Papa Pio XII
(1939-58)
- responsabile dell'Entità:
card. P.
Fumasoni Biondi.
Gennaio
l'ultimo diplomatico giapponese lascia il Vaticano.
Agosto
26, il barone Ernst Weizsächer,
ambasciatore tedesco presso la Santa Sede, lascia solo ora il Vaticano.
ONU
Organizzazione delle nazioni unite
1946, segretario generale:
- 1946-53, Trygve Lie.
La seconda
Pace mondiale
1946
II fase:
29 luglio-15 Ottobre,
alla conferenza "dei ventuno", vengono ammessi anche
i paesi sconfitti e gli alleati minori dei paesi vincitori (come la Iugoslavia
e l'Australia), ma hanno scarso peso sulle decisioni finali; il 10 agosto
al palazzo del Lussemburgo, parlano il presidente del consiglio Alcide
De Gasperi e la delegazione italiana: essi tentano, invocando i
meriti della "cobelligeranza" di far mitigare le condizioni
di pace imposte all'Italia, soprattutto nelle clausole relative ai confini
orientali; a questo proposito viene prevista l'istituzione del Territorio
libero di Trieste (su iniziativa americana) mentre l'intero problema dei
confini con la Iugoslavia č affidato alle decisioni delle quattro grandi
potenze; in margine alla conferenza sono importanti gli accordi italo-austriaci
sulla tutela della popolazione tedesca dell'Alto Adige (accordo De
Gasperi-Grüber);
i trattati di pace con le potenze sconfitte (salvo quello con la Germania)
vengono discussi a partire dalla seduta del 7 ottobre e firmati il 10
febbraio 1947
«segue 1947»
UNESCO
(United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) «segue da 1945»
1946, 4 novembre, entra in funzione questo organismo specializzato
delle Nazioni Unite di cui fanno parte tutti gli stati membri dell'ONU
e anche alcuni che non lo sono;
con lo scopo di contribuire alla pace e alla sicurezza promuovendo la
cooperazione tra le nazioni svolge la sua attivitŕ per mezzo di una conferenza
generale, di un consiglio esecutivo e di un segretariato:
«segue 1975»
OIL
(Organizzazione internazionale del lavoro) «segue da 1919»
1946, 30 maggio, viene collegata all'ONU.
campi di concentramento
«segue da 1944»
1945-46 e 1950, dai processi di Norimberga e da varie inchieste governative
risultano circa 10 milioni di morti (principalmente ebrei, polacchi e
russi);
su 43.000 italiani ci sono 15.000 morti;
le vittime della Shoah in Italia sono state 7.579 (piů un
migliaio di persone rimaste senza nome) di cui:
- 322, arrestate e uccise;
- 451, arrestate e scampate;
- 6086, deportate;
dai lagher tornano in 837, gli altri 5.969 (tra cui 490 bambini e 68 neonati)
sono stati uccisi;
«segue 1956»
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