opera il movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita.]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1972
il trattato di assistenza irano-omanita, con cui la casa regnante ha sostituito alla protezione britannica quella iraniana, viene sancito dalla cessione di Hormuz all'Iran in cambio di aiuti tecnici e militari contro i guerriglieri.







1972
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]

1972
Marzo
19
, accordo petrolifero tra Iraq e URSS;

Aprile
9
, trattato quindicennale di amicizia tra Iraq e URSS mentre si profila un peggioramento dei rapporti sovietico-egiziani;
Siria e Iraq nazionalizzano oleodotti e compagnie straniere.

Giugno
Saddam Hussein prende l'audace decisione di nazionalizzare la Iraq Petroleum Corporation;
dopo violente proteste le compagnie associate accettano l'atto di nazionalizzazione in cambio di un lauto compenso;


Kurdistan (iracheno)
1972
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1972
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
-
1972
-






Mancini, Giacomo (Bologna 20 luglio 1972) politico italiano;
[Figlio di Pietro e nipote di Giacomo.]
avvocato, consigliere per la provincia di Cosenza;
2001, eletto deputato per i Ds nella XIV legislatura;

«segue da 1953»
1972, cambio della guardia alla direzione del quotidiano: esce G. Spadolini, che si presenta come indipendente nelle liste del Pri, ed entra P. Ottone che adotta una linea critica contro il governo;
da maggio viene gestito da una società editoriale con capitale diviso pariteticamente tra G.M. Crespi e i gruppi Agnelli e Moratti.
«segue 1974»

«Il Giorno»

«segue da 1960»
1972, E. Girotti, successore di E. Cefis alla presidenza dell'ENI, chiama a dirigere il foglio G. Afeltra.

«Il Manifesto»

«segue da 1971»
1972, maggio, la decisione del movimento di presentarsi alle elezioni, presa dopo un sofferto dibattito, si risolve in un massacro;


Nuova Ricerca

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