Papa Giovanni XXIII
(1958-63)
Federal
Reserve
«segue
da 1933»
Per investire all'estero gli Stati Uniti non hanno bisogno di procurarsi
valuta, perché il dollaro è accettato da tutti in quanto convertibile
in oro.
A seguito delle forti uscite di capitali però la bilancia globale dei
pagamenti diviene deficitaria. Le riserve in oro si assottigliano sempre
di più. Il governo si pone allora due obiettivi:
- conservare intatto il dollaro nel suo rapporto con l'oro (35 $ = 1
oncia d'oro);
- frenarne l'emorragia sospendendo la riconversione.
A seguito di una forte richiesta di metallo sul mercato di Londra, l'oncia
sale a 40 $ e gli inglesi devono intervenire.
«segue 1968»
IDB
(Banca Internazionale per lo Sviluppo)
1960, 8
aprile, Washington, viene costituita questa banca;
1° ottobre, entra in funzione;
IDA
(International Developement Association)
1960,
viene creata questa associazione affiliata della Banca
internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo; fornisce prestiti
a lungo termine con interesse molto basso o senza interesse per progetti
di investimento nei "Paesi in via di sviluppo";
il periodo di rimborso dei prestiti può estendersi sino a 50 anni; i
contributi al finanziamento dell'associazione sono forniti dagli stessi
paesi membri della Banca
Mondiale.
EFTA
(Associazione europea
di libero scambio)
1960, 3 maggio, Stoccolma, entra ufficialmente in vigore;
«segue
1961»
LAFTA
(Associazione latino-americana di libero scambio)
1960, 18 febbraio, Montevideo, viene stipulato il trattato istitutivo
di questa associazione in base al quale i sette paesi aderenti:
- Argentina
- Brasile
- Cile
- Messico
- Paraguay
- Perù
- Uruguay
convengono di stabilire un'area di libero scambio;
«segue
1961»
MEAC
(Mercato Comune Centro Americano)
1960, 13 dicembre, col trattato
di Managua viene costituito per l'unificazione dell'economia del Guatemala,
El Salvador, Honduras, Nicaragua (il23 luglio 1963, aderisce anchela
Costa Rica.
«segue 1963»
Warburg
(banchieri)
«segue
da 1959»
1960, non ancora sessantenne, Siegmund
Warburg lascia la presidenza della banca, che passa
al suo alter ego Henry Grunfeld,
e insieme ai due dirigenti più anziani si ritira dal comitato esecutivo;
anche se lo staff è invidiabile, egli continua tuttavia a tenere le
redini dell'azienda: è un ritiro quindi più formale che sostanziale.
«segue 1962»
OPEC
(Organization of the Petroleum Exporting Countries)
1960, a Baghdad viene fondata questa "Organizzazione
dei paesi esportatori di petrolio", da:
- Arabia Saudita
- Irak
- Iran
- Kuwait
- Venezuela
- Qatar (poco dopo)
allo scopo di difendere le rispettive economie dalla flessione del prezzo
del petrolio imposta dalle maggiori compagnie petrolifere internazionali
(che nel 1959 avevano tagliato due volte i prezzi del greggio in Venezuela
e in Medio Oriente senza consultare i governi);
successivamente vi aderiranno tutti gli altri maggiori produttori di greggio
del Terzo Mondo:
- Algeria
- Emirati Arabi Uniti
- Indonesia
- Libia
- Nigeria
- Ecuador
- Gabon.
Le esportazioni petrolifere dei membri ammonteranno presto al 90% del
totale al di fuori del mondo comunista. L'OPEC, tuttavia, non costituisce
un vero cartello, considerato che i suoi appartenenti non possiedono né
mezzi né determinazione sufficienti per imporre una distribuzione
proporzionale – ovvero, una limitazione della produzione in base al sistema
di contingentamento – che sarebbe l'unico modo per rialzare i prezzi.
I suoi membri realizzano ben presto che il problema chiave è l'acquisizione
di conoscenze e d'esperienza, nell'ambito dell'industria petrolifera,
da parte dei loro connazionali.
Nonostante il fallimento dell'avventura di Mossadeq,
l'Iran, insieme a gran parte delle più antiche industrie petrolifere
del Medio Oriente, è avvantaggiato dalla sopravvivenza di una Compagia
Petrolifera Nazionale Iraniana che, a partire dal 1957, acquisisce
notevole esperienza in società con la compagnia petrolifera italiana
di stato AGIP al di fuori delle principali
aree produttrici di petrolio controllate dal consorzio delle maggiori
compagnie americane, britanniche e francesi. Negli anni Sessanta, Iraq,
Kuwait e Arabia Saudita seguono tutti l'esempio dell'Iran, fondando proprie
compagie petrolifere.
«segue 1973»
Atlantic
Richfield Company
«segue
da 1870»
1960, acquista il controllo di diverse compagnie;
«segue 1966»
VolksWagen
«segue
da 1946»
1960, trasformatasi da impresa di stato in società anonima con una consistente
partecipazione di capitali privati, estende la sua presenza in tutto
il mondo, specie negli USA, dove colloca una quota rilevante della sua
produzione; acquisisce inoltre il controllo di alcune case automobilistiche
tedesche, che si sono fuse sotto la sigla Audi
NSA Auto Union, e acquista e crea numerosi stabilimenti all'estero;
«segue 1973»
Crysler
«segue
da 1925»
1960, assorbe:
- Simca (che dal 1969 collabora con la
Matra),
- Rootes Motors Ltd (Hillman
e Sunbeam), e conclude accordi con la giapponese
Mitsubishi;
«segue
1972»
|
IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)
- Presidente:
. Aldo Fascetti (1956-1960)
. G. Petrilli
(Dc) (1960 ott - 1979) |
1960
Gennaio
-
|
|
Banche
|
1960
Mediobanca
- Presidente: A.
Tino (1958 - 1977)
- Amministratore delegato (dal 1949) e Direttore
generale: E.
Cuccia (1946 giu - 1988)
1960,
XIV esercizio (1960 giu - giu 1961)
«segue 1961»
Istituto
Bancario San Paolo di Torino
«segue da 1959»
Presidente:
. Luciano Jona, (1959-78).
Direttore generale:
. Francesco Rota, (1957-67).
1960, è attivo già con un ufficio di rappresentanza
a Zurigo e uno a Londra;
«segue 1961»
Banca
Provinciale Lombarda
1960
dal 1950, l'Italmobiliare
(la finanziaria della Italcementi)
possiede i 2/3 del capitale sociale.
L'ing. C.
Pesenti è così di fatto il vero padrone
della banca.
Banca
Cattolica del Veneto
- Presidente
. Massimo Spada
(1947-1983)
- Vice presidente
. avv. Vittorino
Veronese, (. Amedeo Gallina,)
- Amministratore delegato
. Secondo Piovesan,
- Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. Riccardo Carini,
. Alfredo Cursi [segretario],
. Luciano Giacomuzzi,
. dr. Enzo Guarnieri,
. Francesco Guindani (al posto di chi?)
. avv. Gaetano Martelletto,
. avv. U.
Merlin,
. Alessandro Passi,
. Guglielmo Schiratti,
. Elio Somma ,
. ing. Sergio Zanarotti
,
- Sindaci effettivi:
. Felice Saggiorato,
. Enrico Talia,
. Antonio Calvani.
- Sindaci supplenti:
. Giuseppe Del Giudice,
. Marino Marangon.
Comitato esecutivo
- Presidente:
. Secondo Piovesan
,
- Componenti:
. Raffaello Bettazzi,
. Riccardo Carini,
. Alessandro Passi,
. Pio Rumor.
Direttore generale
.
?.
Vicedirettori
. Bruno Bernardini
.
Terenzio Marchesini.
Direttori centrali
. Vittorio Ferrari,
. Bruno Grillo.
Capo contabile generale
. Giovanni Castegnaro.
1960
Febbraio
29, assemblea straordinaria.
«segue 1961»
|
1960 |
CONSORZIO
NAZIONALE PRODUTTORI ZUCCHERO |
Gennaio
29, il D.M. 29 gennaio 1960
fissa la superficie da coltivare a bietole nell'annata in corso
in 230.000 ettari, vale a dire 60.000 ettari in meno di quelli
coltivati nel 1959.
[Per un massimo di 72.300.000 quintali di bietole contro 110.000.000
quintali prodotti nel 1959.]
Febbraio
18-19, la Camera prende in esame tre mozioni,
otto interpellanze e sei interrogazioni, presentate da deputati
di vari partiti: tutte chiedono al governo di ridurre il prezzo
dello zucchero, diminuendo l'onere fiscale ed il compenso per
la trasformazione industriale senza diminuire, neppure di un
soldo, il compenso ai produttori di bietole.
Le tre mozioni sono particolarmente dirette contro l'accordo
stipulato il 1° settembre 1959.
La mozione che porta la firma dell'on. Veniero
Cattani, seguita da quella di altri undici deputati socialisti,
dice che l'accordo «viene
a determinare un arbitrario contenimento della produzione dello
zucchero, comprimendo lo sviluppo della produzione bieticola,
divenuta una delle fondamentali per la nostra agricoltura».
La mozione che porta per prima la firma dell'on. Arturo
Colombi, seguita da quella di altri dodici deputati comunisti,
muove la stessa critica all'accordo,
invitando il governo a intervenire «al
fine di assicurare l'espansione della bieticoltura mediante
l'esercizio di un efficace controllo sulla attività monopolistica
dell'industria saccarifera».
La mozione che porta per prima la firma dell'on. Ferdinando
Truzzi, seguita da quella di altri nove depurati democristiani,
chiede la governo di svolgere una decisa azione per aumentare
il consumo dello zucchero, ma lo invita a non ridurre il compenso
ai bieticoltori ad evitare la importazione di farine dolcificate
e di ogni altro prodotto che possa concorrere a danneggiare
la produzione nazionale bieticola-saccarifera, e ad applicare
integralmente l'imposta di fabbricazione sulla totalità
dello zucchero estratto dal melasso.
Le otto interpellanze (tre comuniste, una socialista, due democristiane
e due socialdemocratiche) criticano il piano di coltivazione
stabilito col D.M. 29 gennaio 1960.
Le sei interrogazioni ripetono presso a poco le stesse tesi
e avanzano le stesse domande contenute nelle mozioni e nelle
interpellanze.
«segue 1961»
|
|
[Ernesto Rossi, I
nostri quattrini, Laterza Bari
1964.] |
1960 |
AITEC
(Associazione Italiana Tecnica Economica del Cemento) |
In Italia ci sono 117 stabilimenti, proprietà
di 72 imprese.
Quest'anno hanno prodotto 15,9 milioni di tonnellate di cemento
per un valore complessivo di 152,579 Mdi di lire.
Il 56% della produzione proviene da tre gruppi
privati:
- ITALCEMENTI: [33,5%]
[Ha 20 stabilimenti di sua proprietà e 4 stabilimenti di
società consociate]
- UNIONE CEMENTI V. MARCHINO: [13,5%]
[Ha 9 stabilimenti di proprietà]
- CALCE E CEMENTI DI Segni: [11%]
[Ha 5 stabilimenti di proprietà].
Il 13% proviene da società controllate
dallo Stato:
- CEMENTIR: [10,3%]
[Capitale sociale: 5 Mdi di lire [51% IRI
– 30% Edison].
Consiglio di Amministrazione:
. Vittorio De Biasi (consigliere
delegato dell'Edison)
. Giorgio Valerio (consigliere delegato
dell'Edison)
. ecc.
[Con la consociata Cementeria di Livorno
(55% IRI – 45% Italcementi;
Presidente: ing. Carlo
Pesenti) ha 5 stabilimenti.]
- TERNI: [1,3%]
[Controllata dall'IRI]
- CEMENTERIE DI RAVENNA: [1,4%]
[Controllata dall'ENI]
«segue 1961»
|
[Ernesto Rossi, I
nostri quattrini, Laterza Bari
1964.] |
ASSICURAZIONI OPERANTI IN ITALIA
[1960] |
|
Nazionali
[97]
|
3 |
Istituti ed enti morali:
- INA (solo ramo vita)
- Istituto di Previdenza e Credito delle Comunicazioni
- Cassa di Previdenza per l'Assicurazione
degli Sportivi
Fra le imprese assicuratrici statali si devono comprendere
anche le tre società filiate dall'INA:
Assicurazioni d'Italia, Fiumeter
e Praevidentia;
due del gruppo IRI:
- Società fra Armatori,
- SASA
una del gruppo Finmare:
- Società di Assicurazioni. |
70 |
Società per azioni
|
|
- Assicurazioni Generali
(legata alla Banca Commerciale Italiana)
- RAS - Riunione Adriatica
di Sicurtà (legata al Credito Italiano)
- Fondiaria
- Assicuratrice Italiana
- Anonima Torino
- Compagnia Milano
- ecc. |
15 |
Cooperative e mutue |
Le società estere sono 46.
A rappresentare
il Vaticano nei vari consigli di amministrazione, troviamo:
. principe Marcantonio Pacelli (Assicurazioni
Generali);
. dr. Massimo Spada e conte
E.P.
Galeazzi (R.A.S.);
|
Assicurazioni
Generali |
- Consiglio di amministrazione: è
composto di non meno di 15 e non più di 21 persone.
Membri nel 1959: 18 persone, fra le quali:
- Presidente e Amm.re delegato:
. Gino Baroncini (? - ?);
- Vice presidenti:
. prof. Giancarlo Fré (? - ?);
[direttore generale della Associazione delle Società
per azioni (sorella siamese della Confindustria)
e vice presidente della Banca del Lavoro];
. conte Faina (? - ?);
[consigliere delegato della Montecatini.]
- 15 consiglieri:
. principe Marcantonio Pacelli (a nome
e conto del Vaticano);
. Ettore Conti di Verampio,
. Aldo Rossini di Valgrande,
. ecc.
[Tra i consiglieri balza il nome di qualcuno che dovrebbee essere
concorrente delle Assicurazioni Generali
essendo anche consigliere in altre società: es. il conte
Faina è anche consigliere della
Fondiaria Vita e della Fondiaria
Incendi; anche Giovanni Agnelli…
Fatto evidenziato anche dal prof. Eugenio
Artom, presidente dell'ANIA (Associazione
Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) che il 15 dicembre scorso
all'assemblea dell'associazione ha presentato tali accordi come
una forma di «mutua collaborazione»
fra le imprese assicurative, cooperazione che «può
evidentemente influire sulle determinazioni dei prezzi da parte
di ciascuna di esse». E continua col dire:
«Il carattere mutualistico della nostra
industria che si fonda sulla comunione di interessi tra assicurati
e assicuratori per la determinazione del giusto premio, rende nel
nostro settore particolarmente pericolosa una concorrenza che possa
eccedere i limiti severi imposti dalla tecnica».
- Consiglio generale: è composto di non
meno di 20 e non più di 40 persone, alle quali vanno aggiunti
tutti i membri del Consiglio di amministrazione e i 9 direttori
generali.
Membri nel 1959: 53 persone, fra le quali:
- 4 senatori:
. Mario Cingolani (più volte
ministro),
. Giovanni Maria Cornaggia Medici (presidente
dell'Associazione Cattolica di Milano),
. Ettore Conti di Verampio,
. Aldo Rossini di Valgrande.
- diversi "capitani" della finanza italiana:
. Carlo Faina, presidente e consigliere
delegato della Montecatini;
. Giovanni Agnelli, vice presidente
della FIAT e presidente della RIV;
. Luigi Bruno, presidente e consigliere
delegato della Centrale;
. Franco Marinotti, presidente e amministratore
delegato della Snia Viscosa;
. Giovanni Balella, presidente dell'EFI
(Ente Finanziario Interbancario);
. sen. Borletti, presidente della società
Fratelli Borletti;
- diversi "capitani" della finanza straniera:
. Francisco Matarazzo di San Paolo
del Brasile;
. Elie de Rothschild;
. Henry Burnier di Parigi;
. on. René Victor, di Parigi;
. Augusto von Finck di Monaco di Baviera;
. Juan Antonio de Gamazo y Abarca di
Madrid;
. Massimo Pilotto, primo presidente
onorario di Cassazione, membro della Corte Arbitrale dell'Aja;
- tre ambasciatori;
- un ammiraglio;
- principe Marcantonio Pacelli (a nome
e conto del Vaticano);
- 2 marchesi;
- 8 conti;
- 2 baroni;
tutta nobiltà nera, che pare abbia una particolare inclinazione
agli studi assicurativi.
Come da bilancio al 31.12.1959, le Assicurazioni
Generali hanno a Venezia otto stabili:
- 3/4 del palazzo delle Procuratie Vecchie (valore inestimabile);
- quasi tutta un'ala di Piazza San Marco;
- casa del Salvadego,
- palazzo Morosini,
- palazzo del Ponte,
- Ridotto.
- ecc.
[Tutti assieme gli stabili sono messi in bilancio per 1 miliardo
e 625 milioni. Bazzeccole!
Utile dichiarato: 1 miliardo e 729 milioni.] |
[Ernesto Rossi, I
nostri quattrini, Laterza Bari
1964.] |
Inizio
del miracolo economico
Dopo
un decennio che ha portato il reddito pro-capite a circa 5.400
lire del 1938 [ancora inferiore però della metà
a quello dei paesi dell'Europa nord-occidentale], realizzando
un progresso più rilevante di quello registrato nei precedenti
90 anni di vita unitaria,
alcuni autorevoli opinionisti affermano che per la prima volta nella sua storia
il popolo italiano è decisamente uscito dalla "miseria";
…altre voci invece insistono per ricordare:
- la grave piaga della disoccupazione (tuttora ferma a livelli
che non hanno riscontro negli altri paesi europei),
- il divario tra Nord e Sud del paese, che appare crescente nonostante
la politica meridionalistica dei governi democratici.
In realtà gli italiani
sono sfiduciati per:
- posizioni di ingiustificato monopolio;
- inefficienza e corruzione in molti settori dell'attività
pubblica;
- basso livello civile e scarse attitudini alla vita moderna in
molte zone e in molti strati sociali,
che gravano tuttora pesantemente sulla realtà italiana.
Del resto la salita è
stata ardua e difficile per l'enorme dislivello accumulatosi negli
anni di decadenza:
|
Reddito nazionale
|
-
|
Superficie territorio
|
Rete ferroviaria
(km)
|
Mni di abitanti
|
1860
|
1960
|
Italia |
100
|
2.400
|
26
|
100
|
-
|
Germania |
220
|
11.000
|
38
|
300
|
-
|
Francia |
220
|
-
|
37,4
|
300
|
-
|
Gran Bretagna |
90
|
-
|
29
|
400
|
-
|
D'altra parte, nel 1860, la Germania aveva dovuto
conquistare sì l'unità, ma non l'indipendenza.
|
questione
meridionale
«segue
da 1950»
1960, in dieci anni la "legge stralcio" della riforma
agraria (n. 841 del 1950) del governo De
Gasperi riesce ad espropriare, trasformare e assegnare
ai contadini e braccianti 471.128 ettari di terra;
le famiglie interessate sono complessivamente 88.821 di cui
32.108 diventano assegnatarie di poderi per 262.584 ha (in media
8,17 ha per podere) e 33.667 ricevono quote per un totale di
71.413 ha (2,12 ha di media per quota): per varie cause molti
assegnatari rivendono o rinunciano alla terra ricevuta;
nemmeno la "Cassa per la formazione della proprietà contadina"
(legge n. 114 del 1948) riesce a modificare sostanzialmente
i rapporti sociali nelle campagne meridionali;
dal 1948 al 1972 gli ettari passati in proprietà dei contadini
sono 190.613 (40.223 attraverso la Cassa per la proprietà contadina,
di cui 4.884 a cooperative; 150.390 in base alle leggi n. 590
e n. 817, con i mutui agevolati) poco più di un terzo del totale
nazionale (521.466 ha).
«segue 1975»
|
Michele
Sindona [segue da
1943] |
[segue da 1959]
1960
Entra in stabili rapporti d'affari con l'italo-americano Daniel
Antony Porco. I due gestiscono in comune un'agenzia di
viaggi, la Pier Busseti, a Pittsburgh
in Pennsylvania. Grazie alla nuova amicizia egli conclude un importante
affare con la Crucible Steel of America,
un colosso dell'acciaio. Gli vende la Vanzetti,
una vecchia fonderia milanese, buona per fabbricare i cannoni
della prima guerra mondiale, in crisi ormai dal 1918. In cambio
però non ottiene dollari bensì azioni della Crucible
che potrà vendere a suo piacimento al momento ritenuto
opportuno. Lo stesso accade con la Gulf
and Western. Egli cede azioni Societa
Generale Immobiliare ottenendo in cambio un terreno edificabile.
Gli americani gli affidano gli affari più diversi, dalla
scalata (abortita) alla Snia alla
vendita della Mc Neil & Libby
che egli acquista insieme alla Paribas
e poi rifila alla Nestlé.
Ma soldi in mano non gliene mettono mai […forse perché
ben conosciuto].
Al suo fianco compare intanto la Continental
Illinois Bank, l'ottava banca statunitense. Ne è
presidente David M. Kennedy [non
fa parte del "clan Kennedy"! ma sarà ministro
del Tesoro del governo Nixon].
[segue]
|
Fonti:
- Lombard, Soldi truccati -
Feltrinelli 1980, I ed.;
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA,
chiarelettere 2009, I ed.. |
Parco
di Talon-Sempieri a Casalecchio
di Reno (Emilia Romagna),
uno
dei giardini più belli d'Italia, opera di André
Lenôtre
. |
Anni
'60:
A ridosso del parco vengono costruiti alcuni condomini; i proprietari
del parco presentano quindi un progetto di lottizzazione della
collina per costruire alcune villette, offrendo in cambio l'urbanizzazione
di tutto il terreno oltre alla donazione dell'intero parco al
comune di Casalecchio; contro questa proposta i comunisti organizzano
una vera e propria levata di scudi, raccogliendo, fra l'altro,
centinaia di firme di cittadini che chiedono l'esproprio del
parco per adibirlo a giardino pubblico; per qualche tempo non
se ne parla più;
ð
Anni '70
[da Mani pulite di Claudio
Castellacci, 1977]
|
I compari
di San Gennaro |
1960
La Gregorini srl il cui
fondatore e successivamente amm.re unico è l'avv. Vittorio
Antonelli, trasferisce la sua sede in via Parigi 11,
Roma, nello stesso palazzo dove ha sede la Northrop,
società multinazionale americana .
Quando l'ing. Giorgio Valerio diventa
presidente della Edison-Page
(poi trasformata in Page-Europa
e interamente assorbita dalla Northrop)
inserisce nel consiglio di amministrazione un gruppo di collaboratori
[in seguito tutti incriminati con il loro presidente a seguito
dell'inchiesta sui fondi neri versati dalla Montedison
a molti partiti politici italiani] quattro dei quali (Giovan
Battista Moretti Foggia, Olindo Colombani,
Paolo Frossi e Mario
Nessi) figurano anche negli organici della Montedel.
[Di questi Paolo Frossi rimarrà
nella Page-Europe anche quando l'ing.
Giorgio Valerio ne lascerà
la presidenza. Così come ci rimarrà Guido
Molteni poi deceduto.]
«segue 1961»
|
Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone
- Feltrinelli 1978, I ed..
- Nino Piccione, Uragano Lockheed
- E.L.V. Roma 1977, I ed.. |
La Lockheed
Corporation e il supermercato delle armi.
|
- Presidente: ? (1957-?) |
1960
Quattro società aerospaziali ottengono dalla difesa contratti
per un miliardo di dollari o più: tre di esse (Lockheed,
Boeing e North
American) hanno i loro stabilimenti sulla costa del Pacifico
e una (General Dynamics) nel Missouri.
Per molti aspetti esse dipendono in modo assoluto dal Pentagono.
Non possono rivolgersi ad alcun altro compratore o quasi ad alcun
altro. Il Pentagono può quindi farle giostrare l'una contro
l'altra, può sfruttare questa contrapposizione per farle
lavorare a prezzi più bassi, può costringerle al
fallimento, alla fusione, o salvarle.
Possono tuttavia usare delle contromisure. Possono esercitare
pressioni politiche su Washington attraverso l'influenza che hanno
su senatori e deputati, e attraverso il peso di cui dispongono
grazie al gran numero di posti di lavoro che sono in grado di
assicurare. Esse possono quindi contare sul sostegno di:
- Stuart Symington, senatore per
il Missouri [General Dynamics di
?];
- Henry Jackson [Boeing
di Bill Allen];
- Richard Russell, sia in California
che in Georgia [Lockheed di R.E.
Gross];
- ?, [North American di Jim
Kindelberger].
Jack
Northrop, fondatore della Nothrop
Corporation, gode di un'ottima reputazione, ha fondato
un college tecnico (poi Northrop University) a Los Angeles e da
lui ha preso il nome addirittura un avamposto nell'Antartide.
Non è mai stato però un amministratore o un uomo
d'affari e negli anni Cinquanta ha lasciato la società
in uno stato di disorganizzazione finanziaria.
Questa società viene ora affidata a un nuovo capo del consiglio
di amministrazione:
- Thomas V. Jones,
[figlio di un ragioniere californiano; quarantenne, laureato in
ingegneria dopo aver vinto una borsa di studio alla Stanford University,
durante la guerra lavora alla Douglas,
quindi quattro anni in Brasile, passando poi alla Rand Corporation,
il centro ricerche dell'aviazione a Santa Monica. Successivamente
viene assunto alla Northrop dove
fa rapidamente carriera diventando capo dell'ufficio progettazione,
poi direttore generale e infine presidente.
Sposa la figlia dell'attore cinematografico Conrad
Nagel (Midsummer Madness) e risiede a Bel Air nella
casa un tempo di proprietà di King
Vidor, faraone del CINEMA
Radio-TV. Diviene membro del consiglio di amministrazione della
Stanford University e direttore del «Los Angeles Times».
Membro del World Affairs Council, vi tiene discorsi meditati sulla
minaccia comunista.]
Sapendo di non essere in grado di competere con giganti tipo Lockheed,
orienta la società verso la produzione di parti specializzate
per altre società. Annulla un costoso programma per sviluppare
un intercettatore in grado di raggiungere la velocità di
Mach 3 e sviluppa invece un economico addestratore a getto. Organizza
un'ottima squadra di tecnici entusiasti.
Ora che la società aerea olandese Fokker,
di cui il principe Bernardo
d'Olanda è dirigente, sta cercando un partner
americano Thomas V. Jones sviluppa
la sua recente amicizia con il principe. Mentre la Lockheed
rifiuta la proposta non ritenendola vantaggiosa, la Northrop
accetta di comprare una quota del 20% che dà a Jones
un seggio nel consiglio di amministrazione della Fokker.
Una volta vicino a Bernardo
d'Olanda, Jones consulta
Alfred [Fred]
Meuser circa il modo migliore per vendere i suoi caccia
Tiger e Alfred [Fred]
Meuser gli raccomanda di assumere il suo socio svizzero
segreto Hubert Weisbrod. I due agenti
della Lockheed non dimostrano alcuna
lealtà nei confronti della loro società tanto che
Alfred [Fred]
Meuser fa addirittura vedere il contratto che la Lockheed
aveva fatto a Hubert Weisbrod poi
utilizzato da Jones per farne uno
nuovo ma uguale a Hubert Weisbrod.
Quest'ultimo avrebbe dovuto ricevere non meno di 125.000 dollari
all'anno.
A partire dagli anni '60 la Grumman
riesce a procurarsi imporanti contratti spaziali, per la costruzione
di satelliti e moduli lunari, ma deve cedere alla Lockheed
nella lotta per la vendita di caccia al Giappone e all'Europa.
Essa continua a dipendere dal Pentagono e particolarmente dalla
marina: sette diversi aerei Grumman
volano sul Vietnam.
All'inizio dell'anno, dalla Svizzera, l'agente della Lockheed
Fred Meuser suggerisce un'altra idea,
quella di dare al principe Bernardo
d'Olanda 1 Mne di dollari, anziché il JetStar,
somma che potrebbe essere giustificata come una provvigione sugli
Starfighter che saranno forniti nei prossimi tre anni.
R.E.
Gross approva dando incarico a Fred
Meuser e al suo collega svizzero Hubert
Weisbrod di sistemare la faccenda.
Settembre
2, R.E.
Gross incontra a Roma il principe Bernardo
d'Olanda.
26, un legale della Lockheed,
Roger Bixby Smith, passa al palazzo
reale di Soestdijk, dove il principe spiega di fargli pagare il
milione di dollari attraverso Hubert Weisbrod
in Svizzera.
30, Roger
Bixby Smith si incontra all'Hotel Dolder di Zurigo con
un intermediario degno di nota:
- Pantchoulidzew, colonnello,
un russo bianco divenuto molto intimo della madre del principe
[corre voce che l'abbia addirittura sposata]. Questi comunica
a Roger Bixby Smith il numero
di un conto in banca; successivamente la Lockheed
trasferisce su questo conto varie somme:
- 300.000 dollari (ottobre 1960);
- 300.000 dollari (1961)
- 400.000 dollari (1962).
[Non sarà mai provato [almeno fino al 1977] dove sia finito
esattamente questo denaro ma pochi sono i dubbi che sia finito
al principe e alla sua famiglia.]
Nel frattempo Fred
Meuser riceve anche il
suo compenso per la vendita degli Starfighter: 3,6 Mni
di marchi tedeschi [ca 900.000 dollari].
[In seguito, questo compenso sarà definito dalla Lockheed
un compenso di routine a Fred
Meuser, nella sua qualità di capo dell'ufficio
di Ginevra, e che egli non ha avuto alcuna parte nella vendita
degli Starfighter all'Olanda.]
Dopo la vendita all'Olanda, R.E.
Gross, in California, riceve una lettera di
F.J. Strauss
il quale gli chiede se poteva trovare un posto a un suo vecchio
amico:
- Ernest Felix Hauser, un
austro-americano, già ufficiale dei servizi segreti che
gli aveva dato il primo lavoro quando lui era stato liberato dal
campo di prigionia. R.E.
Gross passa la lettera ad Haughton;
questi la trasmette all'ufficio tedesco, dove essa viene cestinata.
Poco tempo dopo però R.E.
Gross incontra F.J. Strauss in Germania, il quale torna a perorare
la causa di Hauser, che ottiene così
un posto nell'ufficio della Lockheed a Coblenza dove viene adibito
alle "relazioni con i clienti". [Lascerà comunque
la Lockheed tre anni dopo passando
a vendere elicotteri; accusato di falsificare documenti, lascerà
la Germania trasferendosi in America.
Nel suo diario asserirà, fra molte altre cose, che il partito
di Strauss aveva ricevuto 12 milioni
di dollari dalla Lockheed. Le prove da lui fornite e i suo diari
saranno giudicati molto inattendibili e non sarà mai dimostrato
che i pagamenti abbiano veramente avuto luogo. Rimane certo che
Ernest Felix Hauser ha fornto un
legame personale fra la Lockheed
e F.J. Strauss
in un periodo in cui stavano ancora avvenendo le vendite di caccia
Starfighter.]
Il ministero della difesa britannico sceglie, al posto del razzo
britannico Blue Streak, l'americano Skybolt che
poi sarà a sua volta soppresso.
Un'altra speranza, il bombardiere TSR-2 [Tactical Strike
Reconnaissance weapon, arma tattica d'attacco e ricognizione]
costruito congiuntamente dalla Vickers
e dalla English Electric, diverrà
troppo costoso e sarà annullato a favore dell'aereo americano
F-111.
Nessuna potenza europea può ora però permettersi
indecisioni, perché il costo dei nuovi aerei e dei nuovi
sistemi difensivi sta moltiplicandosi a ogni nuova generazione:
lo Spitfire, costato 10.000 sterline al tempo della battaglia
d'Inghilterra, viene ora soppiantato dal Lightning che
costa 500.000 sterline e progetti ancora più costosi sono
in preparazione.
Il governo britannico insiste allora sulla tesi che le società
costruttrici di aerei devono fondersi in due complessi maggiori:
- Hawker-Siddeley,
- British Aircraft Corporation
(fusione tra la English Electric
e la Vickers).
La Rolls-Royce, che produce motori
per entrambi i gruppi, gode ora di un benevolo sostegno governativo.
Ciò nonostante, queste due maggiori società non
sono in grado di competere con i colossi americani, con i loro
contratti regolari di un miliardo di dollari all'anno col Ministero
della difesa.
«segue 1961»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
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|
Confindustria:
presidente
Alighiero De Micheli.
Gennaio,
Il «Financial Times» assegna alla lira italiana l'Oscar delle monete ritenendola
una delle valute più stabili del mondo.
Febbraio
2, Roma, il gruppo di pressione dei concessionari italiani
di banane in Somalia costituisce la FEBAS
(Federazione Bananicoltori della Somalia) con sede in via Colonna Antonina,
a pochi passi da Montecitorio.
Come presidente viene scelto l'on. Giuseppe
Vedovato (Dc).
[La carica sarebbe incompatibile col mandato parlamentare, in quanto l'art.
4 della legge 15 febbraio 1953, n. 60,
stabilisce che i membri del Parlamento «non
possono assumere il patrocinio professionale, né, in qualsiasi
forma, prestare assistenza o consulenza ad imprese di carattere finanziario
od economico in loro vertenze o rapporti di affari con lo Stato».]
Luglio
1° l'on. Carlo Russo firma
a Mogadiscio quattro accordi per regolare i rapporti fra l'Italia e la
repubblica somala.
L'accordo commerciale porta in allegato due liste di merci delle quali
le parti contraenti si sono impegnate a favorire la importazione e la
esportazione almeno fino alla concorrenza di 8 Mdi di lire all'anno.
I prodotti somali di importazione in Italia sono costituiti per
6 Mdi da «frutta tropicale»,
cioè da banane;
le merci italiane di importazione in Somalia sono costituite per:
- 3,145 Mdi, da prodotti dell'industria metalmeccanica;
- 1,300 Mdi, da tessuti;
- 650 Mni, da carta e cartoni;
- 550 Mni, da prodotti chimici.
[Entrano immediatamente in vigore ma saranno ratificati soltanto con la
legge del 1° febbraio 1962, n. 377, pubblicata quattro mesi
e mezzo dopo sulla «Gazzetta Ufficiale».
Per i governi democristiani, la sanzione del Parlamento è sempre
una noiosa formalità…
Ernesto Rossi, I nostri quattrini,
Laterza Bari 1964.]
La Corte Costituzionale dichiara legittimo il monopolio delle trasmissioni
televisive.
Agosto
G.
Carli è nominato governatore
della Banca d'Italia. Subentra a Donato
Menichella.
L'aeroporto di Fiumicino viene solennemente inaugurato.
Settembre
1°, circa l'ormai eterna questione dei concessionari di
banane somale, con decreto 1° settembre 1960
(e successivi 12 dicembre 1960 e 6 marzo 1961) il Ministero
delle Finanze determina:
- le zone di smercio,
- il loro frazionamento,
- il numero delle concessioni e
- il disciplinare tipo per la vendita all'ingrosso di banane.
Intanto, dal 1950, i concessionari hanno continuato a pompare centinaia
e centinaia di milioni di lire dalle tasche dei consumatori, quale differenza
fra i prezzi di acquisto delle banane dalla AMB
(Azienda Monopolio Banane) ed i prezzi di rivendita ai dettagianti: differenza
stabilita sempre con grande «comprensione»
delle esigenze dei grossisti da parte delle Superiori Autorità.
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini,
Laterza Bari 1964.]
Lo stesso mese…
una catastrofica alluvione che provoca miliardi di danni colpisce
l'Italia settentrionale e centrale.
Novembre
E.
Mattei a Mosca conclude un vantaggioso
accordo per assicurare all'Italia il 20% del fabbisogno nazionale.
23, il ministro degli Esteri
Segni ed il ministro della repubblica somala
Scek Giumale firmano a Roma un accordo per
il «regolamento generale degli interessi bananieri»,
valido fino al 31 dicembre 1965, ma tacitamente rinnovabile di anno in
anno, salvo denunzia con preavviso di sei mesi.
Con tale accordo il contingente di importazione in Italia di banane somale
per l'anno 1961 viene aumentato di 120.000 q.li rispetto al 1960, cioè
viene portato a 770.000 q.li.
[Questo atto non sarà mai pubblicato negli «Atti parlamentari»
né sulla «Gazzetta Ufficiale».
vedi Somalia]
Dicembre
Michele Virgillito
scala Lanerossi.
I fallimenti in tutto l'anno sono stati 7.793 contro i 6.920 del
1959.
Zucchero |
Voci di prezzo |
Lire
|
Quota
ai bieticoltori |
73,78 |
Quota
agli industriali per la trasformazione delle bietole |
56,01 |
Cassa
conguaglio trasporti zucchero
[per rendere eguale il prezzo di vendita al dettaglio in qualsiasi
località del territorio italiano] |
2,20 |
oneri
fiscali |
|
Imposta
di fabbricazione |
91,85 |
I.G.E. |
Prezzo al kg [raffinato
franco destino] |
**230,00
|
**La somma è
errata.
|
[Ernesto
Rossi, I nostri quattrini, Laterza
Bari 1964.] |
Olivetti
«segue
da 1959»
1960, la società occupa 16.000 dipendenti negli stabilimenti di
Ivrea, Agliè e Pozzuoli e dispone di una fitta rete di consociate estere;
attenta agli sviluppi dell'elettronica, orienta la sua attività verso
l'informatica, ma il fallimento di un progetto europeo per i calcolatori
elettronici, unito a difficoltà finanziarie, la costringono a cedere
la "Divisione grandi calcolatori" alla General
Electric e a ricercare un nuovo equilibrio produttivo, concentrando
la propria attività sulle macchine per ufficio, le apparecchiature elettroniche
e l'informatica distribuita;
«segue 1977»
|